SEDE REFERENTE
Giovedì 10 ottobre 2024. — Presidenza del presidente Nazario PAGANO. – Interviene il viceministro della giustizia, Francesco Paolo Sisto.
La seduta comincia alle 12.
Modifiche all'articolo 87 e al titolo IV della parte II della Costituzione in materia di separazione delle carriere giudicante e requirente della magistratura, nonché istituzione della corte disciplinare.
C. 23 cost. Costa, C. 434 cost. Giachetti, C. 806 cost. Calderone e C. 824 cost. Morrone, C. 1917 cost. Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione del testo base).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 ottobre 2024.
Nazario PAGANO, presidente e relatore, non essendovi richieste di intervento, dichiara concluso l'esame preliminare.
In qualità di relatore, anche a nome degli altri relatori, Bordonali e Michelotti, propone di adottare come testo base per il prosieguo dell'esame il disegno di legge C. 1917 cost. Dà quindi conto delle sostituzioni.
Alfonso COLUCCI (M5S) dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di adozione del testo base formulata dai relatori e ribadisce nel contempo la contrarietà della propria parte politica alla riforma sulla separazione delle carriere nel suo complesso.
Contesta la ratio della riforma, vale a dire quella di allontanare i pubblici ministeri dai giudici sulla base dell'idea per cui i giudici sarebbero asserviti ai pubblici ministeri e dipendenti da essi. Rileva come tale assunto sia platealmente smentito dai Pag. 7dati e cita, al riguardo, la recente condanna in primo grado da parte del tribunale di Brescia di due magistrati della procura della Repubblica di Milano.
Rileva come i pubblici ministeri non perseguano finalità di condanna ma finalità di giustizia e come semmai un eventuale intervento normativo, per il quale sarebbe sufficiente peraltro la legge ordinaria, dovrebbe essere orientato a rafforzare tale finalità di giustizia.
Osserva come la riforma in esame comporti l'esclusione del pubblico ministero dalla cultura della giurisdizione e il suo avvicinamento alla polizia giudiziaria, determinando esiti opposti rispetto agli obiettivi che i promotori della riforma dichiarano di perseguire e contraddicendo il garantismo e il liberalismo proclamati da Forza Italia.
Rileva come ci si trovi di fronte all'esazione di una cambiale firmata in favore di Forza Italia in cambio dell'approvazione della legge sull'autonomia differenziata e come ciò sia confermato dell'accelerazione dell'iter parlamentare del provvedimento in esame, sottolineando come la riforma sulla separazione delle carriere sarebbe stata certamente gradita al presidente Berlusconi.
Dopo aver sottolineato come il testo che si propone di adottare come testo base rechi la firma del Presidente del Consiglio Meloni, che ha promosso l'introduzione dell'elezione diretta del premier, il cui esame parlamentare è stato peraltro procrastinato, evidentemente nel timore di una reiezione nel caso di referendum, evidenzia come il voto odierno suggelli il patto tra le forze della maggioranza e ribadisce il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di adozione del testo base formulata dai relatori.
Federico FORNARO (PD-IDP) dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di adozione del testo base formulata dai relatori e preannuncia che in questa sede si limiterà ad alcune brevi considerazioni, riservandosi di motivare in modo dettagliato nel prosieguo dell'esame le ragioni della contrarietà al merito della riforma.
Auspica preliminarmente che il seguito dell'esame, e in particolare la fase emendativa, si svolgano in modo adeguatamente approfondito e preannuncia fin d'ora che ogni eventuale forzatura e tentativo di comprimere il dibattito troveranno la forte opposizione del suo gruppo.
Stigmatizza, quanto al metodo, come si proceda alle riforme in materia costituzionale con una logica «a blocchi», in virtù della quale vengono portate avanti separatamente le riforme gradite a ciascuna forza politica della maggioranza, vale a dire l'autonomia differenziata per la Lega, l'elezione diretta del premier per Fratelli d'Italia, e la separazione delle carriere per Forza Italia.
Osserva come tale modo di procedere non risponda allo spirito della Costituzione, specialmente se non si apre un confronto reale e un dialogo con le opposizioni e non viene manifestata da parte della maggioranza un'effettiva disponibilità a modifiche del testo.
Quanto al merito, osserva come la riforma indebolisca il ruolo e la funzione del Consiglio superiore della magistratura, intaccando uno dei pilastri dell'indipendenza della magistratura, e rimarca, in particolare, come dall'attuale Consiglio derivino per gemmazione tre organi distinti.
Esprime, inoltre, netta contrarietà al ricorso al sorteggio per la composizione di tali organi. Ricorda, al riguardo, le ironie del centrodestra sul sorteggio quando il ricorso a quest'ultimo era un cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle e rivendica, al contrario, la coerenza della propria parte politica, che è sempre stata e resta contraria a tale modalità di selezione dei componenti degli organi elettivi.
Ribadisce il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di adozione del testo base formulata dai relatori e auspica, con serenità, che si sviluppi un confronto degno di una riforma costituzionale volta a incidere su uno dei tre poteri fondamentali dello Stato e che non si ripeta quanto è accaduto in occasione dell'esame della legge sull'autonomia differenziata.
Enrico COSTA (FI-PPE) chiede di parlare.
Pag. 8Nazario PAGANO, presidente e relatore, segnala al collega Costa che nella fase delle dichiarazioni di voto possono intervenire soltanto i membri della Commissione o i loro sostituti.
Alessandro URZÌ (FDI) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di adozione del testo base formulata dai relatori e rileva come il provvedimento in esame costituisca un ulteriore tassello dell'azione complessiva del Governo, in quanto ciascuno dei progetti di riforma esaminati nel corso della legislatura ha una specifica funzione e al Governo spetta la sintesi delle diverse istanze delle forze politiche della maggioranza.
Quanto al merito, sottolinea come la riforma in esame risponda alle esigenze, il cui perseguimento deve, a suo avviso, essere rivendicato con forza dalla maggioranza, di garantire l'indipendenza della magistratura requirente, di arginare le logiche correntizie in seno al Consiglio superiore della magistratura e di prevedere uno specifico organo competente in materia disciplinare.
Pietro PITTALIS (FI-PPE) interviene per preannunciare il voto favorevole di Forza Italia, sottolineando come due esponenti del suo gruppo, vale a dire gli onorevoli Costa e Calderone siano i primi firmatari di due analoghe proposte di legge in materia di separazione delle carriere. Rinvia al dibattito in sede di esame delle proposte emendative per ogni altra valutazione sull'argomento, ritenendo che quella odierna non sia la sede idonea, considerato che si tratta di votare esclusivamente sull'adozione del testo base.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di adottare quale testo base per il prosieguo dell'esame il testo del disegno di legge costituzionale C. 1917.
Nazario PAGANO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, ricordando che, come convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, il termine per la presentazione delle proposte emendative è fissato alle ore 12 di mercoledì 23 ottobre.
La seduta termina alle 12.20.
ATTI DEL GOVERNO
Giovedì 10 ottobre 2024. — Presidenza del presidente Nazario PAGANO. – Interviene il viceministro della giustizia, Francesco Paolo Sisto.
La seduta comincia alle 12.20.
Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dei contributi in favore delle associazioni combattentistiche vigilate dal Ministero dell'interno a valere sulle risorse iscritte nello stato di previsione della spesa del medesimo Ministero per l'anno 2024, nel capitolo 2309 – piano gestionale 1.
Atto n. 200.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta dell'8 ottobre 2024.
Nazario PAGANO, presidente, rammenta che il termine per l'espressione del parere da parte della Commissione scadrà il 14 ottobre prossimo. Non essendovi richieste di intervento, invita il relatore, onorevole Sbardella, a formulare la proposta di parere.
Luca SBARDELLA (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole con due osservazioni (vedi allegato), con la prima delle quali si invita il Governo a valutare l'opportunità di introdurre un criterio di riparto delle risorse tra le diverse associazioni combattentistiche che tenga conto delle reali platee di soggetti assistiti in luogo del criterio del numero di iscritti. Segnala di attribuire particolare rilevanza alla seconda osservazione, con cui si chiede al Governo di valutare l'opportunità di erogare in favore delle associazioni combattentistichePag. 9 un contributo annuo per un importo non inferiore a quello del 2023. Rammenta a tale proposito che il citato contributo ha subìto rispetto all'anno precedente una riduzione pari a 100 mila euro, sottolineando che si tratta di una somma di entità limitata che tuttavia mette in difficoltà le associazioni combattentistiche senza peraltro risolvere i problemi di bilancio.
Nazario PAGANO, presidente, ritiene giusto rammentare che si tratta di associazioni combattentistiche che si occupano, tra l'altro, del sostegno a persone che hanno subito ferite e mutilazioni a causa dell'esplosione di ordigni di guerra, fenomeno che si verifica con grande frequenza su tutto il territorio nazionale.
Luca SBARDELLA (FDI), relatore, a sostegno delle considerazioni del presidente, ribadito che tali associazioni forniscono sostegno a invalidi civili di guerra, fa presente che nel solo anno 2023 si sono verificate in Italia 60 mila esplosioni di ordigni e che l'ultimo fatto grave di tale genere risale al mese di settembre. Trattandosi quindi di associazioni che svolgono una importante funzione sociale, riterrebbe molto utile uno sforzo in loro favore da parte del Governo.
Nazario PAGANO, presidente, fa presente di aver incontrato il presidente di una delle associazioni combattentistiche, il quale ha subito a soli cinque anni la perdita di una mano avendo raccolto un ordigno inesploso, e di aver compreso pienamente in tale occasione la funzione importante svolta da tali enti. Dichiara pertanto di condividere l'iniziativa del relatore.
Simona BONAFÈ (PD-IDP) chiede al presidente di sospendere brevemente la seduta, rilevando l'esigenza di approfondire alcuni aspetti della proposta di parere del relatore.
Nazario PAGANO, presidente, accogliendo la richiesta dell'onorevole Bonafè sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 12.25, è ripresa alle 12.30.
Luca SBARDELLA (FDI), relatore, conferma la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata prima della sospensione.
Igor IEZZI (LEGA) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.
Alfonso COLUCCI (M5S) dichiara di apprezzare la proposta avanzata dal relatore, che invita a un miglioramento del contenuto dello schema in esame dal momento che chiede di ripristinare l'entità del contributo annuo del 2023 in favore delle associazioni combattentistiche, evitando il taglio del cinque per cento operato per l'anno in corso. Nel ricordare che tale contributo aveva già subito in passato una riduzione del 13 per cento, rileva come la proposta del relatore, per quanto migliorativa rispetto agli intendimenti del Governo, non sia tuttavia sufficiente a corrispondere alle esigenze di tali associazioni, che svolgono un ruolo importante, come ricordato dallo stesso presidente. Auspica pertanto un ulteriore incremento delle risorse in favore delle associazioni combattentistiche.
Simona BONAFÈ (PD-IDP), nel condividere l'intento migliorativo della proposta di parere del relatore, fa presente che lo schema all'esame della Commissione – che interviene quest'anno in concomitanza con l'ottantesimo anniversario della liberazione – incide fortemente sull'attività delle associazioni combattentistiche. Segnala il lavoro meritorio svolto da tali associazioni, ricordando in particolare il sostegno fornito alle famiglie degli ex deportati politici nei campi di concentramento dall'ANED, cui è iscritta la senatrice Liliana Segre, nonché l'attività svolta dall'ANPPIA in favore dei perseguitati politici italiani antifascisti. Pertanto, alla vigilia del citato anniversario, ritiene davvero inopportuno non mettere tali associazioni in condizione di svolgere a pieno la loro funzione. ConsiderandoPag. 10 importante la richiesta del relatore di evitare il taglio del 5 per cento delle risorse operato dallo schema in esame, ritiene tuttavia che sarebbe auspicabile ripristinare l'originario importo del contributo annuo prima del taglio del 13 per cento. Rileva in conclusione che si tratta di risorse limitate in termini assoluti, che tuttavia sarebbe utile mettere a disposizione delle associazioni e anche del loro lavoro di sensibilizzazione, soprattutto alla vigilia di un anniversario importante. Dichiara in conclusione che anche per il Partito democratico si tratta di un passo in avanti, ma non sufficiente.
Enrica ALIFANO (M5S) rileva la necessità di leggere per intero il contenuto del provvedimento in esame, richiamando in particolare il contenuto dell'articolo 2, sulla base del quale l'importo del contributo alle associazioni combattentistiche viene detratto dal fondo destinato a flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose. Sottolinea quindi che con tale erogazione non si mette in discussione l'equilibrio di bilancio. Dichiara pertanto la propria personale contrarietà alla proposta di parere del relatore.
Matteo MAURI (PD-IDP) chiede al relatore conferma del fatto che lo schema in esame, oltre ad operare un taglio del contributo annuo, provveda anche ad una diversa distribuzione delle risorse tra le associazioni combattentistiche.
Luca SBARDELLA (FDI), relatore, conferma che per il 2024 è prevista una diversa distribuzione delle risorse tra le associazioni combattentistiche interessate rispetto all'anno precedente, sulla base del criterio della proporzione con il numero degli iscritti. Precisa che proprio per tale motivo ha ritenuto di proporre nella proposta di parere la valutazione di un criterio che reputa più oggettivo, vale a dire quello della platea dei beneficiari, pur non essendo in grado al momento di anticipare le conseguenze dell'adozione di tale criterio.
Federico FORNARO (PD-IDP), nel sottolineare le particolarità finalità delle associazioni combattentistiche, che rappresentano un importante pezzo della storia del nostro Paese, considera fondamentale l'osservazione del collega Mauri. In merito alla distribuzione delle risorse, fa infatti presente che, come si evince dalla tabella contenuta nella documentazione predisposta dagli uffici, l'ANED è passata dal 10 per cento del 2023 al 9 per cento del 2024, l'ANPIA dal 12 per cento del 2023 al 10 per cento del 2024 mentre nello stesso periodo di riferimento l'ANVCG ha visto incrementare il contributo dal 78 all'81 per cento. Rileva quindi che il taglio operato quest'anno al contributo non è stato equamente distribuito tra le diverse associazioni. Pertanto, pur apprezzando lo sforzo del relatore nella direzione di garantire almeno il medesimo importo totale del 2023, ritiene che si debbano ripristinare tanto l'entità delle risorse del decennio precedente quanto le modalità della loro distribuzione. Esprime a tale ultimo proposito le proprie perplessità circa l'attendibilità del criterio del numero degli iscritti, segnalando in modo particolare che l'ANED per la peculiare finalità inevitabilmente è impossibilitata a vedere aumentare in maniera consistente i propri iscritti.
Luca SBARDELLA (FDI), relatore, nel condividere l'opinione che il criterio del numero degli iscritti non sia esaustivo, ribadisce di aver proposto di adottare il criterio più oggettivo e meno aggirabile della proporzione con la platea dei beneficiari, deducibile dall'entità del capitolo di spesa relativo all'erogazione delle pensioni da parte di ciascuna associazione.
Simona BONAFÈ (PD-IDP) chiede che la proposta di parere possa essere modificata nel senso di mantenere il criterio di ripartizione adottato fino al 2023, riservandosi per il prossimo anno un approfondimento circa il criterio migliore per distribuire in maniera equa le risorse.
Luca SBARDELLA (FDI), relatore, si dichiara contrario a modificare la proposta di parere, in primo luogo, perché il Senato si è Pag. 11già espresso su un testo di analogo tenore e, in secondo luogo, perché il criterio del numero degli iscritti ha almeno un certo livello di oggettività non garantito dal criterio precedente.
Carmela AURIEMMA (M5S) preannuncia l'astensione del Gruppo del Movimento 5 Stelle nella votazione sulla proposta di parere del relatore. Sottolinea come non vi sia alcuna divisione all'interno del suo Gruppo, che da un lato riconosce la bontà della proposta formulata dal relatore, ma dall'altro nutre dubbi sulle modalità prospettate di copertura dei costi.
Alessandro URZÌ (FDI) fa presente che il Gruppo di Fratelli d'Italia esprimerà un convinto voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, che chiede una valutazione ulteriore rispetto all'ammontare complessivo dei contributi da erogare alle associazioni interessate dal provvedimento, nonché una valutazione circa l'adozione di un criterio di riparto fondato su criteri oggettivi, che tengano conto dei destinatari reali del provvedimento stesso. Auspica pertanto che le forze politiche di opposizione condividano la proposta del relatore, ragionevole e positiva.
Matteo MAURI (PD-IDP) conferma la valutazione positiva del Gruppo del Partito Democratico rispetto alla proposta del relatore di ripristino dello stesso importo erogato negli anni precedenti, ma evidenzia come la questione della distribuzione tra le associazioni dei contributi da erogare sia assolutamente rilevante. Osserva infatti come le associazioni de quibus abbiano natura e dimensioni tra loro molto diverse e sottolinea che per talune di esse, come l'ANED – la più piccola delle tre – la riduzione anche percentuale delle somme erogate potrebbe causare la chiusura in negativo del bilancio annuale e potenzialmente, di conseguenza, la chiusura dell'associazione stessa.
Chiede quindi che si torni alle regole precedenti, anche sotto il profilo delle quote di riparto del contributo annuo, sganciandole quindi dal numero degli iscritti. Avverte poi i colleghi di maggioranza sul rischio che tale questione possa aprioristicamente acquisire una valenza politica rilevante, tenuto conto che incide anche sulle associazioni dei perseguitati politici e degli ex deportati politici antifascisti.
Propone di rinviare al prossimo anno la soluzione della questione relativa alla modifica della percentuale di riparto dei contributi per poter medio termine valutare attentamente quale sia la scelta più adeguata. Sottolinea infatti che il parametro degli iscritti fu accantonato su proposta di Cossiga, proprio per evitare che tali associazioni promuovessero una «corsa agli iscritti».
Fa poi presente che al Senato, nel corso dell'esame del provvedimento in oggetto, sono stati auditi i rappresentanti delle associazioni, anche al fine di una conoscenza più approfondita di tali realtà e di una riflessione più ampia sulle scelte legislative da compiere.
Nel segnalare come sarebbe stato preferibile svolgere audizioni prima di procedere alla votazione del parere, dichiara dunque l'astensione del Gruppo del Partito Democratico nella votazione sulla proposta di parere del relatore, che nel complesso giudica in modo negativo, ritenendo che si sarebbe potuto fare di più.
Nazario PAGANO, presidente, ricorda al deputato Mauri che il termine per l'espressione del parere da parte della Commissione scadrà il 14 ottobre prossimo e che le audizioni non sono state richieste nelle precedenti riunioni dell'Ufficio di presidenza.
La Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.
La seduta termina alle 12.45.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 10 ottobre 2024.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.50 alle 12.55.