Inoltre, il 3 novembre scorso, una delegazione della Commissione si è recata a Cavriana, in provincia di Mantova, per un incontro con l'amministrazione comunale e con la cittadinanza in ordine ai progetti di bonifica di un sito contenente, tra l'altro, materiali di amianto: anche di questo sopralluogo viene data menzione nel testo.
Nelle prossime settimane una delegazione della Commissione si recherà infine a Balangero, nei pressi di Torino, per acquisire notizie e dati in ordine all'ipotizzata bonifica di un sito contenente notevolissime quantità di amianto: di ciò potrà essere eventualmente fatta menzione nel testo in sede di coordinamento formale.
Non essendo state presentate ulteriori proposte emendative, passa alle dichiarazioni di voto finali sul complesso del documento.

Angelo RESCAGLIO (PPI) esprime innanzitutto soddisfazione per il lavoro svolto dal relatore in ordine alla proposta in esame, ringraziandolo altresì per le delucidazioni fornitegli a più riprese in via breve nelle ultime settimane.
Svolge poi una serie di considerazioni sulle problematiche relative alla definizione ed alla classificazione dei rifiuti contenenti amianto, soffermandosi in particolare sul loro smaltimento, in armonia con la normativa contenuta nel «decreto Ronchi» del 1997 nonché nel decreto ministeriale n. 471 del 1999 sulle bonifiche dei siti contaminati; formula alcune valutazioni anche sui materiali alternativi all'amianto, in fibra di carbonio o sintetici organici, finora utilizzati anche nei settori industriali.

Massimo SCALIA, presidente, ringrazia innanzitutto il relatore ed i collaboratori della Commissione per il lavoro svolto e ricorda che l'Italia è stato il primo Paese comunitario a bandire l'amianto nella costruzione di nuovi manufatti, anche se poi sono trascorsi alcuni anni perché se ne prendesse piena conoscenza: la conferenza nazionale sull'amianto promossa dai Ministeri dell'ambiente e della sanità si è svolta infatti solo nei primi mesi del 1999.
Ritiene che finora il Parlamento non abbia posto la necessaria attenzione alle tematiche in esame, in considerazione della rilevanza del problema e dell'allarme suscitato nella popolazione sotto il profilo sanitario ed ambientale.

Giovanni IULIANO, relatore, ritiene che, essendo possibile pervenire nella seduta odierna all'approvazione del documento, possano essere inseriti come allegato, in sede di coordinamento formale del testo, un vademecum contenente le norme di sicurezza per gli operatori che vengono in contatto con le fibre di amianto, un riepilogo dei costi connessi alle bonifiche dei siti, nonché il resoconto del sopralluogo che sarà effettuato nelle prossime settimane nel sito di Balangero, nei pressi di Torino.

Giovanni LUBRANO di RICCO (Verdi-U) precisa che nel documento deve essere sottolineata la necessità che le indagini per rilevare la presenza di amianto debbono essere svolte da enti terzi.
Preannunzia voto favorevole alla proposta in titolo.

Giovanni IULIANO, relatore, assicura il senatore Lubrano di Ricco che nel testo è stato inserito quanto richiesto.

Intervengono successivamente i deputati Lucio MARENGO (AN) e Pierluigi COPERCINI (LNIP), nonché i senatori Franco ASCIUTTI (FI) e Giovanni Pietro MURINEDDU (DS), i quali preannunziano il loro voto favorevole.

Massimo SCALIA, presidente, nessun altro chiedendo di parlare per dichiarazione di voto, ricorda che, se non vi sono obiezioni, la Presidenza si ritiene autorizzata al coordinamento formale del testo; in tale sede saranno inseriti gli allegati cui ha testé fatto cenno il relatore.

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Pone in votazione la proposta in titolo, che è approvata.

(Il testo della proposta approvata viene pubblicato in allegato al resoconto dell'odierna seduta).