CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 aprile 2025
479.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 96

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 9 aprile 2025. — Presidenza del vicepresidente Giorgio LOVECCHIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 16.20.

DL 25/2025: Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.
C. 2308 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e XI).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Saverio CONGEDO (FDI), relatore, procede a illustrare in sintesi i contenuti del provvedimento, concentrandosi in particolare sulle disposizioni di competenza della Commissione Finanze e rinviando, per ulteriori dettagli, alla documentazione predisposta dagli uffici.
  Il Titolo I contiene disposizioni urgenti in materia di reclutamento delle pubbliche amministrazioni ed è articolato in tre Capi: il Capo I reca norme per favorire il reclutamento di giovani nella pubblica amministrazione e per il superamento del precariato; il Capo II contiene disposizioni urgenti in materia di svolgimento delle procedure di reclutamento; il Capo III riguarda invece misure urgenti in materia di reclutamento di particolari categorie di personale.
  Il Titolo II contiene disposizioni urgenti in materia di organizzazione della pubblica amministrazione ed è articolato in due Capi; il Capo I reca disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle amministrazioni centrali, mentre il Capo II contiene disposizioni urgenti in materia di enti locali.
  Infine, il Titolo III, articolato in un solo Capo, reca misure urgenti per la funzionalità e il rafforzamento delle pubbliche amministrazioni.
  Per quanto attiene alle disposizioni di competenza della Commissione Finanze, segnala anzitutto l'articolo 11, comma 1, che introduce per il personale di Agenzia delle entrate-Riscossione i requisiti di onorabilità e affidabilità richiesti ai dipendenti pubblici. A tal fine, legittima il citato ente al trattamento dei dati giudiziari dei dipendenti e di coloro che si candidano agli avvisi di selezione.
  Più in dettaglio, evidenzia che tali requisiti devono essere posseduti sia alla data di scadenza del termine stabilito nell'avviso di selezione, sia all'atto della sottoscrizione del contratto di lavoro e per tutta la durata del rapporto di lavoro. Sottolinea che viene vietata l'assunzione dei condannati in via definitiva per reati che costituiscono un impedimento all'assunzione presso una pubblica amministrazione e si dispone, già al momento della candidatura in risposta a un avviso di selezione, un obbligo di informazione verso Agenzia delle entrate-Riscossione da parte di quanti sono sottoposti a procedimenti penali o amministrativi per l'applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione, nonché di coloro ai quali risultano precedenti penali nel casellario giudiziario.
  Di competenza della Commissione Finanze sono inoltre i commi 2 e 3 del medesimo articolo 11, i quali, rispettivamente: intervengono sulla composizione dei comitati di gestione delle agenzie fiscali, specificando che metà dei componenti del comitato di gestione è scelta fra i dirigenti dell'agenzia anche in servizio; al fine di coadiuvare il riordino del sistema tributario, ricostituiscono il Consiglio superiore delle finanze, che era stato soppresso nel 2001, e lo incardinano presso l'Agenzia delle entrate.
  Rammenta, a tal proposito, che il Consiglio superiore delle finanze era un organo di consulenza tecnica istituito con il decreto del Presidente della Repubblica n. 646 del 1972. Il Ministro delle finanze lo consultava, di regola, sulle questioni attinenti al sistema tributario dello Stato ed alle entrate non tributarie di questo, sulle relazioni tra i tributi dello Stato e quelli destinati alle regioni e agli enti locali o da Pag. 97essi istituiti, sui riflessi dell'azione fiscale, sull'andamento economico generale o di singoli settori, con particolare riguardo all'occupazione, nonché su aspetti organizzativi del Ministero. Inoltre, ricorda che il Consiglio affrontava lo studio di questioni particolari, formulando proposte. Lo stesso è stato poi soppresso con il decreto del Presidente della Repubblica n. 107 del 2001.
  Evidenzia, inoltre, che di interesse per questa Commissione è l'articolo 12, comma 7, il quale stabilisce che gli enti pubblici previdenziali o assicurativi sono tenuti a investire, entro il limite del 40 per cento del piano di impiego dei fondi disponibili, in quote di fondi di investimento immobiliare gestiti o partecipati dalla società di gestione del risparmio Invimit S.p.a., la quale, fermo restando il limite suddetto, ha facoltà di proporre una modifica dell'ammontare dell'investimento.
  Sottolinea che la disposizione intende rafforzare la capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni e le procedure di reclutamento del personale attraverso l'ottimizzazione della logistica e la razionalizzazione degli spazi.
  Il successivo comma 8 dell'articolo 12 dispone l'applicazione alla società di gestione del risparmio Invimit SGR S.p.a. di disposizioni concernenti la gestione del personale contenute nel testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (in particolare, all'articolo 19 decreto legislativo n. 175 del 2016); per effetto di tale rinvio i rapporti di lavoro sono disciplinati dalle norme che si applicano al settore privato, mentre al reclutamento si applicano i principi previsti per l'accesso alle pubbliche amministrazioni.
  Di competenza della Commissione Finanze è poi l'articolo 17, il quale prevede l'istituzione di una nuova direzione generale presso il Dipartimento del tesoro del Ministero dell'economia e delle finanze, per la prevenzione e contrasto dell'utilizzo del sistema finanziario per fini illeciti. Essa svolge funzioni in materia di prevenzione dei reati finanziari, di sicurezza, prevenzione e contrasto all'utilizzo del sistema finanziario per fini illeciti, di vigilanza e controllo sui soggetti obbligati diversi dagli intermediari bancari e finanziari, nonché in materia di procedimenti sanzionatori. L'articolo medesimo reca, altresì, disposizioni inerenti alle funzioni attribuite alla direzione, nonché alle misure di carattere organizzativo necessarie al suo funzionamento.
  Infine, segnala che l'articolo 19, ai commi da 5 a 9, proroga dal 31 ottobre 2024 al 3 giugno 2025 il termine di adesione alla procedura di riversamento spontaneo dei crediti d'imposta, senza applicazione di sanzioni e interessi, per investimenti in attività di ricerca e sviluppo indebitamente fruiti, con conseguente modifica dei termini di versamento delle somme dovute a seguito di tale adesione. Aggiunge che le somme possono essere versate in un'unica soluzione, entro il 3 giugno 2025, ovvero in tre rate di pari importo, di cui la prima da corrispondere entro il 3 giugno 2025 e le successive entro il 16 dicembre 2025 e il 16 dicembre 2026. Precisa che sulle rate successive alla prima si applicano gli interessi calcolati al tasso legale.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Angela RAFFA (M5S) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo parlamentare, in quanto ritiene che la materia trattata dal provvedimento in esame non possa essere affrontata con lo strumento della decretazione d'urgenza; rileva, in particolare, come il problema del precariato nella pubblica amministrazione non possa essere affrontato limitandosi a dare quelle che non esita a definire delle vere e proprie «mance», ma debba invece essere risolto attraverso interventi strutturali e mirati.

  Luciano D'ALFONSO (PD-IDP) anzitutto evidenzia come il personale della pubblica amministrazione costituisca, al pari delle risorse economiche, un pilastro essenziale dello Stato.
  Ritiene che il provvedimento in esame affronti il tema in modo disordinato, utilizzando la decretazione d'urgenza per questioni aventi, invece, carattere strutturale.
  Inoltre fa presente che le problematiche relative al personale delle pubbliche amministrazioniPag. 98 sono state affrontate in seno al PNRR, senza tuttavia che vi sia stata un'attuazione adeguata e lineare delle riforme, né una allocazione puntuale delle risorse; al riguardo evidenzia come, addirittura, in specifici momenti storici si sia ipotizzato di affidarne l'implementazione a soggetti privati, nella convinzione che questi possedessero una migliore capacità gestionale rispetto a soggetti pubblici. Ritiene invece che le questioni afferenti il personale della pubblica amministrazione debbano più proficuamente essere affrontate attraverso la costante interlocuzione tra la Funzione Pubblica e il Ministero dell'economia.
  Tornando al provvedimento in esame, evidenzia che esso non delinea un assetto organico delle pubbliche amministrazioni, operazione che – a suo avviso – di rado è riuscita al legislatore; cita come esempio virtuoso la riforma Cassese del 1993, che enunciava il principio dell'accesso alla pubblica amministrazione attraverso pubblico concorso e delineava puntualmente le progressioni di carriera.
  In tale ambito, evidenzia l'opportunità di valorizzare adeguatamente i giovani in possesso di dottorati di ricerca; a suo parere, siffatta valorizzazione consentirebbe di contrastare il precariato, valorizzare le professionalità specializzate e abbassare l'età media dei dipendenti pubblici, rinnovando nel contempo tutta la pubblica amministrazione.
  Richiama l'attenzione di colleghi sul fatto che le considerazioni sin qui svolte si riflettono direttamente sulle competenze della Commissione Finanze, in quanto le Agenzie fiscali possono trarre vantaggio dall'efficientamento delle altre strutture dello Stato, anche al fine di migliorare la capacità di raccolta di gettito e rendere i processi decisionali più efficienti.
  Ribadisce dunque la necessità di non affrontare le questioni afferenti al personale delle pubbliche amministrazioni attraverso la decretazione d'urgenza, strumento che rischia di produrre una eccessiva stratificazione normativa, tale da influenzare negativamente le procedure di reclutamento e la produttività del personale.
  Conclude rilevando come, per misurare l'efficienza della pubblica amministrazione, sia necessario valutare la produttività e non, invece, verificare la mera presenza fisica dei dipendenti sul luogo di lavoro.

  Claudio Michele STEFANAZZI (PD-IDP) condivide quanto affermato dal collega D'Alfonso, in particolare stigmatizzando l'eterogeneità delle disposizioni contenute nel provvedimento.
  Richiama l'attenzione dei colleghi, in particolare, sul comma 8 dell'articolo 12, che sottrae INVIMIT dai vincoli di spesa in materia di personale previsti dalla normativa vigente. Ripercorre quindi le vicende che hanno investito la società di gestione del risparmio sin dall'anno 2016, in particolare rammentando il fallimento delle operazioni relative ai fondi immobiliari chiusi.
  Stigmatizza inoltre le previsioni del comma 7 dell'articolo 12, che impone agli enti pubblici previdenziali di investire parte dei fondi disponibili in quote di fondi di investimento immobiliare gestiti da INVIMIT; rammenta come si tratti di fondi che gestiscono beni immobili in disuso, storicamente di scarso interesse per il mercato. A suo parere, sarebbe più proficuo indirizzare gli investimenti degli enti previdenziali verso il supporto della ricerca e delle start-up innovative.
  Rileva infine come le menzionate prescrizioni sembrino soddisfare solo esigenze di natura politica, di fatto allargando le maglie del reclutamento di personale, al quale è possibile attribuire stipendi consistenti ma che non garantisce tuttavia risultati adeguati.
  Preannuncia quindi, per i motivi illustrati, il voto contrario del proprio gruppo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore (vedi allegato 1).

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Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2024.
Emendamenti C. 2280 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame degli emendamenti e conclusione – Parere contrario).

  La Commissione inizia l'esame delle proposte emendative riferite al provvedimento trasmesse dalla XIV Commissione.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, avverte che la Commissione esamina oggi, ai fini dell'espressione del parere alla XIV Commissione, gli emendamenti 4.1, 4.2, 4.3, 4.4 e 4.5 Fenu e 16.1 e 22.1 Merola (vedi allegato 2), presentati presso la XIV Commissione ed attinenti ad ambiti di competenza della Commissione Finanze, al disegno di legge C. 2280, approvato dal Senato, recante Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2024.
  Ricorda che la Commissione ha già esaminato il disegno di legge di delegazione europea 2024 e ha deliberato di riferire alla XIV Commissione in senso favorevole, senza approvare emendamenti.
  Rammenta quindi che al parere della Commissione sugli emendamenti è riconosciuta, in questa fase, una particolare efficacia vincolante. Nello specifico segnala che, qualora la Commissione esprima parere favorevole su un emendamento, la XIV Commissione è tenuta ad adeguarsi al parere e potrà respingerlo solo per motivi attinenti alla compatibilità con la normativa comunitaria o per esigenze di coordinamento generale; qualora invece la Commissione esprima parere contrario, la XIV Commissione non potrà procedere oltre nell'esame dell'emendamento medesimo, ma l'emendamento potrà in ogni caso essere ripresentato in Assemblea.
  Invita dunque il relatore, onorevole Giordano, a formulare un parere sulle proposte emendative trasmesse.

  Antonio GIORDANO (FDI), relatore, formula una proposta di parere contrario su tutte le proposte emendative presentate (vedi allegato 3).

  Il sottosegretario Federico FRENI condivide la proposta di parere formulata dal relatore.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) preannuncia l'astensione dal voto del proprio gruppo parlamentare sulla proposta di parere formulata dal relatore. Osserva infatti che l'Italia presenta un grave ritardo nel recepire e attuare le disposizioni unionali nell'ordinamento interno, così come un vero e proprio record di procedure di infrazione. Auspica pertanto che l'Esecutivo presenti un provvedimento organico per sanare tale situazione.

  Angela RAFFA (M5S), concordando con quanto affermato dal collega Merola, preannuncia l'astensione dal voto del proprio gruppo parlamentare.

  Nessuno altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere contrario del relatore (vedi allegato 3).

  La seduta termina alle 16.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 9 aprile 2025.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.40 alle 16.45.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 9 aprile 2025. — Presidenza del vicepresidente Giorgio LOVECCHIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 16.45.

Pag. 100

5-03085 Curti: Informazioni relative alla sperimentazione per la riorganizzazione territoriale degli uffici delle dogane, anche con riferimento alla sede di San Benedetto del Tronto.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Augusto CURTI (PD-IDP), replicando, evidenzia come, nella risposta al quesito, il rappresentante del Governo abbia fornito dei dati che, tuttavia, non tengono in adeguato conto la collocazione strategica della Dogana di San Benedetto del Tronto e la percentuale di introiti da questa registrati. A tal proposito, sottolinea come tale Dogana sia situata in prossimità di molte multinazionali, la cui presenza è collegata agli interventi effettuati, in quei luoghi, della Cassa del Mezzogiorno, ciò che ha determinato una particolare mole di gettito. Inoltre, evidenzia che, nell'ambito della sperimentazione funzionale alla riforma nazionale degli uffici delle dogane, mentre in Emilia-Romagna vi è un ufficio doganale per ogni provincia, nelle Marche, invece, vi sono complessivamente solo due uffici doganali, a fronte di cinque province. Ringrazia in ogni caso, in conclusione, il sottosegretario per la risposta fornita.

5-03494 Casu: Iniziative volte a riconoscere l'esenzione automatica dal pagamento della tassa automobilistica per gli invalidi civili certificati.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Augusto CURTI (PD-IDP), replicando in qualità di cofirmatario, sottolinea che l'interrogazione in oggetto, alla luce della ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni in materia di tasse automobilistiche, era proprio diretta a stimolare, in tale ambito, specifiche direttive a livello nazionale, al fine di evitare un quadro frammentato e diversificato. Sottolinea che tale esigenza è ancora più avvertita per procedure che, come in questo caso, si rivolgono a persone con fragilità.

5-03765 Sottanelli: Chiarimenti in merito all'applicazione del superbonus per gli interventi effettuati nei comuni colpiti da eventi sismici.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Giulio Cesare SOTTANELLI (AZ-PER-RE), replicando, evidenzia che l'obiettivo dell'interrogazione era, appunto, quello di chiarire il quadro normativo attualmente vigente, oggetto di stratificazioni a partire dagli eventi sismici del 2009. Nel ringraziare il sottosegretario Freni per l'esaustività della risposta fornita, che fa luce sui presidi di garanzia e si rivela un utile strumento per le famiglie e le imprese, si dichiara soddisfatto.

5-03795 Centemero: Chiarimenti in ordine al regime fiscale degli investimenti in fondi per il venture capital, con particolare riferimento alle PMI ammesse su mercati multilaterali di negoziazione.

  Il sottosegretario Federico FRENI, nel ricordare che è in corso una riforma del Testo unico in materia di intermediazione finanziaria, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Giulio CENTEMERO (LEGA), replicando, afferma anzitutto che, a suo avviso, l'esclusione delle PMI ammesse su mercati multilaterali di negoziazione dall'agevolazione fiscale in discussione risulterebbe ontologicamente sbagliata, dal momento che i soggetti destinatari, secondo la normativa vigente, sono le start-up e le PMI innovative in cui devono includersi senz'altro anche le PMI ammesse alla negoziazione su Mtf. Auspica, quindi, che la riforma del TUF possa essere l'occasione per un bilanciamento normativo, superando l'attuale stratificazione del sistema. Occorre a suo avviso porre fine a quella che non esita a definire la «dittatura» della prassi dell'AgenziaPag. 101 delle entrate, le cui decisioni non debbono assurgere a fonte normativa primaria.

5-03824 Fenu: Dati relativi ai crediti d'imposta concessi per l'acquisizione, la realizzazione e l'ampliamento di beni immobili nelle ZES privi dei requisiti previsti dalla disciplina di settore.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

  Angela RAFFA (M5S), replicando in qualità di cofirmataria, nell'apprendere che i dati richiesti relativi al numero dei crediti di imposta concessi in assenza del requisito della novità non sono nella disponibilità dell'Agenzia delle entrate, si domanda se vi siano dei controlli appropriati sull'uso dei fondi previsti per la ZES. Evidenzia, quindi, la necessità che le risorse pubbliche vengano investite in modo efficace al fine di portare un concreto sostegno a quei territori bisognosi di aiuto.

5-03825 Matera: Trasparenza delle informazioni relative alle modalità di rimborso dei premi assicurativi in caso di cessazione anticipata del rischio.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9), illustrando gli elementi forniti dal Ministero delle imprese e del made in Italy.

  Mariangela MATERA (FDI), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dal Governo e, in particolare, della prospettata possibilità di introdurre, a livello normativo, uno specifico obbligo di trasparenza sulle modalità di rimborso a tutti i consumatori delle singole componenti del premio, sia RCA, sia furto e incendio, in caso di cessazione del rischio.

5-03836 De Palma: Iniziative di controllo e regolamentazione delle imprese assicurative straniere operanti in Italia.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 10), illustrando gli elementi forniti dal Ministero delle imprese e del made in Italy.

  Maria Paola BOSCAINI (FI-PPE), replicando in qualità di cofirmataria, nel ringraziare il Governo per la risposta fornita e la sensibilità mostrata, evidenzia come, a suo avviso, negli ultimi 15 anni, il controllo effettuato dall'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni – come testimoniato, ad esempio, dal caso Novis – non si è dimostrato sufficiente. Aggiunge che è pronta a farsi parte attiva presso il Ministero delle imprese e del made in Italy affinché vi sia, a tal proposito, un intervento sull'IVASS e si possa, quindi, ottenere una maggiore chiarezza dei prodotti offerti ai consumatori, spesso presentati come investimenti sicuri. In conclusione, auspica che l'Autorità di vigilanza possa quindi tornare a svolgere una reale ed efficace attività di supervisione.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 17.10.