XV LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 218 di venerdì 5 ottobre 2007

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[riferimenti normativi]
Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI

La seduta comincia alle 9,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantadue.

Informativa urgente del Governo sulla vicenda dell'arresto di Cristoforo Piancone, detenuto per reati di terrorismo in regime di semilibertà, e sulle eventuali iniziative in merito alla riforma della cosiddetta legge Gozzini.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 1).

LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Osservato preliminarmente che l'applicazione dei benefici di cui alla cosiddetta legge Gozzini rientra nelle attribuzioni dell'autorità giurisdizionale, ricorda che, con riferimento alla concessione della misura alternativa della semilibertà, della quale richiama la disciplina, all'ex brigatista Cristoforo Piancone, il Ministro della giustizia ha disposto preliminari accertamenti ispettivi volti a verificare la ricorrenza, nel caso di specie, di tutti i requisiti sostanziali e procedimentali richiesti dalla legge e ad escludere, pertanto, che sul provvedimento adottato dal tribunale di sorveglianza di Torino nel febbraio del 2004 siano ravvisabili profili di abnormità. Rileva quindi che, in conformità ai principi costantemente affermati dalla giurisprudenza anche costituzionale, la magistratura di sorveglianza ha ritenuto di non poter negare al Piancone il beneficio della semilibertà, tra l'altro in ragione della mancanza di collegamento attuale con gruppi eversivi o con organizzazioni criminali, nonché della insufficienza, a tal fine, del riferimento esclusivo alla capacità criminale del soggetto richiedente. Ricorda infine i significativi risultati conseguiti dalla cosiddetta legge Gozzini, stante le minima percentuale dei casi di revoca dei benefici ottenuti, che rispondono al principio costituzionale della finalità rieducativa della pena.

PAOLO GAMBESCIA (Ulivo). Nel ringraziare il rappresentante del Governo per l'esauriente informativa, invita ad una seria e pacata riflessione sulla reale rispondenza della legge Gozzini alle mutate condizioni del Paese. Pur rilevando che i benefici penitenziari derivano dall'attuazione del dettato costituzionale sulla finalità rieducativa della pena, giudica indispensabile, al fine di contrastare fenomeni così gravi e soddisfare l'esigenza di sicurezza dei cittadini, introdurre un sistema di controllo che permetta di monitorare effettivamente i detenuti che godono di tali benefici.

GIUSEPPE CONSOLO (AN). Nel ritenere indispensabile evitare inutili polemiche e mere dichiarazioni di intenti in tema di giustizia, preannunzia, a nome del suo gruppo, la presentazione di una proposta di legge finalizzata alla rivisitazione della legge Gozzini, escludendo dai benefici di legge i recidivi e i condannati per reati di particolare gravità, in modo da garantire la certezza e l'effettività della pena.

ANTONELLO FALOMI (RC-SE). Nel sottolineare che accanto agli insuccessiPag. IVvanno esaltati gli evidenti successi della legge Gozzini, attesa la bassissima percentuale di detenuti in semilibertà che torna a delinquere, non ritiene che lo specifico caso sia sufficiente a mettere in discussione tale strumento legislativo di diretta attuazione di un principio costituzionale, auspicando semmai una riflessione sull'opportunità di rafforzare quegli strumenti che consentono di ridurre ulteriormente i margini di errore, incrementando per esempio gli organici di educatori e magistrati di sorveglianza.

ANGELO ALESSANDRI (LNP). Manifestata delusione per la relazione svolta dal rappresentante del Governo, ritiene che i fatti oggetto dell'informativa denotino il fallimento della cosiddetta legge Gozzini, della quale auspica la profonda rivisitazione. Stigmatizza quindi le determinazioni assunte dalla magistratura nella concessione dei benefici di legge, nonché il deprecabile provvedimento dell'indulto, di cui sottolinea i negativi effetti prodotti sulla sicurezza dei cittadini.

OLGA D'ANTONA (SDpSE). Nel ringraziare il rappresentante del Governo per l'esaustiva informativa, sottolinea il difficile compito e la pesante responsabilità di cui si fa carico la magistratura di sorveglianza. Evidenziati gli indiscutibili meriti della legge Gozzini, ritiene indispensabile che il legislatore non agisca sull'onda dell'emotività ma con buonsenso e ragionevolezza, nell'interesse della collettività, anche riflettendo sull'opportunità di modificare taluni aspetti di quella normativa, come la possibilità di concedere i benefici anche a chi abbia commesso reati di terrorismo pur non avendo manifestato dissociazione o pentimento.

LUCA VOLONTÈ (UDC). Giudicata non sufficientemente chiara la risposta del rappresentante del Governo, rileva che essa sembra non tener conto del drammatico contesto in cui si continuano a registrare forme di esaltazione del movimento terroristico delle Brigate Rosse; invita quindi l'Esecutivo ad assumere le opportune iniziative al fine di una rivisitazione dell'attuale sistema di trattamento degli ex brigatisti.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dall'onorevole D'Antona, sottolinea la necessità di garantire l'attuazione del principio della certezza della pena; osserva quindi che la cosiddetta legge Gozzini, che potrebbe essere riconsiderata sia nella forma che nella sostanza, deve comunque essere ispirata al principio del fine rieducativo della pena.

IACOPO VENIER (Com.It). Stigmatizza l'atteggiamento assunto da alcuni esponenti dell'opposizione che, strumentalizzando un mero fatto criminoso, vorrebbero procedere ad una rivisitazione della cosiddetta legge Gozzini, che giudica una legge di assoluta civiltà e che ha fin qui prodotto buoni risultati, rilevando che la vera emergenza è invece rappresentata dall'attuale sistema carcerario, che spesso non consente una compiuta attuazione dei principi costituzionali in materia di finalità della pena.

PAOLA BALDUCCI (Verdi). Nel ringraziare il sottosegretario per l'informativa resa, che giudica precisa e puntuale, auspica che l'emozione dovuta ad un singolo episodio non porti a modificare la legge Gozzini sconfessandone i principi ispiratori; dichiara di condividere tuttavia la necessità di garantire una valutazione più attenta dei presupposti applicativi dei benefici di pena.

GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Nell'esprimere sconcerto per il tentativo di strumentalizzare la vicenda oggetto dell'informativa, sottolinea l'opportunità di procedere ad un compiuto confronto, privo di pregiudizi ideologici ed emotivi, tra le diverse parti politiche, al fine di rendere l'attuale legislazione penale funzionale alla richiesta di giustizia e di sicurezza che viene dai cittadini.

MASSIMO NARDI (DCA-NPSI). Nel riconoscere gli effetti positivi prodotti dallaPag. Vcosiddetta legge Gozzini nell'ambito dell'ordinamento penitenziario, non ritiene necessaria una sua completa rivisitazione, ma una revisione che ne escluda l'applicazione ai responsabili di delitti contro la persona che procurano grave allarme sociale e, nel contempo, che preveda una valutazione più approfondita degli elementi che determinano la concessione dei benefici.

TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra). Nell'esprimere un giudizio assolutamente negativo sulla legge Gozzini, che giudica inadeguata e che necessita senza dubbio di una profonda revisione, lamenta il fatto che il rappresentante del Governo non abbia fornito sufficienti informazioni in merito ai controlli della magistratura di sorveglianza sull'operato del detenuto Piancone, riconociuto colpevole dei gravi reati commessi e peraltro mai pentito degli stessi.

Rinvio dello svolgimento di una interrogazione.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interrogazione Ronconi n. 3-01017 è rinviato al fine di consentirne la trasformazione in interrogazione a risposta scritta.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante il contingentamento dei tempi per l'esame dei disegni di legge di ratifica che saranno iscritti all'ordine del giorno della seduta di lunedì sarà pubblicato in calce al resoconto della seduta odierna.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 8 ottobre 2007, alle 15,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 20).

La seduta termina alle 11,10.