CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 marzo 2025
471.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 26 marzo 2025. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI.

  La seduta comincia alle 13.40.

DL 25/2025: Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.
C. 2308 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e XI).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 25 marzo 2025.

  Simona LOIZZO (LEGA), relatrice, alla luce delle considerazioni svolte nella seduta di ieri, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, comunica che il gruppo Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta alternativa di parere, che sarà posta in votazione solo ove fosse respinta la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 2).

  Andrea QUARTINI (M5S) illustra le ragioni che hanno indotto il Movimento 5 Stelle a presentare una proposta alternativa di parere.
  In primo luogo, per quanto attiene al welfare aziendale, la possibilità di fare ricorso su base volontaria a meccanismi assicurativi di tipo integrativo, soprattutto per quanto attiene al personale del mondo della scuola, rischia di produrre una situazione nella quale il cittadino paga due volte per le prestazioni sanitarie, prima tramite la tassazione, quindi col meccanismo delle assicurazioni. Ritiene che tale falsa percezione di una maggiore protezione non faccia che riprodurre, nella sostanza, il sistema delle mutue, superato con l'approvazione della legge n. 883 del 1978, istitutiva del Servizio sanitario nazionale (SSN) in nome del principio di universalità del diritto alla salute, per cui il SSN viene nuovamente messo in competizione con il sistema privato, con evidenti sperequazioni a danno dei meno abbienti.
  Sottolinea altresì un'impostazione generale del provvedimento in esame assai criticabile, nella parte in cui esso tende ad aggirare i limiti fissati dall'articolo 97 della Costituzione in materia di assunzioni e progressioni di carriera del personale amministrativo. Stigmatizza, in tal senso, il carattere quantomeno confuso di tali previsioni.
  Annuncia, pertanto, il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere favorevole della relatrice.

  Non essendoci ulteriori richieste di intervento, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, fa presente che risulta di conseguenza preclusa la proposta alternativa di parere presentata dal gruppo Movimento 5 Stelle.

Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane.
C. 2126 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

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  Maddalena MORGANTE (FDI), relatrice, fa presente che il disegno di legge di legge C. 2126, approvato dal Senato, sul quale la XII Commissione è chiamata a esprimere il parere di competenza alla Commissioni V (Bilancio), nel testo risultante dalle proposte emendative approvate da quest'ultima in sede referente, reca disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane.
  Secondo quanto riportato nella Relazione illustrativa, l'obiettivo del disegno di legge è quello di ridurre le condizioni di svantaggio, sostenere le attività produttive, fronteggiare il problema dello spopolamento e consentire alla popolazione residente in tali zone di poter fruire di tutti i servizi essenziali (in primis, la sanità e la scuola) in condizioni di parità con chi risiede nelle altre aree del territorio nazionale.
  Segnala, quindi, che l'articolo 1 definisce le finalità del provvedimento in esame, volto a riconoscere e promuovere lo sviluppo delle zone montane la cui crescita economica e sociale costituisce un obiettivo di interesse nazionale, precisando che le disposizioni che investono in maniera diretta le competenze della XII Commissione sono contenute innanzitutto nell'articolo 6, concernente la «sanità di montagna». Il comma 1 introduce due forme di riconoscimento del servizio prestato dagli esercenti le professioni sanitarie e dagli operatori socio-sanitari presso strutture sanitarie e socio-sanitarie, pubbliche o private accreditate, ubicate nei comuni montani destinatari delle misure di sostegno previste dal provvedimento in esame: l'attribuzione di un punteggio doppio nella valutazione dei titoli di carriera ai fini della partecipazione alle procedure concorsuali presso le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale (SSN), per ciascun anno di attività presso le predette strutture; la previsione di una valorizzazione nell'ambito dei contratti collettivi nazionali di settore per l'assunzione di incarichi nell'ambito delle aziende e degli enti del SSN. La disposizione introduce, inoltre, per i medici che abbiano operato per un triennio presso le succitate strutture la previsione per cui l'attività prestata costituisca titolo preferenziale, a parità di condizioni, per gli incarichi di direttore sanitario. I commi 2 e 3 prevedono il riconoscimento – a decorrere dal 2025 – di un credito d'imposta, in misura pari al minor importo tra il 60 per cento del canone annuo di locazione dell'immobile e l'ammontare di 2.500 euro, a favore di coloro che prestano servizio in strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali di montagna o vi effettuano il servizio di medico del ruolo unico di assistenza primaria, pediatra di libera scelta, specialista ambulatoriale interno, veterinario e altra professionalità sanitaria ambulatoriale convenzionata con il SSN e prendono in locazione un immobile ad uso abitativo per fini di servizio. Il beneficio è concesso anche a coloro che ai medesimi scopi acquistano un immobile ad uso abitativo con accensione di finanziamento ipotecario o fondiario. Inoltre, in base al comma 4, nei comuni montani in cui insista una delle minoranze linguistiche storiche il credito d'imposta di cui ai commi precedenti è elevato al minor importo tra il 75 per cento del canone annuo di locazione o dell'ammontare annuale del finanziamento e l'importo di euro 3.500. I commi 6 e 7 contengono indicazioni sull'utilizzazione del credito di imposta, riconosciuto nel limite complessivo di 20 milioni annui a decorrere dal 2025, e dispongono in ordine alla disciplina attuativa di rango secondario.
  I commi 5 e 8 dispongono il riconoscimento di uno speciale emolumento – dovuto alle particolari condizioni di lavoro e nell'ambito dei rispettivi contratti collettivi nazionali di lavoro e degli accordi collettivi nazionali – a favore del personale dirigente e non dirigente, che sia dipendente dalle aziende e dagli enti del SSN che ricadono nei comuni montani individuati con decreto secondo la procedura definita nel provvedimento in esame, oltre che per i medici di medicina generale e per i pediatri di libera scelta operanti nei medesimi comuni. Al Senato, il beneficio è stato esteso anche agli specialisti ambulatoriali interni, veterinari ed altre professionalità sanitarie ambulatoriali. L'emolumento, di natura accessoria e variabile, da attribuire in ragione Pag. 322dell'effettiva presenza in servizio, è riconosciuto entro il limite di spesa annuo lordo complessivo di 20 milioni di euro annui, a decorrere dal 2025. Al Senato è stata altresì aggiunta la disposizione che consente a regioni e province autonome di prevedere, senza nuovi o maggiori oneri a carico dello Stato, specifiche forme di incentivo per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che decidono di mantenere in attività i propri studi dislocati nei comuni montani.
  Quanto alle altre disposizioni che investono le competenze della Commissione Affari sociali, richiama l'articolo 7-bis, introdotto nel corso dell'esame in sede referente alla Camera, volto a favorire la natalità e lo sviluppo di un sistema integrato di educazione e istruzione dei bambini fino a trentasei mesi di età nei comuni montani. Esso prevede che lo Stato, le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano e gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, possano promuovere i servizi educativi per l'infanzia di cui all'articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, compresi i nidi e micronidi aziendali, mediante soluzioni che soddisfano i bisogni delle famiglie in modo flessibile e diversificato, tenendo conto delle peculiarità delle zone montane e delle condizioni socio-economiche e produttive del territorio, dell'esigenza di promuovere la conciliazione tra i tempi e le tipologie di lavoro dei genitori e l'educazione e la cura dei bambini e di garantire l'equilibrata presenza dei servizi educativi per l'infanzia nelle diverse aree territoriali.
  L'articolo 10, relativo ai servizi di comunicazione, al comma 4 prevede il potenziamento dei servizi amministrativi resi dagli enti locali e dagli altri enti pubblici da remoto, compresa la telemedicina.
  Un'altra disposizione rilevante è quella recata dall'articolo 25 che, al fine di contrastare lo spopolamento nei comuni montani con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, prevede un incentivo per ogni figlio nato o adottato e iscritto all'anagrafe di uno dei predetti comuni successivamente all'entrata in vigore della presente legge. In particolare, è riconosciuto a decorrere dall'anno 2025, entro il limite complessivo di 5 milioni di euro annui, un contributo una tantum il cui importo è determinato con decreto del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità. Con il medesimo decreto sono altresì stabiliti criteri, parametri e modalità per la concessione del beneficio. Si precisa che nel valore del contributo non rilevano le erogazioni relative all'assegno unico e universale.
  Sulla base del contenuto delle disposizioni richiamate, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

  Gian Antonio GIRELLI (PD-IDP), intervenendo in dichiarazione di voto, segnala che, contrariamente alla prassi della legislatura in corso, che tende sempre maggiormente verso quello che è stato definito un «monocameralismo alternato», in sede di esame presso la V Commissione della Camera dei deputati sono state apportate alcune modificazioni al testo trasmesso dal Senato.
  Tuttavia, sono state comunque recepite in maniera solo marginale le indicazioni provenienti tanto dai piccoli comuni rappresentati all'interno dell'ANCI, quanto soprattutto dall'Unione nazionale comuni comunità enti montani (UNCEM). Nel segnalare l'esigenza di intervenire sulla governance delle aree montane, anche attraverso un'efficace programmazione relativa ai bisogni dei residenti, sottolinea che occorre una revisione dell'organizzazione delle strutture sanitarie, adattando la rete delle Case della comunità alle peculiarità dei territori.
  Si rammarica, quindi, della sostanziale chiusura, da parte della maggioranza e del Governo, nei confronti di tali orientamenti e proposte di modifica, che ha determinato la reiezione di numerose proposte emendative provenienti dalle opposizioni, con il risultato che il provvedimento non reca le risorse necessarie per porre in atto misure efficaci.
  Annuncia pertanto che la posizione di astensione che il suo gruppo aveva tenuto al Senato, motivata dall'aspettativa circa la possibilità di emendare sostanzialmente il testo alla Camera, non può che tramutarsi in un voto contrario sulla proposta di parere formulata dalla relatrice.

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  Andrea QUARTINI (M5S) condivide le motivazioni alla base del voto contrario del Partito Democratico. Aggiunge che l'assenza di effettive risorse rischia di trasformare i buoni propositi di cui il Governo e la maggioranza si fanno portatori dinanzi all'opinione pubblica nell'ennesimo «provvedimento manifesto», contenente parole vuote circa l'importanza di evitare lo spopolamento delle aree montane e periferiche in generale.
  Ritiene che il problema principale sia relativo alla riduzione progressiva, fino alla pressoché totale assenza, di servizi minimi, quali farmacie, negozi di prossimità, uffici postali.
  Stigmatizza, pertanto, l'assenza di risorse che coprano tali bisogni: per quanto attiene alle materie di competenza della Commissione Affari sociali, ciò è tanto più vero per quanto riguarda le disposizioni del provvedimento relative ai consultori e alle misure volte a trattenere in servizio il personale medico e sanitario, totalmente assenti o, comunque, inefficaci.
  Segnala un ulteriore elemento di criticità, dal punto di vista culturale, ossia la previsione di misure premiali rispetto alla natalità nelle zone di montagna. Ritiene, in effetti, che esse avrebbero potuto e dovuto essere previste per i nuclei familiari che scelgono di trasferirsi in montagna o di rimanervi, mentre invece non comprende come la nascita di un figlio possa costituire il fattore determinante, poiché contribuirà nuovamente a scaricare ulteriori responsabilità sulla donna, concepita dal Governo e dalla maggioranza unicamente come madre, mentre occorrerebbe ripensare l'economia di scala su cui si reggono certe aree del Paese a vantaggio di un'economia diffusa.
  Annuncia, pertanto, il voto contrario del gruppo Movimento 5 Stelle.

  Luana ZANELLA (AVS), associandosi alle considerazioni espresse dai colleghi Girelli e Quartini, esprime la propria preoccupazione per quelle aree periferiche e montane in cui l'assenza di prospettive demografiche compromette gli equilibri elementari della stessa sopravvivenza delle comunità e mette a repentaglio le fragili economie locali.
  Sottolinea che sarebbe bastato un minimo sforzo da parte del Governo, al fine di giungere a una posizione di condivisione su temi che, a giudicare dalle posizioni sostenute dagli esponenti della maggioranza dinanzi ai media, sembrerebbero essere condivise, mentre nei fatti non lo sono.
  Ritiene che quello dei servizi minimi permanga il problema principale di tali aree del Paese, come testimoniato anche dall'insuccesso nell'implementazione di alcuni obiettivi del PNRR, ad esempio quelli relativi ad asili nido, case di comunità e residenze sanitarie e assistenziali, che non sono stati affatto centrati.
  Annuncia, pertanto, il voto contrario del proprio gruppo.

  Non essendoci ulteriori richieste di intervento, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

Misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
C. 2139 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite I e IV).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  Ugo CAPPELLACCI, presidente e relatore, fa presente che il provvedimento sul quale la XII Commissione è chiamata a esprimere il parere di competenza alla Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e IV (Difesa), recante misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, si compone di 18 articoli.
  Per quanto concerne le limitate competenze della Commissione Affari sociali, osserva che l'articolo 3 introduce una modifica all'articolo 37 del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, ai sensi della le disposizioni recate dall'articolo 52-bis del medesimo decreto legislativo si applicano anche al personale appartenente al ruolo degli psicologi della carriera dei funzionari tecnici di Polizia. Il citato articolo 52-bis prevede che ai medici e ai medici veterinari Pag. 324della Polizia di Stato non siano applicabili le norme relative alle incompatibilità inerenti all'esercizio delle attività libero-professionali, fermo restando il divieto, per i medici, di svolgere attività libero-professionale, a titolo oneroso, nei confronti degli appartenenti all'Amministrazione della pubblica sicurezza e nei procedimenti medico-legali nei quali è coinvolta, quale controparte, la stessa Amministrazione.
  L'articolo 9, composto da un unico comma, contiene diverse norme in materia di personale delle Forze armate. In particolare, la lettera d) prevede un nuovo concorso per titoli, per marescialli, sergenti e volontari in servizio permanente in possesso di titoli e abilitazione nel campo delle professioni sanitarie, in base a un'esigenza derivante dalla mancata copertura di alcuni posti banditi dai precedenti analoghi concorsi.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 4).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere.

  La seduta termina alle 14.05.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 26 marzo 2025. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI.

  La seduta comincia alle 14.05.

Indagine conoscitiva sui centri di oncofertilità.
(Deliberazione).

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, ricorda che nella riunione del 19 marzo scorso l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione ha definito lo schema di programma concernente lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sui centri di oncofertilità (vedi allegato 5).
  Poiché sullo schema di programma è stata raggiunta l'intesa con il Presidente della Camera dei deputati, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento, propone di procedere alla deliberazione dell'indagine conoscitiva.

  La Commissione approva la proposta del presidente (vedi allegato 5).

  La seduta termina alle 14.10.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 26 marzo 2025. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI.

  La seduta comincia alle 14.10.

Disposizioni concernenti la definizione di un programma diagnostico per l'individuazione delle malattie renali croniche nella popolazione adulta.
C. 1761 Mulè.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 marzo 2025.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente e relatore, avverte che, secondo quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento, i deputati possono partecipare alla seduta odierna in videoconferenza, non essendo previste votazioni.
  Ricorda che nella precedente seduta ha avuto luogo lo svolgimento della relazione.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione della Giornata nazionale della meraviglia, al fine di sensibilizzare sulle sofferenze e far conoscere le fatiche dei bambini che vivono in guerra, per riflettere sul valore fondamentale del diritto alla meraviglia nella vita dei bambini e degli adulti.
C. 1886, approvata dalla 1a Commissione permanente del Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 febbraio 2025.

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  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che, secondo quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento, i deputati possono partecipare alla seduta odierna in videoconferenza, non essendo previste votazioni.
  Ricorda che nella seduta odierna si concluderà l'esame preliminare.
  Nessuno chiedendo di intervenire, fa presente che il termine per la presentazione delle proposte emendative sarà stabilito in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.20.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 26 marzo 2025.

Audizione informale, in videoconferenza, di Roberto Burioni, virologo, professore ordinario di Microbiologia e Virologia presso l'Università San Raffaele di Milano, Domenico Romeo, biologo molecolare, e Germano Mucchetti, professore ordinario di Scienze e tecnologie alimentari presso l'Università degli Studi di Parma, nell'ambito dell'esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 2132 Rosso e C. 2165 Vaccari, recanti «Modifica all'articolo 8 del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, in materia di etichettatura dei prodotti caseari a base di latte crudo».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.20 alle 14.45.

Audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti del Registro italiano della sindrome emolitico-uremica (SEU) dell'Istituto superiore di sanità e dell'Associazione «Il trenino di Elia», nell'ambito dell'esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 2132 Rosso e C. 2165 Vaccari, recanti «Modifica all'articolo 8 del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, in materia di etichettatura dei prodotti caseari a base di latte crudo».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.50 alle 15.15.

Audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti di Confcooperative Fedagripesca, nell'ambito dell'esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 2132 Rosso e C. 2165 Vaccari, recanti «Modifica all'articolo 8 del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, in materia di etichettatura dei prodotti caseari a base di latte crudo».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.15 alle 15.25.