CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 novembre 2024
396.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 3 DICEMBRE 2024

Pag. 101

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 5 novembre 2024.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12 alle 12.05.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 5 novembre 2024. — Presidenza del presidente Antonino MINARDO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento Giuseppina Castiello.

  La seduta comincia alle 12.15.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Antonino MINARDO, presidente, comunica che il deputato Maiorano cessa di far parte della Commissione. Il deputato Pozzolo, che era entrato a fare parte della Commissione la settimana scorsa, cessa di farne parte ed entra a farne parte il deputato Vinci.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.
C. 2112-bis Governo.
(Relazione alla V Commissione)
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Antonino MINARDO, presidente, fa presente che la Commissione è chiamata a esaminare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il disegno di legge Pag. 102C. 2112-bis, recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e il bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, per le parti di propria competenza.
  Avverte che, per prassi, la pubblicità dei lavori delle sedute in sede consultiva per l'esame di disegni di legge di bilancio è assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Ricorda come il disegno di legge di bilancio sia composto di due sezioni: nella prima sono riportate le disposizioni in materia di entrata e di spesa aventi ad oggetto misure quantitative funzionali a realizzare gli obiettivi di finanza pubblica; nella seconda sono invece indicate le previsioni di entrata e di spesa, espresse in termini di competenza e di cassa, formate sulla base della legislazione vigente, apportando a tali previsioni le variazioni derivanti dalle disposizioni della citata prima sezione, alle quali è assicurata autonoma evidenza contabile.
  Ricorda, quindi, che saranno esaminate dalla Commissione, oltre alle disposizioni di propria competenza contenute nella prima sezione, anche la Tabella relativa allo stato di previsione del Ministero della difesa (di cui alla Tabella n. 12), nonché alcuni capitoli di spesa nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (di cui alla Tabella 2) e Ministero delle imprese e del made in Italy (di cui alla Tabella 3), contenuti nella seconda sezione. L'esame si concluderà con l'approvazione di una relazione sulle parti di competenza del disegno di legge di bilancio e con la nomina di un relatore e potranno essere presentate relazioni di minoranza.
  Fa presente che la relazione approvata dalla Commissione e le eventuali relazioni di minoranza saranno trasmesse alla Commissione Bilancio. I relatori (per la maggioranza e di minoranza) potranno partecipare ai lavori della Commissione Bilancio per riferire circa i lavori svolti presso la Commissione di settore.
  Ricorda, da ultimo, come tutti i Gruppi abbiano rinunciato alla fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti, che potranno essere presentati direttamente presso la Commissione bilancio e come, nell'ambito dell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, si sia convenuto di concludere l'esame del provvedimento nella seduta di giovedì 7 novembre.
  Invita, quindi, la relatrice ad illustrare il contenuto del provvedimento.

  Paola Maria CHIESA (FDI), relatrice, ricorda, in primo luogo, come il disegno di legge di bilancio 2025 (A.C. 2112-bis) si inquadri nella fase di prima attuazione della riforma della governance economica europea entrata in vigore lo scorso 30 aprile e, in attesa della riforma del quadro normativo contabile nazionale, sia stato predisposto secondo le disposizioni vigenti in materia.
  Evidenzia come il provvedimento in esame, che costituisce la manovra di finanza pubblica 2025-2027, si componga, nella prima sezione, di 124 articoli, seguiti da altri 19 articoli (dall'articolo 125 all'articolo 143) della seconda sezione, recanti l'approvazione degli stati di previsione dei Ministeri, mentre, l'ultimo articolo (articolo 144) rechi la disposizione sull'entrata in vigore della legge.
  Evidenzia, illustrando le norme di interesse del comparto della Difesa contenute nel disegno di legge di bilancio 2025, con riferimento alla Sezione I, come l'articolo 18, comma 2, disponga in merito alle risorse da destinare per l'incremento del finanziamento dei trattamenti economici accessori di natura non fissa e continuativa del personale non dirigente delle Forze di polizia e delle Forze armate, stabilito nella misura di 55,3 milioni di euro a decorrere dal 2025. Nello specifico, la somma di 55,3 milioni di euro è così ripartita: 16,67 milioni di euro per le Forze armate; 12,34 milioni di euro per la Polizia di Stato; 13,91 milioni di euro per l'Arma dei carabinieri; 7,82 milioni di euro per la Guardia di finanza; e 4,56 milioni di euro per il corpo della Polizia penitenziaria. Il finanziamento è disposto a valere sulle risorse stanziate dal precedente comma 1 per complessivi 112,1 milioni di euro.
  Sottolinea come l'articolo 90 proroghi fino al 2027 l'impiego di un contingente di Pag. 1036000 unità di personale delle Forze armate nell'operazione «Strade sicure», per la vigilanza di siti e obiettivi sensibili. Rileva altresì come, sempre fino al 2027, sia anche prorogato l'impiego di un ulteriore contingente di 800 unità per il controllo e la sicurezza delle principali infrastrutture ferroviarie (operazione «Stazioni sicure»). Si prevedono interventi pari a un importo, per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, di euro 238.882.384. In particolare, con riferimento all'operazione Strade sicure, osserva come il comma 2 autorizzi la spesa complessiva di euro 198.392.899 per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, con specifica destinazione di euro 193.502.811 per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027 e di euro 4.890.088 per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, rispettivamente per il personale delle Forze armate e per il personale delle Forze di polizia impiegato nei servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili svolti congiuntamente al personale militare, ovvero in forma dinamica dedicati a più obiettivi vigilati dal medesimo personale. Mentre, per l'operazione Stazioni sicure, il comma 4 autorizza, per il personale di cui al comma precedente, la spesa complessiva di euro 40.489.485 per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027 con specifica destinazione di euro 37.970.985 per il personale delle Forze armate e per il funzionamento, e di euro 2.518.500 per il personale delle Forze di polizia.
  Fa presente come l'articolo 91 rifinanzi la partecipazione italiana al NATO Innovation Fund, un fondo di venture capital, il primo istituito da un'organizzazione internazionale, che ha lo scopo di sostenere start-up innovative che sviluppino soluzioni tecnologiche all'avanguardia, per affrontare le sfide critiche in materia di difesa e sicurezza e contribuire al mantenimento della superiorità tecnologica dell'Alleanza. Rileva come l'articolo in esame preveda un intervento per un importo pari a 7.726.500 euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2027.
  Evidenzia come l'articolo 110, comma 3, disponga un incremento della percentuale di riduzione degli oneri, a partire dal 2025, per il personale delle Forze armate. Il comma in esame interviene sull'articolo 584, comma 3-bis, del codice dell'ordinamento militare, disponendo una maggiore riduzione degli oneri (correlati alla riduzione organica), a partire dal 2025, rispetto a quanto già previsto da tale disposizione. In particolare, si prevede che la riduzione sia, a partire dal 2025, pari al 15,58 per cento (anziché pari al 12 per cento) e che la riduzione degli oneri delle consistenze dei volontari del Corpo delle capitanerie di porto aumenti, dal 2025, da 4.000.000 a 4.657.573. Secondo la relazione tecnica, la disposizione comporta un effetto di risparmio, dal 2025, pari a 24.463.092 euro.
  Osserva come l'articolo 119, invece, riduca le dotazioni di competenza e di cassa relative alle missioni e ai programmi di spesa degli stati di previsione dei Ministeri, ai fini del concorso delle amministrazioni centrali dello Stato al raggiungimento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati nel Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029. Le riduzioni complessive ammontano a 2,6 miliardi di euro per il 2025, a 2,6 miliardi di euro per il 2026 e a 2,5 miliardi a decorrere dal 2027. La tabella contenuta nell'allegato III del disegno di legge riporta i dettagli delle citate riduzioni per ciascun Ministero con riferimento alle Missioni e ai Programmi.
  Rileva come la riduzione, per il Ministero della difesa, sia quantificata in euro 56.978.000 per il 2025, 55.094.000 euro per il 2026 e 52.725.000 euro a decorrere dal 2027.
  Sottolinea, infine, come l'articolo 143, comma 5, autorizzi la conservazione in bilancio, nel conto dei residui, delle risorse finanziarie non utilizzate alla chiusura dell'esercizio, relative ai fondi destinati all'incentivazione del personale civile dello Stato, delle Forze armate, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dei Corpi di polizia nonché quelle per la corresponsione del trattamento economico accessorio del personale dirigenziale per l'utilizzo nell'esercizio successivo.
  Rileva, passando alla II Sezione, recante le previsioni di entrata e di spesa relative agli stati di previsione dei singoli ministeri, come le disposizioni che riguardano il settorePag. 104 della Difesa sia previste nell'articolo 136, contenente disposizioni di natura contabile relative allo stato di previsione del Ministero della difesa, oltre ad autorizzare l'impegno e il pagamento delle spese contenute nel relativo stato di previsione.
  Più in dettaglio, evidenzia come l'articolo 136 autorizzi, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della difesa, per l'anno finanziario 2025, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 12). I commi da 2 a 5, stabiliscono, rispettivamente, per l'anno 2025: il numero massimo degli ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media per l'anno 2025; nonché la consistenza organica degli allievi ufficiali delle Forze amate, compresa l'Arma dei carabinieri, degli allievi delle scuole sottoufficiali delle Forze armate, esclusa l'Arma dei carabinieri, e, infine, degli allievi delle scuole militari. Il comma 6, consente di applicare alle spese per infrastrutture multinazionali della NATO, sostenute a carico di alcuni programmi della missione «Difesa e sicurezza del territorio» dello stato di previsione del Ministero della difesa, per l'anno finanziario 2025, le direttive NATO in materia di procedure di negoziazione in materia di affidamento dei lavori. Il comma 7 rinvia agli elenchi n. 1 e n. 2 allegati allo stato di previsione del Ministero della difesa per l'individuazione delle spese per le quali si possono effettuare, per l'anno finanziario 2025, i prelevamenti dai fondi a disposizione relativi alle tre Forze armate e all'Arma dei carabinieri, ai sensi dell'articolo 613 del Codice dell'ordinamento. Il comma 8 prevede la riassegnazione ai pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero della difesa delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dal CONI, dalla società Sport e salute Spa, dal Comitato Italiano Paralimpico, dalle singole federazioni sportive nazionali, dalle regioni, dalle province, dai comuni e da altri enti pubblici e privati, destinate alle attività dei gruppi sportivi delle Forze armate. Il comma 9 autorizza il Ragioniere generale dello Stato a provvedere alla riassegnazione ai pertinenti capitoli del programma «Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e sicurezza» delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dalla Banca d'Italia per i servizi di vigilanza e custodia resi presso le sue sedi dal personale dell'Arma stessa. Il comma 10 autorizza il Ministero della difesa, sentito il Ministero dell'economia e delle finanze a ripartire, con propri decreti, le somme iscritte per l'anno 2025 da destinare alle associazioni combattentistiche di cui all'articolo 2195 del Codice dell'ordinamento militare. Il comma 11 autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare le variazioni compensative tra il fondo per l'efficienza dei servizi istituzionali delle Forze Armate e il fondo per la retribuzione della produttività del personale civile dello stato di previsione della Difesa. Il comma 12 autorizza il Ministro della Difesa ad apportare, per l'anno finanziario 2025, le variazioni compensative tra capitoli di spesa del proprio stato di previsione ai fondi scorta. Il comma 13 autorizza il Ragioniere generale dello Stato a provvedere, con propri decreti, alla riassegnazione, allo stato di previsione del Ministero della difesa, per l'anno finanziario 2025, delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dalle istituzioni dell'Unione europea, concernenti le misure di assistenza supplementari connesse allo strumento europeo per la pace (EPF – European Peace Facility) tese a sostenere ulteriormente le capacità e la resilienza delle forze armate ucraine.
  Osserva come il disegno di legge di bilancio 2025-2027 autorizzi, per lo stato di previsione del Ministero della difesa, spese finali, in termini di competenza, pari a 31.295,4 milioni di euro nel 2025, a 31.205,6 milioni di euro per il 2026 e 31.746,4 milioni di euro per il 2027. In tale stanziamento, le spese di parte corrente, rappresentano il 69,2 per cento del totale delle spese finali, mentre le spese in conto capitale rappresentano invece il rimanete 30,8 per cento.
  Rileva, pertanto, rispetto alla legge di bilancio 2024, come il disegno di legge di bilancio 2025-2027 preveda per il Ministero della difesa un notevole incremento nel 2025 (in termini assoluti pari a 2,1 miliardi di euro: +7,2 per cento), determinato principalmentePag. 105 da un aumento di circa 1,66 miliardi delle spese in conto capitale (+20,78 per cento), mentre un incremento di 453,7 milioni si registra nelle spese correnti, che però si riduce negli esercizi 2026 e 2027.
  Sottolinea come gli stanziamenti di spesa del Ministero della difesa autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestino, in termini di competenza, nell'anno 2025, in misura pari allo 3,4 per cento della spesa finale del bilancio statale (medesima percentuale dell'esercizio precedente).
  Fa presente come, per l'anno 2025, lo stato di previsione del Ministero della difesa (Tabella 12) esponga, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza di spese finali pari a 29.605,8 milioni di euro. Ricorda peraltro come, rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2025 – attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio – determini complessivamente un incremento delle spese finali di 1.689,6 milioni di euro.
  Rileva come gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla manovra di Sezione II determinino un incremento della spesa pari a circa 1.506,4 milioni di euro, imputabile unicamente all'incremento della spesa in conto capitale.
  Evidenzia come le misure legislative introdotte dall'articolato della Sezione I determinino, invece, nel complesso un effetto positivo di circa 183,2 milioni di euro, derivante da un incremento delle spese di parte corrente (211,7 milioni) e da una lieve riduzione delle spese in conto capitale (-28,5 milioni).
  Ricorda, inoltre, che la spesa complessiva del Ministero della difesa è allocata su 3 missioni e 11 programmi. La missione principale è «Difesa e sicurezza del territorio», che rappresenta oltre il 94 per cento del valore della spesa finale complessiva del Ministero medesimo ed è pari a 29.498,0 milioni di euro.
  Segnala poi come, per quanto riguarda il Fondo per le missioni internazionali, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, nella Tabella n. 2, programma 5.8, cap. 3006/1, siano stati appostati, per il 2025, fondi pari a 1.345,0 milioni di euro, di cui 75 milioni disponibili a legislazione vigente, e 1.270 milioni derivanti da un rifinanziamento di Sezione II del disegno di legge di bilancio in esame. A decorrere dal 2026 il Fondo viene rifinanziato per 1.570 milioni annui.
  Ricorda, infine, come sullo stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy (Tabella n. 3) gravi una parte consistente dei principali programmi di approvvigionamento dei sistemi d'arma gestiti dalla Difesa. In particolare, è interessata la missione n. 11 «Competitività e sviluppo delle imprese» e, all'interno di essa, principalmente il Programma 11.14 «Interventi in materia di difesa nazionale», ove sono stati appostati, per il 2025, fondi pari a 2.936,9 milioni di euro. Relativamente a tale programma, l'effetto di Sezione I (-120,7 milioni di euro) è ascrivibile interamente ai tagli operati ai sensi dell'articolo 119, comma 1 e Allegato III. Quanto, invece, agli interventi di Sezione II, questi, come già evidenziato nella tabella precedente, incidono in aumento sugli stanziamenti del Programma, per complessivi 932,4 milioni nel 2025.
  Si riserva di formulare una proposta di relazione alla V Commissione all'esito del dibattito in Commissione.

  Antonino MINARDO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione sull'istituzione dell'organizzazione governativa internazionale GCAP, fatta a Tokyo il 14 dicembre 2023.
C. 2100 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Antonino MINARDO, presidente, fa presente che la Commissione difesa è chiamata a rendere il parere alla Commissione affari esteri sul disegno di legge del Governo recante la ratifica e l'esecuzione della Convenzione sull'istituzione dell'organizzazionePag. 106 governativa internazionale GCAP, fatta a Tokyo il 14 dicembre 2023.
  Dà conto delle sostituzioni.
  Invita, quindi, la relatrice ad illustrare il contenuto del provvedimento.

  Gloria SACCANI JOTTI (FI-PPE), relatrice, evidenzia come l'accordo preveda l'istituzione di una nuova organizzazione internazionale (GCAP International Government Organization), dotata di personalità giuridica, incaricata di gestire la progettazione e sviluppo di una piattaforma aerea di 6a generazione.
  Osserva come l'organizzazione sia costituita da Italia, Regno Unito e Giappone (ma in futuro potrebbe accogliere altri Paesi) e come la sede principale dell'organizzazione sia nel Regno Unito (nella città di Reading).
  Ricorda come la Convenzione, che istituisce l'organizzazione internazionale, sia stata firmata a Tokyo lo scorso 14 dicembre, facendo seguito a una Dichiarazione congiunta dei tre Paesi del 9 dicembre 2022. Il programma era stato inizialmente avviato tra Italia, Regno Unito e Svezia, che avevano firmato un Memorandum of understanding nel dicembre del 2020, ma successivamente la Svezia ha abbandonato il progetto, mentre il Giappone ha deciso di aderirvi.
  Sottolinea come il programma GCAP consista in un sistema di aerei da combattimento di sesta generazione, integrato con sistemi cooperanti non pilotati, satelliti ed altri assetti militari. Il progetto prevede che tutti gli elementi del sistema siano collegati da una rete «intelligente», basata su un'architettura cloud dedicata, intelligenza artificiale e datalink di nuova generazione.
  Rileva come la relazione illustrativa del provvedimento sottolinei che l'accordo costituisca «un'iniziativa destinata a rivoluzionare il comparto della Difesa internazionale, attraverso un nuovo modello di collaborazione che vede le industrie lavorare in maniera congiunta per sviluppare insieme tecnologie e capacità impossibili da ottenere singolarmente».
  Fa presente come le aziende capofila, per i rispettivi Paesi, siano Leonardo, Bae Systems (Regno Unito) e Mitsubishi (Giappone). Per l'Italia si preveda la partecipazione anche delle aziende MBDA Italia, Elettronica e Avio GE, oltre che di ulteriori realtà industriali minori, anche tra le PMI. La relazione illustrativa sottolinea, peraltro, come il programma abbia l'obiettivo di instaurare «un processo di cooperazione che coinvolgerà, oltre alle aziende leader nel settore, piccole e medie imprese, centri di ricerca e università, formando così un network di competenze capace di mettere a sistema le eccellenze nazionali attive sia in ambito industriale che accademico».
  Segnala, peraltro, come la Convenzione non costituisca un impegno formale alla futura acquisizione dell'arma, né contempli o quantifichi uno specifico impegno finanziario a carico degli Stati membri e, peraltro, non modifichi gli aspetti generali di collaborazione tra i Ministeri della Difesa coinvolti. Sul punto la relazione tecnica chiarisce che «le Parti concorderanno, attraverso intese successive, i termini di contribuzione finanziaria di ogni Paese partner relativamente alle varie fasi del programma (sviluppo, produzione, supporto logistico) che, comunque, non comporteranno implicazioni economico-finanziarie aggiuntive rispetto a quanto già previsto dalle linee di finanziamento dedicate, in accordo al decreto programma pluriennale di A/R n. SMD 36/2021, e successivi rifinanziamenti, nell'alveo delle allocazioni designate per il Ministero della difesa».
  Ricorda, in particolare, come il relativo Atto del Governo n. 327, «relativo allo sviluppo di una architettura complessa e interoperabile basata su un Sistema di sistemi di combattimento aereo di 6ª generazione – Future Combat Air System (FCAS)», sia stato sottoposto nella scorsa legislatura all'esame delle competenti Commissioni parlamentari per la sua approvazione.
  Sottolinea come i predetti finanziamenti saranno destinati a copertura delle attività di sviluppo e produzione del sistema d'arma, mentre gli oneri necessari per il funzionamento dell'organizzazione, sono attestati su capitoli di spesa dedicati, come specificato nell'articolo 4 del disegno di legge di ratifica.Pag. 107
  Segnala, peraltro, come il programma GCAP sia altresì richiamato nel Documento di programmazione pluriennale della difesa per il triennio 2024/2026.
  Evidenzia come, quanto al contenuto, l'accordo si componga di 67 articoli suddivisi in XII Capitoli e, tra questi, pur considerando l'intera Convenzione d'interesse per la Commissione, richiedano una particolare attenzione il Capitolo VII: Adesioni di Parti aggiuntive e collaborazione con non-Parti (articoli 48-51) e il Capitolo IX: Sicurezza (articoli 52-53).
  Segnala, pertanto, come l'articolo 50 impegni le Parti a supportare le reciproche attività di esportazione verso Paesi terzi di materiali e informazioni prodotti tramite il programma, tenendo in considerazione i rispettivi interessi in materia di sicurezza nazionale. In caso di perplessità di una delle Parti in merito ad una determinata attività di esportazione viene prevista una consultazione tra le Parti.
  Osserva, inoltre, come l'articolo 51 attribuisca all'Agenzia GCAP la gestione di un meccanismo finalizzato a facilitare le attività di esportazione, che sarà definito in un accordo successivo.
  Quanto, invece, al Capitolo IX, evidenzia come l'articolo 52 attribuisca al Comitato direttivo dell'Agenzia GCAP il compito di assicurare una protezione uniforme delle informazioni classificate, istituendo a tal fine un Comitato per la consulenza sulle politiche di sicurezza, composto da esperti in materia rappresentativi di ciascuna delle Parti.
  Sottolinea, invece, come l'articolo 53 impegni le Parti e l'organizzazione a proteggere le informazioni classificate, in conformità a un meccanismo da disciplinare in un successivo accordo, rispettando gli accordi bilaterali di sicurezza già esistenti.
  Con riferimento al disegno di legge di ratifica ed esecuzione, segnala che esso si compone di 5 articoli. Gli articoli 1 e 2 contengono le consuete clausole di autorizzazione alla ratifica e di ordine di esecuzione. L'articolo 3, al fine di evitare asimmetrie di trattamento tra le due altre parti della Convenzione, una sola delle quali (il Regno Unito), è membro della Nato, prevede che le autorizzazioni delle operazioni effettuate nel quadro della Convenzione, da rilasciarsi ai sensi della legge 9 luglio 1990, n. 185, possano assumere la forma di licenza globale di progetto (di cui all'articolo 13 della medesima legge), anche nei confronti di operatori giapponesi. L'articolo 4 contiene le disposizioni finanziarie, prevedendo oneri di euro 3.646.660 per l'anno 2024, euro 20.036.640 per l'anno 2025, euro 27.036.640 per l'anno 2026 ed euro 27.536.640 annui a decorrere dall'anno 2027. L'articolo 5, infine, prevede l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica il giorno successivo a quello della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
  Si riserva, da ultimo, di presentare una compiuta proposta di parere all'esito del dibattito in Commissione.

  Antonino MINARDO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, invita la relatrice a presentare una proposta di parere.

  Gloria SACCANI JOTTI (FI-PPE), relatrice, alla luce di quanto illustrato nella relazione, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Stefano GRAZIANO (PD-IDP) ritiene necessario che siano chiari gli impegni finanziari assunti dall'Italia in relazione alla cooperazione che la Convenzione intende realizzare. Auspica, altresì, che la Commissione monitori le fasi di implementazione e sviluppo della cooperazione internazionale prevista dalla Convenzione, in considerazione all'importanza prospettica che quest'ultima potrà assumere per il Paese.

  Ettore ROSATO (AZ-PER-RE) ritiene utile, al fine di verificare le ricadute industriali della Convenzione stessa, soprattutto nelle fasi successive alla ratifica, che la Commissione svolga un approfondimento relativo al quadro industriale che, in applicazione della Convenzione, prevederà il coinvolgimento di Leonardo e delle piccole e medie imprese del tessuto industriale nazionale.

Pag. 108

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 12.25.

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 5 novembre 2024.

Concessione della medaglia d'oro al valor militare alla memoria dei caduti italiani di Nassiriya e modifica alla legge 12 novembre 2009, n. 162.
C. 1535 Furgiuele, C. 1542 Bicchielli, C. 1554 Ciaburro, C. 1654 Varchi e C. 1696 Graziano.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 12.25 alle 13.10.