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PRESIDENTE. L'onorevole Dorina Bianchi ha facoltà di DORINA BIANCHI. Signor Presidente, signor rappresentante del Governo, ho presentato questa interpellanza urgente sull'aeroporto di Crotone perché un suo sviluppo e ammodernamento è di estrema importanza per Crotone e il territorio circostante, che rischia altrimenti di rimanere isolato a causa di una rete viaria insicura ed ormai obsoleta.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, onorevole Sospiri, ha facoltà di NINO SOSPIRI, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Signor Presidente, desidero innanzi tutto far presente che sono stati stanziati fondi CIPE per lire 5 miliardi e 700 milioni per la costruzione dell'aerostazione di Crotone ed è in corso l'esame, da parte dei competenti organi, della richiesta di integrare il finanziamento con un'ulteriore erogazione fino a lire 2 miliardi e 500 milioni necessari per completare l'opera. Inoltre, l'ENAC (Ente nazionale per l'aviazione civile) sta valutando una proposta della regione Calabria volta a definire un accordo di programma per finanziare, con i fondi strutturali per il periodo QCS 2000-2006, interventi sugli scali aeroportuali della Calabria.
di grande comunicazione dell'Italia meridionale, ha inizio dall'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, alle porte di Reggio Calabria. Di qui, si sviluppa lungo tutto l'arco ionico sino a raggiungere Taranto, collegando tra loro Calabria, Basilicata e Puglia.
PRESIDENTE. L'onorevole Dorina Bianchi ha facoltà di DORINA BIANCHI. Signor Presidente, mi dichiaro soddisfatta e richiedo un ulteriore sforzo soprattutto per quanto riguarda i tempi di attivazione di tali proposte.
Desidero innanzitutto compiere una brevissima cronistoria sullo scalo per inquadrare la questione. L'aeroporto Sant'Anna, nato alla fine degli anni trenta come aeroporto militare, ha iniziato l'attività dei voli commerciali alla fine degli anni cinquanta, con collegamenti giornalieri con Roma e con altre città. Dopo una sospensione di circa 19 anni, il 30 giugno 1996 sono ripresi i voli di linea con Roma ad opera della neonata compagnia AirOne che, nel 1998, introduce anche collegamenti diretti bisettimanali con Milano. Attualmente, l'orario dei voli non soddisfa le esigenze del territorio crotonese, ma appare maggiormente dedicato al traffico turistico. Ciò discende dal fatto che allo scalo è stato assegnato dal piano regionale trasporti il ruolo di aeroporto turistico stagionale.
È inoltre prevista la sospensione dei voli commerciali da parte della AirOne a far data dal primo ottobre del 2001. Occorre invece sottolineare che il mantenimento di voli di linea giornalieri è di estrema importanza per il territorio crotonese, dal momento che la ferrovia esistente è a un solo binario e vi circolano treni a gasolio, mentre la strada statale 106, che collega Crotone a Sibari, è ormai obsoleta e ad alto rischio di incidenti mortali. Va inoltre rilevato che, nonostante finora il movimento passeggeri sia soddisfatto per gran parte dell'anno, ad eccezione del periodo estivo, con un solo volo giornaliero ad orari impossibili, con partenza da Crotone per Roma alle ore 11,30 del mattino e rientro da Roma per Crotone alle ore 9,30 del giorno successivo, il traffico passeggeri da e per l'aeroporto di Sant'Anna ha registrato negli ultimi anni un notevole incremento. Esistono tuttavia molti problemi da affrontare urgentemente, quali quello di adeguamento delle infrastrutture e di riduzione del costo del trasporto aereo.
L'ultimo problema si potrebbe risolvere ricorrendo, così come ha fatto recentemente la regione Sardegna, ai cosiddetti oneri di servizio pubblico, ovvero sovvenzionando con risorse pubbliche alcuni collegamenti aeroportuali per sostenere sia lo sviluppo del traffico aereo sia l'economia delle aree più svantaggiate. Infatti, l'articolo 4 del regolamento n. 2408 del 1992 del Consiglio della Comunità Europea prevede che uno Stato membro possa imporre oneri di servizio pubblico riguardo ai servizi di linea effettuati verso un aeroporto che serve una regione periferica o in via di sviluppo o a bassa densità di traffico, qualora tale rotta sia considerata essenziale per lo sviluppo economico di quella regione.
Chiedo pertanto al signor rappresentante del Governo se sia possibile far riconoscere alla tratta Crotone-Roma il diritto degli oneri di servizio pubblico per ottenere una riduzione del costo dei biglietti, accendere l'interesse delle compagnie aeree sullo scalo crotonese, introdurre una maggiore competitività. Chiedo inoltre al Governo di prevedere ulteriori finanziamenti per l'ammodernamento dell'aeroporto di Crotone e di garantire per tutto l'arco dell'anno almeno un volo giornaliero per Roma, con partenza in mattinata e rientro nella serata.
In questo modo, si potrà assicurare la sopravvivenza dell'aeroporto e consentire alle zone più interne ed impervie di uscire dall'isolamento. Gradirei infine conoscere quali iniziative intenda adottare per realizzare un sistema viario più sicuro che sostituisca l'attuale statale n. 106 e che permetta collegamenti più veloci ed agevoli sia verso l'aeroporto sia lungo tutto il versante costiero jonico.
Mi auguro che ciò possa creare i presupposti per un rilancio economico-sociale del territorio, dal momento che la realizzazione di opere infrastrutturali sarebbe anche un motivo di stimolo ad intraprendere attività commerciali e turistiche che diversamente sarebbero, come attualmente sono, veramente penalizzate.
In particolare, sono state presentate all'ENAC schede progetto predisposte dalla società di gestione dell'aeroscalo - società Aeroporto Sant'Anna -, relative a diversi interventi così come specificati nella scheda che è a disposizione degli onorevoli interpellanti. Il costo totale di tali interventi è stimato in lire 38 miliardi. L'ENAC, inoltre, ha autorizzato la medesima società con provvedimento n. 48/01 del 17 aprile 2001 ad introitare, ai sensi dell'articolo 17 del decreto-legge n. 67 del 1997, convertito con legge n. 135 del 1997, i diritti aeroportuali e la tassa erariale per destinarli ad interventi urgenti ed indifferibili, sulla base di un piano presentato dalla stessa società.
Si sta valutando altresì la possibilità di erogare - sulla base della disposizione contenuta nel contratto di programma stipulato tra il Ministero dei trasporti e della navigazione e l'ENAC - contributi alla società di gestione, per un periodo massimo di cinque anni. Ciò al fine di assicurare l'equilibrio economico della gestione di aeroporti di rilevante interesse sociale e turistico ovvero strategico con traffico annuo inferiore a 600 mila passeggeri, preventivamente individuati con la determinazione delle necessarie risorse economiche.
Si rammenta che la liberalizzazione dei voli intracomunitari effettuati dai vettori comunitari e la liberalizzazione delle relative tariffe, conseguenti all'immediata operatività dei regolamenti CEE nn. 2408 e 2409 del 1992, hanno comportato l'introduzione di un regime di libera concorrenza che non consente alle competenti autorità interventi volti ad interferire con le determinazioni assunte dai vettori, sia per quanto attiene alle rotte da effettuare che alla quantificazione delle tariffe. L'aeroporto di Crotone è, in effetti, ricompreso nelle regioni di cui all'obiettivo 1 del regolamento CEE n. 1260 del 1999 del Consiglio del 21 giugno 1999 e, quindi, sussistono, in base all'articolo 136 della legge n. 388 del 23 dicembre 2000, le condizioni per disporre l'imposizione di oneri di servizio pubblico in conformità del regolamento CEE n. 2408 del 1992 del Consiglio del 23 luglio 1992. Tuttavia, non si è dato finora corso alla relativa procedura di imposizione, in quanto sprovvista della necessaria copertura finanziaria.
Per quanto riguarda gli interventi che si intendono adottare per ottimizzare il sistema viario di collegamento con l'aeroporto di Crotone, si fa presente che la strada statale 106 ionica, che rappresenta uno dei principali itinerari della rete stradale
L'intervento di ammodernamento e di adeguamento alle norme CNR 80 che interessa l'arteria da Reggio Calabria a Metaponto - il tratto da Metaponto a Taranto è già ammodernato -, per un ammontare complessivo dell'investimento pari a circa 16 mila 500 miliardi di lire, è rivolto a garantire all'itinerario la sua funzione di asse portante dello sviluppo costiero, anche in considerazione dell'inesistenza di viabilità alternativa altrettanto valida.
Attualmente, in una situazione in cui la percorribilità dell'infrastruttura risulta fortemente compromessa dalla maniera irrazionale e caotica con la quale i nuovi insediamenti si sono localizzati ai margini dell'arteria, il traffico di lunga percorrenza si indirizza su percorsi paralleli, assai più lunghi ma in grado di offrire tempi di percorrenza, comunque, inferiori rispetto alla direttrice ionica.
Ciò comporta, tuttavia, un'irrazionale gravitazione dei flussi di traffico, propri dell'itinerario ionico, sulla A3 e, conseguentemente, un aumento lungo questa arteria del relativo indice di congestione. Si ricorda che il piano generale dei trasporti e della logistica individua la strada statale 106 ionica tra gli interventi prioritari dello SNIT (sistema nazionale integrato trasporti). Di primaria importanza è l'inserimento dell'itinerario medesimo tra gli itinerari internazionali E 90.
Per quanto riguarda, nello specifico, l'area di Crotone, la stessa è interessata dal progetto di ammodernamento per il tratto Simeri Crichi-Passovecchio, suddiviso in 14 lotti funzionali. Il livello progettuale, per il tratto in esame, è quello preliminare con studio d'inserimento ambientale completato.
Per quanto attiene ai finanziamenti disponibili, si ricorda che, oltre a 680 miliardi di lire, provenienti da precedenti programmazioni, il QCS 2000-2006, asse VI, reti e nodi di servizio, programma operativo nazionale trasporti, prevede uno stanziamento a favore dell'itinerario pari a 1330 miliardi di lire circa. Si ricorda, tuttavia, che il suddetto programma operativo è, a tutt'oggi, ancora in corso di istruttoria presso la Commissione europea.