Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 721 del 19/12/2005


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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PUBLIO FIORI

La seduta comincia alle 17,35.

ANTONIO MAZZOCCHI, Segretario, legge il processo verbale della seduta del 15 dicembre 2005.
(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del regolamento, i deputati Alemanno, Aprea, Armani, Armosino, Ballaman, Berlusconi, Berselli, Giovanni Bianchi, Enzo Bianco, Boato, Bonaiuti, Bono, Brancher, Bricolo, Caligiuri, Carrara, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Contento, Cordoni, Cusumano, D'Alia, Delfino, Dell'Elce, Di Virgilio, Dozzo, Giuseppe Drago, Fini, Galati, Gentiloni Silveri, Giordano, Giovanardi, Intini, La Malfa, Landolfi, Mantovano, Manzini, Maroni, Martinat, Martinelli, Martino, Martusciello, Matteoli, Miccichè, Molgora, Moroni, Pecorella, Pescante, Pisanu, Possa, Prestigiacomo, Ramponi, Romani, Romano, Rosso, Santelli, Saponara, Scajola, Scarpa Bonazza Buora, Selva, Sgobio, Soro, Sospiri, Stefani, Stucchi, Tanzilli, Tassone, Tortoli, Tremaglia, Tremonti, Urso, Valentino, Viceconte, Viespoli, Vietti, Violante e Vitali sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
Pertanto i deputati complessivamente in missione sono ottantaquattro, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.

Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare.

PRESIDENTE. Comunico che, in data 19 dicembre 2005, il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare il deputato Ugo Lisi, in sostituzione del deputato Nuccio Carrara, dimissionario.

Seguito della discussione del disegno di legge: S. 3613 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006) (Approvato dal Senato) (A.C. 6177) (ore 17,38).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria per il 2006).
Ricordo che nella seduta del 15 dicembre scorso, dopo l'illustrazione degli ordini del giorno e l'espressione del parere da parte del rappresentante del Governo, è


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stata dichiarata chiusa la fase delle dichiarazioni di voto sul complesso degli ordini del giorno presentati.

(Ripresa esame degli ordini del giorno - A.C. 6177)

PRESIDENTE. Riprendiamo dunque l'esame degli ordini del giorno presentati (vedi l'allegato A - A.C. 6177 sezione 1).
Avverto che è in distribuzione il fascicolo n. 1 con rigo nero, recante alcune correzioni formali agli ordini del giorno già pubblicati.
Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.

Sull'ordine dei lavori (ore 17,41).

PRESIDENTE. Prima di dare il preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del regolamento, do la parola all'onorevole Guido Giuseppe Rossi, che ha chiesto di parlare.
Ne ha facoltà.

GUIDO GIUSEPPE ROSSI. Signor Presidente, intervengo a nome del gruppo della Lega nord per ricordare e sottolineare quanto accaduto due giorni fa, vale a dire l'aggressione all'onorevole Mario Borghezio.
Ritengo che un tema di tale gravità debba essere trattato immediatamente in quest'aula, sia perché l'onorevole Borghezio è stato membro di questa Assemblea, sia perché è un autorevole esponente politico del movimento che rappresento, sia perché attualmente ricopre la carica di parlamentare europeo.
Per chi ci ascolta e affinché rimanga agli atti, vale la pena di ricordare quanto accaduto due giorni fa. L'onorevole Borghezio sale sul treno Torino-Milano accompagnato da due agenti della Polizia di Stato e viene non solo aggredito, non solo picchiato - come diversi mezzi di informazione hanno riportato minimizzando l'accaduto -, ma fatto oggetto di un vero e proprio pestaggio da parte di decine di cosiddetti appartenenti ai centri sociali o alla cosiddetta area antagonista. Pestaggio che, grazie all'intervento coraggioso dei due uomini della scorta, non si è trasformato in un linciaggio.
Dunque, non siamo di fronte al solito gesto di violenza politica - alla solita aggressione durante una manifestazione, alla scritta oltraggiosa, alla distruzione di una sede di partito -, ma ad una aggressione mirata, scientifica, oggettivamente premeditata di un rappresentante delle istituzioni.
Due giorni fa non è stato aggredito l'onorevole Borghezio, è stata aggredita la carica di parlamentare. Non siamo di fronte ad un fortuito scontro avvenuto magari durante i momenti concitati di una manifestazione di piazza.
Siamo di fronte, lo ripeto, a un'aggressione mirata, condotta sapendo che in quel momento si aggrediva un parlamentare, non un militante qualsiasi, non un appartenente ad una forza politica, come durante uno scontro tra tifosi di squadre di calcio, in cui si viene aggrediti soltanto per il fatto di avere una sciarpa o un distintivo. L'aggressione è stata compiuta sapendo scientemente di aggredire un parlamentare. Questo è il fatto gravissimo, oltre che drammatico per l'onorevole Borghezio, al quale va tutta la nostra solidarietà.
Il fatto politico è gravissimo: da anni a mia memoria - ma vi sono persone che siedono in quest'aula da più tempo di me - non si ricorda un episodio di questo tipo, vale a dire l'aggressione scientifica a un esponente delle istituzioni. Bisogna ritornare agli anni bui del terrorismo - lei, signor Presidente, ne sa qualcosa - quando scientemente la violenza politica prendeva come obiettivo i rappresentanti delle istituzioni. Ebbene, due giorni fa ciò è avvenuto. Ciò è avvenuto due giorni fa!
Ritengo che una risposta politica, oltre che operativa, debba essere data. Quanto alla risposta operativa, qualche dubbio può sorgere sul fatto che in una trasferta di questo tipo centinaia di appartenenti a movimenti politici che hanno già dato


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prova di sé con fatti gravissimi durante manifestazioni, scontri di piazza e aggressioni, siano stati fatti circolare su un treno, al quale potevano accedere passeggeri normali, senza un adeguato servizio di protezione e senza un'adeguata scorta di polizia, un cordone che potesse impedire questo tipo di situazioni. Questa è la prima indicazione, di carattere operativo.
Quanto alla seconda indicazione, ritengo che il ministro dell'interno, data la gravità del fatto, che ho già sottolineato, debba presentarsi immediatamente alla Camera dei deputati - in aula o in Commissione poco importa, l'importante è che venga immediatamente, prima della sospensione dei lavori per la pausa natalizia - per riferire esattamente ciò che è accaduto, perché la gravità del fatto non ha paragoni, per quanto riguarda gli ultimi anni.
Il terzo elemento sul quale intendo richiamare l'attenzione è la condanna politica. Oggi, come Lega, dobbiamo parlare poco: oggi dobbiamo ascoltare, dobbiamo sentire le voci provenienti dagli altri gruppi parlamentari e dai singoli parlamentari, di opposizione e di maggioranza, e sentire se e come arriverà una condanna di tali gesti. Infatti, se non arriverà una condanna, purtroppo si tornerà indietro negli anni, quando - questo paese lo ha vissuto dolorosamente - un certo tipo di vittime e un certo tipo di violenza contro certe persone non era degno di attenzione, perché «uccidere qualcuno non è un reato», si gridava nei cortei (Applausi dei deputati dei gruppi della Lega Nord Federazione Padana, di Forza Italia e di Alleanza nazionale).
Questa stagione di sangue, che fortunatamente è passata, non deve assolutamente tornare, e per fare ciò nessuno deve avere alibi e nessuno può essere additato o indicato con la frase «compagni che sbagliano»: questi sono compagni delinquenti, sono compagni delinquenti, delinquenti della politica che fanno della violenza politica la loro ragione d'essere, e non possono e non devono avere alcun tipo di giustificazione e alcun tipo di copertura politica!
Oggi in quest'aula speriamo e pensiamo di ascoltare parole importanti. Ovviamente, ci vogliono anche risultati operativi. Qualcuno deve pagare per questa aggressione, perché non è possibile che con numerosi testimoni e con due agenti che sono stati oggetto dell'aggressione stessa non si arrivi all'individuazione di almeno alcuni di questi personaggi. Ma questo è un altro livello, oggi dobbiamo affrontare il livello politico e oggi, come Lega Nord, vogliamo sentire determinate parole. Se non le sentiremo, vuol dire che in questo paese poco è cambiato e che la libertà e la democrazia, anche se tanti se ne riempiono la bocca, non sono ancora la ragione sociale di questa Repubblica (Applausi dei deputati dei gruppi della Lega Nord Federazione Padana, di Forza Italia e di Alleanza nazionale).

ANTONIO BOCCIA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ANTONIO BOCCIA. Signor Presidente, i colleghi della Lega hanno sollevato in aula, a mio avviso molto opportunamente, la questione.
Conoscendo il Presidente di turno, mi rimetto a quanto dirà, perché sono convinto che il collega Fiori troverà le parole migliori e più giuste, in quanto condannare questo atto non è certo una questione né di parte né di partiti. Le parole della Presidenza della Camera saranno sicuramente quelle più giuste, quelle che in maniera più solenne rappresenteranno il sentimento e la volontà dell'istituzione prima ancora che dei gruppi che la costituiscono.
Presidente, penso pertanto sia opportuno dire una parola di solidarietà ai colleghi della Lega e condannare con forza questo atto insulso, in cui la politica non c'entra assolutamente niente; si tratta infatti di teppisti che, ancora una volta, hanno manifestato la loro mancanza di qualità personale. Mi rimetto volentieri a quanto dirà la Presidenza, perché penso che in questi momenti la voce più autorevole sia quella di tutta l'Assemblea e non


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quella dei singoli gruppi che la costituiscono. Ovviamente, sul piano personale il gruppo della Margherita DL-L'Ulivo solidarizza con il gruppo della Lega Nord Federazione Padana e con l'onorevole Borghezio per quanto accaduto.

PIERO RUZZANTE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PIERO RUZZANTE. Presidente, nell'associarci alle valutazioni del collega Boccia, anche noi ci rimettiamo a quanto dirà la Presidenza della Camera; credo però, sia giusto alla luce dell'intervento del collega Guido Giuseppe Rossi, che resti agli atti anche una presa di posizione da parte del nostro gruppo.
Io personalmente, nonché tutto il gruppo parlamentare dei Democratici di sinistra-L'Ulivo, non abbiamo mai avuto problemi ad assumere una posizione contraria all'uso della violenza in politica, non da oggi ma sin dai tempi bui degli anni di piombo vissuti da questo paese. Esprimiamo, quindi, la nostra piena solidarietà all'onorevole Borghezio, e credo che questa espressione di solidarietà rivesta ancor più valore proprio perché viene manifestata da chi, a viso aperto, ha criticato e non ha condiviso molte delle dichiarazioni e delle posizioni assunte dall'onorevole Borghezio.
Voglio anche che in questa dichiarazione siano contenute una stigmatizzazione ed una denuncia nei confronti dell'atto di violenza compiuto, nonché una condanna nei confronti di chi lo ha eseguito. Questo atto di stupidità, oltre a colpire l'onorevole Borghezio, credo colpisca anche le migliaia di persone che in quella giornata, a Torino, hanno manifestato pacificamente le loro posizioni relativamente alla realizzazione della TAV. Non abbiamo alcun dubbio ad esprimere la nostra solidarietà e credo sia giusto che questa dichiarazione resti agli atti anche a futura memoria, augurandoci che la Camera non debba più assumere una posizione nei confronti di atti di violenza, verso chiunque siano diretti.

ALFREDO BIONDI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ALFREDO BIONDI. Presidente, credo che tutti insieme dobbiamo affermare che la violenza non deve mai prevalere e che il diritto di libertà riguarda tutti, non può essere diviso per simpatie o antipatie, e non deve consentire a qualche facinoroso di superare la dignità della protesta facendo diventare quest'ultima qualcosa di violento e di insidioso per la democrazia.
Purtroppo, non esiste soltanto il caso dell'onorevole Borghezio, che è gravissimo perché alcuni teppisti, vigliaccamente, hanno aggredito una persona difesa soltanto da due pur coraggiosi agenti della Polizia. Un gruppo di teppisti, con una manifestazione di intolleranza, ha fatto tutto ciò nei confronti di un europarlamentare su un treno, ma un gesto simile potrebbe essere compiuto nei confronti di chiunque, solo ed indifeso, venga preso d'assalto.
Questa è una vergogna! Una grande vergogna. Mi dispiace dover ricordare che nella mia città natale, Pisa, la collega Monica Baldi ieri è stata aggredita in un gazebo che noi avevamo allestito per significare la nostra partecipazione ad una battaglia che sta per iniziare. Alla collega in questione è stato buttato addosso un tavolino ed è stata ferita da alcuni teppisti! Non voglio nemmeno chiamarli squadristi, come qualcuno avrebbe potuto, a tempo debito, definirli, perché quelle, spesso, erano reazioni, mentre queste sono azioni di intimidazione.
La libertà è come un'ampolla e non può essere scheggiata senza che tutti ne subiscano le conseguenze. Cari amici e colleghi, a parole siamo tutti d'accordo, ma poi, quando succedono queste cose, quando l'aggressione è un fenomeno collaterale alle legittime manifestazioni di protesta, e quando si sente, come io ho sentito, un premio Nobel dichiarare che «fa notizia oggi perché non vi abbiamo colpito», riferendosi al fatto che la Polizia non è stata aggredita, allora mi chiedo come sia possibile che, fra di noi, ci


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nascondiamo dietro un'affermazione puramente retorica di simpatia e di amicizia, di collaborazione e di cordialità, se poi c'è qualcuno che crede, se siamo soli ed indifesi, di poterci aggredire.
Caro amico Guido Giuseppe Rossi e cari amici della Lega Nord, avete tutta la mia solidarietà. Per la collega Monica Baldi, un pensiero: una parlamentare, una domenica, si è messa dietro ad un tavolino per manifestare le proprie opinioni, la propria fede politica e la propria partecipazione responsabile... Tutto ciò, a mio avviso, va considerato.
Mi auguro che il ministro Pisanu, che si complimenta con chi non ha sfasciato nulla, dica due parole nei confronti di quelli che hanno «sfasciato» qualcuno (Applausi dei deputati dei gruppi di Forza Italia, di Alleanza Nazionale e della Lega Nord Federazione Padana)!

DANIELE FRANZ. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DANIELE FRANZ. Signor Presidente, premesso che su tale vicenda tutti aspettiamo anche le parole del Presidente della Camera ed in esse, onorevole Boccia, noi saremo lieti di riconoscerci, credo che una «chiacchierata» preliminare debba comunque essere svolta.
Dico ciò perché sappiamo fin d'ora che le parole del Presidente Casini non uniranno per intero questo ramo del Parlamento, in quanto alcuni gruppi politici hanno sostenuto che l'onorevole Borghezio ha voluto deliberatamente provocare i suoi aggressori salendo sul treno. Conseguentemente, onorevole Boccia, chi ha avuto la spudoratezza di assumere questa posizione certamente non potrà applaudire, assieme a noi, le parole di solidarietà che il Presidente della Camera rivolgerà al collega Borghezio.
Allo stesso modo, credo che non si sentiranno uniti nelle parole del Presidente Casini coloro i quali apprezzano personaggi come Casarini, che ha espresso solidarietà ed apprezzamento agli aggressori sostenendo che questi ultimi hanno fatto semplicemente ciò che era doveroso fare (Applausi dei deputati dei gruppi di Alleanza Nazionale e della Lega Nord Federazione Padana). Pertanto, le parole del Presidente della Camera, ripeto, non uniranno per intero questa Camera nella solidarietà dovuta al collega Borghezio.
Ritengo, inoltre, che pochi colleghi saranno pronti a prendere le distanze da chi ha permesso la partecipazione alle primarie di un esponente nazionale del movimento cui appartengono coloro i quali hanno aggredito l'onorevole Borghezio.
Colleghi, la solidarietà è una cosa assolutamente seria e, per essere credibile, deve essere sentita. Siccome questo è solo l'ultimo di tantissimi episodi che si sono purtroppo verificati nel nostro paese, e poiché quegli episodi non riguardavano le solite forze che hanno da sempre la verità in tasca - mi riferisco ai militanti giovanili di Alleanza nazionale, agli onorevoli Baldi e Borghezio, nonché alle sedi elettorali di Alleanza nazionale -, ciò, a mio avviso, non può passare sotto silenzio. Conseguentemente, sarebbe corretto che ogni gruppo parlamentare oggi si assumesse la responsabilità - perché di questo si tratta - di esprimere incondizionata solidarietà all'esponente della Lega Nord Federazione Padana, onorevole Borghezio, e, per coerenza di ragionamento, anche la massima solidarietà a tutto il gruppo della Lega Nord Federazione Padana (Applausi dei deputati dei gruppi di Alleanza Nazionale, di Forza Italia, dell'Unione dei democratici cristiani e dei democratici di centro e della Lega Nord Federazione Padana).

MARCO BOATO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MARCO BOATO. Signor Presidente, il collega Giuseppe Guido Rossi ha fatto bene a sollevare e a denunciare in questa sede la gravità dell'episodio di aggressione di cui è stato vittima il collega Borghezio, attualmente parlamentare europeo. Non credo abbiano fatto bene altri colleghi a prendere a pretesto la denuncia, da noi


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condivisa, che facciamo nostra, per una polemica che trovo di cattivo gusto e strumentale.
Lo dico con molta pacatezza: quando si verificano fenomeni di intolleranza o di aggressione, ritengo giusto che, al di là delle abissali diversità che vi sono sul piano delle idee e delle posizioni politiche, da qualunque parte del Parlamento si levino voci di solidarietà - e ciò sta avvenendo - nei confronti di colui che è stato vittima di aggressione (in questo caso, un europarlamentare) e della forza politica di appartenenza e che vi sia anche la stigmatizzazione di episodi simili.
Non ero a conoscenza dell'episodio in cui è rimasta coinvolta la collega Monica Baldi. Oggi l'ho incontrata un paio di volte, ma non ho avuto occasione di ascoltare da lei il racconto dei fatti. Opportunamente, il collega Biondi ha fatto bene a ricordare l'accaduto in quest'aula. Se anche la collega Baldi è stata oggetto (mi pare di capire in misura meno grave, almeno dal punto di vista fisico) di un episodio di intolleranza, prendo spunto dalle parole del Presidente Biondi per esprimere anche a lei la mia e la nostra solidarietà ed anche la nostra indignazione.
Non ho condiviso, invece, il fatto che lo stesso Presidente Biondi, al quale vanno sempre la mia stima e la mia amicizia, anche quando in qualcosa dissento, abbia colto l'occasione per attaccare un premio Nobel, Dario Fo. Abbiamo ascoltato tutti Dario Fo in televisione. Egli ha detto alla piazza, assolutamente pacifica e straordinariamente affollata, di Torino ...

ALFREDO BIONDI. Dovrebbe essere così sempre!

MARCO BOATO. ... oggi, per qualcuno non è successo niente, perché non vi sono stati incidenti, mentre questa manifestazione è, per noi, il fatto più straordinario ed importante. Queste parole a me paiono assolutamente condivisibili. A volte, si finisce nei telegiornali se si verificano incidenti sul piano dell'ordine pubblico, mentre si rischia che non passi l'informazione principale di una manifestazione civile e democratica.

ALFREDO BIONDI. Fa notizia per questo.

MARCO BOATO. Ripeto: massima solidarietà verso chi è oggetto di aggressione; massima solidarietà verso chi è oggetto di episodi anche di intolleranza; denuncia politica nei confronti di tutto ciò; opportunità, a me così pare, signor Presidente, di evitare di cogliere queste occasioni per polemiche di carattere strumentale, come quelle che ho sentito sollevare anche dal collega Franz (e mi è dispiaciuto).
Ciò nulla toglie al fatto che la solidarietà in quest'aula venga espressa senza alcun condizionamento. Ripeto: la diversità delle opinioni politiche fa parte dello scontro politico democratico; l'uso della violenza fisica e dell'intolleranza è fuori dal gioco democratico (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Verdi-l'Unione e della Margherita, DL-L'Ulivo)!

LELLO DI GIOIA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LELLO DI GIOIA. Signor Presidente, a nome de La Rosa nel Pugno, con grande sincerità e soprattutto con grande onestà intellettuale, voglio testimoniare il nostro sdegno ed esprimere la nostra solidarietà non soltanto al parlamentare europeo, onorevole Borghezio, ma a tutti i colleghi della Lega nord.
Noi crediamo che, in simili circostanze, non sia necessario tentare di affrontare polemicamente i problemi di intolleranza che esistono all'interno del nostro paese. Al contrario, bisogna affrontare tali problemi con grande responsabilità, sapendo soprattutto che gli episodi di intolleranza e gli atti di teppismo (secondo noi, sono tali quelli di cui parliamo) debbono essere isolati e, ovviamente, stigmatizzati con forza, con grande responsabilità e con grande convinzione.
Come giustamente sottolineava anche il collega Boato, dobbiamo fare in modo che


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episodi come quello avvenuto al parlamentare europeo Borghezio, che generano in noi grande costernazione, non vengano usati per aprire un dibattito politico.
Noi crediamo che ognuno di noi e tutti i gruppi parlamentari di questa Assemblea stigmatizzino quello che è accaduto, e che lo facciano con forza perché hanno nel loro DNA il senso della democrazia, della tolleranza e, soprattutto, del vivere civile. Per questo motivo, noi de la Rosa nel Pugno vogliamo ribadire con grande convinzione, con grande onestà e con grande serenità e sincerità la totale disapprovazione nei confronti dell'atto che è stato compiuto nei confronti dell'onorevole Borghezio e, soprattutto, vogliamo esprimere alla segreteria nazionale, ai gruppi parlamentari della Lega Nord e al collega Borghezio la nostra piena e totale solidarietà.

LUCA VOLONTÈ. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente, anche noi abbiamo espresso ieri la nostra totale solidarietà nei confronti sia della Lega Nord sia dell'onorevole Borghezio - le cui battaglie e i cui toni spesso ci hanno trovato su posizioni diverse - per l'atto di grave inciviltà e di grave intolleranza che è stato compiuto.
Signor Presidente, non voglio fare alcuna polemica, però mi aspetto che il ministro dell'interno e il ministro della giustizia trovino il tempo per venire in Parlamento a riferire non solo su questo episodio specifico, ma anche su una serie di fatti che hanno avuto come protagonisti «i soliti noti» che ieri hanno agito sull'Eurostar Vivaldi e hanno «suonato» - lì, come in altre circostanze - la solita melodia e la solita sinfonia. L'hanno «suonata» ai volontari della Misericordia a Modena, l'hanno suonata ai parrocchiani della chiesa Santa Maria Vergine del Carmine a Torino e, ieri, all'onorevole Borghezio. Non si capisce come mai i «suonatori» di questo grandissimo concerto non riescano mai ad essere identificati; magari venissero trovate le prove a loro carico, magari potessero scontare una pena che superi almeno le 48 ore di fermo!
Sono almeno tre i fatti gravi che si sono verificati negli ultimi mesi, e quest'ultimo non è meno grave di quelli precedenti, e non solo perché colpisce un collega. Non si tratta, quindi, soltanto di una solidarietà, per così dire, di rango, ma di una solidarietà simile a quella che si esprime nei confronti di qualsiasi altro cittadino che sia stato aggredito ed addirittura minacciato di essere gettato da un treno per le sue idee. Tutto ciò sarebbe avvenuto con una giustificazione - bene ha fatto il collega Franz a ricordarlo -, secondo uno di questi personaggi, capo di uno dei maggiori centri sociali italiani, un certo Casarini, il quale testualmente - come riportato dalle agenzie di ieri - si riferisce all'onorevole Borghezio come ad un razzista pericoloso, affermando come non ci sia da stupirsi di quanto è accaduto. Una teoria giustificazionista dell'accaduto che, se vista nella sequenza di alcuni avvenimenti, non può che destare allarme, oltre che indurci a riconfermare la nostra solidarietà al gruppo della Lega Nord.
Chiedo pertanto formalmente che i due ministri competenti vengano al più presto a riferire in Parlamento sui gravi fatti accaduti - non ultimo quello riguardante l'onorevole Borghezio - con dati certi, e non come è accaduto nelle ultime circostanze, in cui alcuni esponenti del Governo si sono limitati a dichiarare che le indagini stavano per essere completate. Da mesi, infatti, sono in corso le indagini nei confronti di questi energumeni e «suonatori» che, purtroppo, sono gli unici in Italia a non essere mai identificati e a non scontare nemmeno qualche giorno di carcere.

ARMANDO COSSUTTA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ARMANDO COSSUTTA. Signor Presidente, l'onorevole Borghezio è un avversario politico contro il quale ho condotto


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aspre polemiche in questi anni; però, sono qui a manifestare pienamente la mia solidarietà nei suoi confronti per quanto è accaduto. Considero, senza esitazione e senza incertezze, un atto assolutamente inammissibile e ingiustificabile quello che è stato compiuto, un atto di violenza assolutamente privo di ogni giustificazione, che non deve avere alcuna copertura politica da parte di nessuno.
L'onorevole Borghezio, tra l'altro, era tra coloro che manifestavano, in quella parte del Piemonte, contro la linea ferroviaria ad alta velocità. Malgrado ciò, questi signori, credendosi interpreti di non so quale messaggio superiore, hanno usato una violenza grave, pesante, inammissibile contro la quale noi leviamo fermamente la nostra protesta (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Comunisti italiani, della Lega Nord Federazione Padana e del deputato Biondi).

GIOVANNI RUSSO SPENA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIOVANNI RUSSO SPENA. Signor Presidente, quali deputati del gruppo di Rifondazione comunista vorremmo sottolineare brevemente, ma con grande chiarezza, due aspetti che attengono a questa breve ma importante discussione che si è svolta in Assemblea. Due soli aspetti, poiché il resto ci sembra soltanto propaganda o strumentalizzazione.
Innanzitutto, vorrei sottolineare che sabato scorso si è svolta una grande manifestazione popolare di comunità, alla quale hanno partecipato, accanto alla comunità della Val di Susa, i rappresentanti di ampi schieramenti politici, quelli del centrodestra assieme a tanta parte di quelli del centrosinistra. Noi apprezziamo molto i risultati, anche politici, sociali e di comunità, di quella giornata che, da parte del Ministero dell'interno, si temeva potesse essere funestata da incidenti o da atti di violenza. Invece, è stata una giornata di lotta e di protesta ma gioiosa, pacifica e progettuale, durante la quale vi è stata la capacità non solamente di dire «no» ma anche di proporre, scientificamente, un progetto alternativo e diverso rispetto alla TAV e ad un'opera ritenuta, da quella comunità come anche da noi, estremamente negativa, inefficace, costosa e inutile.
Il secondo aspetto da sottolineare è che alcune ore dopo (vorrei che non vi fosse una propagandistica concatenazione fra i due episodi) la conclusione di quella manifestazione, a distanza di due ore o due ore e mezza (non so esattamente, poiché non ero in Italia, in quel momento) e, comunque, a distanza di molto tempo, si è verificato un episodio di violenza nei confronti dell'europarlamentare Borghezio, che già ieri noi, come Rifondazione comunista, abbiamo condannato. Lo afferma un deputato, un dirigente di un partito che certamente non ama ciò che l'onorevole Borghezio rappresenta sul piano delle culture tra i popoli. Ricordiamo che egli è stato protagonista di sgradevoli atti di giustizialismo, di desolidarizzazione sociale e di lotta contro i migranti. In questo senso, noi lo riteniamo un avversario politico, a volte anche violento nelle parole e nei gesti. Proprio per questo la nostra non violenza si deve esercitare in maniera tanto più forte nei confronti di un avversario politico. È troppo facile essere non violenti nei confronti degli amici o delle «zone grigie». Come diceva Voltaire, è proprio di coloro che sono lontani dal mio pensiero, è proprio della libertà di esprimere una opinione da me lontana che io mi faccio garante.
In questo senso, noi del gruppo di Rifondazione comunista, anche per l'influenza che esercitiamo in queste aree sociali, ci sentiamo di dover garantire una non violenza assoluta anche nei confronti di un avversario politico che riteniamo particolarmente sgradevole, come l'onorevole Borghezio, al quale vanno i nostri auguri sul piano personale (Applausi dei deputati del gruppo di Rifondazione comunista e del deputato Biondi).


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CARLA MAZZUCA POGGIOLINI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CARLA MAZZUCA POGGIOLINI. Signor Presidente, anche a nome dei deputati repubblicani europei voglio esprimere sia la solidarietà al collega parlamentare europeo Borghezio per quanto ha dovuto subire, sia una condanna decisa e ferma, quali democratici, come noi siamo, di episodi violenza che non fanno onore al sistema democratico vigente in questo paese. Apprezzo la tranquillità e la grande dignità con la quale si è svolta la grande manifestazione di Torino. Vorrei altresì esprimere apprezzamento anche per il comportamento del ministro dell'interno Pisanu e il suo grande equilibrio nella gestione di tutta la vicenda.
Allo stesso modo, voglio ringraziare per i loro interventi i colleghi che mi hanno preceduto, specialmente i colleghi che si collocano più a sinistra e si richiamano al comunismo, che trovo superato dalla storia.
Voglio infine aggiungere che dovremmo avere il coraggio, noi di centrosinistra, di espungere dalla nostra coalizione quei rappresentanti del popolo comportatisi in modo difforme dai valori democratici che ci accomunano tutti in questa Assemblea. Spero che sia compreso tale messaggio. La ringrazio, Presidente (Applausi del deputato Biondi).

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, poiché nessun altro chiede di parlare sull'ordine lavori, consentite, dunque, alla Presidenza, anzitutto di prendere atto e constatare l'unanimità di voci e di consensi nella condanna totale, definitiva ed irrevocabile di un atto di violenza politica che ha colpito un rappresentante delle istituzioni; quindi, e ad un tempo, di esprimere anche a nome della Presidenza della Camera i sensi della solidarietà al collega Borghezio, al partito della Lega ed al relativo gruppo parlamentare.
La Presidenza sente di dover dire a tutti i cittadini che seguono i nostri lavori in questo momento - dianzi, ho avuto il piacere di constatare che assisteva a questo dibattito una classe di una scuola elementare - che non si torna indietro sulla strada della democrazia; deve, infatti, essere chiaro che il Parlamento e, quindi, la Repubblica non intendono tollerare offese alle istituzioni democratiche. Tuttavia, anche se ciò è molto importante, non basta discutere in Assemblea; dobbiamo dare un segnale concreto attraverso una iniziativa del Governo che vada nella direzione di impedire che per il futuro tali fatti possano nuovamente ripetersi e mostri, altresì, che simili episodi vengono non solo stigmatizzati ma anche colpiti.
A tale riguardo, al termine delle votazioni è stata convocata la Conferenza dei Presidenti di gruppo perché noi chiediamo che il Governo venga a riferire in Assemblea con urgenza, prima delle festività natalizie, e sottoponga al Parlamento una serie di misure e di iniziative che blocchino sul nascere tali accadimenti che offendono la democrazia, il Parlamento ed i suoi rappresentanti (Applausi).

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 18,14).

PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta avranno luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del regolamento.
Per consentire il decorso del termine regolamentare di preavviso, sospendo la seduta (Commenti).

La seduta, sospesa alle 18,15, è ripresa alle 18,35.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIER FERDINANDO CASINI

Si riprende la discussione.

(Ripresa esame degli ordini del giorno - A.C. 6177)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione degli ordini del giorno presentati.


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Avverto che al termine delle votazioni avrà luogo la riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, al primo piano.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Amoruso n. 9/6177/1, Lupi n. 9/6177/2, Verro n. 9/6177/3 e Saro n. 9/6177/4, accettati dal Governo, non insistono per la votazione.
Prendo atto che l'onorevole Boccia insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/5.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Boccia n. 9/6177/5, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 349
Maggioranza 175
Hanno votato
152
Hanno votato
no 197).

Prendo atto che l'onorevole Testoni non è riuscito a votare.
Preciso che il Governo accetta l'ordine del giorno Paroli n. 9/6177/6.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Paroli n. 9/6177/6 e Romoli n. 9/6177/7, accettati dal Governo, non insistono per la votazione.
Prendo atto, altresì, che i presentatori degli ordini del giorno Tidei n. 9/6177/8 e Rusconi n. 9/6177/9, accolti dal Governo come raccomandazione, non insistono per la loro votazione.
Prendo atto che l'onorevole Olivieri non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/10, accolto come raccomandazione dal Governo. Vorrei dire «bravo» all'onorevole Olivieri, perché oggi ha fatto una buona cosa, in occasione del concerto dei cori di montagna. Bisognerebbe fare un applauso all'onorevole Olivieri, che ha organizzato il concerto (Applausi)!
Prendo atto che l'onorevole Luigi Martini non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/11, accettato dal Governo; prendo altresì atto che l'onorevole La Starza accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/12 proposta dal Governo e non insiste per la votazione.
Prendo atto, inoltre, che l'onorevole Migliori non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/13, accettato dal Governo; prendo atto, altresì, che l'onorevole Patarino non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/14, accolto come raccomandazione dal Governo.
Chiedo all'onorevole Biondi se accetti la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/15 proposta dal Governo.

ALFREDO BIONDI. Signor Presidente, accedo alla riformulazione del mio ordine del giorno proposta dal Governo

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, come avevo detto nella scorsa seduta, il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Biondi n. 9/6177/15 a condizione che, nel dispositivo, la parola «impegna» sia sostituita dalla seguente: «invita», tenendo conto delle compatibilità finanziarie.

PRESIDENTE. Sta bene.
Prendo atto che l'onorevole Biondi accede alla riformulazione proposta dal viceministro Vegas e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6173/15.
Ricordo che l'ordine del giorno Raisi n. 9/6177/16 è inammissibile.
Prendo atto che l'onorevole Duca insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/17.
Passiamo ai voti.


Pag. 11


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Duca n. 9/6177/17, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 403
Votanti 402
Astenuti 1
Maggioranza 202
Hanno votato
174
Hanno votato
no 228).

Prendo atto che l'onorevole Mazzarello non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/18, accolto come raccomandazione dal Governo. Prendo atto, altresì, che i presentatori degli ordini del giorno Zacchera n. 9/6177/19 e Arnoldi n. 9/6177/20, accettati dal Governo, non insistono per la votazione.
Prendo atto, inoltre, che i presentatori degli ordini del giorno Raffaldini n. 9/6177/21 e Albonetti n. 9/6177/22, accolti dal Governo come raccomandazione, non insistono per la loro votazione.
Prendo atto che l'onorevole Iannuzzi accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/23 proposta dal Governo e non insiste per la votazione.
Chiedo all'onorevole Marinello se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/24, accolto come raccomandazione dal Governo.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Signor Presidente, vorrei dire che...

PRESIDENTE. Onorevole Marinello, non può parlare: deve solamente dichiarare se insiste per la votazione del suo ordine del giorno o meno!

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Signor Presidente, vorrei sapere se il Governo può consentire una riformulazione del mio ordine del giorno per poterlo accettare. Propongo di sostituire le parole «impegna» con «invita»...

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Marinello, ma la farò intervenire al termine della votazione degli ordini del giorno; nel frattempo, riformuli il suo atto di indirizzo!
Prendo atto che l'onorevole Parodi non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/25, accolto come raccomandazione dal Governo. Prendo atto, altresì, che i presentatori degli ordini del giorno Stradella n. 9/6177/26 e De Seneen n. 9/6177/27, accettati dal Governo, non insistono per la votazione.
Prendo altresì atto che l'onorevole Marras accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/28 proposta dal Governo (escludendo, dunque, la parte del dispositivo che afferma «volte a riconoscere alla suddetta regione, anche forfettariamente, i rimborsi IRPEF ed IVA dal 1991 al 2005» e la parte successiva) e non insiste per la votazione.
Prendo inoltre atto che i presentatori degli ordini del giorno Lavagnini n. 9/6177/29 e Sciacca n. 9/6177/30, accolti dal Governo come raccomandazione, non insistono per la votazione.
Prendo atto invece che l'onorevole Armando Cossutta insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/31, accolto dal Governo come raccomandazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Armando Cossutta n. 9/6177/31.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 392
Maggioranza 197
Hanno votato
169
Hanno votato
no 223).


Pag. 12


Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Bellillo n. 9/6177/32, Galante n. 9/6177/33 e Vertone n. 9/6177/34, accolti dal Governo come raccomandazione, non insistono per la votazione.
Ricordo che l'ordine del giorno Diliberto n. 9/6177/35 è inammissibile. Prendo atto che l'onorevole Franci non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/36, accolto come raccomandazione dal Governo.
Prendo invece atto che l'onorevole Maura Cossutta insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/37, accolto dal Governo come raccomandazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Maura Cossutta n. 9/6177/37.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 409
Maggioranza 205
Hanno votato
177
Hanno votato
no 232).

Prendo atto che l'onorevole Sgobio non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/38, accolto dal Governo come raccomandazione.
Prendo invece atto che l'onorevole Pistone insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/39.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Pistone n. 9/6177/39, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 407
Maggioranza 204
Hanno votato
178
Hanno votato
no 229).

Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Ottone n. 9/6177/40, Bova n. 9/6177/41 e Paola Mariani n. 9/6177/42, accolti dal Governo come raccomandazione, non insistono per la votazione.
Prendo atto che l'onorevole Buglio accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/43 proposta dal Governo e non insiste per la votazione.
Prendo atto, altresì, che l'onorevole Gambini non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/44, accolto dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto che l'onorevole Lulli non insiste per la votazione del primo capoverso del dispositivo del suo ordine del giorno n. 9/6177/45, accolto dal Governo come raccomandazione; prendo atto, altresì, che lo stesso onorevole Lulli insiste per la votazione del secondo capoverso del dispositivo del suo ordine del giorno n. 9/6177/45, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Lulli n. 9/6177/45, limitatamente al secondo capoverso del dispositivo, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 409
Maggioranza 205
Hanno votato
179
Hanno votato
no 230).

Prendo atto che gli onorevoli Nieddu, Rugghia, Cialente, Quartiani, Nigra, Borrelli, Rossiello e Sedioli non insistono per la votazione dei loro ordini del giorno nn. 9/6177/46, 9/6177/47, 9/6177/48, 9/6177/49, 9/6177/50, 9/6177/51, 9/6177/52 e 9/6177/53, accolti dal Governo come raccomandazione.
Prendo altresì atto che l'onorevole Preda accetta la riformulazione del suo


Pag. 13

ordine del giorno n. 9/6177/54 proposta dal Governo e non insiste per la votazione.
Ricordo che gli ordini del giorno Rava n. 9/6177/55 e Gerardo Oliverio n. 9/6177/56 sono inammissibili.
Prendo atto, inoltre, che gli onorevoli Cordoni, Diana, Guerzoni, Gasperoni, Bellini, Rainisio, Motta e Trupia non insistono per la votazione dei loro ordini del giorno nn. 9/6177/57, 9/6177/58, 9/6177/59, 9/6177/60, 9/6177/61, 9/6177/62, 9/6177/63 e 9/6177/64, accolti dal Governo come raccomandazione.
Chiedo all'onorevole Maurandi se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/65, accolto come raccomandazione dal Governo solo con riferimento al primo capoverso del dispositivo, fino alle parole «26 febbraio 1948, n. 3».

PIETRO MAURANDI. Sì, signor Presidente, insisto per la votazione.

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Maurandi.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Maurandi n. 9/6177/65.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 412
Maggioranza 207
Hanno votato
177
Hanno votato
no 235).

Chiedo all'onorevole Tocci se accetti la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/66, accolto come raccomandazione dal Governo a condizione che sia soppresso al primo capoverso del dispositivo l'inciso «per l'intero ammontare del gettito riscosso».

WALTER TOCCI. Sì, signor Presidente, accetto la riformulazione del mio ordine del giorno e non insisto per la votazione.

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Tocci.
Ricordo che l'ordine del giorno Fluvi n. 9/6177/67 è inammissibile.
Prendo atto che gli onorevoli Nicola Rossi, Crucianelli e Agostini non insistono per la votazione dei loro ordini del giorno nn. 9/6177/68, 9/6177/69 e 9/6177/70, accolti dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto invece che l'onorevole Calzolaio insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/71.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Calzolaio n. 9/6177/71, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 416
Maggioranza 209
Hanno votato
179
Hanno votato
no 237).

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, il Governo è disponibile, modificando il parere già espresso, ad accettare l'ordine del giorno Michele Ventura n. 9/6177/72, ad eccezione del capoverso del dispositivo in cui si fa riferimento al comma 465.

PRESIDENTE. Onorevole Michele Ventura, accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/72, così come testé proposta dal rappresentante del Governo?

MICHELE VENTURA. Sì, signor Presidente, accetto la riformulazione e non insisto per la votazione.


Pag. 14

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Michele Ventura.
Prendo atto che le onorevoli Raffaella Mariani ed Abbondanzieri non insistono per la votazione dei loro ordini del giorno nn. 9/6177/73 e 9/6177/74, accolti dal Governo come raccomandazione.
Onorevole Pennacchi, insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/75, accolto dal Governo come raccomandazione?

LAURA MARIA PENNACCHI. Signor Presidente, poiché il viceministro Vegas, in sede di replica, si è detto molto convinto dell'obiettivo che il mio ordine del giorno n. 9/6177/75 si propone, ossia non lasciare venti milioni di euro nella disponibilità del Ministero del lavoro, perché la riforma del TFR è procrastinata al 2008 e, quindi, usare tale somma...

PRESIDENTE. Ho capito, onorevole Pennacchi.

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, è evidente che non è opportuno spendere tali somme. Tuttavia, ad oggi, non vi sono altri strumenti per determinare il rinvio di tale spesa. Per tale motivo, il Governo non può che accogliere come raccomandazione l'ordine del giorno Pennacchi n. 9/6177/75. Tuttavia, se nel medesimo ordine del giorno la parola: «invita» fosse sostituita dalla seguente: «impegna», il Governo potrebbe accettarlo.

PRESIDENTE. Onorevole Pennacchi, accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/75, così come testé proposta dal rappresentante del Governo?

LAURA MARIA PENNACCHI. Sì, signor Presidente, accetto la riformulazione e non insisto per la votazione.

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Pennacchi.
Prendo atto che gli onorevoli Benvenuto, Crisci, Cennamo e Tolotti non insistono per la votazione dei loro ordini del giorno nn. 9/6177/76, 9/6177/77, 9/6177/78 e 9/6177/79, accolti dal Governo come raccomandazione.
Onorevole Nannicini, insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/80, accolto dal Governo come raccomandazione?

ROLANDO NANNICINI. Signor Presidente, vorrei una conferma dal rappresentante del Governo...

PRESIDENTE. Senatore Vegas, conferma che l'ordine del giorno Nannicini n. 9/6177/80 è accolto dal Governo come raccomandazione?

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Onorevole Nannicini, insiste, dunque, per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/80, accolto dal Governo come raccomandazione?

ROLANDO NANNICINI. Sì, signor Presidente, insisto.

PRESIDENTE. Sta bene.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Nannicini n. 9/6177/80, accolto dal Governo come raccomandazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 405
Maggioranza 203
Hanno votato
174
Hanno votato
no 231).


Pag. 15


Prendo atto che l'onorevole Pisa non insite per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/81, accolto dal Governo come raccomandazione.
Prendo, altresì, atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Minniti n. 9/6177/82 e Pinotti n. 9/6177/83, accolti dal Governo come raccomandazione. Ricordo che l'ordine del giorno Angioni n. 9/6177/84 è inammissibile.
Prendo atto che l'onorevole Rotundo non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/85, accolto dal Governo come raccomandazione.
Onorevole Ruzzante, insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/86, accolto come raccomandazione dal Governo?

PIERO RUZZANTE. Sì, signor Presidente, insisto.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Ruzzante n. 9/6177/86.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 410
Maggioranza 206
Hanno votato
176
Hanno votato
no 234).

Prendo atto che l'onorevole Luongo non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/87, accolto dal Governo come raccomandazione. Ricordo che l'ordine del giorno Sasso n. 9/6177/88 è inammissibile.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Violante n. 9/6177/89 e Tedeschi n. 9/6177/90, accolti dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto, altresì, che l'onorevole Meta insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/7177/91.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Meta n. 9/6177/91, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 409
Maggioranza 205
Hanno votato
175
Hanno votato
no 234).

Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Zanella n. 9/6177/92 e Cima n. 9/6177/93, accolti dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto, altresì, che l'onorevole Bulgarelli insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/94, accolto dal Governo come raccomandazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bulgarelli n. 9/6177/94.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 406
Maggioranza 204
Hanno votato
172
Hanno votato
no 234).

Prendo atto che l'onorevole Lion insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/95, rispetto al quale il Governo non ha accettato il primo capoverso del dispositivo, mentre ha accolto come raccomandazione il secondo capoverso.
Passiamo ai voti.


Pag. 16


Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Lion n. 9/6177/95.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 408
Maggioranza 205
Hanno votato
176
Hanno votato
no 232).

Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Pecoraro Scanio n. 9/6177/96 e Boato n. 9/6177/97, accolti dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto, altresì, che l'onorevole Cento insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/98.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Cento n. 9/6177/98, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 415
Maggioranza 208
Hanno votato
179
Hanno votato
no 236).

Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Coluccini n. 9/6177/99, Bonito n. 9/6177/100, Carboni n. 9/6177/101, Kessler n. 9/6177/102, Magnolfi n. 9/6177/103 e Grillini n. 9/6177/104, accolti dal Governo come raccomandazione.
Ricordo che gli ordini del giorno Sabattini n. 9/6177/105 e Siniscalchi n. 9/6177/106 sono inammissibili.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Finocchiaro n. 9/6177/107 e Amici n. 9/6177/108, accolti dal Governo come raccomandazione. Ricordo che l'ordine del giorno Bielli n. 9/6177/109 è inammissibile.
Prendo atto, altresì, che l'onorevole Maran insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/110.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Maran n. 9/6177/110, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 415
Maggioranza 208
Hanno votato
177
Hanno votato
no 238).

Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Lucidi n. 9/6177/111, Marone n. 9/6177/112 e Leoni n. 9/6177/113, accolti dal Governo come raccomandazione. Ricordo che l'ordine del giorno De Brasi n. 9/6177/114 è inammissibile.
Prendo atto che l'onorevole Zunino insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/150.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Zunino n. 9/6177/115, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 408
Maggioranza 205
Hanno votato
174
Hanno votato
no 234).

Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del


Pag. 17

giorno Cazzaro n. 9/6177/116, Zama n. 9/6177/117 e Grandi n. 9/6177/118, accolti dal Governo come raccomandazione. Ricordo che l'ordine del giorno Zuin n. 9/6177/119 è inammissibile.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Burani Procaccini n. 9/6177/120 e Rosato n. 9/6177/121, accolti dal Governo come raccomandazione. Prendo atto, altresì, che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Mazzocchi n. 9/6177/122 e Blasi n. 9/6177/123, accettati dal Governo.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Molinari n. 9/6177/124, Meduri n. 9/6177/125, Burtone n. 9/6177/126 e Bindi n. 9/6177/127, accolti dal Governo come raccomandazione. Prendo atto, altresì, che l'onorevole Polledri non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/128, accettato dal Governo. Ricordo che l'ordine del giorno Gioacchino Alfano n. 9/6177/129 è inammissibile.
Chiedo all'onorevole Innocenti se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/130, accolto dal Governo come raccomandazione.

RENZO INNOCENTI. Sì, signor Presidente, insisto.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Innocenti n. 9/6177/130.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 415
Maggioranza 208
Hanno votato
178
Hanno votato
no 237).

Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Tarantino n. 9/6177/131 e Cuccu n. 9/6177/132, accolti dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto, altresì, che l'onorevole Nardini insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/133, accolto dal Governo come raccomandazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Nardini n. 9/6177/133.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 412
Votanti 411
Astenuti 1
Maggioranza 206
Hanno votato
175
Hanno votato
no 236).

Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno de Ghislanzoni Cardoli n. 9/6177/134 e Capitelli n. 9/6177/135, accolti dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto, altresì, che l'onorevole Antonio Barbieri insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/136.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Antonio Barbieri n. 9/6177/136, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 398
Maggioranza 200
Hanno votato
174
Hanno votato
no 224).

Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del


Pag. 18

giorno Stucchi n. 9/6177/137 e Adduce n. 9/6177/138, accolti dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto, altresì, che l'onorevole Ria insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/139.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Ria n. 9/ 6177/139, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 409
Maggioranza 205
Hanno votato
175
Hanno votato
no 234).

Prendo atto che l'onorevole Fontanini non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/140, accettato dal Governo.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno Verdini n. 9/6177/141, il Governo non ha accettato i capoversi secondo e terzo mentre ha accettato i capoversi primo, quarto e quinto del dispositivo: prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Verdini n. 9/6177/141 accetta di espungere i capoversi secondo e terzo.
Prendo atto, altresì, che l'onorevole Dell'Anna non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/142, accettato dal Governo e che l'onorevole Didonè non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/143, accolto dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Guido Dussin n. 9/6177/144, Zorzato n. 9/6177/145, Buontempo n. 9/6177/146, Anna Maria Leone n. 9/6177/147, Di Giandomenico n. 9/6177/148 e Volontè n. 9/6177/149, accettati dal Governo. Ricordo che l'ordine del giorno Giuseppe Gianni n. 9/6177/150 è inammissibile.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno D'Agrò n. 9/6177/151, Maninetti n. 9/6177/152, accettati dal Governo e che l'onorevole Filippo Drago non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/153, accolto dal Governo come raccomandazione. Ricordo che gli ordini del giorno Degennaro n. 9/6177/154 e Mazzoni n. 9/6177/155 sono inammissibili.
Prendo atto che l'onorevole Mereu non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/156, accettato dal Governo e che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Buemi n. 9/6177/157, Di Gioia n. 9/6177/158 e Ceremigna n. 9/077/159, accolti dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto che l'onorevole Grotto insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/160.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Grotto n. 9/6177/160, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 408
Maggioranza 205
Hanno votato
176
Hanno votato
no 232).

Prendo atto che l'onorevole Pappaterra non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/161, accolto dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto che l'onorevole Villetti insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/162.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Villetti n. 9/6177/162, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).


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Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 406
Maggioranza 204
Hanno votato
174
Hanno votato
no 232).

Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno De Simone n. 9/6177/163 e Cola n. 9/6177/165, accolti come raccomandazione dal Governo. Prendo atto, altresì, che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Licastro n. 9/6177/164 e Giulio Conti n. 9/6177/166, accettati dal Governo. Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Fatuzzo n. 9/6177/167 e Delmastro Delle Vedove n. 9/6177/168, accolti dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto che l'onorevole Ciro Alfano non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/169, accettato dal Governo e che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Galeazzi n. 9/6177/170 e Labate n. 9/6177/171, accolti dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto che l'onorevole Pasetto insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/172.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Pasetto n. 9/6177/172, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 411
Maggioranza 206
Hanno votato
178
Hanno votato
no 233).

Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Carbonella n. 9/6177/173, Tuccillo n. 9/6177/175 e Giacco n. 9/6177/9/176, accolti dal Governo come raccomandazione, non insistono per la votazione.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Palumbo n. 9/6177/177 e Campa n. 9/6177/178, accettati dal Governo, non insistono per la votazione.
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Santori n. 9/6177/179, accolto dal Governo come raccomandazione, non insistono per la votazione.

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Per quanto riguarda l'ordine del giorno Pezzella n. 9/6177/180, se i presentatori sono disponibili a riformularlo nel senso di sostituire le parole «impegna il Governo a far» con le seguenti: «invita il Governo a valutare l'opportunità di», il Governo è disponibile ad accettarlo.

PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Pezzella accoglie la riformulazione proposta e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/6177/180.
Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Jannone n. 9/6177/181, accettato dal Governo, non insiste per la votazione.
Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Paolo Russo n. 9/6177/182 accetta la riformulazione proposta dal Governo e non insiste per la votazione.
Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Cesaro n. 9/6177/183, accettato dal Governo, non insiste per la votazione.
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Martella n. 9/6177/184, accolto dal Governo come raccomandazione, non insistono per la votazione.
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Carli n. 9/6177/185, non accettato dal Governo, insistono per la votazione.


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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Carli n. 9/6177/185, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 404
Maggioranza 203
Hanno votato
181
Hanno votato
no 223).

Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dal Governo e non insistono per la votazione degli ordini del giorno Chiaromonte n. 9/6177/186 e Grignaffini n. 9/6177/187.
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Lolli n. 9/6177/188, accolto dal Governo come raccomandazione, non insistono per la votazione.
Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta e non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Buffo n. 9/6177/189.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Giulietti n. 9/6177/190, Ascierto n. 9/6177/191, Bellotti n. 9/6177/192, Leo n. 9/6177/193, Milanese n. 9/6177/194, Giudice n. 9/6177/195 e Maggi n. 9/6177/197, accolti dal Governo come raccomandazione, non insistono per la votazione.
Il Governo intende aggiungere qualche ulteriore valutazione sull'ordine del giorno Marinello n. 9/6177/24?

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Se il presentatore è disponibile a riformularlo nel senso di sostituire le parole: «impegna il Governo ad» con le seguenti: «invita il Governo a valutare l'opportunità di», sono disponibile ad accettarlo.

PRESIDENTE. Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Marinello n. 9/6177/24 accoglie la riformulazione proposta dal Governo e non insiste per la votazione.
È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.
Alcuni colleghi mi hanno chiesto di essere informati in merito all'orientamento dei nostri lavori durante questa settimana. Ricordo che domani avrà luogo la votazione finale sul disegno di legge finanziaria e sugli altri documenti di bilancio. In questa settimana ci sarà da lavorare almeno sino a venerdì.
Sospendo la seduta, che riprenderà al termine della riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo.

La seduta, sospesa alle 18,55 è ripresa alle 20,15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALFREDO BIONDI

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. A seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, nella giornata di martedì 20 dicembre i lavori dell'Assemblea si svolgeranno secondo le seguenti modalità:
dalle 9,30 avranno luogo le dichiarazioni di voto finale sul disegno di legge n. 6177 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006) (Approvato dal Senato).
La votazione finale avrà luogo non prima delle ore 11.
Durante la sospensione della seduta per l'esame della Nota di variazioni, si è convenuto unanimemente di procedere al seguito dell'esame della proposta di legge n. 150-B - Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile (Approvata dal Senato, modificata dalla Camera e nuovamente modificata dal Senato).
Seguiranno la votazione della Nota di variazioni e la votazione finale del disegno di legge n. 6178 - Bilancio di previsione


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dello Stato per l'anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per il triennio 2006-2008 (Approvato dal Senato), previe dichiarazioni di voto.
L'Assemblea procederà subito dopo all'esame del Doc. IV, n. 12-A - Domanda di autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni telefoniche nei confronti del deputato Martinat.
Nel pomeriggio (alle ore 15,30 circa), avrà luogo il seguito dell'esame della proposta di legge n. 2436-B - Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari (Approvata dalla Camera e modificata dal Senato).
Al termine delle votazioni, avrà luogo la discussione sulle linee generali dei disegni di legge di ratifica n. 6067 - Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo del Regno della Thailandia e n. 6085 - Adesione della Repubblica italiana all'Accordo sui privilegi e le immunità del Tribunale internazionale del diritto del mare.
Il seguito dell'esame della proposta di legge n. 2436-B - Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari (Approvata dalla Camera e modificata dal Senato) proseguirà nei giorni successivi.
Il Presidente si riserva di inserire il seguito dell'esame di disegni di legge di ratifica.

Annunzio di una delibera dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato.

PRESIDENTE. Il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, con lettera in data 16 dicembre 2005, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 9, della legge 20 luglio 2004, n. 215, la delibera del 14 dicembre 2005, con la quale l'Autorità ha dichiarato: che le cariche di presidente dei revisori dei conti della «Fondazione Rico Semeraro» e presidente della «Fondazione Messapia» non sono incompatibili, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge n. 215 del 2004, con la carica di sottosegretario di Stato ricoperta dal senatore Rosario Giorgio Costa; che le cariche di sindaco effettivo nelle società Filatura di Vitalba Srl e Filatura e Tessitura di Puglia Srl, presidente del collegio sindacale nelle società Finanziaria Popolare di Levante Spa, Salumificio Mera Spa, Sal.gel. Srl, Eurospring Srl, Camping La Vecchia Torre Srl, Bellavista Residence Srl, Romano Spa, Immobiliare Casa di Cura privata città di Lecce Spa, Valentino Caffè Srl, LI SAULI Srl, R.&G. Semeraro Spa, amministratore giudiziario della società finanziaria denominata Istituto finanziario meridionale Graco (IS.FI.ME.G) Spa e curatore fallimentare dell'impresa individuale Ait Faria Mohamed sono incompatibili, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge n. 215 del 2004, con la carica di sottosegretario di Stato ricoperta dal senatore Rosario Giorgio Costa.
La predetta delibera è a disposizione degli onorevoli deputati presso gli uffici della Segreteria generale.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.

Martedì 20 dicembre 2005, alle 9,30:

1. - Seguito della discussione del disegno di legge (con votazioni non prima delle ore 11):
S. 3613 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006) (Approvato dal Senato) (6177-A).
- Relatori: Garnero Santanchè, per la maggioranza; Morgando, di minoranza.

2. - Seguito della discussione del disegno di legge:
S. 3614 - Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per il triennio 2006-2008 (Approvato dal Senato) (6178-A).


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Nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per il triennio 2006-2008 (6178-bis).

Seconda nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per il triennio 2006-2008 (6178-ter).

Terza nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per il triennio 2006-2008.
- Relatori: Peretti, per la maggioranza; Morgando, di minoranza.

3. - Seguito della discussione della proposta di legge:
S. 3884 - D'iniziativa del senatore CONSOLO: Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile (Approvata dalla II Commissione permanente del Senato, modificata dalla Camera e nuovamente modificata dal Senato (150-3282-3867-3884-4204-B).
- Relatori: Lussana (per la II Commissione) e Anna Maria Leone (per la XII Commissione).

4. - Discussione del documento ai sensi dell'articolo 68, terzo comma, della Costituzione:
Domanda di autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni telefoniche nei confronti del deputato Martinat (Doc. IV, n. 12-A).
- Relatori: Kessler e Mantini, per la maggioranza; Lezza, di minoranza.

5. - Seguito della discussione del progetto di legge:
ARMANI ed altri; BENVENUTO ed altri; LETTIERI e BENVENUTO; LA MALFA ed altri; DILIBERTO ed altri; FASSINO ed altri; D'INIZIATIVA DEL GOVERNO; ANTONIO PEPE ed altri; LETTA ed altri; LETTIERI ed altri; COSSA ed altri; D'INIZIATIVA DEL GOVERNO; GRANDI ed altri: Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari (Approvato, in un testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato) (2436-4543-4551-4586-4622-4639-4705-4746-4747-4785-4971-5179-ter-5294-B);
e dell'abbinata proposta di legge: PERROTTA (6103).
- Relatori: Romoli (per la VI Commissione) e Saglia (per la X Commissione).

(al termine delle votazioni)

6. - Discussione dei disegni di legge (per la discussione sulle linee generali):
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo del Regno della Thailandia, con Annesso, fatto a Roma il 22 settembre 2004 (6067).
- Relatore: Rizzi.

Adesione della Repubblica italiana all'Accordo sui privilegi e le immunità del Tribunale internazionale del diritto del mare, adottato a New York il 23 maggio 1997 ed aperto alla firma il 1o luglio 1997 (6085).
- Relatore: Landi di Chiavenna.

La seduta termina alle 20,20.

ERRATA CORRIGE

Nel resoconto stenografico della seduta del 15 dicembre 2005, pagina 51, seconda colonna, trentacinquesima riga, la parola: «ne» si intende sostituita dalla seguente: «non».


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ORGANIZZAZIONE