Programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2023, denominato "Potenziamento delle capacità ISR delle unità navali", relativo all'acquisizione di sistemi di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) di classe leggeri e tattici imbarcati sulle unità della Marina militare 26 febbraio 2024 |
Indice |
Premessa|Presupposti normativi|Contenuto|I programmi di acquisizione dei sistemi d'arma presentati nella legislatura corrente| |
PremessaLo scorso 16 febbraio il Governo ha trasmesso – ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) – la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2023, denominato «Potenziamento delle capacità ISR (lntelligence Surveillance and Reconoissance) delle unità navali», relativo all'acquisizione di sistemi di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) di classe leggeri e tattici imbarcati sulle unità della Marina militare (A.G. 123), corredato delle schede tecnica e illustrativa. |
Presupposti normativiL'attività del Parlamento in relazione all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato. Il Codice dell'ordinamento militare (COM, di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010) prevede che vengano trasmessi alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni competenti, gli schemi di decreto concernenti i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio e non riferiti al mero mantenimento delle dotazioni o al ripianamento delle scorte. I pareri devono essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione. Qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, il Governo trasmette nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni, per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con quanto previsto nel Documento programmatico pluriennale della difesa (DPP) di cui al comma 1 dell'articolo 536 del Codice, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto.
Si ricorda che ai sensi dell'articolo 536-
bis COM, ferma restando la necessità di salvaguardare le esigenze operative prioritarie e quelle derivanti dal processo di definizione della politica europea di difesa e sicurezza, il Capo di stato maggiore della difesa
procede alla verifica della rispondenza dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma agli obiettivi e agli indirizzi definiti dal Ministro della difesa e
propone al Ministro della difesa la rimodulazione dei programmi che risultino non più adeguati, anche in ragione delle disponibilità finanziarie autorizzate a legislazione vigente. La predetta verifica tiene altresì conto dei risultati conseguiti nell'attuazione del processo di riconfigurazione dello strumento militare riportati nel DPP.
In base al comma 2 dello stesso articolo 536-
bis COM,
gli schemi dei decreti che approvano la rimodulazione di programmi sui quali è stato espresso il parere delle Commissioni parlamentari competenti devono essere nuovamente
sottoposti a tale parere. Dalle citate rimodulazioni non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche in termini di indebitamento netto.
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ContenutoIl Contenuto del programmaprogramma consiste nell'acquisizione di sistemi di Aeromobili a pilotaggio remoto (APR) di classe leggeri e tattici imbarcati sulle unità della Marina Militare, per il potenziamento delle capacità lntelligence Surveillance and Reconoissance (ISR) delle Unità Navali, con l'obiettivo di affiancare i mezzi aerei tradizionali attualmente imbarcati, al fine di rendere maggiormente efficiente e flessibile l'impiego dello strumento aeronavale. La scheda illustrativa precisa che la Marina prevede di introdurre in servizio sistemi APR sia ad Ala Fissa sia ad Ala Rotante, e che la capacità iniziale sarà costituita da 14 sistemi APR di cui, 5 ad ala fissa e 9 ad ala rotante, al fine di consentirne l'impiego sulle Unità di prima linea e di scorta (tipo FREMM, PPA e pattugliatori), con l'obiettivo di raggiungere la piena integrazione con i sistemi di Comando e Controllo imbarcati. Più nello specifico, la Caratteristiche tecnichefornitura riguarderà:
I sistemi APR acquisiti saranno corredati di Supporto LogisticoSupporto Logistico Integrato per una durata prevista di 5 anni a partire dalla consegna del singolo sistema. Verranno inoltre fornite parti di rispetto per assicurare l'efficienza operativa dell'assetto per l'intera durata di una tipica missione fuori area (4 mesi di navigazione e relativi trasferimenti). Infine, sarà necessario prevedere un supporto logistico on site/on call, con personale tecnico specializzato della ditta produttrice, da attivare su base di necessità. A corredo di ogni sistema APR acquisito verranno condotti Aspetti addestrativicorsi di addestramento per piloti, operatori di sistema, manutentori e ufficiali tecnici dell'APR secondo la normativa aeronautica vigente Il programma mira a ottenere un elevato standard di Interoperabilità e standardizzazioneinteroperabilità dei sistemi su differenti classi di Unità navali della Marina. A livello NATO e EU, sarà assicurata l'interoperabilità dei sistemi/apparati nei termini indicati dagli STANAG (NATO Standardization Agreement) in vigore e dalle altre prescrizioni applicabili. I Rapporti con l'industriasettori industriali interessati sono quelli dell'industria aerospaziale, elettronica, cantieristica navale, meccanica e di armamenti. Il programma prevede il coinvolgimento di molteplici industrie sia nazionali che estere. Le Aree geografiche interessatearee geografiche coinvolte saranno gli USA (con una quota di ritorno industriale sul territorio nazionale) e le regioni Lombardia e Lazio in cui hanno sede le principali aziende che sviluppano APR e che realizzano il sistema di combattimento navale, nonché Liguria e Puglia, ove verranno modificate le Unità navali. La possibilità di sviluppare sistemi APR Nazionali, la loro certificazione e integrazione sulle Unità navali sono - secondo la scheda illustrativa - fattori di sicura appetibilità per Prospettive di exportnazioni estere interessate ad acquisire tali capacità e consentirà alle imprese nazionali di innalzare ulteriormente il proprio livello di ambizione, nonché la capacità di rispondere alle esigenze del mercato globale, anche in chiave internazionale e di export. Il programma è concepito secondo un Durata e costo del programmapiano di sviluppo pluriennale, di presumibile avvio nel 2023 e della durata complessiva ipotizzata di 14 anni (fino al 2023-2036). Si valuti l'opportunità di adeguare la data di presumibile inizio al corrente anno 2024, anche nel cronoprogramma dei pagamenti. L'onere previsionale complessivo del programma è di 191,7 M€ a condizioni economiche 2023, di cui risultano finanziati 21,59 M€ a valere sul bilancio ordinario della Difesa. La prima fase consente di finalizzare lo studio per l'integrazione fisica e funzionale di sistemi RUAV (Rotorcaft unmanned aerial vehicle) su Unità navali della classe Pattugliatori Polivalenti di Altura (PPA) e l'acquisizione di una prima aliquota di sistemi APR leggeri/tattici integrati con le Unità Navali. Le fasi successive, nel rispetto di una logica incrementale e progressiva, da finanziare per il restante valore previsionale di 170,11 M€, mirano a raggiungere il completamento della capacità tramite: - l'acquisizione di ulteriori sistemi APR ad Ala Fissa, Ala Rotante ovvero VTOL (tecnologia in fase di forte sviluppo sul mercato); - la modifica per l'integrazione di ulteriori UN; - corsi a favore del personale; - l'approvvigionamento di sistemi per la formazione/simulazione; - l'adeguamento delle infrastrutture; - servizi di supporto logistico. Si valuti l'opportunità di precisare che i provvedimenti relativi alle fasi successive alla prima per il completamento del programma saranno sottoposti al parere parlamentare.
La scheda tecnica riporta anche un Cronoprogramma dei pagamenticronoprogramma previsionale dei pagamenti – specificando il suo valore meramente indicativo:
Oneri espressi in milioni di Euro (M€)
La scheda rileva come l'acquisizione di sistemi di Aeromobili a pilotaggio remoto (APR) di classe leggeri e tattici imbarcati sulle unità della Marina Militare, pur coinvolgendo direttamente industrie già leader nel settore, avrebbe comunque un indiretto positivo impatto sulle PMI italiane, in particolar modo di quelle che si trovano nelle regioni di Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Puglia, Toscana, Liguria e Sicilia, che operano nel settore dei servizi e delle forniture di apparati e sistemi riguardanti i settori industriali dell'industria aerospaziale, elettronica, cantieristica navale, meccanica e di armamenti; del loro operato, infatti, secondo la scheda, si avvarranno le idustrie leader del settore direttamente coinvolte dal programma in esame. In questa prospettiva, le principali aree di interesse sono le seguenti: - costruzioni aerospaziali; - progettazione, integrazione e supporto di apparati elettronici e avionici ad alto contenuto tecnologico; - impianti meccanici aeronautici; - progettazione e realizzazione di infrastrutture informatiche e gestione di sistemi; - cantieristica navale specializzata; - logistica integrata. Nella scheda tecnica si legge infine che il programma in esame, oltre al soddisfacimento dell'esigenza capacitiva, consentirebbe ritorni industriali e di accrescimento del know-how per la progettazione e produzione in Italia di APR Militari in grado di consolidare la leadership italiana dell'industria militare sui mercati internazionali.
Nel Documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2032-2025 il programma in esame è citato pagina 22 del Tomo II, tra i programmi di previsto avvio, Con il medesimo profilo programmatico degli stanziamenti (21,59 milioni di euro fino al 2026). Tuttavia come anno finale nel DPP viene indicato il 2028.
Riguardo alle condizioni contrattuali e facoltà di recesso, la relazione precisa che le norme che disciplinano la materia contrattuale pubblica nell'ordinamento, peraltro di derivazione comunitaria, sono rappresentate dal nuovo Codice dei Contratti (D.Lgs. 31 marzo 2023 n. 36). Il nuovo Codice dei contratti pubblici (D. Lgs. 36/2023) è entrato in vigore il 1° aprile 2023, con efficacia a partire dal 1° luglio 2023 (art. 229). Conseguentemente, il precedente Codice (D. Lgs. 50/2016) è abrogato dal 1° luglio 2023 (art. 226), rimanendo, tuttavia, applicabile alle procedure i cui avvisi o bandi siano stati pubblicati prima di tale data. Per quanto riguarda i settori della difesa e della sicurezza nazionale, le norme applicabili del nuovo Codice del 2023 sono rappresentate dalle seguenti disposizioni: l'articolo 136 (Difesa e sicurezza), l'articolo 137 (Contratti misti concernenti aspetti di difesa e sicurezza), l'articolo 138 (Contratti e concorsi di progettazione aggiudicati o organizzati in base a norme internazionali), l'articolo 139 (Contratti secretati) e l'Allegato II.20 (Appalti e procedure nel settore difesa e sicurezza). Entrando nel merito, l'art. 136 dispone che tutti i contratti sono assoggettati alle previsioni del Codice, fatta eccezione per quelli che rientrano nell'ambito applicativo del decreto legislativo 15 novembre 2011, n. 208, che disciplina i contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture nei settori della difesa e sicurezza, in recepimento della direttiva 2009/81/CE, di cui il D.P.R. 13 marzo 2013, n. 49 rappresenta il regolamento attuativo. L'applicazione del Codice è in ogni caso esclusa per gli appalti pubblici e per i concorsi di progettazione, quando la tutela degli interessi essenziali di sicurezza dello Stato non possa essere garantita mediante misure idonee e volte anche a proteggere la riservatezza delle informazioni che le amministrazioni aggiudicatrici rendono disponibili in una procedura di aggiudicazione dell'appalto. L'art. 137, dedicato ai contratti misti, distingue il regime applicabile nel caso che le diverse parti siano oggettivamente separabili: ove separabili, il regime giuridico previsto è determinato in base alle caratteristiche della parte separata; in caso contrario, interviene un regime giuridico differenziato, che tende ad escludere l'applicazione del Codice in favore del decreto legislativo 208/2011 o in alternativa dell'art. 346 del TFUE. Resta fermo il principio di fondo secondo il quale la decisione di aggiudicare un appalto unico o una concessione unica non può essere adottata allo scopo di escludere l'applicazione del Codice o del decreto legislativo 208/2011. L'articolo 139 detta poi la disciplina dei contratti secretati, il cui ambito non è limitato al settore della Difesa, ma esteso a tutte le Amministrazioni in presenza delle esigenze di segretezza prescritte, consentendo di derogare alle disposizioni del codice relative alle procedure di affidamento. Da ultimo, la disciplina specifica transitoria presente nell'Allegato II.20, da sostituirsi, ai sensi dell'art. 136, comma 4 del Codice dei contrati pubblici, con un regolamento adottato con decreto del Ministero della Difesa, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, riguarda, tra l'altro, disposizioni specifiche ai contratti misti, programmazione degli interventi, casi di affidamento a un unico operatore economico, ruolo degli enti esecutori del contratto e modalità di erogazione delle anticipazioni dei pagamenti. Resta fermo che fino all'adozione del suddetto regolamento, ai sensi dell'art. 225, comma 6 del Codice dei contratti pubblici, continua ad applicarsi il regolamento D.P.R. 15 novembre 2012, n. 236, in quanto compatibile con le disposizioni del citato Allegato II.20. La disciplina del recesso dal contratto in ambito nazionale è riconducibile a quanto previsto dall'art. 123 del Codice dei contratti pubblici (D. Lgs. 36/2023) fatte salve, ovviamente, eventuali specifiche disposizioni stabilite nell'atto negoziale circa le condizioni e modalità di esercizio del recesso. L'allegato II.14 del Codice dei contratti pubblici disciplina il rimborso dei materiali, la facoltà di ritenzione della stazione appaltante e gli obblighi di rimozione e sgombero dell'appaltatore.
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I programmi di acquisizione dei sistemi d'arma presentati nella legislatura correnteNel corso dell'attuale legislatura sono stati presentati al Parlamento i seguenti programmi di acquisizione di sistemi d'arma: Atto n. 30 - programma n. SMD 28/2022 (denominato "Aeroporti Azzurri"), relativo all'ammodernamento delle basi e degli aeroporti dell'Aeronautica Militare; Atto n. 31 - programma n. SMD 29/2022 (denominato "Mezzi tattici"), relativo al rinnovamento e al mantenimento dell'Autovettura da Ricognizione (AR) e del Veicolo Multiruolo (VR) dell'esercito; Atto n. 32 - programma n. SMD 30/2022 (denominato "Caserme Verdi"), relativo alla realizzazione di caserme dell'Esercito Italiano di nuova generazione, funzionali e pienamente rispondenti alle normative vigenti in materia antisismica, di sicurezza sui luoghi di lavoro e di efficientamento energetico; Atto n. 37 - SMD 16/2022 (denominato "U212 NFS"), per la realizzazione del terzo e del quarto sottomarino tipo U212NFS e il relativo sostegno tecnico-logistico decennale; Atto n. 103 - SMD 14/2023, relativo all'approvvigionamento di sistemi d'arma High Mobility Artillery Rocket System (HIMARS) e relativi razzi guidati a favore delle unità di artiglieria terrestre dell'Esercito italiano; Atto n. 104 - SMD 22/2023, relativo all'acquisizione di due sistemi di aeromobili a pilotaggio remoto con capacità ISR e cinetiche; Atto n. 111 - SMD 06/2023 (denominato "Basi Blu"), relativo all'adeguamento e ammodernamento delle capacità di supporto logistico delle basi navali della Marina militare; Atto n. 112 - SMD 10/2023 (denominato «Volo a vela»), relativo al rinnovamento della componente volo a vela dell'Aeronautica militare mediante l'acquisto di 8 nuovi alianti e del relativo materiale e prestazioni di supporto e addestramento; Atto n. 113 - SMD 23/2023 (denominato «Rinnovamento della capacità Very Short Range Air Defence - VSHORAD dell'Esercito italiano»), relativo all'acquisizione di sistemi di difesa aerea a cortissima portata per l'Esercito; Atto n. 114 - SMD 24/2023 (denominato «Mezzi tattici aviolanciabili Ground Mobility Vehicle (GMV) Flyer»); Atto n. 115 - SMD 27/2023 (denominato «Poligoni di tiro chiusi in galleria per l'addestramento con armi da fuoco portatili»), relativo all'acquisizione e messa in opera di sistemi finalizzati alla mitigazione degli impatti ambientali delle attività addestrative dell'Esercito italiano; Atto n. 117 - SMD 02/2023, denominato "Resilienza del sistema satellitare per le telecomunicazioni governative (SICRAL-R1)"; Atto n. 118 - SMD 03/2023, denominato "Progettazione, sviluppo e acquisizione di n. 2 unità navali di tipo fregate FREMM di nuova generazione (FREMM EVO)"; Atto n. 119 - SMD 13/2023, denominato "Rinnovamento della componente corazzata (Main Battle Tank Leopard 2 e piattaforme derivate) dello strumento militare terrestre"; Atto n. 123 - SMD 07/2023, denominato «Potenziamento delle capacità ISR delle unità navali», relativo all'acquisizione di sistemi di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) di classe leggeri e tattici imbarcati sulle unità della Marina militare; Atto n. 124 - SMD 12/2023, denominato «Full Flight Simulator (FFS) rappresentativo dell'elicottero multiruolo HH169 per l'Arma dei carabinieri», relativo all'ammodernamento e rinnovamento a favore della componente ala rotante dell'Arma dei carabinieri tramite l'acquisto di un simulatore di volo.
Per un approfondimento sugli schemi di decreto presentati
nella precedente legislatura si rinvia al seguente focus
I programmi d'arma presentati al Parlamento nella XVIII legislatura.
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