TESTO AGGIORNATO AL 17 APRILE 2025
Pag. 29SEDE REFERENTE
Mercoledì 16 aprile 2025. — Presidenza del presidente della I Commissione, Nazario PAGANO, indi del presidente della XI Commissione, Walter RIZZETTO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, indi la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento Giuseppina Castiello.
La seduta comincia alle 14.55.
DL 25/2025: Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.
C. 2308 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 aprile 2025.
Walter RIZZETTO, presidente, dà conto delle sostituzioni e avverte che la deputata Carmina sottoscrive l'emendamento Casu 4.5.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda come nella precedente seduta si sia svolto un confronto significativo con il Ministro Zangrillo, che giudica positivamente, e rileva, nel contempo, come, nel sostenere le rispettive posizioni, vi siano state anche delle asprezze.
In particolare, sottolinea come il Ministro abbia dato una definizione, ad avviso delle opposizioni inappropriata e brutale, secondo la quale gli idonei equivarrebbero ai bocciati. Osserva come tale definizione non sia riportata nel resoconto sommario della seduta e chiede che essa sia inserita.
Ricorda di aver chiesto alle presidenze, al Governo e ai colleghi se condividano la definizione data dal Ministro Zangrillo e Pag. 30chiede agli uffici di verificare quale sia, dal punto di vista giuridico, la definizione degli idonei, dicendosi certo che la definizione data dal Ministro non sia avallata in alcuna sede giurisdizionale né ordinaria né costituzionale.
Walter RIZZETTO, presidente, chiede a quale punto del resoconto sommario si riferisca la richiesta di correzione avanzata dal deputato Scotto.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) rileva come la richiesta si riferisca all'intervento del Ministro Zangrillo.
Walter RIZZETTO, presidente, osserva come il Ministro Zangrillo non abbia affermato che gli idonei è come se fossero bocciati, bensì che in alcuni Paesi gli idonei sono considerati come se fossero bocciati.
Andrea CASU (PD-IDP) rileva come ci si riferisca all'intervento del Ministro Zangrillo nella parte in cui affronta il tema del tetto alle graduatorie come riportata dal resoconto sommario. Ritiene opportuno verificare quanto effettivamente affermato dal Ministro.
Walter RIZZETTO, presidente, chiede di specificare puntualmente la correzione richiesta al resoconto sommario.
Andrea CASU (PD-IDP) sottolinea come si tratti della parte in cui il Ministro affronta il tema della qualità della pubblica amministrazione e precisa come non intenda formulare, allo stato, una richiesta formale di correzione, bensì porre la questione che il resoconto sintetico è, in tale parte, carente, e chiedere, dopo aver verificato gli appunti e eventuali registrazioni della seduta, di addivenire a una soluzione condivisa, riservandosi di formulare una richiesta puntuale di correzione laddove questa soluzione condivisa non sia raggiunta.
Walter RIZZETTO, presidente, ricorda come la natura del resoconto sommario sia proprio quella di riportare gli interventi svolti, per l'appunto, in modo sommario.
Alessandro URZÌ (FDI) si associa alle considerazioni del presidente Rizzetto. In particolare, sottolinea come il contenuto del resoconto sommario non possa essere dettato dalla narrazione successiva, rilevando come le affermazioni in questione siano state attribuite al Ministro, nella polemica politica, dopo che il Ministro medesimo aveva svolto il suo intervento.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) ritiene che il presidente abbia dato un'interpretazione soggettiva delle parole del Ministro.
Walter RIZZETTO, presidente, nega che l'interpretazione da lui data sia soggettiva.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) rileva come inevitabilmente ciascuno dia una propria interpretazione e ritiene pertanto necessario ascoltare la registrazione. Ribadisce di aver interpretato le parole del Ministro come un'equiparazione tra gli idonei e i bocciati e chiede che gli uffici ascoltino la registrazione per verificare cosa abbia effettivamente detto il Ministro.
Walter RIZZETTO, presidente, ricorda come la pubblicità dei lavori della Commissioni in sede referente sia garantita attraverso la resocontazione sommaria e, se richiesto, come accaduto nella seduta di ieri, dalla trasmissione attraverso il circuito chiuso, ma non vi sia alcuna registrazione delle sedute in sede referente.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) ritiene che la questione possa essere risolta con una precisazione del Ministro che chiarisca il senso delle sue parole, sciogliendo il dubbio interpretativo, trattandosi anche di una cortesia che si formula al Ministro di poter precisare sue parole, la cui interpretazione è dubbia.
Walter RIZZETTO, presidente, informa che il presidente Pagano contatterà il Ministro ma, al contempo, osserva come, a Pag. 31suo avviso, non sia necessario precisare alcunché. Avverte quindi che le Commissioni passeranno ora alla votazione delle proposte emendative, a partire dall'emendamento Giovine 3.40.
Le Commissioni approvano l'emendamento Giovine 3.40 (vedi allegato 3) e respingono l'emendamento Ruffino 3.46.
Walter RIZZETTO, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Zinzi 3.47 ne accettano la riformulazione proposta dai relatori.
Le Commissioni approvano l'emendamento Zinzi 3.47 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3) e respingono l'emendamento Zaratti 3.53.
Valentina BARZOTTI (M5S), intervenendo sull'emendamento Carmina 3.63, rileva come esso sia volto alla stabilizzazione del personale assunto presso il Ministero della giustizia nell'ambito del PNRR, ritenendo scandaloso, oltre che contraddittorio rispetto al proposito di incrementare l'occupazione giovanile, che tali risorse professionali, particolarmente preziose, vadano disperse.
Chiede, pertanto, l'accantonamento della proposta emendativa in esame, ai fini di un'ulteriore riflessione.
Enrica ALIFANO (M5S) si associa alle considerazioni della deputata Barzotti, ricordando come la lentezza dei processi sia uno dei problemi che affliggono il nostro Paese e come l'assunzione del personale di cui l'emendamento in esame prevede la stabilizzazione ha consentito di alleviare notevolmente il carico degli uffici giudiziari.
Si associa, quindi, alla richiesta di accantonamento dell'emendamento in esame, che è volto a fare fronte alla lentezza dei processi, che causa anche effetti economici, disincentivando gli investimenti esteri, e a valorizzare la professionalità di giovani che hanno maturato un'esperienza nel settore.
Walter RIZZETTO, presidente, in assenza di obiezioni, dispone che la pubblicità della seduta sia assicurata anche mediante la ripresa audiovisiva a circuito chiuso.
Le Commissioni respingono l'emendamento Carmina 3.63.
Walter RIZZETTO, presidente, prende atto che i presentatori degli identici emendamenti Del Barba 3.64 e Squeri 3.68 ne accettano la riformulazione proposta dai relatori.
Avverte che la deputata Tenerini ha sottoscritto l'emendamento Squeri 3.68.
Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Del Barba 3.64 (Nuova formulazione) e Squeri 3.68 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 3.67, rileva come esso risponda a esigenze di semplificazione, asseritamente perseguite anche dal Ministro, e dichiara pertanto di non comprendere il parere contrario.
Le Commissioni respingono l'emendamento Scotto 3.67.
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Zaratti 3.02 e Ruffino 3.03.
Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 3.08 (vedi allegato 3).
Simona BONAFÈ (PD-IDP), prima di passare all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 4, ritiene opportuno svolgere alcune considerazioni generali sull'articolo 3, con particolare riferimento alle norme in materia di mobilità volontaria nella pubblica amministrazione e di reclutamento degli idonei.
Richiama l'attenzione sulle richieste di interpretazione delle norme da parte dell'ANCI per quanto concerne gli effetti di tali norme sugli enti locali, sottolineando come vada chiarito se la norma sulle graduatoriePag. 32 si applichi anche alle graduatorie già in essere o soltanto a quelle di concorsi banditi dopo l'entrata in vigore della norma stessa e come sia opportuno, per quanto concerne la mobilità volontaria, prevedere la vigenza della norma a partire dal 2026, al fine di evitare difficoltà agli enti locali più piccoli.
Enrica ALIFANO (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 4.1, evidenzia come la ratio della proposta emendativa sia quella di impedire l'entrata in vigore di una norma che, a suo avviso, si pone in contrasto con costanti orientamenti giurisprudenziali e con il quadro normativo vigente. Sottolinea, infatti, come le assunzioni nel pubblico impiego non siano limitate ai vincitori di concorsi pubblici, ma si estendano anche allo scorrimento delle graduatorie in favore degli idonei non vincitori, nonché alla mobilità interna alla Pubblica amministrazione. Chiede, peraltro, che il Ministro Zangrillo faccia chiarezza sul significato delle parole pronunciate nel corso della seduta di ieri, ove, riferendosi ai pubblici impiegati reclutati mediante concorso pubblico, li ha definiti «persone per bene». Ritiene, infatti, che predetta affermazione lascerebbe intendere che solo i vincitori di concorso siano meritevoli di far parte della Pubblica amministrazione, sottintendendo, dunque, un giudizio non positivo sulle qualità degli idonei non vincitori.
In conclusione, dunque, ribadisce l'esigenza di approvare l'emendamento in esame al fine di assicurare che le amministrazioni provvedano all'assunzione di vincitori e idonei di una procedura concorsuale prima che possa procedersi all'espletamento di nuova e diversa procedura.
Le Commissioni respingono l'emendamento Alifano 4.1.
Valentina BARZOTTI (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 4.4, illustra le finalità della proposta emendativa. In particolare, evidenzia come al fine di rafforzare l'efficacia dell'azione amministrativa, ridurre le carenze di personale e contenere i costi di reclutamento, sia imprescindibile che le pubbliche amministrazioni possano coprire posti vacanti o di nuova istituzione utilizzando, fino a esaurimento, la graduatoria degli idonei del Concorso Unico Funzionari Amministrativi (CUFA), pubblicato il 30 giugno 2020; la cui validità l'emendamento in esame proroga fino al 31 dicembre 2025, in deroga alle norme vigenti. Sottolinea, infatti, come tale scorrimento, oltre ad assicurare un risparmio in termini di spesa per i concorsi della Pubblica amministrazione, assicuri, in contrasto con quanto affermato dal Ministro Zangrillo nel corso della seduta di ieri, che gli idonei non siano assimilati ai non idonei.
Andrea CASU (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento Carmina 4.4 e ne auspica l'approvazione.
Le Commissioni respingono l'emendamento Carmina 4.4.
Andrea CASU (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 4.5, evidenzia come la proposta emendativa in esame rappresenti una risposta concreta ai problemi che, nel corso della seduta di ieri, sono stati presentati al Ministro Zangrillo. Sottolineando come il Ministro abbia mancato di rispondere nel merito ai quesiti e ai dubbi sollevati dalle opposizioni nel corso del dibattito, illustra la ratio dell'emendamento a sua prima firma. Ritiene, infatti, non accettabile la disparità di trattamento riservata ai dipendenti della Pubblica amministrazione che, entrati in servizio a seguito di scorrimenti di graduatorie, siano soggetti ad un diverso trattamento economico-stipendiale e inquadramento professionale. Evidenzia, peraltro, come tale situazione, oltre ad essere in contrasto con la normativa in vigore si ponga in contraddizione con i precedenti impegni assunti dalla maggioranza e dal Governo. Ribadisce, dunque, l'auspicio che, mediante l'approvazione dell'emendamento in esame, sia assicurato il principio «stesso concorso, stesso lavoro, stesso salario» al fine di rispondere Pag. 33ad un'esigenza condivisa tra tutti i lavoratori del pubblico impiego.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Casu 4.5, si associa alle considerazioni svolte dal collega Casu. In particolare, ricorda come il fine dell'emendamento in esame sia quello di assicurare che, nel pubblico impiego, al personale assunto tramite scorrimento di graduatorie di concorsi banditi prima del 1° novembre 2022 si applichino, dalla data di assunzione, le regole sul differenziale stipendiale previste dall'articolo 52 del CCNL – comparto Funzioni Centrali del 9 maggio 2022. Sottolinea come tale finalità sia perseguita al fine di garantire parità di trattamento economico con altri lavoratori assunti con le stesse procedure concorsuali.
Le Commissioni respingono l'emendamento Casu 4.5.
Walter RIZZETTO, presidente, comunica che, nel corso della presente seduta, i Relatori hanno presentato le proposte emendative 2.27, 7.8, 7.9, 7.10, 12.189, 18.5 e 19.23, che sono in distribuzione (vedi allegato 2).
Avverte che suddetti emendamenti sono stati presentati dai Relatori al fine di soddisfare le condizioni e di recepire i rilievi posti ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione nel parere approvato, nella seduta odierna, dalla V Commissione.
Avverte altresì che, proprio in considerazione della natura delle proposte emendative, delle loro peculiari finalità e conformemente alla prassi costante, le Presidenze comunicano che non sarà posto alcun termine per la presentazione di subemendamenti.
Simona BONAFÈ (PD-IDP) ritiene che gli emendamenti presentati dai relatori debbano essere opportunamente e attentamente valutati. Conseguentemente, chiede che la seduta venga sospesa al fine di concedere, a tutti i componenti delle Commissioni, il tempo necessario a tale fine.
Walter RIZZETTO, presidente, concordi le Commissioni, sospende la seduta allo scopo di permettere ai componenti delle Commissioni di prendere visione degli emendamenti testé presentati dai relatori.
La seduta, sospesa alle 15.45, è ripresa alle 16.05.
Walter RIZZETTO, presidente, comunica che nel corso della sospensione dei lavori sono state presentate dal Governo alcune proposte di riformulazione, che sono in distribuzione (vedi allegato 1).
La Sottosegretaria Matilde SIRACUSANO fa presente che aveva ritenuto opportuno non intervenire in merito all'emendamento 17.03 dei Relatori in quanto attendeva la riformulazione di questo emendamento, sottolineando come i contenuti dello stesso si pongano in linea con quelli dell'emendamento Carmina 3.63, già oggetto di discussione, relativo al tema della stabilizzazione dei dipendenti assunti a tempo determinato nell'ambito dell'Ufficio del Processo presso il Ministero della giustizia. Ritenendo che i firmatari del predetto emendamento Carmina 3.63 possano condividere il contenuto, come riformulato, dell'emendamento 17.03 dei Relatori, invita i medesimi a valutare la presentazione di un ordine del giorno in Assemblea sul medesimo tema.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che sono state ritirate le proposte emendative 15.7 e 20.04 dei Relatori. Sottolinea che si considera accantonato l'emendamento Carotenuto 4.6 al fine di una valutazione su una sua possibile riformulazione.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sul subemendamento a sua prima firma 0.4.103.2, identico al subemendamento Zaratti 0.4.103.1, segnala che si tratta di una proposta tesa ad ampliare lo stanziamento previsto dall'emendamento dei Relatori 4.103 su cui preannuncia il voto favorevole da parte del proprio gruppo. Difatti ritiene condivisibili i contenuti e le finalità di tale proposta emendativa volta a garantire la prosecuzione delle attività dei corpi civili di Pag. 34pace. Rileva come il ruolo dei corpi civili di pace sia molto più significativo di quello che viene comunemente descritto, rappresentando un fiore all'occhiello per il nostro Paese e in grado di misurarsi con teatri di guerra aperta e esprimendo l'impegno di una generazione che ha scelto di far parte di tale organizzazione accettando una retribuzione non particolarmente rilevante. Nel sottolineare pertanto la necessità di destinare maggiori risorse finanziarie rispetto a quelle indicate nell'emendamento dei Relatori per sostenere adeguatamente le attività di tali corpi civili di pace, avverte che, in caso di respingimento del subemendamento 0.4.103.02 in esame, il proprio Gruppo presenterà un ordine del giorno per sostenerne tale finalità.
Simona BONAFÈ (PD-IDP), nell'associarsi alle considerazioni del deputato Scotto sul voto favorevole del proprio Gruppo sull'emendamento 4.103 dei Relatori, evidenzia, tuttavia, la necessità che, attraverso l'approvazione del subemendamento 0.4.103.02 in esame vengano incrementati ulteriormente i fondi stanziati, alla luce del ruolo fondamentale svolto dai corpi civili di pace. Tali operatori, infatti, risultano essenziali non solo nei contesti di conflitto, ma anche nelle situazioni di emergenza ambientale. Esprime pertanto l'auspicio che, in futuro, si possa procedere a un investimento più consistente a sostegno delle loro attività.
Le Commissioni respingono gli identici subemendamenti Zaratti 0.4.103.1 e Scotto 0.4.103.2.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sul subemendamento a sua prima firma 0.4.103.3, rileva che lo stesso mira a prevedere una stabilizzazione dei corpi civili di pace nell'ambito del servizio civile nazionale al termine del ciclo sperimentale. Auspica un ripensamento da parte del Governo o quantomeno un accantonamento del medesimo emendamento, segnalando che in caso di voto contrario, il proprio Gruppo presenterà un apposito ordine del giorno.
Le Commissioni respingono il subemendamento Scotto 0.4.103.3.
Simona BONAFÈ (PD-IDP) annuncia il voto favorevole del proprio Gruppo sull'emendamento 4.103 dei Relatori.
Le Commissioni approvano l'emendamento 4.103 dei Relatori (vedi allegato 3).
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che sono stati ritirati gli identici emendamenti Cangiano 4.10 e Sasso 4.11 e ricorda che gli identici emendamenti Soumahoro 4.12, Mari 4.13 e Tenerini 4.14 sono stati accantonati in precedenza.
Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Manzi 4.15, Gribaudo 4.16, Mari 4.17 e Caso 4.18.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che l'emendamento Rizzetto 4.24 è da intendersi accantonato.
Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, l'emendamento Grippo 4.25, gli identici emendamenti Caso 4.28 e Mari 4.29, nonché gli emendamenti Grippo 4.35 e Toni Ricciardi 4.42.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Congedo 4.46. Comunica inoltre che i deputati Sasso e Amorese hanno accettano la riformulazione dei rispettivi identici emendamenti a loro prima firma 4.48 e 4.49.
Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Sasso 4.48 (Nuova formulazione) e Amorese 4.49 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sugli identici emendamenti Ruffino 4.55, Roggiani 4.56, Castiglione 4.57, Zaratti 4.58, Bonafè 4.59 e Alifano 4.60, rileva che i medesimi mirano a estendere la deroga al limite del 20 per cento di assunzione dei candidati risultati idonei a seguito di concorso pubblico anche ai concorsi banditi nell'anno 2025, indipendentemente dalla Pag. 35data di approvazione delle graduatorie. A tal proposito, evidenzia che tra la propaganda e la realtà vince sempre la realtà.
Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Ruffino 4.55, Roggiani 4.56, Castiglione 4.57, Zaratti 4.58, Bonafè 4.59 e Alifano 4.60 (vedi allegato 3), respingono l'emendamento Piccolotti 4.69 e approvano l'emendamento Montaruli 4.82 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che i presentatori hanno ritirato l'emendamento Caparvi 4.97 e constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Boschi 4.96; s'intende vi abbia rinunciato. Avverte altresì il presentatore ha ritirato l'emendamento Ciocchetti 4.77.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) interviene sull'emendamento Casu 4.95, che risulta già proiettato al prossimo anno, considerato il rilievo assunto dalla vicenda delle graduatorie in queste ore di esame parlamentare.
Fa presente, in particolare, che la proroga delle graduatorie contenuta nell'emendamento risulta necessaria per dare spinta a una nuova generazione, al fine di rispondere alle esigenze delle pubbliche amministrazioni, consentendo alle stesse di programmare, con un anno di anticipo, concorsi e assunzioni. Rileva infatti come certamente, a suo giudizio, un'analoga disposizione sarà contenuta nel decreto cosiddetto «mille proroghe» o nella prossima legge di bilancio. Invita pertanto la maggioranza a sostenere l'emendamento Casu, per dare un segnale positivo al Paese.
Ritiene che questo decreto-legge non sia solo l'occasione per un «assalto alla diligenza» del Ministro Zangrillo da parte dei tanti Ministeri coinvolti dal provvedimento, ma anche un possibile veicolo per introdurre disposizioni normative che provino a dare «un senso a questa storia, anche se questa storia un senso non ce l'ha».
Andrea CASU (PD-IDP) considera molto importante far comprendere – anche alla luce delle dichiarazioni rese nella seduta di ieri sera dal Ministro Zangrillo – quale sia l'obbiettivo dell'emendamento 4.95 a sua prima firma.
Puntualizza, in particolare, come nessuno chieda di tenere aperte le graduatorie all'infinito – tanto che la proroga richiesta è di un solo anno – quanto piuttosto di non condannare una generazione di giovani idonei non vincitori a vivere nel «girone dantesco» di una stagione infinita di concorsi pubblici.
Rileva che, seppure si sta cercando di rafforzare e rinnovare la pubblica amministrazione attraverso nuove procedure concorsuali, queste richiedono tempi lunghi ed è responsabilità della stessa pubblica amministrazione, nel suo complesso, se non vi è un punto di incontro tra l'offerta di lavoro e le disponibilità ed esigenze di tanti giovani idonei, che attendono da tanto lo scorrimento delle graduatorie.
Fa poi presente che vi sono alcuni concorsi in scadenza, tra cui quello per assistente amministrativo «RIPAM», per il quale vi sono ancora migliaia di disponibilità, pur considerando lo scorrimento di alcuni giorni fa che ha interessato circa duemila idonei. Dal momento che permane l'esigenza di assumere personale, si domanda perché far morire tale graduatoria.
Ritenendo che il Governo stia alimentando una «guerra tra poveri», offre una soluzione di buon senso che i gruppi di maggioranza e lo stesso Esecutivo stanno osteggiando, scegliendo di condannare, con il loro voto contrario, tanti giovani idonei non vincitori.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) chiede alla sottosegretaria Siracusano se, in caso di mancata approvazione dell'emendamento Casu 4.95, ha elementi per prevedere dei contenziosi nel futuro prossimo, specialmente per le graduatorie di concorsi ancora aperti, ma in scadenza a fine 2025.
Chiede altresì se sia possibile un'interpretazione autentica delle dichiarazioni rese dal Ministro Zangrillo nella seduta di ieri sera, tale da fugare ogni dubbio ove si certificasse che la proroga delle graduatorie è implicita e automatica.
La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO, premettendo che sul tema si dibatte da Pag. 36anni, non esclude possano aprirsi dei contenziosi. Dichiara poi che il confronto di ieri con il Ministro Zangrillo è stato esplicativo sul punto e conferma le dichiarazioni da lui già rese.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) ringrazia la sottosegretaria per la risposta chiede l'accantonamento dell'emendamento Casu 4.95 per un ulteriore approfondimento, nella prospettiva di un'eventuale riformulazione che faccia salve, quantomeno, le graduatorie ancora non scadute.
Ritenendo che chiaramente si verificheranno dei contenziosi, critica la scelta del Governo di procedere comunque su questa strada.
La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO propone all'onorevole Laus di valutare la presentazione di un ordine del giorno in Assemblea che riguardi, in particolare, le graduatorie non scadute.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) prende atto della posizione espressa dalla sottosegretaria e accoglie con favore la prospettiva di un'interlocuzione col Governo sulla questione al fine della presentazione di un atto di indirizzo in Assemblea.
Le Commissioni respingono l'emendamento Casu 4.95.
Nazario PAGANO, presidente, avverte che la presentatrice ha ritirato l'emendamento Varchi 4.83.
Andrea CASU (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, raccoglie l'invito del presidente Rizzetto in apertura di seduta, proponendo una rettifica del resoconto sommario con riferimento alle dichiarazioni del Ministro Zangrillo.
In particolare, ricorda che, in fase di replica, il Ministro gli ha chiesto se avesse senso mantenere in vita delle graduatorie, richiamando degli idonei di un concorso pubblico svoltosi anni prima.
Alla sua risposta, che evidenziava come le graduatorie in questione non fossero ancora scadute, il Ministro replicava – invitandolo a lasciarlo parlare senza interruzioni – affermando che esiste un'organizzazione al mondo, che si chiama pubblica amministrazione, in cui chi non passa un concorso viene definito «idoneo», mentre nel resto del mondo viene definito «bocciato». Ricorda che il Ministro ha poi dichiarato che, quindi, il limite del 20 per cento è funzionale ad aumentare la qualità della pubblica amministrazione, dal momento che, andando sotto tale limite, si assumerebbero persone che non hanno avuto un buon esito nel concorso. Ricorda altresì che il Ministro ha espresso l'ambizione che la pubblica amministrazione sia composta da persone all'altezza delle alte sfide da affrontare, rivendicando la bontà della propria scelta in merito alle graduatorie e agli idonei e dichiarando di non provare vergogna, né di avere ripensamenti al riguardo.
Rammenta che alla domanda del deputato Scotto – che chiedeva perché avesse sospeso la cosiddetta misura «taglia-idonei» – il Ministro ha risposto di averla sospesa in ragione del fatto che nel 2025 è stato stabilito un restringimento del turn over del 25 per cento. Alla replica sua e del collega Scotto, che facevano presente come sia stato lo stesso Ministro a stabilire tale percentuale, ricorda che il Ministro ha ribattuto di essere abituato a raccontare la realtà con i soli fatti certificati.
Pur ringraziando gli uffici per la qualità del lavoro svolto, fa presente che – senza voler avanzare critiche – la sinteticità del resoconto sommario sul citato passaggio della seduta di ieri non ha consentito di cogliere a pieno la gravità delle parole del Ministro, che feriscono, oltre agli idonei non vincitori in attesa di assunzione, anche i dipendenti pubblici attualmente in servizio che si erano trovati in tale situazione e vivono ad oggi forme di discriminazione sul lavoro.
Alfonso COLUCCI (M5S) interviene per dare testimonianza del suo ricordo, coincidente con quello dell'onorevole Casu. Osserva come, a suo giudizio, il senso delle parole del Ministro Zangrillo fosse quello di considerare l'assunzione di idonei non vincitori – ritenuti soggetti con un esito Pag. 37concorsuale negativo – un elemento squalificante per la pubblica amministrazione. Per questa ragione sostiene che il resoconto sommario non restituisce con precisione il senso delle dichiarazioni del Ministro, né consente di cogliere a pieno il senso degli interventi successivi. Ritiene pertanto che l'intervento di chiarificazione in atto sia necessario per restituire coerenza logica al resoconto.
Alessandro URZÌ (FDI), dichiarandosi affascinato da un ricordo così dettagliato e puntuale – in cui non si riconosce – e pur comprendendo la legittimità della posizione di chi cerca di giustificare, con questa prospettazione, le proprie, successive, dichiarazioni, afferma di condividere la ricostruzione del presidente Rizzetto, che trova fondamento nel resoconto sommario pubblicato.
Francesco MARI (AVS) ritiene che la ricostruzione dell'intervento del Ministro Zangrillo svolta dal deputato Casu sia pienamente aderente all'accaduto e rileva come dando atto di ciò si possa risolvere la questione.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Sarracino 4.01, sottolinea come esso riguardi il tema delle stabilizzazioni, prevedendo la possibilità per le amministrazioni di stabilizzare, a decorrere dal 1° gennaio 2026, il personale reclutato a tempo determinato per promuovere la rinascita occupazionale delle regioni comprese nell'obiettivo europeo «Convergenza» che abbia prestato servizio per almeno 18 mesi continuativi. La proposta emendativa prevede altresì il corrispondente aumento dei posti disponibili nella dotazione organica e l'incremento dell'orario di servizio a 36 ore settimanali.
Sottolinea come la proposta emendativa sia volta a lanciare un messaggio molto forte alle regioni comprese nell'obiettivo «Convergenza» e a rafforzare la pubblica amministrazione eliminando il part time e il precariato, con un intervento di portata ben più ampia rispetto a quello, spesso corporativo e microsettoriale, recato dalle proposte emendative della maggioranza.
Alla luce di tali considerazioni, chiede l'accantonamento della proposta emendativa in esame.
Nazario PAGANO, presidente, prende atto che i relatori non accedono alla richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Sarracino 4.01.
Enrica ALIFANO (M5S) rileva come la proposta emendativa in esame sia volta a consentire alla pubblica amministrazione di acquisire stabilmente risorse professionali che dispongono di un'esperienza maturata nel tempo, nell'ottica del superamento del precariato e della valorizzazione delle professionalità.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Sarracino 4.01 e Mari 4.03.
Simona BONAFÈ (PD-IDP), intervenendo sugli identici articoli aggiuntivi Gianassi 4.04 e Giuliano 4.05, esprime preoccupazione per il parere contrario espresso dai relatori e dal Governo su proposte emendative che sono volte a incrementare le assunzioni di personale presso il Ministero della giustizia.
Ricorda come anche nel corso della discussione del progetto di legge costituzionale sulla separazione delle carriere sia emersa la necessità di personale nel comparto giustizia e sottolinea come le proposte emendative in esame vadano in questa direzione, anche con riferimento alla giustizia amministrativa.
Rileva come il rafforzamento della giustizia risponda a un interesse collettivo, anche al fine di migliorare la competitività del Paese.
La Sottosegretaria Matilde SIRACUSANO chiede l'accantonamento degli identici gli articoli aggiuntivi Gianassi 4.04 e Giuliano 4.05.
Nazario PAGANO, presidente, dispone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Gianassi 4.04 e Giuliano 4.05.
Pag. 38 Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sugli identici articoli aggiuntivi 4.08 a sua prima firma e Barzotti 4.09, rileva come essi intendano dare un segnale molto chiaro, incrementando i fondi per le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, nel senso del superamento del precariato storico, fenomeno di cui non è certo responsabile questo Governo, ma per il quale vi è una responsabilità storica di lungo periodo.
Rileva come su tale tema occorra prendere atto di un fallimento, in quanto la proliferazione del precariato nelle pubbliche amministrazioni, da un lato, non ha aumentato la produttività delle amministrazioni e, dall'altro, ha condannato una generazione a trovarsi in difficoltà nella progettazione del proprio futuro.
Sottolinea come le proposte emendative in esame comportino un taglio vero del precariato e diano un segnale forte sul tema delle graduatorie, eliminando il tetto del 20 per cento, e delineino un abbozzo di piano straordinario di assunzioni nella pubblica amministrazione.
Chiede, pertanto, di rivedere il parere espresso dai relatori e dal Governo e l'accantonamento delle proposte emendative in esame.
Valentina BARZOTTI (M5S) si associa alle considerazioni svolte dal deputato Scotto e sottolinea, in primo luogo, la gravità del fenomeno del precariato nelle pubbliche amministrazioni, che assume dimensioni addirittura maggiori rispetto al settore privato.
Evidenzia come sia necessario riordinare la pubblica amministrazione ma sottolinea come ciò non possa avvenire a scapito dei dipendenti. Rileva come entro il 2030 sia previsto il collocamento in quiescenza di 2 milioni di dipendenti pubblici e come ciò renda ancora più urgente la necessità di rafforzare la capacità delle pubbliche amministrazioni attraverso un piano straordinario di assunzioni, anche in considerazione del fatto che le pubbliche amministrazioni costituiscono il più importante presidio, al fine di accedere ai servizi essenziali, per i cittadini che non sono nelle condizioni di ricorrere a servizi privati. In tale ottica, sottolinea come la garanzia di servizi pubblici accettabili costituisca un dovere costituzionale.
Ritiene, dunque, necessario il rifinanziamento del fondo per le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, utilizzandolo anche per la stabilizzazione del personale precario.
Evidenzia come la proposta emendativa in esame preveda, per le amministrazioni che abbiano carenza di organico, l'utilizzazione delle graduatorie di concorsi banditi da altre amministrazioni e l'eliminazione del tetto del 20 per cento per lo scorrimento delle graduatorie, che costituisce una tagliola che si abbatte su persone che non sono certo corresponsabili della situazione caotica in cui versa la pubblica amministrazione, che hanno preparato un concorso pubblico superando le relative prove e che non possono essere chiamate a pagare per responsabilità non loro, sollevando i veri responsabili. Ritiene che penalizzare coloro che hanno superato le prove di un concorso, non assicurando la loro assunzione, costituisca un incentivo a lasciare il Paese e a trasferirsi all'estero.
Alla luce di tali considerazioni, ritiene incomprensibile la posizione del Governo.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Scotto 4.08, rileva come esso preveda l'incremento di 2.000 milioni di euro a decorrere dal 2025 del fondo per le assunzioni a tempo indeterminato nelle pubbliche amministrazioni, proroghi al 31 dicembre 2026 la facoltà di assunzione di personale non dirigenziale dopo tre anni di servizio nonché la facoltà di bandire concorsi per il medesimo personale, autorizzi le amministrazioni con carenza di organico a utilizzare le graduatorie di concorsi banditi da altre amministrazioni, proroghi fino al 31 dicembre 2026 la validità delle graduatorie approvate nel periodo 2020-2024, elimini il tetto del 20 per cento per lo scorrimento delle graduatorie e provveda alla copertura dei relativi oneri finanziari.
Nazario PAGANO, presidente, prende atto che i relatori non accedono alla richiesta di accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Scotto 4.08 e Barzotti 4.09.
Pag. 39Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Scotto 4.08 e Barzotti 4.09.
La Sottosegretaria Matilde SIRACUSANO esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Gianassi 4.04 e Giuliano 4.05, precedentemente accantonati, a condizione che siano riformulati in termini identici all'articolo aggiuntivo 17.03 dei Relatori, come riformulato.
Simona BONAFÈ (PD-IDP) ringrazia la rappresentante del Governo, ma rileva come l'emendamento 17.03 dei relatori differisca sensibilmente dagli articoli aggiuntivi Gianassi 4.04 e Giuliano 4.05.
La Sottosegretaria Matilde SIRACUSANO rileva come l'emendamento 17.03 sia stato oggetto di una proposta di riformulazione.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), pur non avendo esatta contezza dell'ulteriore riformulazione cui ha fatto riferimento la rappresentante del Governo, di cui apprezza lo sforzo, rileva come l'emendamento dei relatori 17.03 si riferisca a 2.500 assunzioni, a fronte delle 12 mila previste dagli identici articoli aggiuntivi Gianassi 4.04 Giuliano 4.05, e come, pertanto, laddove i numeri rimangano invariati, la proposta di riformulazione non possa, a suo avviso, essere accolta. Pertanto, si riserva di valutare se accettare la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo a sua firma 4.04, una volta avuto modo di verificare concretamente il contenuto della proposta di riformulazione presentata.
Nazario PAGANO, presidente, ricorda come gli articoli aggiuntivi Ciocchetti 4.010 e Rizzetto 4.013 siano stati ritirati dai rispettivi presentatori.
Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Scotto 5.2 e Mari 5.3.
Francesco MARI (AVS), intervenendo sull'emendamento Zaratti 5.4, illustra le finalità che la proposta emendativa intende perseguire. Ricorda, in primo luogo, come l'articolo 5 del decreto-legge in esame intenda incrementare, al comma 1, di 200 unità la dotazione organica del personale dell'amministrazione civile del Ministero dell'interno. In questo contesto, l'emendamento in esame intende prevedere che tale personale sia destinato agli interventi necessari alla conclusione di pratiche ancora non ultimate. Sottolinea, infatti, come i competenti uffici del Ministero degli interni e, in particolare, le articolazioni periferiche sono in prima linea nello svolgimento delle pratiche. Richiama, dunque, l'attenzione sulla necessità di incrementare l'organico di queste strutture, tra cui, in primis, gli uffici immigrazione delle prefetture, anche al fine di dare risposta a quei cittadini stranieri che sono ancora in attesa di un riscontro dall'amministrazione in merito alla loro situazione nel nostro Paese. Rileva infatti come, a suo avviso, dare sostegno ai processi di regolarizzazione dei cittadini stranieri sia fondamentale al fine di evitare che questi ultimi vengano relegati ai margini della società, vedendosi privati di diritti e opportunità.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO) sottoscrive l'emendamento Zaratti 5.4.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento Zaratti 5.4.
Le Commissioni respingono l'emendamento Zaratti 5.4.
Nazario PAGANO, presidente, avverte che la proposta emendativa Tassinari 5.8 è stata ritirata dai presentatori. Ricorda, inoltre, come l'emendamento Milani 5.10 sia stato già ritirato dal presentatore.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO) sottoscrive l'emendamento Boschi 5.7.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Boschi 5.7 a nome dei parlamentari delle due Commissioni appartenenti al gruppo del Partito Democratico.
Pag. 40Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Gribaudo 5.6 e Boschi 5.7.
Nazario PAGANO, presidente, avverte che la proposta emendativa Tenerini 5.11 è stata ritirata dai presentatori.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento Boschi 5.13. Sottolinea, inoltre, come la proposta emendativa a sua prima firma 5.12 abbia la finalità di valorizzare, mediante l'attribuzione di un punteggio aggiuntivo nelle procedure concorsuali, le esperienze lavorative prestate dal personale somministrato al Ministero dell'interno e già impiegato nelle prefetture e nelle questure per la gestione dei flussi migratori. Evidenzia, infatti, come la particolare importanza del lavoro svolto richieda la massima attenzione e, dunque, vadano favorite le figure già presenti per assicurare continuità ed esperienza.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Scotto 5.12, evidenzia come l'emendamento in esame valorizzi, con l'attribuzione di un punteggio aggiuntivo, le esperienze professionali maturate dal personale somministrato al Ministero dell'interno nell'ambito delle procedure concorsuali relative alla selezione di assistenti amministrativi.
Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Scotto 5.12 e Boschi 5.13.
Nazario PAGANO, presidente, in considerazione dei sopravvenuti impegni del Sottosegretario Siracusano e in attesa del rappresentante del Governo che dovrà sostituirla nel presenziare ai lavori delle Commissioni, concordi le Commissioni stesse, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 17.35, riprende alle 17.55.
Valentina BARZOTTI (M5S) chiede chiarimenti in merito alla prosecuzione dei lavori della seduta odierna.
Nazario PAGANO, presidente, segnala che verranno a breve fornite indicazioni più precise in merito alla programmazione dei lavori, d'intesa con il Presidente Rizzetto.
Valentina BARZOTTI (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 5.14, ne sottolinea l'importanza e auspica che esso possa incontrare il favore dei Relatori e del Governo. Precisa che la proposta è finalizzata a tutelare i lavoratori con contratto di somministrazione impiegati nella gestione delle pratiche del Ministero dell'interno e delle sue articolazioni territoriali. Evidenzia come tali lavoratori, pur svolgendo compiti fondamentali, in particolare nell'ambito dell'ordine pubblico e dell'immigrazione, si trovino ancora in una condizione di incertezza, in attesa di una stabilizzazione che dia loro prospettive occupazionali concrete.
Sottolinea come la questione, irrisolta dal 2022, richieda un intervento urgente e adeguato, anche alla luce della condizione lavorativa che definisce come degradante. Richiede pertanto l'accantonamento dell'emendamento, affinché se ne possa approfondire la valutazione. Rileva, inoltre, l'importanza che i bandi di concorso prevedano una valorizzazione dell'esperienza maturata da tali operatori, nonché la possibilità di stabilire una riserva a favore di tali lavoratori fino al 50 per cento dei posti messi a concorso.
Ricorda che questi lavoratori hanno più volte avanzato istanze di ascolto e attenzione, ritenendo inaccettabile una loro sistematica condizione di sfruttamento. Ribadisce quindi la necessità di riconoscere il valore del servizio da essi reso allo Stato, promuovendo forme di stabilizzazione che consentano loro di operare con maggiore serenità, considerato il carattere delicato e strategico delle funzioni svolte. Conclude reiterando la richiesta ai Relatori e al Governo di valutare con attenzione l'emendamento e procedere al suo accantonamento.
Tiziana NISINI (LEGA), relatrice per la XI Commissione, anche a nome degli altri relatori non accede alla richiesta di accantonamento dell'emendamento Barzotti 5.14 testé formulata.
Pag. 41La Commissione respinge l'emendamento Barzotti 5.14.
Simona BONAFÈ (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede un riscontro in merito all'esito dell'esame da parte del Governo circa le proposte emendative in attesa di riformulazione.
Nazario PAGANO, presidente, avverte che la Sottosegretaria Siracusano sta svolgendo apposite interlocuzioni con il Ministero dell'economia e delle finanze in merito all'esame delle proposte emendative in attesa di riformulazione che comunicherà appena tornerà a seguire i lavori delle Commissioni al posto della Sottosegretaria Castiello.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), nel manifestare apprezzamento per il lavoro svolto dai Relatori, dai Presidenti e dal Governo, e confidando nel proficuo andamento dei lavori delle Commissioni riunite, esprime perplessità in merito alla risposta testé fornita dal Presidente Pagano. Ritiene, infatti, non accettabile l'idea che la sottosegretaria Castiello non sia titolata a rispondere a legittime richieste avanzate dai gruppi di opposizione. Qualora la sottosegretaria non fosse in condizione di fornire le risposte necessarie ai quesiti posti, aggiunge, sarà allora opportuno attendere l'intervento della sottosegretaria Siracusano o del Ministro Zangrillo.
Sottolinea, tuttavia, che anche la sottosegretaria Castiello, in qualità di rappresentante del Governo, è pienamente in grado di garantire la continuità istituzionale nelle sedute delle Commissioni riunite, e come tale deve essere considerata interlocutrice legittimata a fornire risposte in merito all'esito dell'esame delle proposte emendative in attesa di riformulazione.
La sottosegretaria Giuseppina CASTIELLO evidenzia che è tuttora in corso l'interlocuzione con il Ministero dell'economia e delle finanze, seguita in prima persona dalla sottosegretaria Siracusano e della quale lei stessa è informata. Sottolinea, al riguardo, la necessità di disporre di tempi adeguati per poter fornire risposte puntuali alle proposte di riformulazione presentate, auspicando che tali proposte possano trovare condivisione da parte dei gruppi di opposizione.
Valentina BARZOTTI (M5S), esprime rammarico per il voto contrario espresso sull'emendamento a sua prima firma 5.14, senza che vi sia stata alcuna apertura al dialogo da parte della maggioranza. Sottolinea come il predetto emendamento fosse finalizzato a tutelare una specifica categoria di lavoratori, evidenziando l'importanza di mantenere un minimo di interlocuzione con i colleghi della maggioranza su questioni che riguardano direttamente le persone interessate.
Davide AIELLO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, richiama quanto affermato dal Presidente Rizzetto nella seduta precedente, in apertura dei lavori, ovvero l'impegno assunto secondo cui, in assenza dei riscontri da parte del Ministero dell'economia e delle finanze in merito alle proposte emendative in attesa di riformulazione entro le ore 18 della seduta odierna, sarebbe stato considerato automaticamente espresso parere contrario. Chiede quindi chiarimenti in merito allo spostamento di tale termine per la ricezione dei riscontri da parte del Ministero, e se resti confermata la regola secondo cui, per le proposte emendative in attesa di riformulazione, nel caso in cui il parere pervenga oltre il termine stabilito, debba intendersi apposto parere contrario. Sottolinea, infine, che tra le suddette proposte emendative figurano proposte sia della maggioranza che dell'opposizione.
Walter RIZZETTO, presidente, propone, concorde il Presidente Pagano, di sospendere la seduta per circa venti minuti, al fine di verificare la documentazione pervenuta entro le ore 18 in merito alle proposte emendative in attesa di riformulazione. Conferma quanto già dichiarato nella seduta del giorno precedente, salvo eventuali diverse determinazioni da parte dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi. Ribadisce, inoltre, che le propostePag. 42 di riformulazione non costituiscono pareri formali, ma rappresentano comunque una base di lavoro su cui è possibile avviare un confronto.
La seduta, sospesa alle 18.15, è ripresa alle 19.10
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Lancellotta 5.03 e Giaccone 5.04.
Avverte che l'emendamento Battilocchio 6.1 è stato ritirato dal presentatore e che l'emendamento Battilocchio 6.2 è stato sottoscritto dal deputato Scotto.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento 6.2 da lui sottoscritto, rileva come in un provvedimento volto a rafforzare la pubblica amministrazione non si diano risposte efficaci, al di là della retorica, alle esigenze di rafforzamento di strutture essenziali quale il Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Rileva come l'emendamento in esame, presentato da un collega della maggioranza, rechi una proposta di buon senso, vale a dire la riduzione in via eccezionale da sei mesi a tre mesi della durata del corso per l'accesso alla qualifica di ispettore antincendio.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) rileva come le disposizioni del provvedimento in esame relative al Corpo nazionale dei vigili del fuoco si sovrappongano a un progetto di legge attualmente all'esame del Senato e come ciò rafforzi l'eterogeneità e la scarsa qualità dei provvedimenti legislativi proposti dal Governo in materia di pubblica amministrazione.
Ricorda, quindi, come il Ministro Zangrillo, all'inizio della legislatura, si sia presentato alla Commissioni parlamentari con piglio manageriale, ma come tale piglio manageriale non si sia tradotto in iniziative conseguenti, in quanto il Ministro, a due anni e mezzo dal suo insediamento, secondo quanto da lui stesso dichiarato nella seduta di ieri, sta ancora lavorando a un progetto organico di riforma della pubblica amministrazione.
Rileva come i temi relativi alla pubblica amministrazione siano affrontati in modo frammentario e i numeri contenuti nelle proposte emendative presentate al provvedimento in esame siano privi di significato, in quanto non vengono rapportati agli effettivi fabbisogni.
Simona BONAFÈ (PD-IDP) rileva come il provvedimento in esame contenga, per quanto concerne il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, disposizioni che si sovrappongono a quelle contenute in un progetto di legge licenziato dalla Camera e attualmente all'esame del Senato.
Quanto all'emendamento in esame, rileva come esso sia volto ad abbreviare, in via eccezionale, la durata del corso per l'accesso alla qualifica di ispettore antincendio e come si tratti di una proposta condivisibile, anche nell'ottica del potenziamento del contrasto degli incendi boschivi in vista dell'imminente stagione estiva.
Maria Elena BOSCHI (IV-C-RE) stigmatizza il fatto che, come accaduto per il decreto-legge in materia di sicurezza, disposizioni oggetto di progetti di legge su cui si è sviluppato un confronto parlamentare e già approvate da una Camera vengano poi riprodotte in un decreto-legge senza attendere la conclusione dell'iter del progetto di legge. Ritiene che tale modo di procedere sia lesivo delle prerogative parlamentari.
Dichiara, quindi, di non condividere il contenuto dell'emendamento in esame, come anche del successivo emendamento Urzì 6.4, che reca previsioni analoghe, in quanto l'esigenza di accelerare il rafforzamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco non può essere soddisfatta riducendo la durata della formazione per l'accesso a ruoli che attengono alla tutela della pubblica incolumità.
Rileva, peraltro, come l'emendamento in esame non chiarisca l'ambito di applicazione della deroga alla durata ordinaria della formazione che esso introduce in via eccezionale.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), sottolineando come le considerazioni svolte dalla Pag. 43collega Boschi siano condivisibili, evidenzia come la propria sottoscrizione dell'emendamento in esame rappresenti un segnale di apertura e collaborazione nei confronti della maggioranza. Ritiene, infatti, che suddetta sottoscrizione sia la dimostrazione che l'opposizione è capace di guardare il merito delle proposte e sostenerle ove ritenute valide, oltrepassando ogni pregiudizio partitico. Preannuncia, peraltro, l'intenzione di sottoscrivere l'emendamento Urzì 6.4 ove il presentatore intendesse ritirarlo.
Andrea CASU (PD-IDP), intervenendo in dissenso rispetto ai colleghi del proprio gruppo, evidenzia come l'approvazione dell'emendamento in esame rappresenterebbe un errore in considerazione del fatto che la riduzione delle tempistiche di addestramento degli appartenenti al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che prendono servizio, porrebbe in pericolo la sicurezza degli stessi appartenenti al Corpo, nonché della cittadinanza cui gli stessi prestano soccorso. Sottolinea, infatti, come dovrebbe preferirsi, al fine di supplire alle necessità di personale del Corpo, aumentarne l'organico mediante concorsi piuttosto che ricorrere alla surrettizia riduzione delle tempistiche di addestramento.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) chiede di ritirare la propria sottoscrizione all'emendamento in esame. Ritiene, infatti, convincenti le argomentazioni critiche addotte dai colleghi Boschi e Casu che lo hanno preceduto.
Walter RIZZETTO, presidente, invita il collega Laus a non ricorrere ad espedienti di tal fatta per tentare, con finalità ostruzionistiche, di rallentare i lavori delle Commissioni, essendo già intervenuto in dichiarazione di voto sull'emendamento in esame. Coglie l'occasione per avvertire che a breve procederà a concludere la seduta pomeridiana della Commissioni e sarà convocato per le ore 20.30 un'ulteriore riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, al fine della definizione delle modalità di prosieguo dei lavori.
Le Commissioni respingono l'emendamento Battilocchio 6.2.
Walter RIZZETTO, presidente, segnala che l'onorevole Urzì ha manifestato la volontà di ritirare l'emendamento a sua prima firma 6.4, ma avendo il collega Scotto fatto proprio tale emendamento, lo porrà comunque in votazione.
Le Commissioni respingono l'emendamento Urzì 6.4.
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti Urzì 6.6 e Lucaselli 6.8. Ricorda, inoltre, come l'emendamento Tenerini 6.9 è stato ritirato dalla presentatrice. Avverte altresì che gli identici articoli aggiuntivi Scotto 6.01 e Auriemma 6.02 rimangono accantonati.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Scotto 6.04, evidenzia come l'emendamento si proponga la finalità di estendere, per le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro, l'assicurazione obbligatoria INAIL al personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, limitatamente all'espletamento dei compiti istituzionali. Sottolinea, peraltro, come il secondo comma dell'articolo aggiuntivo in esame escluda il Corpo nazionale dei vigili del fuoco dal perimetro di applicazione dell'articolo 12-bis, comma 1, del decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2009, n. 38.
Andrea CASU (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Scotto 6.04, ricorda come il tema avanzato dalla proposta emendativa in esame sia stato recentemente oggetto di dibattito nel corso dell'esame e approvazione in Assemblea della legge 4 aprile 2025, n. 42, avente ad oggetto «Misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco». Fa presente come, in quella sede, non fu accolta la proposta del gruppo del Partito democratico di estendere l'ambito di applicazione Pag. 44dell'assicurazione obbligatoria INAIL anche al personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Considerata l'importanza della materia in discussione, nonché la sede normativa in cui l'articolo aggiuntivo in esame si inserirebbe, ritiene fondamentale che le Commissioni addivengano all'approvazione della presente proposta emendativa. Chiede che il Governo valuti più attentamente il merito della questione in discussione e, eventualmente, valuti l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Scotto 6.04 o si impegni, in caso di reiezione, ad accoglierlo come ordine del giorno durante l'esame del provvedimento in Assemblea. Invita, dunque, la maggioranza e il Governo a un supplemento di riflessione.
La Sottosegretaria Giuseppina CASTIELLO invita l'onorevole Scotto al ritiro dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 6.04, ai fini della successiva presentazione in Aula di un apposito ordine del giorno in tale direzione, sul quale anticipa del resto l'orientamento favorevole da parte del Governo.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), pur apprezzando la posizione di apertura del Governo, ritiene che la stessa sia insufficiente a dare soddisfazione alle esigenze avanzate dalla proposta emendativa in esame. Sottolinea, infatti, come non sia possibile spiegare al personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco la volontà del Governo di non riconoscergli una tutela assicurativa che dovrebbe essere connaturata al rischio professionale dell'attività svolta. Dando atto che la situazione in essere non sia responsabilità esclusiva dell'Esecutivo attualmente in carica, giudica negativamente l'assenza di volontà del Governo stesso di dare, finalmente, risoluzione a tale annoso problema. Chiede, dunque, che l'articolo aggiuntivo a sua prima firma venga accantonato.
Francesco MARI (AVS) interviene sugli identici articoli aggiuntivi Scotto 6.04, Mari 6.05 e Auriemma 6.06, evidenziando come le opposizioni abbiano provato a riproporre la questione, sollevata più volte negli anni passati, della copertura assicurativa Inail per il personale appartenente al Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Sottolinea in particolare che il problema di fondo non concerne il riconoscimento di una copertura assicurativa altrimenti assente, quanto piuttosto il riconoscimento, per i vigili del fuoco, della copertura assicurativa Inail al posto di quella di carattere privato, inaccettabile sotto diversi profili, sia con riguardo ai limiti che essa presenta rispetto alle malattie professionali, sia con riguardo al fatto che i vigili del fuoco sono costretti ad anticipare alcune spese sanitarie.
Reputando la questione – ormai non più rinviabile – uno scandalo per il nostro sistema assicurativo, auspica l'approvazione degli identici articoli aggiuntivi, che determinerebbe il passaggio dei vigili del fuoco all'integrale copertura assicurativa dell'Inail.
Maria Elena BOSCHI (IV-C-RE), dopo aver chiesto di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Mari 6.05, evidenzia che il passaggio all'Inail – atteso da molti anni – risolverebbe le criticità che vivono, sul punto, i vigili del fuoco, il cui trattamento economico non gli consente, a volte, di anticipare le spese necessarie per visite mediche e cure sanitarie, inducendoli a rinunciarvi.
Sottolinea, per altro verso, che dal passaggio alla copertura assicurativa Inail discenderebbe un ulteriore effetto positivo, dato dalla possibilità di raccogliere dati puntuali e di effettuare studi approfonditi circa le malattie professionali degli appartenenti al Corpo, esposti all'amianto e ad altri agenti patogeni che possono causare, a distanza di anni, l'insorgenza di gravi malattie.
Osserva poi che la ricerca e la raccolta di dati statistici più accurati consentirebbero interventi di tutela preventiva più adeguati alle esigenze dei vigili del fuoco.
Critica infine la posizione del Governo, che non si è assunto impegni, né ha avviato alcuna interlocuzione con le opposizioni per giungere a una soluzione costruttiva, ma si è limitato, in modo troppo facile, ad invitare i deputati di opposizione a presentare ordini del giorno in Assemblea.
Simona BONAFÈ (PD-IDP) sottolinea l'importanza dell'articolo aggiuntivo 6.04, di cui è cofirmataria, richiamando le considerazioni dei colleghi che l'hanno preceduta.
Rivolgendosi alla sottosegretaria Siracusano, che da poco è tornata a seguire i lavori delle Commissioni riunite al posto della sottosegretaria Castiello, le chiede che impegno voglia assumersi il Governo per ovviare a quello che definisce un vulnus di tutela insensato.
Fa presente che ci sono le condizioni per il passaggio dei vigili del fuoco alla copertura assicurativa Inail – da lei ritenuto un atto dovuto –, dal momento che, oltre al decreto-legge in esame, è stato trasmesso al Senato, dopo essere stato approvato dalla Camera, un disegno di legge sul riordino delle forze dell'ordine che, in alcuni suoi articoli, verte sullo stesso tema. Ad ogni modo, ritiene opportuno lavorare ad una riforma organica di un Corpo così importante, al quale spesso vanno gli applausi e i ringraziamenti pubblici, ma del quale ci si dimentica in queste aule.
Dario CAROTENUTO (M5S), intervenendo sugli identici articoli aggiuntivi Scotto 6.04, Mari 6.05 e Auriemma 6.06, ritiene del tutto insensata la disparità di trattamento che ad oggi vivono i vigili del fuoco, in ragione di una previsione normativa risalente al 1965.
Nel far presente alla sottosegretaria Siracusano, che la sottosegretaria Castiello aveva proposto alle opposizioni di presentare in Assemblea un ordine del giorno, le chiede che impegno il Governo intenda prendere sul tema, manifestando tutta la propria gratitudine ai vigili del fuoco, di cui ben conosce l'operato nell'area dei campi flegrei.
Walter RIZZETTO, presidente, esprime la propria condivisione nel merito degli identici articoli aggiuntivi Scotto 6.04, Mari 6.05 e Auriemma 6.06, ma fa presente che si tratta di una misura particolarmente onerosa dal punto di vista finanziario. Osserva che le suddette proposte emendative avrebbero dovuto chiarire la relativa spesa e anche i modi per farvi fronte.
Maria Elena BOSCHI (IV-C-RE) invita il presidente Rizzetto a rivolgere tale domanda alla sottosegretaria Siracusano.
Walter RIZZETTO, presidente, ricorda all'onorevole Boschi che la rappresentante del Governo ha già proposto di valutare la presentazione di un ordine del giorno e che i relatori si sono dichiarati contrari all'accantonamento delle suddette proposte emendative.
Simona BONAFÈ (PD-IDP) formula una controproposta, invitando Governo e relatori a proporre una riformulazione che consenta, quantomeno, di iniziare a fornire una soluzione alla questione.
La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO ribadisce di condividere, nel merito, la posizione dei deputati intervenuti sul tema, ma rimarca l'assenza di copertura finanziaria degli identici articoli aggiuntivi Scotto 6.04, Mari 6.05 e Auriemma 6.06, per i quali risulta molto difficile una quantificazione della spesa.
Propone ai deputati di opposizione di lavorare insieme per la presentazione di un ordine del giorno condiviso.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Scotto 6.04, fa presente di non trovarsi nelle condizioni di quantificare la necessaria copertura finanziaria; chiede tuttavia all'Esecutivo se, nell'ipotesi di trasformazione della proposta emendativa in un ordine del giorno, verrebbero stanziate risorse sufficienti per l'effettiva implementazione degli impegni eventualmente assunti dal Governo.
Aboubakar SOUMAHORO (Misto), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Scotto 6.04 e ricollegandosi a quanto testé messo in luce dalla sottosegretaria Siracusano, rileva che sembra esservi l'intento comune di garantire l'estensione dell'assicurazione INAIL al personale dei Vigili del Fuoco; a suo avviso ciò costituisce un importante passo avanti. Reputa infatti che, in presenza di una volontà politica condivisa, sia possibile lavorare per reperire le necessarie Pag. 46risorse finanziarie. Si unisce alle considerazioni svolte dai colleghi in ordine all'opportunità di non trasformare la proposta emendativa in un ordine del giorno, in ragione dell'importanza del lavoro svolto dai vigili del fuoco, che mettono a repentaglio la loro stessa vita a servizio della collettività. Chiede dunque l'accantonamento dalla proposta emendativa, rammentando che tali lavoratori necessitano di essere tutelati anche in ragione della delicatezza dei compiti svolti.
Valentina BARZOTTI (M5S) intervenendo sull'articolo aggiuntivo Auriemma 6.06 di cui è cofirmataria, rammenta che, da recenti notizie di stampa, in trentasei procure del territorio nazionale è stato presentato un esposto avente a oggetto il rischio di tumori rari cui è particolarmente esposto il personale dei vigili del fuoco, in ragione della presenza di sostanze perfluoroalchiliche – PFAS nei dispositivi di protezione individuale e nelle schiume utilizzate per l'espletamento delle attività del Corpo. Ritiene al riguardo che tale mobilitazione richieda risposte concrete da parte delle forze politiche, anche alla luce di quattro decessi tra i Vigili del Fuoco a causa di tumori rari. Evidenzia come non sia plausibile addurre una carenza di copertura finanziaria; a suo avviso è compito del Ministero dell'economia, non del Parlamento, fornire una quantificazione dei costi e dunque predisporre le adeguate coperture.
Conclude ribadendo che la proposta emendativa reca un intervento cruciale per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro del personale dei Vigili del Fuoco.
Andrea CASU (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Scotto 6.04, accoglie con favore l'apertura del Governo e intende formulare una proposta operativa. Ricorda che la proposta emendativa in esame interviene in un duplice senso; l'articolo aggiuntivo, al comma 1, apporta modifiche al decreto del Presidente della Repubblica n. 1124 del 1965, rimuovendo la vigente esclusione del personale dei vigili del fuoco dalla copertura assicurativa INAIL, sostituendo l'attuale locuzione con una esplicita inclusione del predetto personale nella platea dei destinatari di tale forma di tutela assicurativa. Al comma 2, esso si limita a eliminare la vigente esclusione. Propone dunque di riformulare l'articolo aggiuntivo nel senso di eliminare le vigenti esclusioni, parallelamente presentando un ordine del giorno, col quale si impegni il Governo a ricomprendere il personale del Corpo tra gli assicurati INAIL attraverso un successivo intervento normativo. Chiede dunque l'accantonamento della proposta emendativa, affinché siano svolti i necessari approfondimenti.
Conclude affermando che in tal modo si darebbe un segnale significativo, così favorendo il confronto tra le forze parlamentari.
Walter RIZZETTO, presidente, concordi i relatori e il Governo, dispone quindi l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Scotto 6.04, Mari 6.05, Auriemma 6.06.
La seduta termina alle 20.15.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 16 aprile 2025.
Gli uffici di presidenza si sono riuniti dalle 18.50 alle 19.10 e dalle 20.45 alle 21.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 16 aprile 2025. — Presidenza del presidente della XI Commissione, Walter RIZZETTO, indi del presidente della I Commissione, Nazario PAGANO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano.
La seduta comincia alle 21.
DL 25/2025: Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.
C. 2308 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta pomeridiana della giornata odierna.
Walter RIZZETTO, presidente, comunica che, per il gruppo Lega, il deputato Gianangelo Bof è entrato a far parte della Commissione Affari Costituzionali in sostituzione del deputato Alberto Stefani. Dà conto, quindi, delle sostituzioni e comunica che sono state ritirate le proposte emendative Candiani 6.07, Tenerini 8.15, Romano 8.38, Tenerini 8.71, Caroppo 9.11, Caretta 10.04, Tenerini 11.1, Amich 12.54, Bagnai 12.030, Castiglione 14.42, Giagoni 19.1 e Mattia 19.07.
Avverte, quindi, che l'esame riprenderà dall'articolo aggiuntivo Morfino 6.08, su cui i relatori e il rappresentante del Governo hanno espresso parere contrario.
Davide AIELLO (M5S) interviene sull'articolo aggiuntivo Morfino 6.08, volto a prevedere misure a sostegno dei servizi antincendio e di soccorso tecnico nei comuni delle sole minori della Regione Siciliana.
Evidenzia come la Sicilia soffra spesso di incendi, soprattutto nella stagione estiva, e come sia essenziale prevedere dei presidi fissi dei vigili del fuoco in ognuna delle isole minori della regione. Invita, pertanto, i relatori e il Governo a mutare il parere espresso sulla proposta emendativa in esame, auspicando altresì che i colleghi la sottoscrivano al fine di dare una risposta effettiva per combattere gli incendi e per proteggere l'ambiente.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Morfino 6.08.
Francesco MARI (AVS) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Morfino 6.08.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Morfino 6.08 e, intervenendo sull'ordine dei lavori, invita la presidenza a prestare particolare attenzione in occasione delle votazioni al fine di verificare che tutti i commissari, sia della maggioranza che dell'opposizione, esprimano effettivamente il proprio voto con riferimento ad ogni singola proposta emendativa.
Passando ad illustrare la proposta in esame, sottolinea l'importanza di prevedere presidi fissi dei vigili del fuoco nelle isole minori della Sicilia.
Andrea CASU (PD-IDP) rileva come le isole minori siano particolarmente svantaggiate rispetto alla Sicilia e, ancor di più, rispetto al resto dell'Italia. Invita pertanto la maggioranza ed il Governo a destinare maggiori risorse economiche a tali realtà invece di spendere un'ingente somma di denaro pubblico nella costruzione del ponte sullo stretto di Messina.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Morfino 6.08, evidenziando come esso colga esattamente lo spirito del provvedimento in esame poiché è volto a offrire una soluzione ad una singola emergenza, come quella presente nelle isole minori della Sicilia.
Sottolinea come, a suo avviso, il Ministro Santanchè avrebbe espresso un parere favorevole sulla proposta emendativa in esame dato che tali isole sono una preziosa risorsa sotto il profilo turistico e quindi andrebbero preservate dai numerosi incendi che le colpiscono nella stagione estiva.
Simona BONAFÈ (PD-IDP) sottolinea come l'articolo aggiuntivo in esame sia particolarmente ragionevole, anche al fine di preservare il patrimonio artistico e ambientale delle isole minori della Regione Siciliana.
Invita, pertanto, i relatori e il rappresentante del Governo a valutare un eventuale riformulazione della proposta in esame.
Dario CAROTENUTO (M5S) ricorda che il 22 maggio 2022 presso l'isola di Stromboli si è verificato un incendio, durante le riprese di un film, che ha provocato la distruzione di circa 240 ettari di macchia mediterranea, anche a causa dell'assenza di presidi antincendi. Sottolinea come sia necessario andare incontro alle esigenze Pag. 48delle isole minori, dotandole di adeguati presidi e strumenti.
Francesco MARI (AVS) ricordando di aver chiesto di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Morfino 6.08, rileva che essa non mira ad incrementare le dotazioni di personale in presidi antincendio già esistenti, come chiesto da altre proposte, ma chiede appunto di destinare una dotazione organica laddove tali presidi non sono affatto presenti. Essa, infatti, interviene su isole minori che sono totalmente sguarnite di punti di soccorso antincendio. Conclude evidenziando che pur dinanzi a questa chiara necessità, la posizione della maggioranza e del Governo rimane contrario.
Riccardo TUCCI (M5S) chiede di conoscere il motivo della contrarietà da parte della maggioranza e del Governo nei confronti dell'articolo aggiuntivo in esame. Riconoscendo alle presidenze e alla Sottosegretaria la sensibilità sul tema chiede di sapere se anche esse non siano desiderosi di conoscere la contrarietà a questa proposta. Ribadisce, quindi, di chiedere ufficialmente di sapere, anche in un documento scritto, il perché permanga questa contrarietà.
Paolo Emilio RUSSO (FI-PPE), relatore per la I Commissione, fa presente che la contrarietà è data dal fatto che la proposta mira ad introdurre una misura asistemica e che reca oneri elevati.
Davide AIELLO (M5S) intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede di ottenere risposta alla domanda avanzata al Governo nel suo precedente intervento sul tema.
La Sottosegretaria Matilde SIRACUSANO, replicando all'intervento dell'onorevole Aiello, fa presente di essere molto sensibile al tema e di conoscere il dramma di cui soffrono, soprattutto nella stagione estiva, le isole minori della Sicilia. Associandosi alle motivazioni del relatore, segnala che anche il Ministero dell'interno ha espresso la sua contrarietà, non tanto sul merito, quanto sul fatto che, a legislazione vigente, non è possibile destinare unità di personale aggiuntive a presidi che non siano già stati istituiti. Conferma comunque la volontà del Governo di impegnarsi su questo tema, invitando eventualmente a proporre un ordine del giorno sull'argomento.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Morfino 6.08.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) intervenendo sugli identici articoli aggiuntivi Morgante 6.010 e Giaccone 6.011, ricorda che si tratta di una proposta che reca disposizioni per il reclutamento e la funzionalità dell'Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità. Rilevando che si tratta di una proposta di buon senso, sottolinea, tuttavia, che senza maggiori risorse l'intervento rischia di essere di corto respiro. Conclude ribadendo comunque di condividere il principio della proposta.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) in riferimento al fatto che un collega della maggioranza si sia rivolto nei suoi confronti, fuori microfono, dicendogli che «rasenta il senso del ridicolo», contesta al presidente Rizzetto di non aver stigmatizzato parole così offensive.
In relazione alle modalità di votazione dell'articolo aggiuntivo Morfino 6.08 contesta al Presidente di non aver correttamente verificato l'espressione del voto per alzata di mano. Chiede pertanto alle Presidenze di verificare adeguatamente il voto.
Walter RIZZETTO, presidente, comunica di non aver sentito le parole cui fa riferimento l'onorevole Laus, richiama tuttavia tutti i componenti delle Commissioni a mantenere il rispetto reciproco durante lo svolgimento dei lavori. Ribadisce che nel corso della votazione ha sempre prestato la massima attenzione nel verificare i voti espressi dai Commissari.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) ringrazia il Presidente per il richiamo al mantenimento del rispetto reciproco. Sottolinea che anche se il collega Laus non ha chiesto le scuse, da capogruppo del Partito democraticoPag. 49 pretende che queste siano rese anche perché quelle frasi offendono non solo il collega Laus, ma tutta la sua comunità politica, e il suo gruppo che sta svolgendo, come gli altri gruppi, il proprio lavoro in Commissione.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che le proposte di riformulazione degli articoli aggiuntivi Morfino 6.010 e Giaccone 6.011 sono state accettate dai rispettivi presentatori.
Le Commissioni approvano gli identici articoli aggiuntivi Morfino 6.010 (Nuova formulazione) e Giaccone 6.011 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Alessandro Colucci 6.013, Zaratti 6.015 e Giaccone 6.016
Tiziana NISINI (LEGA), relatrice per la XI Commissione, fa presente che per un mero errore, durante la seduta di ieri, è stata invertita l'espressione dei pareri sugli emendamenti 7.2 e 7.4. Propone, dunque, l'accantonamento dell'emendamento Malagola 7.2, esprimendo parere favorevole sull'emendamento Malagola 7.4.
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Malagola 7.2.
Le Commissioni approvano l'emendamento Malagola 7.4 (vedi allegato 3).
Arturo SCOTTO (PD-IDP) intervenendo sull'emendamento 7.7 dei Relatori dichiara che si tratta di una proposta voluta sicuramente dal Governo. Rileva che si tratta di un emendamento che interviene per aumentare la dotazione delle unità dirigenziale di livello non generale della struttura di missione per l'attuazione del Piano Mattei. Evidenzia che del Piano Mattei si parla solo in relazione alle assunzioni che vengono fatte per la sua attuazione e mai sul merito. Evidenzia che non è immaginabile che si introducano aumenti del personale dirigenziale senza specificare per quali finalità tale aumento viene disposto. Denuncia che tale aumento pare dunque giustificato esclusivamente dalla necessità di tenere in vita un vero e proprio carrozzone politico. Esprimendo dunque un giudizio nettamente negativo, dichiara non solo il voto contrario del proprio che intende anche manifestare il fatto di sentirsi offesi per non aver ricevuto le ragioni che sostengono la proposta in esame.
Silvia ROGGIANI (PD-IDP), in analogia a quanto sostenuto dall'onorevole Scotto, critica il Piano Mattei, definendolo una «scatola vuota» che, con modalità sconvenienti, rievoca il nome di una figura fondamentale della storia del nostro Paese.
Giudica il suddetto progetto come una misura inadeguata che, oltre a richiedere ingenti sforzi finanziari, avrà ricadute territoriali non trascurabili, e che, per questo, sarebbe stato consono prevedere più ampie manovre di cooperazione internazionale.
Simona BONAFÈ (PD-IDP) giudica il Piano Mattei come un progetto che, per come è stato congegnato, non è in grado di raggiungere risultati soddisfacenti. All'opposto, occorrerebbe approfondire lo studio di più efficaci strumenti di politica di cooperazione nel Mediterraneo e in Africa.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP), osservata l'incongruenza tra una presunta urgenza di emanare il decreto-legge in esame e i relativi lunghi tempi di pubblicazione, individua una discrepanza tra le rubriche degli articoli, ricche di enfasi, e la sostanza in essi contenuta, che all'opposto prospetta misure volte a perseguire specifici interessi della maggioranza.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO), contestate le manovre geopolitiche del Governo Meloni degli ultimi due anni e mezzo, e citate le raccomandazioni svolte sul tema da Moussa Faki, presidente della Commissione dell'Unione africana, si sofferma sulle iniziative che l'Italia è chiamata a intraprendere per il continente africano.
Pag. 50Dario CAROTENUTO (M5S) osserva il controsenso per cui molti emendamenti dell'opposizione, seppur giudicati di buon senso dal Governo, sono stati da quest'ultimo rigettati per motivazioni di ordine finanziario, mentre l'emendamento 7.7 dei relatori ha un parere favorevole, pur prevedendo incrementi di unità dirigenziali e, dunque, notevoli costi per le casse dello Stato. Auspica pertanto di avere la possibilità di ragionare con la maggioranza e il Governo su tali questioni.
Davide AIELLO (M5S), come l'onorevole Carotenuto, pretende chiarimenti dalla Sottosegretaria Siracusano circa la sostenibilità finanziaria e l'eventuale invarianza di spesa dell'emendamento in esame.
Le Commissioni approvano l'emendamento 7.7 dei Relatori (vedi allegato 3).
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Giaccone 7.05, nonché dei subemendamenti Pellegrini 0.7.06.1 e Gentile 0.7.06.2, e dell'articolo aggiuntivo 7.06 dei Relatori.
Walter RIZZETTO, presidente, prende atto dell'accettazione della proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo 7.07 dei Relatori.
Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 7.07 dei Relatori (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).
Silvia ROGGIANI (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento Del Barba 8.1.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento Del Barba 8.1.
Silvia ROGGIANI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Del Barba 8.1, sottolinea come esso sia similare all'emendamento 8.4 a sua prima firma, ed evidenzia al riguardo le gravi difficoltà di organico dei comuni, che faticano a rinvenire personale e a svolgere pienamente le proprie attività, anche a causa dei numerosi tagli avvenuti per via delle ultime leggi di bilancio.
Fa presente che con l'emendamento Del Barba 8.1 sarebbe possibile sopperire ad alcune difficoltà gestionali inserendo la figura del direttore generale non solo per i comuni aventi una popolazione superiore a 100 mila abitanti, ma anche ai comuni con popolazione superiore ai 50 mila, a patto però che tale soglia sia conseguenza di una fusione di comuni.
Simona BONAFÈ (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Del Barba 8.1, osserva come esso sia parzialmente analogo all'emendamento 8.5 a sua prima firma, e come esso sia un emendamento fondamentale considerato che la pubblica amministrazione ha un impatto sempre più determinante sui servizi resi ai cittadini. Nonostante sarebbe da preferire una riforma organica degli enti locali, l'emendamento in esame mette in luce come la figura del direttore generale sia di importanza strategica per saldare assieme politica e amministrazione all'interno dei comuni, anche di piccole dimensioni.
Andrea CASU (PD-IDP) evidenzia l'importanza di assicurare la presenza del direttore generale anche in quei comuni che, nati a seguito di fusione, affrontano per questo problematiche molto complesse.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento Del Barba 8.1 grazie al quale emergono chiaramente le contraddizioni del Ministro Zangrillo quando affronta i problemi della pubblica amministrazione con piglio manageriale. Analogamente a quanto avviene per le piccole e medie imprese, l'emendamento in esame si propone di stimolare i piccoli comuni a mettersi insieme per ottimizzare le energie e fornire servizi migliori. Si domanda quindi, dopo le parole spese dal Ministro con riguardo ai piccoli comuni della sua regione, con quale ratio si intende respingere l'emendamento Del Barba 8.1.
Le Commissioni respingono l'emendamento Del Barba 8.1.
Pag. 51Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata nella seduta di ieri dai relatori, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti De Monte 8.2, Peluffo 8.3, Roggiani 8.4 e Bonafè 8.5.
Le Commissioni respingono l'emendamento Zaratti 8.9.
Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata nella seduta di ieri dai relatori, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento dell'emendamento Giorgianni 8.10.
Andrea CASU (PD-IDP) ricorda che l'emendamento 8.12 del collega Curti si prefigge di prorogare a quattro anni la validità delle graduatorie per gli enti locali ricompresi nel cratere del sisma del 2016, ai soli fini delle attività di ricostruzione. Sollecita i colleghi della maggioranza, che hanno fatto una crociata contro lo scorrimento delle graduatorie, anche con un goffo tentativo di difendere le scandalose parole del Ministro Zangrillo, a fermarsi prima di votare in senso contrario ad un emendamento in favore dei sindaci dei comuni colpiti dal terremoto, molti dei quali sono esponenti del centro destra. Chiede dunque di accantonare l'emendamento, evitando di assumersi una responsabilità politica della quale domani i sindaci chiederanno conto, rilevando come la contrarietà all'estensione della validità delle graduatorie finirà per infliggere una ulteriore ferita ad un territorio già gravemente colpito.
Simona BONAFÈ (PD-IDP), interviene a titolo personale per ricordare che il presentatore dell'emendamento 8.12 è stato sindaco di un piccolo comune della provincia di Ascoli Piceno, che risente sia dei danni provocati dal sisma del 2016 sia delle difficoltà derivanti dalle sue limitate dimensioni. Ritiene opportuno rivedere il parere contrario espresso dal momento che l'emendamento si prefigge si estendere a quattro anni la validità delle graduatorie, ai soli fini delle attività di ricostruzione. Sarebbe a suo avviso un segnale importante in favore delle comunità colpite dal sisma, con carenza di personale proprio quando ne avrebbero maggior bisogno.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento Curti 8.12, che a suo avviso rappresenta la plastica dimostrazione che tutto quello che si sta facendo in questa sede è profondamente sbagliato. Si sarebbe dovuto partire dal basso, dalle realtà più fragili, dando una chance ai piccoli comuni invece di accontentare i vari Ministri, ampliando a dismisura gli uffici di diretta collaborazione, di istituire qualche nuova commissione, di produrre norme ad personam e di far lievitare gli uffici dirigenziali di un Piano Mattei che non vedrà mai la luce.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP), nel chiedere di sottoscrivere l'emendamento Curti 8.12, dissente parzialmente dal suo capogruppo, ritenendo che quello in esame costituisca una delle rappresentazioni – e non la sola – delle contraddizioni del decreto. Ricordando che l'emendamento si prefigge di estendere la validità delle graduatorie per alcuni specifici enti locali, colpiti dal sisma del 2016, ritiene che il parere contrario sia in contraddizione con il titolo del provvedimento ed in particolare con i requisiti di necessità ed urgenza che dovrebbe caratterizzare gli interventi.
Silvia ROGGIANI (PD-IDP) si chiede cosa i colleghi di maggioranza diranno non soltanto al collega Curti, ma anche ai sindaci di centro destra di diversi centri marchigiani colpiti dal sisma del 2016 – che avrebbero bisogno per le necessità della ricostruzione di attingere alle graduatorie – per motivare la contrarietà all'emendamento in esame ed il favore invece all'aumento dei dirigenti di un Piano Mattei che non si farà.
Le Commissioni respingono l'emendamento Curti 8.12.
Nazario PAGANO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata nella seduta di ieri dai Pag. 52relatori, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti, Scotto 8.16 e Boschi 8.17 nonché degli identici emendamenti Tenerini 8.18, Scotto 8.19 e Boschi 8.20.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) senza alcuna offesa nei confronti del collega Zinzi, che conosce e stima da lungo tempo, dichiara che l'emendamento 8.22 non può essere votato in senso favorevole dal suo gruppo, trattandosi piuttosto di una norma da «azzeccagarbugli», che punta a sanare atti e rapporti giuridici insorti a seguito di qualche provvedimento precedente. Manifesta il proprio disagio verso una circolare interpretativa travestita da emendamento, che ribadisce non potrà avere il proprio voto favorevole.
Nazario PAGANO, presidente, avverte che l'onorevole Giaccone sottoscrive l'emendamento Zinzi 8.22.
Valentina BARZOTTI (M5S) preannuncia il voto contrario del Movimento 5 Stelle sull'emendamento Zinzi 8.22, il cui intervento di sanare pregressi rapporti giuridici considera illegittimo.
Le Commissioni approvano l'emendamento Zinzi 8.22 (vedi allegato 3).
Nazario PAGANO, presidente, avverte che l'onorevole Tenerini accetta la proposta di riformulare l'emendamento Patriarca 8.23, di cui è cofirmataria, nell'identico testo dell'emendamento Cangiano 8.27. Avverte quindi che, a seguito dell'accettazione della proposta di riformulazione, l'emendamento Patriarca verrà posto in votazione insieme all'emendamento 8.27, una volta giunti alla votazione di quest'ultimo.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), senza voler attaccare la maggioranza, deve tuttavia evidenziare che anche nel caso dell'emendamento Patriarca 8.23 si tratta del trattamento economico erogato al personale degli uffici di diretta collaborazione delle province autonome di Bolzano e Trento. Rileva ancora una volta come il provvedimento introduca misure microcorporative, invece di affrontare la questione della stabilizzazione del personale, di fornire incentivi ai giovani che desiderano lavorare presso la pubblica amministrazione o di corrispondere alle esigenze dei piccoli comuni. Preannuncia pertanto il voto contrario del suo gruppo.
Nazario PAGANO, presidente, avverte che gli onorevoli Tenerini e Urzì sottoscrivono l'emendamento Steger 8.24.
Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli identici emendamenti Steger 8.24 e Cattoi 8.25 (vedi allegato 3) e gli identici emendamenti Patriarca 8.23 (Nuova formulazione) e Cangiano 8.27 (vedi allegato 3).
Arturo SCOTTO (PD-IDP) dichiara di comprendere le ragioni per cui la maggioranza voterà contro l'emendamento a sua prima firma 8.28, dal momento che il Governo non ha inteso porre un freno all'escalation degli uffici di diretta collaborazione dei Ministri. Cita quindi i dati relativi all'incremento delle unità di personale di diretta collaborazione dei vari Ministeri, verificatosi in questi ultimi anni, facendo presente che si è raggiunto l'importo complessivo di 9 milioni e mezzo di euro di oneri finanziari ulteriori. Nel riconoscere che anche in passato sono state fatte operazioni analoghe, ma mai con i numeri sperimentati nell'attuale legislatura, ritiene che la spiegazione di tale scelta risieda nel fatto che l'attuale maggioranza non si fida della macchina amministrativa.
Andrea CASU (PD-IDP) fa presente che sarebbe più utile intervenire sulle risorse da destinare ai lavoratori delle pubbliche amministrazioni i quali non hanno ancora ottenuto gli sgravi derivanti dall'applicazione del taglio del cuneo fiscale, con una perdita in busta paga di 80 euro netti mensili. Si dichiara convinto che gli interventi in favore dei dipendenti pubblici siano sicuramente più urgenti.
Silvia ROGGIANI (PD-IDP) non esita a definire lo stanziamento di 18 milioni di Pag. 53euro per finanziare gli uffici di diretta collaborazione con i Ministri uno schiaffo alle molte professionalità che esistono nella pubblica amministrazione, assai meno retribuite rispetto agli staff dei ministeri.
Simona BONAFÈ (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Scotto 8.28, di cui è cofirmataria, invita i relatori e il Governo a un ripensamento circa lo stanziamento di una somma che ritiene spropositata, soprattutto a fronte dell'invito al ritiro di numerose proposte emendative giustificato dall'indisponibilità delle coperture finanziarie.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) lamenta una mancanza totale di coerenza tra le proposte emendative accolte e quelle hanno ricevuto un parere contrario da parte dei relatori e del Governo.
Chiara BRAGA (PD-IDP) ringrazia il collega Scotto per aver proposto un emendamento che enumera tutti i provvedimenti assunti dal Governo Meloni per incrementare in maniera così significativa la spesa per gli staff ministeriali, restituendo fedelmente l'atteggiamento di totale noncuranza, da parte del Governo, rispetto alle esigenze della pubblica amministrazione.
Carmela AURIEMMA (M5S) chiede di sottoscrivere l'emendamento Scotto 8.28, che ha il merito di mettere a nudo le cattive pratiche di un Governo che persiste a sfruttare ogni occasione per gonfiare le spese per gli staff dei Ministri, obliterando le reali esigenze degli uffici della pubblica amministrazione.
Dario CAROTENUTO (M5S) chiede di sottoscrivere l'emendamento Scotto 8.28, ringraziando il collega Scotto per aver mostrato fino a che punto il Governo trascuri le necessità della pubblica amministrazione, pensando unicamente alle proprie. Chiede, a fronte di queste spese, come si possa poi sostenere che non vi sono risorse per i Vigili del Fuoco o per gli enti locali, che spesso non riescono a fornire neanche i servizi essenziali per mancanza di fondi.
Valentina BARZOTTI (M5S), sottolineando l'importanza dell'emendamento presentato dal collega Scotto, rileva che, se vi fossero Ministri più competenti nelle materie cui sono preposti, non ci sarebbe bisogno di rimpinguare continuamente i fondi necessari al finanziamento dei loro staff ministeriali.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine lavori, tiene a comunicare ai colleghi impegnati nell'odierna seduta una notizia appena battuta dalle agenzie di stampa, secondo la quale la Presidente Meloni è giunta a Washington, in visita alla Casa Bianca. Si dice sorpreso del fatto che abbia impiegato meno tempo la Presidente Meloni a giungere negli Stati Uniti rispetto a quanto non ne stia impiegando il Ministero dell'economia e delle finanze a fare pervenire i pareri e le ulteriori proposte di riformulazioni sulle proposte emendative che risultano tuttora accantonate.
Le Commissioni respingono l'emendamento Scotto 8.28.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) interviene sull'emendamento Iezzi 8.30, domandando al presentatore quali siano le ragioni che spingono a limitare alle sole regioni, ad esclusione degli altri enti locali, le disposizioni originariamente previste per le province autonome di Trento e di Bolzano.
La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO comunica che a breve comunicherà alcune proposte di riformulazione su alcune proposte emendative accantonate.
Andrea CASU (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Iezzi 8.30, si augura che la scelta di limitare l'armonizzazione delle disposizioni in questione alle sole regioni non sia dettata da un preciso disegno politico di un'Italia «a due velocità», a seconda del colore politico della Giunta di ciascuna regione; pur profondamente sbagliata, tale visione non sarebbe tuttavia in contraddizione con quanto affermato nella seduta di ieri dal Ministro Zangrillo.
Pag. 54Le Commissioni approvano l'emendamento Iezzi 8.30 (vedi allegato 3).
Silvia ROGGIANI (PD-IDP) illustra l'emendamento Malavasi 8.31, volto a estendere alle unioni di comuni le previsioni del decreto-legge n. 44 del 2023. A tal fine, ripercorre la genesi di tale intervento emendativo, che affonda le proprie radici nella legge n. 124 del 2015 (cosiddetta «legge Madia»). Afferma che la richiesta di estensione è motivata dalla grave carenza di personale nella quale versano spesso i comuni di piccole dimensioni, a causa della scarsa attrattività e degli stipendi bassi nella pubblica amministrazione.
Ritiene pertanto che, tramite la stabilizzazione del personale non dirigenziale assunto a tempo determinato, l'emendamento in questione sopperisca ai tagli indiscriminati alla pubblica amministrazione da parte del Governo.
Simona BONAFÈ (PD-IDP), intervenendo a titolo personale, esprime soddisfazione dinanzi a uno dei pochi emendamenti proposti dal Partito Democratico che abbiano ricevuto un parere favorevole da parte dei relatori e del Governo. Ricorda come l'intento fosse sin dall'inizio quello di lavorare costruttivamente, al fine di recare modifiche correttive a un provvedimento di cui il Partito Democratico non condivide il disegno generale. Ritiene, pertanto, che l'emendamento in esame contribuisca a sanare un vulnus.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP), intervenendo a titolo personale, esprime soddisfazione per il parere favorevole espresso dai relatori e dal Governo sull'emendamento Malavasi 8.31.
Le Commissioni approvano l'emendamento Malavasi 8.31 (vedi allegato 3).
Nazario PAGANO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Varchi 8.41 e degli identici emendamenti Lai 8.42 e Lampis 8.43.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) intervenendo sull'emendamento Iacono 8.49, volto a prorogare il contratto del personale con contratto a tempo determinato assunto nell'ambito degli interventi legati al PNRR in materia di dissesto idrogeologico.
Sottolinea come, a suo avviso, tale proposta dovrà comunque essere inserita in un futuro provvedimento, dato che tali risorse umane sono particolarmente preziose per gestire le attività di contrasto al dissesto idrogeologico.
Chiede, pertanto, alla rappresentante del Governo di accantonare la proposta emendativa in esame, al fine di un effettuare un supplemento di istruttoria.
La Sottosegretaria Matilde SIRACUSANO afferma come il Ministero dell'economia e delle finanze abbia evidenziato che tale proposta emendativa non sia attualmente sostenibile sotto il profilo economico e, pertanto, non accede alla richiesta di accantonamento dell'onorevole Scotto.
Simona BONAFÈ (PD-IDP) sottolinea come, a suo avviso, tali contratti non vengano prorogati perché i fondi del PNRR inizialmente destinati al contrasto del dissesto idrogeologico sono stati trasferiti in altri settori e come questa sia stata una scelta poco opportuna.
Carmela AURIEMMA (M5S) sottoscrive l'emendamento Iacono 8.49 e evidenzia come tale proposta emendativa risponde alle problematiche, riportate nella seduta di ieri dal Ministro per la pubblica amministrazione Zangrillo, della lungaggine delle procedure concorsuali e della perdita di figure specializzate all'interno della Pubblica Amministrazione.
Sottolinea, inoltre, come gli interventi legati al PNRR siano caratterizzati da forti ritardi e come, pertanto, i contratti del personale assunto al fine di coordinare e gestire tali interventi debbano essere prorogati.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento Iacono 8.49 e ne illustra il contenuto, rilevando come la PubblicaPag. 55 Amministrazione debba investire sul proprio personale in condizioni di precarietà.
Dario CAROTENUTO (M5S) sottolinea l'importanza degli investimenti finalizzati a contrastare il dissesto idrogeologico, al fine di prevenire le tragedie che troppo spesso colpiscono il nostro Paese. Reputa, quindi, preferibile aumentare le risorse economiche in tale settore a discapito di quelle approntate dal Governo su altri fronti tramite il provvedimento in esame.
Le Commissioni respingono l'emendamento Iacono 8.49.
Carmela AURIEMMA (M5S), intervenendo sull'emendamento Tucci 8.50, volto a sopprimere i commi 6, 7 e 8 dell'articolo in esame. Evidenzia, infatti, come tramite tali disposizioni si riversano sui cittadini le conseguenze dei danni erariali comminati dagli amministratori degli enti locali.
Sul punto richiama il contenuto della proposta di legge C. 1621, riguardante la riforma della Corte dei conti, recentemente approvata dalla Camera, che contribuisce a creare un quadro giuridico decisamente favorevole agli amministratori poco accorti, sollevandoli dalla responsabilità amministrativa e riducendo fortemente il risarcimento dei danni dovuto in caso di illeciti contabili.
Valentina BARZOTTI (M5S) sottolinea come la proposta emendativa in esame ponga rimedio ad una disposizione vergognosa contenuta nel decreto-legge in discussione, che scarica le conseguenze della cattiva gestione da parte degli amministratori degli enti locali sulla cittadinanza.
Davide AIELLO (M5S) rammenta come la maggioranza ed il Governo, tramite diversi provvedimenti, intendano indebolire la Corte dei conti, abrogare il reato di abuso d'ufficio e eliminare la causa interdittiva dell'ineleggibilità per gravi irregolarità o criticità relative al bilancio dell'ente locale amministrato nel periodo precedente all'elezione.
Le Commissioni respingono l'emendamento Tucci 8.50.
Nazario PAGANO, presidente, avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Ziello 8.51 e Bordonali 8.53.
Carmela AURIEMMA (M5S) interviene sull'emendamento Colucci 8.58, volto a sopprimere il regime di impunibilità per gli amministratori che causano il dissesto finanziario di un ente locale. A suo avviso il provvedimento in esame premia tali soggetti anziché punirli.
Dario CAROTENUTO (M5S) si chiede che risposta danno al Paese la maggioranza ed il Governo, dato che intendono prevedere un meccanismo premiale i soggetti che causano il dissesto finanziario degli enti locali da loro amministrati.
Le Commissioni respingono l'emendamento Colucci 8.58.
Andrea CASU (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento Carmina 8.60, ringraziando la collega per il fondamentale impegno che ha dimostrato e continua a dimostrare sul tema. Fa notare come il fatto che l'intervento riguardi i comuni in dissesto e le relative figure professionali infungibili rende l'intervento non più rinviabile. Nel dare l'assoluto sostegno politico alla proposta avanzata dalla collega, evidenzia che bocciarla significa votare contro i comuni che ne sarebbero beneficiari.
Carmela AURIEMMA (M5S) intervenendo a sostegno dell'emendamento Carmina 8.60 rileva che con tale intervento si cerca di risolvere il problema del mantenimento minimo delle funzioni dei comuni in dissesto, che peraltro proprio per tale ragione hanno dei limiti nell'assunzione del personale. Segnala che l'emendamento chiede pertanto di affrontare la carenza del personale infungibile di quegli enti, attraverso una deroga che consenta appunto a questi comuni di poter assumere tale tipologia di personale.
Pag. 56Davide AIELLO (M5S) intervenendo a sostegno dell'emendamento Carmina 8.60 segnala che si tratta di una proposta che mira a trovare una soluzione per quei comuni che hanno un assoluto bisogno di assumere personale infungibile. Si aspetta pertanto un supplemento di riflessione da parte del Governo, proponendo che l'emendamento venga accantonato.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) non comprende la bocciatura della proposta emendativa in esame da parte del Governo e della maggioranza. Rileva che non consentire ad un comune in dissesto di dotarsi di personale infungibile equivale a far sprofondare ancora più in basso questi enti. Chiedendo di sottoscrivere l'emendamento Carmina 8.60, propone anch'egli al Governo un accantonamento dell'emendamento.
Dario CAROTENUTO (M5S) segnala l'incoerenza di alcune disposizioni contenute nel decreto-legge in esame. Infatti, il provvedimento stanzia risorse importanti per il piano Mattei, non destinando invece risorse e interventi ai comuni in dissesto come invece propone l'emendamento in questione. Conclude chiedendo al Governo di ripensarci.
Silvia ROGGIANI (PD-IDP) intervenendo sull'emendamento Carmina 8.60 segnala che impedendo l'assunzione di figure che sono infungibili, si condannano i comuni in dissesto a non avere più figure professionali con specifiche funzioni, che non possono essere sostituite.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda che circa mezz'ora fa aveva ricevuto rassicurazioni sul fatto che sarebbero arrivati presto i pareri e le riformulazioni degli emendamenti accantonati. Segnala che, tuttavia, essi non sono ancora arrivati. Anticipa che una volta che questi pareri e queste riformulazioni saranno arrivate sarà necessario, a suo avviso, sospendere i lavori per consentirne un adeguato esame da parte di tutti i deputati.
Simona BONAFÈ (PD-IDP) intervenendo sull'ordine dei lavori chiede al Presidente di sapere se ha notizia di quanti saranno gli emendamenti accantonati su cui arriveranno i pareri e le proposte di riformulazione.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO) interviene per sottoscrivere l'emendamento Carmina 8.60. Rileva che esso contiene una risposta chiara per quei territori dove mancano le figure professionali infungibili oggetto della proposta. Sottolinea che tali figure consentono ai comuni di dare una risposta chiara ai cittadini. Chiede, quindi, l'accantonamento al Governo.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) interviene, associandosi alla richiesta del collega Soumahoro, per chiedere al Governo di accantonare l'emendamento.
Francesco MARI (AVS) chiede di sottoscrivere l'emendamento Carmina 8.60, sottolinea che sono due i punti principali che l'emendamento intende risolvere. Da un lato garantire la presenza di personale infungibile nei comuni in dissesto. Dall'altro consentire, attraverso questo personale, che tali comuni siano in grado di attuare le misure di risanamento, ritenendo che tale tipologia di personale è di fondamentale importanza per l'attuazione di questi piani. L'emendamento dunque risponde alla finalità di consentire a questi comuni di uscire da una situazione di dissesto.
Valentina BARZOTTI (M5S) dichiara si tratta di un emendamento importante e non capisce perché la maggioranza ed il Governo abbiano confermato la propria contrarietà.
Le Commissioni respingono l'emendamento Carmina 8.60.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che la proposta di riformulazione dell'emendamento 8.63 è stata accettata dai suoi firmataria.
Pag. 57Le Commissioni approvano l'emendamento 8.63 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).
Valentina BARZOTTI (M5S), intervenendo sull'emendamento 8.65 Orrico, richiamandosi al contenuto della proposta, ricorda che il suo gruppo è sempre stato attento ad avanzare interventi volti a contrastare il disagio giovanile. Evidenzia come le attività che la proposta in esame intende introdurre siano molto importanti sia per dare sostegno a chi si trova in una condizione di vulnerabilità sociale.
Carmela AURIEMMA (M5S) rileva che con l'emendamento in esame si intendono destinare risorse per interventi di riqualificazione e aggregazione sociale al fine di sostenere attività che per la maggior parte sono di competenza dei comuni. Si tratta, peraltro, di strumenti che possono essere utilizzati da comuni che si trovano spesso in luoghi di frontiera e di disagio sociale.
Simona BONAFÈ (PD-IDP), dopo aver chiesto di sottoscrivere l'emendamento Orrico 8.65, sottolinea come esso intervenga nell'ambito del decreto-legge 31 dicembre 2024, n. 208, in materia di situazioni emergenziali.
Sostiene che invece di procedere col classico approccio pan-penalistico e punitivo tipico dei decreti sicurezza emanati dal Governo, sarebbe più opportuno concentrarsi sulla coesione sociale, sulla prevenzione e sui presidi culturali. In questo senso diviene basilare uno stanziamento di risorse a favore di biblioteche, teatri e sale cinematografiche, proprio perché i presidi culturali di questo genere rappresentano lo strumento migliore per contrastare la criminalità e il disagio giovanile.
Davide AIELLO (M5S) rileva che l'emendamento in analisi merita l'approvazione in quanto contiene importanti misure in tema di periferie, disagio giovanile, riqualificazione urbana e centri di aggregazione.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP), dopo aver chiesto di sottoscrivere l'emendamento Orrico 8.65, evidenzia come esso sia atto a valorizzare le periferie e gli spazi culturali come le biblioteche, anche al fine di potenziare la formazione giovanile e combattere la marginalità e la povertà educativa sul territorio.
Dario CAROTENUTO (M5S) esprime contrarietà nei confronti della gestione governativa del disagio giovanile, il quale non va affrontato aumentando le pene – come avvenuto in occasione del decreto Caivano –, bensì tramite investimenti culturali.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) evidenzia come la cultura, da concretizzarsi nei cinema, nelle biblioteche e nella formazione giovanile, sia il miglior investimento sociale per aggregare le persone e combattere l'emarginazione.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO), dopo aver chiesto di sottoscrivere l'emendamento Orrico 8.65, fa presente la necessità di concentrarsi sui temi della devianza, della solitudine, dello smarrimento, dell'ascolto dei giovani, dell'alfabetizzazione e dell'aggregazione sociale.
Chiede pertanto al Governo un ripensamento sul parere dato all'emendamento in esame, auspicando la possibilità di stanziare risorse da investire sui giovani.
Le Commissioni respingono l'emendamento Orrico 8.65.
Walter RIZZETTO, presidente, prende atto dell'assenza del presentatore dell'emendamento Marchetto Aliprandi 8.69: si intende vi abbia rinunciato.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Manzi 8.72, evidenzia come le proroghe in esso contenute appaiano necessarie in quanto, anche sulla scorta delle dichiarazioni del Ministro Zangrillo volte ad equiparare i soggetti idonei a quelli bocciati, sarà necessario utilizzare per intero le graduatorie dei concorsi anche per gli anni che verranno, al fine di fronteggiare il fenomeno del turn over.Pag. 58
Viste tali necessità, e considerato che si tratta di un emendamento che non comporta nuovi oneri finanziari, non si spiega i motivi del parere contrario del Governo.
Chiede quindi l'accantonamento dell'emendamento in esame.
Valentina BARZOTTI (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede al presidente quando arriveranno i pareri e le riformulazioni che erano stati precedentemente annunciati, prospettando altresì l'ipotesi di una sospensione dei lavori a questo riguardo.
Walter RIZZETTO, presidente, propone una sospensione dei lavori fino a mezzanotte al fine di verificare lo stato dei pareri.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), nel domandare la ragione dell'eventuale sospensione, chiede che venga convocata una riunione degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite I e XI.
Walter RIZZETTO, presidente, fa presente che la richiesta di una sospensione era stata avanzata dal Movimento 5 Stelle.
Simona BONAFÈ (PD-IDP) dal momento che il presidente ha fatto riferimento ad alcune decine di proposte di riformulazione in procinto di essere trasmesse, chiede che al loro arrivo venga concessa una sospensione di un paio d'ore per consentire la valutazione delle proposte di riformulazione.
Walter RIZZETTO, presidente, chiede di conoscere l'orientamento dei capigruppo di maggioranza sulla richiesta di convocare una riunione degli uffici di presidenza.
Alessandro URZÌ (FDI) dichiara che qualora arrivassero i pareri e le relative proposte di riformulazione si potrebbero mettere in distribuzione consentendo una sospensione per il tempo strettamente necessario per la loro valutazione. In caso contrario, si potrebbe proseguire con l'esame delle restanti proposte emendative, in coerenza con quanto già concordato.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, anticipa quanto avrebbe intenzione di dire nel corso della riunione degli uffici di presidenza, nel caso in cui venisse effettivamente convocata. Ritiene che il modo più saggio di procedere sarebbe quello di proseguire ancora per una mezz'ora nell'esame delle proposte emendative e convocare una riunione degli uffici di presidenza. A tale proposito segnala la necessità che venga concesso un tempo congruo per la valutazione delle proposte di riformulazione pervenute, rilevando che ci saranno proposte di riformulazione significative come quella sul lavoro accessorio tanto evocata dalla Sottosegretaria Siracusano. Ribadisce la necessità di un opportuno approfondimento delle questioni, facendo presente a titolo esemplificativo di aver già anticipato alla Sottosegretaria che la proposta di riformulazione sui precari della giustizia amministrativa non può essere considerata soddisfacente per il Partito democratico, dal momento che non acquisisce le istanze contenute negli emendamenti.
Valentina BARZOTTI (M5S) ritiene che una riunione degli uffici di presidenza, in assenza dei pareri mancanti, sia quanto mai opportuna per valutare come procedere, evitando di perdere tempo e soprattutto di lavorare in maniera superficiale.
Walter RIZZETTO, presidente, apprezzate le circostanze, sospende la seduta, avvertendo che la riunione degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite I e XI è convocata alle ore 24.
La seduta, sospesa alle 23.45, è ripresa alle 00.55 di giovedì 17 aprile.
Walter RIZZETTO, presidente, comunica che nel corso della sospensione dei lavori sono state presentate dal Governo alcune proposte di riformulazione, che sono in distribuzione (vedi allegato 1).
Pag. 59Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Manzi 8.72, Piccolotti 8.73 e Boschi 8.74.
Luca SBARDELLA (FDI) accoglie la proposta di riformulazione dell'emendamento 8.79 a sua prima firma.
Le Commissioni approvano l'emendamento Sbardella 8.79, (Nuova riformulazione) (vedi allegato 3).
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti Urzì 8.78, Simiani 8.84 e Urzì 8.87.
Alessandro URZÌ (FDI) accoglie la proposta di riformulazione dell'emendamento 8.94 a sua prima firma.
Le Commissioni approvano l'emendamento Urzì 8.94 (Nuova riformulazione) (vedi allegato 3).
Francesco MARI (AVS), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 8.06 a sua prima firma, evidenzia l'importanza di accrescere le retribuzioni degli amministratori degli enti locali, attualmente sottoposte a stringenti vincoli legali. Al riguardo, vari sono i problemi sindacali a livello di contrattazione collettiva, stante l'impossibilità di ottenere condizioni salariali migliori.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Mari 8.06.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Mari 8.06.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), illustrato l'articolo aggiuntivo 8.07 a sua prima firma, sottolinea come esso, anche sulla scorta delle richieste avanzate dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani, sia volto ad incrementare l'efficienza dei comuni dell'entroterra, stabilizzare i giovani lavoratori precari e contrastare il fenomeno del turn over, più volte lamentato dal Ministro Zangrillo nella giornata di ieri.
Chiede pertanto l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo in esame, nonché una riflessione del Governo in merito.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Scotto 8.07.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), illustrato l'articolo aggiuntivo 8.08 a sua prima firma, fa presente come il problema del precariato riguardi anche la maggioranza, essendo molte regioni citate dalla proposta emendativa in esame amministrate proprio dal centro-destra.
Chiede pertanto l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo in esame.
Francesco MARI (AVS), in analogia a quanto sostenuto dal collega Scotto, osserva come le procedure di stabilizzazione dei precari abbiano escluso dalla loro portata coloro che siano stati assunti a tempo determinato mentre tale procedura non era ancora giunta al termine, con un'evidente lesione del principio della parità di trattamento.
Sottolinea come con l'articolo aggiuntivo 8.09 a sua prima firma si voglia mettere al riparo da tali disparità altresì il personale tecnico dell'Emilia-Romagna.
Chiede pertanto l'accantonamento della proposta emendativa in esame.
Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Scotto 8.08 e Mari 8.09.
Walter RIZZETTO, presidente, non essendoci obiezioni in merito, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Romano 8.016.
Carmela AURIEMMA (M5S), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 8.017 a sua prima firma, spiega come esso sia volto ad eliminare quei limiti al trattamento economico accessorio riguardanti i proventi contravvenzionali previsti dal codice della strada.
Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Auriemma 8.017, Mari 8.018 e Scotto 8.019.
Pag. 60Walter RIZZETTO, presidente, non essendoci obiezioni in merito, dispone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Rizzetto 8.020 e Bonafè 8.021.
Walter RIZZETTO, presidente, non essendoci obiezioni in merito, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo 8.026 dei relatori e dei relativi subemendamenti.
Le Commissioni approvano l'emendamento Polo 9.1 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).
Walter RIZZETTO, presidente, non essendoci obiezioni in merito, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti Gribaudo 9.2, Ruffino 9.4, Zaratti 9.5, Fornaro 9.6 e Giaccone 9.7.
Le Commissioni approvano l'emendamento Urzì 9.8 (vedi allegato 3).
Arturo SCOTTO (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento Sottanelli 9.04.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Sottanelli 9.04 e Sarracino 9.05.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento Sottanelli 9.06.
Le Commissioni respingono l'emendamento Sottanelli 9.06.
Walter RIZZETTO, presidente, non essendoci obiezioni in merito, dispone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Fabrizio Rossi 9.07 e Patriarca 9.013.
Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Tenerini 10.4, Caparvi 10.5 e Mascaretti 10.6 (vedi allegato 3).
Arturo SCOTTO (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento 10.11 del collega Zaratti che interviene sulla terra dei fuochi al fine di predisporre un'accurata indagine epidemiologica sugli animali presenti e adottare i conseguenti provvedimenti. Considerato che l'emendamento non determina oneri finanziari si domanda la ragione del parere contrario e ne chiede l'accantonamento.
Dario CAROTENUTO (M5S) chiede di sottoscrivere l'emendamento Zaratti 10.11.
Walter RIZZETTO, presidente, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento dell'emendamento Zaratti 10.11 e dell'emendamento De Luca 10.15.
Le Commissioni respingono l'emendamento De Luca 10.16.
Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata dai relatori in sede di espressione dei pareri, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento dell'emendamento Pizzimenti 10.25.
Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Caso 10.021.
Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata dai relatori in sede di espressione dei pareri, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Nazario Pagano 10.1. Prende quindi atto che è accolta la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo 10.027 dei Relatori.
Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'articolo aggiuntivo 10.027 dei Relatori (Nuova formulazione) (vedi allegato 3) e l'articolo aggiuntivo 10.028 dei Relatori (vedi allegato 3);
Arturo SCOTTO (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento Marattin 11.3.
Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Marattin 11.3 e Fenu 11.4.
Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata dai relatori in sede di espressione dei pareri, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento degli emendamenti Iezzi 11.5 e Mattia 11.6. Prende quindi atto che l'onorevole Iezzi accoglie la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima 11.7.
Pag. 61Le Commissioni approvano l'emendamento Iezzi 11.7 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).
Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata dai relatori in sede di espressione dei pareri, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo 11.02 dei Relatori e dei relativi subemendamenti Aiello 0.11.02.1, D'Orso 0.11.02.2, Barzotti 0.11.02.3 e 0.11.02.4, Aiello 0.11.02.5, Barzotti 0.11.02.6 e Scotto 0.11.02.7.
Le Commissioni respingono l'emendamento Sportiello 12.1.
Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata dai relatori in sede di espressione dei pareri, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento dell'emendamento Maccari 12.2, per la parte ammissibile. Prende quindi atto che il parere dei relatori e del Governo è favorevole sull'emendamento Tenerini 12.6, del quale si era precedentemente proposto l'accantonamento.
Le Commissioni approvano l'emendamento Tenerini 12.6 (vedi allegato 3) e respingono l'emendamento Gianassi 12.14.
Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata dai relatori in sede di espressione dei pareri, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento dell'emendamento Iezzi 12.27.
Le Commissioni respingono l'emendamento Gianassi 12.28 e approvano l'emendamento Schiano Di Visconti 12.29 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3); respingono quindi l'emendamento Ruffino 12.32.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) chiede di rivalutare il parere contrario sull'emendamento Casu 12.33 che propone lo scorrimento integrale delle graduatorie vigenti per un totale di quasi 4 mila unità di personale impiegato nel delicatissimo settore dell'ufficio del processo, istituito proprio in occasione dell'avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ritiene che sull'argomento, considerata la sua importanza, si possano raggiungere forme di convergenza.
Le Commissioni respingono l'emendamento Casu 12.33.
Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata dai relatori in sede di espressione dei pareri, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento dell'emendamento Iezzi 12.34.
Le Commissioni respingono l'emendamento Iacono 12.35.
Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata dai relatori in sede di espressione dei pareri, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento dell'emendamento Maccanti 12.40. In assenza di obiezioni dispone altresì l'accantonamento degli emendamenti Candiani 12.42 e Caramanna 12.44.
Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Sbardella 12.46 (vedi allegato 3) e 12.185 del Governo (vedi allegato 3); respingono quindi l'emendamento Carotenuto 12.51.
Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata dai relatori in sede di espressione dei pareri, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento dell'emendamento Marchetto Aliprandi 12.52.
Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Castiglione 12.53 e Roggiani 12.55.
Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata dai relatori in sede di espressione dei pareri, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento dell'emendamento Tenerini 12.56 e degli identici emendamenti Cesa 12.57, Miele 12.59 e Battilocchio 12.60.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Marattin 12.61 Pag. 62per pura sensibilità politica e non perché ne condivida il contenuto.
Le Commissioni respingono l'emendamento Marattin 12.61.
Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata dai relatori in sede di espressione dei pareri, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento dell'emendamento Tenerini 12.80.
Sara KELANY (FDI) sottoscrive l'emendamento Cerreto 12.83 e accoglie la proposta di riformulazione avanzata dai relatori.
Le Commissioni approvano l'emendamento Cerreto 12.83 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).
Walter RIZZETTO, presidente, accogliendo la richiesta avanzata dai relatori in sede di espressione dei pareri, in assenza di obiezioni, dispone l'accantonamento degli emendamenti Tenerini 12.86, Giaccone 12.91, Mollicone 12.93 e 12.94.
Sara KELANY (FDI) sottoscrive l'emendamento Mollicone 12.101.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) fa presente che votando in senso favorevole l'emendamento Mollicone 12.101 – che porta a settant'anni il limite di età per il conferimento di incarichi di sovrintendente – si invia un segnale molto negativo a tutti i giovani laureati e competenti che non riescono a raggiungere i vertici apicali. Sottolinea che in tal modo si difende una burocrazia privilegiata, nonostante le sollecitazioni del Ministro Zangrillo a rinnovare la pubblica amministrazione e a dare fiducia ai giovani.
Le Commissioni approvano l'emendamento Mollicone 12.101 (vedi allegato 3).
Le Commissioni respingono il subemendamento Scotto 0.12.187.1 e approvano l'emendamento 12.187 dei Relatori (vedi allegato 3).
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Miele 12.107.
Le Commissioni approvano l'emendamento Iezzi 12.109 (vedi allegato 3).
Walter RIZZETTO, presidente, comunica che la proposta di riformulazione dell'emendamento Lucaselli 12.110 è stata accettata dalla presentatrice.
Le Commissioni approvano l'emendamento Lucaselli 12.110 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO) chiede di sottoscrivere l'emendamento Steger 12.115.
Le Commissioni respingono l'emendamento Steger 12.115.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidenza, anche in ragione dell'intenso e proficuo lavoro condotto grazie a un approccio costruttivo da parte dai gruppi di opposizione, di convocare gli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, al fine di concordare le modalità e i tempi per il prosieguo dell'esame delle restanti proposte emendative.
Walter RIZZETTO, presidente, propone di tenere la riunione degli uffici di presidenza alle 1.45.
Le Commissioni approvano l'emendamento Panizzut 12.113 (vedi allegato 3).
Sara KELANY (FDI) chiede di accantonare l'emendamento Ciaburro 12.117.
Marta SCHIFONE (FDI), relatrice per la XI Commissione, anche a nome dei colleghi relatori, accede alla richiesta di accantonamento formulata dall'onorevole Kelany.
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti Ciaburro 12.117 e Battilocchio 12.122.
Pag. 63Le Commissioni approvano l'emendamento Tassinari 12.135 (vedi allegato 3) e respingono gli identici emendamenti Piccolotti 12.140, Gribaudo 12.141 e Manzi 12.142.
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti Squeri 12.144 e Giaccone 12.145, nonché degli identici Orfini 12.146 e Mollicone 12.147.
Constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Cesa 12.149: si intende che vi abbia rinunciato.
Prende atto che l'emendamento Battilocchio 12.150 è stato ritirato dai presentatori.
Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli identici emendamenti Piccolotti 12.158, Gribaudo 12.159, Orfini 12.160 e Caso 12.161, gli identici emendamenti Piccolotti 12.165 e Manzi 12.166, nonché l'emendamento Ghirra 12.168.
Sara KELANY (FDI) chiede di accantonare l'emendamento Caretta 12.173.
Marta SCHIFONE (FDI), relatrice per la XI Commissione, anche a nome dei colleghi relatori, accede alla richiesta di accantonamento formulata dall'onorevole Kelany.
Walter RIZZETTO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Caretta 12.173. Accogliendo la richiesta formulata dai membri dei gruppi di opposizione, come convenuto in precedenza, conclude la seduta in sede referente e convoca immediatamente la riunione degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi.
Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 1.45 di giovedì 17 aprile 2025.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 17 aprile 2025.
Gli uffici di presidenza si sono riuniti dalle 1.45 alle 1.50.