XIX LEGISLATURA
Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 526 di martedì 9 settembre 2025
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FABIO RAMPELLI
La seduta comincia alle 14,05.
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito il deputato Segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.
FILIBERTO ZARATTI, Segretario, legge il processo verbale della seduta del 5 agosto 2025.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
(È approvato).
Missioni.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla seduta odierna sono complessivamente 90, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta in corso (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).
Sulle funzionalità dei nuovi microfoni dell'Aula.
PRESIDENTE. Colleghi, desidero comunicare all'Assemblea che, nel corso della pausa estiva, sono stati installati nuovi microfoni in Aula, come preannunciato in occasione della riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo dello scorso 25 giugno.
Preciso in proposito che il nuovo impianto microfonico - la cui attivazione avviene con modalità del tutto analoghe alle precedenti - presenta una funzionalità aggiuntiva rispetto al precedente, che sarà attiva a partire dalla seduta odierna: in occasione dello svolgimento di ciascun intervento, l'approssimarsi del termine del tempo assegnato sarà segnalato attraverso il lampeggiamento della ghiera e del tasto di prenotazione del microfono dell'oratore.
Il lampeggiamento si attiverà automaticamente negli ultimi 30 secondi disponibili per gli interventi per i quali è assegnato un tempo pari ad un minuto, mentre per quelli aventi una durata massima superiore l'inizio del lampeggiamento avrà luogo a partire da un minuto prima del termine del tempo assegnato.
Una volta trascorso completamente il tempo attribuito all'oratore, il lampeggiamento cesserà e il microfono si spegnerà automaticamente.
La Presidenza confida nella disponibilità e collaborazione di tutti i colleghi affinché l'avvio del nuovo impianto possa essere rapido ed efficace e contribuire così ad un sempre più ordinato svolgimento dei nostri lavori.
Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Luana Zanella. Ne ha facoltà.
LUANA ZANELLA (AVS). Grazie, Presidente. A nome del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, chiedo che il Governo - e sarebbe bene e necessario nella persona della Presidente Giorgia Meloni - venisse in Aula a dare un contributo, finalmente spererei decisivo, per fare chiarezza rispetto alla posizione di questo Governo anche alla luce dei fatti intercorsi questa notte.
Si tratta dell'attacco gravissimo contro la missione Global Sumud Flotilla: è stato lanciato ed è stata colpita con questo missile, con un razzo, una delle navi della Flotilla in acque tunisine, e questo ci sembra davvero un segnale da non sottovalutare. Abbiamo appena letto le parole del Ministro Tajani in un'agenzia, è indispensabile invece che ci sia una presa di posizione all'altezza della situazione. Si tratta di una missione internazionale, una delle più grandi che io abbia visto negli anni, non pochissimi, della mia vita politica. Sono rappresentati 44 Paesi, imbarcazioni in cui ci sono persone, architetti, ingegneri, mediche, avvocate, e ci sono anche quattro nostri parlamentari e eurodeputati italiani.
Quindi siamo di fronte ad una volontà espressa - ahinoi - anche con parole molto dure, accusando questi manifestanti, questi civili, questi operatori di giustizia e costruttori di pace di essere dei terroristi da parte di un esponente importante del Governo israeliano. Ebbene, si tratta di una missione umanitaria, che supplisce a quello che gli Stati - secondo me con un atteggiamento davvero ambiguo, per non dire vigliacco - non fanno, cioè interrompere lo sterminio, interrompere un genocidio, interrompere un inferno che un popolo, il popolo palestinese, sta attraversando.
Quindi è un dovere garantire copertura diplomatica a questa manifestazione, è un dovere far sì che si arrivi allo scopo, che è quello di consegnare dei beni indispensabili che, anche a livello simbolico, avrebbero un'importanza enorme dal punto di vista di quello che significa anche diritto umanitario. Lo Stato italiano, finalmente, dovrebbe interrompere le proprie esitazioni, le proprie complicità e dare corso finalmente alla copertura di una manifestazione, di una missione umanitaria che sicuramente passerà alla storia, e spero che passi per il contributo ad un salto di civiltà e non, invece, per essere ancora una volta oggetto di attacco, sia dal punto di vista delle accuse da parte dello Stato di Israele e anche della assuefazione a questo livello di…
PRESIDENTE. Prosegua, ha ancora 50 secondi.
LUANA ZANELLA (AVS). …a questo livello di aggressività e di violenza che un popolo infligge ad un altro popolo (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Verdi e Sinistra, Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sullo stesso argomento, sempre sull'ordine dei lavori, la deputata Boldrini. Ne ha facoltà.
LAURA BOLDRINI (PD-IDP). Grazie, signor Presidente. Bene, vorrei esprimere in quest'Aula tutta la nostra preoccupazione per quello che è accaduto questa notte ai danni della barca principale della Global Sumud Flotilla. Siamo preoccupati perché, secondo quanto dicono gli stessi attivisti, si sarebbe trattato di un attacco con un drone; un attacco che ha messo a repentaglio le vite delle persone a bordo dell'imbarcazione. E poi ci sono i video, i video pubblicati sui social, che documentano con estrema chiarezza quello che è successo. Non c'è possibilità di sbagliarsi, Presidente, ci dia un'occhiata anche lei.
Ora, la Global Sumud Flotilla è un'iniziativa pacifica, è un'iniziativa legale, è un'iniziativa umanitaria, ma c'è chi, come molti di noi temevano, vuole renderla anche pericolosa. No, Ministro Ben-Gvir, non sono terroristi i volontari e le volontarie che sono a bordo; è lei, Ministro Ben-Gvir, che è stato condannato per terrorismo, è questa la grande differenza! E allora l'obiettivo della missione è rompere l'assedio illegale - lo sottolineo - di Israele su Gaza, è portare gli aiuti umanitari, è portare aiuti che sono stati raccolti grazie a migliaia di persone che hanno fatto una gara di solidarietà con la speranza di soccorrere il popolo palestinese, che è stato ridotto allo stremo delle forze.
Sono gli Stati che, per dovere imposto dal diritto internazionale, dovrebbero rompere quell'assedio illegale che sta provocando la carestia nella Striscia di Gaza; una carestia che, secondo le Nazioni Unite, può portare alla morte di almeno 500.000 persone, cioè un quarto della popolazione, e non perché c'è una siccità, un fenomeno naturale, ma per la volontà politica del Governo di Benjamin Netanyahu. Sono gli Stati che dovrebbero intervenire per fermare il genocidio, perché questo lo ha richiesto la Corte internazionale di giustizia, anche perché è previsto dalla Convenzione sulla prevenzione e la repressione del genocidio che molti Stati hanno firmato, inclusa l'Italia.
Presidente, la nostra segretaria Elly Schlein ha scritto una lettera alla Presidente del Consiglio, le ha chiesto protezione per la missione, ma la Presidente del Consiglio Meloni ha risposto in modo evasivo, anzi, ha cercato di sminuire l'importanza di questa missione. E allora che venga in Aula la Presidente del Consiglio questa volta, che ci venga a spiegare come intende proteggere gli italiani e le italiane che sono su quella imbarcazione, perché, Presidente, ce ne sono a decine su quelle imbarcazioni e ci sono anche 4 parlamentari.
Quindi, se la Presidente si rifiuta, come spesso accade, ricordo che giovedì il Ministro Tajani deve venire qui a riferire proprio sui temi che riguardano il Medio Oriente; quindi da lui, almeno da lui ci aspettiamo che venga a spiegarci come intende tutelare gli equipaggi della Flotilla, come intende agire sul Governo israeliano affinché questa possa essere una missione di successo, cioè affinché quelle imbarcazioni, cinquanta, con delegazioni di 44 Paesi, possano arrivare a destinazione e consegnare gli aiuti umanitari di cui c'è terribilmente bisogno, perché la popolazione non ce la fa più, non ce la fa proprio più a sopravvivere (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista, MoVimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, il deputato Quartini. Ne ha facoltà.
ANDREA QUARTINI (M5S). Grazie, Presidente. Quello che è avvenuto questa notte è un fatto di una gravità inaudita. Abbiamo visto le immagini, spero che le abbia viste anche la nostra Presidente del Consiglio: da un drone è partito un attacco militare nei confronti di una barca, di una nave, che rappresenta 44 Paesi, insieme ad altre 50 navi, con una missione umanitaria straordinaria. Non era mai successo che tante imbarcazioni di tutto il mondo si organizzassero per portare degli aiuti umanitari laddove vengono metodicamente svolti dei crimini di guerra inumani. Credo che sia fondamentale che noi si riesca ad avere chiaro quello che sta succedendo.
Quello che sta succedendo a Gaza è una cosa incredibile, una cosa indicibile; bambini che vengono uccisi mentre cercano il cibo; c'è una rappresaglia di massa, organizzata dai governanti di Israele, assolutamente inaccettabile: giornalisti che vengono uccisi, operatori sanitari che vengono uccisi. Di fronte a tutto questo, il popolo - il popolo europeo, il popolo mondiale - si sta muovendo, perché la Global Sumud Flotilla in realtà supplisce e rappresenta tante manifestazioni che si stanno svolgendo in questi giorni in tutto il nostro territorio nazionale. In tutta Europa ci sono manifestazioni che vanno in quella direzione. E i nostri governanti che cosa fanno? Sono evasivi rispetto a questo tema. È un'evasività che non può che farci inorridire, in quanto siamo complici, collusi, con uno sterminio, con un genocidio e questo non è assolutamente accettabile. Non è accettabile che non ci sia una copertura diplomatica rispetto agli attivisti, rispetto a quattro parlamentari, in questo caso, o europarlamentari, che sono presenti in questa organizzazione.
Credo che rispetto a questo attentato - al minimo intimidatorio, ma per quello che si è visto dalle immagini qualcuno poteva morire - davvero si debba prendere una decisione importante: la decisione di un'immunità, che deve essere garantita ai nostri cittadini, che deve essere garantita agli attivisti che si stanno impegnando per portare aiuti umanitari in quella terra, dove c'è, di fatto, un assedio, una risposta assolutamente sproporzionata, io l'ho chiamata rappresaglia di massa, ma, di fatto, si tratta di un vero e proprio genocidio. Credo che vada condannato. Credo che vadano applicate delle sanzioni importanti, che si debbano interrompere i rapporti commerciali, che non si debbano vendere armi a quel Paese, che si debbano sicuramente interrompere i rapporti diplomatici. Credo che questo sia un aspetto assolutamente importante. Non possiamo far finta di nulla, soprattutto dopo quello che è successo stanotte, quando qualcuno ha veramente rischiato di morire.
Quindi, non posso che associarmi alla collega Zanella e alla collega Boldrini in questa richiesta (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle, Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra).
Organizzazione dei tempi di discussione dei disegni di legge di ratifica.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione dei disegni di legge di ratifica nn. 1451-A, 1501-A, 1502-A, 2188 e 2292.
Avverto che lo schema recante la ripartizione dei tempi riservati all'esame dei disegni di legge di ratifica all'ordine del giorno è pubblicato in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea (Vedi calendario)
Discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Regno del Bahrein sulla cooperazione nei settori della cultura, dell'istruzione, della scienza, della tecnologia e dell'informazione, fatto a Roma il 4 febbraio 2020 (A.C. 1451-A?) (ore 14,25).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge n. 1451-A?: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Regno del Bahrein sulla cooperazione nei settori della cultura, dell'istruzione, della scienza, della tecnologia e dell'informazione, fatto a Roma il 4 febbraio 2020.
(Discussione sulle linee generali - A.C. 1451-A?)
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
La III Commissione (Affari esteri) si intende autorizzata a riferire oralmente.
Ha facoltà di intervenire il relatore, deputato Emanuele Loperfido.
EMANUELE LOPERFIDO, Relatore. Grazie, Presidente. Colleghi deputati, rappresentante del Governo, è un'intesa, questa, che mira a rafforzare i rapporti tra i due Paesi nel settore culturale e scientifico, articolata in cinque ambiti relativi alla cooperazione nel settore della cultura e delle arti, nel settore dell'istruzione generale, istruzione superiore, ricerca scientifica e tecnologica, nel settore dell'informazione e della proprietà intellettuale. Gli aspetti trattati sono numerosi, ma mi limiterò a ricordare solo alcuni aspetti.
In primo luogo, particolare attenzione sarà accordata all'attività di prevenzione e repressione del commercio illegale di opere d'arte, beni culturali, strumenti audiovisivi soggetti a protezione ai sensi degli accordi internazionali di cui entrambi i Governi sono parti e ai sensi delle rispettive legislazioni nazionali relative alla proprietà intellettuale.
Per quanto riguarda il settore della formazione superiore, ovvero università e istituzioni dell'alta formazione artistica, sarà incoraggiata ogni forma di cooperazione e di scambio di informazioni ed esperienze, nonché l'organizzazione di convegni e seminari e la realizzazione di ricerche congiunte.
Per il settore ricerca sarà incoraggiata la cooperazione scientifica e tecnologica, sia nel settore delle scienze di base, sia delle scienze applicate allo sviluppo tecnologico. Questa si realizzerà attraverso la mobilità di ricercatori, condivisione di studi e documenti scientifici e tecnici e l'attuazione di progetti di ricerca in selezionate aree di interesse comune.
Per il settore dell'istruzione, entrambe le parti incoraggeranno cooperazione educativa tra istituzioni scolastiche del secondo ciclo (licei, istituti tecnici e professionali), al fine di favorire la conoscenza reciproca delle peculiarità culturali, nonché dei sistemi scolastici, piani di studio, curricula e metodi di insegnamento.
Sarà altresì favorita la cooperazione tra istituzioni, associazioni e centri culturali di entrambi i Paesi. A tali istituzioni verrà accordato un trattamento di favore, al fine di agevolare la cooperazione tra di esse, conformemente alle leggi e ai regolamenti applicabili nel Paese ospitante.
Nell'ambito delle disposizioni generali di cui all'articolo 6 dell'Accordo merita, infine, segnalare l'istituzione di una commissione mista ad hoc, incaricata di elaborare programmi pluriennali dettagliati e definire i settori prioritari e le condizioni finanziarie operative per la cooperazione.
Passando al disegno di legge di ratifica, esso consta di quattro articoli.
In particolare, l'articolo 3 prevede che agli oneri derivanti dalle spese di missione, valutati in 10.720 euro ogni tre anni a decorrere dall'anno 2026, nonché alle rimanenti spese connesse all'attuazione dell'Accordo medesimo, pari a euro 231.620 annui a decorrere dall'anno 2024, si provvede mediante riduzione, per euro 231.620 annui per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e per euro 242.340 annui a decorrere dall'anno 2026, delle proiezioni dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle finanze per l'anno 2023, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.
PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire il rappresentante del Governo, Sottosegretario Silli, che si riserva.
Non essendovi iscritti a parlare, dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali, avvertendo che non si darà luogo alle repliche.
Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
Discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Camerun, fatto a Yaoundé il 17 marzo 2016 (A.C. 1501-A?) (ore 14,30).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge n. 1501-A?: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Camerun, fatto a Yaoundé il 17 marzo 2016.
(Discussione sulle linee generali - A.C. 1501-A?)
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
La III Commissione (Affari esteri) si intende autorizzata a riferire oralmente.
Ha facoltà di intervenire il relatore, deputato Paolo Formentini.
PAOLO FORMENTINI, Relatore. Grazie, Presidente. Colleghi, Sottosegretario Silli, in premessa occorre ricordare che un disegno di legge di analogo contenuto è stato presentato al Senato nel corso della scorsa legislatura, ma non ha completato il suo iter di esame a causa della conclusione anticipata della legislatura stessa.
Nella relazione illustrativa che accompagna il disegno di legge si sottolinea la crescente intensità delle relazioni fra i due Paesi in materia di insegnamento universitario, formazione tecnica e insegnamento della lingua italiana. Ricco di risorse naturali e di un riconosciuto capitale umano, il Camerun è alla ricerca del trasferimento di conoscenze necessario per passare da un'economia ancora prevalentemente basata sull'esportazione di materie prime e derrate agricole ad un'economia di trasformazione industriale. Ciò lo rende complementare e, di fatto, partner dell'Italia, anche grazie ai vantaggi previsti dal quadro normativo camerunense introdotto a partire dal 2013.
Venendo ai contenuti dell'intesa, che si compone di 17 articoli, l'articolo 1 definisce i settori di intervento che riguardano lo sviluppo dei sistemi di istruzione superiore in campo scientifico, tecnologico, letterario, culturale, artistico e sportivo, nonché dell'informazione, in modo da contribuire ad una migliore conoscenza reciproca tra i popoli dei due Stati e tra le loro culture.
Gli articoli 2 e 3 prevedono che ciascuna Parte contraente valuti la possibilità di introdurre nei propri programmi di insegnamento nozioni che permettano una migliore conoscenza dell'altra Parte e che le medesime Parti avviino discussioni finalizzate alla definizione delle equipollenze tra i diplomi e i titoli universitari rilasciati dai due Paesi. L'articolo 4 offre, nel limite delle risorse a disposizione, borse di studio e di perfezionamento nei settori concordati tra le Parti.
L'articolo 5 garantisce agli specialisti, agli universitari, ai ricercatori e agli insegnanti di ciascuna Parte l'accesso a biblioteche, archivi, musei, laboratori di ricerca e organismi culturali dell'altra Parte e favorisce la collaborazione tra le rispettive istituzioni archivistiche. L'articolo 6 favorisce la collaborazione nel settore museale e nella conservazione del patrimonio culturale e artistico nonché gli scambi di libri, riviste e oggetti diversi da quelli presenti nei musei.
Ulteriori impegni riguardano la collaborazione tecnica e lo scambio di programmi culturali tra le stazioni radio e la televisione, lo scambio e la diffusione di materiale di interesse educativo o documentario, la cooperazione nel campo delle arti dello spettacolo, lo scambio di esperti e artisti per spettacoli, la collaborazione sportiva, gli scambi nel settore giovanile e in ambito giornalistico. A una Commissione mista, destinata a riunirsi alternativamente in Italia e in Camerun, viene demandato il compito di esaminare il progresso della cooperazione culturale, scientifica e tecnologica bilaterale e di stipulare protocolli esecutivi pluriennali.
Gli articoli conclusivi dell'intesa bilaterale pongono una clausola di salvaguardia dei rispettivi ordinamenti e definiscono le modalità di risoluzione delle eventuali controversie interpretative o applicative dell'Accordo e i termini per l'entrata in vigore, per la durata e la denuncia. In conclusione, auspico una rapida approvazione del provvedimento, che si inserisce a pieno titolo nella strategia di cooperazione con il continente africano delineata nel Piano Mattei, in particolare nel filone di valorizzazione del capitale umano.
PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire il rappresentante del Governo, Sottosegretario Silli: si riserva di farlo successivamente.
È iscritto a parlare il deputato Loperfido. Ne ha facoltà.
EMANUELE LOPERFIDO (FDI). Grazie, Presidente. Gentili colleghi, il presente Accordo, fatto a Yaoundé il 17 marzo 2016, mira a sviluppare cooperazione in campo culturale, scientifico e tecnico, prevedendo partenariati nel settore dell'istruzione, della ricerca, delle arti, dello sport, della museografia e della conservazione del patrimonio culturale. Sono previsti scambi accademici, borse di studio, accesso reciproco a biblioteche e archivi, oltre a programmi congiunti tra università, centri di ricerca e istituzioni culturali, coordinati da una Commissione mista culturale e scientifica.
È un Accordo che conferma, quindi, la volontà del Governo Meloni di rafforzare i legami con i Paesi africani anche sul piano culturale e scientifico, promuovendo la formazione e lo sviluppo reciproco come strumenti strategici di cooperazione e di crescita condivisa.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
(Repliche - A.C. 1501-A?)
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore: rinuncia.
Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo: rinuncia.
Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
Discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Atto di Ginevra dell'Accordo di Lisbona sulle denominazioni d'origine e le indicazioni geografiche, fatto a Ginevra il 20 maggio 2015 (A.C. 1502-A?) (ore 14,35).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge n. 1502-A?: Ratifica ed esecuzione dell'Atto di Ginevra dell'Accordo di Lisbona sulle denominazioni d'origine e le indicazioni geografiche, fatto a Ginevra il 20 maggio 2015.
(Discussione sulle linee generali - A.C. 1502-A?)
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
La III Commissione (Affari esteri) si intende autorizzata a riferire oralmente.
Ha facoltà di intervenire il relatore, deputato Paolo Formentini.
PAOLO FORMENTINI, Relatore. Grazie, Presidente. In premessa occorre ricordare che l'Accordo di Lisbona, adottato nel 1958 e modificato nel 1967 con l'Atto di Stoccolma, è amministrato dall'Ufficio internazionale dell'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, che attualmente detiene e gestisce il registro internazionale delle denominazioni di origine.
Gli Stati che ne sono parte formano un'Unione particolare, nell'ambito dell'Unione per la protezione della proprietà industriale, istituita dalla Convenzione di Parigi del 1883, finalizzata a realizzare un sistema che consenta alle denominazioni di origine protetta di beneficiare di un'unica registrazione internazionale e di essere tutelate da qualsiasi usurpazione o imitazione in tutti gli altri Paesi facenti parte dell'Unione medesima, in aggiunta alla protezione generale garantita dalla Convenzione di Parigi. Segnalo che, a partire dal 1970, l'Italia ha registrato 174 denominazioni di origine ai sensi dell'Accordo di Lisbona.
Tali registrazioni sono state effettuate sia attraverso i consorzi di tutela riconosciuti dal Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, sia per iniziativa del medesimo Ministero. In considerazione del numero limitato di Stati che fino ad allora erano entrati a far parte del sistema istituito dall'Accordo di Lisbona, nel 2009 è stato avviato un processo di revisione per aggiornare il testo e renderlo più attraente per gli Stati membri dell'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, fermi restando i principi e gli obiettivi dell'Accordo del 1958.
In base all'Atto di Ginevra oggetto della presente ratifica, le Parti contraenti dell'Accordo di Lisbona possono ottenere la protezione delle loro denominazioni di origine in più Paesi con una sola domanda di registrazione internazionale, redatta in una delle lingue ufficiali dell'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, pagando una sola tassa di deposito. Gli altri membri dell'Accordo, entro un anno dalla notifica della registrazione, possono, con il loro silenzio-assenso, impegnarsi alla protezione delle denominazioni di origine in questione da usurpazioni e imitazioni nel loro territorio, ovvero rifiutare la protezione dichiarando le motivazioni, anche ai fini di un possibile appello dell'avente diritto volto alla revoca del rifiuto.
Lo scopo principale dell'Atto di Ginevra è quello di rafforzare il sistema di registrazione e protezione internazionale creato dall'Accordo di Lisbona attraverso: l'estensione dell'ambito di applicazione, assicurando all'intera categoria delle indicazioni geografiche la protezione che l'Accordo di Lisbona riserva alle sole denominazioni di origine; l'estensione della portata sostanziale della protezione, così da comprendere nella tutela, oltre alle usurpazioni, alle imitazioni e ad altre condotte contrarie alla protezione, anche altre forme di abuso particolarmente diffuse e dannose non previste dall'Accordo di Lisbona; l'allargamento del perimetro geografico della protezione, che viene perseguito ammettendo a partecipare al sistema di protezione non più solo gli Stati, ma anche le organizzazioni intergovernative, quali ad esempio l'Unione europea e l'Organizzazione africana della proprietà intellettuale.
L'Accordo è composto da 34 articoli, suddivisi in 7 capitoli, che disciplinano i profili generali, le forme di registrazione delle domande e le modalità di protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche, prevedendo l'impegno di ciascuna Parte contraente a proteggerle all'interno del proprio sistema giuridico, le procedure di revisione e le norme di funzionamento.
Il disegno di legge di ratifica consta di 5 articoli. In particolare, l'articolo 3 designa il Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste quale autorità nazionale competente per le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche dei prodotti agricoli, alimentari, del vino e delle bevande spiritose; per tutti gli altri prodotti l'autorità designata è il Ministero delle Imprese e del made in Italy.
PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire il rappresentante del Governo: si riserva.
È iscritto a parlare il deputato Loperfido. Ne ha facoltà.
EMANUELE LOPERFIDO (FDI). Grazie, Presidente. Gentili colleghi, è un atto, questo dell'Accordo di Lisbona fatto a Ginevra il 20 maggio 2015, che rafforza la protezione internazionale delle produzioni tipiche legate al territorio, in particolare quelle agroalimentari e vitivinicole, attraverso il riconoscimento delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche. L'intesa intende estendere la tutela a nuove forme di abuso e contraffazione, ammettendo la partecipazione delle organizzazioni intergovernative, come l'Unione europea, e garantisce maggiore difesa del made in Italy, che conta oltre 170 denominazioni già registrate sui mercati globali.
È un Accordo, quindi, che conferma l'impegno del Governo Meloni nel tutelare e valorizzare le eccellenze agroalimentari italiane, rafforzando la competitività internazionale del made in Italy, assicurando benefici reciproci nei rapporti commerciali con gli altri Paesi.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
(Repliche - A.C. 1502-A?)
PRESIDENTE. Hanno facoltà di replicare il relatore e il Sottosegretario Silli, che vi rinunciano.
Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
Discussione del disegno di legge: S. 1262 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica della Costa d'Avorio in materia di migrazione e di sicurezza, fatto ad Abidjan il 22 marzo 2023 (Approvato dal Senato) (A.C. 2188?) (ore 14,40).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 2188: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica della Costa d'Avorio in materia di migrazione e di sicurezza, fatto ad Abidjan il 22 marzo 2023.
(Discussione sulle linee generali - A.C. 2188?)
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
La III Commissione (Affari esteri) si intende autorizzata a riferire oralmente.
Ha facoltà di intervenire il relatore, deputato Dimitri Coin.
DIMITRI COIN, Relatore. Grazie, Presidente. L'intesa in esame è finalizzata a promuovere, sviluppare e rafforzare la cooperazione strategica e operativa di polizia fra i due Paesi, per prevenire e contrastare la criminalità ed il terrorismo. Infatti, nel contesto di crescente instabilità e di insicurezza della regione del Sahel, la Costa d'Avorio ha intrapreso importanti sforzi per contrastare la minaccia terroristica che dal Sahel rischia di propagarsi agli Stati del Golfo di Guinea.
Va ricordato a tale proposito che, in occasione di una visita compiuta dal Ministro Piantedosi nel giugno del 2024, è stato avviato il progetto CIVIT, realizzato in collaborazione con l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, che prevede la costruzione di posti di polizia alle frontiere con la Liberia e con il Mali e la formazione degli operatori di polizia della Costa d'Avorio, per contrastare la tratta di esseri umani e il traffico di migranti.
Più nel dettaglio, l'Accordo è composto da un preambolo, da 14 articoli e da un allegato, secondo uno schema classico di accordo quadro per i progetti di cooperazione. L'intesa individua nel Ministero dell'Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza, per la parte italiana, e nel Ministero dell'Interno e della sicurezza, per la parte ivoriana, le autorità nazionali competenti all'attuazione dell'Accordo.
Vengono poi elencati i principali settori di cooperazione, tra cui la criminalità organizzata transnazionale, i reati contro la persona e il patrimonio, la tutela della salute, la produzione e il traffico illecito di sostanze stupefacenti, la tratta di persone, i traffici illeciti di migranti e di armi, la criminalità informatica, i reati finanziari, i reati contro il patrimonio culturale e l'ambiente, la corruzione, la pirateria, la contraffazione alimentare e la prevenzione e repressione del terrorismo.
L'Accordo disciplina, inoltre, le forme di cooperazione bilaterale, includendovi lo scambio di informazioni, l'analisi sulle fenomenologie delittuose di comune interesse, il coordinamento di tecniche investigative e la cooperazione strategica.
Ulteriori articoli disciplinano le modalità di attuazione della collaborazione e le circostanze per opporvi un rifiuto, le misure per l'esecuzione delle richieste di collaborazione e la tutela dei dati personali delle persone coinvolte.
Ad un Comitato congiunto di cooperazione strategica è affidato il compito di valutare e migliorare la collaborazione bilaterale in materia.
Il testo definisce infine gli aspetti finanziari delle intese bilaterali, le lingue di lavoro, le modalità di composizione di eventuali controversie interpretative o applicative e i termini per la sua entrata in vigore e per la sua durata, oltre che le modalità di emendarne i contenuti.
Quanto al disegno di legge di ratifica, già approvato dal Senato l'8 gennaio 2025, esso si compone di 4 articoli. In particolare, l'articolo 3 reca gli oneri finanziari, valutati in 138.478 euro annui a decorrere dall'anno 2025, imputabili alle spese di missione e di viaggio per lo svolgimento delle visite ufficiali e gli incontri operativi previsti nel quadro della cooperazione bilaterale. Agli eventuali ulteriori oneri derivanti dalle spese di esecuzione delle richieste di assistenza si farà fronte con apposito provvedimento legislativo.In conclusione, auspico una rapida approvazione dell'intesa in esame, che si inquadra nel contesto delle iniziative bilaterali ed europee che il nostro Paese deve promuovere per assicurare un'efficace azione di contrasto alle minacce poste dall'immigrazione irregolare e dalla criminalità transnazionale.
PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire il rappresentante del Governo, che vi rinuncia.
È iscritto a parlare il deputato Loperfido. Ne ha facoltà.
EMANUELE LOPERFIDO (FDI). Grazie, Presidente. Gentili colleghi, l'Accordo tra Italia e Costa d'Avorio mira a rafforzare la cooperazione bilaterale in materia di sicurezza e gestione dei flussi migratori, prevede il contrasto congiunto a criminalità organizzata transnazionale, terrorismo, tratta di esseri umani, traffico di migranti, armi e stupefacenti, nonché alla corruzione e alla criminalità informatica.
L'Accordo disciplina scambi di informazioni, tecniche investigative comuni e la costituzione di gruppi di lavoro congiunti, in un quadro di reciproca assistenza bilaterale.
Il presente Accordo, quindi, conferma ulteriormente l'impegno del Governo Meloni nel consolidare partenariati strategici con i Paesi africani, rafforzando la collaborazione in materia migratoria e di sicurezza, per garantire benefici concreti e reciproci tanto all'Italia quanto alla Costa d'Avorio.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
(Repliche - A.C. 2188?)
PRESIDENTE. Hanno facoltà di replicare il relatore e il rappresentante del Governo, che vi rinunciano.
Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
Discussione del disegno di legge: S. 1352 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo del Giappone in materia di vacanza-lavoro, fatto a Roma il 2 maggio 2022 (Approvato dal Senato) (A.C. 2292?) (ore 14,45).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 2292: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo del Giappone in materia di vacanza-lavoro, fatto a Roma il 2 maggio 2022.
(Discussione sulle linee generali - A.C. 2292?)
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
La III Commissione (Affari esteri) si intende autorizzata a riferire oralmente.
Ha facoltà di intervenire il relatore, deputato Eugenio Zoffili.
EUGENIO ZOFFILI, Relatore. Grazie, Presidente. Colleghi deputati, signor Sottosegretario, l'Accordo in esame intende rafforzare i legami tra Italia e Giappone, facilitando per i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni l'acquisizione di una migliore comprensione della cultura, della società e delle lingue dei due Paesi, attraverso un'esperienza di viaggio, di lavoro e di vita all'estero. È un provvedimento, è un Accordo, Presidente, che merita una particolare attenzione, perché è una bella, nuova e utile opportunità per i nostri ragazzi, per i nostri giovani.
Venendo all'articolato, il testo, composto da 7 articoli, specifica innanzitutto i requisiti e le condizioni per l'ottenimento del visto per vacanza-lavoro rilasciato a titolo gratuito. Tra questi ci sono un'età compresa tra i 18 e i 30 anni, entrare nel Paese ospitante principalmente allo scopo di trascorrervi una vacanza, non essere accompagnati da persone a carico e disporre delle sostanze necessarie a mantenersi nel Paese ospitante, nonché di un'assicurazione medica.
Il testo disciplina, quindi, le modalità per la presentazione della domanda di visto-lavoro per il tramite dell'ambasciata o del consolato del Paese ospitante e fissa la durata massima del soggiorno.
Più in dettaglio, l'articolo 3 indica la possibilità per i cittadini italiani in possesso di visti vacanza-lavoro di rimanere in Giappone per un periodo di un anno, potendo anche esercitare un'attività professionale senza permesso di lavoro, come attività accessoria delle loro vacanze. Lo stesso vale per i cittadini giapponesi, che possono svolgere un'attività professionale, non necessariamente presso lo stesso datore di lavoro, per un periodo non superiore ai sei mesi.
L'Accordo stabilisce, poi, che ciascuna parte determini annualmente il numero di visti per vacanza-lavoro, notificandolo all'altra parte, all'altro Paese, tramite i canali diplomatici e che i beneficiari di tale possibilità di soggiorno siano soggetti alle leggi e ai regolamenti in vigore nel Paese ospitante.
Da ultimo, vengono disciplinate le modalità di entrata in vigore dell'intesa e la risoluzione di eventuali controversie interpretative o applicative e le procedure per emendare il contenuto dell'Accordo per eventuali sospensioni e per il recesso.
Quanto al disegno di legge di ratifica, già approvato dal Senato il 5 marzo scorso, esso si compone di 4 articoli. In particolare, l'articolo 3 contiene una clausola di invarianza finanziaria, in base alla quale dall'attuazione della legge di autorizzazione alla ratifica non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
In conclusione, Presidente, auspico una rapida approvazione dell'intesa in esame, che contribuirà a rafforzare le già solide relazioni con il Giappone, che è un partner essenziale dell'Indo-Pacifico, una regione che sta assumendo un peso sempre più di rilievo negli equilibri geostrategici e geopolitici globali.
PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire il rappresentante del Governo, che vi rinuncia.
È iscritto a parlare il deputato Loperfido. Ne ha facoltà.
EMANUELE LOPERFIDO (FDI). Grazie, Presidente. L'accordo tra Italia e Giappone in materia di vacanza-lavoro, fatto a Roma il 2 maggio 2022, favorisce la mobilità giovanile tra i due Paesi, consente ai cittadini tra i 18 e i 30 anni di soggiornare fino a un anno, combinando esperienze di viaggio e lavoro senza necessità di permesso specifico. L'intesa assicura pari opportunità ai giovani dei due Paesi, con regole semplici e comuni per l'ottenimento del visto gratuito, tutelando le condizioni di lavoro e prevedendo un numero annuale di partecipanti stabilito congiuntamente. Testimonia, quindi, l'impegno del Governo Meloni nel rafforzare le relazioni bilaterali con il Giappone, offrendo nuove opportunità di crescita culturale e professionale ai giovani di entrambi i Paesi, in un'ottica di reciproco beneficio.
In conclusione, Presidente, colleghi, il gruppo di Fratelli d'Italia sostiene con convinzione le ratifiche che rafforzano la cooperazione dell'Italia in settori strategici, dalla sicurezza alla gestione dei flussi migratori, dalla mobilità giovanile alla diplomazia culturale e scientifica, fino alla tutela del patrimonio agroalimentare, consolidando la credibilità internazionale del nostro Paese e aprendo nuove prospettive di crescita e sviluppo condiviso con i partner coinvolti.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
(Repliche - A.C. 2292?)
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore, deputato Zoffili, se lo ritiene: rinuncia. Ha facoltà di replicare il Sottosegretario Silli, che rinuncia. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
Ordine del giorno della prossima seduta.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.
Mercoledì 10 settembre 2025 - Ore 15:
1. Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata .
(ore 16,15)
2. Seguito della discussione delle mozioni Zanella ed altri n. 1-00462, Riccardo Ricciardi ed altri n. 1-00481, Boschi ed altri n. 1-00482 e Richetti ed altri n. 1-00483 concernenti iniziative volte a contrastare l'aumento delle spese militari a favore di politiche in campo sociale e ad aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari .
3. Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge:
PASTORELLA ed altri; CENTEMERO ed altri; AMICH ed altri; ASCANI ed altri; IARIA ed altri: Delega al Governo per l'organizzazione, la realizzazione, lo sviluppo e il potenziamento dei centri di elaborazione dati. (C. 1928?-2083?-2091?-2152?-2194-A?)
Relatore: AMICH.
4. Seguito della discussione dei disegni di legge:
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Regno del Bahrein sulla cooperazione nei settori della cultura, dell'istruzione, della scienza, della tecnologia e dell'informazione, fatto a Roma il 4 febbraio 2020. (C. 1451-A?)
Relatore: LOPERFIDO.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Camerun, fatto a Yaoundé il 17 marzo 2016. (C. 1501-A?)
Relatore: FORMENTINI.
Ratifica ed esecuzione dell'Atto di Ginevra dell'Accordo di Lisbona sulle denominazioni d'origine e le indicazioni geografiche, fatto a Ginevra il 20 maggio 2015. (C. 1502-A?)
Relatore: FORMENTINI.
S. 1262 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica della Costa d'Avorio in materia di migrazione e di sicurezza, fatto ad Abidjan il 22 marzo 2023 (Approvato dal Senato). (C. 2188?)
Relatore: COIN.
S. 1352 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo del Giappone in materia di vacanza-lavoro, fatto a Roma il 2 maggio 2022 (Approvato dal Senato). (C. 2292?)
Relatore: ZOFFILI.
La seduta termina alle 14,55.