CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 febbraio 2025
449.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VIII)
COMUNICATO
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TESTO AGGIORNATO AL 12 FEBBRAIO 2025

SEDE REFERENTE

  Martedì 11 febbraio 2025. — Presidenza del presidente della VIII Commissione, Mauro ROTELLI. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano e la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Lucia Albano.

  La seduta comincia alle 19.35.

DL 208/2024: Misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
C. 2184 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 febbraio 2025.

  Mauro ROTELLI, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Avverte che le proposte emendative Zinzi 1.12, Polo, 1.42 e 1.43, Montaruli 1.79, Cannizzaro 1.04, Mattia 1.03 e 9.031, Rotelli 1.22 e Barzotti 4.7 sono state ritirate dai presentatori.
  Comunica che il deputato Morrone ha sottoscritto l'articolo aggiuntivo Zinzi 1.05.
  Avverte altresì che sono state presentate le proposte emendative 1.80, 1.81, 2.66, 2.67, 2.68, 2.026, 3.34, 3.35, 5.82 e 6.04 dei Relatori, alle quali sono stati presentati 24 subemendamenti (vedi allegato 1).
  Con riferimento all'ammissibilità dei subemendamenti presentati, comunica che risultano irricevibili, in quanto privi del carattere accessorio tipico dei subemendamenti, che possono proporre modifiche unicamente nell'ambito testuale dell'emendamento al quale si riferiscono, i subemendamenti Ilaria Fontana 0.2.67.2, Borrelli 0.3.35.3, Ghio 0.5.82.5, nonché Quartini 0.6.04.2, 0.6.04.3 e 0.6.04.4.
  Alla luce della valutazione di ammissibilità dell'articolo aggiuntivo 6.04 dei Relatori, fa infine presente che deve ritenersi Pag. 11ammissibile l'emendamento Quartini 6.5, dichiarato inammissibile nella seduta del 29 gennaio scorso.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) comunica che i presentatori hanno ritirato gli emendamenti Testa 1.10, Cangiano 1.11, Morgante 1.37, Polo 1.41, Montaruli 1.79, nonché l'articolo aggiuntivo Schiano di Visconti 1.01.

  Mauro ROTELLI, presidente, invita i relatori e la rappresentante del Governo a formulare i pareri relativi alle proposte emendative riferite all'articolo 1.

  Stefano Maria BENVENUTI GOSTOLI (FDI), relatore per la VIII Commissione, anche a nome della relatrice per la V Commissione, deputata Frassini, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Bonelli 1.1, Ilaria Fontana 1.2, Alfonso Colucci 1.3, Di Biase 1.4, Bonetti 1.5, Penza 1.7, Penza 1.8, Zaratti 1.9, Giuliano 1.13, Cannizzaro 1.14, D'Orso 1.15, Pisano 1.16, Grimaldi 1.17, Zaratti 1.18, Alfonso Colucci 1.19, Zaratti 1.20, Ferrari 1.6, Ilaria Fontana 1.21, Amato 1.23, Alfonso Colucci 1.24, Caso 1.25, Orrico 1.26, Roggiani 1.27 e Bonetti 1.28, esprimendo altrimenti parere contrario.
  Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Manes 1.29, Braga 1.30, Gadda 1.31 e Cattoi 1.32.
  Invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Calderone 1.33 e Bonetti 1.34, nonché degli emendamenti Alifano 1.35, Bonetti 1.36, degli identici emendamenti Morfino 1.38 e Braga 1.39, nonché dell'emendamento Bonetti 1.40 esprimendo altrimenti parere contrario; propone l'accantonamento dell'emendamento Ziello 1.44; mentre invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Bonelli 1.45 e 1.46, Santillo 1.47, 1.48, 1.49, 1.50 e 1.51, Ilaria Fontana 1.53 e 1.52, Sportiello 1.54, 1.55 1.56 e 1.57, Quartini 1.58, Ilaria Fontana 1.59, Ubaldo Pagano 1.60, Braga 1.61, esprimendo altrimenti parere contrario.
  Propone l'accantonamento dell'emendamento Pella 1.63; invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Grimaldi 1.64, Bonelli 1.65, Carmina 1.66 e 1.67, Simiani 1.68, Morassut 1.69, Manzi 1.70, Auriemma 1.71, Sportiello 1.72, 1.73, 1.74 e 1.75, Penza 1.76, Simiani 1.77, esprimendo altrimenti parere contrario; propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Zinzi 1.05; invita i presentatori al ritiro dell'articolo aggiuntivo Bonetti 1.07, esprimendo altrimenti parere contrario; raccomanda l'approvazione dell'emendamento dei relatori 1.80, mentre propone l'accantonamento del subemendamento Simiani 0.1.81.1. e dell'emendamento dei relatori 1.81.

  La sottosegretaria Lucia ALBANO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che si intendono accantonati gli identici emendamenti Manes 1.29, Braga 1.30, Gadda 1.31 e Cattoi 1.32, l'emendamento Ziello 1.44, Pella 1.63, l'articolo aggiuntivo Zinzi 1.05, il subemendamento Simiani 0.1.81.1 e l'emendamento dei relatori 1.81.

  Chiara BRAGA (PD-IDP), invita i relatori e la rappresentante del Governo a considerare l'opportunità dell'accantonamento degli identici emendamenti Morfino 1.38 e Braga 1.39, in quanto recano disposizioni analoghe a quelle contenute negli identici emendamenti Manes 1.29, Braga 1.30, Gadda 1.31 e Cattoi 1.32, dei quali è stato disposto l'accantonamento.
  Chiede, altresì, che venga accantonato l'emendamento a sua prima firma 1.61, affinché siano svolti ulteriori approfondimenti, ricordando in proposito che il tema della gratuità dell'incarico del Commissario straordinario era stato affrontato nel corso dell'audizione del capo del Dipartimento della Protezione civile Ciciliano, che aveva confermato la gratuità del proprio incarico.

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE), chiede che sia valutato l'accantonamento degli emendamenti a sua prima firma 1.28 e 1.36, in quanto recano un contenuto analogo a quello degli identici emendamenti Manes 1.29, Braga 1.30, Gadda 1.31 e Cattoi 1.32, già accantonati.

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  Mauro ROTELLI, presidente, al fine di consentire ai relatori di valutare le richieste di accantonamento testé avanzate, propone nel frattempo di procedere con la votazione dell'emendamento Bonelli 1.1.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) sottolinea l'importanza, ai fini del proseguimento dell'esame delle proposte emendative, di conoscere gli orientamenti dei relatori e della rappresentante del Governo in merito alle richieste di accantonamento formulate dalla deputata Braga.

  Mauro ROTELLI, presidente, nel rassicurare il deputato Simiani, fa presente che le richieste di accantonamento verranno definite immediatamente dopo il voto dell'emendamento Bonelli 1.1.

  Marco GRIMALDI (AVS), intervenendo sull'emendamento Bonelli 1.1, di cui è cofirmatario, esprime il proprio rammarico nel constatare che – nella scelta dei territori da includere nel piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale – non sia stata coinvolta la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, che ha svolto importanti approfondimenti sui temi affrontati dall'articolo 1 del provvedimento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bonelli 1.1.

  Stefano Maria BENVENUTI GOSTOLI (FDI), relatore per la VIII Commissione, anche a nome della relatrice per la V Commissione, deputata Frassini, accoglie le richieste di accantonamento formulate dalle deputate Braga e Bonetti e propone l'accantonamento degli emendamenti Bonetti 1.28 e 1.36, degli identici emendamenti Morfino 1.38 e Braga 1.39, nonché dell'emendamento Braga 1.61.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che gli emendamenti Bonetti 1.28 e 1.36, gli identici emendamenti Morfino 1.38 e Braga 1.39, nonché l'emendamento Braga 1.61 si intendono accantonati.

  Daniela TORTO (M5S), illustra l'emendamento Ilaria Fontana 1.2, di cui è cofirmataria, volto a contrastare le situazioni di vulnerabilità sociale e degrado. Evidenzia, al riguardo, la necessità di superare l'approccio emergenziale, basato sulla nomina di commissari straordinari, scelto sinora dal Governo, elaborando invece una strategia sistemica e di lungo periodo che coinvolga opportunamente i territori e fornisca il giusto sostegno alle famiglie, alle associazioni e alle organizzazioni giovanili e di volontariato.

  Patty L'ABBATE (M5S), associandosi alle considerazioni svolte dalla collega Torto, manifesta il proprio stupore per il parere espresso dai relatori e dal Governo sull'emendamento Ilaria Fontana 1.2. Nell'evidenziare come la riduzione del disagio sociale sia uno degli obiettivi trasversali previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, sottolinea come le disuguaglianze sociali siano diffuse anche all'interno delle stesse regioni.
  Auspica quindi che tutte le forze politiche adottino un approccio sinergico e condiviso nella definizione di programmi di riqualificazione sociale.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ilaria Fontana 1.2.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Alfonso Colucci 1.3.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Alfonso Colucci 1.3.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Di Biase 1.4, del quale è cofirmataria, ne illustra le finalità, sottolineando la necessità di superare l'approccio emergenziale nel contrasto al degrado sociale.
  In tale ambito, reputa opportuno valorizzare il ruolo degli amministratori locali, quali soggetti istituzionali presenti sul territorio,Pag. 13 evidenziando come ciò comporterebbe tra l'altro un risparmio sulle risorse assegnate al commissario straordinario.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Di Biase 1.4, di cui è cofirmatario, esprime sconcerto per la pervicace volontà del Governo e della maggioranza di non prendere nella benché minima considerazione l'ipotesi di una seria interlocuzione con i proponenti delle proposte emendative presentate dai gruppi di opposizione.
  Tanto premesso, osserva come le realtà urbane individuate dall'articolo 1 del provvedimento in esame come connotate da un'alta vulnerabilità sociale costituiscano solo un minimo campione delle numerose realtà urbane delle città italiane caratterizzate dai medesimi indici di degrado, sottolineando come anche tutte le altre realtà non incluse all'interno del predetto articolo avrebbero meritato un'analoga attenzione da parte del Governo. Solo per restare alla regione Puglia, da cui proviene, cita, a mero titolo di esempio, taluni quartieri urbani ubicati nella provincia di Barletta-Andria-Trani, nonché i quartieri Salinella e Paolo VI della città di Taranto o i quartieri Japigia e San Pio di Bari.
  In tale contesto, avanza il sospetto che quelle contenute nell'articolo 1 del decreto-legge in discussione siano semplici misure promozionali, volutamente localizzate in territori rispetto ai quali si spera di ottenere una maggiore cassa di risonanza a livello politico e mediatico, con il rischio tuttavia di fornire soluzioni del tutto minimali e insufficienti ai preoccupanti fenomeni del disagio giovanile o dell'esclusione sociale.
  Evidenzia, in particolare, come tra le finalità dell'emendamento Di Biase 1.4 oggetto di discussione vi sia quella di utilizzare le poche risorse finanziarie disponibili, che il provvedimento destina in maniera a suo avviso assai discutibile al sostenimento dei costi di funzionamento della struttura di supporto di cui potrà avvalersi il Commissario straordinario, all'estensione delle aree e dei territori oggetto del piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale, di cui si prevede l'adozione ai sensi del citato articolo 1 del provvedimento in esame. A tale riguardo, rileva come nell'attuazione del piano medesimo dovrebbe piuttosto essere valorizzato il ruolo svolto dai numerosi amministratori locali, democraticamente eletti, che hanno già dato buona prova nella gestione dei numerosi progetti di rigenerazione urbana in corso di esecuzione da diversi anni in molte zone del nostro Paese.

  Daniela RUFFINO (AZ-PER-RE), nel sottoscrivere l'emendamento Di Biase 1.4, fa presente che, come emerso nel corso delle audizioni svolte dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, di cui è componente, i casi di anoressia registrati nelle diverse realtà metropolitane del nostro Paese sono aumentati in maniera esponenziale, a fronte di una riduzione delle risorse allo scopo rivolte disposta dall'attuale Governo.
  Si associa, quindi, alle considerazioni svolte dal deputato Ubaldo Pagano circa la necessità di ampliare l'elenco delle realtà urbane oggetto del piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale, di cui all'articolo 1 del decreto-legge in esame, valorizzando, in particolare, l'assai rilevante ruolo già esercitato in materia dai sindaci. La modifica del testo dell'articolo 1 si rende necessaria al fine di affrontare con efficacia gli allarmanti fenomeni della disregolazione emotiva o del sempre più diffuso consumo di sostanze stupefacenti da parte della fasce più giovani della popolazione, rispetto ai quali andrebbe viceversa potenziato il corpo docente ed educativo operante nelle istituzioni scolastiche.
  Nel ritenere che il modello commissariale in passato ideato per affrontare le situazioni di degrado registratesi nel comune di Caivano non possa costituire la strada da seguire con riferimento ad altre realtà urbane caratterizzate da problematiche diverse, ricorda infine come, nell'ambito dell'ultima legge di bilancio, la maggioranza parlamentare non abbia esitato a destinare non trascurabili risorse finanziarie all'erogazione di contributi indiscriminatiPag. 14 ad una pluralità di comuni amministrati dalle forze politiche che sostengono il Governo, per la realizzazione di interventi di assai dubbia utilità per le rispettive cittadinanze.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) considera assai meritevoli le finalità dell'emendamento Di Biase 1.4, di cui è cofirmatario, che a suo giudizio fa tesoro della programmazione nel campo degli interventi di rigenerazione urbana e di contrasto al disagio giovanile perseguita dai precedenti governi, a prescindere dal loro colore politico.
  Osserva che, in particolare, la citata proposta emendativa si pone il duplice obiettivo, da un lato, di ripristinare il rispetto dovuto in un sistema democratico al ruolo svolto dagli amministratori locali, responsabilizzandoli ulteriormente nella predisposizione dei singoli progetti, e, dall'altro, di ridurre i costi connessi al funzionamento delle gestioni commissariali.
  In tale contesto, l'emendamento in discussione mira a restituire alla fruizione della cittadinanza gli spazi di quelle realtà urbane caratterizzate da un indice di alta vulnerabilità sociale e disagio giovanile, fenomeni rispetto ai quali occorrerebbe, da parte delle diverse forze politiche, un approccio fortemente condiviso.
  Invita, pertanto, i relatori e la rappresentante del Governo a disporre l'accantonamento della citata proposta emendativa, quale segnale chiaro della volontà di ricondurre sui giusti binari l'intera discussione sui temi in esame, che necessitano di una valutazione di carattere complessivo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Di Biase 1.4.

  Daniela RUFFINO (AZ-PER-RE) interviene sull'emendamento Bonetti 1.5, evidenziando come sinora nel nostro Paese sia mancato un censimento dei bisogni delle realtà urbane maggiormente degradate e dei servizi ivi erogati dai soggetti istituzionalmente a ciò preposti. In tale contesto, ritiene prioritario rafforzare il ruolo svolto dagli amministratori locali, quale scelta strategica da perseguire rispetto alla soluzione offerta dal diverso modello commissariale, che peraltro comporta non trascurabili costi aggiuntivi a carico della finanza pubblica. Chiede, pertanto, l'accantonamento dell'emendamento Bonetti 1.5, le cui finalità rispondono alle istanze provenienti dai territori.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bonetti 1.5.

  Daniela TORTO (M5S) illustra l'emendamento Penza 1.7, di cui è cofirmataria, volto a prevedere che gli interventi infrastrutturali compresi nel piano straordinario di cui all'articolo 1 del decreto-legge in esame siano adottati nell'ambito di un processo maggiormente partecipato, equo e orientato alla sostenibilità ambientale. A tal fine, ritiene indispensabile che il Governo ponga attenzione alle istanze provenienti dai territori e garantisca nelle decisioni assunte in materia un elevato grado di trasparenza, assicurando altresì il pieno coinvolgimento, nella pianificazione dei progetti, degli amministratori locali, che meglio di ogni altro conoscono le esigenze delle diverse realtà territoriali.
  Nell'attuazione del citato piano occorre infatti, a suo avviso, realizzare opere utili ai cittadini, promuovere l'inclusione sociale, rispettare l'ambiente e migliorare la qualità di vita degli abitanti. Per le ragioni sopra esposte, invita i relatori a voler considerare un accantonamento dell'emendamento Penza 1.7, rivolgendosi in proposito anche al presidente Rotelli, che più di altri, per il ruolo ricoperto, dovrebbe mostrarsi sensibile alle tematiche ambientali.

  Patty L'ABBATE (M5S) si associa alla richiesta di accantonamento da ultimo formulata dalla collega Torto, evidenziando come l'emendamento Penza 1.7, di cui è cofirmataria, sia volto a prevedere che gli interventi infrastrutturali compresi nel piano straordinario di cui all'articolo 1 del decreto-legge in esame favoriscano, tra l'altro, il riuso edilizio di edifici pubblici o privati in stato di degrado o di abbandono, dismessi o inutilizzati o in via di dismissione, quale misura rilevante per creare nuovi spazi di Pag. 15aggregazione in realtà urbane connotate da situazioni di degrado e, al contempo, evitare un inutile consumo di suolo. Esprime, quindi, disappunto per la scarsa attenzione dimostrata dal Governo e dalla maggioranza nei confronti delle tematiche dianzi richiamate.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Penza 1.7.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) illustra l'emendamento Penza 1.8, di cui è cofirmatario, evidenziando che la proposta intende assicurare che gli interventi infrastrutturali compresi nel piano straordinario di cui all'articolo 1 del decreto-legge in esame siano volti, altresì, a favorire, nell'ambito della rigenerazione urbana, l'edilizia ecosostenibile secondo i principi della sostenibilità ambientale. Al riguardo, sottolinea come dalla proposta emendativa non deriverebbero oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica, in quanto essa risulta pienamente attuabile nell'ambito delle risorse già previste per tali materie dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
  Rileva, viceversa, come una politica diretta a promuovere l'edilizia ecosostenibile sia foriera di assicurare, in una prospettiva di più lungo periodo, crescenti risparmi di spesa. In proposito, lamenta il mancato completamento della Carta geologica d'Italia. Per tali ragioni, si sarebbe atteso, sull'emendamento in discussione, un orientamento favorevole da parte sia del relatore per la VIII Commissione, tenuto conto dei benefici impatti a livello ambientale, sia della relatrice per la V Commissione, per le suesposte valutazioni circa le ricadute positive anche in termini di finanza pubblica. Tanto premesso, ne chiede pertanto l'accantonamento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Penza 1.8.

  Angelo BONELLI (AVS) esprime perplessità per il parere contrario espresso dai relatori e dal Governo in ordine all'emendamento Zaratti 1.9, di cui è cofirmatario, ritenendo che la contrarietà sia presumibilmente da ricondurre al fatto che l'emendamento è stato presentato da una forza politica di opposizione.
  Al riguardo, non comprende le ragioni per cui non si possa fare riferimento anche al carattere ambientale oltre che sociale dei progetti di riqualificazione di cui all'articolo 1, comma 1 del provvedimento. Sottolinea, a tal proposito, come sussista, a suo parere, un forte nesso tra il degrado ambientale e il degrado sociale che caratterizza diverse aree del Paese. Ritiene, pertanto, che, attraverso la proposta emendativa in discussione, sia possibile colmare una lacuna normativa che caratterizza, allo stato, la disciplina di cui all'articolo 1, chiarendo così l'esatta portata degli interventi che possono essere predisposti e attuati dal Commissario straordinario.

  La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO chiede l'accantonamento dell'emendamento Zaratti 1.9.

  Mauro ROTELLI, presidente, preso atto della richiesta del Governo e dell'assenso dei relatori, dispone l'accantonamento dell'emendamento Zaratti 1.9.

  La Commissione respinge l'emendamento Giuliano 1.13.

  Rosaria TASSINARI (FI-PPE) chiede l'accantonamento dell'emendamento Cannizzaro 1.14.

  La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO accede alla richiesta di accantonamento e chiede, altresì, l'accantonamento degli emendamenti, di analogo tenore, D'Orso 1.15, Pisano 1.16 e Grimaldi 1.17. Sottolinea, altresì, che, nonostante attualmente il Governo possa acconsentire all'accantonamento delle suddette proposte emendative, difficilmente le stesse potranno essere oggetto di una valutazione favorevole nel prosieguo dell'esame del provvedimento.

  Mauro ROTELLI, presidente, preso atto della richiesta del Governo e dell'assenso dei relatori, dispone l'accantonamento degliPag. 16 emendamenti Cannizzaro 1.14, D'Orso 1.15, Pisano 1.16 e Grimaldi 1.17.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) stigmatizza la scelta dei relatori e del Governo di esprimere parere contrario sull'emendamento Giuliano 1.13, che è stato respinto, mentre si è deciso di accantonare proposte emendative che, analogamente a tale emendamento, intervengono sulla individuazione delle aree ad alta vulnerabilità sociale che ricadono nell'ambito applicativo dell'articolo 1 del provvedimento.
  Ritiene grave tale scelta, sostenendo che essa si traduca in una disparità di trattamento tra le diverse forze politiche.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) si associa alle considerazioni espresse dal deputato Ubaldo Pagano in merito all'incoerenza dell'atteggiamento dei relatori e del Governo nell'espressione dei pareri sugli emendamenti volti a ridefinire le aree ad alta vulnerabilità sociale e chiede che vi siano, sul tema, valutazioni politiche di carattere generale coerenti e di carattere oggettivo.

  La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO rappresenta che, a fronte della richiesta di accantonamento dell'emendamento Cannizzaro 1.14, ha reputato opportuno assentire e chiedere, pertanto, contestualmente, l'accantonamento degli emendamenti successivi che incidono analogamente sulla definizione delle aree ad alta vulnerabilità sociale, ferme restando le valutazioni già formulate in via generale dal Governo in ordine a tale tema.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Zaratti 1.18.

  Daniela TORTO (M5S), intervenendo in merito all'emendamento Alfonso Colucci 1.19, di cui è cofirmatario, evidenzia le difficoltà del Governo nell'istruttoria sulle proposte emendative presentate, sottolineando, altresì, come la scelta di adottare numerosi decreti-legge in un arco temporale estremamente circoscritto sia ascrivibile in via esclusiva alla responsabilità dell'Esecutivo.
  Ritiene che non sia possibile motivare il parere contrario espresso dai relatori e dal Governo in ordine all'emendamento in discussione se non con una palese ostilità rispetto al concetto di inclusione.
  Fa presente, al riguardo, come la modifica oggetto della suddetta proposta emendativa si limiti ad estendere il novero degli enti che possono essere destinatari di provvedimenti di concessione di immobili pubblici per fini sociali includendovi anche le associazioni sportive. Chiede, pertanto, alla rappresentante del Governo di modificare il parere precedentemente espresso.

  La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO fa presente che non vi è alcuna contrarietà di natura ideologica rispetto al concetto di inclusione, evidenziando tuttavia come l'attuale formulazione della disposizione in ordine al novero degli enti destinatari delle procedure di concessione di immobili pubblici a fini sociali sia il frutto di scelte che contemperano i diversi interessi in campo e che, pertanto, non possono essere modificate.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Alfonso Colucci 1.19.

  Angelo BONELLI (AVS), intervenendo sull'emendamento Zaratti 1.20, di cui è cofirmatario, fa presente come la finalità della proposta emendativa sia quella di includere il contrasto alla criminalità tra gli ambiti in cui possono operare gli enti del Terzo settore destinatari delle procedure di assegnazione di immobili pubblici a fini sociali.
  Al riguardo, ritiene che la lotta alla criminalità rappresenti un importante elemento per il rafforzamento del tessuto sociale dei territori, ricordando, peraltro, come anche il Capo dello Stato abbia sottolineato l'importante contributo apportato dalle associazioni impegnate sul tema.
  Evidenzia, a tal proposito, come il tessuto associativo rappresenti un importante avamposto soprattutto in quelle aree in cui la criminalità organizzata agisce potendo fare leva sulle giovani generazioni, considerate quale facile bacino di manovalanza. Pag. 17Ritiene, pertanto, che le associazioni coinvolte nella lotta alla criminalità debbano ottenere il giusto riconoscimento da parte del decisore pubblico.
  Conclude sottolineando come la proposta emendativa in discussione sia finalizzata a valorizzare il ruolo di tali soggetti, senza peraltro che ciò comporti l'ulteriore dispendio di risorse pubbliche.

  La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO invita i presentatori della proposta emendativa a presentare un ordine del giorno sul tema, che potrebbe essere valutato favorevolmente dal Governo, mentre l'approvazione della proposta emendativa in esame implicherebbe una modifica del testo del decreto che, tecnicamente, risulterebbe di difficile attuazione.

  Angelo BONELLI (AVS) dichiara di non poter accedere alla richiesta avanzata dalla rappresentante del Governo, ribadendo l'importanza di assicurare gli opportuni spazi e la giusta considerazione alle associazioni del Terzo settore che sono impegnate sul tema della legalità e sottolineando come l'eventuale accoglimento di un atto di indirizzo al Governo non rivesta alcuna valenza sul piano normativo.
  Dichiara, inoltre, di non comprendere la asserite difficoltà tecniche prospettate dalla rappresentante del Governo e auspica che la discussione sul tema possa far emergere un atteggiamento diverso da parte della maggioranza e del Governo, riconoscendo il giusto ruolo a quelle realtà associative che costituiscono un presidio di fondamentale importanza in tutti quei territori il cui degrado si caratterizza anche per il condizionamento ed il potere esercitato dalle organizzazioni criminali.

  Ida CARMINA (M5S) si associa alle considerazioni svolte dal deputato Bonelli sull'emendamento Zaratti 1.20, evidenziando l'importanza di introdurre all'articolo 1 del provvedimento il riferimento alla lotta alla criminalità, quale ambito in cui si esplica l'attività degli enti del Terzo settore che si intendono coinvolgere ai fini della concessione di immobili pubblici a fini sociali.
  Ribadisce, inoltre, come la rilevanza di tale proposta emendativa si renda evidente anche alla luce dei recenti arresti nella città di Palermo per reati legati ad attività criminali di organizzazioni di stampo mafioso.
  Nel ricordare che anche il quartiere Borgo Nuovo di Palermo rientra tra le aree metropolitane ad alta vulnerabilità sociale individuate dal provvedimento, lamenta la scelta del Governo di non includere nell'ambito del piano di cui all'articolo 1 anche altre aree ricomprese nell'area metropolitana di Palermo.
  Chiede, infine, di sottoscrivere l'emendamento Zaratti 1.20.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) chiede di sottoscrivere l'emendamento Zaratti 1.20, anche a nome dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle.
  Con riferimento alle difficoltà tecniche prospettate dalla sottosegretaria Siracusano, dichiara di non comprendere quali problemi si pongano rispetto a una proposta che intende estendere il novero degli enti del Terzo settore che possono essere assegnatari di immobili pubblici a fini sociali e che, evidentemente, non determina oneri a carico della finanza pubblica.
  Sottolinea come tale proposta assuma un carattere di particolare rilevanza ove si consideri che le aree ad alta vulnerabilità sociale su cui il provvedimento intende intervenire sono, di norma, caratterizzate dal forte impatto di fenomeni criminali.
  Conclude evidenziando come la scelta in ordine agli enti del Terzo settore che si intendono coinvolgere nell'attuazione di tali interventi di riqualificazione costituisca esclusivamente il frutto di valutazioni di carattere politico di cui contesta il fondamento.

  La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO ribadisce la richiesta già avanzata in precedenza di presentare un ordine del giorno sul tema oggetto dell'emendamento Zaratti 1.20, il cui accoglimento assumerebbe particolare valore. Ricorda, peraltro, come, nella presente legislatura, vi sia stata una particolare attenzione da parte del GovernoPag. 18 nelle valutazioni sottese ai pareri espressi sugli ordini del giorno.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) chiede di sottoscrivere l'emendamento Zaratti 1.20, dichiarando di non comprendere le motivazioni del parere espresso dai relatori e dal Governo, in particolare laddove si consideri che il tema della lotta alla criminalità sia tradizionalmente annoverabile tra le priorità politiche della coalizione di centrodestra. Pur comprendendo le ragioni della richiesta della sottosegretaria Siracusano, sottolinea come il tema affrontato dall'emendamento in esame abbia una rilevanza politica tale da non consentire una sua trattazione unicamente mediante la presentazione di un ordine del giorno.
  Fa presente come il tema della lotta alla criminalità andrebbe affrontato mediante un'attenta ponderazione del novero degli strumenti necessari per il ripristino della legalità in numerose aree del Paese e che, pertanto, sarebbe necessario un supplemento di riflessione in ordine alla proposta emendativa in discussione.

  Sara FERRARI (PD-IDP) ritiene che il parere contrario espresso in ordine all'emendamento Zaratti 1.20 renda palese l'ipocrisia che caratterizza l'atteggiamento della maggioranza e del Governo. Reputa, infatti, contraddittorio che tra i temi cui fa riferimento l'articolo 1 del provvedimento siano annoverati l'integrazione, l'ambito artistico, culturale sociosanitario e sportivo nonché la lotta alla povertà educativa e non anche la lotta alla criminalità.
  Evidenzia, a tal proposito, come il carattere di alta vulnerabilità sociale proprio delle aree oggetto degli interventi di riqualificazione previsti dall'articolo 1 implicherebbe che si tengano in debita considerazione anche gli interventi volti al ripristino della legalità.
  Chiede, pertanto, che vi sia un ripensamento circa il parere contrario espresso dai relatori e dal Governo.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Zaratti 1.20, contesta l'atteggiamento di chiusura del Governo e della maggioranza rispetto all'approvazione di qualsivoglia modifica, anche minima, proposta dalle forze di opposizione. Ritiene estremamente riduttivo proporre, in alternativa all'approvazione di modifiche al testo, la presentazione di ordini del giorno che, a suo avviso, proprio perché provenienti dai gruppi di opposizione, non avranno alcun seguito nell'azione del Governo. Invita, pertanto, il Governo e i relatori a rivalutare la loro posizione e ad accantonare l'emendamento Zaratti 1.20, al fine di consentire un supplemento di riflessione su una proposta, a suo avviso, condivisibile e di assoluto buon senso.

  La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO si rimette ai relatori in ordine alla richiesta di accantonamento dell'emendamento Zaratti 1.20.

  Rebecca FRASSINI (LEGA), relatrice per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VIII Commissione, propone l'accantonamento dell'emendamento Zaratti 1.20.

  Mauro ROTELLI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Zaratti 1.20.

  Sara FERRARI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento 1.6 a sua prima firma, fa presente come, anche in tal caso, la proposta emendativa non abbia intenti ostruzionistici, né costi a carico della finanza pubblica, ma si prefigga come unico obiettivo quello di migliorare il testo del provvedimento in esame. In tal senso contesta l'intento del Governo di affrontare il tema del disagio giovanile mediante un approccio commissariale, esautorando, peraltro, le autorità locali delle loro prerogative.
  Fa presente, quindi come la proposta emendativa sia volta a garantire il rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità, partecipazione e parità di trattamento, prevedendo la pubblicazione nel sito internet istituzionale del commissario straordinario di adeguata motivazione circa le ragioni di necessità e i criteri adottati. Segnala, inoltre,Pag. 19 come la proposta preveda che il commissario straordinario e la relativa struttura di supporto si avvalgono di piattaforme informatiche e di strumenti digitali interconnessi con la Piattaforma unica della trasparenza istituita presso l'Autorità nazionale anticorruzione, nonché della vigilanza collaborativa della medesima Autorità.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Ferrari 1.6, fa presente come i principi posti alla base di questa proposta emendativa debbano ritenersi regole basilari, soprattutto considerando che l'Italia negli ultimi anni ha perso dieci posizioni nella classifica di Transparency International relativa alla lotta alla corruzione. In tal senso, ritiene necessario che i poteri straordinari che sono assegnati ai commissari dal provvedimento in esame siano soggetti ai principi di buon andamento della pubblica amministrazione e di legalità dell'azione amministrativa.

  Angelo BONELLI (AVS), intervenendo sull'emendamento Ferrari 1.6, reputa la proposta emendativa di assoluta ragionevolezza. In proposito, evidenzia come il comma 2 dell'articolo 1 preveda che, per la realizzazione degli interventi approvati ai sensi del comma 1 del medesimo articolo, si provveda in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale. Sottolinea, pertanto, come in tale contesto sia assolutamente necessario garantire i principi di trasparenza e imparzialità, nonché una collaborazione con l'Autorità nazionale anticorruzione.
  Ritiene, quindi, che la proposta emendativa sia assolutamente condivisibile e reputa un grave errore della maggioranza e del Governo non introdurre nel testo dell'articolo 1 del provvedimento in esame strumenti che garantiscano trasparenza e imparzialità, pur in presenza di una deroga così ampia come quella prevista dal comma 2 del medesimo articolo 1.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ferrari 1.6.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S), intervenendo sull'emendamento Ilaria Fontana 1.21, di cui è cofirmatario, segnala come, anche in tal caso, analogamente all'emendamento Ferrari 1.6, si faccia riferimento al rispetto dei principi di trasparenza e imparzialità. Evidenzia come per molte proposte emendative non sussistano problemi di natura finanziaria né problemi tecnici, ma solo problematiche politiche che a suo avviso, in alcuni casi, andrebbero superate.
  Segnala, quindi, come l'articolo 1 del decreto-legge in esame attribuisca al Commissario straordinario molte funzioni e, in tale contesto, prevedere il rispetto dei principi di trasparenza e imparzialità permetterebbe di tutelare anche lo stesso Commissario nell'espletamento dei suoi compiti.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ilaria Fontana 1.21.

  Patty L'ABBATE (M5S), intervenendo sull'emendamento Amato 1.23, di cui è cofirmataria, segnala come la proposta sia volta a prevedere che il piano straordinario di cui all'articolo 1, comma 1, primo periodo, del decreto-legge in esame sia altresì finalizzato alla realizzazione di idonee strutture per garantire una diffusione dell'educazione musicale, nonché attività formative di propedeutica musicale e di pre-danza, familiarizzazione con i diversi generi, gli strumenti musicali, il canto, il linguaggio musicale e recitativo-teatrale. Ritiene la proposta necessaria a garantire un supporto educativo nelle realtà più difficili dal punto di vista sociale. Si appella, quindi, ai relatori e al Governo affinché valutino un accantonamento della proposta in esame, che riguarda temi, a suo avviso, per nulla divisivi, ma assolutamente condivisibili da parte di tutte le forze politiche.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Amato 1.23, Alfonso Colucci 1.24 e Caso 1.25.

  Daniela TORTO (M5S), intervenendo sull'emendamento Orrico 1.26, di cui è cofirmataria, evidenzia come la proposta sia Pag. 20volta a prevedere che il piano straordinario di cui all'articolo 1, comma 1, primo periodo, del decreto-legge in esame sia finalizzato a potenziare l'offerta culturale anche attraverso la promozione di biblioteche di quartiere, teatri e sale cinematografiche in stato di abbandono e disuso. Ritiene la proposta necessaria al fine di contrastare il disagio giovanile e garantire degli spazi di aggregazione sociale anche per gli anziani. Reputa che investimenti in tal senso siano, inoltre, necessari al fine di garantire una crescita del Paese.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Orrico 1.26.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento 1.27 a sua prima firma, sottolinea la necessità, perseguita dall'emendamento, che il piano straordinario sia predisposto dal commissario straordinario, sulla base degli interventi indicati dai comuni interessati. Ritiene in tal senso un grave errore quello di non attribuire un ruolo agli amministratori locali, considerando che questi sono gli unici, a suo avviso, a conoscere in misura ampia e approfondita le reali esigenze dei territori.

  Chiara BRAGA (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Roggiani 1.27, si associa alle considerazioni espresse dalla collega Roggiani, ritenendo la proposta di assoluto rilievo. Evidenzia come sia già stata sottolineata l'esigenza che gli interventi del piano straordinario di cui all'articolo 1, comma 1, primo periodo, del decreto-legge in esame si inseriscano in un contesto di sistematicità complessiva dell'azione amministrativa e maturino a partire dalle esigenze emergenti nei territori. Ritiene, peraltro, che tali esigenze possano essere indicate in modo preciso e puntuale esclusivamente dagli amministratori locali che sono i soggetti che meglio conoscono le situazioni di difficoltà che caratterizzano i territori. Evidenzia, quindi, come la proposta sia volta a garantire, in ultima analisi, che gli interventi del piano straordinario incentivino la progettualità dal basso tramite le indicazioni provenienti dai comuni interessati.
  Tanto premesso, chiede quindi una nuova valutazione dell'emendamento e un accantonamento dello stesso.

  Angelo BONELLI (AVS), intervenendo sull'emendamento Roggiani 1.27, sottolinea come esso sia volto a garantire che il piano straordinario di cui all'articolo 1 sia predisposto dal commissario straordinario sulla base degli interventi individuati dai comuni interessati. A suo avviso, il parere contrario espresso sulla proposta in esame rivela una contraddizione nell'azione dell'Esecutivo, che da un lato si proclama promotore di una maggiore autonomia per gli enti territoriali nell'ambito della riforma sull'autonomia differenziata, mentre dall'altro esautora i comuni che, in virtù della loro prossimità ai cittadini, risultano i soggetti istituzionali più idonei a individuare le esigenze e le priorità del territorio.

  Ida CARMINA (M5S) fa presente che l'emendamento Roggiani 1.27 intende sanare un vulnus del provvedimento, in quanto consente al sindaco, in qualità di capo dell'amministrazione comunale e organo democraticamente eletto, di non essere completamente esautorato dall'azione del commissario straordinario, garantendone invece il coinvolgimento e scongiurando così una lesione della sovranità popolare.

  Augusto CURTI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Roggiani 1.27, sottolinea la necessità che il commissario straordinario interloquisca con il sindaco del comune interessato, evidenziando come, nei casi in cui non si è verificato un adeguato coinvolgimento degli enti territoriali, si sono riscontrate difficoltà nella gestione delle emergenze. Nel ribadire il ruolo essenziale dei sindaci nella rappresentanza democratica, auspica un accantonamento della proposta in esame.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Roggiani 1.27, approvano l'emendamento 1.80 dei relatori (vedi allegato 2) e respingono l'emendamento Alifano 1.35.

Pag. 21

  Mauro ROTELLI, presidente, fa presente che, in considerazione dell'accantonamento degli emendamenti Bonetti 1.28 e 1.36 e degli identici emendamenti Manes 1.29, Braga 1.30, Gadda 1.31 e Cattoi 1.32, devono intendersi accantonati anche gli identici emendamenti Calderone 1.33 e Bonetti 1.34 che vertono su materia analoga. Comunica altresì che, ove non vi siano obiezioni, dovrà intendersi accantonato anche l'emendamento Morgante 1.37, ritirato nel corso della seduta odierna, identico agli emendamenti Morfino 1.38 e Braga 1.39, anch'essi accantonati.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) rivolge una richiesta di chiarimento alla presidenza in ordine all'emendamento Morgante 1.37, chiedendo se sia possibile disporre l'accantonamento di una proposta emendativa ritirata prima della seduta.

  Mauro ROTELLI, presidente, precisa che l'emendamento Morgante 1.37 è stato ritirato nel corso della seduta e che la decisione in ordine al suo accantonamento è stata disposta in assenza di obiezioni da parte dei componenti delle Commissioni.

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE), intervenendo sull'emendamento 1.40 a sua prima firma, ne richiama le finalità, condividendo le considerazioni svolte dai colleghi in merito alla contraddittorietà che caratterizza l'operato del Governo sul tema dell'autonomia degli enti locali.
  Al riguardo, sottolinea la necessità di restituire ai sindaci un ruolo centrale nell'azione amministrativa, superando il modello basato sulla nomina di commissari straordinari a favore di un approccio sinergico, coerente e integrato, che non si limiti alla gestione emergenziale ma garantisca un'efficace programmazione e un coordinamento strutturato tra le istituzioni.

  Mauro ROTELLI, presidente, comunica che i deputati Ubaldo Pagano e Simiani hanno sottoscritto l'emendamento Bonetti 1.40.

  La sottosegretaria Matilde SIRACUSANO fa presente che la disciplina contenuta nell'articolo 1 del decreto prevede adeguate forme di coinvolgimento degli enti territoriali e, pertanto, non intende depotenziare il ruolo dei sindaci.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Bonetti 1.40, fa presente che, nonostante le rassicurazioni, tutte le proposte emendative volte a coinvolgere le amministrazioni locali, democraticamente elette, sono state finora respinte. Rileva come la proposta emendativa in esame punti proprio a dare una risposta sistemica contro il disagio sociale a favore della riqualificazione.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP) evidenzia come, con l'ultima legge di bilancio, siano stati sostanzialmente svuotati il fondo volto a contrastare la povertà educativa, determinando difficoltà per i territori, che non sono stati adeguatamente ascoltati. Evidenzia che l'emendamento Bonetti 1.40, è finalizzato a sopperire, seppur parzialmente, a tale depotenziamento, garantendo un supporto alle realtà maggiormente colpite da questa decisione.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, l'emendamento Bonetti 1.40, nonché gli emendamenti Bonelli 1.45 e 1.46.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S), intervenendo sull'emendamento Santillo 1.47, di cui è cofirmatario, ne illustra le finalità, facendo presente come non sia opportuno derogare alle disposizioni in materia di digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Santillo 1.47 e 1.48.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S), intervenendo sull'emendamento Santillo 1.49, di cui è cofirmatario, fa presente come lo stesso sia finalizzato a consentire che il commissario si avvalga di altri soggetti, oltre Invitalia e la società Sport e salute, quali centrali di committenza qualificate, Pag. 22in conformità a quanto previsto dall'articolo 63 del codice dei contratti pubblici.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Santillo 1.49, 1.50 e 1.51, Ilaria Fontana 1.53 e 1.52, Sportiello 1.54, 1.55 1.56, e 1.57, Quartini 1.58 e Ilaria Fontana 1.59.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento 1.60 a sua prima firma, ne richiama le finalità, facendo presente come lo stesso sia volto a consentire che il sindaco del comune interessato possa indicare un subcommissario, cui il commissario straordinario delega le attività e le funzioni proprie. Nel rilevare come tale previsione risulterebbe migliorativa del testo del decreto-legge, stigmatizza l'atteggiamento del Governo, che non si è dimostrato disponibile ad alcuna reale interlocuzione e mediazione con le opposizioni.

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE), nel ritenere che l'invito al ritiro dell'emendamento Ubaldo Pagano 1.60, in precedenza formulato, rappresenti un evidente atto di chiusura nei confronti delle opposizioni, che certifica la sostanziale blindatura del provvedimento in esame, invita i relatori e il Governo a voler riconsiderare la propria valutazione e a procedere all'accantonamento della medesima proposta emendativa, che si limita a corresponsabilizzare maggiormente i sindaci di tanti comuni, anche amministrati da esponenti dello schieramento di centrodestra, nella gestione commissariale prevista dall'articolo 1 del decreto-legge in discussione.

  Marco SIMIANI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Ubaldo Pagano 1.60, di cui è cofirmatario, richiama l'attenzione sull'esigenza di riformulare il comma 4 dell'articolo 1 del decreto-legge in esame, relativo alla disciplina dei subcommissari, giacché il testo attuale consente margini di eccessiva discrezionalità nell'individuazione delle predette figure.
  Osserva, tra l'altro, che allo svolgimento dei compiti assegnati ai subcommissari si potrebbe forse anche più adeguatamente provvedere mediante il ricorso a personale pubblico già presente ed operante nell'ambito delle amministrazioni comunali, con conseguenti risparmi di spesa e una gestione probabilmente più efficace delle stesse attività oggetto di commissariamento. Tutto ciò considerato, invita i relatori e la rappresentante del Governo a voler considerare l'accantonamento dell'emendamento Ubaldo Pagano 1.60. Dichiara, infine, di sottoscrivere l'emendamento Pella 1.63.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ubaldo Pagano 1.60.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che, secondo le intese intercorse tra i gruppi, l'esame delle proposte emendative riferite al provvedimento riprenderà nella seduta già convocata per le ore 14.30 di domani. Non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento alla predetta seduta.

  La seduta termina alle 22.05.