Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 395 del 3/12/2003
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(Iniziative per contrastare l'uso di sostanze proibite per migliorare le prestazioni atletiche - n. 3-02854)

PRESIDENTE. L'onorevole Giuseppe Gianni ha facoltà di illustrare per un minuto di tempo la sua interrogazione n. 3-02854 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 5).

GIUSEPPE GIANNI. Signor ministro, sono stimati in circa 400 mila gli italiani che fanno uso di sostanze proibite per migliorare le proprie prestazioni atletiche e tale fenomeno costa ben 650 milioni di euro annui, a cui vanno aggiunti altri 1,5 milioni di euro per integratori, che spesso non contengono solo vitamine. Secondo il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, il traffico di queste sostanze è in mano alle organizzazioni criminali e dalle indagini avviate da quattro procure italiane è emerso che tale traffico segue gli stessi canali del traffico di stupefacenti. L'esempio di atleti dopati e l'ampio spazio concesso dai mass media a tali episodi non sembra scongiurare l'uso di farmaci proibiti, anzi sembrerebbe fare proseliti nel mondo delle palestre, il cui numero a rischio è in forte crescita, per un totale di 300 mila praticanti, cui si aggiungono altri 100 mila legati a sport amatoriali.

PRESIDENTE. La invito a concludere, onorevole Giuseppe Gianni.

GIUSEPPE GIANNI. Concludo, Presidente. La maggior parte di tali farmaci è prodotta dalle principali aziende farmaceutiche multinazionali, che hanno immesso nel mercato un quantitativo di prodotti superiore alle normali esigenze terapeutiche delle diverse tipologie di malati. In Italia nel 2000 le vendite di eritropoietina hanno fruttato 300 miliardi di vecchie lire, il doppio rispetto a tre anni prima, mentre...

PRESIDENTE. Deve concludere, onorevole Giuseppe Gianni.

GIUSEPPE GIANNI. Chiediamo quali iniziative il ministro della salute intenda adottare per contrastare la diffusione di tale fenomeno e se non ritenga opportuno introdurre controlli più stringenti nelle palestre, dove più alto è il rischio di proselitismi tra le giovani generazioni.

PRESIDENTE. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi, ha facoltà di rispondere.

CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. L'argomento sollevato dall'onorevole Giuseppe Gianni è al centro dell'attenzione del Ministero della salute. La preoccupazione più grave riguarda non solo il mondo dello sport professionistico, ma in particolare i giovani che praticano sport amatoriale e che frequentano le palestre. Le misure concrete e severe, che sono già state adottate dal Ministero della salute per contrastare l'uso scorretto dei farmaci a scopo dopante possono essere così riassunte. Primo: l'istituzione della commissione nazionale per la vigilanza e il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive, che sta svolgendo un'intensa attività nel campo della definizione dei controlli di laboratorio, nel settore dell'informazione e nelle campagne di comunicazione rivolte all'opinione pubblica e in particolare al mondo giovanile nella scuola. Secondo: la commissione ha affrontato la problematica relativa alla diffusione del doping nelle palestre, riscontrando


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che i casi di positività si sono verificati nelle più disparate specialità sportive. La commissione ha già dato segnali forti alle singole federazioni sportive nazionali, affinché gli atleti ricevano indicazioni di buon comportamento e informazioni circa le conseguenze, anche penali, che possono derivare dall'uso delle sostanze illecite. Terzo: l'Italia è il primo paese in cui è stata definita e pubblicata una lista dei farmaci contenenti sostanze dopanti, della quale sono stati già stati fatti due aggiornamenti. Quarto: è in corso di adozione un decreto del ministro della salute, in base al quale ogni confezione di farmaci contenenti sostanze dopanti recherà un simbolo con la dicitura doping, in modo che nessuno, né sportivo né cittadino, possa dire di non sapere e di non esserne a conoscenza. Quinto: vi è un monitoraggio costante ed intensivo dei consumi e dell'impiego di queste sostanze da parte dell'osservatorio nazionale dell'uso dei medicinali; attraverso i dati rilevati da tale osservatorio è possibile conoscere il consumo e la spesa di eritropoietina e somatotropina a livello nazionale e a livello regionale. I dati di consumo e di spesa vengono trasmessi mensilmente ad ogni assessorato alla sanità - pertanto sono possibili confronti tra le varie regioni -, in modo da favorire un'attività di controllo e di verifica specifica del fenomeno doping nelle diverse realtà regionali. Infine, i controlli effettuati dai NAS su tutto il territorio nazionale sono stati 672 nel 2002 e 467 nei primi mesi di quest'anno, con il sequestro di oltre 23 mila specialità medicinali ad azione anabolizzante. Tali controlli hanno evidenziato che le sostanze sequestrate riguardano in gran parte prodotti rinvenuti presso abitazioni di privati cittadini, frequentatori o titolari di palestre, ovvero di sportivi tesserati.
Da ciò si può dedurre che il fenomeno, pur ruotando prevalentemente intorno alle palestre, è riferibile - come ha affermato l'onorevole Giuseppe Gianni - a singoli o gruppi che si procurano tali sostanze attraverso canali illeciti o anche ufficiali (le farmacie), mediante l'utilizzo di ricette mediche false o alterate. Da qui anche tutti i reati perseguibili collegati a tale costume che, purtroppo, si sta diffondendo e che il Governo intende stroncare.

PRESIDENTE. L'onorevole Giuseppe Gianni ha facoltà di replicare.

GIUSEPPE GIANNI. Signor Presidente, recupero il tempo in più che ho utilizzato in sede di illustrazione ringraziando il ministro per le risposte fornitemi.

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