CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 novembre 2024
396.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 143

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Martedì 5 novembre 2024. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Sandra Savino.

  La seduta comincia alle 12.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.

5-03060 Marattin: Sul piano di decarbonizzazione e transizione energetica di Versalis del gruppo ENI e sulle possibili conseguenze sui suoi stabilimenti di Brindisi, Priolo e Ragusa.

  Luigi MARATTIN (MISTO) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Luigi MARATTIN (MISTO), replicando, si rammarica per il tono burocratico della risposta, che pure temeva, e si dichiara non soddisfatto. Capisce che a ciò contribuisce anche il fatto che la tematica oggetto della sua interrogazione riguarda, oltre al ministero interrogato, anche il Ministero delle imprese del made in Italy e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali con i quali, comunque, cercherà di interloquire. Evidenzia che con interrogazione in oggetto si propone, in primo luogo, di evitare che il problema segnalato venga «scoperto» quando ormai è troppo tardi. Ricorda che la chimica per il nostro Paese rappresenta un pezzo di storia molto importante e comunque che mantiene una certa rilevanza strategica. Ritiene inoltre che chiudere stabilimenti in Italia per andare ad acquistare prodotti chimici necessari per i nostri cicli produttivi, come ad esempio etilene, da altri Paesi che non offrono garanzie su emissioni ambientalmente dannose sia una scelta del tutto errata. Invita quindi ad affrontare la problematica evidenziata senza fervore ideologico e soprattutto con tempestività.

5-03061 Peluffo: Sull'individuazione del livello del valore del costo medio ponderato del capitale (WACC) per i servizi infrastrutturali dei settori elettrico e gas anche raffrontandolo a quello di taluni Paesi europei per il periodo 2020-2024.

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP) rinuncia all'illustrazione dell'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP), replicando, evidenzia che la materia oggetto della sua interrogazione è di particolare complessità tecnica. Nel comprendere il senso della premessa metodologica evidenziata dalla rappresentante del Governo nella sua risposta, resta il fatto, a suo avviso, che in tutte le discussioni, come ad esempio quella relativa alla manovra di bilancio, la questione dei costi dell'energia è ricorrente. Costituisce, secondo le organizzazioni di categoria, il problema principale per il nostro mondo produttivo, specie se raffrontato agli altri Paesi europei. Rileva che dovrebbe essere interesse di tutti capirne le ragioni e adottare interventi significativi per ridurre il predetto costo dell'energia. Sottolinea inoltre che il nucleare non può essere considerato una risposta immediata ai problemi in discussione, e pertanto è assolutamente necessaria una maggiore attenzione del Governo sulle materie oggetto della sua interrogazione.

5-03062 Benzoni: Misure di competenza per la competitività delle imprese italiane in materia di acquisto del gas naturale anche mediante il celere avvio della procedura di gas realese.

  Fabrizio BENZONI (AZ-PER-RE) illustra l'interrogazione in titolo.

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  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Fabrizio BENZONI (AZ-PER-RE), replicando, non si ritiene soddisfatto della risposta fornita dalla rappresentante del Governo, dalla quale si evince che in questi due anni nessun passo significativo in avanti è stato fatto rispetto ai provvedimenti già adottati. Osserva che le nostre aziende hanno perso competitività a causa degli elevati costi dell'energia e la soluzione del gas release avrebbe potuto contribuire a migliorare la situazione. Il suo Gruppo continuerà a vigilare sulle problematiche oggetto della sua interrogazione.

5-03063 Cappelletti: Iniziative urgenti volte a semplificare il meccanismo per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili anche al fine di un completo ed efficiente impiego delle risorse PNRR.

  Enrico CAPPELLETTI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Enrico CAPPELLETTI (M5S), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta ricevuta. Evidenzia in particolare che la risposta si sarebbe dovuta incentrare su ciò che bisogna fare per accelerare la realizzazione delle comunità energetiche rinnovabili invece di soffermarsi su cosa si è fatto. Quanto fatto finora infatti si è dimostrato assai deludente e comunque inefficace per raggiungere gli obiettivi che si era posto lo stesso Governo. Crede che innanzitutto debba essere portato a piena conoscenza della cittadinanza lo strumento delle comunità energetiche rinnovabili, idoneo ad abbassare il costo delle bollette per le imprese e famiglie. Teme invece che su di esse si stia facendo quanto già accaduto per Transizione 5.0, e cioè rendere difficile l'accesso allo strumento da parte dei cittadini, ad esempio complicando e non semplificando le procedure, dirottando quindi le scelte dei cittadini verso altro, anche verso forme di energia non sostenibile, e andando quindi nella direzione opposta a quella che dovrebbe essere intrapresa.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 12.55.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 5 novembre 2024. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento Giuseppina Castiello.

  La seduta comincia alle 13.45.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione sull'istituzione dell'organizzazione governativa internazionale GCAP, fatta a Tokyo il 14 dicembre 2023.
C. 2100 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Salvatore Marcello DI MATTINA (LEGA), relatore, espone in sintesi i contenuti del provvedimento in titolo. Ricorda che il disegno di legge, approvato dal Senato il 16 ottobre scorso e non modificato nel corso dell'esame in sede referente alla Camera, concerne l'accordo che prevede l'istituzione di una nuova organizzazione internazionale (GCAP International Government Organization), dotata di personalità giuridica, incaricata di gestire la progettazione e sviluppo di una piattaforma aerea di sesta generazione (GCAP, Tempest). Precisa che l'organizzazione è costituita da Italia, Regno Unito e Giappone (ma in futuro potrebbe accogliere altri Paesi) e la sede principale dell'organizzazione è nel Regno Unito (nella città di Reading). Il programma era stato inizialmente avviato tra Italia, Regno Unito e Svezia, che avevano firmato un memorandum of understanding nel dicembrePag. 145 del 2020. Successivamente la Svezia ha abbandonato il progetto, mentre il Giappone ha deciso di aderirvi.
  Osserva che il programma GCAP consiste in un sistema di aerei da combattimento di sesta generazione, integrato con sistemi cooperanti non pilotati, satelliti ed altri assetti militari. Il progetto prevede che tutti gli elementi del sistema siano collegati da una rete «intelligente», basata su un'architettura cloud dedicata, intelligenza artificiale e datalink di nuova generazione. Per l'Italia i nuovi velivoli sono destinati, come ribadito dal Governo anche in sede parlamentare, a sostituire la flotta Eurofighter a partire dal 2035, con una vita operativa estesa fino alle ultime decadi del secolo. La relazione illustrativa del provvedimento sottolinea come l'accordo costituisca «un'iniziativa destinata a rivoluzionare il comparto della Difesa internazionale, attraverso un nuovo modello di collaborazione che vede le industrie lavorare in maniera congiunta per sviluppare insieme tecnologie e capacità impossibili da ottenere singolarmente».
  Segnala che le aziende capofila, per i rispettivi Paesi sono Leonardo (per l'Italia), Bae Systems (per il Regno Unito) e Mitsubishi (per il Giappone). Per l'Italia si prevede la partecipazione anche delle aziende MBDA Italia, Elettronica e Avio GE, oltre che di ulteriori realtà industriali minori, anche tra le PMI. Segnala, peraltro, che la medesima relazione illustrativa sottolinea che il programma ha l'obiettivo di instaurare «un processo di cooperazione che coinvolgerà, oltre alle aziende leader nel settore, centri di ricerca e università, formando così un network di competenze capace di mettere a sistema le eccellenze nazionali attive sia in ambito industriale che accademico», con rilevanti ricadute in termini di occupazione, competenze e know-how per tutto l'ecosistema industriale nazionale. Evidenzia che GCAP rappresenta, pertanto, una fondamentale opportunità per costituire un vero e proprio laboratorio scientifico-tecnologico nazionale, proiettando in un programma di lunga durata la visione strategica di sicurezza del nostro Paese. La relazione sottolinea anche che la scelta del Regno Unito come sede principale dell'organizzazione «sarà bilanciata dall'assegnazione a favore di rappresentanti italiani e giapponesi delle cariche apicali dell'Agenzia nei primi anni di funzionamento».
  Venendo all'articolato, riferisce che l'accordo si compone di 67 articoli, suddivisi in dodici Capitoli, e un Preambolo. Dopo aver precisato nel Capitolo I, relativo alle disposizioni generali, che lo scopo dell'Accordo è quello di istituire un'organizzazione governativa internazionale avente personalità giuridica per gestire e supervisionare il programma, la Convenzione individua come organi della futura organizzazione il Comitato Direttivo e l'Agenzia GCAP.
  Il Capitolo II disciplina il Comitato direttivo dell'organizzazione, cui compete la funzione di guida, di direzione, di controllo e di supervisione del programma. Esso può inoltre istituire, all'unanimità, comitati subordinati, a loro volta composti dai rappresentanti delle Parti, per supportare l'adempimento dei propri compiti.
  Osserva che i Capitoli III e IV disciplinano rispettivamente lo status, le funzioni, le attività, l'organizzazione e la struttura dell'Agenzia GCAP.
  Riferisce che i Capitoli V e VI disciplinano gli aspetti relativi, rispettivamente, all'amministrazione finanziaria, ai resoconti e agli audit, fissando innanzitutto l'impegno delle Parti a contribuire con le proprie risorse al finanziamento dell'attività dell'organizzazione, mentre il Capitolo VII reca disposizioni in materia di privilegi e immunità per le sedi, i rappresentanti delle Parti e il personale dell'Agenzia, sancendo tra l'altro il principio dell'inviolabilità delle sedi dell'organizzazione, la loro immunità giurisdizionale e l'immunità delle sue proprietà.
  Il Capitolo VIII definisce le modalità di adesione di Parti aggiuntive e di collaborazione con nuovi Paesi, stabilendo il requisito dell'unanimità delle Parti per le nuove adesioni, mentre il successivo Capitolo IX reca disposizioni per la protezione delle informazioni classificate, in conformità ad un meccanismo da disciplinare in un successivoPag. 146 accordo, rispettando le intese bilaterali di sicurezza già esistenti.
  Il Capitolo X stabilisce la non responsabilità delle Parti in merito all'operato dell'organizzazione, dei membri del Comitato direttivo, dell'Agenzia e di ogni comitato subordinato e reca norme in relazione ai meccanismi di compensazione e collaborazione in caso di responsabilità e richieste di risarcimenti.
  Da ultimi, segnala che i Capitoli XI e XII recano, rispettivamente, disposizioni in materia di risoluzione delle controversie e finali.
  Quanto al disegno di legge di ratifica della Convenzione, ricorda che esso si compone di cinque articoli. Gli articoli 1 e 2 contengono le consuete clausole di autorizzazione alla ratifica e di ordine di esecuzione. Quest'ultima è fissata nel giorno successivo al deposito dello strumento di ratifica dell'ultima delle tre parti che avrà completato le proprie procedure interne.
  L'articolo 3, al fine di evitare asimmetrie di trattamento tra le Parti della Convenzione, prevede che le autorizzazioni delle operazioni effettuate nel quadro della Convenzione, da rilasciarsi ai sensi della legge n. 185 del 1990, possano assumere la forma di licenza globale di progetto anche nei confronti di operatori giapponesi; in altri termini, la normativa di favore prevista per gli alleati NATO viene estesa al Giappone, che, come noto, non fa parte dell'Alleanza atlantica.
  L'articolo 4 contiene le disposizioni finanziarie, e il comma 2 stabilisce che agli oneri per l'eventuale istituzione di una sede secondaria dell'organizzazione in Italia si farà fronte con un apposito provvedimento legislativo.
  L'articolo 5 dispone circa l'entrata in vigore.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 5).

  Francesca GHIRRA (AVS) annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore. Osserva che il provvedimento in titolo sembra purtroppo coerente con il disegno di legge di bilancio per il 2025 nel senso di un rafforzamento dell'economia di guerra. Sottolinea inoltre che il provvedimento riguarda in definitiva acquisti di aeromobili militari e comunque spese strategiche militari. Evidenzia, infine, che il Governo persegue tale politica concernente un'economia di guerra addirittura attraverso la distrazione delle risorse destinate al settore automobilistico italiano, comparto industriale di estrema importanza, invece, per il Paese.

  Emma PAVANELLI (M5S) annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.
C. 2112-bis Governo.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 30 ottobre 2024.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente e relatore, avverte che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del regolamento, del disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e il bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 (C. 2112 Governo) per le parti di competenza della X Commissione.
  Avverte, altresì, che per prassi la pubblicità dei lavori delle sedute in sede consultiva per l'esame di disegni di legge di bilancio è assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Ricorda che l'esame si concluderà nella giornata odierna con l'approvazione di una relazione e con la nomina di un relatore che potrà partecipare ai lavori della Commissione bilancio. Ricorda altresì che, secondo quanto convenuto nella riunione dell'ufficioPag. 147 di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dello scorso mercoledì 30 ottobre, è stato convenuto di non fissare un termine per la presentazione di proposte emendative presso la nostra Commissione.
  Ricorda poi che nella seduta del 30 ottobre scorso si è svolto l'esame preliminare e che in quella sede sono intervenuti i deputati Ghirra e Cappelletti.
  Nessuno chiedendo di intervenire, in qualità di relatore formula quindi una proposta di relazione favorevole (vedi allegato 6).
  Chiede quindi alla rappresentante del Governo se intende esprimersi sulla proposta di relazione.

  La sottosegretaria Giuseppina CASTIELLO esprime un orientamento favorevole sulla proposta di relazione presentata dal presidente.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente e relatore, comunica che il gruppo Partito Democratico ha presentato una proposta di relazione alternativa (vedi allegato 7).

  Emma PAVANELLI (M5S) nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di relazione del presidente, sottolinea le lacune enormi del provvedimento in discussione di fronte alla necessità di intervenire per aiutare il settore produttivo in crisi. Si riferisce, in particolare, ai tagli subiti dal settore automotive a favore di un'economia di guerra. Rileva, a riguardo, che tutte le aziende del settore dell'indotto sono in grandissima difficoltà. Ricorda, ad esempio, le imprese umbre dell'indotto automotive ormai in ginocchio a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia. Nella stessa situazione si trovano le industrie del tessile, della cosmetica, degli imballaggi e del food and drink, vessate anche dall'aumento sensibile dell'inflazione. A tutto questo non corrisponde alcuna azione del Governo, sia per quanto riguarda politiche credibili a sostegno dell'export, sia per ciò che attiene a investimenti in tecnologia, digitalizzazione e innovazione, utili per il nostro made in Italy. Manca del tutto, inoltre, una visione di crescita sostenibile. Sottolinea, poi, i ritardi nel PNRR e la conseguente mancanza di quei fondamentali aiuti per il Paese che si trova ora con una crescita zero nonostante i miliardi teoricamente a disposizione. Ricorda quindi il flop costituito da Transizione 5.0 e la crisi gravissima del settore dell'edilizia a causa, tra l'altro, dei prezzi in aumento dei materiali. Sottolinea che in questo caso non può dirsi che sia una crisi causata dalla misura del superbonus. Stigmatizza infine nuovamente la completa assenza di visione della politica di bilancio del Governo che non prepara nulla per proteggere e sviluppare i settori produttivi del nostro Paese.

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD-IDP) anticipa un giudizio negativo sul disegno di bilancio all'esame sul quale, come già comunicato, il suo gruppo ha presentato una proposta di relazione alternativa. Sottolinea, innanzitutto, che la proposta di legge di bilancio 2025 è una manovra di puro galleggiamento, senza visione e di brevissimo respiro, incapace di dare vere risposte alle persone e alle famiglie, inadeguata ad affrontare le grandi questioni del Paese, a rilanciare la crescita e a ridurre le disuguaglianze sociali.
  Rileva che, se è vero che essa rispetta i parametri del nuovo Patto di stabilità e crescita, la manovra è priva di organicità dal punto di vista strutturale e di strategie anticicliche ed espansive per rilanciare la nostra economia nonché delle riforme profonde di cui avrebbero bisogno i principali settori della vita del Paese. Rileva, poi, che oltre a tutto ciò che non prevede, il provvedimento colpisce anche per ciò che contiene di sbagliato e insufficiente. Evidenzia, in particolare, che per il 2025 la sanità vede crescere il suo finanziamento di soli 1,3 miliardi di euro, assolutamente inadeguati persino per compensare gli aumenti inflazionistici e per affrontare, ad esempio, l'aumento considerevole dei costi. Sottolinea poi che la dotazione di risorse del Fondo sanitario nazionale in rapporto al Pil scenderà al punto più basso mai toccato negli ultimi quindici anni, poco più del 6 per cento.Pag. 148
  Osserva che la manovra introduce ulteriori e insostenibili tagli per gli enti territoriali con effetti devastanti per i cittadini, perché le amministrazioni territoriali saranno costrette a tagliare ancora i servizi ai cittadini. Ritiene poi che sulle pensioni il disegno di legge contiene una vera e proprio presa in giro, con un ritocco invisibile delle pensioni minime di 3 euro al mese, 10 centesimi al giorno.
  Quanto al reperimento delle risorse osserva che si fa conto sui tagli lineari ai Ministeri nonché che la tanto sbandierata «tassa sugli extraprofitti» per istituti di credito e assicurazioni è solo una mera anticipazione di imposte che saranno recuperate nella prossima legislatura.
  Passando agli aspetti di più stretto interesse per la X Commissione, osserva che nel progetto di bilancio la politica industriale è totalmente assente: non vengono rifinanziati strumenti essenziali per favorire l'innovazione tecnologica, la conversione ecologica dell'industria manifatturiera e la riqualificazione delle lavoratrici e dei lavoratori interessati come ad esempio il Fondo di garanzia per le PMI, i contratti di sviluppo e gli accordi per l'innovazione. Evidenzia che la proroga per tre anni della deduzione Ires per il costo del lavoro compenserà solo in parte l'aggravio determinato dall'abolizione permanente dell'Ace, mantenendo il saldo della riforma fiscale, per quanto riguarda le imprese, in negativo. Stigmatizza poi che con una scelta assurda e gravissima per l'industria e i lavoratori del settore automotive, nel disegno di legge di bilancio si operi un drastico taglio, per un totale di 4,55 miliardi di euro di definanziamento, al «Fondo automotive», istituito dal Governo Draghi, che praticamente provocherà un azzeramento delle possibilità di affrontare le sfide estremamente impegnative della transizione ecologica e digitale e della crescente competizione globale, che hanno invece bisogno di rilevanti politiche di sostegno: peraltro, trova curioso che nella proposta di relazione formulata dal presidente non ci sia un pur minimo riferimento a ciò.
  Esprimendo la certezza che le forze di opposizione faranno un lavoro comune per contrastare le scelte sbagliate del Governo, annuncia quindi il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di relazione del presidente.

  Francesca GHIRRA (AVS) intervenendo per dichiarazione di voto annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di relazione del presidente. Ritiene che quanto proposto dal disegno di legge di bilancio per il 2025 sostanzi una risposta del tutto insufficiente sottolineando, peraltro, che non è nemmeno in linea con quanto questa maggioranza ha promesso ai cittadini in campagna elettorale, in specie per quanto riguarda pensioni e sanità. Osserva altresì che non emergono proposte di politica industriale degne di questo nome e che anzi talune di esse si trovano in contraddizione con le politiche di transizione ecologica e digitale contrattate a livello europeo.
  Ritiene poi che sia clamoroso che nella proposta di relazione del presidente non trovi spazio alcun riferimento al massiccio definanziamento del Fondo per l'automotive e critica fortemente che tanti miliardi di euro siano stati distratti per finanziare un'economia di guerra. Ricorda peraltro che questa Commissione ha molto lavorato in materia di automotive e stigmatizza che questo lavoro venga vanificato dal progetto di bilancio che non ne dà minimamente riscontro.
  In conclusione auspica che la Commissione competente in sede referente voglia apportare i necessari correttivi ad una proposta di legge di bilancio che crea gravi problemi ad ampie fasce sociali di cittadini italiani.

  Fabrizio BENZONI (AZ-PER-RE) intervenendo per dichiarazione di voto annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di relazione del presidente. Osserva che non solo la manovra di bilancio non centra i necessari obiettivi su molte tematiche ma anche che i volumi di spesa recati sono inferiori persino alla crescita dell'inflazione. Per quanto concerne le materie di più stretto interesse per la Commissione, per quanto riguarda l'automotive – posto che ritiene apprezzabili gli sforzi Pag. 149del presidente Gusmeroli di condurre in audizione il presidente di Stellantis – dichiara il proprio stupore per la mancanza, nella proposta di relazione formulata dal presidente, di alcun riferimento relativo al definanziamento del Fondo per l'automotive, sottrazione di risorse che considera comunque un grave errore del Governo e che spera possa essere corretto nel corso dei lavori della Commissione competente per il merito. Esprime poi forti critiche su come viene trattata la misura cosiddetta Transizione 5.0 osservando che sembra si stia scimmiottando in modo solamente burocratico, in termini di complicazione all'accesso, quanto accaduto con Industria 4.0. Segnala poi che quanto propone il Governo circa i cosiddetti extraprofitti non è altro che un gran pasticcio nonché – passando ad altro punto del progetto di bilancio – che chi sembra rimetterci sul serio non sono i percettori dei predetti extraprofitti ma gli enti locali che vedono sforbiciate le risorse a loro destinate.

  Luigi MARATTIN (MISTO) sottolinea il paradosso per cui la proposta di relazione del presidente non può avere il suo voto favorevole, ma, d'altro canto, non può non coglierne gli aspetti positivi pensando all'ultimo intervento dell'onorevole Peluffo, appartenente peraltro a un gruppo di opposizione. A suo avviso infatti la legge di bilancio non può essere criticata argomentando che andrebbe speso di più, in quanto il cambiamento delle regole fiscali impone ormai un tasso di crescita della spesa pubblica ben inferiore a quella degli ultimi vent'anni. Sottolinea che la maggioranza intende votare una manovra che contraddice tutto ciò che è stato promesso in campagna elettorale. Pensa, ad esempio, alla possibilità per il dipendente pubblico di rimanere al lavoro fino al compimento di settanta anni di età. Ricorda, inoltre, che due terzi delle risorse sono destinati a stabilizzare la misura del taglio del cuneo fiscale. Evidenzia poi che la maggioranza dovrebbe spiegare il motivo per cui non abbia inserito una misura riguardante la tassazione degli extraprofitti come preannunciato. Quanto alle questioni di competenza delle attività produttive, invita il relatore a prevedere una osservazione o condizione volta a ripristinare i fondi sottratti all'automotive, sottolineando che in caso positivo voterebbe a favore della relazione. Rileva infatti che, anche in presenza di misure positive quali quelle in tema di rifinanziamento della legge cosiddetta Sabatini e in materia di crediti d'imposta, senza un riferimento alla necessità di supportare il settore dell'industria automobilistica attraverso l'eliminazione dei tagli al Fondo per l'automotive è impossibile votare a favore della proposta di relazione del presidente.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, dà conto delle sostituzioni e pone in votazione la proposta di relazione favorevole che ha formulato in qualità di relatore. Fa presente che qualora la stessa fosse approvata si intenderà preclusa la proposta di relazione alternativa presentata dal gruppo PD, che in tal caso si intenderà presentata come relazione di minoranza e comunque trasmessa alla Commissione Bilancio.

  La Commissione approva la proposta di relazione del relatore. Delibera altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3 del Regolamento, il presidente Gusmeroli quale relatore presso la V Commissione Bilancio.

  La seduta termina alle 14.10.

SEDE REFERENTE

  Martedì 5 novembre 2024. — Presidenza del presidente Alberto Luigi GUSMEROLI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento Giuseppina Castiello.

  La seduta comincia alle 14.10.

Disposizioni concernenti l'impiego di sistemi di intelligenza artificiale nel settore del commercio elettronicoPag. 150 nonché delega al Governo in materia di disciplina delle funzioni di vigilanza.
C. 1940 Pavanelli.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Novo Umberto MAERNA (FDI), relatore, espone in sintesi i contenuti della proposta di legge all'esame, recante «disposizioni concernenti l'impiego di sistemi di intelligenza artificiale nel settore del commercio elettronico nonché delega al Governo in materia di disciplina delle funzioni di vigilanza».
  Prima di passare all'illustrazione del contenuto della proposta, ricorda come il commercio elettronico comprende vari servizi commerciali erogati online, come la vendita di beni e servizi e la distribuzione di contenuti digitali. Va ricordata anche l'importanza della nuova regolamentazione sull'intelligenza artificiale (cosiddetta AI Act), che entrerà in vigore nel 2026, introducendo un approccio basato sul rischio per classificare i sistemi di IA e stabilire requisiti normativi in base alla loro pericolosità. L'IA sta infatti trasformando il commercio elettronico, migliorando l'esperienza del cliente attraverso tecnologie come chatbots e assistenti virtuali, ma ponendo al contempo sfide alle garanzie di trasparenza e conformità alle normative esistenti, come il GDPR, per proteggere i diritti dei consumatori e promuovere un uso etico dell'IA nel settore.
  Passando all'articolato, ricorda che la proposta di legge è costituita da otto articoli. L'articolo 1 dispone che il provvedimento definisce il quadro normativo nazionale in relazione all'impiego dell'intelligenza artificiale nel settore del commercio elettronico, al fine di assicurare che lo stesso avvenga nel rispetto della Costituzione e dai princìpi previsti dalla normativa dell'Unione europea.
  L'articolo 2 definisce i concetti di: intelligenza artificiale, sistema di intelligenza artificiale, IA bias, commercio elettronico.
  L'articolo 3 reca taluni obblighi di trasparenza in capo alle imprese che utilizzano l'intelligenza artificiale, e, in particolare: l'obbligo di pubblicare informazioni complete, chiare, accessibili e comprensibili dagli utenti, riguardanti le funzionalità degli algoritmi utilizzati, compreso il processo decisionale da essi applicato, nonché i dati, i processi di prova e di convalida utilizzati e il sistema di gestione dei rischi; l'obbligo di fornire agli utenti idonee informazioni sul funzionamento delle tecnologie di intelligenza artificiale utilizzate nonché sulle modalità con cui vengono influenzate le decisioni di acquisto dei prodotti o la fruizione di servizi da esse offerti.
  L'articolo 4 dispone che i dati raccolti tramite sistemi di intelligenza artificiale siano gestiti in conformità con il regolamento (UE) 2016/679 (cosiddetto GDPR), e con il codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo n. 196 del 2003.
  L'articolo 5 prevede che i risultati prodotti dalle applicazioni di intelligenza artificiale rispettino i princìpi di uguaglianza e non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, sicurezza e protezione dei dati personali, riservatezza, accuratezza e sostenibilità. Le imprese dovranno eseguire regolari valutazioni etiche per identificare e mitigare gli IA bias negli algoritmi utilizzati.
  L'articolo 6 attribuisce le funzioni di vigilanza sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale nel settore del commercio elettronico all'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, e all'Agenzia per l'Italia digitale. La norma reca altresì una delega legislativa al Governo per la definizione dei criteri di riparto dei poteri di vigilanza delle suddette Agenzie, degli strumenti, anche cautelari, finalizzati a inibire la diffusione e a rimuovere contenuti generati illecitamente con sistemi di IA, nonché di un sistema sanzionatorio effettivo, proporzionato e dissuasivo. Il decreto legislativo dovrà essere adottato entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, nel rispetto dei principi e criteri della specificità delle competenze e leale collaborazione tra le Agenzie coinvolte, nonché della tipicità delle sanzioni, anche cautelari e inibitorie, con preminente finalità dissuasiva.Pag. 151
  L'articolo 7 prevede l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT), del Fondo per l'innovazione e lo sviluppo tecnologico con una dotazione di 10 milioni di euro per l'anno 2025. Il Fondo è destinato a fornire supporto alle imprese fino a 50 dipendenti e con un fatturato annuo o un totale di bilancio non superiore a 10 milioni di euro, per l'adozione di sistemi di intelligenza artificiale finalizzati all'efficientamento dei processi logistici. Si demanda a un decreto interministeriale la definizione dei criteri e delle modalità di erogazione del Fondo, attribuendo priorità alle imprese che adottano soluzioni tecnologiche di intelligenza artificiale etiche, sicure e sostenibili.
  L'articolo 8 demanda allo Stato, alle regioni e agli enti locali il compito di promuovere programmi formativi destinati a sviluppare competenze digitali sull'intelligenza artificiale e favorire la formazione digitale continua per i lavoratori coinvolti nell'utilizzo di tali tecnologie, anche mediante la collaborazione con università e centri di formazione, nonché il compito di favorire modelli di cooperazione tra piccole e medie imprese, volti a costituire reti di impresa al fine di accrescere l'innovazione e la competitività del sistema produttivo nazionale.

  Emma PAVANELLI (M5S) esprime apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore e gratitudine per aver voluto avviare l'esame della proposta di legge a sua prima firma che ha trovato spunto all'esito dell'indagine conoscitiva sull'intelligenza artificiale che la X Commissione, anche su stimolo del suo gruppo, ha deliberato e concluso da pochi mesi. Specifica che la proposta di legge concerne un settore particolare e che reca contenuti equilibrati che crede non possano né debbano alimentare problematiche di partigianeria politica. In tal senso intende invitare i colleghi commissari a sottoscrivere la sua proposta di legge, di là da ogni appartenenza di gruppo. Ritiene infatti che così facendo si darebbe un messaggio di rafforzato sostegno volto a rispondere alle aspettative degli operatori dei settori oggetto della proposta di legge, nonché dei consumatori che si vedrebbero maggiormente tutelati, realizzando così anche un modo per portare avanti tutti insieme una tematica che ritiene interessare l'intera Commissione.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 5 novembre 2024.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.20.