CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 febbraio 2025
456.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 137

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 25 febbraio 2025. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI.

  La seduta comincia alle 12.35.

Delega al Governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria.
C. 2149, approvata, in un testo unificato, dal Senato, e abb.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che, secondo quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento, i deputati possono partecipare alla seduta odierna in videoconferenza, non essendo previste votazioni.

  Imma VIETRI (FDI), relatrice, fa presente che la proposta di legge sulla quale la Commissione è chiamata a esprimere il parere di competenza alla VII Commissione (Cultura), già approvata in prima lettura dal Senato, è particolarmente rilevante in quanto volta a modificare l'attuale meccanismo di selezione per l'accesso alla facoltà di medicina e chirurgia, che negli anni ha dimostrato i propri limiti. Premesso che il numero programmato per il corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia è oggi un dato di fatto e qualsiasi tentativo di cancellare questo principio risulterebbe controproducente, osserva tuttavia che quello dei test d'ingresso si è rilevato un sistema rigido e difettoso, che ha mostrato sempre di più la sua incapacità a selezionare con equità e merito gli studenti più bravi e motivati.
  Alla luce di tali considerazioni, la proposta di legge intende riscrivere le regole Pag. 138per l'accesso alla facoltà di medicina e chirurgia, costruendo un sistema basato sul principio che tutti i ragazzi debbano avere il diritto di confrontarsi alla pari, di essere giudicati sul reale merito e sulle loro motivazioni.
  Entrando nel merito del contenuto del provvedimento, che si compone di tre articoli, segnala che l'articolo 1 enuncia le finalità e i princìpi ispiratori della delega, finalizzando la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria al potenziamento del Servizio sanitario nazionale, in termini sia di numero dei medici chirurghi, odontoiatri e medici veterinari, sia della qualità della loro formazione, in attuazione dell'articolo 32 e nel rispetto dei princìpi di cui gli articoli 3 e 34 della Costituzione, nonché nel rispetto dell'autonomia delle università.
  L'articolo 2 definisce i princìpi e i criteri direttivi della delega e il procedimento di adozione dei decreti legislativi. Con riferimento ai princìpi e ai criteri direttivi cui il legislatore delegato dovrà uniformarsi, la lettera a) dispone che l'iscrizione al primo semestre dei corsi di laurea in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria debba essere libera, mentre la successiva lettera b) demanda al Governo l'individuazione di criteri di sostenibilità per l'iscrizione al primo semestre dei corsi di laurea magistrale sopra indicati, commisurati alla disponibilità dei posti dichiarata dalle università. La lettera c) incarica il legislatore delegato di individuare le discipline qualificanti comuni che devono essere oggetto di insegnamento nel primo semestre dei corsi di studio di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria, e di definire tali corsi garantendo programmi uniformi e coordinati, armonizzandone i piani di studio per un numero complessivo di crediti formativi universitari (CFU) stabilito a livello nazionale. La lettera d) stabilisce che l'ammissione al secondo semestre dei corsi di laurea sopra richiamati debba essere subordinata al conseguimento di tutti i CFU stabiliti per gli esami di profitto del primo semestre, da svolgere secondo standard uniformi, nonché alla collocazione in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale. La lettera e) demanda al Governo il compito di garantire, nel caso di mancata ammissione al secondo semestre, il riconoscimento dei CFU conseguiti al fine di consentire agli studenti il proseguimento, anche in sovrannumero, in un diverso corso di studi tra quelli di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria.
  La lettera f) impegna il legislatore delegato a individuare le modalità per rendere sostenibile il numero complessivo di iscrizioni al secondo semestre dei corsi di studio di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria in coerenza con il fabbisogno di professionisti del SSN, determinato dal Ministero della salute, purché compatibile sotto il profilo economico-finanziario con il finanziamento vigente.
  La lettera g) stabilisce che il decreto delegato dovrà individuare le modalità idonee a consentire l'allineamento del contingente di posti dei corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria con i posti disponibili per l'accesso ai corsi di formazione post lauream, anche in ragione del numero delle carenze di organico registrate dal SSN sull'intero territorio nazionale.
  La lettera h) delega il Governo a introdurre un sistema di monitoraggio del fabbisogno di personale per il SSN, in collaborazione con il Ministero della salute, sentita la Conferenza Stato-regioni, al fine di intervenire a sostegno degli ambiti di specializzazione affetti da eventuali carenze.
  La lettera i) demanda al Governo il compito di garantire che il numero di studenti iscritti al primo semestre dei corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria non sia considerato ai fini del riparto annuale del Fondo per il finanziamento ordinario delle università.
  La lettera l) delega il Governo ad operare un riordino dell'offerta formativa universitaria che tenga conto del necessario allineamento tra i piani di studio dei corsi Pag. 139di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria e degli altri corsi di studio di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria.
  La lettera m) impegna il legislatore delegato a prevedere che gli studenti dei richiamati corsi di laurea possano svolgere un'attività di formazione teorico-pratica anche sotto la guida di tutor, individuati tra i dirigenti medici e sanitari in servizio presso le strutture ospedaliere e territoriali, sia universitarie sia non universitarie, di primo e di secondo livello, pubbliche e private accreditate, nonché presso gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS).
  La lettera n) dispone la promozione, nel rispetto dell'autonomia scolastica, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica ed anche avvalendosi della collaborazione degli Ordini delle professioni sanitarie, di percorsi di orientamento e di sviluppo delle vocazioni per i predetti corsi di laurea magistrale mentre la successiva lettera o) prevede la promozione di percorsi extracurriculari di formazione e di preparazione ai corsi stessi.
  I commi da 3 a 6 dell'articolo 2 disciplinano la procedura di adozione dei decreti delegati, prevedendo che l'iniziativa spetti alla proposta del Ministro dell'università e della ricerca, sentito il Ministro della salute.
  L'articolo 3 dispone, infine, che con i decreti legislativi attuativi della delega si provveda, altresì, alla revisione della legge 2 agosto 1999, n. 264, recante la normativa attualmente vigente in materia di accessi programmati ai corsi universitari, nonché alla modifica o all'abrogazione di ulteriori disposizioni legislative in contrasto con i princìpi e i criteri direttivi di cui alla proposta di legge in esame.

  Andrea QUARTINI (M5S) definisce la proposta di legge in esame «gattopardesca»: da un lato, si afferma l'obiettivo propagandistico di eliminare il numero chiuso per l'accesso alla facoltà di medicina, pur non essendo ciò né vero né possibile; dall'altro, il testo reca una clausola di invarianza finanziaria, per cui è assai probabile che l'attuale meccanismo permanga immutato.
  Rileva altresì la mancanza di chiarezza su alcuni punti fondamentali. Ad esempio, si introduce un primo semestre aperto a tutti, ma non si chiarisce quali siano le infrastrutture e risorse per assicurare i corsi: aule, laboratori o docenti. Ritiene, quindi, che si tratti di una soluzione poco concreta. Segnala, inoltre, che si prevede un accesso contingentato al secondo semestre, in base al superamento di tutti gli esami del primo e al conseguimento dei relativi crediti formativi universitari, ma non si chiarisce il criterio con cui saranno decise le situazioni degli studenti ex aequo, se in base alla disponibilità dei posti, con grave iniquità, ovvero a un altro criterio.
  Più in generale, esprime grande perplessità rispetto a quella che, di fatto, si configura come una delega in bianco al Governo. Stigmatizza, quindi, l'atteggiamento della maggioranza durante l'esame in sede referente del provvedimento in Commissione Cultura, dove tutti gli emendamenti presentati sono stati ignorati. Rileva che, dopo il nulla di fatto nel quale si risolverà la proposta di legge in esame, sulla quale, non a caso, la propaganda della maggioranza sembra essersi assopita, occorrerà senz'altro pensare a soluzioni diverse, auspicabilmente condivise, per risolvere problemi urgenti quali la carenza di personale e di professionisti in varie specializzazioni. In tal senso, lamenta l'ostilità del Governo e della maggioranza rispetto a una vera riforma dell'accesso e del percorso formativo di tutti i professionisti sanitari.
  In conclusione, ritiene che la proposta di legge in commento non contribuisca affatto a risolvere i problemi che affliggono il Servizio sanitario nazionale (SSN).

  Ilenia MALAVASI (PD-IDP) sottolinea che l'accesso alla formazione dei medici è un tema importante per la futura credibilità, sostenibilità e attrattività del SSN. In tal senso, ritiene che tale complessa tematica sia affrontata in maniera un po' troppo semplicistica dalla proposta di legge in esame, che – concordando col collega Quartini – reputa essenzialmente propagandistica.Pag. 140
  Riconosce che il rinvio del contingentamento degli studenti alla fine del primo semestre possa aiutare a superare alcune criticità dell'attuale e iniquo sistema dei test d'ingresso. Tuttavia, esprime seri dubbi sul fatto che la delega al Governo possa risolvere una volta per tutte il problema della mancanza di attrattività dell'offerta formativa universitaria in ambito sanitario, sottolineata peraltro da molti dei soggetti auditi nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul riordino delle professioni sanitarie attualmente in corso presso la XII Commissione. A suo avviso, pertanto, occorrerebbe porsi rispetto al problema con uno sguardo più onnicomprensivo, cosa che la proposta di legge non fa, al netto del tema delle risorse, sollevato dal collega Quartini.
  Lamenta, in conclusione, un problema di metodo, ritenendo che la chiusura totale con cui la maggioranza sta procedendo non permette di affrontare temi complessi. Peraltro, la questione dell'accesso ai corsi di medicina per il prossimo anno accademico si pone con particolare urgenza, con famiglie e studenti che attendono una risposta, cosa di cui la maggioranza dovrebbe essere cosciente.

  Luciano CIOCCHETTI (FDI) riconosce e condivide la natura complessa del tema delle professioni sanitarie, ricordando che proprio per tale ragione la Commissione Affari sociali ha deciso di svolgere un'indagine conoscitiva in materia.
  Ricorda, tuttavia, che la proposta di legge in esame, che proviene dal Senato e che in quella sede è stata oggetto di un'ampia discussione, con vari progetti di legge presentati da tutti i gruppi parlamentari, affronta un singolo aspetto concreto: l'accesso alle facoltà di medicina.
  L'intento, pertanto, non è affrontare l'insieme dei problemi del SSN, ciò che sarebbe impossibile con una sola proposta di legge, ma superare il test d'ingresso, ossia un meccanismo limitante per tanti studenti, pur meritevoli. Sottolinea che la strada intrapresa, mutuata da altre esperienze europee, consente di avere opportunità più ampie, selezionando gli studenti sulla base degli esami sostenuti, e non di un test che contiene anche domande che esulano dalla materia specifica.
  Ritiene che si tratti di un primo passo importante, condividendo l'intento della proposta di legge in oggetto.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Benefici in favore delle vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale.
C. 2145, approvata in un testo unificato, dal Senato, e abb.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che, secondo quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento, i deputati possono partecipare alla seduta odierna in videoconferenza, non essendo previste votazioni.

  Annarita PATRIARCA (FI-PPE), relatrice, rileva che il provvedimento sul quale la XII Commissione è chiamata a esprimere il parere di competenza alla VIII Commissione (Ambiente), già approvato dal Senato in prima lettura, si compone di nove articoli, comprese la disposizione relative alla copertura finanziaria e all'entrata in vigore.
  Le finalità e l'ambito di applicazione della proposta di legge sono enunciati all'articolo 1 il quale stabilisce che le disposizioni della proposta di legge hanno la finalità di riconoscere, in coerenza con il principio solidaristico previsto dall'articolo 2 della Costituzione, benefici in favore delle vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale.
  L'articolo 2 istituisce a tal fine un Fondo per iniziative di solidarietà in favore delle vittime di eventi dannosi verificatisi, come prevede l'articolo 4, a partire dal 13 agosto 2018. Il medesimo articolo 4 demanda a Pag. 141decreti del Presidente del Consiglio dei ministri l'individuazione degli eventi dannosi, dei soggetti beneficiari per ciascun evento (individuati secondo i criteri di cui all'articolo 3) e le modalità di corresponsione delle elargizioni. In particolare, segnala che l'articolo 2, al comma 3, dispone che i predetti decreti possono individuare eventuali ulteriori iniziative di solidarietà sociale in favore dei familiari delle vittime, incluse misure integrative di sostegno al reddito, nelle more del collocamento a riposo, per famiglie in condizioni di bisogno, sentite le associazioni rappresentative dei familiari delle vittime, laddove presenti.
  Per quanto concerne le restanti disposizioni, fa presente che l'articolo 3 disciplina i soggetti che hanno diritto ai benefici previsti dal provvedimento, mentre l'articolo 5 prevede il diritto al collocamento obbligatorio (nei termini di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 23 novembre 1998, n. 407) per i soggetti beneficiari.
  L'articolo 6 autorizza la spesa di 100.000 euro annui a decorrere dall'anno 2025 per la concessione di borse di studio riservate agli orfani e ai figli delle vittime degli eventi dannosi. In base all'articolo 7, allo straniero coniuge o all'altra parte dell'unione civile ovvero alla persona convivente di fatto, nonché ai figli, ai genitori, ai fratelli e alle sorelle di vittime degli eventi dannosi di cui all'articolo 4, di cittadinanza diversa da quella italiana e regolarmente residenti in Italia al momento del decesso, può essere concessa la cittadinanza italiana ai sensi dell'articolo 9, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, se residenti legalmente nel territorio della Repubblica da almeno cinque anni al momento della concessione della cittadinanza.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.05.

AUDIZIONI

  Martedì 25 febbraio 2025. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI.

  La seduta comincia alle 13.05.

Audizione del Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli, in materia di iniziative normative sul riconoscimento e la tutela del caregiver familiare.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione).

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce quindi l'audizione.

  Il Ministro Alessandra LOCATELLI svolge una relazione sul tema oggetto dell'audizione.

  Intervengono, per formulare quesiti ed osservazioni, i deputati Marco FURFARO (PD-IDP), Luciano CIOCCHETTI (FDI), Paolo CIANI (PD-IDP), Erik Umberto PRETTO (LEGA) e Andrea QUARTINI (M5S).

  Il Ministro Alessandra LOCATELLI risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, ringrazia il Ministro per l'esauriente relazione svolta e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.05.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.