CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 gennaio 2025
433.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 148

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 15 gennaio 2025. — Presidenza del presidente Federico MOLLICONE. – Interviene il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi.

  La seduta comincia alle 14.10.

Schema di decreto ministeriale recante approvazione del programma per l'utilizzazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2025, 2026 e 2027.
Atto n. 241.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Alessandro AMORESE (FDI), relatore, riferisce che la Commissione è chiamata a Pag. 149esprimere, entro il 27 gennaio 2025, un parere sull'Atto del Governo n. 241, concernente lo schema di decreto ministeriale recante approvazione del programma per l'utilizzazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale, per gli anni 2025, 2026 e 2027.
  Lo schema di decreto, composto di tre articoli, è stato presentato alle Camere ai sensi dell'articolo 1, commi 9 e 10, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, che prevede che le risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale, istituito nello stato di previsione del Ministero della cultura, sono utilizzate nell'ambito di un programma triennale che il Ministero trasmette, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, al Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS). Ai sensi delle citate norme, il programma individua gli interventi prioritari da realizzare, le risorse agli stessi destinate e il relativo cronoprogramma, definendo contestualmente le modalità di definanziamento in caso di mancata attuazione degli interventi programmati.
  Venendo al contenuto dello schema di decreto ministeriale in esame, esso reca – come anticipato – l'approvazione del programma per l'utilizzazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2025, 2026 e 2027, si compone di 3 articoli e vede acclusi un corposo allegato recante l'elenco degli interventi finanziati, che è parte integrante del provvedimento, e il parere tecnico-scientifico del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici.
  L'importo complessivo per il triennio è di 520 milioni di euro, di cui 130 milioni per il 2025, 150 milioni per il 2026 e 240 milioni per il 2027. L'importo è ripartito fra gli interventi ammessi al finanziamento, inseriti nell'elenco allegato al provvedimento (articolo 1).
  L'articolo 2 dispone in ordine al monitoraggio sul programma, prevedendo che detto monitoraggio sia di tipo anagrafico, finanziario, fisico e procedurale, e che si svolgerà mediante l'analisi dei dati forniti dai soggetti attuatori alla Banca dati delle amministrazioni pubbliche istituita presso il Ministero dell'economia e delle finanze.
  Quanto all'articolo 3, esso dispone in merito alle modalità di definanziamento degli interventi programmati, stabilendo che saranno oggetto di definanziamento gli interventi per i quali, entro 24 mesi dall'assegnazione del relativo stanziamento, non sia stato individuato il contraente da parte della stazione appaltante.
  Venendo all'elenco allegato allo schema di decreto ministeriale, esso è stato predisposto sulla base delle proposte di intervento redatte dagli uffici competenti (Soprintendenze e biblioteche, istituti e luoghi della cultura assegnati ai Direttori regionali Musei, Soprintendenze archivistiche e archivi di Stato, Uffici dotati di autonomia speciale) in conformità alle indicazioni contenute nella circolare n. 31 emanata dalla Direzione Generale Bilancio del MIC in data 11 aprile 2024.
  Le richieste formulate dagli uffici competenti per il triennio 2025-2027 ammontavano ad un totale di 937.227.661,90 euro. La Direzione generale Bilancio, tenuto conto delle risorse disponibili, ha predisposto un'ipotesi di programmazione sulla base dell'ordine di priorità degli interventi rappresentato dagli uffici periferici nonché delle modifiche proposte dalle Direzioni generali, sul quale ha poi ricevuto il parere favorevole definitivo delle Direzioni Generali competenti per settore.
  Nel complesso, gli interventi sono 660, cui si aggiungono 4 voci classificate come «Varie», che, come tali, sono suscettibili di essere impiegate in una pluralità di interventi non predefiniti.
  Su 660 interventi, 137 superano la soglia di 1 milione di spesa previsto sul triennio, 28 superano la soglia di 3 milioni di euro, 8 superano la soglia di 5 milioni di euro, mentre solo 1 intervento supera la soglia di 10 milioni di euro.
  Quanto alla ripartizione per settori di intervento, i 520 milioni stanziati sul triennio sono così ripartiti: 59.478.930,61 euro al settore archeologico; 112.095.294,38 euro al settore architettonico e storico artistico; 49.545.944,28 euro al settore archivistico; 45.839.800,86 euro al settore delle biblioteche;Pag. 150 215.549.697,93 euro agli istituti autonomi; 37.490.332,94 euro alle citate voci classificate come «Varie».
  In relazione alle voci classificate come «Varie», segnala che esse sono destinate, per una somma pari a 4,5 milioni di euro, al cofinanziamento degli interventi realizzati con il concorso delle erogazioni liberali ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83 (Art Bonus), e per la restante parte a lavori urgenti e imprevisti.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 1).

  Antonio CASO (M5S) preannuncia l'astensione dal voto del gruppo M5S sulla proposta di parere favorevole in esame che, a suo giudizio, non rappresenta un provvedimento pienamente soddisfacente dal punto di vista della scelta dei beneficiari.
  Inoltre evidenzia come rispetto al precedente ciclo di programmazione vi sia una consistente riduzione delle risorse finanziarie.
  Dichiara quindi di condividere l'auspicio, espresso dal Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici nel parere di competenza, che in futuro le richieste di parere siano inoltrate con una tempistica idonea a consentire un attento esame dei finanziamenti proposti.
  Con riferimento alle risorse destinate alla regione Campania, ed in particolare per l'area dei Campi flegrei esprime apprezzamento per i 3 interventi proposti ma segnala che in una precedente occasione il Governo aveva dichiarato l'assenza di sufficienti risorse da destinare ai medesimi interventi. Sul punto auspica che vi sia, in prospettiva, un miglior coordinamento fra i diversi ministeri coinvolti e ricorda l'importanza di garantire la conservazione, la tutela e la piena fruizione dei beni archeologici del territorio flegreo ed in particolare del percorso archeologico del Rione Terra.

  Mauro BERRUTO (PD-IDP) preannuncia l'astensione dal voto sulla proposta di parere favorevole in esame esprimendo rammarico per l'evidente decurtazione delle risorse finanziarie rispetto al precedente ciclo di programmazione. Dichiara quindi di condividere i rilievi formulati nel parere espresso dal Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici nel quale è stato evidenziato come nelle cosiddette finalità varie siano state inclusi interventi relativi al cosiddetto Art bonus nonché una serie di lavori urgenti ed imprevisti.

  Federico MOLLICONE, presidente, nel condividere alcune delle considerazioni svolte dai colleghi intervenuti preannuncia che la Commissione svolgerà un breve ciclo di audizioni volte ad approfondire le questioni attinenti all'effettivo utilizzo delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale da parte dei soggetti beneficiari.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 15 gennaio 2025. — Presidenza del presidente Federico MOLLICONE. – Interviene il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi.

  La seduta comincia alle 14.15.

DL 208/2024 Misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
C. 2184 Governo.
(Parere alle Commissioni V e VIII).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Rosaria TASSINARI (FI-PPE), relatrice, riferisce che la VII Commissione è chiamata ad esprimere un parere, alle Commissioni riunite V Bilancio e VIII Ambiente, sul testo del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 31 Pag. 151dicembre 2024, n. 208, recante misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
  Con riferimento ai profili di competenza della VII Commissione, segnala che l'articolo 1, disciplina interventi infrastrutturali e di riqualificazione urgenti al fine di fronteggiare situazioni di degrado, vulnerabilità sociale e disagio giovanile.
  In particolare, il comma 1 prevede che al Commissario straordinario nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (ai sensi dell'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 15 settembre 2023, n. 123), sia demandato il compito di predisporre, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, d'intesa con i comuni interessati e con il Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, un piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale, funzionali ai comuni o alle aree metropolitane ad alta vulnerabilità sociale di Rozzano (MI), Roma Quartiere Alessandrino-Quarticciolo, Napoli Quartiere Scampia-Secondigliano, Orta Nova (FG), Rosarno-San Ferdinando (RC), Catania Quartiere San Cristoforo, Palermo – Borgo Nuovo, prevedendo, laddove occorra, anche una semplificazione per le procedure di concessione di immobili pubblici per fini sociali, con particolare riferimento al sostegno a enti del terzo settore operanti in ambito artistico e culturale, sociosanitario, sportivo, di contrasto alla povertà educativa e per l'integrazione.
  Il piano straordinario è approvato con delibera del Consiglio dei ministri e per la sua realizzazione è autorizzata la spesa complessiva di 180 milioni di euro nel triennio 2025-2027, di cui 100 milioni di euro per il 2025, 50 milioni di euro per il 2026 e 30 milioni di euro per il 2027, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, periodo di programmazione 2021-2027 (di cui all'articolo 1, comma 177, della legge 30 dicembre 2020, n. 178), imputati sulla quota afferente alle amministrazioni centrali di cui all'articolo 1, comma 178, lettera b), numero 1, della medesima legge n. 178 del 2020 e programmaticamente ascritte al Ministro per lo sport e per i giovani, con la delibera adottata dal CIPESS nella seduta del 29 novembre 2024, per la parte relativa al Ministro per lo sport e i giovani. Conseguentemente, si prevede che l'accordo per la coesione da definire tra il Ministro per lo sport e per i giovani e il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR di cui all'articolo 1, comma 178, lettera c), della legge n. 178 del 2020 dia evidenza delle risorse destinate alla realizzazione degli interventi inseriti nel piano. Per la realizzazione degli interventi inseriti nel piano, possano essere utilizzate anche le risorse messe a disposizione dalle regioni, dai comuni, da altri enti o istituzioni locali e nazionali, nell'ambito delle proprie competenze e nei limiti delle risorse disponibili nei propri bilanci.
  Il comma 2 stabilisce che per la realizzazione dei predetti interventi si provveda in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto dei princìpi generali dell'ordinamento, delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle relative misure di prevenzione del predetto codice, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea. Inoltre, per detti interventi il Commissario straordinario può avvalersi del supporto tecnico-operativo dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa – INVITALIA S.p.A. ovvero della Società Sport e Salute Spa, che svolgono altresì le funzioni di centrali di committenza, con oneri posti a carico dello stanziamento di cui al comma 1, e comunque nel limite massimo del due per cento delle risorse destinate.
  Rileva quindi che l'articolo 7, recante disposizioni urgenti per garantire lo svolgimento delle elezioni degli enti pubblici con natura di federazione sportiva, composto da un unico comma, esclude, in via interpretativa, l'applicabilità agli enti pubblici aventi anche natura di federazione sportiva delle disposizioni che hanno eliminato il limite ai mandati consecutivi dei Pag. 152presidenti delle Federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate e degli enti di promozione sportiva, nonché delle rispettive strutture territoriali regionali, e previsto una maggioranza qualificata in caso di candidatura successiva al terzo mandato consecutivo da parte dei presidenti. Invero, si prescrive espressamente che agli enti pubblici che hanno anche natura di federazione sportiva continui ad applicarsi l'articolo 6 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, per cui la persona in carica in qualità di presidente o vicepresidente di istituti e di enti pubblici, anche economici, non può essere confermata per più di due volte. Viene inoltre stabilito che, entro 45 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, tali enti pubblici adottino ogni atto necessario all'indizione di nuove elezioni in conformità alle disposizioni indicate. Decorso tale termine, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o dell'Autorità politica delegata in materia di sport (attualmente il Ministro per lo sport e i giovani), da adottare entro i quindici giorni successivi, si provvede alla nomina di un commissario straordinario per l'indizione di nuove elezioni. Ai commissari eventualmente nominati può essere riconosciuto un compenso, da determinare con il decreto di nomina ai sensi di legge, in misura non superiore a quella indicata all'articolo 15, comma 3, del decreto-legge n. 98/2011, con oneri a carico degli enti pubblici commissariati. Infine, si precisa che dall'attuazione della disposizione sopra richiamata non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  L'articolo 9, recante disposizioni urgenti per l'attuazione della Riforma 1.1 della Missione 4 «Istruzione e ricerca» Componente 1 del PNRR, riguardante la riforma degli istituti tecnici, composto da un unico comma, modifica l'articolo 26 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, inserendovi il comma 4-bis, al fine di consentire che, in sede di prima applicazione, per l'anno scolastico 2025/2026, le misure necessarie per l'attuazione del medesimo articolo 26, concernente la riforma degli istituti tecnici da attuare nell'ambito, siano adottate con decreto del Ministro dell'istruzione e del merito, e non, come previsto a regime, con regolamenti di delegificazione ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell'istruzione e acquisito il parere della Conferenza unificata di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
  Le misure in questione saranno adottate, come specifica l'articolo in commento, nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, nonché nel rispetto dei principi del potenziamento dell'autonomia delle istituzioni scolastiche e della maggiore flessibilità nell'adeguamento dell'offerta formativa.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.20.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 15 gennaio 2025. — Presidenza del presidente Federico MOLLICONE. – Interviene il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi.

  La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e istituzione dei Nuovi giochi della gioventù.
C. 1424, approvata dal Senato, C. 947 Berruto e C. 990 Amato.
(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 marzo 2024.

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri delle Commissioni Affari costituzionali, Lavoro e Affari sociali, che sono in distribuzione.Pag. 153
  Avverte, altresì, che la Commissione per le questioni regionali non esprimerà il parere, mentre la Commissione Bilancio renderà il parere direttamente all'Assemblea.
  Ringrazia quindi il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi per la disponibilità a partecipare ai lavori della Commissione.

  Mauro BERRUTO (PD-IDP) ringrazia il ministro Abodi per la presenza preannunciando il voto favorevole sul provvedimento in esame che rappresenta il frutto di un'iniziativa bipartisan evidenziando come l'obiettivo che i prossimi giochi della gioventù si svolgano già a partire dal prossimo anno scolastico sia forse ambizioso ma certamente condivisibile.
  Nell'evidenziare il rammarico circa il fatto che non tutti i provvedimenti pur ampiamente condivisi dalla maggioranza e dall'opposizione riescano a giungere in Aula, ribadisce quanto già auspicato in precedenti occasioni circa l'opportunità che i prossimi Giochi per la gioventù siano intitolati alla memoria di Giulio Onesti.
  Infine segnala che nel parere espresso dalla I Commissione Affari costituzionali sul provvedimento in esame è stata inserita un'osservazione volta a prevedere la piena intesa con la Conferenza unificata in relazione all'emanazione del decreto di natura non regolamentare previsto dall'articolo 2, comma 5 nonché in relazione all'emanazione del decreto ministeriale previsto dall'articolo 5, comma 1.

  Gaetano AMATO (M5S) ringrazia il ministro Abodi per la disponibilità preannunciando il voto favorevole del gruppo M5S sul provvedimento in esame. Segnala l'importanza che i nuovi giochi della gioventù possano coinvolgere anche le prime classi elementari preannunciando la presentazione di un ordine del giorno in tal senso in Assemblea.
  Auspica che nel corso dell'esame in Assemblea il ministro Abodi, accogliendo il preannunciato ordine del giorno, possa impegnarsi davvero in ordine a tale questione che giudica assai rilevante soprattutto rispetto alle aree di maggiore disagio giovanile.

  Il Ministro Andrea ABODI ringrazia i deputati intervenuti per il loro contributo al dibattito e ritiene che, con la collaborazione di tutti i Ministri coinvolti, che certamente condividono lo spirito dell'iniziativa, si possa lavorare fattivamente per essere pronti già a partire dal prossimo anno scolastico.
  Ritiene che Giulio Onesti sia senza dubbio l'ispiratore di tale iniziativa e che l'attuale presidente della Fondazione Franco Carraro sarà certamente coinvolto in tali iniziative rappresentando senza dubbio un ulteriore contributo qualificante.
  Con riferimento alla questione posta dall'onorevole Amato circa l'ampliamento anche alle prime classi elementari, ricorda che certamente i nuovi giochi vedranno il coinvolgimento della quarta e quinta classe e che sono in corso le dovute interlocuzioni con il Ministero dell'economia e delle finanze per individuare le risorse finanziarie necessarie anche all'ampliamento progressivo alle altre classi della scuola primaria.
  Al riguardo osserva che occorre anzitutto stabilizzare la misura prevista per le classi quarte e quinte ma che oltre a ciò occorre anche prevedere un numero adeguato di docenti da coinvolgere. Conferma quindi che la sperimentazione sarà progressivamente ampliata anche ad altre classi auspicabilmente non solo sul piano competitivo e dunque con le competizioni sportive vere e proprie ma anche solo come occasione di gioco.

  Gaetano AMATO (M5S) con riferimento alla necessità di individuare ulteriori docenti al fine di poter procedere ad un ulteriore ampliamento delle classi coinvolte, segnala al Ministro Abodi la questione relativa ai docenti in possesso di una laurea triennale che allo stato non possono insegnare la materia delle attività motorie, mentre possono selezionare chi dovrà insegnare nelle scuole primarie. Appare dunque evidente la necessità di un intervento per normalizzare tale situazione.

  Il Ministro Andrea ABODI ringrazia il deputato Amato per la sollecitazione dichiarando la disponibilità ad affrontare la Pag. 154questione posta e si impegna a svolgere un'ulteriore riflessione anche con gli altri Ministri coinvolti al fine di individuare una soluzione al richiamato problema dei docenti.

  Nessun altro chiedendo di intervenire la Commissione delibera di conferire al relatore il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Federico MOLLICONE, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.35.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 15 gennaio 2025.

Audizione informale di rappresentanti della Federazione italiana editori giornali (FIEG), di Federculture, dell'Associazione Gruppo Apollo, della Federazione Carta e grafica, di AssoConcerti e dell'Associazione degli editori indipendenti (ADEI) nell'ambito dell'esame, in sede referente, del disegno di legge C. 2183 di conversione del decreto-legge 27 dicembre 2024 n. 201, recante Misure urgenti in materia di cultura.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.40 alle 16.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 430 dell'8 gennaio 2025:

   1) a pagina 55, seconda colonna, terza riga, le parole: «Federico MOLLICONE (FDI), presidente e relatore» sono sostituite dalle seguenti: «Federico MOLLICONE, presidente»;

   2) a pagina 56, seconda colonna, diciassettesima riga, dopo le parole: «di parere» sono inserite le seguenti: «formulata dal Presidente in sostituzione»;

   3) a pagina 57, prima colonna, diciottesima riga, le parole: «di Stato» sono soppresse;

   4) a pagina 57, seconda colonna, ottava riga, le parole: «di Stato» sono soppresse;

   5) a pagina 58, prima colonna, undicesima riga, le parole: «di Stato» sono soppresse;

   6) a pagina 58, prima colonna, trentaduesima riga, le parole: «di Stato» sono soppresse;

   7) a pagina 63, seconda colonna, ventisettesima riga, le parole: «Federico MOLLICONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi» sono sostituite dalle seguenti: «Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia».