CAMERA DEI DEPUTATI - XIII LEGISLATURA
Resoconto della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse

SOMMARIO

Martedì 20 febbraio 2001


Sulla pubblicità dei lavori ... 294

Audizione di Roberto Campisi, procuratore della Repubblica di Siracusa, di Daniele Caria, sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari, e di Paolo Gubinelli, sostituto procuratore della Repubblica di Ancona ... 294

Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione sulla Toscana ed Umbria (relatore: senatore Giovanni Iuliano) ... 296
ALLEGATO (Relazione sulla Toscana ed Umbria) ... 298

Seguito dell'esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: senatore Franco Asciutti) ... 297

Comunicazioni del Presidente ... 297


Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse - Resoconto di martedì 20 febbraio 2001


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Martedì 20 febbraio 2001. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l'odierna seduta verrà ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.

Audizione di Roberto Campisi, procuratore della Repubblica di Siracusa, di Daniele Caria, sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari, e di Paolo Gubinelli, sostituto procuratore della Repubblica di Ancona.

Massimo SCALIA, presidente, fa presente che le odierne audizioni riguardano i procedimenti penali relativi all'attività degli impianti installati nelle aree di Siracusa, Cagliari ed Ancona: in essi si sottopone a processo di gassificazione per produrre energia elettrica un residuo pesante petrolifero chiamato tar, che viene prodotto attraverso il procedimento di visbreaking, ossia cracking termico. La pericolosità del tar deriva dalla presenza di idrocarburi policiclici cancerogeni tra cui il benzoapirene: le classi di pericolosità sono H5, nocivo, H6, tossico, ed H7, cancerogeno.
Chiede quale sia lo stato delle indagini connesse alle aziende Erg e Isab di Siracusa, all'Api di Ancona ed alla Saras di Cagliari; chiede anche di avere notizie sui residui della gassificazione denominati filter cakes.

Roberto CAMPISI, procuratore della Repubblica di Siracusa, fornisce notizie dettagliate sull'attività dello stabilimento Isab, installato nell'area di Siracusa circa due anni fa, che ha iniziato ad operare lo scorso anno.


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Si sofferma diffusamente sull'incendio avvenuto nel giugno 2000 nei pressi dell'azienda Econova: in quell'occasione sono risultate emesse sostanze contenenti anche un metallo cancerogeno, il vanadio.
Fornisce notizie dettagliate riguardo ai soggetti risultati imputati nei procedimenti riguardanti l'Isab e l'Econova.

(La Commissione delibera di procedere in seduta segreta. I lavori procedono in seduta segreta. Indi riprendono in seduta pubblica).

Svolge successivamente una serie di considerazioni sulle ipotesi accusatorie finora predisposte, precisando che la controparte si avvale di professionisti molto preparati tecnicamente e giuridicamente.
Conclude con alcune valutazioni sul concetto di materiale di cui «disfarsi», questione all'esame anche in sede comunitaria, nonché sul riutilizzo del vanadio: auspica che, in materia ed in ordine all'introduzione nel codice penale delle opportune sanzioni per le violazioni nel settore ambientale, il legislatore faccia al più presto la necessaria chiarezza.

Massimo SCALIA, presidente, invita il dottor Caria ed il dottor Gubinelli a prendere la parola, anche per far conoscere alla Commissione gli aspetti economici che presiedono all'attività industriale circa il trattamento del tar.

Daniele CARIA, sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari, fornisce notizie assai dettagliate sugli atti del procedimento da lui condotto, nonché sulle indagini svolte dal nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri; dà conto inoltre delle attività connesse al sequestro di 62 filter cakes, contenuti nei big bags e pressati.
Svolge poi numerose considerazioni sotto il profilo tecnico sulle problematiche connesse all'insaccamento dei filter cakes, al possibile smaltimento del vanadio in una discarica situata nell'Ohio - Stati Uniti d'America -, sui criteri che hanno presieduto alla classificazione dei materiali, nonché sulle ipotesi favorevoli o contrarie alla considerazione dei filter cakes come rifiuto.
Data notizia di un parere richiesto alla Corte di cassazione su alcuni profili giuridici dei procedimenti richiamati, si sofferma sui processi chimici attraverso i quali si ottiene il tar, da cui risulta che esso appare un prodotto più nobile dei singoli materiali di derivazione.

Massimo SCALIA, presidente, ritiene che nel trattamento del tar non si tenga conto della sua classificazione come rifiuto pericoloso, e ricorda che nel protocollo OCSE i pannelli contenenti vanadio sono classificati rifiuti pericolosi ed ascrivibili alle liste «ambra» del regolamento che disciplina il trasporto transfrontaliero.
Chiede anche di conoscere se dalle indagini sia emersa la destinazione dei big bags.

Daniele CARIA risponde dettagliatamente, precisando altresì i percorsi effettuati dai materiali, dal momento dell'imballaggio a quelli della spedizione via mare e dello smaltimento.

Paolo GUBINELLI, sostituto procuratore della Repubblica di Ancona, fa presente che riguardo al procedimento relativo allo stabilimento Api di Falconara, nei pressi di Ancona, i filter cakes sono stati valutati dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente nella regione Marche come rifiuti speciali non pericolosi, quindi da smaltire in una discarica tipo 2B.
Svolte diffuse considerazioni sulle caratteristiche tecniche dei filter cakes e sui suoi componenti nichel e vanadio, si sofferma ampiamente sulle caratteristiche del residuo pesante petrolifero chiamato tar e dà conto di una consulenza tecnica utilizzata nel corso di un procedimento assegnato ad un altro magistrato della procura di Ancona, di cui dispone copia, che affronta anche le problematiche connesse alla convenienza economica del procedimento di cogenerazione.


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Giuseppe LO CURZIO (CCD) svolge innanzitutto una serie di osservazioni sulla normativa penale riguardante l'azione delle organizzazioni criminali operanti nel settore ambientale, nonché sui procedimenti autorizzatori relativi all'attività degli stabilimenti industriali per la produzione del tar.
Esprime profonda preoccupazione per le conseguenze sull'ambiente e sulla salute della popolazione dei comportamenti illegali anche nell'ambito industriale ed afferma la necessità di una risposta concreta ed immediata di tutte le istituzioni, locali e nazionali, di fronte all'inquinamento ambientale ed ai controlli nel ciclo dei rifiuti, che soprattutto negli ultimi anni ha attratto l'attenzione delle organizzazioni criminali, sia per l'enormità dei guadagni possibili che per la scarsa incisività delle sanzioni penali.

Franco ASCIUTTI (FI) chiede notizie sulle caratteristiche dell'istruttoria svolta dal Ministero dell'industria per la concessione dei benefìci del CIP6 alle industrie che operano nel settore in esame.
Chiede anche se siano state acquisite le analisi delle emissioni negli stabilimenti industriali e quali siano gli importi pagati in termini di carbon tax.

Massimo SCALIA, presidente, chiede al dottor Campisi se siano state disposte analisi sui materiali ritrovati.

Roberto CAMPISI risponde dettagliatamente, rilevando in particolare che il prodotto denominato concentrato di vanadio contiene il 50 per cento di acqua, il 20-23 per cento di vanadio ed il 4-5 per cento di nichel, cui si aggiungono percentuali variabili di ossido di nichel e di ferro.
Rileva poi che lo stabilimento Isab produce come sottoprodotto il vanadio, di cui si deve stabilire innanzitutto se debba essere considerato una materia prima secondaria o un rifiuto. Osserva anche che la terminologia usata dalla normativa vigente si presta in sede dibattimentale ad interpretazioni che a volte risultano contrastanti: è quindi necessario fare al più presto la massima chiarezza.
Conclude rilevando che i luoghi di smaltimento, riguardo al procedimento da lui condotto, si trovano in Germania, mentre in un solo caso si è individuato un sito negli Stati Uniti d'America.

Paolo GUBINELLI risponde alle domande formulate, precisando alcuni aspetti dell'istruttoria svolta dal Ministero dell'industria per la concessione del CIP6.

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia gli intervenuti e li congeda, invitandoli a far pervenire nei prossimi giorni ogni integrazione che si renderà disponibile.

Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione sulla Toscana ed Umbria (relatore: senatore Giovanni Iuliano).

Massimo SCALIA, presidente, non essendovi richieste di parola sul complesso del documento e non essendo state presentate proposte emendative, passa alle dichiarazioni di voto finali.

Franco GERARDINI (DS-U), ritenuto che debba essere completata la parte relativa alla legislazione emanata dalla regione Umbria, preannunzia voto favorevole.

Franco ASCIUTTI (FI), svolte alcune considerazioni sulle caratteristiche del ciclo dei rifiuti in Toscana ed in Umbria, dichiara il suo voto favorevole.

Giuseppe LO CURZIO (CCD) esprime compiacimento per il lavoro svolto dal relatore e dai collaboratori della Commissione, preannunziando il suo voto favorevole.

Massimo SCALIA, presidente, assicura il Vicepresidente Gerardini che sarà immediatamente completata la parte relativa alla legislazione regionale umbra.


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Nessun altro chiedendo di parlare per dichiarazione di voto, ricorda che, se non vi sono obiezioni, la Presidenza si ritiene autorizzata al coordinamento formale del testo.
Pone in votazione la proposta in titolo, che è approvata.

(Il testo della proposta approvata viene pubblicato in allegato al resoconto dell'odierna seduta).

Seguito dell'esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: senatore Franco Asciutti).

Massimo SCALIA, presidente, invita il relatore a prendere la parola.

Franco ASCIUTTI, relatore, svolge alcune valutazioni sulle parti del documento che hanno richiesto un supplemento di lavoro; poiché il relativo testo si è reso disponibile soltanto in data odierna, ritiene che, per dar modo ai commissari di esaminare la nuova elaborazione, il termine per la presentazione delle eventuali proposte emendative possa essere prorogato alle ore 13 di domani, mercoledì 21 febbraio.

Massimo SCALIA, presidente, concorda sulle osservazioni relative alla complessità tecnica del documento e ritiene che, se non vi sono obiezioni, possa essere accolta la richiesta del relatore circa il termine della presentazione delle proposte emendative.

Comunicazioni del Presidente.

Massimo SCALIA, presidente, avverte che la Commissione tornerà a riunirsi domani, mercoledì 21 febbraio 2001, alle ore 13.30, per iniziare l'esame della proposta di documento sugli scarti di macellazione e sulle farine animali, di cui è relatore, nonché per ascoltare il ministro dell'ambiente e per proseguire l'esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati, di cui è relatore il senatore Asciutti.

La seduta termina alle 15.15.

N.B.: il resoconto stenografico è pubblicato in un fascicolo a parte.