XIX LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 517 di giovedì 24 luglio 2025

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SERGIO COSTA

La seduta comincia alle 9,20.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.

Invito il deputato Segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

ROBERTO GIACHETTI, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.

PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.

(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla seduta odierna sono complessivamente 89, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta in corso (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,24).

PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di 5 e 10 minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sull'ordine dei lavori, l'onorevole Enrico Cappelletti. Ne ha facoltà.

ENRICO CAPPELLETTI (M5S). Grazie, Presidente. Io intervengo nuovamente per tornare a chiedere un'informativa urgente al Ministro Pichetto Fratin, relativamente alla questione sollevata dall'ultimo report ARERA sul mercato elettrico, il quale sembrerebbe confermare l'ipotesi che, negli anni 2023 e 2024, ci sia stata una manipolazione dei prezzi da parte degli operatori, finalizzata a gonfiare le bollette elettriche.

Il fatto è molto grave per gli importi di cui stiamo parlando, perché stiamo parlando di diversi miliardi, ma anche perché dal costo dell'energia dipende la competitività delle nostre aziende, molte delle quali hanno dovuto chiudere o andare all'estero proprio per l'insostenibilità del costo dell'energia nel nostro Paese.

È vero che nell'audizione del presidente Besseghini, svoltasi ieri in Commissione attività produttive, è emerso che, fermo restando l'anomalo aumento dei prezzi, che, attenzione, è oggettivamente avvenuto, la responsabilità degli operatori e gli eventuali illeciti dovranno essere verificati caso per caso, perché, astrattamente, in alcuni casi potrebbero anche esserci delle giustificazioni tecniche. Ma rimane tutta e intatta la nostra preoccupazione rispetto a quanto è avvenuto, anche alla luce di queste quattro considerazioni: primo, ci chiediamo se le regole di funzionamento del mercato elettrico siano le più funzionali o non vi sia, piuttosto, la necessità di rafforzare i meccanismi di controllo e soprattutto di trasparenza.

Secondo: le bollette degli italiani sono già molto alte a causa di errori politico-strategici dell'Esecutivo. Sono stati posti ostacoli su ostacoli allo sviluppo delle fonti energetiche più economiche, cioè le FER, le fonti energetiche rinnovabili, e questo per non danneggiare le lobby del fossile. È stata fatta una propaganda martellante su tecnologie nucleari che non esistono e, forse, non esisteranno mai. Si è voluto fare dell'Italia l'hub del gas del Mediterraneo, cioè, guarda caso, proprio l'hub della forza energetica più costosa di tutte, e per forza che poi aumentano le bollette (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Insomma, il Governo ha fatto in tema di politica energetica un mix assurdo di propaganda, misure inutili e perfino dannose. E il risultato? Il risultato è sotto gli occhi di tutti, il risultato è che le imprese e le famiglie pagano in Italia le tariffe più alte d'Europa.

Terzo punto: i fatti che l'indagine ARERA ha messo in luce su larga scala in Italia sono accaduti, similarmente, anche in altri Paesi europei, come la Spagna, la Gran Bretagna e la Francia, e per questo sono stati duramente sanzionati in quei Paesi. Questo è un ulteriore elemento di preoccupazione rispetto agli esiti dell'inchiesta di ARERA.

Quarto: qualche anno fa abbiamo assistito a uno scandalo analogo all'attuale. È un sostanziale precedente, quello dei cosiddetti “furbetti del dispacciamento”, per intenderci. Ebbene, il presidente Besseghini ieri ci ha ricordato che alcune somme sono state recuperate. Bene, ma in quel caso ci sono state grosse pecche in fase istruttoria, ci sono stati tempi abnormi e inaccettabili. Si impone, quindi, un cambio di velocità per non ricadere ancora una volta nello stesso errore. A fronte di tutto questo, il Ministro Pichetto Frattin dichiara alla stampa di non voler venire a riferire in Aula su questo argomento, e questo in quanto ARERA è un'autorità indipendente, su cui non intende rispondere.

Ma noi, Presidente, crediamo invece che la tutela dei cittadini rispetto ai costi dell'energia fuori controllo dovrebbe essere una preoccupazione del Ministro. Noi crediamo che al Ministro spetti sempre il compito di controllare ed eventualmente intervenire. Il Ministro potrebbe chiedere, ad esempio, ad ARERA di rafforzare le indagini e i monitoraggi per accertare quanto è avvenuto ed individuare gli strumenti sanzionatori, ma chi dovrebbe intervenire, poi, con eventuali modifiche normative e regolatorie, se non il Ministro e il Parlamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)?

Il Ministro Pichetto Fratin dovrebbe quindi venire in Aula senza indugio a spiegare quali iniziative intende assumere per assicurare più efficaci meccanismi e garanzie di controllo, posto che, per una scarsa concorrenza, correttezza e trasparenza del mercato elettrico, comportamenti illeciti appaiono suscettibili di ripresentarsi anche oggi e all'infinito. D'altra parte, la Presidente Meloni, diversamente da Pichetto Fratin, ha dichiarato a Confindustria che il Governo sta lavorando, proprio testuale: “stiamo anche lavorando a un'analisi del funzionamento del mercato italiano per comprendere se eventuali anomalie nella formazione del prezzo unico nazionale possano essere la causa di aumenti ingiustificati, perché sarebbe inaccettabile (…)”. Parole della Presidente del Consiglio.

Dunque, abbiamo la Presidente del Consiglio che dichiara che il suo Governo sta intervenendo, ma abbiamo il Ministro, che ho interrogato io 2 giorni fa in Commissione, che, per voce della Vice Ministra Gava, dichiara l'esatto contrario della Meloni, cioè che, al massimo, monitoreranno e nel frattempo non sanno cosa fare. Questa è la risposta data dalla Vice Ministra Gava in Commissione attività produttive (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle): sorveglieremo, vedremo. Esattamente il contrario di quello che ha detto la Meloni a Confindustria.

Concludo, Presidente. Il Governo, nell'interesse dei cittadini, dovrebbe stimolare il Collegio attuale, pur nella sua indipendenza, di ARERA, a fissare date certe per la prosecuzione dell'azione e vigilare che l'attività continui anche con il nuovo Collegio. Il Governo dovrebbe, inoltre, anche adottare azioni proprie, come, ad esempio, sostenere fino in fondo il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello delle rinnovabili, allo scopo di calmierare i comportamenti speculativi. E, soprattutto, dovrebbe dire come intende restituire le risorse illecitamente sottratte ai cittadini e alle imprese.

Per questi motivi, chiediamo che il Ministro Pichetto Fratin venga a dare spiegazioni in Parlamento. Poi, se i rilievi di ARERA dovessero essere confermati, ebbene, lo scandalo sarebbe così grande che, forse, il Ministro potrebbe anche riflettere se sia il caso di ripensare al proprio ruolo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Non essendo ancora decorso il termine di preavviso previsto per le votazioni con il procedimento elettronico, sospendo la seduta fino alle ore 9,35.

La seduta, sospesa alle 9,30, è ripresa alle 9,40.

Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 96, recante disposizioni urgenti per l'organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, nonché ulteriori disposizioni urgenti in materia di sport (A.C. 2488-A?).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 2488-A?: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 96, recante disposizioni urgenti per l'organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, nonché ulteriori disposizioni urgenti in materia di sport.

Ricordo che nella seduta del 23 luglio si è conclusa la discussione sulle linee generali e il rappresentante del Governo è intervenuto in sede di replica, mentre il relatore vi ha rinunciato.

(Esame dell'articolo unico - A.C. 2488-A?)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione e delle proposte emendative riferite agli articoli del decreto-legge (Vedi l'allegato A).

Le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri (Vedi l'allegato A), che sono in distribuzione.

Se nessuno chiede di intervenire sul complesso delle proposte emendative, invito il relatore e la rappresentante del Governo ad esprimere il parere.

FABIO ROSCANI, Relatore. Grazie, Presidente. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti 1.1001 e 1.1000 Iezzi, a pagina 2 del fascicolo.

Si considera accantonato l'emendamento 4.01000 Bof, a pagina 6 del fascicolo.

Il parere si intende contrario su tutte le altre proposte emendative.

PRESIDENTE. Il Governo?

MATILDE SIRACUSANO, Sottosegretaria di Stato per i Rapporti con il Parlamento. Parere conforme al relatore.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 1.1 Casu. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.1 Casu, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 1).

Passiamo all'emendamento 1.1001 Iezzi. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.1001 Iezzi, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 2).

Passiamo all'emendamento 1.1000 Iezzi. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.1000 Iezzi, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 3).

Passiamo all'emendamento 2.2 Amato. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.2 Amato, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 4).

Passiamo all'articolo aggiuntivo 2.01 Zanella. Ha chiesto di parlare l'onorevole Zanella. Ne ha facoltà.

LUANA ZANELLA (AVS). Grazie, Presidente. Questo articolo aggiuntivo prevede un intervento necessario, urgente. Qui si prevedono aumenti, nuove previsioni di spesa, eccetera, per tutto, ma per l'ambiente si trascura l'essenziale. Il Piano straordinario per il potenziamento di misure di monitoraggio e di messa in sicurezza del territorio dai rischi derivanti dalle colate detritiche, che si sono verificate nel corso delle ultime settimane nel territorio della valle del Boite, è un intervento che proponiamo almeno per quanto riguarda la copertura, con una previsione di spesa di 50 milioni di euro per quest'anno, e che va a porre un rimedio, ancorché non definitivo, a un problema enorme. Pensate che la strada, la SS 51 Alemagna, è ancora bloccata per molte ore; si può percorrere solo di giorno; è stata chiusa per giorni e giorni. È l'unica strada, se non vogliamo parlare dei vari passi di montagna, che fa comunicare Cortina con Belluno, Venezia e tutte le altre città della pianura e altrove.

Qui, signori e signore, sta succedendo di tutto. Le Dolomiti sono le sentinelle del cambiamento climatico (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra e di deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). La loro situazione, la scarsa - se non nulla ormai - tenuta del permafrost fa aumentare il fenomeno franoso che sappiamo essere caratteristico di questo territorio. Ebbene, tutte le opere che sono proposte non tengono in considerazione questo.

Noi, quindi, pretendiamo e andiamo anche incontro a una richiesta del presidente Zaia, che ha detto: quando passate di lì, tra San Vito di Cadore e Cortina d'Ampezzo in particolare, state attenti, perché c'è una montagna che si sta praticamente disfacendo e qui, soprattutto vicino a San Vito di Cadore, si è prevista anche una variante in funzione della viabilità e in vista sempre dei famosi Giochi olimpici, che non tiene in considerazione che, sul Ru Sec, si vuole fare e si è fatto un ponte in un luogo di cui ancora non si conoscono le caratteristiche geofisiche e il grado di sostenibilità di quell'opera.

Quindi mi appello al Governo perché metta veramente una mano sulla propria coscienza e anche sul proprio portafoglio, visto che temporaneamente ne dispone (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra e di deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 2.01 Zanella, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio), ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 5).

Passiamo all'emendamento 3.1000 Amato. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.1000 Amato, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 6).

Passiamo all'emendamento 3.4 Zanella. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.4 Zanella, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 7).

Passiamo agli identici emendamenti 4.1000 Berruto e 4.1001 Grippo. Ha chiesto di parlare l'onorevole Berruto. Ne ha facoltà.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Questo emendamento, che insiste sull'articolo 4, riguarda un tema che è quello che contraddistingue un po' tutto questo decreto e che riassumerei con un'immagine, ossia la rapacità, la voracità di occupazione di spazi e di poltrone nella governance, in questo caso, dei grandi eventi sportivi, perché - ricordo all'Aula - questo articolo prevede che nel comitato organizzatore Fondazione Milano-Cortina si passi dagli attuali 14 membri a un massimo di 18.

Ora, ci è stata data una spiegazione tecnica che, diciamo, si…

LAURA BOLDRINI (PD-IDP). Presidente, ma non si sente nulla!

PRESIDENTE. Colleghi, però per favore un po' di silenzio.

LAURA BOLDRINI (PD-IDP). Ma non si sente nulla!

PRESIDENTE. Ho chiesto il silenzio. Prego.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Grazie. Dicevo che ci è stata data una spiegazione tecnica, che è quella di mantenere l'equilibrio e la simmetria fra la componente sportiva - in questo caso con riferimento specifico al CONI - e la componente politica. Ora semplicemente faccio una domanda: del fatto che Giovanni Malagò non sarebbe più stato il presidente del CONI si sapeva da almeno tre mesi a questa parte, forse due mesi e mezzo. Perché questo emendamento - domanda retorica - è arrivato due giorni fa, se ricordo bene, nottetempo alle 20,30, a uffici chiusi, con apertura ai subemendamenti fino alle 9 del mattino successivo? Ripeto, a uffici chiusi. Poi è stato posticipato questo limite, ma poco cambia. Perché non vi siete accorti un po' prima che occorreva mantenere quella simmetria sapendo che il CONI avrebbe eletto un nuovo presidente, qualunque fosse stato? Certamente non sarebbe stato più Giovanni Malagò. Perché si è arrivati a ridosso di questa situazione proponendo questo emendamento in quel modo e in quella maniera? Ecco, la nostra risposta - ripeto - è il senso del nostro emendamento; ribadisco, voglio essere lucido, ho recepito la questione tecnica che ci è stata presentata, però mi fa pensare che o vi siete un po' distratti oppure siete arrivati, per l'ennesima volta, a ridosso per evitare, diciamo così, di sollevare un polverone.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Grippo. Ne ha facoltà.

VALENTINA GRIPPO (AZ-PER-RE). Presidente, sì, abbiamo anche noi presentato un analogo emendamento per le ragioni che ha illustrato il collega Berruto, fra l'altro, in un ambito nel quale - la Sottosegretaria e il Ministro lo sanno - Azione ha collaborato, nella fase emendativa, a migliorare questo testo e ne condivide l'impianto in larga misura e nella parte in cui porta valore sui territori e realizza grandi eventi sportivi. Ciò nondimeno, riteniamo che non aiuti questo processo il fatto che, nottetempo, con riferimento al Comitato, costituito da 14 persone, con un emendamento fatto alle 21 e con termine per i subemendamenti la mattina dopo alle 8, poi spostato a più riprese… per qualche ragione ci sembra di capire che non ci fosse accordo nella maggioranza su come riuscire a dipanare la questione e la mattina dopo i rappresentanti miracolosamente diventano 14. Ecco, questo secondo me, non aiuta neanche il processo di una norma che, invece, è utile allo sport e abbiamo chiesto di riflettere se sopprimerlo. Ci sembra di capire che il parere sia contrario e riteniamo che questo sia un errore da parte del Governo.

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 4.1000 Berruto e 4.1001 Grippo, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 8).

Passiamo all'emendamento 4.5 Faraone. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.5 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 9).

Passiamo all'emendamento 4.1002 Zanella. Ha chiesto di parlare l'onorevole Zanella. Ne ha facoltà.

LUANA ZANELLA (AVS). Grazie, Presidente. Questo è un emendamento che va spiegato, perché qui siamo alle solite. L'oggetto è la Simico, la società Milano-Cortina, che ha il compito di organizzare, realizzare e concretizzare le infrastrutture in funzione dei Giochi olimpici del 2026.

Ora, la Corte dei conti, con determina del 17 aprile 2025, rileva: “Nel quadro dell'organizzazione societaria, si evidenzia la particolarità della coincidenza in un unico soggetto delle figure di amministratore delegato, direttore generale e commissario straordinario, con conseguenze in ordine alla sommatoria dei benefici economici, stante il divieto di superamento del limite retributivo” previsto dalla normativa. Dunque, si rende necessario specificare che le deliberazioni dell'organo di amministrazione della Simico, aventi ad oggetto il conferimento degli incarichi di amministratore delegato e di direttore generale al medesimo soggetto, si interpretano nel senso che il cumulo delle retribuzioni e dei compensi soggiace alle disposizioni previste dall'articolo 11, comma 12, del decreto legislativo n. 175 del 2016.

In pratica, non soltanto la Corte dei conti ma anche l'Anac (l'Autorità anticorruzione) rileva che una concentrazione di poteri, di responsabilità e di funzioni in un unico soggetto - Fabio Saldini della Simico - è da sorvegliare. Per noi sarebbe stato da evitare, ma quantomeno non attribuite a un unico soggetto i compensi che sarebbero previsti per soggettività differenti (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.1002 Zanella, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 10).

Passiamo all'emendamento 4.1 Scotto. Ha chiesto di parlare l'onorevole Scotto. Ne ha facoltà.

ARTURO SCOTTO (PD-IDP). Molto rapidamente. Dando parere negativo a questo emendamento, il Governo sta dicendo che i lavoratori e le lavoratrici, che saranno la spina dorsale di questo evento, il giorno dopo saranno senza alcuna forma di protezione, senza alcuna forma di paracadute. E parliamo di migliaia di donne e di uomini: saranno quelli che consentiranno queste Olimpiadi.

Noi proponiamo, con questo emendamento, un piano: un piano per l'area occupazione e per il reimpiego, per la salvaguardia dei livelli occupazionali a sostegno delle imprese e della loro continuità e, soprattutto, un inserimento nei programmi di formazione. Penso che sia utile che il Governo ci ripensi. Credo che sia un errore negare a questi lavoratori la possibilità, il giorno dopo, di avere una continuità occupazionale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.1 Scotto, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio), ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 11).

Dovremmo a questo punto passare all'articolo aggiuntivo 4.01000 Bof, che è accantonato. Quindi chiedo al relatore, l'onorevole Roscani, come intenda procedere. Prego.

FABIO ROSCANI, Relatore. Sì, grazie, Presidente. Chiedo una sospensione di venti minuti ai fini di convocare il Comitato dei nove.

PRESIDENTE. Anche la Commissione bilancio immagino, certo. Quindi, il Comitato dei nove e la Commissione bilancio.

L'onorevole Berruto vuole intervenire sull'ordine dei lavori, immagino.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Sull'ordine dei lavori, Presidente. Non entro nel merito di questo emendamento, che è agghiacciante. Ognuno può leggerlo e semplicemente ricorda che viene d'autorità trasformata la società Infrastrutture Milano Cortina, che dovrebbe terminare il suo compito - finisco la premessa, per poi arrivare all'ordine dei lavori - e viene trasformata in una società che prosegue la sua attività fino al 2033, così.

PRESIDENTE. Prego.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Però, l'intervento sull'ordine dei lavori si riferisce al fatto che, nella nostra Commissione, è da 2 settimane abbondanti che siamo continuamente convocati e sconvocati. Su questo emendamento, come su altri, c'è stata una sequenza di inviti al ritiro infinita, compreso questa mattina. Nel Comitato dei nove di questa mattina, la prima versione su questo emendamento era un invito al ritiro, poi successivamente è stato accantonato. Ora, sono passate 3 settimane, siamo stati convocati e sconvocati continuamente: la risolvono i colleghi di maggioranza in 20 minuti?

Credo allora che quest'Aula e il lavoro dei commissari e il lavoro dei parlamentari meriti un rispetto proprio sulla forma e sul metodo che si utilizza. Ribadisco, in questo momento non parlo del contenuto dell'emendamento, perché le idee ce le abbiamo molto chiare (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sempre sull'ordine dei lavori, l'onorevole Amato. Ne ha facoltà.

GAETANO AMATO (M5S). Grazie, Presidente. Mi associo a quello che ha detto l'onorevole Berruto. Noi stamattina, alle 9, abbiamo avuto un Comitato dei nove. Siamo andati e il parere del relatore su questo emendamento era ritiro; due secondi prima che finisse la riunione ci hanno detto “è accantonato”. È vero che stiamo facendo questo da 3 settimane: ritiro, accantonato. Quando chiediamo gli accantonamenti, noi della minoranza, non c'è possibilità; li chiedono la maggioranza, quelli da ritirare vengono accantonati.

Non credo che si possa andare avanti così. Siamo in Aula, siamo alle votazioni e ancora adesso abbiamo un emendamento accantonato perché il Governo non ha deciso chi accontentare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), perché qui non si tratta più dei provvedimenti. Qui si tratta del fatto che deve passare il mio, deve passare il tuo, deve passare l'altro. Quindi questo tocca a me, questo tocca a te. Non possiamo però fare più questo giochino (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sempre sull'ordine dei lavori, la deputata Piccolotti. Ne ha facoltà.

ELISABETTA PICCOLOTTI (AVS). Grazie, Presidente. Anch'io mi unisco alle giuste contestazioni dei colleghi di PD e MoVimento 5 Stelle, perché sono giorni e giorni che assistiamo a un balletto imbarazzante intorno a questo emendamento. Si tratta di un balletto, tra inviti al ritiro, accantonamenti, conflitti interni, che la dice lunga sulla reale natura di questo provvedimento.

Volete raccontare che state lavorando per l'efficienza, l'efficacia e la grandezza dell'Italia (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra), ma la realtà è che c'è un gigantesco scontro di potere in atto tra pezzi della maggioranza e il tentativo, addirittura, di tenere in piedi strutture, che servono alla realizzazione di un'infrastruttura di un evento che si fa nel 2026, anche oltre, fino al 2033, meramente per ragioni di gestione del potere, di gestione di risorse economiche pubbliche, che vengono organizzate in maniera opaca.

Noi siamo assolutamente esterrefatti da quello che sta accadendo e chiediamo di non sospendere e di avere, invece, un parere immediato del relatore e della maggioranza, e di mettere al voto il più velocemente possibile questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).

PRESIDENTE. Se nessun altro intende intervenire sull'ordine dei lavori, accolgo la richiesta del relatore e sospendo la seduta fino alle ore 10,30.

La seduta, sospesa alle 10,10, è ripresa alle 10,37.

PRESIDENTE. La seduta è ripresa.

Ricordo che, prima della sospensione della seduta, l'Assemblea ha respinto l'emendamento 4.1 Scotto.

Avverto che la Commissione ha presentato l'emendamento 5.200, che è in distribuzione, con riferimento al quale il termine per la presentazione dei subemendamenti è fissato per le ore 11. Deve, pertanto, considerarsi accantonato, in attesa del decorso di tale termine, così come i restanti emendamenti riferiti all'articolo 5.

Rimane, altresì, accantonato l'articolo aggiuntivo 4.01000 Bof, in quanto la Commissione bilancio non ha espresso il prescritto parere.

Dobbiamo, quindi, passare all'emendamento 4.01001 Zanella (a pagina 6 del fascicolo), sul quale hanno chiesto di intervenire per una precisazione sul parere precedentemente formulato il relatore e la rappresentante del Governo. Sentiamo, prima, il parere del relatore e, poi, quello del Governo.

FABIO ROSCANI , Relatore. Grazie, Presidente, per modificare il parere dell'articolo aggiuntivo 4.01001 Zanella, con un parere favorevole, se riformulato, nel senso di considerare espunti il comma 1 e il comma 3.

PRESIDENTE. Chiedo al Governo.

MATILDE SIRACUSANO, Sottosegretaria di Stato per i Rapporti con il Parlamento. Conforme al relatore.

PRESIDENTE. Chiedo alla deputata Zanella se accetta questa riformulazione. L'accetta. Quindi, lo consideriamo con parere favorevole. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 4.01001 Zanella, come riformulato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 12).

Essendo accantonati tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 5, come poc'anzi detto, passiamo, a questo punto, all'articolo aggiuntivo 6.01000 Soumahoro (a pagina 7 del fascicolo).

Ha chiesto di parlare l'onorevole Berruto. Ne ha facoltà.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Grazie, Presidente, solo per sottoscrivere l'articolo aggiuntivo del collega Soumahoro.

PRESIDENTE. L'onorevole Grippo chiede la medesima cosa. L'onorevole Amato chiede la sottoscrizione per tutto il gruppo. Anche le onorevoli Prestipino, Gadda e Piccolotti chiedono di sottoscrivere per i rispettivi gruppi.

Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 6.01000 Soumahoro, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 13).

Passiamo all'emendamento 7.1 Berruto. Ha chiesto di parlare l'onorevole Berruto. Ne ha facoltà.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo sull'emendamento 7.1. Volevo soltanto ricordare all'Aula che la maggioranza ha appena votato contro un emendamento che evoca i principi di non discriminazione, pluralismo, diversità, inclusione e uguaglianza di genere, come stabilito dal codice etico del CIO (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e MoVimento 5 Stelle)! Se il Governo volesse tornare indietro su questo parere, saremmo pronti ad accettare la retromarcia. Credo sia veramente vergognoso.

Passo all'articolo 7, perché non vedo cenni da parte del Governo.

PRESIDENTE. No, il Governo vuole intervenire.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Ah, ok. Bene.

PRESIDENTE. Quindi, diamo la parola al Governo, allora.

MATILDE SIRACUSANO, Sottosegretaria di Stato per i Rapporti con il Parlamento. Sì, volevo specificare la motivazione per cui il parere del Governo era contrario su questo emendamento. Ovviamente, questo spirito è insito in tutte le attività poste in essere dal Ministero dello Sport, soprattutto nei grandi eventi. È chiaro che, però, con una proposta emendativa, bisogna definire cosa si intenda per la promozione di attività e quantificarle. È un emendamento generico che sembra più un ordine del giorno. Ripeto: è uno spirito già insito nell'attività del Ministero dello Sport in tutti i grandi eventi. Quindi sarà sicuramente espresso in molteplici situazioni. Tuttavia, per presentare una norma devi definire cosa intendi nello specifico per “promozione di eventi” e quantificarla, perché ogni evento ha un costo (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Fratelli d'Italia), semplicemente per questo, poi sul principio lo sottoscriviamo.

PRESIDENTE. Grazie, Governo. Se, dunque... Lei vuole intervenire, onorevole Berruto?

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Credo che la spiegazione che abbiamo ricevuto rispetto all'emendamento precedente si commenti da sola. Io credo non sia mai sufficiente ribadire che vanno rispettati i principi di non discriminazione, il pluralismo, la diversità e l'eguaglianza di genere.

Questo non è tanto specifico, perché le governance delle grandi manifestazioni sportive non brillano per l'equilibrio di genere, non dico parità di genere, ma almeno equilibrio.

Vado all'articolo 7 e, anche qui, torniamo sulla parola chiave che connota questo decreto, che è la parola: voracità o rapacità.

Noi come richiesto in audizione dal sindaco Manfredi di Napoli che, giustamente, ci ha stimolato su questo aspetto, chiediamo con questo emendamento che il numero dei componenti che riguarda la governance della manifestazione, che ovviamente siamo ben felici che arrivi nel nostro Paese e che abbia un impatto positivo e una ricaduta economica sui territori - e mi riferisco all'America's Cup di Napoli nel 2027 -, possa prevedere all'interno di quella governance due posizioni, che sono: una, quella di un rappresentante della città metropolitana, perché, naturalmente, stiamo parlando di manifestazioni di impatto planetario, che andranno oltre l'impatto che avranno sul sito di gara, che sarà quello di Bagnoli; l'altro, quello della regione.

Ora, anche qui - e poi immagino interverranno i miei colleghi che hanno presentato emendamenti analoghi successivamente - ci è stata data una spiegazione tecnica, ovvero che il comitato degli 11 componenti deve rispettare un equilibrio definito dal defender, in questo caso Emirates Team New Zealand. Abbiamo mantenuto questo emendamento, comunque, e, naturalmente, lo dico in anticipo, sottoscriviamo gli emendamenti successivi, che insistono sullo stesso tema dei nostri colleghi, perché anche in questo caso riteniamo inaudito che, su una manifestazione del genere, che ha un impatto planetario, lo ripeto, il rappresentante della regione sia fuori dal tavolo, anche organizzativo e gestionale, di un evento come questo. Quindi, anche in questo caso, immagino non ci sarà un cambiamento del parere per questa spiegazione tecnica che ci è stata data in Commissione, e preannuncio che sottoscriviamo gli emendamenti successivi 7.1000 Caso e 7.3 Piccolotti, che insistono sullo stesso tema.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Carotenuto. Ne ha facoltà.

DARIO CAROTENUTO (M5S). Sì, intervengo per chiedere di sottoscriverlo a nome del gruppo del MoVimento 5 Stelle. Del resto è molto simile a quello che abbiamo presentato noi. Vorrei inoltre motivare la sottoscrizione, perché stiamo parlando di un grande evento, come l'America's Cup, che certamente è una grande occasione e nessuno può negarlo, ma neanche si può negare che questo investa un territorio che è già fragile, ha varie fragilità: ecologiche, sismiche e sociali.

Parliamo di un'area soggetta al bradisismo e di un territorio, come Bagnoli, dove c'erano stati dei patti presi con i cittadini, patti che prevedevano un bosco urbano e due chilometri di spiaggia libera che rischiano di venire ridimensionati. Ecco perché, dal nostro punto di vista, è molto importante aumentare il numero dei rappresentanti del territorio nel comitato tecnico e che abbiano dei poteri veri, per dare la giusta rappresentanza ai cittadini del territorio.

I motivi, quindi, sono almeno tre: l'ambiente, la sicurezza - perché non possiamo permetterci che le decisioni sembrino prese solo da un comitato d'affari, ma serve qualcuno che, per mandato istituzionale, controlli prima, durante e dopo che ogni intervento rispetti la sostenibilità, i piani di mitigazione e norme che, poi, vengano ben diffuse presso la popolazione -, poi c'è il diritto alla casa.

È già partita chiaramente la corsa agli alloggi, visto che si trasferirà in zona qualcosa come oltre 1.000 persone tra personale sportivo, staff e accompagnatori. Allora, in città - anche in casi precedenti l'abbiamo visto, a Barcellona - i prezzi degli alloggi lievitano e questo, chiaramente, avrà un impatto sociale molto importante su un'area che è fragile da questo punto di vista.

Allora, un maggiore presidio nel comitato può essere utile anche per attivare maggiori monitoraggi, ma soprattutto per la comunicazione sul territorio che, l'abbiamo visto già in passato, nel recente passato, quando soggetto ai fenomeni bradisismici, ha lamentato proprio una difficoltà ad essere aggiornato sulle situazioni.

Poi c'è il lavoro, che merita. Sì, chiaramente ci sarà un incremento di posti di lavoro, ma di che lavoro parliamo? Sempre di lavoro temporaneo, quindi rischiamo che ci saranno i finti part time, che è un fenomeno che nel nostro territorio, purtroppo, ha un grosso impatto. E, allora, abbiamo bisogno che questi posti creati vengano in qualche modo monitorati.

Quindi, dal nostro punto di vista, è importante, sarebbe importante avere una maggiore presenza in questo comitato di rappresentanti del territorio e ribadisco la necessità di votare questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Sarracino. Ne ha facoltà.

MARCO SARRACINO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Molto brevemente: a noi pare abbastanza evidente che la scelta di far fuori dal comitato organizzatore città metropolitana e regione Campania è una scelta politica della destra che, non riuscendo a mettere le mani su quelle istituzioni anche in futuro, ha pensato di farle fuori, anche perché, fino ad ora, non abbiamo avuto una spiegazione rispetto a questa scelta.

Allora, di fronte a quella che è una scelta chiaramente politica, noi speriamo nel buonsenso dell'Aula e della Sottosegretaria e chiediamo un accantonamento, affinché si possa riflettere rispetto a questa vicenda che sarebbe gravissima. E non è soltanto una questione di controllo, come si diceva prima, ma è una questione di competenze. Città metropolitana e regione Campania hanno delle competenze specifiche, possono dare una mano a fare sì che quella manifestazione possa riuscire. È una manifestazione importantissima, che non riguarda soltanto il futuro del territorio di Napoli e del Mezzogiorno, ma è l'immagine dell'Italia nel mondo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole De Luca. Ne ha facoltà, per un minuto.

PIERO DE LUCA (PD-IDP). Grazie, Presidente. Innanzitutto per apporre anche la mia firma all'emendamento e per ribadire le valutazioni che sono state svolte dai colleghi. È davvero inimmaginabile, per ragioni di efficienza, di economia procedurale nelle pratiche amministrative e di buona riuscita dell'evento immaginare di tener fuori dal comitato che si occuperà della governance, dell'organizzazione e della gestione di questo evento così importante due enti che hanno delle competenze e delle prerogative indispensabili per portare avanti i progetti di riqualificazione, di ammodernamento e di efficientamento anche delle aree necessarie allo svolgimento di questo evento.

Per cui davvero chiediamo un supplemento di riflessione al Governo, perché se non potessero aumentare a 13 il numero per inserire due rappresentanti, potrebbero inserire i due rappresentanti negli 11 all'interno del numero già previsto.

Il tema è un altro. Il tema è che il Governo ha la volontà di accentrare nelle proprie mani tutta la gestione di questo evento, esautorando enti, soggetti istituzionali che hanno delle prerogative indispensabili per la buona riuscita dello stesso. Allora, davvero…

PRESIDENTE. Concluda.

PIERO DE LUCA (PD-IDP). …con spirito costruttivo, chiediamo un supplemento di riflessione al Governo: o l'accantonamento o di cambiare il parere e approvare questo emendamento, che è indispensabile per la buona riuscita dell'evento (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Chiedo, quindi, al relatore in ordine alla richiesta di accantonamento.

FABIO ROSCANI, Relatore. No, non si accantona.

PRESIDENTE. Quindi, chiedo all'onorevole Sarracino se insiste per l'accantonamento: insiste.

Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la richiesta di accantonamento dell'emendamento 7.1 Berruto.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge per 46 voti di differenza.

Ha chiesto di parlare, per un richiamo al Regolamento, l'onorevole Alfonso Colucci. Ne ha facoltà.

ALFONSO COLUCCI (M5S). Grazie, Presidente. Intervengo per un richiamo al Regolamento: articoli 8 e seguenti del nostro Regolamento.

Presidente, noi sappiamo con quanto scrupolo lei segue e vigila sui lavori di quest'Aula e, tuttavia, io la prego di verificare la situazione che si sta determinando. Ritengo che lo scranno sia dell'onorevole che credo si chiami Caparvi Virginio, della Lega, il cui voto attualmente è coperto da un foglietto bianco per occultare la votazione che il collega Giagoni - credo che si chiami così - sta eseguendo. Io la prego di verificare se l'onorevole Caparvi si sia trovato in Aula nelle ultime votazioni sulla base della rilevazione elettronica del voto. Perché noi abbiamo anche la documentazione, per quanto possibile, di questa grave violazione da parte del collega della Lega (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle - Commenti).

E, allora, Presidente, ieri, questo gruppo parlamentare è stato insultato in maniera plateale dal Vice Presidente della Camera…

PRESIDENTE. Va bene.

ALFONSO COLUCCI (M5S). …sia con un gesto offensivo sia con parole altamente offensive. In questo momento, ci troviamo di fronte a quello che io denuncio e la prego di verificare con gli uffici…

PRESIDENTE. Verifichiamo.

ALFONSO COLUCCI (M5S). …quello che sta succedendo. Denuncio una grave violazione regolamentare, perché abbiamo un deputato che vota per due persone. Ma le aggiungo anche di valutare, poiché noi sappiamo che il voto serve anche per accordare la diaria al deputato assente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), se questo comportamento non configuri ipotesi di reato, di peculato, in ragione dell'utilizzo dei fondi della Camera. Perché in questo modo il deputato che sarebbe assente, verrà ad essere, invece, remunerato per la diaria. E questa è una violazione del bilancio della Camera, dell'utilizzo dei fondi pubblici e, verosimilmente, anche un reato penale (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle - Commenti). Presidente, parlo a nome degli straccioni del Movimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)!

PRESIDENTE. Colleghi, ovviamente con l'aiuto dei deputati Segretari verificheremo. Perché è ovvio che, in questo momento, se mai è accaduto, a me è sfuggito. Quindi, con l'aiuto dei deputati Segretari noi verificheremo e ovviamente le conseguenze saranno valutate dopo la verifica.

Quindi, nelle more che si faccia la verifica richiesta dall'onorevole Colucci, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.1 Berruto, con il parere contrario della Commissione e del Governo… Amato? Scusate. Onorevole Amato, non ho capito: ha chiesto di parlare, ma in ordine a che cosa?

GAETANO AMATO (M5S). All'emendamento 7.1 Berruto, Presidente.

PRESIDENTE. La dichiarazione sul 7.1…

GAETANO AMATO (M5S). Sull'emendamento, esatto.

PRESIDENTE. Prego, onorevole Amato.

GAETANO AMATO (M5S). Quello che volevo far notare, Presidente, è esattamente quello che ho detto nell'intervento precedente.

Quando è l'opposizione a chiedere gli accantonamenti, non si fanno; quando è la maggioranza si revocano addirittura i consigli di ritiro, si sospendono le sedute, si sospende un articolo intero e si aspetta di vedere come accomodare l'emendamento per farlo passare. È vergognoso (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)!

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.1 Berruto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 14).

Passiamo all'emendamento 7.1000 Caso. Ha chiesto di parlare l'onorevole Caso. Ne ha facoltà.

ANTONIO CASO (M5S). Grazie, Presidente. Questo emendamento è, come diceva prima il collega Berruto, sulla stessa linea anche del successivo Piccolotti, che sottoscriviamo essendo molto simile al nostro. Parliamo dell'America's Cup. Come dicevo anche ieri in discussione generale, noi riconosciamo innanzitutto il grande risultato di aver portato sul nostro territorio per la prima volta questa grande manifestazione, però non possiamo nascondere, anche perché evidentissima e ha permeato l'intero provvedimento, che c'è una precisa, costante azione famelica da parte di questo Governo, di questa maggioranza, di occupare tutto quello che è occupabile, anche nel mondo dello sport, come stiamo vedendo anche nel mondo della cultura. Questo emendamento è di buonsenso e siamo veramente basiti che non sia stato approvato, né il nostro, né quello degli altri colleghi dell'opposizione.

È un emendamento che chiedeva, come ricordava anche il collega Berruto, il sindaco di Napoli e della città metropolitana, Gaetano Manfredi; un emendamento rispetto al quale, all'interno della discussione in Commissione, l'opposizione da parte del Ministro è stata motivata, ma che, di fatto, non regge. Ci veniva detto che il Comitato tecnico non poteva variare numericamente per gli accordi presi con gli organizzatori. Ma se questo poteva essere vero in parte con l'emendamento precedente, non regge con questo che stiamo discutendo, a mia firma, perché il numero resta invariato; semplicemente vi si dice: non esagerate con questo “pigliatutto” che state facendo, perché ben quattro membri spettano al Governo all'interno del Comitato tecnico, tre di nomina diretta del Governo e uno di Sport e Salute, che poi è il braccio armato di questo Governo all'interno del mondo dello sport. Noi vi diciamo semplicemente: dei tre di nomina governativa facciamo in modo che uno spetti alla regione e uno alla città metropolitana.

È fondamentale - e lo ricordava prima anche il collega Carotenuto - che questi eventi non diventino l'occasione per pochi, a discapito di molti sul territorio. Troppo spesso abbiamo assistito a situazioni in cui queste grandi occasioni diventano poi occasioni solo speculative per pochi eletti e un danno per il territorio, per i residenti, che spesso addirittura vengono allontanati, cacciati dalla propria terra. E, allora, proprio per questo, per noi è fondamentale che all'interno del Comitato tecnico organizzativo ci siano rappresentanti territoriali. È vero che c'è già il comune di Napoli, ma ricordo che la manifestazione - lo diceva pure prima il collega Berruto - va anche un po' oltre il territorio ristretto della municipalità di Bagnoli e abbraccerà molto probabilmente l'intera area metropolitana, con conseguenze che speriamo siano benefiche a livello economico e a livello di promozione territoriale, ma sappiamo anche che i rischi ci sono e sono tanti. Proprio per questo vi diciamo: rinunciate un po' alla vostra fame di potere e lasciate spazio alle istanze territoriali. Ripeto: le obiezioni fatte in Commissione non reggono. Non reggono perché il numero di componenti resta lo stesso. Vi diciamo solo: fate voi un passo indietro, ne avrete due. Lasciate spazio, giustamente, alla regione, che deve ospitare questo evento, e alla città metropolitana. È semplicemente questo. State provando a saziare in tutti i modi i vostri appetiti. Un piccolo passo indietro potreste anche farlo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Berruto sottoscrive. Ha chiesto di parlare l'onorevole Amendola. Ne ha facoltà.

VINCENZO AMENDOLA (PD-IDP). Grazie, Presidente. Io, se il collega Caso accetta, vorrei sottoscrivere. Penso che sia da fare un discorso di buonsenso. Lo dico alla Sottosegretaria. Mi appello anche agli amici colleghi della Lega-Salvini Premier, che una volta erano federalisti e ci tenevano tanto al potere decentrato. Ma voi che avete amministrato - ci sono altri amministratori e sindaci - sapete come funziona un evento del genere? Perché è evidente che anche in un quadro di regole - c'è un comitato a 11 per l'organizzazione della Coppa America e parlo di un evento che avrà un impatto mondiale dal punto di vista della comunicazione e degli investimenti pari anche alle Olimpiadi, se me lo permettete - per organizzare un evento del genere ci vogliono tutti i poteri dello Stato, tutte le funzioni e tutte le amministrazioni coinvolte, perché è evidente che il Comitato dovrà dare pareri sanitari, ambientali, amministrativi. Sarà un lavoro complicato.

Sottosegretaria, mi spiega come mai, per fare le Olimpiadi, ci sono le regioni Veneto e Lombardia - giustissimo! - e per organizzare un evento come la Coppa America, in una regione di 5 milioni di abitanti, che ha un'influenza sulla città di Napoli molto delicata dal punto di vista del potere, non si mette la regione? Ma la logica, non la politica! La logica amministrativa di chi ha governato mai un territorio sa come si organizza un evento del genere? Allora, invece di avere 3 o 4 della parte amministrativa dello Stato, se ne mettono 2. Ma tu devi avere la regione dentro. Come fai a fare le Olimpiadi senza la Lombardia e il Veneto? Come fai a fare un evento di impatto mondiale, come la Coppa America, senza avere l'organo di funzione e di competenza che deve dare tutti i pareri molto di più della città ospitante?

Allora, Sottosegretaria, non volete accantonare? Ma andiamo un attimo sul buonsenso, ma sul buonsenso amministrativo. Ma io sfido in qualsiasi altra parte d'Italia una cosa del genere. Lo dico anche ai colleghi del Mezzogiorno, della Campania, del centrodestra: ma voi conoscete il territorio? Sapete come funzionano questi eventi? Ma come si fa a immaginare nella logica, ma non nella logica spartitoria romana, ma nella logica funzionale dell'organizzazione dell'evento, di non avere la regione Campania? Premesso: la regione Campania va pure al voto, quindi nessuno sta difendendo un colore politico, ma stiamo difendendo il buonsenso amministrativo che in questa Camera, per chi ha mai governato un comune o una città o una regione, dovrebbe essere l'essenziale e non l'ovvio (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Piccolotti. Ne ha facoltà.

ELISABETTA PICCOLOTTI (AVS). Grazie, Presidente. Intervengo per sottoscrivere, come loro hanno fatto col nostro, questo emendamento del collega Caso. Ma soprattutto, visto che l'intervento del collega Amendola proprio in questo momento citava anche i colleghi della Lega e faceva appello a una loro riflessione sulla necessità di avere tutte le soggettività e le istituzioni che sul territorio possono lavorare alla buona riuscita di un evento, io vorrei ricordare che in Commissione c'era un emendamento dei colleghi della Lega che prevedeva l'introduzione anche della regione Campania dentro il comitato di gestione dell'America's Cup. Quindi, non si comprende per quale ragione, in questo momento, si stia invece prendendo una decisione diversa, ovvero per quale ragione i colleghi della Lega, di fronte ad emendamenti così scarni, così tecnici, così indiscutibilmente giusti e ragionevoli e che ricalcano le previsioni che erano contenute in un loro emendamento, stiano rinunciando a tenere la posizione e stiano danneggiando Napoli, la Campania e un evento di portata internazionale così importante come l'America's Cup.

Quindi, vorrei fare appello, visto che era una previsione largamente condivisa dai deputati della Commissione cultura, istruzione e sport, ad un ripensamento e vorrei anche chiedere alla Sottosegretaria eventualmente di cambiare il parere.

PRESIDENTE. L'onorevole Sarracino sottoscrive. L'onorevole Quartini sottoscrive per tutto il gruppo. Prima di far intervenire il Governo, diamo la parola all'onorevole Rosato. Poi, il Governo vuole intervenire.

ETTORE ROSATO (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Intervengo per sottoscrivere anch'io, se il collega lo consente, questo emendamento, ma non per rivendicare ragioni tecniche, perché quelle del collega Amendola sembrano abbastanza chiare e condivisibili, ma per sottolineare un dato politico. Dal punto di vista della costruzione di un provvedimento e di un comitato che ha la natura e la necessità di rappresentare le esigenze del territorio, escludere la regione Campania veramente non trova alcuna motivazione.

Peraltro, la regione Campania è una regione che va al voto. Quindi, dal punto di vista della maggioranza, direi: metteteci e cercate di conquistare quella regione, se questo è il punto. Ma tenerla fuori indebolirebbe anche la credibilità con riferimento a quella regione su cui si gioca una partita. Quindi, penso che, anche da questo punto di vista, convenga a tutti trovare una motivazione, che c'è, è ben chiara, dal punto di vista del contenuto, ma anche una motivazione politica che consenta a questo Parlamento di fare una norma giusta per dare a tutti gli organi territoriali una giusta rappresentanza in questo evento che comunque avrà un impatto veramente significativo e importante nella vita di questo Paese (Applausi dei deputati del gruppo Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe).

PRESIDENTE. Quindi, diamo la parola alla rappresentante del Governo e dopo alla deputata Gadda.

MATILDE SIRACUSANO, Sottosegretaria di Stato per i Rapporti con il Parlamento. Presidente, la ringrazio. Siccome questo argomento è stato affrontato in Commissione ampiamente, il Ministro Abodi, che è stato presente, ha motivato il parere contrario rispetto a questi emendamenti, spiegando che la governance del Comitato di gestione non può essere modificata, perché non è nelle facoltà del Governo. Per quanto riguarda, invece, il coinvolgimento dei territori, che ovviamente è una legittima richiesta sia della maggioranza che dell'opposizione e, infatti, avete sottolineato che vi erano anche emendamenti della Lega che andavano in questa direzione, verrà istituito - lo sapete, ne ho discusso anche con l'onorevole De Luca - a settembre uno steering group, che è un gruppo operativo sostanzialmente, un Comitato di gestione, che coinvolgerà, avrà al suo interno dei componenti della regione, della città metropolitana e dell'Autorità di bacino. Quindi, su questo vi è una garanzia assoluta da parte del Governo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Gadda. Ne ha facoltà.

MARIA CHIARA GADDA (IV-C-RE). Abbiamo ascoltato le motivazioni della Sottosegretaria Siracusano, ma intendiamo sottoscrivere in ogni caso l'emendamento e chiediamo che il Governo davvero mantenga questo impegno, perché, come è già stato ricordato dai colleghi, dal collega Amendola e da tutti coloro che sono intervenuti, questi grandi eventi richiedono il massimo del coordinamento. Quindi, escludere dal punto di vista tecnico e dal punto di vista politico la regione Campania è un comportamento che non comprendiamo. Quindi, chiediamo di sottoscrivere l'emendamento.

PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire la rappresentante del Governo per una precisazione.

MATILDE SIRACUSANO, Sottosegretaria di Stato per i Rapporti con il Parlamento. Intervengo a completamento dell'intervento che ho fatto poc'anzi. Vedrete, infatti, successivamente, che sugli ordini del giorno che vanno in questa direzione vi sarà un parere favorevole.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Amato. Ne ha facoltà.

GAETANO AMATO (M5S). Grazie, Presidente. Sottosegretaria, è vero che il Ministro Abodi è intervenuto, ma non è intervenuto su chi, è intervenuto sul numero. Il Ministro Abodi ha detto che non poteva essere aumentato quel numero di tre, tanto è vero che noi abbiamo presentato un emendamento diverso da quello del PD, che lasciava invariato il numero di tre.

Quindi, mi dispiace doverla correggere, ma il Ministro Abodi non ha mai detto che quei tre nomi dovessero essere nomi del Governo. Ha detto che il numero deve restare invariato. Sono tre e tre devono essere. Noi abbiamo proposto tre nomi: regione, città metropolitana e poi c'era il nome messo dal Governo. Quindi, la devo correggere. È sbagliato quello che ha detto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Borrelli. Ne ha facoltà.

FRANCESCO EMILIO BORRELLI (AVS). Presidente, intervengo e poi reinterverrò anche sull'emendamento che abbiamo presentato noi come AVS. Ovviamente, tramite la collega Piccolotti, ma in particolare io e il collega Mari, che siamo campani, vorremmo specificare due cose.

La prima, sempre per onestà intellettuale: non c'è alcun vincolo sul fatto che del comitato possa far parte un esponente della regione. Semplicemente il Governo ritiene di dover avere due membri su tre e quindi ha verificato di darne uno solo alla città metropolitana. Cosa che non è valsa per le Olimpiadi, in cui i governi regionali sono perfettamente coinvolti.

Allora il tema è semplicemente questo: a parte il fatto che in Campania si svolgerà l'America's Cup dopo che si sarà votato entro la fine di quest'anno (perché la data non è stata ancora decisa), a meno che il Governo non ritenga che la maggioranza abbia già perso le elezioni, è irrealistico quello che è stato detto. Si è fatta una scelta politica, in questo caso, guarda caso, una regione del Sud viene penalizzata. Poi fanno un altro comitato, il sottocomitato… Io vorrei specificare che la Campania non è una sottoregione rispetto al Veneto e alla Lombardia. E come vale per le Olimpiadi per loro, vale per la Campania al Sud (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra e di deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

Mi dispiace, sono comportamenti che, a parità di condizione, vengono utilizzati in modo diverso. Allora, se nel comitato principale… Mettiamola così, visto che la Sottosegretaria ci ha detto che farà un ordine del giorno in cui permetteranno anche a noi, in un altro comitato che è un po' sotto questo, di essere presenti come regione Campania (con “noi” intendo dire come abitanti della Campania). Non è corretto a livello istituzionale, né a livello culturale, né a livello politico, perché bisogna essere sempre seri. Se per le Olimpiadi invernali vale un percorso… E io sono assolutamente d'accordo, ha ragione il collega Amendola: ma come si fa a gestire il rapporto con gli enti locali di un territorio in modo diverso rispetto a un altro? Quindi se ci sono le Olimpiadi invernali, le regioni del Nord, che guarda caso sono governate dalla maggioranza, hanno un ruolo; se invece si fa l'America's Cup al Sud, eh, là no, là vi diamo il sottocomitato.

Mi dispiace, siamo assolutamente contrari e riteniamo che le argomentazioni del Ministro Abodi siano - e ha ragione pure il collega Amato - in qualche modo furbette, perché nessuno gli sta chiedendo di aumentare… Quello che ci viene detto è che non si possono aumentare i membri, e su questo siamo d'accordo. Tre membri? Uno al Governo, uno alla città metropolitana, uno alla regione Campania. Come si è fatto ovunque, visto che non mi risulta che il Sud sia figlio di un Dio minore nel nostro Paese. O è già attuata l'autonomia differenziata per cui al Nord valgono delle regole e al Sud no, a parità di condizione? E allora rispetto a questo invitiamo il Governo e la maggioranza a fare una seria riflessione, perché non è corretto quello che ci viene proposto. Non è corretto il metodo e neanche la giustificazione, che non ha alcun fondamento giuridico; è una scelta politica. E se è una scelta politica, a questo punto è una scelta politica che viene fatta contro una parte del Paese, e non capiamo perché.

Per questo ribadiamo, e lo faremo pure in occasione del prossimo emendamento se non sarà accolto, la nostra ferma posizione di accogliere questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra e di deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Sarracino. Ne ha facoltà.

MARCO SARRACINO (PD-IDP). Presidente, va bene tutto, però le prese in giro no, perché l'argomentazione usata dalla Sottosegretaria, che riprende le parole del Ministro Abodi, è il solito gioco delle tre carte. Togliete un membro del Governo e mettetene uno della regione Campania, questo è il punto. Voi non potete dire: “non possiamo rimuovere quelli del Governo” e fate fuori quelli del territorio!

È una scelta politica, ve ne state assumendo la responsabilità ma è chiaramente una scelta politica, perché - l'ha detto il collega Amendola prima - ci dovete spiegare perché giustamente nel comitato organizzatore delle Olimpiadi è presente la regione Veneto, è presente la regione Lombardia, mentre nel comitato organizzatore dell'America's Cup, che si tiene in Campania, la regione Campania viene fatta fuori. Lo dico ai colleghi della Campania eletti nel centrodestra: un minimo d'orgoglio.

C'è la campagna elettorale, abbiate il coraggio di dire queste cose nelle prossime settimane, vi aspettiamo a braccia aperte (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Pellegrini. Ne ha facoltà.

MARCO PELLEGRINI (M5S). Sì, grazie, Presidente. Davvero le motivazioni che ha addotto la Sottosegretaria sono risibili, perché non hanno alcun pregio. Cioè, ci sono due situazioni praticamente identiche, Olimpiadi e Coppa America, che sono due eventi che hanno una risonanza mondiale, importantissimi. Nel primo si coinvolgono le regioni Lombardia e Veneto, guarda caso amministrate dalla destra, nel secondo caso non si vuole coinvolgere la regione e la città metropolitana.

È una situazione senza alcun senso e il Governo si intestardisce in una roba che non ha senso, dicendo poi alla fine: “vi approveremo l'ordine del giorno”. Ma che senso ha, Presidente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)?

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Carotenuto. Ne ha facoltà.

DARIO CAROTENUTO (M5S). Sì, Presidente, anche io voglio ribadire che è grave che il Sottosegretario ci abbia detto una cosa che poi non è corrispondente al vero. È una scelta politica, e allora io ribadisco: questo è un territorio molto fragile, dalle varie fragilità, è sottoposto al fenomeno bradisismico, abbiamo visto persone che sono veramente al limite. Abbiamo casi personali, sono veramente delle fragilità enormi. E allora, per queste persone, avere dei riferimenti territoriali è davvero importante.

Peraltro, lo dicono anche i colleghi, ci sono le elezioni tra poco. Ma come facciamo, come fate a giustificare alle persone che non ci siano degli esponenti territoriali, della politica territoriale, a gestire questo grande evento? Rischiamo davvero che questo evento, poi, invece di essere una grande opportunità, diventi un grosso elemento di critica sul territorio, l'ennesima problematica sul territorio. E allora cerchiamo di gestirlo al meglio, cerchiamo di fare in modo che tutto possa funzionare bene (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Toni Ricciardi. Ne ha facoltà.

TONI RICCIARDI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Io credo che nel merito della vicenda debba aggiungere poco, per come è stata descritta, argomentata e per come è stato anche scoperto il gioco finto che si stava facendo. Però io mi interrogavo, Presidente, su un concetto, e chiederei, suo tramite, ove mai fosse possibile, che qualche collega di maggioranza, anche campano in questo caso, ci spiegasse il concetto di viltà. Perché io sto iniziando a vivere una confusione mentale, mi chiedo: che ci state a fare? Che siete venuti a fare?

Non riuscite, nonostante ci siano stati emendamenti partoriti dai partiti di maggioranza, oggi, adesso, in questo preciso istante, non avete il coraggio di rivendicare una posizione e non avete il coraggio di dire che quando si tratta di Lombardia e di Veneto si fa in un modo, quando si tratta del profondo Sud si fa diversamente.

PRESIDENTE. Concluda.

TONI RICCIARDI (PD-IDP). E abbiate il coraggio di dirlo, assumetevi la responsabilità, perché quello che state facendo è una vergogna! È una vergogna per questo Paese, è una vergogna per questa istituzione, è una vergogna per questi territori (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Caramiello. Ne ha facoltà.

ALESSANDRO CARAMIELLO (M5S). Sì, grazie, Presidente. Questo è uno sgarbo politico-istituzionale soprattutto anche verso i colleghi meridionali e soprattutto verso i campani, a cui chiedo di esprimersi nel merito e sul perché dei meridionali, e quindi dei campani, vengano estromessi da una scelta così importante. La filiera istituzionale va collegata tutta, dalla città metropolitana fino al Governo. E quindi spero che soprattutto i campani tirino fuori quell'orgoglio, si facciano sentire e votino in dissenso rispetto alla scelta della maggioranza (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Amendola. Ne ha facoltà.

VINCENZO AMENDOLA (PD-IDP). Grazie, Presidente. Dato che il Governo è intervenuto, ma non ha chiarito il punto, e qui abbiamo la fortuna di avere il Ministro dell'Economia e delle finanze che, tra l'altro, sovraintende anche Sport e Salute, ci potreste dire, innanzitutto, se questi tre membri del Governo si possono un attimo assottigliare e far entrare la regione, come per le Olimpiadi? E poi avete un'idea di chi sono questi tre membri? Perché, se mi dicono che sono il MEF, Palazzo Chigi e il Ministero degli Affari esteri, alzo le mani.

Ma se c'è una partecipata, che è Sport e Salute, mi dite a cosa vi servono per forza questi tre posti? Dobbiamo per forza allargare la delegazione governativa, che non ha alcun potere amministrativo sulla gestione di tutte le procedure in regione Campania? Quindi sarebbe buonsenso, e so che il Ministro Giorgetti è persona di buonsenso, che ci spiegasse che i tre si possono un attimo riassumere, le sedie diventano due e fanno entrare in concertazione gli organi che sono predisposti a far funzionare questo evento.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.

ANTONINO IARIA (M5S). Io volevo solo ricordare che, per esempio, per altri eventi sportivi ci si è comportati in altro modo, come le ATP Finals di Torino, in cui sono stati coinvolti i territori. E poi volevo ricordare che il figlio di La Russa lo avete già sistemato, e quindi non è necessario trovare un'altra poltrona (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), o forse c'è ancora l'altro figlio di La Russa o qualcun altro. Io capisco tutto, quindi quella poltrona l'avete già data all'ACI, potete liberarne una per la città metropolitana di Napoli o per la regione Campania (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Caso. Ne ha facoltà.

ANTONIO CASO (M5S). Grazie, Presidente. A questo punto, come primo firmatario, chiedo e sottolineo la necessità di accantonare e ragionare bene su questo emendamento, e a questo punto di mettere in votazione la richiesta di accantonamento. Io ribadisco nuovamente, e l'ho detto fin dall'inizio, ancor prima che il Sottosegretario intervenisse, che le ragioni tecniche portate dal Ministro Abodi in Commissione non valgono per questo emendamento.

Quindi, non ci sono. È tutto politico, è tutta volontà politica di decidere se perseguire la strada dell'occupazione totale delle poltrone o di aprirsi, così come si dovrebbe fare, al territorio. Questo è, solo politico. Quindi chiedo, a questo punto, di mettere in votazione l'accantonamento di questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Quindi, chiedo al relatore il parere in ordine alla richiesta di accantonamento.

FABIO ROSCANI, Relatore. Grazie, Presidente. No, non accantoniamo.

PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Caso insiste per mettere al voto la richiesta di accantonamento.

Passiamo, quindi, ai voti.

Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la richiesta di accantonamento dell'emendamento 7.1000 Caso.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge per 42 voti di differenza.

Ha chiesto di parlare, per un richiamo al Regolamento, l'onorevole Donno. Ne ha facoltà.

LEONARDO DONNO (M5S). Grazie, Presidente. Per un richiamo al Regolamento, sull'articolo 8 e seguenti. Abbiamo appena assistito, Presidente, a un miracolo; o un miracolo o una magia, un gioco di prestigio. Mi spiego: è stato prima denunciato dal collega Colucci che, in una postazione di un deputato del partito della Lega, c'era una postazione che votava in autonomia, senza la presenza del deputato, oppure c'era qualcuno vicino che magari faceva il “pianista”.

Siccome adesso il collega Caparvi è apparso - ecco perché parlo di miracolo -, o non lo abbiamo visto noi prima, oppure è un miracolo (Il deputato Candiani: “Che c'entra!” - Il deputato Cortellazzo: “Che richiamo al Regolamento è?”). Quindi, colleghi, abbiamo appena assistito a un qualcosa di veramente clamoroso, questa mattina, in Aula. Allora, Presidente, se può verificare cortesemente, chiedendo magari direttamente al collega Caparvi chi ha votato per conto suo, oppure se era lui e, magari, si era nascosto sotto al banco e non lo vedevamo dalla nostra postazione (Commenti di deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

Qualora, invece, il collega Caparvi, Presidente, e qui, a parte le battute, torno serio… Presidente, però, i colleghi…

PRESIDENTE. Stiamo procedendo alla verifica.

LEONARDO DONNO (M5S). Concludo con la richiesta. Intanto andrebbe chiesto al collega Caparvi chi ha votato per conto suo oppure se ha votato lui, perché se ci sono stati dei voti in sua assenza è un grosso problema.

Ma, al di là di questo, a me interesserebbe anche coinvolgere il Questore anziano Trancassini, che era qui in Aula e dovrebbe anche vigilare su quello che accade in Aula.

PRESIDENTE. No, chiedo scusa, ci sono i Segretari, non è competenza dei Questori.

LEONARDO DONNO (M5S). No, Presidente. Visto che il collega Trancassini, quando ci sono anche delle questioni economiche, perché sappiamo che con il voto elettronico (Commenti di deputati del gruppo Fratelli d'Italia - Il deputato Trancassini: “Ho aperto un'istruttoria!”) … Non capisco perché i colleghi si agitino. Con la presenza e con i voti in Aula viene garantita la percezione della diaria odierna, altrimenti si perde, sono circa 250 euro. Poi danno degli straccioni a noi e fanno questi giochetti per 250 euro (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)!

Ma al di là di questo, chiedo l'intervento anche del collega Trancassini e degli altri Questori, proprio perché c'è una questione economica di mezzo e proprio perché so che il collega Trancassini è molto attivo quando si tratta di chiedere delle sanzioni e delle punizioni nei confronti dei deputati, soprattutto del MoVimento 5 Stelle, quando, per esempio, espongono una bandiera, mentre quando c'è una possibile truffa (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ai danni della Camera dei deputati e dei cittadini, allora la cosa diventa un po' più seria.

Chiudo, Presidente. Non vorrei che i colleghi della Lega, per restituire i 49 milioni che hanno rubato, vogliano fregarsi pure le indennità e le diarie che prendono con i voti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle - Commenti di deputati del gruppo Fratelli d'Italia)!

PRESIDENTE. Preciso, per procedura, che già abbiamo iniziato la verifica, come ho detto al collega Colucci poc'anzi. I Segretari sono qui per questo. C'è il tempo tecnico di verificare e intanto andiamo avanti. Però, ovviamente, è iniziata la verifica.

Se nessun altro intende intervenire sull'emendamento 7.1000 Caso, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.1000 Caso, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 15).

Passiamo alla votazione dell'emendamento 7.3 Piccolotti. Ha chiesto di parlare l'onorevole Borrelli. Ne ha facoltà.

FRANCESCO EMILIO BORRELLI (AVS). Presidente, il gruppo AVS ha presentato un emendamento che è molto simile a quello che abbiamo votato poc'anzi. Lo vogliamo illustrare nuovamente, per un motivo molto semplice: perché dev'essere chiarito in modo inequivocabile che la scelta di estromettere la regione Campania, intesa come ente terzo e territoriale, dal Comitato di gestione per l'America's Cup è una scelta politica e non tecnica.

Infatti, così come non è smentibile da alcuna norma e alcun parere, la nostra proposta non prevede di cambiare il numero dei membri del Comitato…

PRESIDENTE. Onorevole Borrelli, prego…

FRANCESCO EMILIO BORRELLI (AVS). Sto aspettando che il Ministro finisca di parlare (Commenti).

PRESIDENTE. Il Governo è rappresentato, però, onorevole Borrelli, mi perdoni…

FRANCESCO EMILIO BORRELLI (AVS). Se il Ministro fa un capannello mentre intervengo aspetto per rispetto nei suoi confronti (Proteste dei deputati dei gruppi Fratelli d'Italia e Lega-Salvini Premier)

PRESIDENTE. No, colleghi, colleghi… Adiamo avanti. Andiamo avanti, la prego.

FRANCESCO EMILIO BORRELLI (AVS). Visto che c'è un collega che urla, io non urlo mai contro nessuno, quindi, tramite la sua persona, nei confronti del collega che ha urlato nei miei confronti…

PRESIDENTE. Recuperiamo tutti la tranquillità, vi prego.

FRANCESCO EMILIO BORRELLI (AVS). Io ascolto sempre gli interventi dei colleghi, non manco mai di rispetto e non ho mai urlato nei confronti di nessuno. Mi dispiace che venga utilizzato questo atteggiamento nei confronti di una persona che è sempre molto rispettosa delle regole e dei comportamenti all'interno di quest'Aula. Mi dispiace molto, perché io non mi comporterò mai come fa qualcuno che mi urla in faccia o altre cose del genere.

Io non sono stato in alcun modo offensivo nei confronti del Ministro e ho chiesto di aspettare che uscisse o che rimanesse. Probabilmente, l'inasprimento dei rapporti politici spinge anche, dal punto di vista dell'educazione, a cambiare quello che dovrebbe essere un atteggiamento che esula dalla posizione politica.

Continuo, Presidente, spiegando che è una scelta politica che è stata fatta nei confronti della regione Campania, che tra l'altro va al voto. L'America's Cup - lo voglio ricordare - si svolgerà dopo le elezioni regionali e, a meno che non si sappia già il risultato da parte di qualcuno, è evidente che ciò non può essere fatto a favore di una o di un'altra parte politica. Mentre, per le Olimpiadi invernali, la scelta di tenere due regioni che avevano una matrice chiara, politica, di destra, è stata fatta nel senso di una piena inclusione. Quindi, abbiamo due regioni che per le Olimpiadi invernali sono pienamente coinvolte, fanno parte della fascia A, con la possibilità di partecipare fin dall'inizio nella cabina di regia principale all'organizzazione e alla gestione di questi importanti eventi sportivi; poi abbiamo la fascia B. La fascia B sono le regioni, ad esempio, del Sud, in questo caso la Campania, a cui viene promesso che, grazie a un ordine del giorno, in una sotto commissione, verrà coinvolta.

Ci viene detto: guardate che il numero dei componenti non si può modificare. Ma noi non chiediamo la modifica del numero dei componenti. Continuiamo a dire che i componenti, come previsto, dovevano essere tre e che uno deve essere del Governo, uno deve essere della regione e uno deve essere della città metropolitana.

Estromettere la Campania non è una scelta tecnica ma è una scelta politica, e ancora una volta viene fatta un'azione del genere che, tra l'altro, è in contrasto anche con l'entusiasmo e con la giusta rivendicazione da parte del Governo. E mi riferisco ovviamente, in primis, al Premier che ha detto: abbiamo fatto una grande cosa. E perché poi questa cosa grande viene fatta senza coinvolgere il principale ente che opera su quel territorio, quello che deve dare il maggior numero di pareri? È un paradosso.

È un paradosso che noi sottolineeremo sempre, e questa scelta politica nei confronti della regione Campania, intesa come ente terzo e come rappresentante, al di là dei colori politici, di tutti gli abitanti di quella regione, è una visione feudale che noi contestiamo. Il coinvolgimento deve essere pieno.

Noi proponiamo enti che possono essere pro tempore guidati da una parte politica ma restano enti terzi. Invece, c'è chi pensa che gli enti siano padronali e, quindi, se quell'ente viene guidato da me io lo coinvolgo, altrimenti no. Questa è una visione sbagliata, arretrata, poco lungimirante e non di collaborazione istituzionale.

Noi non possiamo immaginare che si coinvolga una regione a seconda della guida politica. È questo che noi contestiamo e continueremo a contestare con tutte le nostre forze al Governo.

Dico anche un'altra cosa. Rispetto a chi governerà la regione Campania, noi saremo pronti anche a farlo o a chiedere la modifica della legge per coinvolgerla o a non far parte di un sottogruppo per organizzare l'America's Cup. È un evento troppo importante per gestirlo in questo modo e le premesse di non coinvolgimento sono assolutamente sbagliate.

Per questo noi insistiamo nel chiedere che venga votato questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Della Vedova. Ne ha facoltà.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA). Grazie, Presidente. Approfitto della presenza del Ministro Giorgetti per dirgli che io, se posso, sottoscrivo questo emendamento e penso che noi lombardi, che stiamo organizzando felicemente e mi auguro con grande successo, le Olimpiadi Milano-Cortina che si terranno in buona parte anche in Valtellina, dovremmo accettare questa richiesta e che lo debba fare lei, signor Ministro, visto che è qui: inserire un rappresentante della regione nel comitato organizzativo. Francamente, non riesco a capire perché in Lombardia sì, in Veneto sì, e in Campania no.

Però, signor Presidente, approfitto della presenza del Ministro Giorgetti, che manca perfino dal question time del 7 maggio, per fargli arrivare direttamente, visto che ne ho l'opportunità, una richiesta che avevo fatto sull'ordine dei lavori, concernente una sua informativa urgente, ormai anche per una parte della questione a babbo morto, sulla vicenda bancaria. Infatti, lei dovrebbe venire a spiegarci l'uso strumentale del golden power che avete fatto e a spiegarci la vicenda inspiegabile di Banca Akros a cui avete affidato la cessione dell'ultimo 15 per cento.

PRESIDENTE. Onorevole, però è fuori tema, questo.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA). Già che ho il Ministro, poi chiudo di nuovo sull'emendamento.

PRESIDENTE. Eh no.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA). Sul fatto (Il deputato Caiata: “Presidente, ma cosa c'entra?”) che avete fatto desistere UniCredit sulla OPS per Banco BPM, spianando la strada ai francesi…

PRESIDENTE. Onorevole, onorevole, è fuori tema.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA). …una volta la Lega odiava i francesi, adesso li ama.

PRESIDENTE. Onorevole è fuori tema!

BENEDETTO DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA). …insomma sulla merchant bank tra Palazzo Chigi e il MES…

PRESIDENTE. Onorevole, è fuori tema. Grazie, grazie onorevole. Grazie, grazie. Quando è fuori tema, è fuori tema, scusi (Commenti del deputato Della Vedova).

Ha chiesto di parlare la deputata Grippo. Ne ha facoltà.

VALENTINA GRIPPO (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Per sottoscrivere, a nome del gruppo, anche questo emendamento, che va nella stessa direzione di quello precedente, anch'io per appellarmi al Ministro Giorgetti. Non ci sfugge la correttezza tecnica della spiegazione che la Sottosegretaria ci ha dato, e la ringraziamo sia in Commissione, sia in questa sede, né riteniamo che ci sia cattiva fede nel dire che ci sarebbe la volontà da parte del Governo di vedere rappresentata la regione Campania, ma che c'è un ostacolo tecnico. Ciò che, invece, riteniamo - e siamo contenti, Ministro, che ci sia anche lei in Aula in questo momento - è che forse è stato sottovalutato dal Governo, nella discussione in Commissione, e per questo chiediamo un accantonamento ed una riflessione su questo emendamento. Evidentemente, se c'è una comune volontà politica ed una comune consapevolezza del fatto che è inaccettabile e intollerabile che la regione Campania sia esclusa e non possa dare un contributo, peraltro necessario, non è una concessione che si fa alla regione Campania; il contributo dell'ente di prossimità che sarà più coinvolto negli aspetti organizzativi, insieme al comune e alla città metropolitana, è fondamentale ed è fondamentale che dia il proprio indirizzo, come è altrettanto evidente una sperequazione al limite della costituzionalità con gli altri grandi eventi e le altre regioni.

Per questa ragione, è vero che il comitato di gestione dell'America's Cup risponde a regole internazionali delle quali abbiamo parlato, e quindi c'è una logica che sottende all'equilibrio, ma è altrettanto vero che è nelle prerogative del Governo, nell'ambito delle nomine che il Governo deve fare, nell'ambito di ulteriori soggetti che possano affiancare il comitato. I meccanismi politici, laddove c'è la volontà di intervenire, si trovano.

Per questa ragione, proprio perché credo nella buona fede e nella volontà del Governo che ci è stata indicata, invito caldamente ad accantonare questo emendamento e a riflettere su come si possa, anche parzialmente, recepire.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, la deputata Piccolotti. Ne ha facoltà.

ELISABETTA PICCOLOTTI (AVS). Grazie, Presidente. Noi vorremmo avere maggiore precisione da parte del Governo su quali siano le norme e gli accordi che impediscono, tra i sei membri nominati dagli organizzatori, di comprendere anche la regione Campania. Perché qui, il Governo, più volte, è venuto ad addurre motivazioni che però risultano molto vaghe.

A noi risulta che gli organizzatori possano nominare sei membri e che quindi si possa scegliere di averne sia tre del Governo, come accade nel decreto che stiamo votando, oppure, come proponiamo noi nel nostro emendamento, che è chirurgico e che non produce alcuna conseguenza disastrosa sull'equilibrio generale della norma, sia due del Governo ed uno della regione, sapendo che, tra l'altro, gli organizzatori hanno anche Sport e salute Spa, che è una controllata del Governo stesso.

Ora, si può vedere dove sta scritto…

PRESIDENTE. Concluda.

ELISABETTA PICCOLOTTI (AVS). …e ho chiuso, che non è possibile fare questa operazione. Perché, se ci fosse stata una menzogna o una dichiarazione imprecisa, questo sarebbe ancora più grave (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).

PRESIDENTE. Allora, chiedo al relatore, in ordine alla richiesta di accantonamento della deputata Grippo?

FABIO ROSCANI, Relatore. Grazie, Presidente. No, non accantoniamo.

PRESIDENTE. La deputata Grippo insiste per l'accantonamento e per porlo in votazione? Non la sento, scusi.

VALENTINA GRIPPO (AZ-PER-RE). Sì, grazie, Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la richiesta di accantonamento dell'emendamento 7.3 Piccolotti.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge, per 35 voti di differenza.

Ha chiesto di parlare l'onorevole Caso. Ne ha facoltà.

ANTONIO CASO (M5S). Grazie, Presidente. Già avevo annunciato la richiesta di sottoscrivere l'emendamento della collega, che va sulla scia di quello che stiamo dicendo sia con il precedente emendamento, sia con il precedente ancora. Questo, a differenza dell'emendamento 7.1000 Caso, è leggermente più light, quindi, magari, il Governo avrebbe potuto assecondarlo, perché voglio che si capisca chiaramente di cosa stiamo parlando.

C'è il comitato tecnico organizzativo dell'America's Cup a Napoli. Questo comitato è composto da sei membri, di cui cinque spettano al Paese ospitante, all'Italia. Da quanto ci ha detto il Ministro Abodi in Commissione, l'unico vincolo esistente con gli organizzatori è questo numero: cinque all'Italia, uno all'Organizzazione internazionale. Questi cinque, il Governo famelico Meloni ha deciso di dividerli: tre al Governo, uno a Sport e Salute - quindi, diventano quattro al Governo, perché sappiamo tutti come funziona Sport e Salute - e uno al Comune.

Nel mio precedente emendamento, si chiedeva di prendere i tre del Governo e di ridurli a uno, per darne uno alla città metropolitana, perché l'evento va oltre i confini del solo comune di Napoli, e uno alla regione ospitante, lasciandone uno, due al Governo, perché di nuovo: Sport e Salute.

Con questo emendamento della collega Piccolotti, si lasciano due, tre al Governo, perché di nuovo Sport e Salute, e si toglie uno di nomina governativa per far spazio alla regione.

Quindi, mi sembra veramente assurdo che neanche a questo si voglia dare parere favorevole; neanche 3 nomine vi bastano, ve ne servono per forza 4.

Questo è uno schiaffo - lo ripeto - al territorio della regione Campania, perché, come ricordava, anche prima, il collega, altrove, ovvero con Milano Cortina, si ha tutt'altro atteggiamento. Questo per ribadire che la scelta è totalmente politica, solamente politica: è una scelta solamente famelica (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)!

PRESIDENTE. L'onorevole De Luca e l'onorevole Amendola, per sottoscrivere. Sarracino pure. Pellegrini, Berruto, Gadda, Grippo… Perdonatemi, se qualcuno sfugge, viene qua.

Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.3 Piccolotti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 16).

Passiamo alla votazione dell'emendamento 7.4 Berruto. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.4 Berruto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 17).

Passiamo alla votazione dell'emendamento 7.8 Bonelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.8 Bonelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 18).

Passiamo all'emendamento 7.9 Bonelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.9 Bonelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 19).

Passiamo all'emendamento 8.1 Ubaldo Pagano. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.1 Ubaldo Pagano, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 20).

Passiamo all'emendamento 8.2 Ubaldo Pagano. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.2 Ubaldo Pagano, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 21).

Passiamo all'emendamento 9.1000 Faraone. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9.1000 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 22).

Passiamo all'emendamento 9.1 Berruto.

Ha chiesto di parlare l'onorevole Berruto. Ne ha facoltà.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Apriamo un altro fronte del capitolo “voracità”. Entriamo nell'articolo che regola la nuova governance del comitato per le finali ATP di tennis assegnate, riassegnate all'Italia fino al 2030. Bisogna ricostruire i fatti, nel senso che questo articolo del decreto cambia, stravolge completamente la governance esistente; impone una nuova governance. È un fatto che avviene 14 mesi dopo l'accordo siglato da parte dei proprietari del torneo, che è l'ATP (l'Associazione dei Tennisti Professionisti), e 14 mesi dopo il rinnovo di un torneo che, come sapete, ha disputato la sua quarta edizione e ne disputerà una quinta a novembre; e lo ha ottenuto proprio in virtù dei suoi risultati, non solo quelli sportivi e agonistici (abbiamo anche la fortuna di avere il numero 1 del ranking mondiale che ha vinto questo torneo l'anno scorso a Torino), ma anche in termini di ricadute, di impatto economico che ha avuto sul territorio e, nello specifico, parlo della mia città, che è Torino.

Ora, il Governo, dopo quattro anni di successi - 503 milioni di euro di ricaduta sul territorio - decide, 14 mesi dopo l'accordo siglato fra ATP e il comitato organizzatore, di cambiare completamente la governance. Lo fa istituendo un nuovo comitato di gestione. Faccio, come all'esame di scuola media, un collegamento con il tema che abbiamo appena chiuso, perché in questo nuovo comitato di gestione, guarda caso, ci sono alcuni rappresentanti, tra cui quello nominato dal sindaco della città ospitante e dal rappresentante nominato dalla regione ospitante; probabilmente il Piemonte ancora per un paio d'anni, speriamo; poi si parla, si immagina che questo torneo possa andare in un'altra regione del Nord, che è la Lombardia.

Ora, il mio emendamento, l'emendamento a mia prima firma, riporta alle condizioni originali della governance. Perché? Perché nel frattempo sono successe alcune cose. La prima è una lettera dell'ATP - l'associazione privata, ripeto, proprietaria del torneo - che dice: attenzione, perché noi abbiamo siglato un accordo con una governance. Se questa governance cambia…ovviamente torniamo al tema “rapacità”, perché il cambiamento è indotto dal fatto che Sport e Salute diventa un carro armato che si occupa di tutte le manifestazioni sportive - medie, piccole, grandi, grandissime - intervenendo in maniera diretta sulle poltrone, sulle sedie che occupano la governance di quella federazione. Chiaramente abbiamo sentito in audizione il presidente Binaghi direttamente interessato al tema in audizione. Il presidente Binaghi ha chiuso la sua audizione con una frase che credo sia importante riportare anche in quest'Aula, e cioè ha detto: “io sono pronto a rinunciare al contributo economico dello Stato, pur di mantenere la governance in questo senso”. Difatti, c'è stato un emendamento, da me sottoscritto, di una collega del gruppo di Forza Italia che ha cambiato il testo e quindi c'è un comma 7-bis alla fine di questo articolo, che dice che qualora la Federazione italiana tennis e padel rinunci ad avvalersi delle risorse di cui al comma 6, non si applicano le disposizioni dei commi precedenti.

Ora sarà interessante vedere che cosa succede. Diciamo che l'ATP Finals sono forse oggi in attesa di quello che sarà Milano-Cortina, l'evento più straordinario, più impattante, più bello. È già stato superato il record dei biglietti del torneo di novembre due mesi fa.

Aggiungo che abbiamo tentato di difendere una ormai sempre più minacciata autonomia da parte dei gestori e delle organizzazioni di tornei sportivi con un altro emendamento, che è stato acquisito e poi cambiato in corsa - ma la prendo sportivamente -, che mette una soglia e dice: al di sotto del contributo dello Stato di 5 milioni di euro, la governance di questi tornei rimane autonoma. Purtroppo, segnalo che in queste riformulazioni quello che succederà sopra a quella soglia è di nuovo un intervento militare di Sport e Salute Spa che diventa uno strumento veramente onnipresente; e immagino che comporterà anche la necessità di aumentare le risorse e le forze a disposizione.

Segnalo che Sport e salute Spa (invito chi lo desidera ad andare sul sito, sezione “società trasparente”) ha 47 pagine di consulenti, dove…

PRESIDENTE. Concluda.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). … ho concluso, Presidente… si può ricostruire sia il curriculum di quei consulenti sia la componente economica. Allora, rischiamo, anzi, credo di poter presagire che ci troveremo di fronte ad un ennesimo torneo, sperando che l'ATP non cambi idea e lo mantenga in Italia, occupato da Sport e salute Spa, e al proliferare…

PRESIDENTE. Onorevole, chiuda.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). … di questa filiera di consulenti, di cui Sport e salute Spa ormai si dota in maniera seriale.

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9.1 Berruto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 23).

Passiamo all'emendamento 9.1001 Faraone. Ha chiesto di parlare su questo, onorevole Pavanelli? Non ho capito. Sull'ordine dei lavori? Va bene. Ha chiesto di parlare, sull'ordine dei lavori, l'onorevole Pavanelli. Ne ha facoltà.

EMMA PAVANELLI (M5S). Grazie, Presidente. Intervengo sull'ordine dei lavori. Sono mesi, ormai quasi tre anni, che denuncio “i pianisti” in quest'Aula (Commenti dei deputati dei gruppi Fratelli d'Italia e Lega-Salvini Premier). Purtroppo anche oggi, nelle file di Forza Italia, nel momento in cui lei, Presidente, dichiara la chiusura del voto, c'è qualcuno che spinge un fogliettino per far votare il collega assente. Allora, siccome, Presidente, sono stata sospesa per aver sostato fuori da un'Aula, sono stata ammonita un paio di settimane fa, sempre dalla Presidenza e dai Questori, per non aver ridato una bandiera della Palestina ai commessi, io chiedo formalmente…

PRESIDENTE. Certo. È chiaro.

EMMA PAVANELLI (M5S). … che chi non è presente debba togliere il tesserino. Presidente, è inaccettabile che chi non è qui oggi continui a votare (Commenti di deputati dei gruppi Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier e Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE) grazie al collega vicino…

PRESIDENTE. Colleghi. Colleghi!

EMMA PAVANELLI (M5S). … e prende la diaria (Il deputato Bagnasco: “Ma non è vero!”). Sì, collega!

PRESIDENTE. Colleghi, per favore!

EMMA PAVANELLI (M5S). Sì. Perché, invece di chiamare MoVimento 5 Stelle “straccioni”, io direi che forse è il caso che qualcuno faccia pace con il cervello (Commenti di deputati dei gruppi Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier e Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE) e invece…

PRESIDENTE. Colleghi!

EMMA PAVANELLI (M5S). …sia onesto con i cittadini, con quest'Aula e con il bilancio di quest'Aula (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)!

PRESIDENTE. Confermo che i segretari alla mia destra e alla mia sinistra sono deputati proprio a questa verifica.

Quindi, sicuramente li sollecito ad un'ulteriore verifica rispetto alla sua segnalazione (Commenti dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra). Io non posso diversamente, perché ognuno ha il suo ruolo.

Passiamo all'emendamento 9.1001 Faraone. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9.1001 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 24).

Passiamo all'emendamento 9.1003 Faraone. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9.1003 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 25).

Passiamo all'articolo aggiuntivo 9.01000 Ferrari. Ha chiesto di parlare la deputata Ferrari. Ne ha facoltà.

SARA FERRARI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Su questo articolo aggiuntivo voglio fare appello alla Sottosegretaria Siracusano e alla sua…

PRESIDENTE. La interrompo un attimo perché il microfono dà disagio. Se magari si sposta un attimino a fianco. Ovviamente abbiamo interrotto il tempo di intervento. Riproviamo, prego.

SARA FERRARI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Dicevo che faccio appello alla Sottosegretaria Siracusano e alla sua riconosciuta correttezza e onestà intellettuale. Poche ore fa, nel bocciare l'articolo aggiuntivo 6.01000 Soumahoro, che chiedeva di promuovere, durante l'organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, il principio di non discriminazione, il pluralismo, la diversità, l'inclusione e l'uguaglianza di genere, come stabilito dal codice etico del CIO, la Sottosegretaria ha detto: lo bocciamo perché è appunto un principio sottinteso, vale necessariamente, e dunque è scontato. Ebbene, per non incorrere in una chiara incoerenza fra quello che si dice e quello che si fa, in questo caso noi chiediamo concretamente che…

PRESIDENTE. Prego, onorevole. Un po' di silenzio, colleghi, per favore.

SARA FERRARI (PD-IDP). …che nella composizione degli organi di indirizzo, coordinamento, gestione, vigilanza o consultazione istituiti per l'organizzazione e per la realizzazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali Milano-Cortina 2026, America's Cup 2024, Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, ATP Finals Torino, Campionato Europeo di Calcio UEFA 2032 e ogni altro evento sportivo dichiarato di interesse strategico nazionale con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o dell'Autorità di Governo delegata in materia di sport, deve rispettare e garantire la presenza di entrambi i generi. Attenzione, non ho chiesto equilibrio, non ho chiesto parità di genere.

Comprendo tutte le difficoltà operative, però il rispetto di questo principio, che prima si è considerato scontato, non può avere adesso parere negativo, nel momento in cui vi chiediamo operativamente di garantire che ci sia almeno la rappresentanza di entrambi i generi. Quindi io chiedo il ripensamento su questo parere negativo proprio per questa coerenza, proprio perché non incappiate in quella cosa che si chiama pinkwashing. E sapete che cos'è? È quell'atteggiamento, quell'inganno, quell'atteggiamento un po' fraudolento, con il quale si cerca il consenso su un tema, fingendo di perseguirlo operativamente, poi però, nei fatti, questo non avviene.

Ecco, allora io chiedo a lei, Sottosegretaria, e al Ministro, questo ripensamento, anche per non porre in difficoltà tutte quelle colleghe, ad esempio, della Commissione femminicidio e violenza, che condividono con noi che alla base anche di quella enorme piaga sociale ci siano anche queste disuguaglianze. E se c'è un mondo che ancora le porta avanti con grande serenità è proprio, purtroppo, il mondo dello sport. Quindi io oggi vi chiedo coerenza e di modificare questo voto contrario (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire la rappresentante del Governo. Prego.

MATILDE SIRACUSANO, Sottosegretaria di Stato per i Rapporti con il Parlamento. Grazie, Presidente. Intervengo io perché la deputata Ferrari si è rivolta a me. Ovviamente, con l'autorevole presenza del Ministro, abbiamo concordato di accantonare l'articolo aggiuntivo della collega Ferrari. Quindi chiediamo l'accantonamento anche al relatore.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Dell'Olio. Ne ha facoltà.

GIANMAURO DELL'OLIO (M5S). Presidente, a questo punto io volevo chiedere alla collega se era possibile aggiungere la mia firma. Avrei fatto un intervento, ma a questo punto aspetto che il Ministro voglia decidere in merito a questo articolo aggiuntivo. Volevo solo far rilevare una cosa, che rispetto all'emendamento del collega Soumahoro, questo è addirittura molto più semplice, perché richiede di rispettare e garantire la presenza di entrambi i generi.

Quindi, non vedo proprio cosa ci sia di ostativo. Mi dispiace che il Ministro sia arrivato dopo, purtroppo, l'emendamento Soumahoro, che era ancora più importante. Però le chiedo di poterlo rivedere poi, in futuro, perché sinceramente, se non se ne parla e se non si entra in questi meccanismi, si rende vana la questione della parità di genere, che va assolutamente rispettata.

PRESIDENTE. Allora l'articolo aggiuntivo 9.01000 Ferrari è accantonato. Faccio presente che l'onorevole Piccolotti a nome di tutto il gruppo, l'onorevole Fornaro a nome di tutto il gruppo, l'onorevole Grippo a nome di tutto il gruppo, l'onorevole Soumahoro (Commenti) a titolo personale e l'onorevole Gadda a nome di tutto il gruppo intendono sottoscrivere l'articolo aggiuntivo. Mi sfugge qualcuno? Anche l'onorevole Gebhard a nome di tutto il gruppo. L'articolo aggiuntivo 9.01000 Ferrari comunque è accantonato.

Passiamo all'emendamento 9-bis.1004 Zaratti. Ha chiesto di parlare l'onorevole Zaratti. Ne ha facoltà.

FILIBERTO ZARATTI (AVS). Sì, grazie, Presidente. Sono anche contento della presenza del Ministro Abodi. Il Governo era autorevolmente rappresentato, però, ciò nonostante, gli argomenti che stiamo discutendo il Ministro li ha seguiti sempre con attenzione, anche a volte non al telefono, anche direttamente. Aspettiamo che il Ministro…

PRESIDENTE. Colleghi, un po' di silenzio, per favore.

FILIBERTO ZARATTI (AVS). No, no, aspettiamo che il Ministro…ecco, adesso che il Ministro si è liberato dalla fastidiosa telefonata io lo ringrazio. Quindi sono contento della sua presenza e noi vorremmo capire e parlare un po' di questi stadi che dovranno essere indicati entro ottobre del 2026 alla UEFA dove si svolgeranno gli europei di calcio, almeno la metà che spetta al nostro Paese.

Oggi, in un comunicato che è uscito, da una dichiarazione pubblica del Ministro abbiamo appreso che gli stadi che saranno interessati a essere indicati sono tutti di proprietà pubblica, fuorché quello di Torino, sul quale però non saranno…io, Presidente, non ce l'ho con il Ministro, però voglio dire…Presidente? Io me ne vado, cioè se continuiamo così…

PRESIDENTE. No, no, no.

FILIBERTO ZARATTI (AVS). …io me ne vado (Commenti), perché se non mi ascolta il Ministro…

PRESIDENTE. Ma il Ministro sta ascoltando.

FILIBERTO ZARATTI (AVS). …non mi ascoltano i colleghi, non mi ascolta neanche lei… (Commenti).

PRESIDENTE. No, no, io…

FILIBERTO ZARATTI (AVS). …io me ne vado!

PRESIDENTE. Ci mancherebbe.

FILIBERTO ZARATTI (AVS). Cioè, scusatemi…

PRESIDENTE. Io nei limiti delle mie capacità…

FILIBERTO ZARATTI (AVS). …qui dentro, Presidente…

PRESIDENTE. …ascolto tutto.

FILIBERTO ZARATTI (AVS). …abbiamo tutti da fare, tutti quanti abbiamo i nostri impegni, ma tutti quanti abbiamo il diritto di esprimere quello che vogliamo.

PRESIDENTE. Ha ragione, ha ragione.

FILIBERTO ZARATTI (AVS). Se c'è da attendere 10 minuti…

PRESIDENTE. No…

FILIBERTO ZARATTI (AVS). …lei sospende l'Aula e io tranquillamente…

PRESIDENTE. …per carità.

FILIBERTO ZARATTI (AVS). …mi rimetto seduto.

PRESIDENTE. Il signor Ministro sicuramente è in ascolto in questo momento, giusto? Perfetto, possiamo andare avanti. Prego.

FILIBERTO ZARATTI (AVS). Ma non ce l'ho con lei, Ministro, perché è stato interrotto da un collega. Dicevo, lei ha detto, in questa intervista di oggi, che soltanto quattro sono gli stadi pubblici. C'è quello di Torino, che comunque non sarà interessato da investimenti di carattere pubblico, questo noi lo apprezziamo. A parte che vorremmo capire cosa succede anche in quelli di proprietà pubblica, perché, di quattro stadi, uno è l'Olimpico, che, come lei ha annunciato un anno fa, già è interessato da un intervento di ristrutturazione di circa 100 milioni, che riguarda il rifacimento della copertura, la copertura fotovoltaica. Lo ha detto lei, quindi io lo ripeto, e quindi già c'è un investimento importante.

Per quanto riguarda San Siro, voi lo inserite negli stadi che riguardano l'Europeo e, quindi, interessato a sostanziosi finanziamenti di recupero e di restauro, quando, in realtà, non si sa bene che fine farà, perché si dice che il comune lo voglia mettere in vendita; noi, come Verdi, siamo naturalmente contrari. C'è una campagna di opinione, a livello nazionale, da parte di autorevoli rappresentanti del mondo dello sport che dicono che lo stadio di San Siro non deve essere abbattuto perché è uno dei luoghi fondamentali dei ricordi storici e comuni dello sport italiano. Dunque, io vorrei capire: se noi investiamo soldi pubblici su San Siro, voglio sperare che questo stadio rimanga in piedi, altrimenti sarebbe molto preoccupante se noi investissimo soldi e, poi, fosse, in qualche modo, demolito da un'eventuale proprietà pubblica. Insomma, di tutti questi stadi, Firenze è in via di realizzazione e l'unico interessato davvero a un'opera di recupero è lo stadio di Napoli.

Quello che chiediamo, fondamentalmente, è questo e, viste le sue dichiarazioni, siamo anche certi che, a questo punto, la maggioranza esprimerà un parere positivo su questo nostro emendamento. Perché, cosa diciamo? Noi diciamo che gli interventi, i soldi pubblici vadano soltanto agli stadi pubblici e che gli stadi pubblici, almeno fino al 2032, siano inalienabili. Noi non vorremmo che con i soldi pubblici si andassero a ristrutturare gli stadi e, poi, qualcuno li mettesse in vendita. Non può essere questo (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra). Quindi, da questo punto di vista, saremmo contenti se il Ministro convincesse la maggioranza a votare il nostro emendamento (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9-bis.1004 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 26).

Passiamo all'emendamento 9-bis.1000 Zaratti.

Ha chiesto di parlare l'onorevole Zaratti. Ne ha facoltà.

FILIBERTO ZARATTI (AVS). Grazie, Presidente. Sempre su questa questione degli stadi, lei non me ne vorrà. Voi dite che è necessario nominare un commissario straordinario per realizzare la ristrutturazione di questi quattro stadi di cui parlavo prima e dite che c'è un'urgenza, perché il commissario serve ad affrontare un'urgenza, bypassando quindi le ordinarie procedure amministrative, perché i tempi sono stretti. Ora, la concezione del tempo è sempre molto elastica, ognuno di noi ce l'ha per conto suo, ma io vorrei capire: siamo nel 2025, gli stadi devono essere pronti nel 2032, e noi diciamo che c'è urgenza? Cioè, diciamo che, da qui al 2032, non riusciamo a ristrutturare tre stadi - perché Firenze non ne ha bisogno - con le procedure ordinarie amministrative? Francamente, questo è abbastanza ridicolo.

Il Ministro dirà, giustamente: ma noi dobbiamo dare la lista alla UEFA entro ottobre del 2026, con la progettazione; cioè, la progettazione della ristrutturazione deve essere pronta. Ma anche questo è possibile realizzare con le procedure ordinarie, Ministro, non vi è necessità di avere un commissario. Perché si vuole il commissario? Perché si bypassano tutte le norme ambientali, le norme di appalto, gli affidamenti diretti. Questa, francamente, Ministro, è una procedura sbagliata, perché tutti quanti noi impariamo dall'esperienza, da quello che è successo prima, e tutte le volte che abbiamo fatto i Mondiali di calcio, gli Europei di calcio, gli stadi e via dicendo, con i commissari o senza commissari - anzi, sempre con i commissari, in verità -, è sempre stato uno scandalo. A posteriori, abbiamo scoperto che sono più i soldi che sono stati rubati che quelli che sono stati usati (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).

Quindi, direi, una volta tanto, cambiamo direzione: utilizziamo le strutture amministrative ordinarie, visto che non dobbiamo fare 500 stadi, ma ne dobbiamo ristrutturare 3 (non è un grande Paese, non è che ci metterà poi così tanto) o 4, considerato, però, che Firenze dovrebbe essere uno stadio ormai in grado di…comunque 4 va bene lo stesso. A meno che non si voglia utilizzare questo surrettizio e inutile commissariamento, per snellire le pratiche di altre decine di stadi, in deroga alle norme ambientali. Lì, allora, ci sarà una opposizione forte e decisa da parte nostra (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9-bis.1000 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 27).

Passiamo all'emendamento 9-bis.1001 Zaratti.

Ha chiesto di parlare l'onorevole Zaratti. Ne ha facoltà.

FILIBERTO ZARATTI (AVS). Grazie, Presidente. Giuro, per la tranquillità di tutti, che questo è l'ultimo intervento che faccio. Ci sono altri emendamenti, ma con questo intervento spero di far comprendere il mio pensiero, il nostro pensiero e, poi, ovviamente, si potrà andare un po' più celermente.

Atteso che voi avete deciso e continuate a decidere sulla necessità del commissariamento, quello che io voglio consigliare è quello che riteniamo giusto possa accadere: utilizziamo gli strumenti di controllo, per esempio quelli dell'Anac, che ci consentono di essere sicuri, quantomeno, sulla trasparenza degli atti e delle procedure che si mettono dentro a questa procedura di realizzazione degli stadi. Evitiamo, ancora una volta, come si diceva prima, che gli stadi italiani diventino l'ennesimo scandalo non soltanto a livello nazionale, ma a livello internazionale, e che non vengano neanche realizzati in quel modo che, qualche volta, ha contraddistinto le opere sportive del nostro Paese, per cui, una volta realizzate, oltre agli scandali, oltre ai soldi rubati, queste strutture sono fatiscenti dopo qualche anno dalla loro realizzazione.

Questo è veramente un insulto al Paese, è un insulto, ovviamente, a coloro che amano lo sport, è un insulto anche a tutti coloro che contribuiscono seriamente alle risorse dello Stato, a cominciare da quelli che pagano le tasse regolarmente; magari chi le evade se ne frega anche, però quelli che pagano le tasse sono anche interessati al fatto che ci siano i controlli necessari.

Siccome abbiamo l'Anac che è predisposta proprio a questo argomento, chiederei alla maggioranza, anche a molte colleghe e colleghi sensibili a questi argomenti, se sembra così difficile poter inserire queste forme di controllo. Se così non fosse, guardate, c'è qualcuno, che non voglio citare, che diceva che a pensar male si fa peccato, ma a volte ci si indovina. Ecco, io non vorrei pensar male e non vorrei neanche indovinarci (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9-bis.1001 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 28).

Passiamo all'emendamento 9-bis.1002 Zaratti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9-bis.1002 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 29).

Passiamo all'emendamento 9-bis.1003 Zaratti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9-bis.1003 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 30).

Passiamo all'emendamento 9-bis.1007 Zaratti.

Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9-bis.1007 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Chiedo la cortesia che ognuno voti per sé, altrimenti ricominciamo.

Un attimo di pazienza, interviene il Segretario.

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 31).

Passiamo all'emendamento 9-bis.1008 Zaratti.

Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9-bis.1008 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione – Il deputato Sasso: “Adesso non dite niente? Adesso non avete visto?”).

Silenzio, stiamo votando, per cortesia.

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 32).

Passiamo all'emendamento 9-bis.1005 Zaratti.

Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9-bis.1005 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione – Commenti del deputato Sasso – Il deputato Donno: “Intervieni dai, intervieni tu. Altrimenti stai zitto!”).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 33).

Passiamo all'emendamento 9-bis.1006 Zaratti.

Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9-bis.1006 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 34).

No, no! Onorevole Sasso e onorevole Donno, per favore!

Passiamo all'emendamento 9-bis.1009 Zaratti.

Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9-bis.1009 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Per favore, colleghi, stiamo votando velocemente.

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 35).

Passiamo all'emendamento 9-bis.1010 Zaratti.

Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9-bis.1010 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 36).

Passiamo all'emendamento 9-ter.3 Faraone.

Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9-ter.3 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 37).

Passiamo all'emendamento 9-ter.4 Faraone.

Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9-ter.4 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 38).

Passiamo all'articolo aggiuntivo 10.02 Berruto.

Ha chiesto di parlare l'onorevole Berruto. Ne ha facoltà.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Molto rapidamente. Questo emendamento insiste sull'articolo 10 e, quindi, riguarda le misure di sicurezza per gli sport invernali. Insieme abbiamo modificato alcune cose e abbiamo avuto modo di dimostrare il nostro parere positivo.

Aggiungiamo però un aspetto sul quale chiediamo un attimo di riflessione. Alcuni impianti a fune, durante i giorni dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina e durante i Giochi paralimpici, saranno costretti a chiusure per motivi di logistica o di sicurezza. Riconosciamo che l'arrivo di un evento di questa portata produce comunque un valore, ma abbiamo chiesto un fondo di 10 milioni di euro a sostegno delle spese fisse, dei dipendenti, delle necessità a cui questi impianti saranno sottoposti, ripeto, nei periodi di chiusura, che non sono dipendenti da loro, ma sono dipendenti dal fatto che devono necessariamente sospendere la loro attività in piena stagione. È vero che una parte della stagione la faranno, perché fino al periodo di Natale sarà possibile organizzare il loro lavoro, ma poi, in piena stagione, saranno costretti a chiudere. Non sono tanti questi impianti, non sono tanti neanche i 10 milioni che chiediamo a titolo di compensazione. Quindi, chiediamo di rivedere, se è possibile, questo parere contrario.

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 10.02 Berruto, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio), ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 39).

Passiamo all'emendamento 11.2 Berruto. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.2 Berruto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 40).

Passiamo all'emendamento 11.4 Piccolotti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.4 Piccolotti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 41).

Passiamo agli identici emendamenti 11.6 Amato, 11.7 Berruto, 11.8 Piccolotti. Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 11.6 Amato, 11.7 Berruto, 11.8 Piccolotti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 42).

Passiamo all'emendamento 12.1 Piccolotti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.1 Piccolotti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 43).

Passiamo all'emendamento 13.5 Amato. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.5 Amato, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio), ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 44).

Passiamo all'emendamento 13.1 Berruto. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.1 Berruto, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio), ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 45).

Passiamo all'emendamento 13.4 Amato. Ha chiesto di parlare l'onorevole Amato. Ne ha facoltà.

GAETANO AMATO (M5S). Presidente, il mio è un invito al Governo a riflettere su questo emendamento. Si chiede di ampliare la possibilità di accedere alle borse di studio anche nelle scuole superiori e nei licei per meriti sportivi. Il discorso è semplice: non sono i grandi campioni di sport conclamati ad aver bisogno di borse di studio, sono piuttosto i giovani sportivi che praticano sport poveri: il canottaggio, il tennistavolo, il biliardo o altri. Perché non dare anche a loro la possibilità di progredire nella carriera sportiva, dandogli una mano con una borsa di studio? In questo modo, si vanno a penalizzare tutti gli sport meno ricchi e meno importanti.

È chiaro che non sarà mai un Jacobs ad aver bisogno di una borsa di studio, è chiaro che non sarà mai un calciatore di serie A ad avere bisogno di una borsa di studio. Ma ci sono attività sportive - faccio di nuovo l'esempio del canottaggio - che prevedono 6, 7 ore di allenamento durissimo al giorno: perché non aiutare questi giovani atleti e metterli in condizione di poter davvero dare il meglio di loro stessi nelle attività sportive che praticano?

Quindi, io guardo la Sottosegretaria, la Sottosegretaria si gira verso il Ministro. Vogliamo tentare di accantonare un attimo e, magari, facciamo riflettere anche il Ministro su questa cosa? Posso chiedere l'accantonamento? Non so a chi devo chiederlo.

PRESIDENTE. Al Presidente...

GAETANO AMATO (M5S). Se alla Sottosegretaria, se al Ministro o al relatore che guarda la Sottosegretaria come la sto guardando io. Quindi, cerchiamo…

PRESIDENTE. Lei chieda al Presidente che sa a chi deve chiedere.

GAETANO AMATO (M5S). Allora, Presidente, io chiedo a lei di chiedere a chi di dovere l'accantonamento di questo emendamento.

PRESIDENTE. Quindi, io chiedo al relatore in ordine all'accantonamento. Relatore?

FABIO ROSCANI, Relatore. Presidente, non accantoniamo.

PRESIDENTE. No. Insiste per porre in votazione l'accantonamento? Sì.

Passiamo ai voti.

Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la richiesta di accantonamento dell'emendamento 13.4 Amato.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge per 54 voti di differenza.

Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.4 Amato, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 46).

Passiamo all'emendamento 13.6 Amato. Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.6 Amato, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio), ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 47).

Passiamo all'emendamento 14.1000 Bonelli. Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.1000 Bonelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 48).

Passiamo all'emendamento 15.2 Barbagallo. Ha chiesto di parlare l'onorevole Barbagallo. Ne ha facoltà.

ANTHONY EMANUELE BARBAGALLO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Signor Ministro, l'articolo 15 del testo trae origine da un mio ordine del giorno, approvato all'unanimità da quest'Aula il 14 novembre del 2024, e riguarda un fenomeno che ci preoccupa molto ed è quello dell'aggressione agli arbitri.

La Camera, sottoscrivendo all'unanimità l'ordine del giorno di cui ero il primo firmatario, ha impegnato il Governo a individuare due tipi di misure: da un lato, l'inasprimento delle sanzioni e della natura della pena, una natura penale; dall'altro lato, a individuare iniziative educative e formative per prevenire e contrastare queste forme di violenza, che non sono soltanto di natura verbale, ma - ahimè - anche fisica.

Purtroppo quello delle aggressioni agli arbitri, come il Ministro sa bene, è un fenomeno in crescita: nel 2023 abbiamo avuto 342 aggressioni; nel 2024, 528; nel 2025, con la stagione che si è appena conclusa, ben 662, quasi il doppio del 2023. Quindi, negli ultimi due anni, il dato è raddoppiato.

Abbiamo - ahimè - casi in cui in un solo mese ci sono state ben 60 aggressioni e il fenomeno ovviamente è diffuso negli ambiti regionali dilettantistici, con numeri allarmanti di circa il 60 per cento dei casi e un terzo di questi casi - ahimè - riguarda i settori giovanili. I protagonisti di questi casi sono, da un lato, i calciatori, i tesserati, i dirigenti e gli allenatori e, quindi, come dire, la vicenda riguarda anche l'aspetto interno della Federazione; dall'altro lato - ahimè -, i protagonisti sono addirittura i genitori che vanno a vedere le partite dei figli e che, poi, si rendono protagonisti di questi atti.

Quindi, il problema che si deve porre la politica è come arginare questi energumeni. Noi riteniamo che, rispetto alla proposta che fa oggi il Governo, il semplice inasprimento delle sanzioni non basta. Per questo, nella seconda parte dell'emendamento 15.2 Barbagallo, proponiamo un sistema di giustizia riparativa. Perché, se è vero, come è vero, che chi oggi arreca lesioni gravi a un arbitro rischia fino a 16 anni di carcere, il tema è anche come rieducare questi soggetti.

Quindi, noi proponiamo un sistema articolato di giustizia riparativa, in collaborazione con il CONI, con il Ministero dell'Istruzione e con le federazioni sportive, e dei moduli che riescano a, come dire, avviare dei percorsi che coinvolgano il rispetto delle regole, il fair play e che esaltino i valori dello sport, come la lealtà, il rispetto per l'avversario e per il prossimo. In alcuni casi, più che di rieducazione, si dovrebbe parlare di vera e propria educazione.

Quindi, signor Ministro, ci aspettiamo un cenno d'assenso da parte del Governo, anche perché, rispetto ad alcune dichiarazioni pubbliche che lei stesso ha formulato nei mesi scorsi, credo che questo tema della giustizia riparativa possa dare un contributo decisivo, anche per quanto sostenuto, di recente, in particolare dall'Associazione italiana arbitri.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Berruto. Ne ha facoltà.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Sì, davvero, anch'io mi associo alle parole del collega Barbagallo e chiedo al Ministro, davvero, un ripensamento su questo parere contrario. Perché questo è un articolo sul quale siamo stati d'accordo dall'inizio. Non c'è dubbio che i casi di violenza e di lesioni nei confronti dei direttori di gara, in generale, stiano aumentando in maniera paurosa. Abbiamo, oggi, aggiunto un allargamento, per esempio, del Daspo in queste occasioni. Però, chiediamo semplicemente una cosa in più.

Quindi, è semplicemente un tentativo di migliorare ulteriormente l'efficacia di questo provvedimento, con quello che l'onorevole Barbagallo ha ricordato, chiamando la nostra proposta “giustizia riparativa”. Sì, io, con un minimo di esperienza sul campo, posso assicurare che cambiare il punto di vista è la cosa più efficace in assoluto. Quindi, rispetto a coloro che si macchiano di reati di aggressione nei confronti dei direttori di gara, la cosa più efficace è fargli frequentare un corso da arbitri e chiedergli di allenare una cinquantina di partite, magari, di ragazzini e di ragazzine che giocano a calcio. Questo credo sia il senso per il quale vi chiediamo un ripensamento…

PRESIDENTE. Onorevole, concluda.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). … è, lo ripeto, un'azione culturale.

PRESIDENTE. Prendo atto che la deputata Grippo sottoscrive a nome di tutto il gruppo.

Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.2 Barbagallo, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio) ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 49).

Colleghi, secondo le intese intercorse, sospendiamo a questo punto l'esame del provvedimento, che riprenderà alle ore 14.

La seduta, sospesa alle 12,35, è ripresa alle 14,05.

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ANNA ASCANI

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta sono complessivamente 91, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta odierna.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sull'ordine dei lavori, la deputata Bonetti. Ne ha facoltà.

ELENA BONETTI (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Ministro, noi siamo a chiedere, con forza, che il Governo venga a riferire in Aula in merito a quanto si legge, purtroppo, dalla stampa sull'intenzione di Exor di vendere Iveco. Purtroppo, ancora una volta, abbiamo appreso dalla stampa notizie che riguardano la dismissione di uno degli asset industriali fondamentale del nostro Paese; ricordiamo l'impiego di 14.000 dipendenti e tutto l'indotto ad esso collegato. Ma non solo abbiamo appreso dalla stampa questa ulteriore crisi del sistema industriale del Paese; anche ieri, il Ministro Urso a quest'Aula ha detto che il Governo si sta basando sulle notizie che legge sulla stampa. Riteniamo inaccettabile che queste istituzioni, che il Governo non siano coinvolti, in modo sistemico, nella risposta che deve essere data e che, dopo la vendita di Comau, Magneti Marelli, dopo aver raggiunto il minimo storico della produzione di veicoli nel nostro Paese, dopo aver contribuito alla completa dismissione dell'asset industriale dell'automotive in Italia (dalla creazione del gruppo Stellantis in poi), questo altro pezzo di industria italiana venga svenduto, senza che le istituzioni siano state minimamente coinvolte.

Chiediamo al Ministro di farsi carico, in sede di Consiglio dei ministri, perché il Governo venga finalmente a fare chiarezza in quest'Aula, certamente, su quello che si deve fare nell'ambito della crisi che si sta aprendo sul gruppo Iveco. Ma la domanda di fondo, la prima domanda che noi facciamo al Governo e da cui vogliamo una risposta chiara è: qualcuno in Exor ha avvertito il Governo prima di dichiarare l'intenzione di vendere Iveco oppure no? Questa è una domanda rispetto alla quale questo Parlamento merita di avere una risposta chiara e certa (Applausi dei deputati del gruppo Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, l'onorevole Appendino. Ne ha facoltà.

CHIARA APPENDINO (M5S). Grazie, Presidente. Per associarci, come MoVimento 5 Stelle, alla richiesta fatta. Perché va bene tutto, però, francamente qui siamo oltre. Io non voglio ricordare quello che abbiamo vissuto nella Commissione attività produttive, in quest'Aula, quando si è parlato del tema Stellantis e, quindi, si è chiesto un impegno a chi quell'azienda, almeno a parole, detiene. Ora non ripercorriamo lo smantellamento e come è stato depauperato e distrutto un tessuto industriale nel nostro Paese da parte di chi avrebbe dovuto, invece, difendere l'italianità delle nostre aziende.

Ma il Governo che cosa fa? Oltre a dire, ogni volta che ha a che fare con Stellantis: “Ah, bellissimo il piano!”. “Ah, bellissimo che c'è un amministratore delegato italiano!”. “Ah, bellissimo: finalmente dalle parole ai fatti”. E poi non c'è nulla. Ma un rapporto con Exor, un rapporto vero, di difesa dei nostri interessi, ce l'ha? No, evidentemente non ce l'ha, perché, se non sa neanche che cosa stanno facendo nello smantellare ulteriormente un pezzetto delle nostre industrie italiane - e mi riferisco al caso Iveco - beh, un problema c'è. Allora che il Ministro Urso sia scendiletto di chiunque, lo abbiamo capito. Però, almeno su questa vicenda, ci potrà mettere la faccia e potrà venire, Presidente, a chiarire?

Perché, vede, qui non c'è solo in ballo Iveco; qui non c'è solo in ballo il tema di migliaia di persone, di competenze, professionalità. Qui c'è in ballo di più. Perché si sta anche pensando, da quello che apprendiamo, di fare una specie di “spezzatino” per cui il civile va da una parte e, invece, quello che è il militare va da un'altra.

Allora, almeno in quest'ottica, ci può dire quali sono le intenzioni industriali? Quali sono le politiche industriali di questo Governo in materia di automotive, di bellico? Cosa stanno facendo? Perché noi vediamo solo la produzione industriale che crolla, i posti di lavoro che diminuiscono, le persone che sono meno pagate, la cassa integrazione che esplode e di azioni del Governo: zero! Francamente, siamo stufi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Quindi, il Ministro Urso venga in Aula a dirci cosa vuole fare per Iveco e come vuole tutelare un pezzo importante, forse quel poco che è rimasto di italianità nel nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, il deputato Pandolfo. Ne ha facoltà.

ALBERTO PANDOLFO (PD-IDP). Grazie, Presidente, anche noi come gruppo del Partito Democratico ci associamo alla richiesta di informativa da parte del Ministro Urso rispetto alla questione Iveco e alla vicenda che riguarda non solo, come hanno evidenziato le colleghe che mi hanno anticipato, una risorsa fondamentale per l'occupazione e ovviamente per il comparto manifatturiero legato all'automotive, ma anche rispetto all'indotto che è parte del sistema di Iveco. Parliamo di alcune decine di migliaia di lavoratori italiani rispetto ai quali chiediamo la presenza del Ministro Urso a riferire in quest'Aula (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, il deputato Grimaldi. Ne ha facoltà.

MARCO GRIMALDI (AVS). Grazie, Presidente. Mi pare chiaro che, come sui dazi, questo Governo voglia rimanere spettatore: spettatore delle speculazioni che ci sono state dietro questa vicenda. Già, perché sono noti gli interessi della famiglia Elkann anche rispetto a questa nuovo scenario - no? - che da ieri cambia anche qualche punto percentuale e anche qualche strategia sui dazi, ma è ben chiaro a loro tant'è vero che la strategia del riarmo potrebbe essere una buona notizia per Iveco, per Leonardo.

Ecco, la verità è che qui, in Italia, rischiano di rimanere solo i lavori socialmente utili di Elkann, non solo quelli su cui dovrà sdebitarsi, ma quelli che sta lasciando. Già, perché ricordiamo che la cassa integrazione ormai ha preso piede in tutti gli stabilimenti; ricordo ai patrioti che continuano ossessivamente a parlare di Green Deal che qui il motore endotermico è già morto, non c'è più in Italia; siamo fra i peggiori produttori ormai in tutta Europa (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra) e quello elettrico invece c'è, è in Cina, ma c'è in Europa, lo produce esattamente Stellantis, ma in altri stabilimenti.

Ma la dismissione di Iveco rischia di essere un ulteriore tassello, un ulteriore tassello che non c'entra nulla con queste crisi. C'entra invece con l'idea di trovare, come Tata, degli acquirenti per fare molto, molto contenti gli azionisti, tant'è vero che il titolo, Presidente, come al solito è volato. È volato in Borsa, come volano gli utili, che sono esattamente quelle stock option miliardarie che fanno sì che spesso si parli poco degli azionisti e si parli tanto degli amministratori delegati.

Ecco, visto che c'è stato un cambio, un cambio di guardia - come sapete abbiamo litigato con gli ultimi amministratori delegati; qui non abbiamo mai creduto nemmeno, diciamo, al volto del Marchionne italiano e americano, figuriamoci a quello di Tavares o agli intendimenti di Elkann -, cambio di guardia che è appena avvenuto e mi risulta che abbiano risposto al Presidente della Commissione industria che verranno forse a Natale, quando il piano sarà fatto: per la dignità di quest'Aula, per il futuro del nostro Paese e di tutti gli stabilimenti, compresi quelli di Iveco, forse, Presidente, sarebbe bene investire di questa vicenda il Presidente Fontana, la Presidente Meloni, il Ministro Urso e convocare urgentemente Stellantis e il suo nuovo amministratore delegato qui in Aula (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).

PRESIDENTE. Grazie, onorevole. Naturalmente riferirò al Presidente delle richieste di informativa giunte dai Gruppi.

Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 2488-A.

(Ripresa esame dell'articolo unico - A.C. 2488-A?)

PRESIDENTE. Riprendiamo il seguito della discussione del disegno di legge n. 2488-A?.

Ricordo che prima della sospensione della seduta l'Assemblea ha da ultimo respinto l'emendamento 15.2 Barbagallo e che risultano accantonati l'articolo aggiuntivo 4.01000 Bof, l'emendamento 5.200 della Commissione, in relazione al quale è stato presentato il subemendamento 0.5.200.1 Manzi, che è in distribuzione, tutte le restanti proposte emendative riferite all'articolo 5, nonché l'articolo aggiuntivo 9.01000 Ferrari.

Avverto altresì che la Commissione ha presentato il subemendamento 0.4.01000.200, che è in distribuzione, all'approvazione del quale la Commissione bilancio ha condizionato il parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 4.01000 Bof.

Passiamo ora all'articolo aggiuntivo 15.01000 Ruffino, sul quale il relatore e il Governo hanno espresso parere contrario. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 15.01000 Ruffino, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio), ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 50).

Passiamo all'articolo aggiuntivo 15.01001 Ruffino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 15.01001 Ruffino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 51).

Passiamo all'emendamento16.3 Piccolotti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 16.3 Piccolotti, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio), ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Dichiaro aperta la votazione. No, revoco la votazione. Colleghi, se me lo dite prima è più facile, anche perché ho parlato un quarto d'ora. Ha chiesto di parlare l'onorevole Piccolotti. Ne ha facoltà.

ELISABETTA PICCOLOTTI (AVS). Ha ragione, Presidente, mi scuso, ma molto velocemente vorrei dire due parole su questo emendamento sulle disposizioni finanziarie, perché la maggioranza, nonostante la nostra richiesta pressante di fare altrimenti e la nostra disponibilità anche ad eventuali riformulazioni, ha scelto di reperire le risorse per l'aumento della sicurezza sui Giochi Milano-Cortina da un fondo che doveva essere destinato alle vittime della mafia, alle vittime di reati violenti, anche di natura domiciliare, nel senso delle vittime dei reati connessi ai femminicidi e alla violenza domestica.

Noi riteniamo che questo sia molto grave, c'erano altri milioni di capitoli da cui attingere per trovare risorse; hanno trovato il modo di prenderle da quello che probabilmente fa più male e desta maggiore sconcerto. Quindi il nostro voto favorevole è un voto per sostituire quella copertura, veramente vergognosa e scandalosa, con un semplice aumento di un punto percentuale della web tax. Ribadisco, avevamo dato al Governo anche la disponibilità a votare su qualsiasi altra riformulazione (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 16.3 Piccolotti, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio), ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 52).

Passiamo all'emendamento 16.1 Berruto. Ha chiesto di parlare l'onorevole Berruto. Ne ha facoltà.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Grazie, Presidente, il tema è lo stesso, ben spiegato dalla collega Piccolotti. Io aggiungo qualcosa che è anche frutto del lavoro che teoricamente dovrebbe essere utile e che facciamo nelle Commissioni competenti, perché io intervengo sullo stesso tema con un emendamento diverso - immagino il collega Silvestri interverrà su quello successivo con un emendamento che riguarda lo stesso tema - offrendovi tre soluzioni diverse, tre possibilità diverse. Che sia chiaro che nessuno mette in dubbio che vada tutelata la sicurezza dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina, non c'è tema di discussione.

Non deve esserci tema di discussione altrettanto che il fatto che venga stornato il Fondo di rotazione destinato alle vittime di mafia, di usura, di racket e degli orfani di femminicidio sia indecente, sia vergognoso. Noi vi abbiamo dato la possibilità di fermarvi su questo aspetto non semplicemente da un punto di vista ideologico, ammesso che c'entri l'ideologia nel dover discutere che un Fondo destinato a quegli obiettivi dovrebbe essere usato in coerenza a quegli stessi obiettivi, ma vi abbiamo anche dato tre modalità, tre soluzioni, tre posti diversi dove andare a recuperare quel denaro, che serve, ripeto, giustamente ad aumentare il livello di sicurezza di Milano e Cortina.

Io chiedo che su questo emendamento ci possa essere un cambio di parere o un accantonamento. Mi auguro che possiate cogliere l'occasione di fermarvi su una cosa, ripeto, che io non ho altri aggettivi per descrivere se non indecente (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Il relatore sull'accantonamento? È contrario. Insiste per la votazione sull'accantonamento, onorevole Berruto? Sì. La deputata Grippo sottoscrive.

Passiamo ai voti.

Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la richiesta di accantonamento dell'emendamento 16.1 Berruto.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge per 48 voti di differenza.

Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 16.1 Berruto, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 53).

Passiamo all'emendamento 16.2 Francesco Silvestri. Ha chiesto di parlare il collega Francesco Silvestri. Ne ha facoltà.

FRANCESCO SILVESTRI (M5S). Presidente, grazie della parola. Allora, io vorrei chiedere una cosa al Governo. La domanda è un po' brutale, me lo consentirete, però vorrei capire se a livello legislativo siete veramente impazziti per prendere 43 milioni di euro dal Fondo di solidarietà che è destinato a vittime di usura per metterli su Milano-Cortina. E non mi si risponda che il Fondo di solidarietà ha degli avanzi, perché anche il MoVimento 5 Stelle ha preso dei milioni di euro dal Fondo di solidarietà, ma per metterli in un altro Fondo destinato alle vittime dell'usura o, comunque, al Fondo di prevenzione che manca a questo Paese (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Attualmente il Fondo di prevenzione - lo dico per chi sta a casa - è il Fondo che impedisce di diventare una vittima dell'usura, perché il Fondo di solidarietà si attiva quando lo Stato si lecca le ferite, quando uno è già diventato una vittima di usura. Va bene? Il Fondo di prevenzione è un fondo che ha in dote 30-33 milioni di euro ed è quel Fondo a cui possono attingere gli imprenditori, che fate finta di difendere, e le famiglie, che fate finta di difendere, quando sono in sovraindebitamento economico, per non rivolgersi allo strozzino. Quando un imprenditore deve decidere se girarsi di qua e vedere lo Stato o girarsi di qua e vedere uno strozzino, il Fondo di prevenzione è la fotografia dello Stato.

Quel Fondo è in sofferenza: ci vorrebbero 100 milioni di euro, attualmente ne ha 33. Nemmeno destinando i 43 milioni che avete messo riusciremmo a riempire le necessità di chi sta in difficoltà e non vuole rivolgersi a degli usurai. Come vi viene in mente di saccheggiare i fondi destinati alle persone che soffrono per metterli nella sicurezza di Milano-Cortina? Guardate, vi chiedo di fare un ragionamento, un supplemento. Siamo al primo passaggio di questa legge, si può modificare. Vi chiedo di fare un ragionamento, perché questa vicenda è una vicenda simbolo.

È un provvedimento che sta in qualche modo dimostrando che state mancando di lucidità. Quando si cominciano in politica a fare questi errori, quindi non considerare nemmeno la possibilità di correggere una cosa del genere, vuol dire che si sta perdendo di lucidità.

Allora, io vi invito a prendervi un'ora, un minuto, ad accantonarlo - quello che volete voi - e non arrivare a saccheggiare la borsa dello Stato destinata alle povere persone per un evento che si chiama Milano-Cortina.

Questo emendamento io vi assicuro che lo porterò in ogni televisione e in ogni piazza, quest'estate e a settembre, perché è un simbolo della vostra perdita di cognizione della realtà (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). E con la perdita di cognizione della realtà questa cosa qui non finisce con oggi. Se votate tasto rosso vi assicuro che io vi incontrerò in ogni televisione e voi risponderete - vi assicuro - di questa cosa in ogni momento. Non si possono saccheggiare le tasche dello Stato per queste persone, per un evento del genere. Prendeteli da qualsiasi altro fondo! Qualsiasi altro fondo!

Allora, concludo dicendo che il MoVimento 5 Stelle ha presentato una legge quadro sull'usura, proprio perché - vedete - se avanzano dei milioni di euro al Fondo di solidarietà, cioè quel Fondo destinato alle vittime dell'usura, dobbiamo farci qualche domanda. È un Fondo di cui non dovrebbe avanzare un euro, visto il fenomeno dell'usura in questo Paese, dopo una pandemia e dopo una guerra. Se avanzano dei soldi, vuol dire che il meccanismo dello Stato non funziona. Il MoVimento 5 Stelle, dopo due anni di lavoro e dopo due anni di audizioni, ha presentato una legge di riforma quadro. Chiederemo l'urgenza in quest'Aula, perché queste sono le vere urgenze del Paese.

Nel frattempo, però, noi non possiamo dare un messaggio del genere agli strozzini. Non possiamo dare alla malavita e alla criminalità organizzata il messaggio che la Milano-Cortina è una cosa più importante delle persone massacrate da quella criminalità organizzata (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). È vergognosa una cosa del genere.

Allora, ve lo chiedo per favore. Troverete tutta la collaborazione del MoVimento 5 Stelle, ma fermiamoci un secondo. Troviamo insieme un altro fondo qualsiasi…

PRESIDENTE. Concluda, onorevole.

FRANCESCO SILVESTRI (M5S). …ma che non sia veramente quello per le povere persone che in questo momento si sono rivolte a uno strozzino, magari per fare un'operazione alla propria figlia, perché non avevano i fondi. Sono queste le storie che stanno dietro a questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Zanella. Ne ha facoltà.

LUANA ZANELLA (AVS). Grazie, Presidente. Chiedo al collega Silvestri di potere sottoscrivere, a nome del gruppo, l'emendamento, anche perché effettivamente si tratta di un prelievo di fatto da un Fondo che riguarda le vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell'usura - come ben illustrato dal collega -, dei reati intenzionali violenti, nonché per il sostegno degli orfani per crimini domestici, cioè per gli orfani dei femminicidi.

Allora, da una parte, facciamo una legge che stigmatizza anche simbolicamente il reato di femminicidio e, poi, addirittura, invece che promuovere l'accesso, facilitarlo e dare informazione rispetto all'esistenza di questo Fondo che tanti neanche sanno che esiste, lo si utilizza ancora, come se non fossero già stati impegnati miliardi e miliardi, per il finanziamento dei Giochi olimpici Milano-Cortina. È scandaloso e io chiedo davvero che voi accettiate almeno il ripensamento su questo punto (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).

PRESIDENTE. L'onorevole Pellegrini mi ha fatto cenno che tutto il gruppo MoVimento 5 Stelle sottoscrive. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Cafiero de Raho. Ne ha facoltà.

FEDERICO CAFIERO DE RAHO (M5S). Grazie, Presidente. Intervengo solo per sottolineare, come ha detto ora anche l'onorevole Zanella, che qui si raspa sia il Fondo per le vittime dell'usura, sia il Fondo che è destinato alle vittime di mafia, ai familiari delle vittime di mafia, a coloro che hanno subito estorsioni e a coloro che hanno subito gravi reati e reati di criminalità organizzata.

Questo è gravissimo, è veramente molto grave. È vero che ciò che eccede quella parte del Fondo è possibile utilizzarlo nei casi di urgenza solo per eventi celebrativi o per l'istruzione, ma nel caso di specie comunque veniamo a ricadere su un fondo che è fondamentale. E il messaggio che ci dà - 43 milioni di euro raspati da quei fondi - sembra essere proprio contrario a quel che, invece, questo Stato dovrebbe fare: aiutare coloro che si trovano nella condizione di vittime di mafia. Non solo, ma quando questo lo si aggiunge…

PRESIDENTE. Concluda, onorevole.

FEDERICO CAFIERO DE RAHO (M5S). … a ciò che è stato tolto per i beni confiscati, si comprende che il problema delle mafie non interessa a questo Governo, né alla maggioranza (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà, per un minuto.

ANTONINO IARIA (M5S). Sì, grazie. Ma cosa potevamo aspettarci da un Governo che fa proliferare le sale scommesse? È nelle sale scommesse delle nostre città che l'usura trova un terreno fertile. E, quindi, voi non soltanto attuate quella pratica sbagliatissima di aumentare la possibilità di creare queste sale slot e sale scommesse all'interno dei nostri quartieri, ma togliete anche soldi al Fondo che protegge le vittime dell'usura. Veramente, dovreste vergognarvi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Borrelli. Ne ha facoltà, per un minuto.

FRANCESCO EMILIO BORRELLI (AVS). Presidente, io invito il Governo a fare questa riflessione: che messaggio diamo al Paese quando, per organizzare un evento che ha già sponsor e fondi per centinaia e centinaia di milioni di euro, leviamo i pochi spicci che diamo alle vittime della mafia, dell'usura e di tanti altri crimini dal loro fondo? Che messaggio è? In nome del business, noi togliamo ai più deboli. E che messaggio diamo alle mafie, quando sottraiamo questi soldi al Fondo per le vittime? È una cosa sbagliata e invitiamo il Governo a fare retromarcia. È un messaggio pessimo per il nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Pavanelli. Ne ha facoltà, per un minuto.

EMMA PAVANELLI (M5S). Sì, grazie, Presidente. Io trovo abbastanza anomalo il rifiuto di votare questo emendamento così come il parere negativo da parte del Governo. Questo perché attualmente le nostre imprese stanno vivendo un momento di crisi enorme. Lo abbiamo visto già in questi anni, ma con le prossime decisioni sui dazi da parte degli Stati Uniti, sappiamo bene che le nostre imprese andranno ulteriormente in crisi. Pertanto, questo emendamento è importantissimo, perché non dobbiamo mettere ulteriormente in crisi i nostri imprenditori, obbligandoli a chiedere soldi agli strozzini.

Ecco perché io credo che serva un'ulteriore valutazione da parte del Governo. Io chiedo, Presidente, se sia possibile accantonare questo emendamento, e magari il Governo può prendere un attimo di tempo in più per riflettere sulla propria…

PRESIDENTE. Concluda, onorevole.

EMMA PAVANELLI (M5S). …decisione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la Sottosegretaria di Stato per i Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano. Ne ha facoltà.

MATILDE SIRACUSANO, Sottosegretaria di Stato per i Rapporti con il Parlamento. Sì, Presidente. Chiedo la parola per chiarire, perché viene trasmesso un messaggio assolutamente distorto, e quindi bisogna dire la verità.

Il Governo non ha distratto alcuna risorsa dal Fondo per le vittime di mafia (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE), ma si tratta tecnicamente di un residuo che è ritornato nella disponibilità del Ministero dell'Economia, che viene impiegato non per spese frivole.

Prescindendo dal fatto che i grandi eventi sportivi non sono cose frivole da rappresentare come sprechi (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE, Fratelli d'Italia e Lega-Salvini Premier), questi soldi servono per gli equipaggiamenti, per gli alloggi e per gli straordinari delle Forze di Polizia.

Quindi, questa è la finalità (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE, Fratelli d'Italia e Lega-Salvini Premier), anche perché il Governo Meloni, il Governo di centrodestra, ha dimostrato più volte, soprattutto in occasione delle leggi di bilancio, di lavorare per il bene dei più deboli, e continuerà a farlo (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE, Fratelli d'Italia e Lega-Salvini Premier).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Francesco Silvestri, adesso, ovviamente, la discussione si intende riaperta. Ne ha facoltà, per cinque minuti, naturalmente.

FRANCESCO SILVESTRI (M5S). Allora, credo che ci sia una parte del discorso che ho fatto prima che non si è compresa. La ripeto.

Questo Fondo di solidarietà ha delle eccedenze, e quindi anche solo il fatto che abbia delle eccedenze dovrebbe far riflettere tutti quanti e, quindi, far votare tutti positivamente sulla richiesta d'urgenza di discutere la legge quadro sull'usura. Lo sappiamo benissimo, ce l'aveva con voi, ce l'aveva nella scorsa legislatura.

Il punto è che, quando ci sono delle eccedenze sul Fondo di solidarietà - lo dico per i colleghi che, magari, legittimamente non conoscono il Fondo -, queste sono per le vittime, cioè per chi ha fatto denuncia per l'usura. In questo caso, anche noi siamo andati a prendere queste eccedenze, perché il Fondo di solidarietà, su circa 100 milioni di euro, ne spende 40-50, quindi ha 40-50 milioni di euro di eccedenza ogni anno. Ma non è l'unico fondo per l'usura, non è l'unico fondo con il quale possiamo aiutare imprenditori e famiglie, ci sono tanti altri fondi: quello antiracket, quello sulla prevenzione, il fondo più importante. Per evitare che una persona vada da uno strozzino, esiste il Fondo di prevenzione. Come le ho detto prima - per suo tramite, Presidente - il Fondo di prevenzione è in sofferenza. Le fondazioni che lavorano con il Fondo di prevenzione si stanno indebitando. Perché? Perché le banche, essendo mal coperto il Fondo di prevenzione, non lasciano più credito, perché non basta, non basterebbe nemmeno mettendo tutti quei soldi che voi avete distratto - perché per me questa è distrazione - per Milano-Cortina.

Allora, il punto non è essere concordi sul fatto che il Fondo di solidarietà abbia delle eccedenze, discordiamo su come utilizzare queste eccedenze. E non ci si deve nascondere dietro agli alloggi delle Forze di polizia per Milano-Cortina: si prendono da altri fondi. Sono importantissimi gli alloggi delle Forze dell'ordine, ma li prendi da un altro fondo, non li togli agli imprenditori che stanno male e che dovrebbero rivolgersi allo Stato con il Fondo di prevenzione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). È questo il punto, è qui dove discordiamo. Quindi, non ci venite a mettere davanti le parole “Forze dell'ordine”, per cui, appena uno dice “Forze dell'ordine”, applaudono tutti. Applaudo anch'io, ma non vi applaudo quando togliete agli imprenditori e alle famiglie. Aiutiamo chi dobbiamo aiutare e questi alloggi li andiamo a pagare con altri fondi, ce ne sono tantissimi. È questo il punto su cui discordiamo. Quindi, nella sua replica, io non vedo alcuna novità rispetto al mio primo intervento e rispetto alla denuncia che ho fatto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Appendino. Ne ha facoltà, per un minuto.

CHIARA APPENDINO (M5S). Grazie, Presidente. Io vorrei lasciare a quest'Aula parole non mie. Settembre 2021: “In Italia c'è un'emergenza usura. Siamo pronti a difendere i cittadini dall'usura”. Questa era Giorgia Meloni nel settembre 2021. Ha fatto una campagna elettorale sulla tutela dei cittadini in tema di usura. Allora io mi chiedo: ma con che coraggio? Con che coraggio oggi venite e votate contro questo emendamento, che viene definito “sprechi”, ma - tramite lei, Presidente - Sottosegretaria, lo dica a chi vive il dramma dell'usura che è uno spreco, lo dica a quella persona che è uno spreco.

Dico di più. Le Forze dell'ordine? Avete speso miliardi per le Olimpiadi, li avete trovati dappertutto, avete triplicato i costi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), siete fuori budget e dovete prendere 40 milioni, questi spiccioli da chi non arriva a fine mese e vive il dramma? Ma io mi chiedo: ma in che mondo vivete? Ma tornate sul pianeta Terra, uscite da questi palazzi, vivete il dramma delle persone. E, vi prego, pensate che state togliendo dei soldi che dovrebbero aiutare chi è in difficoltà per alimentare un evento…

PRESIDENTE. Concluda.

CHIARA APPENDINO (M5S). …che è finanziato per miliardi su miliardi e non avete mai avuto problemi a trovare i soldi. Quindi, francamente, è inaccettabile (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Caso, a titolo personale. Ne ha facoltà, per un minuto.

ANTONIO CASO (M5S). Grazie, Presidente. In realtà, c'è un tentativo un po' furbesco nella replica della Sottosegretaria, perché si prova a dare l'idea che noi stiamo provando ad ostacolare la realizzazione degli alloggi o, comunque, la spesa per la sicurezza relativa all'evento delle Olimpiadi. In realtà, è solo un tentativo veramente maldestro e furbo, perché noi, con il nostro emendamento non vi diciamo: “non mettiamoci questi soldi”, con il nostro emendamento vi diciamo: “prendeteli altrove”. Vi diciamo che è un messaggio aberrante da dare al Paese quando si dice che questi soldi vengono tolti al Fondo di solidarietà per la lotta all'usura. È questo il messaggio sbagliato, quindi attenzione a quel che si dice, perché è palesemente un tentativo furbo di distorcere la realtà (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Marattin. Ne ha facoltà, per un minuto.

LUIGI MARATTIN (MISTO). Grazie, Presidente. La cortesia della Sottosegretaria Siracusano impone un'adeguata cortesia nella domanda e, quindi, con toni molto diversi, anche se, ahimè, più o meno, dicendo la stessa cosa, le faccio questa domanda, molto ingenuamente. Lei ha detto che è un residuo. Allora, o è un residuo passivo, o è un residuo di stanziamento, ma in entrambi i casi non mi torna qualcosa.

Perché, se fosse un residuo passivo, vorrebbe dire che c'è un'obbligazione già giuridicamente perfezionata e lei non lo potrebbe andare a spendere; se fosse un residuo di stanziamento, normalmente si usa prendere i residui di stanziamento, ma a fine anno, perché, quando a fine anno (Commenti di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) …no, per favore, ragazzi, mi create un problema…

PRESIDENTE. Collega Marattin, si rivolga alla Presidenza.

LUIGI MARATTIN (MISTO). Il residuo di stanziamento si prende a fine anno, perché, se a fine anno non hai utilizzato questi soldi, non li puoi portare all'anno dopo, ma andrebbero in economia. Ma qui voi dite: al 27 giugno. Quindi, la domanda è: se è un residuo di stanziamento, cosa vi fa credere che, in sei mesi, non ci sia la possibilità di utilizzare questi 43 milioni nel capitolo che è stato assegnato? Questa è la domanda.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Pellegrini. Ne ha facoltà, per un minuto.

MARCO PELLEGRINI (M5S). Grazie, Presidente. Io sono allibito sia dal “no” del Governo, dalla contrarietà, a questo emendamento, sia dalle spiegazioni che ci ha voluto fornire la Sottosegretaria, mentre ho nelle orecchie anni, mesi, ore, in cui l'attuale Presidente del Consiglio ci ha fatto e ci faceva una testa così, dicendo: io voglio combattere la mafia. Bene, ogni volta che bisogna adottare dei provvedimenti concreti, e in questo caso sarebbe un aiuto a chi è vittima della criminalità e degli strozzini, e quindi sarebbe un contrasto alle attività della criminalità, invece, si assumono posizioni contrarie.

Ma, poi, cosa vuol dire: “no, questi fondi vengono distratti, ma non in frivolezze, facciamo abitazioni per le Forze armate o per altro”? Ma che vuol dire? È comunque una distrazione rispetto alla sua ipotesi di destinazione originaria, che è importantissima e non deve essere distratta (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Tassinari. Ne ha facoltà.

ROSARIA TASSINARI (FI-PPE). Grazie, Presidente. Io vorrei sottolineare, innanzitutto, l'impegno della Sottosegretaria Siracusano, che sta lavorando da giorni su questo provvedimento e, soprattutto, volevo mettere in luce la falsità che è stata detta poco fa e, cioè, il fatto che la Sottosegretaria avrebbe detto che i fondi destinati all'antiusura sono uno spreco. Io non l'ho sentito. È inaccettabile questa modalità di dire cose false. La Sottosegretaria ha semplicemente detto che non sono sprecati i soldi destinati alle Forze dell'ordine. È un'affermazione che io condivido assolutamente e non accettiamo questi metodi di far dire cose che non sono reali e non sono state sentite da nessuno, se non da chi le ha riportate falsamente. Basta con questi metodi, è insopportabile (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Grippo. Ne ha facoltà.

VALENTINA GRIPPO (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Per contribuire al dibattito, perché la mia impressione è che ci sia un equivoco di fondo. La spiegazione che la Sottosegretaria ci ha dato in Commissione prima, e qui in Aula adesso, tecnicamente è lineare, non è che non l'abbiamo capita. Evidentemente, ci dice esserci stato un residuo. Siamo tutti d'accordo che le risorse necessarie a dare attuazione a questa legge andassero trovate, e sono state trovate nei modi in cui il Governo ha ritenuto di fare.

Ciò che però mi sembra che, con il loro emendamento, i colleghi abbiano cercato di sottolineare - e noi ci troviamo d'accordo su questa posizione - è che sentire che dei fondi strategici, come quelli da destinare al Fondo di solidarietà per le vittime di usura ed estorsione siano ritornati indietro perché residui e perché non spesi - che non è un problema contingente, ma è un tema che non possiamo non porre al Governo e voi lo rappresentate nel suo insieme - è un tema molto serio.

Cioè, noi diciamo: perché ci sono state solo 43 richieste nel 2024? Questo tema, in quest'Aula, noi lo ribadiamo a più riprese, lo ribadiamo per Industria 5.0. Vi dico perché ci sono tutte queste eccedenze: perché le imprese non riescono a partecipare per le complessità burocratiche, perché molto spesso non rientrano nei requisiti, perché i tempi procedurali sono lunghissimi, ci sono anche due anni di attesa per accedere a questi fondi. Allora, la nostra domanda non è perché avete deciso di trovare le risorse per coprire questa norma; ci sembra normale. La nostra domanda è: perché ci sono questi residui? E, nel momento in cui vi trovate tutti questi residui, perché qualcuno non ha fatto una riflessione - ormai governate da qualche tempo - per trovare come spenderli e darli alle imprese? Questa è, a nostro avviso, la questione politica ed è il motivo per cui voteremo a favore di questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Amato. Ne ha facoltà.

GAETANO AMATO (M5S). Grazie, Presidente. Tramite lei, vorrei chiedere alla collega Tassinari: l'unica cosa che ha trovato utile dire, in questa discussione, invece di parlare di usura e di estorsioni, è il termine che ha usato la Sottosegretaria? A me sembra assurdo. Sono stati zitti fino ad ora. L'unica cosa che da quel tavolo è venuta fuori è che la Sottosegretaria non ha usato il termine “spreco” (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)! Non mi pare che l'onorevole Silvestri abbia detto questo! L'onorevole Silvestri ha detto: sono rimasti questi fondi: li mettiamo nell'antiracket e non nelle Olimpiadi di Cortina. Era questo che volevo dire alla collega Tassinari (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Amendola. Ne ha facoltà.

VINCENZO AMENDOLA (PD-IDP). Sottosegretaria - tramite lei, Presidente -, lasciamo stare i dibattiti, che mi sembrano molto chiari. Qui la fisionomia del provvedimento, del vostro intervento, è chiara: dovete dare soldi alle Forze dell'ordine e che fa il MEF? Non va a cercare altri fondi da altri comparti, perché la proposta che fa Berruto di un altro strumento è logica e, tra l'altro, non inficia assolutamente le casse dello Stato. Allora, che fa il MEF? Dato che deve prendere i soldi per le Forze di Polizia, va a tagliare qualcos'altro dentro lo stesso comparto, cioè del Ministero dell'Interno, che è la cosa più semplice e, potrei dire, anche più (voglio essere educato) timida e semplicistica da fare.

Quello che vi chiediamo è di fermarvi un attimo. Dato che siamo tutti d'accordo, qui, sul fatto che l'antiracket è una battaglia importante per difendere le famiglie, lasciamo stare un attimo come il MEF ha calcolato questo fondo, prendiamoci un minuto e chiediamo ai lor signori del MEF di andare a vedere, non nel comparto del Ministero dell'Interno, dove l'hanno fatto in verticale, ma in un altro Ministero, se c'è un fondo che si possa utilizzare. È semplice.

Voi venite da esperienze di Governo. Penso che avete litigato tante volte con il MEF e sapete come si fanno queste cose. Ma se procediamo in questa maniera semplicistica, è evidente che l'equivoco si crea. Basta chiamare un lor signore o una lor signora della Ragioneria, che va a vedere un altro fondo equiparato: non stiamo parlando di 4 miliardi, stiamo parlando di decine di milioni che si possono trovare. La proposta, Berruto, ve l'ha fatta e si va a vedere in un altro comparto. Ma perché avere questa fisionomia stanca dell'utilizzo dei fondi pubblici?

C'è un Ministero, c'era Giorgetti qua, prima - quant'era bello! -, si poteva alzare, poteva chiamare qualcuno della Ragioneria e trovare un altro fondo, da un'altra parte (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e MoVimento 5 Stelle). Ma toglierli a quelli dell'antiracket mi sembra proprio una cosa timida e anche semplicistica.

Quindi, cara Sottosegretaria, grazie per l'attenzione…

PRESIDENTE. Onorevole Amendola, il Governo è ben rappresentato…

VINCENZO AMENDOLA (PD-IDP). Sì, ma, dato che mi stavo rivolgendo a lei, per educazione…

PRESIDENTE. Sì, sì, però diciamo che oggi i banchi del Governo sono pieni. Prego, vada avanti.

VINCENZO AMENDOLA (PD-IDP). Siamo contenti, Presidente.

PRESIDENTE. Io quanto lei.

VINCENZO AMENDOLA (PD-IDP). Ha visto che bello? La dialettica parlamentare!

PRESIDENTE. Vada avanti.

VINCENZO AMENDOLA (PD-IDP). Quindi, il punto non è tanto di metterci a discutere su chi sia a favore e chi è contro. Siamo tutti per la stessa battaglia. Ma c'è una cosa da fare, ossia alzare il telefono, chiamare il MEF e dire: scusa, ma tra i tanti fondi degli altri Ministeri o del MEF trova una copertura di 40, invece di andare a chiedere al Ministero dell'Interno di tagliare quello che non si può tagliare, perché è un qualcosa che unisce tutto questo Parlamento. Semplice (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista)!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Ferrara. Ne ha facoltà.

ANTONIO FERRARA (M5S). Grazie, Presidente. Colleghi, senza entrare nel dettaglio di quanto è stato espresso, se i soldi sono stati sprecati o semplicemente utilizzati, come è stato detto anche da Cafiero De Raho e dalla Appendino, alla fine, non si vede questo interesse di attaccare la mafia, specialmente in questo settore, che riguarda i soldi delle persone che hanno problemi.

Quello che vorrei portare come punto è il concetto, purtroppo, della dignità delle situazioni. Questo punto - la dignità! - non ha un prezzo. E quando si iniziano a fare piccole concessioni in tal senso, non bisogna piegarsi alle circostanze, come in questo caso. C'è un limite che non bisogna superare, che, in questo caso, è stato superato, perché effettivamente vi manca la dignità (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Cappelletti. Ne ha facoltà. Colleghi, a questo punto, ve lo chiedo come favore personale, come cortesia personale: chiedetemi di intervenire un secondo prima che io vada avanti. No, onorevole Silvestri, parlavo di accantonamento, ma giustamente il suo collega chiede di intervenire. Onorevole Cappelletti, non le funziona il microfono? Usi quello accanto. Prego, ha un minuto.

ENRICO CAPPELLETTI (M5S). Grazie, Presidente. Brevemente, mi rivolgo, suo tramite, alla Sottosegretaria Siracusano, per ricordare che, se c'era un argomento che poteva unire maggioranza e opposizione, è proprio questo. Io mi ricordo, in campagna elettorale, quando facevate quelli slogan “siamo pronti”. Uno di questi “siamo pronti”, a voce della Presidente del Consiglio attuale, Giorgia Meloni, era “siamo pronti ad ampliare la platea dei beneficiari del fondo” (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) di cui stiamo parlando in questo momento. E che cosa state facendo? Non solo fate esattamente il contrario di quello che avevate detto, ma state prelevando quei soldi per destinarli alle Olimpiadi, che sono già arrivate a costare 2 miliardi di euro, quando avrebbero dovuto essere, invece, Olimpiadi a costo zero. Ecco, credo che questo sia veramente vergognoso (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Allora, l'onorevole Piccolotti aveva chiesto di sottoscrivere. Mi scuso con l'onorevole. E ha chiesto anche di intervenire? Allora, mi scuso due volte, perché io avevo capito che lei chiedesse di sottoscrivere, mi perdoni onorevole Piccolotti. Ha chiesto di parlare l'onorevole Piccolotti. Ne ha facoltà.

ELISABETTA PICCOLOTTI (AVS). Grazie, Presidente. Io vorrei intervenire per riconoscere, come è stato detto prima, che, in effetti, la Sottosegretaria, in questi giorni, ha svolto un grandissimo lavoro, correndo avanti e indietro per far fronte alle gigantesche lotte di potere che si sono svolte in Commissione fra la Lega e Forza Italia, relativamente a questo provvedimento.

Siamo andati avanti per giorni con accantonamenti, richieste di ritiro, riformulazioni, una dietro l'altra, e sempre su questioni di potere e che riguardano gli investimenti e, quindi, la spesa di denaro nelle grandi opere commissariali che mettete in campo.

Vorrei ricordare che avete trovato 300.000 euro per fare il vicesegretario della commissione di controllo dei bilanci delle federazioni. Vi siete impegnati molto per allargare il comitato di gestione delle Olimpiadi Milano-Cortina e aggiungere posti e poltrone. Avete litigato per giorni su un emendamento che vuole permettere alla società che fa le infrastrutture della Milano-Cortina di continuare a spendere per infrastrutture fino al 2033, cioè dopo un evento che si è già svolto. Avete persino trovato il tempo di sistemare le norme per un commissario che probabilmente sta per andare in pensione e, quindi, dovete trovare il modo di aggiustare le leggi sul suo curriculum.

Ora, di fronte a tutto questo, ciò che ci lascia completamente scandalizzati è che la Sottosegretaria e il Governo non abbiano trovato il tempo per riformulare la copertura di questa norma e lasciare alle vittime del racket e della violenza domestica le risorse che sono a loro destinate (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra). Potevate passare qualche ora in più a fare quello che il collega Amendola vi ha indicato di fare! E ci avete anche provato, perché la Sottosegretaria, sul mio emendamento, inizialmente, ha fatto accantonare e ha detto vediamo se troviamo una riformulazione. Ma poi è tornata con lo stesso, perché è stata travolta da questioni che riguardano le poltrone e il potere dentro la maggioranza (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra)!

Quando si tratta di gestire miliardi di opere da spartire, vi agitate, lavorate, state svegli giorno e notte. Quando si tratta di proteggere le persone in difficoltà, quelle che sono più esposte, più umili, invece, fate sempre finta di non aver trovato il modo (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra)!

PRESIDENTE. Colleghi, vi prego. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, il deputato Berruto. Ne ha facoltà, per un minuto.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Grazie, Presidente. A titolo personale, chiedo di firmare e sottoscrivere questo emendamento, nonostante abbiamo il nostro. Io mi permetto, non perché ci sia una classifica di cose più o meno importanti, però ricordo che questo fondo di cui stiamo parlando riguarda anche gli orfani delle vittime di femminicidio, nel momento in cui si è discussa, al Senato, una legge che riguarda il femminicidio. Ora, ovviamente sottoscrivo tutto quello che è stato detto: vi abbiamo dato soluzioni alternative e vi chiediamo di fermarvi, perché sbagliare si può, ma c'è solo una cosa peggiore che sbagliare, che è innamorarsi dei propri errori (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Boldrini. Ne ha facoltà.

LAURA BOLDRINI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Ho esitato a intervenire, ma signora Sottosegretaria qui non c'è nessun filo di coerenza, mi creda. Il Governo giustamente esprime soddisfazione per il reato di femminicidio approvato all'unanimità. Io, personalmente, considero più importante fare misure preventive, evitare che le donne vengono ammazzate. Ma abbiamo voluto dare un nome a quel crimine. Glielo abbiamo dato. È giusto così.

Adesso però, qui, in quest'Aula, non può andare in onda uno scempio di questo genere. Gli orfani di femminicidio che non hanno nessuno - e spesso le famiglie di provenienza non hanno le risorse per poterli mantenere - fanno affidamento su quel fondo. Signora Sottosegretaria, signor Ministro, lei è parte in causa di questo. Lei vuole togliere denaro agli orfani di femminicidio? Accetta di poter fare questo, di depauperare quel fondo per le vittime di racket e degli orfani di femminicidio? Non potete fare questo, anche in nome del fatto che su queste battaglie siamo insieme; e noi ci siamo stati. E voi adesso volete scappare tradendo le vittime (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista), i bambini e le bambine orfani di femminicidio? Non potete fare questo voltafaccia (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista)!

PRESIDENTE. Allora, l'onorevole Francesco Silvestri ha chiesto l'accantonamento. Il relatore sull'accantonamento è contrario. Onorevole Silvestri insiste per la votazione? Si, insiste per la votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico senza registrazione dei nomi, sulla richiesta di accantonamento 16.2 Francesco Silvestri, con parere contrario del relatore.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge per 45 voti di differenza.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 16.2 Francesco Silvestri, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio), ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 54).

Passiamo ora alle proposte emendative precedentemente accantonate. Avverto che l'articolo aggiuntivo 4.01000 Bof è stato ritirato dal presentatore…Collega Boldrini… E conseguentemente il subemendamento… Devo leggere uno speech, collega Berruto, poi mi deve dare i pareri sugli accantonati e poi le do la parola. Avverto che l'articolo aggiuntivo 4.01000 Bof è stato ritirato dal presentatore, conseguentemente il subemendamento 0.4.01000.200 della Commissione si intende decaduto. Adesso chiedo i pareri al relatore sugli accantonati e al Governo, di conseguenza.

Passiamo al subemendamento 0.5.200.1 Manzi, che è a pagina 6.

FABIO ROSCANI, Relatore. Sul subemendamento 0.5.200.1 Manzi, il parere è contrario.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 5.200 della Commissione.

FABIO ROSCANI, Relatore. Sull'emendamento 5.200 della Commissione il parere è favorevole. Sugli emendamenti 5.1000 Ferrari, 5.2 Amato e 5.1001 Grippo il parere è contrario.

PRESIDENTE. Passiamo all'articolo aggiuntivo 9.01000 Ferrari.

FABIO ROSCANI, Relatore. Sull'articolo aggiuntivo 9.01000 Ferrari, il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “al fine di promuovere l'equilibrio di genere e garantire una rappresentanza di entrambi i generi nella struttura di governance”, eccetera eccetera, poi rimane tutto uguale.

PRESIDENTE. Il Governo? Collega Boldrini, mi scusi ma devo chiedere il parere al Governo. Va bene, me lo dà il Ministro.

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. Grazie, Presidente. Il parere è conforme.

PRESIDENTE. Collega Boldrini, devo chiederle di lasciare liberi i banchi del Governo. So bene ma, magari, ci sarà un momento successivamente…

Passiamo al subemendamento 0.5.200.1 Manzi.

Ha chiesto di parlare l'onorevole Berruto. Ne ha facoltà.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Interveniamo sul nostro subemendamento che abbiamo fatto, diciamo, in occasione del Comitato dei nove questa mattina. Spendo solo qualche secondo, così, per salutare con un po' di nostalgia l'articolo aggiuntivo Bof (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista), per il quale abbiamo lavorato; ci sono stati i rinviati, per settimane, gli inviti al ritiro, accantonamenti, inviti al ritiro fino a ieri sera, fino a questa mattina, fino in Commissione... Adesso sono felice che abbiate partorito la decisione finale che ci fa venire in mente che fosse legata, diciamo, ad un braccio di ferro, probabilmente sull'impiantistica, forse anche sulla “pista da Bof” (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista), a questo punto costruita a Milano-Cortina.

PRESIDENTE. Collega…

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Detto questo, il subemendamento che noi abbiamo presentato si riferisce con evidenza a una cosa che abbiamo ricevuto - ripeto - nel Comitato dei nove questa mattina: un emendamento che ridefinisce le modalità di incarico del commissario o della commissaria ai Giochi paralimpici. Ora, siamo un po' curiosi: mancava solo il nome e il cognome della persona in oggetto per poter essere più precisi rispetto alla vostra proposta.

Il nostro subemendamento chiede una cosa, credo, molto semplice, molto comprensibile, molto condivisibile, cioè che, fatte salve le altre modalità che avete presentato, quantomeno ne resti una, ovvero che le indennità percepite da questa figura - di cui, ribadisco, evidentemente c'è un profilo, un identikit, un curriculum, perché sembra veramente un emendamento fatto sartorialmente - non siano cumulabili (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Piccolotti. Ne ha facoltà.

ELISABETTA PICCOLOTTI (AVS). Grazie, Presidente. Questo subemendamento è stato lavorato di concerto da tutti noi dopo che, inspiegabilmente, ad un certo punto, il Governo si è presentato con un emendamento che serve sostanzialmente ad adattare le norme sulla scelta del commissario a qualche figura, di cui il Governo conoscerà già il nome - invece noi, a differenza loro, non lo conosciamo -, che, probabilmente, deve andare in pensione proprio mentre svolgerà il ruolo di commissario, o qualcosa del genere, perché questa norma è un po' strana. Allora, ci è venuto il dubbio che, alla fine, la norma serva a permettere a questa figura di prendere due retribuzioni - il compenso da commissario e quello da lavoratore - perché lascia la possibilità di non andare in aspettativa e continuare a svolgere la mansione di commissario.

Quindi, la nostra specifica, Ministro, è molto semplice e anche di buon senso: volete cambiare le norme in questo senso? Fatelo, ma evitate, come fate sempre, di garantire emolumenti e indennità gigantesche, in questo caso persino il cumulo di due differenti stipendi o indennità.

Quindi, non si capisce per quale motivo c'è un parere negativo. Se abbiamo pensato male, un parere positivo al nostro emendamento avrebbe fugato ogni dubbio. Invece, date parere negativo e quindi vuol dire che, forse, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Bof. Ne ha facoltà.

GIANANGELO BOF (LEGA). Grazie, Presidente. Intanto vorrei invitare il Presidente a intervenire anche sugli interventi, perché prendere in giro le persone non è nel mio costume, ma, tra l'altro, sentire collegato il mio cognome a una pratica sportiva non mi sembra una cosa corretta, tra l'altro, storpiandolo; tra l'altro, da un collega che si chiama “ber-ruto” (Applausi ironici del deputato Berruto). Quindi, voglio dire…

PRESIDENTE. Collega, intanto…

GIANANGELO BOF (LEGA). Bravo, bravo.

PRESIDENTE. Collega, collega Bof, intanto quando…

GIANANGELO BOF (LEGA). Quindi, questo…

PRESIDENTE. No, collega, adesso lei…

GIANANGELO BOF (LEGA). …l'ironia se la si risparmia…

PRESIDENTE. No, collega, adesso io le rispondo, è chiaro? Il collega Berruto ha detto quella frase. Lei, forse, era distratto e io sono proprio intervenuta a dire “collega”, perché non si poteva fare. Non è che lei, però, riprende il collega Berruto e poi fa la stessa cosa, chiaro? In quest'Aula ci si porta rispetto. Adesso lei va avanti col suo intervento (Applausi). Prego.

GIANANGELO BOF (LEGA). Riguardo all'articolo aggiuntivo di cui facevano riferimento, vorrei ricordare alla sinistra, che molto spesso ha la memoria corta, cioè si ricorda bene quando amministriamo noi, ma si dimentica quando amministravano loro, che noi chiediamo semplicemente quello che è stato fatto dal commissario Sala, che era commissario dell'Expo di Milano, dove le opere dell'Expo di Milano si sono concluse alla fine, quando l'Expo era già finito. Quindi, non chiediamo nulla di differente: quando ci sono i grandi eventi, ci sono opere infrastrutturali che rimangono a quei territori anche dopo quell'evento…

PRESIDENTE. Collega, lei sta parlando di un articolo aggiuntivo che ha ritirato. Quindi, io non posso farla parlare.

GIANANGELO BOF (LEGA). Sto parlando di quello di cui stava parlando il collega, quindi se sono fuori tema io, era fuori tema anche il collega.

PRESIDENTE. No, il collega Berruto ha fatto un passaggio su un articolo aggiuntivo ritirato. Adesso, lei può intervenire sul subemendamento Manzi, facendo se vuole riferimento anche al resto, però stia sul subemendamento Manzi.

GIANANGELO BOF (LEGA). Ho finito, grazie.

PRESIDENTE. Grazie. Amato… Colleghi, ribadisco che siamo sul subemendamento 0.5.200.1 Manzi: non stiamo parlando di un emendamento ritirato, che, essendo stato ritirato, non può essere oggetto della nostra discussione. Vale per Berruto, vale per Bof e vale anche per lei, collega Amato, glielo dico prima, anche se lei giustamente mi dirà: io non ho detto nulla. Prevengo, prego.

GAETANO AMATO (M5S). Presidente, io sono ammirato dalla sua capacità di leggere il pensiero.

PRESIDENTE. È la tra dotazioni dei Vicepresidenti, è così che funziona (Applausi).

GAETANO AMATO (M5S). Sto scherzando. No, Presidente, io volevo intervenire sul subemendamento - l'altro è, per fortuna, messo da parte - e dire che è spiacevole dover fare dei subemendamenti per dover sopprimere qualcosa che poi, agli occhi di tutti, risultava essere una cosa forzata, una cosa quasi indirizzata, tra virgolette, verso una sola persona. Sarebbe così bello riuscire a fare dei provvedimenti senza interessi particolari o, perlomeno, quando c'è un emendamento del genere, mettere proprio il nome della persona a cui è destinato, per lo meno lo sappiamo e sappiamo che dovrà esserci grata (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Grippo. Ne ha facoltà.

VALENTINA GRIPPO (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Noi, nel Comitato dei nove, nell'analizzare l'emendamento 5.200 della Commissione, non ne comprendevamo appieno il senso dal punto di vista tecnico, e ci è stato illustrato, ci è stato spiegato che serviva a consentire, da quello che abbiamo capito, nell'identificazione di questo ruolo, di questa funzione, anche a persone che non fossero più attualmente in carica presso la pubblica amministrazione, ma nei 12 mesi successivi, di poter entrare in questo ruolo.

Di fronte alla nostra preoccupazione, di tutte le opposizioni, che abbiamo rappresentato che questa costituisse un'opportunità per cumulare stipendi, e quindi maggiori costi, aggravi e oneri per lo Stato, siamo stati rassicurati e ci è stato detto che stavamo misinterpretando. Ripeto, essendo un articolo molto tecnico, lo dicevamo in forma dubitativa. Per questa ragione, però, non capisco la ratio del parere negativo sul subemendamento che abbiamo presentato con i colleghi Manzi, Fornaro, Piccolotti, Berruto e gli altri.

Laddove siamo tutti d'accordo che questo emendamento non ha l'obiettivo di aumentare i costi e consentire di cumulare diverse indennità, perché non esprimere parere favorevole e consentirci a tutti, unanimemente, di votare questo emendamento? Quindi, se gentilmente ci viene illustrato e spiegato, altrimenti veramente l'impressione che avranno i cittadini è che si vuole consentire a qualcuno di cumulare stipendi e di andare in deroga a delle regole che, se valgono per tutte le dirigenze, non si capisce perché non debbano valere in questo caso, in questa fattispecie.

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.5.200.1 Manzi, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 55).

Passiamo all'emendamento 5.200 della Commissione. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.200 della Commissione, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 56).

Passiamo all'emendamento 5.1000 Ferrari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.1000 Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 57).

Passiamo all'emendamento 5.2 Amato. Ha chiesto di parlare il deputato Caso. Ne ha facoltà.

ANTONIO CASO (M5S). Grazie, Presidente. Velocemente, giusto perché veramente ci lascia terribilmente basiti il parere contrario a questo emendamento e non ci riusciamo a spiegare le motivazioni, quindi magari ci può essere dato qualche chiarimento. Mi spiego: cosa fa questo emendamento? Sempre parlando delle disposizioni in merito ai Giochi olimpici e paralimpici di Milano-Cortina, semplicemente si chiede, con riferimento al commissario con le deroghe, le forti deroghe, che potrà operare, che il tutto avvenga in conformità alla normativa nazionale e regionale vigente, signore e signori, in materia di prevenzione del dissesto idrogeologico, nonché ai Piani di stralcio per l'assetto idrogeologico adottati dalle Autorità di bacino competenti.

Fateci capire un attimo. Ci state dicendo, quindi, che il commissario debba agire al di fuori di queste regole, non in conformità a queste regole? È questo che state dicendo? Che il commissario, con i suoi poteri straordinari, non deve assolutamente interessarsi del dissesto idrogeologico e di tutta l'azione che fa. Ora, per noi questo è veramente paradossale, assurdo. Mentre ci troviamo in questo provvedimento, dove si è scritto un qualcosa che sembra proprio su misura un vestitino per chi dovrà assumere poi dei poteri commissariali, mentre si è cercato di portare - fortunatamente poi ritirandolo - il grande carrozzone che si tirano dietro questi Giochi olimpici e paralimpici per anni, anni e anni dopo i Giochi, siamo qui ad andare contro una cosa ovvia, un rispetto delle leggi e un rispetto delle regole.

Fateci veramente capire, con sincerità: quindi per voi il commissario straordinario, con i suoi poteri straordinari, andando in deroga, deve anche andare in deroga al rischio idrogeologico? È questa che volete che sia l'azione del commissario (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)?

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.2 Amato, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 58).

Passiamo all'emendamento 5.1001 Grippo. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.1001 Grippo, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio), ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 59).

Passiamo all'articolo aggiuntivo 9.01000 Ferrari, su cui il parere è favorevole con riformulazione. La accoglie, collega? Bene. Ha chiesto di parlare la collega Tassinari. Ne ha facoltà.

ROSARIA TASSINARI (FI-PPE). Lo sottoscriviamo come gruppo di Forza Italia.

PRESIDENTE. Bene. Anche il gruppo Lega-Salvini Premier sottoscrive. Ha chiesto di parlare la collega Ferrari. Ne ha facoltà.

SARA FERRARI (PD-IDP). Sì, intervengo solo per sapere se restano valide le sottoscrizioni fatte stamattina dagli altri gruppi. Va da sé?

PRESIDENTE. Sì. L'articolo aggiuntivo accantonato è quello di stamane, naturalmente, anche se è riformulato.

Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 9.01000 Ferrari, come riformulato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 60).

Avverto che, consistendo il disegno di legge di un solo articolo, non si procederà alla votazione dell'articolo unico, ma, dopo l'esame degli ordini del giorno, si procederà direttamente alla votazione finale, a norma dell'articolo 87, comma 5, del Regolamento.

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 2488-A?)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A). Avverto che l'ordine del giorno n. 9/2488-A/3 Schullian è stato ritirato dal presentatore.

Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sugli ordini del giorno presentati.

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/1 Soumahoro il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a definire, con tutti i soggetti coinvolti, comprese le istituzioni del mondo dello sport, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, ulteriori percorsi educativi e campagne informative di sensibilizzazione sul match-fixing, con l'obiettivo di prevenire e contrastare, attraverso la condivisione di buone prassi, il fenomeno della corruzione nelle competizioni sportive”.

Sull'ordine del giorno 9/2488-A/2 Scotto il parere è contrario. L'ordine del giorno n. 9/2488-A/3 Schullian è stato ritirato.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/4 Steger vi è un invito al ritiro, in quanto sono stati approvati emendamenti in Commissione che modificano il testo del provvedimento nella medesima direzione.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/5 Colombo il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di accompagnare le misure recate dal provvedimento in esame compatibilmente con gli equilibri di bilancio e con i vincoli di finanza pubblica”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/6 Montemagni, il parere è favorevole.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/7 Zinzi, espunta la sesta premessa, il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a dare attuazione, nel più breve tempo possibile, all'impegno già assunto con l'ordine del giorno citato in premessa”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/8 Urzì il parere è favorevole.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/9 Grippo il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di accompagnare l'attuazione delle misure recate dal provvedimento in esame con ulteriori iniziative normative volte a introdurre obblighi di cooperazione”.

Sugli ordini del giorno n. 9/2488-A/10 Ambrosi e n. 9/2488-A/11 Tenerini il parere è favorevole.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/12 Malavasi il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo in linea con le finalità di promozione dell'inclusione e dell'accessibilità nell'attività sportiva richiamata all'articolo 5 del provvedimento in esame, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/13 Serracchiani, il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a promuovere e sostenere progetti di giustizia riparativa in ambito sportivo, in collaborazione con il CONI, Sport e salute Spa, federazioni, società dilettantistiche e soggetti del Terzo settore”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/14 Manzi, il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo, in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici, a promuovere, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, nel rispetto dell'autonomia scolastica, attività dirette a favorire la conoscenza della storia dello sport”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/15 Andrea Rossi il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo, in linea con le finalità di promozione di una pratica sportiva accessibile e inclusiva richiamate dal provvedimento in esame e al fine di garantire una corretta educazione motoria, ad adottare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, le ulteriori iniziative di competenza”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/16 Gribaudo il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica (…)”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/17 Berruto il parere è favorevole con riformulazione, in quanto è già stato istituito un tavolo congiunto CONI-Governo. Quindi, la riformulazione è: “impegna il Governo ad attivare una commissione di studio e consultazione che supporti il tavolo di lavoro già costituito tra Governo e CONI per l'avvio di una riforma del sistema della giustizia sportiva, in coordinamento con gli altri attori istituzionali interessati”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/18 Iaria, espunte le premesse, il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo ad adottare tutte le iniziative necessarie volte a garantire i massimi standard di trasparenza e rendicontazione per i XXV Giochi Olimpici invernali e i XIV Giochi Paralimpici invernali “Milano-Cortina 2026”, in linea con gli impegni assunti nel dossier di candidatura, assicurando un monitoraggio costante e rendendo accessibili le informazioni relative all'organizzazione e allo svolgimento dei Giochi”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/19 Caso il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo, ferma restando la necessità della compatibilità di ogni iniziativa infrastrutturale con la pianificazione per l'area di bradisismo e per il rischio vulcanico, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica (…)”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/20 Simiani il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica (…)”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/21 Romeo il parere è contrario.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/22 Barbagallo il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, in linea con le finalità di promozione dell'inclusione e dell'accessibilità della pratica sportiva richiamate dal provvedimento in esame (…)”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/23 Girelli, il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica e in linea con le finalità di promozione dell'inclusione e dell'accessibilità della pratica sportiva richiamate dal provvedimento in esame (…)”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/24 Prestipino il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di (…)”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/25 De Micheli, espunta la premessa che poi vi segnalerò, il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo, in accordo con il CUSI e le federazioni sportive nazionali, a valutare l'opportunità di accompagnare le misure recate dall'articolo 13 del provvedimento in esame con ulteriori iniziative normative volte a individuare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, risorse economiche e strutturali finalizzate a sostenere l'attività sportiva di squadra all'interno degli atenei”.

PRESIDENTE. Mi deve dire qual è la premessa che viene espunta.

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. La premessa che viene espunta è “il sistema universitario italiano (…)”: sarebbe il sesto capoverso.

PRESIDENTE. Sesto capoverso.

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/26 Ghio, il parere è contrario.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/27 Ferrari, espunta la premessa, il parere è favorevole.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/28 Toni Ricciardi il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, di accompagnare le misure recate dal provvedimento in esame con ulteriori iniziative normative”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/29 Sarracino il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo ad assicurare il pieno coinvolgimento della regione Campania e della città metropolitana di Napoli nella realizzazione dell'evento, al fine di garantire un efficace coordinamento istituzionale e il pieno rispetto delle esigenze territoriali”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/30 Ubaldo Pagano il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di (…), compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.

Sugli ordini del giorno n. 9/2488-A/31 Zanella e n. 9/2488-A/32 Bonelli il parere è contrario.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/33 Zaratti, espunta l'ultima premessa, il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo, nell'individuazione del commissario straordinario, ad ottemperare alle linee guida dell'Anac, in particolare per quanto riguarda la disciplina in materia di conflitto di interessi, inconferibilità ed incompatibilità degli incarichi; ad utilizzare la vigilanza collaborativa dell'Autorità nazionale anticorruzione nella realizzazione degli interventi di ammodernamento degli impianti sportivi destinati a ospitare le partite di UEFA 2032”.

Sugli ordini del giorno n. 9/2488-A/34 Piccolotti e n. 9/2488-A/35 Grimaldi il parere è contrario.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/36 Amato, espunte tutte le premesse, il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, di adottare le più opportune misure di carattere normativo, affinché sia reso strutturale il Fondo sport per studenti universitari”.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/37 Quartini il parere è favorevole.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/38 Orrico, espunta l'ultima premessa, il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo ad adottare tutte le iniziative necessarie volte a garantire i principi di trasparenza e pubblicità nell'utilizzo delle deroghe in materia di contratti pubblici, previste dall'articolo 4, comma 3, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32”.

Sugli ordini del giorno n. 9/2488-A/39 Francesco Silvestri, n. 9/2488-A/40 Cafiero De Raho e n. 9/2488-A/41 Ascari il parere è contrario.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/1 Soumahoro. Il parere è favorevole con riformulazione: accoglie.

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/2 Scotto, sul quale il parere è contrario. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/2 Scotto, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Aspetto, colleghi. Poi restiamo in Aula, per cortesia, nell'interesse di tutti.

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 61).

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/4 Steger, sul quale il parere è contrario.

Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/4 Steger, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione…

Ah, lo ritira! Collega, non riesco ad interpretare a distanza: è colpa mia. È quindi ritirato.

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/5 Colombo, sul quale il parere è favorevole con riformulazione. Va bene? Sì.

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/6 Montemagni: parere favorevole. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/7 Zinzi: parere favorevole con riformulazione. Va bene? Sì. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/8 Urzì: parere favorevole. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/9 Grippo: parere favorevole con riformulazione. Va bene? Sì. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/10 Ambrosi: parere favorevole. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/11 Tenerini: parere favorevole. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/12 Malavasi: parere favorevole con riformulazione. Va bene? Sì.

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/13 Serracchiani: parere favorevole con riformulazione. Va bene? Barbagallo, mi deve dire se accoglie perché, se accoglie, ovviamente non posso farla parlare, neanche un minuto, collega.

ANTHONY EMANUELE BARBAGALLO (PD-IDP). Chiedo soltanto se il Ministro potesse, cortesemente, rileggere.

PRESIDENTE. Rileggere: questo sicuramente sì. Ministro, mi può rileggere la riformulazione dell'ordine del giorno n. 9/2488-A/13 Serracchiani?

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. Con piacere, grazie, Presidente. Lo leggo integralmente così usciamo da eventuali...

PRESIDENTE. Le premesse magari le saltiamo, se ritiene.

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. Lo leggo integralmente: favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a promuovere e sostenere progetti di giustizia riparativa in ambito sportivo, in collaborazione con il CONI, Sport e Salute, federazioni, società dilettantistiche e soggetti del Terzo settore; a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative volte a prevedere l'obbligo, per chi commette atti di violenza fisica e verbale verso arbitri o ufficiali di gara, di partecipare a moduli formativi sul fair play, il rispetto delle regole e l'etica sportiva, riconosciuti e certificabili”.

Presidente, se lei è d'accordo - e mi scuso perché, nella lettura, non vorrei aver saltato dei passaggi che sono comunque qualificanti e meritano di essere invece chiari ed espliciti -, rileggerei anche il parere espresso sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/7 Zinzi.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno n. 9/2488-A/7 Zinzi l'abbiamo superato però; è stata accolta la riformulazione.

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. Sì, però mi segnalano che non ho letto correttamente tutto. Se lei mi concede un minuto...

PRESIDENTE. Va bene, lo legga. È un po' anomalo tornare indietro, ma siamo in una giornata di anomalie. Prego.

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. Espunta la sesta premessa, il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a dare attuazione, nel più breve tempo possibile, all'impegno già assunto con l'ordine del giorno citato in premessa, al fine di valorizzare il potenziale utilizzo dell'aeroporto di Grazzanise, anche nell'ottica di contribuire ad una migliore riuscita dei grandi eventi sportivi richiamati in premessa”.

L'ultima segnalazione è che all'ordine del giorno n. 9/2488-A27 Ferrari viene espunta la quinta premessa.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/2488-A27 Ferrari; poi ci arriviamo.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/13 Serracchiani il collega Barbagallo accetta la riformulazione.

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/14 Manzi: parere favorevole con riformulazione. Va bene? È lì la collega Manzi, perfetto.

Ordine del giorno n. 9/2488-A/15 Andrea Rossi: parere favorevole con riformulazione. Va bene? Sì. Ordine del giorno n. 9/2488-A/16 Gribaudo: parere favorevole con riformulazione. Va bene? Il collega Berruto vuole intervenire e quindi no, non va bene. Prego, collega Berruto.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Non va bene o, quantomeno, ho bisogno anch'io di risentire la riformulazione dell'impegno.

PRESIDENTE. Se la deve risentire, chiediamo di risentirla. Ministro, mi dovrebbe rileggere la riformulazione dell'ordine del giorno n. 9/2488-A/16 Gribaudo.

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. Con piacere, Presidente, grazie. Il parere è favorevole con riformulazione: “impegna il Governo, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, nell'ambito della programmazione delle risorse destinate ai grandi eventi sportivi e alla gestione post-olimpica, a reperire risorse adeguate da destinare allo smantellamento del tracciato per bob, slittino e skeleton della località Pariol, sita nel territorio appartenente al comune di Cesana Torinese, anche promuovendo, di concerto con gli enti territoriali e le autorità competenti, un piano di bonifica e recupero ambientale e restituzione alla collettività del sito, in linea con i principi di sostenibilità e responsabilità previsti dal CIO”.

Peraltro, se il Presidente me lo consente, ricordo che l'Agenzia Torino 2006, che è in una condizione di liquidazione - peraltro stiamo nel 2025 - ha già comunicato, 3-4 mesi fa, l'adozione del provvedimento interno di smantellamento, con le risorse disponibili, della pista in questione. Quindi stiamo intervenendo, anche con un ordine del giorno, rispetto a un'agenda che noi abbiamo dettato all'Agenzia esattamente dopo 12 anni.

PRESIDENTE. Collega Berruto, mi deve dire se accetta.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). No, non accetto la riformulazione proprio per le ragioni che il Ministro ha presentato nella parte conclusiva, più dialettica, perché non accetto un impegno nel rispetto dei vincoli della finanza pubblica e spiego anche il perché. Così torno con il nome corretto della pista da bob, che abbiamo costruito in occasione dei futuri Giochi olimpici, passando da un preventivo di spesa di circa 60 milioni a un costo definitivo superiore o intorno ai 120 milioni, a fronte di un impianto esistente - e mi riferisco a quello di Cesana Pariol - chiuso dal 2010, quindi quattro anni dopo l'edizione dei Giochi olimpici di Torino, per evidenti motivi di non utilizzabilità.

Ricordo, con tutto il rispetto per gli atleti - e ci mancherebbe altro, che io non rispetti qualsiasi disciplina sportiva -, che in Italia la somma degli atleti che praticano bob, skeleton e slittino è pari, tutti insieme, a circa 50 unità e che, naturalmente, si allenano già serenamente in Austria, dove esiste una pista perfetta allo scopo.

Ricordo anche - e ricordo a me stesso e all'Aula alcuni miei interventi, ovviamente decine di mesi fa, quando ancora il tema era aperto - che esisteva un progetto, validato dal politecnico di Torino, che avrebbe permesso di recuperare, riattivare - diciamo così - la pista da bob di Cesana Pariol e smantellarla dopo l'utilizzo olimpico, che, a spanne, costava circa un quarto della cifra che noi andremo a spendere, invece, per creare quella nuova di Milano-Cortina.

Il mio timore, che però si fonda non sul fatto che io sia preoccupato e basta ma sull'esperienza che abbiamo vissuto in questo Paese dopo i Giochi olimpici di Torino, è che, passato l'evento olimpico e magari qualche manifestazione di contorno, noi avremo due ecomostri inattivi sul nostro territorio: una rimarrà la pista di Cesana Pariol perché, se non c'è un impegno definitivo sullo smantellamento di quella, passata questa occasione non vedo dove si possono trovare risorse per smantellarla; l'altra è la nuova pista di Cortina - non lo auguro, ovviamente, ma temo che ci siano grandi possibilità -, che fra 3, 4 o 5 anni non troverà modo di funzionare in maniera sostenibile, perché il punto, naturalmente, è la sostenibilità di una infrastruttura così pesante dal punto di vista anche dell'impatto ambientale, che, ripeto, è stata decisa - e in questo caso non ci sono grossi dubbi; lo faccio con grande serenità, perché lo sappiamo tutti - e un po' imposta o voluta dal Ministro Salvini.

PRESIDENTE. Gli onorevoli Iaria e Amendola per sottoscrivere.

L'onorevole Iaria vuole anche parlare. Prego.

ANTONINO IARIA (M5S). Intervengo solo per ricordare che il progetto Torino 2026 aveva anche lo scopo di andare a risolvere le problematiche lasciate dall'eredità olimpica di Torino 2006 e, come ha detto giustamente il collega, la pista da bob era un'eredità che bisognava risolvere. Quindi, sì che quel progetto era sostenibile, come voleva essere nelle intenzioni del CIO per le proposte di candidatura alle Olimpiadi invernali. Quindi, purtroppo abbiamo perso un'occasione. Dunque, sottoscrivo.

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/16 Gribaudo, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 62).

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/17 Berruto, favorevole con riformulazione: va bene. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/18 Iaria, favorevole con riformulazione. Mi deve dire se accoglie prima. Non sento, collega, aspetti. Adesso. Prego, onorevole Iaria.

ANTONINO IARIA (M5S). Grazie, Presidente. Non accolgo proprio perché l'ordine del giorno chiede trasparenza e, togliendo le premesse, già viene meno al concetto di trasparenza, perché nelle premesse noi raccontiamo, in maniera sintetica, come è possibile, come è stato possibile, che da un costo iniziale previsto di queste Olimpiadi Milano-Cortina di 2,7 miliardi, compreso anche l'apporto degli sponsor, siamo arrivati a circa 7 miliardi; poi, mi chiedo come sia possibile che dobbiamo fare dei decreti in cui diamo poteri commissariali e creiamo una serie di strutture che vanno al di fuori delle classiche vie per poter fare questo tipo di lavori, per fare gli appalti pubblici, proprio per riuscire a portare a casa un'opera che si è chiaramente distinta per non essere stata quella che è rappresentata nel progetto, perché non è né sostenibile, né a basso costo, né a basso impatto ambientale. Quindi, quando lei mi dice che accoglie l'ordine del giorno, però espungendo le premesse, io dico: questa è una presa in giro.

Come è una presa in giro anche - e ritorno agli emendamenti - il fatto di far entrare in questo decreto Sport delle possibilità di riuscire a risolvere qualche problemino che avete col Salva Milano. Mi riferisco all'emendamento del collega Iezzi che, chiaramente, impegna il Governo a sottoscrivere delle convenzioni urbanistiche che - guarda caso - riguardano un'opera, che è il villaggio olimpico a Porta Romana, in cui c'è un'impresa coinvolta nel Salva Milano. Voi chiaramente pensavate che questa cosa potesse andare via liscia senza che nessuno se ne accorgesse ma, purtroppo, ce ne siamo accorti, me ne sono accorto.

Il tema fondamentale è che non potete colmare le problematiche che sono state create con il Salva Milano - che, lo ricordo, solo il MoVimento 5 Stelle ve le segnala da sempre, da sempre, ma non avete voluto ascoltare - soltanto mettendole in altri provvedimenti, cercando di creare soluzioni che non saranno soluzioni, perché riuscire a portare avanti quei progetti anche dopo, con un giudizio che sta arrivando, con un'indagine della magistratura, sarà complicatissimo e mettendolo in una legge che riguarda Milano-Cortina è stato un tentativo subdolo. Quindi, caro Ministro, lei continua a dire che il progetto Milano-Cortina è funzionale, ma le ricordo che era partito da 2,7 miliardi e siamo arrivati a 7 miliardi di spreco di risorse e non ultima, la ciliegina, lo abbiamo sottolineato prima, togliete anche i soldi al fondo per le vittime di usura e per gli orfani di femminicidio: complimenti, grazie per la trasparenza (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/18 Iaria, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 63).

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/19 Caso, il cui parere è favorevole con riformulazione: va bene. Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/20 Simiani, il parere è favorevole con riformulazione: va bene? Sì. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/21 Romeo, su cui il parere è contrario. Ha chiesto di parlare l'onorevole Romeo. Ne ha facoltà.

NADIA ROMEO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Vorrei chiedere al Governo se può accantonare e rivedere il proprio parere. Infatti, cosa si chiede in questo ordine del giorno? Si chiede di valutare un'opportunità. Quale? I grandi eventi, troppo spesso, rischiano di venire raccontati o vissuti soltanto come un momento di spettacolo, di intrattenimento. Lo sport, però, soprattutto oggi, è molto di più: è una leva strategica per la salute pubblica, per l'educazione, per la coesione sociale; è anche economia e sostenere i grandi eventi - lo abbiamo detto tutti, siamo d'accordo - di rilievo nazionale e internazionale, come prevede questo provvedimento, significa anche investire in visibilità, in infrastrutture, in attrattività per il nostro Paese. È sicuramente giusto farlo. Tuttavia, se vogliamo che questi eventi non restino soltanto vetrine isolate, ma diventino parte di una visione, di una visione complessiva, dobbiamo anche avere il coraggio, parallelamente ai grandi eventi, di investire in una cultura sportiva come elemento centrale della formazione e della cittadinanza attiva, di investire di più, di mettere al centro la pratica sportiva diffusa, quindi, di portare lo sport sempre più nelle scuole, nei quartieri, nelle periferie, tra le persone più fragili, fra gli anziani e in ogni fascia sociale di età, perché lo sport è anche prevenzione, non possiamo dimenticarlo. È una risposta concreta a problemi enormi: sedentarietà, malattie croniche, disagio sociale giovanile, isolamento. È uno degli strumenti più importanti e sostenibili che abbiamo per migliorare la salute dei cittadini e ridurre il peso sulla sanità pubblica.

Guardi, Sottosegretario, non sono parole, ci sono numeri, perché, secondo il Rapporto 2023 dell'Osservatorio Valore Sport, realizzato da The European House-Ambrosetti, ogni euro investito in attività fisica, ne restituisce 3,5 in benefici economici tra salute, produttività e riduzione della spesa pubblica.

L'attività fisica riduce fino al 40 per cento i disturbi d'ansia e depressione, abbassa il rischio di malattie cardiovascolari e diabete, migliora l'aspettativa di vita attiva. Allora, per avere una visione, per rendere concreto questo salto di qualità culturale, dobbiamo iniziare a riconoscere e a valorizzare le competenze professionali che operano nel campo della prevenzione. In questo ordine del giorno si chiede di valorizzare, in particolar modo, quella del chinesiologo AMPA, che è professionista con laurea magistrale in scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate.

Guardate, come già definito dagli articoli 41 e 42 del decreto legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021, in attuazione di una norma di legge dell'8 agosto 2019, sono figure altamente specializzate, capaci di lavorare con tutti e - lo dico giusto perché si fughi ogni sospetto - non si vanno a sostituire all'azione fondamentale, che è quella dei sanitari, ma semmai vanno a supportare una richiesta importante.

Quindi, dare questo riconoscimento professionale a queste competenze non è soltanto una questione anche un po' di giustizia, visto che comunque è già previsto, verso chi ha studiato e si è formato seriamente, ma anche una necessità strategica per il nostro Paese. Infatti, una società che invecchia, che si ammala e che consuma risorse sanitarie crescenti ha bisogno di prevenzione, ha bisogno di movimento e ha bisogno di sport. Quindi, pensando allo sport non solo ed esclusivamente nel momento in cui si accendono i riflettori su un grande evento, ma anche nella nostra quotidianità, per salvaguardare la nostra salute e la nostra cultura, questo decreto poteva essere un'occasione, una riflessione per decidere se limitarsi a sostenere i grandi eventi o gli sport d'élite o se fare un passo avanti e dare finalmente dignità allo sport, come diritto, come cura e come risorsa per il futuro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/21 Romeo… Ministro, vuole intervenire sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/21 Romeo? Prego, Ministro.

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. Sì, al di là delle personali valutazioni, in funzione del ruolo, credo che la tematica sia comunque di rilevante interesse e coinvolga soprattutto la salute. Io raccolgo solo parzialmente - spero che venga apprezzato -, proponendo di riformulare il testo, fin dalle premesse, espungendo tutta la parte che riguarda la componente chinesiologo, l'ultimo capoverso relativamente all'impegno del Governo: “a valutare l'opportunità di valorizzare all'interno delle palestre della salute, dei servizi di prevenzione e delle strutture sociosanitarie pubbliche e accreditate al fine di garantire una corretta educazione motoria”. Questa è la proposta che le faccio e la ringrazio.

PRESIDENTE. Collega Romeo, va bene? No, non va bene.

NADIA ROMEO (PD-IDP). No, non posso accettare. Apprezzo lo sforzo, ma, in realtà, così viene del tutto stralciata la richiesta dell'ordine del giorno di iniziare dalle competenze e dalle professionalità che abbiamo. Quindi, davvero, non posso accettarlo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Berruto. Ne ha facoltà.

MAURO BERRUTO (PD-IDP). Sì, essendo cofirmatario. Apprezzo il tentativo del Ministro Abodi, però, questo ordine del giorno verte sulla figura del chinesiologo. Ora, che venga proposta una riformulazione che parla di un'altra cosa, escludendo l'oggetto e il tema dell'ordine del giorno, chiaramente è curioso. Ripeto, apprezzo il tentativo, però, mettendola sul piano sportivo, parlando di un decreto sullo sport, sul 12 a 0 per voi, concedeteci il goal della bandiera. Ecco, almeno questo. Invece, niente: abbiamo preso il palo anche in questa occasione.

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/21 Romeo, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 64).

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/22 Barbagallo, su cui vi è parere favorevole con riformulazione: ok. Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/23 Girelli vi è parere favorevole, con riformulazione: ok. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/24 Prestipino, su cui vi è parere favorevole con riformulazione: ok. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/25 De Micheli, su cui vi è parere favorevole con riformulazione: ok. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/26 Ghio, su cui vi è il parere contrario. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/26 Ghio, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 65).

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/27 Ferrari, su cui vi è parere favorevole con riformulazione: va bene? La vuole riascoltare, collega?

SARA FERRARI (PD-IDP). Sì, grazie.

PRESIDENTE. Siamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/27 Ferrari. Mi può leggere la riformulazione, Ministro?

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. Allora, la riformulazione è semplicemente: “espunta la premessa del quarto capoverso: il Governo è stato costretto a istituire”.

PRESIDENTE. Quindi, la riformulazione sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/27 Ferrari va bene.

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/28 Toni Ricciardi, su cui vi è parere favorevole con riformulazione. Va bene? Va bene.

Sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/29 Sarracino vi è parere favorevole con riformulazione. Va bene? Non vedo il collega Sarracino: me lo dice lei, collega Berruto? Sì. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/30 Ubaldo Pagano, su cui vi è parere favorevole con riformulazione. Va bene? Sì.

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/31 Zanella, su cui vi è parere contrario. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/31 Zanella, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 66).

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/32 Bonelli, su cui vi è parere contrario. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/32 Bonelli, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 67).

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/33 Zaratti, parere favorevole con riformulazione: va bene? Sì.

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/34 Piccolotti, su cui vi è parere contrario. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/34 Piccolotti, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 68).

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/35 Grimaldi, su cui vi è parere contrario. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/35 Grimaldi, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 69).

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/36 Amato, parere favorevole con riformulazione: va bene. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/37 Quartini: il parere è favorevole.

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/38 Orrico, parere favorevole con riformulazione: va bene? Sì.

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/39 Francesco Silvestri, su cui vi è parere contrario. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/39 Francesco Silvestri, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 70).

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/40 Cafiero De Raho, su cui vi è parere contrario.

Ha chiesto di parlare l'onorevole Cafiero De Raho. Ne ha facoltà.

FEDERICO CAFIERO DE RAHO (M5S). Grazie, Presidente. Torniamo sulla questione che già avevamo posto nell'emendamento. Quale è la questione? Nel caso specifico, è stato chiesto semplicemente di ricorrere a fondi alternativi, non al Fondo che è stato previsto, quel Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell'usura, ma ad altri fondi, fondi diversi. E perché questo? Perché innanzitutto la norma prevede che, laddove ci sia un residuo, il residuo venga destinato, laddove ricorrano esigenze urgenti ed indifferibili, esclusivamente all'istruzione o a interventi organizzativi connessi alla celebrazione di eventi. E, quindi, abbiamo già, sostanzialmente, una violazione con riferimento alle finalità: qui, non viene finalizzato a questi temi, ma a un tema diverso - “Milano-Cortina” - che non è istruzione né uno degli interventi organizzativi per eventi celebrativi. E, allora, già andiamo ad utilizzare una norma che viene violata assolutamente.

Ma come è già stato detto, quel che è peggio è che si fa riferimento ad un fondo specifico, quello che è riferito alle vittime di mafia, ai familiari delle vittime, a coloro che hanno subito estorsioni o delitti di usura, cioè quei fondi che dovrebbero servire per consentire alle persone vittime di questi reati di reagire contro la criminalità organizzata. E, allora, anche se ci sono dei residui, anziché preoccuparci del perché ci siano residui, nemmeno si indica quale è la quota parte effettiva che viene utilizzata, indicando semplicemente una quota parte; allora, anche dal punto di vista simbolico, mi pare che non si rispetti quella che è una destinazione. Pertanto io credo che, sotto un doppio profilo, questa disposizione sia errata per quanto riguarda i 43 milioni di euro: da un lato, perché si utilizza una norma che non consente la destinazione a questo scopo; dall'altro, perché, dal punto di vista simbolico, viola quella che è, invece, una finalità altissima, che è quella di reagire alla criminalità organizzata (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/40 Cafiero De Raho, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 71).

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2488-A/41 Ascari, sul quale vi è il parere contrario del Governo: pongo in votazione o chiede di intervenire? Chiede di intervenire. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ascari. Ne ha facoltà.

STEFANIA ASCARI (M5S). Grazie, Presidente. Questo fatto che sto leggendo è veramente aberrante, questo parere contrario da parte del Governo è un ulteriore sfregio alle vittime di violenza di genere. Qui vengono tolti soldi, risorse al Fondo per la solidarietà agli orfani per crimini domestici. Chi sono gli orfani? Sono dei bambini, delle bambine che perdono un genitore, quasi sempre la mamma, a causa di crimini domestici, a causa di un femminicidio. Parliamo di bambini che sono costretti a crescere senza l'affetto di una madre e il più delle volte con un padre in carcere, la cui vita viene letteralmente stravolta. Sono anni che io ho avuto modo di confrontarmi con orfani di femminicidio, oggi adulti, li abbiamo sentiti, li abbiamo auditi all'interno della Commissione anti-femminicidio e ci hanno rappresentato che quelle ferite, quella perdita è una cicatrice veramente di dolore che non si rimargina mai. Perché questi orfani, questi bambini, il più delle volte, sono vittime collaterali di violenza assistita, sono spettatori diretti di anni di violenze assistite, di umiliazioni che vengono perpetrate nei confronti della madre e, ancora, a volte assistono al femminicidio della propria mamma e, in alcuni casi, rimangono feriti dalla violenza veramente brutale di chi non considera un essere umano la propria compagna, moglie e fidanzata.

Questi danni collaterali, questi danni diretti che vivono questi bambini, queste bambine sulla propria pelle necessitano, poi, di percorsi lunghissimi di psicoterapia, di supporto; bambini che, se non hanno dietro una famiglia, non hanno dei parenti, che il più delle volte si trovano in condizioni economiche disperate in cui veramente non sanno come aiutare a crescere questi bambini, non sanno come abbracciare, affrontare questo dolore disumano che è piombato sulla loro vita, sul loro percorso di vita. Tutto questo necessita veramente di un supporto concreto. E questo supporto richiede energie, richiede risorse che lo Stato deve dare; deve fornire un aiuto concreto. Come si fa a togliere risorse ai bambini vittime, vittime, vittime (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) di un fenomeno criminale strutturato, che è la violenza sulle donne? Vi vantate su tutti i quotidiani e sbandierate norme-bandierina, norme che sono propaganda e, poi, togliete le risorse per supportarli concretamente. Questa è veramente ipocrisia, così come questo brusio che c'è in quest'Aula del Parlamento (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Questo dimostra l'attenzione che avete nel contrasto al fenomeno criminale della violenza sulle donne. Questo vi descrive, andatelo a raccontare a quei bambini (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle): guardateli in faccia, parlateci e vi renderete conto di quello di cui hanno bisogno.

Io chiedo, Presidente, che venga accantonato questo ordine del giorno, che ci sia un supplemento di riflessione, che i soldi vengano tolti altrove, magari dal Fondo per le armi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), così diamo un segnale concreto di lontananza, con un genocidio in corso oggi a Gaza, o magari dal ponte sullo Stretto e vengano lasciati qui, perché questo fatto è aberrante. Vi dovreste vergognare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Il Governo sulla richiesta di accantonamento? Ministro, sulla richiesta di accantonamento lei è d'accordo?

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. No, grazie.

PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/41 Ascari, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 72).

Do la parola al Ministro per una precisazione.

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. Grazie, signor Presidente, per cercare di essere chiaro. Per quanto mi riguarda, avendo il dubbio di non essere stato chiaro, e me ne scuso con l'Aula, vorrei ribadire per l'ordine del giorno n. 9/2488-A/3 Schullian l'invito al ritiro…

PRESIDENTE. No, era già ritirato, Ministro.

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. Bene, avevo il dubbio che fosse stato esteso anche all'ordine del giorno n. 9/2488-A/4 Steger. Allora, se lei me lo consente, rileggo velocissimamente la nostra posizione, che è favorevole con riformulazione, stiamo parlando dell'ordine del giorno n. 9/2488-A/4 Steger: “impegna il Governo ad accompagnare l'attuazione delle misure recate dal provvedimento in esame, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, con ulteriori iniziative normative nell'ambito degli interventi in materia di disciplina del lavoro sportivo, volte non solo a chiarire che l'attività per i co.co.co. sportivi sia possibile al di sotto dei 5.000 euro, come risulta dalla sentenza della Corte dei conti, ma anche, vista l'importanza sociale dell'attività svolta dai pensionati in ambito sportivo, ad estendere in tale ambito la soglia di 5.000 euro lordi annui prevista dagli articoli 14, comma 3, e 14.1, comma 3, del citato decreto-legge n. 4 del 2019, alla cifra di 10.000 euro lordi annui”.

PRESIDENTE. Allora, colleghi, siamo in una situazione del tutto particolare. Il Ministro ha chiesto di intervenire per chiarire che, in sede di espressione del parere sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/4 Steger, ha erroneamente letto all'Aula il parere che invece era sull'ordine del giorno n. 9/2488-A/3 Schullian, che era stato ritirato. Il collega Steger, per le vie brevi, ci ha comunicato che è stato quindi indotto in errore a ritirare il suo ordine del giorno.

A questo punto, se non vi sono obiezioni, chiedo al collega Steger se accoglie la riformulazione: va bene. Quindi consideriamo l'ordine del giorno n. 9/2488-A/4 Steger, come riformulato, approvato.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sull'ordine dei lavori, il deputato Vinci. Ne ha facoltà.

GIANLUCA VINCI (FDI). Grazie, Presidente. Visto che siamo andati oltre quella che era l'ordinaria gestione dei lavori di oggi, chiedo che le dichiarazioni di voto siano rinviate a martedì 29 come primo punto, quindi alle ore 14,30, e a seguire il voto finale.

PRESIDENTE. Sulla proposta di rinvio del seguito dell'esame del provvedimento alla seduta di martedì 29 luglio, a partire dalle ore 14,30, darò la parola a un deputato contro e uno a favore a norma dell'articolo 41, comma 1, del Regolamento. Chi chiede di parlare contro? Nessuno. Chi chiede di parlare a favore? Nessuno.

Passiamo ai voti.

Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la proposta di rinvio del seguito dell'esame del provvedimento.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva per 63 voti di differenza.

Il seguito dell'esame del disegno di legge in oggetto è rinviato alla seduta di martedì 29 luglio.

Ha chiesto di parlare, sull'ordine dei lavori, il deputato Marco Pellegrini. Ne ha facoltà. Collega, le chiedo di aspettare un attimo perché in questo caos credo che non riusciremmo nemmeno a sentire la sua voce. Colleghi, se dovete uscire, come immagino, fatelo in silenzio, per cortesia, e anche rapidamente, così riusciamo ad ascoltare il collega Pellegrini. Prego, collega Pellegrini.

MARCO PELLEGRINI (M5S). Grazie, Presidente, per chiedere un'informativa urgente, anzi, direi urgentissima al Ministro degli Affari esteri, Tajani, in merito al voto che c'è stato ieri alla Knesset, al Parlamento israeliano, su una mozione che prevede l'annessione della Cisgiordania allo Stato di Israele. Loro non la chiamano Cisgiordania, la chiamano Giudea e Samaria, secondo la vecchia denominazione biblica, ma questo è. È un atto che non ha forza legislativa, ma ha una grande forza politica, anche perché è stato approvato a larghissima maggioranza, con 71 voti a favore e 13 contrari.

Lì in Cisgiordania c'è uno Stato, sostanzialmente, quello che dovrebbe essere lo Stato palestinese. Quindi lì non c'è nemmeno Hamas, non c'è nessuna ragione, dal punto di vista militare, affinché Israele continui ad occupare, violando ogni risoluzione dell'ONU, e voglia ora addirittura annetterla al proprio Stato, e quindi farne un tutt'uno con l'attuale Stato di Israele. Quindi lì non c'è Hamas. Ci sono, invece, i volgari ladri di terra, i volgari ladri di case, i volgari ladri di patria, che sono anche chiamati coloni, oppure, da giornalisti italiani poco coraggiosi, settler che vivono ai confini.

Ancora ce la ricorderemo non so per quanti anni la definizione di un famoso giornalista, che, pur di non dire che dei coloni avevano fermato un regista che aveva appena vinto l'Oscar per un film, lo avevano picchiato, malmenato e anche sequestrato, li ha chiamati settler. Torno all'oggetto dell'informativa. È una fase politica gravissima, perché si succedono ogni giorno in Israele non solo atti in Parlamento come quello che ho appena citato, ma anche dichiarazioni gravissime di Ministri. Le cito molto velocemente. La Ministra dell'Innovazione Gila Gamliel - spero di avere correttamente pronunciato il suo nome - ha pubblicato un video, fatto con l'intelligenza artificiale, in cui mostra la Gaza del futuro e, tra l'altro, scrive: “Ecco la Gaza del futuro. O noi o loro”.

Quindi, sostanzialmente, invocando una pulizia etnica e una deportazione dei gazawi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Lo dicono senza vergogna, perché vedono che il mondo - non il mondo intero, ma il cosiddetto Occidente, che declama i suoi cosiddetti valori di democrazia e di libertà, i valori occidentali - non muove un dito per fermare questi criminali, che infatti, Presidente, continuano praticamente ogni giorno (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

C'è un'altra dichiarazione del Ministro Ben-Eliyahu, che dice: “Tutta Gaza sarà ebraica”. Poi Smotrich, un altro importantissimo Ministro, addirittura sui social fa pubblicità, invogliando altri coloni a rubare altre terre e a rubare altre case ai palestinesi. La situazione è talmente grave che ha bisogno di un intervento. Innanzitutto, quest'Aula ha il diritto di sapere come la pensa il Ministro degli Affari esteri e come la pensa il Governo, visto che in tutti questi tragici mesi, quasi ormai 2 anni di stragi e di sterminio a Gaza, il Ministro Tajani ha avuto soltanto parole di totale appoggio al criminale di guerra Netanyahu. Ha negato il genocidio in atto e si è opposto a tutte le mozioni o atti davanti all'ONU che cercavano di fermare lo sterminio e il genocidio.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SERGIO COSTA (ore 16)

MARCO PELLEGRINI (M5S). Poi, tra l'altro, si vanta, come se fosse il presidente di una ONLUS, di avere mandato un po' di cibo ai gazawi. Ovviamente è un'opera meritoria, ma lo sa il Ministro Tajani che è in corso, sostanzialmente, una situazione raccapricciante per cui i gazawi stanno morendo di fame? Ci sono centinaia di video che purtroppo riprendono gazawi che svengono, che hanno dei mancamenti o che muoiono letteralmente di fame. Tutto questo davanti a noi, davanti al mondo intero, davanti ai nostri occhi, e non facciamo nulla per fermarlo.

Quindi, Presidente, davvero io la prego di trasmettere al Presidente Fontana questa richiesta. Deve venire qui, il più presto possibile, il Ministro Tajani e deve spiegarci perché non sta facendo nulla per fermare il criminale di guerra Netanyahu e i suoi Ministri, i Ministri del Governo israeliano, criminali quanto Netanyahu (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Interventi di fine seduta.

PRESIDENTE. Passiamo agli interventi di fine seduta. Ha chiesto di parlare la Presidente Ascani. Ne ha facoltà.

ANNA ASCANI (PD-IDP). Grazie, Presidente, anche per avermi consentito di fare questo intervento di fine seduta, a cui tengo moltissimo. Laura era una giornalista, una penna straordinaria, capace di trovare le parole dove non ce n'erano e di metterle insieme a formare un movimento che a volte pareva una danza.

Laura era una donna umbra, ostinata come tante di noi, sorridente, innamorata della vita. Laura non era la sua malattia, anche se quella malattia l'ha divorata giorno dopo giorno per quasi trent'anni, sottraendole a poco a poco il controllo di un corpo che era diventato la prigione dolorosa di una mente lucidissima. Laura se ne è andata. Su alcune cose non ero d'accordo con lei ma Laura, andando via, ci ha chiesto una cosa ed io penso che chi ha l'onore e l'onere di sedere qui, in rappresentanza del popolo, non possa fare finta che non sia successo, non possa ignorare la sua voce, usata un'ultima volta proprio per rivolgersi a noi, ai parlamentari della Repubblica.

Legiferare sulla morte non è semplice, colleghe e colleghi, fa paura, lo so. È difficile riuscire ad assumere lo sguardo di Laura, se non lo si è incrociato almeno una volta. Non ho molte risposte e non voglio perdere tempo trasformando questo ricordo in un puro esercizio retorico. Voglio ripetere qui il suo appello però, quello lasciato nel suo ultimo video, perché credo sia giusto così, credo che qui debba risuonare.

“Vi prego, vi prego con tutto il cuore, fate quello che volete con la politica ma vi prego, Paese Italia, occupatevi delle sofferenze dei malati più gravi. Vi scongiuro. Oggi è Laura che parla a voi come esseri umani e sono sicura che, dopo aver visto questo video, ragionerete meglio e metterete quella mano sul voto secondo la coscienza di esseri umani. Onorevoli, grazie e buon proseguimento di vita”.

Grazie Laura, riposa in pace (Applausi).

PRESIDENTE. Continuiamo con gli interventi di fine seduta. Ha chiesto di parlare la deputata Piccolotti. Ne ha facoltà.

ELISABETTA PICCOLOTTI (AVS). Grazie, Presidente. Anch'io prendo qui la parola per raccogliere l'accorato appello che Laura Santi, giornalista umbra, grande donna, femminista, grande attivista che ci ha insegnato tante cose, ha fatto e ha lasciato a tutti noi poco prima di andarsene.

“Quando leggerete queste righe io non ci sarò più, perché avrò deciso di smettere di soffrire”. Si tratta del gesto più totale e definitivo che un essere umano possa compiere; ci vogliono sangue freddo e nervi d'acciaio.

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ANNA ASCANI (ore 16,05)

ELISABETTA PICCOLOTTI (AVS). Inizia così la lettera che Laura ha lasciato a chi rimane dopo la sua scelta di procedere al suicidio assistito, autorizzato dalla ASL Umbria 1 dopo un lungo e faticoso iter giudiziario fatto insieme all'Associazione Luca Coscioni.

E vorrei leggere ancora alcuni passaggi. Dice Laura: “Vi chiedo anche uno sforzo (…) di comprensione. Cercate di immaginare quale strazio di dolore mi ha portato a questo gesto, giorno per giorno, ora per ora, minuto per minuto (…)”. “Mio marito Stefano e le mie assistenti l'hanno vista (…) neppure loro (…) potevano essere in grado di capire cosa sentissi nel mio corpo, quanto male sentissi, quanta fatica sempre più totalizzante. Non riuscire più a compiere il minimo gesto. Non più godere della vita, non più godere delle relazioni sociali. Che è quello che fa per me una vita dignitosa (…)”. “La vita è degna di essere vissuta, se uno lo vuole, anche fino a cent'anni e nelle condizioni più feroci ma dobbiamo essere noi che viviamo questa sofferenza estrema a decidere e nessun altro”. “Sul fine vita sento uno sproloquio senza fine”- scrive Laura - “l'ingerenza cronica del Vaticano, l'incompetenza della politica. Il disegno di legge che sta portando avanti la maggioranza è un colpo di mano che annullerebbe tutti i diritti. Pretendete invece” - parlava a tutti noi - “una buona legge che rispetti i malati e i loro bisogni. Esercitate il vostro spirito critico, fate pressione, organizzatevi e non restate a guardare, ma attivatevi perché potrebbe un giorno riguardare anche voi o i vostri cari”. Scrive infine Laura: “Ricordatemi come una donna che ha amato la vita”.

Ecco, io vorrei dire a Laura, se ci sta ascoltando, che noi porteremo avanti la sua battaglia. In un video pubblicato proprio ieri e rivolto specificatamente ai parlamentari, Laura Santi ci ha chiesto di ragionare da esseri umani sul tema del fine vita. Le sue parole in quest'Aula devono essere una sveglia, un monito per tutte e per tutti coloro che sono chiamati all'urgenza di decidere, votare e legiferare una legge giusta sul fine vita. Un dovere che noi tutti abbiamo nei confronti dei malati che vivono un inferno di sofferenza e che devono poter decidere in prima persona quando esserne liberati.

Grazie Laura e grazie a tutti coloro che negli anni hanno fatto queste importanti battaglie di civiltà (Applausi).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, l'onorevole Della Vedova. Ne ha facoltà.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (MISTO-+EUROPA). Grazie, Presidente. Io voglio unirmi alle parole delle colleghe Ascani e Piccolotti, che ringrazio per questo ricordo. A me era capitato e capitava di incrociare Laura Santi nelle iniziative dell'Associazione Luca Coscioni. Nel video che è stato richiamato poc'anzi, come è stato detto, Laura Santi, oltre a dare, non quello che era un testamento, ma una testimonianza vibrante, ancora pochi giorni prima della scomparsa, di impegno civile e politico, si è rivolta a noi parlamentari, come è stato detto, non come politici, ma come uomini.

E io credo che questa testimonianza, nella sua rigorosa lucidità, debba far riflettere tutti noi che ci appresteremo, prima al Senato e poi presumibilmente anche qui, ad affrontare un testo sul fine vita.

Oggi Emma Bonino, in un'intervista, alla domanda “Rilancia l'appello di Laura?”: “Assolutamente sì! Il disegno di legge sul fine vita” - quello in discussione oggi al Senato - “è veramente sciagurato. Serve umanità”. Ecco, serve essere uomini. Serve anche ascoltare le parole di Laura Santi che - ripeto - ha voluto proprio congedarsi dalla vita con questo messaggio rivolto a noi parlamentari.

E chiudo. Ricordiamoci tutti quanti che certamente non dobbiamo rinunciare alla nostra libertà di legislatori, ma tutte le indagini e tutti i sondaggi spiegano - ne ho qui in mano uno, recentissimo, de La Stampa - come la stragrande maggioranza degli italiani sia a favore, in genere, della legalizzazione dell'eutanasia. E sarebbe davvero un paradosso, se si arrivasse in fondo al processo legislativo con il disegno di legge in discussione oggi e noi parlamentari, nonostante queste testimonianze e nonostante la spinta che viene dall'opinione pubblica in modo trasversale, arrivassimo a definire un testo di legge molto più restrittivo di quanto stabilito dalla Corte costituzionale.

Ascoltiamo il video e ricordiamoci di questa testimonianza umana e civile: è il modo migliore, credo, per onorare e ricordare Laura.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Borrelli. Ne ha facoltà.

FRANCESCO EMILIO BORRELLI (AVS). Grazie, Presidente. Per chiedere, tramite la sua persona, il massimo dell'attenzione per la vicenda che riguarda Michele Noschese, un ragazzo di 35 anni che è morto in circostanze molto, molto poco chiare, qualche giorno fa, a Ibiza.

Secondo la ricostruzione della Polizia di quel Paese, della Spagna, è morto per un malore mentre veniva fermato, dentro casa sua, dalle Forze dell'ordine. Secondo alcuni amici, invece, sarebbe stato picchiato in modo inaccettabile. È nota la mia posizione sempre a sostegno degli uomini e delle donne delle Forze dell'ordine, ma con la stessa onestà intellettuale bisogna essere molto attenti quando un'attività di sicurezza assolutamente necessaria diventa un'attività di violenze fuori luogo.

È abbastanza improbabile, dal mio punto di vista, che, casualmente, uno muoia mentre viene fermato da un qualsiasi soggetto che fa parte delle Forze dell'ordine o di altre istituzioni.

Indi per cui, accogliamo, almeno io accolgo, con Alleanza Verdi e Sinistra, la richiesta del padre che ha chiesto di fare ulteriori accertamenti - visto che l'autopsia è stata parziale - e chiediamo il massimo dell'attenzione da parte del Governo e del Ministro interessato. Perché, se è stata una casualità è bene che si sappia, ma se non è stato questo, è bene che il nostro Governo intervenga con la massima determinazione su una vicenda che, a quel punto, sarebbe inquietante e terrificante.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Rosato. Ne ha facoltà.

ETTORE ROSATO (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Anch'io voglio rappresentare la nostra vicinanza alla famiglia di Michele Noschese per la sua morte, un evento che ha lasciato attoniti gli amici e tutti coloro che lo conoscevano. Un ragazzo in gamba, un professionista nel settore della musica che viveva a Ibiza e che lì prestava la sua vita professionale ormai da anni.

Riprenderei anch'io le parole del padre che, ringraziando anche per l'attenzione e per ciò che il Governo sta facendo in questa fase così triste ma così importante, vuole arrivare fino in fondo per sapere cos'è accaduto. Ebbene, diciamo che le notizie che arrivano non sono rassicuranti. Tutt'altro.

Quindi, sia rispetto all'autopsia, sia rispetto alle indagini che sono necessarie, è importante che il nostro Governo, come sta già facendo - bisogna riconoscerlo e lo riconosce la famiglia -, riesca ad appurare tutto quello che c'è per avere la massima trasparenza su un evento così triste, così anomalo, così fuori da ogni schema e da ogni possibile e prevedibile situazione.

Ci auguriamo che il Ministero, la Farnesina, così come l'ambasciata a Madrid continuino a fare il lavoro che stanno svolgendo fino in fondo, per avere notizie che consentano alla famiglia di avere certezze su quello che è accaduto.

Sui lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverto che, con lettere in data 22, 23 e 24 luglio, i presidenti delle Commissioni finanze, cultura e trasporti hanno rappresentato l'esigenza, sulla quale hanno convenuto gli uffici di presidenza integrati dai rappresentanti dei gruppi delle medesime Commissioni, di rinviare: alla seduta di martedì 29 luglio, l'avvio della discussione in Assemblea del decreto-legge n. 90 del 2025 in materia di università, attualmente previsto nel calendario dei lavori a far data da lunedì 28 luglio; ad altro calendario, l'avvio della discussione in Assemblea della proposta di legge n. 956? e abbinate, in materia di regime fiscale relativamente a immobili posseduti nel territorio nazionale da cittadini iscritti nell'AIRE, attualmente previsto dal vigente calendario dei lavori per la seduta di lunedì 28 luglio; alla seduta di lunedì 4 agosto, l'avvio della discussione in Assemblea del testo unificato delle proposte di legge A.C. 1298? e abbinate recante delega al Governo per l'organizzazione, la realizzazione, lo sviluppo e il potenziamento dei centri di elaborazione dati, attualmente previsto per la seduta di lunedì 28 luglio.

Conseguentemente, secondo le intese intercorse tra i gruppi: nella giornata di lunedì 28 luglio, non avrà luogo lo svolgimento delle suddette discussioni generali e l'Assemblea non terrà seduta; il seguito della discussione dei progetti di legge n. 956? e abbinate e A.C. 1298? e abbinate non sarà iscritto all'ordine del giorno delle sedute delle successive giornate della prossima settimana; le discussioni generali sul decreto-legge in materia di università e della mozione Zanella ed altri n. 1-00462 concernente iniziative volte a contrastare l'aumento delle spese militari a favore di politiche in campo sociale e ad aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari avranno luogo nella giornata di martedì 29 luglio, alle ore 9, mentre le discussioni con votazioni avranno inizio alle ore 14,30, con i seguiti dell'esame del decreto-legge n. 96 del 2025 in materia di sport e del decreto-legge n. 90 del 2025 in materia di università.

Avverto infine che, come già comunicato ai gruppi per le vie brevi, nella giornata di martedì 29 luglio, alle ore 12,30, è convocato il Parlamento in seduta comune per l'elezione di un componente il Consiglio superiore della magistratura. La chiama avrà inizio dai senatori.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.

Venerdì 25 luglio 2025 - Ore 9,30:

1. Svolgimento di interpellanze urgenti .

La seduta termina alle 16,20.

SEGNALAZIONI RELATIVE ALLE VOTAZIONI EFFETTUATE NEL CORSO DELLA SEDUTA

Nel corso della seduta sono pervenute le seguenti segnalazioni in ordine a votazioni qualificate effettuate mediante procedimento elettronico (vedi Elenchi seguenti):

nella votazione n. 12 i deputati Maullu, Bagnasco e Dell'Olio hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole;

nella votazione n. 13 il deputato Dell'Olio ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;

nella votazione n. 14 il deputato Maullu ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;

nelle votazioni nn. 39 e 41 la deputata Raffa ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole;

nella votazione n. 43 i deputati Ruffino, Pastorino e Onori hanno segnalato che hanno erroneamente espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto astenersi dal voto;

nella votazione n. 51 il deputato Maullu ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;

nella votazione n. 61 la deputata Andreuzza ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario;

nella votazione n. 64 il deputato Zoffili ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario.

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 6 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
1 Nominale DDL 2488-A - EM 1.1 214 212 2 107 93 119 76 Resp.
2 Nominale EM 1.1001 219 212 7 107 181 31 75 Appr.
3 Nominale EM 1.1000 223 170 53 86 134 36 75 Appr.
4 Nominale EM 2.2 228 214 14 108 85 129 73 Resp.
5 Nominale ART AGG 2.01 240 234 6 118 98 136 72 Resp.
6 Nominale EM 3.1000 244 238 6 120 93 145 71 Resp.
7 Nominale EM 3.4 243 228 15 115 90 138 71 Resp.
8 Nominale EM 4.1000, 4.1001 246 243 3 122 103 140 70 Resp.
9 Nominale EM 4.5 246 203 43 102 62 141 70 Resp.
10 Nominale EM 4.1002 251 240 11 121 95 145 70 Resp.
11 Nominale EM 4.1 250 242 8 122 96 146 70 Resp.
12 Nominale ART AGG 4.01001 RIF 236 236 0 119 236 0 68 Appr.
13 Nominale ART AGG 6.01000 251 251 0 126 111 140 68 Resp.

F = Voto favorevole (in votazione palese). - C = Voto contrario (in votazione palese). - V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). - A = Astensione. - M = Deputato in missione. - T = Presidente di turno. - P = Partecipazione a votazione in cui é mancato il numero legale. - X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi é premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

INDICE ELENCO N. 2 DI 6 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
14 Nominale EM 7.1 257 251 6 126 104 147 65 Resp.
15 Nominale EM 7.1000 252 252 0 127 107 145 65 Resp.
16 Nominale EM 7.3 244 244 0 123 99 145 64 Resp.
17 Nominale EM 7.4 243 242 1 122 101 141 64 Resp.
18 Nominale EM 7.8 242 238 4 120 95 143 64 Resp.
19 Nominale EM 7.9 247 237 10 119 93 144 64 Resp.
20 Nominale EM 8.1 246 243 3 122 101 142 64 Resp.
21 Nominale EM 8.2 246 243 3 122 102 141 64 Resp.
22 Nominale EM 9.1000 247 243 4 122 101 142 64 Resp.
23 Nominale EM 9.1 252 247 5 124 102 145 64 Resp.
24 Nominale EM 9.1001 257 253 4 127 104 149 64 Resp.
25 Nominale EM 9.1003 256 251 5 126 103 148 64 Resp.
26 Nominale EM 9-BIS.1004 242 242 0 122 97 145 64 Resp.


INDICE ELENCO N. 3 DI 6 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
27 Nominale EM 9-BIS.1000 243 240 3 121 89 151 64 Resp.
28 Nominale EM 9-BIS.1001 239 234 5 118 87 147 64 Resp.
29 Nominale EM 9-BIS.1002 244 234 10 118 92 142 64 Resp.
30 Nominale EM 9-BIS.1003 241 231 10 116 90 141 64 Resp.
31 Nominale EM 9-BIS.1007 241 240 1 121 98 142 64 Resp.
32 Nominale EM 9-BIS.1008 242 232 10 117 90 142 64 Resp.
33 Nominale EM 9-BIS.1005 245 235 10 118 91 144 64 Resp.
34 Nominale EM 9-BIS.1006 243 233 10 117 90 143 64 Resp.
35 Nominale EM 9-BIS.1009 244 234 10 118 91 143 64 Resp.
36 Nominale EM 9-BIS.1010 245 235 10 118 90 145 64 Resp.
37 Nominale EM 9-TER.3 240 229 11 115 89 140 64 Resp.
38 Nominale EM 9-TER.4 245 235 10 118 90 145 64 Resp.
39 Nominale ART AGG 10.02 239 238 1 120 95 143 64 Resp.


INDICE ELENCO N. 4 DI 6 (VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 52)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
40 Nominale EM 11.2 241 240 1 121 98 142 64 Resp.
41 Nominale EM 11.4 236 233 3 117 91 142 64 Resp.
42 Nominale EM 11.6, 11.7, 11.8 244 241 3 121 96 145 64 Resp.
43 Nominale EM 12.1 244 240 4 121 91 149 64 Resp.
44 Nominale EM 13.5 245 242 3 122 96 146 64 Resp.
45 Nominale EM 13.1 241 238 3 120 95 143 64 Resp.
46 Nominale EM 13.4 238 228 10 115 84 144 64 Resp.
47 Nominale EM 13.6 238 228 10 115 83 145 64 Resp.
48 Nominale EM 14.1000 240 237 3 119 86 151 64 Resp.
49 Nominale EM 15.2 232 229 3 115 90 139 64 Resp.
50 Nominale ART AGG 15.01000 205 201 4 101 76 125 79 Resp.
51 Nominale ART AGG 15.01001 202 202 0 102 77 125 79 Resp.
52 Nominale EM 16.3 214 208 6 105 77 131 78 Resp.


INDICE ELENCO N. 5 DI 6 (VOTAZIONI DAL N. 53 AL N. 65)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
53 Nominale EM 16.1 211 209 2 105 82 127 77 Resp.
54 Nominale EM 16.2 211 207 4 104 82 125 75 Resp.
55 Nominale SUBEM 0.5.200.1 206 203 3 102 73 130 75 Resp.
56 Nominale EM 5.200 207 205 2 103 132 73 75 Appr.
57 Nominale EM 5.1000 203 194 9 98 67 127 75 Resp.
58 Nominale EM 5.2 203 201 2 101 72 129 75 Resp.
59 Nominale EM 5.1001 205 205 0 103 77 128 75 Resp.
60 Nominale ART AGG 9.01000 RIF 205 205 0 103 205 0 75 Appr.
61 Nominale ODG 9/2488-A/2 196 191 5 96 71 120 74 Resp.
62 Nominale ODG 9/2488-A/16 202 199 3 100 73 126 74 Resp.
63 Nominale ODG 9/2488-A/18 200 199 1 100 72 127 74 Resp.
64 Nominale ODG 9/2488-A/21 199 189 10 95 65 124 74 Resp.
65 Nominale ODG 9/2488-A/26 199 197 2 99 74 123 74 Resp.


INDICE ELENCO N. 6 DI 6 (VOTAZIONI DAL N. 66 AL N. 72)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
66 Nominale ODG 9/2488-A/31 197 192 5 97 69 123 74 Resp.
67 Nominale ODG 9/2488-A/32 196 193 3 97 70 123 74 Resp.
68 Nominale ODG 9/2488-A/34 196 194 2 98 70 124 74 Resp.
69 Nominale ODG 9/2488-A/35 197 187 10 94 64 123 74 Resp.
70 Nominale ODG 9/2488-A/39 197 195 2 98 71 124 74 Resp.
71 Nominale ODG 9/2488-A/40 196 193 3 97 70 123 74 Resp.
72 Nominale ODG 9/2488-A/41 186 183 3 92 65 118 74 Resp.