Programma pluriennale di A/R n. SMD 15/2023, relativo all'acquisizione di una piattaforma navale da destinare alle specifiche attività di bonifica dell'ambiente marino e al recupero degli oggetti inquinanti e potenzialmente dannosi per l'ecosistema giacenti sul fondale (UBOS - Unità navale per bonifiche subacquee) nonché al relativo supporto tecnico-logistico 15 luglio 2024 |
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Premessa|Presupposti normativi|Contenuto|I programmi d'arma presentati nella legislatura corrente| |
PremessaLo scorso 3 luglio il Governo ha trasmesso – ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) – la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 15/2023 (A.G. 175), relativo all'acquisizione di una piattaforma navale da destinare alle specifiche attività di bonifica dell'ambiente marino e al recupero degli oggetti inquinanti e potenzialmente dannosi per l'ecosistema giacenti sul fondale (UBOS - Unità navale per bonifiche subacquee) nonché al relativo supporto tecnico-logistico, corredato delle schede tecnica e illustrativa. |
Presupposti normativiL'attività del Parlamento in relazione all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato. Il Codice dell'ordinamento militare (COM, di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010) prevede che vengano trasmessi alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni competenti, gli schemi di decreto concernenti i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio e non riferiti al mero mantenimento delle dotazioni o al ripianamento delle scorte. I pareri devono essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione. Qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, il Governo trasmette nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni, per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con quanto previsto nel Documento programmatico pluriennale della difesa (DPP) di cui al comma 1 dell'articolo 536 del Codice, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto.
Si ricorda che ai sensi dell'articolo 536-
bis COM, ferma restando la necessità di salvaguardare le esigenze operative prioritarie e quelle derivanti dal processo di definizione della politica europea di difesa e sicurezza, il Capo di stato maggiore della difesa
procede alla verifica della rispondenza dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma agli obiettivi e agli indirizzi definiti dal Ministro della difesa e
propone al Ministro della difesa la rimodulazione dei programmi che risultino non più adeguati, anche in ragione delle disponibilità finanziarie autorizzate a legislazione vigente. La predetta verifica tiene altresì conto dei risultati conseguiti nell'attuazione del processo di riconfigurazione dello strumento militare riportati nel DPP.
In base al comma 2 dello stesso articolo 536-
bis COM,
gli schemi dei decreti che approvano la rimodulazione di programmi sui quali è stato espresso il parere delle Commissioni parlamentari competenti devono essere nuovamente
sottoposti a tale parere. Dalle citate rimodulazioni non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche in termini di indebitamento netto.
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ContenutoIl programma pluriennale in esame (A.G. 175) riguarda l'acquisizione di una piattaforma navale da destinare alle specifiche attività di bonifica dell'ambiente marino e al recupero degli oggetti inquinanti e potenzialmente dannosi per l'ecosistema giacenti sul fondale (U.Bo.S. - Unità navale per Bonifiche Subacquee), nonché il relativo supporto tecnico-logistico comprensivo di scorte, dotazioni e supporto in servizio per il periodo di 10 anni successivo alla consegna dell'Unità ed eventuali infrastrutture necessarie al supporto dell'Unità.
Il programma afferisce ad interventi di ammodernamento e rinnovamento di sistemi d'arma, mezzi e beni direttamente assegnati alla difesa nazionale, non riferibili al mantenimento delle dotazioni o al ripianamento delle scorte. In ragione di ciò, alla luce del portato di cui al comma 3, lettera b), dell'articolo 536 del D. Lgs. 66/2010, ne consegue la necessità di prevedere l'acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari competenti.
Come specificato dal Governo nella scheda tecnica allegata, l'obiettivo del progetto è quello di rinnovare le Unità del Gruppo Navale Speciale (GNS) del Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare italiana, garantendo continuità alle capacità operative ad oggi assicurate da Nave Pedretti e Nave Marino, prossime al termine della loro vita operativa.
Il programma trova particolare attualità nell'ambiente underwater, nella seabedwarfare e nella bonifica su larga scala di sedimi dell'Amministrazione Difesa (poligoni a mare), per la messa in sicurezza prima della loro restituzione alla pubblica fruizione, e nelle periodiche richieste da parte di altri Dicasteri (Ministero delle Imprese e del Made in Italy - MIMIT), di ispezione delle strutture subacquee delle piattaforme marine di interesse nazionale.
L'Unità, a spiccata connotazione multi-purpose by design, ha due principali finalità operative:
Inoltre, tale Unità si prefigge di concorrere con le altre realtà istituzionali in caso di pubbliche calamità e di altri eventi straordinari, e di contribuire alla pubblica utilità, alla tutela ambientale e alla ricerca scientifica. L'Unità, in ragione delle funzioni da svolgere, è caratterizzata dai seguenti requisiti tecnici: - capacità di manovra in spazi ristretti e di mantenimento dinamico della posizione (Dynamic Positioning di Livello 2) fino a Stato del Mare 4; - ampio ponte di coperta poppiero adibito anche al trasporto di container da 10, 20 e 40 piedi standard ISO contenenti gli assetti operativi rischierabili per il supporto alle attività subacquee con operatori o con sistemi remoti; - recupero di oggetti dal fondale marino (15 t da 1.000 me 10 t da 3.000 m), mediante mezzi di sollevamento organici; - capacità di scoperta sonar, mediante apparati organici all'Unità e rischerabili.
Per mezzo della capacità di mantenimento della posizione geostazionaria, ai mezzi di sollevamento organici ed all'ampio spazio di lavoro poppiero, l'Unità, afferma la scheda illustrativa, sarà anche in grado di supportare sia le attività d'immersione tese alla bonifica degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi, sia le operazioni subacquee complesse, per mezzo di "assetti rischierabili" imbarcabili tramite container standard ISO o sistemi dedicati, quali: Inoltre, grazie all'ampio ponte di coperta poppiero, l'Unità permetterà di gestire e predisporre complesse operazioni che saranno condotte anche attraverso gli operatori subacquei in libera, fino alle profondità massime consentite dalle apparecchiature in uso. L'Unità sarà dotata di apparati/sistemi ad elevata affidabilità corredati da adeguati piani manutentivi (scaturiti da studi di ingegneria logistica), tali da garantire la prontezza richiesta con elevati livelli di disponibilità operativa. La logistica di sostegno dovrà essere dimensionata basandosi su studi dell'ingegneria logistica (ILS) e, in particolare, dovrà essere previsto, nel corso della prima fase di vita (primi 10 anni), il Temporary Global Support - TGS, che dovrà rientrare nella fornitura contrattuale. L'Unità avrà autonomia logistica di almeno 10 giorni (compreso il personale trasportato, a meno dei rifornimenti di carburante).
Ancora, la scheda illustrativa precisa che quando non impegnata in attività operativa, potrà essere efficacemente utilizzata per supportare la formazione dei subacquei delle Forze Armate, alla luce del Decreto del Ministero della Difesa del 25 giugno 1984, col quale COMSUBIN è stato identificato quale polo formativo della Difesa per il conseguimento del brevetto militare da operatore subacqueo. Per quanto riguarda, invece, l'interoperabilità, la piattaforma ed i relativi sistemi dì mantenimento della posizione e di sollevamento dal fondo del mare saranno realizzati per avere massima comunalità con analoghe Unità offshore utilizzate per il supporto alle operazioni subacquee professionali, così da rispondere in massima parte ai criteri di standardizzazione UE/NATO/Internazionali. Inoltre sarà curata la massima interoperabilità con gli assetti rischierabili del Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori Lo Stato Maggiore della Difesa precisa che la scheda in esame abroga e sostituisce la precedente scheda A/R SMD 17/2021 al fine di attualizzarne i costi al compiuto affinamento del requisito capacitivo delineato a premessa dell'iter contrattuale. Il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di presumibile avvio nel 2026 e durata complessiva ipotizzata di 14 anni (2026-2039). La sceda precisa che il framework temporale di riferimento, attualmente vincolato all'allocazione in conto competenza delle risorse, potrà essere anticipato attraverso gli strumenti di flessibilità a legislazione vigente, nel rispetto dei saldi di finanza pubblica. L'onere complessivo del programma è stimato in 70 milioni di euro, di cui 64,35 milioni sono finanziati con fondi a valere sul bilancio della Difesa, e consentirà la realizzazione dell'Unità, delle scorte e dotazioni e di un iniziale supporto logistico. La seguente tabella riporta il cronoprogramma dei pagamenti, meramente indicativo, da attualizzarsi, sia in termini di volume che di estensione temporale, a valle del perfezionamento dell'iter negoziale, secondo l'effettiva esigenza di pagamento.
Si valuti l'opportunità di precisare che il completamento del programma, per il restante valore previsionale di 5,65 milioni di euro, sarà effettuato tramite uno o più decreti integrativi anch'essi sottoposti al parere delle Commissioni parlamentari. Lo Stato maggiore della Difesa fa presente che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere temporalmente rimodulata in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, come emergente dal completamento dell'attività tecnico-amministrativa. L'Amministrazione potrà, inoltre, adottare eventuali misure di ottimizzazione della spesa utili all'accelerazione del completamento del progetto in esame. Il programma svilupperà un progetto innovativo nel quadro della cantieristica non solo militare, essendo indirizzato allo sviluppo di tecnologie con potenziali ricadute anche nel settore civile; peraltro, sviluppando un mezzo altamente specializzato nel settore delle bonifiche marine, lo stessa presenta prospettive di export nell'ottica della transizione ecologica/green dell'UE, con specifico riferimento alla tutela dell'ambiente marino. Per quel che concerne il ritorno occupazionale, la scheda illustrativa precisa che l'indotto generato dal programma in esame si estenderà alle PMI che operano che operano nel Lazio, nella Liguria, in Puglia, Sicilia, Piemonte, Lombardia, Campania, Veneto ed Emilia Romagna. Pur non disponendo della programmazione riferita al triennio 2024-2026, che risulta, allo stato, ancora non presentata, si segnala che nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2023-2025, è presente (pag. 21, tomo II) la scheda relativa U.BO.S. - Unità navale per bonifiche subacquee.
Riguardo alle condizioni contrattuali e facoltà di recesso, la relazione precisa che le norme che disciplinano la materia contrattuale pubblica nell'ordinamento, peraltro di derivazione comunitaria, sono rappresentate dal nuovo Codice dei Contratti (D.Lgs. 31 marzo 2023 n. 36).
Il nuovo Codice dei contratti pubblici (D. Lgs. 36/2023) è entrato in vigore il 1° aprile 2023, con efficacia a partire dal 1° luglio 2023 (art. 229). Conseguentemente, il precedente Codice (D. Lgs. 50/2016) è abrogato dal 1° luglio 2023 (art. 226), rimanendo, tuttavia, applicabile alle procedure i cui avvisi o bandi siano stati pubblicati prima di tale data.
Per quanto riguarda i settori della
difesa e della sicurezza nazionale, le norme applicabili del nuovo Codice del 2023 sono rappresentate dalle seguenti disposizioni: l'articolo 136 (Difesa e sicurezza), l'articolo 137 (Contratti misti concernenti aspetti di difesa e sicurezza), l'articolo 138 (Contratti e concorsi di progettazione aggiudicati o organizzati in base a norme internazionali), l'articolo 139 (Contratti secretati) e l'Allegato II.20 (Appalti e procedure nel settore difesa e sicurezza).
Entrando nel merito, l'art. 136 dispone che tutti i contratti sono assoggettati alle previsioni del Codice, fatta eccezione per quelli che rientrano nell'ambito applicativo del
decreto legislativo 15 novembre 2011, n. 208, che disciplina i contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture nei settori della difesa e sicurezza, in recepimento della
direttiva 2009/81/CE, di cui il
D.P.R. 13 marzo 2013, n. 49 rappresenta il regolamento attuativo. L'applicazione del Codice è in ogni caso esclusa per gli appalti pubblici e per i concorsi di progettazione, quando la tutela degli interessi essenziali di sicurezza dello Stato non possa essere garantita mediante misure idonee e volte anche a proteggere la riservatezza delle informazioni che le amministrazioni aggiudicatrici rendono disponibili in una procedura di aggiudicazione dell'appalto.
L'art. 137, dedicato ai contratti misti, distingue il regime applicabile nel caso che le diverse parti siano oggettivamente separabili: ove separabili, il regime giuridico previsto è determinato in base alle caratteristiche della parte separata; in caso contrario, interviene un regime giuridico differenziato, che tende ad escludere l'applicazione del Codice in favore del decreto legislativo 208/2011 o in alternativa dell'
art. 346 del TFUE. Resta fermo il principio di fondo secondo il quale la decisione di aggiudicare un appalto unico o una concessione unica non può essere adottata allo scopo di escludere l'applicazione del Codice o del decreto legislativo 208/2011.
L'articolo 139 detta poi la disciplina dei contratti secretati, il cui ambito non è limitato al settore della Difesa, ma esteso a tutte le Amministrazioni in presenza delle esigenze di segretezza prescritte, consentendo di derogare alle disposizioni del codice relative alle procedure di affidamento.
Da ultimo, la disciplina specifica transitoria presente nell'Allegato II.20, da sostituirsi, ai sensi dell'art. 136, comma 4 del Codice dei contrati pubblici, con un regolamento adottato con decreto del Ministero della Difesa, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, riguarda, tra l'altro, disposizioni specifiche ai contratti misti, programmazione degli interventi, casi di affidamento a un unico operatore economico, ruolo degli enti esecutori del contratto e modalità di erogazione delle anticipazioni dei pagamenti.
Resta fermo che fino all'adozione del suddetto regolamento, ai sensi dell'art. 225, comma 6 del Codice dei contratti pubblici, continua ad applicarsi il regolamento
D.P.R. 15 novembre 2012, n. 236, in quanto compatibile con le disposizioni del citato Allegato II.20.
La disciplina del recesso dal contratto in ambito nazionale è riconducibile a quanto previsto dall'art. 123 del Codice dei contratti pubblici (D. Lgs. 36/2023) fatte salve, ovviamente, eventuali specifiche disposizioni stabilite nell'atto negoziale circa le condizioni e modalità di esercizio del recesso. L'allegato II.14 del Codice dei contratti pubblici disciplina il rimborso dei materiali, la facoltà di ritenzione della stazione appaltante e gli obblighi di rimozione e sgombero dell'appaltatore. |
I programmi d'arma presentati nella legislatura correnteNel corso dell'attuale legislatura sono stati presentati al Parlamento i seguenti programmi di acquisizione di sistemi d'arma: Atto n. 30 - SMD 28/2022 (denominato "Aeroporti Azzurri"), relativo all'ammodernamento delle basi e degli aeroporti dell'Aeronautica Militare; Atto n. 31 - SMD 29/2022 (denominato "Mezzi tattici"), relativo al rinnovamento e al mantenimento dell'Autovettura da Ricognizione (AR) e del Veicolo Multiruolo (VR) dell'esercito; Atto n. 32 - SMD 30/2022 (denominato "Caserme Verdi"), relativo alla realizzazione di caserme dell'Esercito Italiano di nuova generazione, funzionali e pienamente rispondenti alle normative vigenti in materia antisismica, di sicurezza sui luoghi di lavoro e di efficientamento energetico; Atto n. 37 - SMD 16/2022 (denominato "U212 NFS"), per la realizzazione del terzo e del quarto sottomarino tipo U212NFS e il relativo sostegno tecnico-logistico decennale; Atto n. 103 - SMD 14/2023, relativo all'approvvigionamento di sistemi d'arma High Mobility Artillery Rocket System (HIMARS) e relativi razzi guidati a favore delle unità di artiglieria terrestre dell'Esercito italiano; Atto n. 104 - SMD 22/2023, relativo all'acquisizione di due sistemi di aeromobili a pilotaggio remoto con capacità ISR e cinetiche; Atto n. 111 - SMD 06/2023 (denominato "Basi Blu"), relativo all'adeguamento e ammodernamento delle capacità di supporto logistico delle basi navali della Marina militare; Atto n. 112 - SMD 10/2023 (denominato «Volo a vela»), relativo al rinnovamento della componente volo a vela dell'Aeronautica militare mediante l'acquisto di 8 nuovi alianti e del relativo materiale e prestazioni di supporto e addestramento; Atto n. 113 - SMD 23/2023 (denominato «Rinnovamento della capacità Very Short Range Air Defence - VSHORAD dell'Esercito italiano»), relativo all'acquisizione di sistemi di difesa aerea a cortissima portata per l'Esercito; Atto n. 114 - SMD 24/2023 (denominato «Mezzi tattici aviolanciabili Ground Mobility Vehicle (GMV) Flyer»); Atto n. 115 - SMD 27/2023 (denominato «Poligoni di tiro chiusi in galleria per l'addestramento con armi da fuoco portatili»), relativo all'acquisizione e messa in opera di sistemi finalizzati alla mitigazione degli impatti ambientali delle attività addestrative dell'Esercito italiano; Atto n. 117 - SMD 02/2023, denominato "Resilienza del sistema satellitare per le telecomunicazioni governative (SICRAL-R1)"; Atto n. 118 - SMD 03/2023, denominato "Progettazione, sviluppo e acquisizione di n. 2 unità navali di tipo fregate FREMM di nuova generazione (FREMM EVO)"; Atto n. 119 - SMD 13/2023, denominato "Rinnovamento della componente corazzata (Main Battle Tank Leopard 2 e piattaforme derivate) dello strumento militare terrestre"; Atto n. 123 - SMD 07/2023, denominato «Potenziamento delle capacità ISR delle unità navali», relativo all'acquisizione di sistemi di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) di classe leggeri e tattici imbarcati sulle unità della Marina militare; Atto n. 124 - SMD 12/2023, denominato «Full Flight Simulator (FFS) rappresentativo dell'elicottero multiruolo HH169 per l'Arma dei carabinieri», relativo all'ammodernamento e rinnovamento a favore della componente ala rotante dell'Arma dei carabinieri tramite l'acquisto di un simulatore di volo. Atto n. 139 - SMD 17/2023, denominato "Capacità ISR e ASW lanciabile da piattaforma navale a mezzo sistema subacqueo autonomo"; Atto n. 140 - SMD 18/2023, denominato "Sistemi di simulazione di nuova generazione", relativo al potenziamento capacitivo dello strumento terrestre nel campo della simulazione addestrativa; Atto n. 141 - SMD 20/2023, denominato "Piano rinnovamento arsenali", relativo all'adeguamento e ammodernamento degli arsenali e degli stabilimenti di lavoro della Marina militare; Atto n. 142 - SMD 28/2023, denominato "Acquisizione di un'unità di appoggio alle operazioni speciali, di supporto alle operazioni subacquee e per il soccorso a sommergibili sinistrati e relativa integrazione di una centrale operativa subacquea avanzata e un simulatore abissale evoluto"; Atto n. 143 - SMD 31/2023, denominato "Nuova scuola elicotteri Viterbo - Segmento operativo", costituito dal "segmento volo" Light Utility Helicopter (LUH) - elicottero multiruolo per la difesa, relativo all'acquisizione di nuovi elicotteri leggeri in sostituzione delle flotte legacy e la realizzazione del "segmento terra", denominato "Ground based training system (GBTS)", per la formazione dei piloti dell'Aeronautica militare, delle Forze armate e dei Corpi dello Stato; Atto n. 145 - SMD 09/2023, denominato "Ingaggio missilistico aria-superficie della componente navale ad ala rotante della Difesa" - Sistema MARTE Extended Range (ER); Atto n. 146 - SMD 16/2023, denominato «Data Center», relativo al consolidamento e potenziamento capacitivo dello strumento terrestre nell'ambito dell'Information Communication Technology. Atto n. 147 - SMD 29/2023, denominato "Potenziamento delle capacità di demilitarizzazione del Centro tecnico logistico interforze (CETLI) NBC di Civitavecchia"; Atto n. 153 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 32/2023, denominato ''SPIKE'', relativo all'acquisizione, per l'Esercito italiano, di sistemi controcarro di terza generazione SPIKE con munizionamento e relativi supporti addestrativi e logistici; Atto n. 173 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 4/2023, denominato ''Joint Strike Fighter (JSF) - Armamento F-35B MM'', relativo all'acquisizione dell'armamento necessario alla Full Operational Capabilities (FOC) della componente aerotattica imbarcata di 5ª generazione; Atto n. 174 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 11/2023, denominato ''MCO/MLU Classe Doria'', relativo al mantenimento delle capacità operative - Mid Life Update dei cacciatorpediniere della classe Doria; Atto n. 176 - Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 1/2024, relativo all'acquisizione di 24 velivoli F-2000 e al supporto tecnico logistico dell'intera flotta.
Per un approfondimento sugli schemi di decreto presentati
nella precedente legislatura si rinvia al seguente focus
I programmi d'arma presentati al Parlamento nella XVIII legislatura.
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