XIX Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità «Il Forteto»

Resoconto stenografico



Seduta n. 28 di Martedì 13 maggio 2025
Bozza non corretta

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Michelotti Francesco , Presidente ... 2 

Audizione in videoconferenza di Flora Rusciano, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto»:
Michelotti Francesco , Presidente ... 2 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 3 
Michelotti Francesco , Presidente ... 3 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 3 
Michelotti Francesco , Presidente ... 4 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 4 
Michelotti Francesco , Presidente ... 4 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 4 
Michelotti Francesco , Presidente ... 4 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 4 
Michelotti Francesco , Presidente ... 5 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 5 
Michelotti Francesco , Presidente ... 5 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 5 
Michelotti Francesco , Presidente ... 5 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 5 
Michelotti Francesco , Presidente ... 5 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 5 
Michelotti Francesco , Presidente ... 6 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 6 
Michelotti Francesco , Presidente ... 7 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 7 
Michelotti Francesco , Presidente ... 8 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 8 
Michelotti Francesco , Presidente ... 8 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 8 
Michelotti Francesco , Presidente ... 9 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 9 
Michelotti Francesco , Presidente ... 10 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 10 
Michelotti Francesco , Presidente ... 10 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 10 
Michelotti Francesco , Presidente ... 10 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 10 
Michelotti Francesco , Presidente ... 10 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 10 
Michelotti Francesco , Presidente ... 10 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 10 
Michelotti Francesco , Presidente ... 11 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 11 
Michelotti Francesco , Presidente ... 11 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 11 
Michelotti Francesco , Presidente ... 12 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 12 
Michelotti Francesco , Presidente ... 12 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 12 
Michelotti Francesco , Presidente ... 12 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 12 
Michelotti Francesco , Presidente ... 12 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 12 
Michelotti Francesco , Presidente ... 12 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 13 
Michelotti Francesco , Presidente ... 13 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 13 
Michelotti Francesco , Presidente ... 13 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 13 
Michelotti Francesco , Presidente ... 13 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 13 
Michelotti Francesco , Presidente ... 13 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 13 
Michelotti Francesco , Presidente ... 14 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 14 
Michelotti Francesco , Presidente ... 14 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 14 
Michelotti Francesco , Presidente ... 14 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 14 
Michelotti Francesco , Presidente ... 14 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 14 
Michelotti Francesco , Presidente ... 15 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 15 
Michelotti Francesco , Presidente ... 15 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 15 
Michelotti Francesco , Presidente ... 15 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 15 
Michelotti Francesco , Presidente ... 15 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 15 
Michelotti Francesco , Presidente ... 15 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 15 
Michelotti Francesco , Presidente ... 16 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 16 
Michelotti Francesco , Presidente ... 16 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 16 
Michelotti Francesco , Presidente ... 16 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 16 
Michelotti Francesco , Presidente ... 17 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 17 
Michelotti Francesco , Presidente ... 17 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 17 
Michelotti Francesco , Presidente ... 17 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 17 
Michelotti Francesco , Presidente ... 17 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 17 
Michelotti Francesco , Presidente ... 17 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 17 
Michelotti Francesco , Presidente ... 18 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 18 
Michelotti Francesco , Presidente ... 18 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 18 
Michelotti Francesco , Presidente ... 18 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 18 
Michelotti Francesco , Presidente ... 18 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 18 
Michelotti Francesco , Presidente ... 19 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 19 
Michelotti Francesco , Presidente ... 19 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 19 
Michelotti Francesco , Presidente ... 20 
Ascari Stefania (M5S)  ... 20 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 20 
Ascari Stefania (M5S)  ... 20 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 20 
Michelotti Francesco , Presidente ... 20 
Ascari Stefania (M5S)  ... 20 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 21 
Ascari Stefania (M5S)  ... 21 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 21 
Ascari Stefania (M5S)  ... 21 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 21 
Ascari Stefania (M5S)  ... 21 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 21 
Ascari Stefania (M5S)  ... 22 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 22 
Ascari Stefania (M5S)  ... 22 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 22 
Ascari Stefania (M5S)  ... 22 
Michelotti Francesco , Presidente ... 22 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 23 
Michelotti Francesco , Presidente ... 23 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 23 
Michelotti Francesco , Presidente ... 23 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 23 
Michelotti Francesco , Presidente ... 23 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 23 
Michelotti Francesco , Presidente ... 23 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 24 
Michelotti Francesco , Presidente ... 24 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 24 
Michelotti Francesco , Presidente ... 24 
Colombo Beatriz (FDI)  ... 24 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 24 
Colombo Beatriz (FDI)  ... 24 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 24 
Colombo Beatriz (FDI)  ... 25 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 25 
Colombo Beatriz (FDI)  ... 25 
Michelotti Francesco , Presidente ... 25 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 25 
Michelotti Francesco , Presidente ... 26 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 26 
Michelotti Francesco , Presidente ... 26 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 26 
Michelotti Francesco , Presidente ... 26 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 26 
Michelotti Francesco , Presidente ... 27 
Rusciano Flora , madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto» ... 27 
Michelotti Francesco , Presidente ... 27 

(La seduta, sospesa alle 10.20, è ripresa alle 10.25) ... 27 

Comunicazioni del Presidente:
Michelotti Francesco , Presidente ... 27

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FRANCESCO MICHELOTTI

  La seduta comincia alle 9.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

  (Così rimane stabilito).

Audizione in videoconferenza di Flora Rusciano, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto».

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione in videoconferenza di Flora Rusciano, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Ricordo che la signora Rusciano ha subito una ingiusta detenzione carceraria, protrattasi per ben otto anni, prima di essere riconosciuta innocente, in relazione a false accuse rivoltele da membri dell'associazione «Il Forteto».
  Ringrazio sentitamente la signora Rusciano, che è in collegamento, per la sua disponibilità questa mattina.
  Ricordo che la seduta odierna si svolge nelle forme dell'audizione libera ed è aperta alla partecipazione da remoto dei componenti della Commissione.
  Avverto la nostra ospite che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico.
  Segnalo altresì che, poiché l'audizione odierna si svolgerà in videoconferenza, non sarà possibile sottoporla a regime di segretezza, in quanto tale regime implicherebbe la sospensione Pag. 3di tutti i collegamenti da remoto, oltre a chiudere la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Pertanto, se la nostra ospite dovesse ritenere opportuno essere audita in seduta segreta, la Commissione potrà valutare tempistiche e modalità di prosecuzione dei lavori compatibilmente con la segretezza della seduta.
  Iniziamo l'audizione. Signora, la ringrazio molto e le lascio subito la parola per quello che vorrà raccontare a questa Commissione e ai suoi membri. La ascoltiamo. Grazie ancora.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Grazie, presidente.
  Nel 2011 esco da questo carcere, dopo otto anni. Sono stata in diverse carceri: Sollicciano, Milano e Verona, dove ho finito definitivamente la detenzione. In questi otto anni sono successi alcuni episodi, come violenze e un tentato omicidio da parte delle detenute, sono stata massacrata. Ho subito un massacro per otto anni in carcere, non sono stata bene.
  Nel 2011 esco dal carcere. La mia famiglia è venuta a prendermi dal carcere di Verona. Tutti contentissimi, perché aspettavano questa uscita anche loro. Ci siamo abbracciati, tutti felici. Anzi, non tutti felici, mio padre e mia madre non erano tanto felici. Abbiamo subito un lutto: mio fratello di 15 anni è stato ammazzato, con una coltellata, da un ragazzo albanese.
  Chiedo scusa, non riesco a raccontare queste cose, perché mi toccano.

  PRESIDENTE. Lo capisco perfettamente, ci mancherebbe. Vuole partire da quando lei viene condannata? Ci vuole raccontare del processo che lei subisce e che porta alla sua ingiusta condanna, alla detenzione?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Per reato di pedofilia. Hanno detto che dei Pag. 4bambini erano stati violentati, psicologicamente, un bambino di 9 anni, dicendo che io facevo entrare degli uomini in casa mia, che la mamma era in cucina, che questi uomini abusavano di loro e che la mamma era d'accordo con questi uomini.

  PRESIDENTE. Queste sono le accuse, ingiuste e false, che le facevano nel processo a suo carico?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Non riesco a parlare. Sono accuse molto pesanti, sono cose che rimangono dentro.

  PRESIDENTE. Certamente. L'accusa proveniva dai suoi figli?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì, dai bambini. Io ho letto queste denunce ed erano pesanti. Le urla che ho lanciato in quella casa quando ho letto quelle denunce erano spaventose, dentro di me. Non capivo più niente, ma non per la denuncia. Solamente perché c'era scritto. Psicologicamente non capivo niente, non avrei mai pensato a una cosa del genere su un mio bambino, e io ero l'artefice di questa storia. È stato un incubo.

  PRESIDENTE. Signora, proviamo a fare un passo indietro: come si arriva a queste accuse? Mi spiego: quand'è il momento in cui le vengono sottratti i bambini e affidati al Forteto? Ce lo racconta?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Mi preoccupavo anche per mio figlio, non solo per me, che ero già spaventata dentro. Mi preoccupavo anche per loro. Che cosa stava succedendo tra me e loro, era questa la mia preoccupazione.Pag. 5
  Mi hanno portato via con le manette, ero giovane, avevo circa 22 anni. Non capivo.

  PRESIDENTE. Mi sente?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Posso parlare?

  PRESIDENTE. Prego.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». In questa storia ho capito che i bambini erano sottomessi a queste persone, l'ho capito io stessa, da sola, mentre stavo nel mio dolore, quando stava già venendo fuori il male, il carcere, le manette. L'ho capito mentre mi stavano portando via in lacrime...

  PRESIDENTE. Posso suggerire una cosa? Siccome il collegamento è un po' difficoltoso, provi a togliere il video, lasciamo soltanto l'audio, magari possiamo agevolare.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». I bambini non c'entrano nulla, la verità la so io. Loro non sono stati toccati; da parte mia, no. Io mi sentivo pulita, ero sicura di me... cosa devo dire? Questa è la storia dell'inizio del carcere, del calvario.

  PRESIDENTE. Signora, mi scusi. Siccome l'abbiamo persa in questo frangente, ci potrebbe ripetere l'inizio di quello che ci ha raccontato?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Io sono entrata in carcere nel 2000... Le date non le ricordo, ho una perdita di memoria. A Sollicciano ho avuto problemi per due mesi con le detenute, perché si trattava Pag. 6di un reato di pedofilia. Mi hanno messo in una cella di sicurezza e mi hanno portato a Milano, carcere punitivo, che non ho mai sopportato. È stato molto pesante come carcere, infatti ho avuto conseguenze: ho litigato con le detenute, ci sono stati episodi di tentato omicidio, ci sono state litigate tra me e loro, non avevo paura di nulla, affrontavo le persone che avevo davanti. Da lì mi portarono via, per andare in un altro carcere, a Verona. Lì mi sono sentita un po' meglio, era un carcere di massima sicurezza, cominciavo a socializzare con le detenute. Venne un avvocato a parlare con me, a Verona, ma io dissi che non avevo convocato alcun avvocato, anche perché la sentenza era definitiva e dovevo scontarla in carcere fino alla fine. Questo avvocato mi disse che non dovevo litigare con le persone lì dentro, che dovevo scontare il mio reato nel carcere di Verona. Mi sono impegnata molto nella mia testa e ho fatto la brava: non litigavo con alcuno, non mi impicciavo con alcuno. Quello di Verona era un carcere molto aperto.

  PRESIDENTE. Signora, mi scusi se la interrompo. Se lei può, vorrei fare un passo indietro. Lei mi ha detto di essere entrata, purtroppo, in carcere, molto giovane, a circa 22 anni, però vorrei andare ancora indietro. Ci può raccontare il momento in cui il tribunale per i minorenni decide l'affidamento dei suoi figli al Forteto? Ci può raccontare quel contesto, gli assistenti sociali, le motivazioni che portano i suoi figli al Forteto?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì, le dico come è cominciata. Io ero sposata con un ragazzo. Eravamo appunto due ragazzi, ci siamo sposati e abbiamo avuto tre bambini. Mio marito doveva scontare 10 anni di carcere per mafia, per organizzazione di droga, di mafia, giù in Sicilia. Tra me e lui il rapporto già non funzionava Pag. 7più, non c'era più amore, litigavamo spesso per tante cose, perché lui spacciava droga e stava in un'organizzazione che spacciava droga. Già da allora il nostro rapporto non funzionava più. Dopo lo hanno arrestato, perché lui doveva scontare la pena per il suo reato di droga, per mafia, e basta. Mi lascia i nostri figli. Lui doveva scontare 10 anni. Dopo un anno, nel corso del quale vado a trovarlo, dico: «Basta, non vengo più a trovarti, voglio farla finita, voglio lasciarti. Verrà l'avvocato, perché sto preparando i fogli per il divorzio». Si è un po' arrabbiato durante questo colloquio, mi ha preso per il collo e io gli ho dato una spinta, è successo un casino, e me ne sono andata via. I Carabinieri ci hanno portati via: io dovevo uscire e lui doveva rientrare. Di lì ho cominciato il mio passaggio con l'avvocato per il divorzio da questa persona. L'ho capito troppo tardi che lui si era comportato male con me.

  PRESIDENTE. I bambini?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». I bambini sono rimasti con me, perché lui doveva scontare 10 anni.
  A quel punto, mi trovo un grosso disagio in casa: non ho più soldi per fare la spesa, non per me, ma per i bambini, non ho più soldi per comprare il latte ai bambini. Giorno per giorno, aumentava questa situazione, in casa mia. Erano tutti piccini e io ero una ragazza giovane, 24 anni, non so, giovanissima, e mi preoccupavo per loro. Avevo un'amica e a volte questa mia amica, poverina, me la faceva lei la spesa. La famiglia, mamma e padre, si sono messi contro di me, perché avevano ancora questa mentalità chiusa, all'antica – non so se è una cosa antica o una cosa di cattiveria – e non volevano che io lasciassi lui, dovevo aspettarlo, dovevo stare con lui, a prendere violenza, a prendere questo. Loro erano d'accordo su questo e io volevo Pag. 8spezzare queste catene. Volevo spezzare sia con la mia famiglia sia con lui. Questa mia amica me l'ha fatto capire, che stavo male e che non era il caso di stare con questa persona.

  PRESIDENTE. Quindi, lei si rivolge agli assistenti sociali.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì, sì. La mia amica mi fa: vai dagli assistenti sociali e fatti aiutare, fatti tenere i bambini da una famiglia, in modo che puoi andare a lavorare e avere un sostentamento per questi bambini. Ero mamma, quindi così ero più tranquilla. Io volevo cambiare, sia per me sia per loro. Volevo fare questa cosa per me e per loro. Era un bene per me e per loro. Volevo un futuro, come tutte le donne di questo mondo, con i propri figli.

  PRESIDENTE. Com'è che si arriva, poi, alla decisione, da parte degli assistenti sociali, di dirottare i bambini al Forteto? Ci racconta il procedimento, il tribunale per i minorenni? Se lo ricorda questo?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì, sì. Io mi sono presentata dall'assistente sociale e le ho detto che volevo un aiuto – quello che ho raccontato prima – volevo una famiglia. Nel frattempo, andavo a cercarmi un lavoro. Una casa ce l'avevo, bella. Avevo anche una bella casa, con la cameretta per i bambini. I bambini con me stavano bene, anche perché stavano vedendo che, senza il mio ex marito in casa, stavo cambiando anche con loro. Con loro ero più affettuosa, stavo più dietro i miei bambini. Però cominciavano a mancare i soldi per gli alimenti. Però, ho cercato l'aiuto dell'assistente sociale delle famiglie. L'assistente sociale si chiama Patrizia Corti, di Borgo San Lorenzo. Ho cercato l'aiuto di lei, di una famiglia a Borgo, dove io cercavo Pag. 9un lavoro e i bambini erano in un sistema protetto di famiglie. Capisce?

  PRESIDENTE. Sì, sì, capisco perfettamente, assolutamente. Vada avanti, questo è un punto molto importante.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». L'assistente sociale era Patrizia Corti. Lei cosa fa? Mi chiama e mi dice: «Flora, fatti trovare pronta alle due, perché ti ho trovato le famiglie». Ho detto: «Va bene». Prendo la mia borsa e montiamo in macchina con l'assistente sociale. Ho detto: «E dove?» Lei mi ha risposto: «A Dicomano». Allora, io ho detto: «A Dicomano? E cosa c'è lì?» Lei mi ha risposto: «Sono case famiglie». Io, quindi, ho detto: «Va bene, andiamo». E mi fa conoscere un signore, che si chiama Fiesoli. Elegante, tutto vestito bene. Tanti bambini c'erano intorno a lui. Io guardavo. Mi ha fatto vedere le case. Stavano bene come case. I bambini stavano bene, mangiavano, li portavano al mare. Insomma, abbiamo parlato del progetto del bambino, come andava dentro questa struttura. Allora, io ho detto: «Va bene, mi sta bene». La mamma cerca sempre il bene per il suo bambino. Ho detto: «Va bene». Allora, chiede Patrizia: «Va bene, Flora?» E io ho detto: «Sì, sì, va bene». Però, a un tratto guardavo questi bambini, ma quando io li guardavo erano tristi, questi bambini. Non lo dico ora. Avevo notato qualcosa in questi bambini. Mi guardavano con un'aria triste. Io non capivo tanto bene, ma c'era qualcosa di strano. Lo avevo intuito. Però, avevo i miei problemi, dovevo gestire questi miei bambini, per cui abbiamo messo la firma e siamo andati via. Questo signore, il Fiesoli, quando ho messo la firma mi ha detto: «Ora te, per entrare qui da me, ci vuole il giudice». Io ho detto: «Come, non hai detto a me che posso venire tutti i giorni che voglio, posso passare di qui al Forteto, posso stare Pag. 10con i bambini al Forteto?» Le cose già di lì... Lui mi ha detto: «No, deciderà il giudice». E lì sono andata via con un po' di malincuore, perché pensavo: il giudice? Già questo mi parlava del giudice. Prima il giudice non c'era, poi comincia a parlarmi del giudice, a dire che il bambino lo dovevo vedere davanti agli affidatari.

  PRESIDENTE. Ma lei si ricorda, in quel periodo, di aver fatto un'udienza davanti al tribunale per i minorenni?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì.

  PRESIDENTE. Si ricorda chi erano i giudici?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». In via della Scala...

  PRESIDENTE. Sì, in via della Scala, a Firenze, esattamente. Si ricorda i magistrati che decisero su questo affidamento?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». C'era, sì, il giudice. Quel giudice lì lo ricordo, Giovanni. C'era questo giudice. Non mi piaceva nemmeno, questo giudice. Io andavo con la testa abbassata.

  PRESIDENTE. Giovanni?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì, mi ricordo che si chiamava Giovanni.

  PRESIDENTE. Va bene. Si ricorda se gli assistenti sociali fecero una relazione?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Lei, dopo, questa assistente, Patrizia Corti, Pag. 11da quando io ho messo la firma, ha cominciato a praticare il Fiesoli e ha cominciato a scavare cose che non erano vere.

  PRESIDENTE. Ossia?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Ha cominciato a dire che tutti con me erano a disagio. Non era vero, perché io avevo una bella casa, i bambini avevano la loro cameretta, avevamo il gatto. Vivevamo tranquilli. Anzi, senza il mio ex marito, eravamo ancora più felici, forse, sì, perché eravamo più liberi, ridevamo e scherzavamo. Mi ricordo che con i miei bambini la sera dicevamo le barzellette. Questa cosa mi rendeva felice, perché quando una persona è tranquilla è tranquilla in casa. Però, l'assistente sociale mi aveva descritta male, dicendo che i bambini vivevano in una struttura disagiata, vivevano con la madre malata di schizofrenia, con la madre che spegneva le sigarette sulle braccia dei bambini. Una roba che io sono rimasta agghiacciata.

  PRESIDENTE. Si ricorda se, oltre all'assistente sociale Corti, ci fu anche la relazione del dottor Roberto Leonetti, neuropsichiatra?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì, ricordo questo dottore Leonetti. Io avevo il problema di Salvatore e sono andata tante volte lì a parlare di mio figlio, dicendo che Salvatore non stava bene. Il bambino aveva tre anni e piangeva. Ne parlavo con questo psicologo e dicevo: «Andate lassù al Forteto e andate a vedere il bambino, perché non sta bene, lei è un dottore, è uno psicologo». Praticamente, ho mandato questo dottore Leonetti e lui poi mi disse: «No, il bambino sta bene». Lui andava spesso al Forteto, insieme alla... Andava anche lui lì. E lui il bambino, Salvatore, Daidone Salvatore, lo vedeva bene, ma il bambino non stava Pag. 12bene. Il bambino stava male. Il bambino era con le flebo il bambino voleva la mamma. Lui non ha mai fatto questo foglio ai giudici. E lo hanno rovinato con delle flebo, per stonarlo. Hanno fatto una cura sbagliata.

  PRESIDENTE. È stata disposta dal Leonetti questa cura?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì, sì.

  PRESIDENTE. Sul minore dei suoi figli; i suoi figli sono Luigi, Johnny e Salvatore.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì, sì.

  PRESIDENTE. Una volta che i suoi tre figli vengono affidati al Forteto, lei sa in che modo vengono affidati e a quali famiglie? È mai entrata al Forteto a trovarli? Passiamo alla fase post-affidamento: si ricorda quella fase?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Il post-affidamento era un affidamento temporaneo. Io non l'ho messo per tutta la vita, era anche temporaneo. Da me non è che sono venuti gli assistenti sociali o sono venuti proprio con le guardie, io ho cercato aiuto, io personalmente.

  PRESIDENTE. Ma lei andava al Forteto a trovarli?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Mamma mia, eccome!

  PRESIDENTE. Quante volte? Ce lo racconti. Quando andava al Forteto, come avvenivano questi incontri, chi c'era?

Pag. 13

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Il Fiesoli dopo mi ha detto che dovevo avere l'ordine del giudice, davanti agli affidatari.

  PRESIDENTE. Quindi, non da sola, era sempre davanti ai genitori affidatari?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì, davanti agli affidatari e i bambini erano tristi, non parlavano, non dicevano nulla, mi guardavano come a dire: non si può fare niente, non posso dire niente.

  PRESIDENTE. Quante volte ci andava, lei, a trovarli?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Mio figlio me l'aveva già letto nei miei occhi.

  PRESIDENTE. Lei quante volte andava a trovarli, una volta alla settimana, tutti i giorni?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». No, ogni quindici giorni. Ma c'era un casino. Poi mi veniva rabbia. Quando vedevo quel mostro, con quel che stava succedendo... sopra i miei figli. Lo sentivo già che quello lì mi stava rovinando i figli. Io non è che c'ho vissuto, però lo sentivo, allora mi arrabbiavo con il Fiesoli, gli buttavo le sedie in faccia. Gli ho detto: «Ridammi i bambini!» Ma niente. Lui disse: «Tanto te non puoi fare più nulla». Io, che ero la madre, non potevo fare più niente.

  PRESIDENTE. Ma lei ha provato...?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». I bambini rimangono qui, disse. Rimangono Pag. 14qui finché lo vorrà il giudice. Disse che io non potevo fare più niente.

  PRESIDENTE. Lei ha provato, a quel punto, a rivolgersi agli assistenti sociali o a tornare dai magistrati per far valere le sue ragioni?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Gli assistenti sociali per me... una volta che Corti era contro di me, mi sono allontanata da lei, anche perché ormai la mia firma c'era.

  PRESIDENTE. Ho capito. Ci racconti, quand'è che poi arrivano le accuse, sempre - lo sottolineo - ingiuste, poi rivelatesi infondate, dai suoi figli, nei suoi confronti?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Quel giorno, quando mi hanno denunciata. Il mio bambino Luigi, un bambino di 9 anni, proprio l'ultimo giorno che andai a trovare i bambini, lo vidi alla porta: «Mamma, è tutto falso quello che stiamo dicendo». Io non capivo quelle parole. È tutto falso? Quelle parole mi hanno toccata, perché stavano già preparando il male. Il bambino mi disse, alla porta: «Mamma, tutto quello che stanno facendo è falso», ma io non capivo.

  PRESIDENTE. Glielo disse Luigi?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì, Luigi, che aveva 9 anni.

  PRESIDENTE. Questa denuncia chi la firmò?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Portarono i bambini per dire questa storia.

Pag. 15

  PRESIDENTE. Dove li portarono?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Dai giudici.

  PRESIDENTE. Ci spieghi un attimo: quale era la storia che i bambini raccontarono al giudice?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Che io facevo entrare queste due persone in casa mia, io stavo in cucina e i bambini stavano in camera con queste due persone, praticamente nudi. Ancora oggi, sto male. Mi vergogno pure a parlare di queste cose.

  PRESIDENTE. Non si preoccupi. Elena Tempestini e Mauro Vannucchi erano i genitori affidatari dei suoi figli.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Quelli non ho mai potuto vederli. Cattivi, gente cattiva. Quando vedevo lui... Mamma mia. Mi hanno fatto stare male. Di tutto, veramente uno schifo di persone.

  PRESIDENTE. Sono stati anche questi ad accusarla di vari comportamenti nei confronti dei suoi figli. È giusto? Sono stati anche i genitori affidatari?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Tutto l'insieme, proprio loro.

  PRESIDENTE. Che tipo di accuse le avevano mosso?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Loro erano d'accordo, era tutta un'organizzazione tra Fiesoli e gli affidatari. Erano tutti d'accordo con Pag. 16Fiesoli, era un'organizzazione. Fiesoli diceva di fare questo e Mauro lo faceva.

  PRESIDENTE. Mauro Vannucchi.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Gente cattiva, perché hanno giocato sulla pelle dei bambini. Loro hanno sofferto ancora più di me, perché psicologicamente li hanno violentati nella testa, è stata fatta una violenza psicologica nei confronti dei bambini. Questo è un trauma che loro non scorderanno mai. Io sto zitta, ho paura di parlare di queste cose.

  PRESIDENTE. Signora, non si preoccupi. Proviamo a fare un altro passo avanti.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Quando sono uscita ho visto mio figlio, quando sono uscita dal carcere, ma non me lo ha mai detto. L'ho capito io, ho fatto tutto io, ho detto: l'unica cosa da fare è denunciare. Bisogna fare le denunce. Io mi sono fatta 9 anni di carcere. Ho detto: «Lo sai che non ti ho fatto niente?». Lui ha risposto: «Sì, è vero». L'ho portato davanti al giudice.

  PRESIDENTE. Quindi, lei lo porta dal giudice.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Ha trattenuto mio figlio. Io ero fuori ad aspettare Luigi e mi disse: «Signora, lei chi è?». Io risposi: «Sono la madre, quella vera». Mi disse: «Guardi, bisogna trattenere suo figlio. Fino a stasera non lo possiamo lasciare, perché qui ci sono delle cose aggravanti». Solo Luigi ha parlato di quello che è successo, a lui e di me.

Pag. 17

  PRESIDENTE. È quando inizia il processo di revisione, che poi arriverà a determinare la sua totale innocenza rispetto alle accuse, quindi anche l'ingiusta detenzione. È corretto?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì, detenzione non corretta.

  PRESIDENTE. Si ricorda se nel momento in cui i suoi figli erano al Forteto stavano insieme o vennero divisi, vennero affidati? Siccome erano tre, uno dei tre venne affidato ad altri genitori affidatari? Si ricorda?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». C'erano diverse famiglie, c'erano diverse persone che avevano un nucleo lì, persone come Mauro, come Melania, come Sara, che guardava Salvatore, però erano come delle famiglie, case famiglia. Lì c'era violenza. È come la storia di quel tedesco che tenne sequestrati bambini. Lì era così.

  PRESIDENTE. La figura di Stefano Pezzati se la ricorda?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Chi è Stefano?

  PRESIDENTE. Stefano Pezzati era una delle persone più importanti al Forteto. Si ricorda di questa persona? Insieme a Fiesoli?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Io non ho più la memoria di prima.

  PRESIDENTE. Non si preoccupi.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Non mi ricordo più nulla.

Pag. 18

  PRESIDENTE. Non si preoccupi. Come avviene il processo in cui la accusarono ingiustamente di tutta una serie di comportamenti violenti nei confronti dei figli? Le accuse venivano mosse dai genitori affidatari. È corretto? O anche dagli assistenti sociali?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Le violenze loro le hanno prese dagli affidatari.

  PRESIDENTE. No. Quando lei va a processo e viene ingiustamente condannata, le accuse nei suoi confronti - accuse molto gravi, che poi si sono rivelate essere infondate - come erano state costruite? Sulla base di quali dichiarazioni? Chi erano i suoi principali accusatori, se lo ricorda?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». I figli. Le denunce sono partite tutte dai figli.

  PRESIDENTE. Che, però, erano stati imbeccati, erano stati istruiti, edotti dai genitori affidatari e anche dallo stesso Fiesoli.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». No, loro no. Ce l'ho scritto questo foglio. Sicuramente l'hanno scritto. Ora... non vi posso aiutare. Io so che i figli hanno fatto la denuncia, loro hanno portato i bambini a dire queste cose sulla violenza, sulla pedofilia.

  PRESIDENTE. È un po' quello che le stavo dicendo io.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Loro no, loro erano fuori. Praticamente, loro facevano la faccia pulita: il bambino ha detto questo e noi li dobbiamo denunciare, questi fatti.

Pag. 19

  PRESIDENTE. In questi suoi anni di carcere ha mai avuto contatti con i figli? Immagino di no.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». No, non ho più contatto con loro. Li ho visti schiacciati. Mi vedono come Flora, non come mamma. Dicono: «La mia mamma Sara». Io per loro sono «la Flora», dicono. Si vede che sono scioccati da traumi. Anche se dico che sono la loro mamma, non mi guardano come una madre, come un genitore, non mi guardano con quello stesso...

  PRESIDENTE. Certo.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Io ho notato questo e mi sono allontanata, anche perché loro con me sono... Non c'è niente. A volte ho frequentato Luigi, ci sono stati giorni in cui era arrabbiato e ha cominciato a dirmi: «Stronza, puttana, ma vaffanculo, ricordati quello che mi hai fatto». Io stavo male, poi cominciavano a partire, anche da parte mia, le parolacce «sarai stronzo tu» di qua e di là, «basta, non mi vedrai più». Ero arrabbiata, era come per dire «basta, non me ne frega più niente, non siete mai stati miei figli, andate a quel paese, andatevene tutti» e per un anno non mi facevo né vedere né sentire. Poi ci si vedeva dopo un anno, anche con Luigi, e per lui era come se non fosse successo niente, come se io li dovessi sempre perdonare, con il perdono davanti. Questa cosa, però, la volevo finire con lui. Capisco che Luigi oggi ha una famiglia, ha una donna che gli ha dato due figli, perciò quando mi vedeva provava rabbia, una grande rabbia. Ho rispetto per la sua compagna, per non arrivare a dire questo comportamento come da «puttana», da «troia». Io non volevo, anche se lui immagino cosa le ha detto. Io, comunque, ho stroncato questa cosa con Luigi e non lo Pag. 20frequento più. Mi fa male non vederlo. Anche quando mio figlio avrà cinquanta anni, sessanta anni mi farà sempre piacere vederlo, però non con quel sistema di violenza, perché io non gli permetto di chiamarmi così. Quindi, stronco queste cose e me ne vado.

  PRESIDENTE. Visto che non abbiamo tantissimo tempo a disposizione, intanto la ringrazio.
  Ha chiesto la parola l'onorevole Ascari per una domanda. Prego, onorevole.

  STEFANIA ASCARI. Grazie, presidente. Ringrazio veramente per aver dato seguito a questa importantissima audizione. Ringrazio la signora Flora. Quello che lei ha subito è disumano ed è la peggiore violenza istituzionale. Da rappresentante delle istituzioni, per quello che vale, mi sento di chiederle, dal profondo del cuore, scusa per tutto quello che ha subito, patito e che continua a soffrire...

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Non è facile andare avanti. Anche oggi, che ho 54 anni, non è facile.

  STEFANIA ASCARI. Ha ragione, signora.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Non è facile...

  PRESIDENTE. Facciamo finire l'onorevole Ascari, facciamo fare la domanda.

  STEFANIA ASCARI. Assolutamente, signora. Grazie mille. Per questo la ringrazio e la ringraziamo.
  Io le volevo fare delle domande – visto che siamo in una Commissione d'inchiesta ed è fondamentale che chi ha delle Pag. 21responsabilità abbia delle conseguenze, anche da altri punti di vista – in sede di precisazione. Innanzitutto, se ci può riferire chi sono i nomi degli affidatari e se erano sulla carta, se ce li può dire, nomi e cognomi.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Io ce li ho scritti... Allora, mi ricordo, Mauro, Sara...

  STEFANIA ASCARI. Se ce li può dire, signora, senza problemi, se ce li fa avere, in modo che rimangano agli atti e che sappiamo i nomi e cognomi di questi affidatari.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Io li farò recapitare questi nomi. E ora ho una perdita di memoria.

  STEFANIA ASCARI. Non si preoccupi, signora. Non si preoccupi. Comunque, questa era la prima domanda.
  La seconda è questa: da quando i suoi figli sono arrivati al Forteto quanto passa, poi, fino al momento delle accuse? Se lo ricorda?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Un mese.

  STEFANIA ASCARI. Un mese, quindi un tempo molto ristretto, e partono appunto le false accuse che l'hanno portata in carcere. Le chiedo che anni avevano i suoi figli quando è stata denunciata. Se ci ricorda anche questo, quanti anni avevano.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Un bambino aveva 9 anni; l'altro poteva avere 7 anni, 8 anni, sette anni; il più piccolo era piccolo, 3 anni. Pag. 22Salvatore non è stato portato a farmi le accuse, perché era piccolo; non l'hanno portato il più piccolo, perché era troppo piccolino.

  STEFANIA ASCARI. Va bene. Era per identificare anche l'età. L'ultima cosa che le chiedo. Lei ci traccia un quadro difficile, con parole talmente forti che nessun genitore dovrebbe mai sentirsi dire. Gli altri due figli le chiedo come stanno e chi li segue.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Ora sono grandi. È stato arrestato, Fiesoli. Salvatore e Johnny sono ancora con queste persone, criminali, lì dove sono stati fatti dei reati. Queste persone non li vogliono mollare, perché loro lo sanno benissimo che, se queste persone sono libere, vanno a denunciarli.

  STEFANIA ASCARI. Quindi, sono ancora dentro la setta, è corretto?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì, sì, sì. Ora non c'è più alcun motivo. La struttura del Forteto non c'è più, non ci sono più gli affidatari. I ragazzi sono grandi, sono liberi, ma loro non li vogliono... Anche per loro è una bega tenere un ragazzo lì. Per quale motivo? Non c'è più «Il Forteto». E allora si vede che loro hanno una grande paura di Johnny e di Salvatore.

  STEFANIA ASCARI. Grazie, signora. Volevo solo ringraziarla per questo fondamentale contributo che sta dando allo Stato. Grazie, signora. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Ascari, grazie a lei. Proseguiamo. Io volevo chiederle, signora, quando lei è uscita da Pag. 23questa ingiusta detenzione che si è protratta per anni chi l'ha aiutata a riprendere la sua vita, chi le è stato vicino?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». A me?

  PRESIDENTE. Sì, certo.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». A me, nessuno. Io non ho mai avuto alcuno nella mia vita. Da sola, in giro. Mi sono trovata... Ora sono uscita dal carcere, ma da sola...

  PRESIDENTE. E poi è iniziato il processo di revisione che ha decretato la sua totale estraneità ai fatti. Le chiedo: ma nel Mugello, quando lei è tornata, ha trovato qualcuno del Forteto? Quando lei è uscita dal carcere, ha ritrovato qualcuno, qualche personaggio dell'epoca?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». No, no. Loro a me non si avvicinano. Si avvicinano se vedo mio figlio; se ho un figlio con me loro vengono a cercarlo. Non vogliono che... perché loro hanno paura e sanno benissimamente che io la prima cosa di cui parlo con mio figlio, come ho detto a Luigi, è di denunciarli. E sanno anche di Johnny e di Salvatore. E lo sanno. Allora, loro vengono a cercarli e li portano con sé.

  PRESIDENTE. Quindi, lei parla di Johnny e Salvatore?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì.

  PRESIDENTE. Attualmente, il suo rapporto con Johnny e Salvatore com'è? Quante volte vi vedete?

Pag. 24

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Nulla, è un rapporto... Loro hanno questa mentalità di violenza, psicologicamente, hanno questa mentalità, come sono cresciuti. Se io vengo cresciuta da queste persone e mi fanno il lavaggio del cervello da piccola e vedo mia mamma... Come un drogato, come una setta satanica, no? Sono in una dimensione che non vedono la vera famiglia, la vera mamma. Loro non lo vedono dentro, perché loro hanno il male.

  PRESIDENTE. È stata molto chiara.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Hanno recepito il male e ora sono grandi. E ora, anche oggi, è difficile stare con loro, perché ci saranno giorni che possiamo litigare, e loro cominciano a dire: «Tu sei una puttana, tu sei una troia, tu sei di qua, ma chi ti conosce?». Insomma, io non autorizzo loro di essere...

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Colombo. Le farà una domanda. Prego, onorevole.

  BEATRIZ COLOMBO. Grazie. Buongiorno, signora Rusciano. Le volevo chiedere una cosa. In merito al dottore Leonetti, che è un neuropsichiatra che...

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Lui, Leonetti, ha peggiorato la situazione di mio figlio Salvatore.

  BEATRIZ COLOMBO. Ecco, lei ha avuto mai modo di conoscerlo, questo neuropsichiatra, l'ha mai contattata?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì, ho avuto tante occasioni di parlare con lui. Andavo a piangere, perché dicevo che il mio bambino non Pag. 25stava bene. Il mio bambino non stava bene. E lui non lo so, quando andava al Forteto, per stordire un bambino cosa gli metteva.

  BEATRIZ COLOMBO. Lei ha avuto qualche impressione, signora, durante il colloquio con suo figlio in presenza del dottor Leonetti? Ha notato qualcosa nell'atteggiamento di suo figlio?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». No, no, Leonetti andava quando... No, no, era una cosa organizzata fra di loro. L'appuntamento era tra di loro, noi eravamo fuori, in altri posti. Era un'organizzazione fra di loro, Fiesoli, Leonetti, l'assistente sociale.

  BEATRIZ COLOMBO. Grazie.

  PRESIDENTE. Signora, le faccio io un'ultima domanda. Poi non voglio approfittare. Però, lei ci ha parlato, in quest'audizione, più volte di questa cosa fra di loro, quest'organizzazione fra di loro, Fiesoli, gli assistenti sociali... Secondo lei – abbiamo poi le sentenze, abbiamo tutta la documentazione – c'era fin dall'inizio un disegno da parte del Forteto, di Fiesoli, di volerla accusare e allontanare dai suoi figli con queste accuse, proprio ingiuste? È stata una cosa preordinata, premeditata?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». No. I bambini erano spenti. Alla mia presenza, a ogni colloquio, e il penultimo giorno i bambini erano già sottomessi a queste persone, sottomessi a loro, e perciò erano tristi, non parlavano. Ma io sapevo già tutto. L'ultimo giorno che ho visto Luigi, che era bambino: «Mamma, è tutto falso quello che stiamo dicendo». Queste parole «è tutto falso quello che stiamo dicendo», dicevo tra me, e già la mia Pag. 26anima, il mio corpo e il figlio proprio che mi ha avvertito di questa cosa, poiché non sapevo che cosa stava succedendo... Ha voluto dire, il bambino «ci stanno portando in mano a dei giudici a dire certe cose di me, accuse molto forti». Anche il bambino forse stava male; me lo immagino un bambino come sta male, è una violenza psicologica.

  PRESIDENTE. Certo. Chiedo agli altri commissari se qualcuno vuol fare domande. Penso che la signora sia stata molto chiara ed esaustiva. Poi ci sono, ovviamente...

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Questo male me lo porterò a vita. Sono traumatizzata, ho traumi molto forti, oggi faccio fatica ad andare avanti.

  PRESIDENTE. Ma lei, signora, ha un amministratore di sostegno che la segue?

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Ora sì, ma quello non vuol dire nulla, perché ci sono stati altri fatti, dei reati... Quello non vuol dire nulla. Io ho solo traumi per quello che è successo tra me e mio figlio. È stato messo un amministratore per mia insaputa. Io, se potete aiutare... Io vivo male e quando una madre... Ancora ho due figli sottomessi da questi criminali. Se potete aiutare questi miei figli, specialmente Salvatore; anche Johnny...

  PRESIDENTE. Certo, Johnny e Salvatore sono ancora all'interno di questo contesto.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Sì, di queste persone pericolose.

Pag. 27

  PRESIDENTE. Va bene. Sicuramente raccogliamo la sua richiesta e faremo quello che serve per fare piena chiarezza su tutto.
  La ringrazio. Non voglio approfittare ulteriormente, lei è stata molto disponibile, in collegamento, e molto preziosa per i lavori di questa Commissione parlamentare, anche perché è la prima volta che la Commissione parlamentare la sente in questi termini.
  Se non ci sono altri interventi, la ringrazio e, se ci fosse la necessità, ci risentiremo, anche alla luce di quello che lei ci ha voluto dire questa mattina.

  FLORA RUSCIANO, madre di minori vittime dell'associazione «Il Forteto». Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie a lei, signora. Buona giornata.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta, sospesa alle 10.20, è ripresa alle 10.25.

Comunicazioni del Presidente.

  PRESIDENTE. Comunico che, in data 24 aprile 2025, il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità «Il Forteto» il deputato Fabrizio Benzoni, in sostituzione della deputata Federica Onori, dimissionaria.
  Comunico, inoltre, che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto che la Commissione si possa avvalere della collaborazione di:

   Tommaso Cocci, avvocato;

   Giulio Linguanti, avvocato;

Pag. 28

   Mauro Marruganti, già sostituto Commissario coordinatore della Polizia di Stato.

  Non essendovi interventi, dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 10.30.