XIV LEGISLATURA
PROGETTO DI LEGGE - N. 3235
Onorevoli Colleghi! - La proposta di legge oggi in
esame vuole affrontare la tematica della rete telematica e
della sua protezione. L'evoluzione e l'espandersi di INTERNET
ci pone oggi il problema dei contenuti che nella rete vengono
immessi e diffusi senza che nessuno possa porvi una
regolamentazione e un controllo. Tale rilevazione non si
configura come censura di quanto si veicola attraverso la
rete, ma risponde all'esigenza di tutelare i minori dai
contenuti nocivi dalla stessa rete trasmessi. Oggi questo è
possibile attraverso un sistema di filtro e di controllo dei
contenuti nelle pagine web realizzabile dai
provider o fornitori di servizi di connessione in rete.
INTERNET ha rappresentato una rivoluzione epocale quale
strumento di conoscenza e di approfondimento, permettendo,
infatti, in tempo reale di accedere ad una miriade di
contenuti. Tuttavia non possiamo non pensare ai pericoli a cui
esso espone la nostra infanzia e adolescenza. L'informatica ha
fatto negli ultimi anni dei grandi passi in avanti ed è
proprio attraverso i nuovi strumenti a nostra disposizione che
si può pensare di regolamentare la rete, inserendo innovativi
sistemi di protezione.
Il sistema a cui ci ispiriamo è in grado di mettere in
condizioni il provider di agire a tutela di abusi e
violenze inibendo contenuti nocivi e, allo stesso tempo,
impedendo al minore la trasmissione di dati sensibili come
indirizzo, numero di telefono e altre informazioni inerenti se
stesso e il proprio nucleo familiare. Questo sistema di
protezione è stato ideato e sperimentato dalla fondazione
Safety World Wide Web, che si adopera assieme alla
fondazione Dominique Lapierre (candidato al premio Nobel
per la pace) per la tutela dei minori con particolare
riferimento ai piccoli cybernauti. Il sistema, già
utilizzato da 200 famiglie e da istituti scolastici, ha dato
dei risultati sorprendenti, in quanto è in grado di inibire ai
bambini la visione di contenuti inadeguati presenti nella rete
in una percentuale che si avvicina al 100 per cento. Il
sistema, denominato "Child Key", attraverso
password differenziate per adulti e per minori è in
grado, sin dall'atto della connessione, di riconoscere se è
connesso un adulto o un minore permettendo, inoltre, di
certificare a tutto il sistema la presenza di un minore in
rete, responsabilizzando il provider. Il sistema
"Child Key" si basa quindi sulla possibilità di
associare alla richiesta di pagine web il profilo di età
dell'utente che le richiede. Tale riconoscimento è reso
possibile da una password personale riservata che
l'utente deve digitare all'atto di connettersi e l'operazione
di identificazione viene svolta dai nuovi autenticatori di
rete in grado di fornire una navigazione differenziata per
l'adulto e per il minore. Adeguandosi al sistema "Child
Key" i gestori dei siti possono facilmente "moralizzare" il
proprio operato, l'adulto può determinare la durata delle
connessioni e le fasce orarie abilitate controllando la spesa
a carico del nucleo familiare in bolletta telefonica, viene
impedita la diffusione in rete dei dati sensibili relativi al
minore o alla sua famiglia, al minore vengono inibite le
pagine pornografiche, pedopornografiche e violente attraverso
l'uso di moduli creati ed addestrati con sistemi di
intelligenza artificiale costantemente aggiornati e coperti da
brevetto che garantiscono una copertura del 98 per cento, non
vengono poste restrizioni alla navigazione degli adulti, non
richiede l'installazione di hardware o software
sul computer della famiglia. Considerato che oggi
esistono, e sono operativi, sistemi di tutela e di protezione
dei piccoli cybernauti e considerato, inoltre, che le
istituzioni e tutti coloro che operano per la tutela dei
minori non possono e non devono restare indifferenti a ciò che
il progresso nel campo dell'informatica ha compiuto, riteniamo
più che doveroso intervenire sul piano legislativo in questo
settore, anche su proposta del Coordinamento internazionale
associazioni per la tutela dei diritti dei minori. La presente
proposta di legge fissa nuove norme per i provider della
rete INTERNET finalizzate ad una navigazione sicura e protetta
dei minori. L'articolato contempla l'obbligo, per i
provider, di dotarsi di sistemi di filtri per consentire
ai minori una navigazione protetta, l'obbligo della
conservazione dei dati di navigazione e dei file log,
l'introduzione dell'articolo 528-bis del codice penale
in materia di pubblicazione sulla rete INTERNET di materiale
osceno, la previsione della fattispecie di reato di connivenza
per i provider della rete INTERNET con i soggetti
perseguiti dall'articolo 600-ter del medesimo codice
penale, l'esclusione dall'istituto del patteggiamento e, da
ultimo, una disposizione concernente i compiti del servizio di
polizia delle telecomunicazioni in materia di contrasto della
pornografia minorile. La proposta di legge intende garantire
le famiglie e quelle figure che operano in ambito educativo e
di tutela dei minori (scuole, parrocchie, istituti)
permettendo loro di lasciare con serenità bambini ed
adolescenti davanti ad un computer, salvaguardandoli da
traumi e dall'esposizione ad una possibile visione di
materiale violento o pornografo che purtroppo, a tutt'oggi,
sovente ed intenzionalmente si apre con modalità automatica
attraverso connessioni con siti innocui.
Riteniamo inoltre che l'obbligo per i provider della
rete INTERNET di dotarsi di sistemi di filtro, vista
l'importanza strategica in materia di tutela dei minori, debba
prevedere per le imprese interessate specifici incentivi
fiscali nelle modalità e nella misura che il Governo
stabilirà. Auspichiamo che il Parlamento esamini questo
progetto di legge con la stessa sensibilità manifestata
nell'approvazione della legge n. 269 del 1998 (contro lo
sfruttamento della prostituzione, della pornografia e del
turismo sessuale in danno di minori) che, pur essendo una
buona legge, va rafforzata con interventi concreti di
realizzazione dei diritti in essa previsti. Siamo inoltre
convinti che i contenuti del progetto di legge siano un
elemento importante per la completezza e il rafforzamento
dell'impegno di questo Parlamento per la protezione dei
minori, pur garantendo la libertà di espressione in rete.