XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 511 di martedì 2 agosto 2011

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 9,50.

GIACOMO STUCCHI (LNP), Segretario. Legge il processo verbale della seduta di ieri.

Sul processo verbale.

Dopo un intervento del deputato ROBERTO GIACHETTI (PD), il processo verbale è approvato.

I deputati in missione sono sessantadue.

Informativa urgente del Governo sui recenti sviluppi della situazione in Siria.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 1).

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Nel fornire una dettagliata ricostruzione dei più recenti ed allarmanti sviluppi della crisi siriana, sottolinea come l'atteggiamento delle autorità di Damasco, non inclini a soddisfare le richieste delle opposizioni e viceversa indirizzate a porre in atto una dura ed inaccettabile repressione militare, comporti il grave rischio di propagazione dei moti di violenza nei Paesi confinanti, destinatari di flussi di profughi in fuga ed oggetto di azioni di disturbo. Richiama dunque le iniziative diplomatiche intraprese dal Governo, anche a livello europeo, inclusa l'irrogazione di sanzioni, pur mantenendo aperti canali di dialogo dedicati, e rammenta altresì le posizioni assunte dai principali attori della comunità internazionale. Sottolinea quindi come l'Esecutivo abbia sollecitato una riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU, nel cui ambito sono in corso contatti e consultazioni finalizzati al raggiungimento di una posizione unanime di condanna della repressione siriana, anche alla luce dell'atteggiamento sinora contrario della NATO in ordine ad un eventuale intervento militare. Evidenziato quindi come il Governo abbia tra l'altro sospeso i programmi bilaterali di cooperazione con il regime siriano, eccetto che per i canali comunitari, fa presente come sia stato richiamato l'ambasciatore italiano a Damasco per consultazioni al fine di lanciare un segnale di forte riprovazione della repressione attuata dal regime siriano. Formula infine l'auspicio che l'azione diplomatica internazionale riesca a convincere le autorità siriane a fermare le violenze in atto onde scongiurare il paventato rischio di escalation militare.

ENRICO PIANETTA (PdL). Esprime apprezzamento per l'informativa resa dal rappresentante del Governo, giudicando assolutamente condivisibili le iniziative del Ministro Frattini, volte a porre fine ad un massacro senza giustificazione quale quello operato dal regime siriano. Ritiene pertanto indispensabile un'azione ferma della comunità internazionale, attraverso iniziative diplomatiche, politiche ed umanitarie, anche da parte dell'Unione europea, al fine di reprimere lo spietato regime di Assad.

FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Nel ribadire, a nome del suo gruppo, la più ferma condanna della brutale repressione Pag. VIposta in essere dal regime siriano, ritiene che la comunità internazionale debba assumere tutte le possibili iniziative per fermare le violenze commesse contro i dimostranti che chiedono riforme in senso democratico e per isolare il predetto regime; auspica, al riguardo, l'adozione di una strategia comune dell'Unione europea ed una presa di posizione della Lega araba.

GIANPAOLO DOZZO (LNP). Nel ringraziare il sottosegretario Craxi per l'informativa resa, ritiene necessaria in tempi rapidi una reazione della comunità internazionale, che finora è apparsa scarsamente incisiva, attraverso una forte pressione diplomatica e sanzioni più efficaci al fine di indurre il regime di Assad a porre fine alla dura repressione attuata finora e ad avviare un dialogo con l'opposizione.

FERDINANDO ADORNATO (UdCpTP). Lamentata preliminarmente l'assenza del Ministro degli affari esteri o del Presidente del Consiglio, ritiene che la giusta strategia per risolvere la grave situazione esistente in Siria sia quella di intensificare le azioni volte ad isolare il regime di Assad, anche mediante idonee prese di posizione del Consiglio di sicurezza dell'ONU e della Lega araba.

AMERICO PORFIDIA (PT). Nel ringraziare preliminarmente, a nome del suo gruppo, il sottosegretario Craxi per l'informativa resa, esprime sdegno per i veri e propri massacri perpetrati dal regime di Assad, giudicando necessario che si attivino tutti i canali diplomatici internazionali per porre fine alla brutale repressione in atto. Preso altresì atto dell'impraticabilità di un intervento armato, esprime condivisione per le iniziative assunte dal Governo italiano e dall'Unione europea, con particolare riferimento alla previsione di sanzioni.

ALESSANDRO RUBEN (FLpTP). Ritiene necessario un rafforzamento dell'azione diplomatica italiana, di concerto con l'ONU e l'Unione europea, volta a prevedere un inasprimento delle sanzioni nei confronti del regime siriano, il quale dovrebbe avvertire la riprovazione dell'intera comunità internazionale per i crimini efferati posti in essere, giudicando altresì impraticabile l'ipotesi di un intervento armato in Siria.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nell'esprimere solidarietà al popolo siriano, evidenzia con rammarico come dalla riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU non sia venuto alcun segnale forte, neanche in termini di condanna, nei confronti del regime di Assad. Ritiene pertanto necessario che il Governo italiano agisca sul piano diplomatico, di concerto con le istituzioni europee, ma anche attraverso iniziative bilaterali con il Governo di Damasco, per far cessare ogni atto di violenza in quel Paese. Auspica infine che l'Italia resti vicina alle spinte di libertà, democraticità e laicità che provengono dal popolo siriano, al quale non deve essere riservato da parte della comunità internazionale un atteggiamento diverso da quello tenuto nei confronti del popolo libico.

GIANNI VERNETTI (Misto-ApI). Nel ritenere corrette le iniziative assunte dal Governo italiano, reputa tuttavia necessaria un'azione più incisiva della comunità internazionale al fine di assicurare un effettivo isolamento del regime di Assad.

La seduta, sospesa alle 10,55, è ripresa alle 11,05.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 2824, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 107 del 2011: Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle forze armate e di polizia (approvato dal Senato) (A.C. 4551).

Nella seduta del 1 agosto 2011 si è svolta la discussione sulle linee generali. Pag. VII
Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

PRESIDENTE. Dà conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili della Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 15).

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Sull'ordine dei lavori.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Manifestata preoccupazione per i reiterati scontri tra immigrati e Forze dell'ordine nell'area di Isola di Capo Rizzuto, chiede che il Governo fornisca all'Assemblea chiarimenti al riguardo.

SANDRA ZAMPA (PD). Ricorda che oggi ricorre il trentunesimo anniversario della strage della stazione di Bologna, alla cui commemorazione, tuttavia, il Governo non ha inteso partecipare.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Si associa al ricordo delle vittime della strage di Bologna e alle considerazioni svolte dal deputato Zampa circa la inaccettabile decisione del Governo di non prendere parte alla relativa commemorazione.

MATTEO MECACCI (PD). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Tassone, esprimendo un giudizio complessivamente critico sulla politica del Governo in materia di immigrazione.

GIANNI FARINA (PD). Ricordato che l'8 agosto ricorre l'anniversario della tragedia di Marcinelle, sottolinea la valenza positiva del fenomeno dell'emigrazione italiana.

ENZO CARRA (UdCpTP). Si associa alle considerazioni svolte in merito all'anniversario della strage di Bologna e alla deprecabile decisione del Governo di non partecipare alla relativa commemorazione.

La seduta, sospesa alle 11,25, è ripresa alle 11,40.

Si riprende la discussione.

(Esame dell'articolo unico).

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato ROBERTO ZACCARIA (PD).

RENATO FARINA (PdL), Relatore per la III Commissione e EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore per la IV Commissione. Invitano al ritiro degli emendamenti Di Stanislao 1.1, Evangelisti 2.1, Narducci 2.2, Leoluca Orlando 2.4, Maurizio Turco 2.6, Di Stanislao 2.7, Evangelisti 2.9, Leoluca Orlando 2.10, Di Stanislao 2.12, degli identici Di Stanislao 4.2 e Mogherini Rebesani 4.3, nonché degli emendamenti Maurizio Turco 5.3 e 5.4, Tempestini 10.1, Barbi 10.2, Maurizio Turco 10.3 e Sarubbi Tit. 1, esprimendo altrimenti parere contrario; esprime altresì parere contrario sui restanti emendamenti.

IGNAZIO LA RUSSA, Ministro della difesa. Concorda, ringraziando i rappresentanti delle opposizioni che hanno manifestato un atteggiamento di responsabile collaborazione con l'Esecutivo e la maggioranza nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza in esame. Rivolge altresì sentimenti di gratitudine al personale militare impegnato nelle missioni internazionali.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando per un richiamo al Regolamento, rileva che il Ministro della difesa ha impropriamente svolto considerazioni di merito in sede di espressione del parere sugli emendamenti.

PRESIDENTE. Precisa che l'intervento del Ministro La Russa è conforme alla prassi ed al Regolamento. Pag. VIII
Avverte altresì che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Di Stanislao 1.1 e Maurizio Turco 1.2.

PRESIDENTE. Preso atto che numerosi deputati non sono riusciti ad esprimere il proprio voto, non essendovi obiezioni, annulla la precedente votazione e ne dispone la ripetizione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Maurizio Turco 1.2, Evangelisti 2.1, Narducci 2.2, Maurizio Turco 2.3, Leoluca Orlando 2.4, Maurizio Turco 2.5 e 2.6, Di Stanislao 2.7, Maurizio Turco 2.8, Evangelisti 2.9, Leoluca Orlando 2.10, Maurizio Turco 2.11, Di Stanislao 2.12, Barbato 2.20, gli identici emendamenti Evangelisti 2.14 e Maurizio Turco 2.15, gli emendamenti Maurizio Turco 3.1 e 3.2 nonché gli identici Maurizio Turco 3.4 e Barbato 3.20 e gli identici Maurizio Turco 3.5 e Barbato 3.21; respinge altresì l'emendamento Leoluca Orlando 4.1, gli identici emendamenti Di Stanislao 4.2 e Mogherini Rebesani 4.3, nonché gli emendamenti Maurizio Turco 4.4 e Barbato 4.20.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica poco dignitoso l'atteggiamento del Ministro La Russa, che si è allontanato dall'Aula dopo poche votazioni.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Maurizio Turco 5.1, 5.2, 5.3 e 5.4, gli identici emendamenti Barbato 6.20 e Maurizio Turco 6.21, nonché gli emendamenti Barbato 8.20, Maurizio Turco 9.1, Di Stanislao 9.2, Tempestini 10.1, Barbi 10.2 e Maurizio Turco 10.3.

ANDREA SARUBBI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento Tit. 1.

Intervengono per dichiarazioni di voto a titolo personale i deputati FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD) e ERMETE REALACCI (PD).

GIUSEPPE COSSIGA, Sottosegretario di Stato per la difesa. Richiama le ragioni per cui ribadisce l'invito al ritiro dell'emendamento Sarubbi Tit. 1, prospettando l'eventualità di trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno.

ANDREA SARUBBI (PD). Ritira il suo emendamento Tit. 1.

(Trattazione degli ordini del giorno)

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e GIUSEPPE COSSIGA, Sottosegretario di Stato per la difesa. Accettano, purché riformulati, gli ordini del giorno Lisi n. 3, Mecacci n. 6, Beltrandi n. 7, Farina Coscioni n. 8, Pistelli n. 11 e Cirielli n. 21; accolgono come raccomandazione gli ordini del giorno Bernardo n. 2, Marinello n. 5 e Polledri n. 24; non accettano l'ordine del giorno Maurizio Turco n. 9; accettano infine i restanti ordini del giorno.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Maurizio Turco n. 9.

Intervengono i deputati EDMONDO CIRIELLI (PdL) e MASSIMO POLLEDRI (LNP), nonché il sottosegretario di Stato per gli affari esteri ENZO SCOTTI.

(Dichiarazioni di voto finale)

GIANNI VERNETTI (Misto-ApI). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, ribadisce la necessità di mantenere fede agli impegni internazionali concernenti la partecipazione italiana alle missioni di pace, atteso il rilevante valore strategico delle stesse.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in esame, esprimendo un giudizio fortemente critico sul cambiamento intervenuto nelle missioni Pag. IXinternazionali, manifestando altresì gratitudine ai nostri soldati impegnati nelle operazioni militari all'estero.

GIANFRANCO PAGLIA (FLpTP). Manifestate perplessità sulle misure antipirateria previste dal decreto-legge in esame, giudica favorevolmente lo stanziamento di risorse finanziarie per la stabilizzazione del personale militare e per la sicurezza del medesimo sul fronte afgano, pur sottolineando le preoccupanti criticità che su quest'ultimo permangono. Invita quindi il Governo ad esprimersi con maggiore cautela attorno alle ventilate ipotesi di riduzione dei contingenti militari per evitare di minare la serenità del personale impegnato in missione. Dichiara infine il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

AMERICO PORFIDIA (PT). Espressa preliminarmente solidarietà e vicinanza ai familiari dei militari recentemente uccisi, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in esame, invitando altresì il Governo a definire e programmare la razionale organizzazione del rientro in patria dei nostri militari impegnati in missioni internazionali.

FRANCESCO BOSI (UdCpTP). Ribadito il sostegno del suo gruppo alla partecipazione italiana alle missioni internazionali, manifesta apprezzamento per l'operato del personale impegnato nei vari teatri operativi. Giudicate favorevolmente le norme antipirateria recate dal decreto-legge in esame, sottolinea l'opportunità di verificare in tali innovativi contesti l'applicabilità delle discipline previste dai codici penali militari, anche alla luce delle relative prospettive di riforma. Invita infine il Ministro della difesa ad informare il Parlamento circa le linee guida che intende seguire per far si che nella difficile congiuntura economico-finanziaria in atto la spesa militare risponda a criteri di maggiore efficienza.

FRANCO GIDONI (LNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, per senso di responsabilità e per rispetto nei confronti dei militari italiani impegnati all'estero, pur ribadendo le criticità già evidenziate in ordine alla partecipazione del nostro Paese alle missioni internazionali, atteso l'enorme sacrificio in termini di vite umane e l'entità delle risorse finanziarie necessarie per farvi fronte nell'attuale difficile congiuntura economica.

ANTONIO RUGGHIA (PD). Lamentata la mancata approvazione di una legge quadro sulla partecipazione italiana alle missioni internazionali, ritiene inadeguato ridurre la discussione su tali delicati temi di politica estera ad un mero rifinanziamento in termini di bilancio di cassa, soprattutto alla luce delle significative novità del quadro geopolitico. Giudicata inaccettabile la progressiva riduzione delle risorse destinate alla cooperazione civile, stigmatizza le affermazioni, a suo avviso strumentali oltre che infondate, rese da esponenti della maggioranza circa il ridimensionamento del dispiegamento di uomini e mezzi, reputando tale atteggiamento gravemente imprudente, alla luce dei nuovi e delicati teatri operativi che si prefigurano nel vicino Oriente. Dichiara infine il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

LUCIANO ROSSI (PdL). Espresso apprezzamento per il clima di collaborazione e per la convergenza registratasi sul provvedimento d'urgenza in esame, sul quale dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo, manifesta convinta gratitudine nei confronti di tutti i militari impegnati nelle missioni internazionali, che rendono possibile la cooperazione allo sviluppo e il sostegno dei processi di pace, grazie anche alla collaborazione di tutti i capi di stato maggiore delle Forze armate.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MATTEO MECACCI (PD). Pag. X

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 4551.

La seduta, sospesa alle 13,20, è ripresa alle 15,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantadue.

Discussione di una domanda di autorizzazione all'acquisizione di tabulati di utenze telefoniche nonché alla perquisizione di cassette di sicurezza.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 28 luglio 2011.

PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV, n. 21-A, relativo ad una domanda di acquisizione di tabulati di utenze telefoniche nonché alla perquisizione di cassette di sicurezza nei confronti del deputato Milanese.
Avverte che la Giunta propone di concedere l'autorizzazione.
Dichiara aperta la discussione.

FABIO GAVA (PdL), Relatore. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi in riferimento a due richieste di autorizzazione avanzate dall'autorità giudiziaria relative, rispettivamente, all'acquisizione di tabulati di utenze telefoniche ed alla perquisizione di cassette di sicurezza nei confronti del deputato Marco Mario Milanese, nei cui riguardi è pervenuta anche una domanda di autorizzazione all'arresto; rilevata altresì l'esigenza di una più approfondita valutazione di quest'ultima richiesta, precisa che la Giunta, all'unanimità e con distinte votazioni, ha deliberato di proporre all'Assemblea di accogliere le domande concernenti l'acquisizione di tabulati telefonici e la perquisizione di cassette di sicurezza.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel ritenere un atto dovuto consentire alla magistratura di svolgere il proprio compito istituzionale riconosciuto dalla Costituzione, osserva che la Camera dei deputati non deve svolgere processi ma deve esprimersi concedendo o negando l'autorizzazione sulla base di motivazioni chiare e precise, in considerazione della netta separazione dei poteri dello Stato. Preannunzia quindi voto favorevole sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.

(Dichiarazioni di voto)

ANTONINO LO PRESTI (FLpTP). Richiamato il voto unanime della Giunta nel senso di concedere le autorizzazioni richieste dalla magistratura e dallo stesso deputato Milanese ai fini di un approfondimento investigativo, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo all'approvazione della proposta della Giunta medesima.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni, osserva che la Camera dei deputati non deve esercitare la funzione giurisdizionale, ma consentire alla magistratura di proseguire nelle indagini, dando peraltro atto al deputato Milanese di aver chiesto egli stesso che le predette autorizzazioni fossero concesse.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta della Giunta, confortata dalla giurisprudenza della Corte costituzionale e dalla conforme volontà espressa, tramite lettera scritta, dallo stesso deputato Milanese.

FULVIO FOLLEGOT (LNP). Nel ricordare che la Giunta per le autorizzazioni ha deciso di disgiungere le due richieste di Pag. XIautorizzazione in esame rispetto alla domanda di arresto nei confronti del deputato Milanese, rileva come la domanda di perquisizione delle cassette di sicurezza si basi direttamente sull'articolo 68, secondo comma, della Costituzione, mentre quella relativa ai tabulati delle utenze telefoniche si fonda sull'articolo 4 della legge n. 140 del 2003. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.

MARILENA SAMPERI (PD). Ricordato che la Giunta ha approvato all'unanimità la proposta di concedere le autorizzazioni richieste dalla magistratura anche nell'interesse del deputato Milanese, che aveva sollecitato, con lettera, tale determinazione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla equilibrata proposta della Giunta medesima.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni, sottolinea la necessità che la Camera non esprima giudizi di merito sull'indagine, ritenendo peraltro opportuno sgombrare il campo da equivoci circa la volontà del deputato Milanese di affrontare serenamente le accuse e di confutarle innanzi al giudice.

MARCO MARIO MILANESE (PdL). Nel ribadire la propria volontà di sottoporsi alle indagini giudiziarie senza avvalersi delle guarentigie di cui all'articolo 68 della Costituzione ai fini di un celere e approfondito accertamento della propria totale estraneità ai fatti contestati, esprime disagio, indignazione e mortificazione per le calunnie infamanti che gli sono state rivolte dalla stampa e da taluni colleghi.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva la proposta della Giunta di concedere l'autorizzazione all'acquisizione dei tabulati di utenze telefoniche del deputato Milanese; approva quindi la proposta della Giunta di concedere l'autorizzazione alla perquisizione di cassette di sicurezza del deputato Milanese.

Discussione di una domanda di autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 28 luglio 2011.

PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV, n. 19-A, relativo ad una domanda di autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni nei confronti del deputato Verdini.
Avverte che la Giunta propone di negare l'autorizzazione.
Dichiara aperta la discussione.

ENRICO COSTA (PdL), Relatore per la maggioranza. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi in riferimento ad una domanda di autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni nei confronti del deputato Denis Verdini, avanzata dall'autorità giudiziaria de L'Aquila in relazione ad un procedimento penale; la Giunta propone, a maggioranza, di negare la predetta autorizzazione.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

MARILENA SAMPERI (PD), Relatore di minoranza. Richiamata preliminarmente la complessa e articolata vicenda processuale che ha riguardato il deputato Verdini e i relativi, gravi capi di imputazione, giudica errati, sul piano tecnico-giuridico, i presupposti alla base della proposta della Giunta di negare l'autorizzazione richiesta, segnatamente con riferimento all'inammissibilità delle intercettazioni per il reato contestato, e all'interpretazione dell'articolo 270 del codice di procedura penale e dell'articolo 68 della Costituzione, richiamando, a quest'ultimo riguardo, la sentenza n. 390 del 2007 della Corte costituzionale. Osservato, quindi, che lo stesso deputato Verdini aveva richiesto una diversa determinazione della Giunta al fine di poter utilmente impostare la propria Pag. XIIdifesa in giudizio sulla base di una completezza documentale, manifesta un orientamento contrario alla proposta della Giunta.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.

(Dichiarazioni di voto) .

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel manifestare un orientamento contrario alla proposta della Giunta per le autorizzazioni, ritiene che la Camera dei deputati nelle sue valutazioni debba ricercare sempre la verità, rilevando altresì che le prerogative parlamentari devono essere correlate ad altri principi fondamentali tutelati dalla Costituzione, come il diritto alla difesa. Reputa, quindi, che si debba concedere l'autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni del deputato Verdini, così come richiesto dallo stesso parlamentare.

ANTONINO LO PRESTI (FLpTP). Nel giudicare paradossale e incomprensibile la proposta della Giunta di negare l'autorizzazione ad utilizzare le intercettazioni di conversazioni riguardanti il deputato Verdini, che, a suo avviso, lederebbe anche il diritto alla difesa dell'imputato, dichiara il voto contrario del suo gruppo.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta della Giunta, tenuto conto della volontà espressa dal deputato Verdini, nonché della disponibilità e correttezza dallo stesso dimostrate nel corso dei lavori della medesima Giunta.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Manifestato apprezzamento per la scelta del deputato Verdini di chiedere che siano acquisiti i tabulati delle intercettazioni di conversazioni che lo riguardano, esprime un orientamento favorevole alla proposta della Giunta.

SESA AMICI (PD). Espresso stupore per la scelta delle forze di maggioranza di entrare nel merito della vicenda processuale riguardante il deputato Verdini, giudica un atto di responsabilità votare nel senso di concedere l'autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni riguardanti il deputato Verdini, anche al fine di scongiurare un'erronea interpretazione dell'articolo 68, terzo comma, della Costituzione.

MAURIZIO PANIZ (PdL). Rilevato che, analogamente ad altri casi esaminati dalla Giunta, per il reato di tentato abuso d'ufficio non è consentita l'utilizzazione di intercettazioni telefoniche, ritiene che la tutela delle prerogative del parlamentare debba prevalere sulla volontà espressa dal deputato Verdini.

DENIS VERDINI (PdL). Nel denunziare preliminarmente le denigratorie campagne mediatiche e le vicende giudiziarie alle quali è sottoposto da tempo, ricordando peraltro la totale disponibilità da lui dimostrata nei processi in corso, stigmatizza l'uso improprio delle intercettazioni, segnatamente attraverso le espunzioni di alcune di esse. Insiste, pertanto, perché sia concessa l'autorizzazione richiesta.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la proposta della Giunta per le autorizzazioni.

Seguito della discussione congiunta del conto consuntivo della Camera dei deputati per il 2010 e del progetto di bilancio della Camera dei deputati per il 2011 (Doc. VIII, nn. 7 e 8).

Nella seduta del 1 agosto 2011 si è svolta la discussione congiunta.

ANTONIO MAZZOCCHI (PdL), Questore. Rivolto, anche a nome del Collegio dei Questori, un sentito ringraziamento ai deputati intervenuti nella discussione congiunta, sottolinea che il diffuso senso di antipolitica non trova alcun riscontro nelle Pag. XIIIdecisioni assunte dalla Camera, che ha avviato da tempo un percorso di capillare razionalizzazione delle spese interne, richiamando le principali innovazioni contenute nei documenti di bilancio, segnatamente in materia di vitalizi, di gestione del personale e di superamento del criterio della spesa storica. Nel preannunziare la volontà di proseguire nell'azione di contenimento dei costi, conferma la stima da parte del Collegio dei Questori al Segretario generale.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Dà conto dei criteri ai quali si è attenuta la Presidenza relativamente alla valutazione di ammissibilità degli ordini del giorno, nonché dei documenti di indirizzo dichiarati inammissibili (vedi resoconto stenografico pag. 67).

ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, esprime perplessità sulle motivazioni che hanno indotto la Presidenza a dichiarare inammissibile il suo ordine del giorno n. 12, anche alla luce dell'ammissibilità di un documento di indirizzo di analogo contenuto presentato in occasione della discussione del bilancio della Camera dello scorso anno, nonché in virtù delle numerose sentenze della Corte costituzionale in materia; chiede infine di dichiarare ammissibile, almeno parzialmente, il predetto ordine del giorno.

MAURIZIO TURCO (PD). Giudica irrituali le determinazioni assunte dalla Presidenza in ordine all'ammissibilità degli ordini del giorno, osservando che quello a propria firma n. 33 è di contenuto identico a quello di altro atto di indirizzo ammesso nella discussione dei documenti di bilancio svoltasi nel settembre 2010. Richiamata, quindi, la necessità di rendere trasparenti e pubblici tutti i dati contabili interni superando il vincolo degli interna corpus, ritiene si stia assistendo ad una innovata e discutibile giurisprudenza parlamentare che incide con gravi conseguenze sui poteri dell'Assemblea.

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati LUCIANO DUSSIN (LNP), AMEDEO LABOCCETTA (PdL) e MASSIMO VANNUCCI (PD).

PRESIDENTE. Precisa che la declaratoria di inammissibilità di alcuni ordini del giorno prescinde dal merito degli stessi ma deriva dal fatto che non si può impegnare l'Ufficio di Presidenza a porre in essere misure che, allo stato dell'ordinamento interno, sono inattuabili.

FURIO COLOMBO (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica la discussione in atto sui documenti di bilancio e i pur apprezzabili ordini del giorno presentati da deputati del suo gruppo non in sintonia con le drammatiche istanze che vengono dai cittadini, vessati da gravi difficoltà economiche e sociali.

Interviene inoltre per illustrare i suoi ordini del giorno n. 3 e n. 4 il deputato MANLIO CONTENTO (PdL).

GABRIELE ALBONETTI (PD), Questore. Esprime il parere sugli ordini del giorno presentati (vedi resoconto stenografico pag. 76).

Intervengono i deputati AMEDEO LABOCCETTA (PdL) e ROBERTO GIACHETTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Laboccetta n. 7.

Intervengono i deputati MASSIMO DONADI (IdV) e GIAN LUCA GALLETTI (UdCpTP).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Mura n. 14.

Intervengono il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV) e il Questore GABRIELE ALBONETTI (PD); intervengono altresì i deputati RITA BERNARDINI (PD), ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD) Pag. XIVe il Questore GABRIELE ALBONETTI (PD), nonché i deputati MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP), MAURIZIO TURCO (PD), MATTEO MECACCI (PD) e nuovamente il Questore GABRIELE ALBONETTI (PD); intervengono, quindi, i deputati RITA BERNARDINI (PD), MAURIZIO TURCO (PD) e ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), nonché il Questore GABRIELE ALBONETTI (PD), che accetta l'ordine del giorno Bernardini, n. 37, e i deputati RITA BERNARDINI (PD) e ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bernardini n. 38.

Intervengono il deputato SANTO DOMENICO VERSACE (PdL), nonché il PRESIDENTE, il quale prende atto che l'ordine del giorno Versace n. 42 viene accolto come raccomandazione; intervengono altresì il deputato ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), il Questore GABRIELE ALBONETTI (PD) ed il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Zamparutti n. 43.

Intervengono i deputati PIER FERDINANDO CASINI (UdCpTP), RITA BERNARDINI (PD), ANTONIO DI PIETRO (IdV) e DARIO FRANCESCHINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bernardini n. 44.

Intervengono i deputati RITA BERNARDINI (PD) e ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bernardini n. 45.

Intervengono i deputati PIERLUIGI CASTAGNETTI (PD), che accetta la riformulazione proposta dell'ordine del giorno Franceschini n. 49, e MARIO PEPE (Misto-R-A), che ritira il suo ordine del giorno n. 51.

Sul un lutto di un Vicesegretario generale della Camera.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del Vicesegretario generale della Camera, dottor Posteraro, e della sua famiglia per la perdita del figlio Piero la notte di giovedì scorso in un incidente stradale (L'Assemblea si leva in piedi).

Sull'ordine dei lavori.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica non condivisibile la determinazione della Conferenza dei presidenti di gruppo in ordine alla riapertura, il 12 settembre 2011, dei lavori dell'Assemblea, auspicando una più celere ripresa dell'attività parlamentare dopo la pausa estiva.

PRESIDENTE. Ritiene che la questione sia stata ampiamente trattata in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nell'associarsi, a nome del suo gruppo, alle considerazioni svolte dal deputato Franceschini, chiede che il Governo riferisca alla Camera sulla tragedia inerente un barcone di immigrati verificatasi nel canale di Sicilia.

PRESIDENTE. Assicura che interesserà il Governo sulla richiesta avanzata dal deputato Evangelisti.

Si riprende la discussione.

(Dichiarazioni di voto)

MARIO PEPE (Misto-R-A). Manifesta condivisione per la rilevante razionalizzazione delle spese interne della Camera.

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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

MARIO PEPE (Misto-R-A). Rileva, pur tuttavia, che la corresponsione di una congrua indennità parlamentare garantisce il libero e indipendente espletamento delle attività legislativa e politica, evidenziando, al riguardo, la necessità di opportune riforme istituzionali che conseguano l'obiettivo del risparmio delle risorse pubbliche attraverso la riduzione del numero dei parlamentari e il ripensamento dell'attuale bicameralismo.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sui documenti di bilancio in esame, volti al contenimento della spesa della Camera in coerenza con le difficoltà in cui versa il Paese, sottolinea la necessità di tutelare la dignità del Parlamento, anche attraverso il recupero di qualità morali e di un rapporto diretto con il corpo elettorale, ritenendo peraltro opportuno approfondire e rendere più trasparente il sistema delle retribuzioni collegate alle cariche elettive.

RITA BERNARDINI (PD). Dichiara il voto contrario dei deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico sui documenti di bilancio in discussione, che giudica non in linea con le istanze di trasparenza e pubblicità che provengono dalla cittadinanza, evidenziando, al riguardo, l'irragionevolezza del giudizio di inammissibilità espresso dalla Presidenza in relazione a taluni ordini del giorno, presentati dai componenti radicali dello schieramento di opposizione, significativamente orientati al perseguimento dei predetti obiettivi.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel ritenere che la Presidenza non abbia fornito sufficienti risposte circa la declaratoria di inammissibilità del suo ordine del giorno n. 12, con una evidente forzatura politica volta ad impedire una votazione sulla questione dei vitalizi, richiama al riguardo la difficile situazione economica in cui versano i cittadini, ritenendo che su tale problematica i deputati avrebbero potuto fornire al Paese un segnale di assoluto rigore. Dichiara, infine, il voto contrario del suo gruppo sui documenti di bilancio in esame.

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Rilevato che, attraverso l'approvazione del bilancio di previsione, la Camera fornirà un rilevante contributo al piano di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica, in linea con le domande di austerità e sobrietà provenienti dal Paese, evidenzia le concrete e serie misure di rigore finanziario già adottate da tale ramo del Parlamento. Richiama, quindi, il contenuto dell'unico ordine del giorno sottoscritto da deputati del suo gruppo, volto a conferire maggiore dignità alla professione del collaboratore parlamentare attraverso la stipula di effettivi e regolari contratti di lavoro.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Nel giudicare, quindi, non condivisibili e di stampo qualunquista molte delle severe critiche rivolte alla politica, della quale auspica un recupero di credibilità e autorevolezza, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sui documenti di bilancio in esame.

ARTURO IANNACCONE (PT). Osservato come l'odierno dibattito coincida con un momento di gravi difficoltà economiche per il Paese e con l'affermarsi di un clima qualunquista di antipolitica, rileva l'incapacità della politica di fornire risposte concrete ai cittadini, giudicando del tutto prioritario che il Parlamento recuperi la sua autorevolezza e le proprie prerogative istituzionali tramite comportamenti trasparenti e rigorosi. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sui documenti di bilancio in esame, che ritiene rispondano all'esigenza di contenimento delle spese.

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RENZO LUSETTI (UdCpTP). Nell'evidenziare che il bilancio di previsione in esame consentirà, un equilibrato e apprezzabile contemperamento tra l'esigenza ineludibile di un forte contenimento delle spese interne e quella di assicurare la migliore funzionalità del Parlamento, esprime apprezzamento per il consuntivo e responsabile confronto parlamentare svoltosi sui documenti contabili, giudicando ingenerosa e riduttiva la versione offertane da una parte della stampa, a suo avviso emblematica della crisi di legittimazione del consenso e di autorevolezza della politica. Nel ritenere necessario, al riguardo, un proficuo rinnovamento istituzionale, segnatamente attraverso una modifica della legge elettorale, reputa di stampo demagogica e controproducente la proposta di integrale abolizione del vitalizio. Dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo sui documenti di bilancio in esame.

GIACOMO STUCCHI (LNP). Nel manifestare condivisione per una politica finalizzata al contenimento dei costi della Camera e alla lotta agli sprechi, sottolinea l'opportunità di ulteriori risparmi delle risorse pubbliche assegnate alla dotazione finanziaria di questo ramo del Parlamento, ritenendo peraltro che i parlamentari dovrebbero rispondere al clima generalizzato dell'antipolitica svolgendo i propri compiti istituzionali in modo trasparente, rigoroso ed efficiente. Auspica, infine, che il Collegio dei Questori prosegua con tenacia nella sua attività di riduzione delle spese superflue, garantendo, nel contempo, la piena funzionalità dell'istituzione parlamentare.

MICHELE VENTURA (PD). Osservato che la polemica montante nel Paese sui costi della politica appare ingiustificata con particolare riferimento alle spese interne della Camera, di cui sottolinea la costante razionalizzazione e il progressivo contenimento operati negli anni, giudica demagogiche le proposte del gruppo Italia dei Valori in materia di vitalizio dei parlamentari, rivendicando, al riguardo, il meritorio contributo dal proprio gruppo. Nel ritenere, quindi, urgenti e indifferibili complesse e articolate modifiche costituzionali e istituzionali, anche al fine di una piena attuazione del federalismo, ritiene necessario restituire alla politica concretezza riformatrice, auspicando una celere modifica della legge elettorale, del bicameralismo e del numero dei parlamentari. Paventa, infine, il rischio di derive di segno negativo conseguenti all'affermarsi nel Paese di un diffuso antiparlamentarismo.

ANTONIO LEONE (PdL). Nel ringraziare i Questori e l'intera amministrazione della Camera per i risultati conseguiti ai fini del contenimento delle spese interne, sottolinea come talune proposte drastiche di ulteriore abbattimento dei costi della politica appaiano meramente strumentali e demagogiche, frutto di una deriva culturale che individua in spese necessarie per il funzionamento della democrazia esclusivamente una fonte di spreco di denaro pubblico. Nel ritenere pericoloso cavalcare per fini di parte tale clima di antipolitica, esprime la ferma consapevolezza che l'unica risposta della classe politica in grado di restituire il giusto ruolo alle istituzioni in una situazione di crisi come l'attuale sia quella di una sobria, rigorosa e trasparente gestione del denaro pubblico, unitamente ad una modifica delle procedure, nell'ottica di rendere più snelli ed efficaci i lavori parlamentari.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva il Doc. VIII, n. 7, ed il Doc. VIII, n. 8.

Annunzio di una informativa urgente del Governo.

PRESIDENTE. Comunica che nella seduta di domani avrà luogo una informativa urgente del Presidente del Consiglio sulla situazione economica del Paese.

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Calendario dei lavori dell'Assemblea e conseguente aggiornamento del programma.

PRESIDENTE. Comunica il calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di settembre 2011 e il conseguente aggiornamento del programma predisposti a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 112).

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione odierna la VII Commissione ha approvato, in sede legislativa, la proposta di legge n. 2393, recante modifiche alla legge 3 febbraio 1963, n. 69, in materia di ordinamento della professione di giornalista.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

PRESIDENTE. Comunica di aver chiamato a far parte della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi il deputato Fabio Rampelli, in sostituzione del deputato Pietro Laffranco, dimissionario.

Annunzio della sostituzione di un membro supplente del Comitato parlamentare per i procedimenti d'accusa.

PRESIDENTE. Comunica di aver inserito, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del Regolamento parlamentare per i procedimenti d'accusa, nell'elenco di deputati ai fini delle eventuali sostituzioni di cui all'articolo 3, comma 3, del medesimo Regolamento, il deputato Riccardo Migliori, in luogo del deputato Maurizio Bianconi, nominato componente della Giunta per le autorizzazioni.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

PRESIDENTE. Comunica di aver chiamato a far parte della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, il deputato Ignazio Messina, in sostituzione del deputato Antonio Di Pietro, dimissionario.

Per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo e sull'ordine dei lavori.

Interviene per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ROBERTO GIACHETTI (PD), ANTONIO BORGHESI (IdV), ANNA PAOLA CONCIA (PD), RENATO FARINA (PdL) e GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD), nonché per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo il deputato CARMEN MOTTA (PD).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 3 agosto 2011, alle 14,45.

(Vedi resoconto stenografico pag. 120).

La seduta termina alle 20,40.