Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Bilancio
Titolo: Legge di bilancio 2023 - Volume III - Stati di previsione dei Ministeri
Riferimenti: AC N.643-bis/XIX
Serie: Progetti di legge   Numero: 9/Volume III
Data: 03/12/2022
Organi della Camera: V Bilancio

LEGGE DI

BILANCIO 2023

A.C. 643-bis

Volume III

Stati di previsione dei Ministeri

3 dicembre 2022

 

 

 

 

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Dossier n. 18 - Volume III

 

 

 

 

 

 

 

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Progetti di legge n. 9 - Volume III

 

 

 

 

 

Il presente dossier è articolato in tre volumi:

§  Volume I - Articoli 1-92;

§  Volume II – Articoli 93-174;

§  Volume III – Stati di previsione dei Ministeri

 

 

La documentazione dei Servizi e degli Uffici del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati è destinata alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. Si declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge. I contenuti originali possono essere riprodotti, nel rispetto della legge, a condizione che sia citata la fonte.

 

 

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INDICE

 

1. La disciplina contabile della Sezione II. 3

2 La struttura del bilancio 2023-2025. 10

3. Analisi del Bilancio dello Stato per il 2023-2025

§  3.1. Il bilancio a legislazione vigente. 11

§  3.2. L’impatto della manovra sulle previsioni di entrata e di spesa del bilancio dello Stato  16

§  3.3. Analisi delle variazioni di leggi spesa effettuate con la Sezione II 26

§  3.4. Analisi delle spese complessive del bilancio dello Stato per Missioni 34

Appendice

§  Definanziamenti da spending review in Sezione II 37

Stati di previsione

§  Stato di previsione dell’entrata (Tabella n. 1). 47

§  Ministero dell’economia e delle finanze (Tabella n. 2). 52

§  Ministero delle imprese e del made in Italy (Tabella n. 3). 61

§  Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Tabella n. 4). 69

§  Ministero della Giustizia (Tabella n. 5). 76

§  Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale (Tabella n. 6)  82

§  Ministero dell’istruzione e del merito (Tabella n. 7). 95

§  Ministero dell’interno (Tabella n. 8). 100

§  Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica
(Tabella n. 9)
. 112

§  Ministero delle infrastrutture e trasporti (Tabella n. 10). 118

§  Ministero dell’università e della ricerca (Tabella n. 11). 127

§  Ministero della Difesa (Tabella n. 12). 132

§  Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Tabella n. 13)  139

§  Ministero della cultura (Tabella n. 14). 145

§  Ministero della salute (Tabella n. 15). 151

§  Ministero del turismo (Tabella n. 16). 159

 


1. La disciplina contabile della Sezione II

La parte contabile della legge di bilancio, recata dalla Sezione II del provvedimento, contiene il bilancio a legislazione vigente e le variazioni della legislazione vigente di spesa non determinate da innovazioni normative (art. 21, comma 1-sexies, legge n. 196/2009).

Le variazioni degli stanziamenti relativi a leggi di spesa vigenti compongono, infatti, insieme alle innovazioni legislative introdotte con la Sezione I, il complesso della manovra di finanza pubblica.

Si ricorda, infatti, che a seguito della riforma operata nel 2016, la parte contabile del bilancio contenuta nella Sezione II è venuta ad assumere un contenuto sostanziale, potendo incidere direttamente attraverso le rimodulazioni ovvero attraverso rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni degli stanziamenti relativi a leggi di spesa vigenti.

Le previsioni contenute nella Sezione II:

§  sono formate sulla base della legislazione vigente, che include sia l'aggiornamento delle previsioni di spesa per oneri inderogabili e per fabbisogno sia le rimodulazioni compensative, che possono interessare anche i fattori legislativi, proposte dalle amministrazioni in sede di formazione del bilancio;

§  evidenziano, per ciascuna unità di voto, le proposte relative a rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni degli stanziamenti relativi a leggi di spesa vigenti.

§  riportano, per ciascuna unità di voto, anche gli effetti delle variazioni derivanti dalle disposizioni contenute nella Sezione I. In tal modo, la Sezione II fornisce, per ciascuna unità di voto, previsioni c.d. “integrate” con gli effetti della manovra.

 

La presentazione alle Camere del disegno di legge di bilancio è stabilita entro il termine del 20 ottobre di ogni anno (art. 7, L. n. 196/2009). Nel caso in cui il bilancio non sia approvato entro il 31 dicembre, la Costituzione prevede la concessione al Governo dell’esercizio provvisorio. La legge di contabilità e finanza pubblica conferma che l’esercizio provvisorio del bilancio può essere concesso soltanto per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi (articolo 32).

Durante l’esercizio provvisorio, la gestione del bilancio è consentita per tanti dodicesimi della spesa prevista da ciascuna unità elementare di bilancio, ai fini della gestione e della rendicontazione, quanti sono i mesi dell’esercizio provvisorio, ovvero nei limiti della maggiore spesa necessaria, qualora si tratti di spesa obbligatoria e non suscettibile di impegni o di pagamenti frazionati in dodicesimi.

1. Le unità di voto parlamentare

In base all’art. 21 della legge di contabilità e finanza pubblica, le unità di voto esposte nella Sezione II sono individuate:

a) per le entrate, con riferimento alla tipologia di entrata;

Per le entrate tributarie (Titolo I), ad es. le unità di voto sono rappresentate dai tributi più importanti (Imposta sui redditi, IRES, IVA), o da raggruppamenti di tributi con caratteristiche analoghe (imposte sostitutive, imposte sui generi di monopolio, ecc.); per i restanti titoli, è indicata la tipologia del provento per aggregati più o meno ampi (proventi speciali, redditi da capitale, ecc.).

b) per le spese, con riferimento ai programmi, intesi quali aggregati di spesa con finalità omogenea diretti al perseguimento di risultati, definiti in termini di beni e di servizi finali, allo scopo di conseguire gli obiettivi stabiliti nell'ambito delle missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa.

Per quanto concerne i contenuti, l’unità di voto deve indicare:

§  l'ammontare presunto dei residui attivi o passivi alla chiusura dell'esercizio precedente a quello cui il bilancio si riferisce;

§  l'ammontare delle entrate che si prevede di accertare e delle spese che si prevede di impegnare (competenza) nonché l'ammontare delle entrate che si prevede di incassare e delle spese che si prevede di pagare (cassa), nell'anno cui il bilancio si riferisce;

§  le previsioni delle entrate e delle spese relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale.

Costituiscono oggetto di approvazione parlamentare le previsioni di entrata e di spesa, di competenza e di cassa, relative sia all’anno cui il bilancio si riferisce sia quelle relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale. Soltanto le previsioni del primo anno costituiscono, tuttavia, limite alle autorizzazioni di impegno e pagamento.

Nell’ambito di ciascuna unità di voto, le spese sono classificate a seconda della natura dell'autorizzazione di spesa sottostante in:

§  oneri inderogabili, ossia spese vincolate a particolari meccanismi o parametri che ne regolano l'evoluzione, determinati sia da leggi sia da altri atti normativi, tra cui rientrano le cosiddette spese obbligatorie (vale a dire, le spese relative al pagamento di stipendi, assegni, pensioni, le spese per interessi passivi, quelle derivanti da obblighi comunitari e internazionali, le spese per ammortamento di mutui, nonché quelle così identificate per espressa disposizione normativa);

§  fattori legislativi, ossia spese autorizzate da espressa disposizione legislativa che ne determina l'importo, considerato quale limite massimo di spesa, e il periodo di iscrizione in bilancio;

§  spese di adeguamento al fabbisogno, ossia spese diverse dagli oneri inderogabili e dai fattori legislativi, quantificate tenendo conto delle esigenze delle amministrazioni.

A tale classificazione si collega il diverso grado di flessibilità e di manovrabilità della spesa stessa, ai fini dell’applicazione della disciplina della flessibilità del bilancio (cfr. paragrafo seguente).

La quota di spese per oneri inderogabili, fattore legislativo e adeguamento al fabbisogno è indicata, per ciascun programma, in appositi allegati agli stati di previsione.

2. Le variazioni degli stanziamenti di bilancio da fattore legislativo

La c.d. flessibilità di bilancio consente alle amministrazioni di incidere sugli stanziamenti di spesa relativi ai fattori legislativi – determinati cioè da norme di legge – al fine di modularne le risorse secondo le necessità connesse al raggiungimento degli obiettivi di spesa.

L’articolo 23, comma 3, della legge n. 196 del 2009 consente, nella Sezione II, per motivate esigenze e nel rispetto dei saldi programmati di finanza pubblica:

a)     la rimodulazione in via compensativa tra le dotazioni di spesa relative a fattori legislativi all’interno di ciascuno stato di previsione, anche tra missioni diverse, fermo restando la preclusione dell'utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti (c.d. rimodulazione verticale).

È consentita altresì la rimodulazione delle quote annuali delle autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale, nel rispetto del vincolo finanziario complessivo, per l’adeguamento delle dotazioni finanziarie al Cronoprogramma dei pagamenti[1] (ai sensi dell'art. 30, co. 2): in questo caso, le rimodulazioni coinvolgono una singola autorizzazione di spesa e trovano compensazione nell’ambito del periodo pluriennale di riferimento (c.d. rimodulazione orizzontale)[2].

Per le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale a carattere non permanente è prevista la facoltà di reiscrizione nella competenza degli esercizi successivi delle somme non impegnate alla chiusura dell'esercizio. Dall’esercizio finanziario 2023, tale facoltà può essere utilizzata per una sola volta per le medesime risorse (v. art. 15, comma 7, del decreto-legge n. 176 del 2022);

b)     il rifinanziamento, definanziamento e riprogrammazione delle dotazioni finanziarie di spesa di parte corrente e in conto capitale delle leggi di spesa vigenti, per un periodo temporale anche pluriennale. Tali variazioni di autorizzazioni legislative di spesa, in quanto non compensative, concorrono alla manovra di finanza pubblica.

 

L’articolo 21, comma 12-ter, della legge di contabilità prevede che la Relazione tecnica che accompagna il disegno di legge di bilancio esponga un apposito prospetto riassuntivo degli effetti finanziari derivanti dalle variazioni disposte nella Sezione II ai sensi dell'art. 23, comma 3, lettera b), sul saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato e sul saldo di cassa delle amministrazioni pubbliche e sull'indebitamento netto del conto consolidato delle amministrazioni pubbliche.

È prevista esplicita evidenza contabile delle variazioni relative ai fattori legislativi di spesa, in allegati conoscitivi agli stati di previsione della spesa.

4. Classificazione delle entrate e delle spese

La classificazione delle voci di entrata si articola su cinque livelli di aggregazione (art. 25, legge n. 196 del 2009):

a)    titoli, a seconda della loro natura.

Titolo I: entrate tributarie.

Titolo II: entrate extra-tributarie.

Titolo III: entrate derivanti da alienazione e ammortamento beni patrimoniali e riscossione di crediti.

Titolo IV: entrate derivanti da accensione di prestiti. I primi tre titoli rappresentano le entrate finali; il quarto corrisponde all’entità del ricorso al mercato finanziario.

b)    ricorrenti e non ricorrenti, a seconda che si riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata ad alcuni esercizi;

c)    tipologia di entrata, ai fini del l’unità di voto e dell’accertamento dei cespiti;

d)    categorie, secondo la natura dei cespiti;

e)    unità elementari di bilancio, ai fini della gestione e della rendicontazione, che possono eventualmente essere suddivise in articoli.

 

La classificazione delle voci di spesa si articola su tre livelli:

a)    missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici della spesa;

b)    programmi, ossia le unità di voto parlamentare, aggregati finalizzati al perseguimento degli obiettivi indicati nell’ambito delle missioni;

c)    unità elementari di bilancio, che rappresentano le unità di gestione e rendicontazione – attualmente i capitoli – eventualmente ripartite in articoli (corrispondenti agli attuali piani di gestione).

Dal 2017 sono state introdotte nel bilancio dello Stato le azioni (art. 25-bis della legge di contabilità), quali ulteriore articolazione dei programmi, volte a specificare ulteriormente la finalità della spesa. Al momento, esse rivestono carattere meramente conoscitivo, ad integrazione della classificazione per capitoli.

Le azioni complessive del bilancio dello Stato sono rappresentate in un prospetto dell’atto deliberativo, collocato dopo i quadri generali riassuntivi, che riporta il bilancio per Missione, Programma e Azione nella sua interezza.

Le azioni – individuate con il D.P.C.M. 14 ottobre 2016 ed adottate in via sperimentale dall’esercizio finanziario 2017– sono destinate, in prospettiva, a costituire le unità elementari del bilancio dello Stato anche ai fini gestionali e di rendicontazione, in sostituzione degli attuali capitoli di bilancio.

Il definitivo passaggio all'adozione delle azioni sarà valutato in base agli esiti di una Relazione sull'efficacia delle azioni, predisposta annualmente dalla Ragioneria generale dello Stato, sentita la Corte dei Conti. Con successivo D.P.C.M. sarà individuato l'esercizio finanziario a partire dal quale le azioni costituiranno le unità elementari del bilancio. Finora sono state presentate tre Relazioni al Parlamento, il 12 ottobre 2018 (Doc. XXVII, n. 2), il 17 luglio 2019 (Doc. XXVII, n. 7) e, l’ultima, il 7 luglio 2021 (DOC. XXVII, n. 14).

Le spese del bilancio dello Stato sono inoltre esposte nel disegno di legge secondo le tradizionali classificazioni economica[3] e funzionale.

La legge di contabilità prevede che tali classificazioni si conformino ai criteri adottati in contabilità nazionale per i conti del settore della pubblica amministrazione. In allegato allo stato di previsione del Ministero dell’economia è esposto un quadro contabile da cui risultano le categorie, in cui viene classificata la spesa secondo l'analisi economica, e le classi, fino al terzo livello della classificazione COFOG (comparti di attività in cui si articolano le aree di intervento delle politiche pubbliche), in cui viene ripartita la spesa secondo l'analisi funzionale. In appendice a tale quadro contabile sono previsti appositi prospetti illustrativi degli incroci tra i diversi criteri di classificazione. In apposito prospetto, è altresì esposto il raccordo tra le classi COFOG e le missioni e i programmi di spesa, nonché tra il bilancio dello Stato e il sistema di contabilità nazionale.

5. La struttura della Sezione II del bilancio di previsione

La Sezione II del disegno di legge di bilancio è costituita dallo stato di previsione dell’entrata e dagli stati di previsione della spesa relativi ai singoli Ministeri (Tomo III del ddl).

Il deliberativo di ciascuno stato di previsione della spesa espone gli stanziamenti dei programmi di spesa del Ministero con i seguenti Allegati:

?      Rimodulazioni compensative verticali di spese per fattori legislativi e per adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (art. 23 c. 3, lett. a);

?      Rimodulazioni compensative orizzontali di spese per adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (art. 23 c. 3, lett. a), art. 30, co. 2, lett. a);

?      Rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni previste a legislazione vigente (art. 23 c. 3, lett. b);

?      Dettaglio, per unità di voto, delle spese per oneri inderogabili, fattore legislativo e adeguamento al fabbisogno (art. 21, c. 4);

?      Reiscrizione somme non impegnate (art. 30 c. 2).

 

Ogni stato di previsione presenta i seguenti elementi informativi:

?     la nota integrativa, che contiene:

o   gli elementi informativi dei programmi, con riferimento alle azioni sottostanti, alle risorse finanziarie ad esso destinate per il triennio, le norme autorizzatorie che lo finanziano;

o   il piano degli obiettivi, intesi come risultati che le amministrazioni intendono conseguire, correlati a ciascun programma;

o   i relativi indicatori di risultato in termini di livello dei servizi e di interventi;

?     per ogni programma di spesa, la ripartizione in unità elementari di bilancio dei relativi stanziamenti;

?     un riepilogo delle dotazioni di ogni programma secondo l'analisi economica e funzionale.

Di tali elementi informativi è richiesto l’aggiornamento al momento dell’approvazione della legge di bilancio.

 

Agli stati di previsione della spesa dei singoli Ministeri sono allegati, secondo le rispettive competenze, degli elenchi degli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria.

Allo stato di previsione dell'entrata è allegato un rapporto annuale sulle spese fiscali, che elenca qualunque forma di esenzione, esclusione, riduzione dell'imponibile o dell'imposta ovvero regime di favore, derivante da disposizioni normative vigenti.

La legge di contabilità dispone l'approvazione con distinti articoli di ciascuno stato di previsione dell’entrata e della spesa (art. 21, comma 14).

È inoltre disposa l’approvazione con apposita norma:

§  dell'importo massimo di emissione di titoli dello Stato, in Italia e all'estero, (co. 11-ter). La norma è contenuta nell’articolo del ddl che approva lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze;

§  dell’entità dei fondi di riserva, iscritti presso il MEF, per le spese obbligatorie, per la reiscrizione in bilancio di residui passivi perenti delle spese correnti e in conto capitale, per le spese impreviste e per le autorizzazioni di cassa (co. 15).

L’articolo 21 dispone, infine, la predisposizione della nota di variazioni in caso di variazioni apportate al disegno di legge di bilancio (sia in I che in II Sezione) nel corso della discussione parlamentare, al momento del passaggio del testo all’altro ramo del Parlamento.


 

2 La struttura del bilancio 2023-2025

I prospetti deliberativi del disegno di legge di bilancio sono impostati secondo la struttura contabile per Missioni e Programmi, finalizzata a privilegiare il contenuto funzionale della spesa.

Il disegno di legge di bilancio 2023-2025 è articolato in 34 missioni e 183 programmi di spesa (rispetto ai 181 dello scorso anno), ciascuno dei quali affidato ad un unico centro di responsabilità amministrativa, che costituiscono le unità di voto parlamentare.

Rispetto al bilancio precedente, dunque, risultano 2 programmi di nuova istituzione, uno nel Ministero della Giustizia e l’altro nel Ministero dell’ambiente e sicurezza energetica. Per approfondimenti si rinvia all’apposita Appendice (A.C. 643, Tomo I, pag. 61 e ss.).

Le azioni sottostanti i programmi di spesa sono 719 (erano 721 nel bilancio 2022), ovvero 571 al netto di quelle che rappresentano le spese per il personale del programma. Le azioni sono rappresentate in un prospetto dell’atto deliberativo, collocato dopo i quadri generali riassuntivi, che riporta, a scopo conoscitivo, l’articolazione del bilancio dello Stato per Missione, Programma e Azione. Anche ciascuna tabella riporta per unità di voto l’articolazione in azioni, per consentire una migliore comprensione dell’allocazione della spesa alle varie politiche pubbliche.

Sono confermati i 15 stati di previsione della spesa, la cui denominazione tiene conto delle modifiche previste dal decreto-legge n. 11 novembre 2022, n. 173, in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri.

I prospetti deliberativi degli stati di previsione (Tomo III - A.C. 643) riportano, su separate colonne:

§  le previsioni a legislazione vigente, che ricomprendono l’aggiornamento delle spese per oneri inderogabili e di fabbisogno;

§  le rimodulazioni compensative di spese relative a fattori legislativi e di adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (verticali e orizzontali), proposte dalle amministrazioni in sede di formazione del bilancio;

§  le proposte di variazioni della legislazione vigente (rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni) che non richiedono la previsione di una specifica disposizione normativa;

§  gli effetti finanziari imputabili alle innovazioni normative introdotte con la Sezione I del disegno di legge di bilancio.

Le previsioni complessive del disegno di legge di bilancio – il c.d. bilancio integrato – sono determinate come somma degli stanziamenti previsti in Sezione II e degli effetti finanziari della Sezione I.

3. Analisi del Bilancio dello Stato per il 2023-2025

3.1. Il bilancio a legislazione vigente

In base alla legge di contabilità, la legislazione vigente ricomprende, oltre agli effetti del quadro normativo in essere, le rimodulazioni compensative di spese predeterminate da leggi vigenti (art. 23, co. 3) e le stabilizzazioni, in entrata e in spesa, di alcune entrate riassegnabili (art. 23, co. 3-ter).

Riguardo al quadro normativo in essere, la relazione illustrativa sottolinea che gli aggregati di bilancio a legislazione vigente scontano gli effetti dei provvedimenti disposti dal Governo nel corso del 2022 e negli anni precedenti. In particolare, le misure adottate nel 2022, finalizzate a fronteggiare gli effetti della crisi energetica, hanno determinato modifiche significative rispetto alle previsioni di bilancio iniziali.

Le misure di maggior rilievo sotto il profilo finanziario o della riallocazione delle voci di bilancio, incluse nella previsione a legislazione vigente, sono quelle relative ai decreti-legge n. 21 (Crisi Ucraina), n. 36 (PNRR-2), n. 41 (Elezioni giugno 2022), n. 50 (Aiuti-energia), n. 68 (Infrastrutture), n. 73 (Semplificazioni fiscali), n. 115 (Aiuti-bis), n. 144 (Aiuti-ter) e n. 153 (accise e IVA sui carburanti) del 2022.

Nella relazione illustrativa si sottolinea che gli effetti dei predetti decreti legge sono inclusi solo in parte nel bilancio assestato 2022, in relazione al calendario previsto per la sua presentazione.

Per rendere comparabili i due aggregati finanziari, le previsioni assestate sono state pertanto integrate con gli effetti derivanti dalle misure introdotte successivamente all’approvazione del disegno di legge di assestamento. Gli effetti di questa integrazione sono illustrati nella tavola che segue.

Tabella 1 – Confronto previsioni assestate 2022 e previsioni assestate con ulteriori variazioni

(competenza - valori in milioni di euro)

 

2022

 

Previsioni assestamento

Decreti legge

Previsioni assestate integrate

Tributarie

580.354

5.188

585.542

Extratributarie

99.942

9.410

109.352

Altre

3.791

0

3.791

Entrate finali

684.088

14.598

698.686

Spese correnti netto interessi

605.783

29.904

635.687

Interessi

73.649

27

73.676

Spese conto capitale

148.369

15.649

164.018

Spese finali

827.801

45.580

873.382

Saldo netto da finanziare

-143.714

-30.982

-174.696

Fonte: Fonte: ddl di bilancio 2023-2025 (A.C. 643 – Tomo I, pag. 21, Tavola II.1.1).

Sul saldo netto da finanziare, tenuto conto delle autorizzazioni al ricorso all’indebitamento previste con le Relazioni al Parlamento di aprile[4], luglio[5] e settembre[6] 2022, gli effetti delle misure aggiuntive rispetto a quanto considerato nella legge di assestamento determinano un peggioramento di circa 31 miliardi del saldo di bilancio assestato in termini di competenza, essenzialmente dovuto al forte impatto in termini di espansione della spesa pubblica delle misure emergenziali (+45,6 miliardi).

Le rimodulazioni e le riassegnazioni di entrate

La legge di bilancio consente di adottare particolari forme di flessibilità nel processo di formazione delle previsioni a legislazione vigente (ai sensi dell’art. 23, co. 3, L. 196), con l’obiettivo di realizzare una allocazione maggiormente efficiente delle risorse di bilancio in relazione alle priorità di spesa delle Amministrazioni.

In particolare, con la Sezione II è possibile rimodulare in via compensativa le dotazioni finanziarie dei fattori legislativi in senso “verticale” (tra diversi fattori legislativi nell’ambito dello stesso esercizio) o in senso “orizzontale” (tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), anche per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti. Resta in ogni caso precluso l'utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti. Di tali rimodulazioni è data evidenza contabile in appositi allegati al deliberativo di ciascuno stato di previsione.

Per il bilancio 2023-2025, la flessibilità è stata esercitata in misura molto limitata rispetto al totale della spesa potenzialmente interessata, interessando appena 95 milioni di euro[7].

Le rimodulazioni in senso “verticale”, ossia compensative nell’anno tra spese predeterminate da leggi vigenti, hanno riguardato situazioni molto marginali, per un importo pari a circa 1,5 milioni di euro.

Le rimodulazioni in senso “orizzontale”, ossia tra esercizi finanziari diversi, hanno avuto un impatto maggiore sugli stanziamenti in conto capitale per effetto degli adeguamenti al cronoprogramma. L’adeguamento degli stanziamenti alle effettive previsioni di spesa ha determinato una riduzione delle previsioni di bilancio di circa 95 milioni di euro nel 2023, a fronte di un incremento delle dotazioni di bilancio negli anni successivi.

Tabella 2 Flessibilità nella fase di formazione delle previsioni per Amministrazione (art. 23, co 3, lett. a)

(importi in milioni di euro)

 

Flessibilita’ ORIZZONTALE

2023

2024

2025

Totale rimodulazioni triennio

Economia

-8,8

-0,4

1,0

8,2

Giustizia

0,5

-

-0,5

-

Ambiente e sicurezza energetica

-30,6

30,6

-

-

Agricoltura, sovranità alimentare e Foreste

-5,2

2,7

2,5

-

Salute

-51,0

-0,6

51,6

-

totale rimodulazioni verticali

-95,1

32,3

54,6

8,2

 

Flessibilita’ VERTICALE

Cultura

0,5

0,5

0,5

1,5

totale rimodulazioni verticali

0,5

0,5

0,5

1,5

Fonte: A.C. 643, Tomo I, pag. 26.

Con il disegno di legge di bilancio 2023-2025, è stata inoltre esercitata dalle Amministrazioni centrali la facoltà (ex art. 23, co. 1-bis, legge di contabilità) che consente di iscrivere nello stato di previsione dell’entrata e in quelli della spesa gli importi relativi a quote di proventi che si prevede di incassare nel medesimo esercizio quali entrate finalizzate per legge al finanziamento di specifici interventi o attività

Questa procedura, c.d. di “stabilizzazione delle riassegnazioni”, permette l’iscrizione nello stato di previsione dell’entrata degli importi delle entrate finalizzate per legge i cui versamenti hanno assunto un carattere stabile e monitorabile nel tempo; al contempo, con la medesima legge di bilancio, gli stanziamenti corrispondenti alle entrate oggetto di stabilizzazione si rendono disponibili già a inizio anno negli stati di previsione della spesa, favorendo l’operatività delle strutture e riducendo il carico amministrativo delle variazioni di bilancio da adottare in corso d’esercizio.

Il ddl di bilancio 2023-2025 include la stabilizzazione di proventi finalizzati per legge che si prevede di incassare per un ammontare di 922 milioni per il 2023, 765 milioni per il 2024 e 665 milioni per il 2025.

Dal lato della spesa, l’importo stabilizzato in bilancio ammonta a circa 831 milioni nel 2023, 675 milioni nel 2024 e 575 milioni nel 2025 (cfr. Tavole II.4.1.a e II.4.2, di pag. 29 e 30, A.C. 643 – Tomo I).

Le previsioni di entrata e di spesa a legislazione vigente

Tenuto conto degli effetti descritti nei precedenti paragrafi, dovuti al quadro normativo in essere e alle rimodulazioni compensative di leggi di spesa vigenti, il bilancio a legislazione vigente evidenzia un saldo netto da finanziare, in termini di competenza, di 177,1 miliardi nel 2023, come riportato nella tabella che segue:

Tabella 3 - Previsioni a legislazione vigente 2023-2025 – dati di competenza

(valori in milioni di euro)

 

2022

2023

2024

2025

Ass.

Ass. integr.*

Entrate finali, di cui:
entrate tributarie

entrate extra tributarie

684.088
580.354
99.942

698.686
585.542
109.352

663.925
585.278
78.247

675.731
589.446
77.034

694.892
618.232
76.504

Spese finali

827.801

873.382

840.990

803.093

808.132

Saldo netto da finanziare

-143.714

-174.696

-177.066

-127.362

-113.240

Risparmio pubblico

864

-14.468

-27.596

-35.933

-21.943

Avanzo primario

-70.065

-101.020

-95.963

-36.151

-15.347

Fonte: ddl di bilancio 2023-2025 (A.C. 643 – Tomo I, pag. 31, Tavola II.5.1

* Con gli effetti derivanti dai provvedimenti adottati successivamente all’approvazione dell’assestamento.

 

Il saldo netto da finanziare evidenzia nel 2023 un peggioramento rispetto al dato assestato 2022, di oltre 33 miliardi. Tuttavia, il valore dei due saldi si avvicinano laddove si considerino gli effetti dei provvedimenti adottati successivamente all’approvazione dell’assestamento, che portano il valore del saldo assestato integrato del 2022 a -174,7 miliardi, con una differenza di poco più di 2,4 miliardi. Rispetto alle previsioni assestate integrate, il saldo netto da finanziare a legislazione vigente è frutto di una stima di riduzione sia delle entrate finali che della spesa finale, che erano state in forte espansione nel 2022 per i provvedimenti emergenziali.

Rispetto alle previsioni assestate integrate, le entrate finali del 2023, pari a 663,9 miliardi, presentano una riduzione complessiva di circa 34,7 miliardi. La variazione risente della riduzione delle entrate extra tributarie per circa 31,1 miliardi, derivante dal venir meno delle maggiori entrate di carattere straordinario che hanno caratterizzato il 2022, connesse ai versamenti da parte dell’Unione europea per l'attuazione del PNRR, dei versamenti di risorse necessarie a garantire la copertura finanziaria dei provvedimenti legislativi d’urgenza adottati nell’esercizio 2022 nonché dal versamento da parte degli aggiudicatari dell’ultima rata per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze basate sulla tecnologia 5G.

Anche per le spese finali si stima una riduzione di 32,3 miliardi a legislazione vigente rispetto al dato assestato integrato 2022, che riguarda sia le spese correnti che le spese in conto capitale. Il profilo della spesa per interessi passivi risente dell’evoluzione attesa dei rendimenti dei titoli pubblici e del livello del debito pubblico previsto nella NADEF 2022 e presenta un andamento sostanzialmente costante nel triennio di previsione.

Nel successivo biennio, per effetto dell’incremento atteso delle entrate tributarie (che passano dai 585,3 miliardi del 2023 ai 618,2 miliardi nel 2025) e della riduzione delle spese finali (da 841 nel 2023 a 808 miliardi nel 2025), il saldo netto da finanziare evidenzia un significativo miglioramento, e si attesta a -127,3 miliardi di euro nel 2024 e a -113,2 miliardi nel 2025.

Anche gli altri saldi evidenziano nel 2023, a legislazione vigente, valori negativi, sebbene in miglioramento rispetto al dato assestato integrato.

L’avanzo primario in termini di competenza presenta valori negativi nel 2023 (- 95,9 miliardi), che vanno migliorando sia nel 2024 (-36,1 miliardi) che nel 2025 (-15,3 miliardi) per effetto dell’incremento delle entrate tributarie e della riduzione della spesa in conto capitale.

Anche il risparmio pubblico (pari alla differenza tra le entrate tributarie ed extra-tributarie e le spese correnti) risulta negativo con valori che raggiungono il picco nel 2024 (-35,9 miliardi) per poi ridursi nell’anno successivo (-21,9 miliardi).

 

Rispetto alle previsioni a legislazione vigente, le previsioni del disegno di legge di bilancio per il 2023-2025 “integrate” con gli effetti della manovra risultano per il triennio 2023-2025, in termini di competenza, le seguenti:

Tabella 4 - Previsioni integrate 2023-2025 – dati di competenza

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2022

2023

2024

2025

 

Assestato integrato*

BLV

bilancio integrato

bilancio integrato

bilancio integrato

Entrate finali

698.686

663.925

671.990

673.307

692.392

Tributarie

585.542

585.278

588.332

596.353

615.975

Extratributarie

109.352

78.247

83.259

76.703

76.260

Spese finali

873.382

840.990

872.803

807.504

805.620

Spese correnti

709.363

691.122

715.048

711.090

712.563

Spese conto capitale

164.018

149.869

157.755

96.414

93.057

Saldo netto da finanziare

-174.696

-177.066

-200.813

-134.197

-113.228

Fonte: rielaborazione dati ddl di bilancio 2023-2025 (A.C. 643 – Tomo I, pag. 6)

* Con gli effetti derivanti dai provvedimenti adottati successivamente all’approvazione dell’assestamento.

 

Confrontando le previsioni a legislazione vigente e quelle integrate dalla manovra, il saldo netto da finanziare nel 2023 passa da -177,1 a -200,8 miliardi, con un peggioramento di 23,7 miliardi dovuto agli interventi adottati con la manovra di bilancio.

Negli anni successivi il saldo va a migliorare, fino a scendere a -113,2 miliardi nel 2025, grazie al progressivo incremento nel triennio delle entrate finali che, integrate con gli effetti della manovra, aumentano da 672 miliardi del 2023 a 692,4 miliardi nel 2025.

Le spese finali nel bilancio integrato presentano, al contempo, un andamento decrescente nel triennio, diminuendo, per effetto della manovra, da 872 miliardi del 2023 a 805,6 miliardi del 2025. Per l’analisi dell’impatto della manovra cfr. il paragrafo successivo.

3.2. L’impatto della manovra sulle previsioni di entrata e di spesa del bilancio dello Stato

Rispetto ai saldi a legislazione vigente, riportati nel paragrafo precedente, la manovra di finanza pubblicacomposta sia degli effetti del disegno di legge di bilancio che di quelli recati dal decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176 (Aiuti-quater)[8] – comporta un peggioramento del saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato di circa 23,7 miliardi nel 2023.

Ciò è dovuto all’effetto congiunto atteso di un lieve aumento delle entrate finali (+8 miliardi) e un incremento molto consistente delle spese finali (+31,8 miliardi) rispetto alla legislazione vigente, dovuto agli interventi adottati con la manovra, come evidenziato nella tavola che segue.

Tabella 5 – Effetti della manovra

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2023

2024

2025

 

BLV

manovra

bilancio integrato

BLV

manovra

bilancio integrato

BLV

manovra

bilancio integrato

Entrate finali

663.925

8.065

671.990

675.731

-2.424

673.307

694.892

-2.500

692.392

Spese finali

840.990

31.813

872.803

803.093

4.411

807.504

808.132

-2.512

805.620

Saldo netto da finanziare

-177.066

-23.748

-200.813

-127.362

-6.835

-134.197

-113.240

+12

-113.228

Fonte: rielaborazione dati ddl di bilancio 2023-2025 (A.C. 643 – Tomo I, pag. 6 e 31).

Le disposizioni della manovra comportano un peggioramento del saldo tendenziale del bilancio dello Stato anche nel 2024, di 6,8 miliardi di euro, mentre risultano invece sostanzialmente neutrali nel 2025.

Ciò è dovuto dal diverso impatto delle disposizioni di manovra sull’andamento delle entrate e delle spese finali. Negli anni successivi al 2023, infatti, la manovra determina minori entrate sia nel 2024 che nel 2025, rispettivamente, di -2,4 e -2,5 miliardi.

Le spese finali, invece, sono previste in aumento rispetto all’andamento a legislazione vigente anche per il 2024, di +4,4 miliardi. L’impatto delle manovra determina, invece, una riduzione delle spese finali nel 2025 di circa 2,5 miliardi.

In coerenza con gli obiettivi programmatici di deficit fissati dalla NADEF – versione rivista e aggiornata (pari, in rapporto al PIL, al 4,5 per cento del PIL nel 2023, al 3,7 per cento per il 2024 e al 3 per cento per il 2025), il disegno di legge di bilancio in esame fissa, all’articolo 1, il saldo netto da finanziare programmatico del bilancio dello Stato nel limite massimo di 206 miliardi nel 2023, 138,5 miliardi nel 2024 e di 116,5 miliardi nel 2025, in termini di competenza.

3.2.1 Analisi della manovra sulle entrate dello Stato

Per quanto riguarda le entrate – le cui previsioni sono elaborate secondo i criteri indicati nella Nota integrativa allo Stato di previsione dell’entrata – la tabella seguente espone l’andamento delle entrate finali per il triennio 2023-2025, disaggregate per titolo, a legislazione vigente e nel bilancio integrato. Vengono riportati, per ogni anno del triennio, gli effetti della manovra del disegno di legge di bilancio effettuata in Sezione I nonché del decreto-legge n. 176 del 2022 (Aiuti-quater):

Tabella 6 - Entrate finali. Previsioni 2023-2025

(dati di competenza- valori in milioni di euro)

 

2023

2024

2025

BLV

DL 176

Eff.
Sez. I

BIL integr.

BLV

DL 176

Eff.
Sez. I

BIL integr.

BLV

DL 176

Eff.
Sez. I

BIL integr.

entrate tributarie

585.278

133

2.920

588.332

598.446

92

-2.184

596.353

618.232

-19

-2.237

615.975

Entrate Extratributarie

78.247

4.000

1.011

83.258

77.034

0

-331

76.703

76.504

0

-244

76.259

entrate per alienazioni ecc.

399

0

0

399

252

0

0

252

157

0

0

157

Entrate finali

663.925

4.133

3.931

671.989

675.731

92

-2.515

673.307

694.892

-19

-2.481

692.392

Fonte: ddl di bilancio 2023-2025 (A.C. 643 – Tomo I, pag. 6).

Le previsioni delle entrate finali per il 2023 integrate con gli effetti della manovra, in termini di competenza, risultano pari a circa 672 miliardi, di cui:

§  588,3 miliardi di entrate tributarie,

§  82,3 miliardi di entrate extra-tributarie,

§  0,4 miliardi di entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

Rispetto alle entrate finali previste a legislazione vigente (pari a 663,9 miliardi), la manovra determina un aumento delle entrate finali di oltre 8 miliardi nel 2023. L’aumento è determinato da maggiori entrate tributarie per circa 3 miliardi e da maggiori entrate extratributarie per 5 miliardi.

L’aumento delle entrate tributarie è da riconnettere principalmente alle disposizioni introdotte dalla Sezione I del disegno di legge di bilancio 2023-2025, che determina nel 2023 maggiori entrate tributarie per circa 2,9 miliardi di euro. La manovra operata con il decreto-legge n. 176 del 2022 ha inciso in maniera molto limitata sulle entrate tributarie, determinando un incremento di 133 milioni di euro.

L’impatto si inverte con riferimento alle entrate extra tributarie, il cui forte incremento (+5 miliardi) è essenzialmente dovuto agli interventi derivanti dal decreto-legge n. 176 del 2022 (+4 miliardi), quale versamento all’entrata di somme derivanti dalla proroga della restituzione del prestito infruttifero riconosciuto al GSE per l’acquisto di gas naturale.

Analizzando nello specifico le disposizioni della Sezione I del ddl di bilancio che incidono sul gettito delle entrate, si sottolinea che l’aumento delle entrate tributarie nel 2023 (2,9 miliardi) è ascrivibile:

§  alla disposizione che prevede l’istituzione di contributo temporaneo contro il caro energia a carico dei produttori, importatori e rivenditori di energia elettrica, di gas nonché di prodotti petroliferi, da cui si stimano maggiori entrate pari a circa 2,6 miliardi nel 2023 (articolo 28).

§  all’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti, da cui discendono maggiori entrate tributarie pari a 1,5 miliardi per l’anno 2023 e 267 milioni per il 2024 (articolo 52).

 

Comportano, invece, minori entrate tributarie le seguenti misure:

§  la riduzione, per il primo trimestre 2023, dell’aliquota IVA al 5% sulle somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali, con minori entrate pari a -833,6 milioni per l’anno 2023 (articolo 4, comma 1);

§  la rideterminazione per il biennio 2023-2024 del meccanismo di indicizzazione delle pensioni ed estensione per le pensioni minime delle misure di supporto da cui scaturiscono minori entrate pari a -1,4 miliardi per l’anno 2023, 2,7 miliardi per il 2024 e 2,6 miliardi per il 2025 (articolo 58, comma 1).

§  l’introduzione, per il solo 2023, della tassa piatta incrementale opzionale, da cui scaturisce una perdita di gettito pari a -715 milioni per l’anno 2024 (articolo 13);

§  l’innalzamento da 65.000 euro a 85.000 euro del limite di ricavi o compensi del regime forfetario per i contribuenti persone fisiche esercenti attività d'impresa, arti o professioni, da cui si stimano minori entrate pari a 280,7 milioni nel 2023, 284,8 milioni nel 2024 e 322,1 milioni nel 2025 (articolo 12).

Tra gli interventi che comportano maggiori entrate extra tributarie si ricorda, principalmente, la disposizione che prevede il versamento dei proventi derivanti dalle restituzioni al GSE, da parte dei produttori o dei loro intermediari, dei maggiori ricavi ottenuti dalla produzione e della vendita di energia elettrica rispetto al tetto prestabilito di 180€/MWh, da cui si stimano entrate pari a 1,4 miliardi nel 2023 (articolo 9).

Considerando le entrate per categorie economiche, la tabella che segue evidenzia, con riferimento alle entrate tributarie, che la variazione positiva rispetto alle previsioni a legislazione vigente per il 2023 è sostanzialmente connessa all’aumento delle imposte sul patrimonio e sul reddito (+4,5 miliardi complessivi), per effetto della mutata disciplina sulla rivalutazione dei beni e sul riallineamento dei valori fiscali (articoli 25 e 26 del ddl).

Tabella 7 - Entrate finali per categorie

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

CATEGORIE

2022

2023

Legge Bilancio

Assestato
integrato

BLV

Manovra         

Bilancio integrato

 

Di cui DL 176

Di cui Sez I

Imposte sul patrimonio e sul reddito

277.800

323.110

304.967

4.523

111

4.412

309.490

Tasse e imposte sugli affari

200.037

216.118

226.779

-1.005

23

-1.028

225.774

Imposte sulla produzione, consumi e dogane

33.406

28.563

35.644

-599

0

-599

35.045

Entrate tributarie da gestione Monopoli

10.763

10.933

10.942

134

0

134

12.076

Tasse e imposte su attività di gioco

5.840

6.818

6.946

0

0

0

6.946

Totale entrate tributarie

527.847

585.542

585.278

3.053

133

2.920

588.332

Risorse proprie dell'Unione Europea

2.400

3.500

3.700

0

0

0

3.700

Entrate da erogazione di servizi e vendita di beni non patrimoniali

6.044

6.228

1.543

0

0

0

1.543

Entrate derivanti dalla gestione dei beni dello Stato

2.161

2.662

1.144

4

1

3

1.147

Entrate di tipo finanziario

11.841

12.424

11.868

4

0

4

11.872

Entrate derivanti da controllo e repressione di irregolarità e illeciti

20.952

21.049

17.448

-353

0

-353

17.094

Entrate da contributi versati allo Stato

8.732

20.455

9.213

1.265

0

1.265

10.478

Entrate da recuperi e rimborsi di spese

7.151

8.384

8.959

228

0

228

9.187

Partite che si compensano nella spesa

590

590

590

0

0

0

590

Altre entrate extratributarie

25.425

34.061

23.781

3.864

4.000

-136

27.644

Totale entrate extratributarie

85.297

109.352

78.247

5.011

4.000

1.011

83.259

Totale alienazione ed ammortamento beni, ecc.

1.740

3.791

399

0

0

0

399

ENTRATE FINALI

614.884

698.686

663.925

8.065

4.134

3.931

671.989

Fonte: rielaborazione su dati ddl di bilancio 2023-2025 (A.C. 643 – Tomo I, pag. 16 e 41; Tomo II pag. 266).

* Con gli effetti derivanti dai provvedimenti adottati successivamente all’approvazione dell’assestamento.

Guardando alle principali imposte, nel bilancio 2023 integrato con gli effetti della manovra, il gettito IRPEF risulta in diminuzione rispetto alle previsioni a legislazione vigente di -547 milioni, attestandosi a 220,9 miliardi. Anche il gettito IVA è indicato in riduzione di circa 1 miliardo rispetto alla legislazione vigente, sebbene raggiunga nel 2023 i 200 miliardi di euro, un livello più alto rispetto al dato di assestamento.

Tabella 8 - Previsioni delle principali entrate tributarie

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

IMPOSTE

2022

2023

Assestato non integrato

BLV

Manovra         

Bilancio integrato

 

di cui
DL 176

di cui Sez I

Entrate tributarie, di cui:

580.354

585.412

3.053

133

2.920

588.332

Imposta sui redditi persone fisiche

218.074

221.426

-492

55

-547

220.879

Imposta sul reddito delle società

48.802

42.519

-46

55

-101

42.417

Imposte sostitutive sui redditi

28.477

26.913

 681

0

681

27.594

IVA

191.996

200.914

-963

23

-986

199.928

Registro e bollo

14.352

14.159

-34

0

-34

14.124

Accisa su prodotti energetici, energia elettrica e gas naturale

30.474

32.454

0  

0

0

32.454

Entrate da generi di monopolio

10.933

10.942

 134

0

134

11.076

Tasse e imposte da  attività di gioco

6.818

6.946

0   

0

0

6.946

Fonte: rielaborazione su dati ddl di bilancio 2023-2025 (A.C. 643), Tomo I, pag. 43.

3.2.2 Analisi della manovra sulle spese del bilancio dello Stato

La tabella seguente presenta l’andamento nel triennio 2023-2025 delle spese correnti, in conto capitale e finali a legislazione vigente e a bilancio integrato, al fine di valutare gli effetti della manovra operata con le innovazioni legislative della Sezione I, con le variazioni della Sezione II e con il decreto-legge n. 176 del 2022.

Tabella 9 - Spese finali. Previsioni 2023-2025

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2023

2024

2025

BLV

Manovra

BIL integr.

BLV

Manovra

BIL integr.

BLV

Manovra

BIL integr.

Eff.
Sez.
II

dl 176

Eff. Sez. I

Eff.
Sez.
II

DL 176

Eff. Sez. I

Eff.
Sez.
II

DL 176

Eff. Sez. I

Spese finali

840.990

-1.282

4.133

28.962

872.803

803.093

1.314

92

3.005

807.504

808.132

-4.051

-19

1.558

805.620

Spese correnti

691.122

-259

4.194

19.991

715.048

711.413

-510

453

-266

711.090

716.678

-2.246

329

-2.198

712.563

Spese c/capitale

149.869

-1.025

-60

8.971

157.755

91.680

1.824

-361

3.271

96.414

91.454

-1.806

-347

3.756

93.057

Fonte: rielaborazione su dati ddl di bilancio 2023-2025 (A.C. 643) – Tomo I, pag. 6 e 54; Tomo II pag. 235.

Le spese finali di competenza nel bilancio integrato 2023 ammontano a circa 872,8 miliardi.

Rispetto al bilancio a legislazione vigente, esse presentano un incremento di 31,8 miliardi nel 2023 dovuto agli effetti della manovra.

Nel complesso, la manovra incide sia sulle spese in conto corrente, per un importo aggiuntivo di circa 23,9 miliardi, sia sulle spese in conto capitale con un incremento di 7,9 miliardi.

Nel 2023, le spese correnti sono pertanto pari a circa 715 miliardi, mentre quelle in conto capitale si attestano a 157,8 miliardi.

 

Tale aumento è attribuibile per circa 29 miliardi alla manovra di Sezione I del disegno di legge di bilancio, mentre la Sezione II contribuisce con una riduzione delle spese per circa -1,3 miliardi.

Circa 4,1 miliardi di maggiori spese sono imputabili al decreto-legge n. 176 del 2022, il quale ha costituito un apposito Fondo finalizzato al finanziamento della manovra di finanza pubblica 2023-2025, le cui risorse vengono fatte proprie dal disegno di legge di bilancio e destinate (per circa 2,6 miliardi nel 2023, 450 milioni nel 2024, 320 milioni nel 2025 e importi via via inferiori nelle annualità successive) alle misure a favore di famiglie e imprese in relazione alla situazione di crisi energetica.

 

Riguardo alla manovra operata con le disposizioni della Sezione I, essa  determina un aumento delle spese finali di quasi 29 miliardi, di cui circa 20 sulle spese correnti e 9 miliardi in conto capitale.

Tra i principali interventi della Sezione I del ddl di bilancio si segnalano, innanzitutto, quelli indirizzati al contenimento degli effetti del caro energia sulle famiglie, sulle imprese ed enti pubblici. Per queste finalità, per il primo trimestre 2023:

§  si rinnovano i crediti di imposta in favore delle imprese per le spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, elevandoli dal 40 al 45 per le imprese energivore, gasivore e non gasivore e dal 30 al 35 per cento per le imprese diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica (nel complesso oltre 9,8 miliardi nel 2023), disciplinati dall’articolo 2, commi da 2 a 4);

§  si dispone l’azzeramento degli oneri generali di sistema applicati alle utenze elettriche e la riduzione di quelli del settore del gas naturale (circa 4,8 miliardi) (articoli 3 e 4, comma 2);

§  si prevede la riduzione al 5 per cento dell’IVA sulle somministrazioni di gas per usi civili e industriali (0,83 miliardi) (articolo 4, comma 1);

§  a beneficio degli utenti domestici che versano in condizioni economiche svantaggiate ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute, sono previste le agevolazioni tariffarie per la fornitura di energia elettrica e gas, estendendo il limite di ISEE per l’accesso al beneficio a 15.000 euro, per una maggiore spesa di 2,5 miliardi nel 2023 (articolo 5);

§  vengono posti a carico della fiscalità generale gli oneri impropri delle bollette elettriche relativi alla disattivazione dei siti nucleari e alle compensazioni territoriali (per una maggiore spesa di 400 milioni a decorrere dal 2023) (articolo 6);

§  si autorizzano nuove risorse per mitigare le conseguenze derivanti agli utenti finali dagli aumenti dei prezzi nel settore del gas naturale e per consentire la compensazione derivante dal riconoscimento dei costi sostenuti dal responsabile del bilanciamento del gas naturale (circa 1 miliardo nel 2023) (articolo 7).

§  si stanziano, altresì, ulteriori risorse per fronteggiare le maggiori spese derivanti dagli aumenti dei prezzi di gas ed energia sostenuti dagli enti locali (0,4 miliardi nel 2023) (articolo 8).

 

Al fine di ridurre la pressione fiscale si prevede un esonero complessivo pari al 2% sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore, fermo restando il limite retributivo mensile di 2.692 euro, con un incremento dell’esonero di un ulteriore punto percentuale, portandolo complessivamente al 3 per cento, per i lavoratori dipendenti con un reddito mensile fino a 1.538 euro. Nel complesso, al netto degli effetti fiscali, la misura comporta maggiori spese per circa 5 miliardi nel 2023 e 1 miliardi nel 2024.

 

In ambito previdenziale, si introduce in via sperimentale per l’anno 2023 un nuovo regime di pensione anticipata flessibile con un'età anagrafica di almeno 62 anni e di un'anzianità contributiva minima di 41 anni (articolo 53), che comporta una maggiore spesa di circa 600 milioni nel 2023, di 1,2 miliardi nel 2024 e di 476 milioni nel 2025.

Inoltre si prorogano i previgenti regimi c.d. APE sociale e opzione donna, per la quale è prevista anche la modifica dei requisiti anagrafici, con una spesa di quasi 700 milioni complessivi nel periodo 2023-2025 (articoli 55 e 56). Per contrastare gli effetti dell’inflazione, si stabilisce inoltre in via transitoria per il 2023 e 2024 un incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS (circa 200 milioni nel 2023 e 380 milioni nel 2024 (articolo 58, comma 2). Contestualmente, tuttavia, viene rideterminato per il biennio 2023-2024 il meccanismo di indicizzazione delle pensioni, con una conseguente minore spesa che viene indicato, al netto degli effetti fiscali, di 2,1 miliardi nel 2023, 4,1 miliardi nel 2024 e 4 miliardi nel 2025 (articolo 58, comma 1).

 

Tra gli interventi di maggior rilievo in favore delle famiglie e del sociale si annovera la maggiorazione del 50 per cento, a decorrere 1° gennaio 2023, dell’assegno unico universale per ciascun figlio di età inferiore a un anno; tale incremento viene riconosciuto inoltre per i nuclei con tre o più figli per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, per livelli di ISEE fino a 40.000 euro. La misura è quantificata in circa 350 milioni nel 2023, 460 milioni nel 2024 e in 470 milioni dal 2025 di maggiori spese (articolo 65).

Si prevede l’incremento dal 30 all’80 per cento dell’indennità per congedo parentale nel limite massimo di un mese da usufruire entro il sesto anno di vita del figlio (articolo 66), che comporta, al netto della contribuzione figurativa, una maggiore spesa per il bilancio dello Stato di circa 100 milioni nel 2023 e 200 milioni dal 2024.

Per l’anno 2023 si prevedono risorse destinate all’acquisito di beni alimentari di prima necessità dei soggetti con un ISEE non superiore a 15.000 euro (500 milioni nel 2023) (articolo 78), si rifinanzia il fondo garanzia prima casa (430 milioni nel 2023) (articolo 18, comma 2).

 

In ambito sanitario, si sottolinea l’incremento del livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale nel prossimo triennio e il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale di 2,15 miliardi nel 2023 (dei quali 1,4 miliardi sono destinati a fronteggiare i maggiori costi del caro energia), 2,3 miliardi nel 2024 e 2,6 miliardi dal 2025) (articolo 96, comma 1). Maggiori spesa sono stanziate, per 65 milioni nel 2023, per l’acquisto di vaccini anti SARS-CoV-2 e farmaci per la cura dei pazienti con COVID-19 (articolo 96, comma 2).

 

Nel settore del pubblico impiego, si prevede l’attribuzione di un emolumento accessorio una tantum per l’anno 2023 da corrispondere per 13 mensilità al personale statale (1 miliardo) (articolo 62).

Inoltre, per incentivare il lavoro, con riferimento alle assunzioni e alle trasformazioni contrattuali effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, si stabiliscono diverse forme di decontribuzione per i giovani under 36 (articolo 57) volte a promuovere l’inserimento stabile nel mercato del lavoro dei beneficiari del reddito di cittadinanza, le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, l’occupazione giovanile e l’assunzione di donne, con una maggiore spesa, al netto degli effetti fiscali, di circa 400 milioni nel 2023, 930 milioni nel 2024 e 860 milioni nel 2025.

Il Fondo per la fruizione del reddito di cittadinanza è abrogato a partire da gennaio 2024, con un risparmio di circa 8,8 miliardi a partire dal 2024, che vengono destinati, per circa 7,1 miliardi, al Fondo per il sostegno alla povertà e all’inclusione attiva (articolo 59, comma 5).

 

In materia di investimenti, con disposizioni introdotte in Sezione I, si stanziano risorse:

§  per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, con una spesa di 1,1 miliardi nel 2023 e 500 milioni nel 2024 (articolo 79),

§  per l’avvio delle opere indifferibili, in relazione agli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici e dei materiali da costruzione (articolo 68, comma 1) per 500 milioni nel 2023, 1 miliardo nel 2024, 2 miliardi nel 2025, 3 miliardi nel 2026 e 3,5 miliardi nel 2027;

§  per l’aumento del Fondo di garanzia delle PMI, per 800 milioni nel 2023 (articolo 72).

Molti investimenti trovano finanziamento mediante interventi di Sezione II, attraverso rifinanziamenti di leggi di spesa.

In particolare, sono previste nuove risorse per il settore dell’aerospazio (2,3 miliardi nel periodo 2023-2031), per la manutenzione straordinaria della rete ferroviaria e l'alta velocità (circa 2,8 miliardi di contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato Spa nel periodo 2023-2037), per il finanziamento del trasporto rapido di massa (circa 1 miliardo nel periodo 2023-2030), per gli interventi ANAS (circa 2,2 miliardi nel periodo 2023-2034). Per il completamento dei programmi di ammodernamento e rinnovamento della difesa nazionale sono stanziate risorse pari complessivamente a circa 17,7 miliardi nel periodo 2023-2037.

Si annovera, inoltre, il rifinanziamento di circa 2,1 miliardi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell’IPCEI.

 

Riguardo alla Sezione II, essa nel suo complesso contribuisce ad una riduzione delle spese per circa -1,3 miliardi nel 2023 e nel 2024 e per circa -4 miliardi nel 2025.

Va, infatti, ricordato che nella Sezione II sono stati effettuati dai Ministeri numerosi interventi di definanziamenti e di riprogrammazione di leggi di spesa, quali interventi di spending review richiesta alle Amministrazioni centrali per il raggiungimento degli obiettivi di risparmio indicati nel DEF 2022 (articolo 153, comma 1). Una piccola parte dei risparmi è stata ottenuta dalle Amministrazioni anche con disposizioni di Sezione I (articolo 153, commi da 12 a 14).

Nel complesso, la spending review ha determinato minori stanziamenti di bilancio, in termini di saldo netto da finanziare, per complessivi 883,1 milioni di euro nel 2023, 1.319,0 milioni nel 2024, 1.480,4 milioni a partire dal 2025.

 


 

Spending review dei Ministeri sul bilancio dello Stato

(milioni di euro)

 

SNF 2023

SNF 2024

SNF 2025

Sez. I

Sez. II

Sez. I

Sez. II

Sez. I

Sez. II

Economia e finanze

29,9

401,9

30,0

615,4

30,0

781,9

Presidenza del Consiglio

19,3

-

24,0

4,9

24,0

12,2

Imprese e made in Italy

-

12,7

-

19,4

-

14,3

Lavoro e politiche sociali

-

9,8

-

15,0

-

18,8

Giustizia

11.5

42,1

17,6

66,6

13,2

86,9

Affari esteri

-

49,2

-

76,0

-

94,9

Istruzione e merito

11,6

22,4

11,6

33,6

-

49,2

Interno

-

52,8

-

85,2

-

106,5

Ambiente e sicurezza energetica

-

3,8

-

5,2

-

6,5

Infrastrutture  e trasporti

1,0

120,1

1,0

173,2

1,0

68,7

Università e ricerca

-

7,2

-

10,8

-

13,5

Difesa

-

55,6

-

85,9

-

107,3

Agricoltura, sovranità alimentare e foreste

-

7,2

-

10,1

-

12,6

Cultura

-

13,8

-

19,7

-

24,6

Salute

-

7,6

-

11,2

-

14,0

Turismo

-

3,2

-

2,5

-

-

Totale

73,4

809,7

84,2

1.234,7

68,3

1.412,1

Per una analisi dettagliata dei rifinanziamenti e definanziamenti disposti con la sezione II, nonché delle singole leggi di spesa su cui è stata attuata la spending review, si rinvia al successivo § 3.3 e all’Appendice.

La tavola che segue illustra, inoltre, le spese finali del bilancio dello Stato per il 2023, ripartite per categorie, secondo la classificazione economica, evidenziando gli effetti della manovra rispetto al dato a legislazione vigente.

Tabella 10 - Spese finali per categorie

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

CATEGORIE

2022 Assestato integrato

2023

Diff.
Bil. 2023/
Ass. 2022

BLV

Manovra
Sez I e II

Bilancio integrato

Redditi da lavoro dipendente

105.048

102.544

1.027

103.571

-1.477

Consumi intermedi

14.419

14.681

-47

14.634

215

Imposte pagate sulla produzione

5.485

5.573

0

5.573

88

Trasferimenti correnti ad AP

357.387

339.248

15.785

355.033

-2.354

Trasferimenti correnti a famiglie e ISP

11.459

10.197

13

10.210

-1.249

Trasferimenti correnti a imprese

22.435

11.081

6.070

17.151

-5.284

Trasferimenti all'estero

1.636

1.331

0

1.331

-305

Risorse proprie UE

23.170

22.565

0

22.565

-605

Interessi passivi e altri oneri finanziari

73.676

81.103

3

81.106

7.430

Rimborsi e poste correttive delle entrate

83.074

88.740

-70

88.670

5.596

Ammortamenti

1.199

-

-

-

-1.199

Altre uscite correnti

4.695

4.945

-50

4.895

200

Fondi da ripartire di parte corrente

5.679

9.114

1.195

10.309

4.630

Totale Spese Correnti

709.363

691.122

23.926

715.048

5.685

Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni

10.972

11.415

176

11.591

619

Contributi investimenti ad AP

98.661

96.873

-315

96.558

-2.103

Contributi agli investimenti ad imprese

34.480

31.070

5.911

36.981

2.501

Contributi investimenti a famiglie e ISP

673

107

430

537

-136

Contributi agli investimenti a estero

564

446

0

446

-118

Altri trasferimenti in conto capi tale

4.625

3.047

579

3.626

-999

Fondi da ripartire in conto capitale

2.420

2.956

995

3.951

1.531

Acquisizioni di attività finanziarie

11.624

3.955

110

4.065

-7.559

Totale spese Conto Capitale

164.018

149.869

7.886

157.755

-6.263

Totale Spese Finali

873.382

840.990

31.813

872.803

-579

Fonte: rielaborazione su dati ddl di bilancio 2023-2025 (A.C. 643) – Tomo I, pag. 49 e 54. Tomo II, pag. 269.

Rispetto all’assestamento 2022, come integrato degli effetti dei decreti legge approvati successivamente, nella tabella si evidenzia il profilo in aumento della spesa per interessi passivi (da 73,7 a oltre 81 miliardi nel 2023.

Guardando alla manovra, si segnala l’aumento dei trasferimenti correnti ad Amministrazioni pubbliche (+15,8 miliardi) ed alle imprese (+6 miliardi). Anche nell’ambito delle spese in conto capitale, crescono i contributi agli investimenti alle imprese, che passano da 31 a circa 37 miliardi nel 2023.

3.3. Analisi delle variazioni di leggi spesa effettuate con la Sezione II

Con la manovra effettuata in Sezione II sono stati operati, complessivamente:

§  rifinanziamenti di leggi di spesa per 1.975,1 milioni nel 2023, 2.652,7 milioni nel 2024 e 3.065,7 milioni nel 2025;

§  definanziamenti per 2.658 milioni per il 2023, 2.369,4 milioni per il 2024 e per 4.442,5 milioni per il 2025;

§  riprogrammazioni di autorizzazioni pluriennali di spesa che determinano una riduzione di 600 milioni nel 2023, un incremento di 1.031,4 milioni nel 2024 e una riduzione di 2.674,7 milioni nel 2025.

Tra i definanziamenti rientrano i tagli di spesa di spending review.

Come esposto nel Prospetto riepilogativo degli effetti finanziari, l’impatto delle variazioni apportate con la Sezione II determina minori spese per circa 1.282,9 milioni nel 2023,  maggiori spese per 1.314,7 milioni nel 2024 e minori spese per 4.051,5 milioni nel 2025.

Nelle tavole che seguono, le leggi di spesa oggetto di variazione sono riportate suddivise per Ministero (cfr. gli Allegati contenuti nel deliberativo di ciascuno stato di previsione, A.C. 643 - Tomo III).

Nelle tavole sono altresì riportati i rifinanziamenti e i definanziamenti disposti ai sensi del D.L. n. 176 (Aiuti-quater), i cui effetti sono considerati nella manovra complessiva di finanza pubblica 2023-2025 e contabilizzati in bilancio mediante variazioni di Sezione II.

Evidenza a parte è data, invece, ai definanziamenti operati ai sensi della spending review, si veda la successiva Appendice.

 

N.B. Per ciascuna legge, sono indicate le risorse disponibili a legislazione vigente (LV) e l’intervento di rifinanziamento (Rif.), definanziamento (Def.) o riprogrammazione (Ripr) disposto dal ddl di bilancio, con l’anno di scadenza della variazione.

Gli importi esposti in Tabella per gli anni successivi al triennio di previsione sono calcolati sul un periodo temporale massimo di 10 anni. Per i rifinanziamenti permanenti è riportata la quota annuale. Il simbolo (*) individua le leggi di spesa permanente.

Ministero dell’economia e delle finanze

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2023

2024

2025

2026 e seguenti

LB n. 145/ 2018 art. 1 c. 645 - “Assegno Giulio Onesti per sportivi in disagio economico” (Cap-pg: 1899/1) (Variazione Permanente)

LV

0,4

0,4

0,4

0,4

Rif.

0,3

0,3

0,3

0,3

L n. 145 del 2016 art. 4 c. 1 - Fondo per il finanziamento delle missioni internazionali - (Cap-pg: 3006/1)

LV

1.357,1

300,0

-

-

Rif.

200,0

-

-

-

DL n. 78 del 2009 art. 22 c. 6 - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - (Cap-pg: 2705/1) a decorrere dal 2023

LV

45,5

45,5

45,5

45,5

Rif.

1,0

2,0

3,0

36,0

LS. n. 208 del 2015 art. 1 c. 813 - Fondo per il recepimento della normativa europea" -  (Cap-pg: 2815/1) a decorrere dal 2023

LV

75,4

80,4

85,4

830,7

Rif.

80,0

100,0

100,0

1.200,0

LS. n. 208/2015 art. 1 c. 813 - Fondo recepimento normativa europea – Sentenze di condanna Corte di giustizia della UE (Cap-pg: 2816/1)

LV

161,0

-

-

-

Rif.

0

100,0

100,0

-

D.Lgs.n. 300 del 1999 art. 2 – Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri (Cap-pg: 7852/5) - (Scad. Variazione 2035)

LV

44,2

44,2

44,2

44,2

Rif.

15,0

15,0

15,0

180,0

LB n. 23472021 art. 1 c. 476 - Ammodernamento parco infrastrutturale Guardia di finanza - (Cap-pg: 7844/1) - (Scad. Variazione 2036)

LV

20,0

10,0

10,0

100,0

Rif.

3,0

2,5

11,0

75,0

LB n. 234 del 2021 art. 1 c. 476 - Ammodernamento parco infrastrutturale Guardia di finanza - (Cap-pg: 7845/1) - (Scad. Variazione 2036)

LV

20,0

10,0

10,0

100,0

Rif.

3,0

2,5

11,0

75,0

LS n. 147 del 2013, art. 1, co. 109 Contributo ammodernamento Guardia di finanza - (Cap-pg: 7851/1) - (Scad. Variazione 2036)

LV

65,9

81,1

56,0

265,6

Rif.

34,0

45,0

48,0

610,0

DLG n. 300/1999, art. 70, c. 2, p. A - Finanziamento Agenzia del demanio (Cap-pg: 3901/1 - 3901/2 - 3920/2) - (Variazione Permanente)

LV

155,7

155,7

155,7

155,7

Rif.

10,0

10,0

10,0

10,0

LB n. 145 del 2018 art. 1 c. 95 p. D/bis – Ricerca aerospaziale – (Cap-pg: 7477/1) Fino al 2031

LV

142,0

130,0

122,0

835,0

Rif.

100,0

200,0

200,0

1.800,0

DL n. 181/2006 art. 1, c. 19, p. A - Somme alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche dello sport (cap-pg. 2111/1)

LV

-

-

-

-

Rif.

2,0

-

-

-

L n. 230 del 1998 art. 19 c. 4 – Servizio civile nazionale – (Cap-pg: 2185/1) - (Variazione Permanente)

LV

97,6

97,6

97,6

97,6

Rif.

39,0

39,0

39,0

39,0

LS n. 228 del 2012 art. 1 c. 170  - Banche e fondi internazionali - (Cap-pg: 7175/1-3) – fino al 2032

LV

422,0

350,0

352,0

1.574,0

Rif.

110,2

60,2

90,2

1.092,0

DL n. 282 del 2004 art. 10 c. 5 "Fondo interventi strutturali politica

Economica- FISPE" - (Cap-pg: 3075/1) - (Variazione Permanente)

LV

299,6

34,0

133,6

782,7

Rif.

1,6

50,0

100,0

1.547,8

DLG n. 56 del 2000 art. 1 Spesa sanitaria - (Cap-pg: 2862/1)

LV

65.145

66.594

65.806

680.169

Rif.

-

1,3

4,1

-

L. 266/2005, art. 1, co.86: Contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato Spa (cap. 7122/2) (cfr defin. e riprogr) (variaizone fino al 2037)

LV

2.252,4

307,3

2.184,8

13.133,6

Rif.

-

200,0

200,0

2.400,0

DL n. 176 del 2022, art. 8, c. 1 - Credito di imposta adeguamento tecnico registratori telematici - (Cap-pg: 7791/1)

LV

-

-

-

-

Rif.

80,0

-

-

-

DL n. 176 del 2022, art. 9, c. 3  - Contributo ai condomini e persone fisiche per interventi di efficientamento energetico (Cap-pg: 3859/1)

LV

-

-

-

-

Rif.

20,0

-

-

-

DL n. 176 del 2022, art. 15, c. 4  - Fondo attuazione manovra 2023-2025 - (Cap-pg: 3074/1) - (Scad. Variazione 2033)

LV

-2.627,7

-453,1

-324,5

-779,5

Rif.

4.127,7

453,1

324,5

779,5

DEFINANZIAMENTI

 

 

 

 

 

L. 266/2005, art. 1, co. 86: Contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato Spa (cap. 7122/2) (cfr riprogrammazione e rifinanziamento). Riduzione compensativa ex art. 14, co. 1, DL n. 176/2022

LV

2.252,4

307,3

2.184,8

13.133,6

Def.

-1.080,0

-

-

-

L. n. 148/2018, Somme alla Corte dei conti (controllo finanziamento investimenti infrastrutturale edilizia pubblica (Cap-pg: 7270/1)

LV

24,0

33,0

25,0

183,0

Def.

-19,0

-28,0

-20,0

0

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 177 – Fondo sviluppo e coesione (FSC) Ciclo di programmazione 2021-2027 - (Cap-pg: 8000/11)

LV

5.188,5

9.083,5

12.235,5

45.437,5

Def.

-600,0

-1.000,0

-1.400,0

-

DL n. 59 del 2016, art. 11 - Minore IRAP per deducibilità canone DTA (imposte differite attive) - (Cap-pg: 3887/1) - (Scad. Variazione 2027)

LV

807,9

1.501,4

1.500,9

3.001,6

Def.

-

-

-300,0

-2.000,0

L. n. 413/1991, art. 78 -Rimborsi IVA – Variazione compensativa (Cap-pg: 3814/1)

LV

33.237,0

33.237,0

33.237,0

345.470,0

Def.

-35,0

-35,0

-35,0

-13.960,0

L n. 825 del 1971 - Delega legislativa al Governo della Repubblica per la riforma tributaria - (Cap-pg: 3811/1) - (Variazione Permanente)

LV

4.221,0

5.221,0

5.121,0

48.710,0

Def.

-

-

-1.200,0

-20.000,0

RIPROGRAMMAZIONI

 

 

 

 

 

L. 266/2005, art. 1, co. 86: Contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato Spa (cap. 7122/2) (cfr rifinanziamento e definanziamento)

LV

2.252,4

307,3

2.184,8

13.133,6

Ripr.

-

200,0

-200,0

-

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 177 – Fondo sviluppo e coesione (FSC) Ciclo di programmazione 2021-2027 - (Cap-pg: 8000/11)

LV

5.188,5

9.083,5

12.235,5

45.437,5

Ripr.

-

550,0

-550,0

--

L. n. 183 del 1987 - "Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie - (Cap-pg: 7493/1) (al 2027)

LV

3.454,3

3.078,3

3.178,3

17.210,6

Ripr.

-

-

-2.000,0

2.000,0

DL n. 59 del 2021, art. 4, c. 1 – FS AV Vicenza Padova- attraversamento Vicenza - (cap-pg: 7122/7)

LV

-

150,0

200,0

455,0

Ripr.

-

50,0

-50,0

-

DL n. 59 del 2021, art. 4, c. 1 – FS AV Salerno-Reggio Calabria - (cap-pg: 7122/13)

LV

300,0

250,0

740,0

8.052,0

Ripr.

-

100,0

-100,0

-

LB n. 234 del 2021 art. 1, co. 396 – Contratto di programma con RFI- parte servizi- (Cap-pg: 7122/5)

LV

1.000,0

1.000,0

1.000,0

1.600,0

Ripr.

-

100,0

-100,0

-

L. n. 448/1998, art. 50, c. 1, p. C, - Edilizia sanitaria pubblica - (Cap-pg: 7464/1)

LV

1.505,0

1.55,0

1.115,0

7.710,0

Ripr.

-600,0

-

600,0

-

LB n. 232/ 2016 art. 1 c. 140 p. E/primum - Somma Agenzia del demanio interventi connessi al finanziamento degli investimenti e allo sviluppo infrastrutturale- (Cap-pg: 7759/2)

LV

112,1

116,0

146,6

1.056,5

Ripr.

-

-

-50,0

50,0

DL n. 59 del 2021 art. 1 c. 2 p. A/bis "PCM piattaforma notifiche digitali" - (Cap-pg: 7485/1)

LV

26,8

29,2

94,7

51,8

Ripr.

-

31,4

-24,7

-6,8

 

Per quanto riguarda i definanziamenti del Ministero dell’economia, si segnala quello relativo alle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 con un definanziamento di 600 milioni nel 2023, di 1 miliardo nel 2024 e di 1,4 miliardi nel 2025, al quale si associa una riprogrammazione di 550 milioni di risorse del 2025 che vengono anticipate al 2024.

Relativamente alle spese di investimento di Ferrovie dello Stato Spa il Ministero dispone un definanziamento di 1.080 milioni nel 2023 a compensazione dell’anticipazione di risorse per pari importo disposto dall’art. 14, co. 1, del D.L. n. 176/2022 (Aiuti-quater), un rifinanziamento di 200 milioni annui dal 2024 fino al 2037nonché una riprogrammazione di risorse con un anticipo di risorse per 200 milioni dal 2025 al 2024.

 

Ministero delle imprese e del made in Italy

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2023

2024

2025

2026 e seguenti

LB n. 145 del 2018 art. 1 c. 203 - Erogazione contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell'IPCEI" - (Cap-pg: 7348/1)

LV

883,4

266,4

33,0

165,0

Rif.

200,0

200,0

200,0

1.500,0

L n. 140 del 1999 art. 3 - Studi e ricerche per la politica industriale (Cap-pg: 2234/1) - (Scad. Variazione 2025)

LV

0,1

0,1

0,1

0,8

Rif.

0,2

0,2

0,2

-

L n. 266 del 1997 art. 4 c. 3 - Programmi tecnologici per la difesa aerea nazionale - (Cap-pg: 7421/3) - (Scad. Variazione 2037)

LV

450,0

185,0

335,0

700,0

Rif.

20,0

20,0

20,0

490,0

DL n. 34/ 2020 art. 39 c. 1 - Nucleo dei consulenti ed esperti in materia di politica industriale - (Cap-pg: 2234/2) - (Scad. Variazione 2025)

LV

0

0

0

0

Rif.

0,3

0,3

0,3

-

DL n. 34/2020 art. 39 c. 4 - Consulenti ed esperti monitoraggio politiche volte a contrastare il declino dell'apparato produttivo - (Cap-pg: 2246/2) - (Scad. Variazione 2025)

LV

0

0

0

0

Rif.

0,6

0,6

0,6

-

DL n. 321 del 1996 art. 5 c. 2 p. C - Sviluppo tecnologico nel settore aeronautico - (Cap-pg: 7420/2) - (Scad. Variazione 2037)

LV

25,0

10,0

20,0

185,0

Rif.

10,0

10,0

10,0

50,0

LB n. 145/2018 art. 1 c. 241 - Spese attività di monitoraggio, controllo e valutazione sui progetti (Cap-pg: 2270/1) - (Scad. Variazione 2037)

LV

0,2

0,2

0,2

1,5

Rif.

-

0,3

0,3

3,3

LS n. 147 del 2013 art. 1 c. 37 - Contributi ventennali settore marittimo - difesa nazionale - (Cap-pg: 7419/7) - (Scad. Variazione 2036)

LV

25,0

25,0

50,0

545,0

Rif.

-

-

-

560,0

R.D. n. 2011/1934, art. 41 - Restituzione somme indebitamente versate in entrata –(Cap-pg: 1228/1) - (Scad. Variazione 2025)

LV

0

0

0

0

Rif.

35,0

35,0

35,0

-

DEFINANZIAMENTI

 

 

 

 

 

LB n. 178/2020 art. 1 c. 1144 - Somme a enti, istituti, associazioni per promuovere la rete degli esercizi della ristorazione italiana nel mondo - (Cap-pg: 2515/3) - (Scad. Variazione 2023)

LV

1,0

0

0

0

Def.

-1,0

-

-

-

 

Ministero della giustizia

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2023

2024

2025

2026 e seguenti

LB n. 160/2019 art. 1 c. 14 p. Q/quinquies - Sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico, anche mediante il rinnovo del parco tecnologico - (Cap-pg: 7300/17) - (Scad. Variazione 2029)

LV

6,5

2,7

5,5

13,6

Rif.

6,0

10,0

10,0

57,0

 

Ministero dell’istruzione e del merito

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2023

2024

2025

2026 e seguenti

DL n. 42 del 2016 art. 1/quinquies c. 1 - Contributo alle scuole paritarie per alunni con disabilità frequentanti" (*) - (Cap-pg: 1477/2) - (Variazione Permanente)

LV

102,2

32,2

32,2

32,2

Rif.

-

70,0

70,0

70,0

LB n. 234/2021 art. 1 c. 328 - Contributo alle scuole dell'infanzia paritarie" (*) - (Cap-pg: 1477/9) - (Variazione Permanente)

LV

-

-

-

-

Rif.

20,0

40,0

40,0

40,0

DLG n. 59 del 2017 art. 19 c. 1 - Oneri di organizzazione dei concorsi - (Cap-pg: 2309/4) - (Scad. Variazione 2025)

LV

0

0

0

0

Rif.

-

10,0

10,0

-

DL n. 179/2012 art. 11 c. 4/sexies - Fondo unico per l'edilizia scolastica - (Cap-pg: 8105/1) - (Scad. Variazione 2028)

LV

171,0

160,0

190,0

2.920,0

Rif.

-

50,0

80,0

250,0

LB n. 234/2021 art. 1 c. 671 - Fondo permanente per il contrasto del fenomeno del cyberbullismo (Cap-pg: 1361/1) - (Scad. Variazione 2025)

LV

-

-

-

-

Rif.

2,0

2,0

2,0

-

DEFINANZIAMENTI

 

 

 

 

 

L n. 440 del 1997 art. 4/nongenti nonaginta novem - Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa. Istruzione del primo ciclo (Cap-pg: 1195/1 - 1204/1) - (Scad. Variazione 2025)

LV

12,2

17,9

17,9

177,9

Def.

-1,4

-1,5

-1,0

-

LF n. 296/2006 art. 1 c. 601 p. B fondo funzionamento delle istituzioni scolastiche. Istruzione del primo ciclo (*) - (Cap-pg: 1196/1)

LV

50,8

50,8

50,8

50,8

Def.

-1,0

-1,2

-

-

L n. 440 del 1997 art. 4/nongenti nonaginta novem - Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa. Istruzione del secondo ciclo - (Cap-pg: 1194/1) - (Scad. Variazione 2025)

LV

7,5

9,8

9,8

96,5

Def.

-1,8

-1,9

-1,0

-

 


 

Ministero dell’interno

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2023

2024

2025

2026 e seguenti

DL n. 115 del 2022 art. 12 c. 1 - Welfare aziendale- (Cap-pg: 1322/1) - (Scad. Variazione 2023)

LV

2,5

-

-

-

Rif.

7,0

-

-

-

DEFINANZIAMENTI

 

 

 

 

 

LB n. 145/2018 art. 1 c. 9 p. 1 - Estensione regime dei minimi ai soggetti con ricavi fino a 65.000 euro con l'aliquota del 15% - addizionale comunale (*) - (Cap-pg: 1322/1) - (Scad. Variazione 2024)

LV

35,8

22,0

35,8

35,8

Def.

-

-1,6

-

-

LB n. 232 del 2016 art. 1 c. 140 p. B/quinquies - Ripartizione del fondo investimenti di cui all'articolo 1, comma 140 della legge n. 232 del 2016 - (Cap-pg: 7461/1) - (Scad. Variazione 2027)

LV

177,1

100,0

40,0

130,0

Def.

-5,0

-26,7

-20,4

-31,1

LB n. 145 del 2018 art. 1 c. 95 p. H/octies - Digitalizzazione delle amministrazioni statali - (Cap-pg: 7509/1) - (Scad. Variazione 2026)

LV

46,5

30,4

23,4

409,8

Def.

-28,3

-

-20,0

-35,0

LB n. 205/2017 art. 1 c. 1072 p. M/octies - infrastrutture e mezzi per ordine pubblico, sicurezza e soccorso (Cap-pg: 7457/6) - (Scad. Variazione 2026)

LV

20,0

20,0

10,0

145,0

Def.

-

-20,0

10,0

-15,0

DLG n. 25 del 2008 art. 4/bis c. 3  Commissioni territoriali (*) - (Cap-pg: 2255/1) - (Variazione Permanente)

LV

6,3

6,3

6,3

6,3

Def.

-0,7

-0,7

-0,7

-0,7

LF n. 296/2006 art. 1 c. 1262 - Fondo esigenze interventi in materia di immigrazione e asilo (*) - (Cap-pg: 2390/1) - (Variazione Permanente)

LV

1,3

1,3

1,3

1,3

Def.

-0,5

-0,5

-1,0

-1,0

LS n. 190 del 2014 art. 1 c. 181 - Fondo minori non accompagnati (*) - (Cap-pg: 2353/1) - (Variazione Permanente)

LV

116,3

164,6

164,6

164,6

Def.

-

-11,0

-44,3

-44,3

DLG n. 300 del 1999 art. 14 c. 2 - Riordino dell'organizzazione del Governo (*) - (Cap-pg: 2950/1) - (Variazione Permanente)

LV

6,3

4,7

4,7

4,7

Def.

-

-1,5

-1,5

-1,5

LF n. 289 del 2002 art. 23 c. 1 - Fondo da ripartire per spese concernenti i consumi intermedi - (Cap-pg: 3000/1) - (Variazione Permanente)

LV

24,4

21,2

22,3

263,5

Def.

-8,6

-20,0

-21,0

-210,0

 

Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2023

2024

2025

2026 e seguenti

DL n. 17/2022 art. 4 c. 1 - Credito d'imposta per imprese energivore - (Cap-pg: 2036/2) - (Scad. Variazione 2023)

LV

250,9

-

-

-

Rif.

78,3

-

-

-

DL n. 17/2022 art. 5 c. 1 - Credito d'imposta per imprese a forte consumo di gas naturale (Cap-pg: 7662/1) - (Scad. Variazione 2023)

LV

277,9

-

-

-

Rif.

90,3

-

-

-

DL n. 21/2022 art. 3 c. 1 - Credito d'imposta, per  imprese per l'acquisto di energia elettrica (Cap-pg: 2036/3) - (Scad. Variazione 2023)

LV

334,3

-

-

-

Rif.

104,4

-

-

-

DL n. 21/ 2022 art. 4 c. 1 - Credito d'imposta, per imprese per l'acquisto di gas naturale - (Cap-pg: 7662/2) - (Scad. Variazione 2023)

LV

136,8

-

-

-

Rif.

44,5

-

-

-

DEFINANZIAMENTI

 

 

 

 

 

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 755 - Centro nazionale di accoglienza degli animali confiscati (*) - (Cap-pg: 1391/1) - (Variazione Permanente)

LV

3,0

3,0

3,0

3,0

Def.

-3,0

-3,0

-3,0

-3,0

 


 

Ministero delle infrastrutture e i trasporti

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2023

2024

2025

2026 e seguenti

LB n. 234 del 2021 art. 1 c. 397 - Contratto di programma ANAS 2021- 2025 - (Cap-pg: 7002/55) - (Scad. Variazione 2034)

LV

100,0

100,0

250,0

3.700,0

Rif.

100,0

150,0

200,0

1.800,0

LB n. 160 del 2019 art. 1 c. 14 p. F/decies - Edilizia pubblica compresa quella scolastica e sanitaria - (Cap-pg: 7340/4) - (Scad. Variazione 2025)

LV

5,0

5,0

5,0

-

Rif.

10,0

10,0

15,0

-

DL n. 68 del 2022 art. 10 c. 5/septies - Somme a favore della rete ferroviaria italiana per riqualificazione e rigenerazione urbana per Genova - (Cap-pg: 7518/2) - (Scad. Variazione 2029)

LV

3,0

3,0

10,0

70,0

Rif.

20,0

20,0

20,0

50,0

LS n. 228 del 2012 art. 1 c. 208 - Nuova linea ferroviaria Torino-Lione - (Cap-pg: 7532/1) - (Scad. Variazione 2029)

LV

462,5

412,5

242,2

1.032,8

Rif.

-

91,0

120,0

1.020,0

LS n. 190 del 2014 art. 1 c. 239 - Potenziamento trasporto marittimo Stretto di Messina - (Cap-pg: 7255/1) - (Scad. Variazione 2026)

LV

7,5

7,5

7,5

7,5

Rif.

2,5

2,5

2,5

2,5

LF n. 296 del 2006 art. 1 c. 1016  - Trasporto rapido di massa - (Cap-pg: 7400/1) - (Scad. Variazione 2030)

LV

79,7

85,7

151,9

924,7

Rif.

50,0

100,0

100,0

800,0

DL n. 68 del 2022 art. 3 c. 1 - Fondo per ristrutturazione e costruzione di nuove sedi ed infrastrutture della Capitaneria di Porto - (Cap-pg: 7172/1) - (Variazione Permanente)

LV

0,5

6,4

6,4

46,0

Rif.

-

1,0

3,0

30,0

LF n. 296 del 2006 art. 1 c. 1039 - Potenziamento componenti aereonavali Capitanerie di Porto - (Cap-pg: 7842/1) - (Scad. Variazione 2039)

LV

31,0

39,0

49,0

271,0

Rif.

-

-

26,0

250,0

DEFINANZIAMENTI

 

 

 

 

 

DL n. 109 del 2018 art. 1 c. 6 - Spese per la ricostruzione delle infrastrutture, in ripristino del sistema viario e attività connesse - (Cap-pg: 7650/1) - (Scad. Variazione 2029)

LV

30,0

30,0

20,0

50,0

Def.

-20,0

-20,0

-20,0

-50,0

DLG n. 50 del 2016 art. 202 c. 1 - Progettazione infrastrutture sviluppo Paese - (Cap-pg: 7008/4) - (Scad. Variazione 2023)

LV

10,0

-

-

-

Def.

-10,0

-

-

-

RIPROGRAMMAZIONI

 

 

 

 

 

LB n. 232 del 2016 art. 1 c. 140 p. A/primum "Ripartizione del fondo investimenti di cui all'articolo 1, comma 140 della legge n.232 del 2016 - (Cap-pg: 7002/33) - (Scad. Variazione 2027)

LV

590,7

791,9

962,6

2.052,3

Ripr.

-

-

-200,0

200,0

 

Ministero dell’università e della ricerca

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2023

2024

2025

2026 e seguenti

L n. 338 del 2000 art. 1 c. 1 - Interventi per alloggi e residenze per studenti universitari (Cap-pg: 7273/1) - (Scad. Variazione 2026)

LV

18,1

18,1

18,1

180,1

Rif.

50,0

100,0

100,0

50,0

L n. 508 del 1999 - Riforma Accademie di belle arti, Accademia nazionale di danza, Accademia nazionale di arte drammatica, Istituti superiori per le industrie artistiche, Conservatori di musica, Istituti musicali pareggiati e Centro sperimentale di cinematografia (*) - (Cap-pg: 1673/5) - (Variazione Permanente)

LV

30,2

30,2

30,2

30,2

Rif.

4,0

3,0

3,0

3,0

 


 

Ministero della difesa

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2023

2024

2025

2026 e seguenti

DLG n. 66 del 2010 art. 608 - Spese di investimento del Ministero della difesa - Acquisto mezzi e spese per Giubileo  (Cap-pg: 7763/1)

LV

57,4

67,8

80,0

80,0

Rif.

15,0

15,0

15,0

-

DLG n. 66 del 2010 art. 608 - - Spese di investimento del Ministero della difesa - (Cap-pg: 7120/2 - 7140/1) - (Scad. Variazione 2037)

LV

1.719,4

1.674,4

1.521,8

19.179,7

Rif.

800,0

850,0

1.000,0

10.300,0

DEFINANZIAMENTI

 

 

 

 

 

DL n. 176 del 2022 (Aiuti-quater), art. 14, co. 2  Anticipazione di 45 mln nel 2022 per il completamento dei programmi di ammodernamento e rinnovamento destinati alla difesa nazionale - (Cap-pg: 7120/2 - 7140/1) - (Scad. Variazione 2037)

LV

1.719,4

1.674,4

1.521,8

19.179,7

Def.

-45,0

-

-

-

 

Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2023

2024

2025

2026 e seguenti

DL n. 27/ 2019 art. 1 c. 1 - Fondo per la competitività del settore lattiero - caseario del comparto del latte ovino -(Cap-pg: 7826/1)

LV

2,0

4,0

4,0

-

Rif.

4,0

2,0

2,0

-

DL n. 27/2019 art. 11/bis c. 1 - Fondo nazionale per la suinicoltura - (Cap-pg: 7827/1) -

LV

-

-

-

-

Rif.

4,0

2,0

2,0

-

DL n. 113/2016 art. 23/bis c. 1 - Disposizioni enti territoriali - Miglioramento qualità prodotti cerearicoli (Cap-pg: 7825/1)

LV

14,0

12,0

10,0

10,0

Rif.

2,0

1,0

1,0

-

 

Ministero della cultura

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2023

2024

2025

2026 e seguenti

L n. 92 del 2004 art. 2 c. 1 - Contributo all'Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata (IRCI) - (Cap-pg: 5132/1) - (Scad. Variazione 2050)

LV

-

-

-

-

Rif.

0,3

0,3

0,3

0,3

DL n. 34/2011 art. 1 c. 1 p. B - Manutenzione e conservazione dei beni culturali (Cap-pg: 7433/2-7435/1) - (Scad. Variazione 2039)

LV

17,4

17,4

17,4

147,1

Rif.

20,0

30,0

50,0

940,0

 

Ministero del turismo

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

 

2023

2024

2025

2026 e seguenti

LB n. 234 del 2021 art. 1 c. 366  -Fondo unico per il turismo - (Cap-pg: 2025/1)

LV

137,0

43,6

0

0

Rif.

39,0

-

-

-

3.4. Analisi delle spese complessive del bilancio dello Stato per Missioni

Nella tabella che segue sono riportano le variazioni determinate dalla manovra sugli stanziamenti delle singole Missioni di spesa

La tabella mostra l’ammontare delle risorse delle missioni del bilancio per il 2023, sia a legislazione vigente (BLV) che a bilancio integrato (A.C. 643), a raffronto con gli stanziamenti previsti nel bilancio assestato 2022 integrato con le variazioni apportate dai successivi decreti.

Tabella 11 - Spesa per missioni, confronto tra bilancio a legislazione vigente (BLV) e bilancio integrato 2023 (A.C. 643) e assestamento 2022 con ulteriori variazioni

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

Missioni

2022

2023

Differenza
BLV 2023 /
Ass. 2022

Assestato
integrato

BLV

Manovra

Bilancio
integrato

Var assoluta

%

1. Organi costituzionali a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri

3.315

3.076

-4

3.072

-243

-7,3

2. Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio

784

871

-

871

87

11,1

3. Relazioni finanziarie autonomie territoriali

143.419

140.422

2.870

143.292

-127

-0,1

4. L'Italia in Europa e nel mondo

89.003

90.506

671

91.177

2.174

2,4

5. Difesa e sicurezza del territorio

27.011

26.551

962

27.513

502

1,9

6. Giustizia

10.806

11.271

59

11.330

524

4,8

7. Ordine pubblico e sicurezza

12.810

13.223

78

13.301

491

3,8

8. Soccorso civile

7.337

4.546

467

5.013

-2.324

-31,7

9. Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

2.221

1.728

603

2.331

110

5,0

10. Energia e diversificazione delle fonti energetiche

30.584

1.562

19.014

20.576

-10.008

-32,7

11. Competitività e sviluppo delle imprese

31.225

33.000

996

33.996

2.771

8,9

12. Regolazione dei mercati

56

58

35

93

37

66,1

13. Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto

16.819

17.227

-697

16.530

-289

-1,7

14. Infrastrutture pubbliche e logistica

8.721

7.368

828

8.196

-525

-6,0

15. Comunicazioni

1.418

1.079

-

1.079

-339

-23,9

16. Commercio internazionale ed internazionalizz. sistema produttivo

745

530

-

530

-215

-28,9

17. Ricerca e innovazione

4.894

4.812

97

4.909

15

0,3

18. Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

4.308

4.278

30

4.308

-

0,0

19. Casa e assetto urbanistico

1.520

616

437

1.053

-467

-30,7

20. Tutela della salute

2.212

2.160

642

2.802

590

26,7

21. Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici

3.803

3.588

27

3.615

-188

-4,9

22. Istruzione scolastica

52.614

51.724

137

51.861

-753

-1,4

23. Istruzione universitaria e formazione post-universitaria

10.487

10.910

53

10.963

476

4,5

24. Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

55.784

61.143

-260

60.883

5.099

9,1

25. Politiche previdenziali

111.923

109.726

3.136

112.862

939

0,8

26. Politiche per il lavoro

23.629

18.501

264

18.765

-4.864

-20,6

27. Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti

3.325

3.139

18

3.157

-168

-5,1

28. Sviluppo e riequilibrio territoriale

14.381

11.960

-600

11.360

-3.021

-21,0

29. Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela finanza pubblica

108.923

107.672

-18

107.654

-1.269

-1,2

30. Giovani e sport

1.345

843

79

922

-423

-31,4

31. Turismo

412

313

89

402

-10

-2,4

32. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

3.961

4.228

-100

4.128

167

4,2

33. Fondi da ripartire

15.134

18.035

1.916

19.951

4.817

31,8

34. Debito pubblico

337.851

385.143

-17

385.126

47.275

14,0

Totale spesa complessiva

1.142.785

1.151.810

31.813

1.183.623

40.838

3,6

Totale spesa al netto debito pubblico

804.934

766.667

31.830

798.497,0

 

 

Fonte: ddl di bilancio 2023-2025 (A.C. 643) – Tomo I, pag. 56 e seg. e Tomo II, Quadri riassuntivi c) - Bilancio per Azione

Il grafico che segue mostra l’incidenza percentuale degli stanziamenti per missione al netto della missione Debito pubblico del disegno di legge di bilancio integrato per il 2023. Tale missione incide sulle spese complessive del bilancio dello Stato per oltre il 32,5% (lo scorso anno rappresentava il 31,4%).

Nel grafico si evince come oltre l’80% della spesa complessiva dello Stato, calcolata al netto della missione “debito pubblico”, è allocata su 9 missioni.

Figura 1 - Incidenza percentuale degli stanziamenti per Missione – anno 2023

* Non è stata considerata la Missione "34. Debito pubblico".

Fonte: ddl di bilancio 2023-2025– Tomo I.


 

Appendice

Nella Sezione II sono stati effettuati dai Ministeri numerosi interventi di definanziamenti e di riprogrammazione di leggi di spesa, quali interventi di spending review richiesta alle Amministrazioni centrali per il raggiungimento degli obiettivi di risparmio indicati nel DEF 2022 (articolo 153, comma 1). Una piccola parte dei risparmi è stata ottenuta dalle Amministrazioni con disposizioni di Sezione I (articolo 153, commi da 12 a 14).

Nel complesso, la spending review ha determinato minori stanziamenti di bilancio, in termini di saldo netto da finanziare, per complessivi 883,1 milioni di euro nel 2023, 1.319,0 milioni nel 2024, 1.480,4 milioni a partire dal 2025, di cui 809,7 milioni nel 2023, 1.234,8 milioni nel 2024 e 1.412,1 milioni per il 2025 realizzati attraverso i definanziamenti di leggi di spesa di Sezione II.

Le singole autorizzazioni di spesa su cui è stata effettuata la spending review sono riportate nella tabella che segue, ripartite per Ministero.

Definanziamenti da spending review in Sezione II

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

 

2023

2024

2025

2026 e seguenti

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

 

 

 

 

LB n. 234 del 2021 art. 1 c. 593 "fondo montagna" - (Cap-pg: 2068/1) - (Variazione Permanente)

LV

209,5

209,5

214,5

2.140,1

Def.

-

-3,5

-7,6

-75,9

DLG n. 56 del 2000 art. 1 Spesa sanitaria - (Cap-pg: 2862/1)

LV

65.145

66.594

65.806

680.169

Def.

-9,2

-

-

-

L n. 831/ 1986 art. 9 c. 4 "Fondo a disposizione" Cap-pg: 4272/1 - 4277/1)

LV

1,8

1,8

1,8

1,8

Def.

-1,8

-

-

-

DL n. 34 del 2020 art. 119 c. 1 - Crediti imposta eco bonus sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici" - (Cap-pg: 7780/1) - (Scad. Variazione 2029)

LV

1.828,7

1.832,7

2.166,7

1.949,3

Def.

-275,1

-361,3

-347,3

-388,1

LF n. 488 del 1999 art. 6 c. 14 "Fondo per la capitalizzazione delle imprese" - (Cap-pg: 3820/1) -

LV

294,2

518,9

518,9

518,9

Def.

-134,6

 

 

 

DL n. 223 del 2006 art. 19 c. 3 "Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunita'" - (Cap-pg: 2108/1) - (Variazione Permanente)

LV

29,0

29,0

29,0

29,0

Def.

-0,8

-2,0

-2,0

-

LS n. 208 del 2015 art. 1 c. 411 "Fondo Adozioni " - (Cap-pg: 2134/1) - (Scad. Variazione 2040)

LV

23,8

23,8

23,8

23,8

Def.

-

-0,7

-2,7

-2,7

L n. 831 del 1986 art. 9 c. 4 "fondo a disposizione" (*) - (Cap-pg: 4261/1) - (Variazione Permanente)

LV

3,1

3,1

3,1

3,1

Def.

-3,1

-

-1,4

-1,4

DL n. 269 del 2003 art. 29 "fondo canoni di locazione"- (Cap-pg: 4231/1) - (Scad. Variazione 2043)

LV

34,9

35,3

35,3

35,3

Def.

-

-11,8

-13,3

-13,3

DLG n. 112/1999 art. 26 Somma da versare all'entrata del bilancio dello Stato per la quota di utili spettanti agli enti organizzatori delle manifestazioni abbinate alle lotterie differite - (Cap-pg: 3824/1) - (Variazione Permanente)

LV

400,0

400,0

400,0

400,0

Def.

-100,0

-146,0

-167,9

-167,9

DL n. 95 del 2012 art. 23/quater "accorpamento agenzie fiscali E AAMS" - (Cap-pg: 3920/4) - (Variazione Permanente)

LV

89,1

89,1

89,1

899,3

Def.

-2,1

-2,5

-2,5

-2,5

DLG n. 112 del 1999 art. 17 c. 6 "remunerazione del servizio di riscossione - (Cap-pg: 3557/1) - (Scad. Variazione 2050)

LV

95,8

78,6

78,6

78,6

Def.

-

-14,6

-46,0

-46,0

DLG n. 300 del 1999 art. 70 c. 2 p. A "Finanziamento agenzie fiscali (Agenzia del demanio)" - (Cap-pg: 3901/1 - 3901/2 - 3920/2) - (Variazione Permanente)

LV

155,7

155,7

155,7

155,7

Def.

-1,8

-2.2

-2.2

-2.2

LB n. 145 del 2018 art. 1 c. 106 "Agenzia demanio - centrale di progettazione" (*) - (Cap-pg: 3901/3) - (Variazione Permanente)

LV

100,0

100,0

100,0

100,0

Def.

-2,5

-2,9

-2,9

-2,9

LB n. 234/2021 art. 1 c. 23 "agenzia entrate riscossione defiscalizzazione oneri" (*) - (Cap-pg: 3904/1) - (Variazione Permanente)

LV

990,0

990,0

990,0

990,0

Def.

-12,2

-14,5

-14,5

-14,5

L n. 94 del 1997 "Spese per la formazione del personale- (Cap-pg: 1228/1) - (Variazione  permanente)

LV

0,7

0,7

0,2

0,2

Def.

-

-

-0,1

-0,1

L n. 94 del 1997 art. 3 "Altri servizi" (*) - (Cap-pg: 1305/4) - (Variazione Permanente)

LV

20,8

18,8

16,8

16,8

Def.

-

-

-0,1

-0,1

LF n. 550 del 1995 art. 2 c. 11 "Concessione di buoni pasto al personale dei ministeri" (*) - (Cap-pg: 1221/1) - (Variazione Permanente)

LV

1,7

1,7

1,7

1,7

Def.

-

-

-0,2

-0,2

L n. 526 del 1982 art. 40 c. 1 "Istituzione dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri"- (Cap-pg: 4461/6) - (Variazione Permanente)

LV

3,1

2,4

2,4

2,4

Def.

-0,1

-0,2

-0,2

-0,2

L n. 196 del 2009 art. 34/ter c. 5 "Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti" - (Cap-pg: 3051/1 - 3051/2 - 7591/1) - (Variazione Permanente)

LV

400,1

377,6

441,7

2.079,7

Def.

-90,0

-90,0

-115,0

-925,0

DL n. 104/2020 art. 57 c. 3/bis "Fondo finalizzato al concorso degli oneri per l'assunzione a tempo indeterminato del personale in servizio a tempo determinato impiegato nella ricostruzione delle aree interessate dai sisma 2009, 2012 e 2016" (*) (Cap-pg: 3052/1) (Variazione Permanente)

LV

64,0

64,0

64,0

64,0

Def.

-64,0

-64,0

-64,0

-64,0

LB n. 145 del 2018 art. 1 c. 748 "Fondo attuazione programma di governo" - (Cap-pg: 3080/1) - (Variazione Permanente)

LV

22,9

32,6

32,5

470,4

Def.

-22,9

-32,6

-32,5

-470,4

LS n. 190/2014 art.1 c. 200 "Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili in corso di gestione" - (Cap-pg: 3076/1) - (Scad. Variazione 2034)

LV

48,5

64,3

34.4

2.113,8

Def.

-

-

-

-45,8

L n. 196 del 2009 art. 26 c. 1 "Fondo di riserva per le spese obbligatorie" (*) - (Cap-pg: 3000/1) - (Variazione Permanente)

LV

900,0

900,0

900,0

900,0

Def.

-

-15,0

-100,0

-100,0

n. 196 del 2009 art. 27 c. 1 p. 1 "Fondo speciale per la reiscrizione in bilancio di residui passivi perenti delle spese correnti" - (Cap-pg: 2999/1) - (Variazione Permanente)

LV

1.500,0

1.500,0

1.410,0

14.067,0

Def.

-

-100,0

-100,0

-1.000,0

L n. 196 del 2009 art. 27 c. 1 p. 2 "Fondo speciale per la reiscrizione in bilancio di residui passivi perenti delle spese in conto capitale" - (Cap-pg: 7496/1) - (Variazione Permanente)

LV

2.000,0

2.000,0

1.850,0

18.620,0

Def.

-80,0

-89,0

-89,0

-500,0

L n. 941 del 1953 "Facoltà del ministro per il tesoro di emettere buoni del tesoro poliennali" - (Cap-pg: 2247/1) - (Scad. Variazione 2051)

LV

800,0

800,0

800,0

8.740,0

Def.

-20,0

-20,0

-20,0

-200,0

DPR n. 398 del 2003 "Debiti" - (Cap-pg: 2242/1) - (Variazione Permanente)

LV

220,0

320,0

320,0

2.555,0

Def.

-

-10,0

-10,0

-100,0

MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY

 

 

 

 

 

LB n. 234 del 2021 art. 1 c. 89 - Fondo destinato a favorire l'uscita anticipata dal lavoro dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi" - (Cap-pg: 2257/1) - (Scad. Variazione 2024)

LV

12,7

19,4

-

-

Def.

-12,7

-19,4

-

-

L n. 196 del 2009 art. 34/ter c. 5 - Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti - (Cap-pg: 7041/1) - (Scad. Variazione 2028)

LV

12,6

12,4

13,7

91,0

Def.

-

-

-13,7

-51,7

LF n. 289 del 2002 art. 23 c. 1 - Fondo da ripartire per spese concernenti i consumi intermedi - (Cap-pg: 1730/1) - (Variazione Permanente)

LV

2,9

2,9

3,0

30,0

Def.

-

-

-0,6

-3,3

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 

 

 

 

 

L n. 196/2009 art. 34/ter c. 5 - Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti (Cap-pg: 1080/1) (Scad. Variazione 2036)

LV

49,3

49,3

49,3

373,3

Def.

-9,8

-15,0

-18,8

-188,0

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

 

 

 

 

 

L n. 196 del 2009 art. 34/ter c. 5 - Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti  - Cap-pg: 1112/1 - 7012/1)

LV

18,4

15,6

-

-

Def.

-18,4

-15,6

-

-

LF n. 289/2002 art. 23 c. 1 - Fondo da ripartire per spese concernenti i consumi intermedi" (*) - (Cap-pg: 1515/1) - (Variazione Permanente)

LV

13,3

13,7

8,2

8,2

Def.

-12,8

-13,2

-8,2

-8,2

L n. 354 del 1975 art. 6 c. 1 - Locali di soggiorno e di pernottamento (*) - (Cap-pg: 1762/1) - (Variazione Permanente)

LV

147,3

138,9

138,9

138,9

Def.

-

-

-5,4

-5,4

L n. 354/1975 art. 9 - Alimentazione (*) (Cap-pg: 1766/1) (Variazione Permanente)

LV

129,9

129,9

129,9

129,9

Def.

-6,0

-6,7

-11,0

-11,0

L n. 395/1990 art. 5 c. 2 - Compiti istituzionali" (*) (Cap-pg: 1777/3) (Variazione Permanente)

LV

11,6

13,6

13,6

13,6

Def.

-

-2,0

-3,0

-3,0

LB n. 205 del 2017 art. 1 c. 475 - Fondo per la riforma del processo penale (*) - (Cap-pg: 1773/1) - (Variazione Permanente)

LV

214,2

139,4

75,3

0,6

Def.

-214,2

-139,4

-75,3

-0,6

LS n. 190 del 2014 art. 1 c. 96 - Fondo per recupero efficienza sistema giudiziario - (Cap-pg: 1536/1) - (Variazione Permanente)

LV

11,5

12,0

12,0

120,2

Def.

-3,1

-4,3

-3,2

-32,3

LS n. 190 del 2014 art. 1 c. 526 p. 1 - Spese per gli uffici giudiziari (*) - (Cap-pg: 1550/1) - (Variazione Permanente)

LV

321,5

299,9

300,0

300,0

Def.

-

-

-22,1

-22,1

L n. 64 del 1994 art. 8 c. 1 - Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea sul riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia di affidamento dei minori e di ristabilimento dell'affidamento (*) - (Cap-pg: 2151/1 - 2152/1) - (Variazione Permanente)

LV

0,2

0,2

0,2

0,2

Def.

-0,1

-0,1

-0,1

-0,1

L n. 173/1963 - Stato giuridico dei sottufficiali e dei militari di truppa del Corpo degli agenti di custodia" (*) (Cap-pg: 2061/8) (Variazi. Permanente)

LV

0,1

0,1

0,1

0,1

Def.

-0,1

-0,1

-0,1

-0,1

RD n. 606 del 1907 - Approvazione del regolamento per i riformatori governativi" (*) - (Cap-pg: 2131/1) - (Variazione Permanente)

LV

1,3

1,3

1,3

1,3

Def.

-0,1

-0,2

-0,2

-0,2

DPR n. 115 del 2002 art. 64 - Indennità dei magistrati onorari - (Cap-pg: 1362/1) - (Variazione Permanente)

LV

219,9

255,6

280,5

2.566,8

Def.

-

-22,6

-31,9

-318,9

DLG n. 82 del 2005 art. 12 - Norme generali per l'uso delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni nell'azione amministrativa" (*) - (Cap-pg: 2301/1) - (Variazione Permanente)

LV

50,3

48,8

48,8

45,8

Def.

-1,4

-1,7

-1,7

-1,7

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

 

 

 

 

 

L n. 125 del 2014 art. 18 "Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo - (Cap-pg: 2185/1) - (Variazione Permanente)

LV

671,2

721,2

771,2

8.211,3

Def.

-49,2

-76,0

-94,9

-949,9

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO

 

 

 

 

 

L n. 107/ 2015 art. 1 c. 202 - Fondo "La buona scuola" per il miglioramento e valorizzazione istruzione scolastica (Cap-pg: 1285/1) (Variaz. Permanente)

LV

671,2

721,2

771,2

8.211,3

Def.

-49,2

-76,0

-94,9

-949,9

DLG n. 60/2017 art. 17 c. 2 p. 1 - Fondo per la promozione della cultura umanistica, del patrimonio artistico, della pratica artistica e musicale e della creatività (*) - (Cap-pg: 1274/1) - (Variazione Permanente)

LV

0,6

3,0

17,0

474,7

Def.

-

-3,0

-4,0

-128,0

DLG n. 65/2017 art. 13 c. 1 - Schema decreto legislativo recante istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a 6 anni, a norma dell'art. 1, commi 180,181, lettera e, legge 13 luglio 2015, n. 107 (*) - (Cap-pg: 1270/1) - (Variazione Permanente)

LV

249,0

249,0

249,0

249,0

Def.

-5,0

-13,4

-20,2

-18,2

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 510 - Istituzione di un fondo per l'attivazione di corsi a indirizzo jazzistico e dei nuovi linguaggi musicali nei licei musicali" (*) - (Cap-pg: 1420/1) - (Variazione Permanente)

LV

3,0

3,0

3,0

3,0

Def.

-2,0

-2,0

-2,0

-2,0

L n. 107 del 2015 art. 1 c. 62 - Fondo per l'innovazione digitale e la didattica laboratoriale" - (Cap-pg: 4007/1) - (Variazione Permanente)

LV

10,4

10,4

10,4

10,4

Def.

-0,6

-

-0,5

-5,5

L n. 107 del 2015 art. 1 c. 158 - Contributi da corrispondere all'Inail a carico dello Stato per la costruzione di scuole innovative (*) - (Cap-pg: 4248/1) - (Scad. Variazione 2025)

LV

9,0

9,0

9,0

9,0

Def.

-8,8

-7,8

-6,8

-

L n. 373 del 1989 - Istituzione di uffici scolastici regionali" (*) - (Cap-pg: 2139/7) - (Variazione Permanente)

LV

4,7

4,7

4,7

4,7

Def.

-0,2

-0,2

-0,2

-0,2

L n. 107 del 2015 art. 1 c. 125 - Piano nazionale di formazione e realizzazione delle attività formative dei docenti" (*) - (Cap-pg: 2164/7 - 2173/8 - 2174/7 - 2174/8 - 2175/7 - 2175/8) - (Variazione Permanente)

LV

26,1

26,1

26,1

26,1

Def.

-1,4

-2,2

-12,1

-12,1

L n. 148 del 1990 art. 12 - Riordinamento scuola elementare" (*) - (Cap-pg: 2164/2 - 2173/2 - 2174/2 - 2175/2) - (Variazione Permanente)

LV

5,2

1,2

1,2

1,2

Def.

-0,3

-0,3

-1,2

-1,2

LF n. 448 del 2001 art. 16 c. 3 - Fondo per la formazione del personale dirigenziale delle istituzioni scolastiche (*) - (Cap-pg: 2164/3 - 2173/3 - 2174/3) - (Variazione Permanente)

LV

0,3

0,3

0,3

0,3

Def.

-0,02

-0,02

-0,1

-0,1

MINISTERO DELL’INTERNO

 

 

 

 

 

L n. 59/1997 - Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa (*) - (Cap-pg: 1319/1) - (Scad. Variazione 2050)

LV

12,0

12,0

12,0

12,0

Def.

-12,0

-12,0

-12,0

-12,0

DL n. 203/2005 art. 1 c. 1/bis - Partecipazione dei comuni al contrasto all'evasione fiscale e contributiva (*) (Cap-pg: 1345/1) (Scad. Variazione 2049)

LV

17,0

17,0

17,0

17,0

Def.

-5,0

-6,5

-6,5

-6,5

L n. 12/1981 - Nuovo ordinamento dell'amministrazione della pubblica sicurezza (*) - (Cap-pg: 2822/1) - (Variazione Permanente)

LV

12,7

12,7

12,7

12,7

Def.

-3,0

-4,0

-4,0

-4,0

L n. 836/1973 - Trattamento economico di missione e di trasferimento dei dipendenti statali (*) - (Cap-pg: 2645/1) - (Variazione Permanente)

LV

9,1

9,1

9,1

9,1

Def.

-1,0

-2,0

-3,0

-3,0

L n. 1001/1969 art. 1 - Fondo a disposizione per sopperire alle eventuali deficienze dei capitoli dello stato di previsione del Ministero dell'interno (*) - (Cap-pg: 2676/1) - (Variazione Permanente)

LV

16,0

16,0

16,0

16,0

Def.

-

-1,5

-3,0

-3,0

RD n. 1802/ 1919 art. 1 - L'Arma dei Carabinieri dipende dal Ministero dell'interno per quanto attiene al servizio di istituto, d'ordine e di sicurezza pubblica, all'accasermamento e al casermaggio (*) - (Cap-pg: 2562/2) - (Variazione Permanente)

LV

37,0

37,0

37,0

26,0

Def.

-3,0

-4,0

-4,0

-4,0

DL n. 8/1991 art. 17 c. 1 - Nuove misure in materia di sequestri di persona a scopo di estorsione (*) - (Cap-pg: 2840/1) - (Variazione Permanente)

LV

62,6

62,6

62,6

62,6

Def.

-4,0

-6,0

-5,0

-5,0

L n. 246/2000 art. 16 - Potenziamento Vigili del fuoco (*) - (Cap-pg: 1902/1) - (Variazione Permanente)

LV

1,6

1,6

1,6

1,6

Def.

-

-0,5

-0,5

-0,5

L n. 196/2009 art. 34/ter c. 5 "Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti - (Cap-pg: 7621/1) - (Scad. Variazione 2024)

LV

15,0

15,0

-

-

Def.

-15,0

-15,0

-

-

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA

 

 

 

 

 

DL n. 68/2022 art. 3/bis c. 1 - Fondo per l'incentivo alla nautica da diporto sostenibile - (Cap-pg: 1656/1) - (Scad. Variazione 2023)

LV

1,5

-

-

-

Def.

-1,5

-

-

-

DL n. 111/2019 art. 5/ter - Programma sperimentale “Caschi verdi per l'ambiente” (*) - (Cap-pg: 1556/1) - (Variazione Permanente)

LV

1,7

1,7

2,0

2,0

Def.

-

-0,5

-0,7

-0,7

DLG n. 190/2010 art. 19 c. 2 - Programmi di monitoraggio per la valutazione continua dello stato ambientale delle acque marine (*) - (Cap-pg: 1644/4) - (Variazione Permanente)

LV

8,7

8,7

10,0

10,0

Def.

-

-0,8

-0,5

-0,5

LB n. 178/2020 art. 1 c. 751 - Implementazione funzioni di monitoraggio (*) - (Cap-pg: 1644/6) - (Variazione Permanente)

LV

5,4

5,3

6,0

6,0

Def.

-

-0,2

-0,2

-0,2

LF n. 311/2004 art. 1 c. 279 - Attuazione convenzione sulla biodiversità (*) - (Cap-pg: 1620/2) - (Scad. Variazione 2050)

LV

0,5

0,5

1,1

1,1

Def.

-

-0,4

-0,7

-0,7

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 746 p. 1 - Sistema volontario di certificazione ambientale per la finanza sostenibile (*) - (Cap-pg: 2123/1) - (Variazione Permanente)

LV

0,5

0,5

0,5

0,5

Def.

-0,3

-0,3

-0,3

-0,3

LB n. 234/2021 art. 1 c. 498 - Programma nazionale di controllo dell'inquinamento atmosferico (*) (Cap-pg: 2226/1) (Scad. Variazione 2024)

LV

49,0

99,0

149,0

199,0

Def.

-0,2

-0,2

-

-

L n. 196/2009 art. 34/ter c. 5 - Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti  - (Cap-pg: 1071/1) - (Scad. Variazione 2023)

LV

4,0

-

-

-

Def.

-1,6

-

-

-

DLG n. 39/1993 art. 1 c. 1 p. 1 - Norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni pubbliche - (Cap-pg: 3501/1) - (Scad. Variazione 2024)

LV

3,5

3,5

3,5

9,8

Def.

-0,2

-1,5

-

-

DL n. 135/2018 art. 11/ter - Oneri per indennizzi e risarcimenti connessi alla predisposizione del piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PITESAI) (*) (Cap-pg: 3598/1) (Variazione Permanente)

LV

-

45,0

15,0

15,0

Def.

-

-2,6

-3,9

-3,9

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E I TRASPORTI

 

 

 

 

 

DL n. 68 del 2022 art. 7/bis c. 1 - Somme per la corresponsione dell'indennizzo eventualmente dovuto al concessionario autostradale inadempiente - (Cap-pg: 1740/1) - (Scad. Variazione 2023)

LV

150,0

250,0

-

-

Def.

-50,0

-

-

-

DL n. 148 del 2017 art. 19/quater - Banca dati nazionale degli operatori economici (*) - (Cap-pg: 1674/1) - (Variazione Permanente)

LV

1,4

1,4

1,4

1,4

Def.

-1,4

-1,4

-1,4

-1,4

LF n. 296 del 2006 art. 1 c. 921 p. B - Piano generale della mobilità (*) - (Cap-pg: 1096/1) - (Variazione Permanente)

LV

0,7

0,7

0,7

0,7

Def.

-0,7

-0,7

-0,7

-0,7

L n. 7 del 2009 art. 5 c. 1 p. C - Trattato di amicizia partecipazione e cooperazione tra la Rep. italiana e la Grande Jamairia libica - (Cap-pg: 7800/1) - (Scad. Variazione 2024)

LV

66,7

507,1

98,2

294,6

Def.

-

-50,0

-

-

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 706 - Buono veicoli sicuri - (Cap-pg: 1326/1) - (Scad. Variazione 2023)

LV

4,0

-

-

-

Def.

-1,0

-

-

-

LB n. 234 del 2021 art. 1 c. 444 - Gran Premio Made Italy - (Cap-pg: 1360/1) - (Scad. Variazione 2025)

LV

10,0

10,0

10,0

-

Def.

-

-5,0

-5,0

-

DLG n. 250 del 1997 art. 7 c. 1 - Contributo per il funzionamento dell'E.N.A.C (*) - (Cap-pg: 1923/1) - (Variazione Permanente)

LV

12,9

12,9

12,9

12,9

Def.

-3,0

-3,0

-3,0

-3,0

L n. 124 del 2017 art. 1 c. 190 - Spese per il sistema nazionale di monitoraggio della logistica (SINAMOLO) (*) - (Cap-pg: 1255/1) - (Variazione Permanente)

LV

0,5

0,5

0,5

0,5

Def.

-0,5

-0,5

-0,5

-0,5

LB n. 205 del 2017 art. 1 c. 585 - Partenariato per la logistica e i trasporti (*) - (Cap-pg: 1258/1) - (Variazione Permanente)

LV

0,1

0,1

0,1

0,1

Def.

-0,1

-0,1

-0,1

-0,1

LB n. 234 del 2021 art. 1 c. 392 - Fondo per la strategia di mobilità sostenibile" - (Cap-pg: 7311/1) - (Scad. Variazione 2025)

LV

50,0

50,0

50,0

1.850,0

Def.

-

-50,0

-50,0

-

DLG n. 162 del 2007 art. 26 c. 1 p. A - Istituzione Fondo per il finanziamento dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (*) - (Cap-pg: 1227/1) - (Scad. Variazione 2023)

LV

7,7

7,7

7,7

7,7

Def.

-2,0

-

-

-

LF n. 244 del 2007 art. 2 c. 252 - Fondo per il finanziamento dei servizi pubblici di viaggiatori e di merci sulla media e lunga percorrenza - (Cap-pg: 1351/1) - (Scad. Variazione 2026)

LV

0,5

0,5

0,5

0,5

Def.

-0,5

-0,5

-0,5

-0,5

LF n. 244 del 2007 art. 3 c. 33 p. A - Sovvenzioni contributi di avviamento ed erogazioni per ripianamento degli oneri derivanti dalla ristrutturazione dei servizi alle società assuntrici di servizi marittimi e compensi per speciali trasporti con carattere postale e commerciale - (Cap-pg: 1960/1) - (Scad. Variazione 2024)

LV

111,3

111,3

111,3

556,8

Def.

-8,0

-8,0

-

-

LB n. 160 del 2019 art. 1 c. 47 - Istituzione Fondo per interventi di realizzazione di nuove piste ciclabili urbane - (Cap-pg: 7580/6) - (Scad. Variazione 2024)

LV

47,0

47,0

-

-

Def.

-47,0

-47,0

-

-

LF n. 244 del 2007 art. 1 c. 300 - Spese per il funzionamento dell'Osservatorio nazionale sulle politiche del trasporto pubblico locale (*) - (Cap-pg: 1315/3) - (Scad. Variazione 2025)

LV

5,2

5,2

5,2

5,2

Def.

-1,0

-1,0

-1,0

-1,0

LF n. 388 del 2000 art. 145 c. 33 p. 2 - Edilizia residenziale (*) - (Cap-pg: 7437/1) - (Scad. Variazione 2035)

LV

7,7

7,7

7,7

7,7

Def.

-2,6

-2,6

-2,6

-2,6

DLG n. 300 del 1999 art. 41 - Istituzione Ministero infrastrutture e trasporti - (Cap-pg: 2176/2) - (Variazione Permanente)

LV

8,5

9,5

9,5

95,2

Def.

-1,0

-1,5

-1,0

-10,0

LF n. 296 del 2006 art. 1 c. 1039 Potenziamento componenti aereonavali Capitanerie di Porto - (Cap-pg: 7842/1) - (Scad. Variazione 2039)

LV

31,0

39,0

49,0

271,0

Def.

-1,5

-2,0

-3,0

-15,0

MINISTERO DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

 

 

 

 

 

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 550 - Istituzione del Fondo per la valutazione e la valorizzazione dei progetti di ricerca - (Cap-pg: 1739/1) - (Variazione Permanente)

LV

25,9

25,5

25,2

261,2

Def.

-3,6

-3,6

-3,6

-35,3

L n. 103 del 1979 art. 9 - Spese per liti ed arbitraggi (*) - (Cap-pg: 1682/1) - (Variazione Permanente)

LV

3,0

3,0

3,0

3,0

Def.

-

-2,0

-2,0

-2,0

L n. 370 del 1999 art. 11 - L. 370 del 1999 (*) - (Cap-pg: 1640/1) - (Scad. Variazione 2050)

LV

5,9

5,9

5,9

5,9

Def.

-

-2,0

-4,0

-4,0

DL n. 34 del 2020 art. 5/ter - Istituzione "Scuola di specializzazione in medicina e cure palliative" (*) - (Cap-pg: 1724/1) - (Variazione Permanente)

LV

5,4

7,2

7,2

7,2

Def.

-

-2,0

-2,7

-2,7

L n. 355 del 1961 - Abrogazione delle esenzioni delle tasse postali e telegrafiche e delle riduzioni delle tasse medesime" (*) - (Cap-pg: 1790/7) - (Variazione Permanente)

LV

0,002

0,002

0,002

0,02

Def.

-0,02

-0,02

-0,02

-0,02

L n. 836 del 1973 - Trattamento economico di missione e di trasferimento dei dipendenti statali (*) - (Cap-pg: 1790/1 - 1790/3 - 1790/4) - (Variazione Permanente)

LV

0,06

0,07

0,07

0,07

Def.

-0,06

-0,07

-0,07

-0,07

DL n. 4 del 2022 art. 19/quinquies c. 3 p. B - Funzionamento della tecnostruttura di missione (*) - (Cap-pg: 1859/1 - 1859/2 - 1859/3 - 1859/4 - 1859/5 - 1859/6 - 1859/7 - 1859/9 - 1859/10 - 1859/11 - 2202/1) - (Variazione Permanente)

LV

0,4

0,4

0,4

0,4

Def.

-0,2

-0,2

-0,2

-0,2

DL n. 50 del 2022 art. 28 c. 2/ter p. B - Funzionamento della struttura tecnica di valutazione dei progetti di ricerca (*) - (Cap-pg: 2210/1) - (Variazione Permanente)

LV

0,2

0,2

0,2

0,2

Def.

-0,02

0,01

0,01

0,01

DL n. 85 del 2008 art. 1 c. 5 - Unificazione Ministero istruzione ed università (*) - (Cap-pg: 1790/6 - 1790/8 - 1790/10 - 1790/11) - (Variazione Permanente)

LV

0,1

0,1

0,1

0,1

Def.

-0,1

-0,1

-0,1

-0,1

DLG n. 860 del 1948 - Norme sul trattamento economico per le missioni dei dipendenti statali in territorio estero (*) - (Cap-pg: 1790/2) - (Variazione Permanente)

LV

0,02

0,03

0,03

0,03

Def.

-0,02

-0,03

-0,03

-0,03

DPR n. 3 del 1957 - Disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello stato (*) - (Cap-pg: 1790/5) - (Variazione Permanente)

LV

0,01

0,01

0,01

0,01

Def.

-0,01

-0,01

-0,01

-0,01

RD n. 746 del 1926 art. 12 c. 1 p. 1 - Approvazione del regolamento sul servizio automobilistico per le amministrazioni dello Stato  (*) - (Cap-pg: 1790/9) - (Variazione Permanente)

LV

0,005

0,005

0,005

0,005

Def.

-0,005

-0,005

-0,005

-0,005

LB n. 160 del 2019 art. 1 c. 471  -Supporto per l'organizzazione e funzionamento della tecnostruttura (*) - (Cap-pg: 2595/1) - (Variazione Permanente)

LV

0,1

0,1

0,1

0,1

Def.

-0,1

-0,1

-0,1

-0,1

L n. 161 del 2000 art. 3 - Istituzione Università italo - francese (*) - (Cap-pg: 1706/3) - (Scad. Variazione 2050)

LV

0,7

0,7

0,7

0,7

Def.

-0,6

-0,6

-0,6

-0,6

LF n. 289 del 2002 art. 23 c. 1  -Fondo da ripartire per spese concernenti i consumi intermedi - (Cap-pg: 1297/1) - (Scad. Variazione 2023)

LV

5,9

2,2

2,3

20,2

Def.

-2,4

-

-

-

MINISTERO DELLA DIFESA

 

 

 

 

 

DLG n. 66 del 2010 art. 564 - Spese di funzionamento del Ministero della difesa - (Cap-pg: 4867/10) - (Variazione Permanente)

LV

76,8

86,4

86,4

96,0

Def.

-2,0

-3,0

-4,0

-4,0

DLG n. 66 del 2010 art. 592  - Trattamento economico di missione e di trasferimento - (Cap-pg: 4830/17) - (Variazione Permanente)

LV

16,2

16,2

16,2

15,8

Def.

-2,0

-2,0

-2,0

-2,0

DLG n. 66 del 2010 art. 613 - Fondo a disposizione - incremento del fondo a disposizione per l'incentivazione della produttività del personale del Ministero della difesa - (Cap-pg: 4842/1) - (Variazione Permanente)

LV

10,0

20,0

20,0

20,0

Def.

-

-1,8

-2,0

-2,0

L n. 196 del 2009 art. 34/ter c. 5 "Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti" - (Cap-pg: 1380/1 - 7380/1)

LV

42,0

36,0

10,0

-

Def.

-42,0

-36,0

-10,0

-

DL n. 194 del 2009 art. 1 c. 23/sexies "Fondo accise prodotti energetici forze armate (difesa) - (Cap-pg: 1186/1) - (Variazione Permanente)

LV

1,1

1,1

1,1

1,1

Def.

-

-

-1,1

-1,1

DLG n. 66 del 2010 art. 617 "Fondo destinato al pagamento dell'accisa sui prodotti energetici - (Cap-pg: 1186/1) - (Variazione Permanente)

LV

0,4

0,4

0,4

0,4

Def.

-

-

--0,4

-0,4

DLG n. 66 del 2010 art. 619 "Fondi riallocazioni funzioni - (Cap-pg: 1153/1 - 1153/2) - (Variazione Permanente)

LV

212,6

214,5

214,3

1.190,6

Def.

-

-20,0

-87,3

-937,3

LF n. 289 del 2002 art. 23 c. 1 "Fondo da ripartire per spese concernenti i consumi intermedi" - (Cap-pg: 1183/1) - (Variazione Permanente)

LV

0,6

0,6

0,6

0,6

Def.

-

-

-0,6

-0,6

MINISTERO DELL’AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE E DELLE FORESTE

 

 

 

 

 

DL n. 34 del 2020 art. 225 c. 4 - Concessione, da parte di Cassa Depositi e Prestiti e altri istituti finanziari abilitati, di mutui ai consorzi di bonifica - interessi a carico del bilancio dello Stato - (Cap-pg: 1969/1)

LV

10,0

10,0

10,0

-

Def.

-6,1

-6,1

-6,1

-

L n. 499 del 1999 art. 4 c. 1 p. 3 - Interventi nel settore agricolo - (Cap-pg: 1980/9) - (Scad. Variazione 2040)

LV

4,3

4,2

4,2

4,2

Def.

-

-

-0,2

-0,2

DL n. 50 del 2017 art. 64 c. 5/bis - Contributo per la riduzione dei costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica e realizzazione di iniziative di informazione e di promozione nelle scuole e di accompagnamento al servizio di refezione. - (Cap-pg: 2325/1) - (Variazione Permanente)

LV

5,0

5,0

5,0

5,0

Def.

-

-

-0,2

-0,2

DL n. 95 del 2012 art. 23/quater c. 9 "Trasferimento competenze dall'ASSI al MIPAF" - (Cap-pg: 2298/5) - (Scad. Variazione 2040)

LV

2,5

2,5

2,5

2,5

Def.

-

-

-0,7

-0,7

DPR n. 3 del 1957 art. 33 - Formazione professionale ed aggiornamento del personale - (Cap-pg: 1931/14)

LV

0,2

0,2

0,2

0,2

Def.

-

-

-0,03

-0,03

LB n. 145 del 2018 art. 1 c. 701 - Campagne di valorizzazione del territorio attraverso le produzioni agroalimentari locali - (Cap-pg: 2092/1)

LV

0,5

0,5

0,5

0,5

Def.

-

-

-0,5

-0,5

LB n. 205 del 2017 art. 1 c. 135 - Pesca: arresto temporaneo non obbligatorio - (Cap-pg: 1481/7) - (Variazione Permanente)

LV

4,2

4,2

4,2

4,2

Def.

-1,1

-4,0

-4,2

-4,2

LF n. 244 del 2007 art. 3 c. 34 - Trasferimenti alle imprese - (Cap-pg: 2087/2) - (Scad. Variazione 2040)

LV

0,7

0,7

0,7

0,7

Def.

-

-

-0,7

-0,7

MINISTERO DELLA CULTURA

 

 

 

 

 

L n. 352 del 1997 art. 5 c. 5 - Interventi su immobili di interesse storico e artistico - (Cap-pg: 4650/2) - (Scad. Variazione 2027)

LV

9,8

10,3

10,3

20,7

Def.

-1,8

-4,0

-4,0

-8,0

DL n. 34 del 2020 art. 184 c. 1 - Istituzione del fondo cultura - (Cap-pg: 2064/1)

LV

20,0

-

-

-

Def.

-12,0

-

-

-

DL n. 104 del 2019, art. 1/ter c. 1 - Contributo ad ALES s.p.a. - (Cap-pg: 2080/1)

LV

5,6

5,6

5,6

-

Def.

-

-2,5

-

-

D Lgs n. 368 del 1998 - Istituzione del Ministero dei beni culturali - (Cap-pg: 2050/1 - 2065/1)

LV

1,6

1,6

1,6

1,6

Def.

-

-1,5

-1,6

-

L n. 196 del 2009 art. 34/ter c. 5 - Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti - (Cap-pg: 1070/1)

LV

23,0

27,3

20,0

-

Def.

-

-11,7

-19,0

-

MINISTERO DELLA SALUTE

 

 

 

 

 

DL n. 159 del 2007, art. 33, c. 1 - Somme dovute per le transazioni da stipulare con soggetti talassenici danneggiati da sangue o emoderivati infetti che hanno instaurato azioni di risarcimento - (Cap-pg: 2401/3) - (Variazione Permanente)

LV

125,2

125,2

125,2

125,2

Def.

-7,6

-11,2

-14,0

-14,0

MINISTERO DEL TURISMO

 

 

 

 

 

DL n. 59 del 2019 art. 2 c. 2 p. 1  - Gestione fondi derivanti dagli utili erariali del gioco del lotto - (Cap-pg: 7110/1)

LV

2,3

2,3

2,3

2,3

Def.

-0,2

 

 

 

LB n. 234/2021 art. 1 c. 366  -Fondo unico per il turismo - (Cap-pg: 2025/1)

LV

137,0

43,6

-

-

Def.

-

-2,5

-

-

L n. 196 del 2009 art. 34/ter c. 5  - Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti - (Cap-pg: 1070/1 - 7070/1)

LV

4,0

-

-

-

Def.

-3,0

-

-

-

 

 

 

 

 

 


Stati di previsione

 


Stato di previsione dell’entrata
(Tabella n. 1)

 

 

L’articolo 155 del disegno di legge di bilancio definisce l’ammontare delle entrate previste per l'anno finanziario 2023, relative a imposte, tasse, contributi di ogni specie e ogni altro provento, accertati, riscossi e versati nelle casse dello Stato, in virtù di leggi, decreti, regolamenti e di ogni altro titolo, risulta dall’annesso stato di previsione dell’entrata (Tabella n. 1).

Nella Tabella che segue sono esposte le previsioni di competenza e di cassa per gli anni 2023, 2024 e 2025 relative alle entrate finali distinte per i primi tre titoli dell’entrata.

Si tratta delle previsioni della Sezione II del disegno di legge di bilancio, che includono gli effetti del decreto legge 18 novembre 2022, n. 176 descritti di seguito.

 

 

Come indicato dal prospetto, le entrate finali di competenza previste per il 2023 nella Sezione II risultano pari a 668.058 milioni, mentre le previsioni di cassa sono pari a 633.152 milioni.

 

Le entrate finali di competenza per il 2023 risultano così ripartite:

§  585.412 milioni per le entrate tributarie;

§  82.247 milioni per le entrate extra-tributarie;

§  399 milioni per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

 

Le previsioni di cassa sono così ripartite:

§  566.011 milioni per le entrate tributarie;

§  66.757  milioni per le entrate extra-tributarie;

§  384 milioni per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

 

Le entrate previste dal disegno di legge di bilancio nella Sezione II, come sopra indicato, comprendono le previsioni a legislazione vigente, integrate con le variazioni derivanti dagli effetti del decreto legge 18 novembre 2022, n. 176, concernente misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica, che determinano, in termini di competenza e di cassa, un incremento pari a 4.133 milioni di euro per l’anno 2023, 92 milioni di euro per l’anno 2024 e una diminuzione pari a 19 milioni di euro per l’anno 2025.

 

Rispetto alle previsioni assestate di competenza del 2022, pari a 684.088 milioni, le entrate finali registrano a legislazione vigente una riduzione complessiva di 16.030 milioni per effetto dell’incremento stimato per le entrate tributarie, per 5.058 milioni, del decremento previsto per le entrate extra-tributarie, per 17.695 milioni, e della diminuzione delle entrate derivanti dall’alienazione ed ammortamento dei beni patrimoniali, per 3.392 milioni.

Relativamente alle previsioni assestate di cassa del 2022, pari a 631.179 milioni, le entrate finali registrano un incremento complessivo di 1.974 milioni risultante dall’incremento stimato per le entrate tributarie, per milioni 19.514, dal decremento previsto per le entrate extra-tributarie, per milioni 14.147, e dalla diminuzione delle entrate derivanti dall’alienazione ed ammortamento dei beni patrimoniali, per milioni 3.394.

Il raffronto tra le previsioni per l’anno 2023 e le previsioni di bilancio per l’anno 2022, assestate con la legge 5 agosto 2022, n. 111, concernente “Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2022”, si presenta come indicato nella tabella seguente:

 

 

Le previsioni assestate del 2022 sono state ulteriormente integrate con gli effetti derivanti dai provvedimenti di urgenza approvati in corso d’anno, successivamente alla presentazione del disegno di legge per l'assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2022.

 

Si tratta in particolare dei seguenti decreti legge: 21 marzo 2022, n. 21;  30 aprile 2022, n. 36; 17 maggio 2022, n. 50; 16 giugno 2022, n. 68; 21 giugno 2022, n. 73; 9 agosto 2022, n. 115; 23 settembre 2022, n. 144; 20 ottobre 2022, n. 153 (confluito nella conversione del suddetto decreto-legge n. 144).

 

Gli effetti finanziari dei citati provvedimenti sull’esercizio 2022 registrano, per le entrate finali, un incremento in termini di competenza e di cassa pari a 14.598 milioni di euro. In particolare, tali effetti scaturiscono dall’incremento delle entrate tributarie per 5.188 milioni di euro e delle entrate extra-tributarie per 9.410 milioni di euro.

 

 

Le previsioni di entrata per il triennio 2023-2025, di competenza e cassa, esposte nella Sezione II del disegno di legge di bilancio, sono integrate con gli effetti finanziari derivanti dalle manovra disposta con le disposizioni contenute nella Sezione I del disegno di legge.

Le previsioni di competenza integrate (Sezione I e II) delle entrate finali per il 2023 risultano pari a 671.990 milioni, così ripartite:

§  588.332 milioni per le entrate tributarie;

§  83.259 milioni per le entrate extra-tributarie;

§  399 milioni per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

Le previsioni di cassa risultano pari a 636.666 milioni così ripartite:

§  568.688 milioni per le entrate tributarie;

§  67.594 milioni per le entrate extra-tributarie;

§  384 milioni per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.


Come risulta dalla tabella sopra esposta, le misure introdotte con la Sezione I modificano le previsioni della Sezione II determinando, per le entrate finali, un aumento nel 2023 di 3.932 milioni in termini di competenza e di 3.513 milioni di cassa, risultante dall’incremento stimato per le entrate tributarie per 2.920 milioni in termini di competenza e 2.677 milioni di cassa e delle entrate extra-tributarie per 1.011 milioni di competenza e 837 milioni di cassa.

Nel 2024 la riduzione delle entrate finali è pari a 2.515 milioni in termini di competenza e 2.466 milioni di cassa, derivante dalla variazione negativa delle entrate tributarie per 2.185 milioni di competenza e 2.156 milioni di cassa e delle entrate extra-tributarie per 331 milioni di competenza e 310 milioni di cassa.

Le variazioni per l’ultimo esercizio del triennio di previsione determinano, infine, una diminuzione delle entrate finali per 2.481 milioni in termini di competenza e 2.065 milioni in termini di cassa, ascrivibile al comparto tributario per 2.237 milio    ni di competenza e 1.995 milioni di cassa e alla riduzione del titolo II delle entrate per 244 milioni di competenza e 70 milioni di cassa.

Tra le principali misure adottate con la Sezione I sono da evidenziare, in particolare per le entrate tributarie:

§  la riduzione, per il primo trimestre 2023, dell’aliquota IVA al 5% sulle somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali con minori entrate pari a 833,6 milioni per l’anno 2023;

§  l’innalzamento da 65.000 euro a 85.000 euro del limite di ricavi o compensi del regime forfetario per i contribuenti persone fisiche esercenti attività d'impresa, arti o professioni, da cui si stimano minori entrate pari a 280,7 milioni nel 2023, 284,8 milioni nel 2024 e 322,1 milioni nel 2025;

§  l’introduzione, limitatamente all’anno 2023, della tassa piatta incrementale opzionale da cui scaturisce una perdita di gettito pari a 715 milioni per l’anno 2024;

§  l’istituzione di contributo temporaneo contro il caro energia a carico dei produttori, importatori e rivenditori di energia elettrica, di gas nonché di prodotti petroliferi da cui si stimano maggiori entrate pari a 2.565 milioni nel 2023;

§  l’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti da cui scaturiscono effetti finanziari positivi pari a 1.466 milioni per l’anno 2023 e 267 milioni per l’anno 2024;

§  la rideterminazione per il biennio 2023-2024 del meccanismo di indicizzazione delle pensioni ed estensione per le pensioni minime delle misure di supporto da cui scaturiscono minori entrate pari a 1.414 milioni per l’anno 2023, 2.733 milioni per l’anno 2024 e 2.636 milioni per l’anno 2025.

 

Per le entrate extra-tributarie, gli interventi principali riguardano:

 

§  il versamento dei proventi derivanti dalle restituzioni al GSE, da parte dei produttori o dei loro intermediari, dei maggiori ricavi ottenuti dalla produzione e della vendita di energia elettrica rispetto al tetto prestabilito di 180€/MWh, da cui si stimano entrate pari a 1.400 milioni nel 2023;

§  i minori versamenti in termini di sanzioni derivanti dalla definizione agevolata delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni e da cui si scontano minori entrate pari a 337,4 milioni nell’anno 2023, 343,9 milioni nell’anno 2024 e 289,4 milioni nell’anno 2025;

§  il versamento, a carico delle regioni a statuto ordinario, del maggior gettito da destinare allo Stato relativo alla tassa automobilistica e da cui derivano effetti finanziari positivi pari a 203 milioni per l’anno 2023, 193,2 milioni per l’anno 2024 e 182,5 milioni per l’anno 2025.

 


 

Ministero dell’economia e delle finanze
(Tabella n. 2)

 

 

L’articolo 156 del disegno di legge di bilancio autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’economia e delle finanze, per l'anno finanziario 2023, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 2).

Il comma 2 stabilisce l’importo massimo di emissione di titoli pubblici (debito pubblico), al netto di quelli da rimborsare e di quelli per regolazioni debitorie, in 105.000 milioni di euro per l’anno 2023, in 100.000 milioni di euro per l’anno 2024 e in 95.000 milioni di euro per l’anno 2025.

I commi da 3 a 5 indicano i limiti degli impegni assumibili da SACE S.p.A. – Società per i Servizi assicurativi del commercio estero, per l’anno 2023, nell’esercizio delle attività di rilascio di garanzie di competenza[9].

In particolare, il comma 3 fissa i limiti degli impegni, di cui all’articolo 6, comma 9 del D.L. n. 269/2003 (L. n. 326/2003), assumibili da SACE nel rilascio delle garanzie dei rischi (politici, catastrofici, economici, commerciali e di cambio) ai quali sono esposti gli operatori nazionali nelle attività commerciali con l’estero o in quelle di internazionalizzazione dell’economia italiana. Per l’anno 2023, tali impegni sono assumibili da SACE S.p.A. in 4.000 milioni di euro per le garanzie di durata sino a ventiquattro mesi e in 34.000 milioni di euro per le garanzie di durata superiore a ventiquattro mesi.

Il comma 4, autorizza SACE Spa, per l’anno 2023, a rilasciare garanzie e coperture assicurative per il rischio di mancato rimborso di finanziamenti connessi all’internazionalizzazione di imprese italiane - di cui all’articolo 11- quinquies, comma 4, del D.L. n. 35/2005 (L. n. 80/2005) - entro una quota massima del 30 per cento di ciascuno dei limiti indicati al comma 3.

Il comma 5 indica in 150.000 milioni di euro per l’anno 2023 il limite cumulato di assunzione degli impegni da parte della SACE Spa e del Ministero dell’economia e delle finanze, per conto dello Stato, derivanti dall'attività assicurativa e di garanzia della stessa SACE dei rischi non di mercato di cui all’articolo 6, comma 9-bis, del D.L. n. 269/2003 (L. n. 326/2003).

Il comma 7 quantifica gli stanziamenti per il 2023 dei Fondi di riserva, ai sensi degli articoli da 26 a 29 della legge di contabilità: il Fondo di riserva per le spese obbligatorie (900 milioni); il Fondo di riserva per la reiscrizione in bilancio di residui passivi perenti delle spese correnti (1.500 milioni) e in conto capitale (1.920 milioni); il Fondo di riserva per le spese impreviste (500 milioni); il Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa (8.000 milioni).

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2023-2025

Il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza spese finali, per lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, in termini di competenza, pari a 482.014 milioni nel 2023, come si evince dalla tabella che segue:

(dati di competenza, valori in milioni)

 

Legge di Bilancio 2022

Previsioni

Ddl di bilancio 2023

Diff.
bil 2023/
BIL 2022

Ddl di bilancio 2024

Ddl di bilancio 2025

Spese correnti

372.434

384.267

11.833

392.804

395.841

Spese in c/capitale

101.871

97.747

-4.124

44.957

48.501

SPESE FINALI

474.305

482.014

7.709

438.760

444.342

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero dell’economia e delle finanze, ammontano a 498.891 milioni nel 2023, di cui 401.534 milioni di parte corrente e 97.357 milioni in conto capitale.

 

Rispetto alla legge di bilancio per il 2022, il d.d.l. di bilancio espone spese finali in aumento che, in termini assoluti, è pari a circa 7,7 miliardi. Tale aumento deriva da un aumento di 11,8 miliardi delle spese correnti e da una diminuzione per 4,1 miliardi delle spese in conto capitale.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero dell’economia e delle finanze autorizzati per il 2023 dal d.d.l. di bilancio rappresentano, in termini di competenza il 55,2 % della spesa finale del bilancio statale.

Le spese finali per l’anno 2023

Lo stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze (Tabella 2) espone, a legislazione vigente (LV), una dotazione complessiva (cioè comprensiva anche del titolo III) di competenza per l'anno 2023 di 789,0 miliardi.

Rispetto alle spese finali (482 miliardi) la manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II del d.d.l. di bilancio determina complessivamente, rispetto alla legislazione vigente, un aumento delle spese finali di 3.719 milioni, di cui 2.096 milioni relativi alla Sezione I e e 1.623 milioni della Sezione II, come evidenziato nella tabella che segue:

(dati di competenza, valori in milioni)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

372.434

368.868

379.845

3.967

382.812

455

384.267

Spese in c/capitale

101.870

99.920

98.458

-2.344

95.105

1.641

97.747

SPESE FINALI

474.304

468.788

478.303

1.623

477.917

2.096

482.014

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alle riprogrammazioni, rifinanziamenti e definanziamenti determinati con la Sezione II determinano un incremento di 1.623 milioni, derivanti da un aumento di 3.967 milioni di parte corrente e da una diminuzione di 2.344 milioni in conto capitale.

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 2.096 milioni, determinato da un incremento di 455 milioni di parte corrente e di 1.641 milioni in conto capitale.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2023 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2023 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2022.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.

 

 (dati di competenza, valori in milioni)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione

2022

2023

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Politiche economiche-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica (29)

103.626

102.729

107.680

-8

-130

107.542

112

107.654

2

Relazione finanziarie con le autonomie territoriali (3)

124.521

124.751

125.774

-

-8

125.766

2.185

127.951

3

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

83.246

84.305

87.830

-

190

88.020

510

88.530

4

Difesa e sicurezza del territorio (5)

1.397

1.182

1.357

-

190

1.547

-

1.547

5

Ordine pubblico e sicurezza (7)

2.663

2.831

2.807

-1

1

2.807

2

2.809

6

Soccorso civile (8)

3.315

3.599

1.570

-

-

1.570

456

2.027

7

Competitività e sviluppo delle imprese (11)

19.462

18.503

15.404

-

-310

15.094

274

15.368

8

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13)

5.499

5.405

6.231

-

-1.080

5.151

-

5.151

9

Infrastrutture pubbliche e logistica (14)

1.310

1.310

1.505

-

-600

905

-

905

10

Comunicazioni (15)

680

733

723

-

-

723

-

723

11

Ricerca e innovazione (17)

941

941

1.565

-

100

1.665

-

1.665

12

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)

1.430

1.430

1.430

-

-

1.430

-

1.430

13

Casa e assetto urbanistico (19)

582

582

90

-

-

90

440

530

14

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24)

1.349

1.473

1.451

-

-

1.451

12

1.463

15

Politiche previdenziali (25)

11.491

11.491

11.436

-

-

11.436

-

11.436

16

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

1.268

1.201

1.256

-

-

1.256

-

1.256

17

Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri (1)

2.932

3.194

3.076

-

15

3.091

-19

3.072

18

Giovani e sport (30)

1.086

1.191

843

-

2

845

77

922

19

Giustizia (6)

422

447

460

-

-

460

-

460

20

Sviluppo e riequilibrio territoriale (28)

15.439

15.388

11.960

-

-600

11.360

-

11.360

21

Debito pubblico (34)

347.852

337.824

385.143

-

-20

385.123

3

385.126

22

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

1.436

1.415

1.428

-

-

1.428

-

1.428

23

Fondi da ripartire (33)

19.562

16.123

18.035

-

3.872

21.907

-1.956

19.951

 

TOTALE MINISTERO

751.510

738.050

789.054

-9

1.623

790.668

2.096

792.764

N.B. Tra parentesi la numerazione generale della Missione.

 

Complessivamente, a livello di Ministero, gli effetti cumulati delle sezioni I e II determinano un incremento di 3.719 milioni   rispetto al dato a legislazione vigente.

Nei paragrafi seguenti si forniscono alcuni elementi riguardanti le principali variazioni alle missioni di spesa del Ministero, soffermandosi in particolare su quelle che hanno presentato le variazioni più rilevanti in sede di manovra.

Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali

(dati di competenza, valori in milioni)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2021

2022

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

2

Relazioni finanziarie con  autonomie territoriali (3),
di cui:

124.521

124.751

125.774

-

-8

125.766

2.185

127.951

2.4

Concorso dello Stato finanziamento spesa sanitaria (3.6)

86.754

86.943

85.900

-

-8

90.018

2.185

92.203

 

Le variazioni di Sezione I nel Programma Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria sono determinate dall’incremento del Fondo sanitario nazionale (cap. 2700) di 322,5 milioni nel 2023 e di 1.862,4 milioni nel 2023 delle somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA (cap. 2862).


 

L’Italia in Europa e nel mondo

(dati di competenza, valori in milioni)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2022

2023

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

3

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

83.246

84.305

87.830

-

190

88.020

510

88.530

3.1

Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE (4.10)

81.442

82.494

87.170

-

80

87.250

510

87.760

3.2

Politica economica e finanziaria in ambito internazionale

1.804

1.811

659

-

110

770

-

770

 

Le variazioni riguardano il Programma Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE, così determinati:

§  80 milioni quale rifinanziamento (annuale permanente) del Fondo per il recepimento della normativa europea che va ad integrare la dotazione vigente pari a circa 75 milioni (cap. 2815), incrementato a 100 milioni annui a regime a decorrere dal 2024;

§  500 milioni per il 2023 (880 milioni per il 2024 e 1.860 milioni per il 2025) appostati sul cap. 7492 di nuova istituzione relativo al Fondo per l’avvio di opere indifferibili, in relazione agli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici e dei materiali da costruzione (articolo 68, comma 1, ddl bilancio 2023);

§  110 milioni quale rifinanziamento per la partecipazione a banche e fondi internazionali (cap. 7175).

Soccorso civile

(dati di competenza, valori in milioni)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2022

2023

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

6

Soccorso civile (8)

3.315,2

3.598,8

1.570,4

-

-

1.570,4

+456,2

2.026,6

6.1

Interv. pubbliche calamità (8.4)

2.657,6

2.722,0

967,8

-

-

967,8

+306,2

1.274,0

6.2

Protezione civile (8.5)

657,6

876,8

602,6

-

-

602,6

+150,0

752,6

 

La Missione Soccorso civile reca, a BLV 2023, uno stanziamento di competenza pari a 1.570,4 milioni, che in virtù del rifinanziamento operato dalla Sezione I (+456,2 milioni) porta le le spese finali della Missione in esame a 2.026,6 milioni per il 2023.

L’incremento operato dalla Sezione I riguarda il programma 8.4 (+306,2 milioni) ed il programma 8.5 (+150 milioni, previsti dall’art. 134 ad integrazione del Fondo per le emergenze nazionali a favore del sisma del 2016).

Per quanto riguarda, specificamente, il programma 8.4, l’incremento risulta imputato all’art. 135 (per 23,9 milioni a favore del sisma in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto del 2012), all’art. 133 (per 19,2 milioni per il sisma di Ischia del 2017), all’art. 136 (per 27,3 milioni per il sisma in Abruzzo del 2009), all’art. 134 (per 83,3 milioni a favore del sisma in Centro-Italia del 2016), all’art. 89 (per 50 milioni per interventi strade statali sismi del 2009 e del 2016), all’art. 132 (per 2,6 milioni per sismi Molise e Catania del 2018), e all’art. 131 (per 100 milioni a favore dell’alluvione Marche del 2022).

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto

 

(dati di competenza, valori in milioni)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione

2022

2023

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
art. 23, c. 3 lett a); art. 30, c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

8

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13)

5.499,2

5.405,4

6.230,9

-

-1.080

5.150

-

5.150

8.1

Sostegno allo sviluppo del trasporto (13.8)

5.499,2

5.405,4

6.230,9

-

-1.080

5.150

-

5.150

 

La Missione Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto include l’unico Programma 13.8 Sostegno allo sviluppo del trasporto, relativo, per la sua quasi totalità, ai finanziamenti al trasporto ferroviario, il quale vede uno stanziamento nel BLV di 6.230,9 mln €.

Con la manovra, in Sezione II, viene definanziato di 1.080 mln € nel 2023 il cap. 7122/2, relativo al contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato Spa (è prevista inoltre una riprogrammazione di +200 mln nel 2024 a fronte di un definanziamento di 200 mln nel 2025). Si ha peraltro un rifinanziamento di 2.000 mln € negli anni 2026 e successivi: quindi in sostanza le variazioni nette su tale piano di gestione n. 2 del capitolo 7122 si concretizzano in un saldo netto di +1.320 mln €.

Sempre relativamente al programma 13.8, si segnalano le seguenti riprogrammazioni, con anticipo dal 2025 al 2024, sugli altri piani di gestione del cap. 7122: cap. 7122/7: 50 mln € per l’attraversamento di Vicenza della linea AV Vicenza Padova; cap. 7122/13: 100 mln € e per l’AV Salerno Reggio Calabria; cap. 7122/5: 100 mln € per il Contratto di Programma, Parte Servizi, con RFI.

Casa e assetto urbanistico

(dati di competenza, valori in milioni)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2022

2023

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

13

Casa e assetto urbanistico (19)

582,0

582,0

90,0

-

-

90,0

+440,0

530,0

13.1

Politiche abitative e riqualificazione periferie (19.1)

582,0

582,0

90,0

-

-

90,0

+440,0

530,0

 

La Missione “Casa e assetto urbanistico”, che si compone dell’unico Programma, a BLV 2023 reca uno stanziamento di competenza pari a 90,0 milioni. In virtù del rifinanziamento operato dalla Sezione I (+440,0 milioni) la missione in esame del Ministero, assorbe circa lo 0,11% delle spese finali di competenza (482.014 milioni).

In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le spese finali della Missione 19 sono pari a 530,0 milioni per il 2023.

L’incremento derivante dalla Sezione I viene in particolare determinato per quanto disposto dall’art. 18, che assegna 430 milioni per il Fondo di garanzia della prima casa, e dall’art. 67 per il Fondo per le periferie inclusive per 10 milioni.

Sviluppo e riequilibrio territoriale

Nella Missione 20 “Sviluppo e riequilibrio territoriale” le risorse sono pressoché interamente iscritte sul Fondo per lo sviluppo e la coesione (cap. 8000).

(dati di competenza, valori in milioni)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2022

2023

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

20

Sviluppo e riequilibrio territoriale (28)

15.439

15.388

11.960

-

-600

11.360

-

11.360

20.1

Sostegno politiche nazionali e comunitarie per la crescita ed il superamento squilibri socio-economici territoriali (28.4)

15.439

15.388

11.960

-

-600

11.360

-

11.360

Le risorse appostate sulla Missione “Sviluppo e riequilibrio territoriale” riguardano nella quasi totalità il Fondo sviluppo e coesione, per il quale è disposto, in Sezione II, un definanziamento di 600 milioni nel 2023, di un miliardo nel 2024 e di 1.400 milioni nel 2025 delle risorse relative al ciclo di programmazione 2021-2027. Ad esso si associa una riprogrammazione di 550 milioni del 2025 che vengono anticipate al 2024, come evidenziato nella successiva tabella:

 

FSC (cap. 8000/MEF)

2023

2024

2025

Bilancio a legislazione vigente

11.826,9

14.334,8

17.421,8

Definanziamento

-600,0

-1.000,0

-1.400,0

Riprogrammazione

-

550,0

-550,0

D.D.L. BILANCIO 2023

11.226,9

13.884,8

15.471,5

 

Si segnala che riguarda le autorizzazioni di cassa per il 2023 ammontano a soli 5.081,7 milioni e che d.d.l. di bilancio stima al 1° gennaio 2023 residui del FSC pari a 46,2 miliardi.

 

 


 

Ministero delle imprese e del made in Italy
(Tabella n. 3)

 

 

L’articolo 157 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dello sviluppo economico, per l'anno finanziario 2023, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 3).

Il comma 2 dispone che le somme impegnate in relazione agli interventi di sostegno nelle aree di crisi siderurgica di cui all’articolo 1 del decreto-legge 410/1993 (L. n. 513/1993), resesi disponibili a seguito dei provvedimenti di revoca, sono versate all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate, nell’anno 2023, con decreti del Ministero dell’economia e finanze -Ragioniere generale dello Stato, allo stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy ai fini di cui al medesimo articolo 1 del decreto-legge n. 410/1993[10].

Il comma 3 dispone che gli importi dei versamenti effettuati con imputazione alle voci «Restituzione, rimborsi, recuperi e concorsi vari» e «Altre entrate in conto capitale» dello stato di previsione dell'entrata sono correlativamente iscritti in competenza e di cassa, con decreti del Ministero dell’economia e finanze-RGS, negli appositi capitoli dei pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero, relativi al Fondo per la competitività e lo sviluppo e al Fondo rotativo per la crescita sostenibile.

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2023-2025

Il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero delle imprese e del Made in italy, spese finali, in termini di competenza, pari a 19.168,5 milioni di euro nel 2023, a 17.709 milioni di euro per il 2024 e a 15.238,3 milioni di euro per il 2025, come si evince dalla tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero delle imprese e del made in Italy per gli anni 2023-2025

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2022

Previsioni

DDL di
bilancio 2023

Diff.
bil 2023/
bil 2022

DDL di
bilancio 2024

DDL di
bilancio 2025

Spese correnti

749,7

526,6

-223,1

519,4

517,0

Spese in c/capitale

11.888,7

18.641,9

6.753,2

17.189,6

14.721,3

SPESE FINALI

12.638,4

19.168,5

6.530,1

17.709,0

15.238,3

 

Rispetto alla legge di bilancio 2022, il disegno di legge di bilancio 2023-2025 espone dunque per il Ministero un andamento della spesa crescente.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2023, il disegno di legge di bilancio espone spese finali, pari come detto a 19.168,5 milioni, in aumento rispetto al 2022 (+51,7%, in termini assoluti + 6.530,1 milioni).

Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di una diminuzione delle spese di parte corrente (-223,1 milioni di euro) e di un sensibile aumento delle spese di parte capitale (+ 6.753,2 milioni di euro).

Gli stanziamenti si attestano nell’anno 2023 al 2,2 % della spesa finale del bilancio statale. Tale percentuale era l’1,7 % nell’esercizio precedente.

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero, ammontano nell’anno 2023 a 19.532 milioni.

Le spese finali per l’anno 2023

Lo stato di previsione della spesa del Ministero delle imprese e del made in Italy (Tabella 3 del disegno di legge), espone, a legislazione vigente (di seguito, BLV), una dotazione di competenza per l'anno 2023 pari a 18.097,4 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un aumento delle spese finali di 1071,1 milioni di euro, di cui -163,9 milioni di spesa corrente e +1.235 milioni di spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

(dati di competenza, valori in milioni)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

749,7

895,1

690,6

22,5

713,0

-186,4

526,6

Spese in c/capitale

11.888,7

12.840,6

17.406,9

230

17.636,9

1.005,0

18.641,9

SPESE FINALI

12.638,4

13.735,7

18.097,4

252,5

18.349,9

818,6

19.168,5

 

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, spese finali di competenza per il Ministero pari a 19.168,5 milioni per il 2023.

Analisi per Missione/Programmi

La spesa a del Ministero è allocata su 5 missioni. La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2023 per ciascuna Missione/Programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2022.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il disegno di legge di bilancio apporta alla legislazione vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna Missione/Programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY

 

Missione/Programma

2022

2023

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a)

Variazioni
a.23 c. 3
lett b)

1

Competitività e sviluppo delle imprese (11)

11.895,6

12.980,6

17.596,4

 

218,5

17.814,8

813,6

18.628,4

 

Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità' sociale d'impresa e movimento cooperativo (11.5)

4.539,2

5.388,9

6.080,3

 

-12,7

6.067,6

-187,3

5.880,3

 

Vigilanza sul sistema cooperativo e sulle società (11.6)

19,1

19,6

19,4

 

 

19,4

 

19,4

 

Incentivazione del sistema produttivo (11.7)

3.886,1

4.071,7

8.961,1

 

200,0

9.161,1

1.000,9

10.162,0

 

Lotta alla contraffazione e tutela della proprietà industriale (11.10)

93,1

131,3

93,6

 

 

93,6

 

93,6

 

Coordinamento dell'azione amministrativa e dei programmi per la competitività e lo sviluppo delle imprese, la comunicazione (11.11)

5,2

6,0

9,3

 

 

9,3

 

9,3

 

Riconversione industriale e grandi filiere produttive (11.12)
di cui:

3.352,8

3.362,9

2.432,6

 

31,2

2.463,8

 

2.463,8

 

- rimborso passività finanziarie

99,8

99,8

31,4

 

 

31,4

 

31,4

2

Regolazione dei mercati (12)

50, 6

55,7

58,7

 

34,0

92,7

 

92,7

 

Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori (12.4)

50, 6

55,7

58,7

 

34,0

92,7

 

92,7

5

Comunicazioni (15)

678,8

684,1

356,3

 

 

356,3

 

356,3

 

Pianificazione, regolamentazione tecnica e valorizzazione dello spettro radio (15.5)

11,3

11,6

16,7

 

 

16,7

 

16,7

 

Servizi di Comunicazione Elettronica, di Radiodiffusione e Postali (15.8)

614,6

616,7

294,9

 

 

294,9

 

294,9

 

Attività territoriali in materia di comunicazioni e di vigilanza sui mercati e sui prodotti (15.9)

52,9

55,8

44,8

 

 

44,8

 

44,8

6

Ricerca e innovazione (17)

12,5

12,9

11,8

 

 

11,8

 

11,8

 

Ricerca, innovazione, tecnologie e servizi per lo sviluppo delle comunicazioni e della società dell'informazione (17.18)

12,5

12,9

11,8

 

 

11,8

 

11,8

7

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

100,6

102,2

105,7

 

 

105,7

5

110,7

 

Indirizzo politico (32.2)

46,5

47,1

33,2

 

 

33,2

5

38,2

 

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

54,1

55,1

72,4

 

 

72,4

 

72,4

 

SPESA COMPLESSIVA MISE

12.738,2

13.835,5

18.128,8

 

252,5

18.381,3

818,6

19.199,8

 

SPESA FINALE MISE

12.638,4

13.735,7

18.097,4

 

252,5

18.349,9

818,6

19.168,5

N.B. Tra parentesi la numerazione generale della Missione.

 

Complessivamente, gli effetti cumulati delle sezioni I e II determinano un incremento di 1.071,1 milioni di euro rispetto al dato a legislazione vigente.

In particolare, gli effetti finanziari ascrivibili alla Sezione II (cfr. infra, Tabella) determinano un aumento delle spese finali di 252,5 milioni di euro, di cui la gran parte (circa 230 milioni) di conto capitale (cfr. infra).

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 818,6 milioni, con una riduzione di 186,4 milioni di parte corrente e di 1.005 milioni in conto capitale.

Di seguito si forniscono alcuni elementi riguardanti le missioni di spesa del Ministero, soffermandosi in particolare su quelle i cui programmi presentano variazioni in sede di manovra.

Come si evince dalla Tabella, la Missione di spesa “Competitività e sviluppo delle imprese” (n. 11), la più consistente nello stato di previsione del Ministero, è quella su cui si sono concentrati la quasi totalità degli effetti della manovra.

La Missione, al netto delle risorse destinate al rimborso delle passività finanziarie, pari a 31,4 milioni di euro, reca nel BLV 2023 spese finali per circa 17.565 milioni, il 97 per cento delle spese finali del Ministero.

Considerando gli effetti della manovra, le spese finali divengono pari per il 2023 a 18.597 milioni di euro (+1032,1 milioni di euro circa), il 97 percento della dotazione finale del MISE.

Come accennato, la Missione ha subito variazioni sia di Sezione I (+ 813,6 milioni) che di Sez. II (+218,45 milioni). A tale ultimo riguardo, il Ministero si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità, prevedendo rifinanziamenti e definanziamenti di leggi di spesa (art. 23, comma 3, lettera b)).

La Tabella 1 che segue espone le variazioni alle leggi di spesa operati alla Missione 1 dalla Sezione II del disegno di legge di bilancio 2023-2025. Al riguardo, si segnala che la riduzione di 12,7 milioni di euro per l’anno 2023 e di 19,4 milioni per l’anno 2024 operata sull’autorizzazione di spesa istitutiva del Fondo destinato a favorire l'uscita anticipata dal lavoro dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi (fondo peraltro contestualmente abrogato dall’art. 53, comma 3 del disegno di legge, cfr. infra) è ascrivibile all’articolo 153, comma 1 (spending review ministeri).

 


 

Sez. II - Rifinanziamenti e definanziamenti delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

Ministero delle Imprese e del made in Italy

Missione 7 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

Programma 11.5 “Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità' sociale d'impresa e movimento cooperativo

 

2023

2024

2025

2026 e ss.

LB n. 234 del 2021 art. 1 c. 89 "Fondo destinato a favorire l'uscita anticipata dal lavoro dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi"

- (Cap-pg: 2257/1) - (Scad. Variazione 2024)

LV

12,7

19,4

0

0

Def.

-12,7

-19,4

0

0

Programma 11.7 “Incentivazione del sistema produttivo

 

2023

2024

2025

2026 e ss.

LB 145/2018 art. 1, co. 203 “Erogazione dei contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell’IPCEI”
(Cap.-pg.7348/1) –(Scad. . Variazione 2031)

LV

883,4

266,4

33

165

Rif.

200

200

200

1.500

Programma 11.12 “Riconversione industriale e grandi filiere produttive

 

2023

2024

2025

 

L n. 140 del 1999 art. 3 "Studi e ricerche per la politica industriale"- (Cap-pg: 2234/1) - (Scad. Variazione 2025)

LV

0,08

0,08

0,08

0,08

Rif.

0,2

0,2

0,2

-

L n. 266 del 1997 art. 4 c. 3 "Programmi tecnologici per la difesa aerea nazionale"- (Cap-pg: 7421/3) - (Scad. Variazione 2037)

LV

450

185

335

700

Rif.

20

20

20

490

DL n. 34 del 2020 art. 39 c. 1 "Nucleo dei consulenti ed esperti in materia di politica industriale."- (Cap-pg: 2234/2) - (Scad. Variazione 2025)

LV

0

0

0

0

Rif.

0,3

0,3

0,3

-

DL n. 34 del 2020 art. 39 c. 4 "Consulenti ed esperti di supporto alla struttura di cooperazione tra il Ministero delle imprese e il Ministero del lavoro per il monitoraggio delle politiche volte a contrastare il declino dell'apparato produttivo."- (Cap-pg: 2246/2) - (Scad. Variazione 2025)

LV

0

0

0

0

Rif.

0,65

0,65

0,65

-

DL n. 321 del 1996 art. 5 c. 2 p. C "Sviluppo tecnologico nel settore aeronautico"- (Cap-pg: 7420/2) - (Scad. Variazione 2037)

LV

25

10

20

185

Rif.

10

10

10

50

LB n. 145 del 2018 art. 1 c. 241 "Spese per lo svolgimento delle attivita' di monitoraggio, controllo e valutazione sui progetti finanziati ai sensi della legge 24 dicembre 1985, n. 808"- (Cap-pg: 2270/1) - (Scad. Variazione 2037)

LV

0,175

0,175

0,175

1,5

Rif.

 

0,325

0,325

3,3

*previsioni per piano di formazione, incluso l’effetto delle rimodulazioni già sopra indicate.

 

Gli interventi della Sezione I che hanno inciso sugli stanziamenti della Missione 1, determinandone un aumento di 813,6 milioni di euro, sono i seguenti:

·      l’articolo 53, comma 3, che - abrogando la disciplina istitutiva del Fondo per l'uscita anticipata dei lavoratori delle imprese in crisi – determina una riduzione di spesa di 187,3 milioni di euro (cap. 2257);

§  l’articolo 71, che incrementa di 0,9 milioni di euro a decorrere dal 2023 l’autorizzazione di spesa per la copertura dei costi di gestione e manutenzione anche evolutiva del Registro nazionale degli aiuti di Stato e della piattaforma incentivi.gov.it (cap. 2228);

§  l’articolo 70 che dispone un rifinanziamento dei contratti di sviluppo, pari a complessivi 200 milioni per ciascuno degli anni 2023-2027 e 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2028 al 2037 (cap. 7343);

§  l’articolo 72, che rifinanzia il Fondo di garanzia PMI per 800 milioni per l’anno 2023 (cap. 7345).

 

Ulteriore Missione interessata dalla manovra è la Missione Regolazione dei mercati (12), la quale ha subito limitate variazioni in aumento, unicamente di Sezione II (+ 34 milioni di euro).

 

La Tabella che segue espone i rifinanziamenti e definanziamenti alle leggi di spesa operati alla Missione dalla Sezione II del disegno di legge di bilancio 2023-2025:

 

Sez. II - Rifinanziamenti e definanziamenti delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

Ministero delle Imprese e del made in Italy

Missione  Regolazione dei mercati (12)

Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori (12.4)

 

2023

2024

2025

 

RD n. 2011 del 1934 art. 41 - (Cap-pg: 1228/1) - (Scad. Variazione 2025)

LV

0

0

0

0

Rif.

35

35

35

-

LB n. 178 del 2020 art. 1 c. 1144 "Somme da erogare a enti, istituti, associazioni per promuovere la rete degli esercizi della ristorazione italiana nel mondo."

- (Cap-pg: 2515/3) - (Scad. Variazione 2023)

LV

1

0

0

0

Def.

-1

-

-

-

 

Infine, si segnala che sono ascrivibili agli obiettivi di risparmio di cui all’articolo 153, comma 1, le riduzioni di Sez. II – complessivamente pari a 14,3 milioni di euro sull’anno 2025 – operate su autorizzazioni di spesa iscritte sulla Missione 7 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) (cfr. infra Tabella).

Sez. II - Rifinanziamenti e definanziamenti delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

Ministero delle Imprese e del made in Italy

Missione 7 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

Programma 7.1 Indirizzo politico (32.2)

 

2023

2024

2025

L n. 196 del 2009 art. 34/ter c. 5 "Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti"- (Cap-pg: 7041/1) - (Scad. Variazione 2028)

LV

12,6

12,4

13,7

Def.

 

 

-13,7

Programma 7.2 Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

 

2023

2024

2025

LF n. 289 del 2002 art. 23 c. 1 "Fondo da ripartire per spese concernenti i consumi intermedi"- (Cap-pg: 1730/1) - (Variazione Permanente

LV

2,9

3

3

Def.

 

 

-0,6

 

 

    

Ministero del lavoro e delle politiche sociali
(Tabella n. 4)

 

 

L’articolo 158 autorizza l’impegno e il pagamento delle spese dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’anno finanziario 2023, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 4), e reca altresì l’autorizzazione per il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con propri decreti, per l'anno finanziario 2023, variazioni compensative in termini di residui, di competenza e di cassa tra i capitoli dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, anche tra missioni e programmi diversi, connesse con l'attuazione dei decreti legislativi nn. 149 del 2015 (di semplificazione dell'attività ispettiva in materia di lavoro) e 150 del 2015 (di riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive).

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2023-2025

Il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, spese finali, in termini di competenza, pari a 179.692,6 milioni di euro nel 2023, a 184.505,6 milioni di euro per il 2024 e a 186.337,6 milioni di euro per il 2025, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per gli anni 2023-2025

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2022

Previsioni

Ddl di bilancio 2023

Diff.
bil 2023/
bil 2022

Ddl di bilancio 2024

Ddl di bilancio 2025

Spese correnti

162.449

179.632,4

+17.183,4

184.447,1

186.279,1

Spese in c/capitale

63,8

60,2

-3,6

58,5

58,5

SPESE FINALI

162.512,8

179.692,6

+17.179,8

184.505,6

186.337,6

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

20

20,6

 

23

23,1

 

Rispetto alla legge di bilancio 2022, il disegno di legge di bilancio 2023-2025 dispone dunque per il Ministero del lavoro un incremento nelle spese finali nel 2023 pari, in termini assoluti, a circa 17.179,8 milioni di euro (+10,6%), ascrivibile ad un aumento delle spese correnti pari, in termini assoluti, a 17.183,4 milioni di euro e ad una diminuzione delle spese in conto capitale pari, in termini assoluti, a 3,6 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero del lavoro autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2023, in misura pari al 20,6% della spesa finale del bilancio statale, percentuale leggermente in aumento rispetto al 20% dell’esercizio precedente.

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 180.274,4 milioni di euro nel 2023, a 184.505,6 milioni di euro nel 2024 e a 186.333,1 milioni di euro nel 2025.

Le spese per l’anno 2023

Lo stato di previsione del Ministero del lavoro (Tabella 4) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2023 di 176.574,2 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un incremento delle spese finali di 3.118,4 milioni di euro, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - anno 2023

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

162.449

166.213

176.514

-9,8

176.504,2

3.128,2

179.632,4

Spese in c/capitale

63,8

63,8

60,2

-

60,2

-

60,2

SPESE FINALI

162.512,8

166.276,8

176.574,2

-9,8

176.564,4

3.128,2

179.692,6

 

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano un decremento della spesa pari a 9,8 milioni di euro, solo dal lato delle spese correnti, ascrivibile al programma 32.2 Indirizzo politico della Missione 32 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche: si tratta dell’effetto di rifinanziamenti e definanziamenti operati dal disegno di legge ai sensi dell’art. 23, comma 3, lettera b) della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009), che saranno illustrati di seguito in un’apposita tabella.

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, spese finali di competenza per il Ministero pari a 179.692,6 milioni per il 2023.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2023 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2023 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2022.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.

Si ricorda altresì che per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, vi sono alcuni cambiamenti nella collocazione degli stanziamenti di bilancio tra le unità di voto per una più puntuale attribuzione delle risorse ai competenti centri di responsabilità amministrativa in conseguenza della riorganizzazione del dicastero avvenuta nel 2021. Si tratta, in particolare, delle risorse da destinare all’INAIL a titolo di contributo statale a fronte della riduzione dei premi e dei contributi dovuti dalle imprese per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali che nel 2023 passano dal programma 25.3 Previdenza obbligatoria e complementare, assicurazioni sociali della missione Politiche previdenziali (azione 25.3.7 “Agevolazioni contributive, sottocontribuzioni ed esoneri per incentivare l'occupazione”) al programma 26.11 Prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro della missione Politiche per il lavoro (azione 26.11.3 “Indennizzi e incentivi in materia di infortuni e malattie professionali”). Inoltre, dal programma 26.11 passano al programma 25.3 la parte delle risorse destinate alle pensioni di inabilità corrisposte dall’INPS ai lavoratori affetti da malattie absesto-correlate e le risorse del Fondo per i lavoratori che hanno subito l’esposizione alle polveri dell’amianto che nel 2023 si collocano nell’azione 25.3.14 “Sostegno alle gestioni previdenziali” (mentre nel 2022 erano collocate nell’azione 26.11.3 “Indennizzi e incentivi in materia di infortuni e malattie professionali”.

 

 

 

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI


 

Missione/Programma

2022

2023

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul
a.23 c. 3 lett a)

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

1

Politiche per il lavoro (26)

17.846

17.658,3

18.501

-

-

18.501

263,8

18.764,8

1.1

Politiche passive del lavoro e incentivi all'occupazione (26.6)

14.925,8

14.710,1

15.472,3

-

-

15.472,3

250

15.722,3

1.2

Coordinamento e integrazione delle politiche del lavoro e delle politiche sociali, innovazione e coordinamento amministrativo (26.7)

32,6

33,8

33,7

-

-

33,7

-

33,7

1.3

Politiche di regolamentazione in materia di rapporti di lavoro (26.8)

67,9

68,3

119

-

-

119

-

119

1.4

Contrasto al lavoro nero e irregolare, prevenzione e osservanza delle norme di legislazione sociale e del lavoro (26.9)

382

385

412,3

-

-

412,3

-

412,3

1.5

Politiche attive del lavoro, rete dei servizi per il lavoro e la formazione (26.10)

1.069,7

1.069,9

1.037,1

-

-

1.037,1

-

1.037,1

1.6

Sistemi informativi per il monitoraggio e lo sviluppo delle politiche sociali e del lavoro e servizi di comunicazione istituzionale (26.12)

47,1

47,2

49,1

-

-

49,1

-

49,1

1.7

Prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (26.11)

1.320,9

1.344

1.377,5

-

-

1.377,5

13,8

1.391,3

2

Politiche previdenziali (25)

95.507

93.391,5

98.289,8

-

-

98.289,8

3.136,2

101.426

2.1

Previdenza obbligatoria e complementare, assicurazioni sociali (25.3)

95.507

93.391,5

98.289,8

-

-

98.289,8

3.136,2

101.426

3

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24)

49.060

55.129

59.692

-

-

59.692

-271,8

59.420,2

3.1

Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni (24.2)

106,3

111,2

104,3

-

-

104,3

-

104,3

3.2

Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva (24.12)

48.953,7

55.017,8

59.587,7

-

-

59.587,7

-271,8

59.315,9

4

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

12,8

14

13

-

-

13

-

13

4.1

Flussi migratori per motivi di lavoro e politiche di integrazione sociale delle persone immigrate (27.6)

12,8

14

13

-

-

13

-

13

5

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

87

84

78,4

-

-9,8

68,6

-

68,6

5.1

Indirizzo politico (32.2)

66,5

62

59,7

-

-9,8

49,9

-

49,9

5.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

20,5

22

18,7

-

-

18,7

-

18,7

 

SPESE FINALI MINISTERO

162.512,8

166.276,8

176.574,2

-

-9,8

176.564,4

3.128,2

179.692,6

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali è allocata su 5 missioni, di cui quelle di maggior rilievo per il lavoro sono la Missione 26 Politiche per il lavoro e la Missione 25 Politiche previdenziali.

 

La Missione 26 Politiche per il lavoro rappresenta circa il 10,4% della spesa finale complessiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (18.501 milioni di euro) la Missione 26 registra un incremento complessivo di 263,8 mln di euro a seguito degli interventi in Sezione I, determinato da un incremento del Programma Politiche passive del lavoro e incentivi all'occupazione (26.6) e del nuovo Programma Prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (26.11). In tali Programmi si registra infatti:

§  un incremento, pari a 250 milioni di euro, delle somme destinate al Fondo sociale per occupazione e formazione (cap. 2230) (art. 61 della Sez. I);

§  un incremento, pari a 13,8 milioni di euro, delle somme da trasferire all'Inail a titolo di rimborso degli oneri derivanti dalla riduzione, riconosciuta per incentivare il trattenimento in servizio, dei contributi a carico dei lavoratori che hanno maturato i requisiti per l'accesso anticipato alla pensione (quota 103) (cap. 4344) (art. 54 della Sez. I).

Si segnala che lo stato di previsione del Ministero del lavoro prevede un incremento maggiore delle suddette somme nel 2024, pari a 24,7 mln di euro, e un incremento più contenuto delle medesime somme nel 2025, pari a 8,5 mln di euro.

 

La Missione 25 rappresenta circa il 56,4% della spesa finale complessiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente  la Missione 25, Politiche previdenziali, ed il suo unico Programma Previdenza obbligatoria e complementare, assicurazioni sociali (25.3), registra un incremento a seguito degli interventi in Sezione I pari a 3.136,2 milioni di euro.

Per tale Missione lo stato di previsione del Ministero del lavoro prevede un decremento nel biennio successivo pari a -3.010,5 mln di euro nel 2024 e a -5.377 mln di euro nel 2025.

Il suddetto incremento per il 2023 è ascrivibile in particolar modo ad un incremento degli oneri relativi agli interventi in materia previdenziale, pari a 4.987 mln di euro, che tiene conto delle variazioni operate in attuazione dell’art. 20 del D.L. 115/2022, che ha previsto un esonero del 2% sulla quota dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti pubblici e privati per i periodi di paga dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022 (cap. 4367).

Sul medesimo Programma 25.3 si registrano poi i seguenti incrementi e decrementi rispetto alla dotazione a legislazione vigente:

§  + 64 mln per somme da trasferire all’INPS in relazione all’Ape sociale (cap. 4328) (art. 55 della Sez. I);

§  + 552,4 mln per oneri derivanti da pensionamenti anticipati (cap. 4354) (artt. 53 e 56 della Sez. I);

§  + 450,4 mln per agevolazioni contributive, sottocontribuzioni ed esoneri (cap. 4364) (artt. 52 e 57 della Sez. I);

§  + 210 mln per la rivalutazione delle pensioni ed altri oneri pensionistici (cap. 4356) (art. 58 della Sez. I);

§  -3.127,6 mln per somme da trasferire all’INPS a titolo di anticipazioni di bilancio sul fabbisogno finanziario delle gestioni  previdenziali nel loro complesso (-700 mln su cap. 2539 e -2.427,6 su cap. 4339).

 

La Missione 24 rappresenta circa il 33% della spesa finale complessiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Tra gli interventi di maggior rilievo a favore delle famiglie e del sociale discendenti da disposizioni contenute nella Sezione I si ricorda l’incremento delle risorse da destinare all'assegno unico e universale per i figli a carico (cap. 3620 nel Programma 24.12) ad opera del disposto congiunto degli artt. 65, comma 2 (incremento di 345,2 milioni di euro per il 2023; di 457,9 mln di euro per il 2024; di 473,1 mln di euro per il 2025 fino ad arrivare, nel 2029, ad un incremento annuo strutturale di 489,2 mln di euro) e 59, comma 7 (incremento di 9 mln di euro nel 2023; di 708,8 mln di euro nel 2024; di 717,2 mln di euro nel 2025, fino ad arrivare ad un incremento strutturale annuo di  740,8 mln di euro dal 2029), del provvedimento in esame. Pertanto le risorse da destinare all'assegno unico e universale per i figli a carico nel triennio di interesse risultano pari a: 18.583,6 mln di euro (a legislazione vigente 18.229,4 euro) nel 2023; 19.868.600,0 mln di euro (a legislazione vigente 18.701.900,0) nel 2024; 20.112.500,0 (a legislazione vigente 18.922.200,0) nel 2025.

Per quanto concerne il Reddito di cittadinanza, a seguito di quanto previsto dall’art. 59 della Sezione I, vi è un decremento del relativo Fondo di 743 mln di euro (a cui seguirà, nel biennio 2024-2025, con il decremento per 8.784,9 mln di euro per ciascuno di tali anni, il suo azzeramento) (cap. 2781). Per contro, sono indicate in misura pari a 7.076,10 mln di euro per l’anno 2024 ed a 7.076,70 mln di euro per l’anno 2025 le risorse del Fondo per il sostegno alla povertà e all’inclusione attiva (cap. 3552) istituito dal citato art. 59.

 


 

Ministero della Giustizia
(Tabella n. 5)

 

 

L’articolo 159 del disegno di legge autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della giustizia per l'anno finanziario 2023, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 5).

Il comma 2 – con disposizione che ricorre da anni nelle leggi di bilancio - autorizza il Ragioniere Generale dello Stato a provvedere, con propri decreti, alla riassegnazione, in termini di competenza e di cassa, delle somme versate dal CONI, dalla Società Sport e Salute, dalle regioni, dalle province, dai comuni e da altri enti pubblici e privati all'entrata del bilancio dello Stato, relativamente alle spese:

§  per il mantenimento, per l'assistenza e per la rieducazione dei detenuti e internati;

§  per gli interventi e gli investimenti finalizzati al miglioramento delle condizioni detentive e delle attività trattamentali;

§  per le attività sportive del personale del Corpo di polizia penitenziaria e dei detenuti e internati.

Si tratta delle spese comprese nel programma “Amministrazione penitenziaria” e nel programma “Giustizia minorile e di comunità”, nell’ambito della missione “Giustizia” dello stato di previsione del Ministero della giustizia per l'anno finanziario 2023.

Analogamente a quanto previsto nella legge di bilancio 2022, il comma 3 autorizza lo stesso Ragioniere generale dello Stato a riassegnare allo stato di previsione del Ministero della giustizia, nell’ambito della missione “Giustizia”, le somme versate ad apposito capitolo dell’entrata del bilancio:

§  a seguito di convenzioni stipulate dal Ministero con enti pubblici e privati a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio;

§  derivanti da contributi, rimborsi e finanziamenti provenienti da organismi, anche internazionali.

Tali somme dovranno essere destinate alle spese per il funzionamento degli uffici giudiziari e dei servizi, anche di natura informatica, forniti dai medesimi uffici nonché al potenziamento delle attività connesse alla cooperazione giudiziaria internazionale e dunque dovranno essere iscritte nei programmi “Giustizia civile e penale” e “Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria”.

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2023-2025

La legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della giustizia (Tabella n. 5), spese finali, in termini di competenza, pari a 11.051 milioni di euro nel 2023, 11.036 milioni di euro per il 2024 e 10.814 milioni di euro per il 2025, come si evince dalla tabella che segue.

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2022

Previsioni

2023

Diff.
bil 2023/
bil 2022

2024

2025

Spese correnti

9.307,2

9.944,0

636,8

9.974,7

9.918,3

Spese in c/capitale

886,1

1.107,0

221

1.061,3

895,6

SPESE FINALI

10.193,3

11.051,0

857,8

11.036,0

10.813,9

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 11.065,2 milioni di euro nel 2023, a 11.036 milioni di euro nel 2024 e a 10.813,9 milioni di euro nel 2025.

 

Rispetto alla legge di bilancio 2022, il disegno di legge di bilancio 2023-2025 espone dunque per il Ministero della Giustizia, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nell’anno 2023 e leggermente decrescente negli anni 2024 e 2025.

 

Titolo: Stanziamenti per la giustizia

 

 

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2023, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto alle previsioni della legge di bilancio 2022, in misura pari a 857,8 milioni di euro; il disegno di legge evidenzia inoltre previsioni in aumento di 525 mln rispetto al bilancio assestato 2022.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero della giustizia autorizzati dal disegno di legge di bilancio rappresentano, rispetto alla previsione di spesa finale del bilancio statale, l’1,3%. Tale percentuale è analoga a quella registrata in sede di assestamento del bilancio 2022.

 

Dall'analisi dei bilanci statali per gli anni 2006-2022 risulta che la percentuale delle spese del Ministero della giustizia in rapporto alle spese finali dello Stato è progressivamente diminuita passando dall'1,7% del 2006 all'odierno 1,3%. Nel corso della XVI legislatura, la percentuale ha oscillato tra l'1,4% e l'1,6% per scendere all'1,3% a partire dall'esercizio 2013; si tratta di un dato confermato in tutta la XVII legislatura. In XVIII la percentuale ha oscillato dall’1,1 all’1,3%, dato confermato dalle previsioni per il 2023.

Le previsioni di spesa per il 2023 rispetto alla legislazione vigente

Lo stato di previsione del Ministero della giustizia (Tabella 5) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2023 di 11.023,1 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II della legge di bilancio, determina complessivamente un aumento delle spese finali di 27,9 milioni di euro. In particolare, rispetto al BLV, il disegno di legge evidenzia una diminuzione delle spese in conto corrente (- 74,1 milioni di euro) e un aumento delle spese in conto capitale (+ 102 milioni di euro), come evidenziato nella tabella che segue:

 

(dati di competenza, valori in milioni)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

effetti Sez. I

Legge di bilancio

Spese correnti

9.307,1

9.637,7

10.018,1

-37,7

- 36,5

9.944,0

Spese in c/capitale

886,1

888,7

1.005,0

2,0

100,0

1.107

SPESE FINALI

10.193,2

10.526,4

11.023,1

-35,7

63,5

11.051,0

 

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano una diminuzione della spesa pari a 35,7 milioni.

Il Ministero si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (art. 23, comma 3, lettera a)) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari, a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa). In particolare, avvalendosi di questa possibilità, ha spostato 0,5 milioni di euro dall’esercizio 2025 a quello 2023, relativi, nell’ambito del programma “Amministrazione penitenziaria”, all’autorizzazione di spesa di cui alla L. 85/2009, art. 32, comma 1, punto 1(Realizzazione e funzionamento della banca dati del DNA).

 

Il Ministero ha altresì operato definanziamenti di leggi di spesa (ai sensi dell’art. 23, comma 3, lettera b)).

 

Principali definanziamenti delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

Missione/Programma/Oggetto/Riferimento normativo

Cap.

2023

2024

2025

Amministrazione penitenziaria /Alimentazione – L. 354/1975 art. 9

1777/1

-6

-6,7

-11

Amministrazione penitenziaria /Compiti istituzionali – L. 395/1990 art. 5 c. 2

1777/3

-2

-3

-3

Giustizia civile e penale / Fondo recupero efficienza sistema giudiziario – L. 190/2014 art. 1 c. 96

1536/1

-3,1

-4,3

-3,2

Giust. minorile e di comunità / Convenzione europea sul riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia di affidamento dei minori, Convenzione sugli aspetti civili della sottrazione di minori, Convenzione in materia di protezione dei minori  e Convenzione in materia di rimpatrio dei minori / L.  64 del 1994, art. 8 c. 1

2151/1

2152/1

-0,06

-0,07

-0,09

Transizione digitale, analisi statistica e politiche di coesione / Uso delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni nell’azione amministrativa – D.lgs. 82/2005 art. 12

2301/1

-1,3

-1,7

-1,7

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche / Indirizzo politico / Fondi alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti – L. 196/2009 art. 34-ter c. 5

1112/1

7012/1

-18,4

-15,6

 

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche / Indirizzo politico / Fondo consumi intermedi – L. 289/2002 art. 23 c. 1

1515/1

-12,8

-13,2

-8,2

 

Si segnala, altresì, nell’ambito del programma “Amministrazione penitenziaria”, il rifinanziamento della L. 160/2019, art. 1, c. 14-quinquies (Sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico, anche mediante il rinnovo del parco tecnologico), con 6 mln di euro per il 2023, 10 mln per il 2024 e 10 mln per il 2025.

 

Nel complesso, dunque, la legge di bilancio prevede stanziamenti finali per il Ministero della giustizia pari a 11.051,1 milioni per il 2023.

 

Analisi per Missione/Programmi

La spesa complessiva del Ministero della giustizia è allocata su 2 missioni, di cui la principale è “Giustizia”, che rappresenta il 98% della spesa finale complessiva del Ministero.

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2023 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2022. La tabella evidenzia altresì le modifiche che la legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2023, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA


 

Missione/Programma

2022

2023

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

Effetti Sez. I

Ddl di bilancio

1

Giustizia (6)

10.020,0

10.329,6

10.810,2

- 4,4

63,5

10.869,4

1.1

Amministrazione penitenziaria (6.1)

3.275,5

3.484,5

3.323,7

0,4-

- 9,6

3.314,5

1.2

Giustizia civile e penale (6.2)

5.155,1

5.236,1

5.506,8

- 3,1

100

5.603,7

1.3

Giustizia minorile e di comunità (6.3)

304,0

321,3

364,6

- 0,2-

4,6

369,0

1.4

Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria (6.6)

1.285,4

1.287,7

1.299,7

-

- 31,6-

1.268,1

1.5

Transizione digitale, analisi statistica e politiche di coesione (6.11)

 

 

315,5

- 1,4-

 

314,1

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

173,3

196,8

212,9

 - 31,2-

 

181,6

2.1

Indirizzo politico (32.2)

46,3

48,7

58,8

- 18,4-

 

40,4

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

126,9

148,0

154,0

- 12,8-

 

141,2

 

SPESE FINALI MINISTERO

10.193,3

10.526,4

11.023,1

- 35,6

63,5

11.051,0

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le spese finali della Missione Giustizia sono pari a 10.869,4 milioni di euro per il 2023. Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (10.810,2 milioni), tale missione registra un aumento di 59,2 milioni di euro (+539,8 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2022).

La Missione è ripartita tra i seguenti programmi di spesa:

§  1.1 (6.1) Amministrazione penitenziaria : 3.314,5 mln di euro;

§  1.2 (6.2) Giustizia civile e penale: 5.603,7 mln di euro;

§  1.3 (6.3) Giustizia minorile e di comunità: 369,0 mln di euro;

§  1.4 (6.6) Servizi di gestione amministrativa per l'attività giudiziaria: 1.261,1 mln di euro;

§  1.5 (6.11) Transizione digitale, analisi statistica e politiche di coesione: 314,1 mln di euro

 

Passando all'analisi dei singoli programmi di spesa gestiti dal Ministero della giustizia, il Programma Amministrazione penitenziaria - interamente gestito dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (DAP) - presenta uno stanziamento per il 2022 di 3.314,5 mln di euro. La manovra finanziaria incide su questo programma con un decremento della dotazione di 9,6 milioni, riconducibile ai risparmi di spesa previsti dall’art. 152, comma 2, del disegno di legge, da conseguire mediante la riorganizzazione e l’efficientamento dei servizi degli istituti penitenziari.

 

Il Programma Giustizia civile e penale - interamente gestito dal Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi (DOG) - presenta uno stanziamento nel bilancio di previsione 2022 di 5.603,7 milioni di euro, con un incremento di 367,6 mln di euro rispetto alle previsioni assestate 2022, derivante dall’autorizzazione di spesa di cui  all’articolo 148 del disegno di legge per interventi sull’edilizia giudiziaria.

 

Il Programma Servizi di gestione amministrativa per l'attività giudiziaria - interamente gestito dal Dipartimento degli affari di giustizia (DAG) - presenta uno stanziamento di 1.268,1 milioni di euro, in diminuzione sia rispetto all'assestamento del bilancio 2022 (- 19,6 mln) sia rispetto al bilancio a legislazione vigente (- 31,6 mln di euro, di cui 30 mln derivanti dalla riduzione di spese di giustizia disposta dal comma 2 dell’art.150 a copertura di quanto previsto dal comma 1 in materia di compensazione dei debiti degli avvocati e 1,6 mln derivante dalla riduzione per intercettazioni ex art. 153, comma 4, del disegno di legge).

 

Per quanto riguarda la Missione "Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche", le spese finali sono pari a 181,7 milioni di euro, ripartiti tra il Programma "indirizzo politico" (40,4 mln) e il Programma "servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza" (141,2 mln). Rispetto al bilancio a legislazione vigente si registra un decremento pari 31,2 mln derivante da definanziamenti (vedi sopra).


 

Ministero degli Affari esteri
e della Cooperazione internazionale

(Tabella n. 6)

 

 

L’articolo 160 del disegno legge di bilancio autorizza, al comma 1, l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI), per il 2023, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 6).

Il comma successiva autorizza il MAECI ad effettuare, previe intese con il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), operazioni in valuta estera non convertibile pari alle disponibilità esistenti nei conti correnti valuta Tesoro costituiti presso le rappresentanze diplomatiche e gli uffici consolari, ai sensi dell’articolo 5 della legge 6 febbraio 1985, n. 15, e che risultino intrasferibili per effetto di norme o disposizioni locali. Il relativo controvalore in euro è acquisito all’entrata del bilancio dello Stato ed è contestualmente iscritto, con decreti del Ragioniere generale dello Stato, sulla base delle indicazioni del MAECI, nei pertinenti programmi dello stato di previsione del medesimo Ministero per l’anno finanziario 2023, per l’effettuazione di spese connesse alle esigenze di funzionamento, mantenimento ed acquisto delle sedi diplomatiche e consolari, degli istituti di cultura e delle scuole italiane all’estero.

Il MAECI, per il medesimo anno, è altresì autorizzato ad effettuare, con le medesime modalità, operazioni in valuta estera pari alle disponibilità esistenti nei conti correnti valuta Tesoro in valute inconvertibili o intrasferibili individuate, ai fini delle operazioni di cui al presente comma, dal Dipartimento del tesoro del MEF su richiesta della competente Direzione generale del MAECI.

 

Le spese finali del MAECI per gli anni 2023-2025

Il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del MAECI, spese finali, in termini di competenza, pari a 3.283 mln. di euro nel 2023, a 3.251 mln. di euro per il 2024 e 3.091 mln. di euro per il 2025, come si evince dalla tabella che segue.


 

Spese finali del MAECI per gli anni 2023-2025

(dati di competenza, valori in mln. di euro)

 

Legge di Bilancio 2022

Previsioni

Ddl di bilancio 2023

Diff.
bil 2023/
BIL 2022

Ddl di bilancio 2024

Ddl di bilancio 2025

Spese correnti

3.188,74

3.215,19

26,45

3.162,22

3.062,87

Spese in c/capitale

115,92

67,42

-48,50

88,62

27,74

SPESE FINALI

3.304,66

3.282.62

-22,04

3.251,05

27,74

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,4%

0,4%

 

0,4%

0,4%

 

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2023, si rileva che la riduzione rispetto al 2022 deriva dalle spese in conto capitale, ed è parzialmente compensata da un leggero aumento delle spese correnti.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero degli esteri autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2023, in misura pari allo 0,4% della spesa finale del bilancio statale, percentuale invariata rispetto all’esercizio precedente.

Si ricorda che le spese finali del bilancio dello Stato ammontano a circa 872.803 mln. di euro per il 2023, 807.504 mln. di euro per il 2024 e 805.620 mln. per il 2025.

 

Le spese finali per l’anno 2023

Lo stato di previsione del MAECI (Tabella 6) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l’anno 2023 di 3.304,66 mln. di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un incremento delle spese finali di 736,30 mln. di euro, come evidenziato nella tabella che segue:


 

Spese finali del MAECI - anno 2023

(dati di competenza, valori in mln. di euro)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

3.188,74

3.316,58

3.243,89

-49,2

3.194,69

20,5

3.215,19

Spese in c/capitale

115,92

316,03

67,42

-

67,42

-

67,42

SPESE FINALI

3.304,66

3.632,62

3.311,32

-49,2

3.262,12

20,5

3.282,62

 

 

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2023, si rileva che la riduzione rispetto all’assestamento 2022 - ma anche, seppure in misura minore, rispetto alla legge di bilancio 2022 - deriva in buona parte dal progetto di bilancio a legislazione vigente per il 2023, ove si rinvengono per le spese di competenza 3.311,32 mln. di euro.

Rispetto a questo ammontare, poi, i rifinanziamenti e riprogrammazioni delle dotazioni finanziarie a legislazione vigente della Sezione II del ddl di bilancio hanno fatto registrare complessivamente un decremento di 49,2 mln. – tutti di parte corrente -, mentre gli effetti finanziari della Sezione I hanno apportato un aumento di 20,5 mln. (dovuti essenzialmente agli oneri apportati dall’articolo 129, relativo al personale in servizio all’estero, e dall’articolo 130, di attuazione degli interventi connessi alla presidenza italiana al G7), anch’essi interamente di parte corrente. Tutto ciò ha prodotto l’ammontare sopra richiamato di 3.282,62 mln. nel ddl di bilancio integrato.

Come espone la struttura delle tabella, questa evidenzia le modifiche che il disegno di legge di bilancio integrato ha apportato alla legislazione vigente 2023, con interventi sia di prima che di seconda sezione, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa c.d. integrate.

Sulla base delle norme di contabilità, infatti, le previsioni di spesa della seconda sezione, formulate sulla base della legislazione vigente, possono essere modificate attraverso rimodulazioni, rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni disposte dalla seconda sezione; a questo dato si aggiungono poi gli effetti finanziari derivanti dalle disposizioni contenute nella prima sezione, pervenendosi, in tal modo, per ciascuna unità di voto ad un dato di bilancio integrato.

 

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2023 per Missioni/Programmi

La tabella seguente indica le previsioni di bilancio per ciascuna missione e per ciascun programma di spesa del MAECI per il 2023, a raffronto con i dati dell’assestamento dell’esercizio 2022.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il disegno di legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2023, con interventi sia di prima che di seconda sezione, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa c.d. integrate.

(dati di competenza, valori in mln. di euro)

Missione/Programma

2022

2023

Assest.

DLBA L.V.

Modifiche sez. II

DDL bilancio Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3a)

Variazioni
a.23 c. 3b)

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

2.758,25

2.676,02

-

-49,2

2.626,82

20,5

2.647,32

Protocollo internazionale (4.1)

6,92

8,45

-

-

8,45

-

8,45

Cooperazione allo sviluppo (4.2)

1.091,61

1.051,01

-

-49,2

1.001,81

-

1.001,81

Cooperazione economica e relazioni internazionali (4.4)

37,38

33,96

-

-

33,96

-

33,96

Promozione della pace e sicurezza internazionale (4.6)

464,14

479,68

-

-

479,68

-

479,68

Integrazione europea (4.7)

29,51

31,9

-

-

31,9

-

31,9

Italiani nel mondo e politiche migratorie (4.8)

125,87

75,64

-

-

75,64

-

75,64

Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (4.12)

145,15

109,82

-

-

109,82

-

109,82

Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese (4.13)

647,12

684,16

-

-

684,16

19,04

703,2

Coordinamento dell’Amministrazione in ambito internazionale (4.14)

18,39

19,2

-

-

19,2

-

19,2

Sicurezza delle strutture in Italia e all’estero e controlli ispettivi (4.17)

4,15

4,69

-

-

4,69

-

4,69

Diplomazia pubblica e culturale (4.18)

 187,97

177,47

-

-

177,47

1,45

178,93

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

(32)

129

104,91

-

-

104,91

-

104,91

Indirizzo politico (32.2)

14,71

22,81

-

-

22,81

-

22,81

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

114,29

82,09

-

-

82,09

-

82,09

Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo

(16)

 745,36

530,38

-

-

530,38

-

530,38

Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy (16.5)

 745,36

530,38

-

-

530,38

-

530,38

 

SPESE FINALI MAECI

3.632,62

3.311,32

-

-49,2

3.262,12

20,5

3.282,62

 

Nella tabella seguente si illustra l’incidenza percentuale di ciascuna missione e di ciascun programma sullo stanziamento complessivo di competenza del MAECI per il 2023, nonché le variazioni rispetto alle previsioni assestate 2022.

 

Missione/Programma

Stanziamento per il 2023 (Bilancio integrato)

mln. di euro

Incidenza % sulle spese finali del MAECI

Variazione rispetto alle previsioni assestate 2022

mln. di euro

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

2.647,32

80,64

- 110,92

Protocollo internazionale (4.1)

8,45

0,25

+1,52

Cooperazione allo sviluppo (4.2)

1.001,81

30,51

-89,79

Cooperazione economica e relazioni internazionali (4.4)

33,96

1,03

-3,42

Promozione della pace e sicurezza internazionale (4.6)

479,68

14,61

+15,54

Integrazione europea (4.7)

31,9

0,97

+2,38

Italiani nel mondo e politiche migratorie (4.8)

75,64

2,3

-50,23

Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (4.12)

109,82

3,34

-35,33

Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese (4.13)

703,2

21,42

+56,08

Coordinamento dell’Amministrazione in ambito internazionale (4.14)

19,2

0,58

+0,8

Sicurezza delle strutture in Italia e all’estero e controlli ispettivi (4.17)

4,69

0,14

+0,54

Diplomazia pubblica e culturale (4.18)

178,93

5,45

-9,03

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

(32)

104,91

3,19

-24,09

Indirizzo politico (32.2)

22,81

0,69

+8,09

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

82,09

2,5

-32,2

Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo(16)

530,38

16,15

-214,98

Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy (16.5)

530,38

16,15

-214,98

SPESE FINALI MAECI

3.282,62

100

- 350

 

Dal punto di vista funzionale, lo stanziamento di competenza del MAECI per il 2023, pari a 3.282,62 mln. di euro, si riparte pressoché completamente in due sole divisioni COFOG:

§  Servizi generali delle Pubbliche Amministrazioni: 3.070,97 mln.

§  Affari economici: 210 mln.

Nella prospettiva della classificazione economica, invece, lo stanziamento (spese correnti) si suddivide nelle seguenti principali categorie:

§  Trasferimenti correnti ad Amministrazioni pubbliche: 952,09 mln.

§  Trasferimenti correnti a estero: 951,51 mln.

§  Redditi da lavoro dipendente: 887,91 mln.

§  Trasferimenti correnti ad imprese: 210 mln.

§  Consumi intermedi: 150,57 mln.

Lo stato di previsione del MAECI per il 2023 si articola in 3 missioni e 14 programmi.

La missione principale è “L’Italia in Europa e nel mondo” (4), che rappresenta oltre l’80,64% del valore della spesa finale complessiva del Ministero medesimo ed è pari a 2.647.32 mln. di euro (-110,92 mln. rispetto al 2022).

Nello specifico la missione è articolata nei seguenti programmi:

§  Protocollo internazionale (4.1)

§  Cooperazione allo sviluppo (4.2)

§  Cooperazione economica e relazioni internazionali (4.4)

§  Promozione della pace e sicurezza internazionale (4.6)

§  Integrazione europea (4.7)

§  Italiani nel mondo e politiche migratorie (4.8)

§  Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (4.12)

§  Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese (4.13)

§  Coordinamento dell’Amministrazione in ambito internazionale (4.14)

§  Sicurezza delle strutture in Italia e all’estero e controlli ispettivi (4.17)

§  Diplomazia pubblica e culturale (4.18)[11]

 

Sulla secondamissione, la n. 16, Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo, afferisce un solo programma: “Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy” (16.5), con uno stanziamento di 530,38 mln., pari al 16,15% delle spese finali (- 214,98 rispetto al bilancio assestato 2022).

Si ricorda che a seguito dell’attribuzione al MAECI di importanti competenze in materia di commercio estero e internazionalizzazione del sistema produttivo italiano, lo stato di previsione relativo include – a partire dall’esercizio finanziario 2020 - la Missione n. 16, Commercio internazionale e internazionalizzazione del sistema produttivo, con il Programma n. 16.5, Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy.

In proposito si segnala che l’art. 2 del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104[12] ha disposto il passaggio al MAECI a decorrere dal 1° gennaio 2020 delle funzioni esercitate dal Ministero dello sviluppo economico (MISE) in materia di definizione delle strategie della politica commerciale e promozionale con l’estero e di sviluppo dell’internazionalizzazione del sistema Paese, con il conseguente trasferimento delle risorse umane, strumentali, compresa la sede, e finanziarie, della Direzione generale per il commercio internazionale del MISE. Il trasferimento riguarda anche le competenze gestionali sul cd. Piano Made in Italy e la titolarità delle gestioni fuori bilancio del MISE, relative al Fondo rotativo per operazioni di venture capital.

E’ infine opportuno ricordare che l’articolo 2 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173[13], attualmente in corso di conversione presso la Camera (A.C. 547) nel ridenominare il Ministero dello sviluppo economico in Ministero delle imprese e del made in Italy ne ha integrato le attribuzioni con la previsione che il Dicastero contribuisca a definire le strategie e gli indirizzi per la valorizzazione, la tutela e la promozione del made in Italy in Italia e nel mondo, ferme restando le competenze degli altri dicasteri interessati (Ministero affari esteri e cooperazione internazionale, Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e foreste e Ministero del turismo). L’art. 9 del medesimo decreto-legge ha inoltre istituito il Comitato interministeriale per il made in Italy nel mondo (CIMIM), con il compito d’indirizzare e coordinare le strategie in materia di promozione e internazionalizzazione delle imprese italiane, al fine di valorizzare il made in Italy nel mondo.

Il CIMIM è composto dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dal Ministro delle imprese e del made in Italy, che lo co-presiedono, e dai Ministri dell’economia e delle finanze, dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del turismo.

L’articolo dispone inoltre in materia di promozione all’estero e internazionalizzazione delle imprese, con riferimento all’esercizio dei poteri di indirizzo e vigilanza del Ministero degli esteri, da esercitare, per effetto della norma “di concerto” e non più “d’intesa” con il Ministero delle imprese e del Made in Italy (già Ministero dello sviluppo economico).

 

Infine, alla terza missione – la n. 32, Spese istituzionali e generali delle Pubbliche Amministrazioni, afferiscono due programmi:

§  Indirizzo politico (32.2)

§  Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3).

La missione – che incide per il 3,19% sulle spese finali del MAECI, reca stanziamenti per 104,91 mln., con un riduzione di 24,09 mln. rispetto al precedente esercizio finanziario.

Stanziamenti d’interesse negli altri stati di previsione

Nello stato di previsione del MEF (Tabella 2) sono collocati alcuni stanziamenti di bilancio integrato per il 2023 relativi a materie d’interesse della Commissione Affari esteri.

Si tratta soprattutto dei fondi allocati su capitoli del programma 4.11, Politica economica e finanziaria in ambito internazionale, ricompreso nell’ambito della missione n. 4 – L’Italia in Europa e nel mondo, al quale afferiscono 769,54 mln. di euro[14]:

§  cap. 1646 - Somme da corrispondere alla Repubblica di San Marino:4,64 mln. di euro;

§  cap. 1649 - Oneri per la partecipazione all’IFFM (campagne vaccinali di massa): 27,5 mln. di euro;

§  cap. 7175 - Oneri per la partecipazione a banche, fondi e organismi internazionali: 532,16 mln. di euro;

§  cap. 7179 - Oneri derivanti dalla partecipazione italiana agli aumenti di capitale nelle banche multilaterali di sviluppo: 90 mln. di euro;

§  cap. 7182 - Oneri derivanti dalla partecipazione dell'Italia a istituzioni finanziarie internazionali per la cancellazione del debito dei paesi poveri: 93,34 mln. di euro;

§  cap. 7490 - Fondo per i trasferimenti alla Banca d'Italia per donazione al Fondo Monetario Internazionale per il Poverty Reduction and Growth Trust: 20,2 mln. di euro.

Alcuni capitoli afferiscono invece al programma 4.10, Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE (87,76 mld.[15] per il 2023):

§  cap. 2751 - Risorse complementari basate sul PIL o provenienti dall’I.V.A.: 18,86 mld. di euro;

§  cap. 2752 - Regime “risorse proprie” - Dazi doganali, prelievi agricoli, contributi zucchero: 3,7 mld. di euro;

§  cap.7493 – Somme da versare per l’adeguamento dell’ordinamento interno e delle politiche nazionali al quadro comunitario: 8,1 mld. di euro;

§  cap.8003 – Fondo rotativo per l’attuazione del Next Generation EU - Italia: 53,62 mld. di euro.

Con riferimento alla partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace si segnala poi il cap. 3006 - Fondo per la proroga delle missioni internazionali di pace, sul quale sono appostati per il 2023 fondi pari a 1,54 mld. di euro.

Sempre nello stato di previsione del MEF riveste un interesse per la Commissione Affari esteri il cap. 7256, una parte dei fondi del quale riguardano, in base alle leggi 16/1980 e 137/2001, indennizzi a cittadini e imprese italiane che hanno perduto beni o diritti all’estero, in territori – tra i quali aree della ex Jugoslavia - prima soggetti alla sovranità italiana.: il capitolo, nel disegno di legge di bilancio integrato, è dotato anche per il 2023 di 7,84 mln. di euro.

 

L’aiuto pubblico allo sviluppo

Gli stanziamenti destinati all’aiuto pubblico allo sviluppo sono essenzialmente suddivisi tra numerosi capitoli degli stati di previsione del MEF e del MAECI.

In primo luogo, con riferimento alla cooperazione a dono, occorre ricordare che fino a tutto il 1994 i relativi stanziamenti erano assegnati al cap. 4620/esteri, “Fondo speciale per la cooperazione allo sviluppo”, che aveva carattere di gestione fuori bilancio. A partire dal bilancio 1995 il fondo venne riportato a regime ordinario e gli stanziamenti del Fondo furono ripartiti tra diversi capitoli – esposti nella tabella C della legge finanziaria (quindi legge di stabilità), tutti afferenti al programma 4.2, Cooperazione allo sviluppo, nel quale tuttavia erano frammisti a numerosi altri capitoli.

Con la piena entrata in vigore dal 1° gennaio 2016 della nuova normativa nel settore della cooperazione sviluppo (legge n. 125 del 2014), anche il sistema di finanziamento ha subìto una profonda ristrutturazione: la maggior parte delle somme inerenti alla cooperazione a dono afferiscono ora ai capitoli destinati al finanziamento della nuova Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.

I soli capitoli 2150 e 2153 restano operanti nello stato di previsione del MAECI – si tratta rispettivamente delle retribuzioni ed altri assegni fissi del personale assunto a contratto e/o in posizione di comando o di fuori ruolo (0,51 mln. per il 2023), e delle spese per acquisti di beni e servizi (0,93 mln. per il 2023).

Per quanto concerne l’Agenzia, per il 2023 i relativi stanziamenti sono raggruppati in tre capitoli dello stato di previsione del MAECI:

§  cap. 2021, spese per il personale: 33,57 mln.

§  cap. 2171, spese di funzionamento: 7,58 mln.

§  cap. 2185, interventi di cooperazione int.le: 622,65 mln.

TOTALE: 663,8 mln.

Si ricorda altresì che, in applicazione del comma 1 dell’art. 14 della già richiamata legge n. 125/2014, allo stato di previsione del MAECI, in apposito allegato (v. infra), “sono indicati tutti gli stanziamenti, distinti per ciascuno stato di previsione della spesa dei singoli Ministeri, destinati, anche in parte, al finanziamento di interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo.”.

Per quanto attiene alle attività di cooperazione multilaterale, per le quali sono previsti appositi stanziamenti, si sostanziano nella partecipazione alle iniziative comunitarie e nei contributi obbligatori e nei finanziamenti a banche e fondi di sviluppo. I relativi stanziamenti sono attribuiti a vari capitoli in diversi stati di previsione.

Come sopra evidenziato, lo stanziamento di competenza previsto dal bilancio integrato (Esteri) registra, a carico dell’intero programma n. 4.2, 1.001,81 mln. di euro per il 2023.

Un esame analitico dell’allegato sui finanziamenti alle politiche di cooperazione allo sviluppo consente una valutazione più precisa di questa tipologia di spese, in quanto nell’allegato sono riportati anche numerosi capitoli imputabili ad altri Programmi dello stato di previsione del MAECI, nonché capitoli riconducibili a stati di previsione di altri Dicasteri.

Per quanto comunque concerne lo stato di previsione del MAECI, dall’esame dell’allegato si rileva che gli stanziamenti complessivi per l’aiuto allo sviluppo ammontano per il 2023 a 1.260 mln.

Va segnalata anzitutto la presenza dei capitoli, in precedenza richiamati, relativi alle attività ed agli interventi dell’Agenzia italiana per la cooperazione sviluppo.

Tra i finanziamenti 2023 per gli interventi di cooperazione allo sviluppo si segnalano inoltre:

§  capitolo 2306, che espone la somma di 263,13 mln. per l’esecuzione degli accordi di cooperazione tra l’Unione europea da un lato e gli Stati dell’Africa, Caraibi e Pacifico dall’altro, oltre alla partecipazione italiana alle iniziative della UE nei confronti dei paesi inclusi nella Politica di Vicinato;

§  capitolo 3393, che reca contributi alle spese della Nazioni Unite, dell’OSCE e del Consiglio d’Europa, pari nel complesso a circa 149,69 mln.;

§  capitolo 3109, recante fondo da ripartire per i Paesi africani coinvolti dalle rotte migratorie verso l’Europa, con l’importo di 30 mln.

Nello stato di previsione del Ministero dell’interno, che espone un totale riferito alla cooperazione allo sviluppo pari a 1.507,85 mln., si segnalano in particolare, nell’Allegato, sempre con riferimento al 2023, i seguenti capitoli:

§  capitolo 2351 recante spese per servizi di accoglienza in favore di stranieri, con un importo 855,59 mln.;

§  capitolo 2352, Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, 501,93 mln.;

§  capitolo 2353, Fondo per l’accoglienza minori stranieri non accompagnati, 117,77 mln.

Nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, il cui totale nell’Allegato ammonta per il 2023 a 2.846,57 mln., si segnalano i seguenti capitoli:

§  capp. 2751-2752, contributo alla quota del bilancio UE destinata all’aiuto pubblico allo sviluppo indicata dall’Italia (unitamente alla Commissione UE), 2.168,12 mln.;

§  capitolo 7175, partecipazione a banche, fondi ed organismi internazionali, 432 mln;

§  capitolo 7179, partecipazione agli aumenti di capitale nelle banche multilaterali di sviluppo, 90 mln;

§  capitolo 7182, iniziative per la cancellazione del debito dei Paesi poveri, 93,34 mln;

§  capitolo 1649, oneri per la partecipazione all’IFFM (campagne vaccinali di massa), 27,5 mln.

Si rammenta infine che concorrono al complesso degli interventi per la cooperazione allo sviluppo, con importi di minore entità, capitoli afferenti agli stati di previsione dei seguenti Ministeri: Imprese e made in Italy (0,96 mln.), Infrastrutture e trasporti (68,11 mln.), Salute (14,73 mln.), Università e ricerca (18,37 mln.), Ambiente e sicurezza energetica (466,76 mln.).

Il totale degli interventi esposti dall’allegato sull’aiuto pubblico allo sviluppo – stanziamenti di competenza 2023 – raggiunge pertanto la somma di 6.183,4 mln. a fronte dei 5.208,61 mln. dell’anno precedente.

Gli interventi per gli italiani all’estero nello stato di previsione degli affari esteri per il 2023

Come sopra ricordato, il programma n. 4.8 dello stato di previsione del MAECI è dedicato agli italiani nel mondo ed alle politiche migratorie: nel disegno di bilancio integrato lo stanziamento per il 2023 ammonta a 75,64 mln. di euro - pari al 2,3% delle spese totali del Ministero, con una riduzione di 50,23 mln, rispetto al previsioni assestate del 2022.

Detto importo si suddivide in 16 capitoli:

§  capitolo 3001, competenze fisse e accessorie al personale al netto dell’IRAP – 4,45 mln.;

§  capitolo 3002, competenze fisse e accessorie al personale della carriera diplomatica al netto dell’IRAP – 4,16 mln.;

§  capitolo 3003, somma dovuta per l’IRAP sulle retribuzioni del personale della carriera diplomatica - 0,23 mln.;

§  capitolo 3018, somme dovute per l’IRAP sulle retribuzioni corrisposte ai dipendenti - 0,17 mln.;

§  capitolo 3033, spese per acquisto di beni e servizi - 0,12 mln.;

§  capitolo 3103, contributi in denaro ai COMITES - 1,24 mln.;

§  capitolo 3105, contributi ad associazioni ed enti per l’assistenza delle collettività italiane all’estero - 0,44 mln.;

§  capitolo 3106, contributo per le riunioni annuali dei comitati dei presidenti dei COMITES – 69.680 euro;

§  capitolo 3122, spese per attività culturali, educative, ricreative e informative in favore dei connazionali e delle collettività italiane all’estero - 0,67 mln.;

§  capitolo 3131, contributo al CGIE per le spese di funzionamento – 0,6 mln.;

§  capitolo 3031, spese per acquisto di beni e servizi - 0,48 mln.;

§  capitolo 3104, contributo al centro internazionale di perfezionamento professionale e tecnico di Torino - 7,85 mln.;

§  capitolo 3108, contributi obbligatori ad organismi internazionali - 15,1 mln.;

§  capitolo 3109, fondo per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i paesi africani e con altri paesi di importanza prioritaria per i movimenti migratori - 30 mln.;

§  capitolo 3110, fondo di premialità per le politiche di rimpatrio - 10 mln.;

§  capitolo 8050, spese per acquisto di attrezzature e apparecchiature non informatiche, di mobilio e di dotazioni librarie – 8.425 euro.


 

Ministero dell’istruzione e del merito
(Tabella n. 7)

 

 

L’articolo 161 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’istruzione e del merito (MIM) – come ridenominato dall’art. 6 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173 – per l’anno finanziario 2023, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 7).

Ai sensi del medesimo articolo, il Ragioniere generale dello Stato è autorizzato a provvedere, con propri decreti, alla riassegnazione ai pertinenti programmi dello stato di previsione del MIM, per l’anno finanziario 2023, delle somme versate all’entrata del bilancio dello Stato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per realizzare azioni educative di prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti in età scolare (comma 2).

Le spese finali del Ministero per gli anni 2023-2025

Il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del MIM, spese finali, in termini di competenza, pari a 52.005,3 milioni di euro nel 2023, a 51.011,3 milioni di euro per il 2024 e 48.116,3 milioni di euro per il 2025, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali (e stanziamenti complessivi) del Ministero dell’istruzione e del merito per gli anni 2023-2025

(dati di competenza, valori in milioni di euro, arrotondati)

 

 

Legge di Bilancio 2022

BLV 2023

Previsioni

Ddl di bilancio 2023

Diff.
bil 2023/
bil.2022

Ddl di bilancio 2024

Ddl di bilancio 2025

Spese correnti

49.561,1

50.435,2

50.571,0

1.009,9

49.523,8

46896,9

Spese in c/capitale

1.474,1

1.434,3

1.434,3

-39,8

1487,5

1219,4

SPESE FINALI

51.035,2

51.869,5

52.005,3  

970,1

51.011,3

48.116,3

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

6,1

 

6,0

 

6,4

6,0

Rimborso passività finanziarie

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

TOTALE MIM (EX MI)

51.035,2

51.869,5

52.005,3  

970,1

51.011,3

48.116,3

 

 

Rispetto alla legge di bilancio 2022, il disegno di legge di bilancio 2023-2025 espone dunque un incremento, nel 2023, in termini assoluti, pari a 970,1 milioni di euro. Tale incremento è determinato da un aumento di circa 1 miliardo di euro nelle spese correnti e da un contenuto decremento delle spese in conto capitale (-39,8 milioni).

Gli stanziamenti di spesa del 2023 autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2023, in misura pari al 6% della spesa finale del bilancio statale. Tale percentuale era il 6,1% nell’esercizio precedente.

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 52.239,4 milioni di euro nel 2023, a 51.011,3 milioni di euro nel 2024 e a 48.116,2 milioni di euro nel 2025.

Le spese finali per l’anno 2023

Lo stato di previsione del Ministero dell’istruzione e del merito (Tabella 7) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza, per l'anno 2023, di 51.869,5 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un incremento delle spese finali di 135,8 milioni di euro, come si ricava dalla tabella che segue:

 

Spese finali del MIM - anno 2023     (dati di competenza, valori in milioni di euro, arrotondati)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

49.561,1

51.006,6

50.435,2

-2,5

50.432,7

138,3

50.571,0

Spese in c/capitale

1.474,1

1.474,2

1.434,3

-

1.434,3

-

1.434,3

SPESE FINALI

51.035,2

52.481,2

51.869,5

-2,5

51.867

138,3

52.005,3

 

 

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, spese finali di competenza per il Ministero pari a 52.005,3 milioni per il 2023.

Tali spese finali sono, per la gran parte, spese correnti (97,2%).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2023 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2023 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2022.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il DDL di bilancio apporta alla legislazione vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro. arrotondati) *

 

Ministero dell’istruzione e del merito


 

Missione/Programma

2022

2023

legge di bilancio

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a. 23 c. 3 lett a); a. 30 c. 2

Variazioni
a. 23 c. 3 l. b)

1

Istruzione scolastica (22)

50.916,4

51.724,0

0,0

-2,5

51.721,5

139,7

51.861,2

1.1

Programmazione e coordinamento dell’istruzione (22.1)

1.515,6

1.500,4

0,0

-9

1.491,4

149,4

1.640,9

1.2

Sviluppo del sistema istruzione scolastica, diritto allo studio ed edilizia scolastica (22.8)

1.726,9

1.672

0,0

-7,4

1.664,6

-0,9

1.663,7

1.3

Istituzioni scolastiche non statali (22.9)

646,5

626,5

0,0

20

646,5

-

646,5

1.4

Istruzione terziaria non universitaria e formazione professionale (22.15)

49,1

48,6

0,0

-

48,6

-

48,6

1.5

Realizzazione degli indirizzi e delle politiche in ambito territoriale in materia di istruzione (22.16)

415,1

201,8

0,0

-0,2

201,6

-8,4

193,2

1.6

Istruzione del primo ciclo (22.17)

30.191,4

30.357,9

0,0

-2,4

30.355,5

-

30.355,5

1.7

Istruzione del secondo ciclo (22.18)

15.901,0

16.845,9

0,0

-1,7

16.844,1

-

16.844,1

1.8

Reclutamento e aggiornamento dei dirigenti scolastici e del personale scolastico per l’istruzione (22.19)

471

470,6

0,0

-1,7

468,8

-0,3

468,6

4

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

118,8

145,5

0,0

-

-

-1,4

144,1

4.1

Indirizzo politico (32.2)

12,5

22,9

0,0

-

22,9

-

22,9

4.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

106,3

122,6

0,0

-

122,6

-1,4

121,2

 

TOTALE MINISTERO

51.035,2

51.869,5

0,0

-2,5

51.867

138,3

52.005,3

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.C. 643).

La spesa complessiva del Ministero, per il 2023, è allocata quasi interamente nella Missione 1 Istruzione scolastica (per 51.861,2 milioni di euro), che rappresenta il 99,7% della spesa complessiva del dicastero: tale Missione si vede attribuire, dalla presente manovra, 137,2 milioni di euro aggiuntivi per il 2023, in conto competenza, risultanti da una diminuzione di 2,5 milioni di euro disposta dalla Sezione II del disegno di legge e da un incremento di 139,7 mln, previsto dagli interventi  presenti in sezione I.  Le restanti risorse (144,1 milioni di euro) sono allocate nella Missione 4 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, che vede una diminuzione dei propri stanziamenti, rispetto alla legislazione vigente, per il 2023, per 1,4 mln, disposta esclusivamente dalle disposizioni della Sezione I del disegno di legge.

 

Relativamente agli interventi operati in Sezione I, che determinano, complessivamente, un aumento di 138,3 mln di euro, in termini di competenza per il 2023, rispetto alla legislazione vigente, si evidenzia, in particolare, che l’art. 100 del disegno di legge, al comma 1, istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione e del merito, un fondo di 150 milioni di euro per il 2023 (cap. 2090), finalizzato alla valorizzazione del personale scolastico (docenti ed ATA), con particolare riferimento alle attività di orientamento, di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica, nonché di quelle svolte in attuazione del PNRR.

 

Per quanto concerne gli interventi operati in Sezione II, che determinano una diminuzione degli stanziamenti del dicastero, in termini di competenza, per il 2023, per complessivi 2,5 milioni di euro, si rimanda all’apposita tabella, pluriennale, presente alle pagg. 449-451 del Tomo III dell’AC. 643, annessa allo stato di previsione del MIM.

 

Si segnalano, in relazione a tale tabella, il rifinanziamento, per il 2023:

§  nell’ambito del programma 1.2 “Sviluppo del sistema istruzione scolastica, diritto allo studio ed edilizia scolastica”, per 2 milioni di euro, della legge di bilancio n. 234 del 2021, art. 1, comma 671, recante il "Fondo permanente per il contrasto del fenomeno del Cyberbullismo" (Cap-pg: 1361/1);

§  nell’ambito del programma 1.3 “Istituzioni scolastiche non statali”, per 20 milioni di euro, della legge di bilancio n. 234 del 2021, art. 1, comma 328, recante  "Contributo aggiuntivo in favore delle scuole dell’infanzia paritarie” (Cap-pg: 1477/9).

 

e i seguenti definanziamenti, per il medesimo anno 2023:

§  nell’ambito del programma 1.1 Programmazione e coordinamento dell'istruzione: per 2 milioni, del decreto legislativo n. 60 del 2017, art. 17, comma 2, recante "Fondo per la promozione della cultura umanistica, del patrimonio artistico, della pratica artistica e musicale e della cretività” (Cap-pg: 1274/1); per 5 milioni del decreto legislativo n. 65 del 2017, art. 13, comma 1, recante  "Istituzione del sistema integrato di istruzione dalla nascita a sei anni, a norma dell’art. 1, commi 180 e 181, lett. e), della legge n. 107 del 2015” (Cap-pg: 1270/1); per 2 milioni della legge di bilancio n. 178 del 2020, art. 1, comma 510, recante "Istituzione di un fondo per l’attivazione di corsi a indirizzo jazzistico e dei nuovi linguaggi musicali nei licei musicali” (Cap-pg: 1420/1);

§  nell’ambito del programma 1.2 Sviluppo del sistema istruzione scolastica, diritto allo studio ed edilizia scolastica, per 8,8 mln, della legge n. 107 del 2015, art. 1, comma 158, recante "Contributi da corrispondere all’INAIL a carico dello Stato per la costruzione di scuole innovative” (Cap-pg: 4248/1);

§  nell’ambito del programma 1.6 “Istruzione del primo ciclo”, per 1,3 mln, della legge n. 440 del 1997, art. 4/nongenti nonaginta novem, recante "Istituzione fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa” (Cap-pg: 1195/1 - 1204/1); per 1 milione di euro, della legge finanziaria n. 296 del 2006, art. 1, comma 601, recante "Istituzione fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche”;

§  nell’ambito del programma 1.7 Istruzione del secondo ciclo, per 1,7 mln, della legge n. 440 del 1997, art. 4/nongenti nonaginta novem, recante "Istituzione fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa” (Cap-pg : 1194/1);

§  nell’ambito del programma 1.8 Reclutamento e aggiornamento dei dirigenti scolastici e del personale scolastico per l’istruzione, per 1,4 mln, della legge n. 107 del 2015, art. 1, comma 125, recante "Piano nazionale di formazione e realizzazione delle attività formative dei docenti” (Cap-pg: 2164/7 - 2173/8 - 2174/7 - 2174/8 - 2175/7 - 2175/8).

 

Per quanto concerne i fondi speciali di pertinenza del Ministero dell’istruzione e del merito, si fa presente che la tabella A del disegno di legge, relativa ai fondi speciali di parte corrente, espone per tale dicastero 20.353.340 euro per l’anno 2023, 25.353.340, per l’anno 2024 e 30.353.340 per l’anno 2025.

La tabella B, poi, in relazione ai fondi speciali di conto capitale, espone per il dicastero 25.000.000 di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e 30.000.000 di euro per l’anno 2025.


 

Ministero dell’interno
(Tabella n. 8)

 

 

L’articolo 162 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’interno per l’anno finanziario 2023, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 8).

 

Il comma 2 prevede che le somme versate dal CONI, dalla società Sport e salute Spa, dal CIP, dalle federazioni sportive, da regioni ed enti locali e da altri enti pubblici e private, destinate alle spese per l’educazione fisica, l’attività sportiva e le infrastrutture sportive del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nell’ambito dello stato di previsione dell’entrata (voce “Entrate derivanti da servizi resi dalle amministrazioni statali”) sono riassegnate con decreti del Ragioniere generale dello Stato ai pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero dell’interno per il 2023.

Ai sensi del comma 3, l’elenco n. 1 allegato allo stato di previsione del Ministero dell’interno individua le spese dell’amministrazione della pubblica sicurezza per le quali si possono fare prelevamenti nel 2022 dal Fondo di cui all’art. 1, L. n. 1001/1969.

Il comma 4 autorizza per il 2023 il Ministro dell’economia a trasferire agli stati di previsione dei Ministeri interessati, con propri decreti, su proposta del Ministro dell’interno, le risorse iscritte nel cap. 2313 (Missione 5, Programma 5.1.), relativo al pagamento delle speciali elargizioni in favore delle vittime del terrorismo e le risorse iscritte nel cap. 2872 (Missione 3, Programma 3.3), relativo al pagamento alle elargizioni in favore delle vittime del dovere, in attuazione delle norme vigenti (art. 1, co. 562, L. 266/2005; art. 34, D.L. n. 159/2007 e art. 2, co. 106, L. 244/2007).

 

Per quanto concerne il cap. 2313, nel quale sono iscritte risorse pari a 611 milioni di euro per il 2023, è stata confermata la previsione di competenza e cassa a legislazione vigente. Nel capitolo 2872 sono iscritte risorse pari a 52,9 milioni di euro per il 2023.

 

Il comma 5 autorizza il Ragioniere generale dello Stato a riassegnare, con propri decreti, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, per il 2023, i contributi relativi al rilascio e al rinnovo dei permessi di soggiorno, versati all’entrata del bilancio dello Stato e destinati al Fondo rimpatri, finalizzato a finanziare le spese per il rimpatrio degli stranieri verso i Paesi di origine ovvero di provenienza (art. 14-bis, D.Lgs. n. 286/1998).

 

Il comma 6 autorizza, per il 2023, il Ministro dell’economia e delle finanze ad apportare - nello stato di previsione del Ministero dell’interno - le variazioni compensative di bilancio, anche tra missioni e programmi diversi, al fine di reperire le risorse occorrenti per il finanziamento dei programmi di rimpatrio volontario ed assistito di cittadini di Paesi terzi verso il Paese di origine o di provenienza (art. 14-ter, D.Lgs. n. 286/1998).

Il comma 7 autorizza per il 2023 il Ministro dell’economia ad apportare nello stato di previsione del Ministero dell’interno le variazioni compensative di bilancio tra i programmi di spesa dello stato di previsione del Ministero dell’interno «Elaborazione, quantificazione e assegnazione delle risorse finanziarie da attribuire agli enti locali» e «Gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali», in relazione alle minori o maggiori occorrenze connesse alla gestione dell’albo dei segretari provinciali e comunali.

Il comma 8 autorizza il Ministro dell’interno ad apportare le occorrenti variazioni compensative di bilancio sui pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero dell’interno delle risorse iscritte nel capitolo 2502, istituito nella Missione 3, Programma 3.1 (che reca previsioni integrate di competenza per il 2023 pari a 13,4 milioni di euro) al fine di consentire la corresponsione delle competenze accessorie dovute al personale della Polizia di Stato per i servizi resi nell’ambito delle convenzioni stipulate con Poste italiane S.p.A., ANAS S.p.A. e Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori.

Il comma 9 dispone che, nelle more del perfezionamento del decreto annuale del Ministro dell'interno, di concerto con il MEF, sul numero complessivo massimo di prestazioni orarie aggiuntive da retribuire come lavoro straordinario (ex art. 43, co. 13, L. 181 del 1981), trova applicazione, ai fini del pagamento dei compensi per lavoro straordinario del personale dell’Amministrazione civile dell’Interno il decreto adottato per il 2022.

Il comma 10 autorizza il Ministro dell’economia e delle finanze ad apportare con propri decreti le variazioni di bilancio necessarie, anche in conto residui, per l’attuazione delle misure di razionalizzazione della spesa per la gestione dei centri per l’immigrazione e la riduzione del costo giornaliero per l'accoglienza dei migranti, previste dall’art. 1, comma 767 della legge di bilancio 2019 (L. n. 145 del 2018).

 

Si ricorda, in proposito, che la richiamata legge di bilancio (comma 767) ha specificato che il Ministero dell'interno ponga in essere processi di revisione e razionalizzazione di spesa per la gestione dei centri per l’immigrazione, nonché interventi per la riduzione del costo giornaliero per l'accoglienza dei migranti, da cui si attendono complessivamente - previa estinzione dei debiti pregressi - risparmi almeno pari a: 400 milioni di euro per il 2019; 550 milioni di euro per il 2020; 650 milioni di euro a decorrere dal 2021.

Eventuali risparmi realizzati in eccesso rispetto alle predette soglie, e annualmente accertati con decreto interministeriale da adottare entro il 30 settembre di ciascun anno, confluiscono nel finanziamento annuale in favore dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, iscritto negli appositi capitoli di bilancio del MAECI (tale disposizione tuttavia non ha trovato applicazione nel 2022 ai sensi di quanto disposto dall’art. 5-quater, co. 8, D.L. 14/2022).

Le spese finali del Ministero per gli anni 2023-2025

Il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell’interno, spese finali, in termini di competenza, pari a 30.897 milioni di euro nel 2023, a 29.850 milioni di euro per il 2024 e 29.083 milioni di euro per il 2025, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero dell’interno per gli anni 2023-2025

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2022

Previsioni

Ddl di bilancio 2023

Diff.
bil 2023/
BIL 2022

2024

2025

Spese correnti

24.756,3

25.715,6

959,3

25.373,8

25.237,9

Spese in c/capitale

6.098,3

5.181,3

-917

4.476,1

3.845,4

SPESE FINALI

30.854,6

30.896,9

42,3

29.849,9

29.083,3

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

3,8

3,5

-0,3

3,7

3,6

Rimborso passività finanziarie

19,3

20,4

1,1

21,5

22,7

SPESE COMPLESSIVE

30.873,9

30.917,3

73,4

29.871,4

29.106,1

 

Poiché il rimborso delle passività finanziarie (ossia l’aggregato delle spese per l’estinzione dei prestiti contratti dallo Stato) ammonta a 20,4 milioni nel 2023, 21,5 milioni nel 2024 e 22,7 milioni nel 2025, gli stanziamenti complessivi per il Ministero risultano pari a 30.917,3 milioni di euro per il 2023, 29.871,4 milioni per il 2024 e 29.106,1 milioni per il 2025.

La legge di bilancio 2023-2025, in termini di competenza, espone per il Ministero dell’interno, stanziamenti analoghi, in termini assoluti, ai dati della legge di bilancio 2022. Infatti, con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2023, le spese finali risultano pari a 30.897 milioni, a fronte di 30.855 nell’esercizio precedente, in lieve aumento rispetto al 2022 in misura pari a 42,3 milioni di euro (+ 0,14%). Tale differenza positiva deriva, in particolare, dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte corrente pari a 959,3 milioni di euro, affiancato da una parallela riduzione delle spese di parte capitale pari a circa 917 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero dell’interno autorizzati dalla legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2023, in misura pari al 3,5% della spesa finale del bilancio statale, aumentando leggermente in termini percentuali nel 2024 (3,7%) e nel 2025 (3,6%). Tale percentuale era il 3,8% nell’esercizio precedente ed il 3,9 nelle previsioni assestate 2022.

In termini di cassa, le spese complessive del Ministero sono pari a 31.496,6 milioni di euro nel 2023, a 29.866,3 milioni di euro nel 2024 e a 29.111,29 milioni di euro nel 2025.

Le spese finali per l’anno 2023

Lo stato di previsione del Ministero dell’interno (Tabella 8) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2023 di 30.140,6 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un incremento delle spese finali di circa 776,8 milioni di euro, determinata da un aumento di circa 660 milioni spesa in conto corrente e di 116 milioni di spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero dell’interno - anno 2023

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

24.756,3

26.084,9

25.055,2

-30,8

691,2

25.715,6

Spese in c/capitale

6.098,3

6.120,8

5.065

-48,3

164,7

5.181,3

SPESE FINALI

30.854,6

32.205,6

30.120,2

-79,1

855,9

30.896,9

Rimb. passività fin.

19,3

19,3

20,4

-

-

20,4

SPESE complessive

30.873,9

32.224,9

30.140,6

-79,1

855,9

30.917,3

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano una riduzione della spesa pari a circa 79 milioni di euro, dal lato della spesa corrente (-30,8) e in conto capitale (-48,3) per definanziamenti operati sulle dotazioni a legislazione vigente.

Nell’ambito di questa riduzione in sezione II, i definanziamenti ascrivibili alle previsioni di cui all’articolo 153, comma 1 del ddl di bilancio (spending review ministeri) risultano pari a 52,8 milioni di euro.

 

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di circa 856 milioni di euro, sia di parte corrente (691 milioni) che in conto capitale (165 milioni).

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, spese finali di competenza per il Ministero pari a 30.897 milioni per il 2023.

Considerati gli oneri per il rimborso delle passività finanziarie, che ammontano a 20,4 milioni nel 2023, le spese complessive per il Ministero risultano pari a circa 30.917 milioni di euro.

Tali previsioni confermano per il 2023 la netta prevalenza delle spese correnti, che assorbono l’83,2% delle spese finali del Ministero (nel 2022 erano pari all’80%; nel 2021 pari all’81,7% e nel 2020 all’88,6%).

La tabella ed il grafico che seguono mostrano l’evoluzione delle spese finali del Ministero, espresse in milioni di euro, indicando per ciascun anno la percentuale di incidenza sul bilancio dello Stato[16].

(in milioni di euro)

Ministero dell’interno

 

2012

2013

2014

2015

2016

2017

Spese finali

27.743

25.853

21.906

26.540

25.392

26.719

% su bilancio Stato

5,1

4,4

3,6

4,3

4,3

4,4

 

2018

2019

2020

2021

2022

2023

Spese finali

25.798

27.349

35.883

35.589

32.206

30.897

% su bilancio Stato

3,9

4,5

4,3

4,3

3,9

3,5

 

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2023 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2023 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2022.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il DDL di bilancio apporta alla legislazione vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.


 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’INTERNO

(*)

Missione/Programma

2022

2023

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Amministr. generale e supporto alla rappr. gen. di governo e di Stato sul territorio (2)

715,7

782,6

870,6

-

-

870,6

-

870,6

1.1

Attuazione da parte delle Prefetture - UTG delle missioni del Ministero sul territorio (2.2)

715,7

782,6

870,6

-

-

870,6

-

870,6

2

Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali (3)

16.541,8

17.133,1

14.647,8

-

-10

14.637,8

703,1

15.340,9

2.1

Gestione dell'Albo dei segretari comunali e provinciali (3.8)

38,6

39,3

38,8

-

-

38,8

-

38,8

2.2

Interventi e cooperazione istit. nei confronti delle autonomie (3.9)

112,8

115,1

74,9

-

-

74,9

-

74,9

2.3

Elaborazione, quantificazione e assegnazione risorse finanziarie da attribuire agli enti locali (3.10)

16.390,3

16.978,7

14.534,1

-

-10

14.524,1

703,1

15.227,2

3

Ordine pubblico e sicurezza (7)

8.602

9.007,1

9.498,5

-

-44,3

9.454,2

121,6

9.575,8

3.1

Contrasto al crimine, tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica (7.8)

7.407,9

7.809,3

8.310

-

-9

8.301

73,3

8.374,3

3.2

Servizio permanente dell'Arma dei Carabinieri per la tutela dell'ordine e la sicurezza pubblica (7.9)

469,6

469,6

492,2

-

-3

489,2

-

489,2

3.3

Pianificazione e coordinamento Forze di Polizia (7.10)

724,5

728,2

696,3

-

-32,3

664

48,3

712,3

4

Soccorso civile (8)

2.875,5

3.126,5

2.975,5

-

-

2.975,5

11

2.986,5

4.1

Gestione del sistema nazionale di difesa civile (8.2)

6,4

6,5

6,9

-

-

6,9

-

6,9

4.2

Prevenzione dal rischio e soccorso pubblico (8.3)

2.869,1

3.120

2.968,6

-

-

2.968,6

11

2.979,6

5

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

1.917,3

1.974,5

1.869,7

-

-1,2

1.868,5

19,6

1.888,1

5.1

Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose (27.2)

1.917,3

1.974,5

1.869,7

-

-1,2

1.868,5

19,6

1.888,1

6

Servizi istituzionali e generali delle amm. pubbliche (32)

221,6

201,2

278,4

-

-23,6

254,8

0,5

255,3

6.1

Indirizzo politico (32.2)

36,7

39,4

51,1

-

-15

36,1

-

36,1

6.2

Servizi e affari generali per le amm. di competenza (32.3)

185

161,8

227,3

-

-8,6

218,7

0,5

219,2

 

SPESE FINALI MINISTERO

30.854,6

32.205,6

30.120,2

-

-79,1

30.041,1

855,9

30.896,9

 

Rimborso passività finanziarie

19,3

19,3

20,4

-

-

20,4

-

20,4

 

SPESE COMPLESSIVE

30.874

32.225

30.140,6

-

-79,1

30.061,4

855,9

30.917,3

(*) Nella prima colonna è riportata la numerazione che la Missione/programma di spesa assume nello stato di previsione del Ministero in cui è iscritto. Tra parentesi, invece, la numerazione generale.

 

La spesa complessiva del Ministero dell’interno è allocata su 6 missioni e 12 programmi, come riorganizzati a seguito della ristrutturazione del bilancio effettuata ai sensi dell’art. 21 della legge di contabilità e finanza pubblica (L. 196/2009), riformata dal D.Lgs. n. 90/2016.

Il grafico che segue evidenzia la quota percentuale, sul totale della spesa, degli stanziamenti relativi a ciascuna missione.

 

 

Complessivamente, a livello di Ministero, gli effetti cumulati delle sezioni I e II determinano un incremento di 776,8 milioni di euro (+2,3%) rispetto al dato a legislazione vigente.

Di seguito si illustrano sinteticamente le variazioni che si registrano nelle due missioni strumentali del Ministero.

In premessa si rileva che la Missione 1 dello stato di previsione del Ministero, che reca il programma relativo all’attuazione da parte delle Prefetture - UTG delle missioni del Ministero sul territorio non presenta alcuna variazione rispetto alle previsioni a legislazione vigente, che risultano pari a 870,6 milioni di euro per il 2023. Tali risorse assorbono il 2,8 per cento della spesa complessiva del dicastero, con una riduzione di circa il 22% rispetto alle previsioni iniziali del 2022.

 

La Missione 6 evidenzia una riduzione di 23,1 milioni di euro (-8,3%), rispetto alla dotazione a legislazione vigente per il 2023 (278,4 milioni di euro). La variazione è determinata da definanziamenti operati direttamente in Sezione II (-23,6 mln) e da un intervento di sezione I (art. 134, co. 5), che per far fronte alle esigenze legate ai compiti e funzioni istituzionali della c.d. struttura di missione antimafia per il sisma 2016 (istituita e disciplinata dall’art. 30 del D.L. 189/2016), autorizza la spesa di 500.000 euro per l’anno 2023.

 

I definanziamenti di sezione II sono confermati anche per il 2024 (-36,5 milioni) e per il 2025 (-22,5 mln).

 

All’esito di tali interventi la missione presenta uno stanziamento complessivo di 255,3 milioni di euro (0,8% della spesa del Ministero), in aumento di circa il 15 per cento rispetto alle previsioni della legge di bilancio 2022.

 

Nei paragrafi seguenti si forniscono alcuni elementi riguardanti le altre missioni di spesa del Ministero, soffermandosi in particolare sui programmi hanno presentato le variazioni più rilevanti in sede di manovra.

Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali

La maggior entità delle risorse stanziate nello stato di previsione del Ministero, come di consueto, è assorbita dalla Missione Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali, che rappresenta circa il 50% del valore della spesa finale complessiva del ministero medesimo.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (14.647,8 milioni) tale missione registra un incremento complessivo di circa 693,1 milioni di euro (+4,7 per cento), che riguarda esclusivamente il programma Elaborazione, quantificazione e assegnazione delle risorse finanziarie da attribuire agli enti locali (3.10). In tale programma si registra un finanziamento di 703,1 milioni di euro effettuato dalla sezione I.

 

Tra tali interventi di sezione I si segnalano:

§  la rideterminazione della dotazione annuale del Fondo di solidarietà comunale (cap. 1365) che registra un aumento complessivo di 50 milioni di euro per l’anno 2023, rispetto alla dotazione a legislazione vigente (articolo 137);

§  un contributo di 110 milioni di euro, che viene stabilizzato a regime (cap. 1338), riconosciuto ai comuni per il ristoro del gettito tributario non più acquisibile a seguito dell’introduzione della Tariffa per i servizi indivisibili (TASI), nell'ambito della riforma dell'imposizione immobiliare del 2013 (articolo 140);

§  l’istituzione di un fondo (cap. 1443) con una dotazione di 62 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023 in favore dei comuni quale ristoro a fronte della disposizione che esenta dal pagamento dell'imposta municipale propria (IMU) i proprietari di immobili occupati che abbiano presentato regolare denuncia (articolo 21);

§  l’istituzione di un fondo con una dotazione di 400 milioni di euro per l’anno 2023 (cap. 1436) da destinare, per 350 milioni di euro in favore dei comuni e per 50 milioni di euro in favore delle città metropolitane e delle province, da ripartire in relazione alla spesa sostenuta dagli enti per utenze di energia elettrica e gas (articolo 8);

§  il rifinanziamento del contributo ai comuni per spese di progettazione definitiva ed esecutiva relativa ad interventi di messa in sicurezza del territorio, delle scuole e delle strade (cap. 7273), che eleva il limite delle risorse assegnabili per il triennio 2023-2025, rispettivamente da 350 a 400 milioni di euro per il 2023, e da 200 a 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, in relazione alle previsioni dell’articolo 88;

 

Agli effetti positivi così determinati per effetto dell’articolato si accompagna una riduzione degli stanziamenti del medesimo programma, operata dalla sezione II complessivamente pari a 10 milioni di euro nel 2023, a 20,1 nel 2024 e 18,5 mln nel 2015

In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le spese finali della Missione sono pari a 15.340,9 milioni di euro per il 2023.

Ordine pubblico e sicurezza

La Missione 3 dello stato di previsione del Ministero dell’interno, che attiene ai programmi relativi alle politiche di ordine pubblico e sicurezza, reca previsioni a legislazione vigente pari a 9.498,5 milioni di euro per il 2023. Lo stanziamento finale della missione (integrato con gli effetti della manovra) risulta pari a 9.575,8 milioni (+0,8% rispetto alle previsioni a legislazione vigente). Tali risorse assorbono il 31 per cento della spesa complessiva del dicastero e risultano in aumento rispetto alle previsioni della legge di bilancio 2022 (+11,3%).

 

Rispetto alle dotazioni a legislazione vigente, pari a 9,498,5 milioni, si segnalano definanziamenti che comportano per il 2023 una riduzione per complessivi 44,3 milioni di euro relativi a somme destinate ad interventi riferiti a tutti i programmi.

 

La manovra inoltre interviene con interventi di sezione I, che determinano un incremento per complessivi 121,6 milioni di euro nel 2023, 111,7 nel 2024 e 95,4 nel 2025.

Come si evince dalla tabella di cui sopra, l’incremento operato dalla Sezione I, riguarda in maggior parte (73,3 mln) il Programma 3.1 Contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica (7.8) ed è determinato:

§  dall’articolo 113 del disegno di legge che istituisce un fondo presso il Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza (cap. 7421), con una dotazione pari a 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e 30 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2032, mediante il quale assicurare la copertura finanziaria degli interventi, già programmati con precedenti strumenti di bilancio, per la realizzazione di interventi infrastrutturali destinati a soddisfare le esigenze della Polizia di Stato;

§  dall’articolo 123 che autorizza il Ministero dell’interno a utilizzare per l’anno 2023, tramite una o più agenzie di somministrazione di lavoro, prestazioni di lavoro a contratto a termine al fine consentire la definizione delle procedure per l’instaurazione del rapporto di lavoro tra il datore di lavoro, che opera in Italia, e il lavoratore straniero che entra nel nostro Paese in attuazione dei decreti-flussi per gli anni 2021 e 2022 (di cui agli articoli 42, 43 e 44 del D.L. 73/2022) e delle procedure di regolarizzazione dei lavoratori stranieri (di cui all’articolo 103 del D.L. 77/2020). Gli effetti finanziari di tale disposizione si traducono in parte in un’autorizzazione di spesa pari a 23,3 milioni di euro (cap. 2699) ed in parte nell’ambito degli stanziamenti della missione 5 (si v. infra).

 

Per quanto riguarda il Programma 3.3 Pianificazione e coordinamento Forze di polizia (7.10) si segnala:

§  il rifinanziamento pari a 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 (cap. 7416)degli interventi in materia di sicurezza urbana in relazione all’installazione da parte dei comuni, di sistemi di videosorveglianza per la prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità (articolo 119).

§  l’autorizzazione di spesa per il funzionamento della rete nazionale standard Te.T.Ra., destinata a garantire la sicurezza delle comunicazioni delle Forze di polizia, e l’interoperabilità tra la tecnologia Te.T.Ra e quella LTE Public Safety (articolo 115). In particolare, la spesa è distribuita come segue: euro 33.324.521 per l’anno 2023, euro 46.655.957 per l’anno 2024, euro 50.417.925 per l’anno 2025, euro 64.946.499 per l’anno 2026 e euro 16.173.315 per l’anno 2027.

 

Tuttavia, in merito si segnala che, come indicato nella Relazione tecnica “si tratta di una misura che non comporta nuovi oneri a carico del bilancio dello Stato, atteso che viene previsto l’impiego di risorse economiche già allocate su capitoli di bilancio gestiti all’Amministrazione dell’Interno, senza l’assegnazione di stanziamenti aggiuntivi. Infatti, i fondi stanziati vengono coperti mediante corrispondenti riduzioni di spesa operate in sezione II.

In particolare per il 2023 i definanziamenti riguardano: 5.000.000 sul capitolo 7461, Piano Gestionale 1, e 28.324.521 euro sul capitolo 7509, Piano Gestionale 1.

 

Soccorso civile

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (2.975,5 milioni di euro), all’esito della manovra, la Missione Soccorso civile registra nel complesso, per effetto di interventi di Sezioni I, un aumento di 11 milioni di euro nel 2023 (+0,4 per cento), che riguarda il Programma 4.2. “Prevenzione del rischio e soccorso pubblico” (8.3).

L’incremento si mantiene pari 20,5 milioni nel 2024 e a 32,5 milioni nel 2025.

Tali incrementi sono determinati dagli articoli 117, 118 e 122 del disegno di legge di bilancio, che destinano al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, rispettivamente:

§  35 milioni nel triennio 2023-25 - per l'acquisizione di nuova tecnologia robotica (art. 117).

§  10 milioni nel triennio 2023-25 - per aumentarne la capacità di risposta negli scenari di incendio, mediante dotazioni tecnologiche mirate (art. 118)

§  20 milioni nel triennio 2023-25 - per aumentarne la capacità di risposta ad emergenze dovute al rischio nucleare, biologico, chimico, radiologico (art. 122).

 

I capitoli oggetto di rifinanziamento sono: il capitolo 7325 (Acquisto di impianti, automezzi, attrezzature, strumenti e materiali per le attività dei Vigili del fuoco) che registra un aumento pari a 6 mln di euro nel 2023, 14 mln nel 2024 e 25 mln nel 2025); il capitolo 7326 (Acquisto di attrezzature per i centri operativi nazionali, di impianti , apparati e strumenti per le tlc, attrezzature varie per prevenire i rischi non convenzionali) che registra un incremento pari a 5 milioni di euro nel 2023, 7 mln nel 2024 e 8 mln nel 2025.

 

Lo stanziamento finale risulta pari a 2.986,5 milioni di euro nel 2023, rappresenta il 9,7% del valore della spesa finale complessiva del Ministero, in aumento rispetto alle previsioni iniziali della legge di bilancio 2022 (+4%).

 

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti

Rispetto alla dotazione iniziale (1.869,7 milioni di euro), all’esito della manovra, la missione Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti – consistente nell’unico programma 5.1 Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose (27.2) – registra un incremento di circa 18 milioni di euro (+1 per cento).

In particolare, attraverso interventi di sezione I, la legge di bilancio opera un rifinanziamento pari a 19,6 milioni di euro nel 2023, che riguarda:

§  le spese per l’utilizzazione di prestazioni di lavoro a termine presso gli sportelli unici dell’immigrazione, che ai sensi dell’articolo 123 del ddl di bilancio, sono rifinanziate per 13,9 milioni di euro per il 2023 (cap. 2260);

§  le spese per la costruzione e la gestione dei centri di trattenimento e accoglienza per gli stranieri irregolari, che sono rifinanziate dall’articolo 120, al fine di ampliare la rete dei CPR, per complessivi 42 milioni di euro nel triennio, così distribuiti: 5,7 mln nel 2023; 16, 1 mln nel 2024 e 20,3 mln nel 2025 (cap. 2351, piano gestionale 2 e cap. 7351, piano gestionale 2).

 

Quanto agli interventi di Sezione II, si segnala la previsione di ridurre il Fondo per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati di 11 milioni di euro nel 2024 e di 44,3 milioni di euro nel 2025. Si ricorda, in proposito, che nel BLV la dotazione del Fondo è pari a 117,8 milioni di euro nel 2023 e 166 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025.2313

 

 

All’esito di tali interventi, lo stanziamento finale nel DDL di bilancio integrato risulta pari a 1.888,1 milioni di euro nel 2023, in lieve diminuzione rispetto alle previsioni della legge di bilancio 2022 (-1,5%). Il peso della missione sul bilancio complessivo del Ministero risulta pari al 6,1 per cento.


 

Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica
(Tabella n. 9)

 

 

L’articolo 163 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE) per l’anno finanziario 2023, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 9).

Le spese finali del Ministero per gli anni 2023-2025

Il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, spese finali, in termini di competenza, pari a 23.033,8 milioni di euro nel 2023, a 3.404,6 milioni di euro per il 2024 e 2.961,6 milioni di euro per il 2025, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del MASE per gli anni 2023-2025

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2022

Previsioni

Ddl di bilancio 2023

Diff.
bil 2023/
BIL 2022

Ddl di bilancio 2024

Ddl di bilancio 2025

Spese correnti

3.751,4

15.670,6

11.919,2

1.109,3

1.115,3

Spese in c/capitale

2.270,6

7.363,2

5.092,3

2.295,3

1.846,3

SPESE FINALI

6.022,0

23.033,8

17.011,5

3.404,6

2.961,6

% sulle spese finali STATO

0,7%

2,6%

 

0,4%

0,4%

 

Rispetto alla legge di bilancio 2022, il disegno di legge di bilancio 2023-2025 espone dunque un notevole incremento nel 2023 (in termini assoluti pari a 17 miliardi di euro). Tale incremento è determinato per la maggior parte (70%) dall’aumento delle spese correnti.

L’incremento che si registra nel 2023 scompare però negli esercizi successivi, nei quali le spese finali ridiscendono sotto al livello del bilancio 2022.

Le spese finali in termini di competenza autorizzate, per l’esercizio 2023, dal disegno di legge di bilancio, rappresentano il 2,6% della spesa finale del bilancio statale.

Le spese finali per l’anno 2023

Lo stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Tabella 9) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2023 di 4.025,1 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un incremento delle spese finali di 19 miliardi di euro, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del MASE - anno 2023       (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

3.751,4

8.672,0

1.260,1

145,3

1.405,4

14.265,1

15.670,6

Spese in c/cap.le

2.270,6

2.969,5

2.765,0

134,8

2.899,8

4.463,5

7.363,2

SPESE FINALI

6.022,0

11.641,5

4.025,1

280,1

4.305,2

18.728,6

23.033,8

 

 

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, spese finali di competenza per il Ministero pari a 23.033,8 milioni per il 2023.

In tale stanziamento di competenza risultano preponderanti le spese correnti, che rappresentano il 68% del totale delle spese finali.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2023 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2023 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2022.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il DDL di bilancio apporta alla legislazione vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.


 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE)


 

Missione/Programma

2022

2023

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a)

Variazioni
a.23 c. 3
lett b)

1

Sviluppo sostenibile e tutela del terr. e dell'ambiente (18)

2.224,8

2.277,7

2.305,0

-

-5,0

2.300,1

32,0

2.332,1

1.3

Vigilanza ambientale (18.8)

21,6

21,6

28,4

-

-

28,4

-

28,4

1.5

Ris. idriche e territorio (18.12)

699,3

699,8

758,9

-

-

758,9

20,0

778,9

1.6

Biodiversità (18.13)

375,8

378,8

314,9

-

-4,5

310,4

6,0

316,4

1.7

Econ. circolare e rifiuti (18.15)

38,5

54,5

40,9

-

-0,3

40,7

6,0

46,7

1.9

Danno amb. e bonifiche (18.19)

60,1

74,1

42,4

-

-

42,4

-

42,4

1.10

Att. internaz. transizione ecol. (18.20)

900,7

905,0

897,4

-

-

897,4

-

897,4

1.11

Qualità dell'aria e inquin. (18.21)

128,0

134,1

197,6

-

-0,2

197,4

-

197,4

1.12

Coord. attività PNRR (18.22)

0,8

9,8

24,5

-

-

24,5

-

24,5

3

Servizi istituzionali e generali delle amm.ni pubbliche (32)

103,6

103,6

127,1

-

-1,8

125,2

-

125,2

3.1

Indirizzo politico (32.2)

18,9

20,1

29,9

-

-1,6

28,3

-

28,3

3.2

Servizi e affari generali (32.3)

84,7

83,5

97,1

-

-0,2

96,9

-

96,9

5

Energia e diversificazione

delle fonti energetiche (10)

3.693,6

9.260,2

1.593,0

-30,6

317,5

1.879,9

18.696,6

20.576,4

5.1

Innovazione e reti energetiche (10.8)

298,1

303,9

349,3

-0,6

-

348,7

-

348,7

5.2

Eff. energetica e en. rinnovabili (10.7)

3.395,5

8.956,3

1.243,6

-30,0

317,5

1.531,2

18.696,6

20.227,7

 

SPESE FINALI MINISTERO

6.022,0

11.641,5

4.025,1

-30,6

310,7

4.305,2

18.728,6

23.033,8

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

Complessivamente, a livello di Ministero, gli effetti cumulati delle sezioni I e II determinano un incremento di 19 miliardi di euro rispetto al dato a legislazione vigente. Il dato del bilancio integrato si attesta così ad un valore che è quasi 6 volte più grande del dato a legislazione vigente. La quasi totalità (per la precisione il 98,4%) della variazione è concentrata nel programma 10.7 “Promozione dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico”.

Di seguito si illustrano nel dettaglio le variazioni che si registrano nelle spese finali delle missioni 10 e 18.

Missione (10) “Energia e diversificazione delle fonti energetiche”

La Missione reca, a BLV 2023, uno stanziamento di competenza pari a 1.593,0 milioni di euro, il 39,6% della spesa finale del Ministero.

La manovra si concentra essenzialmente su questa Missione, determinandone un cospicuo incremento della spesa (+18.983,4 milioni di euro). A DLB integrato, le spese finali della Missione divengono pari a 20.576,4 milioni di euro per il 2023, l’89,3% delle spese finali del Ministero.

Come si evince dalla Tabella, l’incremento è per la quasi totalità di Sezione I (+18.696,6 milioni), riguarda il programma (10.7) Promozione dell'efficienza energetica , delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico ed è ascrivibile ai seguenti interventi normativi:

§  l’articolo 2, commi 1 e 2 che riconosce anche nel I trimestre 2023, il credito imposta per le imprese energivore e del credito di imposta per le imprese dotate di contatori di energia elettrica pari o superiore a 4,5 KW, diverse dalle energivore  e a tal fine stanzia 5.415,2 milioni per il 2023 a copertura dei minori versamenti determinati dai predetti crediti fiscali (cap. 2036);

§  l’articolo 2, commi 3 e 4 che riconosce alle imprese a forte consumo di gas naturale (cd. gasivore) e non, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto del gas, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 45 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del gas nel I trimestre dell’anno 2023 e a tal fine stanzia 4.431,4 milioni per il 2023 a copertura dei minori versamenti determinati dai predetti crediti fiscali (cap. 7662);

§  l’articolo 3 che dispone l’annullamento, per il I trimestre 2023, degli oneri generali di sistema elettrico per le utenze domestiche, e non in bassa tensione, per altri usi, fino a 16,5 kW, stanziando a tal fine 963 milioni per l'anno 2023 (cap. 2029);

§  l’articolo 4, che conferma, anche per il I trimestre 2023, la riduzione degli oneri generali nel settore del gas già disposta per il IV trimestre 2022 e, a tal fine stanzia 3.800 milioni per il 2023 (cap. 2034);

§  l’articolo 5 che dispone un rafforzamento del bonus sociale elettrico e del gas, anche con l’elevazione della soglia del parametro ISEE, e a tale fine stanzia 2.515 milioni di euro per il 2023 (cap. 2035);

§  l’articolo 6, che dispone la fiscalizzazione degli oneri generali di sistema afferenti al nucleare e alle connesse misure di compensazione territoriale. A decorrere dall’anno 2023, quindi, le relative misure (afferenti al nucleare e alla compensazione territoriale) sono adottate nel limite di spesa di 400 milioni di euro annui (cap. 2037, di nuova istituzione);

§  l’articolo 7, che reca ulteriori misure finalizzate al contenimento delle conseguenze derivanti dagli aumenti dei prezzi nel settore del gas naturale, autorizzando per esse la spesa complessiva 1.022 milioni per il 2023 (cap. 2038);

§  l’articolo 10, che autorizza la spesa di 150 milioni per il 2023, per la riduzione dei consumi di energia elettrica (riduzione obbligatoria) di cui all’articolo 4 del Regolamento 1854/2022/UE (cap. 2039).

Quanto agli interventi di Sezione II, questi incidono sia sul programma (10.7), sia sul programma (10.8) Innovazione, reti energetiche, sicurezza in ambito energetico e di georisorse.

In particolare, il Ministero, da un lato, si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (art. 23, comma 3, lettera a) e art. 30, comma 1) l. n. 196/2009) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari, a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa) e, dall’altro, ha previsto un rifinanziamenti e definanziamenti di leggi di spesa (art. 23, comma 3, lettera b)).

Quanto alle rimodulazioni (art. 23, comma 3, lettera a) e art. 30, comma 1) l. n. 196/2009), nell’ambito del programma (10.7) il capitolo 3598/pg.1, - su cui sono iscritte le risorse inerenti gli oneri per indennizzi e risarcimenti connessi alla predisposizione del Pitesai - è stato oggetto di rimodulazione, prevedendo il trasferimento delle risorse in termini di competenza e cassa dell`intero stanziamento di bilancio pari a 30 milioni di euro dall’anno 2023 al 2024.

Nell’ambito del programma (10.8), oggetto di rimodulazione orizzontale è stato il capitolo 3561/pg.1 prevedendo il trasferimento delle risorse in termini di competenza e cassa dell`intero stanziamento di bilancio pari a 0,6 milioni di euro dall’anno 2023 al 2024.

Quanto ai rifinanziamenti e definanziamenti di leggi di spesa (art. 23, comma 3, lettera b)), si rinvia alla Tabella immediatamente successiva.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetic

 

Programma 5.2 Promozione dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e regolamentazione del mercato energetico (10.7)

 

2023

2024

2025

2026 e ss.

DL n. 17/2022 art. 4 c. 1 - Credito d'imposta per imprese energivore - (Cap-pg: 2036/2) - (Scad. Variazione 2023)

LV

250,9

 

 

 

Rif.

78,3

 

 

 

DL n. 17/2022 art. 5 c. 1 - Credito d'imposta per imprese a forte consumo di gas naturale (Cap-pg: 7662/1) - (Scad. Variazione 2023)

LV

277,9

 

 

 

Rif.

90,3

 

 

 

DL n. 21/2022 art. 3 c. 1 - Credito d'imposta, per  imprese per l'acquisto di energia elettrica (Cap-pg: 2036/3) - (Scad. Variazione 2023)

LV

334,3

 

 

 

Rif.

104,4

 

 

 

DL n. 21/ 2022 art. 4 c. 1 - Credito d'imposta, per imprese per l'acquisto di gas naturale - (Cap-pg: 7662/2) - (Scad. Variazione 2023)

LV

136,8

 

 

 

Rif.

44,5

 

 

 

DL n. 135 del 2018 art. 11/ter Oneri per indennizzi e risarcimenti connessi alla predisposizione del piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PITESAi) - (Cap-pg: 3598/1) - (Variazione Permanente)

LV

0

45

15

15

Def.

0

-2,6

-4

-4

 

Si segnala che l’unico definanziamento indicato nella Tabella precedente è ascrivibile alle riduzioni di Sezione II operate per il raggiungimento degli obiettivi di risparmio del Ministero di cui all’articolo 153, comma 1 del disegno di legge (spending review ministeri).

 

Missione 18 “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente”

Lo stanziamento complessivo della missione 18 fa segnare, per l’anno 2023, una variazione decisamente contenuta: l’effetto cumulato delle modifiche operate dalle sezioni I e II determina infatti un incremento di soli 27 milioni (pari all’1,2% del dato a legislazione vigente).

Tale variazione è il risultato di una riduzione di 5 milioni di euro, risultante dalle modifiche operate dalla sezione II, e un finanziamento di 32 milioni di euro effettuato dalla sezione I.

La variazione operata dalla Sezione I deriva:

§  dall’art. 125, che prevede un rifinanziamento del fondo denominato “Programma sperimentale Mangiaplastica” per un importo di 6 milioni di euro per l'anno 2023 (cap. 7090);

§  dall’art. 126 che, al fine di garantire la dotazione finanziaria necessaria per la realizzazione degli interventi sui sistemi fognari e depurativi volti a dare esecuzione alle sentenze di condanna della Corte di giustizia dell'UE sul trattamento delle acque reflue urbane, autorizza la spesa di 10 milioni di euro nel 2023 (cap. 7648);

§  dall’art. 127, che prevede l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero, del “Fondo per il contrasto al consumo di suolo” con uno stanziamento, per il 2023, di 10 milioni di euro (cap. 8632);

§  dall’art. 128 che prevede un finanziamento di 6 milioni di euro per il 2023 per la realizzazione del Nuovo Polo Laboratoriale per l’ISPRA (cap. 8834).

 

Le riduzioni operate dalla sezione II, complessivamente pari a 5 milioni di euro nel 2023, derivano principalmente da due definanziamenti che riguardano, rispettivamente, il capitolo 1391 “Centro nazionale di accoglienza degli animali confiscati" (-3 milioni di euro) e il capitolo 1656 “Fondo per l'incentivo alla nautica da diporto sostenibile" (-1,5 milioni di euro).


 

Ministero delle infrastrutture e trasporti
(Tabella n. 10)

 

 

L’articolo 164 autorizza l’impegno e il pagamento delle spese dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti per l’anno finanziario 2023 e reca altresì le disposizioni relative al personale e alle spese del Corpo delle capitanerie di porto nonché sulla riassegnazione di somme al Ministero per la definizione di eventuali pendenze con i concessionari autostradali uscenti. In dettaglio, l’articolo 164 prevede:

§  il numero massimo degli ufficiali ausiliari del Corpo delle Capitanerie di porto come forza media nel 2023 (245 ufficiali in ferma prefissata o in rafferma e 35 ufficiali piloti di complemento, 6 ufficiali delle forze di completamento) (comma 2);

§  il numero massimo degli allievi del Corpo delle capitanerie di porto presso l'Accademia navale e le Scuole sottufficiali della Marina militare, per l'anno 2023 (136 unità) (comma 3);

§  il rinvio all’elenco n. 1 annesso allo stato di previsione del MIT per le spese per le quali possono effettuarsi, per il 2023, i prelevamenti dal fondo a disposizione iscritto nel programma «Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste» (comma 4);

§  la possibilità di versare in conto corrente postale da parte dei funzionari delegati, i fondi di qualsiasi provenienza, ai sensi del regolamento per i servizi di cassa e contabilità delle Capitanerie (comma 5);

§  l’applicazione delle disposizioni legislative e regolamentari in vigore presso il Ministero della difesa, in quanto compatibili, alla gestione dei fondi, delle infrastrutture e dei mezzi di pertinenza delle Capitanerie di porto (comma 6);

§  l’autorizzazione al Ragioniere Generale dello Stato a riassegnare, allo stato di previsione del MIT per il 2023, quota parte delle entrate versate al bilancio dello Stato derivanti dai corrispettivi di concessione offerti in sede di gara per il riaffidamento delle concessioni autostradali nella misura necessaria alla definizione delle eventuali pendenze con i concessionari uscenti (comma 7).

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2023-2025

Il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti, spese finali, in termini di competenza, pari a 20.242 milioni di euro nel 2023, a 19.085 milioni di euro per il 2024 e a 16.952,3 milioni di euro per il 2025, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero delle infrastrutture e trasporti per gli anni 2023-2025

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2022

Previsioni

Ddl di bilancio 2023

Diff.
bil 2023-
bil 2022

Ddl di bilancio 2024

Ddl di bilancio 2025

Spese correnti

7.757,1

7.836,4

79,3

7.992,7

7.644,3

Spese in c/capitale

9.523,1

12.405,5

2.882,4

11.092,3

9.308,0

SPESE FINALI

17.280,2

20.242,0

2.961,7

19.085,0

16.952,3

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

2,1

2,3

-

2,3

2,1

 

Rispetto alla legge di bilancio 2022, il disegno di legge di bilancio 2023-2025 espone per il MIT un incremento della spesa finale nel 2023 (+17,1%), attribuibile sostanzialmente all’incremento di spesa in conto capitale per maggiori investimenti (+2.882,4 mln € in valore assoluto).

Gli stanziamenti di spesa del MIT autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2023 in misura pari al 2,3% della spesa finale del bilancio statale, in lieve aumento rispetto agli esercizi precedenti.

Le spese per l’anno 2023

Lo stato di previsione del MIT (Tabella 10) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2023 di circa 18.436,7 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un incremento delle spese finali di 1.773 milioni di euro, come evidenziato nella tabella che segue:

Spese finali del MIT - anno 2023

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

7.757,1

8.000,3

7.604,5

-69,1

7.535,4

+301

7.836.4

Spese in c/capitale

9.523,1

10.014,2

10.832,1

+101,4

10.933,5

+1.472

12.405,5

SPESE FINALI

17.280,2

18.014,5

18.436,7

+32,0

18.469,0

+1.773

20.242,0

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, spese finali di competenza per il Ministero pari a 20.242 milioni per il 2023.

 

Il disegno di legge di bilancio integrato conferma, per il 2023, la prevalenza delle spese in conto capitale, che assorbono circa il 61% delle spese finali del Ministero (rispetto al 55% della legge di bilancio 2022).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2023 per Missioni/Programmi

La spesa complessiva del MIT è allocata su 5 missioni e 14 programmi. La gran parte della spesa complessiva del Ministero è allocata su 2 sole missioni, la n. 13 “Diritto alla mobilità” e la n. 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica”, ove è concentrato storicamente oltre il 90 per cento della spesa finale complessiva del Ministero.

La tabella successiva espone le previsioni della legge di bilancio per il 2023, per ciascuna missione/programma di spesa del MIT, a raffronto con i dati dell’esercizio 2022. La tabella evidenzia altresì le modifiche che il disegno di legge di bilancio apporta alla legislazione vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Segue poi l’analisi più dettagliata della spesa per i singoli programmi delle Missioni.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.


 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MIT


 

Missione/Programma

2022

2023

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a)

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

1

Infrastrutture pubbliche e logistica (14)

5.320,0

5.638,7

5.863,4

-

+27,9

5.891,3

1.400,0

7.291,4

1.1

Sistemi stradali, autostradali ed intermodali  (14.11)

4.219,5

4.331,8

3.732,0

-

+27,9

3.759,9

+250,0

4.009,9

1.2

Sistemi idrici, idraulici ed elettrici  (14.5)

338,6

339,4

324,0

-

-

324,0

+50,0

374,0

1.3

Sicurezza, vigilanza e regolamentazione in materia di opere pubbliche e delle costruzioni  (14.9)

8,9

10,2

11,6

-

-

11,6

-

11,6

1.4

Opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità (14.10)

753,4

957,2

1.795,8

-

-

1.795,8

+1.100,0

2.895,8

2

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto  (13)

10.089,8

10.482,3

10.996

-

+9,4

11.005,5

+374

11.379,5

2.1

Sviluppo e sicurezza mobilità stradale  (13.1)

309,2

354,5

376,1

-

-1

375,1

-

375,1

2.1

Sviluppo e sicurezza trasporto aereo (13.4)

159,1

159,3

59,1

-

-3

56,1

+2

58,1

2.3

Autotrasporto ed intermodalità(13.2)

376,3

474,7

329,7

-

-0,6

329,1

+200

529,1

2.4

Sistemi ferroviari, sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario (13.5)

574,1

696,6

1.039,1

-

+ 17,5

1.056,7

+22

1.078,7

2.5

Sviluppo e sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo e per vie d'acqua interne (13.9)

1.475

1.508,4

1.310,3

-

-5,5

1.304,8

-

1.304,8

2.6

Sviluppo e sicurezza mobilità locale (13.6)

7.196

7.288,6

7.881,6

-

+2

7.883,6

+150

8.033,6

3

Casa e assetto urbanistico (19)

789,4

838,2

526,0

-

-2,5

523,5

-

523,5

3.1

Politiche abitative, urbane e territoriali  (19.2)

789,4

838,2

526,0

-

-2,5

523,5

-

523,5

4

Ordine pubblico e sicurezza (7)

873

918,8

918,2

-

-2,5

915,7

-

915,7

4.1

Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste  (7.7)

873

918,8

918,2

-

-2,5

915,7

-

915,7

5

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

207,4

136,5

132,9

-

-

132,9

-1

131,9

5.1

Indirizzo politico (32.2)

140,1

56,4

46,8

-

-

46,8

-1

45,8

5.2

Servizi e affari generali (32.3)

67,2

80,1

86,1

-

-

86,1

-

86,1

 

SPESE FINALI MINISTERO

17.280,2

18.014,5

18.436,7

-

+32,0

18.469

+1.773

20.242

Nella prima colonna è riportata la numerazione che la Missione/programma di spesa assume nello stato di previsione del MIT in cui è iscritto. Tra parentesi, invece, è riportata la numerazione generale.

La Missione 13 “Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto”

La missione 13 "Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto" si articola in 7 programmi, dei quali 6 sono affidati al MIT ed uno, il programma 13.8 "Sostegno allo sviluppo del trasporto", è contenuto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze: quest’ultimo contiene una quota rilevante di stanziamenti, relativi principalmente ai Contratti di programma e di servizio per il trasporto ferroviario, che ammontano per il 2023 a 5.150,9 mln € (si veda in proposito la Tabella 2-MEF). Complessivamente la missione 13 (MIT+MEF) vede uno stanziamento di Bilancio 2023 di 16.530,4 mln €.

 

La missione 13 Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto”, relativa al solo MIT (articolata in 6 programmi di spesa) presenta uno stanziamento complessivo per il 2023 a legislazione vigente di circa 10.996 milioni di euro, in leggero aumento rispetto alla legge di Bilancio 2022 che recava uno stanziamento di 10.089,8 milioni € circa.

Lo stanziamento 2023 viene aumentato, con la manovra, rispetto al BLV, di circa 383 milioni €, di cui 374 mln con i finanziamenti operati in Sezione II e 9,4 milioni € con le variazioni della Sezione I, arrivandosi cosi ad una previsione di spesa nel bilancio finale 2023 di circa 11.379,5 milioni €.

Per il 2024 la Missione 13 del MIT vede complessivamente un incremento degli stanziamenti per effetto della Sezione I di 98,4 milioni di euro ed un incremento di 352,6 milioni per le variazioni di Sezione II: lo stanziamento complessivo risulta 2024 pertanto di circa 11.276.4 mln €.

Per il 2025 si registra un incremento di stanziamento dovuto alla Sezione I di 182,4 milioni ed effetti di Sezione II per +152,6 milioni, per un totale di spesa prevista nel 2025 di circa 10.610.8 mln €.

 

Si descrivono di seguito le principali variazioni del disegno di legge di bilancio, rispetto al BLV, sui singoli programmi della Missione 13.

§  Sul Programma 13.1 Sviluppo e sicurezza della mobilità stradale, lo stanziamento BLV per il 2023 ammonta a 376 mln €, in Sezione II si ha un definanziamento di 1 milione € per il 2022 sul cap. 1326, relativo alle risorse per il buono veicoli sicuri ( di cui alla legge di bilancio 2020, comma 706); si ha inoltre un definanziamento di 5 mln per il 2023 e 2024 sul cap. 1360, relativo a somme destinate al Gran premio del made in Italy e dell’Emilia Romagna; non si registrano effetti di Sezione I;

§  Sul programma 13.4 “Sviluppo e sicurezza del trasporto aereo” lo stanziamento BLV per il 2023 ammonta a 59 mln €; si registra un definanziamento in Sezione II di 3 mln per ciascuno degli anni dal 2023 al 2025 sul capitolo 1923 relativo alle somme da assegnare all’ENAC; come effetto di Sezione I (art. 146) si ha un aumento di 2 mln € per il 2023 e di 2,6 mln per il 2024 e 2025 sul cap. 1942 relativo alla continuità territoriale aerea per l’aeroporto di Trieste;

§  Sul programma 13.2 “Autotrasporto e intermodalità”, lo stanziamento BLV 2023 ammonta a 329,7 mln € e si registra un definanziamento, in sezione II, di 0,6 mln € per il triennio, per la logistica, in particolare sul cap. 1255 (spese per il Sistema Nazionale di monitoraggio della logistica (SINAMOLO) e di 50 mln € per gli anni 2024 e 2025 sul cap. 7311 relativo al Fondo per la strategia di mobilità sostenibile (istituito dalla legge di Bilancio 2022); come effetto di Sezione I (art. 85), si ha un aumento di 200 mln € sul cap 1338, di nuova istituzione, relativo al fondo per il sostegno dell’autotrasporto al fine di mitigare gli effetti del rincaro dei carburanti;

§  Sul programma 13.5 “Sistemi ferroviari, sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario” lo stanziamento per il 2023 è pari a 1.039,1 mln €, in aumento rispetto al 2022 (696 mln € in assestamento) e si registra un rifinanziamento in Sezione II di 20 mln € per il triennio sul cap. 7518 relativo alle somme per il Terzo Valico Dei Giovi sulla Linea Av/Ac Milano-Genova; inoltre viene rifinanziato per il 2024 e per il 2025, rispettivamente con 91 mln € e con 120 mln €, il cap. 7532 relativo alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, per il quale sono altresì previsti effetti finanziari dalla sezione I (art.87), con uno stanziamento di 50 mln per il 2024 e di 100 mln per il 2025 per il finanziamento le tratte nazionali di accesso al tunnel di base relative alla "Cintura di Torino" e all'adeguamento della linea storica Torino-Modane tratta Bussoleno-Avigliana;

§  Sul programma 13.9 “Sviluppo e sicurezza della navigazione del trasporto marittimo e per vie d'acqua interne” lo stanziamento  BLV per il 2023 ammonta a 1.310,3 mln € e si registra un definanziamento in Sezione II di 8 mln € per il 2023 e 2024 sul cap. 1960 relativo alle “sovvenzioni per gli oneri da ristrutturazione delle società di servizi marittimi e compensi per speciali trasporti di carattere postale e commerciale”; si registra inoltre un rifinanziamento di 2,5 mln € per il triennio sul cap. 7255 relativo alle spese per il potenziamento del trasporto marittimo nello Stretto di Messina; non si registrato effetti di Sezione I;

§  Sul programma 13.6 “Sviluppo e sicurezza della mobilità locale”, lo stanziamento 2023 a legislazione vigente è di circa 7.881,6 mln €; complessivamente con la manovra si ha un rifinanziamento in Sezione II per 2 mln € nel 2023, per 52 mln nel 2024 e 99 mln nel 2025, nonché si registrano effetti di Sezione I per 150 mln € nel 2023, 300 mln € nel 2024 e 50 mln € nel 2025. Il dettaglio delle variazioni della manovra è il seguente:

-       sul cap.1315 relativo al concorso dello Stato al trasporto pubblico locale tramite il Fondo c.d TPL si ha un definanziamento di 1 mln € per il triennio in sezione II: lo stanziamento complessivo del Fondo TPL per il 2023 è pertanto di 5.092.5 mln €;

-       come effetti di sezione I (art. 81, comma 1) si ha un finanziamento di 100 mln € per il 2023 e di 250 mln € per il 2024 sul cap. 1318 relativo alle misure compensative per il trasporto pubblico locale a seguito della pandemia;

-       sul cap. 7580 relativo al fondo per il finanziamento degli interventi a favore della mobilità ciclistica, si ha un definanziamento in sezione II di 47 mln € per ciascuno degli anni 2023 e 2024;

-       sul cap. 7400 per interventi a favore delle metropolitane si registra un rifinanziamento di Sezione II di 50 mln per il 2023 e di 100 mln € per ciascuno degli anni 2024 e 2025; a questi si aggiungono gli effetti di Sezione I (art. 81, comma 2) per la linea C della metropolitana di Roma, sul cap. 7419, con uno stanziamento di 50 mln € per ciascuno degli anni dal 2023 al 2025.

Il programma 7.7 "Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste” (missione 7)

Della missione 7 "Ordine pubblico e sicurezza", fa parte il programma 7.7 "Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste" affidato alle Capitanerie di porto, che reca uno stanziamento nel BLV 2023 di 918,2 mln €, in linea con quello dell’assestamento 2022.

Con la manovra di bilancio per il 2023 si registra complessivamente un definanziamento in sezione II di 2,5 mln € per il 2023 e per il 2024 ed un successivo rifinanziamento di 25 mln € per il 2025, relativi alle spese per le Capitanerie di porto.  In dettaglio si tratta dei seguenti:

-        sul cap. 2176 (spese per mezzi operativi e strumentali, definanziamento di 1 mln € per il 2023 e 2025 e di 1,5 mln per il 2024);

-        sul cap.7172 (fondo per la ristrutturazione e la costruzione delle Capitanerie, rifinanziamento di 1 mln € nel 2024 e di 3 mln € nel 2025);

-         sul cap. 7842 relativamente alle spese per il potenziamento della componente aeronavale delle Capitanerie di porto (-1,5 mln € nel 2023, - 2 mln € nel 2024 e + 23 mln € nel 2025).

La missione 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica”

La Missione 14 reca, a BLV 2023, uno stanziamento di competenza pari a 5.863,4 milioni di euro.

Considerando gli effetti della manovra (Sezioni I e II), le spese finali della missione 14 ammontano a 7.291,4 milioni per il 2023.

La missione 14 risulta essere così la più rilevante del Ministero in termini di risorse allocate, assorbendo circa il 36,0% delle spese finali di competenza (20.242,0 milioni).

Entrando nel merito, l’incremento operato dalla Sezione I (+ 1.400,0 milioni) risulta concentrato, principalmente, sul programma 14.10 (+1.100 milioni); il resto dell’incremento va al programma 14.11 (+250 milioni) ed al programma 14.5 (+50 milioni, finanziamento determinato dall’art.  92, riguardante il progetto per la messa in sicurezza ed ammodernamento del sistema idrico di Peschiera).

Per quanto riguarda il programma 14.10, l’incremento registrato, pari a 1.100 milioni, risulta imputato, totalmente, all’art. 79, per il Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche; in merito al programma 14.11, l’incremento realizzato, pari a 250 milioni, viene ripartito tra l’art. 88 (per 50 milioni a favore della strada statale n. 106 Jonica),  l’art. 90 (per 50 milioni per la strada statale n. 4 Salaria), l’art. 80 (per 100 milioni a carico del Fondo per le infrastrutture ad alto rendimento) e l’art. 82 (per 50 milioni per la società stretto di Messina S.p.A.).

Nell’ambito della Sezione II, si registra, inoltre, un lieve aumento (+27,9 milioni), determinato, nello specifico, dalla facoltà concessa al Ministero di riprogrammare, rifinanziare e definanziare le leggi di spesa.

L’aumento così previsto incide sul programma 14.11, attraverso il combinato disposto di un definanziamento complessivo pari a -72,05 milioni (- 50 milioni, riguardanti gli indennizzi causati da estinzioni di concessioni autostradali per inadempimento del concessionario, -20 milioni, relativi alle somme del commissario straordinario per la ricostruzione delle infrastrutture ed il ripristino del sistema viario e attività connesse nel territorio di Genova, - 1,4 milioni, relativi alle somme per la funzionalita' della banca dati nazionale degli operatori economici, e -0,65 milioni relativi alle spese per la predisposizione del piano generale di mobilità, il monitoraggio e la valutazione di efficacia degli interventi) e a un rifinanziamento di 100 milioni per il contratto di programma Anas 2021- 2025. 

E’ consentito, nell’ambito delle poste di bilancio, ai Ministeri, da un lato, di avvalersi della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (art. 23, comma 3, lettera a) e art. 30, comma 1) l. n. 196/2009) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari, a parità di risorse complessive previste dall’autorizzazione di spesa) e, dall’altro, di riprogrammare, definanziare e rifinanziare le leggi di spesa (art. 23, comma 3, lettera b)).

La missione 19 “Casa e assetto urbanistico”

La Missione 19 reca, a BLV 2023, uno stanziamento di competenza pari a 526,0 milioni di euro.

Considerando gli effetti della manovra (Sezione I e II), le spese finali della Missione 9 sono pari a 523,5 milioni per il 2023, allocate nell’unico programma 19.2.

La missione 19 risulta assorbire circa il 2,6% delle spese finali di competenza del Ministero (20.242,0 milioni).

Nella Sezione II, in particolare, opera un definanziamento pari a -2,5 milioni a carico delle risorse previste per il finanziamento delle iniziative relative a studi, ricerche e sperimentazioni in materia di edilizia residenziale e all'anagrafe degli assegnatari di abitazioni.


 

Ministero dell’università e della ricerca
(Tabella n. 11)

 

 

L’articolo 165 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’università e della ricerca per l’anno finanziario 2023, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 11).

Le spese finali del Ministero per gli anni 2023-2025

Il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell’università e della ricerca (MUR), spese complessive, in termini di competenza, pari a 13.641,7 milioni di euro nel 2023, a 13.884,9 milioni di euro per il 2024 e a 13.925,5 milioni di euro per il 2025, come si evince dalla tabella che segue. Al netto del rimborso delle passività finanziarie (indicate nella tabella sottostante), le spese finali del MUR ammontano a 13.637,5 milioni di euro per il 2023, a 13.880,6 milioni di euro per il 2024 e a 13.920,9 milioni di euro per il 2025.

 

Spese finali (e stanziamenti complessivi) del Ministero dell’università e della ricerca per gli anni 2023-2025

(dati di competenza, valori in milioni di euro, arrotondati)

 

 

Legge di Bilancio 2022

BLV 2023

Previsioni

Ddl di bilancio 2023

Diff.
bil 2023/
bil.2022

Ddl di bilancio 2024

Ddl di bilancio 2025

Spese correnti

9.907,8

10.509,9

10.513,7

605,9

10.841,3

10.879,3

Spese in c/capitale

3.726,0

3.073,8

3.123,8

-602

3.039,3

3.041,7

SPESE FINALI

13.633,8

13.583,7

13.637,5

3,7

13.880,6

13.920,9

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

1,7

 

1,6

 

1,7

1,7

Rimborso passività finanziarie

4,0

4,2

4,2

0,2

4,3

4,5

TOTALE MUR

13.637,8

13.587,9

13.641,7  

3,9

13.884,9

13.925,5

 

Rispetto alla legge di bilancio 2022, il disegno di legge di bilancio 2023-2025 espone dunque un incremento, nel 2023, in termini assoluti, pari a 3,9  milioni di euro (3,7 milioni in termini di spese finali). L’aumento delle spese finali è determinato da un incremento delle spese correnti (+ 605,9 milioni), e da un decremento - di entità simile - delle spese in conto capitale (- 602 milioni).

Gli stanziamenti di spesa del 2023 autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2023, in misura pari all’1,6 % della spesa finale del bilancio statale. Tale percentuale era dell’1,7 % nell’esercizio precedente.

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 13.562,4 milioni di euro nel 2023, a 13.621,8 milioni di euro nel 2024 e a 13.925,5 milioni di euro nel 2025.

Le spese finali per l’anno 2023

Lo stato di previsione del MUR (Tabella 11) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza, per l'anno 2023, di 13.587,9 milioni di euro (di cui 13.583,7 milioni di spese finali e 4,2 mln di rimborso di passività finanziarie).

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un incremento delle spese finali di 53,8 milioni di euro (46,8 mln derivanti da modifiche della Sezione II, e 7 milioni quale effetto di interventi in Sezione I), come si evidenzia nella tabella che segue:

 

Spese finali del MUR- anno 2023     (dati di competenza, valori in milioni di euro, arrotondati)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

9.907,8

9.999,0

10.509,9

-3,2

10.506,7

7

10.513,7

Spese in c/capitale

3.726,0

3.767,2

3.073,8

50

3.123,8

-

3.123,8

SPESE FINALI

13.633,8

13.766,2

13.583,7

46,8

 13.630,5

7

13.637,5

 

 

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, spese finali di competenza per il Ministero pari a 13.637,5 milioni per il 2023.

Le spese finali sono riferite, in prevalenza, alle spese correnti (77%), mentre le spese in conto capitale corrispondono al restante 23% dello stanziamento.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2023 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2023 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2022.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il DDL di bilancio apporta alla legislazione vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.

 

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro, arrotondati) *

 

Ministero dell’università e della ricerca


 

Missione/Programma

2022

2023

legge di bilancio

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a. 23 c. 3 lett a); a. 30 c. 2

Variazioni
a. 23 c. 3 l. b)

1

Ricerca e innovazione (17)

3.250,9

2.634,5

0,0

-3,5

2.631

-

2.631

1.1

Ricerca scientifica e tecnologica di base e applicata (17.22)

3.250,9

2.634,5

0,0

-3,5

2.631

-

2.631

2

Istruzione universitaria e formazione post-universitaria (23)

10.342,9

10.910,5

0,0

52,7

10.963,2

-

10.963,2

2.1

Diritto allo studio e sviluppo della formazione superiore  (23.1)

420,5

510,4

0,0

50

560,4

-

560,4

2.2

Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (23.2)

571,3

639,6

0,0

4

643,6

-

643,6

2.3

Sistema universitario e formazione post-universitaria (23.3)

9.121,8

9.504,1

0,0

-

9.504,1

-

9.504,1

2.4

Coordinamento e supporto amministrativo per le politiche della formazione superiore e della ricerca (23.4)

7,0

9,8

0,0

-0,6

9,2

-

9,2

2.5

Formazione superiore e ricerca in ambito internazionale (23.5)

222,2

246,5

0,0

-0,6

245,9

-

245,9

3

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

43,9

43

0,0

-2,4

40,6

7

47,6

3.1

Indirizzo politico (32.2)

8,7

8,5

0,0

-

8,5

-

8,5

3.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

35,2

34,5

0,0

-2,4

32,1

7

39,1

 

TOTALE MINISTERO

13.637,8

13.587,9

0,0

46,8

13.634,7

7

13.641,7

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.C. 643 ).

 

La spesa complessiva del MUR è allocata – come si evince dalla precedente tabella – su 3 missioni: la Missione 1 Ricerca e innovazione, la quale, con 2.631 mln di euro previsti in termini di competenza dal presente DDL per il 2023 rappresenta il 19,3% della spesa totale del Ministero, con una diminuzione di 3,5 milioni di euro complessivi rispetto alla legislazione (pre)vigente (derivanti da interventi in sez, II); Missione 2 Istruzione universitaria e formazione post-universitaria, che si vede attribuire stanziamenti - dal progetto di bilancio in esame, per il 2023 - per 10.963,2 mln (80,4% del totale), con un incremento di 52,7 mln di euro rispetto alla legislazione vigente, disposti interamente dalla Sezione II del disegno di legge;  la Missione 3 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, per la quale sono previsti stanziamenti complessivi, per il 2023, in termini di competenza, per 47,6 mln (0,3% del totale), con un incremento di 4,6 mln rispetto alla legislazione vigente (derivante da una diminuzione di stanziamenti per 2,4 mln disposti dalla Sezione II e da un incremento di 7 mln previsto dalla Sezione I del disegno di legge).

 

Relativamente agli interventi operati in Sezione I, che determinano un aumento di 7 milioni di euro, in termini di competenza, per il 2023, si evidenzia che questi derivano dalla disposizione di cui all’art. 101, comma 2 del disegno di legge. Questa prevede che, nell’ambito delle attività di attuazione del PNRR e dei connessi adempimenti in tema di monitoraggio, rendicontazione e controllo degli investimenti facenti capo al MUR, siano stanziati 7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, per finanziare l’assistenza informatica, e più in particolare, le convenzioni previste dal Programma di gare strategiche ICT della società Consip Spa, i servizi professionali di assistenza tecnica per la trasformazione digitale, il data management, la definizione di strategie e soluzioni per il cloud e per la cybersicurezza (cap. 1202).

Si segnala, inoltre, che il provvedimento in esame incrementa di 250 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2024 e 2025, il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio (cap. 1710), da destinare agli studenti universitari e AFAM, anche al fine di dare continuità alle misure adottate nell'ambito del PNRR (art. 101, comma 3).

 

Per quanto concerne gli interventi operati in Sezione II, che determinano un aumento degli stanziamenti del dicastero, in termini di competenza, per il 2023, per complessivi 46,8 milioni di euro, si rimanda all’apposita tabella - presente alle pagg. 665-667 del Tomo III dell’AC. 643 - annessa allo stato di previsione del MUR.

 

Si segnalano, in relazione a tale tabella, innanzitutto il rifinanziamento, per il 2023:

 – nell’ambito del programma 2.1 “Diritto alla studio e sviluppo della formazione superiore”, per 50 milioni di euro, della L. n. 338 del 2000, art. 1, comma 1, recante “Interventi per alloggi e residenze per studenti universitari" (Cap-pg: 7273/1);

- nell’ambito del programma 2.2 “Istituzioni dell'Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica”, per 4 milioni di euro, della legge n. 508 del 1999, recante  “Riforma delle Accademie di belle arti, dell’Accademia nazionale di danza, dell’Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica, degli Istituti musicali pareggiati e del Centro sperimentale di cinematografia” (Cap-pg: 1673/5);

 

e poi i definanziamenti, per il medesimo anno 2023:

- nell’ambito del programma 1.1 Ricerca scientifica e tecnologica di base e applicata, per 3,5 milioni, della legge di bilancio n. 178 del 2020, art. 1, comma 550, recante  "Istituzione del Fondo per la valutazione e la valorizzazione dei progetti di ricerca" (Cap-pg: 1739/1);

  – nell’ambito del programma 3.2 “Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza ”, per 2,4 milioni, della legge finanziaria n. 289 del 2002, art. 23, comma 1, recante "Fondo da ripartire per le spese concernenti i consumi intermedi” (Cap-pg: 1297/1).

 

Per quanto concerne i fondi speciali di pertinenza del MUR, si fa presente che la tabella A del disegno di legge, relativa ai fondi speciali di parte corrente, espone per tale dicastero 26.753.747 euro per l’anno 2023 e 24.053.747 euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

La tabella B, poi, in relazione ai fondi speciali di conto capitale, espone per il dicastero 26.000.000 di euro per il 2023 e 27.000.000 di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.


 

Ministero della Difesa
(Tabella n. 12)

 

 

L’articolo 166 del disegno legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della Difesa, per l'anno finanziario 2023, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 12).

L'articolo reca inoltre disposizioni di natura contabile, volte a regolare modalità di gestione ovvero determinazioni quantitative che le leggi vigenti rinviano alla legge di bilancio annuale.

In particolare, i commi da 2 a 5, stabiliscono, rispettivamente, per l’anno 2023: il numero massimo degli ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media per l'anno 2023; la consistenza organica degli allievi ufficiali delle Forze amate, compresa l'Arma dei carabinieri, degli allievi delle scuole sottoufficiali delle Forze armate, esclusa l'Arma dei carabinieri, e, infine, degli allievi delle scuole militari.

Il comma 6, consente di applicare alle spese per infrastrutture multinazionali della NATO, sostenute a carico di alcuni programmi della missione «Difesa e sicurezza del territorio» dello stato di previsione del Ministero della difesa, per l’anno finanziario 2023, le direttive NATO in materia di procedure di negoziazione in materia di affidamento dei lavori.

Il comma 7 rinvia agli elenchi n. 1 e n. 2 allegati allo stato di previsione del Ministero della difesa per l’individuazione delle spese per le quali si possono effettuare, per l’anno finanziario 2023, i prelevamenti dai fondi a disposizione relativi alle tre Forze armate e all’Arma dei carabinieri, ai sensi dell’articolo 613 del Codice dell’ordinamento militare (decreto legislativo 66/2010).

Il comma 8 prevede la riassegnazione ai pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero della difesa delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dal CONI, dalla società Sport e salute Spa, dal Comitato Italiano Paralimpico, dalle singole federazioni sportive nazionali, dalle regioni, dalle province, dai comuni e da altri enti pubblici e privati, e destinate alle attività sportive del personale militare e civile della difesa.

Il comma 9 autorizza il Ragioniere generale dello Stato a provvedere alla riassegnazione ai pertinenti capitoli del programma «Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e sicurezza» delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dalla Banca d'Italia per i servizi di vigilanza e custodia resi dal personale dell'Arma stessa.

Il comma 10 autorizza il Ministero della Difesa, sentito il Ministero dell’economia e delle finanze a ripartire, con propri decreti, le somme iscritte per l’anno 2023 da destinare alle associazioni combattentistiche.

Il comma 11 autorizza il Ministro dell’economia e delle finanze ad apportare le variazioni compensative tra il fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali delle Forze Armate e il fondo per la retribuzione della produttività del personale civile dello stato di previsione della Difesa.

Il comma 12 riguarda autorizza il Ministro della Difesa ad apportare, per l’anno finanziario 2023, le variazioni compensative tra capitoli di spesa del proprio stato di previsione ai fondi scorta.

Il comma 13 autorizza il Ragioniere generale dello Stato a provvedere, con propri decreti, alla riassegnazione, allo stato di previsione del Ministero della difesa, per l’anno finanziario 2023, delle somme versate all’entrata del bilancio dello Stato dalle istituzioni dell’Unione europea, concernenti le misure di assistenza supplementari connesse allo strumento europeo per la pace (EPF) tese a sostenere ulteriormente le capacità e la resilienza delle forze armate ucraine.

Le spese finali del Ministero per gli anni 2023-2025

Il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della Difesa, spese finali, in termini di competenza, pari a 27.723,1 milioni di euro nel 2023, a 27.261 milioni di euro per il 2024 e 27.467,8 milioni di euro per il 2025, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero della Difesa per gli anni 2023-2025

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2022

Previsioni

Ddl di bilancio 2023

Diff.
bil 2023/
BIL 2022

Ddl di bilancio 2024

Ddl di bilancio 2025

Spese correnti

20.168,2

21.194,4

+1.026,2

20.865,9

20.802,6

Spese in c/capitale

5.787,9

6.528,7

+740,8

6.395,1

6.665,2

SPESE FINALI

25.956,1

27.723,1

+1.767,0

27.261,0

27.467,8

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

3,2%

3,2%

 

3,4%

3,4%

 

Rispetto alla legge di bilancio 2022, il disegno di legge di bilancio 2023-2025 espone dunque per il Ministero della Difesa un incremento nelle spese finali nel 2023 (in termini assoluti pari a 1,77 miliardi di euro; +6,8%), determinato per 1 miliardo di euro dall’incremento delle spese correnti (+5%) e per 740,8 milioni di euro dall’incremento delle spese in conto capitale (+12,8%).

Gli stanziamenti di spesa del Ministero della Difesa autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2023, in misura pari al 3,2% della spesa finale del bilancio statale, percentuale invariata rispetto all’esercizio precedente. Tale percentuale sale al 3,4% nel biennio successivo, soprattutto per le minori spese finali previste per il bilancio dello Stato.

Si ricorda che le spese finali del bilancio dello Stato ammontano a circa 872.803 milioni di euro per il 2023, 807.504 milioni di euro per il 2024 e 805.620 milioni per il 2025.

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 27.770,5 milioni di euro nel 2023, a 27.261 milioni di euro nel 2024 e a 27.531,4 milioni di euro nel 2025.

Le spese finali per l’anno 2023

Lo stato di previsione del Ministero della Difesa (Tabella 12) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2023 di 26.986,8 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un incremento delle spese finali di 736,30 milioni di euro, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero della Difesa - anno 2023

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

20.168,2

21.486,4

21.218,1

-36

21.182,1

+12,3

21.194,4

Spese in c/capitale

5.787,9

5.878,2

5.768,6

+760

6.528,7

 

6.528,7

SPESE FINALI

25.956,1

27.364,6

26.986,8

+724

27.710,8

+12,3

27.723,1

 

 

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, spese finali di competenza per il Ministero pari a 27.723,1 milioni per il 2023, di cui il 76,5% è rappresentato da spese correnti e il 23,5% da spese in conto capitale.

 

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 12,3 milioni di euro, imputabili all’aumento delle spese correnti. La Sezione II incrementa le spese finali di 724 milioni rispetto alla legislazione vigente. Per l’analisi dettagliata delle singole misure, si rinvia al paragrafo successivo.

 

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2023 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2023 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2022.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il DDL di bilancio apporta alla legislazione vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma. Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELLA DIFESA


 

Missione/Programma

2022

2023

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variaz.
a.23 c. 3 lett b)

1

Difesa e sicurezza del territorio (5)

24.201,2

25.821,3

25.193,9

-

766,0

25.959,9

5,7

25.965,6

1.1

Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza (5.1)

6.796,2

7.237,5

7.076,7

-

11,0

7.087,7

-

7.087,7

1.2

Approntamento e impiego delle forze terrestri (5.2)

5.555,5

5.967,4

5.912,0

-

-

5.912,0

-

5.912,0

1.3

Approntamento e impiego delle forze marittime (5.3)

2.242,0

2.500,1

2.401,8

-

-

2.401,8

-

2.401,8

1.4

Approntamento e impiego delle forze aeree (5.4)

2.891,7

3.162,2

3.036,1

-

-

3.036,1

-

3.036,1

1.5

Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari (5.6)

5.949,6

6.054,4

5.882,2

-

755,0

6.637,2

-

6.637,2

1.9

Approntamento e impiego dei Comandi e degli Enti interforze dell'Area tecnico/operativa (5.9)

766,3

899,7

885,2

-

-

885,2

5,7

890,9

2

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)

475,6

515,0

503,1

-

-

503,1

3

506,1

2.1

Approntamento e impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare (18.17)

475,6

515,0

503,1

-

-

503,1

3

506,1

3

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

1.279,3

1.028,3

1.289,9

-

-42,0

1.247,9

3,6

1.251,4

3.1

Indirizzo politico (32.2)

64,2

31,2

72,5

-

-42,0

30,5

-

30,5

3.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

745,7

545,4

745,6

-

-

745,6

3,6

749,2

3.3

Interventi non direttamente connessi con l’operatività dello Strumento Militare (32.6)

469,3

451,6

471,8

-

-

471,8

-

471,8

 

SPESE FINALI MINISTERO

25.956,1

27.364,6

26.986,9

0

724,0

27.710,9

12,3

27.723,1

Tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma. Eventuali discrepanze derivano dagli arrotondamenti

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 3 missioni, e 10 programmi.  La missione principale è “Difesa e sicurezza del territorio” (5), che rappresenta oltre il 93% del valore della spesa finale complessiva del Ministero medesimo ed è pari a 25.965,6 milioni di euro.

Nello specifico la missione 5: Difesa e sicurezza del territorio, è articolata nei

seguenti Programmi:

Programma 1: approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza;

Programma 2: approntamento e impiego delle Forze terrestri;

Programma 3: approntamento e impiego delle Forze marittime;

Programma 4: approntamento ed impiego delle Forze aeree;

Programma 6: pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari.

Programma 9: approntamento e impiego dei Comandi e degli Enti interforze dell'Area tecnico/operativa

I primi quattro programmi comprendono il complesso delle attività di addestramento, mantenimento in efficienza operativa, e impiego operativo delle rispettive forze militari. Il programma 5.6 ricomprende le attività dello Stato Maggiore Difesa e degli organismi dell'area di vertice per la definizione, in coerenza con gli indirizzi di politica governativa e con le deliberazioni del Parlamento, della pianificazione generale dello strumento militare e del suo impiego operativo; attuazione delle direttive impartite dal Ministro in materia di alta amministrazione, funzionamento dell'area tecnico-amministrativa della Difesa, promozione e coordinamento della ricerca tecnologica collegata ai materiali d'armamento, approvvigionamento dei mezzi, materiali e sistemi d'arma per le Forze Armate e supporto all'industria italiana della difesa; Sostegno agli organismi internazionali in materia di politica militare.

Il programma 5.9 è stato istituito in applicazione dell’articolo 1, comma 1011 della legge di bilancio per il 2021 (legge n. 178/2020), che attribuisce al Capo di Stato Maggiore della Difesa maggiori compiti e funzioni (in particolare la gestione amministrativa delle risorse di funzionamento degli enti della difesa a carattere interforze).

 

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (25.193,9 milioni di euro), tale missione registra un aumento delle spese pari a 771,7 milioni di euro, dovute in parte ad effetti della sezione I (+5,7 milioni di euro, relativi all’articolo 111 del ddl di bilancio, che proroga la ferma dei medici e degli infermieri militari arruolati durante l’emergenza COVID al 30 giugno 2023) ma soprattutto a quelli di sezione II (+766 milioni di euro, derivanti da rifinanziamenti relativi al programma “Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza” per 11 milioni e al programma “Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari” per 755 milioni).

In relazione a quest’ultimo rifinanziamento, si mette in evidenza, per rilevanza finanziaria, lo sviluppo pluriennale nella tabella che segue.

 

RIFINANZIAMENTO

 

2023

2024

2025

2026
e ss.

MISSIONE Difesa e sicurezza del territorio (5)

PROGRAMMA Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari (5.6)

DLG n. 66 del 2010 art. 608 "Spese di investimento del Ministero della difesa" - (Cap-pg: 7120/2 - 7140/1) - (Scad. Variazione 2037)

LV

1.719,4

1.674,3

1.521,8

19.179,7

Rif.

+800

+ 850

+ 1.000

+10.300

Def.

-45

 

 

 

Tot.

2.474,4

2.524,3

2.521,8

29.479,7

 

Il rifinanziamento insiste sul Fondo relativo all'attuazione dei programmi di investimento pluriennale per le esigenze di difesa nazionale (capitolo 7140), che nel triennio di riferimento viene rifinanziato con 800 milioni di euro per il 2023, 850 milioni per il 2024 e un miliardo di euro nel 2025. Nell’orizzonte quindicennale 2023-2037 il Fondo viene rifinanziato per complessivi 12,95 miliardi di euro.

Si ricorda che, per la prima volta, la legge di bilancio 2021-2023 ha messo a disposizione su tale fondo un volume di risorse per il periodo 2021-2035 pari a 12,35 Mld € più 420 M€ per la Funzione Sicurezza del Territorio. La legge di bilancio 2022-2024 ha rifinanziato tale Fondo per complessivi 12,78 Mld € questo Fondo nel periodo 2022-2036.

 

La seconda missione “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente” (18) presenta stanziamenti pari a 506,1 milioni di euro (+3 milioni rispetto alla dotazione a legislazione vigente, dovuti all’articolo 114, che istituisce un fondo nello stato di previsione del Ministero della difesa per le esigenze del Centro nazionale di accoglienza degli animali sequestrati e confiscati e autorizza l’Arma dei carabinieri all’assunzione di personale operaio a tempo determinato con contratti di durata massima di trentasei mesi, con oneri complessivi pari a 3 milioni di euro)

 

Si ricorda che a partire dal 2017, il Ministero della difesa ha acquisito, nell'ambito della missione 18 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", il nuovo programma 18.17 "Approntamento e impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare" appositamente istituito a seguito dell'assorbimento del Corpo forestale dello Stato (ex Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali) nell'Arma dei Carabinieri, ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177. Tale programma raccoglie la quasi totalità delle risorse finanziarie che nel 2016 erano gestite dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per il pagamento degli stipendi al personale e delle spese di funzionamento del Corpo forestale dello Stato.

 

La missione “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche” (32) presenta dotazioni per 1.251,4 (-42 milioni rispetto alla dotazione a legislazione vigente, pari a 1.289,9 milioni di euro). Tale definanziamento, operato in Sezione II, riguarda i fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti.

 

Per quanto concerne la missione 32 “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, rientrano in questa missione i seguenti tre programmi

Il programma 32.2 attiene alla programmazione e al coordinamento generale dell'attività dell'Amministrazione, produzione e diffusione di informazioni generali, predisposizione della legislazione sulle politiche di settore su cui ha competenza il Ministero (attività di diretta collaborazione all'opera del Ministro). Valutazione e controllo strategico ed emanazione degli atti di indirizzo.

Il programma 32.3 attiene allo svolgimento di attività strumentali a supporto delle Amministrazioni per garantirne il funzionamento generale (gestione del personale, affari generali, gestione della contabilità, attività di informazione e di comunicazione...).

Infine il programma 32.6 tratta di attività esterne, regolate da leggi o decreti non direttamente collegate con i compiti di difesa militare e inerenti ad esigenze orientate a servizi di pubblica utilità quali, ad esempio: rifornimento idrico delle isole minori, attività a favore dell'Aviazione civile, meteorologia, trasporto aereo civile di Stato e per il soccorso di malati e traumatizzati gravi, erogazione pensioni di invalidità civile e gestione dei relativi aspetti amministrativi, spese per le pensioni provvisorie riguardanti la corresponsione del trattamento provvisorio di quiescenza al personale militare nella posizione di ausiliaria, erogazione di sussidi ai familiari di militari deceduti in servizio e gestione dei relativi aspetti amministrativi, contributi ad enti ed associazioni, spese per la magistratura militare, onorificenze, onoranze ai caduti, Ordinariato militare e Ufficio Centrale per le Ispezioni Amministrative (ISPEDIFE).


 

Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare
e delle foreste

(Tabella n. 13)

 

 

L'articolo 167, autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste -MASAF.

Il comma 1 autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero per l'anno 2023, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 13).

Il comma 2 autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare, per l’anno 2023, con propri decreti, le variazioni compensative di bilancio per la modifica della ripartizione delle risorse tra i vari settori d'intervento del Programma nazionale della pesca e dell'acquacoltura.

Il comma 3 autorizza il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, previo assenso del MEF-RGS, per l’anno 2023, a provvedere con propri decreti al riparto tra i competenti capitoli dello stato di previsione del MASAF del Fondo per il funzionamento del Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale per la partecipazione italiana al Consiglio internazionale della caccia e della conservazione della selvaggina e per la dotazione delle associazioni venatorie nazionali riconosciute.

Il comma 4 autorizza il Ministro dell’economia e finanze, per l’anno 2023, ad apportare, con propri decreti, variazioni compensative di bilancio, in termini di competenza e di cassa, occorrenti all’attuazione della disciplina sulla soppressione e riorganizzazione di taluni enti vigilati dal MASAF (art. 12 e 23-quater del D.L. n. 95/2012).

Il comma 5 autorizza il Ministro dell’economia e finanze, per l’anno 2023, alla ripartizione, tra i pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, delle somme iscritte, in termini di residui, di competenza e di cassa, nel capitolo 7810, denominato "Somme da ripartire per assicurare la continuità degli interventi pubblici nel settore agricolo e forestale".

Il comma 6, infine, autorizza il Ragioniere generale dello Stato alla riassegnazione, per l’anno 2023, ai pertinenti programmi dello stato di previsione del MASAF, delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato da amministrazioni ed enti pubblici in virtù di accordi di programma, convenzioni ed intese per il raggiungimento di finalità comuni in materia di telelavoro e altre forme di lavoro a distanza nonché di progetti di cooperazione internazionale.

 

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2023-2025

La legge di bilancio 2023-2025 autorizza per il 2023, per lo stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, spese finali, in termini di competenza, pari a circa 2.408,8 milioni di euro, come si evince dalla tabella che segue:

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2022

Previsioni

2023

Diff.
bil 2023/
bil 2022

2024

2025

Spese correnti

683

1.183,7

500,7

635,3

632,3

Spese in c/capitale

1.238,9

1.225,1

-13,8

937,4

705,4

SPESE FINALI

1.921,9

2.408,8

486,9

1.572,8

1.337,8

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 2.519,3 milioni di euro, di cui 1.183,7 milioni di parte corrente e 1.335,6 milioni in conto capitale.

Rispetto alla legge di bilancio 2022, il disegno di legge di bilancio 2023-2025 espone dunque per il MASAF, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nell’anno 2023 e, poi, decrescente nel biennio 2024-2025.

Più nel dettaglio, le spese finali del Ministero nell’anno 2023 risultano in aumento rispetto al bilancio dello scorso anno, in termini assoluti, di 486,9 milioni di euro.

Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte corrente pari a 500,7 milioni di euro e di una diminuzione delle spese di parte capitale pari a 13,8 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero previsti dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2022, in misura pari allo 0,3% della spesa finale del bilancio statale.

Le previsioni di spesa per il 2023 rispetto alla legislazione vigente

Lo stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Tabella 13) esponeva, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2023 di 1.811,3 milioni di euro.

La manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II della legge di bilancio determina complessivamente, rispetto alla legislazione vigente, un aumento delle spese finali di 597,5 milioni di euro, determinato da un aumento di 79,8 milioni di spesa in conto capitale e di 517,8 milioni di spesa corrente, come si evince dalla tabella che segue:

 

(dati di competenza, valori in milioni)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

effetti Sez. I

Legge di bilancio

Spese correnti

683

729,7

665,9

-7,2

525

1.183,7

Spese in c/capitale

1.238,9

1.259,2

1.145,3

4,8

75

1.225,1

SPESE FINALI

1.921,9

1.989,1

1.811,3

-2,4

600

2.408,8

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili ai rifinanziamenti/definanziamenti determinati con la Sezione II (cfr. infra, tabella apposita) determinano una diminuzione della spesa pari a 2,4 milioni di euro, di cui la gran parte è in spese correnti (-7,2 milioni di euro) mente le spese in conto corrente risultano in aumento (4,8 milioni di euro).

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano, nel complesso, un effetto positivo di 600 milioni di euro (di cui 525 milioni di spese correnti e 75 milioni di conto capitale).

 

Nel complesso, dunque, la legge di bilancio prevede stanziamenti finali per il Ministero pari a 2.408,8 milioni per il 2023.

 

Le spese in conto capitale assorbono il 50 per cento delle spese finali del Ministero (rispetto al 64,5 per cento della legge di bilancio del 2022, al 49,5 per cento della legge di bilancio 2021 e al 54,2 per cento delle previsioni assestate 2021).

Analisi per Missione/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2023 per ciascuna Missione/Programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2022.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che la manovra operata con la legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2023, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna Missione/Programma.

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MASAF

 

 

2022

2023

 

Missione/Programma

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Manovra

Legge di bilancio

Diff.

Bil. 2023 - Bil. 2022

1

Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (9)

1.827,4

1.900,8

1.733,7

597,6

2.331,2

503,9

1.1

Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale (9.2)

703.8

709

740.6

563,7

1.304,3

600,5

1.2

Vigilanza, prevenzione e repressione delle frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale (9.5)

60,2

66,9

56,6

-

56,6

-3,6

1.3

Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di produzione (9.6)

1.063,2

1.124,8

936,4

33,9

970,3

-92,9

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

55

48,5

38,4

-

38,4

-16,6

2.1

Indirizzo politico (32.2)

35

28

15,6

-

15,6

-19,4

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

20

20,5

22,8

-

22,8

2,8

4

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)

39,5

39,6

39,1

-

39,1

-0,3

4.1

Tutela e valorizzazione turistica dei territori rurali, montali e forestali (18.18)

39,5

39,6

39,1

-

39,1

-0,3

 

SPESE FINALI MINISTERO

1921,9

1988,9

1811,2

597,6

2.408,8

486,9

N.B. Tra parentesi la numerazione generale della Missione.

 

Nei paragrafi seguenti si forniscono alcuni elementi riguardanti le missioni di spesa del Ministero, soffermandosi in particolare su quelle i cui programmi hanno presentato le variazioni più rilevanti in sede di manovra.

 

Come si evince dalla Tabella delle Missioni di spesa del Ministero, la principale di esse è la Missione “Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca”, che rappresenta circa il 96,7% della spesa finale del Dicastero.

Si tratta della Missione su cui la manovra ha inciso maggiormente, in quanto interessata sia dai rifinanziamenti/definanziamenti per 2,8 milioni di euro disposti dalla Sezione II (sui quali si rinvia, infra, all’apposita tabella) sia da ulteriori incrementi, pari a 600 milioni disposti dalla Sezione I.

La Missione, che a legislazione vigente 2023, riportava uno stanziamento pari a 1.733,7 milioni di euro - con l’incremento determinato dalla manovra, pari complessivamente a 597,6 milioni – reca, a Legge di bilancio, risorse in conto competenza pari a 2.331,2 milioni per il 2023.

 

Gli interventi della Sezione I che hanno inciso sugli stanziamenti della Missione qui in esame determinandone un aumento di 600 milioni di euro, sono i seguenti:

§  L’articolo 76 che istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il “Fondo per la sovranità alimentare”, con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026.

§  L’articolo 77 che istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il “Fondo per l’innovazione in agricoltura”, con una dotazione di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025;

§  L’articolo 78 istituisce un fondo con una dotazione di 500 milioni di euro per l'anno 2023, destinato a sostenere l’acquisito di beni alimentari di prima necessità dei soggetti con un ISEE non superiore a 15.000 euro.

 

Nella successiva tavola sono riportati i rifinanziamenti e i definanziamenti operati con la Sezione II (non sono presenti riprogrammazioni relative allo stato di previsione del MASAF). Come sopra accennato, il totale dei rifinanziamenti/definanziamenti previsti per lo stato di previsione del dicastero agricolo ammonta, per il 2023, a 2,8 milioni di euro e l’elenco degli stessi - di seguito riportato - è presente in un allegato annesso al medesimo stato di previsione.

 

RIFINANZIAMENTI- DEFINANZIAMENTI

MASAF

 

2023

2024

2025

2026
e ss.

DL  n. 34 del 2020 art. 225 c. 4  "Concessione, da parte di Cassa depositi e prestiti e altri istituti finanziari abilitati, di mutui ai consorzi di bonifica - interessi a carico del bilancio dello stato"- (Cap-pg: 1969/1) - (Scad. Variazione 2025)

LV

10

10

10

 

Def.

6,1

6,1

6,1-

-

L  n. 499 del 1999 art. 4 c. 1 p. 3  "Interventi nel settore agricolo (Cap-pg: 1980/9) - (Scad. Variazione 2040)

LV

4,27

4,17

4,17

4,17

Def,

 

 

0,17-

0,17-

DL  n. 27 del 2019 art. 1 c. 1  "Fondo destinato a favorire la qualità e la competitività del settore lattiero - caseario del comparto del latte ovino"- (Cap-pg: 7826/1) - (Scad. Variazione 2025)

LV

2

4

4

 

Rif.

4

2

2-

-

DL  n. 27 del 2019 art. 11/bis c. 1  "Fondo nazionale per la suinicoltura - (Cap-pg: 7827/1) - (Scad. Variazione 2025)

LV

 

 

 

 

Rif

4

2

2

 

DL  n. 50 del 2017 art. 64 c. 5/bis  "Contributo per la riduzione dei costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica e realizzazione di iniziative di informazione e di promozione nelle scuole e di accompagnamento al servizio di refezione." (*)- (Cap-pg: 2325/1) - (Variazione Permanente)

LV

5

5

5

5

Def.

 

 

0,2

0,2

DL  n. 95 del 2012 art. 23/quater c. 9  "Trasferimento competenze dall'ASSI al MIPAF" (*)(Cap-pg: 2298/5) - (Scad. Variazione 2040)

LV

2,5

2,5

2,5

2,5

Def.

 

 

0,65

0,65

DL n. 113 del 2016 art. 23/bis c. 1 - Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali - miglioramento qualità prodotti cerearicoli - (cap-pg: 7825/1) - (scad. variazione 2025)

LV

14

12

10

10

Rif.

2

1

1

-

DPR n. 3 del 1957 art. 33 "Formazione professionale ed aggiornamento del personale" (*)- (Cap-pg: 1931/14) - (Variazione Permanente)

LV

0,15

0,15

0,15

0,15

Def.

 

-

0,03

0,03

LB  n. 145 del 2018 art. 1 c. 701  "Nuova LB" (*)- (Cap-pg: 2092/1) - (Variazione Permanente)

LV

0,5

0,5

0,5

0,5

Def

 

 

0,5

0,5

LB  n. 205 del 2017 art. 1 c. 135  "Pesca: arresto temporaneo non obbligatorio" (*)- (Cap-pg: 1481/7) - (Variazione Permanente)

LV

4,24

4,24

4,24

4,24

Def.

1,1

4

4,24

4,24

LF  n. 244 del 2007 art. 3 c. 34  "Trasferimenti alle imprese" (*)- (Cap-pg: 2087/2) - (Scad. Variazione 2040

LV

0,7

0,7

0,7

0,7

Def.

 

 

0,7

0,7

 

Come si evince dalla Tabella, i rifinanziamenti riguardano le seguenti autorizzazioni di spesa (2023):

§  Fondo lattiero - caseario del comparto del latte ovino (che viene rifinanziato di 4 milioni di euro);

§  Fondo nazionale per la suinicoltura (che viene rifinanziato di 4 milioni di euro);

§  Miglioramento qualità prodotti cerearicoli (che viene rifinanziato di 2 milioni di euro).

 

Mentre tra i definanziamenti si segnalano le seguenti autorizzazioni di spesa:

§  mutui ai consorzi di bonifica (che viene definanziato di 6,1 milioni di euro);

§  pesca: arresto temporaneo non obbligatorio (che viene definanziato di 1,1 milioni di euro).

Ministero della cultura
(Tabella n. 14)

 

 

L’articolo 168 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero della cultura per l’anno finanziario 2023, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 14).

Autorizza, altresì, al comma 2, il Ministro dell’economia e delle finanze ad apportare con propri decreti, su proposta del Ministro della cultura, variazioni compensative di bilancio, per il 2023,  in  termini di  residui,  di  competenza  e  di  cassa,  tra  i capitoli  iscritti  nel  programma  «Sostegno, valorizzazione  e  tutela  del  settore  dello spettacolo dal vivo», nell’ambito della missione  «Tutela  e  valorizzazione  dei  beni  e attività culturali e paesaggistici» dello stato di  previsione  del  Ministero  della  cultura, relativi  al  Fondo  unico  per  lo spettacolo (di cui agli articoli 1 e 2 alla legge n. 163 del 1985).

Prevede, poi, al comma 3, che, ai fini di una razionale utilizzazione delle risorse di bilancio, per l’anno finanziario 2023, il Ministro dell’economia e delle finanze sia autorizzato ad apportare, con propri decreti, adottati su proposta del Ministro della cultura, comunicati alle competenti commissioni parlamentari e trasmessi alla Corte dei conti per la registrazione, le occorrenti variazioni compensative di bilancio, in termini di competenza e di cassa, tra i capitoli iscritti nei pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero della cultura, relativi agli acquisti e alle espropriazioni per pubblica utilità, nonché per l’esercizio del diritto di prelazione da parte dello Stato su immobili di interesse archeologico e monumentale e su cose di arte antica, medievale, moderna e contemporanea e di interesse artistico e storico, nonché su materiale archivistico pregevole e materiale bibliografico, raccolte bibliografiche, libri, documenti, manoscritti e pubblicazioni periodiche, ivi comprese le spese derivanti dall’esercizio del diritto di prelazione, del diritto di acquisto delle cose denunciate per l’esportazione e dell’espropriazione, a norma di legge, di materiale bibliografico prezioso e raro.

Dispone, infine, al comma 4, che al pagamento delle retribuzioni delle operazioni e dei servizi svolti in attuazione del  piano  nazionale  straordinario  di  valorizzazione  degli  istituti  e  dei  luoghi  della cultura  dal  relativo  personale  si  provveda mediante ordini collettivi di pagamento con il sistema denominato «cedolino unico», ai sensi dell’art. 2, comma 197, della legge n. 191 del 2009.  A  tal  fine,  il Ministro  dell’economia  e  delle  finanze  è autorizzato ad apportare, per l’anno finanziario 2023, con propri decreti, su proposta del  Ministro  della  cultura,  le  variazioni compensative di bilancio, in termini di competenza e di cassa, su appositi piani gestionali  dei  capitoli  relativi  alle  competenze accessorie  del  personale.

Le spese finali del Ministero per gli anni 2023-2025

Il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della cultura (MIC), spese complessive, in termini di competenza, pari a 3.903,2 milioni di euro nel 2023, a 3.460,9 milioni di euro per il 2024 e 3.438,4 milioni di euro per il 2025, come si evince dalla tabella che segue. Al netto del rimborso delle passività finanziarie (indicate nella tabella sottostante), le spese finali del Ministero della cultura ammontano a 3.890,7 milioni di euro per il 2023, a 3.451,1 milioni di euro per il 2024 e a 3.435,5 milioni di euro per il 2025.

 

Spese finali (e stanziamenti complessivi) del Ministero della cultura per gli anni 2023-2025

(dati di competenza, valori in milioni di euro, arrotondati)

 

 

Legge di Bilancio 2022

BLV 2023

Previsioni

Ddl di bilancio 2023

Diff.
bil 2023/
bil.2022

Ddl di bilancio 2024

Ddl di bilancio 2025

Spese correnti

2.121,6

1.974,4

1.960,9

-160,7

1.831,8

1.808,9

Spese in c/capitale

1.827,7

1.889,8

1.929,8

102,1

1.619,3

1.626,6

SPESE FINALI

3.949,3

3.864,2

3.890,7

-58,6

3.451,1

3.435,5

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,5

 

0.4

 

0,4

0,4

Rimborso passività finanziarie

17,4

12,5

12,5

-4,9

9,8

2,9

TOTALE MIC

3.966,7

3.876,7

3.903,2  

-63,5

3.460,9

3.438,4

 

 

Rispetto alla legge di bilancio 2022, il disegno di legge di bilancio 2023-2025 espone dunque un decremento, nel 2023, in termini assoluti, pari a 63,5  milioni di euro (-58,6 milioni in termini di spese finali). Il decremento delle spese finali è determinato interamente dall’andamento delle spese correnti (-160,7 milioni), mentre vi è un incremento, pur se più contenuto, delle spese in conto capitale (+102,1 milioni), rispetto all’esercizio finanziario precedente.

Gli stanziamenti di spesa del 2023 autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2023, in misura pari allo 0,4% della spesa finale del bilancio statale. Tale percentuale era dello 0,5% nell’esercizio precedente.

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 4.174,5 milioni di euro nel 2023, a 3.460,9 milioni di euro nel 2024 e a 3.438,4 milioni di euro nel 2025.

Le spese finali per l’anno 2023

Lo stato di previsione del Ministero della cultura (Tabella 14) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza, per l'anno 2023, di 3.876,7 milioni di euro (di cui 3.864,2 milioni di spese finali e 12,5 mln di rimborso di passività finanziarie).

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina, complessivamente, un incremento delle spese finali di 26,5 milioni di euro (6,5 mln derivanti da modifiche della sezione II, e 20 milioni quale effetto di interventi in sezione I), come si evidenzia nella tabella che segue:

 

Spese finali del MIC - anno 2023     (dati di competenza, valori in milioni di euro, arrotondati)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

2.121,6

2.294,7

1.974,4

-13,5

1.960,9

-

1.960,9

Spese in c/capitale

1.827,7

1.858,5

1.889,8

20

1.909,8

20

1.929,8

SPESE FINALI

3.949,3

4.153,2

3.864,2

6,5

  3.870,7

20

3.890,7

 

 

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, spese finali di competenza per il Ministero pari a 3.890,7 milioni per il 2023.

Tali spese finali sono ripartite quasi paritariamente tra spese correnti (50,4%) e spese in conto capitale (49,6%).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2023 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2023 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2022.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il DDL di bilancio apporta alla legislazione vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.

 

 

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro, arrotondati) *

 

 

Ministero della cultura


 

Missione/Programma

2022

2023

legge di bilancio

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a. 23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1-2

Variazioni
a. 23 c. 3 lett b)

1

Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici (21)

3.584,5

3.588,3

0,0

6,5

3.594,8

20

3.614,8

1.1

Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo dal vivo (21.2)

575,3

523,5

0,0

-

523,5

-

523,5

1.2

Vigilanza, prevenzione e repressione in materia di patrimonio culturale (21.5)

8,8

10,3

0,0

-

10,3

-

10,3

1.3

Tutela dei beni archeologici (21.6)

68,7

72,6

0,0

-

72,6

-

72,6

1.4

Tutela e valorizzazione dei beni archivistici (21.9)

169,8

184,1

0,0

-

184,1

-

184,1

1.5

Tutela e valorizzazione dei beni librari, promozione e sostegno del libro e dell’editoria (21.10)

133,9

136,4

0,0

-

136,4

-

136,4

1.6

Tutela delle belle arti e tutela e valorizzazione del paesaggio (21.12)

160,6

135,9

0,0

-1,5

134,4

18

152,4

1.7

Valorizzazione del patrimonio culturale e coordinamento del sistema museale (21.13)

397,8

435,5

0,0

-

435,5

2

437,5

1.8

Coordinamento ed indirizzo per la salvaguardia del patrimonio culturale (21.14)

676,1

621,4

0,0

-12

609,4

-

609,4

1.9

Tutela del patrimonio culturale (21.15)

711,5

788,6

0,0

20

808,6

-

808,6

1.10

Tutela e promozione dell’arte e dell’architettura contemporanea e delle periferie urbane (21.16)

34,5

32,6

0,0

-

32,6

-

32,6

1.11

Sostegno, valorizzazione e tutela del settore cinema e audiovisivo (21.18)

592,5

594

0,0

-

594

-

594

1.19

Realizzazione attività di tutela in ambito territoriale (21.19)

26,7

24,6

0,0

-

24,6

-

24,6

1.20

Coordinamento e attuazione interventi per la sicurezza del patrimonio culturale e per le emergenze

28,4

28,7

0,0

-

28,7

-

28,7

2

Ricerca e innovazione (17)

140,0

144,6

0,0

-

144,6

-

144,6

2.1

Ricerca educazione e formazione in materia di beni e attività culturali (17.4)

140,0

144,6

0,0

-

-

-

144,6

4

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

242,2

143,7

0,0

-

143,7

-

143,7

4.1

Indirizzo politico (32.2)

24,1

51,4

0,0

-

51,4

-

51,4

4.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

218,1

92,3

0,0

-

92,3

-

92,3

 

TOTALE MINISTERO

3.966,7

3.876,7

0,0

6,5

3.883,2

20

3.903,2

* Dati tratti dal ddl di bilancio (A.C. 643).

La spesa complessiva del MIC è allocata – come si evince dalla precedente tabella – su 3 missioni: la Missione 1 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici, la quale, con 3.614,8 mln previsti in termini di competenza dal presente ddl, per il 2023, rappresenta il 92,6% della spesa totale del Ministero, con un aumento – come anticipato - di 26,5 milioni di euro complessivi rispetto alla legislazione vigente (20 milioni derivanti da interventi in sez. I e 6,5 milioni da interventi disposti nella sez, II); Missione 2 Ricerca e innovazione, che si vede attribuire stanziamenti - dal progetto di bilancio in esame per il 2023 - per 144,6 mln, senza variazioni rispetto alla legislazione vigente e la Missione 4 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, per la quale sono previsti stanziamenti complessivi, per il 2023, in termini di competenza, per 143,7 mln, anch’essa senza variazioni rispetto alla legislazione vigente.

 

Relativamente agli interventi operati in Sezione I, che determinano un aumento di 20 milioni di euro, in termini di competenza per il 2023, rispetto alla legislazione vigente, si evidenzia che l’art. 108 del disegno di legge incrementa di 20 milioni di euro annui, a decorrere dal 2023, l’autorizzazione di spesa già prevista dall’art. 1, comma 574, della L. 178/2020 (legge di bilancio 2021), portandola così a un totale di 25 milioni di euro annui a decorrere dal 2023. Tale autorizzazione di spesa è finalizzata a consentire al Ministero della cultura l’esercizio della facoltà di acquistare in via di prelazione i beni culturali, ex art. 60 ss. del Codice dei beni culturali (capp. 8281/pg 19 e 7505/pg1).

 

Per quanto concerne gli interventi operati in Sezione II, che determinano un aumento degli stanziamenti del dicastero, in termini di competenza, per il 2023, per complessivi 6,5 milioni di euro, si rimanda all’apposita tabella - presente alle pagg. 816 e 817 del Tomo III dell’AC. 643 - annessa allo stato di previsione del MIC.

 

Si segnala, in relazione a tale tabella, il rifinanziamento – nell’ambito del programma 1.9 “Tutela del patrimonio culturale”, per 20 milioni di euro, per il 2023, del DL n. 34 del 2011, art. 1, comma 1, recante "Intervento finanziario dello Stato in favore della cultura – Manutenzione e conservazione dei beni culturali"- (Cap-pg: 7433/2 - 7435/1) e il definanziamento, per il medesimo anno, nell’ambito del programma 1.8 “Coordinamento ed indirizzo per la salvaguardia del patrimonio culturale”, di 12 milioni di euro, del DL n. 34 del 2020, art. 184, comma 1, recante "Istituzione del Fondo cultura” (Cap-pg: 2064/1). Ulteriori finanziamenti e definanziamenti, per il 2023, sono presenti - in tale tabella - nell’ambito del programma 1.6 “Tutela delle belle arti e tutela e valorizzazione del paesaggio”, che determinano un effetto - nel complesso - negativo per ulteriori 1,5 mln di euro.

 

Per quanto concerne i fondi speciali di pertinenza del Ministero della cultura, si fa presente che la tabella A del disegno di legge, relativa ai fondi speciali di parte corrente, espone per tale dicastero 15.376.137 euro per l’anno 2023, 17.376.137 euro per l’anno 2024 e 20.376.137 euro per l’anno 2025.

La tabella B, poi, in relazione ai fondi speciali di conto capitale, espone per il dicastero 36.000.000 di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.


 

Ministero della salute
(Tabella n. 15)

Premessa

L’articolo 169 dell’A.C. 643 (ddl di Bilancio 2023) autorizza l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero della salute (Tab. 15), per l'anno finanziario 2023, oltre che, per il medesimo anno, l’adozione con appositi decreti, da parte del MEF, su proposta del Ministero della salute, di variazioni compensative, in termini di competenza e di cassa, rimodulando gli stanziamenti alimentati dal riparto della quota di cui all’articolo 12, comma 2, del D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502[17], iscritti in bilancio nell’ambito della missione «Ricerca e innovazione» dello stato di previsione del Ministero della salute, restando precluso l’utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti. 

L’analisi del contesto caratterizzante lo stato di previsione in esame evidenzia in primo luogo gli interventi in corso di attuazione per la Missione 6-Salute del Programma nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), con particolare riferimento alla definizione di standard strutturali, organizzativi e tecnologici omogenei per l’assistenza territoriale (Decreto Salute 23 maggio 2022, n. 77) del 2022), la definizione di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con l’approccio “One-Health” e la revisione e l’aggiornamento dell’assetto regolamentare e del regime giuridico degli

Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) e delle politiche di ricerca del Ministero della salute, con l’obiettivo di rafforzare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie.

Inoltre, per garantire l’omogeneità dei LEA su tutto il territorio nazionale e per consentire la ridefinizione dei percorsi assistenziali adatti ai fabbisogni sanitari emergenti, sono necessarie opere di ammodernamento e potenziamento della rete ospedaliera, con interventi sul patrimonio edilizio e tecnologico, cercando di superare la rigidità delle strutture emersa nel corso dell’emergenza da COVID-19, sia dal punto di vista di gestione degli spazi, sia sotto il profilo tecnologico e organizzativo. La Relazione evidenzia la politica d’investimento nella trasformazione digitale del Servizio sanitario nazionale attuando interventi per una massiccia digitalizzazione e per un uso capillare delle nuove tecnologie, necessarie ad attivare nuove e più efficienti modalità di erogazione dei servizi sanitari, oltre che il potenziamento della formazione del personale.

Le spese del Ministero per gli anni 2023-2025

Il disegno di legge di bilancio 2023 autorizza, per il triennio di previsione 2023-2025 relativo al Ministero della salute, spese finali per competenza, integrate con le previsioni di manovra, pari a 3.336,3 milioni di euro nel 2023, a 2.452 milioni di euro per il 2024 e 2.295 milioni di euro per il 2025, come riportato nella tabella che segue:

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Bilancio 2022

Disegno di Legge di Bilancio Integrato

2023

Diff.
bil 2023/
BIL 2022

2024

2025

SPESE FINALI

2.726,9

3.336,3

609,4

2.452,0

2.295,4

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,3

0,38

-

0,30

0,28

 

In termini di cassa, la legge di bilancio 2023 riporta spese finali del Ministero pari a 3.358 milioni nel 2023, 2.374 milioni nel 2024 e 2.245 milioni nel 2025.

Gli stanziamenti di spesa finali per il triennio 2023-2025 del Ministero della salute autorizzati nel presente stato di previsione rispetto al totale della spesa finale del bilancio statale fanno registrare un percorso di riduzione della spesa in percentuale pari allo 0,38% nel 2023, 0,30% nel 2024 fino allo 0,28% nel 2025.

Le spese del Ministero 2023 e la manovra di Bilancio

Lo stato di previsione del Ministero della salute (Tabella 15) espone, a legislazione vigente (BLV), al lordo delle rimodulazioni, una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2023 di 2.744,9 di euro (2.726,9 milioni invece la dotazione degli stanziamenti approvati con la legge di bilancio 2022)[18].

La manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II della legge di bilancio ha determinato complessivamente, rispetto alla legislazione vigente, un aumento delle spese finali di 591,4 milioni, dovuti interamente alla spesa corrente, come evidenziato nella tabella che segue:

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

effetti Sez. I

bilancio integrato

Spese correnti

1.896,3

1.950

1.949,8

-58,6

650

2.541,2

Spese in c/capitale

830,6

853

795,1

-

-

795,1

SPESE FINALI

2.726,9

2.805,5

2.744,9

-58,6

650

3.336,3

 

Per effetto della manovra consegue un aumento del 22,4% delle spese rispetto alla legge di Bilancio 2022 e del 21,5% rispetto al bilancio a legislazione vigente 2023.

 

Gli effetti finanziari ascrivibili alla manovra, in particolare, consistono, per la parte delle riprogrammazioni, rifinanziamenti e definanziamenti di Sez. II in una diminuzione complessiva delle spese finali di 58,6 milioni, interamente dovuti a definanziamento di spesa corrente, mentre le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano un effetto positivo di spesa, anche in questo caso di sola parte corrente, pari a 650 milioni, interamente attribuibili al finanziamento delle risorse per l’acquisto, nell’anno 2023, di vaccini anti Sars-CoV-2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con Covid-19 (cap. 4384 su cui è iscritto l’omonimo Fondo).

Nel complesso, dunque, la legge di bilancio prevede stanziamenti finali per il Ministero pari a 3.336,3 milioni per il 2023.

Si segnala tuttavia che la consistente variazione del capitolo 4384 rispetto al 2022 è da ascrivere alla mancata iscrizione del risorse per il medesimo anno, in quanto il previsto incremento di 1.850 milioni di euro, per effetto dell'articolo 1, comma 2, del D.L. 10 dicembre 2021, n. 209 (decreto poi decaduto e inserito nel disegno di legge di bilancio 2022), è stato interamente sommato all’annualità 2021 anziché al 2022, determinandone un ammontare complessivo di 5.050 milioni di euro (come risulta anche dal Rendiconto dello stato di previsione “Salute” per il 2021, qui il quadro del cap. 4384).

Le spese per l’anno 2023: analisi per Missione/Programmi (Tab. 15)

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2023 per ciascuna Missione/Programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2022.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che la manovra operata con la legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2023, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna Missione/Programma.

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

Ministero della salute


 

Missione/Programma

2022

2023

Legge di Bilancio

BLV

Sez. I

Modifiche
SEZ. II

Bilancio Integrato

1

Tutela salute (20)

2.131

2.159,9

650

-7,6

2.802,3

1.1

Prevenzione salute, assistenza sanitaria al personale navigante (20.1)

375

354,5

650

-

1.004,5

1.2

Sanità pubblica veterinaria (20.2)

50

48,2

-

-

48,2

1.3

Programmazione SSN per erogazione dei LEA (20.3)

762

700,3

-

-

700,3

1.4

Regolamentazione e vigilanza prodotti farmaceutici ed altri prodotti sanitari ad uso umano (20.4)

16

14,3

-

-

14,3

1.5

Vigilanza, prevenzione e repressione nel settore sanitario (20.5)

10

12,9

-

-

12,9

1.6

Comunicazione e promozione tutela della salute umana e sanità pubblica veterinaria (20.6)

27

27,7

-

-

27,7

1.7

Vigilanza sugli enti e sicurezza delle cure (20.7)

829

932,7

-

-7,6

925,1

1.8

Sicurezza degli alimenti e nutrizione (20.8)

20

21,3

-

-

21,3

1.9

Attività consultiva per la tutela della salute (20.9)

3

4,2

-

-

4,2

1.10

Sistemi informativi per la tutela della salute e il governo del SSN (20.10)

96

24,5

-

-

24,5

1.11

Regolamentazione e vigilanza delle professioni sanitarie (20.11)

9

9,6

-

-

9,6

1.12

Coordinamento generale in materia di tutela della salute, innovazione e politiche internazionali (20.12)

5

9,7

-

-

9,7

2

Ricerca e innovazione (17)

515

507,2

-

-51

456,2

2.1

Ricerca per il settore della sanità pubblica (17.20)

480

472, 5

-

-51

421,5

2.2

Ricerca settore zooprofilattico (17.21)

34

34,7

-

-

34,7

3

Servizi istituz. e generali delle amm. pubbliche (32)

80

77,8

-

-

77,8

3.1

Indirizzo politico (32.2)

37

42,8

-

-

42,8

3.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

44

35,0

-

-

35,0

 

SPESE FINALI MINISTERO

2.727

2.744,9

650

-58,6

3.336,3

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

Come evidenziato nella precedente tabella, la spesa complessiva del Ministero della salute risulta allocata su 3 missioni, di cui la principale è Tutela della salute, che rappresenta circa il 84% del valore della spesa finale complessiva del Ministero medesimo, percentuale in aumento rispetto al peso che la medesima Missione ha avuto lo scorso anno sulla spesa finale del Ministero (78%), dovuto prevalentemente all’aumento della spesa per la campagna vaccinale (senza considerare tuttavia la mancata imputazione di tale spesa per l’anno 2022).

A pesare nell’ambito della predetta Missione, come già accennato, è l’incremento di 650 milioni nell’ambito del programma Prevenzione e promozione della salute umana ed assistenza sanitaria, per la Direzione generale della prevenzione sanitaria, azione Sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie a tutela della salute, per il Fondo per l'acquisto di vaccini anti SARS-CoV-2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con COVID-19 (cap. 4384).

Un decremento di 7,6 milioni nel 2023[19], 11,2 milioni nel 2024 e 14 milioni nel 2025 si registra, invece, nell’ambito del programma Vigilanza sugli enti e sicurezza delle cure (20.7) per minori stanziamenti riguardanti le somme dovute per le transazioni da stipulare con soggetti talassemici danneggiati da sangue o emoderivati infetti che hanno instaurato azioni di risarcimento (Cap-pg: 2401/3)[20].

 

Ulteriore variazione in diminuzione, ma per un semplice effetto di rimodulazione, si registra con riferimento al programma Ricerca per il settore della sanità pubblica (17.20), nell’ambito della Missione Ricerca e innovazione (17), azione Promozione e sviluppo della ricerca sanitaria, ai sensi del Dlgs n.502/1992 art.12 comma 2 per attività corrente o iniziative previste dal  Piano sanitario nazionale, ai capitoli:

§  cap. 3398 Trasferimenti alle amministrazioni pubbliche per la ricerca medico-sanitaria e la tutela della salute, con uno stanziamento di 51 milioni nel 2023 posticipato al 2024, per il piano di gestione 1 (Spese per la ricerca finalizzata in attuazione degli obiettivi prioritari biomedici e sanitari, del piano sanitario nazionale);

§  cap. 7211, relativo alle spese in conto capitale dei predetti Trasferimenti alle amministrazioni pubbliche ed in particolare, piano di gestione-pg. 1 somme da assegnare agli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) per l'acquisto di apparecchiature e strumenti finalizzati alle attività di ricerca (stanziamento di 43,8 milioni nel 2024, posticipato al 2025) e pg. 8 somme da assegnare all'Istituto superiore di Sanità per l'acquisto di apparecchiature e strumenti finalizzati alle attività di ricerca (stanziamento di 7,8 milioni nel 2024, posticipato al 2025).

Altre spese a carattere sanitario (stato di previsione MEF - Tab. 2)

Disposizioni in articolato

Con riferimento agli altri interventi rilevanti di carattere sanitario, si fa presente inoltre che l’articolo 96, comma 1, del ddl bilancio 2023 incrementa il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario standard stabilito dall’ultima legge di Bilancio (2022) di 2.150 milioni di euro per l’anno 2023, 2.300 milioni per il 2024 e 2.600 milioni a decorrere dall’anno 2025.

La legge di Bilancio n. 234/2021 (art. 1, comma 258) per il 2022 ne aveva fissato, da ultimo, il livello complessivo in 124.061 milioni di euro per il 2022, 126.061 milioni per il 2023 e 128.061 milioni a decorrere dall’anno 2024, mantenendo ferma l’applicazione delle disposizioni legislative in materia di compartecipazione delle autonomie speciali al finanziamento del relativo fabbisogno sanitario, come segue (importi in mln di euro):

 

Livello finanziamento SSN

2022

2023

2024

a decorrere 2025

LB 2022
(co. 258)

124.061

126.061

128.061

128.061

Ddl. Legge bilancio 2023

-

+2.150

+2.300

+2.600

 

In particolare, per il 2023,  una quota-parte di 1.400 milioni dell’incremento di 2.150 milioni è destinata a far fronte ai maggiori costi dovuti all’aumento dei prezzi delle fonti energetiche. Si prevede che al riparto accedano tutte le regioni e province autonome, indipendentemente dal concorso al finanziamento sanitario corrente.

Concorso dello Stato alla spesa sanitaria

Riguardo gli stanziamenti appostati nello stato di previsione MEF (Tab. 2), nel programma 3.6 Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria la dotazione della Missione Relazioni finanziarie con autonomie territoriali (3) a cui appartiene detto programma risulta incrementata complessivamente, per effetto di entrambe le sezioni, di 2.177 milioni, interamente attribuibili al medesimo programma (che rappresenta circa il 69% della Missione 3).

L’incremento delle risorse del programma (+2,5%), pressochè interamente ascrivibile all’azione “Tutela dei livelli essenziali di assistenza”, è riferibile all’aumento di risorse (+1.862,4 milioni) da erogare alle Regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione e, per la restante parte (+322,5 milioni), all’incremento delle risorse del Fondo sanitario nazionale.

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

Missione/Programma

2022

2023

Bilancio integrato2023

 

Legge di bilancio

BLV

Modifiche

Sez. II

Effetti di Sez. I

2

Relazioni finanziarie con autonomie territoriali (3)

124.521

125.774

-8,2

2.184,9

127.950,7

2.4

Concorso dello Stato finanziamento spesa sanitaria (3.6), di cui

86.754

85.900,5

-8,2

2.184,9

88.077,2

 

Cap. 2700 - Fondo sanitario nazionale

7.369

8.763

-

322,5

9.085,5

 

Cap. 2701 – Finanziamento FSN in relazione alle minori entrate IRAP e add.le reg.le IRPEF

3.000

1.500

-

-

1.500

 

Cap. 2710 Fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l’acquisto farmaci innovativi

1.100

1.200

-

-

1.200

 

Cap. 2862 – Somme da erogare alle RSO a titolo di compartecipazione all’IVA

75.201

74.355

-9,2

1.862,4

76.208.7

 

Cap. 2705 – Contributo Ospedale pediatrico Bambino Gesù

49

47

1

-

48

 

Cap. 2707 – somme per policlinici universitari università non statali per il finanziamento attività strumentali

35

35

-

-

35

 

Un ridotto incremento di 1 milione di euro è tracciato con riferimento all’azione “Contributi per strutture sanitarie private” a beneficio del cap. 2705 riguardante le somme da erogare all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù, come finanziamento diretto con modifiche di Sez. II.

Spese in conto capitale per l’edilizia sanitaria pubblica

Con riferimento all’edilizia sanitaria pubblica, nel MEF sono allocate le risorse della Missione Infrastrutture pubbliche e logistica, di cui unico programma e unico capitolo sono, rispettivamente Opere pubbliche e infrastrutture (14.8) e somma da erogare per interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica (cap. 7464)[21] che riportano l’ammontare di 1.505 milioni a legislazione vigente per il 2023, con una rimodulazione in Sez. II di 600 milioni ed un valore di competenza del bilancio integrato di 905 milioni finali nel 2023.

La rimodulazione ha l’effetto di spostare tale somma all’anno 2025 e pertanto il valore del capitolo registra un incremento per tale anno a 1.715 milioni. Rimane immutato il valore per il 2024 (1.355 milioni) e per il 2026 e successivi (7.710 milioni).


 

Ministero del turismo
(Tabella n. 16)

 

 

L’articolo 170 del disegno di legge di bilancio autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero del Turismo, per l'anno finanziario 2023, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 16).

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2023-2025

Il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero del turismo, spese finali, in termini di competenza, pari a 420 milioni di euro nel 2023, a 273,4 milioni di euro per il 2024 e a 226,3 milioni di euro per il 2025, come si evince dalla tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero del Turismo per gli anni 2023-2025

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2022

Previsioni

DDL di
bilancio 2023

Diff.
bil 2023/
bil 2022

DDL di
bilancio 2024

DDL di
bilancio 2025

Spese correnti

209,0

274,9

65,9

154,5

108,4

Spese in c/capitale

66,3

145,1

78,8

118,9

117,9

SPESE FINALI

275,3

420

144,7

273,4

226,3

 

Rispetto alla legge di bilancio 2022, il disegno di legge di bilancio 2023-2025 espone dunque per il Ministero un andamento della spesa crescente nell’anno 2023. Per tale anno, il disegno di legge di bilancio espone spese finali, pari come detto a 420 milioni di euro, in aumento rispetto al 2022 di 144,7 milioni di euro (+52,6%).

Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte corrente (+65,9 milioni di euro) e di un aumento delle spese di parte capitale (+ 78,8 milioni di euro).

Gli stanziamenti si attestano nell’anno 2023 introno allo 0,05% della spesa finale del bilancio statale. Tale percentuale era lo 0,03% a legge di bilancio 2022.

In termini di cassa, le spese finali del Ministero, ammontano nell’anno 2023 a 421 milioni di euro.

Le spese finali per l’anno 2023

Lo stato di previsione della spesa del Ministero del Turismo (Tabella 16 del disegno di legge), espone, a legislazione vigente (di seguito, BLV), una dotazione di competenza per l'anno 2023 pari a 334,2 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2023 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un aumento delle spese finali di 85,8 milioni di euro, di cui +57 milioni di spesa corrente e + 28,8 milioni di spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

(dati di competenza, valori in milioni)

 

2022

2023

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

209,0

258,9

217,9

+37

254,9

20

274,9

Spese in c/capitale

66,3

161,6

116,3

-1,2

115,1

30

145,1

SPESE FINALI

275,3

420,5

334,2

35,8

370

50

420

 

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, spese finali di competenza per il Ministero pari a 420 milioni per il 2023.

Analisi per Missione/Programmi

La spesa a del Ministero è allocata su 2 missioni. La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2023 per ciascuna Missione/Programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2022.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il disegno di legge di bilancio apporta alla legislazione vigente, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna Missione/Programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DEL TURISMO

 

Missione/Programma

2022

2023

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a)

Variazioni
a.23 c. 3
lett b)

1

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

16,4

17,5

21,3

 

-3

18,3

 

18,3

1.1

Indirizzo politico (32.2)

9,4

9,6

14,5

 

-3

11,4

 

11,5

1.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

7,0

7,9

6,8

 

 

6,8

 

6,8

2

Turismo (31)

258,9

403,0

312,9

 

38,8

351,7

50

401,7

2.1

Coordinamento ed indirizzo delle politiche del turismo (31.2)

182,3

326,2

249

 

38,8

287,8

 

287,8

2.2

Programmazione delle politiche turistiche nazionali (31.3)

8,8

8,8

7,7

 

 

7,7

 

7,7

2.3

Promozione dell’offerta turistica italiana (34)

67,8

68,1

56,2

 

 

 

50

106,2

 

SPESA FINALE MITUR

275,3

420,5

334,2

 

35,8

370

50

420

N.B. Tra parentesi la numerazione generale della Missione.

 

Complessivamente, gli effetti cumulati delle sezioni I e II determinano un incremento di 85,8 milioni di euro rispetto al dato a legislazione vigente.

In particolare, gli effetti finanziari ascrivibili alla Sezione II (cfr. infra, Tabella) determinano un aumento delle spese finali di 35,8 milioni di euro di parte corrente (cfr. infra).

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 50 milioni, con un aumento di 20 milioni di parte corrente e di 30 milioni in conto capitale.

Di seguito si forniscono alcuni elementi riguardanti le missioni di spesa del Ministero, soffermandosi su quelle i cui programmi presentano variazioni in sede di manovra.

Come si evince dalla Tabella precedente, la Missione 2. Turismo (31) è la più consistente nello stato di previsione del Ministero, ed è quella su cui si sono concentrati la quasi totalità degli effetti della manovra.

La Missione reca nel BLV 2023 spese finali per circa 312,9 milioni di euro, il 93,6% della spesa finale del Ministero.

Considerando gli effetti del disegno di legge in esame, le spese finali divengono pari per il 2023 a 401,7 milioni di euro (+ 88,8 milioni di euro circa). A DLB integrato, la Missione assorbe il 95,6 percento della dotazione finale del MISE.

La Missione ha subito variazioni sia di Sezione I (+ 50 milioni) che di Sez. II (+38,8 milioni).

La Tabella che segue espone le variazioni alle leggi di spesa operati alla Missione dalla Sezione II del disegno di legge di bilancio 2023-2025:

 

Sez. II - Rifinanziamenti e definanziamenti delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente

Ministero del Turismo

Missione 2 Turismo (31)

Programma 2.1 Coordinamento ed indirizzo delle politiche del turismo (32.2)

 

2023

2024

2025

2026 e
ss.

DL n. 59 del 2019 art. 2 c. 2 p. 1 "Gestione fondi derivanti dagli utili erariali del gioco del lotto" (*) - (Cap-pg: 7110/1) - (Scad. Variazione 2023)

LV

2,3

2,3

2,3

 

Def.

-0,2

 

 

 

LB n. 234 del 2021 art. 1 c. 366 "Fondo unico per il turismo"- (Cap-pg: 2025/1) - (Scad. Variazione 2024)

LV

137

43,6

0

0

Rif.

39

-

-

-

Def.

 

-2,5

0

-

Si segnala che le riduzioni di 0,2 milioni per l’anno 2023 e di 2,5 milioni per l’anno 2024, descritte nella sopra indicata Tabella, sono ascrivibili agli obiettivi di risparmio di cui all’articolo 153, comma 1 (spending review ministeri).

Quanto alla Sezione I del disegno di legge, essa prevede:

·       all’articolo 102, la costituzione di un Fondo per l’ammodernamento, la sicurezza e la dismissione degli impianti di risalita e innevamento, con una dotazione di 30 milioni di euro per l'anno 2023, di 50 milioni per l'anno 2024, di 70 milioni per l'anno 2025 e di 50 milioni per l'anno 2026 (cap. 8601, di nuova istituzione);

·       all’articolo 104, che istituisce nello stato di previsione del Ministero un Fondo per accrescere il livello professionale nel turismo, con una dotazione di 5 milioni di euro per l'anno 2023 e 8 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025 (cap. 5152, di nuova istituzione);

·       l’articolo 105, che prevede la costituzione di un ulteriore Fondo per i piccoli Comuni (con meno di 5.000 abitanti) a vocazione turistica, con una dotazione di 10 milioni per il 2023 ed euro e 12 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025(cap. 5153, di nuova istituzione);

·       all’articolo 106, di un Fondo per il turismo sostenibile, dotato di 5 milioni di euro per l'anno 2023 e 10 milioni per gli anni 2024 e 2025 (cap. 5154, di nuova istituzione).

 

Quanto alla Missione 1. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32), essa reca nel BLV 2023 spese finali per circa 21,3 milioni di euro. Considerando la lieve riduzione apportata dalla Sezione II (-3 milioni) del disegno di legge, le spese finali divengono, a DLB integrato, pari a 18,3 milioni. La riduzione interessa il programma di spesa Indirizzo politico (32.2) ed è ascrivibile agli obiettivi di risparmio di cui all’articolo 153, comma 1 (spending review ministeri).

La Tabella che segue espone in dettaglio la riduzione operata dalla Sezione II del disegno di legge:

Sez. II - Rifinanziamenti delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente

Ministero del Turismo

Missione 1 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

Programma 1.1 Indirizzo politico (32.2)

 

2023

2024

2025

2026 e ss

L n. 196 del 2009 art. 34/ter c. 5 "Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti"- (Cap-pg: 1070/1 - 7070/1) - (Scad. Variazione 2023)

LV

4

0

0

0

Def.

-3

-

-

-

 

 


 



[1]     La legge di contabilità (art. 23, co. 1-ter) prevede che le previsioni pluriennali di spesa iscritte nel bilancio dello Stato sono formulate mediante la predisposizione di un apposito piano finanziario dei pagamenti (Cronoprogramma), che reca le indicazioni sui pagamenti che si prevede di effettuare nel triennio. Ciò al fine di rafforzare l’attendibilità degli stanziamenti di cassa e della stima dei residui presunti, introducendo uno stretto vincolo tra quanto viene iscritto in bilancio in termini di cassa e residui e le risultanze del cronoprogramma dei pagamenti.

[2]     Le autorizzazioni di spesa pluriennali per le quali è esercitabile tale facoltà sono soltanto quelle oggetto di monitoraggio e di rendicontazione ai fini dell’allegato alla Nota di aggiornamento al DEF.

[3]     Si segnala che nel bilancio 2023-2025, la classificazione economica delle entrate e delle spese è stata oggetto di una profonda revisione, dovuta al fatto che, con la fine dell’esercizio 2022, si è conclusa la sperimentazione del piano dei conti integrato, di cui all’art. 38-sexies della legge di contabilità (adottato con il D.P.R. n. 140 del 2018 e aggiornato con il D.M. economia 13 novembre 2020). Ciò ha reso necessario procedere ad una revisione della classificazione al fine di garantire il raccordo con il piano dei conti e l’integrazione tra le scritture di contabilità finanziaria e quelle di contabilità economico-patrimoniale. Per dettagli, cfr. AC 643, Tomo I pag. 33-36.

[4]     Approvata con risoluzione n. 6-00221 dalla Camera dei deputati nella seduta n. 679 del 20 aprile 2022 e risoluzione n. 6-00217 dal Senato della Repubblica nella seduta n. 425 del 20 aprile 2022.

[5]     Approvata con risoluzione n. 6-00228 dalla Camera dei deputati nella seduta n. 734 del 28 luglio 2022 e risoluzione n. 6-00231 dal Senato della Repubblica nella seduta n. 456 del 27 luglio 2022.

[6]     Approvata con risoluzione n. 6-00229 dalla Camera dei deputati nella seduta n. 740 del 15 settembre 2022 e risoluzione n. 6-00232 dal Senato della Repubblica nella seduta n. 464 del 13 settembre 2022.

[7]     Nel 2020 la flessibilità aveva interessato 1,2 miliardi, corrispondenti a quasi il 2% delle dotazioni finanziarie previste per i fattori legislativi. Nel 2021 appena 416 milioni.

[8]     Il decreto-legge n. 176 del 2022, tra l’altro, ha istituito (art. 15), dal 2023, un apposito fondo (di 4,1 miliardi nel 2023, 0,5 miliardi nel 2024 e 0,3 miliardi nel 2025 e importi inferiori nelle annualità successive), le cui risorse sono state destinate all’attuazione della manovra di finanza pubblica 2023-2025. Il Fondo è alimentato dagli effetti migliorativi associati alle misure contenute nello stesso provvedimento ed in particolare: dalla proroga al 2023 del termine per la vendita del gas naturale acquistato dal Gestore dei servizi elettrici (GSE) e per la restituzione del prestito trasferito dallo Stato per tali finalità, dalla revisione della disciplina degli incentivi fiscali per l’efficientamento energetico e dall’estensione fino a dicembre 2022 delle riduzioni di accisa e IVA su alcuni carburanti. Queste risorse sono destinate all’attuazione della manovra di finanza pubblica 2023-2025, tranne una quota, pari a 1,5 miliardi nel 2023, la quale, tenuto conto delle oscillazioni dei prezzi energetici, è accantonata e resa indisponibile fino al versamento all'entrata del bilancio dello Stato delle somme incassate dal GSE conseguenti alla vendita del gas. Con il disegno di legge di bilancio 2023-2025 le risorse del fondo sono state ridotte (di 2,6 miliardi nel 2023, 0,45 miliardi nel 2024, 0,32 miliardi nel 2025 e importi via via decrescenti nelle annualità successive) e concorrono al finanziamento delle misure disposte con il provvedimento di bilancio.

[9]     Si rammenta che la Società SACE S.p.A. esercita, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 2, commi 1 e 2, del D.lgs. n. 143/1998 l’assicurazione, la riassicurazione, la coassicurazione e la garanzia dei rischi di carattere politico, catastrofico, economico, commerciale e di cambio, nonché dei rischi a questi complementari, ai quali sono esposti gli operatori nazionali e le società, anche estere, a questi collegate o da questi controllate, nelle attività commerciali con l’estero o in quelle di internazionalizzazione dell’economia italiana. La SACE, inoltre, rilascia, a condizioni di mercato e nel rispetto della normativa comunitaria, garanzie e coperture assicurative per imprese estere, relativamente ad operazioni che siano di rilievo strategico per l’economia italiana sotto i profili dell’internazionalizzazione, della sicurezza economica e dell’attivazione di processi produttivi e occupazionali in Italia; le medesime garanzie e assicurazioni possono costituire oggetto di rilascio, anche a favore di banche nazionali ovvero a favore di altri operatori finanziari, per crediti destinati al finanziamento delle suddette attività (comma 1). La società può concludere anche accordi di riassicurazione e di coassicurazione con enti o imprese italiani, autorizzati, nonché con enti od imprese esteri ed organismi internazionali; e può stipulare altri contratti di copertura del rischio assicurativo, a condizioni di mercato con primari operatori del settore (comma 2).

      L’articolo 6, comma 9 del D.L. n. n. 269/2003 (L. n. 326/2003) stabilisce che gli impegni assunti dalla SACE S.p.A. nello svolgimento dell'attività assicurativa di cui sopra sono garantiti dallo Stato nei limiti indicati dalla legge di approvazione del bilancio dello Stato distintamente per le garanzie di durata inferiore e superiore a ventiquattro mesi.

      La legge di bilancio definisce i limiti cumulati di assunzione degli impegni da parte di SACE S.p.A. e del Ministero dell'economia e delle finanze, per conto dello Stato, sulla base del piano di attività deliberato dal Comitato per il sostegno finanziario pubblico all'esportazione e approvato dal CIPESS.

[10]   Il decreto-legge 1 aprile 1989, n. 120 (l. n. 181/1989) ha disposto misure di sostegno e di reindustrializzazione per le aree di crisi siderurgica, in attuazione del piano di risanamento della siderurgia e, in particolare, con gli articoli 5 e 8, ha affidato alla SPI (allora Società per la promozione e lo sviluppo industriale, confluita nel 2000 in Sviluppo Italia, ora INVITALIA) la realizzazione di un Piano di promozione industriale. Successivamente a tale decreto, il decreto-legge 9 ottobre 1993 n. 410 (l. n. 513/1993) ha disposto, all’articolo 1, che la SPI (ora INVITALIA), previa autorizzazione dell’allora Ministero dell'industria potesse utilizzare i fondi destinati alle iniziative rientranti nel programma speciale di reindustrializzazione delle aree di crisi siderurgica (di cui all'articolo 5, commi 1 e 2, del D.L. n. 120), nonché taluni fondi (di cui alla legge n. 408/1989 e al decreto-legge n. 415/1989), già assegnati alla SPI ai sensi della delibera CIPI del 3 agosto 1993, per erogare direttamente contributi e finanziamenti anche per iniziative nelle aree del Sud in crisi siderurgica (indicate dal medesimo decreto-legge n. 120/1989), nonché per assumere partecipazioni di minoranza nelle iniziative di promozione industriale in tutte le aree di intervento, ferma restando la destinazione dei fondi per area già definita in sede CIPI.

Per le stesse finalità, è stato consentito alla SPI di utilizzare anche ulteriori risorse resesi disponibili per lo scopo, comprese quelle da revoche o riprogrammazioni di cui alla legge sugli interventi straordinari del Mezzogiorno (legge n. 64/1986).

Infine l’articolo 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 (l. n. 134/2012) ha riordinato la disciplina in materia di riconversione e riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale complessa. Anche la nuova disciplina si alimenta con i “rientri” (da finanziamenti, rifinanziamenti, riscatti di partecipazioni azionarie ed eventuali revoche) che con cadenza semestrale da INVITALIA vengono versati in entrata al bilancio dello Stato per essere poi riassegnati al competente capitolo di spesa del Ministero delle imprese e del Made in italy. Si tratta del capitolo 7483 “Fondo rotativo per la crescita sostenibile”, p.g.1) per le finalità di cui alla L. 181/89. Le risorse sono successivamente trasferite alla contabilità speciale del Fondo crescita sostenibile (n. 1201).

[11]   Il Programma in questione è stato inserito nello stato di previsione – sulla scorta delle modifiche apportate all’articolo 1 del DPR 19 maggio 2010, n. 95, di riorganizzazione del MAECI, dal DPR 19 novembre 2021, n. 211 - durante l’esame del disegno di bilancio 2022 al Senato, ed in esso sono confluiti competenze e stanziamenti precedentemente afferenti al Programma 4.9 - Promozione della cultura e della lingua italiana all’estero. L’esame al Senato ha altresì registrato la soppressione del Programma 4.15, Comunicazione in ambito internazionale. 

[12]   Recante disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell’istruzione, dell’università e della ricerca, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate, in materia di qualifiche dei dirigenti e di tabella delle retribuzioni del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e per la continuità delle funzioni dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, convertito con modificazioni dalla legge 18 novembre 2019, n. 132.

[13]   Recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri.

[14]   Tale importo risulta, a fronte di un importo a legislazione vigente 2023 di 659,37 milioni, da rifinanziamenti per 110,16 milioni.

[15]   Tale importo risulta, a fronte di un importo a legislazione vigente 2023 di 87,17 miliardi, da rifinanziamenti per 80  milioni e da effetti finanziari della Sezione I pari a 510 milioni.

[16]   Per gli anni 2012-2021 i dati utilizzati (consuntivo) sono tratti dai Rendiconti generali dello Stato, per il 2022 sono riportate le previsioni assestate e per il 2023 i dati del disegno di legge di bilancio in esame.

[17]   Si tratta della quota pari all'1 per cento del Fondo sanitario nazionale prelevata dalla quota iscritta nel bilancio del MEF per essere trasferita nei capitoli dello stato di previsione del Ministero della salute ed utilizzata, tra l’altro, per il finanziamento dell’attività di ricerca corrente e finalizzata svolta da IIS (Istituto superiore di sanità), dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, dagli Istituti di ricovero e cura di diritto pubblico e privato (IRCCS) e dagli Istituti zooprofilattici sperimentali (IZP) in particolare per le problematiche relative all'igiene e sanità pubblica veterinaria.

[18] Il presente disegno di legge di bilancio per il triennio 2023-2025 presenta la peculiarità che la classificazione economica delle entrate e delle spese è stata modificata allo scopo di renderla meglio raccordabile con il piano dei conti integrato di cui all'art. 38-ter della legge 31 dicembre 2009 n. 196, il quale a partire dall'esercizio 2023 cessa di avere carattere sperimentale. Di conseguenza, i dati contabili esposti nelle colonne "previsioni secondo la legge di bilancio 2022" e "previsioni assestate 2022" sono stati riclassificati secondo la nuova classificazione economica al fine di renderli confrontabili con le previsioni per il triennio 2023-2025. Gli importi esposti nella colonna denominata "rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni delle dotazioni finanziarie previste a leg. vigente (art. 23, c. 3, lett.b)" includono anche gli effetti finanziari del D.L. 18 novembre 2022 n. 176 recante misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica.

[19] Registrato nell’allegato al ddl Bilancio “Rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni previste a legislazione vigente”.

[20] Autorizzazione ai sensi del DL. n. 159 del 2007, art. 33 co. 1.

[21]   Autorizzazione di spesa di cui alla L. n. 448 del 1998, art. 50, comma 1, punto c).