Onorevoli Colleghi! - La società moderna è caratterizzata da una ampia mobilità di persone e merci, in cui è indispensabile un sistema di trasporto integrato ed efficiente.
Integrazione da raggiungere in ambito nazionale tra i vari vettori (su ferro, su gomma, marittimo ed aereo) ed in ambito internazionale con le reti di trasporto appartenenti agli altri Stati, come il «corridoio 5» europeo.
La necessità di un trasporto efficiente ed integrato è ancora più importante in Italia in considerazione della sua conformazione stretta, allungata e montuosa, con poche vie naturali di comunicazione ma con una collocazione strategica al centro dell'Europa e del Mediterraneo.
La storia del trasporto pubblico italiano negli ultimi decenni ha registrato un colpevole immobilismo, ad eccezione del flebile sviluppo stradale ed autostradale degli anni '60 e di quello ferroviario degli ultimi dieci anni.
L'alta velocità, già presente negli altri Paesi europei da più di un decennio, sarà finalmente avviata in Italia nel prossimo anno, seppure su una breve tratta dell'asse longitudinale della nazione, la Milano-Napoli.
Gli attuali tempi di percorrenza impongono dunque la necessità di un ripensamento dell'intero sistema (aereo, ferroviario e stradale) alla luce del fallimento delle scelte legislative, politiche e manageriali degli ultimi anni.
Si pensi all'iter della privatizzazione delle Ferrovie dello Stato, dell'ENAV, dell'ANAS e dell'Alitalia. Mentre per le Ferrovie la trasformazione in società per azioni e la logica privatistica del profitto avrebbe potuto funzionare, se accompagnata da una oculata gestione delle relazioni industriali, per l'Alitalia la scelta si è rivelata un boomerang. Il dissesto economico di queste società, ed in parte anche dell'ANAS, è da imputare non solo all'aumento del costo delle materie prime (petrolio per l'Alitalia, ferro e cemento per l'ANAS e le Ferrovie), ma anche ad una dissennata gestione aziendale, che ha privilegiato la politica delle assunzioni rispetto all'outsourcing e ha incrementato i costi fissi. Senza contare il peso dei mega bonus ai manager, su cui pure occorre far luce.
Il 17 dicembre 2008 la procura di Roma, nell'ambito dell'inchiesta aperta dopo la dichiarazione di insolvenza della compagnia di bandiera, ha aperto una indagine per bancarotta nei confronti dei vertici Alitalia in carica dal 2000 all'estate del 2007, con particolare riguardo alle vicende dell'acquisizione della compagnia aerea Volare Group e la cessione di tredici aerei passati da Eurofly alla Società Luxembourg.
Già ad inizio anno, quando la vicenda cominciava a delinearsi assumendo contorni disastrosi e grotteschi, da più parti veniva sollecitato l'avvio di una indagine conoscitiva sull'Alitalia (anche sull'affidamento delle consulenze e dei passaggi dei dipendenti tra Alitalia, Aeroporti di Roma e Volare).
In questo particolare periodo di crisi politica, sociale ed economica nazionale ed internazionale è necessario che il Parlamento tuteli le proprie prerogative di rappresentanza popolare.
È precipuo compito del Parlamento vigilare ed operare per l'interesse dei cittadini e quindi accertare le eventuali responsabilità politiche e manageriali del grave deficit infrastrutturale in cui versa il settore dei trasporti del nostro Paese. Ed i cittadini hanno diritto di conoscere le cause che hanno originato l'immobilismo nei trasporti, la sua mancata integrazione e da ultimo il tracollo del vettore nazionale.
Occorre inoltre acclarare gli esiti degli investimenti, delle scelte di gestione e dei bilanci delle società di settore e, per quanto riguarda in particolare la compagnia aerea di bandiera, l'operato delle società che la controllano e l'hanno supervisionata.
Fare chiarezza sull'intero sistema dei trasporti, che coinvolge direttamente i cittadini, gli utenti ed i contribuenti italiani, è pertanto doveroso per affrancarsi dal rischio che in futuro si ripetano casi tanto macroscopici di violazione delle regole in settori di importanza strategica.
Con la presente proposta si chiede l'istituzione di una Commissione d'inchiesta monocamerale sui trasporti e sulla viabilità, con particolare attenzione al caso Alitalia.
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