SEDE REFERENTE
Mercoledì 6 novembre 2024. — Presidenza del presidente della I Commissione Nazario PAGANO. – Intervengono il viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto e il sottosegretario di Stato per la giustizia Andrea Ostellari.
La seduta comincia alle 14.10.
Modifiche alla legge 14 gennaio 1994, n. 20, al codice della giustizia contabile, di cui all'allegato 1 al decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 174, e altre disposizioni in materia di funzioni di controllo e consultive della Corte dei conti e di responsabilità per danno erariale.
C. 1621 Foti e C. 340 Candiani.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 31 ottobre.
Nazario PAGANO, presidente, ricorda che i deputati possono partecipare alla seduta in videoconferenza secondo le modalità stabilite nella riunione della Giunta per il Regolamento.
Comunica che il Presidente della Corte dei conti, con lettera in data 30 ottobre 2024, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 del regio decreto-legge 9 febbraio 1939, n. 273, il parere reso dalle Sezioni riunite della Corte dei conti, nell'adunanza del 28 ottobre 2024, in merito alla proposta di legge in esame.
Segnala altresì che la Conferenza dei presidenti di Gruppo ne ha previsto l'avvio dell'esame in Assemblea a partire da venerdì 29 novembre.
Ricorda quindi che nella seduta del 31 ottobre scorso si è svolta la discussione sul complesso delle proposte emendative e che in quella sede l'onorevole Giuliano, che pure aveva chiesto la parola, non aveva potuto svolgere il suo intervento sul complesso delle proposte emendative per problemi tecnici.
Invita, pertanto, l'onorevole Giuliano ad intervenire nella seduta odierna.
Carla GIULIANO (M5S), ringraziando le presidenze per la possibilità di intervenire in questa sede ancora sul complesso delle proposte emendative, evidenzia preliminarmente come il parere reso dalle Sezioni riunite della Corte dei conti in merito alla proposta di legge in esame contiene diversi rilievi che il suo gruppo ha incluso nelle proposte emendative presentate in relazione al provvedimento in esame.
Ritiene, inoltre, che tale proposta di legge avrà l'effetto di snaturare la funzione Pag. 9della Corte dei conti, imponendo ad essa carichi di lavoro maggiori senza prevedere adeguate risorse umane, sia nella carriera amministrativa che in quella giudiziaria.
Sottolinea come sia particolarmente pericoloso prevedere l'esenzione dal giudizio di colpevolezza per l'agente laddove il fatto dannoso discenda da un atto sottoposto a visto e registrazione in sede di controllo preventivo di legittimità, affermando che in tal modo si rischia di sprecare ingenti risorse per responsabilità di amministratori poco accorti o, in alcuni casi, in male fede.
In tale contesto, rileva come la proposta di legge in esame produca un duplice effetto: da una parte, per gli amministratori poco accorti o in mala fede non vi sarebbe nemmeno più l'effetto deterrente dell'eventuale responsabilità contabile; dall'altra parte, si aumenta notevolmente il carico di lavoro della Corte, con inevitabile compromissione della sua fondamentale funzione di controllo sui conti pubblici degli enti locali. Tali controlli sono spesso fondamentali, soprattutto per i comuni di minori dimensioni, al fine di evitare situazioni di dissesto finanziario.
Ritiene, inoltre, che la maggioranza ed il Governo abbiano come unico scopo, evidenziato proprio nella relazione illustrativa, di superare il problema della paura della firma, «vera o falsa che sia». La maggior parte dei soggetti auditi nel corso dell'istruttoria preliminare presso le Commissioni riunite hanno rilevato molteplici criticità rispetto al contenuto della proposta di legge in esame e hanno suggerito una serie di modifiche che ritengono necessarie al fine di rendere maggiormente adeguato il provvedimento.
Invita, pertanto, la maggioranza ed il Governo ad effettuare un ulteriore riflessione in merito alla proposta di legge in esame, pur essendo consapevole che difficilmente simili auspici dell'opposizioni possano essere accolti.
Nazario PAGANO, presidente, invita i relatori a formulare i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 1.
Pietro PITTALIS (FI-PPE), relatore per la II Commissione, anche a nome della relatrice per la I Commissione, onorevole Kelany, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Giuliano 1.1, Alfonso Colucci 1.2, Gianassi 1.3, Alfonso Colucci 1.4, Auriemma 1.5, Alfonso Colucci 1.6, Alifano 1.7, Alfonso Colucci 1.8, 1.9 e 1.10, Gianassi 1.11, 1.12 e 1.13, Zaratti 1.14, degli identici emendamenti Alfonso Colucci 1.15 e Gianassi 1.16, nonché degli emendamenti Giuliano 1.17 e 1.18, Zaratti 1.19.
Propone di accantonare l'emendamento Paolo Emilio Russo 1.20.
Invita, altresì, al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Alfonso Colucci 1.21 e Gianassi 1.22.
Propone di accantonare gli identici emendamenti Montaruli 1.23 e Steger 1.24.
Invita, inoltre, al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Giuliano 1.25, Gianassi 1.26, Zaratti 1.27, Giuliano 1.28, Zaratti 1.29 e 1.30, Giuliano 1.31 e 1.32, Gianassi 1.33 e degli identici emendamenti Giuliano 1.34 e Zaratti 1.35, nonché degli emendamenti Zaratti 1.36 e 1.37, Giuliano 1.38.
Propone, quindi di accantonare l'emendamento Montaruli 1.39.
Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Alifano 1.40, Zaratti 1.41, Giuliano 1.42, Gianassi 1.43, Zaratti 1.44, Gianassi 1.45, degli identici emendamenti Gianassi 1.46 e Giuliano 1.47, Penza 1.48, Gianassi 1.49, Giuliano 1.50, Auriemma 1.51, Giuliano 1.52, Alfonso Colucci 1.53 e Alifano 1.54.
Il Sottosegretario Andrea OSTELLARI esprime parere conforme a quello dei relatori.
Nazario PAGANO, presidente, dà conto delle sostituzioni.
Federico GIANASSI (PD-IDP), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede ai relatori e al rappresentante del Governo se sono nelle condizioni di esprimere i pareri anche sulle restanti proposte emendative presentate, non solo al fine di poter avere un quadro complessivo ma anche, per ragioni più specifiche.Pag. 10
Rileva infatti che alcune proposte che insistono sull'articolo 2 e provengono da deputati di maggioranza potrebbero incidere in modo significativo sull'ordinamento e sulle funzioni della Corte dei conti, per cui sarebbe utile sapere fin da subito l'orientamento dei relatori e del Governo.
Alfonso COLUCCI (M5S) invita la presidenza a chiarire per quale ragione l'articolo aggiuntivo Montaruli 4.07, che riguarda l'eventuale destinazione di risorse al Poliambulatorio Montezemolo, sia stato considerato ammissibile.
Nazario PAGANO, presidente, rileva che nella seduta del 31 ottobre la presidenza ha dato conto del numero di emendamenti presentati e del fatto che fossero tutti stati ritenuti ammissibili. Si riserva pertanto di fornire ogni opportuno chiarimento quando le Commissioni arriveranno ad esaminare l'articolo aggiuntivo richiamato dal collega Colucci.
Valentina D'ORSO (M5S), associandosi alla richiesta del collega Gianassi, auspica che i pareri sulle proposte emendative presentate agli articoli successivi al primo non si risolvano nell'invito al ritiro di tutti gli emendamenti dell'opposizione e nella proposta di accantonamento di quelli presentati dai membri della maggioranza, che denoterebbe un atteggiamento di mancato rispetto per le minoranze.
Nazario PAGANO, presidente, invita i relatori a formulare i pareri sulle proposte emendative riferite agli articoli 2, 3 e 4.
Sara KELANY (FDI), relatrice per la I Commissione, anche a nome del relatore per la II Commissione, onorevole Pittalis, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Alfonso Colucci 2.1, Gianassi 2.2, degli identici emendamenti Giuliano 2.3 e Zaratti 2.4, Auriemma 2.5, Giuliano 2.6, Auriemma 2.7 e 2.8, Alifano 2.9, Gianassi 2.10, Giuliano 2.11, Zaratti 2.12, Alfonso Colucci 2.13 e 2.14, Zaratti 2.15 e Giuliano 2.16.
Propone, invece, di accantonare gli articoli aggiuntivi Paolo Emilio Russo 2.01 e Montaruli 2.02.
Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli articoli aggiuntivi Gianassi 2.03, Penza 2.04 e Gianassi 2.05.
Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 3, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli identici emendamenti Giuliano 3.2, Zaratti 3.3, Gianassi 3.4, Zaratti 3.5 e 3.6 nonché Penza 3.7.
Passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 4, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Giuliano 4.1 e Gianassi 4.2.
Propone, invece, di accantonare l'emendamento Enrico Costa 4.3.
Invita, altresì, al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Gianassi 4.4, Giuliano 4.5 e 4.6, Gianassi 4.7, Giuliano 4.8, 4.9 e 4.10, nonché dell'articolo aggiuntivo Giuliano 4.01.
Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Alfonso Colucci 4.02.
Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli articoli aggiuntivi Giuliano 4.03 e Zaratti 4.04.
Propone, infine, l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Paolo Emilio Russo 4.05 e Montaruli 4.06, nonché dell'articolo aggiuntivo Montaruli 4.07.
Il Sottosegretario Andrea OSTELLARI esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.
Carla GIULIANO (M5S) illustra l'emendamento 1.1 a sua prima firma, interamente soppressivo dell'articolo 1 del provvedimento, essendo quello che desta maggiori preoccupazioni, come rilevato anche dagli autorevoli soggetti auditi.
Sottolinea come la relazione illustrativa evidenzi che, qualora l'atto abbia superato il controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti, si produrrà un effetto tombale sulle eventuali criticità del medesimo atto, esentando da responsabilità erariale l'amministratore che lo abbia adottato.
Ritiene assolutamente illogico estendere tale regime anche ad atti aventi ad oggetto Pag. 11opere pubbliche particolarmente importanti, comprese eventuali condotte illecite tenute nell'ambito della fase di esecuzione dei contratti.
Rileva, quindi, che tali interventi non siano quelli più adeguati per contrastare la cosiddetta «paura della firma», ritenendo più utile effettuare ulteriori assunzioni nella Pubblica Amministrazione, soprattutto con riferimento alla figura dei Segretari Comunali, i quali spesso sono assegnati a più comuni e, pertanto, non sono in grado di garantire un elevato livello di presenza.
Evidenzia come tutto ciò provocherà sia un danno di immagine per la Pubblica Amministrazione sia il rischio di sprecare un gran numero di risorse pubbliche a causa del mancato effetto deterrente della responsabilità contabile.
Afferma, inoltre, che la sanzione irrogata all'agente – di importo minimo pari a euro 150 e massimo non superiore a due annualità del trattamento economico complessivo annuo lordo spettante al responsabile medesimo – sia poco efficace sotto il profilo della deterrenza, in particolare nei confronti dei dirigenti apicali, che gestiscono ingenti risorse economiche.
Rileva, infine, che il suo gruppo ha presentato altre proposte emendative relative all'articolo 1 che propongono soluzioni ragionevoli e auspica che la maggioranza e il Governo effettuino un ulteriore riflessione in merito.
Valentina D'ORSO (M5S) chiede l'attivazione del circuito chiuso.
Nazario PAGANO, presidente, in assenza di obiezioni, dispone l'attivazione del circuito chiuso.
Alfonso COLUCCI (M5S) fa presente in primo luogo che l'emendamento Giuliano 1.1 soppressivo dell'articolo 1 esprime la netta contrarietà del Movimento 5 Stelle sul provvedimento che travisa il senso del controllo preventivo della Corte dei conti, che dovrebbe essere il presidio al corretto impiego delle risorse.
Evidenzia come, con il dichiarato obiettivo di contrastare la cosiddetta «paura della firma», si finisca per tradire – oltre al significato dell'attività della Corte, in violazione dell'articolo 100 della Costituzione e degli altri articoli della Carta che stabiliscono il principio del buon andamento della pubblica amministrazione – anche le stesse finalità enunciate dal provvedimento. Fa presente in particolare che l'anticipazione del controllo preventivo al momento dell'aggiudicazione dell'appalto sottrae alla Corte il contratto vero e proprio, vale a dire l'atto che costituisce il primo elemento del vaglio sull'impiego delle risorse pubbliche.
Rileva come si tratti comunque di risorse dei contribuenti, sia nel caso di finanziamenti nazionali sia nel caso in cui i fondi provengano dall'Unione europea dal momento che il Piano nazionale di ripresa e resilienza e il Piano nazionale complementare prevedono la restituzione da parte degli Stati membri, evidentemente attraverso aumento dell'indebitamento e conseguente incremento delle tasse, cosa che, stranamente, sembra lasciare indifferente la maggioranza.
Considera particolarmente grave anche il previsto dimezzamento dei termini per l'esercizio del controllo e la loro perentorietà, sottolineando come il silenzio assenso così introdotto rappresenti un elemento del tutto estraneo all'attività giurisdizionale, con evidenti profili di incostituzionalità.
Richiama poi la disposizione che consente a regioni, province ed enti locali di prevedere con atti di rango legislativo o statutario di assoggettare al controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti i provvedimenti di affidamento dei contratti. Rileva che ciò si pone in contrasto con la riserva di legge prevista dall'articolo 100 della Costituzione, dal momento che si consente a tali organi di incidere di fatto sulle competenze dell'organo, che ha rilevanza costituzionale.
Rileva poi che l'articolo 1 estende l'attività consultiva della Corte a fattispecie concrete e specifiche, anche in questo caso in contrasto con i principi costituzionali in merito al carattere interpretativo della consulenza fornita dagli organi giurisdizionali. In tal modo si determina tra l'altro una Pag. 12sorta di co-gestione da parte della Corte dei conti rispetto all'attività amministrativa in spregio della riserva costituzionale in favore della pubblica amministrazione.
Considera la richiamata «paura della firma» uno spot propagandistico, dal momento che per risolvere tale questione servirebbero ben altri strumenti, a partire da una rigorosa semplificazione normativa, da una migliore qualificazione del personale e dall'investimento in risorse umane e in formazione nella pubblica amministrazione.
Rileva che, al contrario, il provvedimento in esame non prevede alcun finanziamento in favore della Corte dei conti e della pubblica amministrazione e neppure forme di coordinamento tra le diverse amministrazioni al fine di favorire le best practices nella gestione delle risorse, soprattutto a beneficio delle realtà di minori dimensioni prive spesso delle necessarie risorse umane e strumentali.
Conclusivamente, ribadisce che l'emendamento Giuliano 1.1 manifesta la contrarietà del suo gruppo nei confronti di un provvedimento approssimativo e controproducente, che raggiunge gli effetti opposti rispetto a quelli enunciati, in quanto fondato su una tecnica normativa instabile, che ignora i principi costituzionali ed il rispetto del diritto europeo.
Federico GIANASSI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento 1.1 della collega Giuliano, soppressivo dell'articolo 1 e quindi della principale parte del provvedimento, fa presente che il suo gruppo ha invece presentato anche proposte modificative del testo.
A tale proposito, sulla base dei pareri espressi dai relatori, che hanno accantonato le proposte emendative della maggioranza, bocciando invece tutte le proposte dell'opposizione con l'eccezione dell'articolo aggiuntivo 4.02 del collega Alfonso Colucci, si sofferma su una una questione di metodo molto significativa: rileva infatti come su un tema così importante – che ha a che fare con il funzionamento di un organo assai rilevante – la maggioranza abbia deciso di fatto di trasformare il rapporto tra istituzioni politiche e giudiziarie senza confrontarsi con l'opposizione.
Quanto al merito evidenzia in primo luogo la modifica di un importante principio del nostro ordinamento secondo cui si risponde nei casi di colpa o colpa grave, prevedendo un'eccezione rilevante, limitata all'ambito erariale in cui si risponde per il solo dolo.
Richiama quindi gli altri interventi recati dall'articolo 1, tra i quali l'introduzione dell'obbligo assicurativo in capo a chiunque assuma un incarico che comporti la gestione di risorse pubbliche nonché della possibile destituzione del funzionario, sottolineando che si tratta di modifiche invasive, in controtendenza rispetto al modello attuale.
Ritiene tra l'altro che l'esclusione della responsabilità per colpa grave non rappresenti lo strumento adeguato a contrastare la «paura della firma», soprattutto nel caso degli amministratori locali, sottolineando a tale ultimo proposito come resti comunque sul tavolo la questione della definizione del perimetro della funzione politica rispetto a quella tecnica. Fa presente che alcune delle proposte emendative accantonate della maggioranza affrontano la questione.
Rileva tuttavia come il Partito democratico tenta da un paio d'anni di indicare la via più adeguata a risolvere tale criticità, che è quella di intervenire sul testo unico degli enti locali, senza tuttavia ricevere la dovuta attenzione.
Pertanto, per le ragioni esposte, invita maggioranza e Governo a riflettere su una scelta sbagliata ed ideologica, che non è nell'interesse generale e che mina il rapporto tra il buon andamento della pubblica amministrazione e controllo erariale.
Nazario PAGANO, presidente, fa presente al collega Dori, che ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto, che a breve entrambe le Commissioni sono convocate in altra sede e pertanto lo invita ad intervenire in una prossima seduta.
Non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.55.