CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 dicembre 2024
416.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 12

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 4 dicembre 2024. — Presidenza del vicepresidente Giovanni Luca CANNATA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 12.50.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.
C. 2112-bis Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 16 novembre 2024.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, avverte preliminarmente che, per prassi, la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Ne dispone pertanto l'attivazione.
  Comunica, quindi, che è in distribuzione il fascicolo delle proposte emendative segnalate dai gruppi parlamentari (vedi allegato).
  Con riferimento alle valutazioni in ordine all'ammissibilità delle proposte emendative presentate al disegno di legge di bilancio in esame, ricorda inoltre che, come già anticipato per le vie brevi prima della scadenza del termine per le segnalazioni, devono intendersi ammissibili, altresì, le seguenti ulteriori proposte, in quanto identiche o in tutto analoghe a emendamenti già ritenuti ammissibili: gli identici articoli aggiuntivi De Bertoldi 8.084, Del Barba 8.085 e Montemagni 8.0154, in tutto analoghi agli emendamenti Tenerini 8.4 e Mazzetti 8.48; l'emendamento Rampelli 44.2, in tutto analogo all'articolo aggiuntivo Berruto 43.05; l'articolo aggiuntivo Bonafè 80.030, in tutto analogo alle proposte emendative Calderone 80.5, Silvestri 80.085 e Torto 80.086.
  Fa poi presente che, successivamente al termine per le segnalazioni, il deputato Rampelli ha sollecitato una nuova valutazione in ordine all'ammissibilità dell'articolo aggiuntivo 8.0148, da lui presentato, relativo all'esenzione dall'imposta municipale propria del nuovo centro congressi «La Nuvola» di Roma.
  Al riguardo, avverte che la presidenza, rivedendo le decisioni precedentemente assunte, ritiene che la proposta emendativa possa ritenersi ammissibile alla luce delle motivazioni addotte nella citata richiesta di riesame, che sottolineano come la proposta emendativa, sottoscritta da rappresentanti Pag. 13di quasi tutti i gruppi parlamentari, non possa ritenersi di carattere localistico, ancorché riferita ad un preciso ambito territoriale, in quanto riguarda un immobile di particolare pregio artistico e architettonico, che ospita eventi, convegni, esposizioni e fiere di rilievo nazionale e internazionale.
  Informa, infine, che, secondo quanto convenuto nella riunione di ieri dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella seduta odierna potranno avere luogo gli interventi dei deputati che intendano intervenire sul complesso delle proposte emendative riferite al provvedimento in esame.

  Daniela TORTO (M5S), intervenendo in videoconferenza, osserva preliminarmente che le proposte emendative presentate dal proprio gruppo di appartenenza intendono porre rimedio alle numerose e gravi lacune contenute nella manovra finanziaria ora all'esame della Camera dei deputati. Evidenzia, in particolare, come il Governo, sin dal disegno di legge di bilancio per l'anno 2023 presentato poco tempo dopo il suo insediamento, abbia sistematicamente disatteso le promesse, tante volte proclamate durante la campagna elettorale, di miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie e dei cittadini italiani e di sostegno verso il mondo del lavoro e dei settori produttivi, ponendo in essere in essere, al contrario, politiche fortemente restrittive, improntate a un principio di austerità di bilancio, realizzato attraverso il combinato disposto di nuove tasse e tagli di spesa.
  Rileva, a tale riguardo, come la presente manovra finanziaria appaia contenutisticamente peggiore di quella esaminata dalla Camera dei deputati due anni fa, dal momento che penalizza in maniera assai significativa non solo le imprese e le famiglie, ma anche gli enti locali, la scuola e i servizi pubblici più in generale.
  Ritiene, infatti, che il disegno di legge di bilancio per l'anno 2025 costituisca il corollario obbligato delle regole introdotte di recente al fine di definire la nuova governance economica europea, rispetto alla cui approvazione ricorda come il gruppo MoVimento 5 Stelle, a differenza di molti altri gruppi parlamentari, abbia manifestato la propria contrarietà, ritenendo che il nuovo quadro normativo europeo in materia imponga agli Stati membri scelte di politica economica e di bilancio di carattere restrittivo e poco lungimiranti nella definizione delle politiche pubbliche.
  Passando, quindi, a una sintetica illustrazione dei principali settori di intervento su cui incidono le proposte emendative presentate dal proprio gruppo, richiama in primo luogo la tematica fondamentale della sanità, in relazione alla quale afferma come le risorse stanziate dalla manovra finanziaria in esame risultino del tutto insufficienti, come ben sanno anche gli esponenti delle stesse forze politiche di maggioranza.
  Fa, infatti, presente che il Governo ha totalmente disatteso le promesse di procedere alle assunzioni di nuovi medici e infermieri, di risolvere l'annosa questione di infinite liste d'attesa per accedere alle prestazioni specialistiche erogate dal servizio pubblico, nonché di porre rimedio alle strutturali difficoltà in cui versano i reparti di pronto soccorso degli enti ospedalieri.
  Rileva, inoltre, come un altro comparto completamente trascurato dal Governo nella manovra di bilancio in esame sia quello della scuola, percepita più come un fattore di spesa che come un'occasione di investimenti, rispetto alla quale si registrano una pesante riduzione di personale e una preoccupante carenza di risorse finanziarie, analogamente a quanto avviene, peraltro, anche nelle università e nelle istituzioni AFAM.
  Segnala che ulteriori proposte emendative del proprio gruppo, che auspica possano trovare ascolto da parte del Governo nel corso dell'iter parlamentare del provvedimento, intendono contrastare i tagli di spesa previsti a carico degli enti locali, che rischiano seriamente di compromettere la realizzazione di importanti opere pubbliche e, ancor più, l'erogazione di servizi pubblici essenziali.
  Ritiene, altresì, del tutto inadeguati gli stanziamenti destinati all'edilizia scolastica e penitenziaria, laddove, riguardo al tema più ampio del mondo giudiziario, la proposta emendativa Ascari 84.013 è volta a istituire un apposito Fondo per l'insegnamentoPag. 14 all'educazione affettiva e sentimentale, intesa quale unico efficace antidoto contro l'inaccettabile diffondersi della violenza di genere, fenomeno contro il quale non sembra essere di per sé sufficiente il solo elemento deterrente della pena.
  Si appella, dunque, al sottosegretario Freni affinché nel corso dell'esame delle proposte emendative il Governo assuma un atteggiamento che non sia di preconcetta chiusura rispetto ai diversi temi affrontati, giacché ogni singolo diniego potrà essere interpretato, nella sostanza, come una mancanza di attenzione nei confronti delle concrete esigenze e dei reali problemi della cittadinanza intera.
  Sottolinea, inoltre, che la manovra finanziaria ora in discussione, come del resto in un certo senso ammesso dallo stesso Ministro dell'economia e delle finanze, è costituita in larga misura da un insieme di tasse «mascherate», considerato che anche la cosiddetta revisione delle detrazioni fiscali recata dal disegno di legge di bilancio si traduce, in definitiva, in un aumento generalizzato della pressione fiscale, che penalizza ulteriormente le famiglie e le imprese, che già sono alle prese con una congiuntura non favorevole, dovuta anche all'assenza di una reale politica industriale.
  Fa poi presente che altre proposte emendative del gruppo M5S sono volte a modificare il regime di tassazione delle criptovalute, che nella attuale formulazione scoraggia il risparmio e danneggia gli investimenti, nonché ad estendere il perimetro di applicazione del prelievo sui cosiddetti extraprofitti, evidenziando come le misure previste dal disegno di legge di bilancio in esame nel settore delle imprese assicurative non determinino, a ben vedere, un reale sacrificio imposto agli operatori di quel comparto, posto che sui contraenti continueranno a riversarsi, ad esempio, gli oneri degli elevati premi per le polizze vita.
  Considera, altresì, necessario rivedere le disposizioni del medesimo disegno di legge relative all'incremento, che giudica risibile e offensivo, dell'importo delle pensioni minime, consistente in meno di un euro per singolo percettore, mentre altre proposte emendative del gruppo M5S si prefiggono il completamento della Carta geologica ufficiale d'Italia, come nel caso dell'articolo aggiuntivo L'Abbate 93.030, e il potenziamento delle misure per il contrasto e la prevenzione del dissesto idrogeologico, a fronte di un Governo che nel suo complesso dimostra una pressoché inesistente cultura sui temi ambientali, posto che in tale comparto viene investita una somma inferiore all'1 per cento dell'intero bilancio statale.
  In tale contesto, osserva, viceversa, come la manovra finanziaria preveda un sensibile incremento delle spese militari, nell'ordine di diversi miliardi di euro, sottolineando come tali risorse avrebbero potuto essere destinate, piuttosto, al finanziamento dei servizi pubblici e delle reali priorità dei cittadini, che ancora soffrono gli effetti di un rincaro dei prezzi causato dalle spinte inflazionistiche degli ultimi anni, solo in parte attenuatesi nel corso degli ultimi mesi.
  Auspica, inoltre, che nel corso dell'esame del disegno di legge di bilancio possano trovare accoglienza, da parte del Governo e della maggioranza parlamentare, quelle proposte emendative del gruppo M5S volte a stanziare adeguate risorse per le politiche in favore delle disabilità e per le diverse forme di assistenza psicologica.
  In conclusione, ritiene essenziale apportare al disegno di legge in esame, che nel suo attuale contenuto si manifesta molto distante dai bisogni reali del Paese, correzioni e integrazioni che consentano di rimettere al centro dell'attenzione le persone, i servizi e gli investimenti sostenibili.

  Silvio LAI (PD-IDP) segnala preliminarmente che il suo intervento si concentrerà prevalentemente su taluni specifici argomenti sui quali il gruppo del Partito Democratico ha presentato proposte emendative finalizzate a migliorare i contenuti del disegno di legge di bilancio trasmesso dal Governo.
  Evidenzia, in primo luogo, la necessità di apportare significativi correttivi alle misure relative alla sanità pubblica, osservando, in particolare, come, a dispetto di quanto affermato dalle forze politiche di maggioranza, le risorse destinate all'incrementoPag. 15 del livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale cui concorre lo Stato, se rapportate al prodotto interno lordo, sono percentualmente le minori registrate nel corso degli ultimi anni e, pertanto, non consentono di garantire l'accesso alle cure da parte di tutti i cittadini italiani.
  Al riguardo, ritiene pertanto indispensabile integrare sensibilmente le predette risorse al fine di assicurare piena copertura ai maggiori costi sostenuti dallo stesso Servizio sanitario nazionale dovuti all'inflazione e al rincaro dei prezzi energetici, al rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro del comparto, nonché alla realizzazione di quelle infrastrutture sanitarie inizialmente comprese nell'ambito del PNRR e, successivamente, da quest'ultimo espunte dal Governo in carica per essere finanziate, invece, a valere sulle risorse di cui all'articolo 20 della legge n. 67 del 1988, destinate a interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico. A tale riguardo, osserva come il disegno di legge in esame preveda l'erogazione delle relative risorse solo a partire dall'anno 2027.
  In definitiva, segnala come una proposta emendativa presentata dal suo gruppo preveda l'incremento del Fondo sanitario nazionale per un importo totale di circa 5,5 miliardi di euro, finalizzandone una quota all'avviamento di procedure concorsuali straordinarie per le assunzioni di personale, alla soppressione del tetto massimo di spesa per il personale sanitario dell'1,4 per cento, introdotto nel 2009, nonché alle politiche di prevenzione sanitaria.
  Osserva come nella medesima direzione vadano altre proposte emendative presentate dal gruppo del Partito Democratico, volte a risolvere il problema del precariato che affligge il personale dell'AIFA, nonché ad adeguare le tariffe relative ai nuovi livelli essenziali di assistenza che dovrebbero entrare in vigore dal prossimo 1° gennaio, riferite alle prestazioni sanitarie, ivi incluse quelle socio-sanitarie, rispetto alle quali non risulta, tuttavia, ancora raggiunto il necessario accordo con le regioni.
  Richiama l'attenzione, inoltre, sull'esigenza, fatta propria da ulteriori proposte emendative presentate dal gruppo PD, di stanziare apposite risorse per il Fondo per lo studio, la diagnosi e la cura della fibromialgia, come nel caso dell'articolo aggiuntivo Girelli 58.02, per il rifinanziamento del cosiddetto bonus psicologico, come nel caso dell'articolo aggiuntivo Madia 60.045, per le assunzioni di medici specializzandi anche al di fuori della rete formativa, nonché per l'avvio di una fase di graduale sperimentazione dell'assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counseling all'interno degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, di cui all'articolo aggiuntivo Manzi 60.038, al fine di fornire il necessario supporto non solo agli studenti, ma anche alle famiglie stesse, duramente messe alla prova dalla pandemia.
  Proseguendo nell'illustrazione del complesso delle proposte emendative presentate dal proprio gruppo, fa presente come un altro tema assai rilevante sul quale si concentrano talune proposte riguardi lo sviluppo economico e industriale del nostro Paese. Osserva preliminarmente che, nel corso degli ultimi venti mesi, il PIL italiano è rimasto sostanzialmente invariato, collocandosi al livello di quello registrato all'inizio del secolo attuale, laddove altri Stati membri dell'Unione europea, quali non solo la Germania, ma anche la Spagna e il Portogallo, hanno fatto segnare, invece, una crescita del prodotto interno lordo ben superiore, soprattutto grazie all'adozione di efficaci e coraggiose scelte di politica industriale, che risultano, invece, del tutto assenti nel disegno di legge in esame. A tale proposito, occorre a suo giudizio correggere una strategia del Governo che giudica quantomeno disordinata, invertendo una rotta che, in particolare, ha progressivamente sottratto ai territori del Mezzogiorno ingenti risorse finanziarie in precedenza destinate al finanziamento di misure a sostegno dell'attività produttiva nello stesso Meridione, nella forma, ad esempio, della concessione di crediti di imposta. A tale proposito, ricorda che di recente la SVIMEZ ha fatto presente come dalla manovra di finanza pubblica in esame i territori del Pag. 16Sud beneficeranno di circa 6 miliardi di euro di risorse in meno per il solo anno 2025.
  Nel contesto ora descritto, una specifica proposta emendativa presentata dal gruppo del Partito Democratico è volta a rifinanziare, per un importo complessivo di circa 15 miliardi di euro lungo il triennio 2025-2027, il credito di imposta relativo alla cosiddetta ZES unica, al fine di sopperire ai fabbisogni manifestati dai diversi soggetti ivi operanti e a fronte di un utilizzo delle risorse stesse non sempre improntato ad un criterio ottimale di concentrazione degli interventi.
  Segnala, quindi, che, sempre in tema di sviluppo economico del Paese, ulteriori proposte emendative del gruppo PD intendono ripristinare l'agevolazione consistente nell'aiuto alla crescita economica (ACE) delle imprese, prevedere il rifinanziamento del Fondo a sostegno dell'impresa femminile e del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, rinviando altresì di un anno l'entrata in vigore delle nuove norme concernenti le Mid Cap, nonché il rifinanziamento dei contratti di sviluppo.
  Per quanto concerne, invece, il settore dell'agricoltura, ricorda che vi sono specifiche proposte emendative del proprio gruppo che intendono istituire la ZES agricola e reintrodurre il cosiddetto bonus verde, una misura che ha sortito in passato risultati estremamente positivi e che non comporta oneri eccessivi a carico della finanza pubblica.
  Con riferimento, inoltre, al settore dell'istruzione e agli enti locali, evidenzia che alcune proposte emendative del gruppo PD sono volte a incrementare il Fondo per il finanziamento ordinario delle università, notando a tal proposito come le misure finalizzate al drastico contenimento del turn over nel pubblico impiego recate dal disegno di legge di bilancio in esame finiscano con il penalizzare, in modo particolare, le università del Mezzogiorno, impossibilitate a procedere alle necessarie assunzioni di personale, anche tenuto conto degli impegni connessi all'attuazione del PNRR.
  Osserva, peraltro, che il citato blocco del turn over al 75 per cento è destinato a danneggiare sensibilmente anche le attività degli enti locali, rispetto ai quali specifiche proposte emendative del gruppo Partito Democratico prevedono il rifinanziamento del Fondo per i piccoli comuni e del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, nonché misure di compensazione dell'aumento dei costi registrati in relazione alla realizzazione di determinate opere pubbliche o infrastrutture di collegamento, per le quali è emerso un fabbisogno aggiuntivo nell'ordine di circa 750 milioni di euro, indispensabili al fine di evitare l'arresto dei cantieri e conseguenti effetti negativi per le imprese operanti in tali settori.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), nell'associarsi alle considerazioni testé svolte dal collega Lai, annuncia preliminarmente di voler portare all'attenzione della Commissione talune tematiche che ritiene di particolare rilevanza, che emergono dal novero delle proposte emendative presentate dal gruppo del Partito Democratico, sottolineando come talune delle proposte che si accinge a illustrare sono state condivise dai diversi gruppi parlamentari di opposizione.
  Tra le diverse questioni che ritiene doveroso porre in evidenza, richiama, in primo luogo, il tema del limite, individuato dall'articolo 110 del disegno di legge di bilancio, alle assunzioni a tempo indeterminato di personale delle amministrazioni pubbliche, nella misura pari al 75 per cento della spesa relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente. Al fine di apportare le necessarie modifiche alle suddette disposizioni, ricorda che il proprio gruppo ha segnalato gli emendamenti Scotto 110.4, Manzi 110.34 e Ubaldo Pagano 110.87. In particolare, fa presente che l'emendamento da ultimo citato permette agli enti locali con più di venti dipendenti di procedere, in deroga alla suddetta limitazione del 75 per cento, alle assunzioni di personale necessarie a garantire l'esercizio delle funzioni di protezione civile, di polizia locale, nonché di quelle legate all'erogazione dei servizi educativi e scolastici e del settore sociale, nonché delle figure professionali infungibiliPag. 17 per lo svolgimento delle funzioni fondamentali.
  Ribadisce, altresì, come rappresenti una priorità per il gruppo del Partito Democratico il tema dell'applicabilità dell'IVA per gli enti del Terzo settore. Sul punto, fa presente che sono stati presentati due emendamenti che intervengono sulla disciplina tutt'ora vigente. In particolare, l'emendamento a sua prima firma 8.089 mira a definire in modo chiaro le prestazioni effettuate dagli enti del Terzo settore escluse dall'ambito di applicazione dell'IVA. Richiama l'attenzione, altresì, sull'emendamento a sua prima firma 3.017, che, nel prorogare l'applicabilità di talune disposizioni normative sul punto, costituisce comunque uno strumento, benché di natura temporanea, di tutela della peculiare situazione in cui versano tali enti.
  Rappresenta, poi, la necessità di intervenire al fine di potenziare le attività svolte dall'Ispettorato nazionale del lavoro, sia mediante un incremento della dotazione organica dell'Ispettorato, sia assicurando l'aumento del trattamento accessorio del personale che vi opera, richiamando, al riguardo, gli emendamenti Gribaudo 21.07 e Scotto 18.06.
  Rimarca, in relazione al tema della transizione ecologica e alla connessa esigenza di intervenire sulle ricadute che tale processo ha sulla tenuta del tessuto industriale, la scarsa lungimiranza dimostrata dal Governo nella scelta di optare per il definanziamento del Fondo per la transizione verde, la ricerca, nonché gli incentivi per il settore automotive e per l'acquisto di veicoli non inquinanti. A tal riguardo, richiama la proposta emendativa Peluffo Tab.3.5, con cui si opera, nell'ambito dello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy, un trasferimento di risorse dal Programma 1.9 – Interventi in materia di difesa nazionale al Programma 1.8 – Politiche industriali, per la competitività, il made in Italy e gestione delle crisi d'impresa, rivendicando, pertanto, la scelta di intervenire riducendo le allocazioni relative alla sfera della difesa e degli armamenti. Sulla medesima tematica, segnala la presentazione dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 75.020, che mira a istituire un Fondo per l'adeguamento e l'estensione dei piani di reindustrializzazione per la transizione digitale ed ecologica e per le imprese con rilevanza economica strategica nonché dell'emendamento, anche a sua prima firma, 30.35, che incrementa la dotazione finanziaria del Fondo nuove competenze, in tal caso mediante la soppressione dell'articolo 69 del disegno di legge volto alla detassazione delle retribuzioni relative alle prestazioni di lavoro straordinario del personale delle strutture turistico-alberghiere, ritenendo non condivisibile la scelta politica di sostenere con risorse della collettività il lavoro straordinario prestato nell'ambito del settore turistico-alberghiero.
  Sottolinea, poi, la rilevanza assunta dal tema della lotta alle discriminazioni di genere, reputando un segnale senz'altro importante la previsione di misure in materia di congedi parentali. Ritiene, tuttavia, al contempo, che sia necessario impostare il dibattito sul tema iniziando da una proposta che abbia un impatto significativo, in particolare ragionando nell'ottica di un'equiparazione del congedo da riconoscere ad entrambe le figure genitoriali.
  Rammenta, peraltro, che tra gli emendamenti segnalati dal Partito Democratico figura la proposta Braga 36.1, che, nell'incrementare di 90 milioni di euro annui a decorrere dal 2025 il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, ne individua le precipue finalità cui destinare le risorse, tra le quali cita, a titolo esemplificativo, il rafforzamento dell'orientamento e della formazione al lavoro delle donne vittime di violenza e la promozione dell'effettiva indipendenza economica ed emancipazione delle stesse. La medesima proposta incrementa, altresì, per un ammontare di 50 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2025, la dotazione del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell'usura e dei reati intenzionali violenti, nonché agli orfani per crimini domestici, destinando le risorse agli indennizzi in favore delle vittime di reati Pag. 18intenzionali violenti e degli orfani per crimini domestici.
  Stigmatizzando, inoltre, il mancato rifinanziamento, ad opera del disegno di legge di bilancio in esame, del Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, evidenzia come il tema del sostegno alle politiche abitative intercetti il forte disagio che interessa le classi sociali economicamente più fragili.
  Annuncia, infine, che tra le proposte segnalate dal proprio gruppo figura l'emendamento a sua prima firma 2.44, volto a sopprimere la disposizione del disegno di legge di bilancio con cui si escludono i contribuenti che non sono cittadini italiani o di uno Stato membro dell'Unione europea o di uno Stato aderente all'Accordo sullo Spazio economico europeo dalla possibilità di usufruire, in relazione ai familiari residenti all'estero, delle detrazioni per carichi di famiglia, ritenendo tale scelta priva di qualsivoglia ragione giustificatrice e non coerente con il disegno complessivo del sistema fiscale italiano.

  Marco GRIMALDI (AVS) fa presente, preliminarmente, che sarebbe stato auspicabile un confronto serio ed effettivo in ordine al contenuto della manovra finanziaria già a partire dall'avvio dell'esame parlamentare del disegno di legge di bilancio, ribadendo, a tal proposito, l'importanza di una interlocuzione politica con il Governo e con le forze di maggioranza sulle misure da esso previste e sulle proposte emendative presentate e segnalate.
  Passando all'illustrazione del merito delle proposte segnalate dal gruppo parlamentare di appartenenza, chiarisce, in primo luogo, che una prima parte di tali proposte è funzionale a delineare una vera e propria «contro-manovra», alternativa a quella delineata nel disegno di legge in esame. Scopo comune di tali proposte emendative è quello di dimostrare come, nel novero di un ventaglio articolato di possibili scelte adottabili a fini di reperimento delle risorse necessarie a finanziare la manovra di bilancio, il Governo abbia deciso di optare per una serie di interventi di fatto incentrati su una politica di tagli lineari alla spesa pubblica e di austerità, laddove, invece, sarebbe stato possibile individuare fonti di finanziamento ispirate ad una logica diversa e antitetica rispetto a quella che ha ispirato l'azione del Governo.
  A tal riguardo, segnala che, al fine di assicurare la necessaria copertura finanziaria di numerose proposte emendative del suo gruppo, alcune di esse prevedono l'istituzione di un'imposta sui grandi patrimoni, specificando che la scelta è stata nel senso di individuare, quale base imponibile di riferimento, una ricchezza netta superiore a 5,4 milioni di euro derivante dalla somma delle attività mobiliari ed immobiliari al netto delle passività finanziarie, posseduta ovvero detenuta sia in Italia che all'estero. Sul punto, reputa, anche alla luce delle aliquote che sono state individuate, che l'incidenza effettiva sul patrimonio di tali soggetti sia, di fatto, marginale e che, pertanto, sia doveroso richiedere un contributo a coloro i quali abbiano maturato significative disponibilità economiche.
  Ricorda, inoltre, che talune delle proposte emendative presentate sono volte a istituire un'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di intermediazione bancaria, la quale si configura alla stregua di una vera e propria forma di prelievo sui profitti degli istituti di credito, laddove, invece, l'intervento contenuto nell'articolo 3 del disegno di legge di bilancio si limita a differire la determinazione delle quote di taluni componenti negativi di reddito deducibili, ottenendo maggiori entrate tributarie per gli anni 2025 e 2026, con l'effetto, tuttavia, di determinare minori entrate tributarie per le annualità successive.
  Osserva, altresì, che il reperimento di risorse è reso possibile dalle proposte emendative presentate dal proprio gruppo anche mediante il definanziamento degli interventi per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, che consentirebbe di ottenere una somma pari a 14 miliardi di euro da destinare ad una molteplicità di finalità. Richiama, nello specifico, l'attenzione della Commissione e del Governo sul tema del finanziamento delle metropolitane, sottolineando, in particolare, come la progettazione di nuove linee, senza l'individuazionePag. 19 di finanziamenti adeguati, rischi di produrre notevoli effetti distorsivi in fase di realizzazione dei progetti.
  Richiama, ancora, l'attenzione sul tema del sostegno al sistema scolastico e alle università, facendo riferimento, segnatamente, alle proposte emendative con cui si intende ridurre il numero di alunni per classe, rendere gratuiti i libri scolastici, sostenere la partecipazione di tutti gli studenti ai viaggi di istruzione, nonché modificare l'attuale sistema di assegnazione delle borse di studio universitarie, prevedendo graduatorie uniche nazionali, al fine di evitare che si determinino situazioni di disparità di trattamento tra gli studenti a seconda della regione in cui risiedono.
  Ritiene, altresì, doveroso affrontare il tema della tassazione degli affitti brevi, sottolineando come sia necessario apportare dei correttivi all'attuale regime fiscale dei redditi derivanti dai contratti di locazione breve, in particolare innalzando l'aliquota per i redditi derivanti dai contratti relativi alla terza e quarta unità immobiliare di proprietà di un soggetto.
  Segnala, ancora, la presentazione di proposte emendative volte a rifinanziare il fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, nonché a sostenere l'adozione di misure di protezione sociale in favore di lavoratrici e lavoratori coinvolti in processi di crisi aziendali.
  Fa presente, poi, che è stata segnalata dal gruppo parlamentare una proposta emendativa in materia di rimodulazione delle aliquote IVA ed esternalità ambientali del settore dell'agricoltura.
  Fa riferimento, inoltre, alla proposta volta ad istituire, presso il Ministero della salute, un fondo per la gratuità della contraccezione ormonale femminile, con una dotazione di 150 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2025, finalizzato a consentire l'erogazione gratuita e uniforme sul territorio nazionale di contraccettivi alle donne in età fertile, al fine di assicurare una procreazione responsabile e condivisa, a carico del Servizio sanitario nazionale.
  Ricorda, altresì, che tra le diverse tematiche affrontate dalle proposte emendative presentate dal suo gruppo di appartenenza, figurano anche l'istituzione di un fondo per la continuità territoriale e di un fondo di garanzia per le comunità energetiche rinnovabili, nonché l'incremento della dotazione del fondo disabilità e non autosufficienza.
  Ribadisce, in aggiunta, la necessità di intervenire sul tema dei congedi parentali, in particolare operando una revisione dell'istituto del congedo di paternità, prevedendo l'astensione dal lavoro per il padre lavoratore per un periodo continuativo non superiore a sei mesi, di cui tre obbligatori e tre facoltativi, nell'arco dei primi dodici mesi di vita del bambino o, in alternativa, incrementando il numero dei giorni di congedo attualmente previsti.
  In relazione al tema dell'IVA per gli enti del Terzo settore, invita l'Esecutivo a dare maggiore pubblicità al merito delle interlocuzioni intercorse con le parti sociali interessate.
  Auspica, in definitiva, una maggiore apertura al confronto da parte della maggioranza e del Governo sulle proposte emendative presentate e segnalate dal proprio gruppo e, più in generale, dalle opposizioni, nell'ottica di individuare tematiche condivise e sulle quali si possa pervenire a soluzioni comuni.
  Cita, infine, talune proposte emendative su cui intende richiamare, in ultimo, l'attenzione della Commissione e del Governo.
  In particolare, fa riferimento all'articolo aggiuntivo a sua firma 104.019, relativo al fondo anticipazioni di liquidità degli enti locali, che intende rispondere a istanze formulate in materia dall'ANCI, all'emendamento a sua prima firma 24.23, che intende estendere il sistema di tutela previsto per i lavori usuranti a ulteriori categorie professionali, la cui attività ritiene connotata da un particolare indice di stress psico-fisico, nonché all'articolo aggiuntivo a sua prima firma 123.017, volto a incrementare il Fondo per il pluralismo e l'informazione. Con riferimento a quest'ultima proposta, peraltro, fa presente che la ratio ad essa sottesa è rappresentata dalla volontà di intervenire in modo strutturale al Pag. 20fine di evitare il taglio delle risorse a sostegno del mondo dell'editoria.

  Mauro DEL BARBA (IV-C-RE), illustrando sinteticamente i principali ambiti di intervento su cui incidono le proposte emendative presentate dal proprio gruppo, segnala come priorità principale il tema della sanità, rispetto al quale sottolinea la centralità delle proposte volte al rafforzamento del rifinanziamento del Fondo sanitario nazionale. In tale ambito richiama l'attenzione, inoltre, sulle proposte emendative volte ad affrontare esigenze specifiche, quali l'estensione dello screening per il tumore al seno, la cura della fibromialgia e dei disturbi alimentari.
  Evidenzia, inoltre, come tema parimenti rilevante, quello delle politiche per i giovani, segnalando, nel quadro degli emendamenti presentati dal proprio gruppo, due principali linee di intervento. Da un lato, richiama le azioni volte a incentivare il cosiddetto «rientro dei cervelli» e, dall'altro, le proposte intese ad affrontare l'emergenza casa per gli studenti universitari. In tale contesto, sottolinea, altresì, l'esigenza di agire in materia di agevolazioni per l'acquisto della prima casa per i soggetti al di sotto dei trentasei anni di età.
  Segnala, altresì, la volontà del proprio gruppo di intervenire, attraverso le proposte emendative presentate, sia sulla materia delle politiche di contrasto al dissesto idrogeologico, sia sulla materia fiscale, al fine di evitare aumenti della pressione fiscale, prevalentemente tramite una detassazione degli straordinari per i lavoratori e degli utili per le imprese.
  Sottolinea, infine, come le proposte presentate dal proprio gruppo si prefiggano di intervenire sulla disciplina degli enti del Terzo settore, settore fondamentale che pure versa in condizioni di sofferenza, nonché in materia di energia nucleare, attraverso lo stanziamento, a suo avviso necessario, di risorse e l'istituzione di una specifica Autorità di settore.

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE) fa presente, preliminarmente, che rispetto all'impianto delineato dal disegno di legge in esame, le proposte emendative presentate dal proprio gruppo sono volte, prioritariamente, a restituire una visione organica alle politiche per gli investimenti, anche al fine di rispondere a critiche e sollecitazioni giunte da più soggetti ed enti auditi nel corso delle audizioni svoltesi durante l'esame preliminare del medesimo disegno di legge di bilancio.
  Segnala, quindi, come settore prioritario su cui è stata orientata l'attività emendativa svolta dal proprio gruppo, quello della sanità, al fine di ovviare al quadro generale di sottofinanziamento del Servizio sanitario nazionale che emerge dal disegno di legge di bilancio. In secondo luogo, rappresenta la volontà di agire al fine di aumentare la produttività mediante politiche che rilancino i settori strategici, con particolare riferimento al settore dell'automotive e alla introduzione dell'IRES premiale per le imprese.
  Segnala, altresì, l'importanza di prevedere più incisive azioni politiche in favore dei giovani, delle famiglie e dell'imprenditoria femminile. A tal proposito, sottolinea la necessità di agire sulla disciplina normativa del quoziente familiare e dei congedi obbligatori di paternità. In particolare, sul tema del quoziente familiare, evidenzia una frammentarietà dell'azione di Governo che, a suo avviso, ha intaccato l'impianto unitario alla base della disciplina relativa all'assegno unico di inclusione, mentre ritiene necessario che si provveda, in materia di disciplina del congedo di paternità, a una estensione del perimetro temporale del congedo obbligatorio.
  Considera, inoltre, necessario intervenire in materia di scuola e università, osservando come in tale ambito i tagli operati dal Governo rendano di fatto problematica la stessa tempestiva ed efficace attuazione degli investimenti previsti in questa materia nell'ambito del PNRR, quali, a titolo esemplificativo, quelli relativi agli hub tecnologici innovativi.
  Sottolinea, infine, l'importanza del tema degli enti locali, segnalando come alcune delle proposte emendative presentate dal proprio gruppo siano finalizzate a ripristinare, quantomeno in parte, le risorse destinatePag. 21 a tali enti e ridotte dal disegno di legge di bilancio con finalità di riduzione della spesa pubblica, nonché a rifinanziare specifiche attività, quali quelle relative ai centri estivi, il cui svolgimento prevede un coinvolgimento degli enti comunali.
  Auspica, in conclusione, che sul complesso dei temi testé posti si possa trovare una convergenza tra maggioranza e opposizione nel prosieguo dell'esame delle proposte emendative al disegno di legge di bilancio.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), relatrice, nel ringraziare i rappresentanti dei gruppi di opposizione per gli interventi svolti, dichiara che i temi da essi posti saranno sicuramente oggetto di particolare attenzione da parte dei relatori e del Governo, segnalando comunque la necessità di rispettare i vincoli di bilancio discendenti dai saldi di finanza pubblica fissati dal disegno di legge, nonché l'esigenza di quantificare puntualmente le risorse finanziarie necessarie al finanziamento delle diverse misure previste dalle proposte emendative.

  Giovanni Luca CANNATA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.