SEDE REFERENTE
Mercoledì 14 maggio 2025. — Presidenza del presidente della II Commissione, Ciro MASCHIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Nicola Molteni.
La seduta comincia alle 14.35.
DL 48/2025: Disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario.
C. 2355 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 maggio 2025.
Ciro MASCHIO, presidente, ricorda che i deputati possono partecipare alla seduta in videoconferenza secondo le modalità stabilite nella riunione della Giunta per il Regolamento.
Ricorda che nella seduta di lunedì 12 maggio 2025 è stata pronunciata la declaratoria di inammissibilità di talune proposte emendative presentate. Con riferimento alle richieste di riesame, le presidenze ritengono di riammettere le proposte emendative che recano modifiche a norme penali e al relativo codice di rito, in quanto riguardanti specifici profili di sicurezza pubblica, ritenuti meritevoli di disciplina penale, nonché quelli attinenti al tema del reinserimento socio-lavorativo delle persone sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria limitativi o privativi della libertà personale in quanto strettamente connessi alle tematiche oggetto degli articoli di cui al Capo V del provvedimento.
Le proposte emendative riammesse sono dunque le seguenti:
gli analoghi Dori 01.01 e 01.02, che modificano le norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, stabilendo che il saluto fascista è da considerarsi sempre manifestazione usuale del disciolto partito fascista;
Donno 01.03, che considera il cosiddetto saluto romano e la declaratoria della parola «presente» tra le azioni e comportamenti di apologia del fascismo; Enrico Costa 18.08, che prevede che la custodia cautelare in carcere non possa essere disposta nei confronti di soggetti incensurati qualora l'esigenza cautelare riguardi esclusivamente il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie;
Pag. 10Calderone 18.012, che reca modifiche al codice di procedura penale, al fine di regolare i rapporti intercorrenti tra la pronuncia di estinzione del reato per prescrizione e la declaratoria di inammissibilità del ricorso in Cassazione;
Ascari 18.015, che, modificando l'articolo 414 codice penale («istigazione a delinquere»), reca disposizioni in materia di istigazione ed apologia del delitto di associazioni di tipo mafioso anche straniere (articolo 416-bis codice penale) o dei delitti commessi dalle associazioni di stampo mafioso;
gli analoghi Marianna Ricciardi 18.023 e 18.024, che modificano il regime di procedibilità per il reato di furto (624 codice penale);
Molinari 18.016, che reca modifiche all'articolo 624-bis del codice penale in materia di furto in abitazione e furto con strappo e all'articolo 382-bis del codice di procedura penale in materia di arresto in flagranza differita;
D'Orso 18.021, che modifica il delitto di sequestro di persona, abrogando la disposizione che ne subordina la punibilità alla querela della persona offesa;
Calderone 18.017, che introduce una nuova circostanza attenuante per i reati di rapina (articolo 628 codice penale) e estorsione (articolo 629 codice penale);
D'Orso 18.022, che abroga il reato di invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l'incolumità pubblica di cui all'articolo 633-bis del codice penale (introdotto dal decreto-legge n. 162 del 2022, cosiddetto decreto-legge rave party);
gli analoghi Serracchiani 37.09 e Di Biase 37.010, che incidono sul reinserimento socio-lavorativo delle persone sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria limitativi o privativi della libertà personale.
Ricorda che nella riunione congiunta degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, di lunedì 12 maggio è stato convenuto di fissare il termine per la segnalazione delle proposte emendative alle ore 17 di oggi.
Valentina D'ORSO (M5S), intervenendo sul complesso degli emendamenti, fa presente che il suo gruppo ha presentato un cospicuo nucleo di proposte emendative volte alla correzione delle macroscopiche criticità, anche di ordine incostituzionale, contenute nel decreto.
Evidenzia anzitutto l'eterogeneità del provvedimento in analisi, che si propone di legiferare su almeno 20 diverse materie, introducendo più di 14 nuovi reati.
In questo senso, l'articolo 10 del decreto-legge è l'emblema della politica criminale e repressiva della maggioranza, in quanto concentra in un'unica disposizione ben 9 condotte penalmente rilevanti, con ciò realizzando anche maldestre sovrapposizioni rispetto a già esistenti norme del codice penale.
Sottolinea che per correggere le frizioni costituzionali e i paradossi dell'articolo 10, tra cui la penalizzazione dell'occupazione delle pertinenze – categoria molto ampia, che comprende perfino posti auto scoperti –, il suo gruppo ha presentato numerosi emendamenti, anche nell'ottica di rendere più tassative e determinate le fattispecie di reato, sulla base delle indicazioni degli auditi.
Esprime poi contrarietà per le norme repressive del dissenso e del pensiero critico, tra cui l'aggravante della resistenza a pubblico ufficiale riferita a manifestazioni contro la realizzazione di opere pubbliche, in quanto non si spiega il maggior disvalore di questa condotta, che dovrebbe giustificare l'inserimento di un'aggravante al reato base, residuando quindi come unica giustificazione la mera diversità di pensiero rispetto a quello di maggioranza.
Giudica infine inopportuno il tentativo degli articoli 26 e 27 di rimodulare la fattispecie della resistenza passiva negli istituti penitenziari e nei Cpr, in quanto le carceri, già sovraffollate e gravate da altri problemi di convivenza, non necessitano certamente che le manifestazioni di disagio vengano represse; il che, infatti, non avrebbe Pag. 11altro effetto se non quello di aumentare la conflittualità interna agli istituti.
Federico GIANASSI (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidenza di precisare il termine per la presentazione delle segnalazioni delle proposte emendative, in quanto nella riunione congiunta degli ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, aveva inteso che il termine fosse stato fissato alle ore 18 della giornata odierna e non alle ore 17 come invece ricordato dalla presidenza in apertura di seduta.
Fa infine presente che riserverà alla discussione sui singoli emendamenti gli interventi di merito.
Ciro MASCHIO, presidente, chiarisce che il termine per la presentazione delle segnalazioni delle proposte emendative è stato fissato alle ore 17 della giornata odierna.
Matteo MAURI (PD-IDP), in conclusione della discussione sul complesso degli emendamenti, richiama per il suo gruppo le considerazioni già svolte in occasione della discussione generale.
Filiberto ZARATTI (AVS) avverte che il suo gruppo interverrà su ciascun proprio emendamento nel prosieguo dell'esame.
Ciro MASCHIO, presidente, non essendovi ulteriori richieste di intervento, dichiara conclusa la discussione sul complesso degli emendamenti e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.50.