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Resoconto dell'Assemblea

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XIX LEGISLATURA

Allegato B

Seduta di Mercoledì 7 dicembre 2022

ATTI DI CONTROLLO

AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA

Interrogazione a risposta orale:


   PAVANELLI e ONORI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 219-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006 come modificato, da ultimo, con decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, recante «Sistema di riutilizzo di specifiche tipologie di imballaggi» disciplina il cosiddetto «vuoto a rendere»;

   nel dettaglio, la norma, al fine di aumentare la percentuale degli imballaggi riutilizzabili immessi sul mercato, invita gli operatori economici ad adottare sistemi di restituzione con cauzione nonché sistemi per il riutilizzo degli imballaggi in plastica;

   detti sistemi, ai sensi del comma 1-bis dell'articolo 219-bis, si applicano agli imballaggi in plastica, vetro e in metallo utilizzati per acqua e per altre bevande;

   la concreta determinazione dei tempi nonché delle modalità attuative delle predette disposizioni è stata rimessa a un decreto del Ministro della transizione ecologica, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, da adottare ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge n. 400 del 1988, previa consultazione delle associazioni delle imprese maggiormente rappresentative sul piano nazionale. Al medesimo regolamento è anche affidato il compito di definire: a) gli obiettivi annuali qualitativi e quantitativi da raggiungere; b) i valori cauzionali per ogni singola tipologia di imballaggio fissati in modo da evitare ostacoli al commercio o distorsioni della concorrenza; c) i termini di pagamento e le modalità di restituzione della cauzione da versare al consumatore che restituisce l'imballaggio; d) le premialità e gli incentivi economici da riconoscere agli esercenti che adottano sistemi di restituzione con cauzione; e) l'eventuale estensione delle disposizioni del presente articolo ad altre tipologie di imballaggio; f) la percentuale minima di imballaggi riutilizzabili immessi sul mercato ogni anno per ciascun flusso di imballaggi; g) la promozione di campagne di sensibilizzazione rivolte ai consumatori (articolo 219-bis, comma 2);

   il citato regolamento doveva essere adottato entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 77 del 2021, e pertanto entro novembre 2021, ma ad oggi non è stata ancora avviata neanche la procedura di consultazione prevista dal comma 2 dell'articolo 219-bis;

   anche la Commissione europea, per tramite del Commissario per l'ambiente e gli oceani, Virginijus Sinkevicius, nella risposta E-002424-2022, ha sostenuto che «l'articolo 5 della direttiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio prevede che, conformemente alla gerarchia dei rifiuti stabilita dall'articolo 4 della direttiva quadro sui rifiuti, gli Stati membri adottino misure volte a incoraggiare il riutilizzo degli imballaggi» e che «una soluzione potrebbe essere il ricorso a sistemi di deposito cauzionale», ricordando altresì che «l'articolo 7 della direttiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio impone agli Stati membri di adottare misure che assicurano la restituzione e la raccolta degli imballaggi usati e il riutilizzo o il recupero, compreso il riciclaggio, degli imballaggi raccolti»;

   la corretta applicazione del cosiddetto «vuoto a rendere» potrà certamente contribuire alla transizione verso un'economia circolare, nonché alla riduzione dei rifiuti –:

   se non intenda adottare le iniziative di competenza per pervenire nel minor tempo possibile alla definitiva adozione del decreto attuativo necessario per garantire il funzionamento del cosiddetto «vuoto a rendere».
(3-00063)

CULTURA

Interrogazioni a risposta scritta:


   VIETRI. – Al Ministro della cultura.– Per sapere – premesso che:

   l'11 giugno 2002, la regione Campania, la provincia di Salerno, il comune di Ravello e la fondazione Monte dei Paschi di Siena hanno costituito la fondazione Ravello come organismo di diritto privato;

   il 29 maggio 2007, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, unitamente all'Ente provinciale del turismo di Salerno (EPT), è divenuto socio ordinario della fondazione, previo conferimento alla stessa della gestione di villa Rufolo, di cui era comproprietario insieme all'EPT Salerno, ed ha nominato puntualmente i suoi rappresentanti in seno al consiglio generale di indirizzo sino al 2018, anno in cui la fondazione è stata commissariata dalla regione, che per circa 3 anni ne ha mantenuto illegittimamente il controllo e la gestione totale e assoluta;

   questo è stato reso possibile con l'approvazione di un nuovo statuto da parte di un consiglio generale di indirizzo, che non contemplava più fra i propri componenti alcuna rappresentanza del Ministero;

   la fondazione Ravello, così, da istituzione «partecipata» anche dalla regione, è stata trasformata in istituzione «controllata» dalla regione Campania, con estromissione del Ministero dal novero dei soci;

   ad oggi la fondazione continua a gestire il complesso monumentale di villa Rufolo, sebbene l'atto formale di affidamento della parte demaniale sia scaduto dal febbraio 2016 e non sia stato mai rinnovato dal Ministero;

   a parere dell'interrogante, al di là dell'illegittimità di molteplici atti e procedure, un organismo che in pochi anni si era affermato nel mondo come una delle realtà più prestigiose ed innovative nella gestione dei beni culturali, con il coinvolgimento diretto e paritario di Ministero, regione, provincia e comune, è stata trasformata unilateralmente nell'ennesimo organismo di potere regionale;

   la cosa gravissima e inaccettabile è la gestione «sine titulo» di uno dei beni demaniali più prestigiosi d'Italia, villa Rufolo, che, da come si evince dai dati pubblicati sul sito ufficiale dell'istituzione, vanta oltre 270.000 visitatori paganti all'anno, per incassi di circa 1,8 milioni di euro –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti descritti e quali iniziative di competenza intenda intraprendere per fare in modo che non continui «sine titulo» la gestione di villa Rufolo.
(4-00149)


   ILARIA FONTANA. — Al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   l'area del parco dell'Inviolata, nel Comune di Guidonia Montecelio (RM), è stata recentemente oggetto di una proposta di intervento per manutenzione straordinaria di Via dell'Inviolata, strada che attraversa interamente detto Parco. Tale proposta è stata avanzata presso la Città Metropolitana di Roma che aveva assentito, in data 23 febbraio 2021, all'esecuzione di detti lavori;

   con successiva diffida prot. n. MiBACT_SABAP-MET-RM 26/02/2021 – 0001507-A-A01, la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per l'area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti intimava all'autorità procedente di non dare corso ai lavori approvati in virtù della presenza di un vincolo paesaggistico di cui al decreto ministeriale 16 settembre 2016 di natura paesaggistica ed archeologica ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004 e successive modificazioni e integrazioni, precludendo ogni sorta di intervento modificativo dell'assetto dei luoghi e prescrivendo il divieto di realizzare strade carrabili ulteriori nonché di modificare quelle esistenti senza preventivo parere di compatibilità con il vincolo;

   le modalità di intervento previste dal progetto includevano infatti la realizzazione di manto bituminoso di finitura della strada, intervento non conforme e non consentito a quanto previsto dal citato decreto ministeriale di istituzione di vincolo paesaggistico ed archeologico;

   in una successiva proposta di intervento sulla strada in oggetto l'intervento veniva ridefinito e limitato alla sola rimozione dei rifiuti presenti ai lati del primo tratto di Via dell'Inviolata e ripianamenti del fondo stradale senza più prevedere la stesura di manto bituminoso;

   il 4 ottobre 2022, il Ministero della cultura – soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per l'area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti – ha espresso parere favorevole preventivo ai sensi delle norme del decreto ministeriale del 16 settembre 2016, stabilendo una serie di prescrizioni con nota prot. MIC-SABAP-MET-RM – 04/12/2022 – 0020686-P;

   tra le prescrizioni previste dal parere è richiesto l'uso di riempimento di avvallamenti con materiale naturale escludendo l'uso di materiali cementizi. Ripristinato il fondo stradale in terra battuta, il medesimo dovrà essere coperto da uno strato di materiale inerte livellato;

   alcune narrazioni giornalistiche riportano tale autorizzazione all'intervento come passo in avanti verso la messa in esercizio di impianti ricadenti nell'area di paesaggio agrario di rilevante valore e individuati come ambiti di recupero e valorizzazione paesistica ai sensi del citato decreto ministeriale istitutivo di vincolo, sebbene l'intervento approvato non permetta in alcun modo la pratica possibilità di aprire tale tratto stradale ad un consistente traffico veicolare di mezzi pesanti;

   con ordinanza ai sensi dell'articolo 191 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, a fronte di criticità nella gestione dei rifiuti nel territorio di Roma Capitale, è stata prevista una serie di azioni finalizzate al collaudo dell'impianto di trattamento meccanico biologico situato nel territorio di Guidonia Montecelio (RM) – località Inviolata;

   considerato che l'applicazione di un vincolo ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004 non può essere in alcun modo subalterna all'adozione di ordinanze o di atti relativi alla pianificazione territoriale regionale, oggetto appunto di legislazione concorrente in materia di governo del territorio, è doveroso verificare il rispetto di quelle norme previste da tale vincolo al fine di chiarire in maniera esplicita quali interventi siano ammissibili nel contesto in oggetto –:

   se, alla luce di quanto stabilito dal citato decreto ministeriale del 16 settembre 2016, volumi elevati di traffico veicolare di mezzi pesanti scaturiti dalla citata ordinanza siano conformi alle norme tecniche previste dal vincolo paesaggistico ed archeologico.
(4-00150)

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interpellanza:


   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

   gli svincoli del Grande Raccordo Anulare di Roma (Gra) sulla Via del Mare e sulla Via Ostiense in tutte e due le direzioni sono in uno stato di manutenzione indecente;

   le stesse due arterie nel tratto immediatamente prima e dopo il Gra sono ridotte ad uno stato conservativo assolutamente non rispondente ai minimi requisiti manutentivi sia dell'asfalto che della vegetazione e della sicurezza;

   questa situazione di abbandono è ormai costante nel tempo e mette a rischio la sicurezza dei tantissimi automobilisti che frequentano queste tre importanti arterie della città di Roma;

   l'Anas è l'ente gestore del Gra e in questo svincolo, molto complesso, realizzato negli anni '90, non ha mai fatto i lavori necessari per una corretta e normale manutenzione e sempre Anas ha sottoscritto un accordo con Roma Capitale per il rifacimento della pavimentazione stradale della città;

   Via del Mare e Via Ostiense sono due arterie molto trafficate anche perché collegano moltissimi quartieri verso il centro di Roma e verso Ostia e che soprattutto sotto il Gra si crea negli orari di punta un traffico molto importante e che la sicurezza degli automobilisti è ogni giorno messa a rischio da buche, vegetazione non potata e guard rail non idoneo –:

   se ritenga opportuno, nelle funzioni di vigilanza e indirizzo su Anas, di adottare iniziative per la realizzazione di un significativo progetto di manutenzione degli svincoli del Gra e delle collegate arterie di Via del Mare e Via Ostiense ripristinando il manto stradale, potando la vegetazione e sistemando i guard rail.
(2-00035) «Ciocchetti».

INTERNO

Interrogazione a risposta scritta:


   MALAVASI, CASU, ZINGARETTI, DI BIASE, ORFINI, MADIA, MORASSUT e CIANI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   a quanto si apprende da notizie di stampa, sarebbero numerose le farmacie e i gazebo utilizzati per somministrare i tamponi anti Covid presi di mira, distrutti, incendiati o vandalizzati in diversi quartieri di Roma;

   come riporta il quotidiano «La Repubblica», che cita dati di Federfarma, «le strutture vandalizzate e distrutte nelle ultime settimane sono in media una ogni due giorni»;

   da sei mesi le segnalazioni di atti vandalici contro i gazebo acquistati e attivati durante la pandemia dalle farmacie per eseguire i tamponi arrivano da numerosi rioni e quartieri della Capitale;

   si tratta di un fenomeno allarmante che non può essere sottovalutato poiché le farmacie sono un avamposto e un presidio prezioso ed indispensabile nel contrasto della pandemia;

   nel corso degli anni della pandemia è cresciuta un'irragionevole disponibilità a credere a pregiudizi antiscientifici, teorie infondate, speculazioni complottiste e negazioniste che, molte volte, si sono tradotte in fenomeni violenti: aggressioni, minacce, incitamenti all'odio contro scienziati, medici, infermieri, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni;

   un clima di odio preoccupante su cui si è espresso anche il Presidente della Repubblica, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Pavia, quando ha condannato le violenze e le minacce contro medici, scienziati e giornalisti e persone delle istituzioni, definendoli «fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza, anche sanzionando con doveroso rigore per tutelare coloro che hanno adottato comportamenti responsabili» –:

   se sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se non ritenga necessario aumentare il livello di sicurezza della rete delle farmacie e più in generale dei presidi sanitari.
(4-00151)

ISTRUZIONE E MERITO

Interrogazione a risposta scritta:


   PICCOLOTTI. — Al Ministro dell'istruzione e del merito. — Per sapere – premesso che:

   nel mese di maggio 2022 c'è stato il nuovo aggiornamento delle graduatorie provinciali relative all'assegnazione degli incarichi annuali;

   le graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) nascono con l'ordinanza ministeriale n. 60 del 10 luglio 2020 con l'obiettivo di colmare i posti vacanti per l'inizio del nuovo anno scolastico;

   ogni docente può iscriversi alle Gps per una sola provincia ma per più classi di concorso;

   le graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) hanno una validità biennale e consistono in due fasce di appartenenza: la prima fascia è per gli aspiranti in possesso di abilitazione per le graduatorie dell'Infanzia, Primaria, I grado e II grado e personale educativo o di specializzazione per le graduatorie di sostegno, mentre la seconda fascia è per gli aspiranti non abilitati e non specializzati che non rientrano nella categoria precedente;

   nonostante la presenza delle (Gps), vi sono classi di concorso o tipologie di posto rispetto alle quali in diverse province e scuole si esauriscono le graduatorie e si rendono necessarie altre procedure per poter reclutare il personale che necessita alle scuole;

   d'altro canto, quest'anno, anche a causa della complessità della procedura informatizzata usata per reclutare i supplenti, molti precari sono rimasti senza incarico e avrebbero voluto candidarsi in altre province o presso le scuole che hanno posti disponibili, ma il divieto di presentare domande di messa a disposizione per i docenti iscritti nelle (Gps) ha impedito questa possibilità;

   nella difficoltà di reperire supplenti molte scuole hanno sperimentato in autonomia la produzione di interpelli nazionali; infatti l'ordinanza ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022 prevede che se le graduatorie di una scuola sono esaurite si possono utilizzare quelle delle scuole vicine della medesima provincia. Di fatto le scuole hanno esteso questa previsione anche fuori provincia e pubblicato interpelli nazionali;

   la procedura dell'interpello ha dato mediamente risultati positivi, nonostante la mancanza di regolazione della stessa da parte del Ministero dell'istruzione;

   tuttavia, se da un lato il Ministero ha introdotto forti limitazioni alle domande di messa a disposizione, non si è assunto poi la responsabilità di dare indicazioni puntuali alle scuole e agli aspiranti che possono lavorare fuori provincia su procedure alle quali sia opportuno fare ricorso per raggiungere l'obiettivo di coprire i posti vacanti;

   la mancanza di indicazioni ha di fatto consegnato molte cattedre a persone senza titolo di accesso o che non hanno mai messo piede a scuola, mentre, con indicazioni nazionali date a tutte le scuole, docenti con esperienza che sono rimasti inoccupati in una provincia avrebbero potuto beneficiare delle procedure di interpello e lavorare con il titolo di accesso dentro un sistema di regole chiare e trasparenti;

   addirittura, si è verificato che insegnanti specializzati sul sostegno, senza incarico di supplenza anche a causa delle disfunzioni dell'algoritmo, non abbiano potuto inviare la domanda di messa a disposizione e non abbiano potuto accedere a supplenze su posti di sostegno che sono andati a personale non qualificato privo della specializzazione –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei disagi connessi alla mancata regolamentazione di procedure come l'interpello o meccanismi analoghi che possano aiutare le scuole nel reclutamento del personale;

   se non intenda modificare le procedure connesse al funzionamento dell'algoritmo per renderle più trasparenti ed efficaci rispetto all'assegnazione delle cattedre a supplenti;

   se non intenda adottare iniziative volte a ripristinare meccanismi trasparenti di scelta delle scuole per i supplenti mettendoli a conoscenza dei posti realmente assegnabili.
(4-00148)

Apposizione di una firma ad una interpellanza.

  L'interpellanza urgente D'Attis e Cattaneo n. 2-00030, pubblicata nell'allegato B ai resoconti della seduta del 6 dicembre 2022, deve intendersi sottoscritta anche dai deputati: Caroppo, Dalla Chiesa, Gatta, De Palma.

Apposizione di una firma ad una interrogazione.

  L'interrogazione a risposta immediata in assemblea Foti e altri n. 3-00054, pubblicata nell'allegato B ai resoconti della seduta del 6 dicembre 2022, deve intendersi sottoscritta anche dal deputato Perissa.