TESTO AGGIORNATO ALL'11 LUGLIO 2024
Pag. 56SEDE REFERENTE
Giovedì 11 luglio 2024. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alessandro Morelli.
La seduta comincia alle 9.10.
DL 69/2024: Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica.
C. 1896 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 luglio 2024.
Mauro ROTELLI, presidente, ricorda preliminarmente che nella seduta di ieri è stato avviato l'esame delle proposte emendative segnalate e che i relatori hanno espresso il parere su talune di esse e proposto l'accantonamento di altre. Invita quindi il rappresentante del Governo ad esprimere il parere su tali proposte emendative.
Il Sottosegretario Alessandro MORELLI esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.
Marco SIMIANI (PD-IDP) chiede se i relatori intendano esprimere i pareri sulle restanti proposte emendative segnalate ovvero se saranno prima poste in votazione quelle su cui è già stato espresso parere nella seduta di ieri.
Daniela RUFFINO (AZ-PER-RE) chiede se siano disponibili i pareri relativi alle proposte emendative per cui è stato proposto l'accantonamento nella seduta di ieri.
Mauro ROTELLI, presidente, propone di procedere alla votazione delle proposte emendative sulle quali i relatori e il Governo hanno già espresso il parere per poi passare alla formulazione dei restanti pareri.
Erica MAZZETTI (FI-PPE), relatrice, aderisce alla proposta avanzata dal presidente in ordine al prosieguo dell'esame del provvedimento.
Mauro ROTELLI, presidente, avverte che gli emendamenti Pierro 1.1 e Pastorella 1.3 Pag. 57si intendono accantonati e che l'emendamento Testa 1.4 è stato ritirato.
Agostino SANTILLO (M5S), intervenendo in dichiarazione di voto sulla proposta emendativa Ilaria Fontana 1.5, evidenzia come la stessa sia finalizzata a sanare le piccole difformità costruttive. Osserva come i pareri sinora espressi chiariscono la posizione del Governo in merito al tema del superamento del sistema della doppia conformità in relazione alle piccole difformità, evidenziando come manchi attualmente una chiara tipizzazione delle stesse su base nazionale. Sottolinea, infatti, che la mancanza di omogeneità in materia fa sì che vi siano delle divergenze, anche notevoli, da un comune all'altro. Rileva che la proposta emendativa recepisce peraltro i contenuti dei più recenti orientamenti giurisprudenziali e consente di chiarire in modo univoco le fattispecie per le quali trova applicazione il superamento del sistema della doppia conformità.
La Commissione respinge l'emendamento Ilaria Fontana 1.5.
Chiara BRAGA (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Bonelli 1.7.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, l'emendamento Bonelli 1.7 e l'emendamento Morfino 1.9.
Chiara BRAGA (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.12, invita i relatori e il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere contrario in quanto, pur comprendendo l'esigenza di semplificazione e accelerazione delle procedure insita nel provvedimento in esame, rileva come siano altresì meritevoli di tutela principi quali la trasparenza, la digitalizzazione dell'amministrazione e l'accesso ai dati da parte dei cittadini in materia di urbanistica ed edilizia.
Rileva che la finalità del proprio emendamento è quella di consentire, attraverso gli strumenti digitali, la pubblicità necessaria ad assicurare la trasparenza negli interventi edilizi, disponendo l'obbligo di pubblicazione nella piattaforma unica della trasparenza e attribuendo all'ANAC la disciplina delle modalità di trattamento dei dati.
Ritiene quindi fondamentale, alla luce delle semplificazioni che il provvedimento intende apportare, che vengano garantite un'adeguata condivisione delle informazioni e facilità d'accesso. Conclusivamente, auspica la riconsiderazione del parere contrario espresso o, perlomeno, un'adeguata motivazione delle ragioni del suddetto parere.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Morfino 1.10 e Braga 1.12.
Mauro ROTELLI, presidente, avverte che l'emendamento Cortelazzo 1.15 è stato ritirato.
Agostino SANTILLO (M5S), intervenendo sulla proposta emendativa Pavanelli 1.14, chiede chiarimenti in merito al parere contrario espresso dai relatori e dal Governo. Evidenzia che – proprio in virtù dell'ampliamento degli interventi in edilizia libera consentiti dal provvedimento – risulta incomprensibile la contrarietà ad innalzare la potenza delle pompe di calore da 12 kW a 40 kW. Rileva che tale potenza è già permessa dalla normativa vigente e che il senso della proposta è di estendere tale soglia agli interventi consentiti in regime di edilizia libera. Prosegue sottolineando che tale modifica dovrebbe essere anzi condivisa in modo trasversale dai membri della Commissione, andando nella direzione di una riduzione delle emissioni e di maggiore tutela dell'ambiente. Auspica, quindi, che l'emendamento possa essere accantonato al fine di consentire una più approfondita ponderazione.
La Commissione respinge l'emendamento Pavanelli 1.14.
Erica MAZZETTI (FI-PPE), relatrice, con riferimento all'emendamento Bof 1.16, precisa che, dal punto di vista formale, la novella introdotta dalla proposta emendativa va correttamente riferita al testo in Pag. 58vigore prima dell'intervento del decreto-legge in esame; pertanto, considerato che le parole «o di porticati» sono state introdotte dal numero 1) della lettera a) del comma 1 dell'articolo 1 del decreto-legge stesso, che il citato emendamento sostituisce, non si può fare riferimento a esse. Avverte pertanto che l'emendamento Bof 1.16 deve intendersi riformulato nel senso precedentemente indicato; conseguentemente gli identici emendamenti Simiani 1.17, Mattia 1.18, Ruffino 1.21, Manes 1.23 e Ilaria Fontana 1.24 devono essere riformulati nello stesso testo.
Mauro ROTELLI, presidente, avverte che i presentatori dell'emendamento Bof 1.16 prendono atto delle precisazioni testé espresse dalla relatrice e che i presentatori degli identici emendamenti Simiani 1.17, Mattia 1.18, Ruffino 1.21, Manes 1.23 e Ilaria Fontana 1.24 accettano la proposta di riformulazione in identico testo formulata dalla relatrice.
La Commissione approva gli emendamenti Bof 1.16 e gli identici emendamenti Simiani 1.17, Mattia 1.18, Ruffino 1.21, Manes 1.23 e Ilaria Fontana 1.24, riformulati in identico testo (vedi allegato).
La Commissione respinge gli identici emendamenti Manes 1.25, Ruffino 1.26 e Simiani 1.27.
Elisa MONTEMAGNI (LEGA) accetta la proposta di riformulazione del proprio emendamento 1.28.
Marco SIMIANI (PD-IDP), dichiara di non accettare la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.29.
Mauro ROTELLI, presidente, segnala che l'eventuale approvazione dell'emendamento Montemagni 1.28 determinerebbe la preclusione dell'emendamento Simiani 1.29.
La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Montemagni 1.28 come riformulato (vedi allegato) e respinge l'emendamento Schullian 1.32.
Chiara BRAGA (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere gli emendamenti Bonelli 1.34 e 1.35.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bonelli 1.34 e 1.35.
Daniela RUFFINO (AZ-PER-RE), intervenendo sull'emendamento Benzoni 1.42, di cui è cofirmataria, chiede che ne venga valutato l'accantonamento, sottolineando come lo stesso debba ritenersi in linea con gli scopi di semplificazione del provvedimento.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Benzoni 1.42 e Boschi 1.43.
Mauro ROTELLI, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Montemagni 1.39.
Chiara BRAGA (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Bonelli 1.45.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bonelli 1.45 e L'Abbate 1.46.
Mauro ROTELLI, presidente, avverte che l'emendamento Tosi 1.48 è stato ritirato.
La Commissione respinge l'emendamento Ruffino 1.49.
Mauro ROTELLI, presidente, avverte che i presentatori degli emendamenti Ciaburro 1.50, degli identici emendamenti Manes 1.51 e Ruffino 1.52, dell'emendamento Zinzi 1.53, degli identici emendamenti Cortelazzo 1.55 e Zinzi 1.56 e dell'emendamento 1.84 Manes hanno accettato la proposta di riformulazione degli emendamenti in identico testo.
Chiara BRAGA (PD-IDP), dichiara non accettare la riformulazione dell'emendamento 1.85 a sua firma, in quanto il rilascioPag. 59 di un titolo abilitativo all'esito di un procedimento idoneo di verifica degli atti verrebbe sostituito dalla mera verifica dei titoli pregressi da parte dell'amministrazione competente. Esprime, dunque, perplessità in merito al procedimento previsto nella proposta di nuova formulazione.
Chiede poi un chiarimento in merito alle modifiche previste alle lettere c) e d) della suddetta proposta di nuova formulazione. In particolare, evidenzia le criticità dell'integrazione che si intende apportare all'articolo 9-bis del Testo unico dell'edilizia, con riferimento alla dimostrazione dello stato legittimo degli edifici, reputando paradossale che le difformità riguardanti le singole unità immobiliari di un edificio non incidano ai fini della dimostrazione dello stato legittimo dello stesso.
Nel ribadire le criticità della proposta di riformulazione, osserva come l'edificio del quale si dovrebbe dimostrare lo stato legittimo, nonostante le difformità di singole unità immobiliari, altro non sia che l'insieme dato da queste ultime.
La modifica proposta, a suo avviso, sembrerebbe quindi avere l'obiettivo di aggirare la normativa di riferimento e di consentire una sanatoria incontrollata. Per tali motivi, anche prospettando eventuali profili di incompatibilità con la disciplina civilistica, invita a riconsiderare la riformulazione proposta.
Dario IAIA (FDI), relatore, rileva come la logica della proposta sia, in realtà, di senso contrario a quello da lei rappresentato. Allo stato attuale, infatti, non risulta possibile dichiarare lo stato legittimo di un edificio nel caso in cui le singole unità immobiliari presentino delle difformità, mentre la proposta emendativa va proprio nella direzione di sbloccare tali situazioni.
Mauro ROTELLI, presidente, avverte che, in via eccezionale ed in deroga alle norme regolamentari, darà la parola a deputati che sono già intervenuti in dichiarazione di voto.
Agostino SANTILLO (M5S) dichiara di non accettare la riformulazione proposta dell'emendamento a sua prima firma 1.79, condividendo le osservazioni della collega Braga. Al riguardo, porta ad esempio quello di un edificio di cinque piani nel quale un intero piano presenti abusi edilizi: osserva come in tal caso, alla luce della modifica che si intende introdurre, non vi sarebbero motivi ostativi ai fini della dimostrazione dello stato legittimo di tale edificio.
Marco SIMIANI (PD-IDP), alla luce delle considerazioni emerse dal dibattito, invita i relatori e il Governo a valutare l'accantonamento delle proposte emendative in esame, al fine di approfondire la proposta di nuova formulazione.
Gianangelo BOF (LEGA)puntualizza che gli esempi riportati dai colleghi si riferiscono, in realtà, a gravi difformità, laddove invece la proposta di nuova formulazione incide unicamente su abusi non sostanziali ma formali, e per giunta di piccola entità. Invita poi a riflettere sulle alternative a disposizione nel caso di edifici nei quali solamente alcune unità immobiliari siano interessate da lievi difformità, evidenziando come in tale ipotesi né l'abbattimento dell'intero stabile né il mancato riconoscimento dello stato legittimo siano soluzioni percorribili, data l'esigenza di tutelare anche i proprietari delle unità immobiliari in regola.
Agostino SANTILLO (M5S), ricollegandosi all'intervento del collega Bof, precisa di aver deliberatamente esasperato l'esemplificazione proposta, al fine di rendere più chiara la contraddizione di fondo della proposta, soprattutto in considerazione dell'attuale assenza di una tipizzazione delle difformità, come già rilevato nei precedenti interventi.
Gianangelo BOF (LEGA) evidenzia come il suo intervento si riferisse alle mere difformità formali, che è possibile circoscrivere, in quanto intrinsecamente legate alla procedura.
Chiara BRAGA (PD-IDP) rileva che la proposta in discussione non riguarda l'articoloPag. 60 36 del testo unico dell'edilizia, relativo agli interventi realizzati in parziale difformità, bensì l'articolo 9-bis, relativo alla documentazione amministrativa ai fini dell'accertamento dello stato legittimo degli immobili: per tale ragione reputa non rilevante l'entità della difformità. Afferma che, qualora la norma intendesse superare le condizioni di impasse generatesi dalle difformità che insistono su spazi comuni o su alcuni immobili di un edificio, si potrebbe valutare una nuova riformulazione del secondo periodo del nuovo comma che si intende introdurre nell'articolo 9-bis. Per le ragioni esposte, invita ad accantonare le proposte emendative oggetto di riformulazione, al fine di consentire un supplemento di istruttoria.
Dario IAIA (FDI), relatore, anche a nome dell'altra relatrice, onorevole Mazzetti, ritiene che non vi siano le condizioni per accogliere la richiesta di accantonamento testé avanzata dai colleghi.
Mauro ROTELLI, presidente, in risposta alla richiesta di chiarimenti avanzata dall'onorevole Braga, precisa che la lettera c) della parte consequenziale della proposta emendativa si riferisce all'ultimo periodo del comma 1-bis dell'articolo 9-bis del testo unico dell'edilizia, ed intende specificare che le disposizioni ivi previste si applicano altresì nei casi in cui sussista un principio di prova del titolo abilitativo del quale, tuttavia, non siano disponibili la copia o gli estremi.
La Commissione approva gli emendamenti Ciaburro 1.50, gli identici emendamenti Manes 1.51 e Ruffino 1.52, l'emendamento Zinzi 1.53, gli identici emendamenti Cortelazzo 1.55 e Zinzi 1.56 e l'emendamento 1.84 Manes, come riformulati in identico testo (vedi allegato).
Mauro ROTELLI, presidente, avverte, che a seguito dell'approvazione degli emendamenti Ciaburro 1.50, Manes 1.51 e Ruffino 1.52, Zinzi 1.53, Cortelazzo 1.55, Zinzi 1.56 e 1.84 Manes, risultano preclusi gli emendamenti Schullian 1.54, Santillo 1.59 e 1.79, nonché l'emendamento Curti 1.85. Avverte inoltre che l'emendamento Gusmeroli 1.61 è stato ritirato e che l'emendamento Bonelli 1.63 è stato sottoscritto dai componenti del gruppo del Partito democratico.
La Commissione respinge l'emendamento Bonelli 1.63.
Mauro ROTELLI, presidente, avverte che deve ritenersi accantonato l'emendamento Zinzi 1.64.
Agostino SANTILLO (M5S) illustra l'emendamento 1.66 a sua prima firma, evidenziando come esso si limiti a disporre la previa acquisizione dell'assenso delle autorità preposte, in caso di immobili vincolati ai sensi della normativa vigente.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Santillo 1.66 e Ilaria Fontana 1.67.
Mauro ROTELLI, presidente, avverte che devono ritenersi accantonati gli emendamenti Zinzi 1.69 e Cortelazzo 1.70 e che è stato ritirato l'emendamento Bicchielli 1.74.
La Commissione respinge l'emendamento Manes 1.75.
Mauro ROTELLI, presidente, avverte che devono intendersi accantonati gli emendamenti Coppo 1.76 e Montemagni 1.86. Avverte che sono state ritirate le proposte emendative Cortelazzo 1.87 e gli identici emendamenti Cortelazzo 1.91 e Pietrella 1.92.
Devono inoltre intendersi accantonati gli identici emendamenti Cortelazzo 1.95 e Lupi 1.96, gli identici emendamenti Montemagni 1.98 e Lupi 1.99, gli identici emendamenti Manes 1.101, Ruffino 1.102 e Montemagni 1.103, l'emendamento Romano 1.104, gli identici emendamenti Lupi 1.105 e Gadda 1.106, gli emendamenti Manes 1.111, Traversi 1.100, Schiano di Visconti 1.113, Cattaneo 1.114, gli identici emendamenti Bicchielli 1.115 e Manes 1.116, gli emendamenti Scarpa 1.117, Bonelli 1.118, Alfonso Colucci 1.120, Scarpa 1.121, Braga Pag. 611.123, Ferrari 1.124, Benvenuti Gostoli 1.125, Rampelli 1.126, 1.127 e 1.128, Patriarca 1.132, Zinzi 1.133, Tosi 1.134, Bonelli 1.137, Manes 1.138, Rotelli 1.139, Traversi 1.141, Cortelazzo 1.142, Manes 1.131, Alfonso Colucci 1.143, L'Abbate 1.147, Simiani 1.148, Bonelli 1.149, Manes 1.150, Bonelli 1.152, gli identici emendamenti Squeri 1.154 e Simiani 1.155, gli emendamenti Simiani 1.151, Bonelli 1.157, 1.158 e 1.159, Iaria 1.160, gli identici emendamenti L'Abbate 1.165, Bonelli 1.166, Scarpa 1.167, nonché gli emendamenti Del Barba 1.169, Montemagni 1.170, Cortelazzo 1.171 e Zinzi 1.172.
Chiara BRAGA (PD) interviene sull'emendamento Pizzimenti 1.173, preannunciando il proprio voto contrario. Evidenzia che esso interviene sull'articolo 31, comma 3 del Testo unico edilizia, recante la disciplina degli interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali. Il comma 3, integrato dalla proposta emendativa in esame, concerne la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi in presenza di ingiunzioni di demolizione: evidenzia come tali ingiunzioni siano disposte a seguito di complessi procedimenti, spesso anche con conseguenze penali, che dispongono la demolizione dell'abuso. Rammenta che il menzionato comma 3 prevede che il responsabile dell'abuso debba procedere alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi nei termini di 90 giorni, altrimenti il bene e l'area di sedime sono acquisiti di diritto gratuitamente al patrimonio del comune.
Con la proposta emendativa in esame si dispone una proroga del predetto termine fino a un massimo di 240 giorni, nei casi di serie e comprovate esigenze di salute dei residenti ovvero nei casi di assoluto bisogno o di gravi situazioni di disagio socioeconomico.
A suo avviso, l'emendamento rischia di impedire di fatto l'attività di rimozione degli abusi da parte dei comuni per almeno 240 giorni, in presenza di condizioni non sufficientemente precisate e in ordine alle quali sembrerebbe sufficiente l'autodichiarazione del soggetto coinvolto ai fini dell'ottenimento della proroga. Evidenzia come non sia neppure precisato il soggetto preposto a verificare la sussistenza di tali condizioni e come non si preveda neppure quale sia l'esito del procedimento nel caso in cui, decorsi 240 giorni, permangano gli impedimenti legati allo stato di salute, di bisogno, ovvero di disagio socio economico.
Sottolinea come sia senz'altro compito degli amministratori locali governare l'emergenza abitativa e accompagnare le situazioni di disagio sociale, rilevando al contempo come la proposta emendativa in esame non sia volta a tutelare tali situazioni, quanto piuttosto a impedire la rimozione degli abusi accertati, in relazione ai quali sia stata emanata l'ingiunzione di provvedere alla rimozione, in presenza di condizioni anche soltanto autodichiarate dall'interessato.
Erica MAZZETTI (FI-PPE), relatrice, ritiene che, al di là della posizione espressa dall'onorevole Braga, la proposta emendativa andrebbe letta nella sua interezza: essa infatti non prevede una proroga senza termine, ma fissa un termine massimo di 240 giorni. Esprime infine soddisfazione per il parere favorevole del Governo.
Augusto CURTI (PD-IDP), associandosi a quanto rilevato dall'onorevole Braga, stigmatizza la mancata previsione, nell'emendamento in esame, delle modalità necessarie per accertare la sussistenza delle comprovate esigenze che danno luogo alla proroga, soprattutto in considerazione del fatto che verrebbe ad essere impedita la demolizione di immobili che non presentano lievi difformità, ma che sono del tutto abusivi. Si potrebbe in astratto trattare di immobili siti in aree a rischio e potrebbe altresì ipotizzarsi che nei 240 giorni di proroga si verifichi una calamità naturale. Ritiene necessario, in luogo di disporre una proroga dei termini per la demolizione, trovare soluzioni alternative per queste ipotesi, eventualmente contrastando l'emergenza abitativa con le risorse derivanti dalle demolizioni e dalle sanzioni comminate per gli abusi.
Agostino SANTILLO (M5S) si dichiara sorpreso per la discussione su questo emendamento,Pag. 62 evidenziando come lo stesso sia comunque molto meno problematico rispetto alle proposte emendative cosiddette «Salva Milano». Esprime la contrarietà del proprio gruppo parlamentare, ritenendo che la disposizione che si intende introdurre con l'emendamento in esame costituisca un vero e proprio aiuto per chi commette abusi edilizi.
Silvia ROGGIANI (PD-IDP) concorda con quanto già rilevato dai colleghi in ordine all'indeterminatezza dell'intervento proposto, con particolare riferimento alla carenza di chiarezza e di specifiche indicazioni circa la procedura per accertare le condizioni di salute e di disagio economico per le quali è possibile disporre la proroga. Ritiene quindi che l'emendamento non dia indicazioni chiare a chi dovrà attuarlo.
Daniela RUFFINO (AZ-PER-RE) sottolinea che l'eventuale approvazione dell'emendamento in esame determinerebbe numerose criticità, concordando sul fatto che occorre primariamente definire le condizioni che possono dar luogo alla proroga ivi prevista.
Evidenzia quindi che la disposizione che si intende introdurre sembra porre problematiche con riferimento a situazioni di abuso edilizio in aree a rischio e rammenta che in passato tali temi sono stati già affrontati a livello parlamentare, spesso a fronte di abusi edilizi che hanno portato a calamità naturali che hanno causato la morte di persone e gravi danni alle comunità. Ritiene che l'emendamento possa essere foriero di difficoltà per gli amministratori locali chiamati a darvi attuazione evidenziando come lo stesso sia di difficile applicazione, soprattutto con riferimento agli immobili costituiti da più unità abitative, nei quali è facile che coesistano situazioni di natura eterogenea.
Eleonora EVI (PD-IDP), nel concordare con quanto già evidenziato dai deputati che sono intervenuti, rileva che la proposta emendativa appare poco chiara e foriera di potenziali contenziosi. Ricorda che l'ingiunzione alla demolizione è l'atto conclusivo di un procedimento lungo e complesso e rileva che prevedere una proroga, con una disposizione farraginosa e aleatoria, impedisce il rispetto delle regole anche nel caso di abusi verificati. Ritiene che l'emendamento in esame riveli il reale intendimento dell'Esecutivo, cioè quello di consentire e tollerare gli abusi edilizi.
Graziano PIZZIMENTI (LEGA) interviene per evidenziare che la proroga intende invece andare incontro agli amministratori locali, i quali non sono sempre in grado di far fronte all'emergenza abitativa nel termine di novanta giorni. Ricorda che la norma fissa un termine preciso, per garantire che i Comuni possano trovare in tempi più adeguati una collocazione alternativa per i soggetti fragili, i quali richiedono di trovare un'appropriata soluzione abitativa anche in strutture specializzate.
Marco SIMIANI (PD-IDP) reputa necessario che la norma perlomeno precisi le condizioni in base alle quali il comune può avvalersi della proroga di 240 giorni. Evidenzia poi che talune proposte emendative, che verranno esaminate in seguito, riguarderanno le possibili soluzioni all'emergenza abitativa. Sottolinea al riguardo che, invece, l'emendamento in discussione non va in tale direzione, rischiando peraltro di incrementare situazioni di illegalità.
Daniela RUFFINO (AZ-PER-RE), ritenendo doveroso che gli amministratori pubblici si impegnino per non esporre i concittadini al pericolo, nel richiamare nuovamente l'esigenza di assicurare in via prioritaria il rispetto della legalità, ribadisce la propria contrarietà all'emendamento.
Tommaso FOTI (FDI) ricorda che l'emendamento in esame non prevede alcun obbligo, bensì consente ai comuni di avvalersi della proroga. Rammenta inoltre che, a prescindere dall'operato degli amministratori locali, l'emergenza abitativa in Italia presenta tratti eterogenei ed è gestita in modo molto diverso nelle varie zone del Paese. Evidenzia infine che gli amministratori locali potrebbero non doversi trovare Pag. 63nelle condizioni di avvalersi della proroga disposta.
Chiara BRAGA (PD-IDP), nel prendere atto che dagli interventi dei colleghi emerge una sensibilità comune rispetto all'emergenza abitativa, auspica un orientamento positivo da parte della maggioranza e del Governo con riguardo alle proposte emendative che intervengono su tale tematica.
Ribadisce, tuttavia, come il tema affrontato dall'emendamento in discussione sia diverso, intervenendo su situazioni in cui l'accertamento dell'abuso è consolidato, consentendo ai comuni, a fronte di condizioni non meglio precisate, di avvalersi di una certa discrezionalità nel rimuovere l'abuso.
A suo avviso, la previsione in discussione aprirebbe anche a discriminazioni tra persone in reale difficoltà e coloro che invece si potrebbero avvalere di una norma poco chiara e indeterminata per evitare la demolizione dell'edificio. Ritiene che si agevoli in tal modo chi ha commesso degli abusi e si trovi in situazioni di grave irregolarità, al contempo privando i comuni stessi – cui sono già state decurtate risorse – delle somme necessarie per espletare le proprie funzioni, tra cui gestire l'emergenza abitativa, con particolare riferimento ai soggetti fragili.
Agostino SANTILLO (M5S) evidenzia come la discussione abbia acquisito una connotazione di dibattito generale sul tema del disagio abitativo. Ritiene, peraltro, che la proposta emendativa non si contraddistingua per una volontà sincera di risolvere la suddetta problematica, bensì prenda a pretesto le serie e comprovate esigenze di salute quale espediente per non affrontare tempestivamente le situazioni di abusivismo. Sottolinea infatti come, ove manchino le risorse economiche necessarie, i 240 giorni di proroga previsti dall'emendamento non siano certo sufficienti per consentire di sanare eventuali abusi.
La Commissione approva l'emendamento Pizzimenti 1.173 (vedi allegato).
Daniela MORFINO (M5S), dichiara di accogliere la riformulazione proposta dell'emendamento a sua prima firma 1.176.
La Commissione approva l'emendamento Morfino 1.176 come riformulato (vedi allegato).
Mauro ROTELLI, presidente, sospende brevemente la seduta per consentire ai relatori ulteriori verifiche ai fini dell'espressione del parere sulle restanti proposte emendative segnalate.
La seduta sospesa alle 10.25, è ripresa alle 10.45.
Mauro ROTELLI, presidente, invita i relatori ad esprimere il parere sulle restanti proposte emendative segnalate.
Erica MAZZETTI (FI-PPE), relatrice, anche a nome dell'altro relatore, onorevole Iaia, esprime parere contrario sugli emendamenti Bonelli 1.174 e Santillo 1.175, invita al ritiro degli emendamenti Bof 1.177, Ciancitto 1.178 e Bof 1.179, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario sugli identici emendamenti Manes 1.180, Montemagni 1.181 e Ruffino 1.182, invita al ritiro dell'emendamento Zinzi 1.184, esprime parere contrario sull'emendamento Ruffino 1.191, invita al ritiro degli emendamenti Cortelazzo 1.196 e Pierro 1.194, esprime parere contrario sull'emendamento Braga 1.190, propone l'accantonamento dell'emendamento Zinzi 1.188, invita al ritiro gli emendamenti Rampelli 1.185 e Zinzi 1.192. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Manes 1.199, Zinzi 1.200 e Cortelazzo 1.201, mentre invita al ritiro degli emendamenti Cortelazzo 1.193 e Benigni 1.195. Esprime parere contrario sugli emendamenti Ruffino 1.203 e Bonelli 1.207, invita al ritiro degli emendamenti Rampelli 1.208, Michelotti 1.209 e Angelo Rossi 1.210, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sugli identici emendamenti Del Barba 1.204 e Benvenuti Gostoli 1.205, invita al ritiro dell'emendamento Benigni 1.206, mentre propone l'accantonamento degli identici emendamenti Cortelazzo 1.211 e Lupi 1.214, così come dell'emendamento Montemagni 1.220. Esprime parere contrario sugli emendamentiPag. 64 Santillo 1.222 e Bonelli 1.224, propone l'accantonamento dell'emendamento Ruffino 1.225, esprime parere contrario sull'emendamento Santillo 1.226, propone l'accantonamento dell'emendamento Montemagni 1.228, esprime parere contrario sull'emendamento Manes 1.229. Invita quindi al ritiro degli emendamenti Deidda 1.230, Buonguerrieri 1.231 e Bicchielli 1.232, esprime parere contrario sull'emendamento Curti 1.234, invita al ritiro dell'emendamento Mattia 1.235, propone l'accantonamento dell'emendamento Buonguerrieri 1.238, esprime parere contrario sull'emendamento Ilaria Fontana 1.239, invita al ritiro degli emendamenti Lampis 1.242, Cortelazzo 1.243 e Zinzi 1.245, esprime parere contrario sugli emendamenti Schullian 1.249 e Manes 1.251. Invita al ritiro degli emendamenti Bicchielli 1.252, Montemagni 1.254 e Rampelli 1.255, propone l'accantonamento dell'emendamento Rampelli 1.257, esprime parere contrario sull'emendamento Del Barba 1.260, invita al ritiro dell'emendamento Bicchielli 1.262. Propone l'accantonamento degli emendamenti Cortelazzo 1.265 e Schullian 1.266, esprime parere contrario sull'emendamento L'Abbate 1.267, propone l'accantonamento degli emendamenti Ruffino 1.268 e Rampelli 1.269, propone l'accantonamento degli identici emendamenti Manes 1.270 e Ruffino 1.271, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Ilaria Fontana 1.273, Scarpa 1.274 e Sottanelli 1.276. Invita al ritiro degli emendamenti Ciocchetti 1.279, Vietri 1.280 e Zinzi 1.281, propone l'accantonamento dell'emendamento Zinzi 1.282, invita al ritiro degli emendamenti Montemagni 1.283 e Furgiuele 1.284. Esprime parere contrario sull'emendamento Sottanelli 1.285, propone l'accantonamento dell'emendamento Fabrizio Rossi 1.287, invita al ritiro degli emendamenti Cortelazzo 1.290, Lampis 1.291 e Lupi 1.292, esprime parere contrario sull'emendamento Bonelli 1.294, invita al ritiro dell'emendamento Cortelazzo 1.295, esprime parere contrario sugli emendamenti Bonelli 1.296, Scarpa 1.297, Bonelli 1.299 e Simiani 1.301. Invita al ritiro dell'emendamento Patriarca 1.302, esprime parere contrario sull'emendamento Ilaria Fontana 1.305, invita al ritiro degli emendamenti Ciaburro 1.306, Lupi 1.307, Lampis 1.308 e Gusmeroli 1.309, esprime parere contrario sugli emendamenti Manes 1.310, Santillo 1.311, Curti 1.312 e Ferrari 1.313, invita al ritiro dell'emendamento Rampelli 1.314, propone l'accantonamento dell'emendamento Benvenuti Gostoli 1.317, esprime parere contrario sugli emendamenti Ilaria Fontana 1.323 e Santillo 1.324. Propone l'accantonamento degli emendamenti Fabrizio Rossi 1.325 e Santillo 1.327, esprime parere contrario sugli emendamenti Iaria 1.328 e L'Abbate 1.330, invita al ritiro degli emendamenti Zinzi 1.331, Mattia 1.332, Cortelazzo 1.333, Volpi 1.334, e Bicchielli 1.335, esprime parere contrario sugli emendamenti Ilaria Fontana 1.336, Schullian 1.337 e Bonelli 1.338. Invita al ritiro dell'emendamento Rotelli 1.340, propone l'accantonamento dell'emendamento Cortelazzo 1.341, esprime parere contrario sull'emendamento Manes 1.342 sugli identici emendamenti L'Abbate 1.343, Bonelli 1.344 e Braga 1.345, nonché sull'emendamento Simiani 1.346. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli identici emendamenti Almici 1.348 e Cortelazzo 1.349, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Bonelli 1.352 e Simiani 1.354. Invita al ritiro degli identici emendamenti Cortelazzo 1.355 e Palombi 1.356, esprime parere contrario sull'emendamento Curti 1.357, propone l'accantonamento dell'emendamento Rampelli 1.358, mentre esprime pare contrario sugli emendamenti L'Abbate 1.359, L'Abbate 1.360, Ilaria Fontana 1.361, Santillo 1.362, Iaria 1.363 e Bonelli 1.364. Propone l'accantonamento dell'emendamento Montemagni 1.366, invita al ritiro degli emendamenti Patriarca 1.11, Cangiano 1.367, Cortelazzo 1.368 e Zinzi 1.369, esprime parere contrario sull'emendamento Alfonso Colucci 1.370. Propone l'accantonamento dell'emendamento Cattaneo 1.372, invita al ritiro degli emendamenti Patriarca 1.373, Patriarca 1.374 e Zinzi 1.375, esprime parere contrario sugli emendamenti Bonelli 1.376, Braga 1.377 e Del Pag. 65Barba 1.379, invita al ritiro dell'emendamento Giorgianni 1.380, esprime parere contrario sull'emendamento Santillo 1.382, invita al ritiro dell'emendamento Zinzi 1.383. Propone l'accantonamento degli emendamenti Ruffino 1.386 e Fabrizio Rossi 1.387, invita al ritiro dell'emendamento Rampelli 1.390, esprime parere contrario sugli emendamenti Scarpa 1.391, Scarpa 1.392, sugli identici emendamenti Bonelli 1.393 e Curti 1.394, nonché sull'emendamento Bonelli 1.395. Propone l'accantonamento dell'emendamento Rotelli 1.396, esprime parere contrario sull'emendamento Simiani 1.397, propone l'accantonamento degli identici emendamenti Zinzi 1.398, Cortelazzo 1.399, Ferrari 1.400 e Manes 1.401, esprime parere contrario sugli emendamenti Ferrari 1.402, Simiani 1.403 e Ilaria Fontana 1.404. Propone l'accantonamento dell'emendamento Cortelazzo 1.405, esprime parere contrario sull'emendamento Morfino 1.406, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sugli identici emendamenti Pizzimenti 1.407, Cortelazzo 1.408 e Serracchiani 1.409, esprime parere contrario sull'emendamento Ferrari 1.410, invita al ritiro degli emendamenti Rotelli 1.411, Cortelazzo 1.414 e Cesa 1.415.
Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Cattaneo 1.03, Lupi 1.05, Osnato 1.06, Montemagni 1.07 e Osnato 1.08, degli identici articoli aggiuntivi Del Barba 1.010 e Simiani 1.011, nonché degli articoli aggiuntivi Lupi 1.09 e Mascaretti 1.012. Invita al ritiro degli articoli aggiuntivi Milani 1.015 e 1.016, propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Lupi 1.025, Pella 1.027 e Rampelli 1.028, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo D'Alessio 1.029, invita al ritiro degli articoli aggiuntivi Pittalis 1.030 e Nazario Pagano 1.031, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Del Barba 1.038.
Per quanto riguarda le proposte emendative riferite all'articolo 2, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Traversi 2.1 e Scarpa 2.2, sugli emendamenti Manes 2.3, Alfonso Colucci 2.7 e Curti 2.8, nonché sugli identici emendamenti Morfino 2.10 e Braga 2.11. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Santillo 2.06, invita al ritiro degli articoli aggiuntivi Ciocchetti 2.014, Zinzi 2.017. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Lazzarini 2.018, invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Montemagni 2.021, nonché degli identici articoli aggiuntivi Pizzimenti 2.025 e Cortelazzo 2.026.
Con riferimento alle proposte emendative segnalate all'articolo 3, esprime parere contrario sull'emendamento Ferrari 3.2, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sugli identici emendamenti Manes 3.3, Lupi 3.4 e Gadda 3.5, esprime parere contrario sugli emendamenti Ruffino 3.6, Bonelli 3.8, Ferrari 3.9 e Bonelli 3.11. Invita quindi al ritiro dell'emendamento Bof 3.12, esprime parere contrario sugli emendamenti L'Abbate 3.13 e Curti 3.15, invita al ritiro degli emendamenti Giagoni 3.17, Zinzi 3.21, Giagoni 3.22 e Rossi Fabrizio 3.25. Invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Zinzi 3.02 ed esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Manes 3.09.
Tommaso FOTI (FDI), nel prendere atto dei pareri testé espressi dalla relatrice, si riserva di ritirare tutti gli emendamenti del gruppo Fratelli d'Italia sui quali è stato formulato un invito al ritiro.
Martina SEMENZATO (NM(N-C-U-I)-M) segnala che anche il gruppo Noi Moderati-MAIE si riserva di ritirare gli emendamenti su cui i relatori hanno formulato un invito al ritiro.
Erica MAZZETTI (FI-PPE) dichiara che si riserva di ritirare gli emendamenti del gruppo Forza Italia sui quali si riscontra un invito al ritiro dei relatori.
Gianpiero ZINZI (LEGA) si riserva di ritirare gli emendamenti del gruppo Lega su cui i relatori hanno formulato un invito al ritiro.
Pag. 66Mauro ROTELLI, presidente, nel ricordare che secondo le intese intercorse tra i gruppi si era concordato di interrompere la seduta alle ore 11, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 11.05.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 11 luglio 2024.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.15 alle 11.30.
ERRATA CORRIGE
Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 340 del 10 luglio 2024, a pagina 171, seconda colonna:
alla ventiseiesima riga, sostituire la parola: «incidenti» con la seguente: «insistenti»,
alla trentesima riga, sostituire la parola: «incidenti» con la seguente: «insistenti».