XIX Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati

Resoconto stenografico



Seduta n. 23 di Mercoledì 15 gennaio 2025

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Marrocco Patrizia , Presidente ... 2 

Audizione dell'on. Giovanni Di Giacinto, Sindaco del Comune di Casteldaccia:
Marrocco Patrizia , Presidente ... 2 
Di Giacinto Giovanni , Sindaco di Casteldaccia ... 2 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 2 
Di Giacinto Giovanni , Sindaco di Casteldaccia ... 2 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 2 
Di Giacinto Giovanni , Sindaco di Casteldaccia ... 2 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 2 
Di Giacinto Giovanni , Sindaco di Casteldaccia ... 2 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 3 
Iacono Giovanna (PD-IDP)  ... 3 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 3 
Di Giacinto Giovanni , Sindaco di Casteldaccia ... 3 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 3 
Di Giacinto Giovanni , Sindaco di Casteldaccia ... 3 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 3 

Audizione dell'ing. Giovanni Sciortino, Amministratore unico di Amap S.p.A.:
Marrocco Patrizia , Presidente ... 3 
Sciortino Giovanni , Amministratore unico di Amap S.p.A ... 3 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 4 
Iacono Giovanna (PD-IDP)  ... 4 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 4 
Sciortino Giovanni , Amministratore unico di Amap S.p.A ... 4 
Iacono Giovanna (PD-IDP)  ... 5 
Sciortino Giovanni , Amministratore unico di Amap s.p.a ... 5 
Iacono Giovanna (PD-IDP)  ... 5 
Sciortino Giovanni , Amministratore unico di Amap s.p.a ... 5 
Iacono Giovanna (PD-IDP)  ... 5 
Sciortino Giovanni , Amministratore unico di Amap S.p.A ... 5 
Iacono Giovanna (PD-IDP)  ... 5 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 5 
Iacono Giovanna (PD-IDP)  ... 5 
Sciortino Giovanni , Amministratore unico di Amap S.p.A ... 6 
Iacono Giovanna (PD-IDP)  ... 6 
Sciortino Giovanni , Amministratore unico di Amap S.p.A ... 6 
Iacono Giovanna (PD-IDP)  ... 6 
Sciortino Giovanni , Amministratore unico di Amap S.p.A ... 6 
Iacono Giovanna (PD-IDP)  ... 7 
Sciortino Giovanni , Amministratore unico di Amap S.p.A ... 7 
Iacono Giovanna (PD-IDP)  ... 7 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 7 
Sciortino Giovanni , Amministratore unico di Amap S.p.A ... 7 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 7 

Audizione di Girolamo Bentivoglio Fiandra, Comandante dei Vigili del fuoco di Palermo:
Marrocco Patrizia , Presidente ... 7 
Bentivoglio Fiandra Girolamo , Comandante dei Vigili del fuoco Palermo ... 7 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 7 
Iacono Giovanna (PD-IDP)  ... 7 
Bentivoglio Fiandra Girolamo , Comandante dei Vigili del fuoco Palermo ... 7 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 8 
Bentivoglio Fiandra Girolamo , Comandante dei Vigili del fuoco Palermo ... 8 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 8 
Bentivoglio Fiandra Girolamo , Comandante dei Vigili del fuoco Palermo ... 8 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 8 
Iacono Giovanna (PD-IDP)  ... 8 
Marrocco Patrizia , Presidente ... 8

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE
PATRIZIA MARROCCO

  La seduta comincia alle 14.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Si procede alla seduta plenaria.
  Comunico che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso nonché via streaming sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione dell'on. Giovanni Di Giacinto, Sindaco del Comune di Casteldaccia.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione dell'onorevole Giovanni Di Giacinto, sindaco del comune di Casteldaccia, dell'ingegnere Giovanni Sciortino, amministratore unico di Amap Spa, e di Girolamo Bentivoglio Fiandra, comandante dei vigili del fuoco di Palermo.
  Ricordo che la seduta si svolge nelle forme dell'audizione libera ed è aperta alla partecipazione da remoto dei componenti della Commissione d'inchiesta che non fossero presenti. I lavori potranno proseguire in forma segreta a richiesta dell'audito o dei colleghi attraverso una successiva convocazione in presenza.
  Ringrazio nuovamente gli auditi e raccomando loro di non superare i quindici minuti, per dar modo a tutti di intervenire compiutamente.
  Cedo la parola all'onorevole Giovanni Di Giacinto, sindaco del comune di Casteldaccia.
  Vi chiedo di pazientare qualche minuto, colleghi, perché abbiamo problemi di collegamento.
  L'onorevole Giovanni Di Giacinto, se è collegato e ci sente, può cominciare la sua audizione. Ancora un minuto e si collega, perfetto.
  Onorevole Giovanni Di Giacinto, le lascio la parola per la sua audizione.

  GIOVANNI DI GIACINTO, Sindaco di Casteldaccia. Grazie. Buon pomeriggio a tutti.
  Vi ringrazio per l'attenzione che state ponendo al nostro problema. È chiaro che sarà gradita soprattutto alle famiglie che sono state colpite da questo gravissimo incidente. Quando siete venuti qui, vi ho detto che serviranno più controlli rispetto a quello che oggi c'è, perché probabilmente con i dovuti controlli si sarebbe potuta evitare questa immane tragedia. Però, purtroppo è successa. Guardiamo avanti con la speranza che si possano attivare...

  PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Di Giacinto, ma la devo bloccare, perché purtroppo la sentiamo male.

  GIOVANNI DI GIACINTO, Sindaco di Casteldaccia. Mi posso avvicinare il più possibile.

  PRESIDENTE. Proviamo.

  GIOVANNI DI GIACINTO, Sindaco di Casteldaccia. Mi sentite adesso?

  PRESIDENTE. Sembrerebbe meglio. Lei vada avanti, poi al massimo la blocco. Grazie.

  GIOVANNI DI GIACINTO, Sindaco di Casteldaccia. Va bene.
  Dicevo, mi auguro che le nuove norme che si faranno sulla sicurezza sul lavoro possanoPag. 3 essere molto più restrittive rispetto a quelle attualmente vigenti. Se ci fosse stato un controllo a monte, tutto questo probabilmente non sarebbe successo.
  Ribadisco il mio ringraziamento per l'attenzione posta a questo caso, ma credo che non sia, purtroppo, l'unico caso in Italia. Se ne verificano tutti i giorni, quindi vuol dire che esiste qualche problema.
  Grazie.

  PRESIDENTE. La ringrazio del suo contributo, onorevole Di Giacinto. Ovviamente, è un nostro dovere, sindaco, essere così attenti rispetto a ciò che è avvenuto nel suo comune, sperando che riusciamo a contribuire per trovare una soluzione strutturale non solo per il suo comune, ma per tutto il nostro Paese, dove ancora oggi purtroppo avvengono queste tragedie.
  Do la parola ai colleghi parlamentari che intendono intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  GIOVANNA IACONO. Ringrazio l'onorevole Di Giacinto, sindaco di Casteldaccia, che ho avuto modo di incontrare durante la nostra visita siciliana, quando ci siamo recati in delegazione per quel momento di commemorazione nei luoghi di questa tragedia.
  Avrei due cose da chiederle, sindaco. La prima riguarda le comunicazioni che lei ha avuto con Amap relativamente ai lavori da effettuare in quel luogo. Le chiedo se è vero, come si apprende da fonti giornalistiche e da fonti di stampa, che lei, legittimamente, abbia sollecitato quell'intervento ma anche la velocizzazione dello stesso. In questo caso, per noi sarebbe molto utile sapere con chi lei si sia rapportato, quali risposte abbia ricevuto dalla società Amap, se abbia avuto sentore da parte loro di una qualche preoccupazione in merito all'attività e, quindi, al lavoro che doveva essere svolto e anche rispetto ai tempi di realizzazione dello stesso.
  Grazie.

  PRESIDENTE. Non essendovi ulteriori richieste di intervento da parte dei colleghi parlamentari, do la parola all'onorevole Di Giacinto per la replica.

  GIOVANNI DI GIACINTO, Sindaco di Casteldaccia. Abbiamo sollecitato l'intervento, perché il nostro è un paese turistico e vi erano degli sversamenti di acque reflue direttamente a mare. Quindi, chiaramente abbiamo sollecitato l'intervento. Poi, sulle modalità dell'intervento io, in qualità di sindaco, dunque come attore politico e non tecnico, non posso intervenire sull'Amap, come su nessun altro. L'intervento è stato di Amap. Non siamo parte in causa da questo punto di vista, perché è esclusiva competenza loro.
  Noi abbiamo certamente sollecitato l'intervento, ma sicuramente un intervento fatto in sicurezza. Nessuno di noi ha mai potuto dire altro. Non so quello che hanno scritto i giornali, non li ho letti, ma noi abbiamo semplicemente sollecitato l'intervento, come fanno tutti i sindaci. D'altronde, se c'erano degli sversamenti di acque reflue direttamente a mare, mi pare logico che io li abbia sollecitati, anche perché sono l'autorità sanitaria del territorio, quindi a quel punto dovevo intervenire, ma non dicendo loro come dovevano fare i lavori o di sbrigarsi a fare i lavori, sicuramente sollecitandoli a fare i lavori.

  PRESIDENTE. Grazie, sindaco.
  Non essendovi ulteriori richieste di intervento da parte dei colleghi parlamentari, ringrazio il sindaco Di Giacinto per il suo intervento e per la sua disponibilità.

  GIOVANNI DI GIACINTO, Sindaco di Casteldaccia. Grazie a voi. Buona giornata.

  PRESIDENTE. Grazie e buon lavoro, sindaco.

Audizione dell'ing. Giovanni Sciortino, Amministratore unico di Amap S.p.A.

  PRESIDENTE. Andiamo avanti con l'audizione dell'ingegnere Giovanni Sciortino, amministratore unico di Amap Spa, che ringrazio e al quale cedo la parola.

  GIOVANNI SCIORTINO, Amministratore unico di Amap S.p.A. Buongiorno a tutti. Scusatemi per la mia performance, ma mi ritrovo ad avere l'influenza e, quindi, a Pag. 4fare questo collegamento direttamente da casa.
  L'argomento riguarda l'aspetto dell'incidente di Casteldaccia, quindi dobbiamo intanto mettere dei paletti. Che cosa significa? L'accordo quadro e, quindi, l'appalto, che prevede la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete fognaria e dei suoi manufatti, riguardava esclusivamente il sistema fognario. Nel sistema fognario non erano previsti, non sono stati inseriti ad hoc gli impianti di sollevamento fognari, che riguardavano un altro accordo quadro. Questo perché nella mappatura, che è stata effettuata da una società per Amap, sono stati individuati tutti i luoghi o gli spazi confinati in cui era necessario individuare altre attività, altra formazione, altri dispositivi di sicurezza e quant'altro. Che cosa voglio dire? Che nelle attività in parola nella giornata in cui si è verificato l'incidente si è effettuato un intervento proprio sui pozzetti, anche con l'ausilio di autospurgo. Non avendo risultato, c'è stata una violazione grave da parte di chi dirigeva i lavori di individuare, invece, l'impianto di sollevamento fognario quale punto di attività, ma l'impresa che in quel momento stava operando non era adeguatamente indicata. Il direttore dei lavori avrebbe dovuto interrompere l'attività e successivamente chiedere l'intervento del nuovo accordo quadro, che sta sotto a un altro responsabile, a un altro direttore dei lavori, a un altro RUP, per intervenire con adeguati dispositivi individuali, aspetti, sensori, formazione e quant'altro. Sapete bene quali sono le attività e quali sono i dispositivi per intervenire in questi spazi confinati.
  Questa è la questione che ha riguardato l'incidente di Casteldaccia.
  Voglio aggiungere che Amap ha intrapreso azioni disciplinari nei confronti del direttore dei lavori, del responsabile dei lavori che in quel momento aveva la piena disponibilità di quelle che sono le attività, ma all'interno del suo accordo quadro. Quindi, questa violazione poi ha fatto scaturire una sanzione disciplinare.
  Grazie.

  PRESIDENTE. La ringrazio, ingegnere Sciortino.
  Do la parola ai colleghi parlamentari che intendono intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  GIOVANNA IACONO. Buongiorno, ingegnere Sciortino. Sono l'onorevole Iacono, siciliana come lei. Grazie per la sua disponibilità.
  Avrei una serie di questioni da porle. Inizierei proprio dall'ultimo tema che lei ha toccato nella sua relazione, quindi da quello che riguarda il dottore Rotolo, del quale licenziamento abbiamo appreso nei giorni scorsi sempre attraverso gli organi di stampa. Vorrei capire prima di tutto l'iter che ha portato a questo licenziamento e anche avere alcune informazioni sui cantieri nei quali il dottor Rotolo ha esercitato le sue funzioni e le sue attività prima di questa tragica vicenda di Casteldaccia, di cui oggi ci stiamo occupando. Inizierei con questo, poi ho da porle altre questioni.

  PRESIDENTE. Prego, ingegnere Sciortino.

  GIOVANNI SCIORTINO, Amministratore unico di Amap S.p.A. L'ingegner Rotolo è stato designato a direttore dei lavori in particolare negli accordi quadro che riguardavano la responsabilità degli impianti fognari di pertinenza e di competenza dell'area orientale. L'accordo quadro vigente aveva come area geografica tutta la parte orientale della provincia di Palermo e, quindi, tutte le attività di manutenzione all'interno di essa.
  Per quanto riguarda l'aspetto del provvedimento disciplinare, in precedenza ho chiesto relazioni riservate e dettagliate su quelli che potevano essere stati gli eventi dell'accaduto, gli eventi che l'hanno preceduto, gli ordini di lavoro che aveva inoltrato in dettaglio all'impresa, le attività che sono state portate avanti e come si sono svolte le cose. Ebbene, sono emerse gravi violazioni delle norme comportamentali aziendali, che riguardano tutte le istruzioni di lavoro e le procedure di sicurezza della nostra azienda. Inoltre, sono emerse gravi violazioni delle norme di sicurezza in attività che non riguardavano impianti di propria competenza, ma di competenza di altri capi unità. Quindi, l'ingegnere Pag. 5Rotolo doveva, prima di validare o di effettuare qualunque intervento, preventivamente informare il responsabile, concordare quali potessero essere le attività e, conseguentemente, andare avanti, con tutte quelle che erano le conseguenze.
  Noi cautelativamente abbiamo voluto infliggere questa grave sanzione disciplinare nei confronti dell'ingegnere Rotolo, ma dalla relazione presentata, di proprio pugno, dall'ingegnere Rotolo è emersa questa violazione. Quindi, rappresentava un atto dovuto. Magari frettolosamente ci siamo sostituiti alla procura, ma oltre alla violazione delle norme di prevenzione di natura lavorativa c'erano anche violazioni delle norme comportamentali.

  GIOVANNA IACONO. Ho capito. Quindi, è relativamente ai rapporti tra l'ingegnere Rotolo e l'Amap, norme comportamentali interne nel rapporto contrattuale tra di voi.

  GIOVANNI SCIORTINO, Amministratore unico di Amap s.p.a. Sì, certo, interne, che sono previste dal contratto nazionale. Quindi, alla luce di quelle che sono state le violazioni di alcune norme, l'applicazione consequenziale è stato il licenziamento in tronco, senza preavviso.

  GIOVANNA IACONO. Ho capito.
  Vengo adesso ad altri aspetti che lei ha toccato. Chiaramente nemmeno noi possiamo sostituirci alla procura, perché noi abbiamo altre mansioni, altri compiti e un altro tipo di ruolo istituzionale, però stiamo provando a capire come fare un'analisi di questa vicenda, che è una tra le più gravi che sono accadute lo scorso anno nel nostro Paese.
  Faccio riferimento alla relazione tecnica della procura di Termini Imerese nell'ambito di questa inchiesta. Le leggo testualmente un passaggio di questa relazione: «Nessun dipendente di Amap e di Quadrifoglio Group presente presso l'impianto di sollevamento fognario il 6 maggio 2024 aveva in dotazione dispositivi di sicurezza per le vie respiratorie e nessuno degli operatori di Amap e Quadrifoglio Group, tranne forse uno, aveva avuto una specifica formazione e addestramento all'uso delle misure di sicurezza». Dai documenti che abbiamo attualmente in nostro possesso risulta che sia da parte della ditta subappaltante che da parte della ditta subappaltatrice siano stati consegnati i dispositivi.

  GIOVANNI SCIORTINO, Amministratore unico di Amap s.p.a. Confermo.

  GIOVANNA IACONO. Nonché tutta la documentazione relativa alla formazione dei dipendenti e alle nomine dei soggetti responsabili.
  Rispetto a tali questioni, che sono importanti, perché afferiscono al campo della prevenzione, che è quella che dovrebbe evitare sciagure e tragedie come questa, le chiedo di dire a questa Commissione quali misure antinfortunistiche, di sorveglianza e di vigilanza continuativa, che tra l'altro sono previste dalla norma ma anche dal contratto di appalto in questione, sono state adottate da Amap.

  GIOVANNI SCIORTINO, Amministratore unico di Amap S.p.A. Le rispondo subito.

  GIOVANNA IACONO. Finisco. Presidente, lei è d'accordo?

  PRESIDENTE. Prego, collega, non c'è assolutamente problema, vada avanti con tutte le sue domande.

  GIOVANNA IACONO. Grazie.
  Dicevo, quali misure sono state adottate da Amap e da parte degli eventuali preposti o lavoratori coinvolti nell'attività che era oggetto del contratto di appalto e anche di subappalto, quindi anche quello che riguarda gli aspetti dell'idoneità tecnico-professionale della ditta subappaltatrice e dei requisiti minimi del piano operativo di sicurezza (POS).
  Un'altra questione riguarda l'effettuazione dei controlli e delle verifiche degli obblighi di sicurezza attraverso sopralluoghi periodici in cantiere, in cui si potevano o si sono verificate non conformità rispetto ai requisiti sulla sicurezza. Penso al mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale,Pag. 6 alla mancata pulizia del cantiere, all'errato stoccaggio di materiale nelle zone adibite, alla mancanza o all'errato montaggio degli apprestamenti di sicurezza. Penso a tutte queste cose.
  Spero che lei possa darci le informazioni che chiediamo. Grazie.

  GIOVANNI SCIORTINO, Amministratore unico di Amap S.p.A. Rispondo subito.
  Una parte della risposta è contenuta nella mia premessa. L'accordo quadro prevedeva interventi sulla rete fognaria e su manufatti ad essa disponibili, quali potevano essere i pozzetti di ispezione, gli sfioratori, gli scolmatori e quant'altro. Questi non sono ricompresi nella mappatura e sono riconducibili a spazi confinati. Per tale attività non erano necessarie quelle informazioni, formazione, dispositivi di protezione individuale, verifiche e accertamenti prima dell'ingresso in spazi confinati, che invece riguardano altri accordi quadro, come l'accordo quadro per gli impianti di isolamento fognario, in cui gli impianti hanno tra le loro varie sezioni un loro spazio confinato.
  Tutti i lavoratori di Amap, tutte le ditte appaltatrici, tutte le imprese, le subappaltatrici e quant'altro hanno una verifica di tutti i requisiti. Se non erro, è il decreto-legge n. 177 che prevede una verifica dei requisiti della società ammessa.
  In quel momento sia gli operai di Amap, sia gli operai dell'impresa non avevano i dispositivi di protezione individuale e la formazione adeguata perché il loro intervento doveva essere limitato alla rete fognaria. Hanno valicato invece un impianto, hanno superato l'ingresso di un impianto di sollevamento che è stato mappato spazio confinato. Lì, invece, devono essere utilizzati tutti i dispositivi di rilevazione di gas, i dispositivi di secondo o terz'ordine, formazione specifica, verifica puntuale e periodica delle condizioni dell'impianto, ventilazione e quant'altro.

  GIOVANNA IACONO. Ho capito. Quindi, non c'erano soggetti preposti alla vigilanza sull'utilizzo dei dispositivi, sulla sicurezza presso il cantiere. Glielo chiedo perché a noi serve capire.

  GIOVANNI SCIORTINO, Amministratore unico di Amap S.p.A. C'era il direttore dei lavori. Sta al di sopra del preposto. Addirittura ha una formazione specifica maggiore rispetto al proposto. Avrebbe dovuto evitare l'intervento dell'impresa all'interno dell'impianto di sollevamento.

  GIOVANNA IACONO. Ho capito. Va bene.
  Passo alle ultime due cose, anche per quello che attiene il presente e il futuro. Mi interessava sapere quali e quanti sono i cantieri, i progetti e i lavori di manutenzione attualmente operativi e gestiti dalla società Amap, quali sono i committenti, se sono affidati con affidamento a terzi in appalto e subappalto, comprese le ipotesi di quello che noi definiamo spesso il subappalto a cascata.
  L'ultima cosa che mi interessa capire è come la società Amap stia monitorando il non ripetersi di situazioni analoghe rispetto soprattutto a quello che dicevo prima, in particolare sulla vigilanza, sulla prevenzione e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
  La ringrazio.

  GIOVANNI SCIORTINO, Amministratore unico di Amap S.p.A. Amap ha innumerevoli cantieri. Se volete, posso menzionarne un po' di questi. Amap ha stipulato con lo SPRESAL una convenzione proprio per tutte le attività di verifica esterna. Noi abbiamo un sistema di controllo sulla qualità e quindi sul controllo e la gestione degli appalti, che prevede altresì la verifica sulla gestione del cantiere.
  Amap gestisce, per fortuna, il sistema idrico integrato di un milione di abitanti. Si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria del verde, del servizio idrico, fognario e depuratorio. Utilizza, oltre ai progetti finanziati, appaltati e quindi gestiti da Amap, degli accordi quadro. Questo significa che l'intervento viene richiesto all'impresa attraverso degli ordini di lavoro. Per il servizio fognario di Palermo e provincia ne abbiamo vigenti otto-dieci circa, per l'idrico altrettanti e per il sistema di depurazione abbiamo altri accordi quadro. Il numero degli accordi quadro e degli appalti stipulati con le imprese è un numero rilevante. Diverso è l'aspetto, invece, dei cantieri PNRR o altri, che recentemente sono stati finanziati dalla Pag. 7Comunità europea. Questi prevedono dei direttori dei lavori, dei coordinatori della sicurezza esterni, in cui noi verifichiamo soltanto le attività di verifica.

  GIOVANNA IACONO. Invece, relativamente ai lavori di manutenzione della rete fognaria lotto 3 nord-est di Palermo, le modalità esecutive dei lavori sono state verificate? Si è verificato che il piano di sicurezza è stato redatto dalla ditta appaltante? Quello che è previsto dal capitolato, dal contratto di subappalto, dal capitolato d'appalto rispetto all'affidamento dei lavori si è tradotto nell'effettiva modalità corretta dei lavori, nell'effettuazione dei lavori stessi con il piano di sicurezza redatto eccetera, eccetera?

  GIOVANNI SCIORTINO, Amministratore unico di Amap S.p.A. Certamente noi abbiamo delle procedure di qualità che vedono all'interno delle checklist da redigere periodicamente per un riscontro di quello che è l'andamento non solo dei lavori, ma di quelle che possono essere le misure adottate nel piano operativo di sicurezza, che è sicuramente un piano di sicurezza un po' dettagliato rispetto al PSC, che è il piano di sicurezza e di coordinamento redatto dalla nostra società e che deve essere acquisito dall'impresa. Da questo poi deve essere tirato fuori il piano operativo di sicurezza. Queste checklist che vengono predisposte dal RUP, dal direttore dei lavori e da tutta l'équipe dell'ufficio di direzione lavori vengono riscontrate e vengono attivate delle procedure di verifica.

  GIOVANNA IACONO. Grazie.
  Presidente, ho concluso.

  PRESIDENTE. Grazie, collega, per le sue domande precise. Ringraziamo anche l'ingegnere per le risposte. Le auguriamo, ingegnere, una buona guarigione.

  GIOVANNI SCIORTINO, Amministratore unico di Amap S.p.A. Grazie. Ci vuole. Voglio ritornare subito in azienda.

  PRESIDENTE. Bene.
  Dichiaro conclusa l'audizione dell'ingegner Giovanni Sciortino, amministratore unico di Amap, che ringrazio.

Audizione di Girolamo Bentivoglio Fiandra, Comandante dei Vigili del fuoco di Palermo.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione di Girolamo Bentivoglio Fiandra, Comandante dei Vigili del fuoco di Palermo, al quale diamo il nostro benvenuto.

  GIROLAMO BENTIVOGLIO FIANDRA, Comandante dei Vigili del fuoco Palermo. Buongiorno a tutti. Io sono a disposizione per fornirvi le informazioni di cui avete bisogno.

  PRESIDENTE. Do la parola ai colleghi che intendono intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  GIOVANNA IACONO. Comandante, benvenuto. Io non ricordo se noi ci siamo incontrati durante la nostra visita a Casteldaccia. Credo di aver incontrato alcuni dei Vigili del fuoco del suo reparto. Mi interessa chiederle, essendo secondo me preziosa la sua e la vostra presenza oggi qui, perché credo che se siate stati i primi ad arrivare nei luoghi della tragedia e quindi la sua presenza oggi serve a ricostruire i momenti immediatamente successivi, avendo prestato voi i primi soccorsi.
  La domanda che vorrei porle è questa: che tipo di situazione vi siete trovati davanti al momento dei soccorsi? Che impressioni avete avuto? Qual è la vostra valutazione generale della situazione? Grazie.

  GIROLAMO BENTIVOGLIO FIANDRA, Comandante dei Vigili del fuoco Palermo. Vorrei precisare una cosa, perché è doveroso. Come voi ben sapete, ci sono ancora indagini in corso e quindi ci sono cose secretate perché c'è questo procedimento ancora in atto. Mi posso limitare soltanto a dire quello che abbiamo trovato, la sensazione che abbiamo avuto e poi in qualche modo il motivo, la causa del decesso delle cinque persone.Pag. 8
  Voi conoscete lo stato dei luoghi perché siete stati in visita a Casteldaccia. Io quel giorno non c'ero, ma era presente l'ispettore Cruciata, che era l'ufficiale di guardia che quel giorno ha coordinato le operazioni di soccorso.
  Lo scenario è quello di sei persone intrappolate lì dentro in stato di incoscienza. Una volta recuperate è stato verificato, da parte del personale del 118, il decesso di cinque persone. Invece, la sesta unità era ancora in vita. Tre erano appoggiate sul ballatoio del secondo livello sotto terra e tre immersi nei liquami dalla vasca.
  Fin da subito – è chiaro che i miei uomini sono entrati con tutti i dispositivi di protezione individuale previsti per quello scenario, compresa la strumentazione che misura le concentrazioni di ossigeno o di altre sostanze presenti nell'ambiente – lo strumento ha segnalato la presenza di idrogeno solforato in concentrazioni tali da causare il decesso dei malcapitati.
  Io ho i dati iniziali del primo intervento, del personale che è entrato immediatamente nella vasca: abbiamo una concentrazione di 85 parti per milione, a fronte di quella consentita in un range che varia da 5 a 10 parti per milione. La concentrazione, quindi, è nettamente superiore rispetto a quella consentita. Quelle 85 parti per milione vogliono dire una concentrazione dieci volte superiore a quella consentita, che è quella che ha causato sicuramente l'avvelenamento e la morte dei cinque operai.
  Se lei vuole sapere qual è il motivo dell'alta concentrazione, questo è al vaglio della magistratura. È chiaro che il materiale presente lì dentro, i liquami, per intenderci, producono questo tipo di gas velenoso e tossico. Sul perché era così alta la concentrazione ci sono le indagini in corso.

  PRESIDENTE. Certo, Comandante.
  Quindi, ci sta dicendo che l'unica causa dei decessi è l'inalazione dell'idrogeno solforato.

  GIROLAMO BENTIVOGLIO FIANDRA, Comandante dei Vigili del fuoco Palermo. Sì. Non c'erano altri motivi. Quelle persone sono morte per avvelenamento.

  PRESIDENTE. Quindi, se fossero state adottate tutte le precauzioni e le misure del caso non saremmo stati qui a parlarne.

  GIROLAMO BENTIVOGLIO FIANDRA, Comandante dei Vigili del fuoco Palermo. Questo è quello che ho detto fin dall'inizio. Se avessero avuto i DPI in dotazione e se avessero preso tutte le precauzioni sicuramente non saremmo stati qui a parlare di questo caso. È pur vero che quel contesto, quell'ambiente non si presta a concentrazioni così elevate.
  Credo che con quelle concentrazioni l'unico DPI che consente di salvare la vita è un auto-protettore, quindi un isolamento dall'ambiente, ma non credo che l'auto-protettore sia tra i DPI in dotazione a operai che lavorano in quel contesto.

  PRESIDENTE. Non so se la collega ha altre domande.

  GIOVANNA IACONO. Io ho concluso, presidente. Grazie. Ringrazio anche il Comandante.

  PRESIDENTE. Se non ci sono altre domande, ringrazio il Comandante e tutti i Vigili del fuoco per il lavoro svolto in questa occasione e per tutto quello che continuano a fare ogni giorno e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.10.