Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 754 del 23/2/2006


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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIER FERDINANDO CASINI

La seduta comincia alle 10.

LUCIANO DUSSIN, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.
(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del regolamento, i deputati Alemanno, Armani, Armosino, Ballaman, Biondi, Bono, Buontempo, Burani Procaccini, Cicu, Dell'Elce, Manzini, Martusciello, Miccichè, Moroni, Mussi, Rosso, Saponara, Scarpa Bonazza Buora, Selva, Tanzilli, Viceconte, Viespoli, Vitali e Zanella sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
Pertanto i deputati complessivamente in missione sono ottantacinque, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.

Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.

Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione (A.C. 6259) (ore 10,07).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione.
Ricordo che nella seduta del 16 febbraio 2006 è stato votato, da ultimo, l'emendamento Giachetti 1.58.

(Ripresa esame dell'articolo unico - A.C. 6259)

PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione (vedi l'allegato A - A.C. 6259 sezione 2), nel testo recante le modificazioni apportate dalla Commissione (vedi l'allegato A - A.C. 6259 sezione 3).
Ricordo che le proposte emendative presentate sono riferite agli articoli del decreto-legge, nel testo recante le modificazioni apportate dalla Commissione (vedi l'allegato A - A.C. 6259 sezione 4).
Ricordo, altresì, che non sono state presentate proposte emendative ammissibili riferite all'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo della Commissione.
Avverto che la V Commissione (Bilancio) ha espresso l'ulteriore prescritto parere (vedi l'allegato A - A.C. 6259 sezione 1).
Avverto, altresì, che è stato presentato l'ulteriore articolo aggiuntivo 34.0333 del Governo, dichiarato ammissibile dalla Presidenza.
Avverto, inoltre, che sono ammissibili le proposte emendative Lettieri 19.50, Benvenuto 19.050 e 19.051, vertenti su argomento analogo a quello della proposta emendativa del Governo.
Dobbiamo ora passare alla votazione dell'emendamento Lettieri 1.59.


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Preavviso di votazioni elettroniche (ore 10,08).

PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del regolamento.

PIERO RUZZANTE. Chi ha chiesto la votazione nominale...?

Si riprende la discussione.

(Ripresa esame dell'articolo unico - A.C. 6259)

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, il Governo ha informalmente preannunziato di voler rendere comunicazioni all'Assemblea in ordine al decreto-legge in esame.
Poiché non è ancora in aula il ministro per la funzione pubblica, che era impegnato in una riunione del Consiglio dei ministri - so che sono in corso incontri, anche con l'opposizione, in ordine al prosieguo dell'iter del provvedimento in esame -, se non vi sono obiezioni riterrei di sospendere la seduta, anche per consentire il decorso dei regolamentari termini di preavviso, al fine di comprendere in quali termini sia possibile proseguire l'esame del disegno di legge di conversione in discussione e se ne sarà mantenuta l'attuale versione.

ROBERTO GIACHETTI. E con questo ministro...!

PRESIDENTE. Infatti, per agevolare la conversione in legge del provvedimento d'urgenza il testo del decreto-legge potrebbe risultare, per così dire, «asciugato».
Sospendo la seduta.

La seduta, sospesa alle 10,10, è ripresa alle 10,30.

MARIO BACCINI, Ministro per la funzione pubblica. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MARIO BACCINI, Ministro per la funzione pubblica. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono particolarmente lieto di prendere la parola su un provvedimento che ritengo rilevante e significativo per l'interesse del nostro paese. Tra l'altro, ritengo che il dibattito in quest'aula sia stato comunque importante, perché ha sottolineato, per la prima volta in questo Parlamento, l'interesse verso la funzione pubblica e la pubblica amministrazione quale motivo anche di dialettica politica tra gli schieramenti. Ciò, debbo dire, è un elemento importante di valutazione. Tra l'altro, il dibattito di queste settimane ha fatto emergere come da parte dell'opposizione, su questo provvedimento, vi sia un atteggiamento ostruzionistico forte ed una contrarietà altrettanto forte - peraltro dichiarati -, per ragioni che abbiamo dibattuto anche in quest'aula.
Questa mattina sarei tentato, considerata la complessità del ragionamento politico, di ritirare la mia firma dal provvedimento in questione, tenuto conto anche che si tratta di un provvedimento che va analizzato nella sua complessità e che rimette al centro della competitività gli interessi non solo del pubblico impiego, ma anche del cittadino e delle imprese.
Sono consapevole che dietro ogni scelta amministrativa vi è una persona in carne ed ossa e proprio questa considerazione mi dà l'opportunità di affermare che la possibilità di accordi su alcune norme che ritengo molto importanti possa rappresentare una strada che ci potrebbe portare a salvare un lavoro che il Governo ed il Ministero della funzione pubblica hanno svolto nel corso di un anno.
In particolare, onorevoli colleghi - mi riconoscerete la franchezza anche nell'espressione di questa mia considerazione - una ragione fondamentale che mi continua a legare a questo provvedimento è il tentativo di salvare una norma importante tra le altre, ossia quella della semplificazione


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amministrativa per i portatori di handicap, che ritengo rappresenti anche una parte rilevante del mio impegno politico e che mi consente ancora di mantenere un legame, sia pure esile, con il provvedimento in esame.
Quindi, onorevoli colleghi, ritengo comunque utile per il nostro paese e per le categorie interessate raggiungere un accordo, che sarà possibile laddove sarà operata una sintesi anche sulle norme che riterremo di portare ad approvazione in Parlamento.
Per tali ragioni, sono convinto che, indipendentemente dall'ostruzionismo su molte altre norme da parte dell'opposizione, anche soltanto una piccola iniziativa simbolica sul problema dei portatori di handicap, che risolverebbe una grande questione, possa essere utile per la semplificazione nel nostro paese (Applausi dei deputati del gruppo dell'UDC Unione dei democratici cristiani e dei democratici di centro (CCD-CDU)).

PRESIDENTE. Signor ministro, la conosco da lungo tempo e mi sembra che lei stamattina abbia parlato «in prosa», nel momento in cui ha enunziato, sostanzialmente, la disponibilità - per così dire - ad «asciugare» il decreto-legge. Naturalmente, le relative motivazioni le abbiamo capite.
Ora vorrei comprendere se siamo già nelle condizioni di procedere immediatamente nei nostri lavori - a tal fine, per orientarmi, chiederò un aiuto anche ai colleghi dell'opposizione e darò, quindi, la parola all'onorevole Boccia, che ne ha fatto richiesta - o se abbiamo bisogno di «tempi supplementari» per realizzare quest'opera di «liposuzione legislativa» (non saprei come definirla).
Ha facoltà di parlare l'onorevole Boccia.

ANTONIO BOCCIA. Signor Presidente, va in scena l'ennesima commedia in vista delle elezioni e se ne comprende anche la finalizzazione. La Presidenza, giustamente, va in soccorso del Governo e del ministro amico, e si capisce anche questa parte della commedia.
Tuttavia, signor Presidente, vorrei che fosse chiaro, nella scenografia complessiva, che noi, fin dal primo momento, abbiamo fatto presente al Governo, al ministro e al cortesissimo sottosegretario Saporito, che si è reso più volte disponibile, che, se questo provvedimento fosse stato epurato da tutte le norme di favore che contiene, non avremmo avuto alcuna difficoltà ad approvarne quella parte che effettivamente punta a migliorare la qualità della pubblica amministrazione.
È stato detto che si trattava di un provvedimento generico: i colleghi Leoni, Zaccaria e il vicepresidente del gruppo dei Democratici di sinistra, onorevole Innocenti, intervenuto anche a nome nostro, hanno indicato gli articoli che siamo disposti a sostenere e quelli che - come ho più volte detto - consideriamo di bassa cucina preelettorale.
Il ministro Baccini mi consenta di rilevare, senza enfatizzare l'importanza ed il significato di questo decreto-legge, considerandolo come un provvedimento che cambia il volto della pubblica amministrazione in Italia, che vi sono norme riferite ad alcune «partite» che, probabilmente, in chiusura di legislatura, hanno bisogno di essere sistemate dal Governo che le ha determinate, e vi sono altre norme che non c'entrano niente.
Signor Presidente, siamo ancora una volta disponibili al dialogo; ma deve essere chiaro alla Presidenza che i termini della questione sono noti al ministro Baccini da quindici giorni. Tuttavia, se si tratta di riprovare, noi siamo disponibili.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, vorrei riassumere i termini della questione.
Anzitutto, onorevole Innocenti, onorevole Boccia, vorrei precisare che ho cercato di venire incontro all'opposizione ed alla maggioranza, al fine di verificare se vi fosse il modo per realizzare un accordo affinché l'esame del disegno di legge di conversione non rimanesse in sospeso.
A questo punto, proporrei di sospendere la seduta, affinchè il Comitato dei nove possa riunirsi (Commenti). Onorevoli colleghi, non c'è altro verso...! Non c'è


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un'alternativa a questa ipotesi; altrimenti, rischiamo di stare qui a discutere per ore. Onorevole Fontanini, quanto tempo presume possa essere necessario al Comitato dei nove?

PIERLUIGI CASTAGNETTI. Due ore!

PIETRO FONTANINI, Vicepresidente della I Commissione. Signor Presidente, servirebbe mezz'ora.

PRESIDENTE. Onorevole Innocenti, onorevole Boccia, colleghi, poiché vi è la necessità di procedere nei nostri lavori, proporrei, mentre il Comitato dei nove si riunisce, di passare alla trattazione dei punti 4, 5 e 6 dell'ordine del giorno, recanti l'esame di documenti presentati ai sensi dell'articolo 68 della Costituzione. In questo modo, il Comitato dei nove si può riunire e noi andiamo avanti rapidamente con i nostri lavori.
Non essendovi obiezioni, ritengo si possa procedere nel senso che ho testé indicato.

Discussione di un documento ai sensi dell'articolo 68, secondo comma, della Costituzione (ore 10,40).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del seguente documento: Domanda di autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del deputato Di Giandomenico (Doc. IV, n. 16-A).
Avverto che lo schema recante le ripartizione complessiva dei tempi è pubblicato in calce al resoconto stenografico della seduta di ieri.
La Giunta per le autorizzazioni propone di negare l'autorizzazione.

(Discussione - Doc. IV, n. 16-A)

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
Ha facoltà di parlare il relatore, onorevole Siniscalchi.

VINCENZO SINISCALCHI, Relatore. Signor Presidente, senza indugiare eccessivamente, sottolineo che la Giunta ha dedicato particolare attenzione alla vicenda ed ha proceduto anche all'audizione del deputato Di Giandomenico, soffermandosi, in particolare, sui vari aspetti che la richiesta di autorizzazione in esame presenta sia dal punto di vista dell'analisi della consistenza degli elementi, prospettati ampiamente, per la verità, nel provvedimento di custodia cautelare, sia dal punto di vista del rilievo che una richiesta del genere assume all'interno del procedimento parlamentare diretto a verificare l'attualità, la congruità e la pertinenza di una richiesta di privazione della libertà personale di un parlamentare.
Sulla scorta di una serie di considerazioni svolte dai componenti della Giunta, naturalmente nel rispetto della struttura del provvedimento nella parte in cui concerne un'inchiesta giudiziaria in corso, la Giunta è pervenuta alla decisione di non ritenere congrua la richiesta di autorizzazione all'arresto nei confronti del parlamentare Di Giandomenico, perché appare chiara la non attualità di tale richiesta in relazione al contesto del provvedimento.
Ricordo che la Giunta, a maggioranza, ma con una sostanziale convergenza di tutti i gruppi parlamentari, si è espressa contro la richiesta di autorizzazione.
Proprio per valutare l'ampiezza delle argomentazioni che sono state svolte e dell'analisi che è stata compiuta, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della relazione, che è molto ampia e della quale è bene che si prenda atto, affinché faccia parte degli atti dell'Assemblea e della deliberazione che si sta per assumere, ai fini della motivazione di un provvedimento di particolare rilevanza nei rapporti tra potere giudiziario e potere legislativo.

PRESIDENTE. Onorevole Siniscalchi, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Non vi sono iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione.


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(Dichiarazioni di voto - Doc. IV, n. 16-A)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mantini. Ne ha facoltà.

PIERLUIGI MANTINI. Signor Presidente, come ha riferito il presidente della Giunta, onorevole Siniscalchi, abbiamo esaminato con molta attenzione e scrupolo il caso al nostro esame, relativo all'onorevole Di Giandomenico. Si tratta di un caso molto complesso, perché, dall'esame del voluminoso fascicolo, è emerso un quadro di reati molto preoccupante.
Il procedimento penale è a carico di diversi soggetti e si indaga per i reati di violazione della legge sull'aborto (legge n. 194 del 1978 sull'interruzione volontaria della gravidanza), di corruzione propria continuata e aggravata, di concorso in abuso di atti di ufficio e concussione, di violazione delle norme contro il riciclaggio e di concorso nella violazione delle disposizioni sull'immigrazione.
Si tratta di un complesso di reati che vede al centro la dottoressa Patrizia Di Palma, moglie del deputato di Giandomenico (Commenti).

NITTO FRANCESCO PALMA. Ma lascia perdere! Vergognatevi!

PIERLUIGI MANTINI. In verità, essa è stata già condannata con sentenza passata in giudicato nel passato e attualmente si trova in custodia cautelare con un provvedimento confermato in sede di riesame.
Il quadro che emerge dagli atti è davvero preoccupante; tuttavia, abbiamo la necessità di soffermarci sulla richiesta di custodia cautelare, in ordine alla quale dobbiamo esprimerci.
Per il vero, il ruolo del collega Di Giandomenico è evocato in più punti negli atti per una partecipazione che, forse, non è solo limitata al ruolo di consorte della principale imputata, ma va anche oltre. Posso ricordare che nella molteplicità degli episodi emergono molti aspetti: ad esempio, i viaggi e le regalie nei confronti della De Palma, pagati dalla Formedical, sono stati in qualche modo usufruiti anche dal collega Di Giandomenico; vi è un ruolo in molte vicende che riguardano gli appalti, e così via. Tuttavia, senza scendere nel dettaglio, siamo convinti che la misura cautelare, quindi l'arresto di un parlamentare, debba essere basata su un quadro di elementi probatori chiaro e motivato.
In questo caso vanno considerate alcune circostanze rilevanti: in primo luogo, il quadro criminoso è riferito ad un periodo temporale di alcuni anni fa (i fatti si sono svolti entro il 2004) e, quindi, le esigenze di custodia cautelare appaiono attenuate. Inoltre, lo stesso collega Di Giandomenico si è dimesso dalla carica di sindaco, sia pure per consentire la sua eventuale relazione: quindi, viene meno un elemento di possibile pressione o inquinamento delle prove nella logica della custodia cautelare. Considerando che la misura dell'arresto di un parlamentare costituisce, perlomeno in modo semiautomatico, un vulnus della pienezza del plenum dell'Assemblea parlamentare e, quindi, può essere autorizzata solo in presenza di un quadro motivazionale chiaro e ben argomentato, abbiamo ritenuto che tali circostanze non sussistano nel caso di specie.
Naturalmente, il quadro dei reati oggetto del procedimento penale andrà chiarito nelle sedi processuali proprie. Il processo, quindi, continuerà, ma abbiamo espresso l'orientamento di non aderire alla richiesta di autorizzazione a procedere della misura cautelare. Tale orientamento, doverosamente, riferiamo all'Assemblea, che, naturalmente, è libera di esprimersi, come sempre accade in queste materie, nell'autonomia dei singoli parlamentari. Tuttavia, riteniamo che non sussistano quegli elementi gravi, circostanziati e motivati tali da indurre alla concessione dell'autorizzazione all'esecuzione della custodia cautelare (Applausi dei deputati del gruppo della Margherita, DL-L'Ulivo).


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(Votazione - Doc. IV, n. 16-A)

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla proposta della Giunta di negare l'autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del deputato Di Giandomenico, di cui al Doc. IV, n. 16-A, ai sensi del secondo comma dell'articolo 68 della Costituzione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 342
Votanti 288
Astenuti 54
Maggioranza 145
Hanno votato
287
Hanno votato
no 1).

Prendo atto che gli onorevoli Rizzi, Vascon e Bova non sono riusciti a votare e che quest'ultimo avrebbe voluto esprimere un voto favorevole.

Discussione di un documento ai sensi dell'articolo 68, terzo comma, della Costituzione (ore 10,50).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del seguente documento: Domanda di autorizzazione all'acquisizione di tabulati telefonici avanzata dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Sciacca nei confronti del deputato Marinello (Doc. IV, n. 17-A).
Avverto che lo schema recante la ripartizione dei tempi è pubblicato in calce al resoconto stenografico della seduta di ieri.
La Giunta per le autorizzazioni propone di concedere l'autorizzazione.

(Discussione - Doc. IV, n. 17-A)

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
Ha facoltà di parlare il relatore, onorevole Siniscalchi.

VINCENZO SINISCALCHI, Relatore. La Giunta riferisce su una richiesta di autorizzazione all'acquisizione dei tabulati telefonici avanzata dal dottor Giovanni de Rensis, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Sciacca, nell'ambito di un procedimento penale contro ignoti, ma relativo al furto della sim-card intestata al deputato Giuseppe Marinello, subito dal signor Ignazio Cristiano Di Leo.
La Giunta ha esaminato il caso nella seduta del 22 febbraio 2006, ascoltando anche il deputato Marinello. Quest'ultimo, offerti sintetici elementi sul fatto per cui si procede e sulla persona che ha subito il furto, ha auspicato che l'autorizzazione sia concessa.
La Giunta, all'unanimità, propone all'Assemblea di concedere l'autorizzazione richiesta.

PRESIDENTE. Non vi sono iscritti a parlare e, pertanto, dichiaro chiusa la discussione.

(Dichiarazioni di voto - Doc. IV, n. 17-A)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marinello. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Signor Presidente, sono io stesso ad aver sollecitato la decisione della Giunta, perché mi ritengo parte lesa e ho l'esclusivo interesse di agevolare il percorso della giustizia onde riuscire, od almeno cercare di riuscirvi, ad assicurare alla giustizia un malfattore, cioè colui che ha sottratto ad un mio collaboratore una sim-card intestata a me.


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Pertanto, chiedo ai colleghi di votare a favore della domanda di autorizzazione.

PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto.

(Votazione - Doc. IV, n. 17-A)

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla proposta della Giunta di concedere l'autorizzazione a procedere all'acquisizione di tabulati telefonici nei confronti del deputato Marinello, di cui al Doc. IV, n. 17-A, ai sensi del terzo comma dell'articolo 68 della Costituzione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 341
Votanti 338
Astenuti 3
Maggioranza 170
Hanno votato
335
Hanno votato
no 3).

Discussione di documenti in materia di insindacabilità ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione (ore 10,52).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione di due documenti in materia d'insindacabilità, ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione.
Ricordo che per l'esame di ogni documento è assegnato a ciascun gruppo un tempo di cinque minuti (dieci minuti per il gruppo di appartenenza del deputato interessato). A questo tempo si aggiungono cinque minuti per ciascuno dei relatori, cinque minuti per richiami al regolamento e dieci minuti per interventi a titolo personale.

(Discussione - Doc. IV-ter, n. 16-A)

PRESIDENTE. Passiamo alla discussione del seguente documento:
Richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, nell'ambito di un procedimento penale nei confronti del deputato Previti (Doc. IV-ter, n. 16-A).
La Giunta, a maggioranza, propone di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse dal deputato Cesare Previti nell'esercizio delle sue funzioni, ai sensi del primo comma dell'articolo 68 della Costituzione.
Dichiaro aperta la discussione.
Ha facoltà di parlare il relatore, onorevole Gironda Veraldi.

AURELIO GIRONDA VERALDI, Relatore. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della relazione.

PRESIDENTE. Onorevole Gironda Veraldi, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Non vi sono iscritti a parlare e, pertanto, dichiaro chiusa la discussione.

(Dichiarazioni di voto - Doc. IV-ter, n. 16-A)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mantini. Ne ha facoltà.

PIERLUIGI MANTINI. Signor Presidente, abbiamo espresso un voto contrario all'orientamento prevalente in Giunta. Si tratta, nei casi considerati dai due documenti d'insindacabilità oggi al nostro esame,


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delle note vicende, su cui non mi soffermerò, relative alle presunte diffamazioni, ingiurie, nei confronti del teste Ariosto.
È un fatto del tutto privato. È difficile, come abbiamo sostenuto in altre occasioni, poter dire che trattasi dell'opinione di un parlamentare nell'esercizio delle proprie funzioni. Sono fatti che riguardano la dialettica tra l'imputato Previti e la teste Ariosto, come confermato in modo assolutamente inequivocabile dalla giurisprudenza della Corte costituzionale e anche in principi su casi diversi dalla Corte europea.
Riteniamo, quindi, che non sussistano le condizioni per l'insindacabilità e, pertanto, voteremo contro la proposta della Giunta.

(Votazione - Doc. IV-ter, n. 16-A)

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla proposta della Giunta di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento di cui al Doc. IV-ter, n. 16-A, concernono opinioni espresse dal deputato Previti nell'esercizio delle sue funzioni, ai sensi del primo comma dell'articolo 68 della Costituzione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 361
Votanti 357
Astenuti 4
Maggioranza 179
Hanno votato
219
Hanno votato
no 138).

Prendo atto che l'onorevole Grillo non è riuscito a votare. Prendo atto altresì che l'onorevole Villetti ha erroneamente espresso un voto contrario mentre avrebbe voluto votare a favore.

(Discussione - Doc. IV-quater, n. 30)

PRESIDENTE. Passiamo alla discussione del seguente documento:
Applicabilità dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, nell'ambito di un procedimento penale nei confronti del deputato Previti (Doc. IV-quater, n. 30).
La Giunta propone di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse dal deputato Previti nell'esercizio delle sue funzioni, ai sensi del primo comma dell'articolo 68 della Costituzione.
Dichiaro aperta la discussione.
Ha facoltà di parlare il presidente della Giunta per le autorizzazioni, onorevole Siniscalchi, in sostituzione del relatore per la maggioranza, onorevole Cola.

VINCENZO SINISCALCHI, Presidente della Giunta per le autorizzazioni. Signor Presidente, ho chiesto all'onorevole Gironda Veraldi la cortesia di sostituirmi nella funzione di relatore per la maggioranza...

PRESIDENTE. Sta bene, presidente Siniscalchi.
Prego, onorevole Gironda Veraldi, ha facoltà di parlare.

AURELIO GIRONDA VERALDI, Relatore per la maggioranza f.f.. Signor Presidente, sono ormai diventato l'avvocato d'ufficio di Previti (Commenti)! Non vi è pratica di Previti in cui non debba intervenire!
Se, relativamente alle controversie Previti-Ariosto, si fosse affermato il principio del giudicato anche in sede parlamentare, non ce ne saremmo più dovuti occupare, perché, per ogni denunzia presentata dall'Ariosto, è stata immediatamente presentata la richiesta di insindacabilità da parte dell'onorevole Previti e, sempre, la Giunta per le autorizzazioni, nonché l'Assemblea si sono orientate in un certo senso.
Questa è la ragione per cui, non volendo far perdere tempo prezioso, specialmente


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in questa ultima seduta della legislatura, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della relazione del collega Cola, relatore per la maggioranza.

PRESIDENTE. Onorevole Gironda Veraldi, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha facoltà di parlare l'onorevole Bielli, relatore di minoranza.

VALTER BIELLI, Relatore di minoranza. Signor Presidente, rinunzio a svolgere la relazione di minoranza.

PRESIDENTE. Sta bene.
Ha facoltà di parlare l'onorevole Mantini, relatore di minoranza.

PIERLUIGI MANTINI, Relatore di minoranza. Signor Presidente, valgono le stesse considerazioni espresse poco fa e, pertanto, per brevità, non le ripeto. Si tratta, infatti, di medesimi fatti relativi alla dialettica - chiamiamola così eufemisticamente - tra l'imputato Previti e la teste Ariosto (valgono, quindi, le considerazioni di principio già svolte).
Forse, si potrebbe rinnovare l'appello - ma non so sia opportuno farlo adesso, dal momento che si tratta dell'ultima seduta - a non confliggere con la Costituzione e con i principi, anche, direi, logici e di buon senso, abusando delle prerogative parlamentari in ordine a casi che rivestono scarsissima importanza, poiché fuoriescono del tutto dalle prerogative dell'articolo 68 della Costituzione concesse a protezione delle opinioni e della libertà di opinione dei membri del Parlamento (tali prerogative non devono, pertanto, essere intese come privilegi e abusi per fatti privati, estranei alla funzione parlamentare).
Questo è il caso e, pertanto, ribadisco il nostro voto contrario su tale documento di insindacabilità.

PRESIDENTE. Non vi sono iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione.

(Votazione - Doc. IV-quater, n. 30)

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla proposta della Giunta di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento di cui al Doc. IV-quater, n. 30, concernono opinioni espresse dal deputato Previti nell'esercizio delle sue funzioni, ai sensi del primo comma dell'articolo 68 della Costituzione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 368
Votanti 364
Astenuti 4
Maggioranza 183
Hanno votato
225
Hanno votato
no 139).

Prendo atto che l'onorevole Grillo non è riuscito a votare.

Sull'ordine dei lavori (ore 11).

IGNAZIO LA RUSSA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

IGNAZIO LA RUSSA. Signor Presidente, poiché abbiamo esaurito la discussione dei documenti ai sensi dell'articolo 68 della Costituzione, riterrei opportuno che l'Assemblea procedesse alla trattazione del punto 2 dell'ordine del giorno, recante il seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 23 del 2006 (misure urgenti per i conduttori di immobili in condizioni di particolare disagio abitativo, conseguente a provvedimenti esecutivi di rilascio in determinati comuni).


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Se vi è l'accordo dei gruppi, potremmo procedere all'esame di tale provvedimento, sì da non interrompere il corso dei nostri lavori in attesa dell'esito della riunione del Comitato dei nove sul disegno di legge di conversione n. 6259.

RENZO INNOCENTI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RENZO INNOCENTI. Signor Presidente, in ordine alla proposta del collega La Russa, vorrei osservare che è in corso la riunione del Comitato dei nove al fine di trovare una possibile intesa in ordine ad una sostanziale modifica del decreto-legge sulla pubblica amministrazione. Si tratta di una discussione impegnativa, che tuttavia sarebbe opportuno non prolungare di molto.
Evidentemente, esiste una stretta relazione tra gli esiti di tale riunione e lo svolgimento degli altri provvedimenti all'ordine del giorno. Pertanto, riteniamo sia più opportuno esaminare eventualmente il decreto-legge sugli sfratti solo dopo il termine della riunione del Comitato dei nove.
Presidente, le chiedo dunque di sospendere la seduta fino alla conclusione della riunione del Comitato dei nove o comunque di trovare una soluzione che non implichi il passaggio ad altri punti all'ordine del giorno.

ANTONIO LEONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ANTONIO LEONE. Signor Presidente, ritengo che ormai non sia più il caso di fare «giochetti», quasi si dovesse procedere nei lavori in maniera ordinaria.
All'ordine del giorno vi sono due provvedimenti d'urgenza, in materia di sfratti e di approvvigionamento di gas; peraltro quest'ultimo deve essere convertito urgentemente essendo state assunte già alcune misure utili in una contingenza particolare. Dunque, trattandosi di un provvedimento condiviso, propongo di passare all'esame di tale decreto-legge, di cui al punto 3 dell'ordine del giorno (Commenti); lo dico senza alcun retropensiero, onorevole Innocenti...

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, ritengo abbia ragione l'onorevole Innocenti. Pertanto, in attesa di acquisire l'esito della riunione del Comitato dei nove della I Commissione relativamente al disegno di legge di conversione n. 6259, sospendo la seduta.

La seduta, sospesa alle 11,05, è ripresa alle 13,05.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MARIO CLEMENTE MASTELLA

Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 6259.

(Ripresa esame dell'articolo unico - A.C. 6259)

PRESIDENTE. Avverto che la Commissione ha presentato le ulteriori proposte emendative 1.500, 3.0500, 5.0500, 14.500, 19.500, 20.500, 22.500, 23.500, 26.500, 32.500, 33.500, 34.0500, 34.0501, 34.0502 e 34.0503, che la Presidenza, in ragione del consenso manifestato da tutti i gruppi nel Comitato dei nove, ritiene di considerare ammissibili.
Avverto altresì che la V Commissione (Bilancio) ha espresso l'ulteriore prescritto parere (vedi l'allegato A - A.C. 6259 sezione 1).
Invito il presidente della I Commissione, onorevole Bruno, ad esprimere il parere della Commissione sulle proposte emendative presentate.

DONATO BRUNO, Presidente della I Commissione. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Lettieri 1.59 e parere favorevole sull'emendamento Molinari 1.60,


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nonché sugli emendamenti Rocchi 1.61, Ruggeri 1.62, Ruggieri 1.63, Ruta 1.64 e Meduri 1.65.
La Commissione esprime inoltre parere contrario sull'emendamento Sinisi 1.66; raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.500 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Zara 1.67.
La Commissione esprime altresì parere contrario sugli identici emendamenti Rugghia 1.52 e Stradiotto 1.68, nonché sugli emendamenti Rugghia 1.53, Dorina Bianchi 1.69 e 1.300 del Governo. Credo peraltro che il Governo ritiri tutti gli emendamenti sui quali il parere è contrario; mi pare che una dichiarazione in tal senso sia stata resa dall'approvazione del Governo in sede di Comitato dei nove.
La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Burtone 1.70 ed invita il proponente a riformulare l'emendamento Carbonella 1.71, nel senso di sopprimere la parte consequenziale, altrimenti il parere è contrario. Analogo invito la Commissione rivolge ai presentatori degli identici emendamenti Rugghia 1.54 e Delbono 1.72, che si propone di riformulare sopprimendo la parte consequenziale.
La Commissione esprime altresì parere contrario sugli emendamenti Rugghia 1.55 e Duilio 1.73, nonché sull'articolo aggiuntivo Lavagnini 1.01, mentre il parere è favorevole sull'emendamento Fanfani 1.74, sugli identici emendamenti Leoni 2.1 e Governo 2.300, nonché sugli identici emendamenti Lettieri 3.1 e Nespoli 3.59.
La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Gambale 3.68, Osvaldo Napoli 3.52, Nespoli 3.64, Di Giandomenico 3.2, sul subemendamento 0.3.300.3 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), sugli identici subemendamenti Benedetti 0.3.300.1 e Caminiti 0.3.300.2; sugli emendamenti 3.300 del Governo, Leo 3.56, Osvaldo Napoli 3.53, Benvenuto 3.54, Di Giandomenico 3.63 e 3.67, Giuseppe Gianni 3.9, Iannuzzi 3.69, Nespoli 3.66, Cento 3.6, Squeglia 3.70, sugli identici emendamenti Cento 3.7 e Di Giandomenico 3.62, nonché sugli emendamenti Annunziata 3.71, 3.100 del Governo e Cento 3.5.
La Commissione raccomanda l'approvazione del suo articolo aggiuntivo 3.0500, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Rugghia 4.55, Mantini 4.56 e Lettieri 4.50. Esprime altresì parere favorevole sugli identici emendamenti Osvaldo Napoli 4.53 e Lusetti 4.54, mentre il parere è contrario sull'emendamento Valpiana 5.50.
La Commissione raccomanda l'approvazione del suo emendamento 5.0500 ed esprime parere favorevole sugli identici emendamenti 6.100 del Governo e Lucchese 6.50.
La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Marcora 6.52, Merlo 7.52, Milana 7.53 e Duilio 7.54, mentre accetta l'emendamento 8.300 del Governo.
La Commissione esprime, inoltre, parere contrario sull'emendamento Benvenuto 8.50 e parere favorevole sull'emendamento Fontanini 10.1.
La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Fontanini 10.2 e 10.3 sugli identici emendamenti Osvaldo Napoli 10.51 e Lusetti 10.53, nonché sui subemendamenti Burtone 0.10.5.1, 0.10.5.2 e 0.10.5.3; esprime, altresì, parere contrario sugli emendamenti 10.5 (Nuova formulazione) del Governo, Antonio Leone 10.54 e Di Giandomenico 12.50.
La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Rugghia 13.50, mentre raccomanda l'approvazione del suo emendamento 14.500; esprime, invece, parere contrario sugli emendamenti Lettieri 14.50, Colasio 14.52, Giovanni Bianchi 14.53, Bottino 14.54, Camo 14.55, Piscitello 14.56, Reduzzi 14.57, Rosato 14.58, Soro 14.59, Tuccillo 14.60, Annunziata 14.61, Nicodemo Nazzareno Oliverio 14.62 e Camo 14.63.
La Commissione esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Mascia 15.1 e Rugghia 15.50, nonché sull'emendamento Grignaffini 16.50; esprime, invece, parere contrario sull'emendamento Grignaffini 16.51, nonché sugli articoli


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aggiuntivi Fragalà 16.01, 16.0300 del Governo e Fragalà 16.055 (Nuova formulazione). La Commissione esprime, altresì, parere contrario sugli emendamenti Raffaldini 17.1 e 17.2, nonché sull'emendamento Nespoli 18.52.
La Commissione esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Bocchino 18.50, Di Giandomenico 18.51 e 18.300 del Governo e raccomanda l'approvazione del suo emendamento 19.500; esprime, invece, parere contrario sugli emendamenti Gambini 19.51 e 19.52, Morgando 19.53 e Boato 19.1, mentre raccomanda l'approvazione del suo emendamento 20.500.
La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Quartiani 20.51, Ruggieri 20.56, Lettieri 20.57 e Lisi 20.54, nonché sugli identici emendamenti Gambini 20.52 e D'Agrò 20.53; esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Bressa 21.1, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Alfonso Gianni 21.50 e raccomanda l'approvazione del suo emendamento 22.500.
La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Mascia 22.52, Ricciotti 22.53 e Finocchiaro 22.54, mentre raccomanda l'approvazione del suo emendamento 23.500.
La Commissione esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Rosato 24.1 e Duca 24.2, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Giuseppe Gianni 24.51.
La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Mascia 25.1, mentre esprime parere contrario sull'emendamento 25.100 del Governo e raccomanda l'approvazione del suo emendamento 26.500.
La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Fusillo 28.50, Ria 28.51 e Villari 28.52, mentre accetta l'emendamento 29.300 del Governo.
La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Fontanini 30.1, Giacomelli 30.52, Santino Adamo Loddo 30.50, Lettieri 30.51 e Lusetti 30.53, mentre raccomanda l'approvazione dei suoi emendamenti 32.500 e 33.500.
La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Fontanini 33.1, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Vigni 34.3.
La Commissione esprime, inoltre, parere contrario sugli emendamenti Leoni 34.1, Fontanini 34.2 e Molinari 34.51, mentre esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Antonio Leone 34.033 e 34.0306 del Governo, ed accetta gli articoli aggiuntivi 34.0330 e 34.0333 del Governo.
La Commissione, infine, raccomanda l'approvazione dei suoi articoli aggiuntivi 34.0500, 34.0501, 34.0502 e 34.0503.

PRESIDENTE. Il Governo?

LEARCO SAPORITO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla Commissione.

PRESIDENTE. Sta bene.
Invito ora il presidente Bruno ad esprimere il parere della Commissione sui subemendamenti 0.34.0501.1, 0.34.503.1 e 0.3.500.1, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento.

DONATO BRUNO, Presidente della I Commissione. Signor Presidente, il parere della Commissione su tali subemendamenti è favorevole.

PRESIDENTE. Il Governo?

LEARCO SAPORITO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello testé espresso dal presidente della I Commissione.

ANTONIO BOCCIA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ANTONIO BOCCIA. Signor Presidente, intervengo per annunziare che il gruppo della Margherita, DL-L'Ulivo ritira tutti gli


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emendamenti sui quali il presidente della I Commissione ed il rappresentante del Governo hanno espresso parere contrario.

RENZO INNOCENTI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RENZO INNOCENTI. Signor Presidente, anch'io, a nome del gruppo dei Democratici di sinistra-L'Ulivo, annunzio il ritiro di tutti gli emendamenti sui quali è stato espresso il parere contrario del presidente della I Commissione e del rappresentante del Governo.

PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molinari 1.60, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 340
Votanti 339
Astenuti 1
Maggioranza 170
Hanno votato
339).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rocchi 1.61, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 334
Votanti 332
Astenuti 2
Maggioranza 167
Hanno votato
332).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ruggeri 1.62, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 341
Votanti 340
Astenuti 1
Maggioranza 171
Hanno votato
340).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ruggieri 1.63, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 347
Votanti 346
Astenuti 1
Maggioranza 174
Hanno votato
346).

Prendo atto che l'onorevole Gastaldi non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ruta 1.64, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 350
Votanti 349
Astenuti 1
Maggioranza 175
Hanno votato
349).


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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Meduri 1.65, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 348
Votanti 347
Astenuti 1
Maggioranza 174
Hanno votato
347).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.500 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 338
Votanti 337
Astenuti 1
Maggioranza 169
Hanno votato
337).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zara 1.67, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 345
Votanti 344
Astenuti 1
Maggioranza 173
Hanno votato
344).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Burtone 1.70, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 356
Votanti 355
Astenuti 1
Maggioranza 178
Hanno votato
355).

Onorevole Carbonella, accetta la riformulazione del suo emendamento 1.71 proposta dal presidente della I Commissione?

GIOVANNI CARBONELLA. Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Carbonella 1.71, nel testo riformulato, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 362
Votanti 360
Astenuti 2
Maggioranza 181
Hanno votato
360).

Prendo atto che gli onorevoli Rugghia e Delbono accettano la riformulazione dei loro identici emendamenti 1.54 e 1.72 proposta dal presidente della I Commissione.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici


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emendamenti Rugghia 1.54 e Delbono 1.72, nel testo riformulato, accettati dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 360
Votanti 359
Astenuti 1
Maggioranza 180
Hanno votato
359).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fanfani 1.74, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 356
Votanti 355
Astenuti 1
Maggioranza 178
Hanno votato
355).

Prendo atto che l'onorevole Gastaldi non è riuscito a votare.
Prendo atto altresì che l'onorevole Lavagnini ritira il suo articolo aggiuntivo 1.01.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Leoni 2.1 e 2.300 del Governo, accettati dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 366
Votanti 365
Astenuti 1
Maggioranza 183
Hanno votato
365).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Lettieri 3.1 e Nespoli 3.59, accettati dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 368
Votanti 367
Astenuti 1
Maggioranza 184
Hanno votato
367).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.3.0500.1, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 369
Votanti 368
Astenuti 1
Maggioranza 185
Hanno votato
368).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 3.0500 della Commissione, nel testo subemendato, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 370
Votanti 369
Astenuti 1
Maggioranza 185
Hanno votato
369).


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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Osvaldo Napoli 4.53 e Lusetti 4.54, accettati dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 371
Votanti 370
Astenuti 1
Maggioranza 186
Hanno votato
370).

Prendo atto che gli onorevoli Perrotta e Sartori non sono riusciti ad esprimere il proprio voto.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Valpiana 5.50.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Valpiana. Ne ha facoltà.

TIZIANA VALPIANA. Signor Presidente, vorrei richiamare l'attenzione dell'Assemblea, dei colleghi della maggioranza e del Governo sul nostro emendamento 5.50, che riguarda questioni richiamate nello schema di piano sanitario nazionale discusso ieri in Commissione affari sociali. Nello schema di piano sanitario nazionale il ministro della salute - che, se non sbaglio, fa parte di questo stesso Governo - mette l'accento in maniera preponderante sul significato e sul ruolo della Croce rossa italiana nel nostro paese, sia per le questioni concernenti la sanità sia per l'apporto che tale organismo, assieme alle associazioni di volontariato, offre al nostro paese. Si tratta di un ruolo fondamentale per una serie di compiti attribuiti alla Croce rossa.
Con il nostro emendamento chiediamo, semplicemente, che vengano banditi i concorsi per la copertura di posti della pianta organica, che non sono attualmente assegnati. Non capiamo come questo Governo pretenda, da una parte, che la Croce rossa italiana sia uno dei pilastri fondanti della sanità nel nostro paese e, dall'altra, che non siano coperti i posti in organico.
Ancora, ribadiamo che un organismo così importante come la Croce rossa (è, ancora una volta, il ministro della salute a ricordarlo nello schema di piano sanitario nazionale) non può continuare a lavorare con l'aiuto del personale volontario (che è encomiabile) ed utilizzando personale professionale con incarichi a tempo determinato.
Chiediamo, quindi, che gli incarichi a tempo determinato vengono prorogati automaticamente, finché verranno rinnovate le convenzioni.
Ci sembra fondamentale l'approvazione di questo nostro emendamento per lo svolgimento degli importanti compiti che questo Governo attribuisce alla Croce rossa.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Valpiana 5.50, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 364
Votanti 362
Astenuti 2
Maggioranza 182
Hanno votato
79
Hanno votato
no 283).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.0500 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).


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Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 371
Votanti 370
Astenuti 1
Maggioranza 186
Hanno votato
368
Hanno votato
no 2).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 6.100 del Governo e Lucchese 6.50, accettati dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 364
Votanti 362
Astenuti 2
Maggioranza 182
Hanno votato
362).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.300 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 370
Votanti 368
Astenuti 2
Maggioranza 185
Hanno votato
368).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fontanini 10.1, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 367
Votanti 366
Astenuti 1
Maggioranza 184
Hanno votato
366).

Avverto che l'emendamento Di Giandomenico 12.50 è ritirato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rugghia 13.50, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 364
Votanti 362
Astenuti 2
Maggioranza 182
Hanno votato
362).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.500 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 356
Votanti 355
Astenuti 1
Maggioranza 178
Hanno votato
355).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Mascia 15.1 e Rugghia 15.50, accettati dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).


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Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 360
Votanti 359
Astenuti 1
Maggioranza 180
Hanno votato
359).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Grignaffini 16.50, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 364
Votanti 363
Astenuti 1
Maggioranza 182
Hanno votato
363).

Avverto che gli articoli aggiuntivi Fragalà 16.01 e 16.055 sono stati ritirati dal presentatore.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Raffaldini 17.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo...

DONATO BRUNO, Presidente della I Commissione. Signor Presidente, è stato ritirato!

PRESIDENTE. Sta bene. Revoco dunque l'indizione della votazione.
Avverto che l'emendamento Nespoli 18.52 è stato ritirato dal presentatore.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Bocchino 18.50, Di Giandomenico 18.51 e 18.300 del Governo, accettati dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 355
Maggioranza 178
Hanno votato
355).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 19.500 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 378
Votanti 376
Astenuti 2
Maggioranza 189
Hanno votato
376).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 20.500 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 383
Maggioranza 192
Hanno votato
383).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bressa 21.1, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 382
Votanti 381
Astenuti 1
Maggioranza 191
Hanno votato
381).


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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 22.500 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 371
Maggioranza 186
Hanno votato
371).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 23.500 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 379
Votanti 378
Astenuti 1
Maggioranza 190
Hanno votato
378).

Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Rosato 24.1 e Duca 24.2.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Duca. Ne ha facoltà.

EUGENIO DUCA. Signor Presidente, molto opportunamente il Governo e la maggioranza hanno convenuto anche su questo emendamento, che prevede la soppressione dell'articolo 24, relativo alle autorità portuali. Si è trattato di un tentativo, l'ennesimo, di manomettere la legge n. 84 del 1994 sulla nomina dei presidenti delle autorità portuali, che ora, opportunamente, è stato scongiurato.
Colgo l'occasione per esprimere soddisfazione per l'accoglimento di tre ulteriori emendamenti, sui quali ovviamente non interverrò, che riguardano i finanziamenti alle autorità portuali per gli investimenti, inopinatamente bloccati da tre anni, per interventi sulla cantieristica, per il rifinanziamento della legge n. 88 del 2001 - si tratta di una misura attesa, della quale la Commissione trasporti, all'unanimità, ha sempre proposto l'adozione -, nonché per gli sgravi contributivi per i naviganti.
Ricordo ai colleghi che il golfo di Napoli, ossia la seconda concentrazione al mondo come movimento di passeggeri dopo Hong Kong, attualmente sta andando avanti, come l'arcipelago toscano e le altre isole, grazie a decreti prefettizi di precettazione, altrimenti quei collegamenti non verrebbero assicurati. Oggi, con questa legge, approfittando dell'opportunità offertaci dal ministro Baccini, riusciamo dunque a risolvere positivamente tre questioni che ci hanno impegnato per molto tempo in Parlamento.

PRESIDENTE. Insomma, solo dell'arcipelago di Ceppaloni, nota località marina, nessuno si interessa (Commenti)...
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Rosato 24.1 e Duca 24.2, accettati dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 381
Maggioranza 191
Hanno votato
380
Hanno votato
no 1).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Mascia 25.1, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.


Pag. 20


Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 382
Maggioranza 192
Hanno votato
382).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 26.500 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 376
Maggioranza 189
Hanno votato
376).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 29.300 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 381
Votanti 380
Astenuti 1
Maggioranza 191
Hanno votato
379
Hanno votato
no 1).

Avverto che l'emendamento Fontanini 30.1 è stato ritirato dai presentatori.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 32.500 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 380
Votanti 379
Astenuti 1
Maggioranza 190
Hanno votato
378
Hanno votato
no 1).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 33.500 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 381
Votanti 380
Astenuti 1
Maggioranza 191
Hanno votato
380).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vigni 34.3, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 381
Votanti 380
Astenuti 1
Maggioranza 191
Hanno votato
380).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi Antonio Leone 34.033 e 34.0306 del Governo, accettati dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.


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Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 382
Maggioranza 192
Hanno votato
382).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 34.0330 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 358
Maggioranza 180
Hanno votato
358).


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 34.0333 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 382
Votanti 380
Astenuti 2
Maggioranza 191
Hanno votato
379
Hanno votato
no 1).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 34.0500 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 386
Maggioranza 194
Hanno votato
384
Hanno votato
no 2).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.34.0501.1, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 380
Votanti 379
Astenuti 1
Maggioranza 190
Hanno votato
378
Hanno votato
no 1).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 34.0501 della Commissione, nel testo subemendato, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 386
Maggioranza 194
Hanno votato
386).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.34.0502.1, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 386
Maggioranza 194
Hanno votato
385
Hanno votato
no 1).


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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 34.0502 della Commissione, nel testo subemendato, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 385
Maggioranza 193
Hanno votato
384
Hanno votato
no 1).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.34.0503.1, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti 382
Votanti 381
Astenuti 1
Maggioranza 191
Hanno votato
381).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 34.0503 della Commissione, nel testo subemendato, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 379
Maggioranza 190
Hanno votato
379).

Poiché il disegno di legge consiste in un articolo unico, si procederà direttamente alla votazione finale.

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 6259)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (vedi l'allegato A - A.C. 6259 sezione 5).
Qual è il parere del Governo sugli ordini del giorno presentati?

LEARCO SAPORITO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, il Governo accoglie come raccomandazione tutti gli ordini del giorno da Pasetto n. 9/6259/1 a Cardiello n. 9/6259/20; accoglie altresì come raccomandazione gli ordini del giorno Duca n. 9/6259/21 e Raffaldini n. 9/6259/22, purchè riformulati nel senso di espungere dalla parte dispositiva le parole «e comunque entro 30 giorni».

PRESIDENTE. Onorevole Duca, accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/6259/21?

EUGENIO DUCA. Accolgo la riformulazione del mio ordine del giorno n. 9/6259/21 proposta dal rappresentante del Governo e chiedo a quest'ultimo di accettarlo.

PRESIDENTE. Il Governo?

LEARCO SAPORITO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Modificando il precedente avviso, il Governo accetta l'ordine del giorno Duca n. 9/6259/21, nel testo riformulato.

PRESIDENTE. Senatore Saporito, alle stesse condizioni accetta anche l'ordine del giorno Raffaldini n. 9/6259/22?

LEARCO SAPORITO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Sì, Presidente. Se il presentatore aderisce all'invito a riformulare l'ordine


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del giorno n. 9/6259/22 nel senso di sopprimere le parole «e comunque entro 30 giorni», il Governo, modificando il precedente avviso, lo accetta.

PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Raffaldini accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6259/22.

TINO IANNUZZI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TINO IANNUZZI. Signor Presidente, vorrei sottoporre alla sensibilità del sottosegretario Saporito una richiesta.
L'ordine del giorno a mia firma, il n. 9/6259/18, riguarda un problema avvertito enormemente in tutto il paese ed in tutti i settori della pubblica amministrazione, cioè il taglio di risorse per le indennità di trasferta e di missione per il personale dei ministeri, nelle articolazioni centrali e nelle sedi periferiche aventi funzioni di controllo, di vigilanza e di sorveglianza.
È una questione molto delicata, perché si lega a ruoli e funzioni degli uffici provinciali e degli ispettorati provinciali del lavoro e delle agenzie delle entrate, nonché alle funzioni di controllo anche sui temi della sicurezza e della salubrità nei luoghi di lavoro e, quindi, del rispetto delle condizioni di integrità degli addetti della pubblica amministrazione e dei lavoratori.
Di conseguenza, chiedo al sottosegretario Saporito, attesa la rilevanza e la delicatezza della materia e dell'argomento, di esprimere un pronunciamento favorevole sull'ordine del giorno accettandolo e non accogliendolo come raccomandazione, anche perché la sua stesura consente al Governo di identificare le soluzioni normative, giuridiche e tecniche più idonee per soddisfare la questione sollevata dall'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Il Governo è disposto a modificare il parere precedentemente espresso?

LEARCO SAPORITO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. No, signor Presidente, il Governo non può accettare l'ordine del giorno Iannuzzi n. 9/6259/18, che accoglie come raccomandazione; in caso contrario, dovrei assumere un impegno economico sul quale non sono in grado di dare risposte, anche se il Governo concorda comunque sul contenuto dell'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Onorevole Iannuzzi, insiste per la votazione?

TINO IANNUZZI. No, signor Presidente. Prendo atto dell'impegno del Governo a studiare la soluzione normativa e, quindi, l'identificazione della fonte finanziaria per risolvere il problema che il Governo riconosce giusto e fondato.

PRESIDENTE. È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 6259)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Leoni. Ne ha facoltà.

CARLO LEONI. Signor Presidente, intervengo brevemente per dare conto del fatto che abbiamo concluso un accordo positivo sulla base del quale abbiamo condiviso le votazioni svolte. Però, annuncio che nel voto finale il gruppo dei Democratici di sinistra-L'Ulivo si asterrà, per una ragione molto semplice che, penso, non sfugge ai colleghi.
Stiamo lavorando a Camere sciolte e sappiamo che ciò è possibile per ragioni di straordinaria necessità ed urgenza. Ma, come tutti possono constatare, quella odierna sembra quasi una prosecuzione normale della nostra attività. Fin dall'origine non abbiamo ritenuto il decreto-legge in esame meritevole di un giudizio di straordinaria necessità ed urgenza. Il testo è stato profondamente modificato e ciò ha


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consentito di condividere un accordo, come è stato esplicitato nelle votazioni realizzate, ma manterremo il nostro giudizio critico astenendoci nella votazione finale del provvedimento.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zaccaria. Ne ha facoltà.

ROBERTO ZACCARIA. Signor Presidente, il decreto-legge in esame ha trovato il nostro consenso su una serie di proposte emendative che sono state approvate rapidamente e che sono state oggetto di un accordo, soprattutto alla luce dell'urgenza di alcune disposizioni normative.
Per quanto riguarda l'articolo 1, è stato approvato solo il principio relativo allo strumento per rafforzare la semplificazione legislativa ed amministrativa.
In generale, sono stati accolti in larga parte i suggerimenti contenuti nel parere espresso dal Comitato per la legislazione. Tra le norme più significative, sulle quali ci pareva giusto esprimere voto favorevole, ricordo quelle relative alla Croce rossa, nonché agli interventi di semplificazione relativi ai lavoratori disabili.
Sono queste le considerazioni che ci hanno indotto ad esprimere voto favorevole sugli emendamenti presentati, mentre ci asterremo dalla votazione finale del provvedimento (e mi ricollego alle affermazioni dell'onorevole Leoni) per la mancanza di quella coerenza che ci sembrava indispensabile. Il nostro contributo, comunque, è stato positivo.

PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.

DONATO BRUNO, Presidente della I Commissione. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DONATO BRUNO, Presidente della I Commissione. Signor Presidente, anche se ho sostituito la collega Mazzoni nella funzione di relatore, vorrei ringraziare il sottosegretario Saporito, il ministro competente e, soprattutto, i colleghi dell'opposizione, insieme a quelli della maggioranza, per il risultato ottenuto su un provvedimento che, qualche ora fa, sembrava non dovesse essere approvato.
Pertanto, vorrei ringraziare tutti i colleghi, in particolare coloro che hanno collaborato per l'approvazione del provvedimento stesso.

(Coordinamento formale - A.C. 6259)

PRESIDENTE. Prima di passare alla votazione finale, chiedo che la Presidenza sia autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).

(Votazione finale ed approvazione - A.C. 6259)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di conversione n. 6259, di cui si è testé concluso l'esame.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(Conversione in legge del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione) (6259):

(Presenti 362
Votanti 227
Astenuti 135
Maggioranza 114
Hanno votato
226
Hanno votato
no 1).


Pag. 25

Seguito della discussione del disegno di legge: S. 3768 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1o febbraio 2006, n. 23, recante misure urgenti per i conduttori di immobili in condizioni di particolare disagio abitativo, conseguente a provvedimenti esecutivi di rilascio in determinati comuni (Approvato dal Senato) (A.C. 6360) (ore 13,43).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1o febbraio 2006, n. 23, recante misure urgenti per i conduttori di immobili in condizioni di particolare disagio abitativo, conseguente a provvedimenti esecutivi di rilascio in determinati comuni.
Ricordo che nella seduta del 16 febbraio 2006 si è conclusa la discussione sulle linee generali.

(Esame dell'articolo unico - A.C. 6360)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione (vedi l'allegato A - A.C. 6360 sezione 4), nel testo recante le modificazioni apportate dal Senato (vedi l'allegato A - A.C. 6360 sezione 5).
Avverto che le proposte emendative presentate sono riferite agli articoli del decreto-legge, nel testo recante le modificazioni apportate dal Senato (vedi l'allegato A - A.C. 6360 sezione 6).
Ricordo che non sono state presentate proposte emendative riferite all'articolo unico del disegno di legge di conversione.
Avverto che le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri (vedi l'allegato A - A.C. 6360 sezioni 2 e 3).
Avverto altresì che la Presidenza non ritiene ammissibili, ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 7, del regolamento, gli emendamenti Pistone 1.50, 1.51, 1.52, 1.53, 2.51 e 2.52, limitatamente alle rispettive parti consequenziali, recanti una copertura volta ad incrementare le imposte sulla produzione e sui consumi dei prodotti alcolici intermedi e all'alcole etilico, in quanto non strettamente attinente alla materia oggetto del decreto-legge (vedi l'allegato A - A.C. 6360 sezione 1).
Comunico all'Assemblea che, in relazione al numero degli emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del regolamento, procedendo, in particolare, a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, ferma restando l'applicazione dell'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare.
A tal fine, il gruppo di Rifondazione comunista è stato invitato a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.
Alla luce della declaratoria di inammissibilità testé resa dalla Presidenza della Camera con riferimento agli emendamenti Pistone 1.50, 1.51, 1.52, 1.53, 2.51 e 2.52, sui quali la Commissione bilancio aveva espresso, nella seduta di ieri, un parere di nulla osta, invito l'onorevole Zorzato, vicepresidente della V Commissione, a precisare l'orientamento espresso al riguardo.

MARINO ZORZATO, Vicepresidente della V Commissione. Signor Presidente, alla luce della declaratoria di inammissibilità resa dalla Presidenza della Camera con riferimento agli emendamenti Pistone 1.50, 1.51, 1.52, 1.53, 2.51 e 2.52, sui quali la Commissione bilancio ha espresso, nella seduta di ieri, un parere di nulla osta, ricordo che tale pronuncia era giustificata in ragione del fatto che la copertura indicata risultava idonea a far fronte agli oneri derivanti dalle proposte emendative medesime.
Essendo, tuttavia, venute meno le clausole di copertura, a seguito della dichiarazione di inammissibilità della Presidenza della Camera, gli emendamenti risultano carenti di compensazione. Deve quindi intendersi che, sui medesimi emendamenti, il parere della Commissione bilancio non può che essere contrario (Applausi dei deputati del gruppo di Forza Italia).


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PRESIDENTE. La ringrazio onorevole Zorzato.
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione sulle proposte emendative presentate.

FRANCESCO STRADELLA, Relatore. Signor Presidente, la Commissione formula un invito al ritiro di tutte le proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

SILVANO MOFFA, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Il Governo concorda con il parere espresso dal relatore.

PRESIDENTE. Chiedo se i gruppi intendano aderire all'invito al ritiro formulato dal relatore e dal rappresentante del Governo.

PIERO RUZZANTE. No, signor Presidente, a nome dei presentatori, non accedo all'invito al ritiro delle proposte emendative presentate.

PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cento 1.60, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 327
Votanti 326
Astenuti 1
Maggioranza 164
Hanno votato
125
Hanno votato
no 201).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sandri 1.57, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 347
Maggioranza 174
Hanno votato
135
Hanno votato
no 212).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pistone 1.50, nella parte ammissibile, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 343
Maggioranza 172
Hanno votato
132
Hanno votato
no 211).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Folena 1.5, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 354
Votanti 276
Astenuti 78
Maggioranza 139
Hanno votato
63
Hanno votato
no 213).


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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Folena 1.4, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 345
Maggioranza 173
Hanno votato
134
Hanno votato
no 211).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Folena 1.6, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 348
Votanti 347
Astenuti 1
Maggioranza 174
Hanno votato
137
Hanno votato
no 210).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Folena 1.2, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 348
Votanti 345
Astenuti 3
Maggioranza 173
Hanno votato
135
Hanno votato
no 210).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sandri 1.58, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 351
Maggioranza 176
Hanno votato
136
Hanno votato
no 215).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pistone 1.51, nella parte ammissibile, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 346
Votanti 345
Astenuti 1
Maggioranza 173
Hanno votato
135
Hanno votato
no 210).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Folena 1.7, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).


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Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 356
Votanti 287
Astenuti 69
Maggioranza 144
Hanno votato
70
Hanno votato
no 217).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cento 1.61, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 356
Votanti 352
Astenuti 4
Maggioranza 177
Hanno votato
139
Hanno votato
no 213).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Folena 1.11, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 349
Maggioranza 175
Hanno votato
138
Hanno votato
no 211).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sandri 1.55, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 354
Maggioranza 178
Hanno votato
137
Hanno votato
no 217).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pistone 1.52, nella parte ammissibile, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 349
Votanti 347
Astenuti 2
Maggioranza 174
Hanno votato
139
Hanno votato
no 208).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sandri 1.56, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 364
Votanti 363
Astenuti 1
Maggioranza 182
Hanno votato
144
Hanno votato
no 219).


Pag. 29


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pistone 1.53, nella parte ammissibile, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 356
Votanti 355
Astenuti 1
Maggioranza 178
Hanno votato
140
Hanno votato
no 215).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cento 1.62, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 358
Maggioranza 180
Hanno votato
142
Hanno votato
no 216).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Folena 1.15, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 354
Votanti 353
Astenuti 1
Maggioranza 177
Hanno votato
141
Hanno votato
no 212).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cento 1.63, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 358
Maggioranza 180
Hanno votato
141
Hanno votato
no 217).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cento 1.64, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 358
Maggioranza 180
Hanno votato
142
Hanno votato
no 216).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Folena 1.20, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).


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Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 360
Maggioranza 181
Hanno votato
140
Hanno votato
no 220).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cento 1.65, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 353
Votanti 340
Astenuti 13
Maggioranza 171
Hanno votato
126
Hanno votato
no 214).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Folena 1.26, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 357
Votanti 272
Astenuti 85
Maggioranza 137
Hanno votato
53
Hanno votato
no 219).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Pistone 1.54 e Vigni 1.59, non accettati dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 355
Votanti 310
Astenuti 45
Maggioranza 156
Hanno votato
93
Hanno votato
no 217).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Folena 1.01, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 353
Votanti 332
Astenuti 21
Maggioranza 167
Hanno votato
110
Hanno votato
no 222).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Folena 1.02, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 362
Votanti 329
Astenuti 33
Maggioranza 165
Hanno votato
87
Hanno votato
no 242).


Pag. 31


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Folena 1.04, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 354
Votanti 328
Astenuti 26
Maggioranza 165
Hanno votato
72
Hanno votato
no 256).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Folena 1.05, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 357
Votanti 250
Astenuti 107
Maggioranza 126
Hanno votato
23
Hanno votato
no 227).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Folena 1.050, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 359
Votanti 234
Astenuti 125
Maggioranza 118
Hanno votato
13
Hanno votato
no 221).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Pistone 2.50 e Sandri 2.53, non accettati dalla Commissione né dal Governo e sui quali la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 361
Votanti 321
Astenuti 40
Maggioranza 161
Hanno votato
101
Hanno votato
no 220).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sandri 2.54, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 366
Votanti 359
Astenuti 7
Maggioranza 180
Hanno votato
138
Hanno votato
no 221).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pistone 2.51, nella parte ammissibile, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.


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Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 363
Votanti 360
Astenuti 3
Maggioranza 181
Hanno votato
139
Hanno votato
no 221).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sandri 2.55, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 364
Votanti 362
Astenuti 2
Maggioranza 182
Hanno votato
142
Hanno votato
no 220).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pistone 2.52, nella parte ammissibile, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 363
Maggioranza 182
Hanno votato
146
Hanno votato
no 217).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Sandri 2.050, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 359
Maggioranza 180
Hanno votato
143
Hanno votato
no 216).

Poiché il disegno di legge consiste in un articolo unico, si procederà direttamente alla votazione finale.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 6360)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Reduzzi. Ne ha facoltà.

GIULIANA REDUZZI. La materia del decreto-legge in esame è di quelle che pesano parecchio sulla vita delle persone - si parla di politiche abitative, di disagio dei nuclei familiari di fronte al costo degli affitti -, una materia tra le più importanti ed onerose nell'ambito del governo di una nazione perché si tratta di garantire ai cittadini la possibilità di un'abitazione dignitosa e, comunque, con un costo commisurato al loro reddito.
È un ambito di intervento delicato e complesso, che chiama in causa aspetti e campi diversi. Si tratta di tutelare i diritti di fasce diverse di cittadini. È ovvio che un tale settore richiede una programmazione attenta, competente, predisposta sul lungo periodo; un'azione coraggiosa e lungimirante che non abbia timore di impegnare risorse economiche, nella consapevolezza che dalla serenità abitativa nasce buona parte del benessere di una famiglia.
Nulla di tutto ciò è stato fatto in cinque anni di Governo: nessuna programmazione, nessun piano complessivo, ma solo una serie ininterrotta di proroghe tampone,


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che hanno rimandato il problema senza mai affrontarlo, lasciando così che le situazioni si aggravassero.
Il decreto sulla proroga degli sfratti esecutivi per famiglie con particolari disagi è stato tra i primi provvedimenti del Governo Berlusconi. All'inizio, si trattava di un provvedimento doveroso, una proroga necessaria per poter approntare interventi strutturali riguardo al problema della casa. Peccato, però, che tali interventi non siano mai stati posti in essere e che ci si sia limitati a prorogare di sei mesi in sei mesi il provvedimento, senza considerazione alcuna per i destinatari, che vivono con la spada di Damocle sul capo di uno sfratto che, da un giorno all'altro, potrebbe diventare esecutivo.
Quest'ultima proroga introduce una nuova norma. Di fatto, ora la proroga dello sfratto viene concessa solo agli abitanti di comuni con più di un milione di abitanti; ciò significa che il provvedimento in esame riguarda, quasi esclusivamente, i cittadini residenti di Roma, Milano e Napoli. In pratica, siamo di fronte ad un provvedimento che, come hanno denunciato l'ANCI e l'associazione degli inquilini, riguarda solo 2 mila famiglie su 200 mila casi segnalati. Se fossimo maliziosi, penseremmo subito alle prossime elezioni comunali e al fatto che tutte le città sopracitate sono considerate appetibili dai «pezzi grossi» candidati a sindaco.
Per questi motivi, il gruppo della Margherita esprimerà un voto di astensione (Applausi dei deputati del gruppo della Margherita, DL-L'Ulivo).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Abbondanzieri. Ne ha facoltà.

MARISA ABBONDANZIERI. Signor Presidente, il gruppo dei Democratici di sinistra esprimerà un voto di astensione sul provvedimento in esame. Il motivo principale che ci induce ad astenerci è che esso interessa pur sempre 3 mila famiglie; conseguentemente, riteniamo che non si debba mai sbattere la porta in faccia a nessuno.
Quello in questione è un provvedimento frutto della politica adottata dall'attuale Governo nel corso di questa legislatura: una norma piccola piccola, per un problema grande grande. Voi in questi anni avete sprecato tempo; non avete adottato alcuna politica per la casa, avete dimezzato le risorse del fondo per il sostegno alla locazione, e vi accorgete soltanto in questi giorni della necessità di affrontare l'argomento, per cui preparate uno spot elettorale come è quello del cosiddetto regalo delle case.
Il provvedimento in esame ha, inoltre, un primato: insieme al cosiddetto mille proroghe, è quello più reiterato. E quando si procede alla reiterazione di un provvedimento, ciò significa, e questo vale per chiunque, che il problema non si è affrontato. È sufficiente ciò per avere un'idea di quanto è avvenuto nel corso di questi anni.
Mi auguro che nei prossimi mesi e, in particolare, con la legge finanziaria per l'anno 2007, il tema della casa sia - e mi rivolgo al relatore, onorevole Stradella - tra i primi ad essere affrontato dal prossimo Governo, di qualunque colore politico esso sia. È comunque del tutto evidente che tale problema non si può affrontare come ha fatto il viceministro Martinat, cioè con l'accentramento delle competenze presso il ministero che rappresenta e con l'adozione di provvedimenti sporadici, come quello in esame.
Nei prossimi mesi, chiunque si troverà al Governo del paese, dovrà affrontare tale problema. Speriamo lo faccia nel migliore dei modi (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-L'Ulivo, della Margherita, DL-L'Ulivo e Misto-Verdi-l'Unione).

PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.

(Coordinamento formale - A.C. 6360)

PRESIDENTE. Prima di passare alla votazione finale, chiedo che la Presidenza sia autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.


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Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).

(Votazione finale ed approvazione - A.C. 6360)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di conversione n. 6360, di cui si è testé concluso l'esame.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(S. 3768 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1o febbraio 2006, n. 23, recante misure urgenti per i conduttori di immobili in condizioni di particolare disagio abitativo, conseguente a provvedimenti esecutivi di rilascio in determinati comuni (Approvato dal Senato) (6360):

(Presenti 350
Votanti 228
Astenuti 122
Maggioranza 115
Hanno votato
227
Hanno votato
no 1).

Seguito della discussione del disegno di legge: S. 3756 - Conversione in legge del decreto-legge 25 gennaio 2006, n. 19, recante misure urgenti per garantire l'approvvigionamento di gas naturale (Approvato dal Senato) (A.C. 6359) (ore 13,58).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Conversione in legge del decreto-legge 25 gennaio 2006, n. 19, recante misure urgenti per garantire l'approvvigionamento di gas naturale.
Ricordo che nella seduta del 16 febbraio 2006 si è conclusa la discussione sulle linee generali.

(Esame dell'articolo unico - A.C. 6359)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione (vedi l'allegato A - A.C. 6359 sezione 4).
Avverto che le proposte emendative presentate sono riferite agli articoli del decreto-legge (vedi l'allegato A - A.C. 6359 sezione 5).
Ricordo, altresì, che non sono state presentate proposte emendative riferite all'articolo unico del disegno di legge di conversione.
Avverto che le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri (vedi l'allegato A - A.C. 6359 sezioni 2 e 3).
Ricordo che la Presidenza non ritiene ammissibili, ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 7, del regolamento, le seguenti proposte emendative, in quanto non strettamente attinenti alla materia oggetto del decreto-legge: Quartiani 1.05, limitatamente ai commi 3 e 4, 1.01, limitatamente ai commi 2 e 3, 1.02, limitatamente ai commi 8 e 9, e 1.03, limitatamente ai commi 3 e 4, recanti una copertura sulle imposte relative ai premi del gioco del lotto; Polledri 2.01, relativo al periodo transitorio nell'attività di distribuzione del gas (vedi l'allegato A - A.C. 6359 sezione 1).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione sulle proposte emendative presentate.

STEFANO SAGLIA, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate.

PRESIDENTE. Il Governo?


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ROBERTO TORTOLI, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bottino 1.10, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 322
Votanti 319
Astenuti 3
Maggioranza 160
Hanno votato
119
Hanno votato
no 200).

Prendo atto che l'onorevole Mondello non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Frigato 1.11, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 335
Votanti 282
Astenuti 53
Maggioranza 142
Hanno votato
72
Hanno votato
no 210).

Avverto che gli emendamenti Lettieri 1.13 e Ria 1.14 sono stati ritirati dai rispettivi presentatori.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lion 1.21, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 344
Votanti 342
Astenuti 2
Maggioranza 172
Hanno votato
130
Hanno votato
no 212).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lion 1.22, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 342
Votanti 340
Astenuti 2
Maggioranza 171
Hanno votato
127
Hanno votato
no 213).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Quartiani 1.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 343
Votanti 341
Astenuti 2
Maggioranza 171
Hanno votato
132
Hanno votato
no 209).

Prendo atto che l'onorevole Pinto non è riuscito a votare.


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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lion 1.19, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 352
Votanti 351
Astenuti 1
Maggioranza 176
Hanno votato
133
Hanno votato
no 218).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lion 1.20, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 344
Votanti 343
Astenuti 1
Maggioranza 172
Hanno votato
129
Hanno votato
no 214).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Quartiani 1.2, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 345
Votanti 344
Astenuti 1
Maggioranza 173
Hanno votato
132
Hanno votato
no 212).

Prendo atto che l'onorevole Mondello non è riuscita a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lion 1.18, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 346
Maggioranza 174
Hanno votato
133
Hanno votato
no 213).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lion 1.17, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 336
Votanti 335
Astenuti 1
Maggioranza 168
Hanno votato
125
Hanno votato
no 210).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Quartiani 1.4, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 333
Maggioranza 167
Hanno votato
124
Hanno votato
no 209).


Pag. 37


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Quartiani 1.3, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 341
Maggioranza 171
Hanno votato
131
Hanno votato
no 210).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Quartiani 1.8, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 343
Votanti 342
Astenuti 1
Maggioranza 172
Hanno votato
131
Hanno votato
no 211).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Quartini 1.5, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 345
Maggioranza 173
Hanno votato
133
Hanno votato
no 212).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Quartiani 1.6, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 339
Maggioranza 170
Hanno votato
129
Hanno votato
no 210).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Quartiani 1.7, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 339
Maggioranza 170
Hanno votato
131
Hanno votato
no 208).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lion 1.16, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 345
Maggioranza 173
Hanno votato
131
Hanno votato
no 214).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Quartiani 1.05, nella parte ammissibile, non accettato dalla Commissione


Pag. 38

né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 346
Maggioranza 174
Hanno votato
128
Hanno votato
no 218).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Quartiani 1.01, nella parte ammissibile, non accettato dalla Commissione e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 342
Votanti 336
Astenuti 6
Maggioranza 169
Hanno votato
97
Hanno votato
no 239).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Quartiani 1.02, nella parte ammissibile, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 340
Votanti 336
Astenuti 4
Maggioranza 169
Hanno votato
111
Hanno votato
no 225).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Quartiani 1.03, nella parte ammissibile, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sulla quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 341
Votanti 336
Astenuti 5
Maggioranza 169
Hanno votato
110
Hanno votato
no 226).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Quartiani 1.04, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 338
Votanti 337
Astenuti 1
Maggioranza 169
Hanno votato
131
Hanno votato
no 206).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Quartiani 2.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.


Pag. 39


Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 342
Votanti 339
Astenuti 3
Maggioranza 170
Hanno votato
129
Hanno votato
no 210).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ruggeri 2.2, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 350
Votanti 349
Astenuti 1
Maggioranza 175
Hanno votato
131
Hanno votato
no 218).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Quartiani 3.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 341
Votanti 340
Astenuti 1
Maggioranza 171
Hanno votato
132
Hanno votato
no 208).

(Esame di un ordine del giorno - A.C. 6359)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'unico ordine del giorno presentato (vedi l'allegato A - A.C. 6359 sezione 6).
Qual è il parere del Governo?

ROBERTO TORTOLI, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio. Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Polledri n. 9/6359/1.

PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione.

MASSIMO POLLEDRI. Sì, signor Presidente. Chiediamo che questo ordine del giorno sia votato perché affronta una questione che sta molto a cuore ai comuni e la cui soluzione modificherebbe decisamente la vita degli stessi.

PRESIDENTE. Colleghi, considerato che il Presidente Casini si accinge ad assumere la Presidenza, vorrei ringraziarlo per la collaborazione (Applausi).
Rivolgo, altresì, un ringraziamento a tutti i colleghi per il lavoro svolto in questi cinque anni. Credo che nella prossima legislatura, se sarò eletto, farò parte dell'altro ramo del Parlamento... Comunque, ringrazio tutti (Applausi).

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIER FERDINANDO CASINI (ore 14,05)

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, se pensavate di esservi liberati di lui, non avete capito nulla (Si ride)...!
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Polledri n. 9/6359/1, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 336
Votanti 331
Astenuti 5
Maggioranza 166
Hanno votato
46
Hanno votato
no 285).


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(Votazione finale ed approvazione - A.C. 6359)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di conversione n. 6359, di cui si è testé concluso l'esame.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).

(S. 3756 - Conversione in legge del decreto-legge 25 gennaio 2006, n. 19, recante misure urgenti per garantire l'approvvigionamento di gas naturale) (Approvato dal Senato) (6359):

(Presenti e votanti 352
Maggioranza 177
Hanno votato
220
Hanno votato
no 132).

Onorevoli colleghi, consentitemi di aggiungere la mia voce a quella dell'onorevole Mastella.
Abbiamo trascorso cinque anni intensi, nel corso dei quali c'è sempre stato, in quest'aula, complessivamente, un clima di collaborazione e sono nati anche solidi rapporti di amicizia.
Desidero ringraziare i colleghi dell'opposizione, quelli della maggioranza, i rappresentanti del Governo ed indirizzare un saluto all'Amministrazione della Camera, nella persona del Segretario generale, dottor Zampetti (Generali applausi), il quale è stato un impagabile collaboratore.
Vorrei ringraziare anche coloro che sono qui, alle mie spalle, i funzionari - dottor Guido Letta, dottor Lasorella, dottor Rizzoni, tutti -, i resocontisti, i commessi e tutti coloro che ci hanno accompagnati in questi cinque anni, che sono stati importanti per la vita di ciascuno di noi ed anche per il paese, nel corso dei quali abbiamo cercato di lavorare compiendo il nostro dovere. Grazie a tutti.
Non so se vi saranno altre sedute. Personalmente - lo ribadisco -, vi sono molto grato (Generali, prolungati applausi).

Sull'ordine dei lavori.

GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE. Signor Presidente, ieri sera, il proprietario dell'emittente Telecolor di Catania ha comunicato l'avvio della procedura per il licenziamento di ben nove dei tredici giornalisti in organico.
L'azienda in questione non è in crisi e, anzi, ha avuto la possibilità di realizzare plusvalenze sulla vendita di alcune frequenze. Noi non contestiamo l'ottimo affare realizzato dall'editore; vogliamo, però, sottolineare che l'operazione ha una finalizzazione inaccettabile: bloccare la benchè minima concorrenza a Catania ed in Sicilia e concentrare il mercato pubblicitario. Soprattutto, viene messa in crisi la condizione di lavoro di tanti giornalisti.
Chiediamo a lei, signor Presidente, di intervenire presso il ministro delle comunicazioni, per determinare una condizione orientata alla protezione del lavoro di tanti giornalisti. Grazie.

Sui lavori della Camera.

PRESIDENTE. Avverto che la Camera sarà convocata a domicilio.

La seduta termina alle 14,10.

RELAZIONE DEL DEPUTATO VINCENZO SINISCALCHI SUL DOC. IV, N. 16-A

1. Premessa. La Giunta riferisce su una richiesta di autorizzazione a eseguire la misura cautelare della custodia in carcere


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nei confronti del deputato Remo Di Giandomenico nell'ambito del procedimento penale n. 1485/03 RGNR - n. 506/04 RG GIP pendente presso il tribunale di Larino. La domanda è corredata di un insieme di allegati voluminoso, dal quale si è ritenuto di estrapolare gli elementi più importanti.
Si tratta di un procedimento penale a carico di diversi soggetti nel quale si indaga per diversi capi d'imputazione, tra cui la violazione della legge n. 194 del 1978 sull'interruzione volontaria della gravidanza, l'associazione per delinquere, la corruzione propria continuata e aggravata, il concorso in abuso d'ufficio e in concussione, la violazione delle norme contro il riciclaggio e il concorso nella violazione delle disposizioni sull'immigrazione.
L'ipotesi accusatoria consiste in un vasto circuito illecito che ruoterebbe intorno alla ASL 4 - Basso Molise-Termoli e in particolare alla dottoressa Patrizia Di Palma, figlia dell'ex primario di ostetricia e ginecologia Vito Di Palma e moglie del deputato Di Giandomenico.
2. Quadro generale. In questa sede è necessario dare un sintetico quadro degli elementi portati dalla pubblica accusa a carico della De Palma, giacché all'on. Di Giandomenico si contesta essenzialmente di essere con lei avvinto in un'associazione per delinquere e di essere suo concorrente in numerosi reati-scopo.
Gli atti pervenuti consistono essenzialmente nella proposizione di un'informativa dei Carabinieri basata su sommarie informazioni testimoniali, su acquisizioni documentali e su intercettazioni ambientali. Da essi risulterebbe che Patrizia De Palma si sarebbe sostanzialmente imposta come primario di ostetricia e ginecologia nell'ospedale di Termoli successivamente al pensionamento del padre e in danno del dottor Arnaldo Picucci, con procedure non trasparenti.
Già nota agli uffici giudiziari per essere stata condannata (con sentenza passata in giudicato il 31 gennaio 1991) per il reato di alterazione di stato per avere concorso nella falsa attestazione della paternità di un neonato e per essere stata nel 1996 oggetto di un'indagine amministrativa interna alla ASL 4 - Basso Molise disposta dall'assessorato alla sanità in seguito alla denuncia sporta da un'assistente medico, secondo l'accusa, la De Palma avrebbe ordito un progetto volto a ottenere l'allontanamento del Picucci dalla struttura sanitaria e poi il trasferimento coatto del dottor Bernardino Molinari dall'ospedale di Termoli a quello di Larino.
Più in particolare, il direttore generale dell'ASL, alla fine dell'agosto 2002, disponeva - secondo l'accusa - il trasferimento del Picucci presso l'ospedale di Larino e affidava l'incarico di primario alla De Palma.
Su ricorso immediato del Picucci, il giudice del lavoro del tribunale di Larino disponeva il suo reintegro con provvedimento del 28 gennaio 2003, cui veniva data attuazione dall'ospedale solo il successivo 4 marzo 2003, con conseguente trasferimento della De Palma all'ospedale di Larino.
La dottoressa De Palma, tuttavia, il 10 marzo 2003 avrebbe fatto ingresso nell'ospedale di Termoli e (aiutata dal fratello Nicola, persona estranea all'ospedale) minacciato fisicamente sia il Picucci, che fuggiva, sia il Molinari, che ricorreva poi alle cure del pronto soccorso. Dopo tali cure, il Molinari riprendeva servizio e le visite previste, ma la De Palma - nella stessa mattinata - sarebbe tornata ad aggredirlo, colpendolo al volto, ragione per cui il dottor Molinari riportava una prognosi di trenta giorni.
Quello descritto sarebbe, secondo l'accusa, l'episodio iniziale di un complesso e articolato moto di aggressione e conquista egemonica della De Palma nell'ospedale di Termoli, giacché il Picucci ha finito per ritirarsi dalla scena e successivamente il Molinari è stato trasferito a Larino (per tali episodi nel procedimento in corso viene contestata alla De Palma e al direttore generale della ASL Mario Verrecchia la concussione e alla De Palma e al di lei fratello la violenza a pubblico ufficiale).
La De Palma sarebbe riuscita pertanto a costruire un vero e proprio assetto di potere in virtù del quale avrebbe poi


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praticato una serie cospicua di illeciti, i più importanti tra i quali possono sintetizzarsi come segue.
A) La violazione della legge n. 194 del 1978. La De Palma, avrebbe praticato - secondo alcune deposizioni testimoniali in istruttoria - aborti su donne consenzienti al di fuori delle prescrizioni della legge sull'interruzione volontaria della gravidanza. Questo filone di attività, peraltro, avrebbe ricompreso anche il dirottamento presso il suo studio privato di utenza rivoltasi alla struttura pubblica e di apparecchiature di proprietà dell'ospedale pubblico (profili per cui si procede contro la De Palma anche per peculato).
B) I reati contro la pubblica amministrazione. Una volta assicuratasi il controllo del reparto di ostetricia e ginecologia, la De Palma, in concorso con il marito, avrebbe edificato, secondo gli inquirenti, un sistema di intimidazione verso i dipendenti e aspiranti tali dell'ospedale che non condividevano i suoi metodi (v. capo 26, pag. 23 dello stampato) e di corruttela con le imprese fornitrici delle amministrazioni molisane (v. capi 16 e 17, pag. 19 dello stampato) o di costrizione e abuso nei confronti di terzi (v. capi 19, 27, 38 e 40, pagg. 20, 23, 27 e 28 dello stampato). Più in particolare, la De Palma, nell'intento di accrescere la propria posizione di potere e di fruire di vantaggi indebiti, ha fatto si che nell'ospedale fosse inserito personale di fiducia, come per esempio tale Michele La Medica di San Severo (FG), Maria Laura Tartaglia (la quale finirà anch'ella indagata per concorso in abuso d'ufficio, peculato, truffa e violazione della legge n. 194 del 1978) e Mariella Manna. Gli episodi che appaiono più significativi tra quelli contestati sono relativi, per un verso al conferimento alle società Formedical SAS e Meditec SRL di commesse di intermediazione per l'acquisto di attrezzature e di materiale sanitario a fronte di danaro e pagamenti di viaggi e soggiorni all'estero (v. pag. 277 e seguenti dello stampato); e per l'altro alla stipula di appalti con l'impresa di tale Esterino Policella, anch'egli tra gli indagati, in cambio dell'assunzione di manodopera indicata dai coniugi Di Giandomenico-De Palma. Si noti anche l'accusa di cui al menzionato capo 40, secondo cui, in concorso con il direttore generale Verrecchia e altri, i coniugi avrebbero pilotato l'adesione della ASL 4 - Basso Molise all'associazione CESAD, la quale ha per scopo la ricerca nel campo della medicina in generale e dello studio dei tumori e delle patologie connesse agli organi femminili in particolare. Posto che tale oggetto sociale era già obiettivo del progetto Mimosa, deliberato dalla Regione Molise nel 1999, l'adesione all'associazione CESAD si palesa, secondo gli inquirenti, totalmente illegittima e inutile e in realtà finalizzata a giustificare il finanziamento da parte del comune di Termoli (la cui giunta è guidata dal Di Giandomenico) di 360.000 euro tra il 2003 e il 2004.
C) Segue: episodio dell'acquisto dell'ecografo. Secondo l'ipotesi accusatoria, uno degli episodi più gravi di malversazione sarebbe consistito nell'alterazione dell'esito di un appalto per l'acquisto di ecografi per l'ospedale di Termoli. Inizialmente indetta una gara per l'acquisto di due macchine, secondo l'accusa, i coniugi avrebbero fatto in modo che ne fosse acquistato uno solo con caratteristiche più sofisticate che poi sarebbe stato sottratto e ritrovato a seguito di una perquisizione presso lo studio privato della dottoressa De Palma a San Severo (FG).
D) Le pressioni contro il presidente della Regione. Secondo gli inquirenti, i coniugi Di Giandomenico-De Palma, in concorso con Antonio Di Paola, funzionario della ASL 4 - Basso Molise responsabile del settore invalidità civile, avrebbero minacciato il presidente della giunta regionale Iorio di dirottare i voti da loro controllati su una candidatura avversa se questi non avesse acconsentito alla nomina del Di Paola a responsabile del distretto di Larino, circostanza che sarebbe tornata utile ai due sia per indebolire il Molinari colà trasferito, sia per allargare la loro sfera d'influenza (su questo episodio si tornerà infra).
Quanto all'on. Di Giandomenico, peraltro, egli è accusato anche di due fattispecie per le quali non è accusata la moglie: una


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dichiarazione mendace in violazione della legge n. 197 del 1991 in materia di lotta al riciclaggio e una condotta concussoria (richiesta di tangenti) in danno di imprenditori di fuori regione in relazione alla costruzione di un impianto di incenerimento di rifiuti.
3. Metodo dell'esame. Com'è noto, l'articolo 68, secondo comma, della Costituzione non detta criteri sulla base dei quali le Camere debbano o meno accordare o negare le autorizzazioni richieste ad atti restrittivi di parlamentari. È altrettanto noto che la prassi consolidata è nel senso che tale criterio debba rinvenirsi nel fumus persecutionis, vale a dire nella verifica di un eventuale intento persecutorio del potere giudiziario nei confronti del legislativo desumibile dalla richiesta, vuoi per manifesta volontà soggettiva dell'autorità giudiziaria, vuoi per palesi e oggettivi vizi del procedimento. In questo senso i precedenti specifici di questa legislatura possono rinvenirsi nei casi Sanza e Luongo (Doc. IV, n. 5) e Blasi (Doc. IV, n. 11), entrambi provenienti dalla procura di Potenza e per i quali all'unanimità la Giunta ritenne sussistenti evidenti falle investigative e motivazionali e propose il diniego dell'autorizzazione.
Peraltro, storicamente, la Camera ha generalmente sempre respinto le richieste di custodia in carcere a meno che non si trattasse di reati di sangue. Le uniche concessioni sono infatti quelle per i deputati Moranino (I e II legislatura), Saccucci (VI legislatura), Abbatangelo e Negri (IX legislatura).
La Giunta ha esaminato il caso nella seduta del 22 febbraio 2006 (al cui resoconto comunque si rinvia), ascoltando l'interessato, il quale ha altresì depositato una memoria con allegata documentazione. Questo materiale, unitamente - come è ovvio - a tutto l'incartamento pervenuto dal tribunale di Larino, è sempre rimasto a disposizione dei componenti.
4. L'asserita concussione in danno del Presidente della Giunta regionale. Occorre ora soffermarsi sul profilo particolare attinente la pretesa concussione in danno del presidente della regione, Michele Iorio.
Secondo l'accusa, nel 2004 la De Palma e l'on. Di Giandomenico avrebbero cercato di indurre o costringere Michele Iorio a nominare, d'intesa con il direttore generale Verrecchia (nel frattempo divenuto «avversario» dei coniugi), Antonio Di Paola a responsabile del distretto di Larino. L'indebita pressione (come accennato) sarebbe avvenuta facendo balenare al presidente della regione l'ipotesi di sottrargli in futuro l'appoggio elettorale del pacchetto di voti riconducibile al sodalizio De Palma-Di Giandomenico-Di Paola, paradossalmente dirottandolo sul consigliere regionale di Rifondazione Comunista. Questa accusa appare francamente stravagante: nella dialettica politica ed elettorale da sempre esistono scambi, favori, mediazioni di ogni genere che non necessariamente costituiscono un illecito penale. Le trattative sulle alleanze e sulla composizione degli schieramenti di per sé non possono considerarsi corrotte o concussorie, tanto più quando si parla di nomine dei vertici della sanità regionale che spettano proprio agli organi di vertice dell'ente territoriale. Se le relative scelte sono corrette o meno non spetta certo al giudice penale sindacare, ma eventualmente al TAR e in definitiva agli elettori.
5. I contenuti della memoria difensiva dell'onorevole Di Giandomenico. In data 21 febbraio 2006, il deputato interessato ha depositato una memoria articolata con la quale risponde a numerosi degli addebiti mossigli e della quale si offre di seguito una sintesi.
Quanto alla pretesa concussione del Presidente della regione, l'on. Di Giandomenico fa presente che il dottor Di Paola non è stato destinato a Larino bensì a Santa Croce di Magliano.
Circa i rilievi di aver inserito tra il personale della ASL 4 Basso Molise, l'on. Di Giandomenico ha esibito una certificazione del commissario straordinario dalla quale risulta che solo la dottoressa Tartaglia e la signora Manna avrebbero prestato nel corso del 2004 servizio presso la predetta struttura sanitaria, mentre invece le ostetriche Giovanditti e


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Verrone e il La Medica non vi hanno mai prestato servizio.
Quanto ai rapporti con l'imprenditore Esterino Policella, l'on. Di Giandomenico ha esibito una certificazione del segretario generale del comune di Termoli da cui risulta che il Policella non ha in essere rapporti d'appalto con il predetto comune; e una certificazione del commissario straordinario della ASL da cui analogamente non risultano rapporti d'appalto dal 2002 ad oggi con il medesimo Policella.
Quanto a eventuali tangenti da lui richieste per la realizzazione di un inceneritore, l'on. Di Giandomenico ha affermato che il piano provinciale dei rifiuti non prevederebbe la realizzazione di inceneritori a Termoli.
Circa la prestazione del servizio pasti per i bambini della colonia, l'on. Di Giandomenico ha sostenuto che tale servizio è stato offerto gratuitamente dalla società Tre Stelle RR Puglia gratuitamente per i bambini di San Giuliano, paese colpito dal sisma del 2002.
Con riferimento all'accusa di aver sostenuto il progetto Cesad, l'on. Di Giandomenico ha fatto presente per un verso che il finanziamento del comune non è stato di 360 mila euro bensì di soli 45 mila, ma anche per l'altro che la Cesad e il Progetto Mimosa avevano obiettivi diversi.
Quanto ai rapporti con la Formedical, l'on. Di Giandomenico - in sintesi - ha riconosciuto di essersi interessato ai prezzi degli ecografi e di aver incontrato in una circostanza un rappresentante della Formedical ma di aver poi interrotto ogni rapporto con lui quando ha appreso dell'esorbitante costo del macchinario (200 mila euro). Inoltre, secondo l'interessato la ricostruzione fatta nell'ordinanza di custodia cautelare (pagg. 308-318 dello stampato) sarebbe del tutto contraddittoria giacché a fronte dell'enunciato per cui vi sarebbero stati più incontri, in realtà se ne acclara uno solo che non ha il significato illecito che gli inquirenti intendono attribuirgli.
Quanto ancora al trasferimento di danaro all'estero da parte della dottoressa De Palma, l'on. Di Giandomenico ha precisato che quest'ultima aveva inteso acquistare una multiproprietà gestita dalla catena alberghiera Marriott che le potesse consentire soggiorni nelle varie parti del mondo in cui si trovano le varie strutture ricettive. Secondo l'on. Di Giandomenico, la De Palma avrebbe quindi chiesto un prestito a Esterino Policella che avrebbe poi restituito con la vendita di una casa di proprietà di San Severo o con la cessione di una villa pervenutale in donazione dai genitori nel 1968. Secondo l'on. Di Giandomenico comunque il trasferimento della somma negli USA sarebbe del tutto regolare. Circa poi l'asserito favoritismo nei confronti del Policella e di tale Oronzo Vergallo, colonnello dei Carabinieri, consistito nell'aver rilasciato a costoro licenze edilizie, l'onorevole Di Giandomenico ha fatto presente che gli immobili di cui si tratterebbe non sono stati oggetto di alcun provvedimento da parte del comune di Termoli e uno di questi sarebbe addirittura adibito a scuola e dimora di suore.
Quanto infine all'assunzione di personale domestico extra-comunitario clandestino, l'onorevole Di Giandomenico ha rifiutato decisamente l'accusa, sottolineando di non conoscere il Ciro di cui si parla nel provvedimento custodiale.

6. L'audizione dell'interessato. Remo Di Giandomenico, nel rimettersi per i dettagli della vicenda che lo riguarda alla memoria depositata, nella seduta del 22 febbraio 2006, ha precisato che gli elementi a suo carico consistono essenzialmente in riferimenti alla sua persona contenuti in intercettazioni ambientali. Considera che se gli inquirenti avessero intercettato metà della popolazione di Termoli, avrebbero certamente acquisito ulteriori notizie sulla sua persona. Nel far riferimento al capo 26 del provvedimento cautelare si è sorpreso che il dono di un pareo e di un gel possano essere considerate utilità rilevanti ai fini della concussione. Ha precisato che al centro unico di prenotazioni non è mai stato destinata una persona dal nome La Medica e che Luca Cordero di Montezemolo non ha mai fatto doni all'ospedale di Termoli. Se fosse stato convocato, avrebbe


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potuto rendere un interrogatorio chiarificatore. Sta vivendo con orrore un episodio di persecuzione e comprende meglio le reazioni estreme che a tale condizione possono conseguire come nel caso del sindaco di Roccaraso. Ha sostenuto che se sua moglie ha sbagliato, è giusto che paghi, ma ha tenuto a sottolineare che si tratta di una professionista, laureata e specializzatasi nelle università di Padova e Siena, che ha lavorato a New York e in Polonia, nonché a Milano con il professor Veronesi. Quanto alla vicenda che l'ha opposta al Picucci, ha fatto presente che quest'ultimo non ha mai avuto la titolarità del primariato di Termoli, ma solo a Larino, giacché quella di Termoli fu oggetto di un regolare concorso, il cui bando fu emanato da una regione governata dal centro-sinistra e da nessuno impugnato.
Ha precisato che la custodia in carcere è stata confermata in sede di riesame per la dott.ssa De Palma e per Esterio Policella, mentre per le altre persone attinte dalla misura restrittiva carceraria sono stati concessi gli arresti domiciliari. Tiene ad aggiungere che sulla vicenda che ha opposto la dott.ssa De Palma al dott. Picucci, il giudice del lavoro si è pronunciato nuovamente nell'agosto 2004, dando ragione alla prima. La De Palma ha peraltro sporto per i medesimi fatti del 10 marzo 2003 una denuncia nei confronti del dott. Molinari, di cui stranamente manca ogni traccia nello stampato che ha potuto consultare.

7. Conclusioni. La maggioranza degli intervenuti ha ritenuto la richiesta di arresto avanzata dalla procura di Larino connotata da fumus persecutionis, specie in rapporto all'attualità delle esigenze cautelari. Va dato atto all'on. Di Giandomenico di avere offerto, con la sua memoria, concreti elementi di contestazione nei confronti delle accuse che meglio svilupperà nelle sedi proprie tenuto conto che l'indagine prosegue. Il che, ovviamente, va riferito solo nella misura in cui si affievolisce la esigenza custodiale.
Per questi motivi la Giunta a maggioranza ha deliberato di proporre all'Assemblea di denegare l'autorizzazione richiesta.

Vincenzo SINISCALCHI, relatore.

RELAZIONE DEL DEPUTATO AURELIO GIRONDA VERALDI SUL DOC. IV-TER, N. 16-A

La Giunta riferisce su una richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità pervenuta dal tribunale di Monza (sezione distaccata di Desio) concernente il deputato Cesare Previti, con riferimento a un procedimento penale (il n. 4631/03 RGNR) scaturito da una querela sporta dalla signora Stefania Ariosto. Il procedimento trae origine da affermazioni contenute in un'intervista rilasciata a Dimitri Buffa e pubblicata sulla Padania del 27-28 aprile 2003.
In particolare, la signora Ariosto - per come risulta dall'ordinanza con cui il procedimento è stato sospeso - ha lamentato il tenore diffamatorio delle seguenti affermazioni: «Il processo che è stato imbastito nei miei confronti è nato sulla base delle deposizioni di un testimone preparato in segreto per molti mesi dalla procura di Milano e catapultato sulla scena processuale alla vigilia delle elezioni del '96 per riferire una serie di calunnie ben conosciute dagli stessi inquirenti e da chiunque abbia ascoltato nel corso del processo le parole farneticanti del cosiddetto testimone».
La Giunta ha esaminato il caso nelle sedute del 21 settembre, 5 e 19 ottobre 2005 (ascoltando l'interessato) e 1o febbraio 2006.
Nel corso della sua audizione l'onorevole Previti, riepilogati i punti salienti di una vicenda che - a suo avviso - lo ha tormentato per dieci anni in una controversia con una persona che lui ha ritenuto e ritiene una mentitrice, come risulta anche da alcuni passaggi processuali, anche se altri non gli risultano ancora favorevoli. Quanto gli viene oggi contestato in giudizio - a suo avviso - era stato oggetto di sue dichiarazioni parlamentari


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sia innanzi alla Giunta che innanzi alla Camera tutta in occasione della richiesta di autorizzazione all'arresto che lo attinse nella scorsa legislatura. L'onorevole Previti ha sostenuto che in quella circostanza adottò una linea di difesa priva di tentennamenti posto che riteneva la testimonianza della controparte falsa e calunniosa. Di qui la determinazione con cui affrontò quella sfida parlamentare. L'onorevole Previti ha ricordato che la richiesta di arresto fu esaminata dalla Camera assai approfonditamente nell'arco di due intere giornate di seduta dell'Assemblea, durante le quali l'attacco alla sua persona raggiunse il massimo grado di aggressività. L'esame si concluse con un voto palese che risultò a lui favorevole con uno scarto di ben cento voti, nonostante che la maggioranza allora era detenuta dalla parte avversa al suo schieramento politico. La Camera - secondo l'onorevole Previti - pertanto accertò l'esistenza di un fumus persecutionis da parte dell'autorità giudiziaria procedente. La testimonianza su cui si basavano le accuse nei suoi confronti fu al centro di quel dibattito parlamentare e ciò rese la sua battaglia politica e personale al contempo. L'onorevole Previti ha concluso depositando atti parlamentari sul punto e affermando che quanto da lui detto gli sembrava rendere evidente il nesso tra le sue affermazioni nei confronti della controparte e la sua funzione parlamentare.
Nel corso dell'esame si è reso evidente che la vicenda oggetto del procedimento per cui è stata avanzata richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità è del tutto simile a quella di cui al doc. IV-quater, n. 22, relazione predisposta per l'Assemblea in esito alla seduta della Giunta del 6 marzo 2002. La maggior parte dei componenti espressisi sul punto ha pertanto ritenuto di potersi rifare alle opinioni e alle motivazioni espresse in sede di discussione di quel documento, che è stato approvato dall'Assemblea della Camera nella seduta del 14 marzo 2002 dopo numerosi interventi.
Si ritiene pertanto utile allegare alla presente relazione il testo del doc. IV-quater, n. 22 e precisare che in esso si trovano tutte le ragioni per cui anche nel caso in esame la Camera dovrebbe deliberare nel senso dell'insindacabilità.
La Giunta a maggioranza ha dunque ritenuto che le frasi attribuite all'onorevole Previti costituiscono un momento di esercizio delle sue funzioni parlamentari e pertanto propone all'Assemblea di deliberarne l'insindacabilità.

Aurelio GIRONDA VERALDI, relatore.

RELAZIONE PER LA MAGGIORANZA SUL DOC. IV-QUATER, N. 30 DEL DEPUTATO SERGIO COLA

La Giunta riferisce su una richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità concernente il deputato Cesare Previti, con riferimento a un procedimento penale pendente nei suoi confronti presso il tribunale di Monza e riunito ad altri cinque, sui quali la Camera ha già deliberato il 14 marzo 2002 (cfr. il doc. IV-quater, n. 22) in seguito a una querela sporta dalla signora Stefania Ariosto. Il procedimento trae origine da affermazioni riportate sul Giornale di Milano del 13 dicembre 1997.
Il capo d'imputazione, attribuendo i fatti all'onorevole Previti in concorso col giornalista Giorgio Mulè, recita: «imputati del delitto previsto e punito dagli articoli 595 del codice penale e 13 (aggravante di aver attribuito fatti determinati) e 21 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, perché, Previti quale autore delle dichiarazioni rilasciate e Mulè quale autore dell'articolo che qui s'intende integralmente riportato dal titolo "La Contessa confusa e una girandola di miliardi" apparso sul periodico "Il Giornale" pubblicato in Paderno Dugnano il 13 dicembre 1997, offendeva la reputazione di Ariosto Stefania, affermando, tra l'altro, che la querelante avrebbe costruito una "gigantesca calunnia" ai danni dell'onorevole Previti in quanto "persona debole, ... sottoposta a indagine e in pratica ... ostaggio" della procura di Milano che l'avrebbe "ripagata con la completa immunizzazione dei reati commessi e con trattamenti di favore"».


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La Giunta ha esaminato il caso nelle sedute del 18 aprile e 7 maggio 2002.
Nel corso dell'esame si è reso evidente che la vicenda oggetto del procedimento per cui è stata avanzata richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità, è analoga a quella di cui al citato doc. IV-quater, n. 22. La maggior parte dei componenti espressisi sul punto ha pertanto ritenuto di potersi rifare alle opinioni e alle motivazioni espresse in sede di discussione di quel documento che - giova ripeterlo - è stato approvato dall'Assemblea della Camera nella seduta del 14 marzo 2002 dopo numerosi interventi.
Si ritiene pertanto utile allegare alla presente relazione il testo del doc. IV-quater, n. 22 e precisare che in esso si trovano tutte le ragioni per cui anche nel caso in esame la Camera dovrebbe deliberare nel senso dell' insindacabilità.
La Giunta a maggioranza ha dunque ritenuto che le frasi attribuite all'onorevole Previti costituiscono un momento di esercizio delle sue funzioni parlamentari e pertanto propone all'Assemblea di deliberarne l'insindacabilità.

Sergio COLA,
relatore per la maggioranza.