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PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interpellanze urgenti.
PRESIDENTE. L'onorevole Luciano Dussin ha facoltà di
LUCIANO DUSSIN. Signor Presidente, questa interpellanza urgente segnala quello che costituirà, tra breve, un grosso problema (molte realtà territoriali del paese già lo stanno vivendo). Dal prossimo 1o luglio, infatti, sarà obbligatorio munirsi di un attestato di guida per condurre i ciclomotori.
il problema si attenuerà nei prossimi anni, perché saranno interessati i ragazzi delle fasce di età superiori.
regolari che chiedono la patente. Una delle soluzioni potrebbe essere lo svolgimento di esami a quiz in lingua, al posto di quelli orali che attualmente impegnano un esaminatore per farne solo tre all'ora; ciò si innesta in una situazione dove il personale risulta carente. Si potrebbe prevedere inoltre che nelle scuole pubbliche ci sia personale abilitato a questi corsi, ad esempio insegnanti di teoria delle scuole guida - un collegamento quindi tra aziende private e settore pubblico per risolvere determinati problemi - oppure vigili urbani, Guardia di finanza e polizia stradale. Proponiamo che gli stessi soggetti vistino gli esami conclusivi e consegnino direttamente gli attestati senza l'impiego del personale delle Motorizzazioni civili. Un'apertura a tal riguardo è stata già fatta di recente anche nelle autoscuole, dove chi frequenta il corso per il recupero dei punti della patente consegna direttamente il visto all'insegnante di teoria senza chiamare in causa la Motorizzazione civile. Potrebbe anche essere presa in considerazione tale soluzione per un certo periodo, almeno fino a quando la situazione non migliora.
PRESIDENTE. Il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, onorevole Tassone, ha facoltà di
MARIO TASSONE, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti. Signor Presidente, rispondo all'interpellanza urgente degli onorevoli Luciano Dussin, Gibelli e Ce' e poi tenterò anche di dare qualche valutazione sulle questioni testé sollevate nell'illustrazione dell'interpellanza da parte dell'onorevole Luciano Dussin.
quanto imporrebbe anche una rilevante modifica al sistema organizzativo predisposto. Ciò con riguardo sia al rilascio del documento emesso dagli uffici provinciali del dipartimento dei trasporti terrestri e consegnato a vista ai candidati che hanno superato la prova di esame, sia in ordine alla necessità di inserire in tempi brevissimi l'esito dell'esame nel sistema informatico del dipartimento stesso.
oggi è fissata al 1o luglio. Non ho elementi per dire che non si rispetterà quella data. Adesso posso affermare questo, ma non so domani cosa accadrà, perché le scuole non hanno ottenuto il 7,5 per cento degli emolumenti che avrebbero dovuto avere. Allora, le scuole fanno ciò che possono ed il dipartimento dei trasporti terrestri è intervenuto con una somma di 500 mila euro (un miliardo di vecchie lire) per dare ad alcune di esse la possibilità di mandare avanti i relativi programmi.
PRESIDENTE. L'onorevole Luciano Dussin ha facoltà di replicare.
LUCIANO DUSSIN. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono estremamente soddisfatto della risposta fornita. Non avevo alcun dubbio sulla chiarezza espositiva e sull'impegno del viceministro Tassone, che conosco come persona preparata e che si innamora anche delle questioni alle quali deve pur dare una risposta.
PRESIDENTE. È un amore ricambiato!
LUCIANO DUSSIN. È riconosciuto generalmente da tutti ed è anche giusto ricordarlo.
Si tratta di un'iniziativa oltremodo lodevole, che è stata appoggiata da tutto il Parlamento; tuttavia, la sua attuazione concreta si scontra con le inevitabili difficoltà della fase organizzativa. Quest'anno, poi, vi sarà la massima concentrazione di richieste, che proverranno dai quattordicenni, dai quindicenni e dai sedicenni. La rincorsa a munirsi della patente di guida per i ciclomotori attende una risposta nel brevissimo periodo dal momento che, a partire dal 2 luglio, chi non sarà in possesso dell'attestato dovrà rinunciare a guidare il ciclomotore. Probabilmente,
Giustamente, i genitori hanno chiesto alle scuole pubbliche di attivare i corsi per il rilascio della patente. So che, in alcune città, è già stato fatto un tentativo, peraltro ben riuscito. Ora, i corsi vengono attivati un po' dappertutto. Non so se i numeri riportati da una delle riviste nazionali leader nel mondo del motociclismo risponda al vero, ma, stando a quanto riferisce detta rivista, su tre milioni di potenziali utenti, quasi due milioni intenderebbero fare richiesta. Nella mia provincia, Treviso - ho avuto modo di parlarne con il direttore dell'ufficio provinciale della Motorizzazione civile proprio in questi giorni -, le richieste per le patenti di guida dei ciclomotori sono tredicimila.
Qual è, dunque, la situazione? Il viceministro è sicuramente a conoscenza di un problema di vecchia data che attende finalmente una risposta: esiste una sperequazione, un po' grossolana - con le connesse colpe da attribuire a qualcuno -, relativa agli organici del personale della Motorizzazione civile. Alcune sedi periferiche sono dotate di personale a sufficienza, altre no. Nella mia provincia, oltre ad una popolazione di ottocentomila abitanti (vi sono anche quarantamila extracomunitari, i quali, per prima cosa, chiedono di ottenere la patente), abbiamo 450 zone industriali ed artigianali che esigono risposte in tempo reale, soprattutto nel settore dell'autotrasporto di cose. Analoga è la situazione nelle altre province del Veneto, mentre non so se lo stesso problema si ponga anche nelle altre regioni, sebbene immagini di sì.
Già ora, senza le incombenze che deriveranno dallo svolgimento di nuove mansioni, gli uffici provinciali della Motorizzazione civile non riescono a dare risposte. Da noi, un'autoscuola media riesce ad ottenere non più di due posti per gli esami di guida, non al giorno, ma a settimana! Con l'attuale percentuale di respinti, si capisce benissimo che non si riuscirà a dare una risposta all'utenza in tempi certi. Tra l'altro, se questi saranno i numeri, le stesse autoscuole non riusciranno a pagare, tra poco, neanche le spese di riscaldamento!
Il sistema funziona lo stesso, anche se con profondi disagi, grazie alla disponibilità del personale esaminatore, che accetta di fare sedute straordinarie. Ma non si tratta di un meccanismo certo, perché, mentre in alcuni momenti si può riscontrare effettivamente buona volontà, in altri periodi, magari contraddistinti da tensioni sindacali, la disponibilità può venire meno.
L'istituzione del patentino per i quattordicenni resta un'ottima iniziativa, ma per evitare che nel giro di poche settimane susciti una moltitudine di lamentele - famiglie che denunciano i presidi perché non attivano il servizio nelle scuole, direttori della Motorizzazione tempestati di telefonate affinché programmino le sedute di esame - dobbiamo comunque trovare una soluzione.
L'aggravio di lavoro per le Motorizzazioni consiste, non tanto nell'impiego di esaminatori per gli esami presso le scuole pubbliche o private, quanto nell'istruttoria che ne consegue, come le verifiche dei certificati anagrafici, i controlli incrociati con il Ministero delle finanze per i codici fiscali, i verbali: una serie di complicazioni che, pur nascendo da un'iniziativa lodevole, si concentrano in un arco di tempo molto ristretto.
È vero che il personale esaminatore, per quanto attiene all'orario di servizio per gli esami di guida, è vincolato e non può farne più di un certo numero (al massimo uno ogni 25 minuti), ma allora il nostro gruppo suggerisce di intervenire sugli esami di teoria. Un esaminatore corregge attualmente 15 quiz, ma non può fare nessuna domanda a voce; si può quindi aumentare il numero di tre volte, così come avviene presso le autoscuole private. È quindi possibile intervenire in tal senso anche nelle scuole pubbliche, perché in fondo si tratta soltanto di correggere un tabulato e di recuperare così un servizio migliore.
Un altro problema riguarda gli esami di teoria per le centinaia di migliaia di extracomunitari
Non so se sia fattibile, ma penso che valga la pena perdere un po' di tempo per valutare questa ipotesi. L'altra è quella di assumere a breve decine di migliaia di funzionari, ma bisognerebbe prima far seguire loro il corso ed abilitarli; ma c'è anche il blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, quindi, questa ipotesi non sembra praticabile.
L'altra domanda rivolta al sottosegretario è la seguente: si sta valutando l'ipotesi di prorogare il termine del 1o luglio di alcuni mesi, prevedendo che l'ingorgo che si verifica quest'anno non si verificherà di sicuro nei prossimi anni? Se le altre soluzioni, peraltro anche quelle suggerite dal sottoscritto, non potranno essere concretizzate, potrebbe essere questo il modo per evitare che dal 2 luglio ci si trovi con centinaia di migliaia di famiglie che protestano perché i motorini non possono essere utilizzati.
Onorevole Dussin, in ordine alle procedure d'esame per il rilascio del certificato di idoneità alla guida del ciclomotori, nonché per il rilascio delle patenti di guida, si fa presente che con decreto ministeriale del 18 dicembre 2003, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 30 dicembre 2003, n. 301, si è estesa la possibilità di far svolgere gli esami per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori anche ai dipendenti del dipartimento dei trasporti terrestri appartenenti alla posizione economica B2.
A tal uopo sono stati già attivati corsi che permetteranno di abilitare entro breve tempo oltre mille unità di personale da adibire alle funzioni di esaminatore per il conseguimento del suddetto certificato.
Pertanto si ritiene che tale misura sia congruente con la necessità operativa peraltro monitorata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in perfetta sintonia con il Ministero dell'istruzione.
Circa le modalità di effettuazione degli esami per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori, è stato concordato, tra l'amministrazione e i rappresentanti sindacali del personale, che un funzionario esaminatore possa valutare tra i 24 e i 30 candidarti. Tale limite tiene conto dei tempi tecnici per svolgere singole le sessioni di esame. Quanto alla possibilità di prevedere che gli esami possano essere svolti anche dal personale abilitato ai corsi teorici nelle scuole pubbliche, si fa presente che questa ipotesi oltre che contrastare con la previsione normativa di cui all'articolo 116, comma 11-bis, del codice della strada, è di difficile realizzazione in
A riguardo occorre precisare che gli esami previsti per il conseguimento del certificato di idoneità in argomento, in esito alle domande stimate dal Ministero dell'istruzione, ammontano a circa 700 mila su tutto il territorio nazionale nell'anno in corso.
Per quel che concerne le sedute di esame per il conseguimento della patente di guida, si porta a conoscenza che è attualmente in corso di perfezionamento un contratto per la realizzazione di un sistema informatizzato per l'esecuzione di esami di teoria per il conseguimento della patente di guida delle varie categorie.
Con tale sistema sarà semplificata la modalità di esame anche per l'accesso alla guida da parte di cittadini stranieri in quanto il sistema stesso prevede l'opzione che le domande siano formulate per l'ascolto nella lingua richiesta dal candidato.
In ordine alla terza ipotesi prevista nell'interpellanza, cioè «l'assunzione di alcune decine di migliaia di addetti alla funzione di esaminatori statali», come ha ricordato l'onorevole Luciano Dussin, si fa presente che quasi tutti gli uffici provinciali del dipartimento dei trasporti terrestri lamentano carenze di organico determinate dal sostanziale blocco delle assunzioni disposto dalle leggi finanziarie dell'ultimo decennio, che non hanno consentito di integrare le unità di personale dimissionario o posto in quiescenza; condizione questa che ovviamente ha generato disagio operativo.
Va tuttavia precisato che la quantificazione del personale necessario a colmare la carenza di organico si sostanzia, comunque, in alcune centinaia di unità di vario livello funzionale ed è quindi ben lontana dalle decine di migliaia di addetti così come rappresentato dagli onorevoli interpellanti.
Vorrei esprimere una valutazione su ciò che ho ascoltato. Onorevole Dussin, la debbo ringraziare per aver posto l'attenzione, attraverso lo strumento del sindacato ispettivo, su un problema estremamente delicato. In quest'aula, come lei ricordava, e prima ancora nelle Commissioni di merito, abbiamo parlato moltissimo di sicurezza sulle strade, soprattutto in occasione dell'esame per la conversione del cosiddetto decreto-legge sulla patente a punti. Si è detto chiaramente che la difesa della vita è un grande valore, per cui il dato della sicurezza dovrebbe, a nostro avviso, sopravanzare ogni tipo di condizionamento o di restrizione.
Gli uffici provinciali della motorizzazione civile si trovano in condizioni di estrema gravità e lo dico con grande chiarezza: vi è scarsità di personale, di mezzi e di strumenti. Non ho alcuna remora ad affermare in Parlamento (perché in questa sede si devono far presenti tali problematiche) che si sono verificate situazioni di precarietà che hanno visto gli uffici provinciali privi di carta, con l'energia elettrica e le linee telefoniche interrotte. E poi parliamo di sicurezza!
Per quanto mi riguarda, ho avuto modo di denunciare queste carenze dappertutto, anche nell'ambito dello stesso Consiglio dei ministri. Peraltro, il rimborso dovuto alla Motorizzazione civile del 20 per cento degli emolumenti che si ricevono attraverso le contravvenzioni non è stato mai dato.
E se questo strumento di sindacato ispettivo serve per sollecitare anche chi ha la responsabilità della gestione economica, credo che esso rappresenti un fatto importante. Non che vi sia da parte del Ministero dell'economia e delle finanze un ostracismo: vi sono difficoltà oggettive. Però, in questo caso, occorre premiare la sicurezza in una situazione veramente di grande difficoltà.
Lei mi ha anche chiesto se vi sarà una proroga per quanto riguarda l'entrata in vigore della disposizione sul patentino, che
Vi è poi la problematica che riguarda il personale, soprattutto con riferimento alle zone del nord, dove si avverte maggiormente una penuria e, soprattutto, un vuoto di organico.
Ciò significa sacrificare certezza e sicurezza e, soprattutto, non dare la possibilità al dipartimento dei trasporti terrestri di operare un controllo forte. Infatti, non vi è soltanto il problema del patentino; il problema riguarda tutta l'organizzazione, anche per quanto concerne i principi e le regole che dovrebbero essere rispettate e che investono direttamente le responsabilità del Governo attinenti alla vigilanza, ossia al modo in cui avvengono gli esami.
Le ho menzionato solo alcune iniziative, ma si sta rivedendo anche una circolare per andare incontro ad una ulteriore razionalizzazione degli esami che si svolgono nel territorio. Questo ovviamente dovrebbe dare maggior respiro e razionalità; bisognerebbe poi evitare che avvengano abusi e che vi siano situazioni poco chiare o poco «pulite», tanto per intenderci. Occorre un controllo per quanto riguarda le officine, insieme ad un lavoro di omologazione e di revisione. Tutto questo si fa attraverso personale qualificato; quando faccio riferimento al personale di serie B, che dovrebbe essere coinvolto, è perché non c'è personale di un certo livello. Anzi, dobbiamo ringraziare tutto il personale della Motorizzazione civile, come lei ha fatto (ed io la ringrazio anche per questo), per il lavoro che va svolgendo in una situazione di difficoltà. Credo moltissimo nell'azione del Parlamento e nello strumento del sindacato ispettivo. Mi auguro che la sua iniziativa parlamentare possa servire a qualcosa.
Non c'è da coprire niente: il Governo, nella sua responsabilità, per quanto mi riguarda, deve dire la verità. Al Parlamento non si può nascondere la verità, soprattutto quando è in discussione la vita. Il codice della strada, e in particolare la normativa sulla patente a punti, ha dato risultati formidabili per quanto riguarda la tutela della sicurezza e in definitiva la salvaguardia della vita.
Ritengo che occorra proseguire su questa strada con grande forza, e le posso assicurare che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si muove in questa direzione. Mi auguro che uguali convergenze di interessi possano essere ritrovate nel Governo, nella sua collegialità, ma soprattutto in relazione al ruolo che il Parlamento dovrà esercitare, con maggiore fermezza e adottando una posizione efficace che ritengo molto significativa ed importante.
Tornando al merito della questione, anch'io nel mio piccolo ho inviato qualche scritto al Presidente del Consiglio o ad altri ministri (probabilmente ne avrà ricevuti anche lei viceministro) per segnalare la situazione che comunque mi sembra sia ben conosciuta dagli addetti a fornire risposta a tale riguardo.
In un veloce scambio di idee che ho avuto con un direttore della Motorizzazione civile, questi ringraziava, dicendo che è la prima volta che la politica non attacca gli uffici periferici delle Motorizzazioni civili e che, nonostante i problemi, si deve cercare di garantire questo fondamentale servizio, al quale si riferiva il viceministro in precedenza.
In passato ho insistito molto, chiedendo di essere pratici; inoltre, con le Motorizzazioni ho avuto esperienze dirette per oltre vent'anni. Alle Motorizzazioni civili è stata sottratta la revisione di tutto il settore dei veicoli: si tratta di una bella fetta di competenze. Inoltre, grazie anche all'informatica, tutte le immatricolazioni avvengono presso le agenzie delle autoscuole in tempo reale, come succedeva da anni in altri paesi europei.
Si tratta comunque di una serie di competenze che sono state sottratte. Qualche risultato si era riscontrato anche in termini di operatività; adesso rischiamo tuttavia una impasse totale, che metterà in crisi non soltanto i presidi delle scuole pubbliche, i genitori che chiedono e i ragazzi che aspettano, ma anche l'intero sistema delle autoscuole del paese, che in ogni caso, nel bene e nel male, è riuscito a dare una serie di risposte anche sotto il profilo della sicurezza.
È vero che in moltissime occasioni sia titolari di autoscuole, sia funzionari pubblici hanno agito contro l'interesse pubblico. Tuttavia, è anche vero che nella maggioranza dei casi, sia nel settore privato sia in quello pubblico, c'è gente che ci mette l'anima per fornire tale tipo di servizio.
Francamente, mi sento molto rassicurato dall'interesse e dalla preparazione dimostrati dal viceministro relativamente ai problemi segnalati. Mi auguro che un'iniziativa condivisa da tutto il Parlamento possa evitare quel cumulo di macerie che, di solito, generano le intemperanze di chi non vede subito le risposte. Si riuscirebbe a stravolgere una cosa positiva e le proteste provocherebbero solo ulteriori malumori presso chi, anche nel settore pubblico, già oggi si sta attivando per evitare tutto ciò.
Ringrazio ancora il viceministro Tassone.