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PRESIDENTE. L'onorevole Fioroni ha facoltà di
GIUSEPPE FIORONI. Signor Presidente, signor ministro, credo che tutte le nostre famiglie siano in questi giorni estremamente preoccupate dalla nuova epidemia da influenza avicola - speriamo non sia pandemia - che colpirà o che rischia di colpire anche l'Italia e l'Europa. In merito, vorrei porle quattro quesiti.
PRESIDENTE. Onorevole Fioroni, bisogna che tagli qualche punto perché va oltre il minuto...! La prego di concludere.
GIUSEPPE FIORONI. ...di rivedere anche le nostre politiche in termini di globalizzazione, perché il problema del diritto alla salute dei paesi con cui commerciamo, anche del sud del mondo, è poi causa di questi fenomeni.
PRESIDENTE. Il ministro della salute, professor Sirchia, ha facoltà di
GIROLAMO SIRCHIA, Ministro della salute. Signor Presidente, il ministero della salute, a seguito dell'insorgenza dell'epidemia di influenza aviaria virus H5N1 nel sud-est asiatico, ha adottato in data 16 gennaio 2004, come misura di salvaguardia, il blocco di ogni partita di carne di pollame proveniente dalla Thailandia, allertando contestualmente i posti di ispezione frontaliera per la ricerca del virus dell'influenza. La Thailandia, peraltro, è stato l'unico paese tra quelli coinvolti dall'epidemia ad essere sottoposto ai provvedimenti di divieto, in quanto le importazioni di carni di pollame e di pollame vivo da tutti gli altri paesi indicati dagli interroganti sono da tempo vietate, ai sensi della specifica normativa comunitaria. Si precisa comunque che l'importazione in Italia di carne di pollame dalla Thailandia è stata di modestissima entità, mentre inesistente risulta l'importazione di uova o di derivati.
PRESIDENTE. L'onorevole Fioroni ha facoltà di
GIUSEPPE FIORONI. La ringrazio, signor ministro, ma noi non possiamo ritenerci soddisfatti. Ancora una volta inseguiamo i problemi e non riusciamo ad arrivare in tempo per poterli adeguatamente prevenire. Credo che la correttezza dell'informazione richieda che nel nostro paese si istituisca, anche con grande rapidità, una agenzia alimentare assumendo provvedimenti simili a quelli adottati anche nel resto dei paesi europei. Poiché questo virus avicolo si era già manifestato nel 1997 provocando 16 morti ad Hong Kong, l'Italia, insieme all'Europa, avrebbe potuto predisporre fondi adeguati per la ricerca al fine di abolire il rischio di un
contagio diretto per l'uomo da parte dello stesso virus.
Cosa ha predisposto il Governo in termini di prevenzione per bloccare l'importazione di polli dai paesi interessati, tenendo presente che solo dal 16 gennaio a noi risulta bloccata l'importazione thailandese? In questo senso, bisognerà bloccare anche le importazioni da altri paesi. Come pensa di governare, in termini di prevenzione, lo sviluppo di una corretta informazione che non generi allarmismo e preoccupazione nel paese e neanche una sottovalutazione da parte del Governo e soprattutto delle autorità sanitarie, ma che sia in grado di dare tranquillità alle nostre famiglie?
Il secondo punto, signor ministro, riguarda il tema della sicurezza alimentare. Credo che ci sia la necessità di un impegno pressante nel nostro paese e in Europa per garantire, nel contempo, la nostra produzione affinché ancora una volta la psicosi, la paura o l'allarmismo non rischino di bloccare il consumo delle nostre produzioni.
Il terzo aspetto riguarda gli interventi terapeutici che possono essere predisposti al fine della ricerca, perché dopo l'esperienza della SARS e di questa influenza avicola non si rischi di farsi trovare ancora impreparati, a causa dei tempi che occorrono per predisporre i vaccini. Il quarto punto, signor ministro, è se non ritenga...
A seguito dell'evolversi della situazione epidemiologica nel sud-est asiatico, anche l'esecutivo comunitario ha adottato, con provvedimento d'urgenza in data 23 gennaio 2004, un provvedimento di divieto dell'importazione dalla Thailandia di carne di pollame e di prodotti derivati. Tali misure sono state stabilite al fine di impedire la possibilità della diffusione dell'influenza aviaria nel territorio comunitario, scongiurando pertanto ogni ipotetico rischio per la salute pubblica, anche se è importante mettere in rilievo che a tutt'oggi non vi sono evidenze di ordine scientifico ed epidemiologico comprovanti la possibilità di contagio interumano.
Secondo le indicazioni fornite dall'OMS, in base alle modalità di trasmissione dell'infezione, non sussistono motivi di allarme per la salute dei cittadini che intendono recarsi nelle aree affette, purché vengano adottate elementari misure igienico-sanitarie, quali evitare il contatto con animali vivi e recarsi in zone rurali e mercati nei quali vengono commercializzati gli animali vivi. I cittadini e gli operatori sanitari possono accedere a qualsiasi informazione sull'epidemia mettendosi in contatto con il numero breve per le emergenze 1500 presso il ministero.
In data odierna si è inoltre riunita, nel contesto del centro di controllo delle malattie, la task force incaricata di valutare il rischio influenza, che ha iniziato i suoi lavori e la produzione dei documenti relativi alla valutazione dei rischi e alla loro gestione.
Credo, infine, signor ministro, che l'aspetto più importante riguardi il sud del mondo. Non si possono mantenere in piedi rapporti commerciali estremamente importanti senza renderci conto che, se non alziamo il livello di sicurezza per la salute anche in quei paesi, rischi come questo e come quello della SARS saranno sempre più reali. Non possiamo permetterci, infatti, il lusso di commerciare con paesi che manteniamo al livello dell'età della pietra.
Se mi è consentita una battuta, signor ministro, credo che la nostra popolazione non possa tollerare anche oggi, in presenza di questa influenza avicola e con i rischi che essa comporta, ulteriori suggerimenti del tipo: se l'acqua minerale non va bene, bevete quella del lavandino. Spero che oggi non dovremo dire: se la carne di pollo è contaminata, non la mangiate. Questo sarebbe veramente un danno per la nostra economia e non ci farebbe vivere sicuri (Applausi dei deputati del gruppo della Margherita, DL-l'Ulivo).


