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La seduta, sospesa alle 12,30, è ripresa alle 15.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, alle quali risponderanno il ministro delle comunicazioni, onorevole Gasparri, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, professor Lunardi, ed il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi.
PRESIDENTE. L'onorevole Emerenzio Barbieri ha facoltà di
EMERENZIO BARBIERI. Signor Presidente, a partire da sabato 15 maggio del corrente anno la presenza di Radio RAI nella banda di frequenza delle onde medie ha subito un drastico ridimensionamento, come previsto dal decreto ministeriale n. 381 del 1998, che ha ridotto il limite di esposizione alle radiazioni elettromagnetiche, recepito dall'articolo 18 del contratto di servizio RAI-Stato italiano del gennaio 2003.
PRESIDENTE. Il ministro delle comunicazioni, onorevole Gasparri, ha facoltà di
MAURIZIO GASPARRI, Ministro delle comunicazioni. Signor Presidente, il contratto di servizio stipulato dal Ministero delle comunicazioni e la RAI per il triennio 2003-2005 stabilisce l'impegno della stessa RAI di provvedere alla razionalizzazione delle reti in onde medie, presentando un piano che, tenendo conto delle riduzioni di potenza, ai fini di salvaguardare la salute umana dai rischi di esposizione alle emissioni elettromagnetiche, sia volto alla realizzazione di un'unica rete per la trasmissione dei programmi delle reti radiofoniche nazionali già diffuse in modulazione di frequenza.
PRESIDENTE. Onorevole Gasparri...
MAURIZIO GASPARRI, Ministro delle comunicazioni. ... e a quella via satellite.
PRESIDENTE. Concluda, onorevole Gasparri!
MAURIZIO GASPARRI, Ministro delle comunicazioni. ... 800-111555, a cui gli utenti possono chiedere notizie dettagliate.
PRESIDENTE. L'onorevole Emerenzio Barbieri ha facoltà di
EMERENZIO BARBIERI. Signor Presidente, devo dire che la risposta del ministro mi soddisfa, anche se non totalmente.
Onorevole Emerenzio Barbieri, le ricordo che ha un minuto di tempo a disposizione.
In base a tale contratto, infatti, i programmi di Radio Due e Radio Tre vengono trasmessi solo sulla rete di modulazione di frequenza (FM), in virtù di una razionalizzazione degli impianti e per favorire l'impiego della radiodiffusione digitale DAB, che esclude, comunque, l'ascolto radiofonico mobile.
La RAI ha presentato, nell'agosto 2003, il piano previsto ed è stato stipulato tra il Ministero e la RAI l'accordo di programma finalizzato allo sviluppo della televisione digitale terrestre che, tra l'altro, prevede di ridurre al minimo il grado di copertura delle reti in onde medie.
In data 20 novembre 2003 è stato comunicato alla RAI il nulla osta del Ministero delle comunicazioni sul progetto presentato, che è risultato in linea con gli obiettivi di innovazione tecnologica prefissati dal contratto di servizio e dall'accordo di programma. In tale sede è stata valutata positivamente la complessiva riduzione del numero di impianti in onde medie, stanti le ben note problematiche di inquinamento elettromagnetico causate dagli impianti stessi.
Dal punto di vista editoriale, è stato raccomandato alla RAI di assicurare all'utenza la continuità del servizio attraverso le onde medie del programma Notturno italiano, destinato agli ascoltatori italiani e stranieri residenti all'estero, da assicurare mediante gli impianti di Milano-Siziano, Roma-Blera e Napoli-Marcianise.
È stata inoltre sottolineata l'opportunità di non ridurre l'offerta già diffusa in onde medie riguardante i temi di pubblica utilità, programmazione per disabili e programmazione per l'estero, ivi compresa la programmazione per le minoranze e l'informazione di emergenza.
Si ritiene opportuno evidenziare, altresì, che il piano di razionalizzazione delle reti in onda media RAI prevede non la riduzione, ma il potenziamento del servizio complessivo offerto all'utenza in onde medie: la destinazione di consistenti investimenti alla ristrutturazione dei più importanti impianti ed alla costruzione di nuovi centri consentiranno, infatti, alla Rete Unica Onda Media la copertura del 76 per cento di popolazione e la presenza in tutti i capoluoghi di regione.
È da sottolineare che, prima dell'applicazione del piano, il servizio era fortemente ridotto e le tre reti in onde medie effettuavano una copertura di popolazione pari, rispettivamente, al 71 per cento, al 51 per cento ed al 30 per cento. In particolare, il nuovo impianto di Roma-Blera, in via di costruzione (ed al momento supplito dall'impianto di Roma-Monte Ciocci), consentirà anche il pieno recupero del verso l'estero, per il quale è stata già aggiunta la trasmissione da Napoli-Marcianise.
La trasmissione dei programmi radiofonici Radio Uno, Radio Due e Radio Tre sulle reti a modulazione di frequenza, sulle quali si attesta la quasi totalità dell'ascolto radiofonico, consentono un servizio di qualità tecnica superiore all'onda media per la maggior larghezza di banda adottata, per la presenza del segnale stereofonico e per la possibilità di inserire i dati digitali.
I programmi di Radio RAI e della filodiffusione sono stati inseriti anche nell'ambito delle offerte della televisione digitale terrestre, che coprirà il 70 per cento della popolazione entro la fine del corrente anno: ciò fornisce agli utenti un'ulteriore possibilità di ascolto oltre a quella della modulazione di frequenza...
Si sottolinea, infine, che è stato istituito un apposito numero verde...
Premetto fin d'ora che è fondamentale che il Ministero che lei presiede, onorevole Gasparri, eserciti rispetto a ciò che ha detto un controllo molto serrato sulla RAI. Infatti, ministro Gasparri, ciò che lei ha detto è vero, ma non vi è ombra di dubbio che la presenza di Radio Uno sulle onde medie non riesce a garantire la copertura nazionale. Ciò mi sembra un dato assolutamente incontestabile.
A ciò si aggiunge il fatto che la RAI ha notevoli problemi a coprire il territorio in modulazione di frequenza, a causa della presenza di impianti privati sempre più potenti che disturbano la ricezione di tutte e tre le reti RAI. Infatti, nonostante sulla carta risulti una copertura di oltre il 90 per cento del territorio da parte di Radio RAI, in molte zone del paese il segnale in modulazione di frequenza non arriva o, soprattutto, signor ministro, è disturbato da radio private, che trasmettono su frequenze adiacenti senza rispettare i limiti di potenza previsti dalla legge.
Pertanto, la scomparsa delle frequenze dalle onde medie ha, di fatto, privato moltissimi ascoltatori, specialmente gli anziani e coloro che non possono acquistare impianti tecnologicamente avanzati, della possibilità di ascoltare Radio Due e Radio Tre. Tale è il dato di fatto al quale bisogna giungere. Dunque, signor ministro, le segnalo che ciò, ad oggi, continua ad essere un disservizio - devo dire che lei ha fatto bene, nella risposta, a richiamarlo - segnalato anche da migliaia di utenti che ascoltano Radio RAI nei paesi europei.