CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 gennaio 2025
439.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 28 GENNAIO 2025

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SEDE REFERENTE

  Giovedì 23 gennaio 2025. — Presidenza del presidente della IV Commissione, Antonino MINARDO. – Interviene Il sottosegretario di Stato per la difesa, Matteo Perego Di Cremnago.

  La seduta comincia alle 9.45.

DL 200/2024: Disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina.
C. 2206 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).

  Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento.

  Antonino MINARDO, presidente, avverte che le Commissioni riunite III Affari esteri e comunitari e IV Difesa avviano oggi l'esame, in sede referente, disegno di legge C. 2206, approvato dal Senato, di conversione in legge del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 200, recante disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina.
  Avverte altresì che, come specificato anche nelle convocazioni, secondo quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento, i deputati possono partecipare all'odierna seduta in videoconferenza, non essendo previste votazioni.
  Ricorda, inoltre, come la discussione in Assemblea del provvedimento in esame sia calendarizzata il prossimo martedì 28 gennaio.
  Ricorda, altresì, come gli Uffici di Presidenza delle Commissioni riunite, nella riunione di ieri, abbiano stabilito di avviare l'esame del provvedimento nella seduta odierna, con fissazione del termine per la presentazione di emendamenti alle ore 11.00 di oggi, e di proseguire, nella giornata odierna, con la votazione delle proposte emendative, la conclusione dell'esame e la Pag. 10votazione del mandato ai relatori a riferire in Assemblea.
  Invita, quindi, i relatori ad illustrare i contenuti del provvedimento.

  Emanuele LOPERFIDO (FDI), relatore per la III Commissione, ricorda come le Commissioni riunite III e IV avviino oggi l'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 200, recante disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina.
  Fa presente che, nella sua illustrazione, si limiterà ad illustrare il contesto multilaterale, a livello di Unione europea e NATO, nel quale si inserisce il sostegno militare italiano in favore dell'Ucraina, lasciando al collega della IV Commissione il compito di illustrare le norme del provvedimento in esame.
  Ricorda come, quanto al contesto europeo, nella riunione del 19 dicembre scorso il Consiglio europeo abbia ribadito il «suo perdurante sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale». Ha inoltre riconfermato il risoluto impegno dell'Unione europea a continuare a fornire all'Ucraina e alla sua popolazione un sostegno non solo politico, finanziario, economico, umanitario e diplomatico, ma anche militare per tutto il tempo necessario e con l'intensità necessaria. In particolare, sul piano militare, il Consiglio europeo ha invitato gli Stati membri ad intensificare urgentemente gli sforzi per quanto riguarda la fornitura di sistemi di difesa aerea, munizioni e missili, nonché la fornitura alle brigate ucraine della formazione e delle attrezzature necessarie; ha altresì sottolineato l'importanza di intensificare i lavori per sostenere e sviluppare ulteriormente l'industria della difesa dell'Ucraina e per approfondire la sua cooperazione con l'industria della difesa dell'UE. Nel contempo, i Capi di Stato e di Governo hanno ribadito il convinto sostegno a favore di una pace globale, giusta e duratura, basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale, in linea con i princìpi e gli obiettivi chiave della formula di pace dell'Ucraina, sottolineando altresì il principio secondo cui «nessuna iniziativa sull'Ucraina può essere intrapresa senza l'Ucraina».
  Segnala, a conferma del significativo pieno impegno sotto il profilo del supporto militare, che tra il 2022 e il 2024 l'Unione europea ha mobilitato 6,1 miliardi di euro a titolo dello Strumento europeo per la pace, con l'obiettivo di: rafforzare le capacità e la resilienza delle forze armate ucraine; e proteggere la popolazione civile dall'aggressione militare in corso. Le misure di assistenza concordate finanziano l'approvvigionamento di forniture e attrezzature militari letali e non letali, quali dispositivi di protezione individuale, kit di pronto soccorso, carburante, munizioni e missili.
  Evidenzia, tra l'altro, come nel marzo 2024 l'Unione europea abbia deciso di aumentare il massimale finanziario dello Strumento europeo per la pace di 5 miliardi di euro, istituendo un apposito Fondo di assistenza per l'Ucraina. Così facendo, il sostegno finanziario a Kiev stanziato attraverso lo Strumento europeo per la pace ha raggiunto un totale di 11,1 miliardi di euro. Tenuto conto del sostegno militare fornito dai singoli Stati membri dell'UE, si stima che il sostegno militare globale dell'UE all'Ucraina ammonti ad oltre 47 miliardi euro.
  Ricorda peraltro come, sempre in ambito UE, da novembre 2022, sia altresì operativa la Missione di assistenza militare EUMAM-Ucraina, con l'obiettivo di promuovere la formazione di 40 mila soldati ucraini in diversi ambiti, tra cui: assistenza medica, sminamento, logistica e comunicazione, manutenzione e riparazione degli equipaggiamenti militari, preparazione alla guerra chimica, batteriologica e nucleare. La Missione garantisce il coordinamento con le attività bilaterali degli Stati membri a sostegno dell'Ucraina nonché con gli altri partner internazionali che condividono gli stessi princìpi, ed è aperta alla partecipazione di Paesi terzi.Pag. 11
  Fa presente inoltre come, per quanto concerne l'ambito NATO, nella dichiarazione adottata in esito alla riunione del Consiglio NATO-Ucraina svoltosi a margine del Vertice dell'Alleanza di Washington (11 luglio 2024), sia stato ribadito l'impegno a fornire all'Ucraina ulteriori sistemi di difesa aerea e altre capacità militari, nonché consulenza sulla progettazione e l'implementazione di un'architettura di difesa integrata, per consentire l'uso più efficiente delle capacità e supportare la sua transizione verso la piena interoperabilità con la NATO. Soprattutto, sul piano politico, gli alleati intendono continuare a sostenere l'Ucraina nel suo percorso verso la piena integrazione euro-atlantica, inclusa l'adesione alla NATO, quando saranno soddisfatte le condizioni. In termini quantitativi, gli Alleati atlantici si sono impegnati a fornire a Kiev un finanziamento di base minimo di 40 miliardi di euro entro il 2025.
  Segnala, infine, come in esito alla riunione dei Ministri degli esteri dei Paesi del G7 svoltasi a Fiuggi il 26 novembre scorso, sia stata sottoscritta una dichiarazione congiunta in cui, con riferimento ai profili politico-militari: si ribadisce il sostegno all'integrità territoriale, alla sovranità e all'indipendenza dell'Ucraina; si sollecita l'adozione di misure appropriate contro i Paesi terzi – in primis, la Cina – che supportano materialmente la macchina da guerra della Russia, in particolare contro le istituzioni finanziarie che facilitano l'acquisizione da parte di Mosca di materiali per la sua industria di difesa; si esprime preoccupazione per lo spiegamento delle truppe della Corea del Nord in Russia e per il loro utilizzo sul campo di battaglia contro l'Ucraina che, oltre a segnalare gli sforzi disperati della Russia per compensare le sue perdite, segna una pericolosa espansione del conflitto, con gravi conseguenze per la sicurezza europea ed indo-pacifica; nonché si ribadisce l'obiettivo finale di raggiungere una pace globale, giusta e duratura, in grado di ripristinare il pieno rispetto dei princìpi fondamentali del diritto internazionale, palesemente violati dalla Russia.

  Roberto BAGNASCO (FI-PPE), relatore per la IV Commissione, ricorda come la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative ucraine sia stata autorizzata dall'articolo 2-bis del decreto-legge n. 14 del 2022, previo atto di indirizzo delle Camere, in deroga alla legge 9 luglio 1990, n. 185 (Nuove norme sul controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento) e agli articoli 310 e 311 del Codice dell'ordinamento militare (che disciplinano la materia della cessione dei beni a titolo oneroso e a titolo gratuito).
  Ricorda altresì come l'autorizzazione alla cessione sia stata poi prorogata, da ultimo, fino al 31 dicembre 2024, con il decreto-legge n. 200 del 2023 (convertito dalla legge n. 12 del 2024), di contenuto identico al provvedimento in esame.
  Fa presente come l'elenco dei mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari oggetto della cessione, nonché le modalità di realizzazione della stessa (anche ai fini dello scarico contabile), siano definiti con uno o più decreti del Ministro della difesa, adottati di concerto con i Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell'economia e delle finanze (articolo 2-bis, comma 2 del decreto-legge n. 14 del 2022). Ai sensi dell'articolo 2-bis, comma 3, del citato decreto-legge n. 14 del 2022, il Ministro della difesa e il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con cadenza almeno trimestrale, riferiscono alle Camere sull'evoluzione della situazione in atto, «anche alla luce di quanto disposto dai precedenti commi 1 e 2» (che disciplinano, appunto, la cessione di armi). Trattandosi di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari di cui si autorizza la cessione, elencati in un allegato elaborato dallo Stato maggiore della difesa, che è classificato, sui relativi decreti ministeriali il Ministro della difesa pro tempore è audito presso il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR).
  Segnala come le cessioni di mezzi, materiali e armamenti avvengano a titolo non oneroso per la parte ricevente (cioè il governo ucraino) ma, al pari di quelle realizzate dagli altri Stati membri, siano parzialmente rimborsate dall'Unione europea Pag. 12attraverso i fondi dello Strumento europeo per la pace (European Peace Facility). Inoltre, come accennato dal collega della III Commissione, segnala come nel marzo 2024 sia stato anche istituito, all'interno dello Strumento, un fondo speciale per il sostegno all'Ucraina, con ulteriori 5 miliardi di euro.
  Per quanto riguarda gli atti di indirizzo approvati dal Parlamento, sottolinea come il 13 dicembre 2022 il Senato e la Camera, in seguito alle comunicazioni del Ministro della Difesa, abbiano approvato risoluzioni che impegnano il Governo, tra l'altro, a proseguire il sostegno militare all'Ucraina (al Senato risoluzioni n. 6-00009, n. 6-00008 e n. 6-00011; alla Camera risoluzioni n. 6-00012, n. 6-00014 e n. 6-00016). Analoga discussione si è svolta, sia al Senato che alla Camera, rispettivamente il 21 gennaio 2025 e il 22 gennaio 2025, in relazione al decreto-legge n. 200 del 2024 con l'approvazione di risoluzioni che, con diverse sfumature, impegnano il Governo a proseguire il sostegno militare all'Ucraina.
  Evidenzia come, quanto al provvedimento in esame, approvato ieri senza modificazioni dal Senato, si componga di due articoli.
  In particolare, fa presente come l'articolo 1 proroghi nuovamente, fino al 31 dicembre 2025, l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina, prevista dall'articolo 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14. La relazione tecnica sottolinea come dal provvedimento non derivino nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, tenuto conto che i materiali e mezzi oggetto di cessione sono già nelle disponibilità del Ministero della difesa, mentre eventuali oneri ad essi connessi saranno sostenuti nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente.
  Da ultimo, sottolinea come l'articolo 2 disponga l'entrata in vigore del provvedimento il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, vale a dire il 28 dicembre 2024.

  Antonino MINARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.55.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 23 gennaio 2025. — Presidenza del presidente della III Commissione, Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 12.50.

DL 200/2024: Disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina.
C. 2206 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana.

  Giulio TREMONTI, presidente, ricorda che nell'odierna seduta antimeridiana, le Commissioni riunite III Affari esteri e comunitari e IV Difesa hanno avviato l'esame del provvedimento in titolo.
  Avverte che sono stati presentati 9 emendamenti (vedi allegato), ritenuti ammissibili dalle presidenze.
  Invita, dunque, i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere i pareri sulle proposte emendative.

  Emanuele LOPERFIDO (FDI), relatore, anche a nome dell'onorevole Bagnasco, relatore per la IV Commissione, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate.

  Il Sottosegretario Giorgio SILLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Giulio TREMONTI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamentoPag. 13 Fratoianni 1.1; si intende vi abbia rinunciato.

  Marco PELLEGRINI (M5S), intervenendo sull'emendamento Riccardo Ricciardi 1.9 del quale è cofirmatario, si richiama alle considerazioni svolte nel corso del dibattito tenutosi nella giornata di ieri in Assemblea, in occasione delle Comunicazioni rese dal Ministro della difesa, Guido Crosetto, in materia di proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina.
  Ribadisce, dunque, la contrarietà del proprio Gruppo alle finalità perseguite dal decreto-legge in esame.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Riccardo Ricciardi 1.9.

  Marco PELLEGRINI (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.2, svolge alcune considerazioni anche sugli altri emendamenti presentanti dal suo gruppo. Tali proposte emendative, mirano, con diverse accentuazioni, ad ampliare il regime di pubblicità dell'elenco dei mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari forniti all'Ucraina. Su questo tema, c'erano state delle aperture da parte del Ministro Crosetto nell'ambito di una interrogazione a risposta immediata, nel senso di ampliare la conoscenza di tale documento alle competenti Commissioni parlamentari o ai loro componenti che ne facciano richiesta.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Pellegrini 1.2, Francesco Silvestri 1.3, Lomuti 1.4, Pellegrini 1.5.

  Giulio TREMONTI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Fratoianni 1.6; si intende vi abbia rinunciato.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Baldino 1.7 e Riccardo Ricciardi 1.8.

  Giulio TREMONTI, presidente, fa presente che si è così concluso l'esame delle proposte emendative presentate.
  Avverte, altresì, che sul provvedimento in esame le Commissioni I (Affari costituzionali) e XIV (Unione europea) hanno espresso parere favorevole; il Comitato per la Legislazione, per la conformità ai parametri di cui agli articoli 16-bis e 96-bis del Regolamento, ha comunicato di non avere nulla da osservare, mentre la V Commissione ha comunicato che esprimerà il parere nel corso dell'esame in Assemblea.

  Nessuno chiedendo di intervenire, le Commissioni deliberano di conferire ai relatori, onorevole Loperfido, per la III Commissione, e onorevole Bagnasco, per la IV Commissione, il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Deliberano, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che le presidenze della III Commissione e della IV Commissione si riservano, congiuntamente, di nominare il Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 13.05.