CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 31 luglio 2024
355.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Albania in materia di sicurezza sociale, fatto a Roma il 6 febbraio 2024. C. 1916 Governo.

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,

   esaminato, per quanto di competenza, il disegno di legge C. 1916, che prevede la ratifica e l'esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Albania in materia di sicurezza sociale, fatto a Roma il 6 febbraio 2024;

   rilevato che l'Accordo regola le prestazioni pensionistiche e le indennità di disoccupazione, malattia e maternità di coloro che esercitano o hanno esercitato un'attività subordinata o autonoma nei due Stati;

   osservato che, come previsto nella relazione illustrativa, l'Accordo si inserisce in un contesto caratterizzato da eccellenti relazioni politiche, economiche e commerciali bilaterali, favorite dalla prossimità geografica, dalla posizione strategica di vicinanza ai mercati dell'Unione europea, dalla forte integrazione economica e dalla prospettiva – fortemente sostenuta dall'Italia – dell'adesione dell'Albania all'Unione europea;

   preso atto, in particolare, per quanto concerne gli aspetti di competenza della XI Commissione, nell'ambito del Titolo II dell'Accordo, di quanto previsto dagli articoli 10 e 11, in tema di assicurazione volontaria e di totalizzazione dei periodi di assicurazione, nell'ambito del Titolo III dell'Accordo, di quanto previsto dagli articoli da 12 a 17, in materia di pensioni, nonché di quanto previsto dall'articolo 18 in materia di prestazioni di disoccupazione,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Proroga del termine per l'esercizio delle deleghe previste dall'articolo 2 della legge 15 luglio 2022, n. 106, nonché di quelle previste dall'articolo 27 della legge 5 agosto 2022, n. 118. C. 1974 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,

   esaminato, per quanto di competenza, il testo del disegno di legge C. 1974, di iniziativa del Governo, approvato dal Senato, recante proroga del termine per l'esercizio delle deleghe previste dall'articolo 2 della legge 15 luglio 2022, n. 106, nonché di quelle previste dall'articolo 27 della legge 5 agosto 2022, n. 118;

   osservato che il provvedimento, per quanto concerne le parti di competenza della XI Commissione, all'articolo 1, comma 1, dispone la proroga di ulteriori dodici mesi (da ventiquattro a trentasei) del termine – attualmente in scadenza il 18 agosto 2024 – per l'esercizio della delega al Governo, prevista dall'articolo 2 della legge 15 luglio 2022, n. 106, in materia di spettacolo;

   ricordato in proposito che il Governo è delegato ad adottare, tra l'altro, disposizioni in materia di contratti di lavoro nel settore dello spettacolo, equo compenso per i lavoratori autonomi dello spettacolo, ivi compresi gli agenti e i rappresentanti dello spettacolo dal vivo, riordino e revisione degli ammortizzatori e delle indennità e introduzione di un'indennità di discontinuità, quale indennità strutturale e permanente, in favore di talune tipologie di lavoratori discontinui dello spettacolo;

   rilevato che, come indicato nella relazione illustrativa, tale proroga si è resa necessaria per andare incontro alle richieste provenienti dalle rappresentanze delle varie categorie e delle parti sociali di una elaborazione il più possibile approfondita e partecipata dei provvedimenti normativi, già in fase avanzata di redazione, che riguardano materie vaste e complesse di cui il settore dello spettacolo attende la riforma da anni,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 3

5-02397 Fossi: Iniziative volte a verificare che nell'azienda Biancoforno spa di Calcinaia vengano effettivamente garantiti i diritti sindacali e dei lavoratori.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Passando all'atto di sindacato ispettivo riguardante l'azienda Biancoforno, l'Onorevole interrogante chiede di conoscere quali iniziative il Ministero del lavoro e delle politiche sociali intenda assumere al fine di verificare che nell'azienda Biancoforno spa di Calcinaia vengano realmente garantiti i diritti sindacali e dei lavoratori.
  Sul punto, dopo aver acquisito informazioni dal Ministero dell'interno e dall'Ispettorato nazionale del lavoro, si rappresenta quanto segue.
  La Prefettura di Pisa ha rappresentato che in data 14 maggio 2024 si è svolto, davanti alla sede di Biancoforno S.p.A. di Calcinaia, un presidio di protesta e sciopero organizzato dalla FLAI Cgil Pisa per protestare contro la mancanza di spazi idonei all'interno dell'azienda ove tenere assemblee sindacali, nonché per questioni riguardanti gli orari di lavoro e l'estrema flessibilità dei turni a cui è soggetto il personale impiegato.
  La parte datoriale ha riferito alla Prefettura che la questione della mancanza degli spazi da dedicare alle assemblee sindacali è oggetto di un contenzioso giudiziario con i sindacati, iniziato nel 2017, giunto alla Corte di Cassazione a ad oggi non ancora concluso. Inoltre, ha aggiunto che ogni volta che i sindacati hanno richiesto un locale idoneo per tenere un'assemblea, l'azienda ha sempre messo a disposizione dei locali all'interno di una struttura ubicata nelle vicinanze.
  Per quanto riguarda le informazioni fornite dall'Ispettorato Territoriale del lavoro, lo stesso, a seguito di segnalazione del sindacato FLAI Cgil, nel 2021 ha effettuato un accertamento sull'azienda, contestando, tra gli altri, l'interposizione illecita da pseudo appalto di una cooperativa, i cui lavoratori venivano utilizzati promiscuamente all'interno di una linea di produzione. Tale illecito è stato estinto con il pagamento di una sanzione. Per gli altri illeciti a cui fa riferimento il sindacato, relativi al rispetto delle norme in materia di riposi e di superamento dello straordinario, l'impresa ha depositato presso l'Ispettorato scritti difensivi, ad oggi in attesa di completamento di istruttoria presso il competente ufficio legale.
  A seguito di alcuni esposti, l'Ispettorato ha effettuato un ulteriore accesso ispettivo con la presenza anche di ispettori tecnici, per verificare il rispetto di quanto previsto in materia di rischi interferenziali dal decreto legislativo n. 81 del 2008. Tuttavia, l'azienda risulta in regola dal punto di vista contributivo.
  Da quanto emerso a seguito degli accertamenti fatti dalle Forze di Polizia, risulta che lo scorso 27 giugno si è tenuta una nuova assemblea sindacale all'interno del piazzale dell'Azienda, messo a disposizione dalla Società Biancoforno S.p.A. in esito alla quale i rappresentanti sindacali hanno concordato un tavolo di contrattazione con la proprietà il 4 settembre 2024.
  Da ultimo, si rappresenta che l'Ispettorato territoriale del Lavoro ha comunicato che l'accertamento di propria competenza, svolto congiuntamente all'INPS, con richiesta ed esame della documentazione necessaria all'istruttoria, è ancora in corso.
  Concludo, confermando l'impegno del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel monitorare la situazione al fine di garantire che i diritti dei lavoratori interessati vengano rispettati.

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ALLEGATO 4

5-02504 Mari: Acquisizione dei dati aggiornati sull'attuazione dell'assegno di inclusione e iniziative volte a recepire le proposte contenute nel rapporto del comitato scientifico per la valutazione del reddito di cittadinanza.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. L'atto di sindacato ispettivo presentato dall'Onorevole interrogante chiede di conoscere quali siano i dati aggiornati sull'attuazione dell'assegno di inclusione, e se il Ministero del lavoro e delle politiche sociali intenda assumere nuove iniziative a riguardo.
  Acquisiti elementi informativi dalla Direzione generale competente del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dall'INPS, si rappresenta quanto segue.
  Con riferimento alle eventuali iniziative che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali intende assumere per recepire le proposte del Comitato scientifico RdC, si fa presente che è stato recentemente attivato un apposito tavolo tecnico volto a consentire una compiuta istruttoria finalizzata alla revisione dei criteri di accesso alla misura e degli importi erogati con particolare attenzione all'aggiornamento della soglia ISEE e della soglia di reddito familiare attraverso un meccanismo di adeguamento all'indice dei prezzi.
  In aggiunta a quanto sopra, al fine di supportare i nuclei che si collocano sotto la soglia di povertà e che necessitano di un ausilio per affrontare l'onere del canone dell'affitto, è in previsione anche l'opportunità di incrementare, per i nuclei familiari residenti in abitazione in locazione, come da Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini ISEE, la soglia di reddito familiare, rideterminandola prendendo a riferimento il valore ISEE di accesso alla misura.
  In relazione all'opportunità di predisporre pacchetti di misure accessibili e da erogare sulla base dei fabbisogni che possono emergere dalla valutazione multidimensionale dei nuclei familiari, occorre tener presente che la norma consente di integrare l'erogazione monetaria della prestazione in argomento con misure regionali (combinato disposto dell'articolo 2, comma 2, lettera b) n. 2) e comma 7, del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48 convertito con modificazioni in legge 3 luglio 2023, n. 85).
  Per quanto attiene alle criticità legate al sistema dei servizi sociali, occorre tener presente che la misura prevede che siano attivati sostegni nell'ambito dei Patti per l'inclusione sociale; più nel dettaglio, la disposizione normativa vigente (articolo 6, comma 8 del decreto-legge n. 48 del 2023) prevede che «i servizi per la definizione dei percorsi personalizzati e i sostegni in essi previsti costituiscono livelli essenziali delle prestazioni nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente». Al riguardo, si rappresenta che saranno messe in campo specifiche iniziative per assicurare effettività all'attivazione dei sostegni di interesse nell'ambito del nuovo Piano triennale degli interventi e servizi sociali 2024-2026, al fine di accompagnare i territori al pieno ed efficace utilizzo delle risorse finanziarie del Fondo Povertà.
  Sul punto si ricorda che il Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà costituisce lo strumento di programmazione del Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale, istituito dalla Legge di stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208, articolo 1, comma 386) e volto, fra l'altro, al potenziamento dei servizi sociali.
  Con riferimento alla richiesta di dati aggiornati sull'attuazione dell'assegno di inclusione (ADI), l'INPS segnala che lo scorso 9 luglio è stato pubblicato sul sito dell'Istituto il nuovo Osservatorio statistico sulle Pag. 174misure di contrasto alla povertà e di inclusione sociale.
  Secondo quanto previsto dal report contenuto nell'Osservatorio, nei primi sei mesi del 2024 sono stati circa 698 mila i nuclei con domanda accolta di ADI, per un totale di 1,68 milioni di persone coinvolte, fortemente concentrate al Sud. L'importo medio mensile erogato è stato di 618 euro. I nuclei beneficiari si concentrano nelle regioni del Sud e nelle Isole, raggiungendo il 69 per cento del totale; seguono le regioni del Nord con il 18 per cento ed infine quelle del Centro con il 13 per cento. Il numero medio di componenti familiari per nucleo risulta pari 2,4 persone, con un picco nel meridione, dove il valore è pari a 2,6; per contro, il numero medio di persone nel nucleo risulta di gran lunga inferiore nelle regioni settentrionali dove è pari a 2,0. Di conseguenza, se nelle regioni del Sud e nelle Isole si concentra il 69 per cento dei nuclei, l'incidenza sale al 74 per cento in termine di persone coinvolte.
  Nel mese di maggio 2024 il numero di nuclei beneficiari di ADI è stato pari a 625 mila, e l'importo medio erogato nel mese di 617 euro. Per questi 625 mila nuclei si ha che: in 260 mila sono presenti minori; in 239 mila sono presenti disabili; in 297 mila sono presenti persone di almeno 60 anni di età; in seimila ci sono persone in condizioni di «svantaggio».
  In conclusione, ai fini di un'informazione più esaustiva sui dati richiesti, consegno all'Onorevole interrogante il report contenuto nell'Osservatorio statistico pubblicato dall'INPS.

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ALLEGATO 5

5-02660 Scotto: Iniziative volte ad estendere il cosiddetto «metodo Latina» per il contrasto al lavoro nero, al caporalato e al grave sfruttamento della manodopera ovunque si registrino più diffusamente tali fenomeni.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. L'atto di sindacato ispettivo presentato dagli Onorevoli interroganti chiede di conoscere quali iniziative il Ministero del lavoro intenda adottare al fine di estendere il cosiddetto «metodo Latina» per il contrasto al lavoro nero e al caporalato.
  Innanzitutto, voglio ribadire che la morte di Satnam Singh nelle campagne di Latina è una vicenda drammatica e inaccettabile, per la sua crudeltà e in cui si fa fatica a chiamare imprenditore chi lascia morire in questo modo un proprio operaio.
  Il Caporalato poi è un fenomeno che riguarda tutta la filiera e contro cui tutto il Governo sta dispiegando il massimo impegno e determinazione, come dimostrano anche gli interventi messi in campo negli scorsi mesi, a partire dall'approvazione dell'emendamento al decreto-legge Agricoltura che consente l'assunzione di 514 nuovi ispettori di INPS e INAIL.
  Con più ispettori è possibile aumentare il numero degli accertamenti sul territorio ed essere più efficaci nel contrastare il drammatico fenomeno del caporalato.
  Dal punto di vista tecnico dopo aver acquisito informazioni dalla Direzione competente del Ministero del lavoro, dall'Ispettorato nazionale del lavoro e dall'INPS, si rappresenta quanto segue.
  In merito all'attività di contrasto allo sfruttamento della manodopera condotta direttamente nel territorio della provincia di Latina, l'Ispettorato nazionale del lavoro ha rappresentato che a partire dall'anno 2021 sino ad oggi l'Ispettorato del lavoro di Latina ha coordinato diverse attività ispettive in modalità task-force nei confronti di numerose aziende agricole con conseguente accertamento di condotte illecite e sospensione di diverse attività imprenditoriali.
  Le citate task-force sono state costituite secondo l'ormai consolidato modello multiagenzia, che prevede il coordinamento con le autorità locali (Procure e Prefetture), altro personale ispettivo (INPS e INAIL) e organi di vigilanza (Carabinieri, Polizia di Stato, GdF, ASL e altro); tali azioni sono state supportate dal valido contributo di qualificati mediatori culturali dell'OIM, nella fase dell'accesso ispettivo, in quella preparatoria dello stesso e nella presa in carico delle vittime bisognose di protezione e di appositi percorsi di reinserimento socio-lavorativo. Il progetto ha previsto inoltre l'attivazione di sportelli di ascolto e informazione multilingua presso alcuni uffici territoriali dell'INL con il supporto dei mediatori OIM, dedicati alla ricezione, in modalità protetta e riservata, di segnalazioni di caporalato, irregolarità e sfruttamento lavorativo.
  Proprio al fine di favorire la condivisione delle informazioni tra le amministrazioni statali e le regioni, ai fini del contrasto del lavoro sommerso in generale, con il recente decreto-legge Agricoltura è stato istituito presso il Ministero del lavoro, il Sistema informativo per la lotta al caporalato nell'agricoltura. Il nuovo sistema è finalizzato a consentire lo sviluppo della strategia per il contrasto al fenomeno del caporalato, favorire l'evoluzione qualitativa del lavoro agricolo e incrementare le capacità di analisi, monitoraggio e vigilanza sui fenomeni di sfruttamento dei lavoratori nell'agricoltura.
  Tale misura rientra nel novero delle recenti misure adottate dal Governo volte a prevenire il fenomeno dell'illecito sfruttamentoPag. 183 di manodopera, ed a potenziare l'azione di contrasto e repressione delle condotte datoriali intese a privare i lavoratori delle tutele giuridiche ed economiche assicurate dalla legge.
  In tal senso, si evidenzia l'adozione del decreto ministeriale del 28 marzo 2024 n. 50, con cui è stata costituita presso l'Ispettorato nazionale del lavoro la task-force istituzionale «Lavoro sommerso», che opera in continuità con le attività già previste dal Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso 2023-2025.
  Correlativamente, il Piano nazionale prevede interventi normativi che incidano sull'attuale impianto sanzionatorio per disincentivare condotte che espongono i lavoratori a condizioni di sfruttamento e di pregiudizio per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
  Si è provveduto, infatti, a reintrodurre la sanzione penale in tema di interposizione illecita di manodopera.
  A seguito del tragico incidente di Latina, il Ministro del lavoro e il Ministro dell'agricoltura hanno convocato una riunione di confronto con le Parti sociali lo scorso 21 giugno, in cui è stato ribadito l'impegno nella politica di rafforzamento del raccordo interistituzionale nella lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo. Un secondo incontro dei Ministri con le Parti Sociali, l'Ispettorato Nazionale del Lavoro, il Comando Carabinieri Nucleo tutela del lavoro, INAIL, INPS e AGEA su questi temi è stato calendarizzato per il prossimo 6 agosto 2024.

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ALLEGATO 6

Disposizioni in materia di lavoro. C. 1532-bis Governo.

SUBEMENDAMENTI ALL'EMENDAMENTO 23.035 DELLA RELATRICE

Art. 23.

  All'articolo aggiuntivo 23.035 della relatrice, al comma 1, sostituire le parole da: sono apportate le seguenti modificazioni fino alla fine, con le seguenti: alla lettera e), dopo le parole: «a valorizzare» sono aggiunte le seguenti: «e potenziare».
0.23.035.2. Scotto, Ferrari.

  All'articolo aggiuntivo 23.035 della relatrice, al comma 1, apportare le seguenti modificazioni:

   a) sostituire la lettera a) con la seguente:

   a) alla lettera e), la parola: «valorizzare» è sostituita con le seguenti: «valorizzare e potenziare» e le parole: «e dei centri per la famiglia» sono soppresse;

   b) alla lettera b), sostituire la parola: potenziare con la seguente: valorizzare.
0.23.035.3. Barzotti, Aiello, Carotenuto, Tucci.

  All'articolo aggiuntivo 23.035 della relatrice, al comma 1, lettera a), dopo le parole: lettera e), aggiungere le seguenti: dopo le parole: «a valorizzare» sono aggiunte le seguenti: «e potenziare» e.
0.23.035.1. Scotto, Ferrari.