Sulla pubblicità dei lavori:
Deidda Salvatore , Presidente ... 3
INDAGINE CONOSCITIVA SULLE PROSPETTIVE DELLA MOBILITÀ VERSO IL 2030: DALLA CONTINUITÀ TERRITORIALE ALL'EFFETTIVITÀ DEL DIRITTO ALLA MOBILITÀ EXTRAURBANA
Audizione di rappresentanti della Regione Puglia.
Deidda Salvatore , Presidente ... 3
Ciliento Debora , assessora ai trasporti della regione Puglia ... 3
Deidda Salvatore , Presidente ... 6
Casu Andrea (PD-IDP) ... 6
Deidda Salvatore , Presidente ... 6
Ciliento Debora , assessora ai trasporti della regione Puglia ... 6
Deidda Salvatore , Presidente ... 6
Audizione, in videoconferenza, dei Sindaci delle isole Eolie (Lipari, Malfa e Santa Marina Salina), di Favignana, di Lampedusa e Linosa, di Ustica e rappresentanti del comune di Pantelleria:
Deidda Salvatore , Presidente ... 7
Gullo Riccardo , sindaco di Lipari ... 7
Siracusano Giuseppe , vicesindaco di Malfa ... 8
Arabia Domenico , sindaco di Santa Marina Salina ... 9
Forgione Francesco , sindaco di Favignana ... 10
Mannino Filippo , sindaco di Lampedusa e Linosa ... 11
Militello Salvatore , sindaco di Ustica ... 12
Tremarco Federico , assessore ai trasporti del comune di Pantelleria ... 14
Deidda Salvatore , Presidente ... 16
Tremarco Federico , assessore ai trasporti del comune di Pantelleria ... 16
Deidda Salvatore , Presidente ... 16
Barbagallo Anthony Emanuele (PD-IDP) ... 16
Longi Eliana (FDI) ... 17
Iaria Antonino (M5S) ... 18
Ghirra Francesca (AVS) ... 18
Deidda Salvatore , Presidente ... 19
Gullo Riccardo , sindaco di Lipari ... 19
Deidda Salvatore , Presidente ... 19
Tremarco Federico , assessore ai trasporti del comune di Pantelleria ... 19
Deidda Salvatore , Presidente ... 19
Sigle dei gruppi parlamentari:
Fratelli d'Italia: FdI;
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista: PD-IDP;
Lega - Salvini Premier: Lega;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE: FI-PPE;
Azione - Popolari europeisti riformatori - Renew Europe: AZ-PER-RE;
Alleanza Verdi e Sinistra: AVS;
Italia Viva - il Centro - Renew Europe: IV-C-RE;
Noi Moderati (Noi con L'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro) - MAIE: NM(N-C-U-I)-M;
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-+Europa: Misto-+E.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
SALVATORE DEIDDA
La seduta comincia alle 14.
Sulla pubblicità dei lavori.
PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.
Audizione di rappresentanti della Regione Puglia.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento, l'audizione di rappresentanti della regione Puglia, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle prospettive della mobilità verso il 2030: dalla continuità territoriale all'effettività del diritto alla mobilità extraurbana.
Ringrazio Debora Ciliento, assessora ai trasporti della regione Puglia, accompagnata dal capo di gabinetto Giuseppe Pasquale Roberto Catalano e dal dirigente di Aeroporti di Puglia Patrizio Summa.
Grazie per il vostro tempo. Vi cedo la parola per sette minuti.
DEBORA CILIENTO, assessora ai trasporti della regione Puglia. Grazie presidente. Vi riporto ciò che la regione Puglia, ad oggi, ha fatto in merito al tema della mobilità territoriale.
Con deliberazione di Giunta regionale n. 1832 del 7 dicembre 2023, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (BURP) n. 112, supplemento del 21.12.2023, la Giunta ha approvato il piano attuativo 2021-2030 del Piano regionale dei trasporti sulla base di sei indirizzi strategici: connettere la Puglia alla rete europea e nazionale per accrescere lo sviluppo economico della regione; promuovere una mobilità orientata alla sostenibilità e alla tutela dell'ambiente e del territorio; migliorare la coesione sociale, promuovendo la competitività del sistema economico produttivo e turistico, a partire dalle aree più svantaggiate; accrescere la sicurezza delle infrastrutture e dei servizi di trasporto; sostenere la connettività regionale alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione; migliorare la governance degli investimenti infrastrutturali.
Il processo di aggiornamento del piano attuativo si colloca in un momento storico di grande complessità: se da un lato, infatti, è stato necessario tenere conto della fase conclusiva del ciclo di programmazione 2014-2020, dall'altro ci si è dovuti confrontare con gli orientamenti della nuova programmazione nazionale in materia di infrastrutture, nonché con i contenuti del nuovo ciclo di programmazione 2021-2027.
La Puglia gode di una rete di infrastrutture composta da oltre 11.000 chilometri di strade, di cui oltre 300 chilometri di autostrade con diciotto caselli autostradali, nonché da più di 1.600 chilometri di rete ferroviaria. Inoltre, dispone di un sistema portuale costituito da tre porti principali (ossia Bari, Brindisi e Taranto) e da altri sei porti minori (quali quelli di Manfredonia, Barletta, Molfetta, Monopoli, Otranto e Gallipoli). Infine, vi è un interporto regionale della Puglia, una piattaforma logistica di Foggia Incoronata su cui si sta lavorando e una rete aeroportuale pugliese costituita da quattro aeroporti, che sono ubicati presso Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie-Taranto.Pag. 4
In relazione a questa audizione, si riferiscono gli aspetti di continuità territoriale che interessano la regione Puglia e, in particolare, quelli concernenti l'aeroporto di Foggia.
Infatti, con decreto interministeriale n. 6 del 18 gennaio 2018, è stata istituita la rete aeroportuale pugliese, la prima ed unica in campo nazionale. In coerenza con il Piano nazionale degli aeroporti, la regione Puglia, con delibera regionale n. 1590 del 2017, ha previsto il potenziamento dell'aeroporto di Foggia, destinandolo a centro strategico della protezione civile regionale e polo logistico per tutte le funzioni di interesse pubblico legate alle attività di protezione civile e soccorso. In tal senso, il Consiglio regionale della Puglia, con l'articolo 9 della legge regionale n. 44 del 2018 e recependo le indicazioni della Giunta, ha previsto lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie del bilancio autonomo.
Per l'aeroporto di Foggia sussistono i servizi di interesse economico generale (SIEG), ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree (GU C 99 del 4 aprile 2014), necessari per lo sviluppo del territorio. Lo svolgimento degli obblighi di servizio di interesse economico è regolato da una convenzione tra regione Puglia e Aeroporti di Puglia S.p.A., sottoscritta nel 2019 e di durata pari a dieci anni.
Tutto questo determina lo sviluppo di un'infrastruttura unica nel suo genere, localizzata a Foggia e a presidio di un territorio a rischio sismico e idrogeologico, incendio boschivo e soccorso sanitario che risulta baricentrico rispetto ad altri territori nazionali ed internazionali, caratterizzati dai medesimi rischi per l'incolumità pubblica e che necessitano, pertanto, di un presidio di pronto intervento ben attrezzato.
All'aeroporto di Foggia, inoltre, è allocata la centrale operativa del numero unico di emergenza 112, è programmato il servizio di elisoccorso HEMS della ASL di Foggia ed è anche prevista la localizzazione del servizio aereo antincendio boschivo di gestione regionale.
A seguito delle economie rinvenienti sul finanziamento posto a carico dei lavori di prolungamento della pista di volo, sono in corso di progettazione i seguenti ulteriori interventi: riqualifica funzionale dell'aerostazione passeggeri; riqualifica del piazzale sotto aeromobili; realizzazione del distaccamento antincendio aeroportuale dei Vigili del fuoco.
Per quanto riguarda l'attività volativa, bisogna evidenziare che il riconoscimento dello status di SIEG consente all'aeroporto di Foggia di poter gestire un volume massimo di 200.000 passeggeri annui. A partire da settembre 2022 operano voli commerciali da e per l'aeroporto di Foggia, i quali ad oggi sono limitati alla destinazione di Milano e, con operazioni stagionali, alle destinazioni di Bergamo e Torino. Inoltre, la regione assicura, attraverso propri contratti di servizio, i collegamenti automobilistici tra le città capoluogo di provincia e gli aeroporti. Limitatamente al periodo estivo, vengono altresì garantiti i collegamenti automobilistici integrativi assicuranti gli itinerari tra aeroporti e siti particolari di rilevanza turistica. Infine, per quanto riguarda i collegamenti ferroviari, sono già programmati e finanziati, a cura di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), vari interventi riguardanti la stazione centrale di Foggia, la linea adriatica, la linea Foggia-Potenza e la linea Bari-Napoli.
Nella programmazione FSC 2021-2027 in corso di definizione, la regione ha candidato alcuni interventi per l'aeroporto di Foggia che riguardano il miglioramento della security, nonché la riqualifica funzionale dell'aerostazione passeggeri e del nuovo distaccamento Vigili del fuoco. L'incremento della connettività per via aerea e la valorizzazione dell'aeroporto di Foggia possono avviare un progetto di ripresa economica di un'intera provincia che, a causa dell'isolamento in cui versano tante e vaste zone del proprio territorio geografico e della circostanza che economicamente risulta svantaggiata in ragione alle sue gravi condizioni naturali, vive profondi disagi di tipo economico, che risultano strettamente collegati alle esigenze di connettività, continuitàPag. 5 territoriale ed effettiva mobilità della popolazione.
Tenuto conto che l'aeroporto di Foggia è ammesso alla continuità territoriale in base alla legge n. 350 del 2003, articolo 4, commi 206 e 207, in data 17 aprile 2024, la regione Puglia ha manifestato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) l'interesse per l'imposizione degli oneri di servizio pubblico (OSP) allo scalo di Foggia, in conformità alla legge regionale. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in data 13 maggio 2024, ha riscontrato la richiesta pervenuta dalla regione Puglia, evidenziando che solo dopo aver svolto gli opportuni approfondimenti e prodotto i documenti necessari che circostanzino in modo oggettivo l'inadeguatezza dell'offerta a soddisfare la domanda, si potrà concretamente avviare l'iter procedurale di OSP vero e proprio. La regione Puglia intende dare seguito a quanto delineato dal MIT avviando le procedure propedeutiche necessarie per la predisposizione della documentazione richiesta.
Per quanto concerne, invece, l'aeroporto di Taranto-Grottaglie, quest'ultimo è stato qualificato, dal decreto del Presidente della Repubblica del 2015, come aeroporto di interesse nazionale nel procedimento per l'istituzione della rete aeroportuale degli aeroporti pugliesi.
L'aeroporto di Taranto-Grottaglie è stato, inoltre, caratterizzato dalla sua vocazione industriale a supporto dello sviluppo delle produzioni aeronautiche, anche attraverso attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo. Con decreto n. 250 del 2018, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, vista la vocazione industriale di ricerca, ha individuato l'aeroporto di Taranto-Grottaglie quale sito per la realizzazione dello spazioporto.
Per quanto riguarda la continuità territoriale, l'articolo 82 della legge 27 dicembre del 2002, n. 289, prevede che le disposizioni di cui all'articolo 36 della legge del 17 maggio 1999, n. 144 si applicano anche alle città di Taranto, in conformità alle disposizioni di cui al regolamento (CEE) n. 2408 del Consiglio del 23 luglio 1992 nei limiti delle risorse preordinate.
Si evidenzia che gli Stati hanno facoltà di prescrivere oneri di servizio pubblico soltanto qualora altre modalità di trasporto non possano garantire servizi ininterrotti con almeno due frequenze giornaliere. Negli orientamenti interpretativi pubblicati in data 17 giugno 2017, l'istituzione degli oneri di servizio pubblico è subordinata al previo accertamento dei requisiti di necessità e adeguatezza. Tale eventuale prospettiva deve tenere conto dei servizi aerei indiretti e di altri aeroporti vicini, nonché del modo in cui il traffico nazionale e internazionale è ripartito tra questi aeroporti.
Il piano attuativo del Piano regionale dei trasporti, approvato per il periodo 2021-2030, riconosce la specializzazione dell'aeroporto di Taranto-Grottaglie nel settore cargo a supporto dello sviluppo industriale del territorio, come riportato all'articolo 29 della legge regionale n. 16 del 2008, il quale individua le funzioni e vocazioni dello scalo di Taranto nei seguenti termini: «traffico cargo in relazione al Taranto container terminal (TCT), manutenzioni e industria aeronautica, traffico di linea limitato ai collegamenti con i due hub nazionali».
Lo sviluppo dell'intermodalità per l'intera area della provincia di Lecce e di Taranto è in atto grazie alla realizzazione, da parte di RFI, del collegamento ferroviario dell'aeroporto di Brindisi con la rete nazionale, dal valore complessivo di circa 112 milioni di euro. Nello specifico, per quanto concerne il territorio tarantino, è prevista l'interconnessione della nuova tratta con la linea Taranto-Brindisi. Inoltre, nel modello di esercizio proposto è indicata l'istituzione di quattro coppie di regionali veloci sulla relazione Taranto-Brindisi e aeroporto di Brindisi.
In merito all'infrastruttura ferroviaria Taranto-Brindisi, RFI ha programmato interventi, per un ammontare di circa 250 milioni di euro, di potenziamento e velocizzazione della tratta finalizzata al miglioramento della puntualità e della regolarità dei treni.
Per quanto riguarda le infrastrutture aeronautiche, la regione Puglia ha incaricato Aeroporti di Puglia (AdP) S.p.a. di Pag. 6realizzare le opere necessarie al fine di adeguare le aree aeroportuali al nuovo scenario industriale e infrastrutturale di volo, nonché quelle necessarie per il traffico commerciale, per un importo complessivo di 21 milioni di euro.
La regione Puglia ha assegnato, inoltre, 7 milioni di euro all'intervento di riqualificazione dell'aerostazione. Peraltro, anche per quanto riguarda l'aeroporto di Taranto-Grottaglie stiamo verificando e inviando una nota al MIT al fine di attivare le stesse procedure avviate per l'aeroporto di Foggia. Tuttavia, capiremo in itinere come procedere e provvederemo nei prossimi giorni ad inviare tale nota.
A tutto questo si aggiunge, infine, il collegamento verso le Isole Tremiti, che costituisce un altro aspetto di continuità territoriale importante per la regione Puglia. Per tale collegamento sono al momento presenti servizi elicotteristici e marittimi. In merito a questo, si andrà prossimamente incontro anche ad un ampliamento.
PRESIDENTE. La ringrazio per quest'ultima specificazione, perché qui in Commissione abbiamo un collega pugliese, l'onorevole Caroppo, ma anche tanti altri parlamentari di diversi schieramenti che sono attivi sul tema e sono anche preoccupati. Infatti, è emerso più volte che anche in Puglia c'è un caro prezzi in relazione ai biglietti aerei, soprattutto da Roma e da Milano, che sono gli hub principali. Inoltre, si registra una forte richiesta sulla valorizzazione dell'aeroporto di Grottaglie-Taranto, al fine di instaurare dei collegamenti verso Brindisi o, comunque, di riprendere anche i voli civili. Quindi si riscontra una forte richiesta sul tema dei trasporti anche per la Puglia.
Do la parola ai colleghi che intendono intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.
ANDREA CASU. Grazie presidente. Mi unisco anche io ai ringraziamenti nei confronti della neo assessora Debora Ciliento, alla quale vogliamo anche rivolgere gli auguri di buon lavoro, siccome sono poche settimane che ha assunto questo importante incarico.
Accolgo senz'altro con favore il fatto che abbia sottolineato il tema della continuità territoriale, che – come abbiamo visto – riguarda sicuramente l'aeroporto di Grottaglie-Taranto, ma anche l'aeroporto di Foggia, con tutte le problematiche che sono state illustrate. È in corso un iter al riguardo, all'interno del quale offriamo la nostra piena disponibilità a svolgere la funzione che siamo chiamati a svolgere anche a livello nazionale.
In particolare, l'assessora Ciliento ha dedicato le ultime parole ad un tema che reputo molto importante, ossia al lavoro che occorre svolgere al fine di realizzare un maggiore collegamento con le Isole Tremiti. A tal proposito, è chiaro che si tratta di un tema che riguarda la regione Puglia, ma non soltanto, perché interessa anche altri livelli istituzionali. È importante – e al riguardo noi possiamo svolgere una funzione utile – creare le condizioni per garantire, nel corso di tutto l'anno, il pieno collegamento delle Isole Tremiti e di tutte le isole minori, sia per quanto riguarda il trasporto delle persone che delle merci. Sul punto avremo anche altri momenti di confronto.
PRESIDENTE. Do la parola alla nostra ospite per la replica.
DEBORA CILIENTO, assessora ai trasporti della regione Puglia. È evidente che ho affrontato sinteticamente il tema, ma provvederemo ad inviare una scheda alla Commissione per riportare i dati trattati, che sono importanti anche e soprattutto per quanto riguarda le Isole Tremiti, perché si sta avviando un percorso di ampliamento dell'investimento per migliorare i loro collegamenti.
Vi ringrazio per gli auguri, sono effettivamente neo nominata e sono in carica da un mese circa. All'interno di questa Commissione sicuramente avremo modo di aggiornarci nelle prossime audizioni.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie per il vostro contributo.Pag. 7
Dichiaro conclusa l'audizione.
Audizione, in videoconferenza, dei Sindaci delle isole Eolie (Lipari, Malfa e Santa Marina Salina), di Favignana, di Lampedusa e Linosa, di Ustica e rappresentanti del comune di Pantelleria.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento, l'audizione, in videoconferenza, dei sindaci delle isole Eolie (Lipari, Malfa e Santa Marina Salina), di Favignana, di Lampedusa e Linosa, di Ustica e dei rappresentanti del comune di Pantelleria, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle prospettive della mobilità verso il 2030: dalla continuità territoriale all'effettività del diritto alla mobilità extraurbana.
Ringrazio gli amministratori e gli auditi per aver accolto l'invito della Commissione. Ricordo che l'intervento di ciascuno dovrà essere contenuto in un tempo massimo di cinque minuti.
Do la parola agli auditi. Benvenuti.
RICCARDO GULLO, sindaco di Lipari. Buongiorno a tutti. Saluto i colleghi.
L'argomento che affrontiamo oggi è assolutamente importante ed emblematico in questo momento per noi sindaci delle isole di Sicilia, perché per quanto riguarda i collegamenti marittimi abbiamo vissuto degli anni molto significativi, in particolare gli ultimi due.
Infatti, negli ultimi due anni abbiamo subito un aumento dei costi di trasporto che rasenta il 50 per cento. Credo che nessun settore che si occupa di trasporti terrestri di varia natura abbia subìto un aumento tanto rilevante. Per esempio, solo nell'ultimo anno abbiamo subìto un aumento di circa il 20 per cento dei costi per i collegamenti tramite nave.
Inoltre, abbiamo dovuto affrontare situazioni di estrema emergenza dovuta al fatto che per un certo periodo di tempo i collegamenti marittimi integrativi garantiti dalla Regione Siciliana sono stati sospesi e si è tornati all'armatoria libera, con un aumento vertiginoso dei prezzi per alcuni generi – lo ricordo anche ai colleghi che hanno vissuto questa esperienza – di circa il 500 per cento, perché nessuna società di navigazione partecipava alle gare per l'affidamento dei servizi integrativi.
Questa situazione ci ha costretti a rivolgerci all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, affinché valutasse la situazione che si è venuta a determinare nell'ambito della Regione Siciliana proprio in rapporto a queste procedure di affidamento che andavano deserte e che, quindi, limitavano moltissimo le nostre possibilità di movimento e connessione con la terraferma.
La nostra situazione – e parlo sempre per le isole di Sicilia – è particolare rispetto alla situazione generale che riguarda le altre isole d'Italia. Per esempio, tra le altre cose, noi siamo stati anche colpiti da un disservizio causato dai frequenti sequestri di navi che l'autorità giudiziaria ha operato nei confronti della società che garantisce i nostri collegamenti navali, che si sono ripetuti per tre volte. In particolare, l'ultima volta – che abbiamo vissuto di recente – ci ha messi in ginocchio proprio all'inizio di una stagione turistica che noi pensavamo potesse essere diversa dalle altre vissute negli anni precedenti, mentre invece ci ha visto ancora una volta testimoni del solito copione: sequestro di navi, diminuzione delle corse, code agli imbarchi sia delle isole sia dei porti di terraferma che ci collegano. È davvero una situazione di notevole sofferenza.
Vorrei anche segnalare – ed è giusto che la Commissione lo sappia – che tutte le nostre segnalazioni, relative sia ai collegamenti essenziali sia ai collegamenti integrativi, sono state inviate ai vari Ministeri – quindi non solo al Ministero competente per materia, ma anche al Ministero per il Sud e la coesione territoriale – ma non hanno avuto alcun riscontro. Possiamo dire – e credo di poterlo dire non solo a nome mio, ma anche a nome di tutti i sindaci delle isole di Sicilia – che nei nostri confronti le autorità governative sono state assolutamente insensibili e inattive. Abbiamo segnalato più volte situazioni di grande disagio, che si riflettono negativamente sulla nostra società micro insulare, con fenomeni assolutamente negativi, quali lo spopolamento invernale, l'impoverimento della vita sociale, la crisi economica Pag. 8che si riflette sugli strati più deboli proprio per una questione di occupazione che diminuisce e di aumento dei costi che pesa sulle famiglie. Nonostante tutte queste tematiche, nessuna delle nostre lettere scritte e firmate dai sindaci di Sicilia ha avuto un riscontro o una qualsivoglia attenzione da parte del Governo della nazione. Peraltro, il Governo della regione ha avuto più o meno lo stesso atteggiamento, non così radicale, ma comunque critico.
Sottolineo questo aspetto perché probabilmente all'esterno potrà apparire che un'interruzione di corse o un sequestro di nave possa equivalere a uno di aereo, di treno o di pullman della terraferma, ma non è così. Infatti, quando si sequestrano delle navi viene a mancare un collegamento essenziale, perché sono l'unica via possibile di collegamento tra le isole e la terraferma.
La Commissione – che sicuramente sta agendo e si è attivata con questa audizione per avere un quadro conoscitivo reale della situazione – è opportuno che sappia che queste isole non sono all'attenzione né del Governo nazionale né del Governo regionale per quanto riguarda i collegamenti marittimi, che sono sempre molto carenti e che, soprattutto negli ultimi tempi, sono diventati costosissimi.
A titolo esemplificativo, fornisco solo un dato così che la Commissione possa prenderne atto. Il costo del biglietto degli aliscafi per i non residenti, per quanto riguarda il settore Eolie e i collegamenti essenziali, negli ultimi anni è aumentato da 17,30 euro a 25,17 euro, cioè quasi il 45 per cento in più.
Ripeto – e chiudo – che nessun settore dei trasporti nazionali ha registrato un aumento così vertiginoso delle tariffe, con un gravissimo danno alla vita economica e sociale delle isole.
Grazie.
GIUSEPPE SIRACUSANO, vicesindaco di Malfa. Buonasera a tutti. Innanzitutto, porgo il mio più sentito ringraziamento alla Commissione per l'attenzione riservata al problema di cui si discute oggi. Parlo di problema perché io sottoscrivo la puntuale relazione del sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, con il quale vi è stata un'azione sinergica non solo delle Isole Eolie, ma anche delle isole minori, nel porre all'attenzione della politica, del Governo nazionale e del Governo regionale le questioni che riguardano il nostro territorio.
Pertanto, non mi ripeto sul profilo che ha puntualmente evidenziato il dottor Gullo, ma pongo l'attenzione sul problema politico e di vivibilità delle nostre isole. La disattenzione del Governo nazionale e del Governo regionale sta incidendo significativamente sulla vita degli abitanti delle isole minori. Di fatto, vi è una disparità sostanziale tra un qualsiasi cittadino italiano e un abitante delle Isole Eolie. Questo sta determinando una trasformazione antropologica del nostro territorio. I nostri territori si stanno profondamente modificando, perché risulta impossibile viverci, specialmente nei periodi invernali. Pertanto, le scelte politiche del Governo, nazionale e regionale, stanno incidendo profondamente su un patrimonio culturale e sociale che oggi rischiamo di perdere.
Io qui rappresento il comune di Malfa, all'interno dell'isola di Salina, dove lo spopolamento, soprattutto nel periodo invernale, è un problema grave. Lo spopolamento non è dovuto a ragioni di carattere economico o alla mancanza di opportunità offerte dal territorio, al contrario tale fenomeno – e questo è un dato che deve restare agli atti – è principalmente dovuto all'impossibilità di accedere ai servizi essenziali. Riporto un esempio banale: se un cittadino di Salina prenota una visita medica, non può correre il rischio di viaggiare il giorno stesso in cui deve sottoporsi alla visita, perché tale scelta sarebbe sottoposta a un'alea, che nella maggior parte dei casi è riservata alle compagnie di navigazione, che lo costringono a muoversi – per una visita medica, come per qualsiasi altro appuntamento o attività della vita quotidiana – e a viaggiare un giorno prima. È chiaro che questa Commissione potrà senz'altro appurare quanto questa situazione incida sui costi e sulla qualità della vita.
In secondo luogo – e anche se è stato già ben riportato dal sindaco Gullo ritengo che sia comunque opportuno rimarcarlo – è evidente che sussiste un problema di concorrenzaPag. 9 nell'ambito del trasporto nelle isole minori. Si tratta di una questione che deve essere approfondita dall'Autorità garante, perché è impensabile il sistema monopolistico che si è determinato, che comporta non soltanto un aumento vorticoso dei prezzi, ma anche una scadente qualità del servizio.
Da ultimo, faccio presente che quasi tutte le opere pubbliche, in questo momento, nel mio piccolo comune hanno subìto un rallentamento o si sono interrotte a causa della difficoltà di ottenere l'approvvigionamento dei materiali. Quello concernente il trasporto su nave è, al momento, il problema più drammatico che noi stiamo vivendo.
Auspichiamo una significativa attenzione da parte di questa Commissione ed interventi presso il Governo nazionale, il Governo regionale e anche presso l'Autorità garante, che siano incisivi a tutela dei cittadini, che non possono essere considerati cittadini di serie B, né si può pensare che le Isole Eolie possano essere prese in considerazione soltanto come un posto dove andare in vacanza.
Grazie.
DOMENICO ARABIA, sindaco di Santa Marina Salina. Porgo i miei saluti a lei, presidente, e a tutti i membri della Commissione, nonché ai colleghi sindaci oggi collegati per affrontare questo importantissimo argomento.
Mi ricollego, condividendone tutti i punti, a quanto detto dal sindaco di Lipari e dal vicesindaco di Malfa, perché sono problematiche discusse e affrontate congiuntamente con tutte le isole di Sicilia.
Il problema fondamentale è legato non solo alla qualità del servizio, ma anche all'aumento indiscriminato dei costi registrato negli ultimi due anni: tocchiamo il 40-50 per cento circa. Ciò ha conseguenze negative sia su chi le isole le vive tutto l'anno, quindi sulla popolazione residente, sia su tutti i flussi turistici che, giocoforza, a fronte di un aumento indiscriminato dei costi, potrebbero probabilmente scegliere altre mete per le proprie vacanze. Questo potrebbe seriamente mettere in ginocchio l'economia delle isole di Sicilia, che è prevalentemente di tipo turistico.
Non sono da sottovalutare gli effetti sulle popolazioni residenti. Nel momento in cui si registra un aumento dei costi per i mezzi commerciali che trasportano le derrate alimentari o i carburanti sulle isole, che possono arrivare soltanto tramite nave, questi costi si riversano sulla popolazione locale. La conseguenza che ne deriva si è registrata in questi ultimi due anni nel mio piccolo comune, dove ho assistito a flussi migratori verso l'esterno rispetto all'isola, perché la popolazione preferisce la terraferma, dove si hanno maggiori servizi e costi minori. In questo modo, come diceva giustamente il vicesindaco di Malfa, si alimenta lo spopolamento dei nostri territori, con il rischio, poi, di relegarli a una mera apertura estiva, tipo villaggio vacanze. Nessuno di noi sindaci vuole questo per il proprio territorio. Noi siamo costantemente impegnati nello sviluppo dei nostri territori attraverso opere pubbliche e azioni di carattere sociale, ma se, ad un certo punto, tutta la popolazione – o la maggior parte di essa – tenderà ad andare via dall'isola, noi ci ritroveremo a essere sindaci del nulla. Quindi il problema è grave, soprattutto dal nostro punto di vista.
Auspichiamo fortemente che il Governo nazionale possa porre in essere azioni energiche in tal senso così da garantirci i livelli minimi di assistenza e di trasporto, in particolare di trasporto marittimo. Per le isole come l'arcipelago eoliano l'unica via di arrivo e di uscita è il mezzo navale: o i mezzi veloci o le navi. Quando questi mezzi mancano, ovvero quando vengono gestiti – come diceva il vicesindaco di Malfa – in maniera monopolistica questi collegamenti, noi utenti finali siamo sempre soggetti alle decisioni della compagnia di turno.
Non bisogna trascurare il fatto che noi sindaci siamo sempre il punto di riferimento delle nostre popolazioni. Tuttavia, di fronte ai problemi che si sono registrati in questi anni, non abbiamo avuto nessuno strumento fattivo per intervenire, se non scrivere continuamente agli organi deputati al controllo e alla vigilanza (quindi Stato e regioni) al fine di ottenere ciò che ci viene Pag. 10garantito dalla Costituzione. I nostri cittadini devono essere considerati al pari di qualunque altro cittadino sull'intero territorio nazionale, ma nei fatti gli abitanti delle isole minori hanno un problema, ossia la presenza del mare, che limita la vita sociale, lavorativa, imprenditoriale e sanitaria dei nostri abitanti.
Ringrazio la Commissione per questa importante opportunità di ascolto di noi tutti, auspicando un intervento cospicuo e fattivo in questo importantissimo settore.
Grazie.
FRANCESCO FORGIONE, sindaco di Favignana. Signor presidente, grazie per la convocazione e per l'interesse dimostrato dalla Commissione verso i problemi delle nostre piccole isole.
Non c'è molto da aggiungere alle cose che hanno detto i miei colleghi. Noi siamo abituati a pensare a queste isole nel luccichio della stagione estiva, quando vengono i turisti e le isole vivono anche di luce riflessa, ma quando invece torniamo alla nostra vita normale, soprattutto d'inverno, l'insularità da risorsa diventa un problema per la vita quotidiana della nostra gente.
Purtroppo la politica e le istituzioni non hanno consapevolezza di questo problema, nonostante l'inserimento, l'anno passato, delle isole minori all'interno della Costituzione. Infatti, abbiamo assistito a come questa scelta importantissima, anche per noi, del riconoscimento della specialità e del valore dell'insularità non si sia tradotta in decisioni politiche coerenti, soprattutto nell'ambito del sistema dei trasporti.
Nel nostro caso, le criticità legate al sistema dei trasporti non determinano soltanto problemi di continuità territoriale. Si registrano, invece, anche problemi di tutela del diritto alla salute: per esempio, se un cittadino di Favignana deve fare anche soltanto un semplice esame del sangue o una radiografia deve recarsi a Trapani. Si hanno difficoltà nel garantire il diritto alla formazione e alla scuola, che a Favignana sono fortemente legati ai collegamenti, tant'è che quando il vento è forte e il mare è alto i nostri ragazzi non possono andare a studiare a Trapani e gli insegnanti non possono venire a fare lezione a Favignana. Ma questo non dipende da noi, ovviamente. Il problema dei trasporti, quindi, è un problema di economia, di diritti sociali e di qualità della vita.
Negli ultimi anni abbiamo avuto – come diceva all'inizio il sindaco del comune di Lipari, Riccardo Gullo – un aumento significativo dei costi, che colpisce di conseguenza tutti i settori della nostra vita civile. I prezzi a Favignana, come anche nelle altre isole, non sono cari solo d'estate, perché magari si pensa di voler speculare sulla stagione estiva – ossia su quei quattro mesi di lavoro, che poi serviranno a sostenere gli isolani nel corso dell'anno – ma tutto l'anno, perché il costo dei trasporti incide sui prezzi in modo significativo.
Vi riporto un esempio che sta interessando gli abitanti dell'isola proprio in questi giorni. Noi abbiamo una tradizione di allevamento, ma la siccità sta provocando l'assenza di fieno. Ebbene, per portare il fieno sulla nostra isola ai nostri sette allevatori, che stanno vivendo una crisi drammatica, ci siamo dovuti rivolgere alla Protezione civile, perché i vettori navali, essendo il fieno un prodotto a rischio incendio, hanno chiesto un'assicurazione talmente sproporzionata per trasportarlo che questi allevatori non sarebbero stati in grado di sostenerla economicamente. Vi ho riportato un esempio estremo, ma è una situazione che sto vivendo in queste ore, avendo investito persino la Protezione civile nel darci una mano per il trasporto di questo prodotto. Lo stesso discorso vale per i rifiuti, perché il costo dei rifiuti, benché in parte rimborsato dalla regione, per noi è significativo.
Inoltre i problemi sono legati anche alla qualità del servizio. Innanzitutto, noi abbiamo un problema enorme con le navi, perché sono vecchie e non sempre adeguate. Ma abbiamo anche un problema con i vettori veloci, quali aliscafi e catamarani. Pertanto, penso che questi aspetti debbano essere oggetto di attenzione. Nel periodo in cui il Governo nazionale ha tagliato il sostegno per le tratte nazionali, anche se in parte se n'è fatta carico la Regione Siciliana, noi abbiamo comunque avuto un'esplosione dei costi e dei prezzi e, in queste Pag. 11circostanze, gli interlocutori dei cittadini siamo noi sindaci. Inoltre, anche il monopolio in Sicilia è un problema vero. Il fatto che le gare che si fanno vadano deserte perché nessuno partecipa pone un problema di qualità del servizio, legato all'assenza di un mercato libero, ovvero di un regime di monopolio che condiziona sia la qualità del servizio sia la ricattabilità di chi pone dei problemi, perché non ha un'alternativa.
Si tratta di questioni che sono già state sollevate dagli altri colleghi e rispetto alle quali io credo che debba esserci un'assunzione di responsabilità da parte sia del Governo nazionale che del Governo regionale. Infatti, mi auguro che la Commissione trasporti, alla fine di queste audizioni, ascolti anche il Governo regionale.
In ogni caso, le gare che vanno deserte, i ripetuti sequestri che riguardano sempre lo stesso vettore e il regime di monopolio sono i problemi che noi in Sicilia dobbiamo affrontare e rispetto ai quali occorre un intervento delle istituzioni, soprattutto a riflettori spenti, ossia una volta passata la stagione estiva, che supereremo a fatica. Infatti, poi si crea anche un conflitto tra i turisti che visitano le nostre isole e i cittadini residenti, perché questi ultimi spesso non trovano accesso all'isola a causa delle condizioni e della qualità del servizio e del numero di rotte che fanno gli aliscafi. Accade, infatti, che i residenti non trovino dei biglietti disponibili perché non c'è una riserva che viene loro garantita e rispettata. Ciò accade perché il biglietto per i residenti ha una scontistica che, evidentemente, lo rende meno conveniente da vendere rispetto al biglietto per i turisti, che invece viene pagato per intero.
Si tratta di problemi che devono essere affrontati tenendo conto di questa complessità e avendo come obiettivo il miglioramento della qualità di vita nelle isole, che si stanno spopolando anche a causa di questi problemi.
Vi ringrazio per averci ascoltato. Speriamo che questo nostro contributo si possa tradurre in un intervento più organico su tutto il sistema dei trasporti nelle piccole isole.
FILIPPO MANNINO, sindaco di Lampedusa e Linosa. Buongiorno, presidente, componenti della Commissione e colleghi.
Condivido quanto già ampiamente esposto da parte dei miei colleghi. A Lampedusa e Linosa, che costituiscono un unico comune, il problema si acuisce ancora di più per via delle distanze geografiche. Non ho mai capito se purtroppo o per fortuna, noi siamo le isole più distanti dalla penisola italiana. Infatti, siamo distanti 210 chilometri da Porto Empedocle e appena 120 chilometri dalla Tunisia. Questo fa sì che si abbia un maggiore disagio su tutto ciò che concerne il trasporto marittimo e aereo.
La prima questione riguarda l'aumento dei prezzi su tutto ciò che viaggia via mare. A titolo di esempio, riporto il costo della benzina sull'isola di Linosa. Quando guardo i telegiornali o leggo sulla carta stampata che si è raggiunto un nuovo record in Italia per il costo della benzina, arrivato a 2,10-2,20 euro al litro, penso sempre che noi questo record l'abbiamo superato già da anni, perché ad oggi la benzina a Linosa costa 2,95 euro al litro. Questo rende evidente quanto sia impattante il problema dei trasporti sui costi dei prodotti.
Inoltre, noi abbiamo due principali tipologie di problemi. La prima tipologia riguarda il trasporto aereo. Fortunatamente la mia isola, nonostante la questione dell'immigrazione, continua a essere visitata. Però, sugli aerei destinati alla continuità territoriale viaggiano persone di vario genere: turisti, studenti, pendolari, lavoratori, impiegati pubblici, malati, persone bisognose di cure settimanali (per esempio, chi deve sottoporsi alla chemioterapia deve andare a Palermo, appartenendo noi all'azienda sanitaria provinciale 6 di Palermo). Peraltro, a questi viaggiatori bisogna aggiungere la presenza massiccia di forze dell'ordine sul territorio per via del noto hotspot presente sull'isola, nonché tutto ciò che gravita intorno al sistema di accoglienza e soccorso dei migranti, vale a dire la Croce rossa e le organizzazioni umanitarie. Tutto questo fa sì che le esigenze siano nettamente cambiate rispetto a quando questo bando è stato predisposto. Tant'è vero che basta collegarsi al sito della compagniaPag. 12 che oggi gestisce la tratta aerea per constatare che per i prossimi venti giorni si è impossibilitati a lasciare l'isola. Quindi, nei giorni in cui non abbiamo il traghetto – e ciò accade spesso a causa del cattivo tempo – si rimane prigionieri dell'isola.
Vi chiediamo, pertanto, innanzitutto di intervenire sulla prossima gara, in scadenza ad ottobre 2025. In particolare, invochiamo un aumento dei posti sulla continuità territoriale: o aumentando le corse giornaliere oggi previste con Catania e Palermo, oppure prevedendo aeromobili più grandi e più capienti (considerato che oggi viaggiamo con un aereo ATR da sessantasei posti), in quanto non si riesce più a sopperire alle esigenze del territorio.
A questo si aggiunge la questione del trasporto delle salme. Proprio per il fatto che siamo collegati con gli ATR, si riscontrano delle grossissime difficoltà nel trasportare a Lampedusa tutte le persone che muoiono nei nosocomi siciliani. Accade, infatti, che chi è in punto di morte viene portato d'urgenza negli ospedali di Palermo, ma per coloro che non sopravvivono diventa veramente complesso riportare le salme sull'isola.
La seconda tipologia di problemi riguarda il trasporto marittimo, problemi che sono già stati ben evidenziati dai miei colleghi. Innanzitutto, c'è una questione relativa alla qualità dei servizi. Noi siamo collegati attraverso delle navi che sono pessime, vecchie e che andrebbero assolutamente cambiate. In più, i costi sono diventati veramente insostenibili. Nel giro di nove mesi c'è stato un aumento di oltre il 40 per cento dei costi, che ha reso impraticabile viaggiare con il traghetto. Tant'è che ormai viaggiare con la nave costa di più che viaggiare con l'aereo. Peraltro, non dobbiamo tralasciare il costo del trasporto delle merci, che ha delle ricadute su tutto il tessuto sociale dei territori. Poco fa vi ho riportato l'esempio del costo al litro della benzina, ma potrei farvi un altro esempio in relazione al costo di un fardello d'acqua, che – anche comprando una sottomarca al discount – costa almeno 2,80 euro.
Inoltre, al problema relativo all'aumento dei costi registrato sulle corse statali bisogna aggiungere un'altra problematica, rappresentata dal fatto che ci è stata tolta una corsa nel periodo invernale. Prima noi eravamo collegati con Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, con sei corse settimanali. Invece adesso, proprio per andare incontro ai tagli che il Ministero ha effettuato sui collegamenti, la compagnia ha ridotto le corse e le ha portate a cinque settimanali, creando così dei grossissimi problemi al territorio, in particolare alla marineria. Infatti, noi viviamo – oltre che di turismo – di pescato e abbiamo, pertanto, l'esigenza di inviare quotidianamente i nostri prodotti fuori dall'isola per venderli. È evidente, quindi, come la riduzione del numero delle corse abbia creato grossissime difficoltà al territorio.
A tutto ciò bisogna aggiungere il costo degli aliscafi. Infatti, siamo collegati con Linosa – l'altra piccola isola appartenente al comune di Lampedusa – con gli aliscafi. Vorrei portare alla vostra attenzione il fatto che un cittadino di Linosa che necessita di determinati servizi, anche se appartiene allo stesso comune, deve pagare 22 euro per recarsi a Lampedusa per poterne usufruire, in quanto molti servizi su quell'isola – di appena cinque chilometri quadrati – non sono previsti.
Pertanto, si deve intervenire per garantire la continuità territoriale e si deve fare in modo che ciò che riesce a fare un cittadino in città venga concesso, allo stesso costo, anche ai cittadini delle isole minori e, in particolare, a quelli che vivono nelle isole di frontiera. Quello che ho riportato è, in sintesi, il quadro generale.
Chiediamo più attenzione per le isole, perché – ripeto – vivere in un'isola non è come vivere sulla terraferma. Ci sono tutta una serie di problemi che ledono i diritti costituzionalmente garantiti ai cittadini, non soltanto il diritto alla mobilità, ma anche altri diritti come quelli concernenti la salute e lo studio. Pertanto, vi chiediamo un intervento forte in tal senso.
Grazie.
SALVATORE MILITELLO, sindaco di Ustica. Buon pomeriggio a tutti. Grazie, presidente, per questa opportunità che state riservando a tutte le isole della Sicilia.Pag. 13
Come avete avuto modo di apprendere dagli interventi dei colleghi che mi hanno preceduto, i problemi nelle isole della Sicilia sono pressoché identici. Io continuo a ribadire che Ustica, anche se non geograficamente, ma nei fatti, è una delle isole più lontane dalla Sicilia, perché il tutto si svolge solo ed esclusivamente tramite collegamenti marittimi. Infatti, Ustica è l'unica isola che non fa parte di un arcipelago, di conseguenza siamo collegati esclusivamente da collegamenti marittimi.
Io sottoscrivo tutto quello che hanno detto i miei colleghi perché, appunto – come dicevo – le problematiche sono identiche. La situazione che abbiamo vissuto nell'ultimo anno è assolutamente drammatica: abbiamo avuto problemi di carattere sociale, se pensiamo ai medici e alla scuola, nonché problemi a livello turistico. Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, diceva che il costo del biglietto a Lipari è arrivato a 24 euro. Ebbene, ad Ustica il costo di biglietto per una singola persona è pari a poco meno di 40 euro. Ciò significa che anche dal punto di vista turistico – che è quello che consente alla comunità di vivere per tutto l'inverno – avremo un calo notevole di presenze sull'isola. Potete immagine, infatti, come per esempio una famiglia di quattro persone non potrà permettersi di fare un viaggio che, tra andata e ritorno, viene a costare 300-400 euro soltanto di aliscafo.
Inoltre, abbiamo subìto dei tagli, nel periodo invernale, del numero di corse delle navi, che sono state in parte sopperite dal servizio regionale. Peraltro, ultimamente una nave del servizio integrativo regionale è stata sequestrata, per cui non è più in linea sulla Ustica-Palermo. Di conseguenza, il servizio viene fatto, in malo modo, sempre con la stessa nave ministeriale. Personalmente ho chiesto di modificare alcune corse. La nave ministeriale fa due corse giornaliere, il lunedì e il giovedì, però data la sua vetustà per coprire la tratta – noi siamo distanti trentasei miglia marine – impiega tre ore, per cui la prima partenza da Palermo in questi giorni avviene alle 6.30 del mattino. Capite bene che, anche per l'approvvigionamento dei viveri del lunedì mattina, i commercianti hanno difficoltà nel dover partire alle 6.30. Di conseguenza, avevamo chiesto di fare solamente una corsa. La risposta che ci è giunta dalla regione è stata che avremmo dovuto rinunciare ufficialmente al servizio integrativo. Ciò significa che, quando la nave sarà dissequestrata, potremmo non disporre più del servizio integrativo. Si tratta di situazioni davvero anacronistiche.
Peraltro, nella nostra isola abbiamo già dei problemi interni dovuti alla portualità, per cui stiamo cercando di mettere in atto delle progettazioni affinché siano garantiti i collegamenti anche in caso di mare poco mosso. Infatti, attualmente la presenza anche ridotta di un po' di scirocco nel nostro porto impedisce agli aliscafi di attraccare. Pertanto, abbiamo presentato un progetto per realizzare un altro pontile dall'altra parte dell'isola, che ci potrebbe dare maggiori garanzie.
Rilevo che anche da noi la benzina è arrivata a costare 2,40 euro al litro, pertanto condividiamo tutti i costi che ne conseguono. Penso, ad esempio, a tutti i noleggiatori dei gommoni, che devono comprare un litro di benzina a 2,40 euro e sono costretti, poi, a riversare questo costo sull'utente finale, ossia il turista. Ciò rischia di portare il turista a decidere di non venire più sull'isola, perché per stare una settimana a Ustica è costretto a spendere troppo, tra il biglietto, il vivere e quant'altro. Dobbiamo tenere conto, infatti, che anche il costo dei viveri di prima necessità ha subito degli aumenti spropositati, a cui facevano riferimento i miei colleghi prima, a causa dei costi di trasporto. È evidente che un chilo di pasta sull'isola si acquista ad un prezzo differente rispetto ad altri luoghi, per esempio è pari a quasi il doppio di quello che si potrebbe pagare a Palermo. Il tutto, poi, si riversa sull'utente finale, ossia – nel nostro caso e nel periodo estivo – sul turista.
Torno a lamentarmi – come hanno fatto i miei colleghi precedentemente – della poca attenzione che abbiamo ricevuto, anche da parte del Ministero stesso. Abbiamo scritto diverse note, proprio segnalando le difficoltà che abbiamo incontrato in questo Pag. 14ultimo anno. Ebbene, per quanto mi riguarda, non abbiamo mai ricevuto una risposta, neanche negativa. Siamo stati praticamente ignorati. Ma potrebbero esserci altri sindaci nella stessa situazione che sanno qualcosa in più di me a tale riguardo.
Il problema più rilevante per noi in questo momento è il costo del biglietto. Infatti, come dicevo prima, non è accettabile che per arrivare a Ustica, in un'ora e mezza di navigazione, si debbano sostenere dei costi così elevati e, per esempio, far pagare ad una famiglia media di quattro persone quasi 400 euro tra andata e ritorno.
Spero che il Ministero intervenga su queste problematiche e che le risolva il prima possibile. Altrimenti, proseguendo in questo senso – come diceva correttamente anche il sindaco di Santa Marina Salina, Domenico Arabia – la popolazione andrà via dall'isola. Noi abbiamo tanti disagi, però anche lo Stato, il Governo nazionale e quello regionale, in qualche maniera, ci dovrebbero riservare un minimo di garanzia.
Spero che con questa riunione la Commissione prenda atto, finalmente, delle problematiche che stiamo vivendo e che queste vengano quantomeno discusse, anche se non immediatamente risolte.
Ricordo che nella riunione che abbiamo fatto due o tre anni fa, proprio qui a Ustica, con tutti i sindaci delle isole che all'epoca erano chiamate «isole minori», decidemmo, comunemente e all'unanimità, di non chiamarci più «isole minori», bensì «isole della Sicilia». Devo riconoscere che, purtroppo, a distanza di due anni da quell'incontro – che si è svolto prima ad Ustica, ma poi anche a Favignana e a Pantelleria – siamo tornati a essere chiamati «isole minori». In queste situazioni siamo cittadini di serie B, perché non siamo uguali agli altri cittadini del Paese.
Auspico che queste problematiche vengano affrontate e risolte.
Grazie per questa opportunità.
FEDERICO TREMARCO, assessore ai trasporti del comune di Pantelleria. Grazie presidente, porgo i saluti da parte del nostro sindaco, che, per motivi istituzionali, oggi è all'estero e quindi non può essere presente. Vi ringrazio per l'invito in questa Commissione, invito che reputiamo importante così come questa indagine conoscitiva. Vi porgo i saluti anche di tutta l'amministrazione comunale e del Consiglio comunale.
Come in tutti i territori insulari, il tema dei trasporti per Pantelleria rappresenta il fulcro della quotidianità degli abitanti. Pantelleria, che peraltro è particolarmente distante dal continente (come Lampedusa), deve ancora superare quella marginalità geografica attraverso un sistema di trasporto marittimo ed aereo che sia al passo con i tempi, ma anche rispondente alle necessità e alle aspettative delle comunità che vivono questi territori.
L'isola di Pantelleria è una realtà unica, ma anche particolarmente sfidante all'interno del territorio italiano. La condizione di ultra-perifericità del territorio rende necessario un lavoro politico intenso, sia a livello nazionale che europeo, per garantire un riconoscimento e un supporto adeguato.
Il riconoscimento dell'ultra-perifericità faciliterebbe la realizzazione di accordi per migliorare la connettività dell'isola, sia per quanto riguarda i trasporti marittimi che aerei, che sono servizi indispensabili anche per garantire la continuità territoriale con il resto d'Italia, non solo con la Sicilia. La stessa continuità territoriale potrebbe anche essere ripensata predisponendo dei bandi di cinque anni, anziché di tre anni.
Per quanto riguarda il trasporto aereo, Pantelleria si basa su una consolidata continuità territoriale, che garantisce collegamenti abbastanza dignitosi con gli aeroporti di Trapani, Palermo e Catania. Tuttavia, dobbiamo evidenziare alcune criticità. Ci permettiamo, inoltre, di proporre qualche soluzione che potrebbe essere adeguata al fine di migliorare sotto questi punti di vista.
Anzitutto, proponiamo di estendere i collegamenti aerei in continuità territoriale. Infatti, una forte criticità da superare riguarda sicuramente l'economia isolana: a causa del crollo delle attività agricole e dello stallo del comparto turistico, l'isola Pag. 15non raggiunge più un punto di equilibrio. Per sostenere meglio una destagionalizzazione turistica e garantire una maggiore mobilità per i residenti è necessario aumentare i collegamenti, ma allo stesso tempo garantire la continuità territoriale ai nostri concittadini. Pantelleria e Lampedusa sono isole ultra-periferiche e non possono essere disconnesse, a nostro avviso, dal resto d'Italia. Peraltro, occorre tenere conto anche del fatto che per noi l'alta velocità non esisterà mai, così come l'intermodalità. L'unico mezzo veloce di cui possiamo disporre è l'aereo. Di conseguenza, a nostro avviso, sarebbe più che opportuno potenziare la continuità territoriale.
Proprio al fine di connettere queste due realtà insulari al resto d'Italia, proponiamo di inserire in continuità territoriale due collegamenti settimanali almeno con Roma, così da garantire tutto l'anno collegamenti con il continente. Questo sarebbe già un primo passo verso il miglioramento della connettività.
In secondo luogo, auspichiamo un miglioramento della struttura aeroportuale. Infatti, la nostra struttura aeroportuale è insufficiente per garantire operazioni regolari in condizioni meteo avverse. Al fine di realizzare tale miglioramento, formuliamo molteplici proposte: l'installazione delle attrezzature tecnologicamente adeguate a ridurre al minimo le cancellazioni dei voli, che poi impattano gravemente sulle compagnie aeree, determinando comunque dei rimborsi; l'allungamento della pista corta e adeguamento della stessa con STRIP e della RESA; l'installazione dell'instrument landing system (ILS), che permetterebbe di atterrare anche con visibilità ridotta; un incremento numerico degli stand per gli aerei, quindi anche un adeguamento dell'Apron aeroportuale; una diminuzione dei trasporti come sostegni tramite anche la non debenza delle tasse HB. A tale ultimo riguardo, ho inviato un allegato alla Commissione contenente un ordine del giorno proposto dall'onorevole Nino Minardo, attuale presidente della Commissione Difesa, dove veniva previsto (considerato che le tasse HB sono una voce di costo del biglietto aereo i cui proventi vanno a tre Ministeri) per tre anni un alleggerimento, che non sarebbe dovuto avvenire attraverso un aggravio a carico delle compagnie o dell'ente, bensì attraverso una riduzione di queste tasse sul biglietto aereo. Infatti, tramite la non debenza delle tasse HB si potrebbe alleggerire di almeno 10 euro a tratta il costo del biglietto aereo sulla continuità territoriale. Infine, per quanto riguarda il nostro aeroporto, proponiamo la riapertura del distaccamento dei Vigili del fuoco, che attualmente non abbiamo più e di cui, invece, tutti gli aeroporti dovrebbero disporre.
In relazione al trasporto marittimo, abbiamo bisogno di interventi urgenti per garantire una qualità di vita ai residenti e per sostenere lo sviluppo turistico. Per quanto concerne la struttura portuale, questa appare attualmente incompleta e inadeguata a garantire la regolarità dei collegamenti marittimi e a sfruttare le opportunità del turismo del mare e del diporto nautico. Di conseguenza, la nostra proposta è di completare e adeguare la struttura portuale per migliorare la capacità di accoglienza e l'operatività.
Altre criticità riguardano il naviglio in uso. Come dicevano anche gli altri colleghi, attualmente abbiamo delle navi che sono state concepite negli anni Settanta e Ottanta e che risultano, quindi, tecnologicamente superate e spesso inefficienti. Una proposta valida potrebbe essere quella di avviare una programmazione immediata per garantire la disponibilità di due navi nuove nei prossimi anni.
Sussistono delle criticità da superare anche sulla questione delle tariffe. Le attuali tariffe sono oggettivamente fuori mercato e gravano pesantemente sui residenti, sui pendolari e sull'intero comparto turistico e merceologico. La nostra proposta è di stabilire tariffe più sostenibili per i residenti e i pendolari, introducendo anche nuove tariffe per favorire l'afflusso turistico tramite mezzi navali.
In ultimo, riporto le criticità concernenti i contributi e costi del carburante, che sono disciplinati anche nella convenzione ministeriale. L'aumento dei costi del carburante non è adeguatamente compensatoPag. 16 dai contributi attuali. Quello che si potrebbe fare è rivalutare i contributi erogati in base all'aumento dei costi del carburante, come già previsto nella convenzione, ed eventualmente considerare anche eventuali opportunità assicurative sui prezzi di acquisto. Non so se esistono derivati del credito e non so tecnicamente come vengono chiamati, però si potrebbe valutare questa opportunità.
Faccio una breve considerazione su Pantelleria e concludo.
PRESIDENTE. Le chiedo la cortesia di avviarsi alle conclusioni, siccome abbiamo superato di molto i cinque minuti.
FEDERICO TREMARCO, assessore ai trasporti del comune di Pantelleria. Pantelleria e Lampedusa, nello scenario italiano e mediterraneo, rappresentano delle realtà che andrebbero contestualizzate, questo anche in favore di un quadro normativo adeguato, perché sono le uniche due isole della Sicilia occidentale dotate di un aeroporto. Infatti, la presenza di un aeroporto favorisce l'economia, lo sviluppo e l'occupazione. Pertanto, da questo punto di vista, bisognerebbe contestualizzare queste due isole e provvedere con dispositivi normativi ad hoc.
Questo è quello che volevo dire. Ho mandato un allegato in cui vi rappresento delle curve per mostrare l'effetto post-Covid di questi rincari. Vi accorgerete, dalle curve grafiche spalmate per stagionalità, quanto impatto negativo ha avuto sui flussi turistici questo aumento dei costi, specialmente sui mezzi marittimi.
Grazie mille.
PRESIDENTE. Faccio una comunicazione sull'ordine dei lavori. Adesso intervengono i deputati, ma considerato che abbiamo sforato l'orario e che sono previste delle votazioni nella seduta odierna, chiedo gentilmente ai sindaci di mandare una nota alla Commissione, con le loro riflessioni, le integrazioni di tutti i punti che avete toccato e le proposte, magari considerando anche le riflessioni dei deputati che adesso intervengono. Non disponiamo, infatti, del tempo materiale per riaprire il dibattito.
Do quindi la parola ai colleghi che intendono intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.
ANTHONY EMANUELE BARBAGALLO. Signor presidente, ringrazio i sindaci per gli interventi che hanno fatto.
Ricordo che questa è un'indagine conoscitiva iniziata proprio in apertura di legislatura, che quindi va avanti da tanto tempo. A nostro giudizio, è un'indagine particolarmente articolata, che mescola difficoltà, criticità, sovrapposizione di competenze tra comuni e regioni, ma anche competenze di coordinamento dello Stato e delle regioni a statuto speciale.
A tal riguardo, vorrei chiedere al vicesindaco di Malfa, Giuseppe Siracusano, se nella relazione scritta – che, cortesemente, farà avere alla Commissione – possono darci delle notizie relative ai lavori di ampliamento del porto di Malfa e, in particolare, se tali lavori sono stati interamente finanziati o se, invece, c'è ancora una parte da finanziare. Infatti, a nostro giudizio, il porto di Malfa è strategicamente determinante per migliorare i collegamenti e la continuità territoriale.
Vorrei rivolgere una domanda anche al sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino. In base ai dati in nostro possesso, i collegamenti con l'isola di Linosa risultano particolarmente complicati. Per esempio, per viaggiare da Linosa verso la Sicilia occorre per forza dormire una notte a Lampedusa, perché non c'è un collegamento diretto per ritornare. Vorrei sapere se le risulta l'esistenza di questa criticità e se nell'articolazione dei collegamenti si può migliorare questo aspetto, magari inserendolo proprio nella relazione rivolta alla Commissione, in modo da chiedere al concessionario di realizzare un migliore collegamento.
In generale, rispetto alle criticità evidenziate da tutti i sindaci, a nostro giudizio, emerge una evidente difficoltà, che non riguarda soltanto il numero delle corse, perché sulla continuità territoriale delle isole minori siciliane si sovrappone sia una quota di trasferimento del Governo nazionalePag. 17 che una quota di trasferimento del Governo regionale. Il tema vero è aumentare le corse e anche migliorare la qualità del gestore e del concessionario. Infatti, a causa delle sanzioni e delle corse tagliate, il servizio crea forti disagi non soltanto agli abitanti nel periodo invernale, quindi in relazione alla continuità territoriale in senso stretto, ma anche nel corso della stagione turistica, durante la quale si vedono file interminabili di turisti che aspettano al molo di Milazzo (o in altre parti della Sicilia) che arrivi l'aliscafo o il traghetto in ritardo. Tale situazione risulta veramente insopportabile.
Un'ultima considerazione per i sindaci di Lampedusa e di Pantelleria. Ai fini della continuità territoriale assume rilevanza anche la presenza dei due aeroporti. L'aeroporto di Lampedusa è gestito da una partecipata della regione. Al riguardo, chiederei una relazione dettagliata del servizio offerto, perché a noi risulta essere una gestione efficiente, ma sarebbe comunque opportuno ricevere una verifica anche dal comune. Inoltre, una verifica andrebbe fatta anche sull'aeroporto di Pantelleria e sui collegamenti non soltanto con gli aeroporti di Catania e Palermo, ma anche con gli altri aeroporti italiani.
ELIANA LONGI. Grazie presidente, sarò velocissima. Da eoliana, non posso non intervenire sull'argomento, anche per chiarire alcuni punti che, forse, non sono stati espressi esattamente.
Ne approfitto per salutare gli amici sindaci e, in particolare, i sindaci delle Isole Eolie, con i quali c'è un rapporto personale. Continuo a ricordare a tutti i sindaci che io sono sempre a disposizione per un'interlocuzione e dei confronti continui, soprattutto per quanto riguarda la situazione delle infrastrutture, non solo trasportistiche ma anche digitali, al fine di affrontare tutte le problematiche che da sempre affliggono le nostre isole.
Ci tenevo a precisare che, se oggi siamo qui in Commissione per affrontare questa indagine conoscitiva sulla mobilità anche delle isole, se esiste un'apposita Commissione bicamerale, se più volte i sindaci hanno incontrato il nostro assessore regionale Aricò nell'ultimo anno e mezzo, questo significa che c'è una particolare attenzione, sia da parte del Governo nazionale che di quello regionale, nei confronti di tutte le isole. Questo è dimostrato dal fatto che il Governo della Regione Siciliana a marzo del 2023 ha stanziato 1,4 milioni di euro proprio per dare la possibilità non solo a noi residenti, ma soprattutto ai lavoratori pubblici e a quelli stagionali, di viaggiare a tariffe ridotte, che in realtà non sono aumentate negli ultimi due anni. A titolo esemplificativo, se un anno e mezzo fa, per i non residenti, la tariffa regionale e la tariffa nazionale erano, rispettivamente, di 20 euro e 25 euro; oggi – ho appena verificato sul sito della compagnia – sono, invece, di 21 euro e 14 euro. Pertanto, abbiamo avuto una diminuzione grazie agli interventi messi in atto dall'assessore ai trasporti. Nello stesso senso, la stessa Regione Siciliana è anche intervenuta nel periodo del caro-carburanti con uno stanziamento di 800 mila euro direttamente finalizzati al rimborso dei trasportatori che portavano alle nostre isole i carburanti.
Quindi, la ragione del caro-prezzi è spesso da andare a ricercare in altro e non dobbiamo fermarci a un'analisi superficiale.
Per quanto riguarda questi finanziamenti, abbiamo già avuto la conferma che saranno prorogati anche per il 2024. Questo non significa che tutti i problemi sono risolti, ma bisogna continuare a lavorare, non solo nell'ambito dei trasporti, ma anche in quello sanitario, infrastrutturale, digitale e tanto altro.
Sicuramente a breve inaugureremo anche il nuovo attracco per gli aliscafi di Vulcano, che è atteso da diversi anni. C'è stato un monitoraggio e un'attenzione particolare per un nodo strategico come il porto degli aliscafi. Ci tengo, per curiosità, a far notare che, negli orari estivi, abbiamo un aliscafo ogni ora che parte e arriva da e per Milazzo e questo non mi sembra un numero indifferente.
Il nostro sindaco Gullo ha anche avviato tutti i confronti sul nuovo Piano regolatore portuale. Spero che, attraverso il confronto con la cittadinanza, si possa arrivare a Pag. 18delle proposte finalmente ottimali per tutti i porti delle nostre isole.
Ripeto, come deputato residente alle Isole Eolie, sono disponibile sempre a un'interlocuzione con tutti i sindaci, nei luoghi e nei tempi sicuramente preposti a questo.
Grazie.
ANTONINO IARIA. Grazie presidente. Forse è una fortuna che siano passate le elezioni, così le mie domande non possono essere strumentalizzate o considerate fuorvianti.
Il tema che hanno portato i sindaci è, alla fine, molto semplice: né il Governo né la Regione Siciliana hanno le risorse per migliorare la situazione esistente, che in parte è anche dovuta al problema delle navi e, in particolare, – secondo quanto riportato dagli articoli di riferimento – alla loro età avanzata. Se non sbaglio e se le mie fonti sono accurate, questo collegamento interrotto (questo tipo di trasporto) era oggetto di un appalto partito nel 2016, quindi da tanto tempo.
Il tema fondamentale riguarda, quindi, le risorse. Noi stiamo discutendo adesso in Parlamento dell'autonomia differenziata e, al riguardo, ricordo che c'è un nostro emendamento sull'autonomia differenziata che tratta proprio il tema di escludere delle rotte di navigazione e dei trasporti, in quanto questi temi vengono gestiti nella frammentazione confusa e inutile che il Governo sta portando avanti.
Abbiamo un Ministro del mare e un Governo siciliani, ma stiamo sprecando le risorse pubbliche. La mia domanda è la seguente: vorrei sapere se i sindaci condividono oppure se hanno la percezione che non ci siano risorse e soldi pubblici che consentano di risolvere queste questioni importantissime.
La mia considerazione personale sul tema è che tali risorse si stanno sprecando, per esempio per realizzare il famoso Ponte sullo Stretto, ma chiaramente non chiedo ai sindaci di esporsi, se non vogliono, su questo tema. È chiaro e palese che la mancanza di soldi da investire nei trasporti per la Sicilia, per risolvere i problemi dell'insularità, è legata al fatto che si stanno sprecando le risorse pubbliche. Infatti, non dimentichiamo che per fare il Ponte sullo Stretto si sono anche tolti dei soldi dai Fondi di coesione della Sicilia e della Calabria, i quali potevano, in parte, essere utilizzati anche su questi temi e, quindi, per migliorare il trasporto da e verso le isole, non soltanto nel periodo estivo.
Da questo punto di vista, non capisco i colleghi della maggioranza che tentano di difendere l'indifendibile. Il tema fondamentale è che, quando non ci sono soldi, queste cose non si possono fare. I soldi – che in questo caso c'erano, perché c'erano le risorse del PNRR, che potevano non essere sprecate per un'opera che sicuramente non aiuterà questa parte della Sicilia – vengono dirottati su altre cose che, a nostro avviso, non sono indispensabili ma, al contrario, appaiono inutili.
Le conseguenze sono queste e le vivono, come al solito, gli amministratori locali, che sono – a prescindere dal partito a cui appartengono e alla loro storia politica – i veri parafulmine di tutto questo disagio. Invece, abbiamo sempre Governi – e questo Governo a maggior ragione – che scaricano tutta la responsabilità sugli enti locali, senza fare nulla per aiutarli.
FRANCESCA GHIRRA. Grazie presidente, anch'io ringrazio i sindaci e gli amministratori che sono intervenuti questo pomeriggio, perché arricchiscono la nostra conoscenza sulla situazione nelle isole e, in questo caso, sulle criticità legate in particolar modo alla questione dei trasporti. Chi come me – e come il presidente e voi amministratori – proviene da un'isola conosce bene queste problematiche. Ad esempio, in Sardegna, che è la regione da cui provengo, ci sono problematiche ancora maggiori per quanto riguarda i collegamenti delle piccole isole.
Sappiamo che spesso, come è successo di recente, le gare per i traghetti vanno deserte, perché continuano a basarsi su un principio di economicità legata al gestore, mentre noi sappiamo che i servizi pubblici, in particolare i trasporti, devono essere garantiti a prescindere dal fatto che ci sia un ritorno economico. È necessario, quindi, un intervento e un investimento maggiore, se non vogliamo rischiare un ulteriore spopolamentoPag. 19 e, soprattutto, che diventi un gesto eroico rimanere a vivere su questi territori, dove per esempio è diventato difficile anche accedere alle cure sanitarie e ci sono problemi anche nei casi di emergenza. Insomma, per garantire un'equa distribuzione dei servizi sul territorio, questo dobbiamo cercare di evitarlo quanto più possibile.
Vorrei chiedere ai sindaci e agli amministratori che sono intervenuti se nelle relazioni che ci faranno avere possono specificare meglio chi gestisce le gare dei servizi di cui ci hanno parlato, sia aerei che marittimi, e anche la questione relativa alle tariffe (perché immagino ci siano tariffe agevolate), così da comprendere meglio come intervenire nel momento in cui concluderemo questo ciclo di audizioni e andremo a definire un provvedimento – spero – per risolvere le problematiche che sono emerse in questi mesi.
Mi ha particolarmente colpito una questione che hanno sollevato i sindaci di Lipari e Favignana. Il sindaco di Lampedusa e Linosa diceva che uno dei problemi del trasporto tramite nave è legato alla vetustà dei mezzi, mentre i sindaci di Lipari e Favignana hanno detto che i mezzi navali vengono spesso sequestrati. Volevo capire se tali sequestri siano, quindi, legati a questioni di conformità tecnica o se ci siano problemi di altra natura. Sappiamo bene che le isole della Sicilia si trovano sulla rotta dei flussi migratori, quindi immagino che spesso intervengano in situazioni di emergenza. Pertanto, non vorrei che i sequestri fossero legati a casi di soccorso non condivisi dal Governo.
Grazie.
PRESIDENTE. Sindaci, avete sentito gli interventi dei deputati. Vi posso assicurare che questa indagine è stata avviata a inizio legislatura per volontà bipartisan, quindi sia della maggioranza che dell'opposizione. Infatti, è stata richiesta anche dal Partito Democratico e dall'opposizione ed è stata poi accettata anche dalla maggioranza. Vi posso assicurare che la vocazione sardo-sicula in questa Commissione si sente. Cerchiamo di attenzionare anche con l'Associazione nazionale dei comuni delle isole minori. Comprendo che non condividiate l'utilizzo del termine «isole minori», quindi d'ora in poi cercheremo di favorire e sensibilizzare, in seno all'Associazione, sull'utilizzo dell'espressione «isole siciliane».
Vi chiedo la cortesia di mandare alla Commissione una relazione su quanto avete detto, anche integrandola con gli spunti forniti dai deputati.
Vi ringrazio. Vi posso assicurare che sui vostri punti ci risentiremo a breve.
RICCARDO GULLO, sindaco di Lipari. La ringrazio, signor presidente. Vorrei dire solo una parola, se posso. Siccome abbiamo condiviso, come isole di Sicilia, un documento generale su tutte le tematiche di carattere sociale ed economico, compreso quello dei collegamenti marittimi, magari, come comune di Lipari, vi mando quel documento, affinché la Commissione possa avere una visione più ampia delle problematiche legate proprio all'isolamento.
PRESIDENTE. Va benissimo.
FEDERICO TREMARCO, assessore ai trasporti del comune di Pantelleria. Signor presidente, prima di salutarla, rispetto a quel documento che vi ho mandato, ossia l'ordine del giorno che fu presentato alla Camera per la non debenza sulle tasse HB, per quanto riguarda Lampedusa, visto che ci arrivano con la continuità territoriale, se potete attenzionarla, perché secondo noi potrebbe essere una strada percorribile anche sulla breve distanza.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie per il vostro contributo.
Dichiaro quindi conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 15.30.