CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 settembre 2024
372.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-02844 Ruffino: Intendimenti circa la dismissione del ponte di Paderno (MB) e la progettazione ed esecuzione di un'opera infrastrutturale alternativa.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In riferimento al quesito posto, in premessa rappresento che la riunione citata nell'interrogazione si è svolta, sollecitata dagli enti locali, con il fine di trattare il tema della breve vita utile residua del ponte storico e la conseguente soluzione per non interrompere il servizio.
  Sono in corso da tempo studi e progetti al fine di poter contemperare i molteplici interessi presenti in quella zona e, per tale motivo, nel corso della riunione sono state esposte ed analizzate le diverse soluzioni, approfondite anche con il coinvolgimento delle Soprintendenze ai beni culturali e paesaggistici di Bergamo e Lecco.
  Nel merito, RFI ha comunicato di aver elaborato lo studio delle alternative possibili al ponte esistente, in considerazione dei vincoli infrastrutturali presenti, delle caratteristiche strutturali del territorio, nonché dell'analisi costi benefici. È stata individuata la realizzazione di una nuova opera ferroviaria/stradale in stretto affiancamento all'esistente, in particolare a causa dei necessari raccordi alle linee ferroviarie esistenti. Questa prevede il raddoppio della linea ferroviaria tra le località di Calusco d'Adda e Paderno d'Adda e l'aumento della capacità rispetto alla viabilità esistente, con la previsione di un doppio senso di marcia in luogo dell'attuale senso unico alternato regolato da semaforo.
  Tale proposta è attualmente oggetto del confronto tra le amministrazioni locali e la Regione Lombardia. Il Prefetto di Bergamo, sentito per il tramite del Ministero dell'interno, ha comunicato che dagli ulteriori incontri tra gli amministratori locali, è emersa l'esigenza sollevata da alcuni sindaci di valutare opere compensative per mitigare gli effetti del traffico sul territorio circostante. A tal proposito, la Commissione Territorio di Regione Lombardia si è impegnata ad avviare incontri periodici per un aggiornamento continuo sull'opera.
  Il MIT, preso atto della situazione ancora non definita, ha invitato a compiere celermente ogni azione utile al fine di accelerare le decisioni, per poter assumere le decisioni progettuali conseguenti e programmare la nuova opera quanto prima.

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ALLEGATO 2

5-02845 Lampis: Iniziative di competenza volte alla realizzazione di opere per la messa in sicurezza della strada statale 126 nel tratto ricompreso tra i comuni di Guspini (SU) e San Nicolò d'Arcidano (OR).

TESTO DELLA RISPOSTA

  In riferimento al quesito posto, rappresento quanto segue, sulla base degli elementi forniti dalla società ANAS e dalla Prefettura di Cagliari, sentita per il tramite del Ministero dell'interno.
  La strada statale 126 «Sud Occidentale Sarda» nella tratta compresa tra l'abitato di Guspini e San Nicolò d'Arcidano dal km 95 al km 108 circa, si sviluppa in rilevato con un tracciato quasi interamente rettilineo e interessata da una serie di intersezioni a raso. Tra le principali quella al bivio di «Sa Zeppara», dove la S.S. 126 incrocia la strada provinciale 64 in una intersezione dotata di corsie di accelerazione e di decelerazione in entrambi i sensi di marcia, rispettivamente per l'immissione e per l'uscita dalla strada statale.
  Il Prefetto di Cagliari ha comunicato, secondo quanto riferito dal Comando provinciale dei Carabinieri di Cagliari competente territorialmente per il tratto della S.S. 126 indicato, che nel corso del 2024 tra i comuni di Guspini e San Nicolò d'Arcidano sono avvenuti 12 sinistri di cui 2 mortali. Nell'ambito del quotidiano controllo del territorio, sono stati resi frequenti i servizi preventivi svolti dall'Arma dei Carabinieri nel segmento stradale suindicato.
  In considerazione delle istanze pervenute dal territorio e dei dati sull'incidentalità, il MIT ha sensibilizzato ANAS a valutare, congiuntamente alla provincia di Oristano gestore della S.P. 64, l'individuazione della migliore soluzione tecnica di riconfigurazione del tratto stradale per innalzare ulteriormente il livello di sicurezza, inclusa la realizzazione di una intersezione con senso rotatorio come auspicato dagli onorevoli interroganti. Ciò al fine di garantire la mobilità in sicurezza dei cittadini del sud-ovest della Sardegna.

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ALLEGATO 3

5-02846 Mazzetti: Intendimenti in merito alla revisione dei criteri di selezione delle figure professionali incaricate da Anas presso i collegi consultivi tecnici (CCT) e in collaudi tecnici e amministrativi.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In riferimento al quesito posto, rappresento quanto segue.
  Il Codice dei contratti pubblici prevede la costituzione del Collegio consultivo tecnico (CCT) come metodo preventivo per risolvere eventuali controversie tra stazione appaltante ed operatori economici nell'esecuzione dei contratti pubblici, al fine di tutelare sia la celerità dei lavori che la realizzazione a regola d'arte degli stessi.
  Nell'allegato V.2 del Codice sono individuate le modalità di costituzione del CCT e sono esplicitate le professionalità richieste e le cause di incompatibilità per la nomina a presidente e componente del Collegio. In particolare, è previsto che le parti possano nominare «uno o due componenti, individuati anche tra il proprio personale dipendente».
  Con il decreto ministeriale n. 12 del 17 gennaio 2022 sono state, inoltre, adottate le linee guida per l'omogenea applicazione da parte delle stazioni appaltanti delle funzioni del collegio consultivo tecnico che individuano specificatamente i casi di incompatibilità dei membri e del presidente. Per gli aspetti afferenti ai profili di trasparenza delle nomine, con l'articolo 47 del Codice, è stato istituito presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, l'Osservatorio del collegio consultivo tecnico regolamentato con l'allegato I.11.
  Al fine dell'efficace funzionamento di tale istituto, unitamente allo svolgimento di ulteriori attività ed incarichi connessi all'esecuzione di lavori pubblici, risulta necessario disporre di una adeguata professionalità ed esperienza operativa. Per la società ANAS, l'affidamento dei richiamati incarichi è regolato mediante apposito regolamento che tiene conto della normativa di riferimento, pubblicato sul sito istituzionale della società.
  Nell'esercizio dei poteri di vigilanza e controllo su ANAS, in coerenza con le migliori pratiche, si procederà comunque ad una verifica aggiuntiva sulla adeguatezza e sulla coerenza dei criteri adottati da ANAS per tali aspetti nonché ad individuare eventuali ulteriori criteri selettivi per l'affidamento degli incarichi indicati, nello spirito di maggiore rispondenza alle esigenze di tutela degli interessi dell'Amministrazione.

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ALLEGATO 4

5-02847 Bonelli: Chiarimenti in merito alle dichiarazioni della società Stretto di Messina S.p.A. riguardanti gli studi su faglie attive e le linee guida sulla gestione del territorio in aree interessate da tali faglie con particolare riferimento a quella di Cannitello.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In riferimento al quesito posto, rappresento che la società Stretto di Messina ha comunicato che sul tema delle faglie nel progetto del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria sono stati condotti studi ed approfondimenti da parte di qualificati istituti universitari e da ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Le analisi e gli approfondimenti svolti dalla società in occasione del recente aggiornamento progettuale, non evidenziano novità in merito alla struttura tettonica dello Stretto.
  Con riferimento alle faglie citate dall'onorevole interrogante, sono state condotte dettagliate campagne di indagini in tutte le fasi progettuali che hanno visto l'esecuzione di circa 400 indagini geologiche, geotecniche, sismiche oltre a rilevamenti puntuali, fino agli ultimi aggiornamenti degli scorsi mesi, compresi quelli effettuati in riscontro alle richieste della Commissione VIA-VAS.
  Da tali approfondimenti, risulta rispettato quanto richiesto dalle Linee guida del Dipartimento della protezione civile per la gestione del territorio, in aree interessate da faglie attive e capaci.
  Rappresento che lo scorso 12 settembre la società ha presentato al MASE la documentazione integrativa per la procedura VIA-VAS che, ad oggi, è oggetto di consultazione al fine di consentire la partecipazione del pubblico e la trasmissione di osservazioni.
  A valle di questa fase la Commissione Tecnica di Valutazione VIA-VAS effettuerà la valutazione del contenuto della documentazione presentata e delle osservazioni prodotte, anche in relazione agli specifici profili evidenziati dall'onorevole interrogante.

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ALLEGATO 5

5-02848 Braga: Iniziative di competenza e cronoprogramma degli interventi relativi all'«investimento 17» del regolamento (UE) 2023/435 anche ai fini del coinvolgimento di operatori istituzionali e privati.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In riferimento al quesito posto, rappresento che la definizione delle modalità operative dell'Investimento 17, lo strumento finanziario per l'efficientamento dell'edilizia pubblica incluso nel REPowerEU, sarà conclusa entro il prossimo dicembre, ossia entro i termini previsti per la settima rata e in linea con i target e le milestone concordati dal Governo con la Commissione europea.
  In conformità con le indicazioni europee, il programma coinvolgerà operatori privati, quali le ESCO, e soggetti istituzionali quali regioni, le Aziende territoriali per l'edilizia residenziale e i comuni titolari di edifici di residenza pubblica e sociale. A tal proposito, la struttura preposta alla gestione della misura ha già avviato interlocuzioni sia con Cassa depositi e prestiti che con il Gestore dei servizi energetici per l'individuazione del soggetto attuatore dell'Investimento e per la definizione dello strumento finanziario dedicato. Sono in fase di definizione la tipologia degli interventi e i criteri di selezione dei progetti.
  Nel rispetto della milestone T2 2025, si procederà alla sigla degli accordi per l'assegnazione delle risorse ai progetti che saranno selezionati sulla base dei criteri individuati. L'obiettivo è quello di concentrare le risorse assegnate dalla Commissione europea, circa 1,4 miliardi di euro, su interventi di ristrutturazione energetica mirati, che siano localizzati in aree ad alta criticità e che abbiano un importante impatto sulla riduzione delle emissioni, anche ulteriore rispetto alla soglia del 30 per cento previsto dall'Unione europea.
  Tale ipotesi attuativa del suddetto Investimento, al vaglio del Governo italiano, è in linea con quanto previsto dalla Direttiva UE 1275 del 24 aprile 2024 sulla prestazione energetica nell'edilizia, che mira alla neutralità climatica entro il 2050 e alla riduzione, entro il 2030, di almeno il 55 per cento dei gas a effetto serra rispetto ai valori del 1990.
  L'ottimizzazione degli interventi di efficientamento energetico e di autoproduzione di energia rinnovabile permetterà non solo una ripartizione più efficace delle risorse assegnate ma anche di ottenere un importante riscontro in termini di motivazione sociale e di decoro urbano.

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ALLEGATO 6

5-02849 Ilaria Fontana: Iniziative di competenza volte all'adeguamento e all'ammodernamento della rete idrica della regione Basilicata e allo stanziamento delle risorse necessarie.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In riferimento al quesito posto, rappresento quanto segue.
  Il MIT è impegnato nella programmazione di interventi infrastrutturali relativi all'approvvigionamento idrico primario, che prevede, nella collaborazione con altri soggetti istituzionali, il finanziamento di interventi per l'ultimazione delle grandi dighe, il miglioramento della sicurezza di quelle già realizzate, il completamento ed efficientamento delle opere di adduzione e la riduzione delle perdite idriche nelle reti di distribuzione.
  Evidenzio, altresì, che la programmazione e la vigilanza sull'uso dell'acqua nonché le proposte per la realizzazione di nuove infrastrutture idriche è competenza delle Regioni e delle Autorità di bacino distrettuale.
  Per quanto concerne, nello specifico, i progetti afferenti al settore idrico riguardanti la Regione Basilicata, segnalo che ad oggi risultano programmati 20 interventi per un investimento complessivo di circa 214 milioni di euro. Nel dettaglio:

   5 afferenti al Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico, per la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria dei pozzi e delle reti irrigue, tra cui segnalo quelli per gli acquedotti del Sele-Calore e del Frida;

   10 afferenti al Piano Operativo FSC 2014-2020 per la messa in sicurezza e il completamento degli invasi delle dighe, tra quelli per le Dighe Pertusillo, San Giuliano, Genzano e Camastra;

   3 afferenti alla Linea d'investimento PNRR in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico, tra cui il riefficientamento della Galleria Acerenza Genzano e l'interconnessione dello schema idrico del Melandro con quello del Marmo;

   2 afferenti alla Linea d'investimento PNRR e al PON Infrastrutture e reti 2014-2020 per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti.

  Ricordo, inoltre, che nell'ambito delle riforme previste dal PNRR, il MIT ha concluso l'istruttoria per la realizzazione del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico (PNIISSI), che è stato presentato nella seduta della Cabina di Regia per la crisi idrica dello scorso 29 maggio. Nel corso della citata seduta, è stata anche presentata una prima ipotesi di stralcio di programmazione, finanziato con circa 950 milioni di euro di risorse MIT, per incentivare l'avanzamento delle progettazioni delle opere già pianificate ed inserite nel PNIISSI.
  Con specifico riferimento al territorio della Regione Basilicata, sono stati valutati positivamente 11 progetti per un costo complessivo di circa 340 milioni di euro. In particolare, tra questi, vi è, in classe di merito A, l'intervento di ripristino della diga di Abate Alonia che, una volta completato, aiuterà a migliorare notevolmente la robustezza del sistema idrico lucano.
  Confermo il massimo impegno del MIT per realizzare le infrastrutture per il miglioramento dell'efficienza del sistema delle reti, considerata l'importanza della risorsa idrica sia per settori economici come i comparti agricoltura, industria ed energia e per garantire ai cittadini la continuità dell'approvvigionamento idrico.