XIX Legislatura

VII Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 6 di Mercoledì 31 gennaio 2024

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Mollicone Federico , Presidente ... 2 

Audizione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'informazione e all'editoria Alberto Barachini in relazione ai procedimenti di licenziamento e di sospensione dei giornalisti dell'Agenzia DiRE (ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento della Camera dei deputati).
Mollicone Federico , Presidente ... 2 
Barachini Alberto , Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'informazione e all'editoria ... 2 
Amato Gaetano (M5S)  ... 6 
Mollicone Federico , Presidente ... 6 
Perissa Marco (FDI)  ... 7 
Barachini Alberto , Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'informazione e all'editoria ... 7 
Dalla Chiesa Rita (FI-PPE)  ... 8 
Mollicone Federico , Presidente ... 8

Sigle dei gruppi parlamentari:
Fratelli d'Italia: FdI;
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista: PD-IDP;
Lega - Salvini Premier: Lega;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE: FI-PPE;
Azione - Popolari europeisti riformatori - Renew Europe: AZ-PER-RE;
Alleanza Verdi e Sinistra: AVS;
Noi Moderati (Noi con L'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro) - MAIE: NM(N-C-U-I)-M;
Italia Viva - il Centro - Renew Europe: IV-C-RE;
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-+Europa: Misto-+E.

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FEDERICO MOLLICONE

  La seduta comincia alle 13.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata oltre che dal resoconto stenografico anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'informazione e all'editoria Alberto Barachini in relazione ai procedimenti di licenziamento e di sospensione dei giornalisti dell'Agenzia DiRE.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione, ai sensi dell'articolo 143 Comma 2 del regolamento, del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'informazione e all'editoria Alberto Barachini in relazione ai procedimenti di licenziamento e di sospensione dei giornalisti dell'Agenzia DiRE.
  Ringrazio il Sottosegretario per avere accettato l'invito della Commissione, avverto che dopo la relazione del Sottosegretario si svolgeranno gli interventi dei deputati cui seguirà la replica.
  Cedo, dunque, la parola al Sottosegretario Barachini per lo svolgimento della relazione. Prego.

  ALBERTO BARACHINI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'informazione e all'editoria, Grazie gentile Presidente, gentili onorevoli, vi ringrazio molto per l'opportunità di poter condividere con voi le informazioni disponibili oggi sulla vicenda relativa all'Agenzia DiRE, una vicenda che si trascina da diverso tempo.
  Articolerò il mio intervento di oggi in tre parti, dopo una breve premessa sui rapporti contrattuali della DiRE con il Dipartimento per l'informazione e l'editoria, vi informerò sia sul provvedimento di fermo amministrativo disposto dal Ministero per l'istruzione e il merito a carico della COM.E Comunicazioni editoria s.r.l., e i relativi pareri resi dall'avvocatura generale dello stato e sia la successiva sospensione del fermo amministrativo.
  Infine vi illustrerò lo stato attuale dei contratti della DiRE con il Dipartimento per l'informazione e l'editoria e elementi di attenzione. L'articolo 17 del decreto-legge n. 198 del 2022 ha introdotto l'attesa riforma del comparto delle agenzie di stampa più volte sollecitate anche dalle organizzazioni europee, istituendo presso il Dipartimento per l'informazione e l'editoria l'elenco delle agenzie di stampa di rilevanza nazionale e autorizzando le Amministrazioni pubbliche ad acquistare i notiziari generali delle agenzie iscritte all'elenco attraverso l'uso della procedura negoziata senza pubblicazione di un bando nell'ambito della riforma è stato confermato il ruolo del Dipartimento per l'informazione e l'editoria quale centrale di committenza per le Amministrazioni dello stato.
  In tale contesto l'agenzia di stampa Com.E, comunicazioni e editoria, conosciuta con il marchio Dire, è risultata tra le otto agenzie iscritte nell'elenco delle agenzie di stampa di rilevanza nazionale, valido per il triennio 2024-2026 pubblicato il 10 novembre 2023 in attuazione del decreto Pag. 3del Presidente del Consiglio dei ministri dell'11 luglio 2023 attuativo della riforma.
  Alla data del riconoscimento della rilevanza nazionale la DiRE aveva in essere un contratto con il Dipartimento per l'informazione e l'editoria stipulato in esito alle procedure di gara esperite nel 2017 essendo risultata aggiudicataria del lotto 6 della gara per la fornitura di servizi per le Amministrazioni statali il contratto effettuato nel 2017 prevedeva un corrispettivo annuale di 2.184.000 euro, iva inclusa, per la fornitura del notiziario generale in lingua italiana con le caratteristiche richieste dal disciplinare e in aggiunta la fornitura dei notiziari DiRE multimediale, giovani e esteri.
  Tutti i contratti stipulati in esito alla gara del 2017, compreso quindi quello della DiRE sono stati rinnovati per un periodo complessivo di 36 mesi dal 2017, alla scadenza sono intervenute ancora quattro successive proroghe normative, l'ultima delle quali, contestuale alla introduzione della riforma, ha prorogato i contratti fino al 31 dicembre del 2023 al fine di consentire il tempo necessario per l'attuazione della riforma stessa.
  Successivamente alla individuazione della agenzia di stampa di rilevanza nazionale, alla pubblicazione dell'elenco sopra richiamata, la quantificazione dei corrispettivi annuali da attribuire a ciascuna Agenzia è stata determinata ai sensi dell'articolo 6 Comma 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'11 luglio 2023, procedendo al riparto tra le agenzie iscritte all'elenco del 65 per cento della media dei corrispettivi percepiti nel quinquennio 2018-2022 dalle agenzie di stampa risultate vincitrici della procedura di gara del 2017, in funzione del numero medio dei giornalisti professionisti assunti nel quinquennio 2018 – 2022, con contratto a tempo pieno e indeterminato.
  In applicazione di tale parametro il corrispettivo attribuito alla DiRE per la prima annualità del triennio 2024-2026 è stato quantificato in 2.297.100,64 euro iva inclusa, una cifra quindi superiore al precedente contratto.
  Determinati compensi sono stati avviati da procedure negoziate previsti dalla norma, in esito alle quali sono stati stipulati nuovi contratti con le agenzie iscritte nell'elenco con decorrenza primo gennaio 2024, senza soluzioni di continuità rispetto alla fornitura oggetto dei precedenti contratti, ad eccezione della DiRE, nei confronti della quale la procedura negoziata è stata necessariamente sospesa per circa un mese, dal 29 dicembre 2023 al 26 gennaio 2024, contestualmente alla sospensione dei pagamenti delle somme dovute in seguito alla sopravvenuta adozione da parte del Ministero della istruzione e del merito di un provvedimento di fermo amministrativo.
  Per la natura e conseguenza di tale provvedimento la sospensione dei pagamenti conseguente al fermo amministrativo non ha di fatto influito sulla liquidazione delle somme dovute alla DiRE per i servizi oggetto del contratto scaduto al 31 dicembre, fino al terzo trimestre 2023 i corrispettivi sono stati infatti regolarmente liquidati alla DiRE, così come alle altre agenzie, mentre le fatture per il quarto trimestre 2023 ad oggi non sono ancora state emesse per nessuna Agenzia.
  Giova, altresì, anticipare che in seguito una sospensione del fermo amministrativo per la durata di 120 giorni disposta in data 24 gennaio 2024 dal Ministero dell'istruzione e del merito per i motivi illustrati successivamente, il 26 gennaio 2024 la procedura negoziata con la DiRE è stata regolarmente ripresa, e il Dipartimento per l'informazione e l'editoria ha avviato le procedure preliminari alla stipula del nuovo contratto prevista entro il 31 gennaio 2024, cioè oggi.
  In sintesi, la circostanza del fermo amministrativo sopravvenuta nel corso delle procedure negoziate non ha condizionato la liquidità dell'impresa, in quanto la sospensione del fermo stesso è intervenuta prima della emissione della fattura per il quarto trimestre 2023, mentre per quanto riguarda il nuovo contratto da stipulare, in attuazione alla riforma, tale circostanza ha causato lo slittamento di circa trenta giorni della stipula, fermo restando l'importo annuale attribuito di 2.297.100,64 euro, Iva Pag. 4inclusa, per la prima annualità del triennio 2024-2026.
  Nel corso delle procedure negoziate con le agenzie di stampa è intervenuta l'adozione di un provvedimento di fermo amministrativo, come dicevamo, ex articolo 69 disposto in data 5 dicembre 2023 dal Ministero dell'istruzione e del merito, a carico della Com.e Fino alla concorrenza della somma di 6.121.894,67 euro.
  Come è noto a tutti, il fermo amministrativo costituisce una eccezionale forma di autotutela cautelare, preordinata alla composizione delle obbligazioni nei rapporti reciproci tra lo Stato e il debitore – creditore pecuniario con lo scopo di legittimare la sospensione in via cautelare e provvisoria del pagamento di un debito liquido e esigibile da parte di una Amministrazione dello Stato a salvaguardia di una eventuale compensazione di altro credito che la stessa o altra Amministrazione statale pretenda di avere nei confronti del medesimo soggetto.
  Come più volte ribadito, si è trattato dunque di un atto dovuto in presenza di un provvedimento di fermo amministrativo, le Amministrazioni statali sono meramente tenute a darvi esecuzione, senza alcuna possibilità di sindacarne la legittimità in quanto è l'Amministrazione che ha disposto il fermo che se ne assume la piena responsabilità.
  La somma di 6.121.894,67 euro risulta quantificata in quanto percepita, secondo quanto si legge nel fermo amministrativo, come ingiusto profitto per fatti gravi corruttivi e per illecite condotte realizzati da Bianchi di Castelbianco Federico. Bianchi di Castelbianco Federico è il precedente editore della DiRE, in attuazione dei progetti finanziati dal Ministero.
  Alla luce di quanto sopra il Dipartimento per l'informazione e l'editoria, considerando la delicatezza delle conseguenze sia in termini di tutela del pluralismo, sia in termini di mantenimento dei livelli occupazionali della DiRE prima di adottare qualunque decisione ha ritenuto opportuno confrontarsi con il Ministero dell'istruzione, e chiedere il parere dell'avvocatura generale dello Stato in merito all'incidenza del fermo amministrativo sui rapporti contrattuali in essere con la DiRE e sulla procedura negoziata in corso.
  In risposta ai quesiti del Dipartimento l'avvocatura si è pronunciata il 22 dicembre 2023, confermato come la sospensione dei pagamenti risultava sottratta alla discrezionalità del Dipartimento, tenuto necessariamente a dare esecuzione al fermo amministrativo il quale è responsabile esclusivamente l'Amministrazione che lo ha adottato. Di conseguenza, recependo le indicazioni dell'avvocatura dello Stato in data 29 dicembre 2023 il Dipartimento per l'informazione e l'editoria ha comunicato alla DiRE la sospensione dei pagamenti, e l'avvio del Procedimento volto all'eventuale esclusione dalla procedura negoziata, assegnando quindici giorni la presentazione di memoria e documentazione in ordine alla fattispecie di reato contestate e alle misure dissociative adottate dall'impresa.
  Da notare che, come anticipato, tale atto del DiRE non ha avuto conseguenze immediate sulla erogazione dei corrispettivi, in quanto la fattura per i servizi resi dell'ultimo trimestre 2023 verrà emessa dalla DiRE così come da tutte le altre agenzie stampa in esecuzione dei contratti scaduti il 31 dicembre 2023. Soltanto nel corso del trimestre successivo in esito alle verifiche di regolarità contributiva alla attestazione di regolare esecuzione dei servizi.
  L'avvio del Procedimento di esclusione sulla procedura negoziata ha invece posticipato la tempistica della stipula del nuovo contratto come meglio illustreremo più avanti.
  In risposta al provvedimento del Dipartimento del 29 dicembre 2023 la DiRE ha sostenuto, presentando diversa documentazione volta a dimostrare la tempestiva adozione di efficaci misure di cosiddetto Self cleaning, il ripristino dei requisiti di affidabilità e integrità richiesti dal codice dei contratti pubblici, tra la documentazione presentata dalla DiRE si rileva, in particolare, il provvedimento del 20 dicembre del 2023 del Tribunale di Bari, che nel contesto di un Procedimento tendente alla transazione fiscale con l'Agenzia delle entrate e nonché a una transazione il pagamentoPag. 5 parziale di debiti per contributi dovuti a INPS, e INAIL, in vista dell'eventuale accordo di ristrutturazione dei debiti dispone il divieto di iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari sui beni e sui diritti con i quali viene esercitata l'attività di impresa per 120 giorni, fissando la comparizione delle parti per l'Udienza del 16 gennaio 2024.
  A fronte della documentazione ricevuta, ritenendo meritevoli di approfondimento le evidenze presentate dalla DiRE il 2 gennaio 2024 il Dipartimento si è nuovamente rivolto all'avvocatura generale dello Stato la quale si è espressa con un articolato parere reso in data 16 gennaio 2024, dove, in estrema sintesi, si confermava la legittimità e ragionevolezza del provvedimento del Dipartimento del 29 dicembre, si confermava la sospensione dei pagamenti in favore della DiRE, disposta dal Dipartimento, in circostanza di validità e efficacia del fermo amministrativo disposto dal Ministero dell'istruzione e del merito.
  Una interlocuzione già avviata di fatto di nostra iniziativa, raccomandando al tempo stesso al Dipartimento di proseguire l'interlocuzione con il Ministero, alla luce della presa conoscenza del sopravvenuto provvedimento del Tribunale di Bari del 20 dicembre. Nel frattempo, in data 15 gennaio 2024, la DiRE ha presentato le proprie controdeduzioni in risposta alla comunicazione di avvio del Procedimento di esclusione inviata il 29 dicembre, reiterando la presentazione del documentazione sopra richiamata, nonché della visura storica atta a dimostrare l'estromissione dell'ex socio di maggioranza, al quale risultano contestati gravi illeciti professionali, nonché le ulteriori misure dissociative introdotte.
  Alla luce del nuovo parere dell'avvocatura il Dipartimento ha valutato tale documentazione, ai sensi dell'articolo 96 Comma 6 del codice dei contratti pubblici in esito alla istruttoria svolta sulla base delle informazioni prodotte dalla DiRE e le misure di Self cleaning adottate dalla società sono state ritenute sufficienti. Tali da giustificare la chiusura del Procedimento di esclusione avviato e la ripresa delle procedure finalizzate alla stipula del nuovo contratto ai sensi dell'articolo 17 del decreto-legge numero 198 del 2022.
  Nella fase conclusiva dell'istruttoria, prima della relativa comunicazione alla DiRE è intervenuta la sospensione del fermo amministrativo, anticipando qui in data 26 gennaio 2024 è stata contestualmente notificata alla società sia la riattivazione dei pagamenti, sia la ripresa delle procedure negoziate.
  Recependo le indicazioni dell'avvocatura dello Stato, contenute nel parere il 16 gennaio del 2024 il Dipartimento per l'informazione e l'editoria con nota del 17 gennaio 2024 ha inoltrato il parere stesso al Ministero per la verifica dell'incidenza del sopravvenuto provvedimento del Tribunale di Bari sulla efficacia del fermo amministrativo e l'assunzione di eventuali determinazioni conseguenti, quali la sospensione del fermo per il tempo di vigenza dell'inibitoria giudiziale.
  In esito agli approfondimenti svolti, accertata l'effettiva incidenza del provvedimento del Tribunale di Bari sull'efficacia del provvedimento di fermo amministrativo, in data 24 gennaio del 2024 il Ministero per l'istruzione e il merito ha adottato il provvedimento di sospensione del fermo amministrativo per la durata di 120 giorni in esecuzione del Decreto del Tribunale di Bari, con decorrenza della data e la pubblicazione del medesimo Decreto.
  Il dispositivo del provvedimento del Ministero precisa che la sospensione perderà efficacia ex tunc, qualora il Decreto del Tribunale di Bari del 21 dicembre del 2023 dovesse essere oggetto di modifica o revoca da parte dell'Autorità Giudiziaria all'esito dello scioglimento della riserva assunta nell'Udienza svoltasi il 16 gennaio 2024.
  Di conseguenza, preso atto della sospensione del fermo amministrativo, il Dipartimento per l'informazione e l'editoria ha formalizzato con nota inviata alla DiRE il 26 gennaio 2024 la chiusura del Procedimento avviato il 29 dicembre scorso, comunicando l'adozione delle seguenti determinazioni: la regolare liquidazione delle somme dovute in costanza di efficacia della sospensione del fermo amministrativo a titolo di corrispettivi per i servizi resi dalla Pag. 6codesta società nel quarto trimestre 2023 in esecuzione del contratto scaduto il 31 dicembre 2023, nonché la regolare liquidazione dei corrispettivi trimestrali previsti dal nuovo contratto fase di stipula.
  Due: la chiusura con esito positivo del Procedimento aperto il 29 dicembre scorso volto all'eventuale adozione del provvedimento di esclusione della procedura negoziata, di conseguenza la ripresa delle procedure finalizzate alla stipula del contratto ai sensi dell'articolo 17 del decreto-legge numero 198/2022.
  Alla data del 29 gennaio 2024 risultano in fase di ultimazione le verifiche preliminari di stipula del nuovo contratto con la DiRE sulla base dell'offerta tecnica ricevuta dalla DiRE stessa in data 14 gennaio per la fornitura del notiziario generale, del notiziario internazionale, e dei notiziari regionali a fronte di un corrispettivo annuale, come già detto, di 2.197.100,64 euro, iva inclusa. La stipula del nuovo contratto è prevista entro l'inizio del mese di febbraio 2024 con decorrenza a un anno dalla data di stipula. Per quanto riguarda la liquidazione dei corrispettivi dovuti l'erogazione per i servizi resi nel quarto trimestre 2023, in esecuzione del contratto scaduto al 31 dicembre 2023 è prevista entro la metà di febbraio 2024, l'erogazione dei corrispettivi trimestrali a valere sul nuovo contratto saranno seguite le stesse regole e tempistiche del precedente contratto.
  Al riguardo è opportuno ancora una volta sottolineare che il pagamento delle somme dovute resta comunque condizionato alla sospensione del fermo amministrativo, attualmente disposta fino al 21 aprile 2024, successivamente a tale data l'efficacia del fermo amministrativo dipenderà dai prossimi pronunciamenti del Tribunale di Bari.
  Appare, infine, opportuno sottolineare che la validità del contratto è condizionata alla permanenza nell'elenco, la quale a sua volta è condizionata al mantenimento del possesso dei requisiti e dei parametri necessari all'iscrizione, articolo 8 dell'avviso pubblico del 31 luglio 2023, in proposito uno dei principali requisiti per il riconoscimento della rilevanza nazionale decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'11 luglio 2023 consiste nella disponibilità di almeno 50 giornalisti professionisti assunti a tempo pieno e indeterminato.
  Alla data dell'iscrizione l'elenco presso la DiRE risultavano assunti 72,49, ovviamente è una sommatoria di cinque anni di assunzioni e di presenze di giornalisti, di cui a tempo pieno 56,49 articolo 1, secondo il criterio del cosiddetto fulltime equivalente, perché alcuni di questi giornalisti hanno un part time, 4 in aspettativa non retribuita e 12 articoli 2. Il contratto in fase di stipula potrebbe essere risolto qualora le azioni di ridimensionamento dei livelli occupazionali annunciate dalla DiRE provocassero la perdita del requisito dei 50 giornalisti professionisti articolo 1.
  La facoltà stessa di stipulare il contratto è condizionata agli esiti della verifica del possesso di tale requisito.
  Grazie.

  GAETANO AMATO. Grazie Presidente.
  La ringrazio per la chiara esposizione dei fatti, sono contento che in parte si sia risolto.
  Una sola domanda: se l'amministratore che era colpevole di quell'ammanco è uscito dalla società perché il Ministero si è rivalso direttamente sulla società e non sull'amministratore in quanto persona fisica? Solo questo, grazie.

  PRESIDENTE. Prima di lasciare la parola al Sottosegretario per la risposta anche io mi unisco intanto ai ringraziamenti per avere completato questo ciclo di audizioni e devo dire anche per avere seguito con tempestività la questione che era piuttosto spinosa.
  Resta, fermo restando che come abbiamo saputo le sospensioni sono rientrate all'indomani immediatamente della riattivazione della convenzione, resta sinceramente – pur capendo l'autotutela del Ministero dell'istruzione – resta semplicemente poco comprensibile questo eccesso di autotutela, che ha comportato poi una reazione a catena sulla questione datoriale e quindi dei lavoratori. Fermo restando che, ovviamente, stiamo parlando di danno Pag. 7all'erario per motivi corruttivi e che quindi ci deve essere la massima cautela da parte delle istituzioni, e di questo non possiamo che essere contenti.
  Magari, per il futuro, anche della stessa vicenda, ma in generale, prima di prendere provvedimenti di blocco totale in autotutela, ritengo sia sempre opportuno discernere esattamente quelle che sono le responsabilità, perché poi con tutta evidenza sugli interventi di appello queste sono state circostanziate e questo ha permesso, come sostenevamo trasversalmente in Parlamento, la riattivazione della convenzione come peraltro ha dimostrato con intelligenza di riconoscere anche il sottosegretariato alla presidenza sull'editoria.
  Quindi più che un quesito questo, è una chiosa, una rassicurazione che su vicende, perché abbiamo visto che se ne profilano all'orizzonte altre, che però riguardano le agenzie di stampa e in generale l'ordine dei giornalisti e i giornali e tutta la filiera editoriale, in collaborazione tra Parlamento e Governo si possa affrontare le cose in maniera selettiva e non con iniziative di autotutela troppo generiche.
  Cedo ora la parola al deputato Marco Perissa.

  MARCO PERISSA. Grazie Presidente.
  Vorrei ringraziare intanto il sottosegretario per la relazione così tanto esaustiva, ma anche la Presidenza e la Commissione tutta, così oggi in qualche modo siamo un po' più soddisfatti di ieri del nostro ruolo all'interno di questa vicenda per l'attenzione che la Commissione ha dedicato con grande urgenza, per la capacità di ascolto della scorsa settimana delle parti coinvolte, per il tempestivo intervento del Governo a risoluzione, e pure comprendendo e condividendo diciamo la premessa del Presidente Mollicone rispetto allo zelo sulla applicazione del principio di autotutela, capisco anche il dirigente che quando firma determinati atti amministrativi e risponde in solido della firma che mette in una vicenda così delicata, non tanto per la nuova proprietà, ma per la vicenda delicata che la nuova proprietà chiaramente nella quale è subentrata, i profili sono tanti e non solo amministrativi e quindi, per carità, ci sta anche l'autotutela, ecco, il ritiro delle sospensioni è l'altro elemento positivo, e quindi il riconoscimento, la riammissione dell'Agenzia al riavvio delle relazioni e dei contributi.
  Il conseguente ammollamento delle sospensioni, insomma, ecco. Diciamo che vorrei solo sottolineare e ringraziare davvero tutti per la grande attenzione posta nei confronti di questa vicenda, chiaramente nell'interesse della pluralità dell'informazione, nel rispetto e nella tutela delle procedure amministrative e politiche, ma anche a tutela dei dipendenti che hanno passato davvero un brutto Natale, grazie davvero a tutti.

  ALBERTO BARACHINI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'informazione e all'editoria, Ringrazio per le domande e le sollecitazioni che sono assolutamente utili per noi, per la riflessione su questo caso che ha occupato e impegnato e anche angosciato il Dipartimento dell'editoria per tutto il periodo che è andato sostanzialmente da pochi giorni prima del natale, dal 22, fino alla parziale risoluzione del caso, con i dirigenti che sono stati impegnati costantemente nel tentativo di evitare una crisi occupazionale e anche conseguenze, devo dire, particolarmente violente da parte dell'editore che ha varato delle sospensioni la notte del 31 dicembre in maniera che sarà da valutare poi se propria o impropria.
  Per quanto riguarda la sua domanda, per la quale la ringrazio, c'è un tema che per noi è fondamentale, l'interlocuzione con il Ministero dell'istruzione si è avviata immediatamente quando siamo venuti a conoscenza del fermo amministrativo.
  Sul fatto per quale motivo sia stato ritenuto il nuovo editore responsabile di un danno rispetto a dei contratti o la mancata esecuzione dei contratti stipulati dal precedente editore, le posso solo formularle delle ipotesi, perché non sono a conoscenza degli atti che hanno portato al fermo amministrativo che sono stati, evidentemente, condivisi con il Ministero dell'istruzione, ma non con noi che siamo stati latori invece del fermo amministrativo disposto dal Ministero stesso.Pag. 8
  Non è per non assumere le mie responsabilità, sulle quali sono assolutamente sereno, però non conosco i motivi. Si può ipotizzare che ci sia stata una valutazione di responsabilità di impresa, cioè che sia stato considerato l'asset dell'Agenzia come potenzialmente una responsabilità di impresa, questo è quello che io posso ipotizzare.
  Come però vi ho riportato, purtroppo l'avvocatura dello Stato ha ritenuto non avere nessun margine di discrezionalità nel nostro comportamento, perché voi dovete anche pensare che la mancata sospensione dei servizi della DiRE se noi l'avessimo disposta e poi non fosse stato sospeso questo fermo amministrativo noi avremmo avuto dei servizi erogati che non potevamo retribuire e questo sarebbe stato un ulteriore potenziale danno erariale.

  RITA DALLA CHIESA. Vorrei ringraziare il dottor Barachini, soprattutto di quest'ultima cosa che ha detto che ci fa meglio capire che cosa è successo, perché ovviamente il silenzio dei giornalisti fa sempre paura, e quindi è bene che ritornino a parlare, grazie.

  PRESIDENTE. Ringrazio il Sottosegretario per il suo prezioso contributo e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.55.