CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 ottobre 2024
388.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 194

COMITATO DEI NOVE

  Mercoledì 23 ottobre 2024.

Disposizioni per la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti.
C. 107-B Centemero, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 12.50 alle 12.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 23 ottobre 2024.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.55 alle 14.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 23 ottobre 2024. — Presidenza del presidente Marco OSNATO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Lucia Albano.

  La seduta comincia alle 14.05.

Modifiche all'articolo 26 del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 ottobre 2023, n. 136, in materia di proroga dell'applicazione dell'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse e di destinazione dei proventi a misure di sostegno in favore dei titolari di mutui per l'acquisto o la ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione.
C. 1749 Francesco Silvestri.
(Seguito dell'esame e conclusione).

Pag. 195

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 aprile 2024.

  Marco OSNATO, presidente, ricorda che lo scorso 14 ottobre è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti e che sono state presentate 3 proposte emendative, tutte ammissibili (vedi allegato).
  Avverte che è pervenuto il parere favorevole della Commissione Affari costituzionali e che la Commissione Affari sociali ha espresso nulla osta.
  Avverte altresì che le Commissioni Ambiente, Attività produttive e Politiche dell'Unione europea hanno comunicato che non si esprimeranno sul provvedimento. La Commissione Bilancio renderà invece il proprio parere direttamente all'Assemblea.

  Stefano Giovanni MAULLU (FDI), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento De Palma 1.1. Invita i presentatori al ritiro delle restanti proposte emendative, esprimendo altrimenti parere contrario.

  La sottosegretaria Lucia ALBANO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che, essendo l'emendamento De Palma 1.1 interamente soppressivo dell'unico articolo della proposta di legge, la sua approvazione comporterebbe, senza necessità di procedere ad altra deliberazione, il conferimento del mandato al relatore a riferire all'Assemblea in senso contrario sulla proposta di legge in esame.

  Emiliano FENU (M5S) richiamando il contenuto interamente soppressivo dell'emendamento De Palma 1.1, evidenzia che, ancora una volta, il Governo e la maggioranza impediscono il proseguimento dell'iter di una proposta di legge dell'opposizione. Con riferimento alla tassazione degli extraprofitti, stigmatizza il fatto che l'Esecutivo faccia ricorso a tale espediente procedurale anziché ammettere di non voler aggravare il prelievo fiscale sul sistema bancario.
  Ricorda come in più occasioni il Ministro dell'economia abbia sottolineato la necessità che, nell'attuale congiuntura economica, anche il settore bancario debba sopportare dei sacrifici. Sembra tuttavia che il preannunciato disegno di legge di bilancio intenda prorogare l'attuale assetto dell'imposta straordinaria sugli extraprofitti. Si continua dunque a prevedere la possibilità per le banche di applicare l'imposta sul margine di interesse o, in alternativa, di accantonare un multiplo di quell'importo e destinarlo a riserva. In sostanza, si continua a chiedere agli istituti bancari se intendono pagare le imposte ovvero mantenere gli importi dovuti nel proprio patrimonio; non sorprende, quindi, che la maggior parte degli istituti di credito abbia scelto la seconda possibilità.
  Fa presente che la proposta di legge in esame ripropone la misura del Governo nella sola parte iniziale, cioè la tassazione degli extraprofitti. Non prevede invece l'opzione della destinazione a riserva del gettito atteso, disponendo il pagamento dell'imposta perlomeno nell'anno successivo.
  Ricorda che, da fonti di stampa, si apprende che il disegno di legge di bilancio chiederebbe alle banche di sospendere per due anni la fruizione delle agevolazioni legate alle imposte differite attive – cosiddette DTA –, con possibilità di successivo recupero. A suo parere, la previsione del recupero futuro delle agevolazioni non comporta alcun sacrificio per gli istituti di credito.
  Conclude ribadendo l'opportunità che l'Esecutivo, anziché trincerarsi dietro escamotage procedurali, chiarisca esplicitamente le proprie intenzioni.

  Bruno TABACCI (PD-IDP) sottolinea che, sul tema degli extraprofitti, il risultato dello sforzo della maggioranza appare nettamente inferiore alle aspettative. Ritiene che tale esito infruttuoso dipenda dall'aver utilizzato uno strumento sbagliato e che sarebbe stato più opportuno operare su un diverso fronte.
  Ricorda infatti che in periodo pandemico lo Stato ha garantito i crediti del Pag. 196settore bancario per un ammontare pari a circa 300 miliardi, in particolare sui finanziamenti concessi a cittadini e imprese per fronteggiare le conseguenze economiche del Covid-19 e delle successive emergenze.
  Si tratta di 300 miliardi che sono stati dati senza alcun rischio per il sistema bancario poiché, a fronte dell'eventuale insolvenza dei debitori, è stato comunque previsto l'intervento dello Stato. A fronte di 300 miliardi di crediti garantiti, l'Esecutivo avrebbe potuto ben istituire un contributo di solidarietà tale da garantire un gettito pari a circa cinque miliardi di euro.
  Ricorda che la tassazione dei cosiddetti extraprofitti investe proventi di cui non sono chiare l'entità e le caratteristiche: a tale proposito, rammenta la fallimentare esperienza della tassazione degli extraprofitti del settore energetico.
  Una più corretta soluzione era invece a portata di mano e l'istituzione di un prelievo commisurato ai crediti garantiti in pandemia avrebbe potuto essere adeguatamente giustificato.
  Conclude rammentando come, a fronte del polverone sollevato dal Governo – capace al massimo di fare la voce grossa con i più forti – la reazione del settore bancario ha di fatto determinato un netto ridimensionamento degli interventi previsti, che ora si limitano alla mera posposizione nel tempo della fruizione di alcune agevolazioni.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento De Palma 1.1.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento De Palma 1.1, interamente soppressivo del provvedimento, si intende conferito al relatore il mandato a riferire in senso contrario all'Assemblea sul provvedimento.

  La Commissione delibera quindi di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.15.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 387 del 22 ottobre 2024, a pagina 80, seconda colonna, terza riga, le parole: «20 novembre» sono sostituite dalle seguenti: «14 novembre».