BOZZE NON CORRETTE

Stenografico Aula in corso di seduta

Seduta n. 710 del 23/11/2005

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(Repliche dei relatori e del Governo - A.C. 6167 )

PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore per la V Commissione, onorevole Peretti.

ETTORE PERETTI, Relatore per la V Commissione. Signor Presidente, non intendo svolgere una replica vera e propria; mi limito pertanto a rinviare alla relazione svolta nel corso della seduta di ieri, rilevando peraltro che la discussione sui disegni di legge finanziaria e di bilancio costituirà un continuum rispetto all'esame di questo decreto-legge.

PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore per la VI Commissione, onorevole Antonio Pepe.

ANTONIO PEPE, Relatore per la VI Commissione. Signor Presidente, nel rinviare alla relazione svolta nella seduta di


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ieri, intendo soltanto replicare ad alcuni rilievi formulati in ordine a specifiche disposizioni del decreto-legge, tralasciando le considerazioni di carattere generale.
Tutti o quasi tutti gli intervenuti, sia nella seduta di ieri che in quella di oggi, hanno rivolto critiche all'articolo 1, che coinvolge i comuni nell'accertamento della lotta all'evasione fiscale, attribuendo loro il 30 per cento delle maggiori somme riscosse relativamente ai tributi statali.
Ritengo che si tratti di una buona norma, che peraltro l'ANCI richiedeva da tempo, così come valuto positivamente il coinvolgimento dei comuni e la compartecipazione degli stessi in ordine al riscosso. Si tratta - ripeto - di una norma che va salutata positivamente, soprattutto perché volta a creare legalità nel sistema fiscale del paese. Non comprendo pertanto le critiche rivolte a questa misura e rilevo che a tali critiche non è seguita alcuna proposta.
Peraltro ricordo ai colleghi intervenuti che, con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, che sarà adottato d'intesa con la Conferenza Stato-città, saranno adeguatamente individuati gli strumenti e le modalità per consentire ai comuni di partecipare, insieme allo Stato, alla lotta all'evasione fiscale. Si parla tanto di evasione fiscale e poi, quando il Governo interviene positivamente per combatterla, viene criticato: non capisco veramente questi atteggiamenti!
Molti colleghi sono interventi, sia ieri che oggi, sulla norma relativa all'esenzione dal pagamento dell'ICI per gli immobili utilizzati da enti non commerciali per finalità assistenziali, sanitarie, culturali ed altro, anche qualora queste finalità fossero raggiunte con attività di natura commerciale. Su questo punto, rinvio a quanto osservato nella mia relazione, trattandosi di una norma di carattere meramente interpretativo; peraltro, si tratta di una norma giusta perché finalizzata ad evitare contenziosi.
Sono stati formulati rilievi critici sulla disposizione relativa all'ANAS, in particolare sulla possibilità per tale ente di subconcedere la gestione dei tratti stradali e autostradali assoggettati o assoggettabili a pedaggio reale o figurativo. È stato sostenuto, tra l'altro, che si regalerebbe il pedaggio sulle strade ai contribuenti per Natale: non è così, colleghi, poiché si tratta di un pagamento solamente figurativo, che sarà


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effettuato dallo Stato ai concessionari in base all'uso delle strade stesse! Del resto è quanto avviene in Spagna, in Gran Bretagna ed in altri paesi europei!
Inoltre è stata criticata la norma che prevede l'erogazione di contributi statali per interventi rivolti a tutelare l'ambiente ed i beni culturali ed a promuovere lo sviluppo sociale del territorio. A tale proposito, sarà il Parlamento ad individuare gli interventi che interesseranno anche le infrastrutture in ambito locale.
Da una parte, si critica il Governo - lo ha fatto anche il collega Benvenuto - perché non prevederebbe alcun intervento per incrementare il turismo in Italia e per valorizzare i nostri beni archeologici e culturali ma, poi, quando si introduce una norma diretta proprio a tutelare l'ambiente ed i beni culturali, il Governo stesso viene criticato. Eppure, colleghi, si tratta di norme che valorizzano il nostro territorio!
Il collega Maurandi ha richiamato la questione relativa alla compartecipazione IRPEF e IVA con riferimento specifico alla regione Sardegna: si tratta di una battaglia che è stata condotta anche dai colleghi della maggioranza in Commissione bilancio e che, in particolare, molti esponenti del gruppo cui appartengo stanno portando avanti da tempo. Probabilmente, da parte del Governo vi potrà essere un'attenzione su questo problema forse nella legge finanziaria stessa, ma bisognerà prima determinare il quantum dovuto: non è certamente il decreto in esame lo strumento adatto ad affrontare tale problema.
Il collega Lettieri, parlando della manovra finanziaria, ha osservato che non sono previsti interventi per la ricerca e per la famiglia. Ricordo al collega Lettieri - e concludo - che nel disegno di legge finanziaria è prevista una destinazione del 5 per mille alla ricerca scientifica, oltre ad una norma che consente la integrale deducibilità fiscale delle donazioni finalizzate a tale scopo. Vi è quindi un'attenzione per la ricerca che, finalmente, per la prima volta, ha portato ad investire in modo consistente in tale settore. Inoltre, per la famiglia, nel disegno di legge finanziaria trasmessoci dal Senato sono previste specifiche disposizioni, alle quali ne saranno aggiunte ulteriori nel corso dell'esame alla Camera.


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In conclusione, si tratta di un provvedimento utile e necessario; pertanto non comprendo le critiche avanzate dai colleghi del centrosinistra intervenuti nel dibattito (Applausi dei deputati del gruppo di Alleanza Nazionale).

PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo.

MARIA TERESA ARMOSINO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. No, Presidente.

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