BOZZE NON CORRETTE

Stenografico Aula in corso di seduta

Seduta n. 245 del 23/12/2002

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(Esame dell'articolo 53 - A.C. 3200-bis-B)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 53 e delle proposte emendative ad esso presentate (vedi l'allegato A - A.C. 3200-bis-B sezione 45).
Ha chiesto di parlare l'onorevole Labate, che ha a disposizione un minuto di tempo. Ne ha facoltà.

GRAZIA LABATE. Signor Presidente, mi rivolgo davvero con molta accoratezza ai colleghi della maggioranza e al Governo perché in questo articolo viene affrontata una questione in cui, dal punto di vista delle analisi e delle risposte, non vi era differenza nei contenuti tra maggioranza e opposizione. Tuttavia, il Governo ha mostrato una certa insensibilità sulla questione dei medici specializzandi che veramente non ha precedenti e ciò da tre punti di vista. Primo: sono coloro che, in futuro, si prenderanno cura della salute di 57 milioni di italiani.


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Secondo: perché la professionalità è la risorsa più preziosa del mondo medico nel servizio sanitario nazionale. Terzo: perché questi medici specializzandi vengono trattati veramente come «massa di manovra» nelle strutture sanitarie, senza considerare la loro formazione ed il lavoro prezioso che essi forniscono dal punto di vista dell'assistenza.
Per queste ragioni non ci sta bene il «contentino» che hanno trovato al Senato. Noi chiediamo di finanziare il contratto di formazione e lavoro, così come prevede la legge n. 368 del 1999. Su questo, anche i colleghi della maggioranza che si sono battuti con noi davvero avrebbero potuto fare di più per impegnare il Governo e il Governo avrebbe reso un servizio al paese, ai medici e, soprattutto, al diritto alla salute dei cittadini (Applausi dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Valpiana. Ne ha facoltà.

TIZIANA VALPIANA. Signor Presidente, mi unisco a quanto ha detto la collega Labate per richiamare l'attenzione di tutti i colleghi sull'articolo 53. Questo articolo, introdotto al Senato, «di striscio» riconosce in qualche maniera la gravissima situazione del momento attuale e lo stato di agitazione dei medici specializzandi del nostro paese, che non riescono a vedere sistemata la loro situazione a partire dalla legge n. 368 del 1999, che richiedeva la conversione dell'attuale borsa di studio in un contratto di formazione e lavoro. Questo non solo e non tanto - e credo sia importantissimo sottolineare a cosa mira la loro battaglia - per un discorso di tipo economico, ma per un discorso di qualità del lavoro, che è fatto di qualità della formazione e di diritti - alla malattia, alle ferie, alla maternità - che, in questo momento, questa categoria di lavoratori, su cui noi sappiamo basarsi gran parte dell'assistenza sanitaria nei nostri ospedali, non vede rispettati.
Credo sia importante il riconoscimento del loro servizio ai fini del punteggio per i futuri concorsi, ma quello che questa categoria chiede - e che è sacrosanto - è il finanziamento della legge che riguarda la loro categoria. Mi associo, quindi,


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agli emendamenti presentati dalle colleghe Bindi e Maura Cossutta e ribadisco al Governo di aver presentato su questo stesso tema un ordine del giorno. Mi auguro che questi emendamenti vengano approvati, in modo che il mio ordine del giorno decada; in subordine, chiedo invece l'accoglimento del mio ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Mantini. Ne ha facoltà.

PIERLUIGI MANTINI. Signor Presidente, vorrei soltanto sottolineare, in poche parole, l'assoluta inadeguatezza di questa misura, questa «mancia» nei confronti dei medici specializzandi, che, invece, hanno chiesto con chiarezza e con coraggio «Europa»: il riconoscimento del loro status come avviene nel resto d'Europa. Hanno chiesto soprattutto di non veder frustrata la loro aspettativa e il loro lavoro al servizio del servizio pubblico - è il caso di dirlo - in modo qualificato e chiedono il riconoscimento della loro professionalità e non sfruttamento.
Si tratta di una vicenda emblematica della disattenzione più generale che questa legge finanziaria riserva alle professioni, al mondo delle professioni: dopo tante promesse e tanti girotondi, in questa finanziaria non c'è nulla per i professionisti e non c'è nulla che non sia negativo, come il controllo sulle case, la totalizzazione e via dicendo. È un vero scandalo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Maura Cossutta. Ne ha facoltà.

MAURA COSSUTTA. Signor Presidente, vorrei fare soltanto alcune considerazioni a titolo personale. Colleghi, durante la prima lettura di questa finanziaria eravate tutti imbarazzati. C'è stata una grande discussione e ci avete detto: ci penseremo al Senato.
Al Senato non è stato fatto nulla. Nel frattempo, come sapete, c'è stato uno sciopero, in tutto il paese, di tutti gli specializzandi. Noi li abbiamo incontrati, li avete ricevuti anche voi; ma dopo, oggi, qui, questi giovani e queste famiglie hanno capito che le vostre promesse sono solo bugie. Ripeto: avete regalato a questa cosiddetta federazione dei maestri del


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lavoro 520 miliardi per tre anni consecutivi - l'avete votato poco fa - mentre queste stesse risorse potevano risolvere definitivamente i contratti di formazione degli specializzandi. A questi giovani, a queste famiglie non potete più dire che non ci sono risorse: le risorse ci sono, ma voi le spendete, ripeto, per gli amici degli amici (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Comunisti italiani).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Duilio. Ne ha facoltà.

LINO DUILIO. Signor Presidente, credo che la situazione dei medici specializzandi possa essere definita - spero che su ciò siano concordi anche molti colleghi del centrodestra - sostanzialmente odiosa. Infatti, si mantiene una condizione di assoluto sfruttamento rispetto ai diritti più elementari di questo personale così giovane. Peraltro, la soluzione c'era già. Si trattava, infatti, di finanziare una legge già esistente, approvata durante il Ministero Bindi. Si trattava di attuare, non cose ideologiche, ma una cosa molto pratica, vale a dire stanziare risorse per tutelare i diritti banali ed elementari. Colgo l'occasione per dire all'onorevole La Russa (la cui performance consisteva semplicemente nel richiamare il tempo scaduto dell'onorevole Bindi)...

PRESIDENTE. Onorevole Duilio...

LINO DUILIO... che questi medici specializzandi, come molti altri, probabilmente sperano che presto si scada il vostro tempo visto come vi comportate.

IGNAZIO LA RUSSA. Tempo!

LINO DUILIO. E - come diceva la Bindi - ci rivedremo a primavera per vedere quale tempo sarà bene che sia scaduto.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ruzzante. Ne ha facoltà.

PIERO RUZZANTE. Signor Presidente, intervengo per aggiungere la mia firma agli emendamenti Bindi 53.1 e Maura Cossutta 53.2 e per ricordare ai colleghi della maggioranza che


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proposte emendative analoghe le avevate approvate in Commissioni affari sociali, le avevate proposte in Assemblea, in sede di prima lettura del disegno di legge finanziaria, e ritirate, dicendo che avreste risolto il problema al Senato (probabilmente perché erano in corso gli scioperi e le manifestazioni degli specializzandi).
Gli specializzandi hanno chiaro quale è stato il risultato di questa maggioranza. Tale maggioranza è stata capace solo di presentare proposte emendative e di ritirale, di assumere impegni nelle manifestazioni senza garantirli in aula. Il risultato è il seguente: migliaia e migliaia di specializzandi si ritroveranno con nulla in mano grazie alla vostra maggioranza.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Delbono. Ne ha facoltà.

EMILIO DELBONO. Signor Presidente, intervengo per esprimere piena condivisione degli interventi degli onorevoli Duilio e Mantini e per aggiungere la mia firma agli emendamenti presentati all'articolo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Cima. Ne ha facoltà.

LAURA CIMA. Signor Presidente, non ripeto gli interventi perché non ho tempo ma vorrei aggiungere la mia firma agli emendamenti e ricordare che è vergognoso l'atteggiamento di questo Governo rispetto a tutto il problema della ricerca e della fuga dei cervelli dall'Italia e, quindi, anche degli specializzandi e di come sono trattati.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Cè. Ne ha facoltà.

ALESSANDRO CÈ. Signor Presidente, sicuramente quello riguardante la possibilità di un contratto di formazione per gli specializzanti è un tema importante che sta a cuore anche a noi e al quale credo daremo una risposta in tempi rapidi, anche se, in questo disegno di legge finanziaria, purtroppo, anche per una questione di risorse, non riusciamo a fornire una risposta esauriente ed immediata. Quello che, tuttavia, non è tollerabile colleghi - onorevole Bindi, Cossutta e Ruzzante


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- è che dite alla maggioranza attuale di vergognarsi. Vorrei ricordarvi soltanto che voi avete recepito la direttiva comunitaria con una legge del 1999 (Applausi dei deputati del gruppo della Lega nord Padania). Dal 1999, per due volte, avete avuto l'occasione, in fase di discussione del disegno di legge finanziaria, di inserire gli stanziamenti per coprire questi contratti di formazione. Per due anni successivi, onorevole Bindi, sotto il suo Ministero, lei non l'ha fatto. Questo è un esercizio puro di ipocrisia! Voi avete le responsabilità (Applausi dei deputati del gruppo della Lega nord Padania), le avete maggiormente perché in quel periodo l'economia tirava molto di più rispetto ad oggi. Smettete almeno di dire alla maggioranza attuale di vergognarsi. Questa maggioranza assumerà da subito l'impegno per il futuro di fornire una risposta alle esigenze dei questi specializzandi (Applausi dei deputati del gruppo della Lega nord Padania)!

ROSY BINDI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ROSY BINDI. Signor Presidente, aspettavo questo intervento! Bravi, bravi, lo aspettavo.


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Era tanto che aspettavo questo intervento! Siccome siete sempre molto educativi e gentili, faccio presente, in primo luogo, che a me toccava recepire la direttiva, cosa che ho fatto. Ebbene, quella direttiva concedeva tre anni di tempo per il finanziamento (Commenti dei deputati dei gruppi di Forza Italia, di Alleanza nazionale e della Lega nord Padania). Fermi, fermi! Siccome, poi, mi rimproverate sempre di essere stata mandata via, questa responsabilità non ce l'ho io, ma voi, almeno per due finanziarie, almeno per due finanziarie (Commenti dei deputati dei gruppi di Forza Italia, di Alleanza nazionale e della Lega nord Padania): io neanche per una, voi per due (Commenti dei deputati dei gruppi di Forza Italia, di Alleanza nazionale e della Lega nord Padania - Applausi dei deputati dei gruppi della Margherita, DL-l'Ulivo e dei Democratici di sinistra-l'Ulivo)! Quindi, il tempo è scaduto per voi (Applausi dei deputati dei gruppi della Margherita, DL-l'Ulivo e dei Democratici di sinistra-l'Ulivo. Congratulazioni)!

FILIPPO ASCIERTO. Bacio! Bacio!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Battaglia, il quale dispone di un minuto. Ne ha facoltà.

AUGUSTO BATTAGLIA. Signor Presidente, le argomentazioni del collega Cè non hanno alcuna consistenza, intanto per ciò che ha detto, immediatamente prima di me, la collega Bindi e, poi, anche per altri motivi.
Nel documento di programmazione economico-finanziaria quest'obiettivo era indicato; quindi, solo dopo è stato abbandonato. In secondo luogo, in questa fase c'era la disponibilità delle regioni a farsi carico di una quota della spesa per poter concludere i contratti. Nemmeno a fronte di tale atteggiamento voi siete stati disponibili a stanziare le risorse! Perché è successo? Perché a voi di questi medici specializzandi non interessa nulla!
Avete sprecato l'occasione del disegno di legge finanziaria per cercare di accontentare, con un'operazione clientelare, un ristretto numero di medici che voleva sottrarsi all'esclusività del rapporto per tornare alla possibilità di dirigere strutture


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complesse e, nel contempo, di svolgere attività privata presso la concorrenza! Avete tentato due volte, prima alla Camera e poi al Senato, di raggiungere quest'obiettivo, ma siete stati puniti: siete stati battuti alla Camera, mentre avete dovuto ritirare quell'emendamento gravissimo al Senato (Commenti dei deputati dei gruppi di Forza Italia e di Alleanza nazionale).
Per converso, non avete dimostrato alcuna attenzione per 30 mila giovani medici i quali operano nelle nostre strutture sanitarie e fanno funzionare effettivamente i nostri servizi: questa la vostra responsabilità (Applausi dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo)!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Baiamonte. Ne ha facoltà.

GIACOMO BAIAMONTE. Signor Presidente, quanto affermato dall'onorevole Cè è la pura verità!
L'onorevole Bindi ha recepito quella disposizione comunitaria e si è assunta un impegno con gli specializzandi senza copertura finanziaria (Commenti del deputato Bindi). D'altra parte, è stata abitudine dell'onorevole Bindi, allora ministro, quella di fare riforme, come nel caso della legge n. 229, senza copertura finanziaria (Commenti del deputato Bindi) ed a spese dei medici. Onorevole Bindi, si vergogni (Applausi dei deputati dei gruppi di Forza Italia, di Alleanza nazionale e della Lega nord Padania - Commenti dei deputati dei Democratici di sinistra-l'Ulivo, della Margherita, DL-l'Ulivo e Misto-Comunisti italiani)!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Bolognesi. Ne ha facoltà.

MARIDA BOLOGNESI. Signor Presidente, credo che gli animi si siano scaldati perché il problema è serio e vero. La maggioranza avrebbe dovuto affrontarlo già con l'ultima finanziaria oppure, com'è indicato nel DPEF, con questa. Credo che i colleghi si siano lamentati più volte.
Mi assumo tutta la responsabilità, in quest'aula, di affermare che non possiamo abbandonare questi giovani. È necessario ripensarci ed approvare strumenti che correggano l'infamia di abbandonare i giovani che seguono i cittadini negli


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ospedali e che rispondono ai loro bisogni. Se i colleghi lo vogliono trovare, credo vi sia ancora spazio per farlo. Quando ne abbiamo discusso, qui alla Camera, ci hanno detto: ci penseremo al Senato; mi pare che il Senato non abbia dato risposte (mentre le ha date a Pavia e ad altre questioni particolari).

PRESIDENTE. Onorevole Bolognesi...

MARIDA BOLOGNESI. Credo che possiamo ancora rimediare: dobbiamo farlo!

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, invito il relatore per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.

ANGELINO ALFANO, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, il parere è contrario su tutte le proposte emendative presentate.

PRESIDENTE. Il Governo?

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Bindi 53.1.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Giulio Conti. Ne ha facoltà.

GIULIO CONTI. Signor Presidente, intervengo a titolo personale. Ritengo che il problema sia molto serio da affrontare, senza urla, perché si tratta di impegni che abbiamo assunto tutti, onorevole Bindi, con gli specializzandi, sia la maggioranza attuale sia l'opposizione che era maggioranza. La legge è del 1999 e ci sono state due finanziarie; è vero che lei decadde, ma ci fu un ministro di centrosinistra, il professor Veronesi, che non ha ottemperato al suo dovere di finanziare questa legge; se vogliamo essere molto precisi.
In secondo luogo, non è vero che il Senato non ha detto nulla, forse ha detto troppo poco, però intanto ha riconosciuto


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una richiesta degli specializzandi, che è quella di essere considerati come lavoratori dipendenti. Io mi rendo conto che può esser una cosa solo nominalistica, ma è un dato di fatto che in questa finanziaria è pure scritto. Il succo della battaglia degli specializzandi era di non voler essere più considerati corsisti o borsisti, ma di essere considerati lavoratori dipendenti quali essi sono negli ospedali, con i compiti ed il lavoro che essi svolgono nella realtà, come veri specializzati, già specializzati, con tanto di titolo perché questo è il lavoro che fanno (Applausi dei deputati del gruppo di Alleanza nazionale).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazioni voto l'onorevole Castagnetti. Ne ha facoltà.

PIERLUIGI CASTAGNETTI. Signor Presidente, cari colleghi, dovete avere pazienza, ma dobbiamo discutere. Questo è un argomento molto serio. Noi stiamo discutendo di 30 mila giovani medici che non sono solo degli specializzandi, sono dei medici che a tutti gli effetti sono inseriti nell'attività dei policlinici e reggono gran parte dell'attività del nostro sistema sanitario ospedaliero. Per questa ragione l'impegno che abbiamo assunto applicando la direttiva europea avrebbe dovuto costituire una priorità per il Governo. È del tutto evidente che se si finanzia ogni altra cosa e si trascurano le priorità come questa, allora non c'è posto per gli specializzandi. È una vergogna che non si sia voluto risolvere un problema di questo genere che riguarda una platea così ampia di operatori sanitari, che reggono in gran parte il nostro sistema. Presidente, vorrei aggiungere una cosa.

TOMMASO FOTI. Hai finito i tempi!

PIERLUIGI CASTAGNETTI. Va bene, allora fra un minuto chiederò ancora la parola su altro punto.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione voto l'onorevole Lucchese. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Signor Presidente, intervengo molto brevemente. Il problema è molto serio; non c'è bisogno di attribuire responsabilità a uno o all'altro. Il problema è serio e bisogna affrontarlo, e siamo tutti d'accordo


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di farlo, tant'è vero che in Commissione affari sociali c'è una proposta di legge per rivedere tutta la questione dei giovani medici, compresa anche questa. C'è stato l'impegno in Commissione di affrontare il problema quanto prima. Quindi, nessuno si vuole nascondere dietro ad un dito; dobbiamo ovviamente affrontarlo e risolverlo. Quindi, ci sono colpe di tutti e ognuno deve assumersi le sue responsabilità (Applausi dei deputati dei gruppi dell'UDC (CCD-CDU) e di Forza Italia).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bindi 53.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 410
Votanti 408
Astenuti 2
Maggioranza 205
Hanno votato
163
Hanno votato
no 245).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Maura Cossutta 53.2, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 418
Maggioranza 210
Hanno votato
159
Hanno votato
no 259).

Passiamo alla votazione dell'articolo 53.


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Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Castagnetti, che ha un minuto di tempo a disposizione. Ne ha facoltà.

PIERLUIGI CASTAGNETTI. Signor Presidente, purtroppo si tratta di discorsi che vengono vengano fatti fuori dal Parlamento. Ancora una volta devo riferirmi ad una agenzia... (Commenti dei deputati dei gruppi di Forza Italia e di Alleanza nazionale).

TOMMASO FOTI. Sai leggere solo agenzie!

PIERLUIGI CASTAGNETTI. Aspetto che facciate silenzio... che dà conto di un'affermazione del Presidente del Consiglio (appena rilasciata a Larino), il quale ha detto che la legge finanziaria è strumento del Governo, espressione del Governo, e dovrebbe essere presentata al Parlamento e quest'ultimo dovrebbe solo accettare o bocciare (Applausi dei deputati dei gruppi di Forza Italia e di Alleanza nazionale ).

Una voce dai banchi di Forza Italia: Bravo Berlusconi!

PIERLUIGI CASTAGNETTI. È immodificabile. Vorrei ricordare al signor Presidente del Consiglio che se ci si fosse comportati in questo modo, noi avremmo dovuto approvare tre diverse finanziarie, perché il Governo ha presentato una prima finanziaria, poi un maxiemendamento alla Camera, con cui ha presentato una seconda finanziaria, poi ancora un maxiemendamento al Senato (terza finanziaria). Adesso annuncia un decreto correttivo da assumere prima della fine dell'anno per correggere questa finanziaria (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l'Ulivo, della Margherita, DL-l'Ulivo, Misto-Socialisti democratici italiani e Misto-Verdi-l'Ulivo).


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PRESIDENTE. Grazie, onorevole Castagnetti.

DARIO GALLI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DARIO GALLI. Signor Presidente, solo qualche secondo visto che non è il caso di perdere tempo. Tuttavia, considerata l'ora e considerati gli accordi presi dai Presidenti di gruppo nei giorni scorsi, vorrei richiamare tutti colleghi, con molta serenità, ma anche la Presidenza al rispetto dei tempi assegnati ai gruppi; mi pare che la situazione sia un po' diversi da come la si descrive. Anche per gli interventi a titolo personale, se le regole ci sono e si fanno rispettare è un discorso, altrimenti le cose cambiano. Mi pare che i colleghi dell'opposizione stiano approfittando, oltretutto con interventi poco opportuni e diciamo pure, poco rispettosi, di una situazione di tempi che, di fatto, non esiste più. Dunque, davvero, vorrei invitare la Presidenza a verificare e ed essere più rigorosa nel rispetto dei tempi (Applausi dei deputati dei gruppi della Lega nord Padania, di Forza Italia, di Alleanza nazionale).

PRESIDENTE. Onorevole Galli, le assicuro che stiamo procedendo abbastanza velocemente.
(Commenti dei deputati del gruppo della Lega nord Padania).
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Valpiana. Ne ha facoltà.

TIZIANA VALPIANA. Signor Presidente, volevo motivare il voto contrario di rifondazione comunista a questo articolo 53. Si tratta di un articolo che pure tratta un tema che ci sta particolarmente a cuore e sul quale rifondazione comunista in tutte le università d'Italia ha partecipato a mobilitazioni a lotte dei medici specializzandi. Questo articolo, inserito dal Senato riconosce il punteggio dei titoli di specializzazione è equiparato a quello del lavoro dipendente che è una delle richieste che i 25.000 medici specializzandi in Italia stanno facendo ma è una delle richieste, l'unica che viene riconosciuta, mentre,


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non vengono riconosciuti gli altri diritti: il diritto alle ferie, il diritto ad un lavoro stabile, il diritto alla maternità, il diritto alla malattia; non viene riconosciuto neanche il diritto alla qualità della formazione ma soprattutto, ciò che questa maggioranza dimostra non avendo preso in considerazione seriamente le problematiche di questa categoria è che non ha cuore né la sanità pubblica di oggi né, soprattutto, purtroppo, la qualità della sanità pubblica domani (Applausi dei deputati del gruppo di Rifondazione comunista).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 53.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 427
Votanti 426
Astenuti 1
Maggioranza 214
Hanno votato
269
Hanno votato
no 157).

Prendo atto che l'onorevole Burtone non è riuscito a votare.

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