Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Bilancio
Titolo: Legge di bilancio 2022 - Stati di previsione dei Ministeri
Serie: Progetti di legge   Numero: 501/Volume III
Data: 23/11/2021
Organi della Camera: 16a Leg. - V Bilancio

 

 

 

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Dossier n. 474 – Volume III

 

 

 

 

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Progetti di legge n. 501 - Volume III

 

 

 

 

Il presente dossier è articolato in tre volumi:

§  Volume I - Articoli 1-102;

§  Volume II – Articoli 103-219;

§  Volume III – Stati di previsione dei Ministeri.

 

 

 

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INDICE

 

1. La disciplina contabile della Sezione II. 3

2. Analisi del Bilancio dello Stato per il 2022-2024

§  2.1 La struttura del bilancio 2022-2024. 11

§  2.2. Le dotazioni di bilancio a legislazione vigente. 12

§  2.3. Le previsioni del bilancio integrato a seguito della manovra. 19

§  2.4. Analisi della manovra effettuata con la Sezione II 34

§  2.5. Analisi delle spese complessive per Missioni 44

§  2.6. Le spese finali dei Ministeri 50

Stati di previsione

§  Stato di previsione dell’entrata (Tabella n. 1) 55

§  Ministero dell’economia e delle finanze (Tabella n. 2) 61

§  Ministero dello sviluppo economico (Tabella n. 3) 73

§  Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Tabella n. 4) 86

§  Ministero della giustizia (Tabella n. 5) 92

§  Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Tabella n. 6) 98

§  Ministero dell’istruzione (Tabella n. 7) 111

§  Ministero dell’interno (Tabella n. 8) 117

§  Ministero della transizione ecologica (Tabella n. 9) 126

§  Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
(Tabella n. 10)
133

§  Ministero dell’università e della ricerca (Tabella n. 11) 143

§  Ministero della Difesa (Tabella n. 12) 150

§  Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
(Tabella n. 13)
157

§  Ministero della cultura (Tabella n. 14) 167

§  Ministero della salute (Tabella n. 15) 177

§  Ministero del turismo (Tabella n. 16) 186

Rapporto annuale sulle spese fiscali 2021. 193

 


1. La disciplina contabile della Sezione II

La parte contabile della legge di bilancio, recata dalla Sezione II del provvedimento, contiene il bilancio a legislazione vigente e le variazioni non determinate da innovazioni normative, vale a dire quelle relative alla flessibilità verticale ed orizzontale nonché quelle relative ai rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni.

Si ricorda, infatti, che a seguito della riforma operata nel 2016 (con la legge n.163/2016 e i D.Lgs. n. 90 e n. 93 del 2016), la parte contabile del bilancio – che nella passata concezione del bilancio come legge meramente formale si limitava ad esporre i fattori legislativi di spesa senza poterli modificare[1] - contenuta nella Sezione II è venuta ad assumere un contenuto sostanziale, potendo incidere direttamente, attraverso rimodulazioni ovvero rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni, sugli stanziamenti relativi a leggi di spesa vigenti[2].

Le previsioni contenute nella Sezione II (art. 21, co. 1-sexies, legge n. 196/2009):

§  sono formate sulla base della legislazione vigente, la quale tiene conto dell'aggiornamento delle previsioni relative alle spese per oneri inderogabili e alle spese di fabbisogno nonché delle rimodulazioni compensative che interessano anche i fattori legislativi[3];

§  evidenziano, per ciascuna unità di voto, gli effetti delle variazioni derivanti dalle disposizioni contenute nella Sezione I. In tal modo, la Sezione II fornisce, per ciascuna unità di voto, previsioni c.d. “integrate” con gli effetti della manovra, riguardo alle scelte allocative contenute nei programmi di spesa che costituiscono l’unità di voto.

 

La presentazione alle Camere del disegno di legge di bilancio è stabilita entro il termine del 20 ottobre di ogni anno (art. 7, L. n. 196/2009).

Nel caso in cui il bilancio non sia approvato entro il 31 dicembre, la Costituzione prevede la concessione al Governo dell’esercizio provvisorio. La normativa contabile conferma che l’esercizio provvisorio del bilancio può essere concesso soltanto per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi (articolo 32).

1. Le unità di voto parlamentare

Le unità di voto esposte nella Sezione II sono individuate (art. 21, co. 2, L. 196):

a) per le entrate, con riferimento alla tipologia di entrata;

A titolo esemplificativo, per le entrate tributarie (Titolo I), le unità di voto sono rappresentate dai tributi più importanti (Imposta sui redditi, IRES, IVA), ovvero da raggruppamenti di tributi con caratteristiche analoghe (imposte sostitutive, imposte sui generi di monopolio, ecc.); per i restanti titoli, è indicata la tipologia del provento per aggregati più o meno ampi (proventi speciali, redditi da capitale, ecc.).

b) per le spese, con riferimento ai programmi, intesi quali aggregati di spesa con finalità omogenea diretti al perseguimento di risultati, definiti in termini di beni e di servizi finali, allo scopo di conseguire gli obiettivi stabiliti nell'ambito delle missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa.

La classificazione del bilancio per missioni e programmi è volta a mettere in evidenza la relazione tra risorse disponibili e finalità delle politiche pubbliche, e a rendere più agevole l’attività di verifica dei risultati raggiunti con la spesa pubblica. A tal fine, la legge di contabilità prevede la corrispondenza tra le risorse e il livello amministrativo/responsabile con l’affidamento di ciascun programma a un unico centro di responsabilità amministrativa[4].

Per quanto concerne i contenuti, l’unità di voto deve indicare (art. 21, co. 3):

§  l'ammontare presunto dei residui attivi o passivi alla chiusura dell'esercizio precedente a quello cui il bilancio si riferisce;

§  l'ammontare delle entrate che si prevede di accertare e delle spese che si prevede di impegnare (competenza) nonché l'ammontare delle entrate che si prevede di incassare e delle spese che si prevede di pagare (cassa), nell'anno cui il bilancio si riferisce;

§  le previsioni delle entrate e delle spese relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale.

Costituiscono oggetto di approvazione parlamentare le previsioni di entrata e di spesa, di competenza e di cassa, relative sia all’anno cui il bilancio si riferisce sia quelle relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale. Soltanto le previsioni del primo anno costituiscono, tuttavia, limite alle autorizzazioni di impegno e pagamento.

Le spese del bilancio dello Stato sono inoltre classificate a seconda della natura dell'autorizzazione di spesa sottostante, cui si collega il diverso grado di flessibilità e di manovrabilità della spesa stessa, ai fini dell’applicazione della disciplina della flessibilità del bilancio (cfr. paragrafo seguente).

Le spese sono classificate in:

§  oneri inderogabili, ossia spese vincolate a particolari meccanismi o parametri che ne regolano l'evoluzione, determinati sia da leggi sia da altri atti normativi, tra cui rientrano le cosiddette spese obbligatorie (vale a dire, le spese relative al pagamento di stipendi, assegni, pensioni, le spese per interessi passivi, quelle derivanti da obblighi comunitari e internazionali, le spese per ammortamento di mutui, nonché quelle così identificate per espressa disposizione normativa);

§  fattori legislativi, ossia spese autorizzate da espressa disposizione legislativa che ne determina l'importo, considerato quale limite massimo di spesa, e il periodo di iscrizione in bilancio;

§  spese di adeguamento al fabbisogno, ossia spese diverse dagli oneri inderogabili e dai fattori legislativi, quantificate tenendo conto delle esigenze delle amministrazioni.

Per ciascun programma, la quota della spesa per oneri inderogabili, fattore legislativo e adeguamento al fabbisogno è indicata in appositi allegati agli stati di previsione.

2. Le variazioni degli stanziamenti di bilancio da fattore legislativo

La c.d. flessibilità di bilancio consente alle amministrazioni di incidere sulle dotazioni finanziarie di spesa relative ai fattori legislativi, al fine di modulare le risorse loro assegnate secondo le necessità connesse al raggiungimento degli obiettivi di spesa.

L’articolo 23, comma 3, della legge n. 196 consente, nella Sezione II, per motivate esigenze e nel rispetto dei saldi programmati di finanza pubblica:

a)    la rimodulazione in via compensativa tra le dotazioni di spesa relative a fattori legislativi all’interno di ciascuno stato di previsione, anche tra missioni diverse, fermo restando la preclusione dell'utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti (c.d. rimodulazione verticale).

È consentita altresì la rimodulazione delle quote annuali delle autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale, nel rispetto del vincolo finanziario complessivo, ai sensi dell'art. 30, co. 2, per l’adeguamento delle dotazioni finanziarie al Cronoprogramma dei pagamenti (c.d. rimodulazione orizzontale). In questo caso, le rimodulazioni coinvolgono una singola autorizzazione di spesa e trovano compensazione nell’ambito del periodo pluriennale di riferimento. Per le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale è inoltre prevista la reiscrizione nella competenza degli esercizi successivi delle somme non impegnate alla chiusura dell'esercizio (cfr. più in dettaglio il Box successivo);

b)    il rifinanziamento, definanziamento e riprogrammazione delle dotazioni finanziarie di spesa di parte corrente e in conto capitale, previste a legislazione vigente, relative ai fattori legislativi, per un periodo temporale anche pluriennale. Tali variazioni di autorizzazioni legislative di spesa, in quanto non compensativi, concorrono alla manovra di finanza pubblica[5].

L’articolo 21, comma 12-ter, della legge di contabilità prevede pertanto che nella Relazione tecnica che accompagna il disegno di legge di bilancio sia esposto un apposito prospetto riassuntivo degli effetti finanziari derivanti dalle riprogrammazioni e dalle variazioni quantitative disposte nella Sezione II ai sensi dell'art. 23, comma 3, sul saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato e sul saldo di cassa delle amministrazioni pubbliche e sull'indebitamento netto del conto consolidato delle amministrazioni pubbliche.

Di tutte le variazioni (compensative o meno) relative ai fattori legislativi di spesa è data esplicita evidenza contabile in appositi allegati al deliberativo di ciascuno stato di previsione della spesa, che vengono aggiornati all'atto del passaggio dell'esame del provvedimento tra i due rami del Parlamento.

 

Il comma 1-ter dell’articolo 23 della legge di contabilità stabilisce che le previsioni pluriennali di spesa, iscritte nel bilancio dello Stato sono formulate mediante la predisposizione di un apposito piano finanziario dei pagamenti (detto Cronoprogramma), che reca le indicazioni sui pagamenti che si prevede di effettuare nel triennio. Fermo restando l'ammontare complessivo degli stanziamenti autorizzati dalla normativa vigente, le dotazioni di competenza in ciascun anno si devono adeguare a tale piano; per la dotazione di cassa, va distinta la parte destinata al pagamento delle somme iscritte in conto residui da quella destinata al pagamento delle somme in conto competenza. Ciò al fine di rafforzare l’attendibilità degli stanziamenti di cassa e anche della previsione dei residui presunti, introducendo uno stretto vincolo tra quanto viene iscritto in bilancio in termini di cassa e residui e le risultanze del cronoprogramma dei pagamenti.

Per le leggi pluriennali di spesa in conto capitale, l’art. 30, co. 1 e 2, della legge di contabilità consente, con la Sezione II:

a)     la rimodulazione delle quote annuali, fermo restando l’ammontare complessivo autorizzato dalla legge – o, nel caso di spese a carattere permanente, degli stanziamenti autorizzati dalla legge nel triennio di riferimento - in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti al fine di adeguare gli stanziamenti di competenza alla previsione degli effettivi pagamenti.

      Le autorizzazioni di spesa pluriennali in conto capitale in ordine alle quali è esercitabile tale facoltà sono soltanto quelle oggetto di monitoraggio e di rendicontazione ai fini dell’allegato alla Nota di aggiornamento al DEF;

b)     per le sole autorizzazioni di spesa a carattere non permanente, la reiscrizione nella competenza degli esercizi successivi delle somme non impegnate alla chiusura dell'esercizio. Tale facoltà è stata estesa in via sperimentale anche alle autorizzazioni di spesa a carattere permanente e a quelle annuali, per il triennio 2019-2021 (dall’art. 4-quater del D.L. n. 32/2019, c.d. Sblocca cantieri), estesa poi all’anno 2022 dall’art. 15, comma 5, del D.L. n. 77/2021 (Governance del PNRR).

      La medesima facoltà di reiscrizione è esercitabile anche per i residui di stanziamento provenienti dagli esercizi precedenti a quello consuntivato, così come previsto dall’art. 34-ter, comma 1, della legge di contabilità.

In appositi allegati al deliberativo del ddl di bilancio è data esplicita evidenza sia delle rimodulazioni orizzontali delle leggi pluriennali in conto capitale sia delle reiscrizioni delle somme stanziate e non impegnate nella competenza degli esercizi successivi.

4. Classificazione delle entrate e delle spese

La classificazione delle voci di entrata si articola su cinque livelli di aggregazione (art. 25, L. 196):

a)   titoli, a seconda della loro natura:

§  titolo I: entrate tributarie;

§  titolo II: entrate extra-tributarie;

§  titolo III: entrate derivanti da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti;

§  titolo IV: entrate derivanti da accensione di prestiti.

I primi tre titoli rappresentano le entrate finali; il quarto titolo corrisponde in sostanza all’entità del ricorso al mercato finanziario;

b)   ricorrenti e non ricorrenti, a seconda che si riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata ad alcuni esercizi;

c)    tipologia di entrata, ai fini dell’unità di voto e dell’accertamento dei cespiti;

d)   categorie, secondo la natura dei cespiti;

e)    unità elementari di bilancio, ai fini della gestione e della rendicontazione, che possono eventualmente essere suddivise in articoli.

La classificazione delle voci di spesa si articola su tre livelli:

a)   missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici della spesa;

b)   programmi, ossia le unità di voto parlamentare, aggregati finalizzati al perseguimento degli obiettivi indicati nell’ambito delle missioni;

c)    unità elementari di bilancio, che rappresentano le unità di gestione e rendicontazione – attualmente i capitoli - eventualmente ripartite in articoli (corrispondenti agli attuali piani di gestione).

Con il D.Lgs. n. 90/2016 sono state introdotte nel bilancio dello Stato le azioni, quali ulteriore articolazione dei programmi, volte a specificare ulteriormente la finalità della spesa. Al momento, esse rivestono carattere meramente conoscitivo, ad integrazione della classificazione per capitoli.

Le azioni sono rappresentate in un apposito prospetto dell’atto deliberativo, collocato dopo i quadri generali riassuntivi, che riporta il bilancio per Missione, Programma e Azione dello Stato nella sua interezza.

 

Le azioni, disciplinate dall’art. 25-bis della legge di contabilità – individuate con il D.P.C.M. 14 ottobre 2016 ed adottate a partire dall’esercizio finanziario 2017 in via sperimentale – costituiscono un ulteriore livello di dettaglio dell’unità di voto parlamentare per chiarire cosa si realizza con le risorse finanziarie e per quali scopi. Esse sono destinate, in prospettiva, a costituire le unità elementari del bilancio dello Stato anche ai fini gestionali e di rendicontazione, in sostituzione degli attuali capitoli di bilancio.

Il definitivo passaggio all'adozione delle azioni sarà valutato in base agli esiti di una Relazione sull'efficacia delle azioni, predisposta annualmente dalla Ragioneria generale dello Stato, sentita la Corte dei Conti. La prima Relazione è stata presentata al Parlamento il 12 ottobre 2018 (Doc. XXVII, n. 2). La seconda Relazione è stata presentata il 17 luglio 2019 (Doc. XXVII, n. 7). Con successivo D.P.C.M. sarà individuato l'esercizio finanziario a partire dal quale le azioni costituiranno le unità elementari del bilancio.

Fino ad allora, le unità elementari di bilancio continueranno ad essere rappresentate dai capitoli, secondo l’oggetto della spesa; ed i programmi di spesa manterranno la suddivisione in macroaggregati per spese di funzionamento (interventi, trattamenti di quiescenza, oneri del debito pubblico, oneri comuni di parte corrente o in conto capitale).

Le spese del bilancio dello Stato sono esposte nel disegno di legge secondo le tradizionali classificazioni economica e funzionale.

La legge di contabilità prevede che tali classificazioni si conformino ai criteri adottati in contabilità nazionale per i conti del settore della pubblica amministrazione. È pertanto prevista la presentazione, in allegato allo stato di previsione del Ministero dell’economia, di un quadro contabile da cui risultino le categorie in cui viene classificata la spesa secondo l'analisi economica e le classi, fino al terzo livello della classificazione COFOG (comparti di attività in cui si articolano le aree di intervento delle politiche pubbliche), in cui viene ripartita la spesa secondo l'analisi funzionale. In appendice a tale quadro contabile sono previsti appositi prospetti illustrativi degli incroci tra i diversi criteri di classificazione. È richiesto altresì, in apposito prospetto, il raccordo tra le classi COFOG e le missioni e i programmi di spesa, nonché tra il bilancio dello Stato e il sistema di contabilità nazionale. I suddetti prospetti devono essere aggiornati dopo l’approvazione della legge di bilancio.

5. La struttura della Sezione II del bilancio di previsione

La Sezione II del disegno di legge di bilancio è costituita dallo stato di previsione dell’entrata e dagli stati di previsione della spesa relativi ai singoli Ministeri. Il deliberativo di ciascuno stato di previsione della spesa (Tomo III del ddl) espone gli stanziamenti relativi ai singoli programmi di spesa del Ministero, che costituiscono l’unità di voto parlamentare, e riporta i seguenti Allegati:

§  Rimodulazioni compensative verticali di spese per fattori legislativi e per adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (art.23 c.3, lett.a);

§  Rimodulazioni compensative orizzontali di spese per adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (art.23 c.3, lett.a) e art. 30, co. 2, lett. a);

§  Rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni previste a legislazione vigente (art.23 c.3, lett.b);

§  Dettaglio, per unità di voto, delle spese per oneri inderogabili, fattore legislativo e adeguamento al fabbisogno (art. 21, c.4);

§  Reiscrizione somme non impegnate (art. 30 c.2).

 

Gli stati di previsione dell’entrata e della spesa sono altresì esposti in specifici Allegati al disegno di legge (Tabelle da 1 a 15, tante quante sono i Ministeri con portafoglio).

Ogni stato di previsione della spesa presenta i seguenti elementi informativi:

?        la nota integrativa, che contiene gli elementi informativi delle specifiche voci di bilancio (il contenuto di ciascun programma con riferimento alle azioni sottostanti, le risorse finanziarie ad esso destinate per il triennio con riguardo alle categorie economiche, le norme autorizzatorie che lo finanziano); il piano degli obiettivi, intesi come risultati che le amministrazioni intendono conseguire, correlati a ciascun programma, e i relativi indicatori di risultato in termini di livello dei servizi e di interventi;

?        per ogni programma, la ripartizione in unità elementari di bilancio dei relativi stanziamenti;

?        un riepilogo delle dotazioni di ogni programma secondo l'analisi economica e funzionale.

Oltre al bilancio finanziario, ogni stato di previsione della spesa reca, infine, il budget dei costi della relativa Amministrazione.

Di tali elementi informativi è richiesto l’aggiornamento al momento dell’approvazione della legge di bilancio. Per il budget dei costi, è previsto l’aggiornamento anche sulla base del disegno di legge di assestamento (art. 33, co. 4-octies).

Agli stati di previsione della spesa dei singoli Ministeri sono allegati, secondo le rispettive competenze, degli elenchi degli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria.

Allo stato di previsione dell'entrata è allegato un rapporto annuale sulle spese fiscali, che elenca qualunque forma di esenzione, esclusione, riduzione dell'imponibile o dell'imposta ovvero regime di favore, derivante da disposizioni normative vigenti.

 

L’articolo 21 della legge di contabilità dispone l'approvazione, con distinti articoli, dello stato di previsione dell'entrata, di ciascuno stato di previsione della spesa, dei totali generali della spesa nonché del quadro generale riassuntivo.

Esso dispone, inoltre, che nella Sezione II del disegno di legge di bilancio sia annualmente stabilito, con apposita norma:

§  l'importo massimo di emissione di titoli dello Stato, in Italia e all'estero, al netto di quelli da rimborsare, in relazione alla indicazione del fabbisogno del settore statale (art. 21, co. 11-ter). La norma è contenuta nell’articolo del ddl che approva lo stato di previsione del Ministero dell’economia e finanze;

§  l’entità dei fondi di riserva, iscritti nell’ambito del MEF: Fondo di riserva per le spese obbligatorie, Fondi speciali per la reiscrizione in bilancio di residui passivi perenti delle spese correnti e in conto capitale, Fondo di riserva per le spese impreviste e Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa (art. 21, co. 15).

L’articolo 21 dispone inoltre la predisposizione della nota di variazioni in caso di variazioni apportate al disegno di legge di bilancio (sia in I che in II Sezione) nel corso della discussione parlamentare.

Per ciascuna unità di voto la nota evidenzia, distintamente con riferimento sia alle previsioni contenute nella seconda sezione sia agli effetti finanziari derivanti dalle disposizioni della prima sezione, le variazioni apportate rispetto al testo del disegno di legge presentato dal Governo ovvero rispetto al testo approvato nella precedente lettura parlamentare.

Si ricorda, infine, che alla data di entrata in vigore della legge di bilancio, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, le unità di voto parlamentare sono ripartite in unità elementari di bilancio (capitoli) ai fini della gestione e della rendicontazione.

2. Analisi del Bilancio dello Stato per il 2022-2024

2.1 La struttura del bilancio 2022-2024

I prospetti deliberativi del disegno di legge di bilancio 2022-2024 (A.S. 2448) sono impostati secondo la struttura contabile per Missioni e Programmi, finalizzata a privilegiare il contenuto funzionale della spesa, con l’indicazione sotto ciascun Programma delle azioni che lo compongono.

Il bilancio per il 2022 è articolato in 34 missioni, che rappresentano le funzioni principali della spesa pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici, e 182 programmi di spesa (rispetto ai 177 dello scorso anno), che costituiscono le unità di voto parlamentare.

Le azioni sottostanti i programmi di spesa sono 725 (erano 708 nel bilancio 2021), ovvero 575 al netto di quelle che rappresentano le spese per il personale del programma. Le azioni sono rappresentate in un prospetto dell’atto deliberativo, collocato dopo i quadri generali riassuntivi, che riporta, a scopo conoscitivo, l’articolazione del bilancio dello Stato per Missione, Programma e Azione. Anche ciascuna tabella riporta per unità di voto l’articolazione in azioni, per consentire una migliore comprensione dell’allocazione della spesa alle varie politiche pubbliche.

Rispetto alla precedente legge di bilancio, gli stati di previsione della spesa sono aumentati di un’unità, passando da 14 a 15, per l’istituzione nel corso del 2021 del Ministero del turismo, a cui sono state trasferite le funzioni in materia di turismo in precedenza attribuite al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (ora denominato Ministero della cultura).

La Relazione illustrativa precisa che il disegno di legge di bilancio 2022-2024 tiene conto del processo di riorganizzazione che ha interessato diversi Ministeri nel corso del 2021, con un notevole impatto sulla composizione e articolazione degli stati di previsione della spesa. Per quanto attiene alle unità di voto, rispetto alla precedente legge di bilancio, risultano 5[6] programmi di nuova istituzione. Per approfondimenti si veda l’apposita Appendice (A.S. 2448, Tomo I, pag. 61 e ss.).

 

Nei prospetti deliberativi, le previsioni delle entrate e delle spese del bilancio dello Stato sono presentate integrando gli stanziamenti a legislazione vigente con gli effetti delle modifiche proposte dal medesimo disegno di legge di bilancio, al fine di dare evidenza contabile alla manovra effettuata sia con le innovazioni normative della Sezione I che con le variazioni operate su leggi di spesa preesistenti con la Sezione II.

I prospetti deliberativi della Sezione II riportano, su separate colonne:

§  le previsioni a legislazione vigente, che includono l’aggiornamento delle previsioni per le spese per oneri inderogabili e fabbisogno e le rimodulazioni compensative di spese relative a fattori legislativi e per l’adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (verticali e orizzontali), proposte dalle amministrazioni in sede di formazione del bilancio, cui viene data apposita evidenza contabile;

§  le proposte di modifica della legislazione vigente (rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni) che non richiedono la previsione di una specifica disposizione normativa, effettuate con la Sezione II;

§  gli effetti finanziari imputabili alle innovazioni normative introdotte con la Sezione I del disegno di legge di bilancio, esposti separatamente.

Le previsioni complessive del disegno di legge di bilancio – il c.d. bilancio integrato – sono determinate come somma degli stanziamenti previsti in Sezione II e degli effetti finanziari della Sezione I.

2.2. Le dotazioni di bilancio a legislazione vigente

In base alla legge di contabilità, la legislazione vigente ricomprende, oltre agli effetti del quadro normativo in essere, le rimodulazioni di spese predeterminate da leggi vigenti (art. 23, co. 3) e le stabilizzazioni, in entrata e in spesa, di alcune entrate riassegnabili (art. 23, co. 3-ter).

Relativamente al quadro normativo in essere, la relazione illustrativa al ddl di bilancio 2022-2024 sottolinea che gli stanziamenti a legislazione vigente, esposti nei prospetti deliberativi, tengono conto degli effetti dei provvedimenti disposti dal Governo nel corso del 2021 e negli anni precedenti, ed in particolare, delle misure adottate dal Governo per fronteggiare l’epidemia COVID-19 e per il finanziamento del programma complementare al PNRR, le quali hanno determinato modifiche significative rispetto alle previsioni di bilancio iniziali, non solo per l’anno in corso ma anche per il successivo triennio di previsione.

Le misure di maggior rilievo sotto il profilo finanziario o della riallocazione delle voci di bilancio incluse nella previsione a legislazione vigente del bilancio 2022-2024 sono quelle relative ai DD.LL. n. 59 del 2021, n. 73 del 2021, n. 77 del 2021, n. 79 del 2021 e n. 80 del 2021.


 

Impatto dei provvedimenti adottati nel 2021 sulla legislazione vigente

Gli stanziamenti previsti dal presente disegno di legge di bilancio 2022-2024 includono gli effetti delle disposizioni legislative adottate al momento della sua predisposizione.

Si tratta principalmente dei decreti legge n. 41 del 2021 (c.d. Sostegni), in materia di in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19; n. 59, istitutivo del Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e recante altre misure urgenti per gli investimenti; n. 73 (c.d Sostegni-bis) recante misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali; n. 77, in materia di Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure; n. 79, in materia di assegno temporaneo per figli minori; n. 80, in materia di rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia.

Tali provvedimenti, in coerenza con le autorizzazioni di ricorso all’indebitamento approvate dal Parlamento, hanno determinato un peggioramento del saldo netto da finanziare di circa 85,3 miliardi nel 2021 in termini di competenza (circa 97,7 miliardi in termini di cassa) e di circa 10 miliardi nel 2022, 2023 e 2024, in termini di competenza e di cassa.

Sulle entrate finali gli effetti di questi provvedimenti risultano di modesta entità nel biennio 2021-2022. Sul versante della spesa, data la natura emergenziale di una quota significativa di tali provvedimenti, la maggior parte delle misure dispiega i suoi effetti soprattutto nell’esercizio 2021. Negli anni successivi, le maggiori spese si riducono in misura significativa: l’incremento complessivo passa infatti da oltre 87,5 miliardi di euro per l’anno in corso a circa 10,4 miliardi nel 2022, 9 miliardi nel 2023 e circa 0,7 miliardi nel 2024.

Per un approfondimento sull’impatto delle misure varate nel 2021, si rinvia a quanto esposto nella Relazione illustrativa (Tomo I, pag. 25-28).

 

Nella relazione illustrativa si sottolinea che il bilancio assestato 2021, in relazione al calendario previsto per la sua presentazione, include solo in parte l'effetto delle suddette misure adottate nel corso del 2021.

Per rendere omogenei i due aggregati finanziari, ai fini di un confronto delle previsioni 2022-2024 con i dati del 2021, le previsioni assestate sono state pertanto integrate con gli effetti derivanti da queste ultime variazioni.

Gli effetti di questa integrazione sono illustrati nella tavola che segue.

Tabella 1 – Confronto previsioni assestate 2021 e previsioni assestate con ulteriori variazioni

(competenza - valori in milioni di euro)

 

2021

 

Previsioni assestamento

Decreti legge

Previsioni assestate integrate

Tributarie

506.608

-827

505.781

Extratributarie

73.989

2.269

76.258

Entrate per alienazione e ammort. beni patrim.

1.792

0

1.792

Entrate finali

582.389

1.442

583.831

Spese correnti netto interessi

622.435

30.331

652.766

Interessi

78.250

0

78.250

Spese conto capitale

114.552

18.975

133.527

Spese finali

815.237

49.305

864.543

Saldo netto da finanziare

-232.849

-47.863

-280.712

Fonte: Fonte: ddl di bilancio 2022-2024 (A.S. 2448 – Tomo I, pag. 25, Tavola II.1).

Sul saldo netto da finanziare, gli effetti delle misure aggiuntive rispetto a quanto considerato nella legge di assestamento, determinano un peggioramento di circa 48 miliardi del saldo di bilancio assestato in termini di competenza, essenzialmente dovuto al forte impatto in termini di espansione della spesa pubblica delle misure emergenziali (+49,3 miliardi).

2.2.1. Le rimodulazioni e le riassegnazioni di entrate

Nelle dotazioni di bilancio a legislazione vigente sono ricomprese le rimodulazioni proposte dalle Amministrazioni in sede di formazione del bilancio, sulla base della flessibilità concessa dalla normativa vigente (art. 23, co. 3, L. 196), con l’obiettivo di realizzare una più efficiente allocazione delle risorse di bilancio in relazione alle priorità degli interventi o alle effettive capacità di spesa delle Amministrazioni.

Le dotazioni finanziarie dei fattori legislativi possono essere rimodulate in senso “verticale” (ossia in via compensativa tra diversi fattori legislativi nell’ambito dello stesso esercizio) o in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), anche per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti. Resta in ogni caso precluso l'utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti.

Di tali rimodulazioni è data evidenza contabile in appositi allegati al deliberativo di ciascuno stato di previsione, aggiornati al passaggio dell'esame del disegno di legge di bilancio tra i due rami del Parlamento, nonché nelle apposite colonne del bilancio.

Per il bilancio 2022-2024, la flessibilità è stata esercitata in misura molto limitata rispetto al totale della spesa potenzialmente interessata, interessando appena 416 milioni di euro[7].

Le rimodulazioni in senso “verticale”, ossia compensative nell’anno tra spese predeterminate da leggi vigenti (fattori legislativi), hanno determinato una riallocazione della spesa nel 2022 di circa 23 milioni di euro, ed hanno interessato principalmente il Ministero della transizione ecologica, relativamente agli stanziamenti destinati al potenziamento delle reti di ricarica presenti sul territorio nazionale per favorire la diffusione dei veicoli alimentati ad energia elettrica, e il Ministero della cultura, relativamente ai fondi destinati alle attività di restauro di beni culturali (cfr. l’Allegato agli stati di previsione).

Tabella 2 Principali rimodulazioni compensative verticali di spese per fattori legislativi per Ministero (art. 23, co 3, lett. a)

(importi in milioni di euro)

 

Flessibilita’ verticale

2022

2023

2024

Totale rimodulazioni triennio

Affari esteri

0,1

0,1

0,1

0,3

Interno

8,2

8,0

8,0

24,2

Transizione ecologica

5,0

8,0

30,0

43,0

Infrastrutture e mobilità sostenibile

0,5

0,5

0,5

1,5

Cultura

9,0

9,0

9,0

27,0

Salute

0,3

0,3

0,3

0,9

totale rimodulazioni verticali

23,1

25,9

47,9

96,9

Fonte: A.S. 2448, Tomo I, pag. 30.

Nota. Gli importi indicati per le rimodulazioni verticali si riferiscono al valore assoluto delle risorse complessivamente riallocate nell’esercizio di riferimento per consentire la rappresentazione della dimensione finanziaria dell’utilizzo di tale strumento di flessibilità. Nel complesso, si tratta di rimodulazioni compensative nell’ambito dello stesso anno

Le rimodulazioni in senso “orizzontale”, ossia tra esercizi finanziari diversi, hanno avuto un maggiore impatto sugli stanziamenti in conto capitale per effetto degli adeguamenti al cronoprogramma. L’adeguamento degli stanziamenti alle effettive previsioni di spesa ha determinato una riduzione delle previsioni di bilancio di circa 288 milioni di euro nel 2022 e di circa 30 milioni nel 2023, a fronte di un incremento delle dotazioni di bilancio nel 2024 di circa 296 milioni.

Tabella 3 - Flessibilità orizzontale (inclusi adeguamenti al cronoprogramma e rimodulazioni di leggi pluriennali) (art. 23, co 3, lett. a, art. 30, co. 2)

 (importi in milioni di euro)

 

Flessibilita’ orizzontale

2022

2023

2024

Anni successivi

Economia e finanze

-8,9

1,6

7,3

0,0

Interno

-164,7

-8,0

172,7

0,0

Transizione ecologica

-17,8

17,8

0,0

0,0

Infrastruttura e mobilità sostenibili

-18,0

0,0

18,0

0,0

Difesa

-79,4

47,0

32,5

0,0

salute

0,0

-88,7

38,7

50,0

totale rimodulazioni orizzontali

-288,8

-30,3

269,2

50,0

Fonte: A.S. 2448, Tomo I, pag. 30.

Le principali rimodulazioni hanno interessato il Ministero della difesa per oltre 79 milioni, posticipati al biennio 2023-2024, in relazione al profilo finanziario degli investimenti nei settori della componente aerea e spaziale, e il Ministero dell’interno che ha rimodulato le risorse in funzione della revisione del piano finanziario di alcune spese connesse alla ristrutturazione e manutenzione dei poli della Polizia di Stato, posticipando al 2024 spese per circa 172 milioni di euro (cfr. gli Allegati allo stato di previsione).

Con il disegno di legge di bilancio per il 2022-2024, è stata esercitata dalle Amministrazioni centrali anche la facoltà, riguardante le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale, di reiscrizione delle somme non impegnate alla chiusura dell'esercizio nella competenza degli esercizi finanziari successivi, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti (art. 30, co. 2) (cfr. Allegati agli stati di previsione).

Infine, per quel che concerne, infine, le riassegnazioni di entrate, le Amministrazioni hanno utilizzato le flessibilità concessa dall’art. 23, co. 1-bis, della legge di contabilità, che consente di iscrivere negli stati di previsione della spesa - e in quello di entrata - gli importi relativi a quote di proventi che si prevede di incassare nel medesimo esercizio quali entrate finalizzate per legge al finanziamento di specifici interventi o attività.

Con questa procedura, cosiddetta “stabilizzazione delle riassegnazioni”, si consente l’iscrizione nello stato di previsione dell’entrata, con la legge di bilancio, degli importi delle entrate finalizzate per legge i cui versamenti hanno assunto un carattere stabile e monitorabile nel tempo; al contempo, con la medesima legge di bilancio si rendono disponibili già a inizio anno negli stati di previsione della spesa gli stanziamenti corrispondenti alle entrate oggetto di stabilizzazione, favorendo l’operatività delle strutture e riducendo il carico amministrativo delle variazioni di bilancio da adottare in corso d’esercizio.

Sono interessati tutti gli stati di previsione, a eccezione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Nel complesso, il disegno di legge di bilancio 2022-2024 include la stabilizzazione di proventi finalizzati per legge che si prevede di incassare, per un ammontare di circa 1.019 milioni per il 2022, 906 milioni per il 2023 e 750 milioni per il 2024.

Dal lato della spesa, l’importo stabilizzato in bilancio ammonta a circa 942 milioni nel 2022, 818 milioni nel 2023 e 661 milioni nel 2024 nel periodo 2022-2024 (cfr. Tavole II.4.1.a e II.4.2, pag. 33-34, A.S. 2448 – Tomo I).

Tabella 4 - Entrate riassegnabili stabilizzate in previsione di spesa

 (importi in milioni di euro)                 

IMPORTI STABILIZZATI in previsione di spesa

 

2022

2023

2024

economia e finanze

697,5

584,2

427,9

sviluppo economico

27,5

27,5

27,5

giustizia

5,4

5,4

5,4

interno

40,6

40,1

40,1

Transizione ecologica

46,4

46,3

46,4

infrastrutture e mobilità sostenibili

55,5

55,5

55,5

università e ricerca

1,8

1,8

1,8

difesa

46,1

36,0

35,9

politiche agricole

5,9

5,9

5,9

cultura

5,8

5,8

5,8

salute

9,2

9,2

9,2

TOTALE

941,6

817,7

661,4

Fonte: A.S. 2448, Tomo I, pag. 33.

2.2.2 Analisi delle previsioni di entrata e di spesa a legislazione vigente

Le previsioni di entrata e di spesa a legislazione vigente - comprensive delle rimodulazioni compensative orizzontali e verticali - evidenziano i seguenti importi per gli anni 2022-2024:

Tabella 5 - Previsioni a legislazione vigente 2022-2024

(valori in milioni di euro)

 

2021

2022

2023

2024

Ass.

Ass. integr.*

 

Competenza

Competenza

Competenza

Cassa

Competenza

Cassa

Competenza

Cassa

Entrate finali
- di cui entrate tributarie

582.389
506.608

582.296
506.550

625.926
545.882

572.854
511.546

637.840
563.211

585.764
529.520

646.895
574.046

598.072
542.644

Spese finali

815.237

864.543

782.238

808.241

764.769

779.300

722.708

733.425

Saldo netto da finanziare

-232.849

-282.247

-156.312

-235.387

-126.929

-193.536

-75.813

-135.352

Risparmio pubblico

-120.088

-150.512

-30.561

-98.301

-8.874

-74.676

-1.747

-59.679

Ricorso al mercato

-509.353

-558.752

-433.659

-512.759

-437.029

-503.636

-394.489

-454.028

Fonte: ddl di bilancio 2022-2024 (A.S. 2448 – Tomo I, pag. 35-36, Tavola II.5.1 e Tavola II.5.2

* Si tratta delle previsioni assestate integrate con gli effetti derivanti dai seguenti provvedimenti:

-   D.L. n. 59/2021 (Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti);

-   D.L. n. 73/2021 (Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali);

-   D.L. n. 77/2021 (Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure);

-   D.L. n. 79/2021 (Misure urgenti in materia di assegno temporaneo per figli minori);

-   D.L.  n. 80/2021 (Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia).

In termini di competenza, per il 2022, a legislazione vigente, il saldo netto da finanziare - corrispondente alla differenza tra le entrate finali e le spese finali – presenta un disavanzo di 156,3 miliardi di euro. Il dato presenta un significativo miglioramento rispetto dato assestato del 2021 (di circa 126 miliardi), soprattutto per effetto degli interventi adottati nel corso dell’anno corrente. Rispetto alle previsioni assestate integrate del 2021, il miglioramento della previsione a legislazione vigente dipende sia dall’aumento delle entrate finali che – soprattutto - dalla diminuzione nel 2022 della spesa finale, che era stata in forte espansione nel 2021 per i provvedimenti di emergenza sanitaria.

Le entrate finali nel 2022 presentano a legislazione vigente un incremento complessivo rispetto all’assestato integrato di circa 43,6 miliardi. La variazione positiva delle entrate a legislazione vigente beneficia della stima delle maggiori entrate tributarie per 39,3 miliardi e delle entrate extra tributarie per circa 4,3 miliardi, riconducibili al miglioramento delle condizioni macroeconomiche del 2022 a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Per le spese finali si stima una riduzione di 82,3 miliardi a legislazione vigente rispetto al dato assestato 2021. Diminuiscono sia le spese correnti che le spese in conto capitale. In particolare, la spesa in conto capitale risulta in riduzione di circa 6 miliardi nel 2022 rispetto alle previsioni assestate per effetto del venir meno di alcune misure straordinarie finanziate con la decretazione d’urgenza nel 2021 relative a crediti di imposta.

Il profilo della spesa per interessi passivi, che risente dell’evoluzione attesa dei rendimenti dei titoli pubblici e del livello del debito pubblico previsto nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2021, presenta invece un andamento estremamente contenuto nel triennio di previsione.

Nel successivo biennio, per effetto dell’incremento atteso delle entrate finali (che passano dai 625,9 miliardi del 2022 ai 646,8 miliardi nel 2024) e della riduzione delle spese finali (da 782,2 nel 2022 a 722,7 nel 2024), si evidenzia un significativo miglioramento del saldo netto da finanziare, che si attesta a -126,9 miliardi di euro nel 2023 e a -75,8 miliardi nel 2024.

Il miglioramento del saldo netto nel triennio 2022-2024 si registra anche in termini di cassa, mostrando un disavanzo che passa da 235,4 miliardi di euro nel 2022, a 193,5 miliardi nel 2023 e a 135,3 miliardi nel 2024.

La differenza di importo rispetto al corrispondente saldo in termini di competenza è attribuibile, in larga parte, agli scostamenti tra le previsioni di accertamenti e degli incassi delle entrate finali per 53,1 miliardi.

Si registra una maggiore dotazione di cassa, in particolare, per il pagamento del fondo contratti (circa 4,5 miliardi), disposto per consentire il versamento all’entrata dei residui del Fondo degli anni precedenti, necessario per il pagamento degli arretrati del rinnovo dei contratti 2019-2021; per i trasferimenti correnti alle Regioni per il pagamento di residui relativi a trasferimenti a titolo di compartecipazione all’IVA e per il fondo sanitario nazionale (1,4 miliardi) e per gli stanziamenti del Fondo di riserva per l’integrazione delle autorizzazioni di cassa (7,2 miliardi).

Anche gli altri saldi evidenziano nel 2022, a legislazione vigente, valori negativi, sebbene in miglioramento rispetto al dato assestato 2021.

In particolare, il risparmio pubblico (pari alla differenza tra le entrate tributarie ed extra-tributarie e le spese correnti) risulta negativo con valori che progressivamente tendono a ridursi nel triennio di previsione, passando dai -30,5 miliardi del 2022 ai -1,7 miliardi del 2024.

Anche il ricorso al mercato evidenzia a legislazione vigente un profilo negativo nel triennio (-433,7 miliardi nel 2022, -437,1 miliardi nel 2023, riducendosi a -394,5 miliardi nel 2024).

Sono incluse nei saldi del bilancio dello Stato le voci di entrata e di spesa relative alle regolazioni contabili e debitorie[8]. Tali voci trovano esplicitazione, ai fini del raccordo con gli obiettivi programmatici di finanza pubblica, nella nota tecnico illustrativa al disegno di legge di bilancio.

2.3. Le previsioni del bilancio integrato a seguito della manovra

Nella Tavola seguente sono esposte, in termini di competenza, le previsioni del disegno di legge di bilancio per il 2022-2024 “integrate” con gli effetti della manovra, disposta con il disegno di legge di bilancio in esame (mediante le disposizioni della Sezione I e i rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni della Sezione II) e con il D.L. 21 ottobre 2021, n. 146 (c.d. decreto fiscale), che concorre a comporre la manovra complessiva. Gli effetti del D.L. n. 146/2021, sono infatti registrati nel bilancio per il 2022-2024 mediante variazioni di Sezione II.

Tabella 6 - Previsioni entrate e spese finali integrate 2022-2024

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2021

2022

2023

2024

Legge di Bilancio

Assestato e ulteriori variazioni*

bilancio integrato

Diff.
bil 2022/
Ass 2021

bilancio integrato

bilancio integrato

Tributarie

507.566

502.733

548.371

45.638

564.233

572.906

Extratributarie

70.503

71.597

77.930

6.333

72.476

70.589

Entrate alien. e ammort. beni patrim.

1.911

1.720

1.741

21

1.641

1.496

Entrate finali

579.980

576.050

628.042

51.992

638.351

644.991

Spese correnti

661.602

731.016

681.979

0

674.721

673.330

- Interessi

81.507

78.250

76.332

-1.918

76.150

76.820

- Spese correnti netto interessi

580.095

652.766

605.646

-47.120

598.572

596.510

Spese conto capitale

111.860

133.527

147.932

14.405

143.104

87.487

Spese finali

773.462

864.543

829.911

-34.632

817.825

760.817

Rimborso prestiti

287.235

276.505

277.347

842

310.100

318.675

Saldo netto da finanziare

-193.482

-288.493

-201.869

86.624

-179.474

-115.826

Risparmio pubblico

-83.533

-156.686

-55.678

101.008

-38.012

-29.835

Ricorso al mercato

-480.717

-564.997

-479.216

85.781

-489.574

-434.501

Fonte: rielaborazione dati ddl di bilancio 2022-2024 (A.S. 2448 – Tomo I, pag. 6).

* Si tratta delle previsioni assestate integrate con gli effetti derivanti dai seguenti provvedimenti:

-    D.L. n. 59/2021 (Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti);

-    D.L. n. 73/2021 (Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali);

-    D.L. n. 77/2021 (Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure);

-    D.L. n. 79/2021 (Misure urgenti in materia di assegno temporaneo per figli minori);

-    D.L.  n. 80/2021 (Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia).

Guardando all’andamento nel triennio, il saldo netto da finanziare, nell’importo integrato dalla manovra, migliora, passando da -201,8 miliardi nel 2022, a -179,4 miliardi nel 2023 per arrivare a -115,8 miliardi nel 2024.

Ciò è dovuto al progressivo incremento nel triennio delle entrate finali che, integrate con gli effetti della manovra, aumentano da 628,0 miliardi del 2022 a 638,3 miliardi nel 2023, per arrivare a 644,9 miliardi nel 2024.

Le spese finali nel bilancio integrato presentano, invece, un andamento decrescente nel triennio di riferimento, diminuendo da 829,9 miliardi del 2022 a 817,8 miliardi del 2023, fino a 760,8 miliardi nel 2024.

 

Rispetto ai saldi a legislazione vigente, riportati nel paragrafo precedente, la manovra di finanza pubblica, operata con il ddl di bilancio e con il D.L. n. 46/2021, comporta un peggioramento del saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato di circa 45,5 miliardi nel 2022.

Ciò è dovuto all’effetto congiunto atteso di un lieve aumento delle entrate finali e di un maggiore incremento delle spese finali rispetto alla legislazione vigente, per effetto delle disposizioni adottate, come evidenziato nella tavola che segue.

Tabella 7 – Effetti della manovra

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2022

2023

2024

 

BLV

manovra

bilancio integrato

BLV

manovra

bilancio integrato

BLV

manovra

bilancio integrato

Entrate finali

625.926

2.116

628.042

637.840

511

638.351

646.895

-1.904

644.991

Spese finali

782.238

47.673

829.911

764.769

53.056

817.825

722.708

38.109

760.817

Saldo netto da finanziare

-156.312

-45.557

-201.869

-126.929

-52.545

-179.474

-75.813

-40.013

-115.826

Fonte: rielaborazione dati ddl di bilancio 2022-2024 (A.S. 2448 – Tomo I, pag. 6 e 35).

In particolare, nel 2022 la manovra determina un aumento delle entrate finali rispetto alla legislazione vigente per un importo pari a circa 2,1 miliardi (dai 626 miliardi a legislazione vigente ai 628 miliardi del ddl).

Negli anni successivi, la manovra comporta maggiori entrate nel 2023 per 511 milioni e minori entrate per 1,9 miliardi nel 2024.

Le spese finali sono previste in aumento rispetto all’andamento a legislazione vigente in tutto il triennio, di circa 47,6 miliardi nel 2022 (da 782,2 miliardi a legislazione vigente a 829,9 miliardi), di 53 miliardi nel 2022 e di 38,1 miliardi nel 2024, con una prevalenza in tutto il triennio della componente di parte corrente rispetto a quella di conto capitale.

Si segnala, infine, che, in coerenza con gli obiettivi programmatici di deficit fissati dalla NADEF (ad un livello pari al -5,6 per cento del PIL nel 2022, al -3,9 per cento del PIL per il 2023 e a -3,3 per cento del PIL per il 2024), il disegno di legge di bilancio in esame fissa, all’articolo 1, il saldo netto da finanziare programmatico del bilancio dello Stato nel limite massimo di -203 miliardi nel 2022, -180,5 miliardi nel 2023 e -116,8 miliardi nel 2024, in termini di competenza.

Per quanto concerne i profili finanziari, dalla tavola di raccordo[9] tra il SNF e il conto della PA, si rileva che in corrispondenza di un saldo netto da finanziare, in termini di competenza, risultante dal disegno di legge di bilancio pari a circa 202 miliardi nel 2022, a 179 miliardi nel 2023 e a 116 miliardi nel 2024, l’indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni si attesta a circa 104 miliardi nel 2022, a 76 miliardi nel 2023 e a 65 miliardi nel 2024. Tali valori del saldo netto appaiono coerenti, al netto degli arrotondamenti, sia con il livello massimo del saldo netto da finanziare fissato dall’articolo 1 del disegno di legge di bilancio, sia con l’indebitamento netto programmatico, come risultante dai valori tendenziali riportati nella Nota di aggiornamento del DEF 2021, modificati alla luce degli effetti complessivi della manovra, come rappresentati dal prospetto riepilogativo allegato al disegno di legge di bilancio 2022.

2.3.1 Analisi della manovra sulle entrate

Per quanto riguarda le entrate - – le cui previsioni sono elaborate secondo i criteri indicati nella Nota integrativa allo Stato di previsione dell’entrata - la tabella seguente espone l’andamento delle entrate finali per il triennio 2022-2024, disaggregate per titolo, a legislazione vigente e nel bilancio integrato. Vengono riportati, per ogni anno del triennio, gli effetti del decreto-legge fiscale (n. 146/2021) e della manovra del disegno di legge di bilancio (effettuata in Sezione I).

Tabella 8 - Entrate finali. Previsioni 2022-2024

(dati di competenza- valori in milioni di euro)

 

2022

2023

2024

 

BLV

DL 146

Eff.
Sez. I

BIL integr.

BLV

DL 146

Eff.
Sez. I

BIL integr.

BLV

DL 146

Eff.
Sez. I

BIL integr.

entrate tributarie

545.882

-57

2.546

548.371

563.211

59

964

564.233

574.046

97

-1.237

572.906

Entrate Extratributarie

78.304

-36

-338

77.930

72.988

-36

-476

72.476

71.352

-36

-728

70.589

entrate per alienazioni ecc.

1.741

0

0

1.741

1.641

0

0

1.641

1.496

0

0

1.496

Entrate finali

625.926

-93

2.208

628.042

637.840

23

488

638.351

646.895

61

-1.965

644.991

Fonte: ddl di bilancio 2022-2024 (A.S. 2448 – Tomo I, pag. 16).

Le previsioni delle entrate finali per il 2022 integrate con gli effetti della manovra, in termini di competenza, risultano pari a 628 miliardi, di cui:

§  548,4 miliardi di entrate tributarie,

§  77,9 miliardi di entrate extra-tributarie,

§  1,7 miliardi di entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

Rispetto alle entrate finali previste a legislazione vigente (pari a 625,9 miliardi), la manovra determina un aumento delle entrate finali di 2,1 miliardi nel 2022.

L’aumento è determinato da maggiori entrate tributarie per 2,5 miliardi, a fronte di minori entrate extratributarie per -0,4 miliardi.

L’aumento delle entrate è da riconnettere interamente alle disposizioni introdotte dalla Sezione I del disegno di legge di bilancio, che determina nel 2022 maggiori entrate tributarie per circa 2,5 miliardi di euro. La manovra operata con il D.L. n. 146/2021 ha invece un impatto molto limitato, determinando minori entrate per 93 milioni di euro.

La manovra comporta un incremento delle entrate tributarie rispetto alla legislazione vigente anche nel 2023, per circa +1 miliardo di euro. Nel 2024, invece, a seguito degli interventi introdotti dalla manovra, si prevede una riduzione del gettito complessivo delle entrate finali, di oltre 1,9 miliardi, imputabile per 1,1 miliardi alle entrate tributarie e per 0,9 miliardi a quelle extratributarie.

Analizzando nello specifico le disposizioni della Sezione I del ddl di bilancio che incidono sul gettito delle entrate, si sottolinea che l’aumento delle entrate tributarie nel 2022 (2,5 miliardi) è in gran parte ascrivibile alle modifiche della disciplina sulla rivalutazione dei beni e del riallineamento dei valori fiscali (articolo 191), da cui si stimano maggiori entrate pari a 3,6 miliardi nel 2022, 2,1 miliardi nel 2023 e 1,9 miliardi nel 2024.

Tra gli interventi che comportano maggiori entrate tributarie si ricorda anche la modifica alla disciplina degli incentivi fiscali alle operazioni di aggregazione tra imprese attraverso la possibilità concessa di trasformare in credito d'imposta specifiche attività per imposte anticipate (DTA), da cui si stimano maggiori entrate pari a 1,7 milioni nel 2022, 147,5 milioni nel 2023 e 72,3 milioni nel 2024 (articolo 18).

Di contro, si segnalano in particolare le seguenti disposizioni della Sezione I che determinano effetti negativi sul gettito:

§  il rinvio al 1° gennaio 2023 dell’introduzione dell’imposta sul consumo di manufatti in plastica a singolo impiego (Plastic tax) e dell’imposta sul consumo di bevande con zuccheri aggiunti (Sugar tax) dalle quali viene stimata, rispettivamente, una perdita di gettito di 328,9 milioni e di 321,5 milioni nel 2022, un incremento di 8,5 milioni e di 69,8 milioni nel 2023 e una perdita di 14,9 milioni e di 33,4 milioni nel 2024 (articolo 3);

§  la proroga per l’anno 2022 della detassazione ai fini IRPEF dei redditi dominicali e agrari dichiarati dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli, da cui derivano minori entrate pari a 223,5 milioni nel 2023 e maggiori entrate pari 95,8 milioni nel 2024 (articolo 7);

§  la proroga al 31 dicembre 2022 delle misure in favore dell'acquisto della casa di abitazione in materia di prevenzione e contrasto al disagio giovanile con minori entrate per l’anno 2022 pari a 260,4 milioni (articolo 39, comma 1);

§  la riduzione al 10% dell’aliquota IVA per i prodotti per l’igiene femminile non compostabili con minori entrate pari a 90 milioni a decorrere dal 2022 (articolo 4).

La proroga del superbonus 110% e delle detrazioni fiscali per le spese finalizzate ad interventi in materia di riqualificazione energetica, recupero del patrimonio edilizio, interventi antisismici, acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, proroga bonus verde e bonus facciate determina nel suo complesso, pur comportando effetti finanziari positivi nel 2022 (37,4 milioni), minore entrate tributarie per 744,8 milioni e 2.741,3 milioni rispettivamente nel 2023 e nel 2024 (articolo 9).

 

Passando all’analisi delle entrate extratributarie, la riduzione derivante dagli interventi della manovra (-0,4 miliardi nel 2022, -0,5 miliardi nel 2023 e 0,8 miliardi nel 2024) è dovuta:

§  alla riduzione del contributo alla finanza pubblica a carico delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano definita con singoli accordi sottoscritti con il Governo, da cui conseguono minori versamenti a favore dello Stato complessivamente pari a 892,2 milioni a decorrere dall’anno 2022 (articolo 169);

§  ai minori versamenti in termini di interessi attivi per effetto della rinegoziazione delle anticipazioni di liquidità concesse agli enti locali, da cui si scontano effetti negativi pari a 46,1 milioni nell’anno 2022, 177,8 milioni nell’anno 2023 e 170,9 milioni nell’anno 2024 (articolo 181).

Comportano invece effetti positivi in termini di maggiori entrate extratributarie:

§  le disposizioni relative alla governance e remunerazione del servizio nazionale della riscossione da cui scaturiscono riversamenti da parte di Agenzia delle Entrate-Riscossione di entrate pari a 508 milioni nel 2022, 455,5 milioni nel 2023 e 335,2 milioni nel 2024 (articolo 5);

§  il versamento in entrata del canone DTA, nell’ambito della modifica agli incentivi fiscali alle operazioni di aggregazione tra imprese di cui sopra, da cui derivano maggiori entrate pari a 92,5 milioni nell’anno 2022 e 138,7 milioni nell’anno 2023 (articolo 18).

Considerando le entrate per categorie economiche, la tabella che segue evidenzia, con riferimento alle entrate tributarie, che la variazione positiva rispetto alle previsioni a legislazione vigente per il 2022 è sostanzialmente connessa all’aumento delle imposte sul patrimonio e sul reddito (+3,3 miliardi), per effetto delle citate modifiche della disciplina sulla rivalutazione dei beni e del riallineamento dei valori fiscali.

Tabella 9 - Entrate finali per categorie

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

CATEGORIE

2021

2022

Legge Bilancio

Assestam.
+ ult. var.*

BLV

Manovra        

Bilancio integrato

 

Di cui DL 146

Di cui Sez I

I - Imposte sul patrimonio e sul reddito

269.320

273.233

286.459

3.352

-57

3.409

289.811

II - Tasse e imposte sugli affari

178.045

177.087

200.834

-213

0

-213

200.621

III - Imposte sulla produzione, consumi e dogane

33.350

31.448

34.069

-650

0

-650

33.419

IV - Monopoli

10.803

10.742

10.763

0

0

0

10.763

V - Lotto, lotterie ed altre attività di giuoco

16.049

13.271

13.757

0

0

0

13.757

Totale entrate tributarie

507.566

505.781

545.882

2.489

-57

2.546

548.371

VI - Proventi speciali

1.217

1.225

1.384

93

0

93

1.476

VII - Proventi dei servizi pubblici minori

29.878

34.319

34.760

0

0

0

34.760

VIII – Proventi dei beni dello Stato

345

303

344

0

0

0

344

IX - Prodotti netti di aziende autonome e utili gestione

1.800

3.000

2.200

0

0

0

2.200

X - Interessi su anticipazioni e crediti vari del tesoro

3.978

3.827

4.144

-57

-11

-46

4.087

XI - Recuperi, rimborsi e contributi

30.394

30.844

32.481

-409

-25

-384

32.072

XII - Partite che si compensano nella spesa

2.891

2.741

2.991

0

0

0

2.991

Totale entrate extratributarie

70.503

76.258

78.304

-373

-35

-338

77.930

Totale alienazione ed ammortamento beni, ecc.

1.911

1.792

1.741

0

0

0

1.741

ENTRATE FINALI

579.980

583.831

625.926

2.116

-93

2.209

628.042

Fonte: rielaborazione su dati ddl di bilancio 2022-2024 (A.S. 2448 – Tomo I, pag. 16 e 41; Tomo II pag. 134).

* Si tratta delle previsioni assestate integrate con gli effetti derivanti dai seguenti provvedimenti:

-   D.L. n. 59/2021 (Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti);

-   D.L. n. 73/2021 (Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali);

-   D.L. n. 77/2021 (Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure);

-   D.L. n. 79/2021 (Misure urgenti in materia di assegno temporaneo per figli minori);

-   D.L.  n. 80/2021 (Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia).

Analizzando le principali imposte, nel bilancio 2022 integrato con gli effetti della manovra, il gettito IRPEF risulta ridotto rispetto alle previsioni a legislazione vigente di -88 milioni, attestandosi a 216,9 miliardi, dato comunque superiore ai 202,8 miliardi indicati in assestamento. Il gettito IRES, invece, è indicato in aumento di 3,2 miliardi, attestandosi a 36,9 miliardi (il dato si mantiene comunque inferiore rispetto ai 37,7 miliardi del dato assestato). Il gettito IVA è indicato in 175,5 miliardi (-4 milioni rispetto alla legislazione vigente), raggiungendo nel 2022 un livello decisamente più altro rispetto ai 154,7 miliardi indicati in assestamento.

Tabella 10 - Previsioni delle principali imposte

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

IMPOSTE

2021

2022

Legge Bilancio

BLV

Manovra        

Bilancio integrato

 

Di cui DL 146

Di cui Sez I

Entrate tributarie, di cui:

507.566

545.824

2.489

-57

2.546

548.371

Entrate ricorrenti:

504.432

540.632

2.323

-57

2.380

543.012

1 – Imposta sui redditi

205.087

216.922

-88

-127

39

216.961

2 – Imposta sul reddito delle società

33.734

33.702

3.231

0

3.231

36.934

3 - Imposte sostitutive

16.840

19.517

-27

0

-27

19.490

4 - Altre imposte dirette

11.373

11.906

70

70

-

11.906

5 – IVA

155.563

175.499

-4

0

-4

175.495

6 - Registro, bollo e sostitutive

11.741

13.662

-192

0

-192

13.470

7 - Accisa e imposta erariale oli minerali

25.154

25.869

0

0

-

25.869

8 - Accisa e imposta erariale su altri prodotti

8.184

8.189

-650

0

-650

7.539

9 - Imposte sui generi di monopolio

10.803

10.762

0

0

-

10.762

10 - Lotto

7.896

8.102

0

0

-

8.102

11 - Imposte gravanti sui giochi

7.750

5.140

0

0

-

5.140

12 - Lotterie ed altri giochi

352

382

0

0

-

382

13 –Altre imposte indirette

9.956

10.980

-17

0

-17

10.963

Fonte: rielaborazione su dati ddl di bilancio 2022-2024 (A.S. 2448), Tomo III, Stato di previsione dell’entrata, pagg. 5-8.

2.3.2 Analisi della manovra sulle spese

La tabella seguente presenta l’andamento nel triennio 2022-2024 delle spese correnti, in conto capitale e finali a legislazione vigente e a bilancio integrato, al fine di valutare gli effetti della manovra operata con le innovazioni legislative della Sezione I, con le variazioni della Sezione II e con il D.L. n. 146/2021.

Tabella 11 - Spese finali. Previsioni 2022-2024

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2022

2023

2024

BLV

Manovra

BIL integr.

BLV

Manovra

BIL integr.

BLV

Manovra

BIL integr.

Eff.
Sez.
II

dl 146

Eff. Sez. I

Eff.
Sez.
II

DL 146

Eff. Sez. I

Eff.
Sez.
II

DL 146

Eff. Sez. I

Spese finali

782.238

5.898

-117

41.892*

829.911

764.769

9.603

19

43.434

817.825

722.708

3.850

31

34.228

760.817

Spese correnti

654.747

1.357

-107

25.982*

681.979

645.073

2.097

29

27.522

674.721

647.146

1.197

31

24.956

673.330

Spese c/capitale

127.491

4.541

-10

15.910

147.932

119.696

7.505

-10

15.912

143.104

75.562

2.652

0

9.272

87.487

Fonte: rielaborazione su dati ddl di bilancio 2022-2024 (A.S. 2448) – Tomo I, pag. 6-7; Tomo II pag. 134.

*  Nei quadri generali riassuntivi del bilancio di competenza (A.S. 2448 – Tomo II, pag. 134) è riportato erroneamente il dato di 43.389,5 milioni quale importo di manovra di Sezione I sulle spese finali, in luogo di 41.891,7 milioni indicato nel Prospetto riassuntivo degli effetti finanziari delle disposizioni di disegno di legge di bilancio (Tomo I, Relazione tecnica, pag. 461). La discrasia è relativa alla spesa corrente di Sezione I (indicata nei quadri riassuntivi in 27.480 milioni in luogo di 25.982 milioni). I dati del bilancio integrato risultano peraltro corretti.

Le spese finali di competenza nel bilancio integrato 2022 ammontano a circa 829,9 miliardi. Rispetto al bilancio a legislazione vigente, esse presentano un incremento di circa 47,7 miliardi nel 2022 dovuto agli effetti della manovra.

Tale aumento è attribuibile per 41,9 miliardi alla manovra di Sezione I del disegno di legge di bilancio, mentre la Sezione II del ddl di bilancio contribuisce con un aumento delle spese per 5,8 miliardi.

Nel complesso, la manovra incide sia sulle spese in conto corrente, per un importo aggiuntivo di circa 27,2 miliardi (+4,2% rispetto alla legislazione vigente), sia sulle spese in conto capitale con un incremento di 20,4 miliardi (+16% rispetto alla legislazione vigente).

Nel 2022, le spese correnti sono pertanto pari a circa 682 miliardi, mentre quelle in conto capitale si attestano a 147,9 miliardi.

 

Negli anni successivi, la manovra comporta un incremento delle spese finali rispetto alla legislazione vigente di 53 miliardi per il 2023 e di 38 miliardi per il 2024, che vengono pertanto ad attestarsi a 817,8 miliardi nel 2023 e a 760,8 miliardi nel 2024.

La manovra incide sia sulle spese in conto corrente, per un importo aggiuntivo di circa 29,5 miliardi nel 2023 e di 26,2 miliardi nel 2024, sia sulle spese in conto capitale, con un incremento di 23,4 miliardi nel 2023 e di circa 12 miliardi nel 2024.

 

In particolare, nel 2022, nell’ambito della spesa corrente, la manovra operata con le disposizioni della Sez. I determina un aumento di circa +27,5 miliardi.

Tra i principali interventi della Sezione I del ddl di bilancio si segnalano, innanzitutto, quelli per la riduzione della pressione fiscale (articolo 2). Vengono stanziate risorse aggiuntive, rispetto a quelle già previste a legislazione vigente, per 6 miliardi nel 2022 e 7 miliardi annui a decorrere dal 2023. Complessivamente, considerando i 2 miliardi già disponibili a legislazione vigente, le risorse complessivamente destinate all’attuazione della riforma fiscale ammontano a 8 miliardi annui dal 2022.

In ambito sanitario, si sottolinea l’incremento del livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale nel prossimo triennio (fissato in 124,1 miliardi nel 2022, 126,1 miliardi nel 2023 e 128,1 miliardi nel 2024), con un incremento annuo di 2 miliardi (articolo 88, co. 1).

Sono stanziate, inoltre, risorse per l’acquisto di vaccini e farmaci anti Sars-cov2 per 1,850 miliardi nel 2022 (articolo 90) e di farmaci innovativi per 100 milioni nel 2022, 200 milioni nel 2023 e 300 milioni a decorrere dal 2024 (articolo 88, co. 2). Viene, inoltre, finanziata la formazione specialistica dei medici, aumentando il numero dei posti a disposizione per le varie specializzazioni, per 194 milioni per l’anno 2022, 319 milioni per l’anno 2023, e 347 milioni per l’anno 2024 (articolo 88, co. 3).

In tema di lavoro si prevede un complessivo riordino della disciplina dei fondi di solidarietà bilaterali e del Fondo di integrazione salariale (FIS) dell’INPS, per complessivi 3,1 miliardi annui nel 2022 e 2023 e 2,4 miliardi nel 2024 (articolo 68-71 e 75). Si prevede, inoltre, l’istituzione per l’anno 2022 di un fondo per la tutela delle posizioni lavorative nell'ambito della progressiva uscita dalla fase emergenziale, connessa alla crisi epidemiologia, con dotazione pari a 700 milioni (articolo 30, co. 2) e viene esteso l’esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori provenienti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale (articolo 30, co. 1). Si incrementa altresì il Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, di 350 milioni nel 2022 e di 300 miliardi annui dal 2023, per finanziare la proroga di specifiche misure di sostegno al reddito (articolo 31).

In ambito previdenziale, si rileva il rinnovo per il 2022 delle misure relative all’anticipo pensionistico per le categorie di lavoratori svantaggiati, con estensione ad altre categorie professionali (c.d. APE sociale, articolo 25), con maggiori spese per 141,4 milioni nel 2022, 275 milioni per il 202 e 247,6 milioni per il 2024, e le risorse per il pensionamento anticipato (c.d. opzione donna, articolo 26 del ddl di bilancio, con maggiori spese per il bilancio dello Stato di 111,2 milioni nel 2022, 317,3 milioni nel 2023 e 499,7 milioni nel 2024). Si introduce inoltre, per il solo anno 2022, un regime di accesso al pensionamento con un minimo di 64 anni di età e 38 anni di anzianità contributiva (c.d. “quota 102”), con una maggiore spesa di 190 milioni nel 2022, 687 milioni nel 2023, e 525 milioni nel 2024 (articolo 23).

È istituito, inoltre, uno specifico fondo con una dotazione pari a 150 milioni per l’anno 2022 e a 200 milioni annui nel biennio successivo finalizzato a favorire, su base convenzionale, l’uscita anticipata dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni (articolo 24). Ulteriori risorse sono destinate all’adozione di provvedimenti normativi volti alla progressiva perequazione del regime previdenziale del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (complessivi 120 milioni nel triennio 2022-2024) (articolo 27).

Tra gli interventi di maggior rilievo a favore delle famiglie e del sociale, si segnala il rifinanziamento della misura per il reddito di cittadinanza per circa 1 miliardo annuo dal 2022 (articolo 20), il rifinanziamento della Card diciottenni, con una spesa di 230 milioni annui dal 2022 (articolo 117), la stabilizzazione del congedo di paternità a 10 giorni (articolo 33), per una maggiore spesa di 470 milioni nel prossimo triennio, il finanziamento di 50 milioni a decorrere dal 2023 del Fondo per il sostegno alla parità salariale di genere (articolo 36). Viene altresì rifinanziato il fondo di garanzia per la prima casa per 242 milioni nel 2022 (articolo 39).

Si segnalano, inoltre, le maggiori risorse stanziate per interventi volti a favorire l’inclusione dei soggetti con disabilità, il sostegno ai non autosufficienti, compresa l’assistenza e il trasporto scolastico degli studenti disabili (circa 1,2 miliardi nel triennio). Tra le principali misure: sono istituiti il “Fondo per la realizzazione di interventi per l'accessibilità turistica delle persone con disabilità” con una dotazione pari a 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 (articolo 47) e il “Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità”, con una dotazione di 100 milioni annui dal 2022 (articolo 49). Vengono inoltre rifinanziati: il fondo per le politiche in favore delle persone affette da disabilità, di 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2022 fino al 2026 (articolo 48) ed il Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 (articolo 50), il Fondo per le non autosufficienze per un ammontare pari a 100 milioni di euro per il 2022, a 200 milioni per il 2023, a 250 milioni per il 2024 e a 300 milioni di euro a decorrere dal 2025 (articolo 43).

Tra gli interventi di rilievo a favore del sociale, si ricorda, inoltre, l’aumento della dotazione del Fondo di solidarietà comunale da destinare ai comuni per finanziare: a) l’incremento del numero di studenti disabili, frequentanti la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di 1° grado, a cui viene fornito il trasporto gratuito, per 30 milioni nel 2022, via via incrementati fino a 120 milioni a decorrere dal 2017 (articolo 45); b) il potenziamento dell’offerta degli asili nido (con maggiori risorse per 250 milioni nel periodo 2022-2026 e 800 milioni annui dal 2027) (articolo 44); c) lo sviluppo dei servizi sociali comunali, per 45 milioni nel 2022, via via incrementati fino a 113 milioni a decorrere dal 2030 (articolo 171).

Nel settore del pubblico impiego, si istituisce un apposito Fondo per le assunzioni di personale a tempo indeterminato da parte delle amministrazioni dello Stato, degli enti pubblici non economici nazionali e delle agenzie, con una dotazione 100 milioni di euro per il 2022, 200 milioni per il 2023 e 250 milioni annui a decorrere dal 2024 (articolo 183) e un Fondo per la formazione dei dipendenti pubblici, con una dotazione di 50 milioni di euro annui, a decorrere dal 2022 (articolo 186). Inoltre, vengono integrate le risorse per i trattamenti accessori del personale delle amministrazioni statali (200 milioni dal 2022) (articolo 182), per l’attuazione dei nuovi ordinamenti professionali stabiliti dalla contrattazione 2019-2021 (200 milioni dal 2022) (articolo 185).

Anche in ambito scolastico sono previste nuove risorse per la valorizzazione della professionalità dei docenti e dei dirigenti scolastici (0,23 miliardi annui dal 2022) (articolo 108) e si prorogano fino al termine delle lezioni dell’anno scolastico 2021/2022 gli incarichi temporanei di personale docente con contratto a tempo determinato, con maggiori spese pari a 300 milioni nel 2022 (articolo 107).

Relativamente agli enti locali, si segnala principalmente l’istituzione dei due fondi per il risanamento finanziario dei piccoli comuni che presentino criticità strutturali, con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2022 (articolo 174) e per il risanamento finanziario dei comuni in situazione di deficit strutturale imputabile a caratteristiche socioeconomiche, con una dotazione di 250 milioni di euro per l’anno 2022 e di 150 milioni di euro per l’anno 2023 (articolo 173); il nuovo Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, con una dotazione di 100 milioni per il 2022 e 200 milioni a decorrere dal 2023, destinato alla salvaguardia e alla valorizzazione della montagna, nonché a misure di sostegno in favore dei comuni montani (articolo 180) ed il Fondo per la rigenerazione urbana per i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti nel limite complessivo di 300 milioni di euro per l’anno 2022 (articolo 168). Si ricordano, altresì, i contributi per l’esercizio delle funzioni fondamentali delle Province e Città metropolitane, stanziati nell’importo iniziale di 80 milioni per il 2022 via via crescenti fino ad arrivare a 600 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2031 (articolo 170). È, inoltre, prevista la riduzione del concorso alla finanza pubblica delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e Bolzano (complessivamente, considerando anche gli effetti sul versante delle entrate del bilancio dello Stato, circa 0,7 miliardi annui dal 2022) (articolo 169).

Tra gli interventi di parte corrente effettuati con la Sezione II del ddl di bilancio, si ricorda:

§  il rifinanziamento delle missioni internazionali di pace per 1,2 miliardi nel 2023 e 0,3 miliardi nel 2024;

§  il contributo alle scuole paritarie per alunni con disabilità frequentanti, di 70 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023;

§  il contributo per la gratuità totale o parziale dei libri di testo, per 30 milioni di euro a decorrere dal 2022;

§  il rifinanziamento del Fondo per le politiche giovanili di 50 milioni per gli anni 2022 e 2023 e di 25 milioni a decorrere dal 2024.

Con riferimento alla spesa in conto capitale, la manovra ne determina un incremento di 20,4 miliardi nel 2022 rispetto alla legislazione vigente, derivante per 15,9 miliardi dagli interventi introdotti dalle disposizioni di Sezione I e per ulteriori 4,5 miliardi dagli interventi di Sezione II.

Sul versante della spesa in conto capitale rilevano, in particolare, gli interventi per gli investimenti pubblici. La Relazione illustrativa al ddl di bilancio quantifica complessivamente in oltre 112 miliardi gli stanziamenti aggiuntivi previsti nel periodo 2022-2036.

Tra questi, si segnala il finanziamento del contratto di programma ANAS 2021-2025 per una spesa complessiva di 4,55 miliardi di euro (articolo 135); le risorse per promuovere i programmi di manutenzione straordinaria ed adeguamento funzionale e resilienza ai cambiamenti climatici della viabilità stradale di competenza di regioni, province e città metropolitane, per una spesa complessiva di 3,35 miliardi di euro (articolo 139); l'assegnazione di contributi ai comuni, di 200 milioni per l'anno 2022 e 100 milioni per l'anno 2023, per investimenti di manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell'arredo urbano (articolo 140) e di 300 milioni nel 2022 per investimenti in progetti di rigenerazione urbana dei Comuni inferiori a 15.000 abitanti (articolo 168), nonché per la messa in sicurezza dei ponti, dei viadotti e delle scuole (complessivamente 8,35 miliardi nel periodo 2022-2036) (articoli 141 e 167).Si ricorda, altresì, l'assegnazione di risorse per la sostenibilità della mobilità urbana, anche mediante l’estensione della rete metropolitana e del trasporto rapido di massa, delle città di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino (3,7 miliardi nel periodo 2022-2036) (articolo 132) e per l’accelerazione degli interventi finalizzati alla promozione del trasporto ad alta velocità sulla linea ferroviaria adriatica, con una spesa di 5 miliardi nel periodo 2022-2035 (articolo 133).

Sono stanziati, inoltre, fondi per lo svolgimento del Giubileo 2025, con una dotazione complessiva di 1,34 miliardi di euro per il periodo 2022-2026 (290 milioni per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, 330 milioni per il 2025, e 140 milioni per il 2026) (articolo 145), per la lotta al cambiamento climatico nell’ambito della strategia europea “Fit for 55”, con una dotazione di 2 miliardi nel periodo 2023- 2034 (articolo 131) e per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma (articolo 149).

Per il rilancio degli investimenti e il sostegno alle imprese sono prorogati i crediti di imposta per l’acquisizione di beni strumentali nuovi e in ricerca e sviluppo, inclusi nel piano industria 4.0, per circa 2,38 miliardi nel triennio di programmazione (articolo 10) e viene rifinanziata la misura agevolativa nuova Sabatini di 240 milioni per gli anni 2022 e 2023, di 120 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e di 60 milioni per l'anno 2027 (articolo 11). Si potenziano, inoltre, le misure di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane, incrementando la dotazione del fondo rotativo a favore delle imprese italiane che operano sui mercati esteri di 1,5 miliardi per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 e del Fondo per la promozione integrata a di 150 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 (articolo 12). Viene inoltre incrementato il fondo di garanzia per le PMI (3 miliardi nel periodo 2024-2027 a copertura delle perdite attese stimate in relazione all’operatività del fondo per il 2022) (articolo 14).

Si segnala, infine, l’incremento di risorse del Fondo di rotazione per l’attuazione del Programma Next Generation EU, previsto per anticipare le risorse necessarie per consentire la tempestiva attuazione del programma europeo Next Generation EU, la cui dotazione viene adeguata con un aumento di 10 miliardi nel 2022 e di 9 miliardi nel 2023, per tener conto delle rimodulazioni dei diversi piani e interventi previsti nel PNRR (articolo 195).

Per quanto riguarda i principali interventi in conto capitale effettuati con la Sezione II del ddl di bilancio, si ricordano:

§  il rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il nuovo periodo di programmazione 2021-2027, per complessivi 23,5 miliardi per gli anni dal 2022 fino al 2029;

§  le spese di investimento della Difesa, per 12,2 miliardi dal 2022 fino al 2036;

§  il rifinanziamento di interventi per l’edilizia scolastica per 2 miliardi di euro dal 2024 fino al 2036;

§  il rifinanziamento di interventi per l’edilizia sanitaria, per 2 miliardi di euro dal 2024 fino al 2035;

§  il rifinanziamento del fondo per la tutela del patrimonio culturale di 50 milioni per gli anni 2022 e 2023 e di 100 milioni annui dal 2024;

§  finanziamento opere di ripristino e messa in sicurezza delle tratte autostradali A24 e A25 per 1 miliardo di euro dal 2024 fino al 2030;

§  il rifinanziamento del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello stato agli oneri del trasporto pubblico localeTPL, per 100 milioni nel 2022, 200 milioni nel 2023 e di 300 milioni a decorrere dal 2014;

§  le nuove risorse per i contratti di sviluppo diretti al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni, per 0,4 miliardi nel 2022, 0,25 miliardi nel 2023 e 0,1 miliardi annui dal 2024 al 2036;

§  il rifinanziamento del Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell'attività d'impresa (1,5 miliardi dal 2022 fino al 2036);

§  il rifinanziamento del Fondo per il trasporto rapido di massa (1 miliardo dal 2022 fino al 2032).

Per una analisi dettagliata dei rifinanziamenti e definanziamenti disposti con la sezione II, si rinvia al successivo § 2.3.

La tavola che segue illustra, inoltre, le spese finali del bilancio dello Stato per il 2022, ripartite per categorie, secondo la classificazione economica, evidenziando gli effetti della manovra rispetto al dato a legislazione vigente.

Tabella 12 - Spese finali per categorie

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

CATEGORIE

2021 Assestato e ult. var.

2022

Diff.
Bil. 2022/
Ass. 2021

BLV

Manovra
Sez I e Sez II

Bilancio integrato

Redditi da lavoro dipendente

102.109

100.267

1.075

101.342

-767

Consumi intermedi

16.586

13.891

13

13.904

-2.682

Imposte pagate sulla produzione

5.380

5.133

21

5.154

-226

Trasferimenti correnti ad AP

343.564

302.293

14.806

317.099

-26.465

Trasferimenti correnti a famiglie e ISP

27.496

20.766

-1.198

19.568

-7.928

Trasferimenti correnti a imprese

40.060

11.853

684

12.538

-27.522

Trasferimenti all'estero

1.992

1.371

22

1.393

-599

Risorse proprie CEE

20.870

22.070

-

22.070

1.200

Interessi passivi e redditi da capitale

78.250

76.502

-170

76.332

-1.918

Poste correttive e compensative

78.937

82.349

494

82.843

3.906

Ammortamenti

1.175

1.176

-

1.176

1

Altre uscite correnti

14.596

17.075

11.484

28.559

13.963

Totale Spese Correnti

731.016

654.747

27.232

681.979

-49.037

Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni

8.836

10.267

563

10.830

1.994

Contributi investimenti ad AP

68.581

83.265

14.146

97.410

28.829

Contributi agli investimenti ad imprese

36.891

21.666

3.014

24.680

-12.211

Contributi investimenti a famiglie e ISP

547

362

242

604

57

Contributi agli investimenti a estero

536

452

20

473

-63

Altri trasferimenti in conto capi tale

13.335

6.756

867

7.622

-5.713

Acquisizioni di attività finanziarie

4.801

4.723

1.589

6.312

1.511

Totale spese Conto Capitale

133.527

127.491

20.441

147.932

14.405

Totale Spese Finali

864.543

782.238

47.673

829.910

-34.633

Fonte: rielaborazione su dati ddl di bilancio 2022-2024 (A.S. 2448) – Tomo I, pag. 20.

Rispetto all’assestamento 2021, come integrato degli effetti dei decreti legge approvati successivamente, nella tabella si evidenzia il profilo in diminuzione della spesa per interessi passivi (da 78,2 miliardi nel 2021 a 76,3 miliardi nel 2022), che risente dell’evoluzione attesa dei rendimenti dei titoli pubblici e del livello del debito pubblico previsto nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2021 e presenta un andamento crescente estremamente contenuto nel triennio di previsione.

Particolarmente rilevante, nell’ambito della previsione della spesa corrente è la riduzione dei trasferimenti correnti ad Amministrazioni pubbliche (da 343,5 a 317,1 miliardi nel bilancio integrato 2022) ed alle imprese (da 40 a 12,5 miliardi), che registra, in particolare, il venir meno degli stanziamenti disposti nel 2021 nell'ambito della decretazione d'urgenza.

Nell’ambito delle spese in conto capitale, crescono invece, rispetto alle previsioni assestate, i contributi agli investimenti alle AP, che passano da 68,6 miliardi nel 2021 a 97,4 miliardi nel 2022, per effetto principalmente delle maggiori previsioni di bilancio del Fondo di rotazione per l'attuazione del Next Generation EU - Italia.

2.4. Analisi della manovra effettuata con la Sezione II

Come previsto dell’articolo 23, comma 3, lettera b), della legge di contabilità, con la Sezione II del disegno di legge di bilancio possono essere effettuate variazioni quantitative della legislazione vigente, tramite rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di spese disposte da norme preesistenti, che costituiscono parte della manovra di finanza pubblica.

Si tratta della parte della manovra che non necessita di innovazioni legislative, relativamente a:

§  rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni degli stanziamenti di bilancio, per un periodo temporale anche pluriennale, relativi ad autorizzazioni di spesa preesistenti (inglobando, di fatto, i contenuti delle preesistenti tabelle C, D, E della legge di stabilità);

§  risorse per soddisfare eventuali esigenze indifferibili.

Le autorizzazioni legislative di spesa che vengono modificate con la Sezione II sono esposte in appositi allegati al deliberativo del disegno di legge di bilancio (A.S. 2448 - Tomo III), per ciascun Ministero e per ciascun programma, con i corrispondenti importi.

L’elenco complessivo delle leggi di spesa oggetto di variazione con la Sezione II è altresì esposto, articolato per Missione, quale allegato conoscitivo della Relazione tecnica (Tomo I, pag. 463 e ss).

 

Nel complesso - come già accennato nel paragrafo precedente - con la Sezione II del disegno di legge di bilancio sono stati effettuati:

§  rifinanziamenti di leggi di spesa per 7.479,6 milioni nel 2022, 7.534,5 milioni nel 2023 e 6.352,5 milioni nel 2024;

§  definanziamenti per 1.531,9 milioni per il 2022, 481,9 milioni per il 2023 e per 3 milioni per il 2024;

§  riprogrammazioni di autorizzazioni pluriennali di spesa che determinano una riduzione di 50 milioni nel 2022, un incremento di 2.550 milioni nel 2023 e una riduzione di 2.500 milioni nel 2024.

Come esposto nel Prospetto riepilogativo degli effetti finanziari, l’impatto delle suddette variazioni apportate con la Sezione II determina, nel complesso, maggiori spese per circa 5.898 milioni nel 2022, 9.603 milioni nel 2023 e per 3.850 milioni nel 2024.

 

Si ricorda che la manovra di finanza pubblica per il triennio 2022-2024 si compone non solo degli effetti del disegno di legge di bilancio ma anche di quelli recati dal D.L. 21 ottobre 2021, n. 146 (c.d. decreto fiscale). Tali effetti sono contabilizzati in bilancio mediante variazioni di Sezione II.

Il D.L. n. 146/2021 comporta, nel complesso, maggiori spese nel triennio, pari a 6.324 milioni di euro nel 2022 e a 6.067 negli anni 2023 e 2024, che vengono registrate nel bilancio 2022-2024 come rifinanziamenti di Sezione II, e minori spese pari a 6.441 milioni di euro nel 2022, 6.048 milioni nel 2023 e 6.032 milioni nel 2024, che sono conteggiate come definanziamenti.

Nel complesso, il D.L. n. 146/2021 comporta una variazione netta delle spese pari a -117 milioni nel 2022 e pari a +19 e +21 milioni nel 2023 e 2024.

Nel complesso, il provvedimento determina nel triennio di programmazione un lieve miglioramento del saldo del bilancio dello Stato e dell’indebitamento netto che integrano gli effetti finanziari della manovra di finanza pubblica 2022-2024.

Nelle tavole che seguono sono riportate le principali leggi di spesa oggetto di variazione, suddivise per Ministero, come indicate negli appositi Allegati contenuti nel deliberativo di ciascuno stato di previsione (A.S. 2448 - Tomo III).

Viene data evidenza contabile alle variazioni determinate dal D.L. n. 146/2021.

Per ciascuna legge, sono indicati, le risorse disponibili a legislazione vigente (LV) e l’intervento di rifinanziamento (Rif.), definanziamento (Def.) o riprogrammazione (Ripr.), con l’anno di scadenza della variazione.

N.B. Gli importi esposti in Tabella per gli anni successivi al triennio di previsione sono calcolati sul un periodo temporale massimo di 10 anni. Per i rifinanziamenti permanenti è riportata la quota annuale.

Il simbolo (*) individua le leggi di spesa permanente.

Tabella 13 – Rifinanziamenti Sezione II

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2022

2023

2024

2025 e seguenti

ECONOMIA E FINANZE

 

 

 

 

 

LB n. 145 del 2018 art. 1 c. 457 - Ipoacusia (*) - (Cap-pg: 2121/1) (Variazione Permanente)

LV

2,0

2,0

2,0

2,0

Rif.

4,0

4,0

4,0

4,0

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 561 - Attività sportiva di base - (Cap-pg: 2085/1)

LV

0

0

0

 

Rif.

20,0

-

-

-

DL n. 223 del 2006 art. 19 c. 2 - Fondo per le politiche giovanili (*) - (Cap-pg: 2106/1) (Variazione Permanente)

LV

35,9

35,9

35,9

35,9

Rif.

50,0

50,0

25,0

25,0

LS n. 208 del 2015 art. 1 c. 482 - Anniversario Repubblica - (Cap-pg: 2098/1)

LV

0

0

0

0

Rif.

2,0

2,0

-

-

L n. 145 del 2016 art. 4 c. 1 - Fondo per il finanziamento delle missioni internazionali - (Cap-pg: 3006/1)

LV

1.397,5

500,0

0

0

Rif.

-

1.200,0

300,0

-

DL n. 78 del 2009 art. 22 c. 6 - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - (Cap-pg: 2705/1)

LV

44,5

44,5

43,5

43,5

Rif.

1,0

1,0

2,0

2,0

LS. n. 208 del 2015 art. 1 c. 813 - Incremento dotazione del fondo per il recepimento della normativa europea" - Sanzioni per condanne da parte Corte di Giustizia dell’Unione europea - (Cap-pg: 2816/1)

LV

0

0

0

0

Rif.

261,0

311,0

250,0

-

LB n. 160 del 2019 art. 1 c. 14 p. F/bis - Edilizia pubblica - Guardia di Finanza - (Cap-pg: 7852/5) - (Scad. Variazione 2035)

LV

0

1,9

5,0

95,4

Rif.

24,1

40,0

35,1

337,3

LB n. 160 del 2019 art. 1 c. 14 p. H/bis - Digitalizzazione delle amministrazioni statali - Guardia di Finanza - (Cap-pg: 7837/8) - (Scad. Variazione 2035)

LV

1,4

1,5

1,5

7,7

Rif.

8,0

10,1

11,6

111,6

LB n. 160 del 2019 art. 1 c. 14 p. M/bis - Potenziamento infrastrutture e mezzi per l'ordine pubblico, la sicurezza e il soccorso - Guardia di Finanza - (Cap-pg: 7837/7) - (Scad. Variazione 2035)

LV

8,7

13,9

12,7

62,7

Rif.

23,9

19,9

33,3

795,0

DL n. 34 del 2020 art. 169 c. 6 - Sostegno pubblico liquidazione coatta amministrativa banche - (Cap-pg: 7618/1)

LV

0

0

0

0

Rif.

200,0

-

-

-

LF n. 244 del 2007 art. 3 c. 33 p. 1 - "Contributo alle imprese"-  SIMEST - (Cap-pg: 7298/2) - (Scad. Variazione 2026)

LV

0

0

0

0

Rif.

50,0

50,0

50,0

100,0

LS n. 190 del 2014 art. 1 c. 190 - Comitato Paraolimpionico  - (Cap-pg: 2132/1) - (Variazione Permanente)

LV

22,5

22,5

20,5

204,7

Rif.

8,0

8,0

8,0

80,0

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 177 - Fondo sviluppo e coesione FSC Programmazione 2021-2027 - (Cap-pg: 8000/11) - (Scad. Variazione 2029)

LV

4.593,9

2.346,0

6.096,0

43.198,0

Rif.

3.000,0

3.000,0

3.000,0

14.500,0

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 1134 - Violenza di genere (*) - (Cap-pg: 2016/1) - (Variazione Permanente)

LV

2,0

2,0

0

0

Rif.

-

-

2,0

2,0

DL n. 93 del 2013 art. 5/bis c. 1 - Politiche Pari opportunità (*) - (Cap-pg: 2108/2) - (Variazione Permanente)

LV

7.,1

7.,1

7.,1

7.,1

Rif.

-

2,9

2,9

2,9

DL n. 135 del 2018 art. 8 c. 1/ter - Attuazione obiettivi dell'Agenda digitale italiana." - APP Immuni (*) - (Cap-pg: 2010/1)

LV

15,8

15,8

15,8

15,8

Rif.

3,0

-

-

-

D.Lgs. 117/2017, art. 81: Credito di imposta Social bonus Terzo settore (cap.3874/1) (vedi definanziamento)

LV

29,9

29,9

29,9

299,0

Rif.

-

-

-

9,1

DLG n. 300 del 1999 art. 65 - Agenzia del Demanio per acquisto immobili" - (Cap-pg: 7754/1) - (Scad. Variazione 2030)

LV

27,7

26,3

29,7

283,5

Rif.

50,0

75,0

75,0

450,0

DL n. 137 del 2020 art. 13/duodecies c. 2 - Istituzione fondo per l'estensione delle misure di sostegno economico nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da un più elevato rischio epidemiologico" - (Cap-pg: 3083/1)

LV

130,0

0

0

0

Rif.

145,0

-

-

-

L n. 825 del 1971 - Delega legislativa per la riforma tributaria – (Fondo rivalutazione marchi) (*) - (Cap-pg: 3811/1)

LV

4.221,0

3.221,0

3.221,0

3.221,0

Rif.

500,0

-

-

-

LS n. 228 del 2012 art. 1 c. 170  - Banche e fondi internazionali - (Cap-pg: 7175/3) -

LV

500,0

0

0

0

Rif.

700,0

-

-

-

L n. 448 del 1998 art. 50 c. 1 p. C  - Edilizia sanitaria pubblica - (Cap-pg: 7464/1) - (Scad. 2035)

LV

1.310,0

1.505,0

1.335,0

6.695,0

Rif.

-

-

20,0

1.830,0

L n. 183 del 1987 "Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie" – Programma complementare di azione e coesione a supporto tecnico operativo del PNRR - (Cap-pg: 7493/4) - (Scad. 2026)

LV

40,0

0

0

0

Rif.

15,0

15,0

10,0

10,0

DL n. 282 del 2004 art. 10 c. 5 "Fondo interventi strutturali politica economica - FISPE" - (Cap-pg: 3075/1) - (Variazione Permanente)

LV

196,0

173,7

97,0

1.115,3

Rif.

-

75,0

120,0

1.200.0

SVILUPPO ECONOMICO

 

 

 

 

 

DL n. 34 del 2020 art. 43 c. 1 - Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell'attività d'impresa - (Cap-pg: 7478/1) - (Scad. Variazione 2036)

LV

100,0

100,0

100,0

1.000,0

Rif.

100,0

100,0

100,0

1.000,0

DL n. 112 del 2008 art. 43  - Contributi per l'erogazione di finanziamenti per contratti di sviluppo nel settore industriale" - (Cap-pg: 7343/1) - (Scad. Variazione 2036)

LV

100,0

100,0

80,0

700,0

Rif.

400,0

250,0

100,0

1.000,0

LB n. 145 del 2018 art. 1 c. 203 - Erogazione dei contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell'IPCEI" - (Cap-pg: 7348/1)

LV

83,4

83,4

83,4

0

Rif.

250,0

250,0

-

-

L n. 266 del 1997 art. 4 c. 3 - Programmi tecnologici per la difesa aerea nazionale - (Cap-pg: 7421/3) - (Scad. Variazione 2036)

LV

0

0

0

0

Rif.

-

50,0

85,0

1.260,0

DL n. 321 del 1996 art. 5 c. 2 p. C - Sviluppo tecnologico nel settore aeronautico - (Cap-pg: 7420/2) - (Scad. Variazione 2036)

LV

0

0

0

0

Rif.

-

25,0

10,0

190,0

LF n. 266 del 2005 art. 1 c. 95 p. 3  -Contributo per il proseguimento del programma di sviluppo per l'acquisizione delle unità navali FREMM" - (Cap-pg: 7485/14) - (Scad. Variazione 2036)

LV

0

0

0

0

Rif.

-

-

30,0

1.045,0

LS n. 147 del 2013 art. 1 c. 37 - Contributi ventennali settore marittimo - difesa nazionale - (Cap-pg: 7419/7) - (Scad. Variazione 2036)

LV

0

0

0

0

Rif.

-

25,0

25,0

405,0

LB n. 232 del 2016 art. 1 c. 71 "Rifinanziamento interventi per l'autoimprenditorialità giovanile e femminile - (Cap-pg: 7490/1) - (Scad. Variazione 2024)

LV

10,0

10,0

0

0

Rif.

50,0

50,0

50,0

-

LB n. 205 del 2017 art. 1 c. 1072 p. H/ter - Digitalizzazione delle amministrazioni statali" - (Cap-pg: 7031/5)

LV

0

0

0

0

Rif.

8,0

7,0

-

-

DL n. 73 del 2021 art. 11/quater c. 9 "Fondo per garantire l'indennizzo dei titolari di titoli di viaggio e voucher emessi dall'amministrazione straordinaria (Società Aerea Italiana S.P.A.) in conseguenza delle misure di contenimento previste per l'emergenza covid-19" - (Cap-pg: 2259/1)

LV

0

0

0

0

Rif.

50,0

-

-

-

LAVORO

 

 

 

 

 

L n. 106 del 2016 art. 9 c. 1 p. g - Istituzione fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo settore - (cap-pg: 5247/1) - (variazione permanente)

LV

35,0

35,0

35,0

350,0

Rif.

5,0

5,0

5,0

50,0

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 334 - Fondo destinato alla copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico delle attività non professionali del caregiver familiare - (cap-pg: 3555/1) - (variazione permanente)

LV

30,0

30,0

0

0

Rif.

50,0

50,0

50,0

500,0

Effetti DL n. 146 del 2021, art. 5, co. 1-4: rifinanziamento DL n. 95 del 2012 art. 23/quater "Accorpamento Agenzie fiscali e AAMS" - (Cap-pg: 3890/2 - 3920/4) - (Variazione Permanente)

LV

288,9

229,6

229,6

2.302,0

Rif.

11,0

11,0

11,0

110,3

Effetti DL n. 146 del 2021, art. 10, c. 1: Proroga di ulteriori 12 mesi del periodo di integrazione salariale per i lavoratori dipendenti di Alitalia in amministrazione straordinaria (CIGS) - prestazione + contribuzione figurativa - (Cap-pg: 2400/1)

LV

0

0

0

0

Rif.

63,5

-

-

-

Effetti DL n. 146 del 2021, art. 10, c. 2: Prestazione integrativa per proroga CIGS a carico del fondo di solidarietà del trasporto aereo - (Cap-pg: 2141/1)

LV

0

0

0

0

Rif.

212,2

-

-

-

Effetti DL n. 146 del 2021, art. 13 c. 1 p. C/quater: Attività Ispettorato nazionale del lavoro (Cap-pg: 1231/3) - (Variazione Permanente)

LV

0

0

0

0

Rif.

10,4

10,4

10,4

104,0

Effetti DL n. 146 del 2021, art. 13, c. 1, p. F: Banca dati Ispettorato nazionale del lavoro" - (Cap-pg: 7132/1)

LV

0

0

0

0

Rif.

1,5

-

-

-

Effetti DL n. 146 del 2021, art. 13, c. 2: Assunzioni contingente di personale ispettivo pari a 1.024 unità presso Ispettorato nazionale del lavoro - (Cap-pg: 1231/1) - (Variazione Permanente)

LV

0

0

0

0

Rif.

22,2

44,3

44,3

443,3

Effetti DL n. 146 del 2021, art. 13, c. 2, p. 2: Spese di funzionamento connesse alle assunzioni contingente di personale ispettivo pari a 1.024 unità presso Ispettorato nazionale del lavoro + spese connesse allo svolgimento dei concorsi pubblici - (Cap-pg: 1231/3) - (Variazione Permanente)

LV

0

0

0

0

Rif.

10,6

6,5

6,5

64,6

Effetti DL n. 146 del 2021, art. 13, c. 5: Incremento contingente di personale dell’Arma dei carabinieri per rafforzare l’attività di vigilanza e sicurezza sui luoghi di lavoro - (Cap-pg: 1231/2) - (Variazione Permanente)

LV

0

0

0

0

Rif.

0,7

3,8

4,3

47,1

Effetti DL n. 146 del 2021, art. 17, c. 1, p. 1: Incremento del fondo assegno universale e servizi alla famiglia di cui all’articolo 1, comma 339, della legge n. 160/2019" - (Cap-pg: 3894/1) - (Variazione Permanente)

LV

0

0

0

0

Rif.

6.000,0

6.000,0

6.000,0

60.000,0

giustizia

 

 

 

 

 

LB n. 145 del 2018 art. 1 c. 95 p. f/quinquies - Edilizia pubblica compresa quella scolastica e sanitaria – Polo della giustizia di Bari (risistemazione ex caserme Capozzi e Milano - (cap-pg: 7200/13) - (scad. variazione 2025)

LV

24,2

50,0

56,5

188,1

Rif.

35,0

75,0

100,0

100,0

LB n. 232 del 2016 art. 1 c. 140 p. e/novies - Ripartizione del fondo investimenti di cui all'articolo 1, comma 140 della legge n. 232 del 2016 (acquisto edifici da adibire ad uffici giudiziari a Modena e Ancona - (cap-pg: 7200/7) - (scad. variazione 2026)

LV

44,2

46,0

39,1

77,3

Rif.

10,0

20,0

20,0

30,0

affari esteri e cooperazione internazionale

 

 

 

 

 

L n. 549 del 1995 art. 1 c. 43 p. c/bis - Contributo Dante Alighieri  - (cap-pg: 2742/2)

LV

3,2

3,2

3,2

32,0

Rif.

2,0

2,0

2,0

-

LB n. 232 del 2016 art. 1 c. 621 - Fondo per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo con i paesi africani di importanza prioritaria per le rotte migratorie" - (cap-pg: 3109/1) - (scad. variazione 2026)

LV

40,0

0

0

0

Rif.

20,0

30,0

30,0

60,0

LB n. 160 del 2019 art. 1 c. 14 p. h/sexies - Digitalizzazione delle amministrazioni statali (cap-pg: 7240/5) - (scad. variazione 2024)

LV

3,0

0,8

0

0

Rif.

3,0

4,5

7,0

-

LB n. 160 del 2019 art. 1 c. 14 p. q/sexies - Sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico, anche mediante il rinnovo del parco tecnologico - (cap-pg: 7255/3) - (scad. variazione 2024)

LV

5,0

5,0

18,8

0

Rif.

3,0

4,5

7,0

-

Effetti DL n. 146 del 2021 art. 14 c. 2: Presidenza italiana del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa - (Cap-pg: 3430/1)

LV

0

0

0

0

Rif.

1,5

-

-

-

Effetti DL n. 146 del 2021 art. 14 c. 1: Contributo da corrispondere alla Repubblica di San Marino in materia di collaborazione radiotelevisiva - (Cap-pg: 4549/1) - (Variazione Permanente)

LV

0

0

0

0

Rif.

1,6

1,7

1,7

18,3

istruzione

 

 

 

 

 

DL n. 42 del 2016 art. 1/quinquies c. 1 - Contributo alle scuole paritarie di cui alla legge 10 marzo 2000, n. 62 per alunni con disabilità frequentanti (*) - (cap-pg: 1477/2)

LV

32,2

32,2

32,2

32,2

Rif.

70,0

70,0

-

-

DL n. 95 del 2012 art. 23 c. 5 - Gratuità totale o parziale libri di testo (*) - (cap-pg: 2043/1) - (variazione permanente)

LV

103,0

103,0

103,0

103,0

Rif.

30,0

30,0

30,0

30,0

dl n. 179 del 2012 art. 11 c. 4/sexies - Fondo unico per l'edilizia scolastica - (cap-pg: 8105/1) - (scad. variazione 2036)

LV

141,0

121,0

70,0

1.100,0

Rif.

-

-

10,0

1.590,0

interno

 

 

 

 

 

L n. 189 del 2002 art. 38 - Completamento e ammodernamento di immobili destinati a centri di permanenza temporanea - (cap-pg: 7351/2) - (scad. variazione 2026)

LV

8,5

8,5

8,5

85,0

Rif.

7,3

18,3

23,3

13,3

LF n. 244 del 2007 art. 2 c. 618 - Spese di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili destinati a centri di permanenza temporanea - (cap-pg: 7351/3) - (scad. variazione 2025)

LV

2,0

2,0

2,0

20,0

Rif.

1,7

1,7

1,7

1,7

DL n. 120 del 2021 art. 2 c. 1 - Acquisizione di mezzi operativi, terrestri e aerei, e di attrezzature per il rafforzamento della capacità operativa delle componenti statali nelle attività di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi - (cap-pg: 7325/37) - (scad. variazione 2025)

LV

0

0

0

0

Rif.

62,0

65,0

70,0

32,5

infrastrutture e trasporti

 

 

 

 

 

LF n. 296 del 2006 art. 1 c. 1039 - Potenziamento componenti aereonavali Capitanerie di porto (cap-pg: 7842/1) - (scad. variazione 2032)

LV

13,0

13,0

14,0

15,0

Rif.

-

18,0

21,0

261,0

LB n. 205 del 2017 art. 1 c. 523 - Piano straordinario urgente propedeutico al piano invasi - (cap-pg: 7281/1) - (scad. variazione 2027)

LV

50,0

0

0

0

Rif.

40,0

80,0

80,0

240,0

LF n. 296 del 2006 art. 1 c. 1016 -Trasporto rapido di massa - (cap-pg: 7400/1) - (scad. variazione 2032)

LV

7,0

7,0

7,0

254,0

Rif.

50,0

50,0

50,0

850,0

LS n. 228 del 2012 art. 1 c. 208 - Nuova linea ferroviaria Torino-Lione" - (cap-pg: 7532/1) - (scad. variazione 2026)

LV

153,5

451,1

401,1

1.055,7

Rif.

11,4

11,4

11,4

22,8

DL n. 16 del 2020 art. 3 c. 12/bis - Olimpiadi invernali 2026- strade - (cap-pg: 7698/1) - (scad. variazione 2025)

LV

141,0

142,0

140,0

147,0

Rif.

55,0

55,0

55,0

60,0

DL n. 16 del 2020 art. 3 c. 12/bis - Olimpiadi invernali 2026ferrovie - (cap-pg: 7561/1) - (scad. variazione 2025)

LV

34,0

32,0

32,0

35,0

Rif.

16,0

16,0

16,0

13,0

DL n. 16 del 2020 art. 3 c. 12/bis - Olimpiadi invernali 2026" – trasporto pubblico locale - (cap-pg: 7272/1) - (scad. variazione 2025)

LV

16,0

18,0

18,0

18,0

Rif.

10,0

10,0

10,0

8,0

DL n. 76 del 2020 art. 7 c. 1 "Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche" - (cap-pg: 7007/1) - (scad. variazione 2026)

LV

0

0

0

0

Rif.

30,0

30,0

30,0

60,0

LS n. 228 del 2012 art. 1 c. 301 - Fondo nazionale per il concorso finanziario dello stato agli oneri del trasporto pubblico locale - (cap-pg: 1315/1) - (variazione permanente)

LV

4.873,3

4.873,3

4.873,3

48.733,0

Rif.

100,0

200,0

300,0

3.000,0

DL n. 91 del 2017 art. 16/bis c. 1 - Interventi di ripristino e messa in sicurezza sulla tratta autostradale A24 e A25 - (cap-pg: 7701/1) - (scad. variazione 2030)

LV

0,3

0

0

0

Rif.

0

0

10,0

990,0

DIFESA

 

 

 

 

 

DLG n. 66 del 2010 art. 608 - Spese di investimento del Ministero della difesa - (cap-pg: 7120/2 - 7140/1) - (scad. variazione 2036) (vedi riprogrammazioni e definanziamenti)

LV

2.552,9

1.228,8

1.760,8

14.560,3

Rif.

500,0

750,0

850,0

8.780,0

D.Lgs n. 66 del 2010 art. 608 - Spese di investimento del Ministero della Difesa" – Arma dei carabinieri (*) - (cap-pg: 7763/1) - (scad. variazione 2036)

LV

18,0

28,0

28,0

30,0

Rif.

30,0

30,0

40,0

50,0

POLITICHE AGRICOLE

 

 

 

 

 

L n. 267 del 1991 art. 1 c. 1 p. 5 - Attuazione del terzo Piano nazionale della pesca marittima e misure in materia di credito peschereccio, nonché di riconversione delle unità adibite alla pesca con reti da posta derivante (*) - (cap-pg: 1476/1 - 1477/1 - 1488/1) - (scad. variazione 2023)

LV

5.961,8

5.961,8

1.961,8

1.961,8

Rif.

7,1

7,1

-

-

L n. 267 del 1991 art. 1 c. 1 p. 5/bis 0- Piano pesca (*) - (cap-pg: 1173/1)

LV

0,9

0,9

0,9

0,9

Rif.

0,1

0,1

-

-

L n. 267 del 1991 art. 1 c. 1 p. 6 - Piano pesca (*) - (cap-pg: 7043/1) - (scad. variazione 2023)

LV

1,6

1,5

1,0

1,0

Rif.

0,8

0,8

-

-

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 128 - Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura - (cap-pg: 7098/1)

LV

0

0

0

0

Rif.

80,0

80,0

-

-

DL n. 113 del 2016 art. 23/bis c. 1 - Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali - miglioramento qualità prodotti cerealicoli - (cap-pg: 7825/1)

LV

14,0

14,0

12,0

100,0

Rif.

10,0

-

-

-

LB n. 160 del 2019 art. 1 c. 507 - Fondo competitività filiere agricole - (cap-pg: 7097/1)

LV

10,0

10,0

-

-

Rif.

10,0

-

-

-

LB n. 205 del 2017 art. 1 c. 499 p. 6 - Distretti cibo (*) - (cap-pg: 7049/1)

LV

25,5

24,7

13,7

9,7

Rif.

120,0

-

-

-

CULTURA

 

 

 

 

 

L n. 91 del 2003 art. 3 c. 1 p. 2 - Istituzione museo nazionale della Shoa - (cap-pg: 5170/1) - (scad. variazione 2050)

LV

0,8

0,8

0,8

8,5

Rif.

2,0

2,0

2,0

20,0

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 574 - Acquisti ed espropriazioni per pubblica utilità - Tutela belle arti e paesaggio - (cap-pg: 8281/19)

LV

9,0

3,0

3,0

30,0

Rif.

20,0

20,0

-

-

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 574 - Acquisti ed espropriazioni per pubblica utilità - Musei - (cap-pg: 7505/1)

LV

0

0

0

0

Rif.

5,0

5,0

-

-

LB n. 205 del 2017 art. 1 c. 317 - Somme per assicurare il funzionamento dei soggetti giuridici creati o partecipati dal Mibac per rafforzare la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale - Fondazioni" - (cap-pg: 1952/1) - (variazione permanente)

LV

12,0

2,0

2,0

20,0

Rif.

-

8,0

8,0

80,0

L n. 77 del 2006 art. 4 c. 1 - Interventi in favore dei siti italiani inseriti nella "lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO." - (cap-pg: 7305/2) - (scad. variazione 2024)

LV

0

0

0

0

Rif.

2,0

2,0

2,0

-

LB n. 160 del 2019 art. 1 c. 374 p. 1 - Contributo alla fondazione La triennale di Milano (*) - (cap-pg: 5515/1) - (variazione permanente)

LV

0,5

0,5

0,5

0,5

Rif.

1,0

1,0

1,0

1,0

L n. 29 del 2001 art. 3 c. 1 - Piano per l'arte contemporanea - (cap-pg: 7707/13) - (scad. variazione 2050)

LV

6,4

6,4

6,4

64,2

Rif.

3,0

3,0

3,0

30,0

L n. 69 del 2009 art. 25 c. 1 - Trasformazione in fondazione del centro per la documentazione e la valorizzazione delle arti contemporanee (MAXXI) - (cap-pg: 5514/1 - 5514/2) - (scad. variazione 2050)

LV

5,3

5,3

5,3

53,5

Rif.

3,0

3,0

3,0

30,0

DL n. 34 del 2011 art. 1 c. 1 p. b - Intervento finanziario dello Stato in favore della cultura - manutenzione e conservazione dei beni culturali (*) - (cap-pg: 1321/1) - (variazione permanente)

LV

10,9

0,9

0,9

0,9

Rif.

1,8

4,8

4,8

4,8

DL n. 83 del 2014 art. 7 c. 1 - Spese per l'attuazione degli interventi del Piano strategico «grandi progetti beni culturali» - (cap-pg: 8098/2) - (scad. variazione 2022)

LV

130,2

128,1

128,7

941,4

Rif.

50,0

-

-

-

LS n. 190 del 2014 art. 1 c. 9 - Fondo per la tutela del patrimonio culturale - (cap-pg: 8099/1) - (variazione permanente)

LV

91,4

70,0

70,0

560,0

Rif.

50,0

100,0

100,0

1.000,0

L n. 169 del 2011 art. 2 c. 1 - Istituto storico italiano per il medioevo (*) - (cap-pg: 2554/1) - (scad. variazione 2050)

LV

0,5

0,5

0,5

0,5

Rif.

0,2

0,2

0,2

0,2

L n. 92 del 2004 art. 2 c. 1 p. 1 - Contributo alla Società di studi fiumani - (cap-pg: 2551/5) - (scad. variazione 2040)

LV

0,0

0,0

0,0

0,3

Rif.

0,1

0,1

0,1

1,0

LB n. 145 del 2018 art. 1 c. 750 p. 2 - Contributo in favore dell'archivio museo storico di Fiume - (cap-pg: 2551/17) - (scad. variazione 2050)

LV

0

0

0

0

Rif.

0,1

0,1

0,1

1,0

L n. 163 del 1985 art. 2 c. 1 p. c – FUS fondazioni lirico-sinfoniche - (cap-pg: 6621/1) - (scad. variazione 2050)

LV

199,2

199,2

199,2

1.992,2

Rif.

10,7

10,7

10,7

106,6

L n. 163 del 1985 art. 2 c. 1 p. d - FUS attività musicali in Italia e all'estero - (cap-pg: 6622/1) - (scad. variazione 2050)

LV

66,5

66,5

66,5

664,7

Rif.

3,8

3,8

3,8

37,9

L n. 163 del 1985 art. 2 c. 1 p. e - FUS attività teatrali di prosa - (cap-pg: 6623/1 - 6626/1) - (scad. variazione 2050)

LV

81,9

81,9

81,9

818,9

Rif.

4,8

4,8

4,8

48,0

L n. 163 del 1985 art. 2 c. 1 p. f - FUS attività di danza in Italia e all'estero - (cap-pg: 6624/1) - (scad. variazione 2050)

LV

12,9

12,9

12,9

129,2

Rif.

0,7

0,7

0,7

7,4

L n. 549 del 1995 art. 1 c. 43 - Contributi ad enti, istituti, associazioni fondazioni ed altri organismi – Beni librari - (cap-pg: 3673/1) - (variazione permanente)

LV

1,4

1,4

1,4

14,1

Rif.

0,6

0,6

0,6

5,6

L n. 549 del 1995 art. 1 c. 43 - Contributi ad enti, istituti, associazioni fondazioni ed altri organismi – Beni e attività culturali (cap-pg: 2570/1) - (variazione permanente)

LV

26,5

26,5

26,3

262,9

Rif.

10,4

10,4

10,4

104,3

LF n. 244 del 2007 art. 2 c. 396  - Contributi a istituzioni culturali - (cap-pg: 2571/1) - (variazione permanente)

LV

21,9

21,9

21,9

218,7

Rif.

9,0

9,0

9,0

90,1

SALUTE

 

 

 

 

 

DL n. 73 del 2021 art. 34/bis c. 6 - Spese per le attività di sorveglianza epidemiologica del SARS-COV-2, monitoraggio risposte immunologiche dell'infezione e avvio delle attività di formazione - (cap-pg: 3443/6) - (variazione permanente)

LV

0

0

0

0

Rif.

10,0

10,0

10,0

100,0

 

 

 

I rifinanziamenti disposti in Sezione II di maggiore impatto riguardano, per rilevanza di importo - considerando il complesso del rifinanziamento, che in diversi casi si estende al 2036 - le seguenti autorizzazioni di spesa:

§  23.500 milioni per il Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 (fino al 2029);

§  12.200 milioni per le spese di investimento Difesa (fino al 2036);

§  5.350 milioni per il fondo nazionale trasporti – TPL;

§  3.850 milioni per le politiche di sviluppo dei settori ad alta valenza tecnologica per la difesa e la sicurezza nazionale (dal 2023 al 2036);

§  2.000 milioni per l’edilizia scolastica (fino al 2036);

§  2.000 milioni per l’edilizia sanitaria (fino al 2035);

§  1.950 milioni per i contratti di sviluppo (fino al 2036);

§  1.635 milioni per il Fondo per interventi strutturali di politica economica (FISPE);

§  1.500 milioni per la tutela del patrimonio culturale;

§  1.500 milioni per le missioni internazionali di pace (fino al 2024);

§  1.500 milioni per le crisi d’impresa (fino al 2036);

§  1.000 milioni per il trasporto rapido di massa (fino al 2032);

§  1.000 milioni per la Strada dei Parchi A24-A25 (fino al 2030).

 

 

Per quel che concerne i definanziamenti, la Sezione II presenta le seguenti variazioni in diminuzione.

Tabella 14 – Definanziamenti Sezione II

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

DEFINANZIAMENTI

 

2022

2023

2024

ECONOMIA E FINANZE

 

 

 

 

L. 266/2005, art. 1, co. 86: Contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato Spa (cap. 7122/2) (vedi riprogrammazione)

LV

3.385,0

922,4

2.497,3

Def.

-1.100,0

-400,0

-

D.Lgs. 117/2017, art. 81: Credito di imposta Social bonus Terzo settore (cap.3874/1)

LV

29,9

29,9

29,9

Def.

29,9

19,9

3,0

Effetti DL n. 146 del 2021: DL n. 119 del 2018 art. 18 c. 2 - Rinvio  Lotteria dei corrispettivi -- (Cap-pg: 3919/1) - (Variazione Permanente)

LV

6,0

6,0

6,0

Def.

-6,0

-6,0

-6,0

Effetti DL n. 146 del 2021: DL n. 124 del 2019 art. 19 c. 1 p. B - Fondo per estrazione speciale premi per pagamenti cashless - (Cap-pg: 3919/1) - (Variazione Permanente)

LV

45,0

45,0

45,0

Def.

-0,2

0

0

Effetti DL n. 146 del 2021, art. 17, c. 3, m: L n. 720 del 1984 art. 1 - Istituzione del sistema di tesoreria unica - (Cap-pg: 3100/1)

LV

5.497,5

5.497,5

5.497,5

Def.

-165,0

-

-

Effetti DL n. 146 del 2021: DL n. 104 del 2020 art. 105 c. 1 - Somme per le spese amministrative e di comunicazione connesse alla lotteria degli scontrini - (Cap-pg: 1249/1) - (Variazione Permanente)

LV

5,0

5,0

5,0

Def.

-4,8

-5,0

-5,0

Effetti DL n. 146 del 2021: LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 2 - Fondo delega riforma fiscale e per le maggiori entrate per la fedeltà fiscale, assegno unico" - (Cap-pg: 3087/1) - (Variazione Permanente)

LV

8.000,0

7.000,0

7.000,0

Def.

-6.000

-6.000

-6.000

Effetti DL n. 146 del 2021, art. 17: L n. 196 del 2009 art. 18 c. 1  -Fondi speciali - (Cap-pg: 6856/1 - 9001/1) - (Variazione Permanente)

LV

1.355,9

1.434,6

1.449,6

Def.

-30,4

-36,1

-36,1

LAVORO

 

 

 

 

Effetti DL n. 146 del 2021: L n. 88 del 1989 art. 37 - Gestione interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali - (cap-pg: 4339/1) - (scad. variazione 2022)

LV

5.446,5

7.411,9

12.750,5

Def.

-46,4

-

-

Effetti DL n. 146 del 2021: DL n. 73 del 2021 art. 41 c. 10 - Esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato con contratto di rioccupazione - (cap-pg: 4385/1)

LV

292,8

0

0

Def.

-184,8

-

-

UNIVERSITA’ E RICERCA

 

 

 

 

D.L. 66/2014, art. 49, co. 2: Somme per il finanziamento di programmi di spesa e ripiano debiti fuori bilancio (cap. 8112/1)

LV

62,0

62,0

-

Def.

-62,0

-62,0

-

INFRASTUTTURE E MOBILITA’ SOSTENIBILI

 

 

 

 

Effetti DL n. 146 del 2021, art. 17, c. 3, l: LB n. 205 del 2017 art. 1 c. 1072 p. M/decies - Potenziamento infrastrutture e mezzi per l'ordine pubblico, la sicurezza e il soccorso – Capitanerie di porto - (Cap-pg: 7842/2)

LV

12,2

19,2

22,2

Def.

-10,0

-10,0

-

DIFESA

 

 

 

 

D.Lgs. 66/2010, art. 608: Spese per programmi della Difesa - Componente aerea e spaziale (cap. 7120/2 e 7140/1) (vedi riprogrammazione)

LV

2.552.9

1.228.8

1.760.8

Def.

-340,0

-

-

 

Il definanziamento più rilevante riguarda l’autorizzazione di spesa relativa al Contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato Spa, con un taglio di 1,5 miliardi di euro nel biennio 2022-2023.

In realtà, tale riduzione è da mettere in relazione, come precisato nella Relazione illustrativa, con quanto disposto dal D.L. n. 146 del 2021 (articolo 16, commi 1-2), che ha anticipato al 2021 alcune spese che si prevedeva di sostenere negli anni successivi, relative a contributi in conto impianti a Ferrovie dello Stato per gli investimenti sulla rete tradizionale, compresi quelli per manutenzione straordinaria, e al completamento dei programmi di ammodernamento e rinnovamento destinati alla difesa nazionale (complessivamente 1,84 miliardi nel 2021).

Con il disegno di legge di bilancio, in Sezione II, sono state corrispondentemente ridotte le risorse previste per le medesime finalità nelle annualità 2022 e 2023.

 

La tavola che segue riporta le riprogrammazioni:

Tabella 15 - Riprogrammazioni

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIPROGRAMMAZIONI

 

2022

2023

2024

2025
e ss.

Anno terminale

ECONOMIA E FINANZE

 

 

 

 

 

 

L. 266/2005, art. 1, co. 86: Contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato Spa (cap. 7122/2) (vedi definanziamento)

LV

3.385,0

922,4

2.497,3

9.778,4

 

Ripr.

-

2.000,0

-2.000,0

-

 

TRANSIZIONE ECOLOGICA

 

 

 

 

 

 

L.B. 145/2018, art. 1, co 95: Fondo realizzazione progetti efficienza energetica (cap. 7660/5)

LV

50,0

50,0

50,0

50,0

 

Ripr.

-50,0

50,0

 

 

 

DIFESA

 

 

 

 

 

 

D.Lgs 66/2010, art 608: Spese di investimento del Ministero della difesa – Componente aerea e spaziale (cap. 7120/2 e 7140/1) (vedi definanziamento)

LV

2.552.9

1.228.8

1.760.8

14.560,3

 

Ripr.

-

500,0

-500,0

-

 

 

Riguardo alle riprogrammazioni, con riferimento alle spese di investimento di Ferrovie dello Stato Spa si segnala, oltre al definanziamento di 1,1 miliardi nel 2022 e di 400 milioni nel 2023, di cui alla tabella precedente, anche la correlata riprogrammazione con un anticipo di risorse per 2 miliardi dal 2024 al 2023

2.5. Analisi delle spese complessive per Missioni

Il bilancio 2022-2024 è articolato in 34 missioni, cui sottostanno 182 programmi che, si ricorda, costituiscono le unità di voto parlamentare.

La Relazione illustrativa al disegno di legge precisa che, rispetto alla precedente legge di bilancio, l’articolazione in missioni, programmi e azioni vede alcuni cambiamenti, soprattutto legati alla costituzione del nuovo Ministero del turismo (cfr. Appendice al Tomo I, pag. 63 e ss.). Per consentire una maggiore confrontabilità tra le previsioni a legislazione vigente del nuovo triennio e quelle precedenti è stata effettuata una riclassificazione delle singole unità del bilancio (capitoli/piani gestionali) allineandoli alla classificazione per missioni e programmi adottata nel disegno di legge di bilancio 2022-2024.

La tabella mostra l’ammontare delle risorse finanziarie delle missioni del bilancio per il 2022, sia a legislazione vigente (BLV) che a bilancio integrato (A.S. 2448), a raffronto con gli stanziamenti previsti nel bilancio assestato 2021 integrato con le variazioni apportate dai successivi decreti. Nel raffronto con il dato assestato 2021 va considerato che diverse missioni presentano a legislazione vigente un importo più basso per il venir meno di alcune misure di carattere temporaneo che prevedevano risorse solo per il 2021, a seguito dell’emergenza pandemica da Covid-19.

Tabella 16 - Spesa per missioni, confronto tra bilancio a legislazione vigente (BLV) e bilancio integrato 2022 (A.S. 2448) e assestamento 2021 con ulteriori variazioni

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

Missioni

2021

2022

Differenza
BLV 2022 /
Ass. 2021

Assestato
e ult. var

BLV

Manovra

Bilancio
integrato

Var assoluta

%

1. Organi costituzionali a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri

2.446,4

2.527,0

107,0

2.634,0

80,6

3,3

2. Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio

916,2

705,7

0,0

705,7

-210,5

-23,0

3. Relazioni finanziarie autonomie territoriali

139.918,1

136.775,4

2.917,1

139.692,5

-3.142,7

-2,2

4. L'Italia in Europa e nel mondo

64.612,8

74.713,8

11.170,4

85.884,2

10.101,0

15,6

5. Difesa e sicurezza del territorio

25.545,9

25.356,7

221,2

25.577,9

-189,2

-0,7

6. Giustizia

9.600,2

10.392,5

48,0

10.440,5

792,3

8,3

7. Ordine pubblico e sicurezza

12.808,8

12.086,6

41,0

12.127,6

-722,2

-5,6

8. Soccorso civile

10.300,2

5.880,4

207,9

6.088,3

-4.419,8

-42,9

9. Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

2.241,6

1.397,5

362,4

1.760,0

-844,1

-37,7

10. Energia e diversificazione delle fonti energetiche

1.543,1

588,4

1.950,0

2.538,4

-954,7

-61,9

11. Competitività e sviluppo delle imprese

78.410,4

35.911,3

3.447,3

39.358,6

-42.499,1

-54,2

12. Regolazione dei mercati

53,2

50,7

0

50,7

-2,5

-4,7

13. Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto

18.289,2

16.410,5

-307,6

16.102,9

-1.878,7

-10,3

14. Infrastrutture pubbliche e logistica

5.336,4

6.224,5

375,0

6.599,5

888,1

16,6

15. Comunicazioni

1.047,1

1.191,1

90,0

1.281,1

144,0

13,8

16. Commercio internazionale ed internazionalizz. sistema produttivo

1.472,1

387,2

150,0

537,2

-1.084,9

-73,7

17. Ricerca e innovazione

4.392,1

4.805,6

59,3

4.865,0

413,5

9,4

18. Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

2.959,8

3.214,9

896,8

4.111,7

255,1

8,6

19. Casa e assetto urbanistico

1.221,8

1.127,4

242,0

1.369,4

-94,4

-7,7

20. Tutela della salute

5.823,3

2.046,7

1.872,0

3.918,7

-3.776,6

-64,9

21. Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici

3.670,0

2.853,0

703,4

3.556,4

-817,0

-22,3

22. Istruzione scolastica

52.728,1

49.972,8

643,6

50.616,4

-2.755,3

-5,2

23. Istruzione universitaria e formazione post-universitaria

9.967,4

10.006,5

267,0

10.273,5

39,1

0,4

24. Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

49.394,6

43.120,7

7.247,3

50.368,0

-6.273,9

-12,7

25. Politiche previdenziali

116.855,4

107.035,6

-1.205,6

105.830,0

-9.819,8

-8,4

26. Politiche per il lavoro

29.956,3

10.992,7

6.251,7

17.244,4

-18.963,6

-63,3

27. Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti

3.174,7

3.147,9

39,0

3.186,9

-26,8

-0,8

28. Sviluppo e riequilibrio territoriale

10.292,9

12.438,7

3.000,0

15.438,7

2.145,8

20,8

29. Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela finanza pubblica

99.908,4

103.518,2

99,2

103.617,4

3.609,8

3,6

30. Giovani e sport

2.105,0

981,5

88,0

1.069,5

-1.123,5

-53,4

31. Turismo

1.433,5

73,9

181,0

254,9

-1.359,6

-94,8

32. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

4.007,1

4.221,9

67,2

4.289,1

214,8

5,4

33. Fondi da ripartire

17.457,3

21.571,1

6.446,1

28.017,2

4.113,8

23,6

34. Debito pubblico

351.164,4

347.856,8

-5,0

347.851,8

-3.307,6

-0,9

Totale spesa complessiva

1.141.047,5

1.059.585,1

47.672,7

1.107.257,8

-81.462,4

-7,1

Totale spesa al netto debito pubblico

789.883

711.728

47.677,7

759.406,0

-78.155,0

-9,9

Fonte: ddl di bilancio 2022-2024 (A.S. 2448) – Tomo I, pag. 18.

Il grafico che segue mostra l’incidenza percentuale degli stanziamenti per missione al netto della missione Debito pubblico del disegno di legge di bilancio integrato per il 2022. Tale missione incide sulle spese complessive del bilancio dello Stato per oltre il 31,4%.

Nel grafico si evince come oltre l’80% della spesa complessiva dello Stato, calcolata al netto della missione “debito pubblico”, è allocata su 9 missioni.

Figura 1 - Incidenza percentuale degli stanziamenti per Missione – anno 2022*

* Non è stata considerata la Missione "34. Debito pubblico".

Fonte: ddl di bilancio 2022-2024 (A.S. 2448) – Tomo I, pag. 18.

Nel bilancio a legislazione vigente (BLV) gli stanziamenti di competenza delle spese complessive 2022 risultavano in diminuzione di circa 81,5 miliardi rispetto alle previsioni assestate integrate 2021. Le dotazioni di competenza del 2022 registrano infatti, a legislazione vigente, una diminuzione per molte delle missioni del bilancio rispetto all’assestamento integrato 2021, a causa, almeno in parte, del venir meno delle misure temporanee adottate in corso di esercizio in risposta all’emergenza sanitaria, che esauriscono i loro effetti nel 2021.

La manovra di bilancio incide in aumento, sul BLV 2022, di circa 47,6 miliardi.

Le Missioni su cui insistono, per l'anno 2022, gli effetti di maggiore rilievo, in termini assoluti o percentuali, tra gli stanziamenti di bilancio a legislazione vigente e quelli del bilancio integrato, nonché rispetto all’assestato 2021, sono le seguenti:

§  la missione 3Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali”, registra un andamento decrescente delle previsioni a legislazione vigente 2021 rispetto a quelle assestate integrate (-2,2%). Tale dinamica riflette il venir meno di alcune misure di carattere temporaneo che prevedevano risorse solo per il 2021 (in particolare dai decreti-legge n. 41/2021 e n. 73/2021), come nel caso degli stanziamenti sul fondo per l'esercizio delle funzioni fondamentali degli Enti locali (-1,5 miliardi) e dei trasferimenti che erano stati disposti a favore dei comuni danneggiati dalle chiusure forzate. La manovra comporta un incremento di quasi 3 miliardi delle risorse della missione, rispetto alle previsioni a legislazione vigente, in gran parte destinati al finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale nel prossimo triennio, con un incremento annuo di 2 miliardi (articolo 88, co. 1). Un altro intervento di Sezione I riguarda l’istituzione del Fondo per la rigenerazione urbana dei piccoli comuni con meno di 15.000 abitanti, con una dotazione di 300 milioni di euro (articolo 168) e l’attuazione degli accordi con le Regioni RSS e le Province autonome che riducono il loro concorso alla finanza pubblica per 1,7 miliardi (articolo 169); ulteriori misure riguardano il rifinziamento di 250 milioni nel 2022 del Fondo per il risanamento finanziario dei comuni con deficit strutturale imputabile a caratteristiche socio-economiche (articolo 173) e l’istituzione del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, con una dotazione di 100 milioni per il 2022 (articolo 180);

§  la missione 4L’Italia in Europa e nel mondo”, già fortemente in crescita a legislazione vigente rispetto all’assestato 2021 (+10 miliardi, pari a +15,6%), incrementa ulteriormente le sue disponibilità con la manovra di bilancio, di circa 11,2 miliardi. L’incremento è in massima parte (10 miliardi) appostato nell’ambito del programma “3.1-Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE”, sul capitolo 8003 del MEF, imputabile al rifinanziamento del Fondo di rotazione per l'attuazione del Next Generation EU-Italia (articolo 195);

§  la missione 8 “Soccorso civile” si riduce a BLV del -42,9% rispetto alle previsioni assestate integrate 2021. Tale dinamica è in gran parte correlata alle spese del programma 8.5 Protezione civile (-5,2 miliardi circa), nel cui ambito vengono meno alcuni stanziamenti previsti per il solo anno 2021 sul Fondo per le emergenze nazionali.

§  la missione 10 Energia e diversificazione delle fonti energetiche”, si riduce a BLV del -61,9% rispetto all’assestato 2021. La riduzione è relativa principalmente alle previsioni del programma 10.7 Promozione dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico (-1 miliardo), a seguito della riduzione nel 2022 dei trasferimenti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali per il sostegno di misure per il settore elettrico, introdotti in corso d’esercizio al fine di contenere gli effetti degli adeguamenti delle tariffe del settore elettrico previsti per il terzo trimestre (decreto legge n. 73/2021). Con la manovra, la missione aumenta rispetto alle previsioni a legislazione vigente di circa 2 miliardi per effetto del corrispondente rifinanziamento operato dalla Sezione I, con l’articolo 158, che dispone una riduzione, tramite ARERA, delle aliquote relative agli oneri generali di sistema pagati in bolletta e, a compensazione, dispone il trasferimento alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) di 2.000 milioni di euro;

§  la missione 11Competitività e sviluppo delle imprese”, registra una diminuzione del 54,2% nel BLV 2022 rispetto all’assestamento integrato, risentendo il venir meno di importanti misure di sostegno all’economia che esauriscono la propria efficacia nel 2021. Con la manovra, le spese della missione registrano un aumento di 3,4 miliardi di euro. Si segnalano, in particolare, gli interventi di Sezione II, i rifinanziamenti dei contratti di sviluppo nel settore industriale (400 milioni), del Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa (100 milioni), dei contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell’IPCEI (250 milioni) e degli interventi per l’autoimprenditorialità (50 milioni). Nella Sezione I l’articolo 24 istituisce un Fondo, con dotazione pari a 150 milioni di euro per l'anno 2022 per l'uscita anticipata dei lavoratori delle imprese in crisi; l’articolo 11, dispone un rifinanziamento della cd. “Nuova Sabatini” (240 milioni per il 2022); l’articolo 153 istituisce, un Fondo per il sostegno alla transizione industriale, con una dotazione di 150 milioni di euro a decorrere dall'anno 2022;

?      la missione 13Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto” è prevista in diminuzione nel BLV 2022 del 10,2%. La contrazione riguarda principalmente il sostegno del trasporto pubblico locale (-2 miliardi circa), per il venir meno di misure introdotte nel corso del 2020 per compensare i minori ricavi tariffari a seguito dell’emergenza pandemica da Covid-19, e la sicurezza del trasporto aereo (-0,86 miliardi), per i venir meno delle compensazioni destinate agli operatori aerei danneggiati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19;

?      la missione 16Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo” registra nel BLV 2022 una diminuzione del 73,7% rispetto al dato assestato 2021, imputabile all’unico programma 16.5 Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy (-1,08 miliardi). In particolare, si riducono i cofinanziamenti a fondo perduto per l'internazionalizzazione delle PMI (-1,1 miliardi, secondo quanto previsto dal decreto-legge n. 18/2020 come modificato dal decreto-legge n. 73/2021);

?      la missione 20Tutela della salute” vede diminuire le proprie dotazioni a legislazione vigente del 64,9%, soprattutto nell’ambito del programma 20.1 Prevenzione e promozione della salute umana ed assistenza sanitaria al personale navigante e aeronavigante (-3,8 miliardi). Si tratta di una dinamica che riflette il venir meno di alcune risorse, stanziate per il 2021 per l'acquisto di vaccini anti sars-cov-2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con covid-19 (-3,2 miliardi), nonché i trasferimenti al commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle attività di profilassi vaccinale Sars-Cov-2 (-0,54 miliardi). La manovra fa registrare un consistente incremento di complessivi 1.872 milioni (+70,9%) rispetto alla dotazione iniziale a legislazione vigente, pressoché interamente dovuto (per 1.850 milioni) al rifinanziamento del Fondo per l’acquisto di vaccini anti SARS-CoV-2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con COVID-19 (cap. 4384), ai sensi dell’articolo 90, comma 1;

?      la missione 21Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici” riflette una previsione a legislazione vigente per il 2022 più bassa rispetto al bilancio assestato integrato del 2021 (-22,3%), anche per il venir meno di una serie di misure finalizzate al sostegno degli operatori del settore culturale, che sono state rifinanziate dai decreti emanati nel corso del 2021 solo per un anno;

§  la missione 24Diritti sociali, politiche sociali e famiglia” segna una diminuzione degli stanziamenti a BLV del 12,7% rispetto all’assestato 2021, principalmente a seguito del venir meno di alcune spese per il supporto alla genitorialità nella fase pandemica, per un totale di 2,9 miliardi. Con la manovra la missione registra un incremento di oltre 7,2 miliardi rispetto al dato a legislazione vigente, in conseguenza del finanziamento di 6 miliardi del Fondo per l’assegno universale e servizi alla famiglia (3894/Lavoro), a seguito di quanto disposto dall’articolo 17, comma 1, del D.L. n. 146/2021, e di oltre 1 miliardo annuo dal 2022 del Fondo per il reddito di cittadinanza (articolo 20);

§  la missione 26Politiche per il lavoro”, che vede un forte calo della spesa nel BLV 2022 rispetto alle previsioni assestate integrate 2021 (-63,3%), in gran parte concentrata nel programma 26.6 Politiche passive del lavoro e incentivi all'occupazione (-17,9 miliardi circa), per il venir meno di una pluralità di misure di sostegno ai lavoratori nei periodi di interruzione o rallentamento della produzione durante l’emergenza pandemica. Con la manovra, invece, la missione presenta un incremento di 6,2 miliardi, principalmente dovuto al complessivo riordino della disciplina dei fondi di solidarietà bilaterali e del Fondo di integrazione salariale (FIS) dell’INPS, per complessivi 3,1 miliardi annui nel 2022 e 2023 e 2,4 miliardi nel 2024 (articoli 68-71 e 75). Si prevede, inoltre, l’istituzione per l’anno 2022 di un fondo per la tutela delle posizioni lavorative nell'ambito della progressiva uscita dalla fase emergenziale, connessa alla crisi epidemiologia, con dotazione di 700 milioni (articolo 30, co. 2);

§  la missione 28Sviluppo e riequilibrio territoriale”, che segna un aumento sia a legislazione vigente che in manovra di 3 miliardi, grazie all’aumento della dotazione del Fondo per lo sviluppo e coesione per il nuovo ciclo di programmazione 2021-2017, operato in Sezione II, per un importo complessivo di 23,5 miliardi per fino al 2029;

§  la missione 30Giovani e Sport” vede una riduzione delle proprie dotazioni di oltre il 53% rispetto al 2021, principalmente per la riduzione del finanziamento alla società Sport e Salute S.p.A. (-0,58 miliardi);

§  la missione 31Turismo” diminuisce del 94,8% rispetto alle previsioni assestate integrate 2021. La diminuzione si concentra prevalentemente nell’ambito del programma 31.3 Programmazione delle politiche turistiche nazionali (-1,3 miliardi circa), per il venir meno degli effetti finanziari dei provvedimenti emanati nel corso del 2021 per sostenere il settore turistico durante la crisi pandemica.

2.6. Le spese finali dei Ministeri

Rispetto alla precedente legge di bilancio, gli stati di previsione della spesa del disegno di legge di bilancio 2022-2024 sono aumentati di un’unità, passando da 14 a 15, per l’istituzione del nuovo dicastero del Turismo, scorporato dal vecchio Ministero per i beni e le attività culturali (ora Ministero della cultura), ad opera del D.L. 1° marzo 2021, n. 22.

Nella tabella seguente è illustrato l’impatto complessivo della manovra sugli stati di previsione dei Ministeri, attuata con la I e con la II Sezione, limitatamente all’esercizio 2022. Nella tabella sono altresì evidenziati gli effetti finanziari derivanti dalle rimodulazioni della legislazione vigente. Il raffronto con il 2021 è relativo al dato assestato, non integrato con l'effetto delle misure adottate nel corso del 2021.

Tabella 17 - Analisi delle spese finali per Ministero

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2021

2022

 

Assestato

BLV

Effetti Sez. II

Sez. I

bilancio integrato
AS 2448

 

di cui: Rimodul.

Rifinanz./ Definanz./ Riprogr.

Effetti ddl

Economia e finanze

459.349

465.199

-9

-2.265

27.023

489.948

Spese correnti

381.000

379.002

0

-5.234

13.675

387.443

Spese in c/capitale

78.349

86.197

-9

2.969

13.348

102.505

Sviluppo economico

11.257

10.991

0

858

540

12.389

Spese correnti

742

524

0

50

150

724

Spese in c/capitale

10.515

10.467

0

808

390

11.665

Lavoro

177.508

147.114

0

6.145

7.4801

160.739

Spese correnti

177.427

147.053

0

6.143

7.480

160.676

Spese in c/capitale

81

62

0

1

0

63

Giustizia

9.314

10.144

0

45

3

10.192

Spese correnti

8.641

9.303

0

0

3

9.306

Spese in c/capitale

673

841

0

45

0

886

Affari esteri

3.882

3.008

0

31

250

3.290

Spese correnti

3.623

2.898

0

25

250

3.174

Spese in c/capitale

259

110

0

6

0

116

Istruzione

52.213

50.091

0

100

544

50.735

Spese correnti

51.196

48.618

0

100

544

49.262

Spese in c/capitale

1.016

1.473

0

0

0

1.473

Interno

32.569

29.316

-165

71

1.310

30.532

Spese correnti

27.031

23.782

0

0

660

24.442

Spese in c/capitale

5.538

5.534

-165

71

650

6.090

Transizione ecologica

1.760

2.015

-18

-50

2.862

4.808

Spese correnti

442

555

-16

0

2.008

2.547

Spese in c/capitale

1.318

1.460

-2

-50

854

2.261

Infrastrutture e mobilità sostenibili

16.218

16.622

-18

302

305

17.212

Spese correnti

9.798

7.624

0

100

5

7.729

Spese in c/capitale

6.419

8.999

-18

202

300

9.483

Università e ricerca

13.055

13.350

0

-62

289

13.577

Spese correnti

9.663

9.563

0

0

327

9.890

Spese in c/capitale

3.392

3.787

0

-62

-38

3.687

Difesa

25.760

25.794

-79

190

31

25.936

Spese correnti

21.385

20.138

0

0

11

20.149

Spese in c/capitale

4.375

5.656

-79

190

20

5.787

Politiche agricole

1.944

1.462

0

228

164

1.854

Spese correnti

891

646

0

7

4

658

Spese in c/capitale

1.053

816

0

221

160

1.196

Cultura

3.476

3.190

0

178

545

3.913

Spese correnti

2.299

1.661

0

48

380

2.089

Spese in c/capitale

1.177

1.529

0

130

165

1.824

Salute

5.972

2.641

0

10

1.862

4.513

Spese correnti

5.589

1.810

0

10

1.862

3.682

Spese in c/capitale

384

831

0

0

0

831

Turismo

961

90

0

0

181

271

Spese correnti

958

88

0

0

120

208

Spese in c/capitale

3

2

0

0

61

63

Spese Finali

815.238

782.238

-289

5.781

41.892*

829.909

Spese correnti

700.685

654.747

-16

1.249

25.982*

681.979

Spese in c/capitale

114.552

127.491

-273

4.531

15.910

147.930

Fonte: quadri generali riassuntivi (A.S. 2448 - Tomo II) e stati di previsione dei Ministeri

*  Nei quadri generali riassuntivi del bilancio di competenza (A.S. 2448 – Tomo II, pag. 134) è riportato erroneamente il dato di 43.389,5 milioni quale importo di manovra di Sezione I sulle spese finali, in luogo di 41.891,7 milioni indicato nel Prospetto riassuntivo degli effetti finanziari delle disposizioni di disegno di legge di bilancio (Tomo I, Relazione tecnica, pag. 461). La discrasia è relativa alla spesa corrente di Sezione I (indicata nei quadri riassuntivi in 27.480 milioni in luogo di 25.982 milioni). I dati del bilancio integrato risultano peraltro corretti.

Per un’analisi di dettaglio delle variazioni delle spese dei Ministeri, si rinvia alle successive schede dei singoli stati di previsione.

 


Stati di previsione

 


Stato di previsione dell’entrata
(Tabella n. 1)

 

 

L’articolo 200 del disegno di legge di bilancio definisce l’ammontare delle entrate previste per l'anno finanziario 2022, relative a imposte, tasse, contributi di ogni specie e ogni altro provento, accertati, riscossi e versati nelle casse dello Stato, in virtù di leggi, decreti, regolamenti e di ogni altro titolo, risulta dall’annesso stato di previsione dell’entrata (Tabella n. 1).

Nella Tabella che segue sono esposte le previsioni di competenza e di cassa per gli anni 2022, 2023 e 2024 relative alle entrate finali distinte per i primi tre titoli dell’entrata. Si tratta delle previsioni della Sezione II del disegno di legge di bilancio che includono gli effetti del D.L. n. 146/2021 descritti di seguito.

 

 

 

Come indicato dal prospetto, le entrate finali di competenza previste per il 2022 risultano pari a 625.833  milioni, mentre le previsioni di cassa sono pari a 572.849 milioni.

 

Le entrate finali di competenza per il 2022 risultano così ripartite:

§  545.824 milioni per le entrate tributarie;

§  78.268 milioni per le entrate extra-tributarie;

§  1.741 milioni per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

 

Le previsioni di cassa sono così ripartite:

§  511.538 milioni per le entrate tributarie;

§  59.584  milioni per le entrate extra-tributarie;

§  1.727 milioni per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

 

Le entrate previste dal disegno di legge di bilancio nella Sezione II comprendono le previsioni a legislazione vigente, integrate con le variazioni derivanti dagli effetti del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146 (misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili) che determinano, una diminuzione in termini di competenza pari a 93 milioni di euro e in termini di cassa pari a 5 milioni di euro per l’anno 2022, un incremento in termini di competenza e di cassa pari a 23 milioni di euro per l’anno 2023 e pari a 61 milioni di euro per l’anno 2024.

 

Rispetto alle previsioni assestate di competenza del 2021, pari a 582.389 milioni, le entrate finali registrano un aumento complessivo di 43.445 milioni per effetto dell’incremento stimato per le entrate tributarie, per 39.216 milioni, dell’incremento previsto per le entrate extra-tributarie, per 4.279 milioni, e della diminuzione delle entrate derivanti dall’alienazione ed ammortamento dei beni patrimoniali, per 51 milioni.

Il raffronto tra le previsioni per l’anno 2022 e le previsioni di bilancio per l’anno 2021, assestate con la legge 24 settembre 2021, n. 143, concernente “Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2021”, si presenta come indicato nella tabella seguente:

 

 

Le previsioni assestate sono state ulteriormente integrate con gli effetti derivanti dai provvedimenti di urgenza emanati per fronteggiare l’emergenza sanitaria e approvati successivamente alla presentazione del disegno di legge per l'assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2021 (in particolare si tratta dei decreti-legge 6 maggio 2021, n. 59, 25 maggio 2021, n. 73 e 31 maggio 2021, n. 77). Gli effetti finanziari dei citati provvedimenti sull’esercizio 2021 registrano, per le entrate finali, un incremento in termini di competenza pari a 1.442 milioni e in termini di cassa pari a 885 milioni. In particolare, tali effetti scaturiscono:

 

§  dalla diminuzione delle entrate tributarie, per 827 milioni in termini di competenza e 1.142 milioni in termini di cassa, per effetto principalmente dell’ulteriore rinvio al 1°gennaio 2022 dell’entrata in vigore della plastic tax (-139 milioni circa in termini di competenza e di cassa), dalla possibilità di recuperare l’Iva su crediti non riscossi nelle procedure concorsuali (-340 milioni in termini di competenza e di cassa) e dalle misure in favore dell’acquisto della casa di abitazione (-347 milioni circa in termini di competenza e di cassa), previste dal decreto- legge 25 maggio 2021, n. 73,

§  dall’ incremento delle entrate extra-tributarie, per 2.269 milioni in termini di competenza e 2.027 milioni in termini di cassa, derivante dai versamenti, all’entrata del bilancio dello Stato, di risorse disponibili in conto residui stanziate sui capitoli del Ministero della transizione ecologica e del Ministero dello sviluppo economico (+399 milioni in termini di competenza e di cassa) e di risorse non utilizzate ai sensi dell'articolo 1, comma 12, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41 (+2.127 milioni in termini di competenza e di cassa), previsti sempre dal decreto- legge 25 maggio 2021, n. 73.

 

Si segnala, inoltre, che l’incremento delle entrate finali è minore in termini di cassa per l’effetto negativo della proroga, al 31 agosto 2021, del periodo di sospensione delle attività dell’agente della riscossione (articolo 9, commi 1 e 2, del decreto-legge n. 73 del 2021) le quali agiscono sulla riscossione delle somme iscritte a ruolo per i crediti affidati negli esercizi passati.

 

 

Le previsioni di entrata per il triennio 2022-2024, di competenza e cassa, esposte nella Sezione II del disegno di legge di bilancio, sono integrate con gli effetti finanziari derivanti dalle disposizioni contenute nella Sezione I del disegno di legge.

 

Le previsioni di competenza integrate (Sezione I e II) delle entrate finali per il 2022 risultano pari a 628.042 milioni, così ripartite:

§  548.371 milioni per le entrate tributarie;

§  77.930 milioni per le entrate extra-tributarie;

§  1.741 milioni per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

 

Le previsioni di cassa integrate risultano pari 575.057 milioni così ripartite:

§  514.084 per le entrate tributarie;

§  59.246 per le entrate extra-tributarie;

§  1.727 per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

 

·        

·        

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Come risulta dalla tabella sopra esposta, le misure introdotte con la Sezione I modificano le previsioni della Sezione II determinando, per le entrate finali, un aumento nel 2022 di 2.209 milioni in termini di competenza e di cassa, risultante principalmente dall’incremento stimato per le entrate tributarie, per 2.546 milioni, a fronte di una variazione negativa attesa per le entrate extratributarie di 338 milioni.

Nel 2023 l’incremento delle entrate finali è pari a 488 milioni, in termini di competenza e di cassa, derivante dall’aumento delle entrate tributarie per 964 milioni, parzialmente compensata dalla riduzione delle entrate extra-tributarie per 476 milioni.

Le variazioni per l’ultimo esercizio del triennio di previsione determinano, infine, una diminuzione delle entrate finali per i 1.965 milioni, in termini di competenza e di cassa, ascrivibile al comparto tributario per 1.237 milioni e alla riduzione del titolo II delle entrate per 728 milioni.

 

Le principali misure adottate con la Sezione I da evidenziare in particolare per le entrate tributarie sono:

·     la riduzione al 10% dell’aliquota IVA per i prodotti per l’igiene femminile non compostabili con minori entrate pari a 90 milioni a decorrere dal 2022;

·     il rinvio al 1° gennaio 2023 dell’introduzione dell’imposta sul consumo di manufatti in plastica a singolo impiego e dell’imposta sul consumo di bevande con zuccheri aggiunti, dalle quali viene stimata, rispettivamente, una perdita di gettito di 328,9 milioni e di 321,5 milioni nel 2022, un incremento di 8,5 milioni e di 69,8 milioni nel 2023 e una perdita di 14,9 milioni e di 33,4 milioni nel 2024;

·     la proroga per l’anno 2022 della detassazione ai fini IRPEF dei redditi dominicali e agrari dichiarati dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli, già prevista all’articolo 1, comma 44, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 e da cui derivano minori entrate pari a 223,5 milioni nel 2023 e maggiori entrate pari 95,8 milioni nel 2024;

·     la proroga del superbonus 110% e delle detrazioni fiscali per le spese finalizzate ad interventi in materia di riqualificazione energetica, recupero del patrimonio edilizio, interventi antisismici, acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, proroga bonus verde e bonus facciate con effetti finanziari positivi complessivi pari a 37,4 milioni nel 2022 e negativi per 744,8 milioni e 2.741,3 milioni rispettivamente nel 2023 e nel 2024;

·     la modifica alla disciplina degli incentivi fiscali alle operazioni di aggregazione tra imprese attraverso la possibilità concessa di trasformare in credito d'imposta specifiche attività per imposte anticipate (DTA), da cui si stimano maggiori entrate pari a 1,6 milioni nel 2022, 147,5 milioni nel 2023 e 72,3 milioni nel 2024;

·     la proroga al 31 dicembre 2022 delle misure in favore dell'acquisto della casa di abitazione in materia di prevenzione e contrasto al disagio giovanile già previste all’articolo 64, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 con minori entrate per l’anno 2022 pari a 260,4 milioni;

·     le modifiche alla disciplina della rivalutazione dei beni e del riallineamento dei valori fiscali prevista all’articolo 110, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, da cui si stimano maggiori entrate pari a 3.650,3 milioni nel 2022, 2.157,1 milioni nel 2023 e 1.991,1 milioni nel 2024.

 

Per le entrate extra-tributarie, gli interventi principali riguardano:

 

·     le disposizioni relative alla governance e remunerazione del servizio nazionale della riscossione da cui scaturiscono riversamenti da parte di Agenzia delle Entrate-Riscossione di entrate pari a 508 milioni nel 2022, 455,5 milioni nel 2023 e 335,2 milioni nel 2024;

·     il versamento in entrata del canone DTA, nell’ambito della modifica agli incentivi fiscali alle operazioni di aggregazione tra imprese di cui sopra, da cui derivano maggiori entrate pari a 92,5 milioni nell’anno 2022 e 138,7 milioni nell’anno 2023;

·     la riduzione del contributo alla finanza pubblica a carico delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano definita con singoli accordi sottoscritti con il Governo e da cui conseguono minori versamenti a favore dello Stato complessivamente pari a 892,2 milioni a decorrere dall’anno 2022;

·     i minori versamenti in termini di interessi attivi per effetto della rinegoziazione delle anticipazioni di liquidità concesse agli enti locali, da cui si scontano effetti negativi pari a 46,1 milioni nell’anno 2022, 177,8 milioni nell’anno 2023 e 170,9 milioni nell’anno 2024.

·        


 

Ministero dell’economia e delle finanze
(Tabella n. 2)

 

 

L’articolo 201 del disegno di legge di bilancio autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’economia e delle finanze, per l'anno finanziario 2022, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 2).

Riguardo alle disposizioni contenute nell’articolato si segnalano in particolare:

§ il comma 2 che stabilisce l’importo massimo di emissione di titoli pubblici (debito pubblico), al netto di quelli da rimborsare e di quelli per regolazioni debitorie: 110 milioni di euro per l’anno 2022;

§ il comma 6 che quantifica gli importi dei fondi di riserva e speciali, previsti dalla legge di contabilità, per il 2022.

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2022-2024

Il disegno di legge di bilancio 2022-2024 autorizza per il 2022 spese finali, per lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, in termini di competenza, pari a 489.947 milioni, come si evince dalla tabella che segue:

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2021

Previsioni ddl bilancio 2022-2024

2022

Diff.
bil 2022/
bil 2021

2023

2024

Spese correnti

367.847

387.443

19.595

384.049

383.855

Spese in c/capitale

77.587

102.505

24.918

99.282

44.432

SPESE FINALI

445.434

489.948

44.513

483.331

428.287

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero dell’economia e delle finanze, ammontano a 492.746 milioni, di cui 383.855 milioni di parte corrente e 108.891 milioni in conto capitale.

 

Rispetto alla legge di bilancio per il 2021, il d.d.l. di bilancio espone spese finali un aumento rispetto al bilancio dello scorso anno che, in termini assoluti, è pari a circa 44,5 miliardi (10 per cento). Tale aumento deriva per 20 miliardi dalle spese correnti e per circa 25 miliardi dalle spese in conto capitale.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero dell’economia e delle finanze autorizzati per il 2022 dal d.d.l. di bilancio rappresentano, in termini di competenza il 59,0 % della spesa finale del bilancio statale.

Le previsioni di spesa per il 2021

Lo stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze (Tabella 2) espone, a legislazione vigente (LV), una dotazione delle spese finali per l'anno 2022 di 465,2 miliardi.

La manovra finanziaria per il 2022 attuata con le Sezioni I e II del d.d.l. di bilancio determina complessivamente, rispetto alla legislazione vigente, un aumento delle spese finali di 24.748 milioni, dovuti per 8.440 milioni relativi alla spesa corrente e 16.308 milioni a quella in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

(dati di competenza, valori in milioni)

 

2021

2022

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

367.847

380.000

379.002

-5.234

373.768

13.675

387.442

Spese in c/capitale

77.587

78.349

86.197

2.969

89.157

13.348

102.505

SPESE FINALI

445.434

458.349

465.199

-2.265

462.925

27.023

489.947

 

In particolare, gli effetti finanziari ascrivibili alle riprogrammazioni, rifinanziamenti e definanziamenti determinati con la Sezione II determinano una riduzione complessiva delle spese finali di -2.265 milioni, derivanti da una riduzione di 5.234 delle spese di parte corrente ed un aumento di 2.969 milioni di quelle in conto capitale.

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 27.023 milioni, con un incremento di 13.675 milioni di parte corrente e di 13.348 milioni in conto capitale.

Analisi per Missione/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2022 per ciascuna Missione/Programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2021.

Nell’esporre i dati per missioni si fa riferimento alla spesa complessiva del Ministero: alle spese finali (parte corrente e conto capitale) vanno aggiunte quelle del titolo III relative al rimborso del debito pubblico.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che la manovra operata con il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2022, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna Missione/Programma.

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Politiche economiche-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica (29)

96.942

98.220

103.527

-9

584

104.102

-485

103.617

2

Relazione finanziarie con le autonomie territoriali (3)

117.007

119.318

121.797

-

1

121.798

1.636

123.434

3

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

61.168

61.416

72.209

-

976

73.184

10.069

83.254

4

Difesa e sicurezza del territorio (5)

1.483

1.387

1.398

-

-

1.398

-

1.398

5

Ordine pubblico e sicurezza (7)

2.534

2.680

2.612

-

31

2.643

20

2.663

6

Soccorso civile (8)

3.601

5.540

3.076

-

-

3.076

146

3.222

7

Competitività e sviluppo delle imprese (11)

28.641

39.906

25.582

-

50

25.632

2.007

27.640

8

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13)

5.919

5.928

6.599

-

-1.100

5.499

550

6.049

9

Infrastrutture pubbliche e logistica (14)

800

800

1.310

-

-

1.310

-

1.310

10

Comunicazioni (15)

637

590

585

-

-

585

90

675

11

Ricerca e innovazione (17)

783

783

861

-

-

861

80-

941

12

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)

977

977

1.426

-

-

1.426

5

1.431

13

Casa e assetto urbanistico (19)

247

255

340

-

-

340

242

582

14

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24)

1.217

1.360

1.146

-

4

1.150

162

1.312

15

Politiche previdenziali (25)

11.480

11.480

11.491

-

-

11.491

-

11.491

16

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

1.237

1.213

1.268

-

-

1.268

-

1.268

17

Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri (1)

2.426

2.445

2.527

-

2

2.529

105

2.634

18

Giovani e sport (30)

1.108

1.497

982

-

78

1.060

10

1.070

19

Giustizia (6)

403

425

422

-

-

422

-

422

20

Sviluppo e riequilibrio territoriale (28)

10.193

10.158

12.439

-

3.000

15.439

-

15.439

21

Debito pubblico (34)

363.406

351.164

347.857

-

-

347.857

-5

347.851

22

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

1.173

1.165

1.381

-

-2

1.378

55

1.434

23

Fondi da ripartire (33)

19.050

16.909

21.571

-

-5.890

15.681

12.336

28.017

 

TOTALE MINISTERO

732.432

735.616

742.406

-9

-2.266

740.129

26.943

767.153

N.B. Tra parentesi la numerazione generale della Missione.

 

Nei paragrafi seguenti si forniscono alcuni elementi riguardanti le missioni di spesa del Ministero, soffermandosi in particolare su quelle i cui programmi hanno presentato le variazioni più rilevanti in sede di manovra.

 

Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Politiche economiche-finanzia-rie e di bilancio e tutela della finanza pubblica (29)

96.942

98.220

103.527

-9

584

104.102

-485

103.617

1.2

Prevenzione e repressione delle frodi e delle violazioni

agli obblighi fiscali (29.3)

2.863

2.996

2.954

-9

24

2.969

20

2.989

1.3

Regolamentazione e vigilanza sul settore finanziario (29.4)

2.417

2.421

1.557

-

200

1.757

-1.499

258

1.4

Regolazioni contabili, restituzioni e rimborsi d'imposte (29.5)

76.915

79.295

84.386

-

494

84.880

-

84.880

1.8

Accertamento e riscossione delle entrate e gestione dei beni immobiliari dello Stato (29.10)

6.981

7.335

6.892

-

61

6.953

990

7.943

 

Le variazioni per il 2021 rispetto alla legislazione vigente sono imputabili per gran parte al Programma Regolamentazione e vigilanza sul settore finanziario con una riduzione in Sezione I di 1,5 miliardi, dovuto alla conclusione del cashback (articolo 199) e ad un aumento di 200 milioni in Sezione II per il sostegno pubblico liquidazione coatta amministrativa banche (Cap-pg: 7618/1).

Le maggiori risorse per il Programma Regolazioni contabili, restituzioni e rimborsi d'imposte sono riferibili per circa 500 milioni alle risorse assegnate in Sezione II per la delega legislativa per la riforma tributaria.

 Per il Programma Accertamento e riscossione delle entrate e gestione dei beni immobiliari dello Stato sono previste maggiori spese per 990 milioni per la remunerazione del servizio nazionale della riscossione (articolo 5).

 

Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

2

Relazioni finanziarie con  autonomie territoriali (3),
di cui:

117.007

119.318

121.797

-

1

121.798

1.636

123.434

2.4

Concorso dello Stato finanziamento spesa sanitaria (3.6)

81.601

83.299

84.193

-

1

84.194

1.670

85.864

 

La dotazione della Missione risulta incrementata di 1,6 miliardi sostanzialmente riferiti al Programma Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria che vede l’incremento di 1.670 milioni nell’ambito dell’azione relativa alla Tutela dei livelli essenziali di assistenza, per effetto dell’incremento del Fondo sanitario nazionale di 1.868 milioni nel 2022 (articolo 88, cap. 2700).

L’Italia in Europa e nel mondo

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

3

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

61.168

61.416

77.209

-

976

73.184

10.069

83.254

3.1

Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE (4.10)

60.601

60.848

71.166

-

276

71.442

10.000

81.442

 

Le variazioni riguardano il Programma Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE, determinate in primo luogo dal rifinanziamento di 10 miliardi del Fondo di rotazione per l’attuazione del Programma Next Generation EU” (articolo 195).

Il Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie, previsto dalla legge n. 183 del 1987 (c.d. Fondo IGRUE) viene rifinanziato in Sezione II con 15 milioni per il programma complementare di azione e coesione a supporto tecnico operativo del PNRR.

 

Soccorso civile

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

6

Soccorso civile (8)

3.601

5.540

3.076

-

-

3.076

146

3.222

6.1

Interv. pubbliche calamità (8.4)

1.461

1.461

2.544

-

-

2.544

111

2.655

6.2

Protezione civile (8.5)

2.140

4.078

532

-

-

533

35

568

 

La Missione 8 “Soccorso civile”, rispetto ai dati della legge di bilancio 2021, pari a 3.601,2 milioni, presenta un volume di spese nel BLV, pari a 3.076,2, in diminuzione di 525,0 milioni di euro (pari al 14,6%).

Il dato del bilancio integrato per il 2022, pari a 3.222,2 milioni, rispetto alla dotazione del BLV prevede un incremento di 146,0 milioni (pari al 4,7%).

Tale incremento è il risultato di due interventi operati in Sezione I:

§  110,9 milioni, a carico del Programma 8.4 “Interventi per pubbliche calamità”, principalmente, per interventi dedicati ai territori colpiti da eventi simici a partire dal 2009, previsti dall’art. 149 del presente disegno di legge: 0,8 milioni da destinare al supporto tecnico-operativo e alle attività connesse alla definizione, attuazione e valutazione degli interventi nelle aree del terremoto del 2009 e 2016 (cap. 7449); 15,3 milioni per il Fondo per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma del 20-29 maggio 2012 (cap. 7452); 7,2 milioni per il Fondo per la ricostruzione dei territori dei comuni di Casamicciola terme, Forio e Lacco Ameno dell'isola di Ischia colpiti dal sisma del 21 agosto 2017 (cap. 7461); 12,8 milioni da destinare agli uffici speciali per la città dell'Aquila e per i comuni del cratere, al comune dell'Aquila e ad altri soggetti per la ricostruzione ed il rilancio socio-economico dei territori interessati dal sisma dell'aprile 2009 (cap. 8005); 72,3 milioni da destinare alla ricostruzione dei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016 (cap. 8006); 2,6 milioni per il Fondo per la ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici della regione Molise e dell'Area etnea del 2018 (cap. 8009).

§  35,1 milioni a carico del Programma 8.5 “Protezione civile”, per effetto del combinato disposto dell’art. 151 del presente disegno di legge, che destina 40 milioni da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei ministri per il Fondo per la prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi (cap. 7453), e dell’art. 149, comma 12, che diminuisce di 4,9 milioni la dotazione del Fondo per le emergenze nazionali.

Competitività e sviluppo delle imprese

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

7

Competitività e sviluppo delle imprese (11)

28.640,6

39.906

25.582,3

 

50

25.632,3

2.007,3

27.639,6

7.1

Incentivi alle imprese per interventi di sostegno (11.8)

1.812,1

2.412,1

687,9

 

50

737,9

1.500

2.237,9

7.2

Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità (11.9)

26.828,5

37.493,9

24.894,4

 

 

24.894,4

507,3

25.401,7

 

La Missione “Competitività e sviluppo delle imprese” (11) è condivisa tra MiSE e MEF e vede all'interno dello stato di previsione di quest’ultimo Ministero, due programmi di spesa. Si tratta del programma Incentivi alle imprese per interventi di sostegno (11.8) e del programma Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità (11.9).

 

Per quanto riguarda il MEF, nel Programma Incentivi alle imprese per interventi di sostegno (11.8) sono presenti in Sezione II rifinanziamenti di 50 milioni a decorrere dall’anno 2022 fino all’anno 2026 finalizzati al sostegno finanziario all’internazionalizzazione – conferimento al Fondo gestito da SIMEST (cap. 7298/Pg.2).

Il programma registra un incremento soprattutto per effetto delle misure di Sezione I. L’incremento di spesa – pari a 1.500 milioni, ed è tutto iscritto sul capitolo 7300, ed è determinato dal rifinanziamento del Fondo rotativo per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato a favore delle imprese italiane che operano sui mercati esteri (Fondo L. n. 394/1981), gestito da SIMEST S.p.A., disposto dall’articolo 12, comma 1, lett. a) del disegno di legge. Tale disposizione, nel dettaglio, incrementa il Fondo di 1,5 miliardi di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026.

 

Per ciò che concerne il Programma Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità (11.9), nel quale sono allocate le risorse per diversi crediti di imposta, la Sezione II aumenta la dotazione del programma di 507,3 milioni. L’aumento è l’effetto dei seguenti interventi:

§  l’estensione al 30 giugno 2022 e l’ampliamento di operatività dell’agevolazione fiscale ai processi di aggregazione aziendale (che consente di trasformare in credito d’imposta una quota di attività per imposte anticipate (DTA) riferite a perdite fiscali ed eccedenze ACE), prevista nell’articolo 18, che determina un incremento della spesa iscritta sul capitolo 3887 (Somme da trasferire all’Agenzia delle entrate) 231,2 milioni di euro nel 2022 e a 693,5 milioni nel 2023;

§  il rifinanziamento, disposto dall’articolo 149, comma 10, di 200 milioni di euro annui a decorrere dal 2022 per venticinque anni e di ulteriori 100 milioni di euro annui a decorrere dal 2024 per venticinque anni, del credito d'imposta correlato ai finanziamenti agevolati per gli interventi di ricostruzione privata, concessi ai soggetti danneggiati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016. Le relative risorse sono iscritte sul capitolo 7824;

§  l’estensione fino al 2023 del credito d’imposta a favore delle imprese editrici di quotidiani e di periodici per l'acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate edite, dall’articolo 123, che determina un incremento di spesa di 60 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023, iscritto sul capitolo 3898;

§  la concessione di un contributo nel limite di 10 milioni di euro per il 2022 e per il 2023 a favore degli esercenti di attività commerciali al dettaglio e artigiani in comuni delle aree interne per il pagamento dell'imposta municipale propria. Il contributo è iscritto sul capitolo 3870;

§  l’adeguamento, disposto dall’articolo 46, del perimetro di applicazione del credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno alla nuova Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, con l’inclusione delle imprese ubicate nella regione Molise tra quelle cui si applica un'intensità del credito superiore rispetto all’attuale. Tale misura comporta una maggiore spesa pari a 6,1 milioni di euro nel 2022, iscritto sul capitolo 7800.

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto

(dati di competenza, valori in milioni di euro)


MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

8

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13)

5.919

5.928

6.599

-

-1.100

5.499

550

6.049

8.1

Sostegno allo sviluppo del trasporto (13.8)

5.919

5.928

6.599

-

-1.100

5.499

550

6.049

 

La Missione Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto include l’unico Programma Sostegno allo sviluppo del trasporto che vede un definanziamento di 1,1 miliardo per il Contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato Spa (cap. 7122/2), il quale ha visto anche una riprogrammazione di 2 miliardi dal 2024 al 2023, e un incremento in Sezione I di 550 milioni per il finanziamento di 500 milioni del contratto di programma parte Servizi 2016-2021 tra MIMS e RFI (articolo 134) e per lo stanziamento di 50 milioni per la RFI finalizzata a rendere la ferrovia adriatica idonea all’alta velocità e all’alta capacità (articolo 133).

Casa e assetto urbanistico

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

13

Casa e assetto urbanistico (19)

2479

255

340

-

-

340

242

582

13.1

Politiche abitative e riqualificazione periferie (19.1)

247

255

340

-

-

340

242

582

 

La Missione 19 “Casa e assetto urbanistico”, che si compone dell’unico Programma 19.1 “Politiche abitative e riqualificazione periferie”, presenta a legislazione vigente una dotazione pari a 340 milioni di euro, in aumento di 93 milioni rispetto al dato della legge di bilancio 2021, pari a 246 (+37,7%).

Il dato del bilancio integrato per il 2022 fa segnare un notevole incremento rispetto al dato del BLV nella misura di 242 milioni, (pari a +71,2%), attestandosi in conclusione a 582 milioni di euro.

Tale incremento deriva da un intervento in Sezione I, per quanto disposto dall’art. 39, comma 2, del presente disegno di legge, che assegna 242 milioni al Fondo di garanzia per la prima casa, per la concessione di garanzie, a prima richiesta su mutui ipotecari o su portafogli di mutui ipotecari.

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

14

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24)

1.217

1.360

1.146

-

4

1.150

162

1.312

14.1

Famiglia, pari opportunità e situazioni di disagio

332

475

280

-

4-

284

162

446

 

La Missione “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia” presenta una variazione di 162 milioni derivanti dalle disposizioni della I Sezione, che riguardano il Programma Famiglia, pari opportunità e situazioni di disagio, imputabili:

§  all’istituzione del “Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità” (cap. 2080), con una dotazione di 100 milioni annui dal 2022 (articolo 49),

§  al rifinanziamento del Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità (cap. 2081), di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 (articolo 50).

 

La variazione di Sezione II riguarda il rifinanziamento del Fondo per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia (cap. 2121), per 4 milioni di euro dal 2022.

Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

17

Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri (1)

2.426

2.445

2.527

-

2

2.529

105

2.634

17.2

Presidenza del Consiglio dei Ministri (1.3)

681

700

781

-

2

783

105

888

 

Il Programma Presidenza del Consiglio dei ministri registra un incremento di 105 milioni in Sezione I dovuto essenzialmente all’istituzione del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (articolo 180), con una dotazione di 100 milioni per il 2022 e di 200 milioni a decorrere dal 2013. Nel fondo, si rammenta, che confluiscono altresì le risorse dei due precedenti fondi (Fondo integrativo per i comuni montani e Fondo nazionale per la montagna).

Sviluppo e riequilibrio territoriale

Nella Missione 20 “Sviluppo e riequilibrio territoriale” le risorse sono pressoché interamente iscritte sul Fondo per lo sviluppo e la coesione (cap. 8000).

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

20

Sviluppo e riequilibrio territoriale (28)

10.193

10.158

12.439

-

3.000

15.439

-

15.439

20.1

Sostegno politiche nazionali e comunitarie per la crescita ed il superamento squilibri socio-economici territoriali (28.4)

10.193

10.158

12.439

-

3.000

15.439

-

15.439

 

Le risorse appostate sulla Missione “Sviluppo e riequilibrio territoriale” riguardano nella quasi totalità il Fondo sviluppo e coesione.

Il d.d.l di bilancio 2022, in Sezione II, si dispone un rifinanziamento delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (cap. 8000) per il ciclo di programmazione 2021-2027, per complessivi 23,5 miliardi per il periodo dal 2022 al 2029, di cui 3 miliardi per ciascuno degli anni dal 2022 al 2028 e 2,5 miliardi per il 2019.

Fondi da ripartire

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

23

Fondi da ripartire (33)

19.050

16.909

21.571

-

-5.890

15.681

12.336

28.017

23.1

Fondi da assegnare (33.1)

13.009

11.563

15.607

-

-5.859

9.748

11.944

21.692

23.2

Fondi di riserva e speciali (33.2)

6.041

5.347

5.964

-

-30

5.934

392

6.325

 

La Missione 23 Fondi da ripartire” presenta una riduzione delle risorse determinata dalla Sezione II per 5.890 milioni ed una integrazione di risorse di 12.336 milioni dovuta alle misure introdotte dall’articolato di Sezione I.

 

Relativamente al Programma Fondi da assegnare, la variazione determinata dalla Sezione II è essenzialmente riconducibile alla riduzione di 6 miliardi del Fondo per l’attuazione della delega fiscale, per la fedeltà fiscale e per l’assegno universale e servizi alla famiglia (cap. 3087), per effetto dell’articolo 17, comma 1, del D.L. n. 146/2021, che ne ha disposto il trasferimento al Ministero del lavoro, sul Fondo per l’assegno universale e servizi alla famiglia (3894/Lavoro).

Il Fondo per l’attuazione della delega fiscale è stato peraltro reintegrato dei 6 miliardi con una variazione di I Sezione, ad opera dell’articolo 2 del ddl di bilancio in esame, ai fini della riduzione della pressione fiscale.

Si segnala, altresì, nell’ambito del Programma, la variazione di 4,3 miliardi di euro di Sezione I, conseguente agli effetti dell’articolo 187 del ddl di bilancio che ha istituito il Fondo per la regolazione contabile delle sovvenzioni del Tesoro alle Poste (cap. 3036); nonché l’incremento di 600 milioni del Fondo per esigenze indifferibili nel corso della gestione (cap. 3076), ai sensi dell’articolo 194 del ddl di bilancio.


 

Ministero dello sviluppo economico
(Tabella n. 3)

 

 

L’articolo 202 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dello sviluppo economico, per l'anno finanziario 2022, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 3).

Il comma 2 dell’articolo dispone che le somme impegnate in relazione agli interventi di sostegno nelle aree di crisi siderurgica di cui all’articolo 1 del decreto-legge 410/1993 (L. n. 513/1993), resesi disponibili a seguito dei provvedimenti di revoca, siano versate all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate, nell’anno finanziario 2022, con decreti del Ministero dell’economia e finanze-RGS, allo stato di previsione del MISE ai fini di cui al medesimo articolo 1 del decreto-legge n. 410/1993[10].

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2022-2024

La legge di bilancio 2022-2024 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico (MISE), spese finali, in termini di competenza, pari a 12.388,8 milioni di euro nel 2022, a 13.951,2 milioni di euro per il 2023 e a 14.334,6 milioni di euro per il 2024, come si evince dalla tabella che segue.

(dati di competenza, in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2021

Previsioni

DDL di bilancio 2022

Diff.
bil 2022/
BIL 2021

DDL di bilancio 2023

DDL di bilancio 2024

Spese correnti

651,5

724

72,5

635,1

622,7

Spese in c/capitale

9.733,0

11.664,7

1931,7

13.316,1

13.712

SPESE FINALI

10.384,5

12.388,8

2.004,2

13.951,2

14.334,6

Rimborso passività finanziarie

173

99,9

-73,1

31,4

21,6

SPESE COMPLESSIVE

10.557,4

12.488,7

1.931

13.982,6

14.356,2

Spese finali
in % spese finali Stato

1,3

1,5

 

1,7

1,9

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 12.937,3 milioni di euro nel 2022, a 14.319,6 milioni di euro nel 2023 e a 14.420,6 milioni di euro nel 2024.

Rispetto alla legge di bilancio 2021, il disegno di legge di bilancio 2022-2024 espone dunque per il MISE, un andamento della spesa crescente negli anni del triennio di riferimento.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2022, il disegno di legge di bilancio espone spese finali, pari come detto a 12.388,8 milioni, in aumento rispetto al 2021 ( +19,3 per cento).

Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un lieve incremento delle spese di parte corrente (+72,5 milioni di euro) e di un sensibile aumento delle spese di parte capitale (+ 1.931,7 milioni di euro)

Le previsioni di spesa per il 2022

Lo stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico (Tabella 3 del DDL), espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione di competenza per l'anno 2022 pari a 10.990,8 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2022 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un incremento delle spese finali di 1.398 milioni di euro, determinato da un lieve aumento della spesa di conto corrente di 200 milioni e da un incremento di 1.198 milioni della spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

 

(dati di competenza, in milioni di euro)

 

2021

2022

Legge
di Bilancio

Previsioni
assestate

BLV

Modifiche Sez. II

DDL di bilancio Sez II

Effetti
Sez. I

DDL di Bilancio integrato Sez I+Sez II

Spese correnti

651,5

741,7

524,1

50

574,1

150

724,1

Spese in c/capitale

9.733,0

10.515,1

10.466,7

808

11.274,7

390

11.664,7

SPESE FINALI

10.384,5

11.256,8

10.990,8

858,0

11.848,8

540

12.388,8

 

In particolare, i principali effetti finanziari della manovra sono ascrivibili alla Sezione II che determina un aumento della spesa pari a circa 858 milioni di euro, pressoché interamente di conto capitale (cfr. par. successivo).

Gli interventi di Sezione I determinano effetti positivi e pari a 540 milioni di euro.

Il Ministero ha previsto rifinanziamenti di leggi di spesa (art. 23, comma 3, lettera b)), quasi tutti relativi a spese per investimenti (cfr. paragrafo successivo).

Il DDL di bilancio integrato con gli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, come detto prima, stanziamenti per il Ministero pari a 12.388,8 milioni per il 2021.

Gli stanziamenti si attestano all’1,5% della spesa finale del bilancio statale.

Come si evince dalla tabella, il disegno di legge di bilancio integrato conferma per il 2022, rispetto alla legge di bilancio 2021, la netta prevalenza delle spese in conto capitale, che assorbono il 94,2% delle spese finali del Ministero (rispetto al 93,7% circa della legge di bilancio 2021).

Le spese in conto capitale sono pari a circa 11.664,7 milioni di euro per il 2022 e sono pressoché totalmente spese per investimenti (11.639,9 milioni). Di essi, buona parte è costituita da contributi agli investimenti alle imprese, essenzialmente allocati nella Missione 11 Competitività e sviluppo delle imprese e, in particolare, nel programma 11.5 “Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità' sociale d'impresa e movimento cooperativo” (3.530,7 milioni), nel programma 11.3 “Incentivazione del sistema produttivo” (2.968,3 milioni di euro) e nel programma 11.7, di nuova istituzione, “Riconversione industriale e grandi filiere” (3.167,5 milioni di euro).

Analisi per Missione/Programmi

Le missioni iscritte nello stato di previsione della spesa del MISE sono 5, mentre i relativi programmi di spesa – le unità di voto - sono 13.

Lo scorso esercizio finanziario, le missioni di spesa erano 6 e i programmi di spesa 14. Con il disegno di legge di bilancio 2022-2024, il numero delle missioni e dei programmi è dunque variato, ed in particolare:

§  è istituito, nella Missione Competitività e sviluppo delle imprese, un nuovo programma, l’11.12 Riconversione industriale e grandi filiere produttive;

§  i due programmi della Missione 10 Energia e diversificazione delle fonti energetiche hanno cambiato stato di previsione della spesa, passando dal MISE al Ministero della transizione ecologica (MITE). Si tratta del programma 10.7 Promozione dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico e del programma 10.8 Innovazione, reti energetiche; sicurezza in ambito energetico e di georisorse.

Un programma è stato modificato nella denominazione: il programma 11.6 Vigilanza sul sistema cooperativo, sulle società e sistema camerale  diventa Vigilanza sul sistema cooperativo e sulle società.

Il mutamento del numero delle missioni, che passano, come detto, da 6 a 5, e dei programmi, che si riducono da 14 a 13, è da ascrivere al processo di riorganizzazione che ha interessato il Ministero dello sviluppo economico, ai sensi di quanto previsto dal decreto-legge n. 22/2021. Con D.P.C.M. 29 luglio 2021, n. 149 è stato adottato il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero.

La nuova struttura organizzativa del Ministero dello sviluppo economico risulta articolata in 11 centri di responsabilità amministrativa in luogo dei 13 precedenti, comprensivi del Gabinetto e Uffici di diretta collaborazione all’opera Ministro e del Segretariato generale, con funzioni di coordinamento.

Il decreto-legge n. 22/2021 (convertito, con modificazioni in legge n. 55/2021, articoli 2 e 3) ha disposto la trasformazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in Ministero della transizione ecologica (MiTE). Il decreto-legge, in particolare, ha introdotto una serie di modifiche al decreto legislativo n. 300/1999, prevedendo il trasferimento di competenze in materia di politica energetica dal Ministero dello sviluppo economico (MiSE) al MiTE.

Il decreto-legge ha previsto, conseguentemente, il trasferimento al MITE delle due Direzioni del MISE, competenti in materia: la Direzione generale per l'approvvigionamento, l'efficienza e la competitività energetica e la Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari, a decorrere dalla data di adozione del D.P.C.M. di individuazione delle risorse umane e strumentali da trasferire al MITE[11].

In attuazione del decreto legge, con D.P.C.M. 29 luglio 2021, n. 128 è stato adottato il nuovo regolamento di organizzazione del MITE.

Con D.P.C.M. 29 luglio 2021, n. 149 è stato adottato il nuovo regolamento di organizzazione del MISE, che, conseguentemente, ha ridotto da 11 a 9 le Direzioni Generali. Si tratta della:

1)     Direzione generale per la politica industriale, l'innovazione e le PMI;

2)     Direzione generale per la tutela della proprietà' industriale - Ufficio italiano brevetti e marchi;

3)     Direzione generale per gli incentivi alle imprese;

4)     Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica - Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell'informazione;

5)     Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali;

6)     Direzione generale per la riconversione industriale e grandi filiere produttive;

7)     Direzione generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore e la normativa tecnica;

8)     Direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi e sulle società;

9)     Direzione generale per le risorse, l'organizzazione, i sistemi informativi e il bilancio.

Il D.P.C.M. istituisce la nuova Direzione generale per la riconversione industriale e grandi filiere produttive, che assorbe parte delle competenze precedentemente attribuite alla Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI.

Inoltre, sopprime la Direzione generale per le attività territoriali (che, nell’esercizio 2021, costituiva CDR del programma 15.9).

Il DPCM potenzia, inoltre, le funzioni del Segretariato generale di monitoraggio e coordinamento con le direzioni generali, nonché con gli uffici di diretta collaborazione del Ministro.

Come evidenzia la relazione illustrativa al disegno di legge di bilancio 2022, “con le variazioni introdotte dal nuovo modello organizzativo, le funzioni e i compiti del Ministero dello sviluppo economico risultano legati alla politica industriale focalizzata in particolare sui settori produttivi maggiormente colpiti dalla crisi economica quale conseguenza della pandemia Covid-19 ovvero le piccole e medie imprese, il sistema cooperativo e le filiere produttive primarie, nonché sull’innovazione e sulla riconversione industriale e grandi filiere produttive - mediante la previsione di una nuova direzione per la riconversione industriale, le grandi filiere produttive, quali aerospazio, difesa, sicurezza e space economy, e la gestione di crisi d'impresa; completano i compiti del Ministero gli incentivi alle imprese e la valorizzazione dell'attività relativa alla finanza d'impresa; tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica per la gestione degli interventi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) relative alle tecnologie innovative”.

La tabella seguente indica le previsioni di bilancio integrate per il 2022 per ciascuna missione e per ciascun programma di spesa del Ministero, a raffronto con i dati dell’esercizio 2021. Nel dettaglio, la tabella indica gli effetti che il disegno di legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2022, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

(dati di competenza, in milioni di euro)

Missione/
Programma

CDR

2021

2022

Legge di bilancio

ASS.

BLV
(A)

Modifiche sez. II
(B)

DDL sez.II

(C=A+B)

Effetti sez. I

(D)

Dlb integrato sez I+Sez II
(E=C+D)

Rimodul
art.23,co.3 lett. a)

art.30,co.1

variaz.
art.23 co.3, lett. b)

1. Competitività e sviluppo delle imprese (11)

Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità' sociale d'impresa e movimento cooperativo (11.5)

Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI

1.810,0

1.812,8

4.373,6

 

 

4.373,6

150

4.523,6

Vigilanza sul sistema cooperativo e sulle società (11.6)

Direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi e le società

17,6

17,6

19,1

 

 

19,1

 

19,1

Incentivazione del sistema produttivo (11.7)

Direzione generale per gli incentivi alle imprese

4.056,5

4.799,9

2.536,1

 

800

3.336,1

390

3.726,1

Lotta alla contraffazione e tutela della proprietà industriale (11.10)

Direzione generale per la tutela delle proprietà industriale- UIBM

89,9

119

93,1

 

 

93,1

 

93,1

Coordinamento dell'azione amministrativa e dei programmi per la competitività e lo sviluppo delle imprese, la comunicazione e l'energia (11.11)

Segretariato generale

3,2

3,2

5,3

 

 

5,3

 

5,3

Riconversione industriale e grandi filiere produttive (11.12)
di cui:

Direzione generale per la riconversione industriale e grandi filiere produttive

3.670,4

3.694,6

3.301,8

 

50

3.351,8

 

3.351,8

- rimborso passività finanziarie

 

173

173

99,8

 

 

99,8

 

99,8

SPESA COMPLESSIVA MISSIONE 11

 

9.647,60

10.447,00

10.329,0

 

850

11.179,00

540

11.719

SPESA FINALE MISSIONE 11

9.474,6

10.274

10.229

 

850

11.079

540

11.619,2

In % su spesa finale MISE

 

91,2

91,3

93,1

 

 

 

 

93,8

2. Regolazione dei mercati (12)

Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori (12.4)

Direzione generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore la vigilanza e la normativa tecnica

51,6

53,2

50,7

 

 

50,7

 

50,7

SPESA FINALE MISSIONE 12

51,6

53,2

50,7

 

 

50,7

 

50,7

 

4. Energia e diversificazione delle fonti energetiche (10)

Promozione dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico (10.7)

Direzione generale per l'approvvigionamento, l'efficienza e la competitività energetica

113,2

117,8

soppresso

soppresso

soppresso

soppresso

soppresso

Soppresso

Innovazione, reti energetiche, sicurezza in ambito energetico e di georisorse (10.8)

Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari

213,5

213,5

soppresso

soppresso

soppresso

soppresso

soppresso

Soppresso

SPESA FINALE MISSIONE 10

326,7

331,3

 

 

 

 

 

 

 

5. Comunicazioni (15)

Pianificazione, regolamentazione tecnica e valorizzazione dello spettro radio (15.5)

Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica - istituto superiore comunicazioni e tecnologie dell'informazione

10,2

10,2

11,3

 

 

11,3

 

11,3

Servizi di Comunicazione Elettronica, di Radiodiffusione e Postali (15.8)

Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali

329,2

404,3

541,7

 

 

541,7

 

541,7

Attività territoriali in materia di comunicazioni e di vigilanza sui mercati e sui prodotti (15.9)

41,6

42,9

52,9

 

 

52,9

 

52,9

SPESA FINALE MISSIONE 15

381

457,4

605,8

 

 

605,8

 

605,8

 

6. Ricerca e innovazione (17)

Ricerca, innovazione, tecnologie e servizi per lo sviluppo delle comunicazioni e della società dell'informazione (17.18)

Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica – Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell'informazione

13,7

13,7

12,5

 

 

12,5

 

12,5

SPESA FINALE MISSIONE 17

13,7

13,7

12,5

 

 

12,5

 

12,5

 

7. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

Indirizzo politico (32.2)

Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro

82,3

70,6

46,5

 

 

46,5

 

46,5

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

Direzione generale per le risorse, l'organizzazione, i sistemi informativi e il bilancio

54,5

56,5

46,1

 

8

54,1

 

54,1

SPESA FINALE MISSIONE 32

136,8

127,1

92,6

0

8

100,6

0

100,6

 

SPESA COMPLESSIVA MISE

10.557,4

11.429,7

11.090,7

 

858

11.948,7

540

12.488,7

SPESA FINALE MISE

10.384,5

11.256,8

10.990,8

 

858

11.848,8

540

12.388,8

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

Spesa finale = spesa complessiva al netto del rimborso passività finanziarie.

Come si evince dalla Tabella, la Missione “Competitività e sviluppo delle imprese” (n. 11), condivisa con il Ministero dell'economia e finanze, è la più consistente, recando a BLV 2022 uno stanziamento di 10.229 milioni di euro, pari al 93,1 percento delle spese finali del Ministero.

Su tale Missione, ed in particolare sul programma di nuova istituzione 11.12, è allocato l’intero importo del rimborso delle passività finanziarie del Ministero, pari a BLV a 99,8 milioni di euro.

Considerando gli effetti della manovra, le spese finali della Missione (11) sono pari a DLB integrato per il 2022 a 11.619,2 milioni di euro (+1.390 milioni di euro circa), il 93,8 percento della dotazione finale del MISE.

La Missione 11 è sostanzialmente l’unica Missione interessata dalla manovra contenuta nel disegno di legge in esame, subendo interventi sia di Sez. I che di Sez. II. Solo un minimo ulteriore intervento, viene operato dalla Sez. II, come si descriverà più analiticamente più avanti, sulla Missione 7 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32).

Al riguardo, il Ministero si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità, prevedendo rifinanziamenti di leggi di spesa (art. 23, comma 3, lettera b)),quasi tutti relativi a spese per investimenti.

La Tabella che segue espone i rifinanziamenti alle leggi di spesa operati dalla Sezione II del disegno di legge di bilancio 2022-2024:

 

 

 

 

 

 

Rifinanziamenti delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI SEZ.II

MISE

Missione 11. Competitività e sviluppo delle imprese

Programma 11.7 “Incentivazione del sistema produttivo

 

2022

2023

2024

DL n. 34 del 2020 art. 43 c. 1 "Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa
(Cap-pg: 7478/1) - (Scad. Variazione 2036)

LV

100

100

100

Rif.

100

100

100

DL n. 112 del 2008 art. 43 "Contributi per l’erogazione di finanziamenti per contratti di sviluppo nel settore industriale”
(Cap-pg: 7343/1) - (Scad. Variazione 2036)

LV

100

100

80

Rif.

400

250

100

LB 145/2018 art. 1, co. 203 “Erogazione dei contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell’IPCEI”
(Cap.-pg.7348/1) –(Scad. . Variazione 2023)

LV

83,4

83,4

83,4

Rif.

250

250

0

LB 232/2016 art. 1 c.71 “Rifinanziamento per interventi per l’autoimprenditorialità”
(Cap.-pg.7490/1) –(Scad. . Variazione 2024)

LV

10

10

0

Rif.

50

50

50

Programma 11.12 “Riconversione industriale delle grandi filiere produttive

2022

2023

2024

L n. 266 del 1997 art. 4 c. 3 "Programmi tecnologici per la difesa aerea nazionale”
(Cap-pg: 7421/3) - (Scad. Variazione 2036)

LV

0

0

0

Rif.

 

50

85

DL n. 73 del 2021 art. 11/quater c. 9 "Fondo per garantire l'indennizzo dei titolari di titoli di viaggio e voucher emessi dall'amministrazione straordinaria (società aerea italiana s.p.a.) in conseguenza delle misure di contenimento previste per l'emergenza covid-19"
(Cap-pg: 2259/1) - (Scad. Variazione 2022)

LV

0

0

0

Rif.

50

0

0

DL n. 321 del 1996 art. 5 c. 2 p. C "Sviluppo tecnologico nel settore aeronautico"
(Cap-pg: 7420/2) - (Scad. Variazione 2036)

LV

0

0

0

Rif.

0

25

10

LF n. 266 del 2005 art. 1 c. 95 p. 3 "Contributo per il proseguimento del programma di sviluppo per l'acquisizione delle unità' navali FREMM”
(Cap-pg: 7485/14) - (Scad. Variazione 2036)

LV

0

0

0

Rif.

0

0

30

LS n. 147 del 2013 art. 1 c. 37 "Contributi ventennali settore marittimo - difesa nazionale"
(Cap-pg: 7419/7) - (Scad. Variazione 2036)

LV

0

0

0

Rif.

0

25

25

Missione 7. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

7.2 Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

2022

2023

2024

LB n. 205 del 2017 art. 1 c. 1072 p. H/ter "DIGITALIZZAZIONE DELLE AMMINISTRAZIONI STATALI"
(Cap-pg: 7031/5) - (Scad. Variazione 2023)

LV

0

0

0

Rif.

8

7

0

*previsioni per piano di formazione, incluso l’effetto delle rimodulazioni già sopra indicate.

 

La Sezione II del DLB opera, sulla Missione (11) rifinanziamenti per complessivi 850 milioni nel 2022, come si evince dalla Tabella precedente.

I rifinanziamenti riguardano il programma (11.7)Incentivazione del sistema produttivo” e il nuovo programma (11.12)Riconversione industriale delle grandi filiere produttive”.

Nell’ambito del programma 11.7, vengono, in particolare, rifinanziati:

§  i contratti di sviluppo nel settore industriale, cap. 7343/1 (+400 milioni nel 2022, 250 milioni nel 2023 e 100 milioni per ciascun anno dal 2024 al 2036);

§  il Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa, cap. 7478/1 (+100 milioni per ciascun anno dal 2022 al 2036);

§  l’erogazione dei contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell’IPCEI, cap.pg.7348/1 (+250 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023);

§  gli interventi per l’autoimprenditorialità, cap. 7490/1 (+ 50 milioni per ciascun anno del triennio 2022-2024).

 

Nel nuovo programma (11.12)Riconversione industriale delle grandi filiere produttive”, il rifinanziamento di 50 milioni nel 2022 riguarda il Fondo per garantire l'indennizzo dei titolari di titoli di viaggio e voucher emessi dall'amministrazione straordinaria (Società Aerea Italiana s.p.a.) in conseguenza delle misure di contenimento previste per l'emergenza covid-19" (cap. 2259).

Il nuovo programma 11.12 vede come centro di responsabilità amministrativa (CDR) la neoistituita Direzione generale per la riconversione industriale e grandi filiere produttive e assorbe parte delle competenze e delle relative risorse precedentemente attribuite alla Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI.

Nel nuovo programma, in particolare, trovano ora allocazione i capitoli di spesa relativi ai progetti di alta valenza tecnologica, ad interventi nel settore aeronautico, aerospaziale e marittimo - tra cui le unità navali FREMM - a tutela degli interessi di difesa nazionale [12] (capitoli 7419, 7420, 7485 e 7421, tutti oggetto di rifinanziamento, per anni successivi al 2022, secondo quanto evidenziato nella precedente tabella) e il capitolo relativo al comparto aeronautico destinato a interventi nei settori industriali ad alta tecnologia (cap. 7423 ove sono iscritte le risorse di cui alla legge n. 808/1985, per la partecipazione di imprese nazionali a programmi industriali aeronautici in collaborazione internazionale[13].

Si tratta di capitoli, già iscritti nei precedenti esercizi nel Programma di spesa 11.5 Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo. In tali capitoli sono predominanti le risorse destinate al comparto strategico della difesa, per le quali - come più volte evidenziato dalla Corte dei Conti– il ruolo del Ministero dello sviluppo economico attiene al mero controllo finanziario sulla correttezza amministrativa delle procedure di spesa, residuando in capo al Dicastero della difesa l'attività di programmazione e gestione dei progetti (contratto, SAL, collaudi, etc.) (si veda, da ultimo, Relazione della Corte dei Conti  sul Rendiconto generale dello Stato 2020, Vol. II, tomo I, pag. 115).

Le risorse iscritte sui predetti capitoli sono quelle necessarie alle seguenti “azioni” che come noto hanno una funzione allo stato meramente conoscitiva all’interno del bilancio statale (e per le quali si rinvia alla Nota Integrativa allegata allo stato di previsione del MISE): “Interventi per l'innovazione del sistema produttivo del settore dell'aerospazio, della sicurezza e della difesa” (azione di spesa cui sono ascritti, a DLB 2022, circa 2,5 miliardi di euro) e alla “Realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo tecnologico dell'industria aeronautica” (azione di spesa cui sono ascritti, a DLB 2022, 591,8 milioni circa).

Unitamente a queste, trovano ora allocazione nel programma 11.12 le risorse per il rimborso delle passività finanziarie del Ministero (capp. 9706, 9707 e 9708) tutte relative agli ammortamenti dei mutui per i suddetti interventi nel settore dell'aerospazio, della sicurezza e della difesa (99,8 milioni di euro); nonché le somme per il rimborso della quota interessi sui medesimi mutui (cap. 5311, 5312, 5313) (circa 5,9 milioni di euro). Sempre nel programma 11.12 trova ora collocazione il Fondo d'investimento per lo sviluppo delle PMI del settore aeronautico e della green economy (cap. 7428).

 

La Sezione II del DLB determina, nella Missione (32), un incremento di 8 milioni per il 2022 e di 7 milioni per il 2023, del programma Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3), per la digitalizzazione del sistema informativo del Ministero (cap. 7031).

Gli interventi di Sezione I riguardano tutti la Missione 11 Competitività e sviluppo delle imprese, in particolare:

§  il programma 11.5 Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità' sociale d'impresa e movimento cooperativo e

§  il programma 11.7 Incentivazione del sistema produttivo.

Il programma 11.5 registra, nel 2022, un incremento di complessivi 150 milioni, determinato dall’articolo 24, che istituisce, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, un Fondo, con dotazione pari a 150 milioni di euro per l'anno 2022, a 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 per l'uscita anticipata dei lavoratori delle imprese in crisi (cap. 2257, di nuova istituzione) [14].

Il programma 11.7, a sua volta, evidenzia, nel 2022, un incremento di complessivi 390 milioni, determinato:

§  dall’articolo 11, che dispone un rifinanziamento della cd. “Nuova Sabatini”, di 240 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 e 2023, di 120 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e di 60 milioni per l'anno 2027 (cap. 7489);

§  dall’articolo 153, che istituisce, presso il MISE, un Fondo per il sostegno alla transizione industriale, con un dotazione di 150 milioni di euro a decorrere dall'anno 2022 (cap.7635, di nuova istituzione).


 

Ministero del lavoro e delle politiche sociali
(Tabella n. 4)

 

 

L’articolo 203, comma 1, della legge di bilancio 2022, autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per l'anno finanziario 2022, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 4).

Il comma 2 dell’articolo autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con propri decreti, per l'anno finanziario 2022, variazioni compensative in termini di residui, di competenza e di cassa tra i capitoli dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, anche tra missioni e programmi diversi, connesse con l'attuazione dei decreti legislativi 149/2015 (di semplificazione dell'attività ispettiva in materia di lavoro) e 150/2015 (di riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive).

Le spese del Ministero per gli anni 2022-2024

La legge di bilancio 2022-2024 autorizza spese finali, per lo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in termini di competenza, pari a circa 160.740 mln di euro per il 2022, 162.493 mln di euro per il 2023 e 163.404 mln di euro per il 2024, come si evince dalla tabella che segue:

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Bilancio 2021

Legge di bilancio

2022

Diff.
bil 2022/
BIL 2021

2023

2024

Spese correnti

177.427,1

160.676,4

16.751

162.433,9

163.346,7

Spese in c/capitale

80,5

63,2

17

59,3

57,6

SPESE FINALI

177.507,7

160.739,7

16.768

 162.493,3

 163.404,4

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 161.233.786 mln di euro per il 2022, a 163.074.712  mln di euro per il 2023 e a 163.404.126 mln di euro per il 2024.

Rispetto alla legge di bilancio per il 2021, per competenza, la legge di bilancio 2022-2024 espone per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel triennio di riferimento un andamento decrescente, attenuato nel biennio 2023-2024.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2022, la legge di bilancio espone una diminuizione delle spese finali, rispetto al 2021, pari a 16.768 mln di euro (9,44% circa). Tale diminuizione deriva dagli effetti congiunti di una diminuizione di 16.751 mln di euro ascrivibile alle spese correnti e di una diminuizione di 17 mln di euro delle spese in conto capitale.

Le previsioni di spesa per il 2022 rispetto alla legislazione vigente

Lo stato di previsione della spesa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Tabella 4) espone, a legislazione vigente (BLV), al momento della presentazione del ddl di bilancio, spese finali di competenza per l’anno 2021 pari a 147.114.466 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2022, attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio, determina complessivamente un incremento delle spese finali di 13.626 milioni di euro, come evidenziato nella tabella che segue:

 (dati di competenza, valori in milioni)

 

2021

2022

BLV

Manovra

Bilancio integrato

Sezione II

Sez. I

Assestato integrato

Rimod

Sez. II Rifinanz.
Definanz.
Riprogr

Totale Sez. II

Effetti Sez. I

Spese finali

177.508

147.114

0

6.145

153.259

7.480

160.739

Spese correnti

177.427

147.053

0

6.143

153.196

7.480

160.676

Spese in c/capitale

81

62

0

1

63

0

63

 

Il bilancio integrato degli effetti della manovra prevede, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 160.740 milioni di euro per il 2022, che rappresentano, in termini di competenza, il 19,4% della spesa finale del bilancio statale.

 

 

Assestato

2021

%

Integrato

2022

%

Integrato

2023

%

Integrato

2024

%

Lavoro e politiche sociali

177.508

21,8

160.740

19,4

162.493

19,9

163.404

21,5

SPESE FINALI

815.238

100,0

829.911

100,0

817.825

100,0

760.817

100,0

 

 

Analisi per Missione/Programmi

 

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio per il 2022 per ciascuna missione/Programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2021.

La tabella evidenzia, altresì, le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2021, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione e a ciascun programma.

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimod.
a.23 c. 3 lett a)

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

1

Politiche per il lavoro (26)

21.078

26.758

9.494

-

321

9.815.9

7.428

17.244

1.1

Politiche passive del lavoro e incentivi all'occupazione (26.6)

18.146

23.733

7.416

-

275

7.692

7.218

14.910

1.2

Coordinamento e integrazione delle politiche del lavoro e delle politiche sociali, innovazione e coordinamento amministrativo (26.7)

30

30

32

-

-

32

 

32

1.3

Politiche di regolamentazione in materia di rapporti di lavoro (26.8)

66

66

67

-

-

67

-

67

1.4

Contrasto lavoro nero e irregolare, prevenzione e osservanza delle norme di legisl. sociale e del lavoro (26.9)

338

340

347

-

45

392

-

392

1.5

Politiche attive del lavoro, rete dei servizi per il lavoro e la formazione (26.10)

1.722

1.778

861

-

-

861

210

1.071

1.6

Sistemi informativi per monitoraggio e sviluppo politiche sociali e del lavoro e servizi di comunicazione istituzionale (26.12)

52

58

47

-

-

47

-

47

1.7

Prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (26.11)

721

751

721

-

-

721

-

721

2

Politiche previdenziali (25)

97.032

103.560

95.544

-

-231

95.313

-974

94.339

2.1

Previdenza obbligatoria e complementare, assicurazioni sociali (25.3)

97.032

103.560

95.544

-

-231

95.313

-974

94.339

3

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24)

44.490

47.095

41.974

-

6.055

48.029

1.026

49.056

3.1

Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni (24.2)

150

253

95

-

5

100

-

100

4

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

12

12

12

-

-

12

-

12

4.1

Flussi migratori per motivi di lavoro e politiche di integrazione sociale delle persone immigrate (27.6)

12

12

12

-

-

12

-

12

5

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

81

81

86

-

-

86

-

86

5.1

Indirizzo politico (32.2)

53

54

66

-

-

66

-

66

5.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

27

27

20

-

-

20

-

20

 

SPESE COMPLESSIVE MINISTERO

162.695

177.508

147.114

-

6.144

153.259

7.480

160.740

 

 

La spesa complessiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali è allocata su 5 missioni, tra le quali quelle che rivestono maggior rilievo per il lavoro sono la Missione 1 (Politiche per il lavoro), la Missione 2 (Politiche previdenziali) e la Missione 3 (Diritti sociali, politiche sociali e Famiglia).

La Missione 1 rappresenta circa il 10,7 per cento della spesa finale complessiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Per il 2022 lo stanziamento complessivo è pari a 17.244 mln di euro, con un marcato decremento di 3.834 mln di euro rispetto al bilancio integrato 2021 e 9514 mln di euro rispetto al bilancio assestato 2021, ma con un incremento altrettanto marcato rispetto alla dotazione a legislazione vigente, che passa da 9494 a 17.244.

Tali decrementi sono prevalentemente ascrivibili a due voci: Politiche passive del lavoro e incentivi all'occupazione (26.6) e  Politiche attive del lavoro, rete dei servizi per il lavoro e la formazione (26.10)

La Missione 2 rappresenta oltre il 58 per cento della spesa finale complessiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Considerando gli effetti della manovra, lo stanziamento complessivo su tale missione è pari a 94.339 mln di euro per il 2022, con un decremento di 2693 mln di euro rispetto al bilancio integrato 2021, 9221 mln di euro rispetto al bilancio assestato 2021 ma con un aumento di 1175 mln di euro rispetto alla dotazione a legislazione vigente.

La Missione 3, Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, rappresenta oltre il 30% della spesa finale complessiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, registrando un marcato incremento della previsione di spesa per l’anno 2022, avuto riguardo al bilancio integrato 2022.

Per il 2022 sono stati disposti, infatti, aumenti per circa 4.566 mln di euro rispetto al bilancio integrato 2021, 1961 mln di euro rispetto al bilancio assestato 2021 e 7082 mln di euro  rispetto alla dotazione a legislazione vigente.

Tali incrementi sono prevalentemente ascrivibili ai rifinanziamenti di cui alla sez. II e agli effetti finanziari del disegno di legge di bilancio di cui alla sez. I.

Nelle Missioni, si segnalano i seguenti finanziamenti:

§  cap. 3894 Fondo assegno universale e servizi alla famiglia: rifinanziamento - anche se indicato come effetto, in termini di maggiori spese, dell’art. 17, comma 1, del decreto legge n. 146 del  2021 (decreto-legge fiscale) - di 6.000 milioni per ciascun anno del triennio 2022-2024  con una dotazione integrata finale per il 2022 pari a 6.633 milioni;

§  cap. 3555 Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare: rifinanziamento di 50 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2022-2024, destinato, ai sensi dell’art. 1, comma 334, della legge di bilancio 2021 (legge n. 178 del 2020), con una dotazione integrata finale per il 2022 pari a 80 milioni;

§  cap. 5247 Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore: rifinanziamento di 5 milioni per ciascun anno del triennio 2022-2024 discendente dall’art. 9, comma 1, della legge n. 106 del 2016, per una dotazione integrata finale per il 2022 di 40 milioni.

Tra gli interventi di maggior rilievo a favore delle famiglie e del sociale si segnala:

§  l’incremento di 1.065,3 milioni di euro a favore del Fondo per il reddito di cittadinanza (cap. 2781) di cui all’art. 20 del disegno di legge di bilancio;

§  l’incremento di 50 milioni annui dal 2022 fino al 2026 a favore del Fondo per la disabilità e non autosufficienza (cap. 3891) a cui l’art. 48 del disegno di legge di bilancio attribuisce la nuova denominazione di “Fondo per le politiche in favore delle persone affette da disabilità”, disponendone il trasferimento presso lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze;

§  l’incremento del Fondo per le non autosufficienze (cap. 3538) per un ammontare pari a 100 milioni di euro per il 2022, a 200 milioni per il 2023, a 250 milioni per il 2024 e a 300 milioni di euro a decorrere dal 2025. Tali risorse sono indirizzate, ai sensi dell’art. 43 del disegno di legge di bilancio alla graduale introduzione dei LEPS per le persone anziane non autosufficienti.

 

 

 


 

Ministero della giustizia
(Tabella n. 5)

 

 

L’articolo 204 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della giustizia per l'anno finanziario 2022, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 5).

Il comma 2 – con disposizione che ricorre da anni nelle leggi di bilancio - autorizza il Ragioniere Generale dello Stato a provvedere, con propri decreti, alla riassegnazione, in termini di competenza e di cassa, delle somme versate dal CONI, dalla Società Sport e Salute, dalle regioni, dalle province, dai comuni e da altri enti pubblici e privati all'entrata del bilancio dello Stato, relativamente alle spese:

§  per il mantenimento, per l'assistenza e per la rieducazione dei detenuti e internati;

§  per gli interventi e gli investimenti finalizzati al miglioramento delle condizioni detentive e delle attività trattamentali;

§  per le attività sportive del personale del Corpo di polizia penitenziaria e dei detenuti e internati.

Si tratta delle spese comprese nel programma «Amministrazione penitenziaria» e nel programma «Giustizia minorile e di comunità», nell’ambito della missione «Giustizia» dello stato di previsione del Ministero della giustizia per l'anno finanziario 2022.

Analogamente a quanto previsto nella legge di bilancio 2021, il comma 3 autorizza lo stesso Ragioniere generale dello Stato a riassegnare allo stato di previsione del Ministero della giustizia, nell’ambito della missione Giustizia, le somme versate ad apposito capitolo dell’entrata del bilancio:

§  a seguito di convenzioni stipulate dal Ministero con enti pubblici e privati a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge;

§  derivanti da contributi, rimborsi e finanziamenti provenienti da organismi, anche internazionali.

Tali somme dovranno essere destinate alle spese per il funzionamento degli uffici giudiziari e dei servizi, anche di natura informatica, forniti dai medesimi uffici nonché al potenziamento delle attività connesse alla cooperazione giudiziaria internazionale e dunque dovranno essere iscritte nei programmi Giustizia civile e penale e Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria».

Le spese del Ministero per gli anni 2022-2024

Il disegno di legge di bilancio 2022-2024 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della giustizia, spese finali, in termini di competenza, pari a 10.191,7 milioni di euro nel 2022, a 10.214,7 milioni di euro per il 2023 e 10.157,2 milioni di euro per il 2024, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero della giustizia nel ddl di bilancio per il triennio 2022-2024

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2021

Previsioni

Ddl di bilancio 2022

Diff.
bil 2022/
bil 2021

Ddl di bilancio 2023

Ddl di bilancio 2024

Spese correnti

8.364,9

9.305,6

940,7

9.367,7

9.389,3

Spese in c/capitale

616,6

886,1

269,5

847,0

767,8

SPESE FINALI

8.981,5

10.191,7

1.210,2

10.214,7

10.157,2

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

1,2%

1,2%

-

1,2%

1,3%

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 10.207,3 milioni di euro nel 2022, a 10.214,7 milioni di euro nel 2023 e a 10.157,2 milioni di euro nel 2024.

 

Rispetto alla legge di bilancio 2021, il disegno di legge di bilancio 2022-2024 espone dunque per il Ministero della Giustizia, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente negli anni 2022 e 2023 e leggermente decrescente nel 2024.

 

Titolo: Stanziamenti per la giustizia

 

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2022, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2021, in termini assoluti, in misura pari a 1.210,2 milioni di euro (+13,5%). Tale differenza positiva deriva tanto dall’aumento delle spese in conto corrente (+940,7 mln di euro) quanto da quello delle spese in conto capitale (+269,5 mln).

Gli stanziamenti di spesa del Ministero della giustizia autorizzati dal disegno di legge di bilancio rappresentano, rispetto alla spesa finale del bilancio statale, l’1,2%. Tale percentuale, analoga a quella riscontrata nel bilancio 2021, è in diminuzione rispetto all’1,3% degli esercizi precedenti.

Le spese per l’anno 2022

Lo stato di previsione del Ministero della giustizia (Tabella 5) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2022 di 10.143,6 milioni di euro.

 

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2022 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un aumento delle spese finali di 48,1 milioni di euro, di cui 3,1 milioni di spesa in conto corrente e 45 milioni di spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero della giustizia - anno 2022

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2021

2022

Legge di Bilancio

Previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

Effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

8.364,9

8.641,0

9.302,5

-

9.302,5

3,1

9.305,6

Spese in c/capitale

616,6

673,3

841,1

45,0

886,1

-

886,1

SPESE FINALI

8.981,5

9.314,3

10.143,6

45,0

10.188,6

3,1

10.191,7

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano un aumento della spesa di 45 milioni di euro.

Il Ministero non si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (art. 23, comma 3, lettera a)) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari, a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa); ha invece previsto i seguenti rifinanziamenti di leggi di spesa (art. 23, comma 3, lettera b)), tutti relativi a spese per investimenti:


 

Rifinanziamenti delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

Programma/Oggetto/Riferimento normativo

Cap.

2022

2023

2024

Giust. civile e penale / Acquisto e installazione di opere nonché ampliamento, ristrutturazione, restauro e manutenzione straordinaria di immobili destinati all’amministrazione centrale e agli uffici giudiziari (acquisto di edifici da adibire a sede di uffici giudiziari a Modena e Ancona) / L. n. 232 del 2016, art. 1 c. 140

7200/7

+10,0

+20,0

+20,0

Giust. civile e penale / Acquisto e installazione di opere nonché ampliamento, ristrutturazione, restauro e manutenzione straordinaria di immobili destinati all’amministrazione centrale e agli uffici giudiziari (integrale copertura finanziaria del "Polo della giustizia di Bari" mediante risistemazione delle ex caserme "Capozzi" e "Milano") / L. n. 145 del 2018, art. 1, co. 95

7200/13

+35,0

+75,0

+100,0

Totale rifinanziamenti

 

+45,0

+95,0

+120,0

 

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 3,1 milioni di euro per il 2022, interamente ascrivibile alla parte corrente. Effetti maggiori sono previsti negli anni successivi, con un aumento delle dotazioni pari a 36,7 milioni nel 2023 ed a 79 milioni nel 2024.

Si segnalano, in particolare, gli articoli 187 e 188 del disegno di legge, che prevedono assunzioni di magistrati ordinari (+1,7 milioni di euro) e l’articolo 196 che istituisce il fondo per la magistratura onoraria (+1 milione di euro nel 2022, + 18 milioni nel 2023 e + 58 milioni nel 2024).

 

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 10.191,7 milioni per il 2022.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2022 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2022 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2021.

 

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il disegno di legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2022, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.


 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Sez. II

Effetti Sez. I

DDL bilancio integrato sez I+Sez II

1

Giustizia (6)

8.839,2

9.169,9

9.970,5

45,0

10.015,5

3,1

10.018,5

1.1

Amministrazione penitenziaria (6.1)

3.151,1

3.344,2

3.272,8

-

3.272,8

0,0

3.272,8

1.2

Giustizia civile e penale (6.2)

4.203,1

4.297,7

5.108,3

45,0

5.153,3

1,7

5.155,0

1.3

Giustizia minorile e di comunità (6.3)

283,8

294,8

304,0

-

304,0

0,0

304,0

1.4

Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria (6.6)

1.201,2

1.233,2

1.285,4

-

1.285,4

1,3

1.285,4

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

142,3

144,4

173,0

-

173,0

0,0

173,0

2.1

Indirizzo politico (32.2)

35,6

33,6

46,3

-

46,3

0,0

46,3

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

106,7

110,8

126,7

-

126,7

0,0

126,7

 

SPESE FINALI MINISTERO

8.981,5

9.314,3

10.143,5

45,0

10.188,6

3,1

10.191,7

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 2 missioni, di cui la principale è “Giustizia”, che rappresenta il 98% del valore della spesa finale complessiva del Ministero.

In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le spese finali di tale Missione sono pari a 10.018,5 milioni di euro per il 2022. Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (9.970,5 milioni), tale missione registra un aumento di 48,1 milioni di euro e assorbe l’intera manovra di bilancio del Ministero. Per la Missione “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, infatti, il disegno di legge di bilancio conferma per il 2022 le risorse disponibili a legislazione vigente.

 

 

L’aumento degli stanziamenti all’interno della missione “Giustizia” è prevalentemente imputabile al Programma Giustizia civile e penale che registra il rifinanziamento di 45 mln di euro, dovuto ad interventi di Sezione II (relativo all’edilizia giudiziaria, v. sopra), e un incremento di 1,7 milioni di euro, dovuto all’articolato del disegno di legge di bilancio (cfr. artt. 187 e 188 che aumentano di 82 unità il ruolo organico della magistratura ordinaria e conseguentemente autorizzano assunzioni).

Registra un aumento in manovra anche il Programma Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria, le cui dotazioni sono incrementate di 1,3 milioni di euro a seguito, prevalentemente, dell’istituzione del fondo per l’attuazione di interventi in materia di magistratura onoraria (cfr. art. 196 del disegno di legge).

 

Per quanto riguarda la Missione “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, le spese finali sono pari a 173,0 milioni di euro, ripartiti tra il Programma “indirizzo politico” (46,3 mln) e il Programma “servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza” (126,7 mln). Gli stanziamenti per questa missione si mantengono invariati rispetto al bilancio a legislazione vigente.

 


 

Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale
(Tabella n. 6)

 

 

L’articolo 205, comma 1, del disegno di legge di bilancio l’impegno ed il pagamento delle spese del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI), per l’anno finanziario 2022, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 6).

Il comma successivo autorizza il MAECI ad effettuare, previe intese con il Ministero dell’economia e delle finanze, operazioni in valuta estera non convertibile pari alle disponibilità esistenti nei conti correnti valuta Tesoro costituiti presso le rappresentanze diplomatiche e gli uffici consolari, ai sensi dell’articolo 5 della legge 6 febbraio 1985, n. 15, e che risultino intrasferibili per effetto di norme o disposizioni locali.

Il relativo controvalore in curo è acquisito all’entrata del bilancio dello Stato ed è contestualmente iscritto, con decreti del Ragioniere generale dello Stato, sulla base delle indicazioni del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, nei pertinenti programmi dello stato di previsione del medesimo Ministero per l’anno finanziario 2022, per l’effettuazione di spese connesse alle esigenze di funzionamento, mantenimento ed acquisto delle sedi diplomatiche e consolari, degli istituti di cultura e delle scuole italiane all’estero.

Il medesimo comma autorizza per il 2022 il MAECI ad effettuare, con le medesime modalità, operazioni in valuta estera pari alle disponibilità esistenti nei conti correnti valuta Tesoro in valute inconvertibili o intrasferibili individuate, ai fini delle operazioni di cui al presente comma, dal Dipartimento del tesoro del Ministero dell’economia e delle finanze su richiesta della competente Direzione generale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Le spese finali del Ministero per gli anni 2022-2024

Lo stato di previsione del MAECI espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza di 3.008,39 mln. di euro per l’anno 2022 in termini di competenza, pari a Commissione Affari esteri’ iniziando da quelle contenute nell’articolato della Sezione I del disegno di legge di bilancio 2022.

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2021

previsioni ddl bilancio 2022-2024

2022

Diff.
bil 2022/
bil 2021

2023

2024

Spese correnti

3.398,35

2.898,46

-499,84

3.162,79

3.130,79

Spese in c/capitale

188,82

109,92

--78,9

61,42

68,29

Spese finali

3.587,18

3.008,39

-578,79

3.224,21

3.199,09

Il disegno di legge di bilancio integrato dagli effetti della Sezione I e dalle modifiche della Sezione II propone invece spese finali di competenza per il MAECI pari a 3.289,5 mln. di euro per il 2022. Come si evince dalla tabella che segue, le spese finale sono in larghissima parte ascrivibili a spese correnti, pari al 96,5%.

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2021

2022

Legge di Bilancio

previsioni assestate

ddl bilancio integrato 2022

diff.
bil 2022/
ass 2021

ddl bilancio integrato 2023

ddl bilancio integrato 2024

Spese correnti

3.398,35

3.622,86

3.173,58

-449,28

3.162,79

3.130,79

Spese in c/capitale

188,82

258,92

115,92

-143

61,42

68,29

SPESE TOTALI

3.587,18

3.881,79

3.289,5

592,29

3.224,21

3.199,09

 

Rispetto alle previsioni assestate 2021, pertanto, l’andamento delle spese finali di competenza nel bilancio integrato presenta per il 2022 un decremento di circa 592,29 milioni di euro, ancor più marcato peraltro nelle proiezioni di bilancio integrato per il 2023 e il 2024.

Complessivamente l’incidenza dello stato di previsione del MAECI sulle spese finali dei Ministeri passa dallo 0,47 del 2021 (bilancio assestato) allo 0,39, per il 2022, allo 0,40 nel 2023 ed allo 0,42 nel 2023 (bilancio integrato).

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2022, si rileva che la riduzione rispetto all’assestamento 2021 - ma anche, seppure in misura minore, rispetto alla legge di bilancio 2021 - deriva interamente dal progetto di bilancio a legislazione vigente per il 2022, ove si rinvengono per le spese di competenza 3.008,39 milioni di euro. Rispetto a questo ammontare, i rifinanziamenti e riprogrammazioni delle dotazioni finanziarie a legislazione vigente della Sezione II del disegno di legge di bilancio hanno fatto registrare complessivamente un incremento di 31,11 milioni – dei quali 6 milioni nel conto capitale -, mentre gli effetti finanziari della Sezione I hanno apportato ulteriori 250 milioni, interamente di parte corrente. Tutto ciò ha prodotto l’ammontare sopra richiamato di 3.289,5 milioni nel   di bilancio integrato.

Vale infine la pena di segnalare che le previsioni di bilancio integrate recano inoltre, per il 2022, residui presunti pari a 58,68 milioni. Le autorizzazioni di cassa coincidono con la competenza, attestandosi a 3.289,5 milioni.

La massa spendibile (residui più competenza) ammonta pertanto a 3.348,18 milioni; il coefficiente di realizzazione – che dà conto della capacità di spesa: si attesta quindi sul valore di 98,24% - risultando dal rapporto tra autorizzazioni di cassa e massa spendibile. Si ricorda che le autorizzazioni di cassa condizionano la possibilità di effettiva erogazione di quanto impegnato in sede di competenza, con rilevanti conseguenze sull’andamento dell’esercizio finanziario.

 

Analisi delle previsioni per l’anno 2022 per Missioni/Programmi

Lo stato di previsione del MAECI per il 2022 si articola in 3 missioni e 15 programmi – come nell’elenco che segue -, i quali ultimi, intesi quali aggregati diretti al perseguimento degli obiettivi definiti nell’ambito delle missioni, rappresentano le unità di voto parlamentare.

L’Italia in Europa e nel mondo (Missione n. 4)

Protocollo internazionale (4.1)

Cooperazione allo sviluppo (4.2)

Cooperazione economica e relazioni internazionali (4.4)

Promozione della pace e sicurezza internazionale (4.6)

Integrazione europea (4.7)

Italiani nel mondo e politiche migratorie (4.8)

Promozione della cultura e della lingua italiana all’estero (4.9)

Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (4.12)

Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese (4.13)

Coordinamento dell’Amministrazione in ambito internazionale (4.14)

Comunicazione in ambito internazionale (4.15)

Sicurezza delle strutture in Italia e all’estero e controlli ispettivi (4.17)

 

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

(Missione n. 32)

Indirizzo politico (32.2)

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

 

Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo

(Missione n. 16)

Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy (16.5)

 

Si ricorda che a seguito dell’attribuzione al MAECI di importanti competenze in materia di commercio estero e internazionalizzazione del sistema produttivo italiano, lo stato di previsione relativo include dall’esercizio finanziario 2020 la Missione n. 16, Commercio internazionale e internazionalizzazione del sistema produttivo, con il Programma n. 16.5, Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy.

In proposito si segnala che l’art. 2 del decreto-legge n. 104/2019[15] ha disposto il passaggio al MAECI, a decorrere dal 1° gennaio 2020, delle funzioni esercitate dal Ministero dello sviluppo economico (MISE) in materia di definizione delle strategie della politica commerciale, promozionali con l’estero e di sviluppo dell’ internazionalizzazione del sistema Paese, con il conseguente trasferimento delle risorse umane, strumentali, compresa la sede, e finanziarie, della Direzione generale per il commercio internazionale del MISE. Il trasferimento riguarda anche le competenze gestionali sul cd. Piano Made in Italy e la titolarità delle gestioni fuori bilancio del MISE, relative al Fondo rotativo per operazioni di venture capital.

La tabella seguente indica le previsioni di bilancio per ciascuna missione e per ciascun programma di spesa del MAECI per il 2022, a raffronto con i dati dell’assestamento dell’esercizio 2021. La tabella evidenzia altresì le modifiche che il disegno di legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2022, con interventi sia di prima che di seconda sezione, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa c.d. integrate.

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

Missione/Programma

2021

2022

Assest.

DLBA L.V.

Modifiche sez. II

DDL bilancio Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3  a)

Variazioni
a.23 c. 3  b)

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

2.689,32

2.505,11

-

25,11

2.530,23

100

2.630,23

Protocollo internazionale (4.1)

7,03

6,68

-

-

6,68

-

6,68

Cooperazione allo sviluppo (4.2)

1.167,5

936,84

-

-

936,84

100

1.036,84

Cooperazione economica e relazioni internazionali (4.4)

35,58

37,24

-

-

37,24

-

37,24

Promozione della pace e sicurezza internazionale (4.6)

449,5

462,41

-

1,5

463,91

-

463,91

Integrazione europea (4.7)

24,93

21,15

-

1,61

22,77

-

22,77

Italiani nel mondo e politiche migratorie (4.8)

66,78

85,56

-

20

105,56

-

105,56

Promozione della cultura e della lingua italiana all’estero (4.9)

176,93

172,45

-

2

174,45

-

174,45

Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (4.12)

104,54

108,71

-

-

108,71

-

108,71

Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese (4.13)

630,27

646,43

-

-

646,43

-

646,43

Coordinamento dell’Amministrazione in ambito internazionale (4.14)

18,01

19,26

-

-

19,26

-

19,26

Comunicazione in ambito internazionale (4.15)

4,72

4,68

-

-

4,68

-

4,68

Sicurezza delle strutture in Italia e all’estero e controlli ispettivi (4.17)

3,47

3,65

-

-

3,65

-

3,65

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

120,44

116,09

-

6

122,09

-

122,09

Indirizzo politico (32.2)

18,65

16,22

-

-

16,22

-

16,22

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

101,79

99,86

-

6

105,86

-

105,86

Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo

(16)

1.072,02

387,17

-

-

387,17

150

537,17

Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy (16.5)

1.072,02

387,17

-

-

387,17

150

537,17

SPESE FINALI MINISTERO AFFARI ESTERI

3.881,79

3.008,39

-

31, 11

3.039,5

250

3.289,5

Nella tabella seguente si illustra l’incidenza percentuale di ciascuna Missione e di ciascun Programma sullo stanziamento complessivo di competenza del MAECI per il 2022, nonché le variazioni percentuali rispetto alle previsioni assestate 2021.

MAECI

Missione/Programma

Stanziamento per il 2022 (Bilancio integrato)

milioni di euro

Incidenza % sulle spese finali del MAECI

Variazione rispetto alle previsioni assestate 2021

milioni di euro

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

2.630,23

79,95

- 59,09

Protocollo internazionale (4.1)

6,68

0,2

-0,35

Cooperazione allo sviluppo (4.2)

1.036,84

31,51

-130,66

Cooperazione economica e relazioni internazionali (4.4)

37,24

1,13

+1,66

Promozione della pace e sicurezza internazionale (4.6)

463,91

14,1

+14,41

Integrazione europea (4.7)

22,77

0,69

-2,16

Italiani nel mondo e politiche migratorie (4.8)

105,56

3,2

+38,78

Promozione della cultura e della lingua italiana all’estero (4.9)

174,45

5,3

-2,48

Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (4.12)

108,71

3,3

+4,17

Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese (4.13)

646,43

19,65

+16,16

Coordinamento dell’Amministrazione in ambito internazionale (4.14)

19,26

0,58

+1,25

Comunicazione in ambito internazionale (4.15)

4,68

0,14

-0,04

Sicurezza delle strutture in Italia e all’estero e controlli ispettivi (4.17)

3,65

0,11

+0,18

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

(32)

122,09

3,71

+1,65

Indirizzo politico (32.2)

16,22

0,49

-2,43

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

105,86

3,21

+4,07

Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo  (16)

537,17

16,32

-534,85

Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy (16.5)

537,17

16,32

-534,85

SPESE FINALI MAECI

3.289,5

100

- 592,29

 

Come espone la struttura della tabella sopra esposta, questa evidenzia le modifiche che il disegno di legge di bilancio integrato ha apportato alla legislazione vigente 2022, con interventi sia di prima che di seconda sezione, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa c.d. integrate.

Sulla base delle norme di contabilità, infatti, le previsioni di spesa della seconda sezione, formulate sulla base della legislazione vigente, possono essere modificate attraverso rimodulazioni, rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni disposte dalla seconda sezione; a questo dato si aggiungono poi gli effetti finanziari derivanti dalle disposizioni contenute nella prima sezione, pervenendosi, in tal modo, per ciascuna unità di voto ad un dato di bilancio integrato.

Dal punto di vista funzionale, lo stanziamento di competenza del MAECI per il 2022, pari a 3.289,5 milioni di euro, si riparte pressoché completamente in due sole divisioni COFOG:

§  Servizi generali delle Pubbliche Amministrazioni       3.067,09 milioni

§  Affari economici                          220,8 milioni

Nella prospettiva della classificazione economica, invece, lo stanziamento si suddivide nelle seguenti principali categorie:

§  Trasferimenti correnti a estero                   1.046,24 milioni

§  Trasferimenti correnti ad Amministrazioni pubbliche      900,92 milioni

§  Redditi da lavoro dipendente                 803,74 milioni

§  Trasferimenti correnti ad imprese                  210 milioni

§  Consumi intermedi                       145,06 milioni     

Sintesi degli effetti della Sezione I

Gli effetti finanziari della Sezione I del disegno di legge di bilancio nei confronti dello stato di previsione degli affari esteri sono pari nel complesso a 250 milioni di euro.

Di tale ammontare 100 milioni riguardano il Programma cooperazione allo sviluppo (4.2), e più specificamente il cap.2185, Somma da assegnare all’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, che registra un incremento di 99 milioni: di conseguenza il capitolo, nel disegno di legge di bilancio integrato, risulta finanziato nella misura di 571,87 milioni per il 2022.

Peraltro l’effetto più rilevante della sezione I riguarda il Programma Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy (16.5), che vede accrescere le proprie dotazioni finanziarie di 150 milioni. Tale incremento confluisce interamente nel cap. 2320 (Cofinanziamenti a fondo perduto per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese), che nel disegno di legge di bilancio integrato risulta pertanto dotato di 210 milioni per il 2022.

Gli interventi della Sezione I di pertinenza del MAECI riguardano in primo luogo le strategie di internazionalizzazione del sistema produttivo nazionale e segnatamente:

§  l’art. 12 incrementa di 1,5 miliardi per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 la dotazione del fondo rotativo a favore delle imprese italiane che operano sui mercati esteri. Lo stesso articolo prevede un incremento di 150 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 del Fondo per la promozione integrata (articolo 72, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18).

§  l’art. 13 detta norme modificata la composizione della cabina di regia per l’internazionalizzazione e l’unificazione dei fondi ICE nella prospettiva di consolidare e potenziare le politiche di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane;

Per quanto attiene alle politiche di cooperazione allo sviluppo:

§  l’art. 125 definisce diversi interventi nel settore, tra cui l’incremento delle risorse dell’AICS e modifiche alla disciplina del fondo rotativo istituito presso CDP, dei crediti concessionali e dei finanziamenti concessi da CDP e del relativo fondo di garanzia, al fine di favorire la partecipazione dei soggetti privati ai processi di sviluppo dei Paesi partner.

In relazione alla partecipazione del nostro Paese ad organismi ed iniziative multilaterali e dell’UE, il titolo IX del disegno di legge di bilancio definisce una pluralità d’interventi:

§  l’art. 126 autorizza, per gli anni dal 2023 al 2026, la spesa di 2 milioni di euro per l’anno 2023, di 15 milioni di euro per l’anno 2024, di 25 milioni di euro per l’anno 2025 e di 3 milioni di euro per l’anno 2026 necessaria a sostenere gli adempimenti connessi alla partecipazione italiana all’Expo 2025 Osaka.;

§  l’art. 127, comma 1, autorizza la spesa di euro 300.000 annui a decorrere dall’anno 2022 a favore del Conto speciale della Corte europea dei diritti dell’uomo;

§  i successivi commi 2-5 del medesimo articolo dettano disposizioni riguardanti la partecipazione italiana a diversi strumenti di finanziamento degli interventi del Fondo monetario internazionale, nel quadro della strategia di sostegno ai Paesi più poveri e di risposta internazionale alla crisi pandemica ed economica.

Infine, l’articolo 147 istituisce un fondo con uno stanziamento di 5 milioni di euro per l’anno 2022 e di 10 milioni di euro per l’anno 2023 destinato alle attività e agli adempimenti connessi alla candidatura della città di Roma ad ospitare l’Esposizione universale internazionale del 2030.

 

Sintesi degli effetti della Sezione II

Si ritiene anzitutto opportuno rammentare che la Sezione II del disegno di bilancio può incidere - attraverso rimodulazioni, come anche rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni - sugli stanziamenti sia di parte corrente che di parte capitale previsti a legislazione vigente. In tal modo la riforma del bilancio del 2016 ha in sostanza spostato nell’ambito della seconda sezione del disegno di legge di bilancio le variazioni di autorizzazioni legislative di spesa prima effettuate con le tabelle C, D ed E della legge di stabilità[16].

Come si evince dalle tabelle precedenti, la Sezione II del disegno di legge di bilancio non comporta rimodulazioni.

Degni di nota sono invece i rifinanziamenti, soprattutto quello che concerne il Programma 4.8 – Italiani nel mondo e politiche migratorie, che riceve 20 milioni, appostati in particolare sul cap.3109 (Fondo per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i paesi africani e con altri paesi di importanza prioritaria per i movimenti migratori).

Rifinanziamenti di minore rilevanza riguardano altri Programmi dello stato di previsione del MAECI, e precisamente:

§  6 milioni al Programma 32.3 - Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza;

§  2 milioni al Programma 4.9 - Promozione della cultura e della lingua italiana all’estero;

§  1,61 milioni al Programma 4.7 – Integrazione europea;

§  1,5 milioni al Programma 4.6 – Promozione della pace e sicurezza internazionale.

Stanziamenti d’interesse negli altri stati di previsione

Nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (Tabella 2) sono collocati alcuni stanziamenti per il 2022 relativi a materie di interesse della III Commissione: si tratta soprattutto dei fondi allocati su capitoli del Programma 4.11, Politica economica e finanziaria in ambito internazionale, ricompreso nell’ambito della Missione 4 – L’Italia in Europa e nel mondo, al quale afferiscono 1812,2 milioni di euro[17]:

§  cap. 1646 - Somme da corrispondere alla Repubblica di San Marino: 4,64 milioni di euro

§  cap. 1649 - Oneri per la partecipazione all’IFFM (campagne vaccinali di massa): 27,5 milioni di euro

§  cap. 7175 - Oneri per la partecipazione a banche, fondi e organismi internazionali:1.517 milioni di euro

§  cap. 7177 - Regolazione dei rapporti con la Banca d’Italia in relazione alla partecipazione dell’Italia al Fondo Monetario Internazionale: 49 milioni di euro[18];

§  cap. 7179 - Oneri derivanti dalla partecipazione italiana agli aumenti di capitale nelle banche multilaterali di sviluppo: 91,44 milioni di euro:

§  cap 7182 - Oneri derivanti dalla partecipazione dell’Italia a istituzioni finanziarie internazionali per la cancellazione del debito dei paesi poveri: 91,75 milioni di euro;

§  cap. 7490 - Fondo per i trasferimenti alla Banca d’Italia per donazione al Fondo monetario internazionale per il Poverty Reduction and Growth Trust: 20,2 milioni di euro[19].

Alcuni capitoli afferiscono invece al Programma 4.10, Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE (81,44 miliardi[20] per il 2022):

§  cap. 2751 - Risorse complementari basate sul PIL o provenienti dall’I.V.A.: 9,67 miliardi di euro;

§  cap. 2752 - Regime “risorse proprie” - Dazi doganali, prelievi agricoli, contributi zucchero: 2,4 miliardi di euro;

§  cap. 493Somme da versare per l’adeguamento dell’ordinamento interno e delle politiche nazionali al quadro comunitario:7,89 miliardi di euro;

§  cap. 8003Fondo rotativo per l’attuazione del Next Generation EU - Italia: 50,3 miliardi di euro.

Con riferimento alla partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace si segnala poi il cap. 3006 - Fondo per la proroga delle missioni internazionali di pace, sul quale sono appostati per il 2022 fondi pari a 1,39 miliardi di euro.

Sempre nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze occorre segnalare il cap. 7256, una parte dei fondi del quale riguardano, in base alla legge 26 gennaio 1980, n. 16  ed alla legge 29 marzo 2001, n. 137, indennizzi a cittadini e imprese italiane che hanno perduto beni o diritti all’estero, in territori – tra i quali aree della ex Jugoslavia - prima soggetti alla sovranità italiana. Il capitolo, nel disegno di bilancio integrato, è dotato per il 2022 di 7,84 milioni di euro.

L’aiuto pubblico allo sviluppo

Gli stanziamenti destinati all’aiuto pubblico allo sviluppo sono essenzialmente suddivisi tra numerosi capitoli degli stati di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze e del MAECI.

Con l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2016 della nuova normativa (legge 11 agosto 2014, n. 125) nel settore della cooperazione sviluppo, anche il sistema di finanziamento ha subito una profonda ristrutturazione: la maggior parte delle somme inerenti alla cooperazione a dono afferiscono ora ai capitoli destinati al finanziamento della nuova Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.

I soli capitoli 2150 e 2153 restano operanti nello stato di previsione del MAECI – si tratta rispettivamente delle retribuzioni ed altri assegni fissi del personale assunto a contratto e/o in posizione di comando o di fuori ruolo (0,59 milioni per il 2022), e delle spese per acquisti di beni e servizi (0,93 milioni per il 2022).

Per quanto concerne l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, per il 2022 i relativi stanziamenti sono raggruppati in tre capitoli dello stato di previsione del MAECI:

§  cap. 2021, spese per il personale:                  33,17 milioni

§  cap. 2171, spese di funzionamento:                    7,58 milioni

§  cap. 2185, interventi di cooperazione int.le:    581,87 milioni

TOTALE:                                                   622,62 milioni

Si ricorda altresì che, in applicazione del comma 1 dell’art. 14 della già richiamata legge n. 125/2014, allo stato di previsione del MAECI, in apposito allegato (v. infra), “sono indicati tutti gli stanziamenti, distinti per ciascuno stato di previsione della spesa dei singoli Ministeri, destinati, anche in parte, al finanziamento di interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo.

Per le attività di cooperazione multilaterale sono previsti appositi stanziamenti, si sostanziano nella partecipazione alle iniziative comunitarie e nei contributi obbligatori e nei finanziamenti a banche e fondi di sviluppo. I relativi stanziamenti sono attribuiti a vari capitoli in diversi stati di previsione.

Lo stanziamento di competenza previsto dal bilancio integrato (Esteri) registra, a carico dell’intero Programma 4.2, 1.036,84 milioni di euro per il 2022.

Un esame analitico dell’allegato sui finanziamenti alle politiche di cooperazione allo sviluppo consente una valutazione più precisa di questa tipologia di spese, in quanto nell’allegato sono riportati anche numerosi capitoli imputabili ad altri Programmi dello stato di previsione del MAECI, nonché capitoli riconducibili a stati di previsione di altri Dicasteri.

Per quanto comunque concerne lo stato di previsione del MAECI, dall’esame dell’allegato si rileva che gli stanziamenti complessivi per l’aiuto allo sviluppo ammontano per il 2022 a 1.307,62 milioni.

Va segnalata anzitutto la presenza dei nuovi capitoli, in precedenza richiamati, relativi alle attività ed agli interventi dell’Agenzia italiana per la cooperazione sviluppo.

Tra i finanziamenti 2022 per gli interventi di cooperazione allo sviluppo si segnalano inoltre:

§  cap. 2306, che espone la somma di 350,84 milioni per l’esecuzione degli accordi di cooperazione tra l’Unione Europea da un lato e gli Stati dell’Africa, Caraibi e Pacifico dall’altro, oltre alla partecipazione italiana alle iniziative della UE nei confronti dei paesi inclusi nella Politica di Vicinato;

§  cap. 3393, che reca contributi alle spese della Nazioni Unite, dell’OSCE e del Consiglio d’Europa, pari nel complesso a circa 165 milioni;

§  cap. 3109, recante fondo da ripartire per i Paesi africani coinvolti dalle rotte migratorie verso l’Europa, con l’importo di 60 milioni.

Nello stato di previsione del Ministero dell’interno, che espone un totale riferito alla cooperazione allo sviluppo pari a 1.543,29 milioni, si segnalano in particolare, nell’Allegato, sempre con riferimento al 2022, i seguenti capitoli:

§  cap. 2351 recante spese per servizi di accoglienza in favore di stranieri: 900,31 milioni;

§  cap. 2352, fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo: 471,96 milioni;

§  cap. 2353, fondo per l’accoglienza minori stranieri non accompagnati: 137,77 milioni.

Nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, il cui totale nell’Allegato ammonta per il 2022 a 2.549,91 milioni, si segnalano i seguenti capitoli:

§  capp. 2751-2752, contributo alla quota del bilancio UE destinata all’aiuto pubblico allo sviluppo indicata dall’Italia (unitamente alla Commissione UE): 2.001,74 milioni;

§  cap. 7175, partecipazione a banche, fondi ed organismi internazionali: 317 milioni;

§  cap. 7179, partecipazione agli aumenti di capitale nelle banche multilaterali di sviluppo: 91,44 milioni;

§  cap. 7182, iniziative per la cancellazione del debito dei Paesi poveri: 91,75 milioni;

§  cap. 1649, oneri per la partecipazione all’IFFM (campagne vaccinali di massa): 27,5 milioni.

Si rammenta che concorrono al complesso degli interventi per la cooperazione allo sviluppo, con importi di minore entità, capitoli afferenti agli stati di previsione dei seguenti Ministeri: Sviluppo economico (0,96 milioni), Infrastrutture e trasporti (68,11 milioni), Salute (14,73 milioni), Università e ricerca (19,35 milioni), Transizione ecologica (53,32 milioni).

Il totale degli interventi esposti dall’Allegato sulla cooperazione allo sviluppo – stanziamenti di competenza 2022 - raggiunge la somma di 5.557,34 milioni.

Gli interventi per gli italiani all’estero nello stato di previsione degli affari esteri per il 2022.

Come sopra ricordato, il Programma 4.8 dello stato di previsione del MAECI è dedicato agli italiani nel mondo ed alle politiche migratorie: nel disegno di bilancio integrato lo stanziamento per il 2022 ammonta a 105,56 milioni di euro - pari al 3,2% delle spese totali del Ministero degli affari esteri.

Detto importo – risultante anche da un rifinanziamento di 20 milioni operato dalla Sezione II a favore del cap. 3109 (v. infra), si suddivide in 16 capitoli:

§  cap. 3001, competenze fisse e accessorie al personale al netto dell’IRAP: 3,01 milioni;

§  cap. 3002, competenze fisse e accessorie al personale della carriera diplomatica al netto dell’IRAP: 4,04 milioni;

§  cap. 3003, somma dovuta per l’IRAP sulle retribuzioni del personale della carriera diplomatica: 0,24 milioni;

§  cap. 3018, somme dovute per l’IRAP sulle retribuzioni corrisposte ai dipendenti:0,13 milioni;

§  cap.3033, spese per acquisto di beni e servizi: 0,12 milioni;

§  cap.3103, contributi in denaro ai COMITES: 2,24 milioni;

§  cap.3105, contributi ad associazioni ed enti per l’assistenza delle collettività italiane all’estero: 0,44 milioni;

§  cap.3106, contributo per le riunioni annuali dei comitati dei presidenti dei COMITES: 69.680 euro;

§  cap.3122, spese per attività culturali, educative, ricreative e informative in favore dei connazionali e delle collettività italiane all’estero: 0,67 milioni;

§  cap.3131, contributo al CGIE per le spese di funzionamento: 1,1 milioni;

§  cap.3031, spese per acquisto di beni e servizi: 0,48 milioni;

§  cap.3104, contributo al centro internazionale di perfezionamento professionale e tecnico di Torino: 7,85 milioni;

§  cap.3108, contributi obbligatori ad organismi internazionali: 15,1 milioni;

§  cap.3109, fondo per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i paesi africani e con altri paesi di importanza prioritaria per i movimenti migratori: 60 milioni;

§  cap.3110, fondo di premialità per le politiche di rimpatrio: 10 milioni;

§  cap.8050, spese per acquisto di attrezzature e apparecchiature non informatiche, di mobilio e di dotazioni librarie: 8.425 euro.


 

Ministero dell’istruzione
(Tabella n. 7)

 

 

L’articolo 206 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’istruzione[21], in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 7).

Ai sensi del medesimo articolo, il Ragioniere generale dello Stato è autorizzato a provvedere, con propri decreti, alla riassegnazione ai pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, per l’anno finanziario 2022, delle somme versate all’entrata del bilancio dello Stato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per realizzare azioni educative di prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti in età scolare.

Al riguardo, per le vie brevi si è acquisita la notizia che la previsione è correlata al protocollo di intesa in materia di prevenzione dell’uso di droghe e alcol in età scolare, siglato il 7 agosto 2017 fra la Presidenza del Consiglio e l’allora Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR), con durata pari a 36 mesi dalla data di sottoscrizione.

In particolare, il protocollo ha previsto la costituzione di un Comitato di indirizzo, attuazione e monitoraggio, composto da tre membri designati dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e da tre membri designati dal MIUR[22].

Ha, altresì, disposto che, per la sua attuazione, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per il tramite del Dipartimento politiche antidroga, avrebbe messo a disposizione del MIUR fino a € 3 mln, a valere sul cap. 786 del CDR 14 del bilancio di previsione della medesima Presidenza.

Le spese del Ministero per gli anni 2022-2024

Il disegno di legge di bilancio 2022-2024 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell’istruzione (MI), spese finali – escluse, dunque, le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie –, in termini di competenza, pari a € 50.735,2 mln per il 2022, € 49.387,6 mln per il 2023 e € 47.072,3 mln per il 2024, come si evince dalla tabella che segue:

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro) *

 

Legge di Bilancio 2021

Previsioni assestate
2021

BLV 2022

Previsioni

Ddl di bilancio 2022

Diff.
bil 2022/
bil.2021

Ddl di bilancio 2023

Ddl di bilancio 2024

Spese correnti

49.562,0

51.196,4

48.618,1

49.261,7

-300,3

48.126,2

45.809,2

Spese in c/capitale

1.008,4

1.016,4

1.473,5

1.473,5

465,0

1.261,4

1.263,1

SPESE FINALI

50.570,5

52.212,8

50.091,6

50.735,2

164,7

49.387,6

47.072,3

Rimborso passività finanziarie

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

TOTALE MI

50.570,5

52.212,8

50.091,6

50.735,2

164,7

49.387,6

47.072,3

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.S. 2448).

 

Rispetto agli stanziamenti previsti per il 2021 dalla legge di bilancio 2021, si registra un incremento di € 164,7 mln per il 2022 e una diminuzione di – € 1.182,8 mln per il 2023 e di – € 3.498,2 mln per il 2024.

 

Gli stanziamenti per spese finali del Ministero dell’istruzione autorizzati per il 2022 dal disegno di legge di bilancio rappresentano, in termini di competenza, il 6,1% della spesa finale del bilancio statale, a fronte del 6,4% registrato in base alla legge di assestamento 2021.

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a € 51.069,7 mln per il 2022, € 49.477,6 mln per il 2023 e € 47.077,9 mln per il 2024, come si evince dalla tabella che segue:

 

(dati di CASSA, valori in milioni di euro) *

 

Legge di Bilancio 2021

Previsioni assestate
2021

Previsioni

Ddl di bilancio 2022

Diff.
bil 2022/
bil.2021

Ddl di bilancio 2023

Ddl di bilancio 2024

Spese correnti

49.762,0

51.637,2

49.285,7

-476,4

48.128,7

45.814,8

Spese in c/capitale

1.308,4

1.580,7

1.784,0

475,6

1.348,9

1.263,1

SPESE FINALI

51.070,5

53.217,9

51.069,7

-0,8

49.477,6

47.077,9

Rimborso passività finanziarie

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

TOTALE MI

51.070,5

53.217,9

51.069,7

-0,8

49.477,6

47.077,9

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.S. 2448).

Le spese per l’anno 2022

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2022, il disegno di legge di bilancio espone, relativamente al Ministero dell’istruzione, un aumento delle spese finali (in conto competenza) dello 0,3% rispetto a quanto previsto per il 2021 dalla legge di bilancio 2021.

In termini assoluti, l’incremento, come già detto, è di € 164,7 mln, derivante dalla diminuzione di € 300,3 mln relativa alle spese correnti e dall’incremento di € 465,0 mln relativo alle spese in conto capitale.

 

A legislazione vigente (BLV), la dotazione complessiva di competenza del Ministero per l'anno 2022 (spese finali) è, invece, pari a € 50.091,6 mln.

In particolare, rispetto al BLV, la manovra finanziaria per il 2022 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un aumento delle spese finali di € 643,6 mln, imputabile esclusivamente ad incrementi delle spese correnti, come evidenziato nella tabella che segue:

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro) *

2021

2022

legge di bilancio

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

Effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

49.562,0

48.618,1

100,0

48.718,1

543,6

49.261,7

Spese in c/capitale

1.008,4

1.473,5

0,0

1.473,5

0,0

1.473,5

SPESE FINALI

50.570,5

50.091,6

100,0

50.191,6

543,6

50.735,2

Rimborso passività finanziarie

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

TOTALE MI

50.570,5

50.091,6

100,0

50.191,6

543,6

50.735,2

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.S. 2448).

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili a rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni determinati con la Sezione II determinano un aumento di € 100,0 mln.

Anche le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano un effetto positivo per € 543,6 mln.

 

Il disegno di legge di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti complessivi per il Ministero dell’istruzione pari a € 50.735,2 per il 2022.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2022 per Missioni/Programmi

La tabella che segue espone le previsioni di bilancio integrate per il 2022 per ciascuna delle 2 Missioni e per ciascuno degli attuali 10 Programmi di spesa del Ministero, a raffronto con i dati della legge di bilancio 2021.

La tabella evidenzia, altresì, le modifiche che il disegno di legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2022, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna Missione e a ciascun Programma.

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro) *

 

Ministero dell’istruzione


 

Missione/Programma

2021

2022

legge di bilancio

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a. 23 c. 3 lett a); a. 30 c. 2

Variazioni
a. 23 c. 3 l. b)

1

Istruzione scolastica (22)

50.423,6

49.972,8

0,0

100,0

50.072,8

543,6

50.616,4

1.1

Programmazione e coordinamento dell’istruzione (22.1)

1.753,5

1.153,2

0,0

0,0

1.153,2

210,0

1.363,2

1.2

Sviluppo del sistema istruzione scolastica, diritto allo studio ed edilizia scolastica (22.8)

1.201,2

1.691,2

0,0

30,0

1.721,2

0,0

1.721,2

1.3

Istituzioni scolastiche non statali (22.9)

627,4

556,5

0,0

70,0

626,5

0,0

626,5

1.4

Istruzione terziaria non universitaria e formazione professionale (22.15)

68,9

49,1

0,0

0,0

49,1

0,0

49,1

1.5

Realizzazione degli indirizzi e delle politiche in ambito territoriale in materia di istruzione (22.16)

382,6

414,7

0,0

0,0

414,7

0,0

414,7

1.6

Istruzione del primo ciclo (22.17)

30.225,1

29.835,9

0,0

0,0

29.835,9

261,8

30.097,8

1.7

Istruzione del secondo ciclo (22.18)

15.691,0

15.801,1

0,0

0,0

15.801,1

71,8

15.872,9

1.8

Reclutamento e aggiornamento dei dirigenti scolastici e del personale scolastico per l’istruzione (22.19)

473,8

471,0

0,0

0,0

471,0

0,0

471,0

4

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

146,8

118,8

0,0

0,0

118,8

0,0

118,8

4.1

Indirizzo politico (32.2)

8,9

12,5

0,0

0,0

12,5

0,0

12,5

4.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

137,9

106,3

0,0

0,0

106,3

0,0

106,3

 

TOTALE MINISTERO

50.570,5

50.091,6

0,0

100,0

50.191,6

543,6

50.735,2

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.S. 2448).

 

La spesa complessiva del Ministero è allocata principalmente nella Missione 1 Istruzione scolastica, che rappresenta il 99,8% del valore della spesa complessiva del Ministero.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (€ 49.972,8 mln), tale Missione registra un incremento di € 643,6 mln, dovuta principalmente a interventi operati in Sezione I (nell’ambito dei programmi 1.1. Programmazione e coordinamento dell’istruzione, 1.6. Istruzione del primo ciclo e 1.7. Istruzione del secondo ciclo, per complessivi + € 543,6 mln), ma anche a modifiche operate in Sezione II (nell’ambito dei programmi 1.2. Sviluppo del sistema istruzione scolastica, diritto allo studio ed edilizia scolastica, 1.3. Istituzioni scolastiche non statali, per complessivi + € 100,0 mln), per un totale complessivo, per il 2022, di € 50.616,4 mln.

 

Relativamente agli interventi operati in Sezione I, si evidenzia, in particolare:

§  la possibilità di prorogare fino al 30 giugno 2022 il termine degli incarichi temporanei di personale docente attivati con riferimento all’a.s. 2021/2022, nel limite di spesa di € 300 mln per il 2022 (vari capitoli di spesa) (art. 107);

§  l’incremento (da € 30 mln) a € 240 mln annui dal 2022 delle risorse destinate alla valorizzazione della professionalità del personale docente delle scuole statali (cap. 1282) (art. 108);

§  l’incremento per € 20 mln annui dal 2022 della dotazione del Fondo unico nazionale per il finanziamento delle retribuzioni di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici, al fine di adeguare la retribuzione di posizione di parte variabile dei medesimi dirigenti (art. 110, co. 1);

§  l’estensione all’a.s. 2022/2023 della disciplina derogatoria prevista per l’a.s. 2021/2022, relativa al numero minimo di alunni necessario per l’attribuzione alle istituzioni scolastiche di un dirigente scolastico con incarico a tempo indeterminato e di un direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA) in via esclusiva, con conseguente incremento della relativa autorizzazione di spesa per € 13,6 mln per il 2022 e € 27,23 mln per il 2023 (art. 111).

Con riguardo alle modifiche operate in Sezione II (in base a quanto riportato nell’allegato conoscitivo della relazione tecnica: A.S. 2448, Tomo I, pag. 465 e ss.), si evidenziano:

§  il rifinanziamento, per € 30 mln, in via permanente dal 2022, delle risorse per la fornitura gratuita dei libri di testo nella scuola dell’obbligo ed il comodato nella scuola superiore. Le risorse, allocate sul cap. 2043, risultano, pertanto, complessivamente pari a € 133 mln dal 2022;

§  il rifinanziamento dell’autorizzazione di spesa di cui all’art. 1-quinquies del D.L. 42/2016 (L. 89/2016), relativa al contributo alle scuole paritarie per alunni con disabilità, per € 70 mln annui nel 2022 e 2023 (cap. 1477). Sul cap. 1477, pertanto, sono allocate risorse complessivamente pari a € 626,2 mln per il 2022.

 

Non subiscono variazioni, invece, rispetto al bilancio a legislazione vigente:

§  le risorse del fondo da assegnare alle regioni per fronteggiare le spese relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali (cap. 2836), pari a € 100 mln per il 2022. Al riguardo, tuttavia, si ricorda che, con un intervento operato in Sezione I, è prevista l’istituzione nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (cap. 2080), per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della presidenza del Consiglio dei Ministri, del (ulteriore) “Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità”, con una dotazione di € 100 mln annui dal 2022, destinato al potenziamento dei servizi indicati per gli alunni con disabilità delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e di secondo grado (art. 49);

§  le risorse del Fondo per l’istruzione e la formazione tecnica superiore (cap. 1464), pari a € 48,4 mln per il 2022;

§  le risorse del Fondo per l'innovazione digitale e la didattica laboratoriale, pari a € 42,1 mln per il 2022.

 

La Missione 4 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, invece, non registra variazioni rispetto alla dotazione a legislazione vigente.


 

Ministero dell’interno
(Tabella n. 8)

 

 

L’articolo 207 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’interno, per l’anno finanziario 2022, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 8).

Il comma 2 prevede che le somme versate dal CONI e dalla società Sport e salute Spa nell’ambito dello stato di previsione dell’entrata (voce “Entrate derivanti da servizi resi dalle amministrazioni statali”) sono riassegnate con decreti del Ragioniere generale dello Stato al programma Prevenzione del rischio e soccorso pubblico (8.3) nell’ambito della missione Soccorso civile (8) dello stato di previsione del Ministero dell’interno per il 2021. Tali somme sono destinate alle spese per l’educazione fisica, l’attività sportiva e le infrastrutture sportive del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Ai sensi del comma 3, l’elenco n. 1 allegato allo stato di previsione del Ministero dell’interno individua le spese dell’amministrazione della pubblica sicurezza per le quali si possono fare prelevamenti nel 2022 dal Fondo di cui all’art. 1, L. n. 1001/1969 (cap. 2676, che reca nel ddl di bilancio integrato 16,5 milioni di euro nel 2022).

Il comma 4 autorizza per il 2022 il Ministro dell’economia a trasferire agli stati di previsione dei Ministeri interessati, con propri decreti, su proposta del Ministro dell’interno, le risorse iscritte nel cap. 2313 (Missione 5, Programma 5.1.), relativo al pagamento delle speciali elargizioni in favore delle vittime del terrorismo e le risorse iscritte nel cap. 2872 (Missione 3, Programma 3.3), relativo al pagamento alle elargizioni in favore delle vittime del dovere, in attuazione delle norme vigenti (art. 1, co. 562, L. 266/2005; art. 34, D.L. n. 159/2007 e art. 2, co. 106, L. 244/2007).

 

Per quanto concerne il cap. 2313, nel quale sono iscritte risorse pari a 61,6 milioni di euro per il 2022, è stata confermata la previsione di competenza e cassa a legislazione vigente. Nel capitolo 2872 sono iscritte risorse pari a 52,9 milioni di euro per il 2022.

 

Il comma 5 autorizza il Ragioniere generale dello Stato a riassegnare, con propri decreti, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, per il 2022, i contributi relativi al rilascio e al rinnovo dei permessi di soggiorno, versati all’entrata del bilancio dello Stato e destinati al Fondo rimpatri, finalizzato a finanziare le spese per il rimpatrio degli stranieri verso i Paesi di origine ovvero di provenienza (art. 14-bis, D.Lgs. n. 286/1998).

Il comma 6 autorizza, per il 2022, il Ministro dell’economia e delle finanze ad apportare - nello stato di previsione del Ministero dell’interno - le variazioni compensative di bilancio, anche tra missioni e programmi diversi, al fine di reperire le risorse occorrenti per il finanziamento dei programmi di rimpatrio volontario ed assistito di cittadini di Paesi terzi verso il Paese di origine o di provenienza (art. 14-ter, D.Lgs. n. 286/1998).

Il comma 7 autorizza per il 2022 il Ministro dell’economia ad apportare nello stato di previsione del Ministero dell’interno le variazioni compensative di bilancio tra i programmi di spesa dello stato di previsione del Ministero dell’interno «Elaborazione, quantificazione e assegnazione delle risorse finanziarie da attribuire agli enti locali» e «Gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali», in relazione alle minori o maggiori occorrenze connesse alla gestione dell’albo dei segretari provinciali e comunali.

Il comma 8 autorizza il Ministro dell’interno ad apportare le occorrenti variazioni compensative di bilancio sui pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero dell’interno delle risorse iscritte nel capitolo 2502, istituito nella Missione 3, Programma 3.1 (che reca previsioni integrate di competenza per il 2022 pari a 13,4 milioni di euro) al fine di consentire la corresponsione delle competenze accessorie dovute al personale della Polizia di Stato per i servizi resi nell’ambito delle convenzioni stipulate con Poste italiane S.p.A., ANAS S.p.A. e Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori.

Il comma 9 dispone che, nelle more del perfezionamento del decreto annuale del Ministro dell'interno, di concerto con il MEF, sul numero complessivo massimo di prestazioni orarie aggiuntive da retribuire come lavoro straordinario (ex art. 43, co. 13, L. 181 del 1981), trova applicazione, ai fini del pagamento dei compensi per lavoro straordinario del personale dell’Amministrazione civile dell’Interno il decreto adottato per il 2021.

Le spese del Ministero per gli anni 2022-2024

Il ddl di bilancio 2022-2024 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell’interno, spese finali, in termini di competenza, al netto del rimborso per le passività finanziarie, pari a 30.532,2 milioni di euro nel 2022, a 28.461,7 milioni di euro per il 2023 e 28.484,1 milioni di euro per il 2024, come si evince dalla tabella che segue.

 


 

Spese finali del Ministero dell’interno nel ddl di bilancio per il triennio 2022-2024

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2021

Previsioni

Ddl di bilancio 2022

Diff.
bil 2022/
BIL 2021

Ddl di bilancio 2023

Ddl di bilancio 2024

Spese correnti

24.562,2

24.441,8

-120,4

24.153,3

24.491.2

Spese in c/capitale

5.477,7

6.090,3

612,6

4.308,4

3.992,9

SPESE FINALI

30.039,9

30.532,2

492,3

28.461,7

28.484,1

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

3,9

3,7

-

3,5

3,7

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 30.961,8 milioni di euro nel 2022, a 28.421,7 milioni di euro nel 2023 e a 28.478,2 milioni di euro nel 2024.

Rispetto alla legge di bilancio 2021, il disegno di legge di bilancio 2022-2024 espone dunque per il Ministero dell’interno, un lieve incremento nel 2022 (+ 1,6%), attribuibile interamente alla manovra finanziaria, che però si assottiglia nei successivi due esercizi del triennio di riferimento, che mostrano un andamento della spesa lievemente decrescente in termini assoluti.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2022, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in lieve aumento rispetto al 2021, in termini assoluti, in misura pari a 492,3 milioni di euro. Tale differenza positiva deriva, in particolare, dagli effetti congiunti di una riduzione delle spese di parte corrente pari a 120,4 milioni di euro e di un contestuale aumento delle spese di parte capitale pari a circa 613 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero dell’interno autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2022 in misura pari al 3,7% della spesa finale del bilancio statale, diminuendo leggermente in termini percentuali nel 2023 (3,5%).

Le spese per l’anno 2022

Lo stato di previsione del Ministero dell’interno (Tabella 8) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2022 di 29.335,5 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2022 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un aumento delle spese finali di circa 1.216 milioni di euro, determinata da un aumento di circa 660 milioni spesa in conto corrente e di 556 milioni di spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero dell’interno - anno 2022

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2021

2022

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

24.562,2

27.031,3

23.782,2

-

23.782,2

659,7

24.441,9

Spese in c/capitale

5.477,7

5.538,3

5.534

-93,7

5.440,3

650

6.090,3

SPESE FINALI

30.039,9

32.569,6

29.316,2

-93,7

29.222,5

1.309,7

30.532,2

Rimb. passività fin.

19,3

19,3

19,3

-

19,3

-

19,3

SPESE complessive

30.059,3

32.588,9

29.335,5

-93,7

29.241,8

1.309,7

30.551,5

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano una riduzione della spesa pari a circa 94 milioni di euro, solo dal lato della spesa in conto capitale: si tratta dell’effetto complessivo determinato da rimodulazioni (- 164,7 milioni di euro per il 2022) e rifinanziamenti (71 milioni di euro per il 2022) operati dal disegno di legge sulle dotazioni a legislazione vigente.

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di circa 1.309,7 milioni di euro, sia di parte corrente (659,7 milioni) che in conto capitale (650 milioni).

Il ddl di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti finali per il Ministero pari a 30.532,2 milioni per il 2022.

Il disegno di legge di bilancio integrato conferma per il 2022 la netta prevalenza delle spese correnti, che assorbono l’80% (nel 2021 erano pari all’81,7% e nel 2020 all’88,6%) delle spese finali del Ministero.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2022 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2022 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2021.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2021, con interventi sia di sezione I che di sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.

 

 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’INTERNO

(*)

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Amministr. generale e supporto alla rappr. gen. di governo e di Stato sul territorio (2)

861,2

912,6

705,7

-

-

705,7

-

705,7

1.1

Attuazione da parte delle Prefetture - UTG delle missioni del Ministero sul territorio (2.2)

861,2

912,6

705,7

-

-

705,7

-

705,7

2

Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali (3)

15.573,7

17.429,8

14.978,6

-

-

14.978,6

1.279,7

16.258.3

2.1

Gestione dell'Albo dei segretari comunali e provinciali (3.8)

35,3

36

38,6

-

-

38,6

-

38,6

3

Interventi e cooperazione istit. nei confronti delle autonomie (3.9)

70,9

72,5

112,8

-

-

112,8

-

112,8

2.3

Elaborazione, quantificazione e assegnazione risorse finanziarie da attribuire agli enti locali (3.10)

15.467,5

17.321,2

14.827,1

-

-

14.827,1

1.279,7

16.106,8

3

Ordine pubblico e sicurezza (7)

8.775,9

9.196,7

8.756,5

-164,7

-

8.591,8

-

8.591,8

3.1

Contrasto al crimine, tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica (7.8)

7.581,2

7.980,2

7.562,4

-164,7

-

7.397,7

-

7.397,7

3.2

Servizio permanente dell'Arma dei Carabinieri per la tutela dell'ordine e la sicurezza pubblica (7.9)

483,6

486,2

469,6

-

-

469,6

-

469,6

3.3

Pianificazione e coordinamento Forze di Polizia (7.10)

711,1

730,3

724,5

--

-

724,5

-

724,5

4

Soccorso civile (8)

2.690,5

2.895,7

2.804,1

-

62

2.866,1

-

2.866,1

4.1

Gestione del sistema nazionale di difesa civile (8.2)

15,4

15,5

6,4

-

-

6,4

-

6,4

4.2

Prevenzione dal rischio e soccorso pubblico (8.3)

2.675,1

2.880,3

2.797,7

-

62

2.859,7

-

2.859,7

5

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

1.931,1

1.948,7

1.866,8

-

9

1.875,8

29,9

1.905,8

5.1

Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose (27.2)

1.931,1

1.948,7

1.866,8

-

9

1.875,8

29,9

1.905,8

6

Servizi istituzionali e generali delle amm. pubbliche (32)

226,9

205,5

223,8

-

-

223,8

-

223,8

6.1

Indirizzo politico (32.2)

34,2

37,1

36,7

-

-

36,7

-

36,7

6.2

Servizi e affari generali per le amm. di competenza (32.3)

192,7

168,3

187,1

-

-

187,1

-

187,1

 

SPESE FINALI MINISTERO

30.039,9

32.569,6

29.316,2

-164,7

71

29.222,5

1.309,7

30.532,2

 

Rimborso passività finanziarie

19,3

19,3

19,3

-

-

19,3

-

19,3

 

SPESE COMPLESSIVE

30.059,3

32.588,9

29.335,5

-164,7

71

29.241,8

1.309,7

30.551,5

(*) Nella prima colonna è riportata la numerazione che la Missione/programma di spesa assume nello stato di previsione del Ministero in cui è iscritto. Tra parentesi, invece, la numerazione generale.

 

La spesa complessiva del Ministero dell’interno è allocata su 6 missioni e 12 programmi, come riorganizzati a seguito della ristrutturazione del bilancio effettuata ai sensi dell’art. 21 della legge di contabilità e finanza pubblica (L. 196/2009), riformata dal D.Lgs. n. 90/2016.

La maggior entità delle risorse stanziate nello stato di previsione del Ministero, come di consueto, è assorbita dalla Missione Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali, che rappresenta circa il 53% del valore della spesa finale complessiva del ministero medesimo.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (14.978,6 milioni) tale missione registra un incremento complessivo di circa 1.280 milioni di euro (+8,5 per cento), che riguarda esclusivamente il programma Elaborazione, quantificazione e assegnazione delle risorse finanziarie da attribuire agli enti locali (3.10) ed è dovuto interamente ad interventi di Sezione I.

 

Tra tali interventi di sezione I si segnalano:

§  la rideterminazione della dotazione annuale del Fondo di solidarietà comunale (cap. 1365) che registra un aumento complessivo di 94 milioni di euro per l’anno 2022, 127 milioni per l’anno 2023, 170 milioni per l’anno 2024 rispetto alla dotazione a legislazione vigente. È l’articolo 172 a rideterminare la dotazione complessiva del Fondo di solidarietà comunale a partire dall’anno 2022 in relazione a quanto disposto dagli articoli 44, 45 e 171 del ddl di bilancio, che incrementano le risorse destinate, nell'ambito del Fondo stesso, al potenziamento degli asili nido, dei servizi in materia sociale e del trasporto dei disabili;

§  l’istituzione di un fondo (cap. 1430) con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2022 in favore dei comuni delle regioni a statuto ordinario e delle regioni Siciliana e Sardegna con popolazione inferiore a 5.000 abitanti che presentino criticità strutturali evidenziate da indicatori ivi previsti (articolo 174 ddl bilancio);

§  un incremento del fondo istituito per coprire l’incremento dell’indennità dei sindaci dei piccoli comuni prevista dall’articolo 57-quater, comma 2, del decreto legge 26 ottobre 2019, n. 124 (cap. 1394) di 100 milioni di euro per l’anno 2022, 150 milioni di euro per l’anno 2023, e 220 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024 (articolo 175 ddl bilancio);

§  l'assegnazione, per gli anni 2022 e 2023, di contributi ai comuni, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l'anno 2022 e 100 milioni di euro per l'anno 2023, per investimenti finalizzati alla manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell'arredo urbano purché si tratti di lavori che non siano già integralmente finanziati da altri soggetti e che siano aggiuntivi rispetto a quelli previsti nella seconda e terza annualità del bilancio di previsione 2021-2023 (articolo 140 ddl bilancio);

§  l’istituzione del Fondo per l’adozione di iniziative degli enti locali per la promozione della legalità, nonché di misure di ristoro del patrimonio dell’ente o in favore degli amministratori locali vittime di atti intimidatori (cap. 1429), con una dotazione finanziaria pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024 (articolo 177 ddl bilancio);

§  l’assegnazione ai comuni di piccole dimensioni contributi per investimenti nel limite complessivo di 300 milioni di euro per l’anno 2022 (cap. 7271) al fine di favorire gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale (articolo 168 ddl bilancio);

§  il rifinanziamento del contributo ai comuni per spese di progettazione definitiva ed esecutiva relativa ad interventi di messa in sicurezza del territorio (cap. 7273), al fine di elevare il limite delle risorse assegnabili per il biennio 2022-2023, rispettivamente da 170 a 320 milioni di euro per il 2022 e da 200 a 350 milioni di euro per il 2023 (articolo 141, ddl bilancio);

§  un contributo in favore delle province e delle città metropolitane per il finanziamento e lo sviluppo delle funzioni fondamentali nella misura di 80 milioni di euro per l’anno 2022; 100 milioni di euro per l’anno 2023, 130 milioni di euro per l’anno 2024, 150 milioni di euro per l’anno 2025, 200 milioni di euro per l’anno 2026, 250 milioni di euro per l’anno 2027, 300 milioni di euro per l’anno 2028, 400 milioni di euro per l’anno 2029, 500 milioni di euro per l’anno 2030, 600 milioni di euro a decorrere dall’anno 2031 (articolo 170 ddl bilancio);

§  un incremento del fondo per il sostegno ai comuni in deficit strutturale di 300 milioni di euro per il 2022 e 150 milioni per il 2023 (cap. 1313), disposto dall’articolo 173.

 

La Missione 3 dello stato di previsione del Ministero dell’interno, che attiene ai programmi relativi alle politiche di ordine pubblico e sicurezza, reca previsioni a legislazione vigente pari a 8.756,5 milioni di euro per il 2022. Lo stanziamento finale della missione (integrato con gli effetti delle sezioni I e II) risulta pari a 8.591,8 milioni (-1,9% rispetto alla legge di bilancio 2020). Tali risorse assorbono il 53,2 per cento della spesa complessiva del dicastero.

Rispetto alle dotazioni a legislazione vigente, si segnalano rimodulazioni compensative orizzontali (tra vari esercizi, su uno stesso capitolo di spesa) che comportano per il 2021 una riduzione per complessivi 165 milioni di euro relativi a somme destinate ad interventi riferiti al Programma 3.1 Contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica (7.8).

 

La Missione Soccorso civile rappresenta il 9,4% del valore della spesa finale complessiva del Ministero. Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (2.804,1 milioni di euro), tale missione registra nel complesso un aumento di 62 milioni di euro nel 2022 (+2,2 per cento), che riguarda il Programma 4.2. “Prevenzione del rischio e soccorso pubblico” (8.3).

In tale programma si segnalano, in sezione II, rifinanziamenti che comportano per il 2022 un incremento di 62 milioni di euro relativi a:

§  spese per acquisizione di mezzi operativi e di attrezzature per il rafforzamento della capacità operativa delle componenti statali nelle attività di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi (cap. 7325/28).

Il rifinanziamento riguarda l’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 2, co. 1, del D.L. 121/2021, che ha stanziato per il 2021 40 milioni aggiuntivi per l’acquisto di mezzi operativi e di attrezzature per la lotta attiva agli incendi boschivi, ripartite nella misura di 33,3 milioni per il Ministero dell'interno, per le esigenze del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.

 

All’esito di tali interventi, lo stanziamento finale della missione risulta pertanto pari a circa 2.866,1 milioni di euro nel 2022.

 

Nel bilancio di previsione a legislazione vigente, alla missione Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti – consistente nell’unico programma 5.1 Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose (27.2) – è assegnata una dotazione pari a 1.866,8 milioni di euro per il 2022.

La sezione II del disegno di legge di bilancio opera sull’unico programma della missione un rifinanziamento pari a 9 milioni di euro nel 2022, che riguarda:

§  le spese per il completamento e l’ammodernamento di immobili destinati a centri di permanenza temporanea, che sono rifinanziate per 7,3 milioni di euro per il 2022, 18,3 mln per il 2023 e 23,3 mln per il 2024 (cap. 7351/2);

§  le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili destinati a centri di permanenza temporanea, che sono rifinanziate per 1,7 milioni di euro annui (cap. 7351/3) a fronte della previsione attuale di 2 milioni anni.

Alle variazioni previste nella sezione II va aggiunto un ulteriore incremento di circa 30 milioni di euro, risultante da un intervento di sezione I derivante dall’articolo 129 del ddl di bilancio che incrementa la dotazione del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo ed interventi connessi (cap. 2352) di 29,981 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2022-2024, onde assicurare l’attivazione di ulteriori 2.000 posti nel Sistema di accoglienza e integrazione (SAI) per l'accoglienza di richiedenti asilo in conseguenza della crisi politica in corso in Afghanistan.

All’esito di tali interventi, lo stanziamento finale della missione risulta pertanto pari a 1.905,8 milioni di euro nel 2022. Il peso della missione sul bilancio complessivo del Ministero risulta pari al 6,2 per cento.

 

Per quanto concerne le due missioni strumentali del Ministero, si rileva che la Missione 1 dello stato di previsione del Ministero, che reca il programma relativo all’attuazione da parte delle Prefetture - UTG delle missioni del Ministero sul territorio, non presenta alcuna variazione rispetto alle previsioni a legislazione vigente, che risultano pari a 705,7 milioni di euro per il 2022. Tali risorse assorbono il 2,3 per cento della spesa complessiva del dicastero.

Anche la Missione 6 non presenta variazioni in dipendenza della manovra rispetto alla dotazione a legislazione vigente per il 2022, che è pari a 223,8 milioni di euro (0,7% della spesa del Ministero).

 

 


 

Ministero della transizione ecologica
(Tabella n. 9)

 

 

L’articolo 208 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero della transizione ecologica (MITE) per l’anno finanziario 2022, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 9).

 

Il D.L. n. 22/2021 (convertito, con modificazioni in Legge n. 55/2021, articoli 2 e 3) ha disposto la trasformazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in Ministero della transizione ecologica (MiTE). A tal fine, ha apportato una serie di modifiche al D.Lgs. n. 300/1999, prevedendo, tra l’altro, il trasferimento di competenze in materia di politica energetica dal Ministero dello sviluppo economico (MiSE) al MiTE e il conseguente trasferimento a tale ultimo Ministero delle due Direzioni del MISE, competenti in materia: la Direzione generale per l'approvvigionamento, l'efficienza e la competitività energetica e la Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari, a decorrere dalla data di adozione del D.P.C.M. di individuazione delle risorse umane e strumentali da trasferire al MITE. In attuazione del decreto legge, con D.P.C.M. 29 luglio 2021, n. 128 è stato adottato il nuovo regolamento di organizzazione del MITE[23]. In base all’art. 2 del D.P.C.M., il Ministero della Transizione ecologica si articola in tre dipartimenti: DIAG (Dipartimento amministrazione generale, pianificazione e patrimonio naturale), DISS (Dipartimento sviluppo sostenibile) e DIE (Dipartimento energia).

L’attuazione del riordino - concretizzatasi tramite l’adozione del regolamento organizzativo - impatta dunque sulla struttura dello stato di previsione della spesa del MITE a partire dal disegno di legge di bilancio 2022-2024. I tre dipartimenti (in luogo dei due precedenti) costituiscono tre dei quattro centri di responsabilità amministrativa (CDR). L’altro CDR è rappresentato dal Gabinetto del Ministro.

Passano dal Ministero dello sviluppo economico al Ministero della transizione ecologica i due programmi di spesa della Missione Energia (10) - prima iscritta nello stato di previsione del MISE - programma Promozione dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico (10.7), e programma Innovazione, reti energetiche sicurezza in ambito energetico e di georisorse (10.8), che vedono, ciascuno, come CDR, il Dipartimento Energia (Die).

 

 

Le spese finali del Ministero per gli anni 2022-2024

Il disegno di legge di bilancio 2022-2024 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della transizione ecologica (MITE), spese finali, in termini di competenza, pari a 4.808,6 milioni di euro nel 2022, a 2.860,9 milioni di euro per il 2023 e 2.738,8 milioni di euro per il 2024, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero della transizione ecologica per gli anni 2022-2024

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2021

Previsioni

Ddl di bilancio 2022

Diff.
bil 2022/
bil 2021

Ddl di bilancio 2023

Ddl di bilancio 2024

Spese correnti

435,1

2.547,2

2.112,1

559,6

590,1

Spese in c/capitale

1.130,5

2.261,4

1.130,9

2.301,3

2.148,7

SPESE FINALI

1.565,6

4.808,6

3.243,0

2.860,9

2.738,8

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,19

0,58

 

0,35

0,36

 

Rispetto alla legge di bilancio 2021, il disegno di legge di bilancio 2022-2024 espone dunque per il MITE un notevole incremento nel 2022 (in termini assoluti pari a 3,2 miliardi di euro; +207%), attribuibile in gran parte (per la precisione l’88%) agli effetti della sezione I. Tale incremento è a sua volta determinato principalmente da un aumento di circa 2 miliardi nelle spese correnti che però si riduce sensibilmente negli esercizi 2023 e 2024. Le spese in conto capitale invece si mantengono, negli esercizi 2023 e 2024, sui livelli del 2022 (le variazioni che si registrano sono infatti inferiori al 5%).

Gli stanziamenti di spesa del MITE autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2022, in misura pari allo 0,58% della spesa finale del bilancio statale. Tale percentuale era lo 0,19% nell’esercizio precedente.

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 5.176,1 milioni di euro nel 2022, a 2.949,2 milioni di euro nel 2023 e a 2.755,1 milioni di euro nel 2024.

Le spese finali per l’anno 2022

Lo stato di previsione del MITE (Tabella 9) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2022 di 2.014,6 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2022 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un incremento delle spese finali di 2.794 milioni di euro, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del MITE - anno 2022        (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2021

2022

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

435,1

441,6

554,9

-15,6

539,3

+2.008,0

2.547,3

Spese in c/capitale

1.130,5

1.318,3

1.459,7

-52,2

1.407,5

+853,8

2.261,3

SPESE FINALI

1.565,6

1.759,9

2.014,6

-67,8

1.946,8

+2.861,8

4.808,6

 

 

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, spese finali di competenza per il Ministero pari a 4.808,6 milioni per il 2022.

Tali spese finali sono grosso modo equamente ripartite tra spese correnti (53%) e spese in conto capitale (47%). Tale equa ripartizione non si registrava nell’esercizio precedente (in cui le spese in conto capitale coprivano una quota superiore al 70% dello stanziamento totale) e non trova riscontro negli esercizi 2023 e 2024 (nei quali si registra una netta prevalenza delle spese in conto capitale, a cui è destinato quasi l’80% dello stanziamento complessivo).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2022 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2022 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2021.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il DDL di bilancio apporta alla legislazione vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.

 

 

 

 

 

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MITE


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a)

Variazioni
a.23 c. 3
lett b)

1

Sviluppo sostenibile e tutela del terr. e dell'ambiente (18)

1.306,5

1.468,5

1.309,0

-5,0

-

1.304,0

+861,8

2.165,8

1.2

Sviluppo sost., valut. e autorizz.(18.5)

7,3

7,3

-

-

-

-

-

 

1.3

Vigilanza ambientale (18.8)

20,8

20,8

21,6

-

-

21,6

-

21,6

1.5

Ris. idriche e territorio (18.12)

514,0

629,2

654,6

-

-

654,6

+5,0

659,6

1.6

Biodiversità (18.13)

429,0

449,8

360,8

-

-

360,8

+5,0

365,8

1.7

Econ. circolare e rifiuti (18.15)

80,1

90,5

34,5

-

-

34,5

+3,0

37,5

1.8

Cambiamenti climatici (18.16)

1,8

1,8

-

-

-

-

-

 

1.9

Danno amb. e bonifiche (18.19)

54,4

67,7

45,8

-

-

45,8

+8,8

54,6

1.10

Att. internaz. transizione ecol. (18.20)

57,8

59,9

59,7

-

-

59,7

+840,0

899,7

1.11

Qualità dell'aria e inquin. (18.21)

141,3

141,5

132,0

-5,0

-

127,0

-

127,0

3

Servizi istituzionali e generali delle amm.ni pubbliche (32)

42,1

54,5

104,4

-

-

104,4

-

104,4

3.1

Indirizzo politico (32.2)

11,4

11,4

19,7

-

-

19,7

-

19,7

3.2

Servizi e affari generali (32.3)

30,7

43,1

84,7

-

-

84,7

-

84,7

5

Energia e diversificazione

delle fonti energetiche (10)

216,8

237,0

601,2

-12,8

-50,0

538,4

+2.000,0

2.538,4

5.1

Innovazione e reti energetiche (10.8)

 

 

299,7

-1,6

-

298,2

-

298,2

5.2

Eff. energetica e en. rinnovabili (10.7)

216,8

237,0

301,5

-11,2

-50,0

240,2

+2.000,0

2.240,2

 

SPESE FINALI MINISTERO

1.565,6

1.759,9

2.014,6

-17,8

-50,0

1.946,8

+2.861,8

4.808,6

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 3 missioni: le due missioni già presenti nell’esercizio precedente (la n. 18 e la n. 32) e la nuova missione “Energia e diversificazione delle fonti energetiche (10)”.

Complessivamente, a livello di Ministero, gli effetti cumulati delle sezioni I e II determinano un incremento di 2.794 milioni di euro (pari al 138,7%) rispetto al dato a legislazione vigente.

Di seguito si illustrano nel dettaglio le variazioni che si registrano nelle missioni 10 e 18.

Missione 10 “Energia e diversificazione delle fonti energetiche”

La Missione 10 “Energia e diversificazione delle fonti energetiche”  – è stata introdotta in seguito al trasferimento dal Ministero dello sviluppo economico al Ministero della transizione ecologica delle funzioni in materia di energia (operato dal D.L. 22/2021) e consta, come già sopra osservato, dei due seguenti programmi di spesa, che vedono, ciascuno, come proprio CDR, il Dipartimento Energia (Die):

§  programma 10.7 Promozione dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico,

§  programma 10.8 Innovazione, reti energetiche sicurezza in ambito energetico e di georisorse,

 

La Missione 10 reca, a BLV 2022, uno stanziamento di competenza pari a 601,2 milioni di euro.

In virtù del cospicuo rifinanziamento operato dalla sezione I (+ 2.000 milioni) rappresenta la missione principale del Ministero, assorbendone circa il 53% delle spese finali di competenza, contro il 45% destinato alla Missione 18 (“Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente”).

In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le spese finali della Missione 10 sono pari a 2.538,4 milioni di euro per il 2022.

 

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente, tale Missione registra, per effetto delle modifiche operate dalla sezione II, un lieve decremento (- 62,8 milioni di euro circa), che viene più che compensato dal citato cospicuo finanziamento - 2 miliardi di euro - operato dalla sezione I.

L’incremento in questione, come si evince dalla Tabella, riguarda il programma 10.7 ed è determinato dall’articolo 158 del disegno di legge. La norma, al fine di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel I trimestre 2022, dispone una riduzione, tramite ARERA, delle aliquote relative agli oneri generali di sistema pagati in bolletta e, a compensazione, dispone il trasferimento alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) di 2.000 milioni di euro.

Quanto agli interventi di Sezione II, questi incidono sia sul programma 10.7, sia sul programma 10.8. In particolare, il Ministero, da un lato, si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (art. 23, comma 3, lettera a) e art. 30, comma 1) l. n. 196/2009) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari, a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa) e, dall’altro, ha previsto una riprogrammazione di leggi di spesa (art. 23, comma 3, lettera b)), per la quale si rinvia alla Tabella immediatamente successiva.

 

RIPROGRAMMAZIONI

 

2022

2023

2024

2025
e ss.

Anno terminale

MITE

MISSIONE Energia e diversificazione delle fonti energetiche (10)

PROGRAMMA Promozione dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili (10.7)

L.B. 145/2018, art. 1, co 95: Fondo realizzazione progetti efficienza energetica (cap. 7660/5)

LV

50,0

50,0

50,0

50,0

 

Ripr.

-50,0

50,0

 

 

 

 

Le rimodulazioni compensative di autorizzazioni di spesa riguardano:

§  il programma 10.7 e determinano una riduzione di 11,2 milioni di euro delle dotazioni per il 2022. Nel dettaglio, si tratta di rimodulazione delle risorse relative:

-      agli oneri per indennizzi connessi alla predisposizione delle aree idonee del PITESAI (D.L. n. 135/2018, art. 11-ter, cap.3598 pg.1), con una riduzione dello stanziamento di 15 milioni nel 2022 e un corrispondente incremento di quello per il 2023;

-      alla realizzazione presso ENEA del Portale nazionale sulla prestazione energetica (D.Lgs. n. 48/2020, art. 8, cap. 7061 pg.1), con una riduzione dello stanziamento di 1 milione nel 2022 e un corrispondente incremento di quello previsto per il 2023;

-      alla ratifica del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (L. n. 332/2003, art. 5, co. 1, cap. 3601 pg.1), con una riduzione dello stanziamento di 0,2 milioni di euro per il 2022 ed il corrispondente incremento per il 2023;

-      al potenziamento delle reti di ricarica per favorire la diffusione dei veicoli elettrici, con un incremento di 5 milioni per 2022, di 8 milioni per il 2023 e di 30 milioni per il 2024 dello stanziamento iscritto sul programma (L. n. 145/2018, art. 1, co. 95, cap. 8425 pg. 2) ed una corrispondente riduzione di 5 milioni di quello iscritto, in virtù della medesima autorizzazione di spesa, sul programma 18.21 (L. n. 145/2018, art. 1, co. 95, cap. 8405 pg.1);

§  il programma 10.8 e determinano una riduzione di 1,6 milioni di euro delle dotazioni per il 2022. Nel dettaglio, si tratta di rimodulazione delle risorse relative:

-      agli investimenti per attività di ricerca, sviluppo e innovazione delle tecnologie energetiche pulite, con una riduzione di 1,15 milioni degli stanziamenti autorizzati per il 2022 ed un corrispondente incremento degli stanziamenti autorizzati per il 2023 (L. n. 205/2017, art. 1, comma 1072, lett. d), cap.7620 pg.2);

-      alle risorse per le attività di vigilanza ed ispettive di cui al comma 3 dell’articolo 177, D.Lgs. n. 50/2016 (protocollo di intesa con la guardia di finanza), con una riduzione di 0,4 milioni di euro per il 2022 ed un corrispondente aumento nel 2023 (L. n. 145/2018 art. 1, co. 233, cap. 3561, pg. 1);

Missione 18 “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente”

Analogo comportamento a quello registrato per la missione n. 10 – vale a dire un lieve decremento per effetto delle modifiche operate dalla sezione II e un cospicuo finanziamento operato dalla sezione I  – si riscontra anche nella missione “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (18)”.

In tale missione si registra una riduzione, già sopra richiamata in sede di esame delle rimodulazioni compensative operate dalla sezione II, di 5 milioni di euro (cap. 8405) e un finanziamento di 861,8 milioni di euro effettuato dalla sezione I.

Nel dettaglio, il finanziamento effettuato dalla Sezione I è determinato in gran parte dall’art. 154, che prevede l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero della transizione ecologica, di un fondo rotativo, denominato Fondo italiano per il clima e avente una dotazione pari a 840 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 e di 40 milioni di euro a decorrere dal 2027, finalizzato al finanziamento di interventi pubblici e privati volti a contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nell'ambito degli accordi internazionali sul clima e tutela ambientale dei quali l'Italia è parte (cap. 8413).

Ulteriori finanziamenti operati dalla Sezione I derivano:

§  dall’art. 143 che, a1 fine di consentire il completamento degli interventi di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi siti nel deposito dell'area ex Cemerad nel territorio del comune di Statte, in provincia di Taranto, autorizza la spesa di 8,8 milioni di euro per l'anno 2022 (cap. 7503);

§  dall’art. 156 che prevede l’istituzione, nello stato di previsione del MITE, di un fondo finalizzato ad incentivare l'apertura dei centri per la preparazione per il riutilizzo, con una dotazione pari a 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 (cap. 4123);

§  dall’art. 157 che prevede l’istituzione, nello stato di previsione del MITE, di un "Fondo per il controllo delle specie esotiche invasive", con una dotazione finanziaria pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 (cap. 1393);

§  dall’art. 159 che prevede l’istituzione, nello stato di previsione del MITE, di un fondo con una dotazione di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 da destinare ad interventi di ripristino delle opere di collettamento o depurazione delle acque, nonché di impianti di monitoraggio delle acque, in casi di urgenza correlati ad eventi calamitosi (cap. 7651).


 

Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
(Tabella n. 10)

 

 

L’articolo 209 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno e il pagamento delle spese dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per l’anno finanziario 2022 e reca altresì le disposizioni relative al personale e alle spese del Corpo delle capitanerie di porto nonché sulla riassegnazione di somme al Ministero per la definizione di eventuali pendenze con i concessionari autostradali uscenti.

 

In dettaglio, l’articolo 209 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno ed il pagamento delle spese dello stato di previsione del MIMS come risultanti dalla Tabella 10 e in particolare prevede:

§  il numero massimo degli ufficiali ausiliari del Corpo delle Capitanerie di porto come forza media nel 2022 (248 ufficiali in ferma prefissata o in rafferma e 35 ufficiali piloti di complemento e 3 ufficiali delle forze di completamento) (comma 2);

§  il numero massimo degli allievi del Corpo delle capitanerie di porto presso l'Accademia navale e le Scuole sottufficiali della Marina militare, per l'anno 2022 (136 unità) (comma 3);

§  il rinvio all’elenco n. 1 annesso allo stato di previsione del MIMS per le spese per le quali possono effettuarsi, per il 2022, i prelievi dal fondo a disposizione iscritto nel programma «Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste» (comma 4);

§  la possibilità di versare in conto corrente postale da parte dei funzionari delegati i fondi di qualsiasi provenienza, ai sensi del regolamento per i servizi di cassa e contabilità delle Capitanerie (comma 5);

§  l’applicazione delle disposizioni legislative e regolamentari in vigore presso il Ministero della difesa, in quanto compatibili, alla gestione dei fondi, delle infrastrutture e dei mezzi di pertinenza delle Capitanerie di porto (comma 6);

§  l’autorizzazione al Ragioniere Generale dello Stato a riassegnare, allo stato di previsione del MIMS per il 2022, quota parte delle entrate versate al bilancio dello Stato derivanti dai corrispettivi di concessione offerti in sede di gara per il riaffidamento delle concessioni autostradali nella misura necessaria alla definizione delle eventuali pendenze con i concessionari uscenti (comma 7).

 

 

Le spese del Ministero per il triennio 2022-2024

Il ddl di bilancio 2022-2024 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS), spese finali, in termini di competenza, pari a circa 17.212 milioni di euro nel 2022, a 16.440 milioni di euro per il 2023 e 16.895 milioni di euro per il 2024.

Rispetto alla legge di bilancio 2021, il disegno di legge di bilancio 2022-2024 espone per il MIMS, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nel 2022 rispetto al 2021 (in ragione degli investimenti) e in lieve diminuzione nei successivi anni 2023 e 2024, come evidenziato in tabella.

 

Spese finali del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili nel ddl di bilancio per gli anni 2022-2024

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2021

Previsioni

Ddl di bilancio 2022

Diff.
bil 2022-
BIL 2021

Ddl di bilancio 2023

Ddl di bilancio 2024

Spese correnti

8.795,3

7.728,5

-1.066,8

7.463,6

7.537,0

Spese in c/capitale

6.040,4

9.483,1

+3.442,7

8.976,0

9.358,4

SPESE FINALI

14.835,7

17.212,6

+2.376,9

16.440,0

16.895,4

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

 

2,1 %

 

2,0 %

2,2 %

Le spese per l’anno 2022

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2022, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2021, in termini assoluti, in misura pari a + 2.376,9 mln €  milioni di euro (+16%).

Gli stanziamenti di spesa del MIMS autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2022 in misura pari al 2,1% della spesa finale del bilancio statale, percentuale che rimane simile negli anni successivi.

L’organizzazione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili è stata definita con D.P.C.M. 23 dicembre 2020, n. 190, come modificato dal D.P.C.M. 24 giugno 2021, n. 115.

L’atto di indirizzo per la definizione delle priorità politiche per l’anno 2022, emanato con decreto ministeriale 15 giugno 2021, n. 253, evidenzia in sintesi le seguenti:

1)   Aumento della sicurezza delle infrastrutture, della mobilità e delle persone;

2)   Sviluppo di infrastrutture sostenibili e resilienti, anche per tenere conto dei cambiamenti climatici, tra cui rientra l’attivazione dei progetti finalizzati alla transizione ecologica ed alla trasformazione in senso green delle infrastrutture di trasporto, nonché l’ aggiornamento dei Contratti di programma ANAS ed RFI vigenti e l’attivazione delle procedure di gara per il riaffidamento delle concessioni autostradali;

3)   Aumento dell`efficienza e della sostenibilità del sistema dei trasporti, con la predisposizione del nuovo Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, il miglioramento e la trasformazione dei trasporti aerei, il potenziamento del trasporto ferroviario, il potenziamento del trasporto marittimo e riqualificazione dell'offerta portuale, il miglioramento del trasporto pubblico locale ed efficientamento della mobilità urbana sostenibile;

4)   Miglioramento dell’efficacia dell`azione del Ministero ed avvio di una gestione sostenibile delle sue strutture.

 

Per l'anno 2022 lo stato di previsione del MIMS (Tabella 10) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza di 16.622,2 milioni di euro.

 

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2022, attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio, determina complessivamente un aumento delle spese finali di 589,4 milioni di euro, di cui un aumento di 484,4 milioni di spesa in conto capitale e di 105  milioni di spesa in conto corrente, per arrivare ad uno stanziamento integrato di spesa del MIMS di 17.211,6 milioni di euro per il 2022, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero delle infrastrutture e trasporti - anno 2022

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2021

2022

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Mod. Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

8.795,3

9.798,3

7.623,5

+100

7.723,5

5

7.728,5

Spese in c/capitale

6.040,4

6.419,3

8.998,7

+ 184,4

9.183,1

300

9.483,1

SPESE FINALI

14.835,7

16.217,7

16.622,2

+284,4

16.906,6

305

17.211,6

 

 

Gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano un incremento della spesa per il 2022 pari a +284,4 milioni di euro, in gran parte dal lato della spesa in conto capitale: si tratta di rifinanziamenti operati dal disegno di legge (come meglio sarà esposto nel successivo paragrafo).

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 305 milioni di euro: relativi alla Missione 13 (Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (si veda per il dettaglio l’analisi per missioni nel successivo paragrafo), di cui 300 milioni di spesa in conto capitale.

 

A differenza degli anni precedenti, il disegno di legge di bilancio integrato per il 2022  registra la prevalenza delle spese in conto capitale, che assorbono circa il 55% delle spese finali del Ministero, rispetto al 40% della legge di bilancio 2021, in cui prevaleva la spesa corrente.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2022 per Missioni/Programmi

La spesa complessiva del MIMS è allocata su 5 missioni e 15 programmi. La gran parte della spesa complessiva del Ministero è allocata su 2 sole missioni, la n. 13 “Diritto alla mobilità” e la n. 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica”, ove è concentrato storicamente oltre il 90% della spesa finale complessiva del Ministero.

La tabella successiva espone le previsioni di bilancio integrate per il 2022 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero, a raffronto con i dati dell’esercizio 2021.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2022, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione del Ministero.


 

Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili-(MIMS)
Spesa per Missioni/Programmi

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILI


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1-2

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Infrastrutture pubbliche e logistica (14)

3.904,.2

4.932,5

-18,0

+125,0

5.039,5

+250,0

5.289,5

1.1

Pianificazione strategica di settore e sistemi stradali e autostradali (14.11)

2.830,1

4.009,5

-

+55,0

4.064,5

+150,0

4.214,5

1.2

Sistemi idrici, idraulici ed elettrici  (14.5)

237,1

298,6

-

+40,0

338,6

-

338,6

1.3

Sicurezza, vigilanza e regolamentazione in materia di opere pubbliche e delle costruzioni  (14.9)

5,9

8,9

-

-

8,9

-

8,9

1.4

Edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità (14.10)

831,1

615,4

-18,0

+30,0

627,4

+100,0

727,4

2

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto  (13)

9.493,7

9.811,19

-

187,4

9.998,59

55

10.053,59

2.1

Sviluppo e sicurezza mobilità stradale  (13.1)

279,3

292,2

-

-

292,2

5

297,2

2.2

Sviluppo e sicurezza trasporto aereo (13.4)

608,6

152,8

-

-

152,8

-

152,8

2.3

Autotrasporto ed intermodalità(13.2)

390,3

376,3

-

-

376,3

-

376,3

2.4

Sistemi ferroviari, sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario (13.5)

707,6

546,7

-

27,4

574,1

-

574,1

2.5

Sviluppo e sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo e per vie d'acqua interne (13.9)

644

1.473

-

5

1.473

-

1.473

2.6

Sviluppo e sicurezza mobilità locale (13.6)

6.863,8

6.970

-

160

7.130

50

7.180

3

Casa e assetto urbanistico (19)

424,8

787,4

-

-

787,4

-

787,4

3.1

Politiche abitative, urbane e territoriali  (19.2)

424,8

787,4

-

-

787,4

-

787,4

4

Ordine pubblico e sicurezza (7)

837,8

882,7

-

-10

872,7

 

872,7

4.1

Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste  (7.7)

837,8

882,7

-

-10

872,7

-

872,7

5

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

175,1

208,4

-

-

208,4

-

208,4

5.1

Indirizzo politico (32.2)

106,4

141,1

-

--

141,1

-

141,1

5.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

68,7

67,2

-

-

67,2

 

67,2

 

TOTALE

14.835,7

16.622,2

-18

302,4

16.906,6

305

17.211,6

Nella prima colonna è riportata la numerazione che la Missione/programma di spesa assume nello stato di previsione del MIT in cui è iscritto. Tra parentesi, invece, è riportata la numerazione generale.


 

Le missioni 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica” e
19 “Casa e assetto urbanistico”

La missione 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica” vede un aumento del dato presente nel bilancio a legislazione vigente (BLV) rispetto al dato della Legge di bilancio 2021 (+26,3 per cento, pari a +1.028,3 milioni di euro), principalmente per effetto dell’andamento del programma 14.11Pianificazione strategica di settore e sistemi stradali e autostradali” (+1,2  miliardi rispetto al dato BLV, pari a  4.009,0 milioni). Per l’anno 2022, il programma 14.11 presenta risorse definitive pari a 4.214,5 milioni.

 

La missione 14, per effetto delle previsioni disposte nelle due Sezioni I e II, presenta dati definitivi per il 2022 pari a 5.289,5 milioni (+357 milioni rispetto al dato BLV, pari a 4.932,5 milioni).

Tali risorse risultano principalmente allocate nel cap. 7002 relativo al Fondo per gli investimenti Anas, per 1.543,1 milioni; nel cap. 7003 del Fondo per la messa in sicurezza di ponti e viadotti delle città metropolitane e delle province; per 450 milioni, nel cap. 7574 per contributi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e citta' metropolitane, per 606 milioni; nel cap. 7060 per il fondo da ripartire per la progettazione e la realizzazione delle opere strategiche di preminente interesse nazionale nonche' per opere di captazione ed adduzione di risorse idriche, per 597,9 milioni; e nel cap. 7281 a favore del piano straordinario invasi, per 282,9 milioni.

In particolare, nella Sezione II, il programma 14.11 presenta un rifinanziamento di 55 milioni destinati alla realizzazione dell'evento olimpiadi invernali 2026 per interventi stradali (cap. 7698), previsto dal D.L. 16/2020 (art. 3, comma 12-bis), che si aggiungono ai 141 milioni del BLV, per un importo complessivo pari a 196 milioni per il 2022.

Nella Sezione I, sono presenti stanziamenti complessivi per l’anno 2022 per 40 milioni di contributi per la società Autostrada tirrenica S.p.A. (cap. 7358) disposti dall’art. 137 del presente disegno di legge, per 10 milioni per la realizzazione dell'autostrada regionale cispadana (cap. 7359), disposti dall’art. 138, e per 100 milioni destinati alle infrastrutture stradali sostenibili di regioni, province e città metropolitane (cap. 7361), disposti dall’art. 139.

Nel programma 14.10 si registra una diminuzione del dato della legge di bilancio 2021 (-216 milioni) rispetto a quello indicato nel BLV, pari a 615,4 milioni; per l’anno 2022 il presente disegno di legge prevede per tale programma stanziamenti finali pari a 727,4 milioni.

In particolare, nella Sezione II, si rimodulano in diminuzione risorse per 18 milioni, spostandole  dall’esercizio del 2022 a quello del 2024, destinate al cofinanziamento della redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica e dei progetti definitivi di opere degli enti locali (cap. 7009), che, conseguentemente, presenta un dato finale pari a 12 milioni per l’anno 2022; si rifinanzia, inoltre, per complessivi 30 milioni per l’anno 2022, il Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche (cap. 7007), previsto dal D.L. 76/2020 (art. 7, comma 1).

Nella Sezione I del medesimo programma 14.10, si stanziano complessivi 100 milioni per il Fondo per la revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione verificatisi nel primo semestre dell'anno 2021  (cap. 7006), come prevede l’art. 136 del presente disegno di legge.

A favore del programma 14.5, si registrano, nel BLV, risorse per 298,6 milioni: un aumento di 61 milioni rispetto al dato della Legge di bilancio 2021. Per l’anno 2022, con il presente disegno di legge si stanziano per tale programma risorse definitive pari a 338,6 milioni.

Nello specifico, nella Sezione II, il programma 14.5 presenta un rifinanziamento di 40 milioni per il piano straordinario invasi, istituito dalla legge di bilancio 2018 (L. 205/2017 art. 1 comma 523) (cap. 7281).

 

La missione 19Casa e assetto urbanistico” presenta presso il suo unico programma 19.2 “Politiche abitative, urbane e periferie”, una dotazione nel BLV pari 787,4 milioni di euro in aumento di 362,6 milioni rispetto al dato della legge di bilancio 2021, pari a 424,8 milioni. Per tale programma 19.2 le due Sezioni I e II  non determinano interventi sulle risorse previste per il 2022 dal BLV.

Le risorse del programma 19.2 risultano principalmente allocate nel cap. 7409, per il programma “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica”, per 400 milioni, nel cap. 1690, a favore del Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, per 230 milioni e nel cap. 7447 per il Programma innovativo nazionale per la qualità

dell'abitare, per 74,1 milioni.

La missione 13 “Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto"

La missione 13 "Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto" si articola in 7 programmi, dei quali 6 sono affidati al MIMS ed uno, il programma 13.8 "Sostegno allo sviluppo del trasporto", è contenuto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2, a cui si rinvia), il quale contiene una quota rilevante di stanziamenti, relativi principalmente ai Contratti di programma e di servizio per il trasporto ferroviario, che ammontano per il 2022 a 6.049,2 mln €.

Complessivamente la missione 13 (MIT+MEF) vede uno stanziamento di BLV integrato 2022 di 16.102,8 mln €.

 

La missione 13 “Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto”, relativa al solo MIMS (articolata in 6 programmi di spesa) presenta uno stanziamento complessivo per il 2022 a legislazione vigente di circa 9.811,2 milioni di euro, in leggero aumento rispetto alla legge di Bilancio 2021 che recava uno stanziamento di 9.493,7 milioni € circa.

Lo stanziamento 2022 viene aumentato, con la manovra, di 187,4 milioni € con i finanziamenti operati in Sezione II, e di 55 milioni €, con le variazioni della Sezione I, come evidenziato nella tabella precedente, arrivandosi cosi ad una previsione di spesa nel bilancio integrato di circa 10.053,6 milioni € per il 2022.

Per il 2023 la Missione 13 del MIMS vede complessivamente un incremento degli stanziamenti per effetto della Sezione I di 105 milioni di euro ed un incremento di 287,4 milioni per le variazioni di Sezione II: lo stanziamento complessivo risulta 2023 pertanto di circa 10.294,4 mln €.

Per il 2024 si registra un incremento di stanziamento dovuto alla Sezione I di 155 milioni ed effetti di Sezione II per +387,4 milioni, per un totale di spesa prevista nel 2024 di circa 10.481,4 mln €.

 

Per quanto riguarda in dettaglio il 2022, in Sezione I è operato un rifinanziamento per  +55 mln € (che diventano +105 mln € per il 2023 e +155 mln € per il 2024) di cui 50 mln sul programma 13.6 (Sviluppo e sicurezza della mobilità locale e 5 mln sul programma 13.1 Sviluppo e sicurezza della mobilità stradale.

Le variazioni di spesa sui singoli programmi della Missione 13 sono in dettaglio i seguenti:

§  sul Programma 13.1 Sviluppo e sicurezza della mobilità stradale, lo stanziamento integrato per il 2022 ammonta a 297,2 mln € con gli effetti di Sezione I per 5 milioni € per il 2022 (e per il 2023 e 2024) sul cap. 1360, relativo a somme destinate al Gran premio del made in Italy e dell'Emilia Romagna;

§  Sul programma 13.4, relativo al trasporto aereo, non si registrano variazioni , né di Sezione I che di Sezione II: lo stanziamento per il 2022 ammonta a  152,8 milioni €;

§  Sul programma 13.2 “Autotrasporto e intermodalità”, lo stanziamento integrato per il 2022 ammonta a 376,3 mln €, senza variazioni in sezione I e II; per i due  anni successivi, 2023 e 2024 si registra invece un incremento di 50 mln € in  Sezione I sul cap. 7311, di nuova istituzione, relativo al Fondo per la strategia di mobilità sostenibile (art. 131 del Ddl di Bilancio);

§  Sul programma 13.5 Sistemi ferroviari, sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario” lo stanziamento integrato ammonta per il 2022 a 574,1 mln € e non vi sono effetti di Sezione I; si registrano invece rifinanziamenti in Sezione II di complessivi 27,4 mln € per ciascuno degli anni  2022, 2023 e 2024, di cui 11,4 mln per interventi sulle infrastrutture ferroviarie (cap. 7532) relativi alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione  e 16 mln sul cap. 7561, relativo alle somme per gli interventi sulle infrastrutture ferroviarie relativi alle Olimpiadi invernali 2026;

§  Sul programma 13.9 “Sviluppo e sicurezza della navigazione del trasporto marittimo e per vie d'acqua interne” lo stanziamento integrato ammonta per il 2022 a 1.473 mln € e non si registrano variazioni, né di Sezione I che di Sezione II;

§  Sul programma 13.6Sviluppo e sicurezza della mobilità locale”, lo stanziamento integrato ammonta per il 2022 complessivamente a circa  7.180 mln €; si ha una rifinanziamento complessivo di Sezione II per 160 mln € nel 2022 ( e per 260 mln nel 2023 e 360 mln nel 2024), così ripartito:

-      sul cap.1315 relativo al concorso dello Stato al trasporto pubblico locale  tramite il Fondo c.d TPL  il rifinanziamento è di 100 mln per il 2022, 200 mln per il 2023 e 300 mln per il 2024; lo stanziamento complessivo del Fondo TPL per il 2022 è di 4.974,5 mln €;

-      sul cap. 7272, relativo agli interventi di trasporto pubblico locale per le Olimpiadi invernali 2026, il rifinanziamento è di 10 mln per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024;

-      sul cap. 7400 per interventi a favore delle metropolitane il rifinanziamento di Sezione II è di 50 mln per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024; a questi si aggiungono gli effetti di Sezione I che portano un aumento dello stanziamento di 50 mln per il 2022 e per il 2023 e di 100 mln per il 2024 (art. 132 del Ddl di Bilancio). Lo stanziamento di bilancio integrato su tale capitolo ammonta per il 2022 a 499,2 mln €, per il 2023 a 672 mln e per il 2024 a 758 mln €.

Il programma 7.7 "Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste” (missione 7)

Della missione 7 "Ordine pubblico e sicurezza", fa parte il programma 7.7 "Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste" affidato alle Capitanerie di porto, che reca uno stanziamento per il 2022 nel BLV di  882,7 mln €, leggermente superiore a quello del 2021. Nel Bilancio integrato lo stanziamento del programma 7.7 è pari a circa 872,7 mln €, per il 2022, mentre per il 2023 lo stanziamento è di 874,8 mln € circa e per il 2024 di 887,3 milioni €.

Si evidenzia, relativamente alle spese per il potenziamento della componente aeronavale delle Capitanerie di porto (sul cap. 7842), un definanziamento di 10 mln per il 2022 e un rifinanziamento di 8 mln per il 2023 e di 21 mln per il 2024 . Il capitolo reca uno stanziamento a bilancio  integrato 2022 di 34,2 mln € ( 59,3 mln per il 2023  e 71,4 mln per il 2024).

Altri Programmi di interesse

Si ricorda che nell’ambito del programma 14.11 del MIT si trova il cap. 7582 relativo al fondo per la progettazione e la realizzazione di ciclovie turistiche, che reca uno stanziamento per il 2022 di 61 mln €, di 60,2 mln nel 2023 e di 75,2 mln nel 2024 senza variazioni in manovra.

Sul capitolo 7955  dello stato di previsione del Ministero della transizione ecologica (MITE) (Tabella 9), sono iscritte le risorse per il «Fondo destinato al programma sperimentale buono mobilità», che reca uno stanziamento per il 2022 di 55 mln €, senza variazioni in manovra.


 

Ministero dell’università e della ricerca
(Tabella n. 11)

 

 

L’articolo 210 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’università e della ricerca[24], in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 11).

Le spese del Ministero per gli anni 2022-2024

Il disegno di legge di bilancio 2022-2024 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell’università e della ricerca (MUR), spese finali – escluse, dunque, le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie –, in termini di competenza, pari a € 13.577,1 mln per il 2022, € 13.751,4 mln per il 2023 e € 13.876,2 mln per il 2024, come si evince dalla tabella che segue:

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro) *

 

Legge di Bilancio 2021

Previsioni assestate
2021

BLV 2022

Previsioni

Ddl di bilancio 2022

Diff.
bil 2022/
bil.2021

Ddl di bilancio 2023

Ddl di bilancio 2024

Spese correnti

9.476,3

9.662,7

9.563,1

9.890,1

413,8

10.164,6

10.397,1

Spese in c/capitale

3.395,4

3.392,1

3.787,5

3.687,0

291,6

3.586,8

3.479,1

SPESE FINALI

12.871,7

13.054,8

13.350,6

13.577,1

705,4

13.751,4

13.876,2

Rimborso passività finanziarie

10,8

10,8

4,0

4,0

-6,8

4,2

4,4

TOTALE MUR

12.882,5

13.065,6

13.354,7

13.581,2

698,6

13.755,6

13.880,6

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.S. 2448).

 

Rispetto agli stanziamenti previsti per il 2021 dalla legge di bilancio 2021, si registra un incremento di € 705,4 mln per il 2022, di € 879,7 mln per il 2023 e di € 1.004,5 mln per il 2024.

 

Gli stanziamenti per spese finali del Ministero dell’università e della ricerca autorizzati per il 2022 dal disegno di legge di bilancio rappresentano, in termini di competenza, l’1,6% della spesa finale del bilancio statale, valore identico a quello registrato in base alla legge di assestamento 2021.

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a € 13.595,9 mln per il 2022, € 13.777,9 mln per il 2023 e € 13.880,8 mln per il 2024, come si evince dalla tabella che segue:

 

(dati di CASSA, valori in milioni di euro) *

 

Legge di Bilancio 2021

Previsioni assestate
2021

Previsioni

Ddl di bilancio 2022

Diff.
bil 2022/
bil.2021

Ddl di bilancio 2023

Ddl di bilancio 2024

Spese correnti

9.576,3

9.731,4

9.890,1

313,8

10.164,6

10.397,1

Spese in c/capitale

3.395,4

3.477,3

3.705,8

310,4

3.613,3

3.483,8

SPESE FINALI

12.971,7

13.208,7

13.595,9

624,2

13.777,9

13.880,8

Rimborso passività finanziarie

10,8

10,8

29,0

18,3

4,2

4,4

TOTALE MUR

12.982,5

13.219,5

13.624,9

642,4

13.782,1

13.885,2

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.S. 2448).

Le spese per l’anno 2022

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2022, il disegno di legge di bilancio espone, relativamente al Ministero dell’università e della ricerca, un aumento delle spese finali (in conto competenza) del 5,5% rispetto a quanto previsto per il 2021 dalla legge di bilancio 2021.

In termini assoluti, l’incremento, come già detto, è di € 705,4 mln, derivante dall’incremento di € 413,8 mln relativa alle spese correnti e di € 291,6 mln relativo alle spese in conto capitale.

 

A legislazione vigente (BLV), la dotazione complessiva di competenza del Ministero per l'anno 2022 (spese finali) è, invece, pari a € 13.350,6 mln.

In particolare, rispetto al BLV, la manovra finanziaria per il 2022 attuata con le Sezioni I e II del ddl di bilancio determina complessivamente un aumento delle spese finali di € 226,5 mln, imputabile ad un incremento delle spese correnti (+ € 327,0 mln) e ad una diminuzione delle spese in conto capitale (– € 100,5 mln), come evidenziato nella tabella che segue:

 

 

 

 

 

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro) *

2021

2022

legge di bilancio

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

Effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

9.476,3

9.563,1

0,0

9.563,1

327,0

9.890,1

Spese in c/capitale

3.395,4

3.787,5

-62,0

3.725,5

-38,5

3.687,0

SPESE FINALI

12.871,7

13.350,6

-62,0

13.288,6

288,5

13.577,1

Rimborso passività finanziarie

10,8

4,0

0,0

4,0

0,0

4,0

TOTALE MUR

12.882,5

13.354,7

-62,0

13.292,7

288,5

13.581,2

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.S. 2448).

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili a rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni determinati con la Sezione II determinano una diminuzione di – € 62,0 mln (interamente ascrivibile a una diminuzione delle spese in conto capitale).

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano, invece, un effetto positivo per € 288,5 mln (derivante da un incremento delle spese correnti e da una diminuzione delle spese in conto capitale).

 

Il disegno di legge di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti complessivi per il Ministero dell’università e della ricerca pari a € 13.581,2 per il 2022.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2022 per Missioni/Programmi

La tabella che segue espone le previsioni di bilancio integrate per il 2022 per ciascuna delle 3 Missioni e per ciascuno degli attuali 8 Programmi di spesa del Ministero, a raffronto con i dati della legge di bilancio 2021.

La tabella evidenzia, altresì, le modifiche che il disegno di legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2022, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna Missione e a ciascun Programma.

 

 

 

 

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro) *

 

Ministero dell’università e della ricerca


 

Missione/Programma

2021

2022

legge di bilancio

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a. 23 c. 3 lett a); a. 30 c. 2

Variazioni
a. 23 c. 3 l. b)

1

Ricerca e innovazione (17)

3.041,4

3.304,3

0,0

-62,0

3.242,3

21,5

3.263,8

1.1

Ricerca scientifica e tecnologica di base e applicata (17.22)

3.041,4

3.304,3

0,0

-62,0

3.242,3

21,5

3.263,8

2

Istruzione universitaria e formazione post-universitaria (23)

9.767,1

10.006,5

0,0

0,0

10.006,5

267,0

10.273,5

2.1

Diritto allo studio e sviluppo della formazione superiore  (23.1)

431,4

412,3

0,0

0,0

412,3

2,0

414,3

2.2

Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (23.2)

548,8

558,3

0,0

0,0

558,3

13,0

571,3

2.3

Sistema universitario e formazione post-universitaria (23.3)

8.485,9

8.835,6

0,0

0,0

8.835,6

250,0

9.085,6

2.4

Coordinamento e supporto amministrativo per le politiche della formazione superiore e della ricerca (23.4)

101,8

2,0

0,0

0,0

2,0

2,0

4,0

2.5

Formazione superiore e ricerca in ambito internazionale (23.5)

199,3

198,2

0,0

0,0

198,2

0,0

198,2

3

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

74,0

43,9

0,0

0,0

43,9

0,0

43,9

3.1

Indirizzo politico (32.2)

40,7

8,7

0,0

0,0

8,7

0,0

8,7

3.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

33,2

35,2

0,0

0,0

35,2

0,0

35,2

 

TOTALE MINISTERO

12.882,5

13.354,7

0,0

-62,0

13.292,7

288,5

13.581,2

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.S. 2448).

 

La spesa complessiva del MUR è allocata principalmente nella Missione 2 Istruzione universitaria e formazione post-universitaria, che rappresenta il 75,6% del valore della spesa complessiva del Ministero.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (€ 10.006,5 mln), tale Missione registra un incremento di € 267,0 mln, dovuto unicamente a interventi operati in Sezione I (principalmente nell’ambito del Programma 2.3. Sistema universitario e formazione post-universitaria, ma anche dei Programmi 2.1. Diritto allo studio e sviluppo della formazione superiore, 2.2. Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, e 2.4. Coordinamento e supporto amministrativo per le politiche della formazione superiore e della ricerca), per un totale complessivo, per il 2022, di € 10.273,5 mln.

 

In particolare, si evidenzia:

§  l’incremento del Fondo per il finanziamento ordinario delle università (FFO) (cap. 1692) per € 250 mln per il 2022, € 515 mln per il 2023, € 765 mln per il 2024, € 815 mln per il 2025, ed € 865 mln annui dal 2026, finalizzato, tra l’altro, a: assunzione di professori, ricercatori a tempo determinato di tipo B e personale tecnico-amministrativo; valorizzazione del personale tecnico-amministrativo; chiamate dirette per la copertura di posti di professore e ricercatore; Scuole superiori ad ordinamento speciale e completamento del processo di consolidamento della Scuola superiore meridionale; incremento dell’importo delle borse di studio concesse per la frequenza dei corsi di dottorato di ricerca (art. 103, co. 1). Pertanto, per il 2022, le risorse del FFO ammontano, complessivamente, a € 8.653,0 mln;

§  l’incremento per € 2 mln per ciascuno degli anni 2022 e 2023 dello stanziamento destinato alle residenze universitarie statali e ai collegi di merito accreditati (cap. 1696) (art. 103, co. 2). Pertanto, per il 2022, le relative risorse ammontano, complessivamente, a € 19,7 mln;

§  l’incremento per € 4,5 mln annui, a decorrere dal 2022, della dotazione del fondo destinato a integrare le dotazioni organiche delle istituzioni statali AFAM con le figure di accompagnatore al pianoforte, accompagnatore al clavicembalo e tecnico di laboratorio (cap. 1755) (art. 103, co. 6). Pertanto, per il 2022, le relative risorse ammontano, complessivamente, a € 19,5 mln;

§  l’autorizzazione di spesa per € 8,5 annui dal 2022 finalizzata alla valorizzazione del personale delle istituzioni AFAM (capp. 2403 e 2413) (art. 103, co. 7).

 

Non registrano, invece, variazioni rispetto al bilancio a legislazione vigente:

§  il Fondo per l’edilizia universitaria e per le grandi attrezzature (cap. 7266), la cui dotazione per il 2022 ammonta a € 158,0 mln;

§  il Fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio (cap. 1710), la cui dotazione per il 2022 ammonta a € 307,8 mln;

§  le risorse destinate ai contributi a favore delle università non statali legalmente riconosciute (cap. 1692), la cui dotazione per il 2022 ammonta a € 68,3 mln.

 

La Missione 1 Ricerca e innovazione registra, invece, un decremento rispetto alla dotazione a legislazione vigente (– € 40,5 mln), dovuto a interventi operati in Sezione I (per complessivi + € 21,5 mln) e in Sezione II (per complessivi € 62,0 mln).

 

Relativamente agli interventi operati in Sezione I, si evidenzia, in particolare:

§  l’incremento per € 90 mln per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 e di € 100 mln annui dal 2025 del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca (FOE) (cap. 7236) (art. 104, co. 1). Le risorse per il 2022 ammontano, pertanto, a € 2.055,9 mln;

§  l’incremento per € 50 mln per il 2023 e per € 100 mln annui dal 2024 del Fondo italiano per la scienza (nuovo cap. 7720) (art. 104, co. 2). Le risorse per il 2022 ammontano a € 150 mln;

§  l’istituzione del Fondo italiano per le scienze applicate, con una dotazione di € 50 mln per il 2022, € 150 mln per il 2023, € 200 mln per il 2024 e € 250 mln annui dal 2025 (nuovo cap. 7725) (art. 104, co. 3);

§  la soppressione dell’Agenzia nazionale per la ricerca e il conseguente azzeramento, per il 2022, del capitolo su cui erano allocate le risorse alla stessa destinate (cap. 7288: – € 183,5 mln) (art. 104, co. 5);

§  il contributo di € 60 mln per il 2022 e € 80 mln annui dal 2023 finalizzato al potenziamento del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) anche attraverso un piano di riorganizzazione e rilancio delle attività (nuovo cap. 2380) (art. 105);

§  il contributo di € 5 mln per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 per le attività di ricerca svolte dal CNR per il contenimento della Xylella fastidiosa (nuovo cap. 7460) (art. 106).

 

Con riguardo alle modifiche operate in Sezione II (in base a quanto riportato nell’allegato conoscitivo della relazione tecnica: A.S. 2448, Tomo I, pag. 465 e ss.), si evidenzia il definanziamento, per – € 62 mln per ciascuno degli anni 2022 e 2023, dell’autorizzazione di spesa di cui all’art. 49, co. 2, del D.L. 66/2014 (L. 89/2014), relativa a “Somme destinate al finanziamento di nuovi programmi di spesa, di programmi già esistenti e per il ripiano dei debiti fuori bilancio” (cap. 8112).

 

Non registrano, invece, variazioni rispetto al bilancio a legislazione vigente:

§  il Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST) (capp. 7245, 7345), la cui dotazione per il 2022 ammonta complessivamente a € 395,7 mln;

§  il Fondo integrativo speciale per la ricerca (FISR) (cap. 7310), la cui dotazione per il 2022 è pari a € 23,3 mln;

§  il Fondo per la promozione e lo sviluppo delle politiche del Programma nazionale per la ricerca (PNR) (cap. 7730 e nuovo cap. 7630), la cui dotazione per il 2022 è complessivamente pari a € 200 mln.

Sempre rispetto alla dotazione a legislazione vigente, non registra variazioni anche la Missione 3 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche.


 

Ministero della Difesa
(Tabella n. 12)

 

 

L’articolo 211 del disegno legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della Difesa, per l'anno finanziario 2022, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 12).

L'articolo reca inoltre disposizioni di natura meramente contabile, volte a regolare modalità di gestione ovvero determinazioni quantitative che le leggi vigenti rinviano alla legge di bilancio annuale.

In particolare, i commi da 2 a 5, stabiliscono, rispettivamente, per l’anno 2022: il numero massimo degli ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media per l'anno 2022; la consistenza organica degli allievi ufficiali delle Forze amate, compresa l'Arma dei carabinieri, degli allievi delle scuole sottoufficiali delle Forze armate, esclusa l'Arma dei carabinieri, e, infine, degli allievi delle scuole militari.

Il comma 6, consente di applicare alle spese per infrastrutture multinazionali della NATO, sostenute a carico di taluni programmi della missione «Difesa e sicurezza del territorio» dello stato di previsione del Ministero della difesa, per l’anno finanziario 2022, le direttive NATO in materia di procedure di negoziazione in materia di affidamento dei lavori.

Il comma 7 rinvia agli elenchi n. 1 e n. 2 allegati allo stato di previsione del Ministero della difesa per l’individuazione delle spese per le quali si possono effettuare, per l’anno finanziario 2022, i prelevamenti dai fondi a disposizione relativi alle tre Forze armate e all’Arma dei carabinieri, ai sensi dell’articolo 613 del Codice dell’ordinamento militare (decreto legislativo 66/2010).

Il comma 8 prevede la riassegnazione ai pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero della difesa delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dal CONI, dalla società Sport e salute Spa, dal Comitato Italiano Paralimpico, dalle singole federazioni sportive nazionali, dalle regioni, dalle province, dai comuni e da altri enti pubblici e privati, e destinate alle attività sportive del personale militare e civile della difesa.

Il comma 9 autorizza il Ragioniere generale dello Stato a provvedere alla riassegnazione ai pertinenti capitoli del programma «Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e sicurezza» delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dalla Banca d'Italia per i servizi di vigilanza e custodia resi dal personale dell'Arma stessa.

Il comma 10 autorizza il Ministero della Difesa, sentito il Ministero dell’economia e delle finanze a ripartire, con propri decreti, le somme iscritte per l’anno 2022 da destinare alle associazioni combattentistiche.

Il comma 11 autorizza il Ministro dell’economia e delle finanze ad apportare le variazioni compensative tra il fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali delle Forze Armate e il fondo per la retribuzione della produttività del personale civile dello stato di previsione della Difesa.

Il comma 12 riguarda autorizza il Ministro della Difesa ad apportare, per l’anno finanziario 2022, le variazioni compensative tra capitoli di spesa del proprio stato di previsione ai fondi scorta.

Le spese del Ministero per gli anni 2022-2024

Il ddl di bilancio 2022-2024 (A.S. 2448) autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della difesa, spese finali, in termini di competenza, pari a 25.935,7 milioni di euro nel 2022 (erano 24.583,2 milioni di euro nel 2021), a 25.489,9 per il 2023 e 24.989,1 per il 2024, come si evince dalla tabella che segue.

 

  Spese finali del Ministero della difesa nel ddl di bilancio per il triennio 2022-2024

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2021

Previsioni

Ddl di bilancio 2022

Diff.
bil 2022/
BIL 2021

Ddl di bilancio 2023

Ddl di bilancio 2024

Spese correnti

20.297,3

20.148,8

-148,5

20.015,9

19.856,3

Spese in c/capitale

4.285,9

5.786,9

+1.501,0

5.473,9

5.132,8

SPESE FINALI

24.583,2

25.935,7

+1.352,5

25.489,9

24.989,1

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

3,2%

3,1%

 

3,1%

3,3%

Fonte: elaborazione dati ddl di bilancio 2022-2024- Tab 12 - eventuali discrepanze derivano dagli arrotondamenti

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 25.977,9 milioni di euro nel 2022, a 25.489 milioni di euro nel 2023 e a 24.989,1 milioni di euro nel 2024.

Rispetto alla legge di bilancio 2021, il disegno di legge di bilancio 2022-2024 espone dunque, per il Ministero della difesa, un andamento della spesa in crescita fino al 2022, per poi diminuire nell’ultimo biennio del triennio di riferimento.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2022, lo stato di previsione del Ministero della difesa mostra, infatti, spese finali in aumento rispetto al 2021, in termini assoluti, in misura pari a 1,35 miliardi di euro.

Tale differenza positiva deriva principalmente da un incremento delle spese di parte capitale (+1,5 miliardi), parzialmente ridimensionato da una diminuzione delle spese correnti (-148,5 milioni di euro). In relazione alla spesa finale del bilancio statale, gli stanziamenti di spesa del Ministero della difesa autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2022, in misura pari al 3,1% della spesa finale del bilancio statale, in leggera diminuzione percentuale rispetto al 2021 (3,2%).

Si ricorda che le spese finali del bilancio dello Stato ammontano a 829.911 milioni di euro per il 2022, 817.825 milioni di euro per il 2023 e 760.817 milioni per il 2024.

Le spese per l’anno 2022

Lo stato di previsione del Ministero della difesa (Tabella 12) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2022 di 25.935,7 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2022, attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio, determina complessivamente un incremento delle spese finali di circa 141,8 milioni di euro, imputabili sia alla spesa corrente (+11,2 milioni) che, in misura maggiore, alla spesa in conto capitale (+130,6 milioni), come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero della difesa- anno 2022

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2021

2022

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

20.297,3

21.384,9

20.137,6

-

20.137,6

11,2

20.148,8

Spese in c/capitale

4.285,9

4.375,2

5.656,3

110,6

5.766,9

20

5.786,9

SPESE FINALI

24.583,2

25.760,0

25.793,9

110,6

25.904,5

31,2

25.935,7

[Fonte: elaborazione dati ddl di bilancio 2022-2024- Tab 12]

* La colonna BLV è tratta dal Ddl di bilancio e rappresenta la legislazione vigente nel periodo precedente all’entrata in vigore della manovra in esame.

- eventuali discrepanze derivano dagli arrotondamenti

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano un incremento della spesa pari a 110,6 milioni di euro, tutti ascrivibili alla spesa in conto capitale.

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 31,2 milioni di euro imputabile alle spese correnti.

 

Per quanto concerne la Sezione I, gli effetti di maggiore spesa in conto capitale (+20 milioni) sono attribuibili all’articolo 152, comma 1, del ddl di bilancio, che stanzia 20 milioni di euro per il 2022 (30 per il 2023 e 50 per il 2024) per l’ammodernamento del parco infrastrutturale dell’Arma dei carabinieri. L’incremento delle spese correnti (+11,2 milioni) è attribuibile totalmente agli effetti di Sezione I, e in particolare all’articolo 190 (che quantifica per il 2022 una maggiore spesa per il personale delle Forze Armate utilizzato nell’operazione “Strade sicure” di 8,2 milioni di euro) e all’articolo 128, che istituisce un fondo per finanziare l'approntamento e l'impiego degli assetti destinati ad alta e altissima prontezza operativa (con la dotazione di 3 milioni per il 2022 e 6 milioni per ciascuno degli anni 2023 e 2024).

 

Per quanto riguarda gli effetti di Sezione II (+110,6 milioni di spesa in conto capitale), si segnala il rifinanziamento di 500 milioni di euro per il 2022 relativo alle spese di investimento della Difesa, compensato da un definanziamento di 340 milioni di euro (per un saldo di +160 milioni per il 2022) e il rifinanziamento di 30 milioni per il 2022, sempre sulle spese di investimento della Difesa, ma relativamente alla missione relativa all’Arma dei Carabinieri, secondo quanto riportato nell’apposito Allegato Conoscitivo. Sono comprese negli effetti di Sezione II anche le rimodulazioni compensative orizzontali di spese per adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (-79,4 milioni per il 2022).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2022 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2022 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero della Difesa a raffronto con i dati dell’esercizio 2021.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2022, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

Spese finali per ciascuna missione/programma del Ministero della difesa- anno 2022

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELLA DIFESA


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Difesa e sicurezza del territorio (5)

22.853,2

24.020,0

24.038,7

-79,4

190,0

24.149,2

31,2

24.180,4

1.1

Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza (5.1)

6.697,2

7.180,8

6.744,4

-

30,0

6.774,4

20,0

6.794,4

1.2

Approntamento e impiego delle forze terrestri (5.2)

5.528,6

5.776,6

5.543,8

-

-

5.543,8

7,9

5.551,7

1.3

Approntamento e impiego delle forze marittime (5.3)

2.147,0

2.255,8

2.241,8

-

-

2.241,8

0,1

2.241,9

1.4

Approntamento e impiego delle forze aeree (5.4)

2.874,5

3.045,4

2.891,5

-

-

2.891,5

0,2

2.891,7

1.5

Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari (5.6)

5.425,6

5.555,6

5.862,5

-79,4

160,0

5.943,1

-

5.943,1

1.9

Approntamento e impiego dei Comandi e degli Enti interforze dell'Area tecnico/operativa (5.9)

180,4

205,9

754,7

-

-

754,7

3

757,7

2

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)

492,3

522,3

475,1

-

-

475,1

-

475,1

2.1

Approntamento e impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare (18.17)

492,3

522,3

475,1

-

-

475,1

-

475,1

3

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

1.237,6

1.217,7

1.280,1

-

-

1.280,1

-

1.280,1

3.1

Indirizzo politico (32.2)

43,0

40,2

64,2

-

-

64,2

-

64,2

3.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

732,4

711,1

746,9

-

-

746,9

-

746,9

3.3

Interventi non direttamente connessi con l’operatività dello Strumento Militare (32.6)

462,2

466,5

469,0

-

-

469,0

-

469,0

 

SPESE FINALI MINISTERO

24.583,2

25.760,0

25.793,9

-79,4

190,0

25.904,5

31,2

25.935,7

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

- eventuali discrepanze derivano dagli arrotondamenti

 

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 3 missioni, e 10 programmi, di cui uno di recente istituzione.  La missione principale è “Difesa e sicurezza del territorio”(5), che rappresenta oltre il 93% del valore della spesa finale complessiva del Ministero medesimo ed è pari a 24.180,4 milioni di euro.

 

Nello specifico la missione 5: Difesa e sicurezza del territorio, è articolata nei

seguenti Programmi:

Programma 1: approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza;

Programma 2: approntamento e impiego delle Forze terrestri;

Programma 3: approntamento e impiego delle Forze marittime;

Programma 4: approntamento ed impiego delle Forze aeree;

Programma 6: pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari.

Programma 9: approntamento e impiego dei Comandi e degli Enti interforze dell'Area tecnico/operativa

I primi quattro programmi comprendono il complesso delle attività di addestramento, mantenimento in efficienza operativa, e impiego operativo delle rispettive forze militari. Il programma 5.6 ricomprende le attività dello Stato Maggiore Difesa e degli organismi dell'area di vertice per la definizione, in coerenza con gli indirizzi di politica governativa e con le deliberazioni del Parlamento, della pianificazione generale dello strumento militare e del suo impiego operativo; attuazione delle direttive impartite dal Ministro in materia di alta amministrazione, funzionamento dell'area tecnico-amministrativa della Difesa, promozione e coordinamento della ricerca tecnologica collegata ai materiali d'armamento, approvvigionamento dei mezzi, materiali e sistemi d'arma per le Forze Armate e supporto all'industria italiana della difesa; Sostegno agli organismi internazionali in materia di politica militare.

Il programma 5.9 è stato istituito in applicazione dell’articolo 1, comma 1011 della legge di bilancio per il 2021 (legge n. 178/2020), che attribuisce al Capo di Stato Maggiore della Difesa maggiori compiti e funzioni (in particolare la gestione amministrativa delle risorse di funzionamento degli enti della difesa a carattere interforze).

 

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (24.038,7 milioni di euro), tale missione registra un aumento delle spese pari a 141,8 milioni di euro, dovute in parte ad effetti della sezione I (+31,2 milioni di euro) ed in parte a quelli di sezione II (+110,6 milioni di euro, derivanti da rifinanziamenti per 190 milioni e da rimodulazioni compensative per -79,4 milioni).

 

All’interno della Missione considerata, tutti i programmi subiscono un aumento. L’incremento maggiore è quello del programma “Pianificazione generale delle Forze armate e approvvigionamenti militari” (+110,6 milioni di euro), dovuto alla Sezione II, e in particolare al rifinanziamento di 500 milioni di euro per il 2022 relativo alle spese di investimento della Difesa, compensato da un definanziamento di 340 milioni di euro (per un saldo di +160 milioni per il 2022). Si segnala anche l’incremento di 50 milioni per il 2022 del programma “Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza”, per 30 milioni attribuibile ad un rifinanziamento di Sezione II e per 20 milioni) all’articolo 152, comma 1, del ddl di bilancio, che stanzia 20 milioni di euro per il 2022 (30 per il 2023 e 50 per il 2024) per l’ammodernamento del parco infrastrutturale dell’Arma dei carabinieri.

 

La seconda missione “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente”(18) presenta stanziamenti invariati rispetto alla dotazione a legislazione vigente pari a 475,1 milioni di euro

 

Si ricorda che a partire dal 2017, il Ministero della difesa ha acquisito, nell'ambito della missione 18 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", il nuovo programma 18.17 "Approntamento e impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare" appositamente istituito a seguito dell'assorbimento del Corpo forestale dello Stato (ex Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali) nell'Arma dei Carabinieri, ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177. Tale programma raccoglie la quasi totalità delle risorse finanziarie che nel 2016 erano gestite dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per il pagamento degli stipendi al personale e delle spese di funzionamento del Corpo forestale dello Stato.

 

Anche la missione “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”(32) non subisce variazioni rispetto alla dotazione a legislazione vigente pari a 1.280,1milioni di euro.

 

Per quanto concerne la missione 32 “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, rientrano in questa missione i seguenti tre programmi

Il programma 32.2 attiene alla programmazione e al coordinamento generale dell'attività dell'Amministrazione, produzione e diffusione di informazioni generali, predisposizione della legislazione sulle politiche di settore su cui ha competenza il Ministero (attività di diretta collaborazione all'opera del Ministro). Valutazione e controllo strategico ed emanazione degli atti di indirizzo.

Il programma 32.3 attiene allo svolgimento di attività strumentali a supporto delle Amministrazioni per garantirne il funzionamento generale (gestione del personale, affari generali, gestione della contabilità, attività di informazione e di comunicazione...).

Infine il programma 32.6 tratta di attività esterne, regolate da leggi o decreti non direttamente collegate con i compiti di difesa militare e inerenti ad esigenze orientate a servizi di pubblica utilità quali, ad esempio: rifornimento idrico delle isole minori, attività a favore dell'Aviazione civile, meteorologia, trasporto aereo civile di Stato e per il soccorso di malati e traumatizzati gravi, erogazione pensioni di invalidità civile e gestione dei relativi aspetti amministrativi, spese per le pensioni provvisorie riguardanti la corresponsione del trattamento provvisorio di quiescenza al personale militare nella posizione di ausiliaria, erogazione di sussidi ai familiari di militari deceduti in servizio e gestione dei relativi aspetti amministrativi, contributi ad enti ed associazioni, spese per la magistratura militare, onorificenze, onoranze ai caduti, Ordinariato militare e Ufficio Centrale per le Ispezioni Amministrative (ISPEDIFE).


 

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
(Tabella n. 13)

 

 

L'articolo 212 del disegno di legge di bilancio approva lo stato di previsione della spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Tabella n. 13) e prevede altre norme formali aventi carattere gestionale, riprodotte annualmente.

Il comma 1 autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF) per l'anno 2022.

Il comma 2 detta disposizioni per la modifica della ripartizione delle risorse tra i vari settori d'intervento del Programma nazionale della pesca e dell'acquacoltura.

Il comma 3 prevede norme per la ripartizione, tra i competenti capitoli del MIPAAF, del fondo destinato alle seguenti finalità: a) funzionamento del comitato tecnico faunistico - venatorio nazionale; b) partecipazione italiana al Consiglio internazionale della caccia e della conservazione della selvaggina; c) dotazione delle associazioni venatorie nazionali riconosciute.

Il comma 4 reca disposizioni sulle variazioni compensative di bilancio, in termini di competenza e di cassa, in ordine alla soppressione e riorganizzazione di taluni enti vigilati dal MIPAAF.

Il comma 5 prevede la ripartizione, tra i pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, delle somme iscritte, in termini di residui, di competenza e di cassa, nel capitolo 7810, denominato "Somme da ripartire per assicurare la continuità degli interventi pubblici nel settore agricolo e forestale".

Il comma 6, infine, autorizza il Ragioniere generale dello Stato alla riassegnazione, ai pertinenti programmi dello stato di previsione del MIPAAF, delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato da amministrazioni ed enti pubblici in virtù di accordi di programma, convenzioni ed intese per il raggiungimento di finalità comuni in materia di telelavoro e altre forme di lavoro a distanza nonché di progetti di cooperazione internazionale.

Le spese del Ministero per gli anni 2022-2024

Il ddl di bilancio 2022-2024 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, spese finali, in termini di competenza, pari a circa 1.854,5 milioni di euro nel 2022, a 1.657,9 milioni di euro per il 2023 e 1.420,7 milioni di euro per il 2024, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nel ddl di bilancio per il triennio 2022-2024

                                                           (dati di competenza, valori in milioni di euro, arrotondati)

 

Legge di Bilancio 2021

Previsioni

Ddl di bilancio 2022

Diff.
bil 2022/
BIL 2021

Ddl di bilancio 2023

Ddl di bilancio 2024

Spese correnti

885

658

-227

617,7

604,8

Spese in c/capitale

868,2

1.196,5

+328,3

1.040,2

815,9

SPESE FINALI

1.753,2

1.854,5

+101,3

1.657,9

1.420,7

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,2

0,2

 

0,2

0,2

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 1.894,1 milioni di euro nel 2022, a 1.659,9 milioni di euro nel 2023 e a 1.420,7 milioni di euro nel 2024.

Rispetto alla legge di bilancio 2021, il disegno di legge di bilancio 2022-2024 espone dunque per il MIPAAF, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nell’anno 2022 e, poi, decrescente nel biennio 2023-2024.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2022, il disegno di legge di bilancio espone dunque spese finali in aumento rispetto al bilancio 2021, in termini assoluti, in misura pari a 101,3 milioni di euro (+ 5,7 per cento).

Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di una diminuzione delle spese di parte corrente pari a 227 milioni di euro e di un aumento delle spese di parte capitale pari a 328,3 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2022, in misura pari allo 0,2% della spesa finale del bilancio statale, mantenendosi stabile - in termini percentuali - per la restante parte del triennio di programmazione.

Le spese per l’anno 2022

Lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Tabella 13) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2022 di 1.462 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2022 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina, complessivamente, un aumento delle spese finali di 392,5 milioni di euro, determinato da un aumento di 380,8 milioni di euro di spesa in conto capitale e di 11,7 milioni di euro di spesa corrente, come si evince dalla tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - anno 2022

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2021

2022

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

885

890,9

646,3

7,2

653,5

4,5

658

Spese in c/capitale

868,2

1.052,9

815,7

220,8

1.036,5

160

1.196,5

SPESE FINALI

1.753,2

1.943,8

1.462

228

 1.690

164,5

1.854,5

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano un aumento della spesa pari a 228 milioni di euro, sia – per la gran parte - dal lato della spesa in conto capitale sia – in misura limitata - da quello della spesa corrente: si tratta di rifinanziamenti operati dal disegno di legge ai sensi dell’art. 23, comma 3, lettera b) della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009) che saranno illustrati, di seguito, in un’apposita tabella.

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano, nel complesso, un effetto positivo di 164,5 milioni di euro (4,5 milioni di euro in spese correnti e 160 milioni di euro di spese in conto capitale).

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 1.854,5 milioni per il 2022.

 

Il disegno di legge di bilancio integrato espone un’inversione di tendenza per il 2022, rispetto alla legge di bilancio 2021, con la prevalenza delle spese in conto capitale, che assorbono il 64,5 per cento delle spese finali del Ministero (rispetto al 49,5 per cento della legge di bilancio 2021).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2022 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2022 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero, a raffronto con i dati dell’esercizio 2021.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2022, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione del MIPAAF.

 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro, arrotondati)

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Variazioni

 Sez. II

a.23 c. 3 lett b)

 

1

Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (9)

1.699,7

1.890

1.397,4

228

1.625,4

134,5

1.759,9

1.1

Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale (9.2)

747,1

781,4

562,7

-

562,7

130,5

693,2

1.2

Vigilanza, prevenzione e repressione delle frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale (9.5)

50,9

53,6

58,2

-

58,2

-

58,2

1.3

Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di produzione (9.6)

901,6

1.055

776,5

228

1.004,5

4

1.008,5

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

42,3

42,6

55,1

-

55,1

-

55,1

2.1

Indirizzo politico (32.2)

23,9

24,1

35

-

35

-

35

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

18,4

18,5

20,1

-

20,1

-

20,1

4

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)

11,2

11,2

9,5

-

9,5

30

39,5

4.1

Tutela e valorizzazione turistica dei territori rurali, montali e forestali (18.18)

11,2

11,2

9,5

-

9,5

30

39,5

 

SPESE FINALI MINISTERO

1.753,2

1943,8

1.462

228

1.690

164,5

1.854,5

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – come si evince dalla suddetta tabella - è allocata su 3 missioni, di cui la principale è – come noto - “Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca”, che rappresenta circa il 94,9% del valore della spesa finale complessiva del ministero medesimo; missione ripartita in 3 programmi. L’altra missione (tradizionale) è quella relativa ai “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, suddivisa in 2 programmi, che rappresenta circa il 3% degli stanziamenti. Infine, la missione “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente”, composta di un solo programma, dispone di circa il 2,1% delle risorse del dicastero.

 

In particolare, rispetto alla dotazione di competenza a legislazione vigente (1.397,4 milioni di euro), la missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca” registra, per l’anno 2022, un incremento di 362,5 milioni di euro, che sono il risultato complessivo di 134,5 milioni di euro aggiuntivi derivanti da modifiche introdotte nella sezione I del disegno di legge, e da rifinanziamenti per 228 milioni di euro disposti direttamente nella sezione II del medesimo ddl, ex articolo 23, comma 3, lettera b) della legge n. 196 del 2009.

 

Gli interventi della Sezione I di pertinenza del MIPAAF che hanno inciso sul bilancio 2022 – con un aumento complessivo di 164,5 milioni di euro (relativi alla Missione “Agricoltura” per 134,5 milioni e alla Missione “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente” per 30 milioni) - risultano i seguenti:

 

§  l'art. 160 del disegno di legge istituisce, nello stato di previsione del MIPAAF, un "Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni catastrofali meteoclimatici alle produzioni agricole causati da alluvione, gelo-brina e siccità", con una dotazione di 50 milioni di euro per l'anno 2022;

§  l'art. 162, comma 1, autorizza la spesa di 50 milioni di euro per il 2022 da trasferire all'ISMEA per l'effettuazione di interventi finanziari in società, economicamente e finanziariamente sane, che operano nella produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, della pesca e dell'acquacoltura soggetti alla politica comune dell'agricoltura e della pesca dell'UE nonché dei beni prodotti nell'ambito delle relative attività agricole cosiddette connesse. Il comma 2 del medesimo articolo autorizza, in favore di ISMEA, la spesa di 10 milioni di euro per il 2022, per la concessione di garanzie a fronte di finanziamenti a breve, a medio ed a lungo termine destinati alle imprese operanti nel settore agricolo, agroalimentare e della pesca. Il comma 4 incrementa di 5 milioni per il 2022 il Fondo rotativo per favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile in agricoltura. Il comma 5 prevede 15 milioni di euro, per il 2022, per finanziare attività in favore dello sviluppo dell’imprenditorialità in agricoltura e del ricambio generazionale. Il comma 6 istituisce, nello stato di previsione del MIPAAF, un Fondo con una dotazione di 500.000 euro per il 2022, di cui 50.000 euro riservati alle attività di rilevazione nel settore dell'olio, al fine di potenziare l'attività di rilevazione dei prezzi dei prodotti agricoli nelle diverse fasi della filiera a supporto degli interventi previsti dall'organizzazione comune di mercato dell'Unione europea;

§  l'art. 164 prevede che, al fine di assicurare alle Capitanerie di porto-Guardia costiera l'esercizio del complesso delle funzioni di amministrazione, gestione, vigilanza e controllo in materia di pesca marittima, ad esse affidate, sia autorizzata la spesa di 4 milioni di euro a decorrere dall'anno 2022, da iscrivere nello stato di previsione del MIPAAF;

§  l’art. 165 istituisce - presso il MIPAAF - un fondo per dare attuazione alla Strategia forestale nazionale (di cui all'articolo art. 6 del decreto legislativo n. 34 del 2018), con una dotazione di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2032.

 

Nella successiva tavola sono riportate autorizzazioni legislative di spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che sono state oggetto di rifinanziamento con la Sezione II del disegno di legge (non sono presenti riprogrammazioni o definanziamenti relativi allo stato di previsione del MIPAAF). Si ricorda che il totale dei rifinanziamenti previsti per lo stato di previsione del dicastero agricolo ammonta, per il 2022, a 228 milioni di euro e che l’elenco degli stessi - di seguito riportato - è presente in un allegato annesso al medesimo stato di previsione.


 

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2022

2023

2024

2025
e ss.

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 

 

 

 

 

L n. 267 del 1991 art. 1 c. 1 p. 5 - Attuazione del terzo Piano nazionale della pesca marittima e misure in materia di credito peschereccio, nonché di riconversione delle unità adibite alla pesca con reti da posta derivante (*) - (cap-pg: 1476/1 - 1477/1 - 1488/1) - (scad. variazione 2023)

LV

5,9

5,9

1,9

1,9

Rif.

7,1

7,1

-

-

L n. 267 del 1991 art. 1 c. 1 p. 5/bis - Piano pesca (*) - (cap-pg: 1173/1) - (scad. variazione 2023)

LV

0,9

0,9

0,9

0,9

Rif.

0,1

0,1

-

-

L n. 267 del 1991 art. 1 c. 1 p. 6 - Piano pesca (*) - (cap-pg: 7043/1) - (scad. variazione 2023)

LV

1,6

1,5

1

1

Rif.

0,8

0,8

-

-

DL n. 113 del 2016 art. 23/bis c. 1 - Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali - miglioramento qualità prodotti cerealicoli - (cap-pg: 7825/1) - (scad. variazione 2022)

LV

14

14

12

100

Rif.

10

-

-

-

LB n. 160 del 2019 art. 1 c. 507 - Fondo competitività filiere agricole - (cap-pg: 7097/1) - (scad. variazione 2022)

LV

10

10

-

-

Rif.

10

-

-

-

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 128 - Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura - (cap-pg: 7098/1) - (scad. variazione 2023)

LV

-

-

-

-

Rif.

80

80

-

-

LB n. 205 del 2017 art. 1 c. 499 p. 6 - Distretti cibo (*) - (cap-pg: 7049/1) - (scad. variazione 2022)

LV

25,5

24,7

13,7

9,7

Rif.

120

-

-

-

 

Come si evince dalla Tabella, i rifinanziamenti di maggiore impatto riguardano le seguenti autorizzazioni di spesa:

§  i distretti del cibo (che vengono rifinanziati di 120 milioni di euro nel 2022);

§  il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura (che viene rifinanziato di 80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023).

 

Con riferimento, poi, ai fondi speciali di pertinenza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, si rileva che la tabella A, relativa alla parte corrente, presenta per questo dicastero – nel disegno di legge di bilancio - uno stanziamento di circa 46 milioni di euro per il 2022 e di 41,8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024; il medesimo Ministero presenta risorse nella tabella B, relativa ai fondi speciali di parte capitale, per 40 milioni di euro per il 2022 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024.

Il Ministero ha, inoltre, esercitato la facoltà di reiscrizione nella competenza degli esercizi finanziari successivi delle somme stanziate annualmente nel bilancio dello Stato non impegnate alla chiusura dell'esercizio, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, per un totale di circa 70 milioni di euro per il 2022, come espone un’apposita tabella annessa allo stato di previsione del MIPAAF. Tale facoltà riguarda le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale non permanenti (art. 30, comma 2, lettera b) della legge di contabilità). Di seguito si indicano le reiscrizioni di maggior importo.

(importi in milioni di euro, arrotondati)

POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

Missione/Programma

Somme non impegnate

Reiscrizioni

2022

2023

2024

1. Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (9)

1.1 Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale (9.2)

L. n. 185/1992, art. 1, co. 1

“Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura”

(Cap-pg: 7411/3)

11,9

11,9

-

-

DL n. 192/2003, art. 1, co. 1

“Fondo di solidarietà per le calamità naturali”

(Cap-pg: 7411/4)

13,6

13,6

-

-

DL n. 27/2019, art. 2, co. 1

“Contributo destinato alla copertura dei costi sostenuti per interessi sui mutui bancari contratti dalle imprese entro il 31 dicembre 2018 per la ristrutturazione del settore lattiero-caseario del comparto del latte ovino e caprino”

(Cap-pg: 7746/1)

5

5

-

-

DL n. 27/2019, art. 9, co. 1

“Contributo destinato alla copertura dei costi sostenuti per interessi sui mutui bancari contratti dalle imprese entro il 31 dicembre 2018 per la ristrutturazione del settore agrumicolo”

(Cap-pg: 7748/1)

5

5

-

-

1.3 Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di produzione (9.6)

LF n. 488/1999, art. 59, co. 2

“Fondo ricerca agricoltura biologica di qualità”

(Cap-pg: 7742/2)

8,6

3,6

3

2

DL n. 113/2016, art. 23-bis, co. 1

“Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali – miglioramento qualità prodotti cerealicoli”

(Cap-pg: 7825/1)

10

4

4

2

LB 205/2017, art. 1, co. 499

“Distretti cibo”

(Cap-pg: 7049/1)

14,8

5,8

5

4

Fonte: ddl di bilancio 2022-2024 (A.S. 2448.– Tomo III, pagg. 751-757)

Analisi per azioni e per capitoli di spesa

Si segnalano, di seguito, gli stanziamenti - di competenza - per le seguenti “azioni” per il 2022:

§  216,6 milioni di euro complessivi per il Piano irriguo nazionale;

§  155 milioni di euro complessivi per gli Interventi a favore del settore ippico;

§  49,2 milioni di euro per l’insieme degli Interventi a favore del settore pesca e acquacoltura;

§  28,3 milioni di euro complessivi per il Rilancio settore zootecnico e miglioramento genetico del bestiame;

§  19,4 milioni di euro complessivi per lo Sviluppo del sistema informativo agricolo nazionale;

 

e i seguenti capitoli di spesa, sempre riferiti al 2022:

§  cap. 1525Assegnazione all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA): 152 milioni di euro;

§  cap. 2084Contributi da assegnare al Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA): 127,1 milioni di euro;

§  cap. 7049: Contributi per sostenere gli interventi per la creazione e il consolidamento dei distretti del cibo: 145,5 milioni di euro;

§  cap. 7097: Fondo per la competitività delle filiere agricole: 20 milioni di euro;

§  cap. 7098: Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura: 80 milioni di euro;

§  cap. 7439Fondo di solidarietà nazionale - incentivi assicurativi: 35 milioni di euro;

§  cap. 7411Fondo di solidarietà nazionale – interventi indennizzatori: 45,5 milioni di euro;

§  cap. 7253: Assegnazione all'ISMEA - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare - per il finanziamento delle misure agevolative dell'autoimprenditorialità e dell'auto impiego nel settore agricolo: 23,7 milioni di euro;

§  cap. 7373: Interventi complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ambito dei contratti di filiera: 300,8 milioni di euro;

§  cap. 7825Somme destinate a favorire la qualità e la competitività delle produzioni delle imprese agricole cerealicole e dell'intero comparto cerealicolo, anche attraverso il sostegno ai contratti e agli accordi di filiera, alla ricerca, al trasferimento tecnologico e agli interventi infrastrutturali; nonché somme destinate al settore olivicolo per superare l’emergenza derivata dal batterio Xylella fastidiosa e per incentivare la produzione zootecnica estensiva: 25 milioni di euro;

§  cap. 7827: Fondo nazionale per la suinicoltura: 3,5 milioni di euro.


 

Ministero della cultura
(Tabella n. 14)

 

 

L’articolo 213 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero della cultura[25], in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 14).

Autorizza, altresì, il Ministro dell’economia e delle finanze ad apportare con propri decreti, su proposta del Ministro della cultura, le variazioni compensative di bilancio, per il 2022:

§  in termini di residui, di competenza e di cassa, tra i capitoli relativi al Fondo unico per lo spettacolo, di cui alla L. 163/1985;

§  in termini di competenza e cassa, tra i capitoli relativi agli acquisti ed alle espropriazioni di pubblica utilità, nonché per l’esercizio del diritto di prelazione da parte dello Stato su immobili di interesse archeologico e monumentale e su cose di arte antica, medievale, moderna e contemporanea e di interesse artistico e storico, nonché, ancora, su materiale archivistico pregevole e materiale bibliografico, raccolte bibliografiche, libri, documenti, manoscritti e pubblicazioni periodiche, comprese le spese derivanti dall’esercizio del diritto di prelazione, del diritto di acquisto delle cose denunciate per l’esportazione e dell’espropriazione, a norma di legge, di materiale bibliografico prezioso e raro. In tal caso, i decreti sono comunicati alle Commissioni parlamentari competenti e trasmessi alla Corte dei conti per la registrazione.

Infine, dispone che al pagamento delle retribuzioni delle operazioni e dei servizi svolti, in attuazione del “piano nazionale straordinario di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura”, dal relativo personale, si provvede mediante ordini collettivi di pagamento con il sistema del cedolino unico e che, a tal fine, il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare con propri decreti, su proposta del Ministro della cultura, le variazioni compensative di bilancio, in termini di competenza e di cassa, su appositi piani gestionali dei capitoli relativi alle competenze accessorie del personale.

Le spese del Ministero per gli anni 2022-2024

Il disegno di legge di bilancio 2022-2024 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della cultura (MIC), spese finali – escluse, dunque, le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie –, in termini di competenza, pari a € 3.913,7 mln per il 2022, € 3.667,6 mln per il 2023 e € 3.446,8 per il 2024, come si evince dalla tabella che segue:

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro) *

 

Legge di Bilancio 2021

Previsioni assestate
2021

BLV 2022

Previsioni

Ddl di bilancio 2022

Diff.
bil 2022/
bil.2021

Ddl di bilancio 2023

Ddl di bilancio 2024

Spese correnti

1.994,1

2.298,9

1.661,2

2.089,4

95,3

1.986,3

1.901,0

Spese in c/capitale

1.143,5

1.177,4

1.529,3

1.824,3

680,8

1.681,2

1.545,9

SPESE FINALI

3.137,6

3.476,4

3.190,5

3.913,7

776,1

3.667,6

3.446,8

Rimborso passività finanziarie

33,3

33,3

17,4

17,4

-15,9

12,6

9,9

TOTALE MIC

3.170,9

3.509,7

3.207,9

3.931,1

760,2

3.680,1

3.456,7

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.S. 2448).

 

Rispetto agli stanziamenti previsti per il 2021 dalla legge di bilancio 2021, si registra un incremento di € 776,1 mln per il 2022, di € 530,0 mln per il 2023 e di € 309,2 per il 2024.

 

Gli stanziamenti per spese finali del Ministero della cultura autorizzati per il 2022 dal disegno di legge di bilancio rappresentano, in termini di competenza, lo 0,5% della spesa finale del bilancio statale, a fronte dello 0,4% registrato in base alla legge di assestamento 2021.

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a € 4.282,9 mln per il 2022, € 3.692,6 mln per il 2023 e € 3.443,5 mln per il 2024, come si evince dalla tabella che segue:

 

 

 

 

 

(dati di CASSA, valori in milioni di euro) *

 

Legge di Bilancio 2021

Previsioni assestate
2021

Previsioni

Ddl di bilancio 2022

Diff.
bil 2022/
bil.2021

Ddl di bilancio 2023

Ddl di bilancio 2024

Spese correnti

1.997,7

3.068,0

2.314,4

316,6

1.986,3

1.887,6

Spese in c/capitale

1.277,9

1.450,5

1.968,5

690,6

1.706,2

1.555,9

SPESE FINALI

3.275,7

4.518,5

4.282,9

1.007,2

3.692,6

3.443,5

Rimborso passività finanziarie

33,3

33,3

17,4

-15,9

12,5

9,9

TOTALE MIC

3.309,0

4.551,8

4.300,3

991,3

3.705,0

3.453,4

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.S. 2448).

Le spese per l’anno 2022

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2022, il disegno di legge di bilancio espone, relativamente al Ministero della cultura, un aumento delle spese finali (in conto competenza) del 24,7% rispetto a quanto previsto per il 2021 dalla legge di bilancio 2021.

In termini assoluti, l’incremento, come già detto, è di € 776,1 mln, derivante dall’aumento di € 95,3 mln nelle spese correnti e di € 680,8 mln nelle spese in conto capitale.

 

A legislazione vigente (BLV), la dotazione complessiva di competenza del Ministero per l'anno 2022 (spese finali) è, invece, pari a € 3.190,5 mln.

In particolare, rispetto al BLV, la manovra finanziaria per il 2022 attuata con le Sezioni I e II del ddl di bilancio determina complessivamente un aumento delle spese finali di € 723,2 mln, imputabile ad incrementi sia delle spese correnti, sia delle spese in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

 (dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro) *

2021

2022

legge di bilancio

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

Effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

1.994,1

1.661,2

48,2

1.709,4

380,0

2.089,4

Spese in c/capitale

1.143,5

1.529,3

130,0

1.659,3

165,0

1.824,3

SPESE FINALI

3.137,6

3.190,5

178,2

3.368,7

545,0

3.913,7

Rimborso passività finanziarie

33,3

17,4

0,0

17,4

0,0

17,4

TOTALE MIC

3.170,9

3.207,9

178,2

3.386,1

545,0

3.931,1

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.S. 2448).

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili a rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni determinati con la Sezione II determinano un aumento di € 178,2 mln (ascrivibile ad incrementi sia delle spese correnti, sia delle spese in conto capitale).

Anche le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano un effetto positivo per € 545,0 mln (anche in questo caso ascrivibile ad incrementi sia della spesa corrente, sia della spesa in conto capitale).

 

Il disegno di legge di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti complessivi per il Ministero della cultura pari a € 3.913,7 per il 2022.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2022 per Missioni/Programmi

La tabella che segue espone le previsioni di bilancio integrate per il 2022 per ciascuna delle 3 Missioni e per ciascuno degli attuali 16 Programmi di spesa del Ministero, a raffronto con i dati della legge di bilancio 2021.

La tabella evidenzia, altresì, le modifiche che il disegno di legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2022, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna Missione e a ciascun Programma.

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro) *

 

Ministero della cultura


 

Missione/Programma

2021

2022

legge di bilancio

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a. 23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1-2

Variazioni
a. 23 c. 3 lett b)

1

Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici (21)

2.680,1

2.853,0

0,0

158,4

3.011,4

545,0

3.556,4

1.1

Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo dal vivo (21.2)

457,1

451,5

0,0

20,0

471,5

100,0

571,5

1.2

Vigilanza, prevenzione e repressione in materia di patrimonio culturale (21.5)

7,4

8,8

0,0

0,0

8,8

0,0

8,8

1.3

Tutela dei beni archeologici (21.6)

60,8

68,3

0,0

0,0

68,3

0,0

68,3

1.4

Tutela e valorizzazione dei beni archivistici (21.9)

122,8

144,8

0,0

0,0

144,8

25,0

169,8

1.5

Tutela e valorizzazione dei beni librari, promozione e sostegno del libro e dell’editoria (21.10)

89,7

103,3

0,0

0,6

103,9

30,0

133,9

1.6

Tutela delle belle arti e tutela e valorizzazione del paesaggio (21.12)

139,7

136,1

0,0

22,0

158,1

0,0

158,1

1.7

Valorizzazione del patrimonio culturale e coordinamento del sistema museale (21.13)

349,4

392,8

0,0

5,0

397,8

0,0

397,8

1.8

Coordinamento ed indirizzo per la salvaguardia del patrimonio culturale (21.14)

289,6

553,6

0,0

52,0

605,6

50,0

655,6

1.9

Tutela del patrimonio culturale (21.15)

633,3

428,7

0,0

51,8

480,5

230,0

710,5

1.10

Tutela e promozione dell’arte e dell’architettura contemporanea e delle periferie urbane (21.16)

26,0

27,5

0,0

7,0

34,5

0,0

34,5

1.11

Sostegno, valorizzazione e tutela del settore cinema e audiovisivo (21.18)

480,8

482,5

0,0

0,0

482,5

110,0

592,5

1.19

Realizzazione attività di tutela in ambito territoriale (21.19)

19,3

26,7

0,0

0,0

26,7

0,0

26,7

1.20

Coordinamento e attuazione interventi per la sicurezza del patrimonio culturale e per le emergenze

4,0

28,4

0,0

0,0

28,4

0,0

28,4

2

Ricerca e innovazione (17)

109,1

112,7

0,0

19,8

132,5

0,0

132,5

2.1

Ricerca educazione e formazione in materia di beni e attività culturali (17.4)

109,1

112,7

0,0

19,8

132,5

0,0

132,5

3

Turismo (31)

158,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

3.1

Sviluppo e competitività del turismo (31.1)

158,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

4

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

223,7

242,2

0,0

0,0

242,2

0,0

242,2

4.1

Indirizzo politico (32.2)

29,8

24,1

0,0

0,0

24,1

0,0

24,1

4.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

194,0

218,1

0,0

0,0

218,1

0,0

218,1

 

TOTALE MINISTERO

3.170,9

3.207,9

0,0

178,2

3.386,1

545,0

3.931,1

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.S. 2448).

 

La spesa complessiva del MIC è allocata principalmente sulla Missione 1 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici, che rappresenta il 90,5% del valore della spesa complessiva del Ministero.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (€ 2.853,0 mln), tale Missione registra un incremento di € 703,4 mln, dovuto principalmente a interventi operati in Sezione I (per complessivi + € 545,0 mln, di cui gran parte registrati nell’ambito dei programmi 1.9. Tutela del patrimonio culturale, 1.1. Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo dal vivo e 1.11. Sostegno, valorizzazione e tutela del settore cinema e audiovisivo) ma anche a modifiche operate in Sezione II (per complessivi + € 158,4 mln), per un totale complessivo per il 2022 di € 3.556,4 mln.

 

Relativamente agli interventi operati in Sezione I, si evidenzia, in particolare:

§  l’incremento (da € 640 mln) a € 750 mln annui dal 2022 delle risorse destinate al Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo (art. 113, co. 1). Le relative risorse, appostate sul cap. 8599, ammontano, pertanto, per il 2022, a € 583,6 mln. A queste, si ricorda, si sommano le risorse destinate al finanziamento di crediti di imposta, appostate sui capp. 7765 e 3872 dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, che ammontano, per il 2022, rispettivamente a € 140 mln e € 22,5 mln;

§  il rifinanziamento per € 20 mln per ciascuno degli anni 2022 e 2023 del Fondo per la cultura, istituito dall’art. 184 del D.L. 34/2020 (L. 77/2020) (nuovo cap. 2064) (art. 113, co. 2);

§  l’autorizzazione di spesa per € 30 mln per ciascuno degli anni 2022 e 2023 finalizzata a promuovere la lettura e sostenere la filiera dell’editoria libraria (nuovo cap. 7772) (art. 113, co. 3);

§  l’istituzione del Fondo per il sostegno economico temporaneo dei lavoratori dello spettacolo, con una dotazione di € 20 mln per il 2022 e di € 40 mln annui dal 2023 (nuovo cap. 1920) (art. 115);

§  la stabilizzazione, a decorrere dal 2022, delle previsioni relative all’assegnazione della c.d. Card cultura ai giovani che compiono 18 anni, nel rispetto del limite massimo di spesa di € 230 mln annui (cap. 1430) (art. 117);

§  l’istituzione di un fondo finalizzato alla concessione di contributi alle fondazioni lirico-sinfoniche, con una dotazione di € 100 mln per il 2022 e di € 50 mln per il 2023 (nuovo cap. 6654) (art. 118);

§  l’autorizzazione di spesa per € 25 mln per il 2022, € 45 mln per il 2023, € 20 mln per il 2024 e € 10 mln per il 2025, per la realizzazione di interventi di adeguamento antincendio e sismico degli istituti archivistici, nonché per l’acquisto di immobili destinati agli Archivi di Stato (nuovo cap. 7685) (art. 119).

 

Con riguardo alle modifiche operate in Sezione II (in base a quanto riportato nell’allegato conoscitivo della relazione tecnica: A.S. 2448, Tomo I, pag. 465 e ss.), si evidenzia, in particolare:

§  il rifinanziamento di alcuni dei capitoli di spesa afferenti al Fondo unico per lo spettacolo (FUS), per complessivi + € 20 mln per ciascuno degli anni dal 2022 al 2050. Si tratta, in particolare, di + € 10,7 mln destinati alle fondazioni lirico-sinfoniche (cap. 6621), + € 3,8 mln destinati alle attività musicali (cap. 6622), + € 4,8 mln destinati alle attività teatrali di prosa (capp. 6623 e 6626), + € 0,7 mln destinati alle attività di danza (cap. 6624). Pertanto, le risorse complessive del FUS (capp. 1390, 1391, 6620, 6621, 6622, 6623, 6624, 6626, 8721) ammontano per il 2022 a € 427,4 mln[26] [27];

§  il rifinanziamento per € 50 mln nel 2022 dell’autorizzazione di spesa relativa all'attuazione degli interventi del Piano strategico Grandi progetti beni culturali (cap. 8098), le cui risorse per il 2022 ammontano, pertanto, a € 222,2 mln;

§  il rifinanziamento per € 50 mln nel 2022 e € 100 mln annui dal 2023 del Fondo per la tutela del patrimonio culturale (cap. 8099). Al contempo, lo stesso capitolo è interessato da una variazione compensativa (a favore del cap. 7435[28]), per – € 9 mln per ciascuno gli anni dal 2022 al 2024. Pertanto, le risorse per il 2022 ammontano a € 170,4 mln;

§  il rifinanziamento dell’autorizzazione di spesa di cui alla L. 549/1995 per € 0,6 mln annui dal 2022 relativamente ai contributi per il funzionamento di biblioteche non statali, con esclusione di quelle di competenza regionale (cap. 3673). Pertanto, le risorse disponibili per il 2022 ammontano a € 2,0 mln.

 

Relativamente alle ulteriori modifiche operate in Sezione II, nella tabella che segue sono riportate le ulteriori leggi di spesa oggetto di rifinanziamento che hanno riguardato la Missione (in base a quanto riportato nell’allegato conoscitivo della relazione tecnica: A.S. 2448, Tomo I, pag. 465 e ss.).

(dati di competenza, valori in milioni di euro) *

RIFINANZIAMENTI

 

2022

2023

2024

2025 e seguenti

Missione Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici

Programma 1.6. Tutela delle belle arti e tutela e valorizzazione del paesaggio

L. n. 91 del 2003 art. 3 c. 1 p. 2 "Istituzione Museo nazionale della Shoah" – (cap-pg: 5170/1) – (fino al 2050)

BLV

0,8

0,8

0,8

0,8

Rif.

2,0

2,0

2,0

2,0

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 574 "Acquisti ed espropriazioni per pubblica utilità" – (cap-pg: 8281/19) – (fino al 2023)

BLV

9,0

3,0

3,0

3,0

Rif.

20,0

20,0

-

-

Programma 1.7. Valorizzazione del patrimonio culturale e coordinamento del sistema museale

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 574 "Acquisti ed espropriazioni per pubblica utilità" – (cap-pg: 7505/1) – (fino al 2023)

BLV

-

-

-

-

Rif.

5,0

5,0

-

-

Programma 1.8. Coordinamento ed indirizzo per la salvaguardia del patrimonio culturale

L. n. 77 del 2006 art. 4 c. 1 "Interventi in favore dei siti italiani inseriti nella Lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO" – (cap-pg: 7305/2) – (fino al 2024)

BLV

-

-

-

-

Rif.

2,0

2,0

2,0

-

Programma 1.9. Tutela del patrimonio culturale

D.L. n. 34 del 2011 art. 1 c. 1 p. B "Intervento finanziario dello Stato in favore della cultura - manutenzione e conservazione dei beni culturali" – (cap-pg: 1321/1) – (variazione permanente)

BLV

10,9

0,9

0,9

0,9

Rif.

1,8

4,8

4,8

4,8

Programma 1.10. Tutela e promozione dell’arte e dell’architettura contemporanea e delle periferie urbane

L. n. 29 del 2001 art. 3 c. 1 "Piano per l'arte contemporanea" – (cap-pg: 7707/13) – (fino al 2050)

BLV

6,4

6,4

6,4

6,4

Rif.

3,0

3,0

3,0

3,0

L. n. 69 del 2009 art. 25 c. 1 "Trasformazione in fondazione del Centro per la documentazione e la valorizzazione delle arti contemporanee" – (cap-pg: 5514/1 – 5514/2) – (fino al 2050)

BLV

5,3

5,3

5,3

5,3

Rif.

3,0

3,0

3,0

3,0

LB n. 160 del 2019 art. 1 c. 374 p. 1 "Contributo alla Fondazione La Triennale di Milano" – (cap-pg: 5515/1) – (variazione permanente)

BLV

0,5

0,5

0,5

0,5

Rif.

1,0

1,0

1,0

1,0

* Nella tavola sono indicati, per ciascuna legge di spesa, le risorse disponibili a legislazione vigente (BLV) e l’intervento di rifinanziamento (Rif.), nonché l’anno di scadenza della variazione. Per gli anni successivi al triennio di previsione è riportata la quota annuale.

 

Non subiscono variazioni, invece, rispetto al bilancio a legislazione vigente:

§  le risorse stanziate dall’art. 1-bis, co. 3, del D.L. 80/2021 (L. 113/2021) (nuovo cap. 3035), pari a € 4 mln per ciascuno degli anni 2022 e 2023, per l’affidamento di incarichi di collaborazione a esperti archivisti, finalizzati ad assicurare temporaneamente – nelle more dello svolgimento delle procedure di reclutamento previste dallo stesso art. 1-bis – il funzionamento degli archivi di Stato e delle soprintendenze archivistiche, nonché di consentire l'attuazione degli interventi previsti nel PNRR;

§  le risorse stanziate dall’art. 1-bis, co. 6, del D.L. 80/2021 (L. 113/2021) (nuovo cap. 1206), pari a € 5 mln annui fino al 2026, per il contributo alla società Ales Spa per l'attuazione degli interventi previsti nel PNRR di competenza del MIC;

§  le risorse stanziate dall’art. 29, co. 4, del D.L. 77/2021 (L. 108/2021) (nuovo cap. 4563), pari a € 1,5 mln per ciascuno degli anni 2022 e 2023, per incarichi agli esperti che compongono la segreteria tecnica della Soprintendenza speciale per il PNRR istituita presso il Ministero della cultura;

§  le risorse di competenza del MIC destinate al Piano nazionale per gli investimenti complementari finalizzato ad integrare gli interventi del PNRR, di cui all’art. 1, co. 2, del D.L. 59/2021 (L. 101/2021) (nuovo cap. 8130), pari a € 355,2 mln per il 2022, € 284,9 mln per il 2023 e € 265,1 mln per il 2024.

 

Modesti incrementi si registrano anche per la Missione 2 Ricerca e innovazione (+ € 19,8 mln), interamente imputabili a interventi operati in Sezione II.

 

In particolare (in base a quanto riportato nell’allegato conoscitivo della relazione tecnica: A.S. 2448, Tomo I, pag. 465 e ss.), si evidenzia:

§  il rifinanziamento dell’autorizzazione di spesa di cui alla L. 549/1995 per € 10,4 mln annui dal 2022 relativamente ai contributi a enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (cap. 2570). Pertanto, le risorse disponibili per il 2022 ammontano a € 36,9 mln;

§  il rifinanziamento per € 9,0 mln annui dal 2022 dell’autorizzazione di spesa di cui alla L. 244/2007, relativa ai contributi a istituzioni culturali (cap. 2571), le cui risorse per il 2022 ammontano, pertanto, a € 31,9 mln.

 

Relativamente alle ulteriori modifiche operate in Sezione II, nella tabella che segue sono riportate le ulteriori leggi di spesa oggetto di rifinanziamento che hanno riguardato la Missione (in base a quanto riportato nell’allegato conoscitivo della relazione tecnica: A.S. 2448, Tomo I, pag. 465 e ss.).

(dati di competenza, valori in milioni di euro) *

RIFINANZIAMENTI

 

2022

2023

2024

2025 e seguenti

Missione 2. RICERCA E INNOVAZIONE

Programma 2.1. Ricerca educazione e formazione in materia di beni e attività culturali

L. n. 92 del 2004 art. 2 c. 1 p. 1 “Contributo alla Società di studi fiumani” – (cap-pg: 2551/5) – (fino al 2040)

BLV

0,0

0,0

0,0

0,0

Rif.

0,1

0,1

0,1

0,1

L. n. 169 del 2011 art. 2 c. 1 "Istituto storico italiano per il Medioevo, con sede in Roma" – (cap-pg: 2554/1) – (fino al 2050)

BLV

0,5

0,5

0,5

0,5

Rif.

0,2

0,2

0,2

0,2

L. n. 145 del 2018 art. 1 c. 750 p. 2[29]Nuova LB” – (cap-pg: 2551/17) – (fino al 2050)

BLV

-

-

-

-

Rif.

0,1

0,1

0,1

0,1

* Nella tavola sono indicati, per ciascuna legge di spesa, le risorse disponibili a legislazione vigente (BLV) e l’intervento di rifinanziamento (Rif.), nonché l’anno di scadenza della variazione. Per gli anni successivi al triennio di previsione è riportata la quota annuale.

 

Non subisce variazioni, invece, rispetto al BLV la Missione 4 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche.


 

Ministero della salute
(Tabella n. 15)

 

 

La nota integrativa al disegno di legge di bilancio per l’anno 2022 e per il triennio 2022 – 2024, prevista ai sensi dell’art. 21 della Legge n. 196/2009, concernente il Ministero della Salute (Tab. 15), nel delineare il contesto di riferimento relativo alla sanità pubblica quale settore cruciale per il futuro del Paese Italia, evidenzia che la situazione epidemiologica ancora in corso ha definito la necessità di proseguire la campagna vaccinale della popolazione per far fronte agli effetti pandemici da COVID-19.

Si evidenzia la necessità di mettere in campo un vero e proprio piano nazionale di ricostruzione per la salute pubblica, quale “programma strategico di filiera che promuova sinergicamente prevenzione, assistenza, cura e ricerca in ambito sanitario”.

Tra le priorità politiche dell’amministrazione nel prossimo triennio si individuano le seguenti macroaree:

§  accrescimento della capacità del sistema sanitario di erogare e promuovere interventi di prevenzione per la promozione della salute;

§  rafforzamento del governo dei processi di innovazione scientifica e tecnologica;

§  valorizzazione del ruolo del Paese nelle politiche sanitarie internazionali;

§  consolidamento della natura universalistica del sistema sanitario attraverso una maggiore equità, qualità, efficienza e appropriatezza dell’assistenza sanitaria, anche promuovendo interventi di adeguamento dei Livelli essenziali di assistenza ai mutamenti della realtà;

§  sviluppo del sistema informativo e statistico sanitario;

§  ammodernamento della governance farmaceutica e dei dispositivi medici;

§  promozione degli interventi per la salute pubblica veterinaria e per la sicurezza degli alimenti;

§  sviluppo di politiche di comunicazione istituzionale;

§  ammodernamento delle politiche per l’efficienza gestionale del Ministero della salute.

Il disegno di legge di bilancio prevede, altresì, l’assegnazione di ulteriori risorse destinate, in particolare, all’edilizia sanitaria (2 miliardi nel periodo 2024-2035).

Nel definire il riparto delle spese, si evidenzia che quelle relative alle politiche della salute confluiscono nel raggruppamento “Salute e istruzione” e rappresentano circa il 19 per cento del totale.

 

Il quadro finanziario di riferimento non può prescindere dalle risorse che sono programmate nel Programma nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), volto al rafforzamento dell’assistenza sanitaria, sociale e socio-sanitaria territoriale, mediante il potenziamento delle cure domiciliari e la creazione di Case ed Ospedali di Comunità quali strutture intermedie tra l’assistenza domiciliare e l’ospedale, a cui si aggiungeranno le Centrali operative territoriali, con la funzione di snodo fondamentale per garantire l’integrazione ospedale territorio, e si potranno attivare, con i fondi strutturali, i centri territoriali contro la povertà sanitaria nelle aree più a rischio di marginalità sociale e sanitaria.

Inoltre, per garantire LEA omogenei su tutto il territorio nazionale e per consentire la ridefinizione dei percorsi assistenziali adatti ai fabbisogni sanitari emergenti, sono necessarie opere di ammodernamento e potenziamento della rete ospedaliera, con interventi sul patrimonio edilizio e tecnologico, cercando di superare la rigidità delle strutture emersa nel corso dell’emergenza da COVID-19, sia dal punto di vista di gestione degli spazi, sia sotto il profilo tecnologico e organizzativo. La Relazione evidenzia la politica d’investimento nella trasformazione digitale del Servizio sanitario nazionale (SSN) attuando interventi per una massiccia digitalizzazione e per un uso capillare delle nuove tecnologie, necessarie ad attivare nuove e più efficienti modalità di erogazione dei servizi sanitari.

L’articolo 214 del disegno di legge di bilancio in esame autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della salute, per l'anno finanziario 2022, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 15).

Il comma 2 autorizza per il 2022 il Ministero dell’economia, su proposta del Ministero della salute, ad adottare variazioni compensative, con decreto in termini di competenza e di cassa, rimodulando gli stanziamenti alimentati dal riparto della quota di cui all’articolo 12, comma 2, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502[30], iscritti in bilancio nell’ambito della missione «Ricerca e innovazione» dello stato di previsione del Ministero della salute, restando precluso l’utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti. 

Le spese del Ministero per gli anni 2022-2024

La legge di bilancio 2022-2024 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della salute, spese finali, in termini di competenza, pari a 4.513,0 milioni di euro nel 2022 (aumentate di circa l’89% rispetto ai 2.384 milioni di euro previsti nel ddl iniziale integrato della manovra nel 2021), a 2.585,7 milioni di euro per il 2023 e 2.335,1 milioni di euro per il 2024, come si evince dalla tabella che segue.

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Assestato 2021

Previsioni

Ddl di bilancio Integrato 2022

Diff.
bil 2022/
BIL ASS. 2021

Ddl di bilancio Integrato 2023

Ddl di bilancio Integrato 2024

Spese correnti

5.589

3.682,4

-1.906,6

1.790,6

1.686,0

Spese in c/capitale

384

830,6

446,6

795,1

649,1

SPESE FINALI

5.972

4.513,0

-1.460,0

2.585,7

2.335,1

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,7

0,5

-

0,3

0,3

 

In termini di cassa, la legge di bilancio integrata 2022-2024 riporta spese finali del Ministero in esame pari a 2.764,0 milioni nel 2022, 2.581,4 milioni nel 2023 e 2.294,1 milioni di euro nel 2024.

 

Rispetto al bilancio assestato 2021, il disegno di legge di bilancio 2022-2024 a legislazione vigente fa registrare una diminuzione della spesa che si prevede di effettuare nel 2022 di circa un quarto rispetto a quanto già previsto nell’assestato dello scorso anno (in termini assoluti pari a -1.460 milioni, vale a dire -24,4%), anche considerato che la maggiore spesa richiesta dall’emergenza sanitaria da Covid-19 si prevede potrà attenuarsi nell’arco del prossimo anno.

Gli stanziamenti di spesa finali per il 2022 del Ministero della salute autorizzati dal disegno di legge di bilancio in esame si attestano comunque in crescita in termini di competenza, in misura pari allo 0,5%, sulla spesa finale del bilancio statale rispetto allo 0,3% dello scorso anno, prevedendosi invece un calo allo 0,3% per il successivo biennio di programmazione.

Le spese per l’anno 2022

Lo stato di previsione del Ministero della salute (Tabella 15) espone, a legislazione vigente (BLV), al lordo delle rimodulazioni, una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2022 di 2.640,9 milioni di euro (l’analogo dato nel 2021 era pari a 1.736 milioni).

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2021

2022

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

2.712,6

5.589

1.810,4

10

1.820,4

1.862

3.682,4

Spese in c/capitale

308,9

384

830,6

-

830,6

-

830,6

SPESE FINALI

3.022

5.972

2.641

10

2.651

1.862

4.513

 

Rispetto alla legislazione vigente - il quadro delle spese iniziali -, la manovra finanziaria per il 2022 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un cospicuo aumento delle spese finali di 1.872 milioni di euro, tutte a carattere corrente, ascrivibili pressochè interamente alla Sezione I con un aumento della spesa pari a 1.862 milioni (v. dettaglio interventi riepilogati alla fine di questo paragrafo), cui si aggiunge l’incremento di risorse operato in Sezione II (+10 milioni).

 

La legge di bilancio 2022, integrata degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero in esame pari a 4.513 milioni (erano 2.384 milioni nel 2021).

 

L’incremento fa registrare un impatto delle spese in conto corrente che assorbono circa l’81,6% delle spese finali del Ministero (nel 2021 il rapporto era dell’80,3%).

Missioni e programmi stato di previsione del Ministero della salute

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2022 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2021.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che la legge di bilancio in esame apporta alla legislazione vigente 2022, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 


 

 

(valori di competenza, in milioni di euro)

Ministero della salute


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Tutela salute (20)

2.560

5.487

2.047

 -  

10

2.057

1.862

3.919

1.1

Prevenzione salute,  assistenza sanitaria al personale navigante (20.1)

1.149

4.003

308

 -  

 -

308

1.860  

2.168

1.2

Sanità pubblica veterinaria (20.2)

40

41

47,4

-0,3  

-  

47,1

-  

47,1

1.3

Programmazione SSN per erogazione dei LEA (20.3)

363

434

762

-

-  

762

-

762

1.4

Regolamentazione e vigilanza prodotti farmaceutici ed altri prodotti sanitari ad uso umano (20.4)

16

16,1

16,3

-

-

16,3

-

16,3

1.5

Vigilanza, prevenzione e repressione nel settore sanitario (20.5)

10

10

10,1

 -  

-  

10,1 

-  

10,1

1.6

Comunicazione e promozione tutela della salute umana e sanità pubblica veterinaria (20.6)

26

26

26,6

-  

-  

26,6 

-  

26,6

1.7.

Vigilanza sugli enti e sicurezza delle cure (20.7)

807

808

816,5

+0,3  

10  

826,8

828,8

1.8.

Sicurezza degli alimenti e nutrizione (20.8)

17

17

19,6

-  

-  

19,6

-

19,6

1.9.

Attività consultiva per la tutela della salute (20.9)

3

3

3,3

-

-

3,3

-

3,3

1.10

Sistemi informativi per la tutela della salute e il governo del SSN (20.10)

121

121

25,8

-

-

25,8

-

25,8

1.11

Regolamentazione e vigilanza delle professioni sanitarie (20.11)

5

5

6

-  

  -  

6

 -  

6

1.12

Coordinamento generale in materia di tutela della salute, innovazione e politiche internazionali (20.12)

2

2

5,2

-

-

5,2

-

5,2

2

Ricerca e innovazione (17)

368

396

514.7

-

-

514.7

-

514.7

2.1

Ricerca per il settore della sanità pubblica (17.20)

334

362

480,4

-

-

480,4  

-  

480,4

2.2

Ricerca settore zooprofilattico (17.21)

34

34

34,3

-

-

34,3

-

34,3

3

Servizi istituz. e generali delle amm. pubbliche (32)

94

89

79,5

-

-

79,5

-

79,5

3.1

Indirizzo politico (32.2)

41

36

37,4

-

-

37,4

-  

37,4

3.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

53

53

42,1

-  

-  

42,1

-  

42,1

 

SPESE FINALI MINISTERO

3.021

5.972

2.640,9

-

10

2.650,9

1.862

4.512,9

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

Come evidenziato in tabella, la spesa complessiva del Ministero della salute risulta allocata su 3 missioni, di cui la principale è Tutela della salute, che rappresenta circa l’86,8% del valore della spesa finale complessiva del Ministero medesimo, percentuale in crescita rispetto al peso che la medesima Missione ha avuto lo scorso anno sulla spesa finale del Ministero (80%).

A legislazione vigente, la missione Tutela della salute (20) fa registrare una diminuzione delle proprie dotazioni a legislazione vigente di circa il 63%, soprattutto nell’ambito del programma 20.1 Prevenzione e promozione della salute umana ed assistenza sanitaria al personale navigante e aeronavigante.

Come evidenzia la relazione che accompagna il ddl di bilancio in esame, la diminuzione dipende dal venir meno di alcune risorse, stanziate solo per il 2021 (dalla legge di bilancio 178/2021 e dal decreto-legge n. 41/2021), per l'acquisto di vaccini anti SARS-CoV-2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con covid-19 (-3,2 miliardi), nonché in relazione ai trasferimenti al Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle attività di profilassi vaccinale SARS-CoV-2 (-540 milioni).

Aumentano complessivamente gli stanziamenti per il programma 20.3 Programmazione del Servizio Sanitario Nazionale per l'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (+80 milioni), in relazione ai fondi complementari finalizzati all’ottenimento di strutture ospedaliere sicure e sostenibili (+ 140 milioni, in conseguenza del decreto legge n. 59/2021), che compensano le riduzioni sugli interventi di ampliamento, riqualificazione, adeguamento e messa a norma delle strutture ospedaliere (-60 milioni).

 

In termini di impatto della manovra sul bilancio a legislazione vigente, la dotazione finale dello stato di previsione del Ministero in esame (4.513 milioni) fa registrare un consistente incremento di complessivi 1.872 milioni (variazione in aumento del +70,9%) rispetto alla dotazione iniziale a legislazione vigente (2.641 milioni).

Gli effetti finanziari di Sez. I risultano interamente concentrati nella Missione Tutela della salute, per la quasi totalità in corrispondenza della Sez. I (1.860 milioni) del programma Prevenzione salute, assistenza sanitaria ecc. (20.1) di cui è titolare la Direzione generale della prevenzione sanitaria in relazione all’azione “Sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie a tutela della salute” e, in parte residua, del programma “Vigilanza sugli enti e sicurezza delle cure (20.7)”.

L’incremento è in sostanza dedicato al 99,5% (1.850 milioni) al rifinanziamento del Fondo per l’acquisto di vaccini anti SARS-CoV-2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con COVID-19 (cap. 4384), ai sensi dell’articolo 90, comma 1.

Si ricorda che già nella legge di assestamento 2021 (Legge. n. 143/21 del 24 settembre 2021) il cap. 4384 ha ottenuto un incremento del predetto fondo per l’acquisto di vaccini anti-Covid e dei farmaci per la cura dei pazienti affetti da Covid-19 per un importo di 2,8 miliardi, in corrispondenza della voce “trasferimenti a famiglie e istituzioni sociali private” con previsioni assestate finali delle risorse stanziate a detto cap. 4384 pari ad un totale di 3.200 milioni nel 2021.

 

Per la restante parte minima (10 milioni) risulta finanziato il Fondo finalizzato alla promozione del benessere e della persona, diretto a favorire l'accesso ai servizi psicologici delle fasce più deboli della popolazione, con priorità per i pazienti affetti da patologie oncologiche, nonché per il supporto psicologico dei bambini e degli adolescenti in età scolare (cap. 2306) di cui all’art. 100 del ddl Bilancio.

§   

Gli effetti finanziari di Sez. II fanno registrare maggiori stanziamenti, pari a 10 milioni per ciascun anno del triennio di programmazione 2022-2024, previsti nell’ambito del programma “Vigilanza sugli enti e sicurezza delle cure (20.7)” in relazione ad incrementi permanenti in bilancio di spese correnti per il sequenziamento genomico di cui al DL. 73/2021 art. 34-bis, co. 6, che pertanto diventa una spesa a regime.

Al fine di assicurare la sorveglianza epidemiologica della circolazione del SARS-COV-2, viene perciò rifinanziato lo svolgimento delle attività di sorveglianza delle varianti genetiche del virus SARS-CoV-2 e di monitoraggio delle risposte immunologiche all'infezione e ai vaccini somministrati, oltre che l'avvio delle attività di formazione specifica nel campo e di ricerca sull'infezione da SARS-CoV-2, ad opera dell’Istituto superiore di sanità (ISS) che allo scopo si avvale della rete dei laboratori di microbiologia e dei centri di sequenziamento genomico individuati da ciascuna regione e provincia autonoma che pertanto sono obbligati a trasmettere i dati sui casi positivi ai test per infezione da SARS-COV-2 al Dipartimento di prevenzione della ASL territorialmente competente. Le regioni e le province autonome, trasmettono i dati relativi ai casi positivi all’ISS, mediante la piattaforma per la sorveglianza integrata del COVID-19, già istituita presso il medesimo Istituto.

Ancora, nello stato di previsione del Ministero della salute si segnala, infine, una rimodulazione di 300.000 euro che vengono ridotti in corrispondenza all’azione Sorveglianza epidemiologica, prevenzione, controllo ed eradicazione delle malattie animali, cap. 5391 (spese per il potenziamento della sorveglianza epidemiologica delle encefalopatie spongiformi trasmissibili, delle altre malattie infettive e diffusive degli animali, nonchè del sistema di identificazione e registrazione degli animali), Programma “Sanità pubblica veterinaria” e corrispondentemente incrementati all’azione di cui è titolare la Direzione generale della vigilanza sugli enti e della sicurezza delle cure per l’attività di vigilanza (e trasferimenti per il funzionamento) degli enti vigilati (cap. 3412 Somma da erogare a enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi).

Il programma in particolare prevede, tra le altre destinazioni di risorse, trasferimenti e attività di vigilanza sull'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), sull'Istituto Superiore di Sanità (ISS), sull'Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (INAIL), sull'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGE.NA.S.), sulla Croce Rossa Italiana, sulla Lega italiana lotta contro i tumori (L.I.L.T.) e sugli altri enti sottoposti alla vigilanza del Ministero.

In proposito valuti il Governo l’opportunità di indicare, a mero scopo conoscitivo, a beneficio di quali attività è indirizzato il trasferimento di 300.000 euro oggetto della rimodulazione di spesa in esame.

 

Con riferimento agli altri interventi rilevanti di carattere sanitario, si fa presente inoltre che:

§  risulta un rifinanziamento di conto capitale nello stato di previsione del MEF, al cap. 7464 Somma da erogare per interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica, per l’anno 2024 per un ammontare di 20 milioni di euro, ai sensi del comma 1 dell’articolo 91 del ddl di bilancio in esame;

§  l’articolo 88, comma 1, dispone una variazione in aumento del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato fissandone il livello complessivo in:

-      124.061 milioni di euro per il 2022,

-      126.061 milioni per il 2023,

-      128.061 milioni per l’anno 2024.

Ad integrazione di detti finanziamenti sono previste ulteriori risorse (rispettivamente ai successivi commi 2 e 3):

§  per il finanziamento del Fondo per l’acquisto dei farmaci innovativi, pari a +100 milioni nel 2022, +200 milioni nel 2023 e +300 milioni dal 2024;

§  per l’incremento del numero dei contratti di formazione specialistica dei medici, di cui all'articolo 37 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, mediante autorizzazione delle seguenti ulteriori spese:

-      194 milioni per il 2022;

-      319 milioni per il 2023;

-      347 milioni per il 2024;

-      425 milioni per il 2025;

-      517 milioni per il 2026;

-      543 milioni a decorrere dal 2027.

Il comma 1 dell’articolo 88 stabilisce inoltre che rientrano nell’ambito di tale finanziamento – e sono pertanto coperti direttamente a valere sul nuovo livello del fabbisogno standard cui concorre annualmente lo Stato - gli interventi di Regioni e Province autonome previsti ai seguenti articoli esposti in tabella per i corrispondenti importi ivi indicati per il 2022 (in milioni di euro):

Effetti finanziari art. /co.

Destinazione

2022

89

Finanziamento del piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale 2021-2023

200

92

Proroga dei rapporti di lavoro flessibile e stabilizzazione del personale del ruolo sanitario (stima spesa potenziale)

690

93, co. 1

Potenziamento dell’assistenza territoriale

90,9

94

Disposizioni in materia di liste di attesa

500

95

Aggiornamento delle tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera

Onere non quantificato in RT; comunque entro il limite massimo del fabbisogno sanitario

96

Tetti di spesa farmaceutica

185

98

Aggiornamento LEA[31]

Senza effetti onerosi in quanto destinazione vincolata di quota-parte del fabbisogno sanitario per 200 mln

100

Proroga assistenza psicologica: Professionisti sanitari e assistenti sociali

8

Proroga assistenza psicologica: Psicologi

19,932

Proroga assistenza psicologica: accesso fasce deboli popolazione

10

101

Indennità di pronto soccorso: dirigenza medica

27

Indennità di pronto soccorso: tutto il personale non dirigente medico

63

102

USCA (unità sanitarie di continuità assistenziale)

105

 


 

Ministero del turismo
(Tabella n. 16)

 

 

L’articolo 215 del disegno di legge di bilancio autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero del Turismo, per l'anno finanziario 2022, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 16). Rispetto alla precedente legge di bilancio, lo stato di previsione della spesa del Ministero del turismo (MiTur) è di nuova istituzione.

Il Ministero è stato infatti istituito nel corso dell’esercizio finanziario 2021, con il decreto-legge n. 22/2021[32], il quale ha trasferito al neo istituito Dicastero le funzioni già esercitate dal Ministero per i Beni e le attività culturali in materia di turismo (MiBACT). Il MIBACT ha assunto, conseguentemente, la denominazione di Ministero della Cultura (MIC)[33]. Con D.P.C.M. n. 102 del 20 maggio 2021 è stato adottato il “Regolamento di organizzazione del Ministero del turismo, degli Uffici di diretta collaborazione e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance”.  Al nuovo Ministero sono state attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di programmazione, coordinamento e promozione delle politiche turistiche nazionali, rapporti con le Regioni e progetti di sviluppo del settore turistico, relazioni con l'Unione Europea e internazionali in materia di turismo e rapporti con associazioni di categoria, imprese turistiche e associazioni dei consumatori.

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2022-2024

La legge di bilancio 2022-2024 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero del Turismo (MiTur), spese finali, sia in termini di competenza che di cassa, pari a 271,3 milioni di euro nel 2022, a 308,2 milioni di euro per il 2023 e a 176,2 milioni di euro per il 2024, come si evince dalla tabella che segue.


 

(dati di competenza, in milioni di euro)

 

Assestamento
2021

Previsioni

DDL di bilancio 2022

Diff.
bil 2022/
BIL 2021

DDL di bilancio 2023

DDL di bilancio 2024

Spese correnti

958,8

208

-750,8

194,7

112,7

Spese in c/capitale

1,8

63,3

61,5

113,6

63,6

SPESE FINALI

960,6

271,3

-689,3

308,2

176,2

Spese finali in % spese finali Stato

0,1

0,03

 

0,04

0,02

 

La Tabella non indica le previsioni iniziali per l'anno finanziario 2021, in quanto il MiTur è stato istituito ad esercizio finanziario 2021 già iniziato, con decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22[34].

Le spese per il 2022 possono però essere messe a raffronto le previsioni della legge di assestamento 2021, rispetto alla quale il disegno di legge di bilancio 2022-2024 espone un andamento della spesa decrescente.

Con riferimento al 2022, il disegno di legge di bilancio espone spese finali, pari come detto a 271,3 milioni, in diminuzione rispetto all’assestato 2021 (-71,8%).

Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un lieve incremento delle spese di parte capitale (+61,5 milioni di euro) e di un sensibile decremento delle spese di parte corrente (- 750,8 milioni di euro).

Le previsioni di spesa per il 2022

A legislazione vigente (BLV), lo stato di previsione della spesa del Ministero del Turismo espone, una dotazione di competenza per l'anno 2022 pari a 90,3 milioni di euro.

 

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2022 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un incremento delle spese finali di 181 milioni di euro, determinato da un aumento della spesa di conto corrente di 120 milioni e da un incremento di 61 milioni della spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:


 

(dati di competenza, in milioni di euro)

 

2021

2022

Previsioni
assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

Effetti
Sez. I

DDL di Bilancio integrato Sez I+Sez II

Spese correnti

958,8

88,0

 

88,0

120

208

Spese in c/capitale

1,8

2,3

 

2,3

61

63,3

SPESE FINALI

960,6

90,3

 

90,3

181

271,3

 

Gli effetti finanziari della manovra sono tutti ascrivibili alla Sezione I (cfr. par. successivo).

Il DDL di bilancio integrato con gli effetti della Sezione I propone, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 271,3 milioni per il 2022.

Gli stanziamenti si attestano allo 0,03% della spesa finale del bilancio statale.

Il disegno di legge di bilancio integrato espone per il 2022 una prevalenza delle spese in conto corrente, che sono pari a 208 milioni e assorbono il 76,7 delle spese finali del Ministero (rispetto al 99,8% circa delle previsioni assestate 2021). Si tratta, essenzialmente di spese per interventi (87,5%) e, per il resto, di spese di funzionamento (12,1 %), la gran parte delle quali sono riferite al personale.

Le spese in conto capitale sono pari a circa 63,3 milioni di euro per il 2022, il 23,3 per cento delle spese finali del Ministero e sono totalmente spese per investimenti.

Analisi per Missione/Programmi

Nello stato di previsione della spesa del MISE sono iscritte due Missioni di spesa, la Missione Turismo (31) e la Missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32), mentre i relativi programmi di spesa – le unità di voto – sono 5, di cui tre nella Missione Turismo e due nella Missione Servizi istituzionali.

 

La struttura organizzativa del Ministero risulta articolata in 5 centri di responsabilità amministrativa, comprensivi delle tre Direzioni generali, del Gabinetto e degli uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro, e del Segretariato generale.

Come sopra evidenziato, il Ministero del Turismo (MiTur) è stato istituito nel corso del 2021, ai sensi del decreto-legge n. 22/2021 (convertito, con modificazioni in legge n. 55/2021, articolo 6, co. 2, lett. d) e articolo 7). Il decreto-legge ha previsto che al MiTur siano trasferite le funzioni già esercitate dal MIBACT in materia di turismo. Con D.P.C.M. n. 102 del 20 maggio 2021 è stato adottato il Regolamento di organizzazione del Ministero, il quale si articola in tre uffici dirigenziali generali coordinati da un Segretario generale: Direzione generale degli affari generali e delle risorse umane, Direzione generale della programmazione e delle politiche per il turismo, Direzione generale della valorizzazione e della promozione turistica. Gli uffici dirigenziali generali costituiscono, insieme al Gabinetto e al Segretariato generale, i cinque centri di responsabilità amministrativa[35].

Nel disegno di legge di bilancio 2022, la missione di spesa Turismo (31) – che, come già accennato, è stata oggetto di trasferimento in corso d’anno dal Ministero della cultura al MiTur – conferma l’articolazione in 3 programmi di spesa, già esposta nelle previsioni assestate.

Rispetto, dunque, alla legge di bilancio precedente, vi sono tre programmi di nuova istituzione e un programma soppresso.

I 3 nuovi programmi del Ministero del turismo sono i seguenti:

§  Programma 31.2 Coordinamento ed indirizzo delle politiche del turismo,

§  Programma 31.3 Programmazione delle politiche turistiche nazionali

§  Programma 31.4 Promozione dell'offerta turistica italiana.

 

Il programma soppresso per il Ministero della cultura è il 31.1 Sviluppo e competitività del turismo.

Secondo quanto evidenzia la relazione illustrativa al disegno di legge in esame, rimane comunque in capo al Ministero della cultura una parte delle risorse dell’ex azione 31.1.3 “Sviluppo e incentivazione del turismo” (relativamente al Fondo che consente agli italiani residenti all’estero l’accesso gratuito a musei e parchi archeologici pubblici) collocata nell’azione 21.13.2 “Incremento, promozione, valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale”.

La tabella seguente indica le previsioni di bilancio integrate per il 2022 per ciascuna missione e per ciascun programma di spesa del Ministero, a raffronto con i dati (assestati) dell’esercizio 2021. Nel dettaglio, la tabella indica gli effetti che il disegno di legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2022 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

(dati di competenza, in milioni di euro)

Missione/
Programma

CDR

2021

2022

Assestamento

BLV
(A)

Modifiche sez. II
(B)

DDL sez.II

(C=A+B)

Effetti
sez. I

(D)

Dlb integrato sez I+Sez II
(E=C+D)

Rimodul
art.23,co.3 lett. a)

art.30,co.1

variaz.
art.23 co.3, lett. b)

1. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

1.1 Indirizzo politico (32.2)

Gabinetto e Uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro

2,8

9,4

 

 

9,4

 

9,4

1.2 Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

Direzione generale degli affari generali e delle risorse umane

3,3

7,0

 

 

7,0

 

7,0

SPESA FINALE MISSIONE (32)

6,1

16,4

 

 

16,4

 

16,4

 

2. Turismo (31)

2.1 Coordinamento ed indirizzo delle politiche del turismo (31.2)

Segretariato Generale

1,9

6,3

 

 

6,3

176

182,3

2.2 Programmazione delle politiche turistiche nazionali (31.3)

Direzione generale della programmazione e delle

politiche per il turismo

938,1

2,8

 

 

2,8

5

7,8

2.3 Promozione dell'offerta turistica italiana (31.4)

Direzione generale della valorizzazione e della promozione turistica

14,5

64,8

 

 

64,8

 

64,8

SPESA FINALE MISSIONE (31)

954,5

73,9

 

 

73,9

181

254,9

in % spesa finale Ministero

 

 

 

 

 

 

 

 

SPESA FINALE MINISTERO

960,6

90,3

 

 

90,3

181

271,3

 

Come si evince dalla Tabella, la Missione Turismo è la più consistente, recando a BLV 2022 uno stanziamento di 73,9 milioni di euro, pari all’81,8 per cento delle spese finali del Ministero.

A BLV 2022, la missione Turismo (31), diminuisce del 94,8 per cento rispetto alle previsioni assestate integrate 2021. Le previsioni assestate 2021 espongono infatti spese pari a 954,5 milioni di euro (il 99,4 per cento delle spese del Ministero). Secondo quanto evidenzia la relazione illustrativa, la Missione riflette una diminuzione che tende a concentrarsi prevalentemente nell’ambito del programma 31.3 Programmazione delle politiche turistiche nazionali. Le riduzioni più rilevanti[36] sono determinate dal venir meno degli effetti finanziari dei provvedimenti emanati nel corso del 2021 per sostenere il settore turistico durante la crisi pandemica[37].

Considerando gli effetti della manovra, le spese finali della Missione Turismo  sono pari a DLB integrato per il 2022 a 254,9 milioni di euro (+181 milioni di euro), il 94 per cento circa della dotazione finale del MiTur.

La Missione è l’unica interessata dalla manovra contenuta nel Disegno di legge in esame, subendo interventi solo di Sez. I.

In particolare, nel 2022, il programma Coordinamento ed indirizzo delle politiche del turismo (31.2) registra, nel 2022, un incremento di complessivi 176 milioni, determinato dai seguenti interventi, disposti

§  dall’articolo 120, che istituisce presso il MiTur:

-    al comma 1, il Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente, con una dotazione di 120 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023 e a 40 milioni di euro per l'anno 2024 (cap. 2025, di nuova istituzione);

-    al comma 3, il Fondo unico nazionale per il turismo di parte capitale, con una dotazione di 50 milioni di euro per l'anno 2022, 100 milioni per l'anno 2023 e 50 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025 (cap. 7115, di nuova istituzione);

§  dall’articolo 47, che istituisce un Fondo destinato alla realizzazione di interventi per l'accessibilità turistica delle persone con disabilità, con una dotazione pari a 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 (cap. 7118, di nuova istituzione).

 

Infine, il programma Programmazione delle politiche turistiche nazionali (31.3), evidenzia, nel 2022, un incremento determinato dall’articolo 121, il quale autorizza la spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 per la costituzione e lo sviluppo del sistema informativo automatizzato della Banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi.


Rapporto annuale sulle spese fiscali 2021

Premessa

Si ricorda preliminarmente che, ai sensi dell'articolo 21, comma 11-bis, della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009), allo stato di previsione dell'entrata è allegato un Rapporto annuale sulle spese fiscali, che elenca qualunque forma di esenzione, esclusione, riduzione dell'imponibile o dell'imposta ovvero regime di favore, derivante da disposizioni normative vigenti, con separata indicazione di quelle introdotte nell'anno precedente e nei primi sei mesi dell'anno in corso. Ciascuna misura è accompagnata da una descrizione, dall'individuazione della tipologia dei beneficiari e, ove possibile, dalla quantificazione degli effetti finanziari e del numero dei beneficiari. Le misure sono raggruppate in categorie omogenee, contrassegnate da un codice che ne caratterizza la natura e le finalità.

Il Rapporto individua le spese fiscali e ne valuta gli effetti finanziari prendendo a riferimento modelli economici standard di tassazione, rispetto ai quali considera anche le spese fiscali negative. Ove possibile e, comunque, per le spese fiscali per le quali sono trascorsi cinque anni dalla entrata in vigore, il rapporto effettua confronti tra le spese fiscali e i programmi di spesa destinati alle medesime finalità e analizza gli effetti micro-economici delle singole spese fiscali, comprese le ricadute sul contesto sociale.

Il decreto legislativo n. 160/2015 prevede esplicitamente che ciascuna misura di esenzione, esclusione, riduzione dell’imponibile o dell’imposta ovvero regime di favore, derivante da disposizioni normative vigenti, sia accompagnata dalla sua descrizione e dall’individuazione della tipologia dei beneficiari e, ove possibile, dalla quantificazione degli effetti finanziari e del numero dei beneficiari. Gli effetti finanziari devono essere valutati prendendo a riferimento modelli economici standard di tassazione e ove possibile devono essere effettuati confronti tra le spese fiscali e i programmi di spesa destinati alle medesime finalità.

Per la redazione del Rapporto il Governo si avvale di una Commissione, istituita con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze il 28 aprile 2016.

Il Rapporto annuale sulle spese fiscali 2021

Il sesto Rapporto annuale sulle spese fiscali (2021) è allegato allo stato di previsione delle entrate del disegno di legge di bilancio per l'anno 2022.

 

Si segnala che nel Rapporto sulle spese fiscali 2021, come anche nei precedenti rapporti, per alcune misure, non si è riportata la stima degli effetti finanziari ma si è indicato il termine “Effetti di trascurabile entità” o “Non quantificabile”. Nel primo caso, la dizione si riferisce a misure che incidono sul Bilancio dello Stato per importi di poche decine di migliaia di euro di competenza annua (in alcuni casi addirittura poche migliaia di euro), ritenuti quindi trascurabili. Nel secondo caso, invece, la dizione fa riferimento all’impossibilità di procedere a una stima affidabile, per carenze di informazioni.

 

La Commissione ha deciso di fare riferimento alle missioni di spesa considerate nel bilancio dello Stato. Questa scelta contabile agevola i confronti tra le spese fiscali e i programmi di spesa destinati alle medesime finalità. Delle 34 missioni del bilancio dello Stato sono state escluse le voci considerate non rilevanti. L’elenco utilizzato è risultato, pertanto, composto di 19 voci.

 

Il Rapporto elenca il numero delle spese fiscali erariali per ogni singola missione e il loro numero totale di 592 voci. A tale proposito si segnala che il numero totale delle spese fiscali tra il 2020 e il 2021 è nel complesso rimasto sostanzialmente invariato, passando da 602 a 592 voci.

La missione 11 competitività e sviluppo delle imprese è quest’anno, per la prima volta, in ragione della pandemia, quella che presenta il numero più elevato di spese fiscali (106 voci), seguita dalla missione 24 diritti sociali, politiche sociali e famiglia con 92 voci (anch’essa in larga parte spiegata dall’emergenza sanitaria), e dalla missione 29 politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica con 90 voci. Seguono la missione 26 politiche per il lavoro (54 voci) e la missione 19 casa e assetto urbanistico (52 voci).

 

Nel Rapporto si evidenzia che il processo di crescita delle spese fiscali in questi ultimi anni è stato continuo e costante: nel Rapporto del 2016, la Commissione per le spese fiscali aveva evidenziato un numero totale di 444 voci; quindi in 5 anni le spese fiscali sono cresciute di circa 160 voci.

 

La ricognizione delle varie spese fiscali per missione di spesa è consultabile nella tavola principale che le elenca (tavola 1, da pag.  872 a 913 del testo in pdf).

Come negli altri rapporti, le spese fiscali entrate in vigore nel 2020 sono state riportate nella tavola 2 (da pag. 914 a pag. 922); le spese fiscali introdotte in anni precedenti, ma modificate o prorogate nell’anno 2020, sono state indicate nella tavola 3 (da pag. 923 a pag. 925); infine, quelle entrate in vigore nei primi 6 mesi dell’anno in corso (2021) sono state riportate, oltre che nella tavola principale (tavola 1), anche nella tavola 4 (da pag.926 a pag.928). In questo Rapporto 2021, come già in quello del 2020, si è deciso anche di distinguere le spese fiscali non vigenti, perché cessate o eliminate, ma che hanno ancora effetti sul bilancio. Tali spese fiscali, riportate nella tavola 5 (pag. 929), sono incluse anche nell’elenco generale della tavola 1.

Sono, inoltre, riportate le spese fiscali locali (tavola 6-da pag. 930 a pag. 942), ovvero quelle riferite agli enti territoriali di governo distinte per i vari tipi di tributo.

Anche in questo Rapporto sono incluse alcune tavole che sintetizzano le spese fiscali per classi di costo in termini di gettito (tavola 7- pag. 943), per tipo di tributo (tavola 8-pag. 944), per tipo di tributo e classe di costo (tavola 9–pag. 945), per natura della misura (detrazioni, deduzioni, ecc. -tavola 10-pag. 946) per natura dei beneficiari (tavola 11 pag. 947).

 

Dai dati delle sopra citate tavole emerge in sintesi che per l'anno 2022 le spese fiscali censite dal Rapporto (tavola 7) - per oltre 120,6 milioni di agevolazioni - ammontano complessivamente a 82,5 miliardi di euro.

 

 

Nel 2022 la maggior parte delle spese fiscali incide sull'IRPEF per 42,3 miliardi di euro, pari al 50,9 per cento, sui crediti di imposta per 8,5 miliardi, pari al 12,4 per cento, sulle imposte di registro, di bollo e ipocastatali per 5,6 miliardi di euro, pari al 7,3 per cento (tavola 8).

Se si considerano le spese fiscali per natura della misura, le detrazioni pesano per 25,1 miliardi, pari al 30,5 per cento, i crediti d’imposta per 10,2 miliardi, pari al 12,4 per cento e le deduzioni 9,7 miliardi, pari a 11,9 per cento (Tavola 10).

 

La tavola 12 (da pag. 948 a pag. 1012) mette a confronto - per missione - le due componenti spese fiscali da un lato e programmi di spesa dall’altro (ai sensi del citato articolo 21, comma 11-bis, della legge 196 del 2009); a tal fine la Commissione ha svolto un’analisi del loro contenuto (Allegato A da pag. 1013 a pag. 1071) e dell’esistenza o meno di collegamenti tra capitoli di spesa e misure agevolative fiscali, contributive, tariffarie (Allegato B, sez. 1, 2 e 3-da pag. 1072 a pag.1113).

 

In particolare l’Allegato A pone in evidenza in ciascuna Missione la parte riguardante i programmi di spesa, quella relativa alle misure agevolative e le conclusioni, con le possibili correlazioni sia in senso lineare (orizzontale) tra programmi di spesa e agevolazioni classificati nella stessa Missione, sia in senso trasversale tra programmi di spesa e agevolazioni non appartenenti alla medesima Missione. Per ciascuna delle Missioni in cui sono classificati le misure agevolative e i programmi di spesa viene riportata una sintesi del confronto, evidenziando la tipologia di eventuali collegamenti esistenti tra loro. Il raffronto svolto non è limitato all’ipotesi in cui le due componenti appartengono alla stessa Missione (collegamento orizzontale o lineare) ma analizza anche ulteriori due ipotesi: quando misura agevolativa e programma di spesa sono classificati in Missioni diverse (collegamento trasversale) e quando un capitolo di spesa è collegato ad una misura agevolativa non classificata (collegamento atipico). In presenza di collegamenti l’analisi è quindi volta a individuarne la tipologia (lineare, trasversale, atipico), la natura, la platea dei beneficiari e le finalità onde poter stabilire l’esistenza o l’esclusione di sovrapposizioni o duplicazioni.

 

In merito, all’analisi della presenza di collegamenti o di duplicazione, nel testo si sottolinea che le due componenti misure agevolative da un lato e programmi di spesa dall’altro (esaminate nell’Allegato A e poste a raffronto tra loro nelle Sezioni 1 e 2 dell’Allegato B) non hanno evidenziato sovrapposizioni, né affinità tra loro, anche sulla base dei dati, elementi e indicazioni contenute nella Tavola 1 (in particolare frequenze e soggetti beneficiari) e nella Tavola programmi di spesa (in particolare le azioni, la classificazione economica e l’incidenza delle relative categorie di spesa rispetto al programma e alla Missione).

Le differenze significative tra le due componenti si riscontrano con riguardo alla platea dei beneficiari delle misure ad esse relative e alle finalità dei rispettivi interventi; indicativa è anche la destinazione delle spese sotto il profilo economico. Tali differenze diventano molto evidenti anche nei casi in cui misura agevolativa (credito d’imposta) e capitolo di spesa sono caratterizzati da un legame stretto, per cui agevolazione e capitolo di spesa identificano una stessa misura, hanno in comune la stessa norma, ma non una stessa finalità, mantenendo ciascuna delle due componenti la propria finalità anche nei casi di collegamenti lineari.

 



[1]     Compito spettante alla legge di stabilità, che poi si ripercuoteva sul bilancio attraverso la Nota di variazioni.

[2]     Nella nuova articolazione della legge di bilancio, la modifica dei parametri sottostanti l’andamento delle entrate e delle spese è riservata alla sezione normativa, cioè la Sezione I, mentre tutta la restante funzione di rideterminazione degli stanziamenti a legislazione vigente è affidata alle possibilità di intervento nella Sezione II.

[3]     Non sono considerate aggiornamenti della legislazione vigente eventuali proposte relative a rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di spese previste da norme vigenti che siano non compensate; queste ultime facoltà, infatti, insieme alle innovazioni legislative introdotte con la Sezione I compongono il complesso della manovra di finanza pubblica.

[4]     I centri di responsabilità amministrativa corrispondono a unità organizzative di primo livello dei Ministeri, ai sensi dell'articolo 3 del D.Lgs. n. 300/1999. Secondo quanto stabilito all’art. 21 della legge n. 196/2009, i programmi del bilancio costituiscono un criterio di riferimento per i processi di riorganizzazione dei Ministeri. Ciò al fine di garantire una migliore e più efficace gestone delle politiche e di prevenire duplicazioni.

[5]     Si tratta della parte della manovra che non necessita di innovazioni legislative, inglobando di fatto i contenuti delle preesistenti Tabelle C, D, E della vecchia legge di stabilità. Prima della riforma ex legge n. 163/2016, i rifinanziamenti/definanziamenti e le riprogrammazioni erano operati con le Tabelle C, D ed E della legge di stabilità, e venivano poi recepiti in bilancio con Nota di variazioni, in quanto, investendo profili sostanziali, erano variazioni precluse alla legge di bilancio, stante la sua natura di legge formale.

[6]     Nella Relazione illustrativa è riportata erroneamente l’indicazione di 6 nuovi programmi.

[7]     Lo scorso anno la flessibilità aveva interessato circa 1,2 miliardi di euro, corrispondenti a quasi il 2% delle dotazioni finanziarie previste per i fattori legislativi a legislazione vigente.

[8]     Per “regolazione di bilancio” si intende un’operazione volta a far emergere contabilmente partite di entrata e/o di spesa che altrimenti non troverebbero rappresentazione in bilancio (nel rispetto dei principi dell’unità, dell’annualità, dell’integrità e dell’universalità del bilancio) o a depurare il bilancio di partite contabili che, sebbene registrate nell’esercizio, hanno già manifestato i propri effetti economici in anni precedenti.

[9]     La Tavola di raccordo tra il SNF programmatico e il conto della PA programmatico 2022-2024 rappresenta la coerenza tra i saldi programmatici riferiti al bilancio dello Stato e l’obiettivo programmatico definito dalla Nota di aggiornamento al DEF 2021 Essa è contenuta nella Relazione tecnica al ddl di bilancio (A.S. 2448, Tomo I, pag. 422-424).

[10]   Il decreto-legge n. 120 del 1989, convertito con modificazioni dalla legge 15 maggio 1989, n. 181, ha disposto misure di sostegno e di reindustrializzazione per le aree di crisi siderurgica, in attuazione del piano di risanamento della siderurgia e, in particolare, con gli articoli 5 e 8, ha affidato alla SPI (allora Società per la promozione e lo sviluppo industriale, confluita nel 2000 in Sviluppo Italia, ora Agenzia per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa-INVITALIA) la realizzazione di un Piano di promozione industriale. Successivamente a tale decreto, il decreto-legge 9 ottobre 1993 n. 410 convertito con modificazioni in legge 10 dicembre 1993, n. 513 ha disposto, all’articolo 1, che la SPI (ora INVITALIA), previa autorizzazione dell’allora Ministero dell'industria, ora Ministero dello sviluppo economico, potesse utilizzare i fondi destinati alle iniziative rientranti nel programma speciale di reindustrializzazione delle aree di crisi siderurgica (di cui all'articolo 5, commi 1 e 2, del decreto-legge n. 120), nonché taluni fondi (di cui alla legge n. 408/1989 e al decreto-legge n. 415/1989), già assegnati alla SPI ai sensi della delibera CIPI del 3 agosto 1993, per erogare direttamente contributi e finanziamenti anche per iniziative nelle aree del Sud in crisi siderurgica (indicate dal medesimo decreto-legge n. 120/1989), nonché per assumere partecipazioni di minoranza nelle iniziative di promozione industriale in tutte le aree di intervento, ferma restando la destinazione dei fondi per area già definita in sede CIPI. Per le stesse finalità, è stato consentito alla SPI di utilizzare anche ulteriori risorse resesi disponibili per lo scopo, comprese quelle da revoche o riprogrammazioni di cui alla legge sugli interventi straordinari del Mezzogiorno (Legge n. 64/1986). Infine l’articolo 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134/2012) ha riordinato la disciplina in materia di riconversione e riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale complessa. Anche la nuova disciplina si alimenta con i “rientri” (da finanziamenti, rifinanziamenti, riscatti di partecipazioni azionarie ed eventuali revoche) che con cadenza semestrale da INVITALIA vengono versati in entrata al bilancio dello Stato per essere poi riassegnati al competente capitolo di spesa del MISE. Si tratta del capitolo 7483 “Fondo rotativo per la crescita sostenibile”, p.g.1) per le finalità di cui alla L.181/89. Le risorse sono successivamente trasferite alla contabilità speciale del Fondo crescita sostenibile (n. 1201).

[11]   In proposito, il termine per l'adozione di tale DPCM è stato fissato al 31 maggio 2021 (novanta giorni dalla data di entrata in vigore del D.L.), su proposta del Ministro della transizione ecologica di concerto con i Ministri dello sviluppo economico, dell'economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione (articolo 7, co. 4). Il decreto-legge ha poi previsto l'adozione, con D.P.C.M., entro il 30 giugno 2021, del regolamento di riorganizzazione dei Ministeri coinvolti dal riassetto (articolo 10).

[12]   La normativa di riferimento, che disciplina l'acquisizione, da parte del Ministero della Difesa, di sistemi complessi perla sicurezza nazionale e la difesa, è basata soprattutto su norme di carattere primario: Leggi 421/96, 266/97, 266/2005 e 147/2014.

[13]   I capitoli in questione registrano tutti, a DLB 2021, la reiscrizione di economie di spesa, ai sensi dell´art. 30 comma 2, lett. b) della legge di contabilità nazionale l. 196 del 2009).

[14]   Si segnala che le risorse da trasferire all’Agenzia delle entrate destinate a compensare le minori entrate derivanti dalla proroga del credito di imposta per investimenti in beni strumentali "industria 4.0", disposta dall’art. 10 del DDL di bilancio, gravano per gli anni successivi al 2022 e sono iscritte sul capitolo 7493/MISE/1

[15]    Recante disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate, in materia di qualifiche dei dirigenti e di tabella delle retribuzioni del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e per la continuità delle funzioni dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Il D.L. 104/2019 è stato convertito con modificazioni dalla L. 18 novembre 2019, n. 132.

[16]    Tali tabelle prevedevano, rispettivamente, la determinazione degli importi delle leggi di spesa permanente, la riduzione di autorizzazioni legislative di spesa di parte corrente nonché le variazioni delle leggi che dispongono spese a carattere pluriennale in conto capitale.

[17]    Tale importo risulta, a fronte di un importo a legislazione vigente 2022 di 1.043 milioni, da rifinanziamenti per 700 milioni e da effetti finanziari della Sezione I pari a 69,2 milioni.

[18]    Importo interamente risultante dagli effetti della Sezione I.

[19]   Cap.di nuova istituzione, il cui stanziamento deriva interamente dagli effetti della Sezione I.

[20]   Tale importo risulta, a fronte di un importo a legislazione vigente 2022 di 71,16 miliardi, da rifinanziamenti per 276 mln. e da effetti finanziari della Sezione I pari a 10 miliardi.

[21]   Si ricorda che, a seguito del D.L. 1/2020 (L. 12/2020) – che ha istituito il Ministero dell’istruzione e il Ministero dell’università e della ricerca, contestualmente sopprimendo il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca – al Ministero dell'istruzione sono stati attribuiti i compiti e le funzioni spettanti allo Stato in ordine al sistema dell’istruzione scolastica e dell’istruzione tecnica superiore.

[22]   Il Comitato è stato costituito con Decreto del Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri 8 settembre 2017.

[23]   Con D.P.C.M. 29 luglio 2021, n. 149 è stato adottato il nuovo regolamento di organizzazione del MISE, che, conseguentemente, ha ridotto da 11 a 9 le Direzioni Generali di tale Ministero.

[24]   Si ricorda che, a seguito del D.L. 1/2020 (L. 12/2020) – che ha istituito il Ministero dell’istruzione e il Ministero dell’università e della ricerca, contestualmente sopprimendo il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca – al Ministero dell’università e della ricerca sono state attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di istruzione universitaria e post-universitaria, di ricerca scientifica e tecnologica e di alta formazione artistica musicale e coreutica.

[25]   Si ricorda che l’art. 6 del D.L. 22/2021 (L. 55/2021) ha istituito il Ministero del turismo, conseguentemente ridenominando il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo in Ministero della cultura.

Come evidenzia l’Appendice “La struttura per missione e programmi del bilancio dello Stato” (A.S. 2448, Tomo I, pag. 61 e ss.), l’attuazione del riordino impatta sulla struttura degli stati di previsione a partire dal disegno di legge di bilancio 2022-2024.

Al Ministero della cultura sono state attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di beni culturali e paesaggistici, spettacolo, cinema e audiovisivo, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, promozione delle attività culturali.

Al corrispondente stato di previsione sono state affidate le risorse delle missioni Ricerca e innovazione, Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici e Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche.

La missione Turismo è stata trasferita nello stato di previsione del nuovo Ministero del turismo.

[26]   La nota al cap. 6622 evidenzia che lo stanziamento del pg 1 considera la variazione di € 1 mln in favore del pg 7 del cap. 6632 (Contributo per il sostegno e la valorizzazione di festival musicali ed operistici italiani di assoluto prestigio internazionale).

[27]   Per completezza, si ricorda che, a decorrere dal bilancio relativo all’a.f. 2019, il cap. 6657 – destinato al sostegno e alla valorizzazione dei carnevali storici – non risulta formalmente iscritto tra i capitoli afferenti al FUS, benché le manifestazioni carnevalesche siano state incluse tra quelle finanziate dal citato Fondo a seguito di quanto previsto dall’art. 1, co. 329, della L. 205/2017 (L. di bilancio 2018) che, a tal fine, ha autorizzato la spesa di € 2 mln per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020, e ha previsto conseguentemente le necessarie modifiche al decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo 27 luglio 2017, recante criteri e modalità per l'erogazione, l'anticipazione e la liquidazione dei contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul FUS. Le modifiche sono state apportate con DM 245 del 17 maggio 2018.

A seguito di contatti informali con l’allora MIBACT si è appreso che ciò è dovuto ad esigenze contabili.

Per il 2022, le risorse allocate sul cap. 6657 ammontano a € 1 mln.

[28]   “Conservazione, potenziamento e realizzazione di progetti sperimentali, ivi compresa la manutenzione straordinaria di locali attinenti il patrimonio storico e artistico nazionale”.

[29]   L’art. 1, co. 750, della L. 145/2018 ha concesso un contributo aggiuntivo pari a € 100.000 per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 in favore del Museo della civiltà istriano-fiumano-dalmata e dell'Archivio-Museo storico di Fiume, di cui alla L. 92/2004.

[30]   Si tratta della quota pari all'1 per cento del Fondo sanitario nazionale prelevata dalla quota iscritta nel bilancio del MEF per essere trasferita nei capitoli dello stato di previsione del Ministero della salute ed utilizzata, tra l’altro, per il finanziamento dell’attività di ricerca corrente e finalizzata svolta da IIS (Istituto superiore di sanità), dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, dagli Istituti di ricovero e cura di diritto pubblico e privato (IRCCS) e dagli Istituti zooprofilattici sperimentali (IZP) in particolare per le problematiche relative all'igiene e sanità pubblica veterinaria.

[31]   Si tratta di un accantonamento

[32]   Decreto-Legge N. 22/2021, convertito, con mod. in legge n. 55/2021, articolo 6, co. 2, lett. d) e articolo 7.

[33]   Il decreto-legge ha previsto, l'adozione, con D.P.C.M., entro il 30 giugno 2021, del regolamento di riorganizzazione dei Ministeri coinvolti dal riassetto (articolo 10) e la costituzione, entro il 31 dicembre 2021, di un apposito Ufficio centrale di bilancio di livello dirigenziale generale nell'ambito del MEF - Ragioneria generale dello Stato, al fine di assicurare l'esercizio delle funzioni di controllo sugli atti del Ministero del turismo (articolo 6, comma 14).

[34]   Il nuovo assetto dei Ministeri disposto dal D.L. n. 22/2021, si è riflettuto, sul piano contabile, sulla Legge di Assestamento delle previsioni per l’anno 2021 (l. n. 143/2021). Il bilancio assestato reca infatti la nuova Tabella 16 relativa allo stato previsionale della spesa del Ministero del Turismo.

[35]   Presso il Ministero del Turismo hanno sede e operano anche il Comitato permanente di promozione del turismo in Italia, previsto dall’articolo 58, del decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79 e il Centro per la promozione del Codice mondiale di etica del turismo. Il Ministero, inoltre, per il tramite della Direzione generale della valorizzazione e della promozione turistica esercita le funzioni di supporto e vigilanza su ogni soggetto giuridico costituito con la partecipazione o vigilato dal Ministero, ivi inclusi l’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT) e il Club Alpino Italiano (CAI).

[36]   Al netto degli effetti, già sopra descritti, del processo di riorganizzazione delle risorse, determinato dalla istituzione del Mitur.

[37]   Più nel dettaglio, i capitoli di bilancio interessati riguardano i contributi a soggetti operanti all'interno di comprensori sciistici come gli esercenti delle attività di risalita a fune (-0,4 miliardi), i maestri, le scuole di sci e le imprese del settore (-0,4 miliardi), il fondo per il sostegno delle agenzie di viaggio e dei tour operator (-0,3 miliardi circa) e il fondo per il ristoro delle perdite subite dagli operatori nel settore di fiere e congressi (-0,15 miliardi).