Doc. LXXXVII, n. 4-A


PARERI DELLE COMMISSIONI PERMANENTI
PARERE DELLA I COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

La I Commissione,

esaminata, per gli aspetti di proprio competenza, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2015 (Doc. LXXXVII, n. 4),

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PARERE FAVOREVOLE
PARERE DELLA II COMMISSIONE PERMANENTE
(Giustizia)

La II Commissione,

esaminata, per gli aspetti di propria competenza, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2015 (Doc. LXXXVII, n. 4),

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PARERE FAVOREVOLE
PARERE DELLA III COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari esteri e comunitari)

La III Commissione,

esaminata per le parti di propria competenza la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2015 (Doc. LXXXVII, n. 4);

richiamato che il 2015 è stato l'Anno europeo per lo sviluppo e che, in tale ambito, il nostro Paese ha dato il proprio importante contributo, anche tramite gli eventi e le iniziative organizzati in concomitanza ed in relazione all'Expo di Milano, avente ad oggetto il tema dell'alimentazione sostenibile;

richiamato altresì che nel corso dello stesso anno 2015 è stata adottata dalle Nazioni Unite la nuova Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, cui l'Italia ha contribuito fattivamente al processo negoziale, in particolare riallineando su una posizione comune i 28 Paesi membri dell'Unione europea;

osservato che, anche grazie alla forte spinta italiana, l'Unione europea ha iniziato nel corso del 2015 a porre il tema della crescita al centro delle sue priorità;

apprezzato, altresì, l'impegno dell'Italia diretto a favorire la stabilizzazione e la democratizzazione del proprio vicinato strategico, invitando ad indirizzare le strategie europee in tema di adesione dei Paesi candidati al riconoscimento in tempo utile degli own merits degli stessi Paesi e dell'impegno dimostrato da ciascuno di loro in relazione al rispetto dei criteri fissati dall'Unione;

valutata positivamente la prosecuzione dell'impegno del nostro Paese a promuovere un approccio integrato per i drammatici fenomeni migratori in atto, volto a rafforzare i fora di dialogo politico con i Paesi di origine e di transito dei migranti e all'inclusione nell'Agenda 2030 della nozione di migrazione come enabling factor dello sviluppo;
espresso apprezzamento per la continuità dell'azione italiana in tema di cooperazione allo sviluppo e di aiuto umanitario, con il pieno sostegno del nostro Paese all'azione europea di advocacy a favore del rispetto del diritto umanitario internazionale;

apprezzata, da ultimo, la tendenza della Relazione a conformarsi maggiormente alle indicazioni ed ai suggerimenti pervenuti dal Parlamento sull'articolazione del documento, che appare più completo ed analitico, dando in questo modo piena attuazione alle previsioni della legge n. 234 del 2012,

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PARERE FAVOREVOLE
PARERE DELLA IV COMMISSIONE PERMANENTE
(Difesa)

La IV Commissione,

esaminata, per la parte di propria competenza, la «Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2015» (Doc. LXXXVII, n. 4);

rilevato che, per quanto concerne i profili di competenza della Commissione difesa, le questioni di maggior rilievo sono contenute nei primi due capitoli della parte terza della Relazione, rispettivamente dedicati alla «Politica estera e di sicurezza comune» e alla «Politica di sicurezza e difesa comune»;

sottolineato che il Documento pone in risalto la complessità del quadro geopolitico internazionale nonché la necessità di migliorare le capacità di pianificazione e condotta a livello strategico, integrando le componenti civili e militari per la gestione delle crisi e segnala l'esigenza di un incremento dell'efficacia degli attuali strumenti a disposizione della Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC);

evidenziato che per quanto concerne, invece, le iniziative intraprese nel settore della politica industriale il nostro Governo ha suggerito la possibile creazione di un fondo di investimento europeo per la Difesa e possibili strumenti di finanziamento per progetti di natura duale (PMI), nonché strumenti per rafforzarne la competitività mediante l'accesso a Fondi Strutturali e di Investimento Europei (ESIF);

valutato positivamente che nel corso del 2015 l'Italia ha sostenuto, nell'ambito del contributo nazionale all'EDA, la ricerca sui programmi di interesse prioritario tra i quali, in particolare, alcuni programmi riguardanti la Difesa cibernetica;

con l'auspicio che siano favorite, di concerto con gli altri Paesi Membri dell'Unione Europea, le condizioni politiche e tecniche necessarie per l'avvio di missioni nell'ambito della Politica Estera di Sicurezza e Difesa dell'Unione Europea secondo le modalità previste dagli articoli 42, 43, 44 e 46 del Trattato sull'Unione Europea,

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PARERE FAVOREVOLE
PARERE DELLA V COMMISSIONE PERMANENTE
(Bilancio, tesoro e programmazione)

La V Commissione,

esaminata per le parti di competenza la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2015 (Doc. LXXXVII, n. 4),

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PARERE FAVOREVOLE
PARERE DELLA VI COMMISSIONE PERMANENTE
(Finanze)

La VI Commissione,

esaminata, ai sensi dell'articolo 126-ter del Regolamento, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2015 (Doc. LXXXVII, n. 4);

rilevato innanzitutto come la Relazione sia stata opportunamente strutturata in modo da consentire un agevole confronto con i contenuti delle corrispondenti relazioni programmatiche;

evidenziato come l'azione del Governo presso gli organismi europei nel 2015 si sia concentrata sull'obiettivo fondamentale di rilanciare i processi europei, stimolando un approccio più politico da parte delle istituzioni europee, per consentire all'Unione europea di recuperare slancio e capacità di iniziativa, in linea con quanto già auspicato dalla Presidenza italiana dell'Unione nel 2014 e, successivamente, dalla Commissione Juncker;

segnalata in tale contesto l'esigenza di porre al centro dell'agenda europea il rilancio della crescita e dell'occupazione in Europa, utilizzando appieno tutti gli strumenti necessari per realizzare gli investimenti strategici, nonché applicando con intelligenza i meccanismi sulla flessibilità di bilancio, nella prospettiva di rafforzare e completare realmente l'Unione Economica e Monetaria;

rilevato a tale riguardo come il riavvio di uno stabile processo di crescita economica e sociale costituisca condizione indispensabile per ripristinare un ampio consenso europeo sulla positività storica dell'esperienza dell'Unione e per riavvicinare effettivamente i cittadini alle istituzioni della UE;

evidenziata in tale prospettiva l'esigenza di perseguire una serie di ambiziosi obiettivi di politica economica, quali in primo luogo la convergenza strutturale delle economie, il completamento dell'Unione finanziaria, la promozione di una politica fiscale responsabile, il contrasto alla frode, all'evasione ed all'elusione fiscale, al fine di sostenere in primo luogo la ripresa dell'economia reale e legale,

rilevata l'esigenza di rafforzare ulteriormente il coordinamento tra le diverse amministrazioni nazionali, sia per quanto riguarda la fase ascendente degli atti dell'Unione europea, sia per quanto concerne il contenzioso in atto presso la Corte di giustizia dell'Unione europea, anche al fine di migliorare il tasso di trasposizione nell'ordinamento italiano delle direttive riguardanti il mercato interno (cosiddetto scoreboard del mercato interno), nonché di ridurre ancora il numero di infrazioni comunitarie pendenti nei confronti dell'Italia,

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PARERE FAVOREVOLE
PARERE DELLA VII COMMISSIONE PERMANENTE
(Cultura, scienza e istruzione)

La VII Commissione,

esaminato per quanto di propria competenza, nella seduta del 6 aprile 2016, il Documento trasmesso;

premesso che, ai sensi dell'articolo 13 della legge n. 234 del 2012, è chiamata a esaminare le parti di propria competenza della Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2015;

considerato, altresì, che l'attuale crisi delle istituzioni dell'Unione europea dipende dalla circostanza che presso di esse si concentra un sapere tecnico, scollegato però dal potere di controllo istituzionale e di influenza dell'opinione pubblica dei Paesi membri; che ciò determina un'insufficiente consapevolezza dei modi di formazione dell'indirizzo politico comunitario; e che, pertanto, occorre rimediare mediante precise politiche di diffusione della conoscenza degli strumenti operativi e finanziari delle istituzioni europee e dei risultati conseguiti, anche in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 167 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea proprio in materia di cultura;

preso atto con soddisfazione che a talune raccomandazioni espresse dalla relazione al documento LXXXVII, n. 3, dalla Commissione cultura nella seduta del 9 giugno 2015 è stato in parte dato corso,

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PARERE FAVOREVOLE
PARERE DELLA X COMMISSIONE PERMANENTE
(Attività produttive, commercio e turismo)

La X Commissione,

esaminata, per le parti di propria competenza, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2015 (Doc. LXXXVII, n. 4);

considerato che successivamente all'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che ha inteso valorizzare il contributo dei Parlamenti nel processo decisionale europeo, sia con riferimento al ruolo centrale di colegislatore assunto in via ordinaria dal Parlamento europeo, sia relativamente alla partecipazione dei Parlamenti nazionali ai quali gli atti europei vengono sistematicamente inviati ai fini della valutazione del rispetto del principio di sussidiarietà e per un esame nel merito, la Camera dei deputati ha intensificato l'attività in materia europea;
sottolineato che la Commissione Attività produttive, nella consapevolezza della crescente incidenza delle politiche e delle proposte legislative delle istituzioni europee negli ordinamenti nazionali, ha sistematicamente esaminato le iniziative più significative adottate dalla Commissione europea nelle materie di sua competenza;

rilevato che nel 2015 la X Commissione ha approvato nelle materie di propria competenza quattro documenti conclusivi: il Doc. XVIII, n. 22, sulla Strategia europea per una maggiore crescita e occupazione nel turismo costiero e marittimo; il Doc. XVIII, n. 23, sulle Comunicazioni in materia di rinascita industriale e di prospettive per il mercato interno dei prodotti industriali; il Doc. XVIII, n. 24, approvato congiuntamente all'VIII Commissione Ambiente, sulle Comunicazioni relative al «Pacchetto Unione dell'energia»; il Doc. XVIII, n. 27, sulle Comunicazioni relative a un «new deal» per i consumatori di energia e all'avvio del processo di consultazione pubblica sul nuovo assetto del mercato dell'energia;

osservato che i documenti conclusivi approvati recano indirizzi al Governo con riferimento ai negoziati da svolgere a Bruxelles;

sottolineato che i medesimi documenti conclusivi sono contestualmente trasmessi alle istituzioni europee e alla Commissione europea che, attraverso il cosiddetto dialogo politico, si è impegnata a fornire regolare risposta ai documenti approvati dai Parlamenti nazionali;

richiamato l'articolo 7, comma 1, della legge n. 234 del 2012, il quale prevede che i competenti organi parlamentari possano adottare atti di indirizzo al Governo sulle iniziative delle istituzioni europee e impegna il Governo a assicurare che la posizione rappresentata dall'Italia sia coerente con gli indirizzi delle Camere;

sottolineato infine che l'articolo 7, comma 2, della legge n. 234 del 2012 prevede che nel caso in cui il Governo non abbia potuto attenersi agli indirizzi delle Camere, il Presidente del Consiglio dei ministri o il Ministro competente riferisce tempestivamente ai competenti organi parlamentari, fornendo le adeguate motivazioni della posizione assunta,

delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:

allo scopo di valorizzare il ruolo dei Parlamenti nazionali nei processi decisionali europei, in coerenza con le previsioni del Trattato di Lisbona e tenuto conto della disponibilità manifestata dalla Commissione europea con il cosiddetto dialogo politico, è necessario che il Governo dia piena e coerente attuazione all'articolo 7 della legge n. 234 del 2012.

PARERE DELLA XI COMMISSIONE PERMANENTE
(Lavoro pubblico e privato)

La XI Commissione,

esaminata, per quanto di competenza, la relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2015 (Doc. LXXXVII, n. 4);

considerato che la relazione dà dettagliatamente conto delle attività svolte dall'Italia nell'ambito dell'Unione europea nel corso dell'anno 2015, anche alla luce di quanto esposto dalla relazione programmatica per il medesimo anno, fornendo precise indicazioni in ordine alla posizione espressa dal nostro Governo in ordine ai diversi dossier trattati e all'andamento dei relativi dibattiti;

osservato che, nelle premesse del documento, si evidenzia come nella predisposizione della relazione siano state seguite le indicazioni e i suggerimenti del Parlamento, cercando di rendere il testo più analitico e completo ed evidenziando, ove possibile, le linee politiche di azione perseguite dal Governo nei diversi settori, con l'obiettivo di rendere la relazione sempre più un utile strumento conoscitivo, funzionale all'ulteriore miglioramento del dialogo tra Esecutivo e Parlamento;

considerato che la relazione rappresenta un documento di sintesi delle attività svolte nell'ambito della partecipazione dell'Italia all'Unione europea, che consente al Parlamento di svolgere un controllo successivo sul ruolo esercitato dall'Esecutivo in sede europea, anche al fine di valutare le evoluzioni in corso nell'ordinamento europeo;

richiamati, in particolare, per quanto attiene alle materie di competenza della Commissione, i contenuti del capitolo 13 della Parte seconda, che, nell'ambito della rassegna delle principali politiche orizzontali e settoriali, esamina le politiche in materia di occupazione e affari sociali;

ricordate, altresì, le indicazioni fornite, nell'ambito del capitolo 7 della Parte seconda, in ordine alla riforma delle pubbliche amministrazioni e alla mobilità dei dipendenti pubblici, e, nei successivi capitoli 15 e 17, alle politiche per l'istruzione e la formazione e a quelle per la tutela dei diritti e l'empowerment delle donne,

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PARERE FAVOREVOLE
PARERE DELLA XII COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari sociali)

La XII Commissione,

esaminata, per la parte di propria competenza, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2015 (Doc. LXXXVII, n. 4),

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PARERE FAVOREVOLE
PARERE DELLA XIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Agricoltura)

La XIII Commissione,

esaminata, per la parte di competenza, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2015 (Doc. LXXXVII, n. 4),

preso atto che essa dà conto in primo luogo delle misure attuative connesse alla riforma della Politica agricola comune e della Politica comune della pesca, soffermandosi in particolare sull'avvio dei regimi di sostegno e dei programmi connessi ai Fondi strutturali (FEASR e FEAMP rispettivamente) e sulle principali proposte legislative in corso di esame presso le Istituzioni dell'Unione o in fase di recepimento, dando particolare rilievo ai temi, di cruciale importanza per il sistema Italia, della tutela dei prodotti di qualità in agricoltura e della sostenibilità della pesca, specie quella costiera e artigianale;

preso atto che, in materia di agricoltura, la Relazione si sofferma in primo luogo sugli adempimenti normativi per l'attuazione dei regolamenti di riforma della PAC, con particolare riferimento all'applicazione del nuovo regime di pagamenti diretti avviato con la presentazione della domanda unica 2015;

considerato infine che il Governo ha acquisito l'orientamento favorevole della IX Commissione del Senato (Doc. XVIII n. 89) sulla proposta di regolamento che fissa il tasso di adattamento dei pagamenti diretti (COM(2015)141) e assicurato la partecipazione al processo di definizione della legislazione europea su questioni orizzontali all'interno dell'OCM unica e al processo di semplificazione, tenendo in considerazione gli impegni assunti in sede parlamentare nazionale e in particolare le risoluzioni conclusive in Commissione agricoltura della Camera dei deputati n. 7-00373 del 16 ottobre 2014 e n. 8-00056 del 15 maggio 2014,


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PARERE FAVOREVOLE
PARERE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI
PARERE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI

La Commissione parlamentare per le questioni regionali,


esaminata, per i profili di competenza, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2015,

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PARERE FAVOREVOLE.

Frontespizio
Relazione