Sulla pubblicità dei lavori:
Morrone Jacopo , Presidente ... 2
Audizione del Direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE, ingegner Luca Proietti, nell'ambito del filone d'inchiesta relativo all'analisi dello stato di attuazione delle bonifiche in alcuni SIN del territorio nazionale:
Morrone Jacopo , Presidente ... 2
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 4
Morrone Jacopo , Presidente ... 6
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 6
Morrone Jacopo , Presidente ... 6
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 6
Morrone Jacopo , Presidente ... 6
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 6
Morrone Jacopo , Presidente ... 7
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 7
Morrone Jacopo , Presidente ... 7
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 7
Morrone Jacopo , Presidente ... 7
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 7
Morrone Jacopo , Presidente ... 7
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 7
Morrone Jacopo , Presidente ... 7
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 7
Morrone Jacopo , Presidente ... 7
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 7
Morrone Jacopo , Presidente ... 8
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 8
Morrone Jacopo , Presidente ... 8
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 8
Morrone Jacopo , Presidente ... 8
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 8
Le Pera Giuseppe , tecnico competente per materia ... 8
Morrone Jacopo , Presidente ... 8
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 8
Morrone Jacopo , Presidente ... 9
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 9
Morrone Jacopo , Presidente ... 9
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 9
Morrone Jacopo , Presidente ... 9
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 9
Morrone Jacopo , Presidente ... 9
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 9
Morrone Jacopo , Presidente ... 10
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 10
Morrone Jacopo , Presidente ... 10
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 10
Morrone Jacopo , Presidente ... 10
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 10
Morrone Jacopo , Presidente ... 11
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 11
Le Pera Giuseppe , tecnico competente per materia ... 11
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 12
Le Pera Giuseppe , tecnico competente per materia ... 12
Morrone Jacopo , Presidente ... 12
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 12
Morrone Jacopo , Presidente ... 12
Le Pera Giuseppe , tecnico competente per materia ... 12
Morrone Jacopo , Presidente ... 13
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 13
Morrone Jacopo , Presidente ... 13
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 13
Morrone Jacopo , Presidente ... 13
Iaia Dario (FDI) ... 13
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 13
Iaia Dario (FDI) ... 13
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 14
Iaia Dario (FDI) ... 14
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 14
Iaia Dario (FDI) ... 14
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 16
Morrone Jacopo , Presidente ... 16
Simiani Marco (PD-IDP) ... 16
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 16
Simiani Marco (PD-IDP) ... 16
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 16
Simiani Marco (PD-IDP) ... 16
Morrone Jacopo , Presidente ... 19
Giuliano Carla (M5S) ... 19
Morrone Jacopo , Presidente ... 20
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 20
Simiani Marco (PD-IDP) ... 21
Proietti Luca , direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE ... 21
Morrone Jacopo , Presidente ... 23
Proietti Luca ... 23
Morrone Jacopo , Presidente ... 24
Lampis Gianni (FDI) ... 24
Proietti Luca ... 24
Lampis Gianni (FDI) ... 24
Proietti Luca ... 25
Morrone Jacopo , Presidente ... 25
Proietti Luca ... 26
Simiani Marco (PD-IDP) ... 26
Morrone Jacopo , Presidente ... 26
Proietti Luca ... 26
Morrone Jacopo , Presidente ... 27
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
JACOPO MORRONE
La seduta comincia alle 8.35.
Sulla pubblicità dei lavori.
PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della presente audizione sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Audizione del Direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE, ingegner Luca Proietti, nell'ambito del filone d'inchiesta relativo all'analisi dello stato di attuazione delle bonifiche in alcuni SIN del territorio nazionale.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del Direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE, ingegner Luca Proietti, che saluto e ringrazio per la presenza, nell'ambito del filone d'inchiesta relativo all'analisi dello stato di attuazione delle bonifiche in alcuni SIN del territorio nazionale.
Il direttore generale, è accompagnato dal dottor Nazzareno Santilli, dirigente, e dall'avvocato Giuseppe Le Pera, tecnico competente per materia, a cui vanno anche i miei ringraziamenti.
Ricordo che l'audizione si svolge in forma libera ed è aperta alla partecipazione da remoto dei componenti della Commissione. Avverto inoltre i nostri ospiti che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico e che, se lo riterranno Pag. 3opportuno, consentendo la Commissione, i lavori potranno proseguire in seduta segreta.
Segnalo che, in tal caso, per la parte di seduta sottoposta a regime di segretezza, saranno sospesi tutti i collegamenti da remoto e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati, che saranno tempestivamente riattivati alla ripresa della seduta libera.
Al fine di assicurare il miglior svolgimento dei lavori invito i nostri ospiti a destinare, se è possibile, l'illustrazione di eventuali contenuti riservati alla parte finale della seduta. Ricordo, altresì, che la Commissione è chiamata a svolgere indagini atte a fare luce sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, con particolare riguardo alla verifica di comportamenti illeciti nell'ambito della pubblica amministrazione centrale e periferica, ovvero da parte di soggetti pubblici o privati operanti nella gestione del ciclo dei rifiuti.
La Commissione svolge, inoltre, ai sensi della relativa legge istitutiva indagini atte a far luce sull'eventuale sussistenza di attività illecite relative ai siti inquinanti e all'attività di bonifica, nonché a verificare la corretta attuazione della normativa vigente in materia ambientale nei propri ambiti di competenza. Più in particolare l'audizione odierna rientra nell'ambito del filone di approfondimento avviato per decisione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione svolta in data 31 ottobre 2024, al fine di dare seguito, anche in questa legislatura, secondo il disposto contenuto nella legge istitutiva, a un fronte di indagine specifica sul tema dello stato di attuazione delle bonifiche di alcuni SIN nel territorio nazionale, in modo da comprendere le principali ragioni interessate dal fenomeno nel sud, nel centro e nel nord della penisola.Pag. 4
Ricordo, infine, che nell'ambito del suddetto approfondimento una delegazione della Commissione ha svolto missioni conoscitive presso il SIN di Gela il 27 marzo 2024 e presso il SIN di Crotone il 7 febbraio scorso. Ulteriori missioni avranno ad oggetto il SIN di Sulcis Iglesiente il 10 e l'11 aprile prossimi e il SIN di Taranto il 15 e il 16 aprile 2025.
L'audizione odierna ha in particolare per oggetto la situazione del SIN di Crotone, individuato e riconosciuto come particolarmente critico, che già è stato visitato da una delegazione della Commissione. I nostri ospiti potranno sinteticamente illustrare la situazione del SIN di Sulcis e di quello di Taranto, che saranno appunto oggetto delle prossime missioni di una delegazione della Commissione.
Cedo dunque la parola all'ingegner Proietti per lo svolgimento della sua relazione introduttiva, al termine della quale i colleghi parlamentari potranno rivolgere eventuali domande e richieste di chiarimento.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Buongiorno a tutti. Grazie, presidente. Io sono Luca Proietti, sono ingegnere e occupo la mansione della Direzione generale dell'economia circolare e bonifiche del MASE dal 31 maggio del 2024. Con me ci sono l'ingegner Santilli Nazzareno, dirigente della divisione bonifiche del Ministero dell'ambiente, la cui mansione è stata assegnata da qualche settimana, e l'avvocato Giuseppe Le Pera per l'assistenza tecnica Sogesit.
Inizio dal SIN di Crotone. Per quanto riguarda la relazione sui SIN che il presidente ha brevemente enunciato, potete riferirvi alla relazione completa che abbiamo mandato sui quarantadue SIN.
Per quanto riguarda il SIN di Crotone vorrei focalizzare l'attenzione sulle ultime vicende, da maggio in poi. Con decreto Pag. 5del 1° agosto 2024, n. 27, abbiamo cercato di far avviare il progetto di bonifica fase 2, che è concernente lo smaltimento della discarica ex Pertusola.
In quel progetto c'è tecnicamente l'attività di rimozione dei rifiuti e lo stoccaggio degli stessi nel deposito preliminare. Questa attività è soggetta a PAUR.
Nel PAUR c'è un vincolo invalicabile, che è quello che hanno deciso gli enti locali – dato che il procedimento amministrativo è in capo alla regione –, ossia che i rifiuti provenienti dall'ex discarica Pertusola non possono andare in regione Calabria. Quindi, sulla base di questo, in quel decreto avevamo pensato, io e l'allora dirigente Luciana Distaso, di consentire il deposito temporaneo, in quanto il deposito temporaneo non è soggetto ad autorizzazione. Certamente era un escamotage per permettere l'avvio della bonifica. Le ultime vicende, che si sono susseguite a fine anno, hanno impedito all'azienda Eni Rewind di utilizzare anche l'istituto del deposito temporaneo in quanto non c'era più il soggetto che garantiva sia il trasporto sia il destino finale, cioè la discarica di Sovreco. A questo punto, l'unica attività possibile è quella del trasferimento dei rifiuti all'estero. Vi aggiorno rispetto a ieri. Ieri abbiamo fatto un tavolo tecnico permanente. Da quando mi sono insediato, anche sulla base di alcuni indirizzi sollecitati – io non ne ero a conoscenza –, analizzando le criticità dei SIN, ho pensato che il modello di governance più attento fosse quello di istituire presso le prefetture territorialmente competenti per i siti SIN dei tavoli tecnici permanenti, ovvero tavoli tecnici in cui mettiamo insieme tutti gli enti in maniera tale da avere un coordinamento sul territorio, informare la popolazione, dare concretezza, oltre che consapevolezza, di una vera assistenza da parte del Ministero agli enti locali.Pag. 6
Il primo è stato a Trento. Poi abbiamo istituito il tavolo tecnico a Crotone e due settimane fa a Potenza. Adesso cercheremo, perché è un modello che sta dando dei risultati...
PRESIDENTE. Non ho capito una cosa. Lei dice che per Crotone, che è una delle ultime visite che abbiamo fatto, dopo tutto quello che abbiamo visto, sono usciti altri articoli di stampa fra il Ministero, la regione, la provincia e il comune. L'unica soluzione per bonificare il SIN è portare i rifiuti all'estero? Noi abbiamo una discarica a pochi chilometri, a tre o quattro chilometri, se non sbaglio, che ritira, guarda caso, i rifiuti che sono...
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. In giro per l'Italia.
PRESIDENTE. No, aspetti. Sono in quel SIN, quindi sono rifiuti che potrebbero andare all'interno di quella discarica. Quindi, non facciamo andare quei rifiuti lì, ma possiamo prendere i rifiuti da tutta Italia analoghi e dobbiamo portare quelli all'estero, facendogli fare migliaia di chilometri.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Questo è il paradosso.
PRESIDENTE. In maniera tecnica, chi lo ha deciso? Vorrei il nome e il cognome di chi ha detto questo. Si può avere? È una curiosità mia.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Il PAUR ribadisce che prima di iniziare le attività di bonifica l'azienda deve individuare le modalità di trasporto e di destino finale. Nel PAUR ci sono tutti i verbali. Il PAUR è il procedimento di autorizzazione unica Pag. 7regionale. Al suo interno questo procedimento amministrativo comprende la valutazione...
PRESIDENTE. Chi ha fatto questo PAUR esattamente?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. L'ha fatto la regione.
PRESIDENTE. Chi? Quale presidente?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. La regione Calabria.
PRESIDENTE. Questo lo avevo capito.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. La Direzione ambiente.
PRESIDENTE. L'ultimo presidente o quello precedente?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Nel 2019.
PRESIDENTE. Quindi chi era?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Il 2 agosto 2019. Francamente non so chi fosse.
PRESIDENTE. Chi c'era in Calabria il 2 agosto 2019?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Hanno fatto un PAUR con la valutazione di impatto ambientale, che ovviamente è un parere di compatibilità. In questa prima parte del documento istruttorio c'è questo vincolo: i rifiuti non devono andare in regione Calabria.
Pag. 8PRESIDENTE. Lei è più esperto di me. Tecnicamente, la valutazione di impatto ambientale perché l'hanno fatta? Se comunque quella discarica ritira un rifiuto analogo...
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Francamente non so.
PRESIDENTE. Se lei mi dice che quella discarica non può più ricevere rifiuti perché c'è una valutazione di impatto ambientale che porta rischi per la salute dei cittadini, allora posso comprendere e la si chiude. Ma se quella discarica ritira lo stesso analogo rifiuto, vorrei saper il nome di chi ha fatto il PAUR. Non glielo chiedo adesso.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Il Presidente Mario Oliverio.
PRESIDENTE. Regione Calabria. I tecnici avranno firmato.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Chiedo a Giuseppe Le Pera: chi espresse verbalmente la condizione, poi recepita tecnicamente dal funzionario? L'assessore all'ambiente, se non ricordo male.
GIUSEPPE LE PERA, tecnico competente per materia. Il direttore generale della regione Calabria all'epoca era l'architetto Reillo. Alla conferenza mi ricordo che partecipò anche l'assessore all'ambiente.
PRESIDENTE. Però, la valutazione di impatto ambientale la fanno i tecnici. Dico bene?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Sì.
Pag. 9PRESIDENTE. Non adesso, ma si può avere per cortesia il nome e il cognome di chi ha fatto questa valutazione di impatto ambientale?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Certamente.
PRESIDENTE. Non adesso.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Tecnicamente, se quella discarica è autorizzata, è in funzione, è in esercizio, non ci sono rilievi di qualsiasi tipo, di qualsiasi carattere che ne ostacolano l'esercizio, è non voglio dire incomprensibile, ma tecnicamente e ambientalmente sbagliato mandare i rifiuti in Svezia, come accade in questo momento. Questa è la situazione. L'intermediario che Eni Rewind ha preso, ha prodotto alla regione Calabria, che è l'autorità competente, tutta la documentazione, che è andata a finire in un dossier. Il dossier è completo, è stato inviato a tutti i Paesi di transito, perché poi va via nave, e sono tanti, e arriverà in Svezia per un quantitativo di 40.000 tonnellate. Questa è la situazione attuale. Il dossier è già partito da qualche giorno.
PRESIDENTE. 40.000 tonnellate non vanno via camion, ma via nave.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Via nave.
PRESIDENTE. Tramite container?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Sì. Non so su che porto perché francamente non mi è stato ancora comunicato.
Pag. 10PRESIDENTE. Si è comparata la spesa e il danno in termini di CO2?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. È ovvio che in termini di CO2...
PRESIDENTE. Chi può fare una valutazione di questo tipo?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. La valutazione si può fare. Si considera il numero di viaggi, il mezzo utilizzato, il consumo del mezzo e si fa il calcolo. È abbastanza lapalissiano il fatto che in termini di CO2 siamo completamente fuori scala. Invece, dal punto di vista economico, e questo dà da pensare anche sotto il profilo della ripartizione dei costi, sembra – non ho i contratti in mano, non li ho visti – che i costi siano paragonabili. È chiaro che in questo caso il costo del trasporto immagino che possa essere notevolmente superiore rispetto a fare quattro chilometri. Questa è la situazione attuale. Abbiamo una situazione che poteva far partire limitatamente, perché l'istituto del deposito temporaneo, come sapete, ha il termine temporale e, in questo caso, dato che sono rifiuti pericolosi aveva il termine di tre mesi. Abbiamo pensato che era un modo per partire. Purtroppo ci hanno diffidato indirizzando la diffida anche alla procura. Qualora avessero iniziato i lavori, hanno diffidato noi e tutti i soggetti, compresa l'Eni.
PRESIDENTE. Ho informazioni diverse, per questo rimango un po' basito. Avevo capito che c'era comunque un'interlocuzione, che non ci fosse la scelta decisa di prendere questa strada.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. In questo momento è così. I Pag. 11tavoli tecnici permanenti, in questo caso quello di Crotone, sono stati creati proprio per cercare di vagliare altre situazioni, perché da questo punto di vista capiamo che tecnicamente e ambientalmente è una decisione di carattere politico. Se non è stato un atto politico, è stato tramutato in un atto autorizzativo che è espressione del vincolo del PAUR.
In questo caso, essendo un tema complesso, a mio avviso, dobbiamo percorrere più strade, compresa quella della discarica. Però, la regione deve rimuovere il PAUR. Pensiamo a slot in regione, pensiamo a slot fuori regione, pensiamo a discariche anche all'estero in maniera tale da consentire, in tempi ragionevoli, la realizzazione dello smaltimento.
Possiamo anche pensare di fare – bisogna vagliare anche altre posizioni dal punto di vista tecnico – una valorizzazione di quello che c'è, come stiamo ragionando in altre sedi. Essendo inerti possiamo vedere di fare, con le nuove tecnologie o con quelle che si paventeranno, impianti di trattamento e poi di utilizzo. La situazione attuale, aggiornata a ieri, è questa.
PRESIDENTE. Il PAUR è scritto nella pietra o è revocabile, se fosse una scelta sbagliata ad oggi?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Sono in atto dei procedimenti amministrativi. Riguardo al nostro decreto, c'è l'espressione del giudizio rispetto ai ricorsi che ci hanno fatto a giugno, il 18 giugno.
Rispetto al PAUR, mi farei aiutare da Giuseppe Le Pera.
GIUSEPPE LE PERA, tecnico competente per materia. Il ragionamento che è stato fatto è che il PAUR è di competenza della regione, perché il PAUR ha per oggetto gli impianti necessari allo stoccaggio e al trattamento dei rifiuti, che è una Pag. 12competenza specifica regionale. Nell'ambito del procedimento di bonifica il PAUR viene ricompreso, quindi ha una sua autonomia. Quella prescrizione dovrebbe essere modificata dalla regione. Ecco perché nell'ambito del progetto di approvazione dell'agosto 2024 si era chiesto alla regione di avviare il procedimento per rimuovere la prescrizione.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Eni Rewind ha fatto ricorso al TAR rispetto a questo PAUR.
GIUSEPPE LE PERA, tecnico competente per materia. Eni Rewind fece un ricorso straordinario al Capo dello Stato. Quel ricorso fu dichiarato improcedibile perché, nel frattempo, Eni Rewind aveva avviato altre iniziative: la discarica di scopo oppure la messa in sicurezza permanente. Erano in fase di Conferenza di servizi preliminare.
Il Consiglio di Stato prese atto di un nuovo segmento procedimentale e dichiarò improcedibile il ricorso straordinario proposto dalla società.
PRESIDENTE. Non c'è un organo sovraordinato che può, in autotutela, intervenire?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Forse il commissario.
PRESIDENTE. Se nel PAUR è scritto di buttare i rifiuti a mare, visto che lo ha deciso la regione, nessuno può intervenire.
GIUSEPPE LE PERA, tecnico competente per materia. Il ministero, da quanto mi risulta, non ha un potere d'ufficio di rimozione su un provvedimento regionale, che autorizza un impianto di trattamento rifiuti.
Pag. 13PRESIDENTE. Voi avete dato un parere su questa scelta?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Certo.
PRESIDENTE. Negativo?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Siamo contrari. Ci sono i verbali delle conferenze di servizi.
PRESIDENTE. Non avete strumenti per poter intervenire, quindi il PAUR è scritto nella pietra.
Do la parola ai colleghi che intendono intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.
DARIO IAIA. Ho bisogno di qualche chiarimento. Ha parlato di questo trasporto dei rifiuti in Svezia. Questa è una decisione già assunta? Parliamo di un atto definitivo oppure è ancora un'ipotesi?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Nel decreto era stata prescritta una valutazione di scouting in giro per il mondo. L'azienda ha presentato quello che ha trovato sul mercato. Ha contrattualizzato tre intermediari, mi sembra, ma ancora non è nulla di definitivo. Ha solo avviato, tramite l'intermediario, le procedure. Siamo alla fase iniziale di costituzione e invio del fascicolo agli Stati di transito, perché in materia transfrontaliera l'autorità competente in questo caso è la regione, magari in altre parti sono le province, ma poi ci sono i pareri degli Stati di transito e quelli del destino finale.
DARIO IAIA. In Svezia, in questa ipotesi, questi rifiuti andrebbero a finire in una discarica o in un impianto di termovalorizzazione?
Pag. 14LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. In una discarica. Sono rifiuti inerti, quindi non hanno potere calorifico, per cui vanno a finire in discarica.
DARIO IAIA. Va bene. Un'altra cosa, poi ho finito. Lei ha parlato di una denuncia o di un esposto alla procura.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Il decreto di agosto venne fatto proprio per avviare la bonifica. Dopodiché, a seguito di una interlocuzione con l'azienda, ci hanno chiesto se il deposito temporaneo era fattibile. Il deposito temporaneo è un istituto previsto dal testo unico in materia ambientale e, quindi, non ha vincoli. In questa maniera a nostro avviso il vincolo del provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) era non applicabile. Pertanto, la regione, a doppia firma, presidente della regione e direttore generale ingegner Siviglia, ha mandato una diffida, per competenza, alla procura e, per conoscenza, a tutti gli altri, scrivendo che, se Eni Rewind avesse utilizzato l'istituto del deposito temporaneo, questa fattispecie a loro avviso avrebbe rappresentato un'ipotesi di reato di traffico illecito di rifiuti. Quindi, a quel punto l'azienda Sovreco, che aveva precontrattualizzato con Eni Rewind, ha mandato una missiva scrivendo: a questo punto noi non diamo più la disponibilità. Pertanto, il deposito temporaneo che serviva per andare a quattro chilometri è decaduto.
DARIO IAIA. È un'ipotesi un po' fantasiosa, considerato che vi erano degli atti amministrativi alla base e che serve anche il dolo nel momento in cui si compie un reato di questo tipo. È chiaro che gli esposti servono anche a intralciare i procedimenti amministrativi. Peraltro, noi abbiamo anche ascoltato il procuratore di Crotone.Pag. 15
Un'ultima domanda. Il commissario straordinario, che abbiamo audito sia qui che a Crotone, è stato nominato per superare determinate difficoltà amministrative. Questa è la sua funzione, altrimenti i commissari straordinari non verrebbero nominati e non avrebbero i poteri che hanno per poter fare determinate cose. Intanto mi colpisce il fatto che Eni Rewind abbia fatto ricorso al Capo dello Stato e non al TAR e che, quindi, abbia fatto scadere i termini per il ricorso al TAR e sia andata al Capo dello Stato. Chi fa la professione che faccio io capisce bene il significato di questa scelta. Mi sembra una chiara volontà di rimpallare le responsabilità e giocare su tutta questa situazione, anche da parte del privato. Lo dico in maniera molto chiara. Diversamente, fai ricorso al TAR e non al Capo dello Stato, considerate anche tutte le difficoltà giuridiche ad esso connesse. Ma mi chiedo: il commissario straordinario – voi avrete fatto una verifica, ovviamente, anche dal punto di vista giuridico – ha i poteri ordinatori per poter procedere in questo senso? Chiaramente in questo caso il commissario si deve assumere delle responsabilità, ma sta lì per fare il commissario, dunque è nell'ordine delle cose. Peraltro, non esiste più neanche il reato d'abuso d'ufficio. Quindi, potrebbe emettere dei provvedimenti per ordinare l'esecuzione di queste bonifiche. Diversamente, non capiamo cosa faccia o quali siano le competenze del commissario straordinario. Se sta lì ma è come se non ci fosse, e comunque l'iter autorizzatorio è il medesimo, quella figura perde di significato. Mi sembra che non possano andare così le cose. Poi si creano queste situazioni paradossali.
Le chiedo, quindi, visto che avete fatto le verifiche e avete approfondito molto più di noi la questione, se il commissario straordinario ha i poteri ordinatori per poter procedere su questo tema.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Il commissario straordinario, generale Errigo, che è stato nominato il 14 settembre 2023, ha nella nomina l'ambito di attività. Dalle interlocuzioni, dagli approfondimenti e dai vari pareri che ci sono stati forniti – perché noi lavoriamo a stretto contatto, come voi immaginate, anche se è commissario della parte pubblica, con l'assegnazione del budget, di una struttura, di un piano d'azione, tant'è che il commissario ha fatto una ricognizione, a cui è seguita l'elaborazione di un piano ad agosto, e adesso sta mettendo in campo le prime azioni – è emerso che il commissario ha la possibilità, da quello che abbiamo potuto verificare, di fare un'ordinanza.
PRESIDENTE. Prego, onorevole Simiani.
MARCO SIMIANI. Ha difficoltà?
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. È un'assunzione di responsabilità.
MARCO SIMIANI. Però, lo potrebbe fare.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Sì, lo potrebbe fare.
MARCO SIMIANI. Lo potrebbe fare.
Intanto ringrazio l'ingegnere per essere stato, come sempre, molto puntuale e preciso nella sua elaborazione.
Le mie domande sono due, una più specifica sulla discarica e una più generale sul lavoro che si sta facendo rispetto ai siti di interesse nazionale (SIN). Parto dalla seconda, per poi arrivare alla prima. Noi oggi vediamo una difficoltà oggettiva dei quarantadue SIN italiani da una parte per quanto riguarda Pag. 17la programmazione legata alle risorse, e dall'altra una difficoltà per quanto riguarda la gestione ordinaria dei procedimenti e soprattutto della gestione complessiva dei vari SIN. Io ho cercato di metterci la testa, in quanto generalmente tendo a impegnarmi personalmente a verificare, e le confesso che a un certo punto mi sono perso, e quando mi perdo significa che c'è qualcosa che non riesco a comprendere, per cui le chiedo di darmi una mano a capire meglio. Noi vediamo fondi che vengono utilizzati dalle varie regioni in maniera diversa, a partire dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, vediamo che ci sono interventi anche diretti da parte dei vari Governi che si sono succeduti e, poi, vediamo alcuni commissari che svolgono in maniera anche puntuale il loro lavoro e altri che invece che non fanno, per motivi diversi, il loro ruolo fino in fondo. Si dovrebbe cercare di portare tutto a una quotidianità e a una ordinarietà che oggi, secondo noi, dovrebbe diventare un fatto essenziale, perché ritengo che sia complesso gestire una situazione a macchia di leopardo senza avere, da parte anche del ministero stesso, una chiara gestione dei vari processi. Sicuramente il PNRR è un grande appuntamento, ma la programmazione e tutte le risorse ad essa collegate sono ancora ferme al palo. Difatti, se guardo i SIN e le varie progettazioni, noto, per esempio, che alcuni SIN sono stati riperimetrati perché erano troppo larghi, dunque sono stati ristretti, e credo che questo sia un errore.
Dunque, vorrei capire da lei cosa ne pensa e se non ritiene opportuno ripensare tutta la struttura e capire magari quale organismo mettere in campo per poter organizzare una cosa che sia coordinata e che possa gestire non solo i siti di bonifica di oggi ma anche quelli di domani. Altrimenti ci troveremo in una situazione in cui la programmazione esiste fino a un certo punto, anzi forse non esiste, e si vengono a determinare Pag. 18difficoltà in varie aree. Penso, ad esempio, alla Terra dei fuochi: ci sono tanti finanziamenti, tante risorse non spese, e non sappiamo neanche quali sono gli step dei lavori che in questo caso possono essere messi a terra.
Dico questo perché spesse volte in vari siti accade quello che succede a Crotone, e qui arrivo alla seconda domanda. Come dicevano poc'anzi il presidente e l'onorevole Iaia, al di là di chi l'ha fatto, spostare rifiuti inerti – non si parla di plutonio – in una parte dell'Europa, quando potrebbero tranquillamente andare in quella discarica, dato che riceve, come ha detto lei, materiale da tutta Italia, ci sembra veramente una cosa assurda. Dal 2019 ad oggi si sono succeduti tre presidenti della regione – se consideriamo che, poi, purtroppo la presidente Jole Santelli è deceduta –: prima Mario Oliverio, poi Jole Santelli, alla quale è subentrato Antonino Spirlì in qualità di vicepresidente, e infine Roberto Occhiuto. Ebbene, in questi anni, Covid permettendo, quali sono stati i procedimenti che si sono attivati rispetto a quella discarica? C'è una mappatura delle varie azioni che si sono portate avanti? Per noi sarebbe importante capirlo, perché in quel caso avremmo un'idea anche di quali sono state le varie azioni e funzioni portate avanti dalle varie amministrazioni e soprattutto da chi gestisce la discarica. Se non capiamo questo aspetto, noi partiamo dal 2019, che è un punto importante di snodo, però poi ci perdiamo con quello che è successo da quella data in poi, considerato anche che lei fa riferimento ad alcune procedure che si sono sviluppate in tempi successivi. Ad esempio, se si concede un'autorizzazione a portare i rifiuti in altre parti d'Italia nel 2022 e nel 2023, questo atto rientra in una serie di procedimenti che fanno parte di un percorso e che alimentano risorse per la discarica che, invece, potrebbero essere utilizzate diversamente, visto che ci si potrebbe avvalere di strutture già presenti in quell'area. Quindi, Pag. 19vorrei capire da voi se sono state concesse altre autorizzazioni e quali sono stati i movimenti che ha fatto in questi anni chi gestisce la discarica.
PRESIDENTE. Prego, onorevole Giuliano.
CARLA GIULIANO (intervento in videoconferenza). Grazie, presidente. Saluto e ringrazio l'ingegner Proietti, a cui vorrei porre alcune domande. Questa vicenda l'abbiamo approfondita meglio con una missione in loco, però restano alcuni punti poco chiari. Innanzitutto è una vicenda che parte dal 2019 e che, subito dopo aver avuto il piano di attuazione della bonifica da parte di Eni Rewind, sembra adire diverse autorità. Tra l'altro, come sottolineava il collega Iaia, è piuttosto anomalo che si porti avanti un ricorso straordinario al Capo dello Stato anziché un ricorso al TAR. Ma sono diverse le anomalie. Innanzitutto abbiamo avuto notizia che portare i rifiuti all'estero potrebbe essere economicamente più vantaggioso che lasciarli in loco.
Detto questo, passo a due domande specifiche. Dal verbale della conferenza di servizi del 3 maggio 2024 emerge che ARPA aveva espressamente chiesto a Eni Rewind se l'ingegner Chiarello, legale rappresentante di Envì Group, che è quella società che si è occupata dello scouting relativo agli impianti di destinazione finale dei rifiuti, fosse la stessa persona che risulta come appaltatore della ditta per il deposito temporaneo di TENORM e per l'impianto di trattamento D9. Le dico questo perché evidentemente vi è una serie di passaggi poco chiari in questa vicenda e credo sia nostro interesse capire il motivo.
Lei, peraltro, parlava di un altro aspetto, che in sede di missione ritengo non sia stato adeguatamente valorizzato, nonostante io stessa feci una domanda in tal senso. Ci sono meccanismi che possono portare, anziché alla destinazione in Pag. 20discarica di questi rifiuti, a una valorizzazione degli stessi, anche mediante particolari procedimenti di trattamento, considerate le nuove tecnologie, che possano portare a valorizzare questi rifiuti e anche magari, qualora ci sia un mercato, a valorizzare i metalli presenti in questi rifiuti, con un vantaggio anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale?
Passo all'ultima domanda. Nel periodo precedente al 1° agosto 2024, visto che comunque dal 2019 al 2024 sono trascorsi già cinque anni, avete mai sollecitato Eni Rewind al rispetto della prima previsione, quindi del PAUR, visto che lo scouting era stato effettuato ed erano state potenzialmente individuate alcune discariche all'estero?
Grazie.
PRESIDENTE. Do la parola all'ingegner Proietti per la replica. Le chiederei di rispondere in maniera sintetica, dopodiché magari approfondiamo, anche perché poi abbiamo gli altri due SIN, se non sbaglio, Taranto e Cagliari. Vediamo dove arriviamo con i tempi. Prego.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Sinteticamente, rispetto all'ultima domanda, quella formulata dall'onorevole Giuliano, mi preme rilevare che dal 2019 in poi si è susseguita tutta una serie di interlocuzioni, di atti e di valutazioni di progetti alternativi, che tra le altre cose prevedevano anche la realizzazione di una discarica in sito. Peraltro, in questo procedimento si è innestata una procedura esterna per la realizzazione di una discarica in Calabria da parte di un altro committente, che avrebbe potuto essere il destinatario dei rifiuti. Quindi, sono state fatte tantissime cose. A tal riguardo non posso essere preciso anche per questioni di tempo, comunque nella relazione che vi è stata fornita troverete tutti gli atti dal 2019 in poi, anno in cui è stato Pag. 21istituito il PAUR, e potrete verificare che il ministero è stato molto attivo e che emerge con chiarezza l'impedimento rispetto all'esecuzione della bonifica, che solo in questi ultimi anni sta iniziando, anche se con quelle criticità.
Venendo all'altra domanda, quella più tecnica, è chiaro che oggi la tecnologia...
MARCO SIMIANI. Vuol dire che sono cambiate le amministrazioni ma la posizione è sempre stata quella.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Rispetto alle istanze dell'azienda vi è stato sempre un diniego: la discarica in sito no, la discarica fuori sito no, la discarica Sovreco no. Rispetto a ciò che ho letto negli ultimi sei mesi, l'unica posizione percorribile è quella di portare i rifiuti all'estero. Questa è un'evidenza oggettiva.
Dicevo, rispetto alla domanda tecnica posta dall'onorevole Giuliano, posso confermare che oggi è possibile percorrere altre vie. Del resto, la tecnologia fa passi da gigante. Stiamo cambiando, basti pensare al concetto di economia circolare. Anche dal punto di vista dei rifiuti pericolosi, sapete che il decreto ministeriale n. 161 del 2002 prevede per alcuni rifiuti anche il recupero. È una via. Capite benissimo che, dal punto di vista del rischio di impresa, del rischio ambientale e, quindi, della realizzazione della bonifica, l'unica via non può essere il trasporto transfrontaliero. Penso che anche questo sia evidente.
Relativamente alla domanda sull'ingegnere e sulla richiesta formulata dall'ARPA a tal riguardo, francamente vi dico che non lo so. Comunque, se ci fate una richiesta scritta, vi rispondiamo. Dal punto di vista investigativo abbiamo dato mandato al commissario straordinario, che ha utilizzato le strutture, quindi ha autorizzato il corpo dei carabinieri forestali a fare tutte le attività sia di scouting italiano sia di carattere Pag. 22investigativo. Tuttavia, ripeto, a questa domanda non so rispondere, perché non ne sono a conoscenza.
Venendo alla domanda relativa al modello di governance dei SIN e alle difficoltà riscontrate, nonché alla domanda riguardante il procedimento, che poi è la stessa domanda posta dall'onorevole Simiani.
Come avete potuto vedere, i SIN sono nati alla fine degli anni Novanta, inizi Duemila. Ci fu una perimetrazione non precisissima, tant'è vero che poi è nata l'esigenza di riperimetrare. Le norme negli ultimi venticinque anni sono cambiate. Per fortuna, negli ultimi due-tre anni, attraverso i decreti-legge del 2020 e del 2021, ci sono state delle modifiche per cercare di far partire le attività all'interno tramite finanziamenti PNRR oppure per fare delle infrastrutture, per fare degli impianti di energia rinnovabile. Certamente i SIN rappresentano tematiche complesse, che sono parte pubblica e parte privata. I privati normalmente – questa è la storia – falliscono: vanno in amministrazione straordinaria, poi in liquidazione, dopodiché falliscono e subentrano altri soggetti, nel migliore dei casi. In altri casi, cioè quelli non responsabili, oggi c'è l'articolo 252 che permette gli accordi di programma su iniziativa del non responsabile. In questa situazione ci sono contenzioni amministrativi e penali.
Per quanto riguarda il modello di governance, i tavoli tecnici permanenti che abbiamo istituito e che stiamo realizzando in giro per l'Italia sono uno strumento, sicuramente. Servono comunque risorse, e parlo di risorse di personale. In presenza di una struttura organizzativa, una struttura ben definita, delle procedure e una governance chiara con risorse, noi potremmo attivare e stimolare in maniera più efficace. Questi tavoli rappresentano uno strumento di coordinamento, di coesione. Nel caso di Crotone è evidente che c'è una situazione conflittuale.Pag. 23 In altri casi li abbiamo risolti, come a Trento e a Potenza, lo stiamo facendo nel Sulcis e poi lo faremo in Sicilia.
Quindi, prima cosa, un modello di governance diverso. Risorse di personale competente: in questo caso le strutture commissariali ci danno una grossa mano, ma anche lì ci sono gli stati di avanzamento dei vari commissariati – datemi la licenza di chiamarli così – che hanno, per vari motivi, diversi stati d'avanzamento. Un ragionamento sul modello, ce l'ha detto anche la Corte dei conti nelle relazioni di fine anno, sicuramente deve essere fatto.
PRESIDENTE. Andiamo avanti con il resto, almeno per fare un accenno. Tra poco dobbiamo terminare, perché dobbiamo andare in l'aula.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Come premessa potete leggere la relazione completa. Iniziamo dal Sulcis. Il Sulcis Iglesiente Guspinese racchiude aree a mare, aree minerarie e agglomerati industriali. Dal punto di vista degli inquinanti, sono quelli causati da attività estrattive e lavorazione. Stiamo parlando di tutto lo spettro degli inquinanti, quindi metalli pesanti, IPA, idrocarburi, oli minerali e via dicendo.
Le aree minerarie del Sulcis sono state divise in macroaree. La prima si chiama Barraxiutta. Ogni area ha un procedimento ben preciso, quindi se dovete approfondire quell'area andate lì e avrete tutti i riferimenti dei procedimenti amministrativi. Ci sono, poi, Montevecchio Ponente, Masua e Valle del Rio San Giorgio. Poi c'è il Polo industriale di Portovesme, nel comune di Portoscuso, dove insistono la Portovesme Srl, le due centrali termoelettriche dell'Enel, l'Eurallumina, la SiderAlloys e la Fintecna. Abbiamo, inoltre, lo stabilimento di San Rocco, la raffineria, sicuramente conosciuta – la Saras – e all'interno ci Pag. 24sono Versalis, Sasol e l'ex Saras, che oggi si chiama Sarlux. Infine c'è il Polo industriale di Macchiareddu, Assemini, dove ci sono Eni Rewind, Ecotec, Bridgestone, tutta una serie di attività, dalla fabbricazione dei mattoni agli impianti chimici, alla centrale termoelettrica.
Questo è quello che andrete a verificare.
PRESIDENTE. Prego, onorevole Lampis.
GIANNI LAMPIS. Innanzitutto segnalo l'assenza di appunti sulla macroarea di Montevecchio Levante.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Su questa relazione oppure...
GIANNI LAMPIS. Su questa relazione, su cui insiste un progetto di bonifica il cui soggetto attuatore risulta essere il comune di Guspini.
Ne approfitto anche per chiedere se nel successivo punto, può essere data anche una menzione delle attività che riguardano gli agglomerati industriali dei comuni di San Gavino Monreale e Villacidro. Nello specifico, so per certo che su San Gavino Monreale c'è un progetto di bonifica (o c'era, almeno ai tempi in cui ero io assessore regionale all'ambiente) in capo a Eni, Snam, coloro i quali hanno ceduto a Glencore anche linee produttive del Polo industriale di Portoscuso. Su San Gavino Monreale insiste una fonderia dove c'è ancora una linea produttiva che contraddistingue quel piccolo polo industriale, mentre sull'area industriale del comune di Villacidro, dove risultano esserci attività totalmente dismesse, in particolar modo quelle della Keller e della Snia, sappiamo per certo che esistono esigenze di bonifica. Sarebbe il caso di capire se il consorzio industriale o la regione Sardegna hanno coinvolto il ministero con iniziative in questo senso oppure no, anche perché questo Pag. 25può essere oggetto di valutazione da parte di questa Commissione.
È chiaro che i tempi non consentono un approfondimento singolo sulle varie attività che, purtroppo, sono in essere e che da anni rappresentano un handicap allo sviluppo di questo territorio, perché le mancate bonifiche ambientali hanno anche comportato problemi di tipo sociale ed economico. Tuttavia, se ci fosse la disponibilità, presidente, chiedo in successive occasioni e audizioni di poter riprendere i singoli provvedimenti, anche chiamando i protagonisti – in negativo, purtroppo – di queste mancate bonifiche. Parlo, per esempio, di Enel. Enel ha un'area nel Polo industriale di Portoscuso che deve essere bonificata, qualche anno fa non ha accettato l'assoggettabilità della sua proposta progettuale a valutazione di impatto ambientale, ha voluto colpevolmente perdere tempo facendo ricorsi presso la giustizia amministrativa, che in tutti i gradi di giudizio ha ritenuto che, invece, l'operato delle istituzioni – ministero e regione in questo caso – fosse giusto. Non sappiamo, a questo punto, quali siano i tempi per la presentazione di questo progetto, che deve essere assoggettato a VIA.
Ci sono diverse esigenze che in maniera puntuale devono essere approfondite. Mi riservo di farlo, a questo punto, in altre occasioni.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Se lei ci fa pervenire le sue richieste, onorevole, risponderemo puntualmente a tutte, sicuramente.
Passo a Taranto?
PRESIDENTE. Sì, se non c'è altro su questo, passiamo a Taranto.
Pag. 26LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Taranto in cinque minuti è difficile.
MARCO SIMIANI. Si può aggiornare.
PRESIDENTE. Possiamo anche tornare in un'altra audizione, perché penso sia di interesse di tanti commissari. Magari adesso ci può dire qualcosa. Abbiamo dieci minuti, non più venti.
LUCA PROIETTI, direttore generale della direzione economia circolare e bonifiche del MASE. Per quanto riguarda Taranto, c'è una parte di area a terra di circa 7 mila ettari, e un'area a mare, aree private e aree di carattere pubblico. All'interno, come sapete, c'è l'Ilva in procedura di subentro di gara internazionale, e poi ci sono le aree esterne all'Ilva in vendita, aree dove insiste il commissario straordinario per fare delle attività. Stiamo parlando, quindi, di aree enormi. Vi è, ovviamente, il porto di Taranto, con l'Autorità portuale, che ha in mano le sorti dei cosiddetti Mar Grande e Mar Piccolo.
Nelle ultime settimane abbiamo istituito un tavolo, non formalizzato, tecnico-operativo per fare tutta una serie di attività. Abbiamo deciso di reperire tutte le analisi che ci sono rispetto agli ultimi 10-15 anni e di metterle a sistema. Purtroppo, una delle criticità è che in questi SIN si sono succeduti commissari, soggetti pubblici e privati e che manca una regia unica che permetta di fare una sintesi appropriata. Abbiamo deciso di fare una piattaforma su Mar Piccolo e Mar Grande, con tutte le analisi di soggetti pubblici, soggetti privati e Autorità portuale. A quel punto, decideremo le attività.
È un'area complessa. L'area soggetta a commissari straordinari prevede l'area Ilva in amministrazione straordinaria, con Pag. 27varie denominazioni in base all'area. C'è, poi, la raffineria Eni, c'è Italcave Spa, c'è la società Cementir. Insomma, è uno dei SIN più complessi, oggettivamente, anche per le note vicende Ilva. Su questo, se dovete fare una missione e dovete focalizzare alcuni aspetti, vi invito a farci richieste specifiche, in maniera tale da potervi dare un riscontro oggettivo e puntuale rispetto a questa situazione.
Dal punto di vista delle risorse e dei contenziosi, c'è ovviamente il danno ambientale, in sede penale ci sono i vari giudizi penali, c'è una causa civile fallimentare dove il ministero ha fatto proposta di domanda di ammissione al passivo dell'Ilva in amministrazione straordinaria, per circa 1 miliardo 360 milioni. 1,2 miliardi sono quelli stimati come danno e le altre sono cifre che già il ministero, la parte pubblica ha sostenuto. Questo in estrema sintesi. Penso, però, si debba fare un focus sulle altre situazioni, presidente.
PRESIDENTE. Ringrazio i nostri ospiti e dichiaro chiusa questa audizione, però con l'impegno di rivederci con più calma e più tempo. Magari se abbiamo qualche perplessità, domanda, interrogativo, li mandiamo prima così possiamo avere risposte.
Grazie a tutti.
La seduta termina alle 9.30.