SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 26 marzo 2025. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove.
La seduta comincia alle 15.15.
DL 25/2025: Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.
C. 2308 Governo.
(Parere alle Commissioni I e XI).
(Seguito dell'esame e conclusione – parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri, 25 marzo 2025.
Alessandro PALOMBI (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 1).
Il sottosegretario Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE dichiara di condividere la proposta di parere formulata dal relatore.
Valentina D'ORSO (M5S) dichiara il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.
Sottolinea come il Governo dovrebbe provare imbarazzo nel presentare un provvedimento che reca misure in materia di Pag. 43reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni senza prevedere nuove assunzioni nel comparto della giustizia, nonostante le evidenti e clamorose carenze di organico che il Movimento 5 Stelle denuncerà, dati alla mano, nel prosieguo del dibattito parlamentare.
Federico GIANASSI (PD-IDP) dichiara il voto contrario del gruppo del Partito Democratico sulla proposta di parere.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
C. 2139 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni I e IV).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Ciro MASCHIO, presidente, avverte che le Commissioni di merito hanno concluso l'esame degli emendamenti solo nella seduta serale di ieri, martedì 25 marzo, e hanno richiesto di ricevere il parere in tempo utile a conferire il mandato ai relatori entro la seduta di domani, convocata al termine delle votazioni antimeridiane dell'Assemblea. Avverte, pertanto, che, ove ve ne siano le condizioni, la Commissione renderà il parere nell'odierna seduta.
Paolo PULCIANI (FDI), relatore, fa presente che il testo in esame contiene un intervento ampio e articolato sulle Forze di polizia, sulle Forze armate e sul Corpo nazionale dei vigili del fuoco per rafforzare l'efficacia organizzativa e operativa di tali istituzioni.
Avverte che la relazione si soffermerà sui profili di competenza della Commissione Giustizia, rinviando alla documentazione predisposta dagli uffici per l'illustrazione complessiva del contenuto del provvedimento, composto da 18 articoli e due allegati.
L'articolo 8, introdotto dal Senato, al comma 1 interviene sulla norma dell'ordinamento del Corpo di polizia penitenziaria (articolo 6 della legge n. 395 del 1990) che sancisce la parità retributiva e di attribuzioni tra personale maschile e personale femminile appartenente alla polizia penitenziaria e suddivide l'intero Corpo in 3 ruoli gerarchicamente ordinati, ovvero quello degli ispettori, quello dei sovrintendenti e quello degli agenti e assistenti.
La modifica in commento precisa l'ambito applicativo delle norme che richiedono necessariamente l'impiego di personale maschile o femminile, circoscrivendo la regola in base alla quale il personale di polizia penitenziaria deve essere dello stesso sesso dei detenuti o internati al solo personale che svolge le proprie mansioni di vigilanza e osservazione all'interno delle sezioni detentive.
Conseguentemente, il comma 2 elimina la differenziazione per sesso, per il ruolo degli ispettori nella tabella recante le dotazioni organiche del Corpo di polizia penitenziaria, oggetto peraltro della sentenza n. 181 del 2024 con cui la Corte costituzionale ne aveva dichiarato l'illegittimità nella parte in cui distingue secondo il genere, in dotazione organica, i posti da mettere a concorso nella qualifica di ispettore del Corpo di Polizia penitenziaria.
Inoltre, il medesimo comma 2 ripristina le qualifiche di «ispettore» e di «agente» nell'ambito dei rispettivi ruoli, già presenti in passato ma non riprodotte nell'ultima tabella modificata dalla legge di bilancio per il 2023.
Ciò premesso, formula una proposta di parere favorevole sul disegno di legge in esame (vedi allegato 2).
Valentina D'ORSO (M5S) dichiara il voto di astensione del Movimento 5 Stelle sulla proposta di parere formulata dal relatore.
Ribadisce, anche in questa occasione, come non sia accettabile, sul piano del metodo, esaminare in sede consultiva un provvedimento in una sola seduta, circostanza che impedisce una adeguata attenzionePag. 44 e riflessione per l'espressione del relativo parere.
Federico GIANASSI (PD-IDP) dichiara il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane.
C. 2126 Governo, approvato dal Senato, e abb.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Ciro MASCHIO, presidente, avverte che la Commissione di merito ha concluso l'esame degli emendamenti nella seduta di ieri – 25 marzo 2025 – e ha richiesto di ricevere il parere in tempo utile a conferire il mandato alla relatrice entro domani, in una seduta convocata prima delle votazioni antimeridiane dell'Assemblea. Pertanto, avverte che, anche in questo caso, ove ve ne siano le condizioni, la Commissione renderà il parere nell'odierna seduta.
In replica a quanto evidenziato dalla collega D'Orso in riferimento al precedente punto all'ordine del giorno, precisa che la presidenza non intende consolidare una prassi nel senso di esaminare in sede consultiva un provvedimento in una sola seduta, circostanza che purtroppo in alcuni casi è però difficilmente evitabile. Nel caso di specie, come detto, i tempi a disposizione delle Commissioni in sede consultiva sono infatti estremamente ridotti.
Si dichiara comunque disponibile, qualora non dovessero esservi le condizioni per esprimere il parere durante la seduta in corso, a prevedere una ulteriore seduta al termine delle votazioni odierne dell'Assemblea o, in alternativa, domani, anche in questo caso prima dell'avvio dei voti dell'Aula e della citata seduta della Commissione di merito.
Ingrid BISA (LEGA), relatrice, sottolinea che le finalità del provvedimento, come enunciate nell'articolo 1, sono quelle di riconoscere e promuovere lo sviluppo delle zone montane – la cui crescita economica e sociale costituisce un obiettivo di interesse nazionale – e delle loro popolazioni.
Avverte che la relazione si soffermerà sui profili di competenza della Commissione Giustizia, rinviando alla documentazione predisposta dagli uffici per l'illustrazione complessiva del contenuto del provvedimento.
L'articolo 8, introdotto al Senato, prevede che il Ministero della giustizia – nell'ambito delle facoltà assunzionali disponibili a legislazione vigente – possa provvedere alla copertura delle piante organiche dei tribunali siti nelle zone montane disagiate con una carenza di organico pari ad almeno il trenta per cento, anche attraverso procedure di mobilità volontaria tra personale dipendente delle amministrazioni pubbliche. In questi casi si precisa che non è richiesto il nulla osta dell'amministrazione di provenienza.
L'articolo 15 modifica l'articolo 7 della legge n. 10 del 2013 in materia di tutela e salvaguardia di alberi monumentali e dei boschi monumentali.
Il nuovo comma 5-quater del citato articolo 7 introduce illeciti amministrativi assistiti da un sistema sanzionatorio. In particolare, la novella dispone che, salvo che il fatto costituisca reato, per l'abbattimento o il danneggiamento (purché di grave entità) di alberi o gruppi di alberi monumentali è comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 100.000. Tale sanzione, tuttavia, è ridotta della metà ove il danneggiamento si riveli di lieve entità. Lo stesso vale in caso di potatura o altro intervento incisivo non autorizzato, oppure realizzato in maniera difforme da quanto autorizzato. Sono fatti salvi gli abbattimenti, le modifiche della chioma e dell'apparato radicale, purché nell'ambito di specifiche zone – che il provvedimento in esame qualifica come «zona di protezione dell'albero» (ZPA), – effettuati per casi motivati e improcrastinabili,Pag. 45 dietro specifica autorizzazione comunale.
Segnala, altresì, il nuovo comma 5-quinquies aumenta di un terzo la citata sanzione per l'abbattimento o il danneggiamento (di grave entità) di un bosco monumentale, nonché per l'intervento incisivo non autorizzato, realizzato sul bosco medesimo. Anche in questo caso la sanzione così risultante è ridotta della metà in caso di danneggiamento di lieve entità e in caso di intervento realizzato in maniera difforme da quanto autorizzato.
Il nuovo comma 5-sexies prevede infine che l'autorità amministrativa competente a ricevere il verbale di accertamento e le relative somme pecuniarie è la regione, specificando che la somma è da considerarsi vincolata alla cura, alla salvaguardia e alla promozione degli alberi, dei gruppi di alberi e dei boschi monumentali.
L'articolo 16, comma 8, introdotto al Senato, vieta – per i rapporti instaurati o rinnovati dopo la data di entrata in vigore della legge – il subaffitto o la subconcessione dei terreni pascolativi montani gravati da usi civici ed oggetto di affitto o di concessione a privati, a salvaguardia del corretto utilizzo e della destinazione dei predetti terreni. Come conseguenza della violazione del divieto viene prevista la risoluzione di diritto del contratto di affitto o di concessione.
L'articolo 16-bis, introdotto dalla Commissione di merito, prevede il concerto del Ministro della giustizia in sede di adozione del decreto ministeriale che istituirà un tavolo tecnico per l'individuazione di misure volte ad agevolare la stipulazione dei contratti di compravendita e gli atti di ricomposizione fondiaria aventi a oggetto i terreni agricoli di superficie non superiore a due ettari e i relativi fabbricati rurali, situati nei comuni montani di cui all'articolo 2, comma 1, del provvedimento, con riferimento agli incentivi riconosciuti dalla legislazione vigente ivi comprese misure di agevolazione finanziaria e di garanzia.
L'articolo 18, comma 4, interviene in merito alla responsabilità degli eventuali danni subiti dal fruitore del percorso escursionistico.
In particolare, prevede che se tali danni sono conseguenza di un fatto colposo del medesimo fruitore, l'evento dannoso deve essere annoverato nella categoria del «caso fortuito», ovvero del concorso di colpa di cui al richiamato articolo 1227 primo comma del codice civile, nonché della ipotesi del secondo comma del medesimo articolo, che esclude il risarcimento per i danni che il danneggiato avrebbe potuto evitare usando l'ordinaria diligenza.
Il comma 5 stabilisce che le disposizioni del comma 4 si applicano, in quanto compatibili, anche alle strade poderali e alle strade e piste forestali e silvo-pastorali, pubbliche e private, site nei comuni montani.
Ciò premesso, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 3).
Federico GIANASSI (PD-IDP) dichiara il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere della relatrice motivato anche dall'atteggiamento della maggioranza in Commissione di merito, che non ha inteso accogliere le ragionevoli proposte emendative avanzate dal Partito Democratico.
Valentina D'ORSO (M5S) dichiara il voto di astensione del Movimento 5 Stelle sulla proposta di relazione.
Facendo seguito alla proposta sull'ordine dei lavori del presidente, rileva che i molteplici profili che interessano la Commissione Giustizia presenti nel provvedimento in esame suggeriscano di svolgere una più approfondita riflessione su di esso in una successiva seduta, da tenere al termine delle votazioni odierne dell'Assemblea.
Ciro MASCHIO, presidente, chiede ai rappresentanti dei gruppi di esprimersi in merito alla richiesta della collega D'Orso.
Pietro PITTALIS (FI) ritiene che sussistano le condizioni per procedere subito con la votazione della proposta di parere.
Ingrid BISA (LEGA), relatrice, concorda con il collega Pittalis.
Pag. 46Paolo PULCIANI (FDI) concorda con i colleghi di maggioranza.
Ciro MASCHIO, presidente, constatata la volontà prevalente di votare immediatamente la proposta di parere, pone in votazione la proposta di parere formulata dalla relatrice, ribadendo che la presidenza si farà sempre carico dell'esigenza di assicurare tempi congrui di esame dei provvedimenti in sede consultiva presso la Commissione, compatibilmente con le esigenze generali di programmazione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 3).
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2024.
C. 2280 Governo, approvato dal Senato.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).
Ciro MASCHIO, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata a trasmettere alla XIV Commissione una relazione sul disegno di legge in esame e a nominare un relatore che potrà partecipare alle sedute della XIV Commissione. Avverte che le eventuali relazioni di minoranza sono trasmesse alla XIV Commissione e che un proponente per ciascuna relazione di minoranza potrà partecipare, per riferirvi, alle sedute della XIV Commissione.
Segnala quindi che non sono stati presentati emendamenti.
Enrico COSTA (FI-PPE) ricorda di aver richiesto, nel corso dell'ultima seduta dedicata al provvedimento, l'elenco delle direttive europee in materia di giustizia che, pur non essendo incluse nel novero delle direttive da recepire, non risultino ancora formalmente oggetto di una apposita delega conferita al Governo per l'adeguamento del diritto interno, ai fini di una valutazione di tali scelta da parte dei commissari.
Ritiene utile che i commissari possano disporre di tali dati per poter svolgere l'attività emendativa con maggiore cognizione di causa.
Ciro MASCHIO, presidente, riferisce che gli uffici della Camera, su suo impulso, si sono attivati in tal senso, anche interloquendo con i competenti dipartimenti del Governo. Al riguardo, ha fatto presente l'esigenza di poter disporre di tali dati prima della scadenza del termine degli emendamenti presso la Commissione Politiche dell'Unione europea, attualmente fissato alle ore 12 di giovedì 27 marzo.
Andrea PELLICINI (FDI), relatore, formula una proposta di relazione favorevole (vedi allegato 4).
Valentina D'ORSO (M5S) dichiara il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di relazione, in attesa di verificare – nella prossima seduta – i frutti dell'attività emendativa dei colleghi di maggioranza.
Federico GIANASSI (PD-IDP) dichiara il voto di astensione del proprio gruppo.
La Commissione approva la proposta di relazione formulata dal relatore. La Commissione delibera altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 2, del Regolamento, il deputato Andrea Pellicini quale relatore presso la XIV Commissione.
La seduta termina alle 15.35.