XIX Legislatura

Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza

Resoconto stenografico



Seduta n. 39 di Martedì 8 luglio 2025

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Saccani Jotti Gloria , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA FRAGILITÀ EMOTIVA E PSICOLOGICA DEI PIÙ GIOVANI ANCHE DA UN PUNTO DI VISTA NEUROPSICHIATRICO, CON FOCUS SU DEPRESSIONE, AUTOLESIONISMO, DISORDINE ALIMENTARE FINO ANCHE ALLA FORMA PIÙ GRAVE, IL SUICIDIO

Audizione, in videoconferenza, di Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta, direttore della Rete Disturbi Comportamento Alimentare della Usl 1 dell'Umbria e docente dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, e di Alessandro Albizzati, direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria infantile ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla fragilità emotiva e psicologica dei più giovani anche da un punto di vista neuropsichiatrico, con focus su depressione, autolesionismo, disordine alimentare fino anche alla forma più grave, il suicidio.
Saccani Jotti Gloria , Presidente ... 3 
Dalla Ragione Laura , psichiatra e psicoterapeuta, direttore della Rete Disturbi Comportamento Alimentare della Usl 1 dell'Umbria (intervento in videoconferenza) ... 3 
Saccani Jotti Gloria , Presidente ... 5 
Albizzati Alessandro , direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria infantile ASST Santi Paolo e Carlo di Milano (intervento in videoconferenza) ... 5 
Saccani Jotti Gloria , Presidente ... 5 
Albizzati Alessandro , direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria infantile ASST Santi Paolo e Carlo di Milano (intervento in videoconferenza) ... 5 
Saccani Jotti Gloria , Presidente ... 5 
Albizzati Alessandro , direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria infantile ASST Santi Paolo e Carlo di Milano (intervento in videoconferenza) ... 5 
Saccani Jotti Gloria , Presidente ... 6 
Albizzati Alessandro , direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria infantile ASST Santi Paolo e Carlo di Milano (intervento in videoconferenza) ... 6 
Saccani Jotti Gloria , Presidente ... 7

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE
GLORIA SACCANI JOTTI

  La seduta comincia alle 13.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

  (Così rimane stabilito).

Audizione, in videoconferenza, di Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta, direttore della Rete Disturbi Comportamento Alimentare della Usl 1 dell'Umbria e docente dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, e di Alessandro Albizzati, direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria infantile ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla fragilità emotiva e psicologica dei più giovani anche da un punto di vista neuropsichiatrico, con focus su depressione, autolesionismo, disordine alimentare fino anche alla forma più grave, il suicidio.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione, in videoconferenza, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla fragilità emotiva e psicologica dei più giovani anche da un punto di vista neuropsichiatrico, con focus su depressione, autolesionismo, disordine alimentare, fino anche alla forma più grave, il suicidio, della dottoressa Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta, direttore della Rete Disturbi Comportamento Alimentare della USL 1 dell'Umbria e docente dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, e del dottor Alessandro Albizzati, direttore della Struttura complessa di neuropsichiatria infantile ASST Santi Paolo e Carlo di Milano.
  A nome di tutti i commissari do il benvenuto ai nostri ospiti, che ringrazio per la disponibilità a intervenire all'odierna seduta.
  Avverto i presenti che la Commissione ha a disposizione circa trenta minuti. Pertanto, prego gli auditi di contenere rigorosamente il proprio intervento nel limite di dieci minuti, in modo da consentire ai commissari eventuali quesiti e osservazioni, ai quali gli auditi potranno replicare o eventualmente rispondere successivamente per iscritto.
  Do quindi la parola alla dottoressa Dalla Ragione, collegata in videoconferenza, che ha fatto pervenire una memoria che è in distribuzione. Grazie, dottoressa.

  LAURA DALLA RAGIONE, psichiatra e psicoterapeuta, direttore della Rete Disturbi Comportamento Alimentare della Usl 1 dell'Umbria (intervento in videoconferenza). Grazie a tutti per l'invito. Sono molto lieta di poter portare anche la mia esperienza rispetto ad un problema grandissimo che riguarda un po' tutti i nostri adolescenti in particolare e anche preadolescenti.
  Io mi occupo in particolare di disturbi del comportamento alimentare da molti anni, però sicuramente i disturbi alimentari ormai sono collegati a moltissime altre patologie e comportamenti a rischio.
  Intanto fornisco alcuni dati. L'ultimo rapporto Censis del 2024 fotografa una situazione dei nostri giovani adolescenti e giovani adulti molto sofferenti, con una difficoltà, per la maggior parte dei casi, a Pag. 4sentirsi sicuri, a sentirsi protetti, con un grande bisogno di essere rassicurati, di essere contenuti e protetti dagli adulti. Anche nella giovane età c'è questo problema.
  Il rapporto ISTISAN tra il 2023 e il 2025 dell'Istituto superiore di sanità ci fa vedere che c'è un grande aumento di dipendenze, di disturbi della nutrizione e alimentazione – questa è la nuova dizione dei disturbi del comportamento alimentare – e di tutte le sofferenze della salute mentale.
  Cito spesso una frase di Bernanos: «Quando i nostri giovani hanno freddo tutta l'umanità batte i denti». Effettivamente i nostri giovani in questo momento sono molto sofferenti. Dico anche spesso che noi abbiamo cercato di costruire la generazione più felice e invece abbiamo, obiettivamente, la generazione più infelice di sempre, perché, a partire dal periodo drammatico del Covid e delle misure restrittive che sicuramente hanno determinato un aumento di tutte le patologie di cui stiamo parlando, tutta la salute mentale è stata investita da quel periodo. Però è anche vero che, come comunità scientifica, oggi siamo più orientati a pensare che quello abbia slatentizzato una sofferenza che era già presente nella fascia giovanile e adolescenziale e quindi abbia determinato un aumento. Da allora, dal 2020, ad oggi, al 2025, quest'onda lunga di aumento di trend di crescita di tutta la sofferenza mentale è molto in alto, è molto in azione, è molto ancora in atto.
  Sui disturbi della nutrizione e alimentazione c'è stata una survey del Ministero della salute, che io ho diretto come regione Umbria, che, casualmente, dal 2019 al 2024 ha intercettato la pandemia. Questa survey nazionale ci dice che i disturbi alimentari sono in grande aumento; che c'è stato un abbassamento dell'età importante per cui noi abbiamo oggi bambine di otto, nove e dieci anni che si ammalano di disturbi alimentari; che si ammalano anche i maschi, perché il 20 per cento ormai sono maschi, e il numero di queste patologie, il numero di pazienti in Italia è molto alto.
  L'ultima rilevazione ci restituisce un numero che è superiore ai 3 milioni di persone ammalate di queste patologie. Purtroppo anche il dato di mortalità è alto, perché il ReNCaM, il registro regionale delle cause di morte, ci dice che nel 2024 sono decedute 3.700 persone con complicanze correlate a disturbi alimentari.
  Questi decessi sono legati in parte alle complicanze mediche, ma in parte anche al suicidio, perché nei disturbi del comportamento alimentare la percentuale di tentativi o di vero e proprio suicidio è molto elevata. Il rapporto è 1 a 6 con la popolazione normale. Chi ha un disturbo della nutrizione e alimentazione ha sei volte la probabilità di sviluppare un disturbo, un tentativo anti conservativo o un vero e proprio suicidio.
  Purtroppo, accanto a questo grande aumento di disturbi alimentari, abbiamo una scarsità di strutture, perché lo stesso Istituto superiore di sanità, che ha fatto e continua a fare work in progress un censimento delle strutture dedicate ai disturbi alimentari, ci dice che oggi sono circa 160 in Italia, ma distribuiti a macchia di leopardo. Questo determina una disparità nelle diverse regioni, con difficoltà ad intercettare precocemente queste patologie.
  I disturbi alimentari sono cambiati, come dicevo, perché ormai hanno una grossa intersecazione anche con altre patologie, soprattutto con un fenomeno che noi stiamo vedendo ormai in molte altre patologie che è l'autolesionismo.
  L'autolesionismo superficiale è molto diffuso tra le giovani generazioni, intendendo per autolesionismo superficiale tagliarsi, bruciarsi, provocarsi escoriazioni, che non ha esattamente una finalità suicidale, ma anzi ha una finalità di interrompere il dolore psicologico attraverso il dolore fisico.
  Questo meccanismo dell'autolesionismo è diffusissimo nei disturbi alimentari, ma è diffusissimo in realtà tra i giovani, tra i ragazzi, tra gli adolescenti e i preadolescenti.
  Questi fenomeni, i disturbi alimentari, l'autolesionismo e altre patologie, purtroppo, hanno in questo momento un altro canale di diffusione che sono le piattaforme social, sulle quali meriterebbe probabilmente fare una grossa riflessione, perché stanno diventando un vero e proprio Pag. 5problema e non solo perché determinano una dipendenza. Noi sappiamo oggi che, purtroppo, la dipendenza per i giovani da internet è molto elevata, con un aumento anche lì di disturbi correlati.
  Le società italiane di pediatria ci dicono che c'è un aumento di ADHD, deficit dell'attenzione, collegato all'uso e all'abuso continuo e reiterato da parte di giovanissimi delle piattaforme social. Le piattaforme social diffondono questi comportamenti a rischio, come, ad esempio, l'uso di sostanze, i disturbi alimentari, l'autolesionismo, il cyber-bullismo. Quindi, sicuramente, sulle piattaforme e sull'uso dei social è in atto, credo in tutte le comunità scientifiche, in tutte le nazioni europee e non solo, una riflessione importante, perché indubbiamente costituiscono un vero e proprio pericolo.
  Accanto ai disturbi della nutrizione e alimentazione vediamo un grande aumento anche di uso di sostanze e di alcol, anche qui in forme nuove, perché le sostanze intanto sono le nuove sostanze che sono prevalentemente sostanze chimiche. Abbiamo anche l'abuso dei farmaci per trovare una sorta di cosiddetto «sballo» nei giovani. Anche quello è un altro pericolo che stanno correndo. Poi, purtroppo, c'è anche l'uso dell'alcol, che è diventato anche quello molto diffuso, e si aggancia a un'altra patologia alimentare, che si chiama «drunkoressia», dove le ragazze e i ragazzi non mangiano per potersi permettere l'uso e l'abuso di alcol che, ovviamente, contiene calorie. Questo determina un aggravamento, perché abbiamo i danni di due comportamenti, la restrizione alimentare e l'abuso di alcol.
  In generale noi vediamo un aumento di malessere, di malessere diffuso, ripeto, anche tra le giovanissime generazioni, nelle fasce che prima erano abbastanza indenni. A 8, 9, 10 e 11 anni parlavamo ancora di infanzia, di bambini, mentre oggi abbiamo anche lì un grande aumento di depressione post traumatica, di comportamenti a rischio, quindi dovremo intervenire.
  I punti importanti che sottolineo, per concludere il mio intervento, sono due. Il primo è la diagnosi precoce: dobbiamo arrivare prima, perché stiamo arrivando ancora troppo tardi. Un grande lavoro di formazione, quindi, rivolto a chi può intercettare precocemente la domanda, cioè medici di base e pediatri di libera scelta, perché sono loro la prima frontiera, e un grande lavoro a scuola. Il ministero aveva già individuato le quattro aree su cui si poteva lavorare: la scuola, il mondo dello sport, la famiglia e i mass media, oggi social media, che diventano importanti.
  In questo momento, lavorare sulla prevenzione significa evitare danni importanti per i nostri ragazzi e per le generazioni successive, che sono il nostro futuro, in un'alleanza che deve essere ripristinata. Purtroppo questo noi lo stiamo osservando come operatori sanitari: è come se si fosse rotta un'alleanza tra la scuola e la famiglia. Quell'alleanza va ripristinata, perché sono i due punti di riferimento delle giovani generazioni. Vi ringrazio.

  PRESIDENTE. Ringrazio la dottoressa Dalla Ragione per il suo intervento.
  Do ora la parola al dottor Albizzati, collegato in videoconferenza.

  ALESSANDRO ALBIZZATI, direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria infantile ASST Santi Paolo e Carlo di Milano (intervento in videoconferenza). Grazie, presidente. Il video non funziona.

  PRESIDENTE. Noi la sentiamo bene, però, infatti, non la vediamo.

  ALESSANDRO ALBIZZATI, direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria infantile ASST Santi Paolo e Carlo di Milano (intervento in videoconferenza). Cliccando su «attiva video» mi dice che la videocamera potrebbe essere su un'altra applicazione.

  PRESIDENTE. Può fare la sua relazione ugualmente.

  ALESSANDRO ALBIZZATI, direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria infantile ASST Santi Paolo e Carlo di Pag. 6Milano (intervento in videoconferenza). Va bene. Forse adesso compare.

  PRESIDENTE. È apparso per pochi secondi. Adesso la vediamo.

  ALESSANDRO ALBIZZATI, direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria infantile ASST Santi Paolo e Carlo di Milano (intervento in videoconferenza). Credo che adesso stia funzionando.
  Mi sembra che la dottoressa Dalla Ragione abbia già anticipato un importante numero di temi. Io sono il direttore di un'unità operativa lombarda che ha un reparto per ricovero e cura per pazienti psichiatrici adolescenti acuti su tutta l'area milanese.
  Posso fornirvi alcuni dati che intercettano la situazione che è stata sollecitata su una regione densamente popolata come la Lombardia. Noi ci attestiamo intorno ai 10 milioni di abitanti. Sono anche il coordinatore di tutta la rete dei reparti lombarda e della rete di urgenza-emergenza. Dico questo perché in Lombardia abbiamo un costante aumento – come è stato detto – delle entrate in pronto soccorso e dei ricoveri, che si attesta tra il 15 e il 20 per cento in più. Come è già stato sottolineato, il Covid è stato un acceleratore, ma gli ultimi dieci anni segnalano una importante e imponente condizione tra disagio e vera e propria psicopatologia in questo segmento, quello dell'età evolutiva, che interrompe le condizioni di crescita dei minori.
  È una situazione particolarmente delicata quella della salute mentale, un'emergenza che credo sia da attestare in tutta Europa, negli Stati Uniti e anche da noi, che da parecchio tempo sollecita tutte le strutture sanitarie che si occupano di questo ambito. La dottoressa Dalla Ragione ha sollecitato e ha sottolineato – non solo, ma con particolare riferimento, visto che lei è concentrata e attiva in modo nazionale sul tema – i disturbi alimentari, però vi è tutta un'altra area. Ha parlato dell'autolesionismo. Non va dimenticato che vi è un'impennata molto importante della suicidalità in età evolutiva, dato discretamente drammatico. Questa situazione si sta spostando verso le età più giovani. Sto parlando di pre-adolescenza. È una condizione transnosografica, cioè la suicidalità non è una categoria diagnostica, come non lo è l'autolesionismo, non sta dentro una categoria specifica, ma spande dentro i disturbi d'ansia, che sono deflagrati, i disturbi depressivi e tutta una serie di condizioni che rimandano al problema della disregolazione emotiva.
  Questo non solo – come ha detto la dottoressa Dalla Ragione – tocca i ragazzi che hanno alle spalle già una diagnostica dentro l'ADHD, cioè le patologie del neurosviluppo – anche queste sono un importante target su cui dobbiamo intervenire precocemente – ma spande mediamente dentro un segmento importante della popolazione giovanile, entra anche nella maggiore età, cioè i giovani adulti, e ci sta impegnando tantissimo sulla questione del disagio comportamentale.
  I dati in Lombardia sono impietosi: abbiamo il 60 per cento in più di entrata nelle residenzialità terapeutiche. Come rete apriremo altri due reparti nell'immediato per intervenire sulla questione del ricovero in acuzie. Questa ondata, tra l'altro, di disturbi psichiatrici in adolescenza e in pre-adolescenza ci obbliga a un'importante segnalazione, ossia che perdiamo attività ambulatoriale, nonostante il continuo aumento richiesto, sui più piccoli, sull'età che va da 0 e 10 anni, che hanno bisogno di un importante intervento neuropsichiatrico per i disturbi del neurosviluppo, cioè disturbi di spettro autistico, ADHD, che sono condizioni tipiche della neuropsichiatria infantile.
  Vi riporto alcuni dati lombardi, ma questa situazione investe tutto il Paese. Segnalo che in Italia ci sono cinque regioni che non hanno unità di ricovero in ambito neuropsichiatrico infantile. Vi è una condizione, sotto il profilo del rispetto e della tutela della salute, drammatica in queste regioni, a fronte di un'ondata epidemiologica rilevantissima. La dottoressa Dalla Ragione l'ha segnalata accennando all'abuso di sostanze, alla questione dei device. È un segmento di popolazione fortemente esposto e la scuola è estremamente in difficoltà Pag. 7anche nell'intervenire e segnalare in modo contestuale e tempestivo.
  Va detto che questo problema – scuola, famiglia, strutture sanitarie e tutto l'ambito sociale – che riguarda sia la psichiatria infantile che la psichiatria degli adulti è uno snodo fondamentale ed è importantissimo poterlo ristabilire, così come ristabilire dentro la scuola una didattica e un ambito pedagogico che ridefinisca alcuni ambiti d'intervento, più pedagogia di altre condizioni. Quando arriviamo noi neuropsichiatri infantili o gli psichiatri la situazione è già decisamente compromessa.
  Mi sembra importante accendere alcune questioni. Abbiamo un'importante collaborazione con la rete pediatrica, con la rete pediatrica territoriale e con la rete pediatrica ospedaliera, e con i colleghi della psichiatria, almeno per attivare fasce di transizione nel passaggio alla maggiore età. È una chiamata di correità da parte di tutte le strutture sanitarie, che devono integrarsi, non possiamo aprire ulteriori reparti. Vi è difficoltà, nonostante la Lombardia abbia una buona rete. È necessario una collaborazione attiva e che in tutta Italia si metta in moto questa collaborazione con delle unit pediatriche, con all'interno la consulenza e l'intervento neuropsichiatrico per arrivare a una collaborazione hub and spoke, dove ci siano centri specifici, ma dove le pediatrie possano in qualche modo intervenire nelle situazioni intermedie.
  Sono molto contento di essere stato interpellato da voi, perché tutto il Paese, in particolare nelle aree urbane più sollecitate, si trova di fronte a una vera e propria emergenza di salute mentale in età evolutiva, alla quale è obbligatorio rispondere.
  Tenete conto che durante il Covid i ragazzini che hanno subìto, come ben sapete, l'interruzione prolungata della socialità scolastica erano alle elementari: guarda caso l'ondata si sta determinando adesso che entrano alle medie e al liceo. Un'attenzione epidemiologico-programmatoria che permetta di avere gli interlocutori dell'età evolutiva sollecitati è, quindi, necessaria. Queste mi sembrano le puntualizzazioni più importanti. Vi ringrazio dell'attenzione.

  PRESIDENTE. Ringrazio il dottor Albizzati per il suo intervento. Purtroppo mancano cinque minuti alle ore 14, iniziano i lavori d'aula della Camera dei deputati, quindi dobbiamo chiudere la seduta. I colleghi che desiderano fare domande le potranno inviare via e-mail e interagire con i relatori, come al solito.
  Ringrazio i nostri ospiti per la partecipazione all'odierna seduta e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.