XIX Legislatura

Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza

Resoconto stenografico



Seduta n. 37 di Martedì 10 giugno 2025

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Brambilla Michela Vittoria , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA FRAGILITÀ EMOTIVA E PSICOLOGICA DEI PIÙ GIOVANI ANCHE DA UN PUNTO DI VISTA NEUROPSICHIATRICO, CON FOCUS SU DEPRESSIONE, AUTOLESIONISMO, DISORDINE ALIMENTARE FINO ANCHE ALLA FORMA PIÙ GRAVE, IL SUICIDIO

Audizione di rappresentanti di UNICEF, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla fragilità emotiva e psicologica dei più giovani anche da un punto di vista neuropsichiatrico, con focus su depressione, autolesionismo, disordine alimentare fino anche alla forma più grave, il suicidio.
Brambilla Michela Vittoria , Presidente ... 3 
Iacomini Andrea , portavoce di UNICEF Italia ... 3 
Brambilla Michela Vittoria , Presidente ... 8

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
MICHELA VITTORIA BRAMBILLA

  La seduta comincia alle 13.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

  (Così rimane stabilito).

Audizione di rappresentanti di UNICEF, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla fragilità emotiva e psicologica dei più giovani anche da un punto di vista neuropsichiatrico, con focus su depressione, autolesionismo, disordine alimentare fino anche alla forma più grave, il suicidio.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla fragilità emotiva e psicologica dei più giovani anche da un punto di vista neuropsichiatrico, con focus su depressione, autolesionismo, disordine alimentare fino anche alla forma più grave, il suicidio, di rappresentanti di UNICEF.
  È presente il dottor Andrea Iacomini, portavoce di UNICEF Italia, accompagnato dalla dottoressa Laura Baldassarre, responsabile dell'ufficio advocacy istituzionale di UNICEF Italia.
  A nome di tutti i commissari do il benvenuto ai nostri ospiti, che ringrazio per la disponibilità a intervenire nell'odierna seduta. Avverto i presenti che la Commissione ha a disposizione poco meno di trenta minuti. Prego, quindi, il dottor Iacomini di contenere il proprio intervento nel limite di dieci-quindici minuti, in modo da consentire ai commissari di svolgere eventuali quesiti o osservazioni, ai quali l'audito potrà replicare o anche rispondere successivamente per iscritto. Naturalmente, acquisiremo il suo materiale e lo metteremo agli atti della commissione.
  Prego, dottor Iacomini, a lei la parola.

  ANDREA IACOMINI, portavoce di UNICEF Italia. Signor presidente, è veramente un onore essere qui. A nome dell'UNICEF Italia, ringrazio lei e tutti i membri della Commissione per averci dato l'opportunità di contribuire a questa importante indagine.
  Il tema della fragilità emotiva e psicologica che riguarda le persone di minore età è di grande attualità, non solo per la portata delle conseguenze che produce lungo tutta la vita delle persone, ma anche perché promuovere e tutelare il benessere psicosociale, la salute mentale di bambine, bambini e adolescenti costituisce un diritto imprescindibile e, come tale, occorre mettere in atto tutte le azioni possibili per garantirlo.
  Abbiamo recentemente ricordato la ratifica da parte dell'Italia della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e vorrei qui evidenziare che proprio la Convenzione può fornire indicazioni preziose anche sul tema oggi alla nostra attenzione. In particolare, il Comitato ONU sui diritti dell'infanzia, proprio nelle ultime raccomandazioni rivolte all'Italia, ha scritto «a rilevare l'assenza di un sistema completo di monitoraggio dello stato di salute mentale dei minorenni l'accesso limitato a un'adeguata assistenza sanitaria per i minorenni con disturbi neuropsichiatrici, l'aumento del numeroPag. 4 dei minorenni con problemi comportamentali e con diagnosi di disturbo da deficit di attenzione e iperattività, nonché l'aumento della prescrizione di farmaci psicotropi o psicostimolanti e antidepressivi». È per questo che in occasione delle ultime elezioni politiche abbiamo individuato nel benessere psicosociale, nella salute mentale di bambini e adolescenti che vivono in Italia una delle priorità sulle quali portare l'attenzione del decisore politico.
  È per questo che, oltre a delle prime indicazioni per l'analisi della situazione – invieremo, come dicevo, una memoria scritta più dettagliata alla Commissione – vorrei condividere con voi anche una serie di raccomandazioni.
  Partiamo dai dati. Stando all'indagine dell'UNICEF sulla condizione dei bambini nell'Unione europea del 2024, il suicidio è la seconda causa di morte – dopo gli incidenti stradali, pensate – tra i giovani tra i 15 e i 19 anni, circa un decesso su sei. Secondo le stime, circa 11,2 milioni, il 13 per cento di bambini e giovani di 19 anni e più nell'Unione europea soffrono di disturbi mentali. I tassi aumentano con l'età, passando da circa il 2 per cento dei bambini di età inferiore ai 5 anni e al 19 per cento dei giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni. In totale, circa 5,9 milioni di maschi e 5,3 milioni di femmine fino all'età di 19 anni soffrono di disturbi mentali.
  Tra i giovani di età compresa tra i 15 e 19 anni, circa l'8 per cento soffre di ansia e il 4 per cento di depressione. I tassi per entrambe le condizioni sono più alti in questa fascia d'età per le femmine (il 9,6 per cento e il 4,6, rispettivamente) che per i maschi (il 5,5 per cento).
  Diversi studi suggeriscono che i problemi di salute mentale tra i giovani europei sono aumentati durante la pandemia da COVID-19. Tuttavia, l'impatto a lungo termine della pandemia sulla salute mentale dei bambini e degli adolescenti deve ancora essere determinato. È di recente pubblicazione un testo per noi molto importante, la Report Card 19 dal titolo «Il benessere di bambine, bambini e adolescenti in un mondo imprevedibile», un documento del nostro istituto di ricerca UNICEF Innocenti – Global Office of Research and Foresight che dal 2000 monitora i diritti e il benessere dei bambini nei Paesi dell'Unione europea e dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OSCE) nei cosiddetti «Paesi ad alto reddito». In particolare, proprio la Report Card 19 offre una prospettiva su come la pandemia da COVID-19 e la chiusura globale abbiano colpito i bambini in 43 Paesi dell'OSCE e dell'Unione europea.
  Il tasso di suicidio sembra essere rimasto generalmente stabile negli ultimi anni nel gruppo di Paesi esaminati, compresa l'Italia. Al contrario, la soddisfazione degli adolescenti per la vita è in calo. Lo shock della pandemia di COVID-19, unito alle tendenze globali, cambiamento climatico e conflitti hanno rappresentato un momento particolarmente difficile nella crescita di bambine, bambini e adolescenti e anche la rapida evoluzione delle tecnologie digitali presenta contemporaneamente rischi e benefici per la salute mentale dei minorenni.
  Un'indagine ancora più approfondita su una serie di problemi di salute mentale rivela un suo peggioramento, iniziato già nei primi anni Novanta. Chiaramente, i fattori recenti non possono spiegare in maniera esaustiva questa tendenza. La salute mentale è un fenomeno complesso e multiforme e tutelarla e promuoverla comporta delle sfide che spesso non hanno una soluzione univoca: sono necessari interventi di risposta diversificati, che includano servizi di promozione, prevenzione, e specialistici, mirati e universali, oltre a interventi tempestivi coordinati tra i vari servizi, per bambine, bambini e adolescenti di qualsiasi età, al manifestarsi del disagio.
  Tutte queste componenti richiedono maggiori investimenti, dal momento che la salute mentale riceve ancora pochissimi finanziamenti rispetto ad altri settori. Pensiamo alla salute fisica e all'istruzione. Nella Report Card 19 l'Italia era posizionata a un posto piuttosto alto, era al nono posto, su 36 Paesi all'interno della graduatoria. La posizione elevata nella classifica è dovuta a due fattori: il primo, il sesto tasso più basso di suicidi adolescenziali – questo va detto – su 42 Paesi con dati disponibili; il secondo,Pag. 5 il nono tasso più basso di mortalità dei bambini su 43 Paesi con dati disponibili. L'Italia è riuscita, quindi, a migliorare questo indicatore nel corso della pandemia: è passata da 0,75 a 0,68 per mille bambini, quindi è sicuramente in posizione positiva.
  Il rapporto – sempre la Report Card – invita i Governi e le parti interessate ad agire in diverse aree politiche per affrontare il declino del benessere dei bambini, tra cui: sostenere lo sviluppo delle competenze, comprese quelle numeriche, alfabetiche e digitali, nonché le competenze sociali ed emotive, in particolare per i bambini che sono rimasti indietro durante la pandemia e per quelli provenienti da contesti svantaggiati; migliorare la salute mentale attraverso la promozione e la prevenzione, fornendo servizi specializzati, affrontando la violenza e il bullismo, sia online che offline; migliorare la salute fisica, garantendo ai bambini la disponibilità di cibo nutriente, limitando il marketing e la promozione di alimenti non salutari; coinvolgere i bambini per comprendere meglio le loro esperienze, i loro punti di vista, la partecipazione e l'ascolto, e lavorare con loro per trovare soluzioni che promuovano il loro benessere.
  I dati ci suggeriscono una frase abbastanza paradigmatica: investire è meglio che curare. In termini di costo economico dei disturbi mentali in Europa, si stima che sia pari a 57,6 miliardi di dollari americani. Questa cifra rappresenta la perdita annuale di capitale umano dovuta ai disturbi mentali calcolata in base al valore specifico per Paese degli anni di vita corretti per disabilità (DALYs-disability-adjusted life years). Questa stima si basa sul valore del capitale mentale perso, ovvero le risorse cognitive ed emotive con cui bambini e giovani avrebbero potuto contribuire all'economia se non fossero stati ostacolati da condizioni di salute mentale. Questo è un dato dell'UNICEF del 2021. Altri dati suggeriscono che il peso economico delle malattie mentali può raggiungere fino al 4 per cento del prodotto interno lordo dell'Unione europea ogni anno, equivalente a oltre 600 miliardi di euro. Questo è un dato del Parlamento europeo del 2023.
  Vorrei, però, portare la vostra attenzione sulla mancanza di dati – tema fondamentale – istituzionali sulla percentuale di fondi investiti nella salute mentale di bambini e adolescenti. Questa potrebbe essere proprio una delle richieste principali che la Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza potrebbe rivolgere al Governo, per avere dati certi, confrontabili negli anni e comparabili a livello europeo e internazionale con altre nazioni. A fronte dell'urgenza messa in luce dalla realtà dei dati e nonostante la necessità di maggiori investimenti, l'attenzione a favore della prevenzione e sostegno della salute mentale di bambini e ragazzi negli ultimi anni è certamente aumentata. Un primo intervento di risposta al bisogno espresso da bambini e ragazzi sul tema della salute mentale è rappresentato dal Bonus psicologo (lo conoscete). La legge di bilancio del 2025 ha confermato il Bonus psicologo per il 2025 con 9,5 milioni di euro, 8,5 milioni di euro per il 2026 e 9 milioni per il 2027. Inoltre, a partire dal 2028 è previsto uno stanziamento annuale di 8 milioni di euro, che dovrebbe stabilizzare la misura. Il limite massimo pro capite è stato alzato fino a un massimo di 1.500 euro per beneficiario sulla base dell'ISEE.
  Inoltre, dopo anni di lacuna legislativa, compensata in alcuni casi da disposizioni regionali ad hoc, come nei casi di Piemonte, Lombardia, Abruzzo, Marche, Campania e Calabria, la legge di bilancio del 2025 ha finalmente previsto la creazione di un fondo per il servizio di sostegno psicologico in favore degli studenti, il cosiddetto «psicologo scolastico», con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2025 e di 18,5 milioni di euro annui a partire dal 2026.
  Vi è, infine, un'altra importante misura correlata al benessere mentale, in attesa di esame in Parlamento: l'introduzione della figura professionale dello psicologo di base. La proposta di legge n. 814 del deputato Ciocchetti disciplina in particolare l'istituzione del servizio di psicologia di assistenza primaria nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, mentre la proposta C. 1034/Lupi prevede l'istituzione della figura professionale dello psicologo di base.Pag. 6
  A novembre 2023 è stato adottato un testo base unificato di queste e precedenti proposte di legge dal tema analogo, ma il provvedimento è fermo in Commissione Affari sociali e, soprattutto, non sono stati stabiliti i fondi necessari. Di conseguenza, alcuni Consigli regionali hanno anticipato il Parlamento: Toscana, Abruzzo, Campania, Puglia, Piemonte, Lombardia e Sicilia sono state le prime regioni a disciplinare la presenza dello psicologo di base.
  Vorrei qui ricordare che lo psicologo scolastico era una tra le misure previste dal V Piano nazionale dell'infanzia, quale istituzione di un servizio di psicologia scolastica per bambini e adolescenti nelle scuole di ogni ordine e grado. Il servizio – secondo il Piano – deve essere parte integrante dell'offerta formativa, in aggiunta ai servizi già esistenti nelle scuole, per esempio lo sportello di ascolto. Voi avete da poco espresso parere favorevole sul nuovo Piano nazionale dell'infanzia, il VI. Colgo questa occasione per ribadire l'importanza di attuare le misure previste nei piani nazionali, di realizzare un attento monitoraggio e una rigorosa valutazione per evitare che questi atti di programmazione previsti per legge e ai quali tanti soggetti istituzionali non partecipano possano realmente contribuire al miglioramento dell'accesso ai diritti da parte di bambini e adolescenti.
  È chiaro che la percezione di bambini e ragazzi sul tema della salute mentale ci restituisce una realtà molto più complessa di quella osservata. Vanno ascoltati – quindi, ascoltiamoli – in maniera permanente. Stando ai dati raccolti dall'UNICEF, da noi, attraverso la piattaforma U-Report, abbiamo potuto vedere che nell'ottobre 2022, su 198 intervistati, il 28 per cento ha detto di sentirsi felice, ottimista, mentre il 61 per cento ha riferito uno stato angosciato, con sentimenti negativi. Per quattro ragazzi su dieci è stato impossibile ricevere il supporto necessario e il 66 per cento del campione intervistato chiede più attenzione sul tema della salute mentale da parte della scuola e delle istituzioni.
  Secondo punto. Dal recente sondaggio sulla salute mentale dell'aprile del 2025 (salute mentale e pressione scolastica) realizzato da Futuramente il 74 per cento degli intervistati risponde di avere spesso provato ansia durante il percorso di studi, principalmente a causa della paura di non sentirsi all'altezza (circa il 44 per cento). Tuttavia, solo il 23 per cento delle giovani dichiara di parlare e di chiedere aiuto in caso di difficoltà, mentre il 39 per cento si isola e affronta la situazione in autonomia. Alla domanda se scuola e università offrono adeguato supporto psicologico per gli studenti con ansia da prestazione, soltanto il 6 per cento lo ritiene sufficiente, mentre il 66 per cento è dell'opinione contraria.
  In occasione della Giornata mondiale della Terra, il 22 aprile, come UNICEF abbiamo lanciato i risultati del sondaggio su crisi climatica ed ecoansia in Italia, preoccupazione ambientale e salute mentale, realizzato con Youtrend, sulla percezione dei giovani rispetto ai cambiamenti climatici e agli effetti sulla salute mentale. È una parola strana, però l'ecoansia, in questa ricerca, è uno stato di ansia persistente causato dalla consapevolezza dei cambiamenti climatici e delle crisi ambientali, con un senso di impotenza nel contribuire a risolverle. I risultati che vi vado a leggere sono proprio quelli del sondaggio di UNICEF Italia e Youtrend. Per indagare il fenomeno abbiamo chiesto agli intervistati se avessero mai riscontrato nel mese precedente alle rilevazioni dei sintomi fisici – mal di testa, tensione muscolare, nausea, palpitazioni – in risposta a uno stato di ansia legato ai problemi ambientali: il 71 per cento afferma di affrontare questa esperienza almeno una volta alla settimana. I numeri sono leggermente più alti quando parliamo di sintomi psicologici, pensieri ricorrenti e incontrollati. In questo caso, la percentuale di italiani che afferma di avere questo tipo di sintomi con frequenza almeno settimanale sale al 9 per cento.
  Per rispondere e supportare, quindi, bambini e giovani noi raccomandiamo di sostenere la voce e l'azione dei più giovani nell'affrontare lo stigma legato alla salute mentale, nel contribuire direttamente alla definizione e all'attuazione degli interventi e delle politiche che riguardano la salute mentale e il clima, dare priorità alla salute Pag. 7mentale dei giovani, garantire l'ascolto delle loro istanze in tutte le attività di advocacy, programmazione e ricerca, facilitare l'accesso di noi genitori, caregiver, educatori, insegnanti a rete mutualistica a livello comunitario a sostegno della loro salute mentale, anche in un'ottica di protezione delle e dei minorenni di cui sono responsabili, promuovere servizi basati sulla comunità che supportino la salute mentale e il benessere psicosociale, specie in comunità particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici, produrre dati - questo è un tema su cui torniamo - disaggregati e ricerche sulla salute mentale e cambiamenti climatici che informino e guidino gli interventi e le politiche su questi temi, coinvolgere gli attori dei settori socio-sanitari, della protezione dell'infanzia, dell'istruzione, per progettare, realizzare e valutare le strategie di promozione della salute mentale e del benessere psicosociale nei programmi di riduzione del rischio di catastrofi.
  Noi, come UNICEF Italia, cosa facciamo? Bambini e ragazzi chiedono al mondo adulto di occuparsi del tema della salute mentale. Come UNICEF abbiamo raccolto questo bisogno e ne abbiamo fatto una delle nostre cinque aree prioritarie: educazione alla qualità, non discriminazione, con particolare attenzione a minorenni rifugiati, migranti, richiedenti asilo, cambiamento climatico e parenting. Nel 2023 abbiamo lanciato la petizione «Salute per la mente di bambini e adolescenti» che ha raccolto 23 mila firme, con l'obiettivo di chiedere ai ministri competenti in materia di garantire investimenti e azioni di qualità volte a supportare e proteggere la salute mentale di ogni bambina, bambino e adolescente.
  Abbiamo realizzato il progetto #WITH YOU Wellness Training For Health - la Psicologia con te, insieme alla Fondazione universitaria del Policlinico Gemelli, e abbiamo raggiunto più di 3 mila beneficiari, 35 mila beneficiari indiretti – quelli precedenti erano diretti – con un percorso integrato di sostegno psicologico, di empowerment. Inoltre, grazie alla collaborazione con partner scientifici e professionisti del settore abbiamo realizzato iniziative, materiali divulgativi per la promozione del benessere psicosociale, come la collaborazione con Guida psicologi, tramite alcune pubblicazioni online. Con l'Ordine degli psicologi della Lombardia abbiamo lanciato l'iniziativa «Diritti al via in Lombardia» per promuovere attività e percorsi di ricerca volti a integrare gli ambiti psicologici, educativi, giuridici, sociali ed economici.
  Attraverso un percorso iniziato nel 2022 con ReDiPsi (rete di psicologi per i diritti umani) lavoriamo per promuovere più conoscenza e consapevolezza sui diritti dei bambini, in particolare sul diritto all'ascolto, che fa parte dei cardini della Convenzione sui diritti dell'infanzia del 1989. In Italia nel 2024 abbiamo supportato i minori stranieri non accompagnati e giovani migranti e rifugiati con informative e con l'orientamento sul territorio e sui servizi presenti sin dalle prime fasi dell'arrivo in Italia e attraverso informative via via più specifiche; abbiamo potenziato il servizio di supporto psicosociale, le gare di orientamento al lavoro tramite il servizio HERE4U della piattaforma U-Report on the Move e il lavoro sul campo nelle strutture di prima e seconda accoglienza, per offrire programmi di supporto alla salute mentale di minori e bambini non accompagnati, giovani migranti, rifugiati e rifugiate e famiglie.
  Nel 2024, in particolare, consentitemi, 24.025 minorenni, giovani migranti, rifugiati e caregiver hanno avuto accesso a servizi di salute mentale e supporto psicosociale. Abbiamo svolto attività sulla salute mentale e supporto psicosociale (MHPSS – Mental Health and Psychosocial Support) come il potenziamento del servizio online di salute mentale e il supporto psicosociale HERE4U, come la promozione dell'approccio MHPSS, disseminazione di buone pratiche, come la promozione di questo approccio attraverso la diffusione di alcuni strumenti operativi, il supporto tra pari come strumento di benessere psicosociale, tra l'altro questo tramite la sperimentazione di un toolkit che si chiama I Support My Friends, il rafforzamento delle competenze del personale in prima linea nel sistemaPag. 8 di accoglienza, con il rafforzamento delle capacità del sistema di accoglienza sui temi dell'MHPSS e con il miglioramento di politiche e servizi pubblici.
  In conclusione, le sfide sul tema della salute mentale per bambine, bambini e adolescenti sono molte, per questo chiediamo di aumentare significativamente gli investimenti a lungo termine nei servizi di salute mentale e benessere psicosociale, dal momento che, in base ai più recenti dati dell'OSCE, in Italia la spesa pubblica per questo settore è tra le più basse in Europa; garantire un sistema uniforme integrato di servizi di assistenza neuropsichiatrica infantile in tutto lo Stato parte che abbia le risorse, tecniche e finanziarie; istituire un efficace sistema di monitoraggio della salute mentale dei bambini e degli adolescenti; garantire che le diagnosi di minorenni affetti da ADD e ADHD siano esaminate accuratamente e che la prescrizione di farmaci sia utilizzata in ultima istanza e solo dopo una valutazione individuale di quale sia il superiore interesse del minorenne; promuovere sul territorio nazionale interventi a sostegno della genitorialità consapevole – questo è importantissimo – rispetto a questo tema, con un'attenzione particolare ai contesti vulnerabili; garantire che i minorenni e i genitori vengano informati sugli effetti collaterali che derivano dalle prescrizioni dei farmaci e riguardo alla medicina alternativa; permettere a tutte le bambine, i bambini e adolescenti di beneficiare di un supporto per la salute mentale nelle scuole, nelle comunità, senza discriminazioni, prestando attenzione ai gruppi più vulnerabili; promuovere il dibattito pubblico – questo sì – per contrastare lo stigma legato alla salute mentale; infine, garantire, consolidandone la diffusione, i servizi di prevenzione e sostegno psicologico nei contesti educativi e comunitari per tutte le bambine, i bambini e gli adolescenti che ne hanno bisogno, con un'attenzione di nuovo particolare ai contesti vulnerabili.
  Come anticipato in apertura, invieremo alla vostra attenzione una memoria scritta. Presidente, la ringrazio di cuore. Grazie per la vostra attenzione e buon lavoro.

  PRESIDENTE. La ringrazio molto. Devo dire che, purtroppo, ogni volta che si svolge un'audizione rispetto a questa indagine conoscitiva i dati che noi riceviamo e le informazioni che questa Commissione trae ci convincono sempre di più dell'importanza di portare avanti gli interventi che ci siamo prefissi e quindi di svolgere questo lavoro per rappresentare al Governo e al Parlamento una realtà che non può non avere un codice di priorità nell'agenda politica di tutti noi.
  Devo dire che, in particolare nei giorni scorsi, la Presidente del Consiglio ha scritto a questa Commissione, evidenziando ella stessa la necessità di intervenire su questi stati di forte disagio purtroppo presenti nei nostri giovani in maniera importante, certificando l'attenzione che questo Governo ha verso questo che è un tema che riguarda tutti noi. Naturalmente la Commissione è a disposizione su questo.
  Io vi ringrazio molto per la vostra testimonianza. Daremo gli atti del vostro intervento a tutti i commissari e continueremo questo importante lavoro anche con il sostegno, del quale peraltro non avevamo mai dubitato, del Presidente del Consiglio.
  Grazie, buon lavoro a tutti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.05.