SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 2 ottobre 2024. — Presidenza del vicepresidente Luciano CIOCCHETTI.
La seduta comincia alle 13.05.
DL 113/2024 recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico.
C. 2066 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Luciano CIOCCHETTI, presidente, in sostituzione della relatrice, deputata Patriarca, impossibilitata a partecipare alla seduta odierna, richiama innanzitutto, per quanto concerne le disposizioni contenute nel decreto in oggetto afferenti a vario titolo alle competenze della XII Commissione, l'articolo 7-bis, introdotto durante l'esame al Senato, che dispone la proroga Pag. 243fino al 30 settembre 2025, con la finalità di garantire il conseguimento degli obiettivi previsti nel PNRR in relazione al sub investimento «M6C2 –1.1.2 Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero – Grandi apparecchiature», delle Convenzioni quadro e degli Accordi quadro stipulati da Consip S.p.A., funzionali alla realizzazione delle condizionalità previste dal target M6C2-6 del PNRR, in corso alla data di entrata in vigore della presente disposizione. Viene fatta salva l'eventuale scadenza naturale successiva alla predetta data e la facoltà di recesso dell'aggiudicatario, che deve essere comunque esercitata entro e non oltre 15 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione.
L'articolo 7-sexies, inserito nel corso dell'esame al Senato, intervenendo sull'articolo 4-quater del decreto-legge n. 145 del 2023, modifica la disciplina in materia di IVA per le prestazioni sanitarie di chirurgia estetica volte a diagnosticare o curare malattie o problemi di salute ovvero a tutelare, mantenere o ristabilire la salute, anche psico-fisica. La novella dispone l'esenzione anche per le prestazioni effettuate prima del 17 dicembre 2023, giorno in cui è entrato in vigore il regime di esenzione.
Evidenzia, quindi, il contenuto del comma 4 dell'articolo 11, che prevede l'assegnazione, nell'anno 2024, di un contributo di 11 milioni di euro per la fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma.
Il successivo comma 5-bis, introdotto al Senato, innalza di 2 milioni di euro, con riferimento all'anno 2024, il limite complessivo di spesa per l'erogazione del cosiddetto bonus psicologo, portandolo a 12 milioni di euro.
L'articolo 11-ter, introdotto nel corso dell'esame in sede referente, al comma 1, intervenendo sull'articolo 42 del decreto-legge n. 34 del 2020, reca disposizioni concernenti la Fondazione Enea Tech e Biomedical. Essa viene assoggettata al potere di vigilanza e di indirizzo, oltre che del Ministero delle imprese e del made in Italy, anche del Ministero della salute, ed è autorizzata ad operare anche nel settore della ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico e in quello della organizzazione e gestione dei servizi di ricovero e cura di alta specialità e di eccellenza. Si prevede inoltre che la Fondazione, quando opera nella gestione dei servizi sanitari e di cura di elevata specialità, debba agire attraverso la costituzione di un ente no profit partecipato dalla regione nel cui territorio sono erogati i servizi anzidetti, dopo aver acquisito il parere della regione medesima, a carattere vincolante.
Il comma 2, attraverso una modifica all'articolo 1, comma 951, della legge di bilancio 2022, prevede che con decreto interministeriale siano definite le risorse che, nell'ambito del Fondo per il trasferimento tecnologico, sono da destinare alla ricerca clinica e traslazionale, nel campo biomedico e in quello della organizzazione e gestione dei servizi di ricovero e cura di alta specializzazione e di eccellenza.
Fa presente che il comma 3 reca disposizioni volte a garantire l'integrità e la continuità delle prestazioni specialistiche del Servizio sanitario nazionale, in caso di vendita di complessi aziendali operanti nei settori della ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico ed in quello della organizzazione e gestione dei servizi sanitari di ricovero e cura di alta specialità e di eccellenza, disposta nell'ambito di una procedura di amministrazione straordinaria. In tali casi si riconosce il diritto di prelazione alle Fondazioni di diritto pubblico o di diritto privato istituite per legge che svolgono attività nel settore della ricerca biomedicale o che sono abilitate ad operare nei già citati settori, agli enti pubblici dotati di competenza nei medesimi ambiti settoriali, nonché agli organismi dagli stessi costituiti o partecipati. La norma disciplina in maniera puntuale le modalità di applicazione di tale diritto di prelazione.
Il comma 4 autorizza la regione Lazio a costituire o partecipare alla costituzione di soggetti no profit per l'acquisizione e gestione dei complessi aziendali di cui al precedente comma 3.Pag. 244
Non essendoci richieste di intervento, illustra la proposta di parere favorevole predisposta dalla relatrice (vedi allegato 1).
Andrea QUARTINI (M5S) rileva che il provvedimento in esame, non a caso conosciuto come decreto «omnibus», interviene su settori molto eterogenei e, pertanto, esprime una fortissima perplessità rispetto alla pronuncia di inammissibilità che ha riguardato molti emendamenti presentati dal suo gruppo presso le Commissioni competenti in sede referente, il tutto in un contesto nel quale i tempi di esame sono risultati estremamente compressi. Segnala, inoltre, che la tempistica ristretta non ha di fatto consentito la predisposizione di una proposta alternativa di parere da parte del Movimento 5 stelle.
Sottolinea che, a causa di quanto è accaduto, i colleghi di opposizione facenti parte delle Commissioni competenti in sede referente hanno deciso di non partecipare ai lavori delle stesse per non avallare quello che non esita a definire un «corto circuito democratico» per il quale di fatto viene preclusa la possibilità per i parlamentari di svolgere le proprie funzioni.
Segnala che, tra le proposte emendative giudicate inammissibili, alcune avevano ad oggetto il potenziamento della prevenzione rispetto al gioco d'azzardo patologico, osservando che in proposito la Commissione Affari sociali dovrebbe svolgere una funzione di stimolo, posto che, almeno a parole, tutti i suoi componenti sembrano concordare sulla necessità di intervenire in tale ambito.
In relazione alla disposizione recata dal decreto in esame che estende l'esenzione dell'IVA per le prestazioni di chirurgia estetica, precisa di non avere un atteggiamento pregiudiziale nei confronti di questo settore sanitario ma di ritenere inaccettabile che coloro che abbiano già pagato l'imposta non possano ottenere un rimborso, favorendo di fatto coloro che non hanno adempiuto ai propri doveri fiscali.
Manifesta, inoltre, perplessità per quella che viene delineata come un'operazione di salvataggio della Fondazione Santa Lucia di Roma, reputando spregiudicato l'utilizzo di risorse pubbliche per salvare una struttura privata, con il rischio di non rispettare la normativa europea in materia di aiuti di Stato. In proposito, ritiene che la previsione di costituire una fondazione rappresenti solo un tentativo di aggirare gli ostacoli posti dalla normativa europea, segnalando che nel corso dell'esame al Senato sono stati respinti emendamenti presentati dal proprio gruppo aventi l'intento di finalizzare il contributo concesso alla Fondazione Santa Lucia alla tutela dei lavoratori e al prosieguo delle attività cliniche e assistenziali. Pur riconoscendo che si tratta di un istituto di eccellenza, ritiene che sarebbe necessario aprire una discussione rispetto al fatto che si procede solo per una singola struttura, mentre ci sono sicuramente altre realtà bisognose di interventi a livello nazionale.
Evidenzia, inoltre, che il Movimento 5 Stelle ha presentato proposte emendative che non hanno trovato accoglimento anche per quanto concernenti, rispettivamente, la prosecuzione del «Progetto sentieri», la riqualificazione dei consultori familiari e la reintroduzione dell'Iva agevolata per i prodotti dell'igiene femminile.
Sulla base di tali considerazioni, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere predisposta dalla relatrice.
Luciano CIOCCHETTI, presidente, sottolinea, avendo personalmente seguito con determinazione l'evolversi della situazione, che tutti i sindacati e i gruppi politici rappresentati nel Consiglio regionale del Lazio hanno sollecitato un intervento per assicurare un futuro a un presidio di eccellenza quale è la Fondazione Santa Lucia. Evidenzia che con l'intervento normativo in discussione si prevede esclusivamente un diritto di prelazione per alcuni soggetti portatori di un interesse pubblico, nel caso di vendita di complessi aziendali che svolgono servizi sanitari di ricovero e cura di alta specialità e di eccellenza. L'alternativa sarebbe stata quella di vendere l'istituto ai privati, senza nessun controllo pubblico.
Gian Antonio GIRELLI (PD-IDP) rileva preliminarmente che la compresenza nello Pag. 245stesso provvedimento di temi molto eterogenei rende difficile un approfondimento degli stessi.
Quanto allo specifico delle misure relative alla Fondazione Santa Lucia, osserva che sarebbe stato preferibile un intervento complessivo per affrontare anche analoghe situazioni critiche, che avrebbero meritato altrettante misure di sostegno.
In conclusione, dichiara che il suo gruppo esprimerà un voto contrario sulla proposta di parere predisposta dalla relatrice.
Luana ZANELLA (AVS) preannuncia il proprio voto contrario sulla proposta di parere della relatrice sulla base delle medesime considerazioni svolte dai colleghi precedentemente intervenuti.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029.
Doc. CCXXXII, n. 1.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Luciano CIOCCHETTI, presidente, avverte che, secondo quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento, i deputati possono partecipare alla seduta odierna in videoconferenza, non essendo previste votazioni.
Dà quindi la parola alla relatrice, deputata Morgante, per lo svolgimento della relazione.
Maddalena MORGANTE (FDI), relatrice, fa presente che il documento all'esame della Commissione rappresenta il primo Piano strutturale di bilancio di medio termine elaborato ai sensi della disciplina economica dell'Unione europea (UE) recentemente entrata in vigore. Coerentemente con le nuove regole europee, il Piano ha un orizzonte quinquennale (2025-2029).
Il Piano prevede: una crescita della spesa primaria netta (cioè, della spesa al netto degli oneri per interessi, delle variazioni automatiche derivanti dal ciclo economico e relative a sussidi per i lavoratori, di alcune spese considerabili come transitorie, della spesa relativa ai cofinanziamenti con l'Unione europea o ai finanziamenti della medesima Unione nonché al netto delle eventuali variazioni di entrate derivanti da nuove misure discrezionali) pari all'1,3 per cento nel 2025, all'1,6 per cento nel 2026, all'1,9 per cento nel 2027, all'1,7 per cento nel 2028, all'1,5 per cento nel 2029, all'1,1 per cento nel 2030 e all'1,2 per cento nel 2031; un tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni in rapporto al PIL pari al 3,3 per cento nel 2025, al 2,8 per cento nel 2026, al 2,6 per cento nel 2027, al 2,3 per cento nel 2028 e all'1,8 per cento nel 2029; un tasso di disoccupazione pari al 7,0 per cento per l'anno in corso, con una successiva progressiva riduzione fino a un valore di 6,2 punti percentuali per il 2028 e di 6,3 punti percentuali per il 2029.
Per quanto riguarda le competenze specifiche della XII Commissione, segnala che, nella premessa, il Governo conferma l'obiettivo di sostenere la spesa sanitaria. Per gli anni successivi al 2026, verranno quindi stanziate le risorse necessarie a mantenere gli investimenti pubblici in rapporto al PIL al livello registrato durante il periodo di vigenza del PNRR. Si pone una particolare attenzione sulla qualità del sistema sanitario. Poiché nel lungo termine la sostenibilità del welfare dipende dalla demografia, accanto al potenziamento e all'ordinato sviluppo dei pilastri complementari di previdenza e sanità, il Piano rafforza le politiche per la famiglia, per sostenere la natalità e la genitorialità, con migliori servizi alle famiglie e incentivi dedicati.
Osserva che la prima parte del Piano indica in maniera sintetica gli obiettivi e le priorità dello stesso fino al 2030, mentre la seconda delinea il percorso macroeconomico e di finanza pubblica. In tale ambito, nel paragrafo II.2.4, relativo al Quadro di finanza pubblica e strategia per il rispetto del Piano, il Governo ribadisce di considerarePag. 246 necessario incrementare i fondi destinati alla sanità pubblica. Nel successivo paragrafo sono, tra l'altro, indicati i disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica per il 2025. Per quanto concerne gli ambiti di interesse della XII Commissione, rileva che tra essi sono inclusi i disegni di legge recanti: Interventi a favore delle politiche di contrasto alla povertà; Misure in materia di riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale (SSN) e dell'assistenza ospedaliera; Delega in materia di riordino delle professioni sanitarie e degli enti vigilati dal Ministero della salute; Misure a sostegno delle famiglie numerose; Codice in materia di disabilità; Disposizioni in materia di giovani e servizio civile universale e deleghe al Governo per il riordino della materia.
La terza parte del documento all'esame indica le azioni di riforma e gli investimenti del piano e, al suo interno, le materie d'interesse della Commissione Affari sociali sono contenute nel capitolo III.3, relativo alle Linee di azione per il perseguimento delle priorità europee.
In tale contesto, il paragrafo III.3.1 è intitolato Famiglia, natalità e riduzione dei divari sociali e territoriali. In esso si osserva che rapide trasformazioni demografiche, economiche, sociali e tecnologiche rendono evidente la necessità di una programmazione che possa assicurare strumenti idonei a fronteggiare le sfide future, contribuendo all'attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali e al raggiungimento degli obiettivi al 2030, concernenti l'occupazione, la formazione della popolazione adulta e la riduzione della povertà.
Nell'ambito del sottoparagrafo III.3.1.1 Invertire il trend demografico, si afferma che il Governo intende potenziare i propri sforzi per contrastare la tendenza demografica negativa, per ampliare il sistema assistenziale e il supporto alle famiglie e creare un ambiente economico, sociale ed occupazionale che incentivi la natalità. Tra le misure vigenti, particolare importanza riveste l'assegno unico e universale. Segnala, inoltre, che il Governo intende continuare l'azione di contrasto alla denatalità, attraverso il completamento degli investimenti del PNRR per i servizi per la prima infanzia. Tale impegno è considerato ai fini dell'estensione del periodo di consolidamento del Piano.
Tra le misure in via di conferma nei prossimi anni, il Governo intende intervenire sui congedi parentali per contribuire a un riequilibrio dei carichi di cura all'interno della famiglia e facilitare la permanenza delle lavoratrici madri nel mercato del lavoro.
All'interno del sottoparagrafo III.3.1.6, una specifica sezione è dedicata al potenziamento del Servizio sanitario nazionale. Considerando i miglioramenti resi possibili dal PNRR, si ritiene utile perseguire il potenziamento di alcune delle misure che si sono rivelate maggiormente efficaci, tra cui l'efficientamento delle reti di medicina generale, delle reti di prossimità, delle strutture e della telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale (Case di comunità e Ospedali della comunità), nonché della digitalizzazione dei dipartimenti di emergenza e accettazione di I e II livello oltre che l'ammodernamento delle grandi apparecchiature sanitarie. Si ritiene essenziale potenziare gli investimenti sulla ricerca e per la formazione e lo sviluppo delle competenze tecniche, professionali digitali e manageriali del personale del sistema sanitario. Inoltre, il Governo si impegna ad attuare: il potenziamento degli strumenti di monitoraggio della spesa attraverso l'implementazione di nuovi indicatori sintetici di efficienza e di adeguatezza dei livelli di servizio; lo sviluppo e riordino degli strumenti per la sanità integrativa, l'assistenza e la non autosufficienza, come il miglioramento della vigilanza dei fondi sanitari e le misure per l'assistenza a lungo termine, definita su tutta la durata della vita degli iscritti; la programmazione delle assunzioni di personale sanitario, favorendo le specializzazioni nelle quali si registrano carenze; il potenziamento dell'assistenza territoriale e dell'edilizia sanitaria.
Nel documento si sottolinea che, nell'ambito del riparto delle risorse per il Servizio sanitario nazionale, occorre valutare interventi di potenziamento delle aree Pag. 247meno sviluppate, tramite il supporto delle best practice regionali al fine di superare i divari territoriali, implementando appieno anche le riforme previste dal PNRR. In continuità con la normativa vigente, saranno individuati meccanismi per aggiornare i livelli essenziali di assistenza, al fine di garantire ai cittadini un'offerta di prestazioni sempre più ampia e corrispondente alle reali richieste di salute. Nel contempo, si sosterrà l'innovazione e la sostenibilità attraverso oculati processi di disinvestimento da pratiche obsolete o addirittura dannose.
Per migliorare il benessere dei cittadini e ridurre le spese, si intende iniziare una serie di progetti innovativi per incentivare stili di vita sani, sia mediante programmi di informazione sul territorio nazionale relativi ai rischi legati alla sicurezza alimentare e nutrizionale, che attraverso la riorganizzazione dei servizi di dietetica e nutrizione clinica, con sviluppo dei percorsi finalizzati alla prevenzione e allo screening del rischio. Come ulteriore importante ambito di intervento viene indicato quello di disincentivare l'abuso di antibiotici per contrastare l'antibiotico resistenza.
Fa presente che, riguardo alla spesa sanitaria corrente, riportata in appendice nelle tavole del conto della Pubblica amministrazione a legislazione vigente, si prevedono i seguenti valori: 137,9 miliardi di euro per il 2024 (in aumento rispetto ai 131,1 miliardi del 2023); 141,9 miliardi per il 2025; 145,0 miliardi per il 2026; 147,5 miliardi per il 2027.
Quanto alla spesa sanitaria corrente espressa in percentuale del PIL, a legislazione vigente, si prospettano i seguenti valori: 6,3 per il 2024 e il 2025; 6,2 per il 2026 e il 2027.
Luciano CIOCCHETTI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire in fase di discussione, comunica che, in seguito ad un'intesa raggiunta per le vie brevi tra i rappresentanti di tutti i gruppi, la votazione del parere sul documento in esame avrà luogo nella stessa giornata odierna e che, pertanto, si procederà a una nuova convocazione.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 13.50.
ATTI DELL'UNIONE EUROPEA
Mercoledì 2 ottobre 2024. — Presidenza del vicepresidente Luciano CIOCCHETTI.
La seduta comincia alle 13.50.
Programma di lavoro della Commissione per il 2024 – Trasformare il presente e prepararsi al futuro.
COM(2023) 638 final.
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2024.
Doc. LXXXVI, n. 2.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).
La Commissione inizia l'esame congiunto dei documenti.
Luciano CIOCCHETTI, presidente, ricorda che l'esame sugli atti all'ordine del giorno si concluderà con l'approvazione di un parere che verrà trasmesso alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) e con la nomina del relatore che può partecipare, per riferirvi, alle sedute della XIV Commissione, la quale concluderà l'esame con l'approvazione di una relazione per l'Assemblea.
Dà, quindi, la parola alla relatrice, deputata Loizzo, per lo svolgimento della relazione.
Simona LOIZZO (LEGA), relatrice, fa presente che il programma di lavoro della Commissione per il 2024 individua sei obiettivi prioritari: un Green Deal europeo, un'Europa pronta per l'era digitale, un'economia al servizio delle persone, un'Europa più forte nel mondo, la promozione dello stile di vita europeo e un nuovo slancio per la democrazia europea.
Osserva che questo programma di lavoro, presentato il 17 ottobre 2023, si è sostanzialmente esaurito con il termine della Pag. 248legislatura europea appena conclusasi (2019-2024).
Di conseguenza, rileva come la relazione programmatica del Governo debba essere letta come un impulso a perseguire i medesimi obiettivi nella legislatura europea da poco inaugurata (2024-2029).
Procederà, quindi, a evidenziare i punti della relazione programmatica del Governo – predisposta tenendo conto delle priorità legislative dell'Unione europea di cui al citato programma di lavoro della Commissione europea per il 2024 – relativi agli ambiti di competenza della Commissione Affari sociali.
Osserva, quindi, che la relazione del Governo si articola in quattro parti, relative rispettivamente allo sviluppo del processo di integrazione europea, alle politiche strategiche, alla dimensione esterna dell'UE e al coordinamento nazionale delle politiche europee.
Ciascuna parte è suddivisa in capitoli tematici ai quali, secondo il modello utilizzato nei due anni precedenti, vengono ricondotti 138 «dossier» specifici, relativi a singole questioni o proposte legislative dell'UE. Ogni dossier riporta l'obiettivo individuato, le azioni che il Governo intende porre in essere per perseguirlo nonché i risultati attesi.
Passando all'illustrazione dei contenuti, sottolinea come assumano rilievo per la XII Commissione numerose iniziative.
Per quanto concerne il capitolo 2.4, dedicato alla promozione dello stile di vita europeo, occorre segnalare in particolare i dossier nn. 93, 94, 95 e 96 relativi, rispettivamente, a una strategia farmaceutica europea, al piano europeo di lotta contro il cancro, al cosiddetto Increase NET e network regolatorio europeo in ambito farmaceutico, nonché all'ecosistema della ricerca clinica.
Nel capitolo 2.5, relativo al nuovo slancio per la democrazia europea, interessano la Commissione Affari sociali i dossier nn. 97, 100, 101, 102, 103 e 104, nei quali il Governo identifica come priorità, rispettivamente, la lotta contro la violenza domestica e sulle donne, la lotta alla tratta degli esseri umani, gli organismi per la parità di genere, un sistema di intervento a sostegno delle persone con disabilità e la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni.
Infine, nel capitolo 4.1, relativo al coordinamento delle politiche europee, sono da segnalare i dossier nn. 119 e 120, relativi a un Meccanismo unionale di protezione civile (con acronimo inglese, il c.d. UCPM) e a una Rete operativa per la prevenzione delle carenze di farmaci.
Esprimendo apprezzamento per le materie trattate, auspica per il futuro che la relazione programmatica venga presentata dal Governo in tempi congrui, in modo tale che la XII Commissione possa essere coinvolta più attivamente all'individuazione dei temi da affrontare in sede europea.
Luciano CIOCCHETTI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.
La seduta termina alle 13.55.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 2 ottobre 2024. — Presidenza del vicepresidente Luciano CIOCCHETTI.
La seduta comincia alle 13.55.
Disposizioni in materia di terapie digitali.
C. 1208 Loizzo.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Luciano CIOCCHETTI presidente, avverte che, secondo quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento, i deputati possono partecipare alla seduta odierna in videoconferenza, non essendo previste votazioni.
Dà quindi la parola alla relatrice, deputata Loizzo, per lo svolgimento della relazione.
Simona LOIZZO (LEGA), relatrice, ricorda che la Commissione avvia l'esame, in Pag. 249sede referente, della proposta di legge C. 1208, a sua prima firma, recante disposizioni in materia di terapie digitali. La proposta di legge, che si compone di quattro articoli, è diretta a disciplinare l'utilizzazione delle tecnologie che offrono interventi terapeutici guidati da programmi software.
L'articolo 1, comma 1, detta la definizione delle terapie digitali quali interventi terapeutici mediati da software, con una specifica indicazione terapeutica e progettati per prevenire, gestire o trattare un disturbo medico o una malattia, modificando il comportamento del paziente al fine di migliorarne gli esiti clinici, vale a dire l'efficacia della terapia a parità di effetti. Ai sensi del comma 2, queste terapie presentano un principio attivo digitale e i cosiddetti eccipienti digitali: il primo rappresenta il principale responsabile del risultato clinico ed è riconducibile a un algoritmo terapeutico, mentre i secondi sono servizi «a valore aggiunto», necessari per garantire la migliore esperienza del paziente e per consentire un uso a lungo termine della terapia tramite i servizi offerti, di natura ludico-compensativa: questi possono essere applicazioni, videogiochi o sistemi di ricompensa.
Il comma 3 prevede che i dispositivi medici digitali, ai fini dell'immissione in commercio, devono contenere la marcatura CE, mentre il comma 4 elenca gli ambiti in cui possono trovare applicazione le terapie digitali: malattie cardio-metaboliche, endocrinologia e diabetologia, neuroscienze e salute mentale, malattie respiratorie, aree riabilitative, oncologia. In tali ambiti, la raccolta da remoto dei dati dei pazienti in tempo reale e la conseguente possibilità di seguire più agevolmente i progressi terapeutici permettono di prospettare una riduzione complessiva dei costi sanitari e sociali a vantaggio della sostenibilità del Servizio sanitario nazionale.
L'articolo 2 detta disposizioni in materia di valutazione delle terapie digitali, istituendo un apposito Comitato di valutazione formato da dieci membri e così composto: cinque membri nominati dalla Conferenza permanente Stato-regioni e province autonome, tre membri dall'AGENAS, un membro dal Ministero della salute e un membro dall'AIFA. Tra i compiti del Comitato vi è quello di fornire indicazioni preliminari e orientative sulle terapie digitali, al fine della loro immissione nel percorso di valutazione rapida per l'inserimento nei livelli essenziali di assistenza (LEA).
Con l'articolo 3 si propone di istituire un Osservatorio permanente sulle terapie digitali presso l'AGENAS, al fine di monitorare tempestivamente gli sviluppi scientifici e tecnologici delle medesime terapie. Si prevede altresì che l'Osservatorio presenti alle Camere un rapporto annuale sull'evoluzione delle terapie digitali e sulla disponibilità di nuove tecnologie negli ambiti di cui all'articolo 1, comma 4.
L'articolo 4, infine, demanda all'AGENAS l'individuazione delle terapie digitali da inserire nei LEA, nell'ambito di un percorso di aggiornamento dedicato e accelerato. In particolare, il comma 3 richiede, ai fini del suo inserimento nei LEA, che la terapia digitale sia stata oggetto di almeno due studi clinici con evidenze di alta qualità.
Luciano CIOCCHETTI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Modifiche all'articolo 3 della legge 5 marzo 2024, n. 22, in materia di compiti della Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2.
C. 1954 Braga.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Luciano CIOCCHETTI, presidente, avverte che, secondo quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento, i deputati possono partecipare alla seduta odierna in videoconferenza, non essendo previste votazioni.Pag. 250
Dà quindi la parola al relatore, deputato Ciancitto, per lo svolgimento della relazione.
Francesco Maria Salvatore CIANCITTO (FDI), relatore, rileva che il provvedimento in esame, che consta di un solo articolo, è finalizzato a inserire nell'oggetto di indagine della Commissione sulla gestione dell'emergenza sanitaria anche l'operato delle regioni, delle province autonome di Trento e di Bolzano, degli enti locali e dei relativi organi tecnici nonché ad escludere dai compiti della Commissione quello di valutare l'efficacia scientifica dei vaccini.
Più precisamente, l'articolo 1 detta una serie di modifiche ad alcune lettere dell'articolo 3 della citata legge n. 22 del 2024 e inserisce una nuova – lettera m-bis) – sopprimendo altresì le lettere dd) ed ee). Nello specifico, il comma 1 del provvedimento in esame si propone di valutare anche l'operato delle regioni, delle province autonome e degli enti locali per quanto attiene all'adozione di misure di contrasto, prevenzione e riduzione della diffusione del SARS-CoV-2, esaminando anche documenti, verbali e scenari di previsione, nonché eventuali piani di contagio elaborati dalle regioni, dalle province autonome e dagli enti locali (lettere a) e b)); estendere anche agli enti predetti la verifica circa la mancata considerazione del Piano nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale e alla tempestività dell'attuazione degli strumenti forniti dal Governo, e l'ulteriore verifica se le difformità delle misure adottate da parte delle singole regioni delle province autonome e degli enti locali abbiano inciso sulla diversa diffusione del virus SARS-CoV-2 a livello regionale e locale (lettere c), d) ed e)); estendere altresì alle regioni e alle province autonome la verifica circa la tempestività e l'adeguatezza delle misure adottate, sotto il profilo del potenziamento del Servizio sanitario nazionale e delle sue dotazioni nel corso di ciascuna fase dell'emergenza pandemica, esaminando la quantità, la qualità e il prezzo dei dispositivi di protezione individuale, dei dispositivi medici, dei materiali per gli esami di laboratorio e degli altri beni sanitari acquistati; l'obiettivo è evidenziare eventuali abusi, sprechi, irregolarità, comportamenti illeciti e fenomeni speculativi che abbiano interessato l'attività, le procedure di acquisto e la gestione delle risorse (lettere f), g) e h)).
Infine, si prevede la soppressione delle lettere dd) e ee) concernenti: le indagini relative agli acquisti delle dosi di vaccino destinate all'Italia nonché all'efficacia del piano vaccinale predisposto; la verifica degli atti del processo di revisione continua sui vaccini, esteso alle decisioni della Commissione europea e dell'Agenzia europea per i medicinali, precedentemente all'autorizzazione all'uso del vaccino medesimo.
Fa presente fin da subito di non condividere i contenuti della proposta di legge in oggetto, considerato che la Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2 si è effettivamente costituita il 18 settembre scorso, il 26 settembre si è svolto l'Ufficio di presidenza ed è convocata nella giornata odierna per l'approvazione del regolamento interno.
Ricorda, inoltre, che nel corso dell'esame della proposta di legge C. 384, volta all'istituzione della predetta Commissione, sono stati respinti gli emendamenti tesi ad apportare al provvedimento le medesime modifiche previste dalla proposta di legge in oggetto, sia in sede referente che nel corso dell'esame in Assemblea, a seguito di un dibattito ampio e approfondito.
Lo stesso è avvenuto anche al Senato (S. 790). Peraltro, il provvedimento è stato oggetto di una seconda lettura alla Camera (C. 384-B), essendo stato modificato dall'altro ramo del Parlamento.
Gian Antonio GIRELLI (PD-IDP) precisa che la proposta in esame, sottoscritta dai presidenti di quasi tutti i gruppi di opposizione, non ha fini ostruzionistici ma, al contrario, vuol porsi come un fattore di stimolo per un confronto sulle modalità con cui condurre i lavori della Commissione d'inchiesta. Al riguardo, ricorda che attualmente una parte significativa dei rappresentanti dei gruppi di minoranza non Pag. 251sta prendendo parte ai lavori della stessa a causa dell'impostazione che è stata concepita con la legge istitutiva. Evidenzia come, escludendo dall'ambito di indagine l'attività svolta dalle regioni, non sia possibile condurre un'analisi seria per comprendere cosa non ha funzionato e quali interventi sono necessari per evitare di ripetere gli errori in caso di eventi futuri.
Sottolinea che l'approfondimento sull'efficacia dei vaccini dovrebbe essere svolto all'interno del mondo medico-scientifico più che nel contesto di una Commissione parlamentare il cui provvedimento istitutivo rende evidente un approccio scettico e un'attenzione particolare a settori scientifici assolutamente minoritari. Segnala che il provvedimento in esame rappresenta l'ultimo tentativo per riportare nei giusti binari il lavoro della Commissione, evitando che essa si traduca in uno scontro politico sugli eventi passati e non persegua un approccio costruttivo che, invece, ha caratterizzato il lavoro analogo svolto nel contesto dei vari Consigli regionali.
Nel ricordare che alcune decisioni della magistratura hanno già fatto chiarezza sulle eventuali responsabilità dei rappresentanti del Governo nella gestione della pandemia e nel dichiararsi consapevole del fatto che i gruppi di maggioranza hanno i numeri per bloccare l'iter di una proposta volta a potenziare le capacità di indagine della Commissione d'inchiesta, invita gli stessi a rivedere le proprie posizioni e a non adottare un approccio strumentale.
Luana ZANELLA (AVS) sottolinea che il provvedimento in discussione rappresenta un'occasione per rettificare un'impostazione completamente errata data all'oggetto della Commissione d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria, escludendo l'attività svolta dalle regioni dall'ambito di indagine. Ritiene doveroso cercare di correggere tale stortura, anche per senso di responsabilità nei confronti di milioni di cittadini e di elettori che hanno vissuto con fatica e in una situazione di disorientamento il periodo pandemico e, in molti casi, sono stati colpiti anche da gravi lutti. In conclusione, ribadisce come non vi sia alcuna volontà ostruzionistica nel voler ampliare l'oggetto di indagine della Commissione in oggetto.
Andrea QUARTINI (M5S), nell'osservare che la discussione in corso può rappresentare una sorta di «terza lettura» del provvedimento istitutivo della Commissione sulla gestione dell'emergenza sanitaria, esprime la sua forte preoccupazione, legata al fatto che per i gruppi di maggioranza sembra non esserci un confine invalicabile rispetto a ciò che dovrebbe essere imposto dall'evidenza scientifica. Rileva che le forze politiche di centrodestra sono spesso portatrici di un messaggio culturale che mette in discussione dati scientifici acquisiti, citando ad esempio quanto accaduto nella polemica condotta nel corso delle recenti Olimpiadi di Parigi in relazione al caso della pugile algerina. Considera, inoltre, seriamente preoccupante che la politica si proponga di indagare sull'efficacia dei vaccini quando essi sono stati già oggetto di una valutazione condotta con rigidi criteri scientifici da decine di migliaia di soggetti.
Evidenzia come si stia portando avanti un'azione politica alla ricerca di un facile consenso, utilizzando strumentalmente il malcontento di ampie fasce di popolazione causato inevitabilmente dalla situazione drammatica vissuta negli anni scorsi.
Ricorda che il suo gruppo si è sempre dichiarato favorevole alla costituzione di una Commissione d'inchiesta, purché ad essa sia riconosciuta la possibilità di approfondire il ruolo di tutti i soggetti coinvolti, incluse le regioni. Sottolinea che è impossibile negare le responsabilità connesse al loro operato, osservando che l'impostazione data al sistema sanitario in alcune di esse, in particolare la Lombardia, ha sicuramente prodotto conseguenze molto gravi.
Osserva che sarebbe ancor più necessario approfondire questo dato nel quadro dell'autonomia differenziata.
Auspica, pertanto, che vi possa essere un momento di ulteriore riflessione, anche al fine di non offendere i cittadini che hanno subito gravi conseguenze nel corso della pandemia e prevenire conseguenze nefaste in futuro.
Francesco Maria Salvatore CIANCITTO (FDI), relatore, anche in qualità di componente dell'Ufficio di presidenza della Commissione d'inchiesta, fa presente che in tale sede si è convenuto di acquisire le risultanze delle indagini svolte nelle singole regioni.
Sottolinea come non vi sia alcuna intenzione di piegare la scienza a fini politici ma che si intenda solo acquisire, con la fondamentale collaborazione di esperti, elementi riguardo a specifici aspetti, ad esempio sull'efficacia dei vaccini e sui loro eventuali effetti indesiderati, senza alcun atteggiamento pregiudiziale.
Luciano CIOCCHETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.30.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 2 ottobre 2024. — Presidenza del vicepresidente Luciano CIOCCHETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Marcello Gemmato.
La seduta comincia alle 14.30.
Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029.
Doc. CCXXXII, n. 1.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella precedente seduta odierna.
Maddalena MORGANTE (FDI), relatrice, sulla base delle considerazioni svolte in fase di svolgimento della relazione illustrativa, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).
Luciano CIOCCHETTI, presidente, avverto che i deputati appartenenti al gruppo Movimento 5 Stelle hanno presentato una proposta alternativa di parere, che sarà posta in votazione solo nel caso in cui non fosse approvata la proposta di parere formulata dalla relatrice.
Andrea QUARTINI (M5S) dà lettura della proposta alternativa di parere presentata dal suo gruppo (vedi allegato 3), che si basa, innanzitutto, su delle considerazioni molto critiche nei confronti della nuova disciplina di bilancio europea, già emerse in occasione del voto contrario alla riforma espresso dal Movimento 5 Stelle il 23 aprile scorso, durante l'ultima seduta plenaria del Parlamento europeo prima delle elezioni europee.
Con riferimento agli aspetti che riguardano in maniera specifica le competenze della XII Commissione, osserva come gli intenti del Governo siano formulati in maniera del tutto generica, sommaria e insufficiente. Tale valutazione, a suo avviso, concerne sicuramente le parti del documento relative alla sanità, ma altrettanto vale per quelle riguardanti le politiche sociali e le misure a sostegno della famiglia.
Per tali ragioni, esposte analiticamente nella proposta alternativa di parere, annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice.
Ilenia MALAVASI (PD-IDP) non può che condividere molte delle considerazioni critiche formulate dal collega Quartini, soprattutto quando evidenzia l'estrema genericità degli obiettivi del Governo contenuti nel documento in esame, per quanto attiene alle materie di competenza della XII Commissione. Rileva, quindi, come il Piano strutturale di bilancio contenga degli obiettivi sicuramente condivisibili – quali: potenziare il Servizio sanitario nazionale e della rete di protezione e inclusione sociale; contrastare la tendenza demografica negativa; completare gli investimenti del PNRR per i servizi della prima infanzia, la conciliazione tra vita familiare e lavorativa, il miglioramento delle prospettive economiche ed occupazionali per le donne – senza tuttavia che a tali intenti corrisponda l'indicazione di azioni concrete da intraprendere.Pag. 253
Al riguardo, ritiene che, al di là delle enunciazioni di principio, le azioni messe in campo dal Governo per potenziare il Servizio sanitario nazionale siano inadeguate, come dimostra la preoccupante relazione al Parlamento della Corte dei conti.
Osserva quindi che, se dal documento in esame si evince poca concretezza per quanto riguarda il capitolo della sanità, si registra un vuoto assoluto con riferimento alle politiche sociali e di contrasto alla povertà, alle misure in favore delle disabilità e delle non autosufficienze. Si domanda, a titolo di esempio, quali azioni proponga il Governo per fare fronte alla carenza di posti negli asili nido ovvero per incrementare i congedi parentali. Un altro tema assente è quello concernente le politiche per le persone anziane.
Rileva come si tratti di temi rispetto ai quali si sarebbero rese necessarie delle scelte forti, che evidentemente non sono state compiute.
Fa presente che, sebbene all'interno della Commissione Affari sociali generalmente si cerchi di trovare delle convergenze in considerazione delle materie oggetto della sua competenza, tuttavia alle condizioni date risulta difficile trovare un modo di lavorare unitario.
Per tutte le ragioni illustrate, annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
Luciano CIOCCHETTI, presidente, comunica che, a seguito dell'approvazione della proposta di parere della relatrice, risulta preclusa la proposta alternativa di parere presentata dai deputati del gruppo Movimento 5 Stelle.
La seduta termina alle 15.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.10.