![]() |
![]() |
![]() |
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17, nel testo unificato della Commissione, e del complesso degli emendamenti, dei subemendamenti e degli articoli aggiuntivi ad esso presentati (vedi l'allegato A - A.C. 465 sezione 16).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
GIOVANNI MELONI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Tassone 17.3, nonché sui subemendamenti Copercini 0.17.15.1, 0.17.15.2, 0.17.15.3 e 0.17.15.4. Il parere è invece favorevole sul subemendamento 0.17.15.8 del Governo. Il parere è infine contrario sui subemendamenti Copercini 0.17.15.5 e 0.17.15.6 e Frattini 0.17.15.7, che del resto sarebbero preclusi ove venisse approvato il subemendamento 0.17.15.8 del Governo. La Commissione esprime parere favorevole sul suo emendamento 17.15, interamente sostitutivo dell'articolo, la cui approvazione precluderebbe i restanti emendamenti.
PRESIDENTE. Il Governo?
MASSIMO BRUTTI, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Copercini 0.17.15.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Copercini 0.17.15.2, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Copercini 0.17.15.3, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Copercini 0.17.15.4, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo alla votazione del subemendamento 0.17.15.8 del Governo.
ALFREDO MANTOVANO. Signor Presidente, la Commissione era arrivata a un punto di equilibrio che a nostro avviso era già assolutamente insoddisfacente. In questo caso il Governo propone di accentuare l'impronta statalistica del comitato per l'ordine e la sicurezza. Si propone di abolire la lettera b) del comma 1 dell'articolo 17 che immaginava che, all'interno del comitato, il prefetto - quindi il rappresentante dello Stato, il delegando del Governo - individuasse comunque gli interventi da effettuare per la sicurezza pubblica, in accordo e comunque sentite le amministrazioni interessate. Non va bene neanche questo!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Copercini. Ne ha facoltà.
PIERLUIGI COPERCINI. In Commissione abbiamo discusso sulla configurazione di questo comitato provinciale per la sicurezza e la volontà di accentrare nelle mani del prefetto - quindi di un'autorità centrale - tutto questo potere da cui deriva l'ordine pubblico nei territori decentrati, non ha ottenuto una risposta soddisfacente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pecorella. Ne ha facoltà.
GAETANO PECORELLA. Grazie Presidente.
come possano qui invece seguire una strada che va decisamente in senso contrario!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Sono pertanto preclusi i subemendamenti Copercini 0.17.15.5 e 0.17.15.6 e Frattini 0.17.15.7.
ALFREDO MANTOVANO. Signor Presidente, qui si torna indietro anche rispetto all'assetto attuale del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Viene conferita al prefetto una discrezionalità assoluta. Il prefetto può chiamare a partecipare alle sedute del comitato ma non sono stabiliti i criteri in base ai quali deve esercitare questo potere le autorità locali di pubblica sicurezza e i responsabili delle amministrazioni interessate e, d'intesa con il presidente della provincia o con il sindaco, i responsabili delle altre amministrazioni locali interessate.
MASSIMO BRUTTI, Sottosegretario di Stato per l'interno. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MASSIMO BRUTTI, Sottosegretario di Stato per l'interno. Per esigenze di chiarezza vorrei soltanto sottolineare che questa norma allarga la possibilità di partecipazione al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica alle autorità locali di pubblica sicurezza e ad altre amministrazioni che, quindi, si aggiungerebbero alle autorità provinciali già previste dall'articolo 20 della legge 121 e alle amministrazioni che già in quell'articolo di legge sono previste.
PIERLUIGI COPERCINI. Pattume!
MASSIMO BRUTTI, Sottosegretario di Stato per l'interno. ... fa dell'organismo consultivo, del comitato provinciale, esprime orientamenti e volontà in grado di pesare sulla programmazione e sulla identificazione degli interventi da assumere, che è compito del prefetto e delle autorità di pubblica sicurezza. Il comitato, nell'attuale composizione è un organo che già pesa e influenza le decisioni, anche per il ruolo che in esso hanno i sindaci. Voi sapete che l'articolo 20 della legge n. 121 prevede un potere relativo alla determinazione dell'ordine del giorno che è proprio di coloro che rappresentano le comunità locali. Quindi, il federalismo non c'entra, ma l'allargamento dei poteri delle comunità locali è già nel testo di una legge che questo Governo e questa maggioranza hanno varato a suo tempo. Questa norma non fa altro che allargare ulteriormente la composizione già ampia di un comitato consultivo che è destinato ad influenzare in modo incisivo l'azione del prefetto e delle autorità di pubblica sicurezza.
PIERLUIGI COPERCINI. Aria fritta!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Sono pertanto preclusi i restanti emendamenti riferiti all'articolo 17.
GIOVANNI MELONI, Relatore. La Commissione invita a ritirare l'articolo aggiuntivo Tassone 17.02; esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Copercini 17.012; invita a ritirare l'articolo aggiuntivo Ascierto 17.014 e l'articolo aggiuntivo Veltri 17.01.
PRESIDENTE. Il Governo?
MASSIMO BRUTTI, Sottosegretario di Stato per l'interno. Il Governo esprime parere conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. Onorevole Tassone, accetta l'invito a ritirare il suo articolo aggiuntivo 17.02?
MARIO TASSONE. No, signor Presidente, insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Copercini 17.012, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Onorevole Ascierto, accetta l'invito a ritirare il suo articolo aggiuntivo 17.014?
FILIPPO ASCIERTO. No, signor Presidente e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FILIPPO ASCIERTO. Signor Presidente, l'articolo aggiuntivo in esame pone una questione particolare, che non ha a che fare in senso stretto con un altro progetto di legge di cui si sta occupando la I Commissione: si tratta di qualcosa di più, in quanto proponiamo di indicare in questo provvedimento una figura importante, quella del poliziotto di quartiere, che oggi non può essere né il carabiniere né il poliziotto. Abbiamo visto, infatti, che le notifiche non saranno ridotte e che gli interrogatori non diminuiranno; inoltre, vi saranno ancora disagi per scorte e servizi: per esempio, è qui presente il ministro Bianco, che sa come vi siano servizi di cui potremmo fare a meno, come quello degli ascensoristi del Ministero dell'interno, o del suo stesso ascensore personale, dove sono impiegati quattro poliziotti.
PRESIDENTE. In Inghilterra, lo chiamerebbero un «emendamento bobby»!
GIOVANNI MELONI, Relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIOVANNI MELONI, Relatore. Signor Presidente, credo che l'intenzione con la quale è stato presentato l'articolo aggiuntivo in esame sia ottima: tuttavia, faccio notare, in primo luogo, che non vi è bisogno di alcuna disposizione di legge per avere i vigili di quartiere. Stiamo leggendo in questi giorni che a Milano si sarebbero ottenuti risultati importanti con i vigili di quartiere, che sono stati previsti con l'ordinamento vigente: quindi non vi è bisogno di alcuna norma per prevederli. In secondo luogo, onorevole Ascierto, non si può essere federalisti a corrente alternata: in questo caso, infatti, si prevede che i comuni debbano avere il vigile di quartiere; lasciamo invece che siano i comuni a decidere al riguardo. Mi sembra pertanto opportuno che l'articolo aggiuntivo venga ritirato.
PRESIDENTE. Onorevole Ascierto, insiste per la votazione?
FILIPPO ASCIERTO. Sì, signor Presidente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Copercini. Ne ha facoltà.
PIERLUIGI COPERCINI. Signor Presidente, l'onorevole Meloni ha detto qualcosa di stupefacente: è talmente federalista ...
GIOVANNI MELONI, Relatore. Non da oggi.
PIERLUIGI COPERCINI. ... che lascia un'assoluta libertà di costituzione e di organizzazione per poi prevedere un prefetto, un comitato gestito da quest'ultimo, nel quale nessuno può mettere bocca. Noi della Lega nord siamo sempre stati favorevoli a questa figura che sembra non meriti nemmeno di essere citata in un testo di legge ma, con tutte le ridondanze e le cose descritte senza nemmeno cambiare la posizione delle virgole, tanto per raggiungere un numero decenti di articoli da sventolare in campagna elettorale, si sarebbe potuto scrivere anche questo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Onorevole Veltri, accoglie l'invito a ritirare il suo articolo aggiuntivo 17.01?
ELIO VELTRI. No, signor Presidente, insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Tassone 17.3, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 367
Votanti 227
Astenuti 140
Maggioranza 114
Hanno votato sì 21
Hanno votato no 206).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 366
Votanti 323
Astenuti 43
Maggioranza 162
Hanno votato sì 35
Hanno votato no 288).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 374
Votanti 366
Astenuti 8
Maggioranza 184
Hanno votato sì 34
Hanno votato no 332).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 375
Votanti 372
Astenuti 3
Maggioranza 187
Hanno votato sì 160
Hanno votato no 212).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 376
Votanti 372
Astenuti 4
Maggioranza 187
Hanno votato sì 164
Hanno votato no 208).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mantovano. Onorevole Mantovano, il suo gruppo ha terminato il tempo a sua disposizione: le assegno un terzo del tempo originario, come del resto avverrà man mano che scadrà il tempo a disposizione degli altri gruppi.
Ha facoltà di parlare, onorevole Mantovano.
La gestione della sicurezza sembra essere un patrimonio esclusivo del prefetto e ciò avviene su proposta del Governo che al Viminale, come rappresentante dell'interno, ha una persona che si è sempre vantata di essere stata sindaco e di avere trasferito nella sua attuale funzione una particolare attenzione per il ruolo dei sindaci, o comunque delle amministrazioni locali, sul fronte della sicurezza.
È veramente un assurdo e noi voteremo contro questo subemendamento.
Vedo che dall'impianto normativo manca un'altra proposta che avanzammo in Commissione di dare al sindaco, nelle città metropolitane al di sopra dei 300 mila abitanti, il potere di coordinamento di questo comitato di sicurezza, proprio per le peculiarità che queste città metropolitane hanno come impianto civile di vita.
Non capisco perché non venga tenuto in alcun conto il potere locale! Non vedo perché, dopo tante manifestazioni di decentramento, di federalismo e di volontà più o meno mascherate, si torni ad un bieco centralismo. E fortuna che da questo provvedimento ne è stato stralciato un altro che dava - contestualmente a questi ampi poteri al prefetto - poteri di autorità giudiziaria addirittura all'esercito!
Nel caso di specie mi sembra che sia manifesta la controtendenza di questa maggioranza e di questo Governo nel non concedere nulla alle autonomie locali, neanche nell'autoprogrammazione per quello che è l'aspetto più importante: la sicurezza del proprio territorio!
Anche per il suo gruppo vale il discorso in base al quale il tempo a disposizione è aumentato di un terzo.
Vorrei davvero che su questo punto vi fosse un'attenzione particolare. Qui non è più una questione tecnica o di procedimento, ma dobbiamo decidere se siamo federalisti o se non riconosciamo alle autonomie locali alcuna capacità ed alcun potere di intervento in una materia così delicata come quella dell'ordine pubblico.
Mi pare che la soluzione ottimale sia quella di una direzione centrale in materia di politica criminale, ma anche di una capacità e di un'attribuzione di funzioni in sede poi locale, perché l'amministrazione dell'ordine pubblico, del controllo del territorio, in sede locale funziona molto meglio se vi è un interessamento anche della provincia, del comune e delle varie entità parziali del nostro Stato.
È quindi un'inspiegabile sottrazione alle autonomie locali di una funzione che tutti riconoscono importante come è quella di un contributo al mantenimento della sicurezza. Mi pare che da questo punto di vista tutte le forze politiche si siano dichiarate federaliste; non capisco
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.17.15.8 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 354
Votanti 352
Astenuti 2
Maggioranza 177
Hanno votato sì 198
Hanno votato no 154).
Passiamo alla votazione dell'emendamento 17.15 della Commissione.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mantovano. Ne ha facoltà.
In un momento in cui tutti - anche la maggioranza - sottolineano l'opportunità di approvare la riforma federale dello Stato e, anzi, ne fanno una bandiera alla vigilia della campagna elettorale, venendo alle questioni concrete che incidono nella vita quotidiana dei cittadini, ci troviamo di fronte al centralismo e allo statalismo assoluto, al disprezzo delle autonomie locali che possono accedere al comitato per l'ordine e la sicurezza e svolgere un ruolo che è meramente consultivo - non è certamente decisionale - soltanto se il prefetto concede loro la grazia di partecipare.
Voglio dire anche che la discussione sul federalismo non ha molto a che fare con queste norme che regolano un organismo consultivo che affianca il lavoro del prefetto, cioè di un organo del Governo centrale. La funzione consultiva, proprio per l'allargamento del comitato provinciale che noi abbiamo voluto con la nuova stesura dell'articolo 20 della legge n. 121, entrata in vigore nel 1997...
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 17.15 della Commissione, come subemendato, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 344
Votanti 329
Astenuti 15
Maggioranza 165
Hanno votato sì 186
Hanno votato no 143).
Invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione sugli articoli aggiuntivi presentati.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Tassone 17.02, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 346
Votanti 310
Astenuti 36
Maggioranza 156
Hanno votato sì 10
Hanno votato no 300).
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 352
Votanti 230
Astenuti 122
Maggioranza 116
Hanno votato sì 28
Hanno votato no 202).
Considerato che tutti questi poliziotti e carabinieri sono impiegati in vari servizi, vorremmo che la polizia municipale assumesse un ruolo importante all'interno delle città, soprattutto nelle grandi città: quindi, la figura del poliziotto di quartiere potrebbe essere prevista oggi e trovare spazio eventualmente in futuro quando definiremo la legge quadro sulle polizie locali. Ecco perché insisto perché l'articolo aggiuntivo in esame, che non ha nulla a che vedere con la proposta emendativa che ho ritirato e con l'altra che probabilmente ritirerò dopo, venga votato.
Controllerò, comunque, ciò che va dicendo l'onorevole Meloni, può darsi che sia il solito trucco per contrabbandare ancora una volta uno spirito che più centralista di così si muore.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Ascierto 17.014, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 349
Votanti 335
Astenuti 14
Maggioranza 168
Hanno votato sì 147
Hanno votato no 188).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Veltri 17.01, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 345
Votanti 323
Astenuti 22
Maggioranza 162
Hanno votato sì 11
Hanno votato no 312).